L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXVII - n.18 - 5 maggio 1923

s. .10 XXVII. (A. P.) ZCRIGO. 5 ~.1.-\GGIO 19?3. ~um. I. ' Te!efono 44;5. - Como-Chèques I\. V:'::I-36.;6. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA Centesimi 15 la copia. -'---==============s=====================~=====,~-~============ ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 1 ir:?: ff REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE: Per linea O soazio cii linea (larghezza una colonna). zo Ccnt. - t; I PREZZ1 DELLE INSERZ10NI: ===I=ann=. =o=f,=r=.= 6,=; =6=m=aec,=· =[r =3.=;==3mesi,=·=f-r=.1.,5=0==·~1", =(l=L='!=TT=enir=e=d=&I=!ia=Y=Of=a=to=!S=.-.= .. :.t aJ l=d6=*=• ==C.=om=m=ls=sl=on=e=EB=ec=n=t!=n=de=I P . 8.=I=, ·=~=a:t=•=~G=.!==r,_=v=== = =:=· =P=cr r·éc=l=am==cco=n=t=tnu=a=· ta,=p=rcz=zi=da=c=o=n=vc=ru=·rsi.:...=·===- .;:: PER L'ESTERO: 1 anno, fr. 10; 6 mesi fr. 5; 3 i:neri. ir. '2.so i ,, f> Primo Maggicor,isi dei popolari e proporzionale La settimana pol;Uca italiana è ca- E le \·ie saranno apene. non c' e rauerizzata da di.:e e\·enr,: la rn,1 dubbio. veci. a la proporzic11ale. inentro il Panico Popolare è la mc,ne. srauraco il is1erna maggioritario. le o;-amai inevi11bile. dec:$.1. <lecisi - pro ·me elezioni, con QJella libenà ma deila proporzio:1ale. Cc .,~ reb- di YvtO che il iasc: m ga::imis~e. be ar.cora un terzo, lo saJ)J)iamo: I,; manderanno certamem{... al Parlascstirnzione del 21 apr;le al I.e, mag- memo una maggioranza assoluta di gio ctm(' iesta nazional·! del ;avor, iascisd. Ma e que ro _1a10ài ose M.... .:1:e d~re"? E unv de! ,am: epis) abbia a durar molto. aon è t3.ntt. iadi di sopratiazione del µ,oiernria10. cile dire. Anzi ;i onc, mohe rag:oni a cm è ,·imo opporre pr01e_1ca pa- che ianno credere il comra;io. :-de. n giornale sindacale. la Cuer- Abbiamo parlato c.pra deir oppora d• Classe, pubblica µeì l"tx:casic.ne izione più o meno latente. che già eun articolo di ~lichcle !1i::.xhi. I siste in seno a timi ~ pa:-1i1i. Con le Ira •-:io des:ro d1 ~lusso::fli. ue arti e con la sua iorza brutale. « E' dn..:!le u111 protesta ::iuc.::1:1 j)n- Mussolini Potrà anche tenere a ba- :na ~iornalé! ùi maggio. ,mc1 1-1rùle 1.1 da runi cosrcro. Ma r Itatia non è che gli ucmin' mal p:igati. 1;:a! rei ri- iuori del mc,ndo: è in Europa: e quel buiri. lanciane, a chi li ·iruua... Ca- che sta a, \·enendc, in Europa. è un lendimaggio è ;,:,re una spera1.za: il segno eloquente. gio:no :.lei no-:n.1 11scart j è segnalo La Francia ha un sistema eletr~ ·,cl!e pagi11c,1t..·:la ,orta an·cn re ~ raie maggior~rario. identico a quello noi l'aiiren=amo c,uel gicrnc, con ro- progenato da Michelino Bianchi. che pera nostra... \"ogliamo gudere I,, copiò appuntv i francesi. .\la in Fran- ,ita. assaporare la · g101a: \"ORl'amo eia r opposizione contrc tale sistema che il domani dei ncst•~ i"gli sia meno elertorale è raie. che nelle prdssime inceno di quello che abbiamo \'issu- e!ez.:cni \inceranno sicuramente i 10e \'iviamo. Lib~ri vogliamo essere. suoi avversari. gli elementi di sinichè aUa liben:i anel'amo ... •. srra. Ccsì sc:-iYeva :•,licheic B;anchi nel .\la che diciamo la Francia? In 1912. Egli ha mmatJ. il pre!et1ria10 turto il resto d' Eurcpa è generale la socialisra. no: ed è imm11t'.ltd. con !a tendenza deUa politica orientale ad sua iede. anche la sua _peranZd. la orienra:-s: \'erso s1msrra. Per quel sua sicurezza. Nè ;;i pav~nta la si- che riguarda l'Inghilterra. scri\·eva lua.z·one terribile d"ogzi. aè ci alter- ancora ieri r altro un anicolo molto rìsce la iorza brutale dei ne.stri a\·- sintomatico lv s1esso Lloyd George. ,·ersari. nè ci Sg;)mcnra la Ior(J r.o- il quale do\"eYa constatare appunto tenza. E' una fo;"Z3, (: una f:('lenza che si sorregge <:uJla\iOl'!nza. suìle Qu Il' crientamenro \·erso -in=s1:-a. Eù e.:..::oqui un altro 1e c.mone non v speno: e L' Italia e ulJa via della salute: ma r Eurlpa in complesso è im·ece ulla \·ia della irti tra e detr ignot : un ignote, p.eno di cscure m:- naccie. Il ias<: smo ;tallano. ome iano e an he ome mentalità. e come ispirazione attiYa e rh·oluzion~ria ha in Europa degli ammiratori numerosi ma d.so;-dim1ti e connessi. dei nostalgi i impotenti. degli im'ratori clle non le, capi conL menomamenre e lo iniamano deturpandolo. Cre<!"amo che le crganizzazioni CLSiddene ., iascisce > he on0 nare ira stranieri qua e là per r Eunate a scomparire al pr~mo oifio di \·enro. Al comraric. i nemici del iasci mo iQ Europa anno benissimo ciò che \·ogl:c,no nei n tri riguardi e sono organizzati. solidali. comparti. Forte au· interno. ;I iascismo de\·e ben g'kardarsi le spalle in EurO!)a, perchè r Eu:-opa si ayvia \·erso una e sirus:ra » che del iascismo sarà la più ilera nemica M, Chi s..;rr,e queste parcJ1e è il Popolo d'Italia. Ed è proprio COSÌ. come esso ctoe. L' tJropa s; an.ia ,·erso sinis1rc1. Nè quclio è un oriemamenro a:rii:-..;ale. ma è un~ conseguenza n.t!11rale deii" atr;;ale Sia IO dr cose, è una con.segi.:!,12a logica di oues1c uis,e dopo-,;;uerr:'!.E. ' una corrente c!le òilaga, è Uil \eilio che spira da rune le pa:ti. E pure con rune le leggi elettc,raii rezz:ona~ie del iasc1~;nc,, pure con tutta !a iorza del iascismo, n;illa imped1:-à che anche r Italia segua quel!' e:rien,arnento. *** La - nda domanda ;;h· :v gli posi è questa: E' uù.e e oppor!unJ he il sindacato (){,6Seggaun organ > proprio ? Gli piegai poi che noi pubbli a\-amO men .lmen:e il nostro rendi omc a mezw ci:-c(Àare e che porca\ amo in as\_;ussione q.:estioni pe i.ali ~he tC.,;Ca\,U10 fini r sse ee1 indacari e agg un · ·he per...iò da più parti i a cusa,·ano di presunzione. cli albagia, di errare cwrro i'< r, garrizzazione. e di altre '-cJp;.: m11i. « ~fan. r. po e: '.\cn mi ir.e;-a\ iglio di sentire ·ose di questo genere, w..a .ei non de,e dar retta a i;niìi ira .: propriJ r orr.rano indacale è ,! mezzo d~ coUegamemo; in ess- de- ,·cno ess re esposte rntte ,e \·ed!!te, ta\'ore,·oli e contrar.e: in esso bi ogna discure:-e le ... ondizicni d~ salari.. nelle dn erse .regioni. s.i de\·e pe,.ss:bilmeme fornire nonzie .mom,) alla possibilità di collc.camemo nelle di\erse branche: ma il giornale non de\"e mai essere p;qJrleià ài una persona. e \"UOle assoh-ere .I òmpiw 2ffidacc.gli de\·· essere proprierà della collerth·ità. Non cc--.;orre che gliene dica i mCAi\·i. perchè qu ti emergono ccsì hiarameme he ognuno de- ,·e ccmprendere che quella sopra acce,mara è una condizione iondàmentale per lo S\iluppar i e il fiorire de: inc!acati >. Ciò he allora Carlo ~farx. col suo pirite chiaro riconobbe. \·aie an ora c,ggi: i sinàacari dernno guarGarsi bene dal lasciarsi accoda;e a un quaJsias: partir poli1iev. altrimenii. invece di un \ ere strumenro di lotta nelle mani delle masse cperaie diverrebbero arene di disquisizioni leoricre. baicnette.. mentre !a nostra si ~orregge sulla iede: e k, sroria è li 3 <limo, Un. anniversario L'opera di Carlo ~larx arma il proletar:iaiO della ch:ara \·isione dell' inarrestabile s\·ifuppo storie& che conduce alla negazione. aJ polo opPOSto del cap:taJe: al Socialismo. Essa gl"inionde in 1a! modo la ierma ccminzione della sua capacità d1 \'incere. H coraggio per le audacie. l'impetc ri\·oluzionario e la tenacia nella lona. Marx n,le\·a iar sorgere la più poteme rnlomà che sempre mosse la storta: la volontà delle masse proleta-:-:e di rutti i paesi ci - \"ili. Volern \-Clgerla alla p:ù grar.de azione che i 1empi cwoscano: all:: trasformazione delJa società. abofen, do il dominio di classe e ccstiruendc la società soc:aE~tica. L'uJ)era della sua rnlomà fu la reoria, poichè.. « anche la teoria òh·iene potenza. se afferra le masse>. strare che Questa \ince queile. E Jo stesso Primo Maggio di quest'anno d:mosrrò anccra che quella iedc è :nsopprimibile. inesnnguib1le. '2arlo Marx e i sindacati Crediamo, invece. che il Gvve:-no Mussolini non possa dire alrrettanto circa le icrze che lo sos1ennero .ieri. che lo sostengono oggi. E se. ad ogni pie· sospinto, il Duce e i suoi ca pitani affermano che la nuova politica d' Italia ha il c.. nsenso genera!c della I az~one, è difiusa im·ece la ce,nvinz;one che le cose stanne ben altrimenti. e che. ad esempio, la crisi dei P<Ji>Olarèi sempliceme;ue un saggio della crisì che rra\·aglia turti gli alr-i p::trtiti. i\on gi_àche noi ci abbandoniam~ a t roPpo iacili '1111 ioni. Crediamo anzi che. uscili daJ Min:stern. i popolari continu-....ranno a c. llabc:rare. continueranno ad es..<:eredei minisreriali. Faranno come i cosiddeni Eberali. come i ccsidtlerti democ;-arici. Saranno domani corr.~ ier: dei soste, nitori del Ministero ~lussolini. .\fa PvtTà. per questa rag:cne. il Capo dcl Cc\·ernc ia..,<:eisrcahiudere gli cechi daYanr: alla realtà e non \·edere che quelr apPOggio è infido: che. in- \·ece. rra i cosiddeni tìloiascisti, tra colorn che salutar0110 n alto giubilo il suo a\"Yenro al potere. è g:à forte r opposizirne. il makcnteah? ;\fa che diciamo tra i filoiascisti? Tra i iascisti stess· non è generale il ccnsenso. à.i cui :\I ussolini ramo si \·anta. Se un giornale iascisra apprc- \-a\-a. gi~mi sono. il del"berato del Cons.:glio ~azionale Fa cista di li~i1are r accertazicne di soci. di tener lomana e la marmagjia iamelica >. \i è anche negli strati medi e alti del iascismo una caterva di gente iamelica di ca:-iche cnc.rifiche o lucrati- ,·e. E. si sa. quelli che \·engono lasciar, da parre. t.Slimiscono poi la categoria dei maJcomenli. formano POi la debdezza è.elr organizzazione. Ed è \"OCe mclto diffusa in Italia che Questacaten'a di malconrenti ;a già mclro grande. Perciò hanno rag:one coloro i quali sostengono che la nuo\·a IE¾Tve - lenorale. quale la arclùtettò .\lichele Bianchi e r appro\'Ò il Con ig!io \'azionale Fascista.. non è scaturita solramo dalla mentalità reaziona:-:a e sopraiiatrtce dei capi las · ti. ma anche dalla necessirà di conrenrare H maggior numero po "bile di ccloro che vogtono il seggio a :\lontecilO- :-io: o almeno sono cc 1or0 che hann laYoraro e \"anno la\·orando per iar trionia:-e un , istema elerror_?.le che apra loro le \ie della Camera. Sabato prossimo ricor:-e il centocinquesimo anni·,ersario delia nascita di Carlo Marx. Secondo la rnlomà cl: uo padre. aHocato Enrico. r autore del Capitale anebbe dvYUto pralicare I' a\·- rncarura, che gli a\·:-~bbc procurati discreti guadagni e una bella P-Sizione nell:i ocietà. Invece di a...-vccaro. Cado Marx di\·enne iondaiOre del s~;al smo sdenriiicc,-: im·ece di agiatezza ebbe miseria: im·~e di oncrì. persecuzi~ni. Perciò il 5 maggio \·ogliamo ri\·olgere n pensiero a Lui. Carlo .'.ìb··x iu ira culc,ro che conrrastarow cominuamenre on le d1- ,·erse- orrenri al suo tempo dominanli nel sociali mo. per iare riC(Alosce- .-er importanza de; s ndacaii. Egli ha sempre ind1cHi i ·ndaca1i come la ionna del m ,·hrremo ope:-aio meglio r; pcndeme alla bi ogna. Quan~ e- ?:li araner z:ul\·a lo duppo dei inda a:i pani\·a se:npre dalle coaH· zicrri cccasicnali. ossia a..~..ordi pe;- rruglicrare le conà'z:e,ni di safario e di laYoro. Queste coa!izìoni. da occas:onali e prO\ \iso:-ie. di\1!nnero durarnre e çern:anemi. La iruaz·one cc,.-nune d= rurti gli operai cr~a per e i identità d" ir.:eressi. l la\" - raron i1:comir..::·ano a entir i eia .:e e imprendc-no la lo:m pcHtica. C'à nel .1/aniiesto def Co11wni li, ~larx a-:-'ie7r.a 1..he i inda.::ari 0110 .I cenrrc e b bocco del mO\imemo operaie: a\ \·ene però h· es · ncn dernno limitare la !O!"O aah·irà :tlla quesrione del salario e deir orario. I 'ndacari deY 110 tendere a el"minare ;1 saJa··iate:. \'cl!:! sua onier nza _u: Prezzo, salario e profitto d" e: sindacari sono e.inca_· :ome centr:) della re :stenza e déll" opp_ izione conrrc, r usurpazio1e dei apicale. Tah"olra si r\·elano ;;.efficaci. in con eguenza dell' :rriile so uso deJJa loro forza . ~la an he là do\·e co'!- segucno buoni risul,ati. e- i ncn do- ,·rebbern sopraYalurare il success !:0,-reguim con la loro lena . ,, Essi ncn dernno dimenticare che (nella lotla puramente sindac:1:e) ccmbano:io con gH eiierr= e non on le cause determinami degli e-:ieai te i: che tranengono il 1nr,··memo al l'asso. ma nc,n g:i cambiano la dfrezicne: cl?e adommo dei çailiaf\·i. ma che non gua;' ~no la malattia. Per iò non drY::-ebbero ded'carsi esclu iv-amenre all:i :ne\itabHe guerriglia. che o eca Gino·- 1anco viene provocata continuamente dalr usurpaz.:one del capitale e dai cambiamenti deJla situazione del mercaro. Essi devono comprendere che il sistema atruaJe, oltre a rutta la miseria che k.ro infligge crea, contemporaneamente, le condizioni ma1er:ali e le ferme scciali necessarie per una ricosrruz..~one economica della società. Al poste del mono <:onserYatore: e Un giusto salar.io per una giusta g:ornara di la\·oro >. ~ donebre:·o collocare sulla ICTo bandiera il mono rh·c,hizicnario+ e Abolizione del salariato>. Marx disse più mite che nc.n aYe- \'a nuJla d. ayanzo per i partili puramente pottici e lo disse riierendosi Un organizzato . . È monpor,oprmìo rta l precisamente aUa Cennaoia. i\el suo Stavolta ~ morto. proprto morto! nctv colloquio ~on Haman. il cassie- Chi? re del Sindacato metallu:-gico allora 11 Socialismo, si capisce! assai \·essaro da Sch,,eirzer. il ~lae- e Il Scc:a!ismo sta\"C)ta è morto Siro ha preso posiz:cne sulb òi i- sul serio: ed è mono mentre le leione del mO\imenro in poli1ico e sin- gioni innumere\·oli dei la\·o:atori iradacale. L. Haman riieris~e in propo- liani sfilano a passo militare S<.,tto sire,: « La rma prima domanda a gli arch: di Roma imperiale alla luce },1a rx iu ìa seguenre: Demo o i sin- i ulgida del rricclore ! > dacati essere prenùemememe dipen- Così scrive l"/dea 1\"az."onaJ.e: e se demi da una società politica se vo- lo dice lei. \l.!OI dire che è \·ero. li gl:ono essere ,·itali? . · Jdalismo è morto! e La rispo rn fu: I sindacati non \"orremmo però per:nenerci una devono mai \·enir amme i ad una dornanrla: sxietà polirica nè :-esi dipendenti da ~fa se è meno. perchè se ne preocessa. e de,·ono eseguire il loro còm- -:upano ramo? Perchè ne hanno an1Mo; se le, si fa. i asse ta loro U:l ccr:i tanta paura? colpo mortale. I sindacati -1:0 le E' mvr!C. e non c· è discorso d: cuole per il -~ial'srno. .\ei sindaca- rni1fsrri o di souomi!i"stri e di conti gÌi ope,:ai \·engonc, educati ed ele- soli o di cei:tu!"ioni. nel quale non si ·ati a socialist:. perchè in essi si ai- :iccenni ai son·ersi\·i che ancora non iacda lor.; quoiidianameme la lotta. ~s.,o debellar:i.... Tuni i partiti politici. quali ess· sia- E" \·erL. è \·ero: ncn sono an or'.\ no. sen_za ecce?ione, enru iasmanc, debellati. Perciò i iasc·sd. non ostan, le masse sdramo per 1U1 peri~o d. re rune le loro \irtorie. ii temono tempo passeggero: i indacar: im·e~e é-ncora. legan a sè le masse durarurarnente: E li temono. perchè sanno che '>! sc!tamo essi sono in g:-ado di rap- po - no uccidere le persone. ma ne,,, oresenrare un \·ero partito operaiv e r idea: perchè sanno elle dal sangue opporre aHa ps1enza del capirale un dei martiri d'oggi nasce;-anno sem\Te baluardo. La grande massa dei la- nuc\·e iorze. indismmibili. 'minc;- \·orarori. a Qualunque parri,o appar- bili rengano. hannc, compreso che la lo- ,,. ondizione materiale deYe ,·en're migliorar.--i. Poi. quando la pcsizione ma1eriale delr ope:aio è miglie,rao. egli può è.ed:car : magg-lorm_enteali' educazione de: propri bambini: la mcglie ed i bambini no!l h::mno bisogno di recarsi nella iabbrica: egi" stesso può educare cli più il uo sp;- r:ro. può c:.rra;-e maggionneme i! proprio corpo e d'i\·enra ociali ta senz::t a:(:orgersene . Pi-imo Ma-ggto Le corrispondenze coi resoconti dei comi:i di l .o .',faggio non ci sorio ancora g111nfe che in minima parie. andranno nel orossimo Dl•mero. C~munichiamo intanto che il nostro partilo Ieee tenere co'71izi: ad l'Jbon ,,JJ. loltern a a. Basilea. Bienne. Baden. Heri.<an. Wa!twil. Winlerlhur. Kreu:!ingen, Zurigo. Zugo e Vorderlhal. ACQUEFORT.I Fra pelli e panni. Ogni giorno ne uiene alla luce una ;;uova. E questa volta è il ~uo ·o Paese, che la dà alla luce. L"organo lascis!a romano accusa cioè l'alfa burocrii:ia del _',iJnislero del Tesoro di <roerfatto perdere ,,Ilo Stato /"ine:ia di 100 milioni di lire; e precL"'1menle, le cose sarebbero andate cosi: Lo Staio deteneva uno sfoclz éi pzW, che era esuberante per i bisog."!i del .lfimstero della guerra. Che cosa fece allora la nosfra famosa burocrazia? Si imp!!cii la i>endita delle pelli, quando da quesJa 1,endi!a si sarebbero potuti rirova,·e oltre 100 milioni di lire; 2.o per la concia di tali pelli si stabili una procedura, che lavori soltanto una parie di industriali, e Ieee reali:n:are un utile di parecchi milioni; 3.o i materiali conciali e piu' spzcialmenfe oltre un milione e 500 mila chilogrammi di suola furono assegnati per la loro trasformazione in tomaia ( e cio· contro ogni criterio tecnico} ad una difla che non era nemmeno la meglio a!trez:ata e senza nessuna forma di licitazione o di gara { e cio' contro le disposizioni della contabilità generale dello Stato} facendo perdere in tale operazione una cifra che si aggira inforno ai 10 milioni. Tullo cio' r.arra il ~µovo Paese, e- fuilo cio· avvenne sof!o i governi passa{:. senlalo ai nostri le/fori. i quai sanno or.- che come egli, specialmente durante gli ultimi eventi politici in Italia. abbia mostralo una ierme:za di caraflere piu' uri, che cosa scrisse ora di fan/o uomo il giornale L'Assalto, organo ulliciale della Federa:;ione provinciale fascista di Bologr.a: ·· Il senatore Bergamini assume in questi giorni sul Giornale d'Italia, un aiteggiamenfo di padrone di casaJra i Fasci ed i lascisfi. E consigl!a il blocco elellorale, minaccia fulmini e saette se i fascisti manterranno un atteggiamento intransigente nelle prossime elezioni. Consigliamo il senatore Bergamini ed il relativo giornale a curarsi dei propri fagioli perchè i fascisti non accettano lezioni da nessuno e tanto meno dal senatore Bergamini che dovrebbe non aver dimenticali i servigi poco onesti resi al fascismo éa depulati liberali arrivati al parlamento e al governo allraverso i blocchi e col volo dei fascisti. E speriamo cosi che il senatore Bergamini smetta di luridarci gli stivali e di romperci i timpani ··. Povero senatore! Rompersi tanto la spina dorsale a /uria d'inchini dav<inli ai lascisti, e poi ricevere simili pedate! Luigi Pasteur Ma del governo fascista il Nuovo Paese Del grande scienziato e benefattore racconta quest'altra. dell'umanità è staio celebralo dal mondo Si aveva bisogno di 500 mila metri di intero il centenario della nascila; ed anpanno grigio. All'aperlura del concorso, che l'Università Proletaria Milanese ha il Ministero della guerra diramo· una cir- voluto che un competente ne parlasse ai colare nella quale veniva minacciato uno suoi soci. Cosi, domenica scorsa, m~lla spie/aio rigor~ nel collaudo della merce. grande Sala delle Statue al Castello SlorLa conseguen=a di tale rigore fu che nel- zesco di Milano, il pro/. Eugenio Baila le richieste àegli industriali il prezzo del- ha parlalo di quel grande, delle sue gela sfolla fu subito aumentalo di 5 o 6 r.iali im:,enzioni, dei benefizi eterni che elire al metro: cio" che non impedì che le gli ha recalo al genere umano. aste andassero deserte e che lallissero le Crediamo quindi opportuno rilerire qui successive pratiche per ollenere la forni, un sunto di quel che il conlerenz. milatura a trallaliva privata. nese ha detto agli operai di Milano. AnN zi, sono tanto utili le conferenze ·delfUni- M olivo per cui lo stesso fascista uovo Paese conclude che •· sino a quando si versiià Proletaria Milanese, che noi ci opinerà che la materia economica si puo· proponiamo di dare spesso il sunto di !raffare facendo astrazione dai dati te~- esse anche ai nostri lettori. E quesli nici e positivi ad essa indissolubilmente potranno, in tal modo, sentire f eco di connessi, sino a quando si penserà che i corrlerenze, a cui_il proletariato milanese rigori vessatori e polizieschi o le econo- acco~e sempre m gran ~oli?; potranno mie anche sul/' ossigeno che si respira segui.re da_lontano le _v~1 di cultura tesiano il toccasana, il pareggio del bilancio· nerale e d, ~ultu~a-socialista, 0e veng~n_o nonchè fra un anno e mezzo non si rag- da ?ue!fU~i~ersrla, la_q':ale e oramai m giungerà nemmeno tra un secolo". Italia 1~ piu grande utitulo pe_r felevaCosi il Kuovo Paese. Ma siccome la mento mtellettuale del proletanalo. circolare che provoco· tali /alti e tali Disse,_dunque_ il pro/. B<:ila, nella sua commenti è del mese scorso, è naturale forma piana, chiara ed efficace: che tutte quelle belle cose il giornale la- Pasteur è noto i<i mezzo al popolo co.. scista romano le dirà agli amici suoi. me lo scopritore dei genni che produOli stracci vanno io aria. E intanto, fra indulgenz.e e rigori. sono sempre gli stracci che vanno in aria. Ecco un'altra breve slifisfica: Dal 1912 al 1916 si sono avuti in Italia - a quanto narra la Voce Repubblicana - in media 28()0 esproprii all'anno per mancali pagamenti di imposte. Nella sola Sardegna, nel 1910, mentre i Sardi si battevano da leoni sul Carso. il patrio governo procedeva a ben 837 vendite giudiziarie di immobili. di cui il 90 per cento per un debito non superiore alle lire 50, e per il 25 per cento per un debito non superiore alle lire 5! ·· Il campiceilo - commenta a ragione il giornale repubblicano - il campicello e la case/fa del so!datc,, che era a,,dato a difendere la patria e r.on poteva quindi pagare all"Erario quell'imposta. che, sen- :c alcun limite di esenzione. colpisce ciecamente in eguale misura tanto i proprietari di una casella mezzo diroccata dal tempo o di un campicello roso e impoverito dalie acque. quanto il proprietario di un magnifico palazzo cittadino o di una uberlosis:sima campagna: il campicello e la casetta del soldato glorioso sono sfati venduti all'asta, perchè lo Stato non poteva rinunciare alla lira o alle due lire di imposta che gravavano su quel fondo!·· .',la è nolo che lo Stato italiano, questo Stato ultraricco, governalo da patrioti giusti ed equanimi. ha rinuncialo a 32 milioni a favore dell'Uva. ha rinuncialo a 400 milioni a vantaggio del/'.A.nsaldo che con la propria consistenza patrimyniale aurebbe potuto pagare il suo debito per imposta, privilegialo per legge. jfa già. i grandi industriali hanno ben altri privilegi. Il ··lustrascarpe,, Il nome del sena/ore Bergamini, direttore del Giornale d'Italia. è circondalo in tuffa l'ltalia da una tale aureola di gloria. che non ha bisogno di esser prenica che rara. Jla sentano i nostri leflocono le malattie inietti\"e e celle \"accinazioni per presen·arsi contro di esse: ma pochi sanno quale laboriosa preparazione abbiano a\"utO le sue ·scoperte; come esse siano fruuo di una lenta conqui5ta. e quame diificoltà e quante -Opposizioni esse abbia-no incontrato. Luigi Pasteur ba a,·uto dei precursori, le cui ricerche sono state possibili per i'im·cnzione del microscopio. an·enuta verso il 16oo_ Specialmente ,-anno ricordati Agostino Batti di Lodi. che fin dal 1833 dimostrò che il ... mal del calcino> del baco da se:a era do\"utO ad una crittogama. ed il Da\"ame che scopri il bacillo del < carbonchio , nel 1851. ~la ancora manca,·a la ,·isionc generale del problema delle iniezioni.. Il Pasteur era chimico ed iniziò la sua carriera scientifica con studi di cristallografia. ~la dal campo della chimica passò ben pres:o al campo della biologia. con s,udi imei:-essamissimi sulle iermentazi0ni. Già le fermentazioni erano state sviscerate come fenomeno chimico da La- ,·c:s~er. il quale aYe\"a dimos:rato -che esse producono sdoppiamento dello zucchero in akool e acido ca,bonico. 1:'as1eur completò questi studi colla parte biolcgic.a. d~mostrando che tutte le iennen:.azioni sono do,·ute alta preSt.nza. allo s,·iluppo ed alla atti\"ii.à bi0- !ogica di esseri ,·i,·enti. e che ciascuna ic:-memazione è specifica. cioè do,·uta a d~terminate specie di micronranismi. Per una causa consimile an·engono i proce·;::i di pu:reiazione. ed il Pasteur dimo·trò pu,e che questi genni - s:a delle ie:mentazioni sia delle putrefazioni - pro,·engono daJraria. do,·e si cro,·ano cos:amemente: e portò in tal modo l'ultimo colpo alla teoria della • o-enerazione spontanea . già combanuta dai nostri naturalisti Retli e Spallanzani. . ia il Pas,eur dai campo della biologia ::i rivolse al campo. - ancor più importante. 5-0:,o J'aspeno p:-a:ico - dclla patolog-ia_ Già Per qualche malania era stata inira·-is,a ia pre::enza d1 picevli elemenri

L.A lf.. --~<E DE.L LAVOk.A'fvRE mic:-oscopid ,·i,·emi_ Il Pasteur non solo ne dimc ..:.rò la cos:an.e p,esenza ne2"ii ammala:i. 'Da li coi:i,·ò ai di iuo:-i del corpo animaie (Pasteur è iniaui il padre de; mezzi liquidi di co'.tura). ne otteP.ne delle culture pure e riuscì infine a far insor';fere la mzia,tia in altri animali mediante ,a i:wculazione. 'fali s,udi e:?"li iece da prima coi genni dei carhonch:o · ed essi sono di capitaie impor.anza ")erchè ,apprese:narono il fonda:ne,~o della dottrina microbica nel c;i,mpo delia patok>gia. Eg:i estese ;>o: i suoi studi sui ge;.mi e ne dimostrò le variazioni di v:rulenza.. -::o::ne pare scopri che alcuni di essi ,·in)- co e si s,·ilupj>anc so:o se sottrani alrazioae de:i'ossigeao ~emi~ a.n0<:roli Le sue ricerche ;:aj colera dei polli o portano ai!a scoperta dC:le vaccinazionl :-. "COOO 'mmunizzante. Egli trc,·ò · che le colture dei germi del co!e:-a dei polli invecchiando perdono della loro ,·irulenza. tanto che iniet:.ati oeg-ìi animali producono solo delle io:-- me attenuate e localizzate: iaoltre che in seguito a queste inoculazioni. gli animali di,·engono immuni ,·e:-so la malattia. e non si am:na:ano più neppure Se iniettati con colture fresche e ,·irulenie. Con ciò t'enfra scientificamente fondato il prin- =ipio delle immunizzazioni a mezzo di vaccini_ A Pasteur si rie,'Ono. oltre che le ,·accina.zioni contro il colera dei polli anche ~ t'accinazioni anticarbonchiose che si ~no dimos:rate assai efficaci. E le ,accinazioni antitifiche. largamente praticate nei militari. durante la guerra. non ;;ono che una figtiazione di questa sua fondamentale scoperta_ Ma Pasteur è anche noto per la sua cura contro la e rabbia,. Già si sape,·a che il e virus " della rabbia si tro,a non solo nella salfra degti ~nimali rabbiosi. ma anche nei centri venosi ( cern-llo e specialmente midollo spinale). 11 Pasteur indirizzò le sue r.cerche all'intento di trasformare il \-irus rabbico in ,·accino. cioè di attenuarlo in modo da poterlo inoculare senza provocare la malattia e di immunizzare l"organismo. Dimostrò che i midolli spinali di coniglio rabbiosi si attenuano essiccando e dopo 14 giorni essi divengono perfetta- ~te immuni. sono prodigati per il bene degli alt:i, !'enz.a a:cun mirag~fo di guadagn: e di onori: è confortame s;>eccbiarsi nella loro bon:à e considerare la loro concezione serena e semplice della ,ita Le scopene di Pasteur hanno· a,·uto per ì"umani~à un immenso \"alore: ma va ricordato a!tresì l"alto insegnamento morale che \·iene dalla sua ,·ita, intieramen.e con:>acrata alla ricerca del ,·ero e alla pratica dei bene. L"orato,e è ·raro calorosamen:e app:audi.:o. MussoIlminpi onsielenzaioi capi TI Gran Consiglio fascista. radunatosi la settimana scc,rsa a Roma. ha preso una deliberazicne inreressante. « Su proposta detr on. ~lussolini - dice iJ comun:caro uii1cioso - il Gran Consiglic.. considerato che il fascismo de,·e essere una milizia di silenziosi operan~. ritiene che i capi fascisèi. i quali abbiano aJte resp0nsaoilità di goYemo e di partite. debbano astenersi da man:iestazivni scrine e verbali. che p0ssano impegnare il partito ed il Governo. ed :n ogni caso debbano preanisare il capo del Go,·erno e del ia.scismo . O pe:-chè mai ? Che ~I ussolini sia scontento dei discorsi e degli articoli di certi cap1 ? Pare. Si dice. aJmenc. che a Roma non abbia tilCJto piaéiuto il discorso dell'on. Devecch;. il quale. come è noto. parlando al Teatro Alfieri & Tcrino. prospenò nienremeac, che « mezz· ora di stato d. assedio e un minuto di fuoco: il che basterà~. Ma come? ~on ha il GO\·erno iascista il consenso geoera!e della ~azicne? E allo:-a. perchè lo stato di assedio? Evidentemente. l'on. Devecchi nella ioga dcl parlare noo pensò a rutto ~ò: sonatutto non pensò aU' impressione. ali' allarme, che taJi dichiarazioni possono destare aJI' estero. Ci pensò invece - a quanto si assicura - l' on. Mussolini il quale, appunto perciò. ha pensato bene ru imporre s:lenzio anche ai capi. Ed allora per immunizzare gti animali egli ricorse alle inoculazioni in serie. partendo da emulsioni di midollo spinale a.ente 14 giorni per arrivare fino al mi- Alla gogna gli sfruttatori del nostro dolio spinale fresco e rirulento. giornale. Egli riusci in tal modo a render immu- La settimana ventura incominceremo ni gti animali. in modo che essi anche se .la pubblicazione di tulti coloro ai quali morsicati o inoculati colla rabbia più ,i- abbiamo dovuto sospendere fabbonarulenta_ non ammalano più. mento, perchè non hanno voluto lare il Ya la pro,a sull'uomo lo rende,-a titu- proprio dovere. verso r Amministra.zi?ne. bante. L'A.\l.:\\INISTRA TORE. Solo il 6 luglio 1886 - in seguito aJle • insistenze e agli incoraggiamenti di V ulpian e di Granchir - il Pasteur inocu- lii 11:1111 in i JIIIII■ --· la\·a un piccolo alsaziano di' 9 anni_ che 68 ore prima era stato gra,-emente morsicato in ,.tric parti del corpo da. un cane idrofobo. La cura ebbe esito ielice. Il piccino non ammalò. Subito !a notizia si diffuse e le cure furono dot"Unque praticate su larga scala con buoni risu!tati. Xel 1888 ,'-eni,.t fondato a Parigi il grandioso Istituto Pasteur. che era oiferto come un omaggio dalla popolazione ric<Y.10.scente al grande scienziato_ Tale fu r->pera di Luigi Pasteur. ~la noi po!>Siamo ora. assurgendo dai particolari dell'! sue r.èerche.. considerare in ttJtta la sua immensità i risultati bent"fici che ne sono venuti. La lotta contro le malattie inietti,·e. le disinfezioni. le .accinazi-o:): hanno at'uto origine dalle sue scopene. Ed anche ì successi deUa moderna. chi. rurgi.a si de,-ono alla possibilità che da esse è ,enuta di opera.re in campo aset- !ico. La medicazione e liste.-iana • è figtiazione diretta della dottrina microbiC3 di Pasteur. Poche parole sui semplici costumi del Pasteur, sulle sue abttudini di nta_ pongono fine alla conferenza. Il dott. Bajla condurle che talvolta è consolante arrestarsi a riguardare queste figu:-e di uomiw grandi e probi. che si 6 Il Ministero delle Finanze d'Italia, oltre che il luogo dove si progettan:, le più strette ecwomie, sta d:ventando un simpatico ritrovo dove si dànno rice\imenti alla migliore società. Abitano nel medesimo palazro il mio. De Steiani, il sottomin:stro Oe Vecchi e il generale delle iuardie di finanza colle rispettive iamigl~e. '.\aruralmente si sono dovuti prepara-:-e tre appartamenti per i tre iUustri ospiti con impianti di bagno e cucina e do- \Tebbe ,-edere iJ pubblico - al quale si sorrnninistrano ogni tanto. alcune note di economie iatte qua e là a spese de1 poveri trarers - con quanto lusso si sono addobbate e deca-ate le d:rnore dei tre pe:-sonaggi ! Non è stato r;sparmiato nessuno dei più moderni mezzi di confort e tutto è stato fatto in pe:·feno stile. in modo che ora quegli appartamenti gareggiano con quelli delle più ricche case patrizie. E poichè la srrutrura più originale del paJazzo non era Ja più adatta per appartamenti di abitaz:one, i lavori di adattamento e anche l'intralcio che ne è pro,·enutc a tutti gli alt:i uffici. sono stati ,·eramenti ingenti. IL GOVERNATORE ~ LBeNIDA ANDRBYEPP Un'antliecgagenda e una verità sempre fre!Jca La Pasqua dei larnra1ori è finita. Gti cperai di runo J mondo r hanno celebrata." ancora una ,·olta. nel modo più degno possibile. ~- 1Joi sia lecito anevra. :>er r occa<;iune. rien>- care una leggei!<l..'lpasqua!e. che è mclro antica_ !P:t cne si aèai..a molto bene anche a; la,·oratcr. d'oggi. Hanno ciù:-..E·3,Gil Primo )faggio la e Pasqua dei lan.,r;ue,•i >. perchè anche la _ie.;t:1 ii Pasqua i: una iesn cfi emancir:?ziur.e. d. redenzione. l cns:·ani ce1eh!"·mo b. r' arrezicne di Crist0. la redenzici:e aeir umanità. Gli ebre: celebrano r ewan-:ipazione da!la sdlia,irù d. Egitto. da cui li a- ,·eya liber:tC: ~losè. I aosin lettvri -icorderanno il raccc.mino della storia sacra Gli ebrei ~rano sch1a·, i det FaraonL che a,·eyano pers:no ordinare, alle lent;i.:, J. gena-t ne:te a::que del :'\ilo mm i neona:i ma~tri. ~fa Mcsè iu satvato daJia s,e sa iiglia d. Faracne. E ~losè salvò pci dalla schia,irù il suo J)(,pO!obar~ramente oppresso. E Ja B.bbi:i nana persinù che. neUa ruga precipicosa. gli ebrei portarono con sè anche ii ,·asellame d'ero e d. argemo. che s· e-am., ianù prestare dagli egizi:i.ni.... Chi non sa nme code-ile cose ? ~fa H racconto biblico ha una continuaz:one moire, interais:rnre. :'\arra. dunque. la leggenda ebraica che quando. alcuni secou dcpo la ruga datr Egiuo. Alessandro ~lagno conquiStò rAfrica senemriona!e e l'Asia. i discendenti degli amich: egiziani si ricorda-e.no di que: certo ,·ase!lame d. ore e d. 2rgemo che gli ebrei s· eran portato ,·:a. E ricorsero ad Alessandro :\lagno. perchè costringesse i discendenti degi: antichi ebrei a :-esòruire quel ,·asellame od a pagarne lc.ro il prezzo. Alessandro ~lagno prese la domanda degli egiz·ani e la mandò a Gerusalemme. Lmmaginarsi la cosiemazicne d1 quegli ebrei! Furono subito radunati i sacerdoti. i saggi del popolo d. Israele. Pu:-rruppo gl'. egiziani avev:111 ragk:ne. Era la stessa Bibbia. lo stesso Libro divino che narra,·a come gli amichi ebrei a,·essero trafugato quei ,·asi d'oro e d. argento. Come fare? E nemmeno i sacerdoti. nemmeno : più saggi sape,·ano come uscire da quell' jmbarazw. ~la ecco innaJza:-si un piccolo gobbetto ignoramello. che però era astuto per mille. Le lasciassero andar lui da Alessandro ~lagno: ed egli a- , rebbe sbr.gato nmo. Ghila - così si chiamava il gob, beno - andò da Alessandro ~lagno e chiese d'esser posto a ccnfronto con gli egizjani. - Quali prove ayete voi - domandò loro Ghila - che i nosr:-i antenat: portaron \-ia ai ,·ostri del ,·asellame d'ero e d'argento? - Sta serino nella Bibbia - risposero quelli. - Dunque mi riconoscete la verità della Biobia? - Ogni parola in essa è verità eterna, assicu:-arono gli egizianj, - Sì? Ebbene, allora sentiamo che cosa dice ancora la Bibbia E il gobbetto ignorantello prese la Bibbia e lesse mua la storia degli ebrei in Egitto, come qualmente ess· fossero stati imitati da Faraone ad andare in Egino. come poi questi H abbia ridott: in schia,irù. come li abbia tranati barbaramen!e, non pagandoli mai. appena appena siamandoli. - AdUDQ.uec. oncluse Ghila. i nost:-i antenati lavorarono 430 anni senza esser mai pagati. e quandc, upoi discese ana pioggia di iuochi az.zum, n~rdi e :ossi. illuminando nella tenebn ~umosa i bottoni e le spalline del go,·ernato:c. - fo so tutto. Eliodoro \·ass~he\·itch, anzi io indo,-ino. :Ma non mi pare che $la UI. Il capo della polizia. e Luccio•• che a cos.,. da preoccupare. Sella ,·illa del governatore regna,-a la ta,·ola a,·e,·a be\·urn parecchio. guarda-.·a - Anzi molto. Per I.. città serp~a più schietta allegria. Si face, 4 no allegri con occhio bene,·olo tutta que.irallegria •:.., fermento di rivolta ed e so:rprendeute giuochi, si rideva, si cama,·a:io gioconde tumultuosa. scherz.a,-a colle signore cd come ae parlano! Ho già fatto arrestare canzoni. giacchè i conoscenti s'erano rae- era :e!:ce. E quando nell'oscurità iumo...'-1 t:-e di :oro dalla polizia. ma non rono colti per salutare la partenza del fig:iio senti \·icino 1:i voce del gu,·ernacore. gli di que: buoni ... quelli siuggono ... di Pi~...ro Iljltch per P:etroburgo. Sui ,·er.ae la ,·oglia di baciarlo sulla spalla, C n nuo,·o ~oppio cii mortareU:: e di ,·crdi prati e nelle ,·alli. sotto l'oro e-..: d1 abbracciare rispe.u,same!lte la sua grida allegre inte:rappe il discorso. e il ,·ermigtio del iogiia.me. nel ,·erde sme- pe:-sona. insomma di ia.:-e qualche cosa quando il chiasso si iu calmat0. il go,·erraldino delle k>ntane foreste. le belle ,-e- d,e es;>::-imes~ l"ossequio. r amo,e e il natore e1<t scomparso. sti rleUe donne e le umiormi deg'.: uo- compia::imemo. ::.la in,·ece portò la ma- Dopo cena. ia pa..-=enza an·enne in iormini spiccavano come g:-aziose macchie no ,·er::o il iato sinistro del berretto e ma damorosa sotto g:ii odini del ,;cechi:irc.. Qu:rndo s· ~in.se l'incendio de! riisse: cc,m:nissa:-io. A costui ruao semlna,-a tra:r.onto ;:,u:-pureo e so:to la ,·olta az- - Oh! Eccellenza. che fest;;. :ncante- straordinar~-ne:ne bello, i iuochi anifizu:-ra del c:e'-0 le stelle cadenti comin- ,·ole! ciali. e gli equipaggi. e gli uomini: perciaro."lO a traccia::-e il loro cor59 miste- - Seniite. Elioèoro \"assìlievicch. l'in- sino la sua stessa ,oce colpi,-a rutti colla r:oso. si accese.--o i fuochi an:ificiaJi. i ~er:op?e il go,err.aro.:e, con \·oce di bas- sua forza e sonorirà. • Luccio• era comrazz.i. che scoppi:1,·ano con forte de,o- !O. perchè mi fa::e st>gt1ire da.gli agenti? ;>lecamente ubbriaco. -:ace,-a dello spiri~. SCJCDO ciaii" E;:=-~~ eraoo 600.000 uomini atti alle anni, oltre alle donne. ai n~.cchi e ai fanciulli che ,·enivano pur cOStretti a lavorare. Fa..."Ciamo i conti. Yes: ci pagate rutto il ta,·oro dei nostri antenati. e nei ,; paghere~ mo i ,•asi d. oro e d. argento. Gli egiziani. di i:-ome a tale ragionamento. non apr:rono più bo-..--ca e se a· andarcno. Alessandro Magno. a sua volta decise la lite in ia,·ore degli ebrei. E la moraJe? La morale di questa Jeggenda anr:ca è oggi ancora freschissima Quando si parla di legislazione sociale. di leggi pro,enh·e del law,ro. di assicu:-azicni operaie. i padroni axennano sempre ai lcro sacrilizi, a.i regali eh. essi cominuamente iann<>agE operai. Se si facessero i comi come li rnleva fare quel gobbeno ebre~ ? Se si POOessero quei sacrifizi dei padroni e : salari. che essi pagano agli ope- :-ai. <E iron .e. ai guadagni che essi ranno col la\·cro dei loro operai? Chi dcnebbe pagare ? GE/\OSSE. Le11.aproletaria Affi del Comi/alo Direttivo. Il nostro C. D. nell'ultima riunione ha esaminata la relazione latta daJ nostro ~retario Tecnico in rapporto alla Sezione di Basilea. ~ ulla valse a farla desistere dalla deliberazione latta a suo tempo. do,·e in numero di 7 (sette) fra ~oci e vedove di guerra ha s1abilito cli trasformare la Sezione in mutuo soccorso per proprio uso e consumo. E' da notarsi che il ricavato della tombola. frullo del concorso (chiesto ed ottenuto daJia oo~tra Federazione). di tulle le Sezioni della Svizzera, ba dato UD ulile netto di fr. 1450. ed inoltre sono in possessc, cli premi di ,alore non ritirati. quincli un ,·ero patrimonio sociale, carpito in malaiede alla nostra organizzazione la quale di diritto dovrebbe -amministrare il scddelto fondo. Il C. D. ricorda alle Sezioni di avere escogitato tutti i mezzi. nulla trascurandc, aHinchè i reduci e vedove di guerra 6 Basilea., riesaminassero la questione, ma senza risultato. L'opposizione fatta e sostenuta dal Soli=i Achille ba sorpassalo il limite de!- la pa.zil<'nz.a, egli sostenne il distacco dalla Federazione con tutti i mezzi, leciti etl illeciti, tronmdo pretesti d'ogni risma ed aliermando che la Lega proletaria ha iinito il proprio compito. Certo che un an·ersario dichiaralo no:i avrebbe agito in una forma cosi scorrel ta E' da notarsi che il Consiglio della Sezione di Basilea fu solidale col Soliani, quindi comune è la responsabilità nell'opera di dissolvimento, p;?rcio· riteniamo opportuno richiamare le nostre organizzazioni di classe di tecere presente che nessun rapporto esiste fra la nostra Federazione ed i reduci mutualisti di Basilea e che solo i reduci iscritti nella Sezione di Biningen appartengono alla nostra organizzazione. Per la cronaca scri,iamo i nomi degli esponenti la Sezione reduci proletari di Basilea. ora trasformata in Mutuo Soccorso: SOLIA."I ACHILLE, sotto Comitato Tecnico; REZZO~ICO BATTISTA. Segretario e SCAJOLI LI\10, Cassiere. lm;tiamo il suddetto Consiglio a rimettere al C. D. il materiale appartenente alla Lega proletaria e sopratutto le pcz.ze giustilicative deUe spese sostenute, giacchè queUe presentale non sono tali. Il Comitato Direttivo. Latte. del buon Dio un dono, cioccolato, la bevanda degli Dei, e pane buono per nutrirci il ciel ci manda. li Cacao e TOBLER .. in pacch~ti col piombo, ben prcparat0. iorma col pane il pas.:o ::nigiiore e più a buon mercato. 100 grs_ 2,j CtS. ria di protezione e posando aiiabilmente la mano sulla .;palla di Pietro llijtci:J. Io iamigiia il go,·ernat0re cra moho ::.rea.o. anzi sua :nog!.ie lo teme\-a un poco. ma da qualche te:npo. chi sa perchè. lo ero- \"ava.no mo::o strane e mostravano ~r lui u~ leggero compatimento. - Sciochezze! Xon è niente, - rispose recisamente l!jitcb. Egli anebbe \·olmo parla.ate col figlio. ma :ur.2sia temeva ques.:o &scorso.. poichè già da moito tempo le !oro opmioni dh-erge,.-a:10 su q:.iesto punto. :'.\fa o:a taie di\·er~enza a•.-rebbe potuto riuscirgii utile. - S; tra:.ta di __ capisc:: - ccminuò ~- coniondendos; - di ciò che mi turba.. quel ia..to, quel tale confliGo cogli opem: __ Ii go,·erna:ore fissò :o ,·olto il figlio: questi gli rispose con uno sgu.a;do mera,. \"!gliato. e ri-..irò la ma.."lo dalla stta spalla. - ~!a se a Pietroburgo ti hanno lodato! · I : fi · · I · -\ che scooo > ride,·a e canta,·a _oernno ie prime paroie naz:one.. e .onta11e ammeg~an.i. e gt- · . - - Sì. ceno e mi fa mo~o p:acere: ma. rando:c_ Il fumo soffocante si spande,-a - Gi, ~ller.ui trama1,o cattrn elise- della ~1ars:g1iese: .-\le·sio ... - e con ll.23 cena affabilità m den~c ,·o'.ute so.:to i ,ec.c.hi alberi au- 1!Il: cooao la ,·oscra prez10Sl,! esistenza., e Allons enfams de la patrie impacciata di uomo d'im;>ortan.za guardi, s,cri. e quando si acce:ide,an<, candele d:s~ co'.1 passione e Luccio>. - E roi Le jou.r de glorie est arrivé . nci begii occhi del Sg:iio e concluse: Xon di Bengala, Je omb:-e degli oo:n:ni muo- 4; sono obbligaw a... Fir,a;mente pa.nirono. son mic:l dei tu:ch:? Sono i nostri russi. '°e.n.:is1. si crasiorma,,ano in mosci de- Lo scoppio delle bombe. iJ riso e le - Perchè ti raaris..: t2nto. pa;>à mio? tuui h-a'li, c-.itti P:etn .. e io su di loro_ formi. cl!e s; :. :ra-.-ano cpn~l$i,-amente. sa i:ia~ro~e sofrocaro ~ ~u.e puoò- domandò ruificiale. assumendo un·a- come st:i tur~bi ~ Ah! è mai poss~bi!e ~ UnduliHdoeiiaSantVaambaavarese :Jonaco, 24 aprile 1923. Ba,iera è una ciHa ca:a. Bauer ~ede che {r. m.) _ Alcuni giorni fa fu pescalo le cose si metton male, che anche il preàal fit:.me Isar, nei pressi deUa città ba- stigio Te:iutogli dalla faccenda Rat.he- ,·arese di Freisin~. il cada,ere d"tm ~io- nau. ,-a scemando. E allora ba 1.103 bell 1• ,·anoUo. nella cui lesta fu riscontrata u- dea; un aifenlalo contro Sch<>idemann. 11:l ferita d'arma da iuoco. li morto [u Quel che non sono riuscili a fare Husterl riconosciuto: era lo studznle di diritto e OenlscbJager. riuscir.i a lni, che lo fara Carlo Bau.er, di ,entidue anni. ben noto meglio. E dopo a,·ere fatto fuggire due alle ,·arie polizie di Germania. Un suici- assassini n.iol diYentare assassino lui dio? un assassini.o a scopo di rapina? pure. ~o; nè l'uno nè l'altro. A quanto narra L"i.nfam~ progetto \iene da lui stesso> ora Allred \\'ilms nella ri,ista '"Die Glo- comunicato ai capi. a coloro da e.ai specke", si tratta nè piu' nè meno che di u- ra spillare quattrini. Una bagat~ due na nno,a \ittima della santa \"ema fa. cento mila marchi. La somma non è graa scista di Ba,iera. che. ~1a egli promette il colpo. Solo, o Questo gim·ane Bauer, sebbene contas- con due amici. se ne andra 3 Kassel. la se soli \'entidue anni. aveva gia un pas- città di cui Scheidemann è sm<laco. Asalo mollo movimentato. Contro di lui spetterà il momento buono. E le lo :un- ,; era, fra altro, anche un mandato d'ar- mazzerà come un pollo. Una inezia. resto spie.calo dal tribunale supremo di .\la Bauer ha disdetta. !I suo progetLipsia- per favoreggiamento degli a.ssas- to non piace a nessuno. ~emmen•) al lesini di Rathenau. Era stato. infatti, nenle Rossbich. quello dei 100.000 solil Bauer ad aiutare i due assassini Fi- dati nazionalisti. quello alla cui milizi? scher e K.ern nella loro foga attraverso il egli stesso appartiene. Rossb3ch. il suo .\leclemburgo, a procurar loro danaro e s~periore, lo sconsigli~. gli. ricusa ":ni biciclette e alloggio. Percio· lo cercava aiuto, lo persuade a nnunaare a! p,ola giustizia. ~•la egli si guardo" bene dal getto. Rossbacb ha -:Itre ~se- per la tecosti!u.irsi.. Per sua s,entura: perchè, cer- sta. E Bauer deve. nnunaarn._ 1 • tamenle. il tribunale supre:no di Lipsia La sfortuna pero lo pers~111ta. Eg •• si sarebbe stato con lui molto piu' clemente era gia fatto celebrare come il fuluro uc che non il tribunale secreto di _\\onaco c.-isore di Scheidemann.. T ulii lo sanno. Lo di Ba,;era. sa anche la polizia. E viene. arrestato. .\ta perchè mai i nazionalisti bavaresi :-;e~'inter:rogato~o co~essa da,~ arnb.anno condannato a morte e anche giu- lo I.Illecz:ione di assassmare Scheideman. stiziato un uomo. che si era reso tanto Per consiglio di Rossbach ha smessa pebenemerilo deUa "caasa. nazionale?". ro' ogni idea. E le int.enzioni non sono La sentenza di morte contro il Bauer, poni.bili. \"iene quindi rimesso in liberta piu' che una pena, è staia mia misura di Ritorna dai suoi amici. dai suoi compaprecauzione. gni. .\la oramai è perso. E' UD individuo I nostri lettori ricorderanno eh.e. du- sospetto. ~on già che si dubiti delle sue ranle il processo contro gli assassini di idee. della sua fede. ~la si dubita della Rzthenau. uno degli accusati. i} Gii.n.lher, sua fermezza. In questo suo primo intera,·ev-a ri.cernto dei cioccolatini avYele- rogatorio ha dimostralo che non puo' tanati. Da chi, non si ,·enne mai a sapere; cere. Ed egli sa molle cose. Egli è bene 012. se ne compresero subito le ragioni. informato intorno all'assassinio di RaTanto il Gii.nther quanto il Bauer non e- tbenau. E' al corrente di quel che si dice rano 3l]COra dei T"eri aéiepb nel morimen- E: si progetta di fare neUe milizie Rossto nazionalista bavarese guidato dal la- bach. Saprà egli tacere nell'anenire? moso EbrhardL Erano soltanto dei sim- Xon ha tacic.-to da,~li alla polizia; copatizzanti; dernti, pero', fen-idi, quindi me potrebbe tacere da,·anli al Tnbunale anche iniziali in certi ministeri. Contro Supremo che lo cerca? di loro pero' vi era sempre qualche so- Tali domande si fanno i congiurati sespelto. ~on essendo essi ancora da gran creti di cui egli fa. parte. E il nuoYO tritempo nel moYunento, si teme,a che, so- bunale della Santa \"ema, delibera e depra,venendo un momento critico, poles- cide .. sero, anche involontariamente, tradire la li risultato deUe deliberazioni è il cacausa e gli uomini. E per queste ragioni da,·ere ripescato dalle acque del liume dovevano essere eliminati. Isar, a F reising presso Monaco. Giinther, che =gio' i cioccolatini. se la cavo· con dolori di ventre. Pel Bauer I• faeh •v.2l1 I.O. Ì Nlht. fi lfflli le cose non andarono tanto liscie. LI ltlll I QIIIC UIIIII Il Bauer, fanatico poco i.atelligenle e poco saldo nei suoi principii era figlio di un piccolo impiegato di un.a città del ~leclemhurgo. Frequento·, con non grande successo, la Scuola magistrale. Ma egli attn.bui la mancanza di successo alla parzialità dei suoi maestri. Comincio', quindi a bestemmiare contro quegli ·• ebrei ". Tutto cio • gli apri la na deUe organizz.azioni nazionaliste. Divento· membro deUa " F ederaz.ione dei soldati nazionalisti·•, della "Federazione difensiva ed oHensi-.-a dei populisti tedeschi", e. manco a dirlo, del " Partito Popolare nazionale tedesco". Per la sua brutalità e per la sua mancanza. di scrupoli di- ,.-ento' ben presto anche fiduciario dei circoli naz.ion_alisti. fl destino lo mi.se a contatto con gli La V cce Repubblicana cl Roma pubblica: « Essendo la celebrazione del larnro cli Yentata una festa di Stato. è logico che. come tutti ~ senizi statalL r erario ne sopporti Ja spesa. Siamo .:nicnnati che i festeggiamenti ufi:ciali pel 21 aprile decretati dal GO\·erno. e che hanno aYuto come numero di anrazione una ,istosa re- ,isione della mil:zia nazionale. sonc costati sei milioni circa. e Era yeramente utile sopprimere la festa del Primo ~faggio. perchè ... non costa,-a un cenresimo allo State. ~la cosa seno sei m:lioni. pur di ia:-e un dispetto alla... Internazionale! > assassini di Ratbenau. Fu arrestato, ma • • • • ! poco dopo rimesso in libertà. E allora AVVISO1aportaot1ss1mo comincia nella sua \'ila l"intermezzo che lo deve condurre a morte. Abbandona la scuola magistrale e la città di Weimar. per recani a Monaco di Ba\iera, do,-e si inscri.e in quella uni- ,-crsità. Ed h-i. neUa sua qualità di fa- ,·or.?Uìatore degli assassini di Rathenau, egli fa subito una gran parle nei circoli estremisti della Destra, presso i militi di Rossbe.ch, presso le truppe d'assalto dei nazional-soc:ialisti. Ma in tale ambiente irroz.zisce sempre piu'. Essendo completamente spro..isto di quattrini. de,·e cercare di guadagnarsi le grazie dei dirigen• ti, per- ottenere dei sussidii. Come lui pe· ro' ci sono molti alt.ri, che vorrebbero mangiare a quella greppia. Monaco di - Erano dei ribelli. - :\l~io '. eppure ,·ed.i, porta\"anO la croce sul p~o. e:l io_ disse - le,·ando un dito - ho ia-ao mirare su qudla croce. - Per quanto sappia. papà, tu non desii mai gran ~~o aJia Reiigione. Cosa c·entra qui la croce? Tun·a1 più sen-e pe, le iunzio:1i solenni del reggimento. credo. ma. .. - Ceno ceno - convenne il Go\·erna.-ore: ma qui r~on si tra.::ta delle croci. Qcello che im~:-ta è che soco dei r.os~:-i. c:->...;>•is•ci -\:ess:o. dei nos.ri ! Se iossi cn Angelo Ca-tovitcb Sclippe-Detmold_ ma mi ch;amo Pietro. anzi Piet:o J:ji:ch '. La ,·oce de!:·u:ficia:e diq:ai,·a ~empre ?~ù du:-a. A tutti coloro che r1usciraa.noa r,ro.. cunird 1111 nuovo abbonato annuale ,el uostro giornale, invieremo loro -~ e franco dJ porto, un ahnaoaoeo del1' e Annti! • a scelta del 1921o del 19ZZ. tanto fono che faltto sono di 608 pagfoe, riceameote iUustrati. cooteogoao la storia det nostro Partito de&& ulthn.l :!nni e tante altre belle ed utilissime eose; in oessana t.amida operala derrebbero mancare queste impol'tallff pubbtjcazioni, cbe al nostro Partito costarono tanti sacrilici. V a da sè, che chi ne procura due, abbonati, riceverà franco cl parto tutte e due le annate. I! AMMNSTRATORE. ~"'giare per la stanza. - E- proprio vero. Poi si fen:nò. - :'.\fa quelli erano spinti &;la iame-! :\!essio. se tu li a,·ess: visti! - ~Ia i contadini di Lenri,·eiev.· si sono ribe]a~i perchè a,·evan fame e ques~o non tha impeG..ito di iru~arli di santa ragione_ - Le s::a.ifilate son ben altra cosa... Quell"imbecille li a,e,a fatti :ne:-re.r tutti in. fiia. come capriol: i:ccisi. ed io gua:- dz.::1do i :c:-o ?iedi. pensa\·o: questi piedi non c.amm:.neranno mai più... Tu no, mi vuoi i;r.:endere._ :\!es~o. Anche il c:1meEce. dal punto éi nsta dello Stato. è Ull.? necessirà. ma essere un carnefice ... - )fa che dici. babbo! ... - )fa ri sbagli. p~pà. Cosa c'entrano - Io :o '°• lo sen::o: -mi uccideranno. qui i ted,.'5Chi? Xon l:o ?3u:-a delia morte. - il gove=-- D . 1 ., , • ed , • • ,a:ore 2lzo la ce,-:a grigia e con aria o--r.,. a :ror:-..e. ancne I t escn1 r.anno :i- .,-- ,-e gua:-dò il fi~:i - ma io lo so: mi uc- rate sui tedeschi, i francesi s::ii i::'ancesi - ecc. Per.:hè dunque i russi non pos...<::onocideram:o. Io no:i =iusci.o a capire, e ttra:-e sui russi? Come rappresea,a:ue per.sa•~o: :na di che si t:atta di.:nque? <.idio Stato. de,·i capire che neilo Stato Egi: aila~ò le grandi e grasse dita e <!C\·e1"ep12:-e roxinc. e con chi lo turba le s.rin~ npicame~:e se:-r.ando il pur.oa bisogna far dis!inzioai. Se anche gno. - ma o~ lo capisco: mi uccideran.. icssi io. :u don·esti iar urare su di me. no. Xon ~dere. tu sei g:o,ane, ma io come su di un tu:-.:o. oggi ho sentito la morte oui nel cer...-el- - Questo è ,-ero, ÒÌSSe il Go\·erna::ore 1o: propr.o r.e! ce!'.·d.:o ! . . apprn.ando col a.po e cominciò a pas- \Co~:i:-iu.a).

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==