L'Avvenire del Lavoratore - anno XXVII - n. 14 - 7 aprile 1923

~ XXVII. (A. P,) ZURIGO, 7 APRll.E 1923. 1'wn. 14. ' SET'1TM.ANALR vll PARTITO SOCIALISTA r:A.LIANO NELLA SV1ZZERA Centesimi 15 la copi.i. = REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE : PREZZI DELLE INSERZIONI: ABBONAMENTI PE.R LA SV1ZZERA PER VA~NO 1~:-,. 1 .inno, fr. 6,-; 6 mesi, h. 3,-; 3 mesi, fr. i.so PER L'ESTERO: 1 anno, fr. 10; 6 mesi fi:. s: :? metri, fr. 'l,50 "Ll'mllre del Luoraton•,, tutge ♦ (lommlas1one Baecutiu del P.8.L- ~~~ Pc.r linea. o soazio d, linea (larghez-a una cclonna). 20 Cent. Pt:; réclame continuata. prezzi da c0nvenirsi. L'assalto al ~n pa:namo qui dell' assai r.:> eh~ in un giorno più o meno lontano, d:1rannc-al Parlament0 i partiti politici ,-ne a.llietanJ 1..ggi r Italia. primo fra rutti, naturalmente, il partito fascista. Di elezioni generali, è vero. si discorre già molto, e citi le pre,·ede pel prossimo autunno, chi. invece, as- ~icu:-a eh~ le avremo soltanto l' anll(j prossimo. Tutte supposizioni, lutti desideri, intorno a cui il du~ il padrone novello ncn ha ancora detta la sua parola deiinitiva. E' inutile quindi perderci in vane elucubrazioni. Per ora. d:i sicuro vi è soltanto questo: che se \{ussolini non ha fretta di iare le clczicni. hanno g;-an fretti. invece m In suoi seguac!., i quali ,-edono nel seggio a Montecitorio il meritato ~ompcnso per le dure fatiche S\..Sfenute. E per resistere a tale pressione, r on. Mussolini dovrà certamente ,piegare non poca energia. Ma, come già accennammo. non è di questo assalto elettorale al Parlamento che noi ,ogliamo pa;-!are. Quello. in iin dei conti. non sarebbi! che la continuazione d" una tradizione la quale non è nemmerr•"' una specialiLì di no: italiani, ma è ,·i,·a in rutti i paesi del mondo a regime p:irlamemarc. L'assalto. su cui noi ci vogliamo, dn:zi ci dobbiamo alquanto tr1ttenere. è quello che b ste~ capo del Governo e : su0i collaboramri fascisti hanno già iniziato e stanno continuando on ard re comro lo stesso istimtv parlamenta:-e. comro r istituto della rappresentanza PoPolare. contro !e sue funzioni, contro i suoi diritti: il che Yalc a dire contro i dirini della naz;one. Fin dal suo primo discorso quando ass1.U1se il potere. rvn. Mussolini iecc ..:ai)'rt.: ...,hia-~.rcnte che egli non aveva in ~r:\nde siim:i. questa Camera e che egli I' a\Tebbe interpellafa ed ascoltaia il meno possibile. Parola. ahe egli rigorosamente mantenne. In Questi ultimi giorni però ci sonc, stati due discorsi - un annunciante Ln pron·edimento. r altro enunci:u,tc un pl'{,posito - che ,·arcan::> per imPortanza i limiti delle solite c0nci"':li ministeriaH o sonoministeriali. Una di qu~te sintomatiche oraz.i1r ni è quella delfon. Acerbo, sottosegretario di Sta.te alla P:es:denza. il quale, pa:-lando ai suoi oont~rran2i abruzzesi. ha accennaro anche alla ouestione dei risultati delrinch;es,a parlamentare sulle spese di guerr~. I nostri lettori non hanno bisc.gno d'altri schiarimenti inromv ai risultati di tale iochiesta. Da molto temp0 ne parlano diffusamente tutti i giornali quc-ti<!:!ani d"ltali.a, e un breve cem10 :iassuntivo ne facemmo noi pure su queste cot:nne. E i nostri lettori e tutti gli uomini di buc,n senso - socialisti o no - sanno .benissimo che quando si ordina un "fa~hiesra parlamentare. ciò si ia aftinchè il Parlamento abbia dei datL dei materiali di fatto per discutei e. Ma ecco che. dc,po a,·ere con primo decreto ordinato che i lavo'i della Commissione d'inchiesta. pur ncn essendo ancora finiti, si chiudessero definitivamente al 31 d.ic.embre 1922, il Governo ha bensì trasmesso ai due rami del Parlamento le relazioni della Commissfone: ma qualsia<;i discussione ... non sarà tcllerata ! , Dopo quanto ho esposto - ha detto rvn. Acerbo - crediamo che la quesricne sia corrwlètamente e- . au:-ita. Qualtmque altra discussione non potrebbe essere considerata che come un tentativo di speculazioni ingiustificate sul grande iatto storioo della guerra, o di manovre iazicse dirette a! perturbamento della pubblica serenità. Tentativo. al quale il Co- ,-erno si oppor.ebbe decisamente .... Nessuna discussione. dunque! E così il signor Bazzi - quello dei 4 milicni - e tanti altri amici dei fa· scisti potranno dormire i loro sonni tranquilli. Le loro speculazicni, i loro guadagni a danno della patria non verranno discussi in Parlamento. AJ qual Parlamento intanto il Go- ,-erno fascista sta preparando ben altro ancora! Lo ha detto a Milano il mmendatore Michele Bianchi )l Parlamento cfo,corso da lui tenuto a Milano per :ncarico di Mussolini commemoran· dcsi il quarto anniversario della fondazione dei fasci. Il commendatore BianclJj è. come rutti sanno. ri11caricato di preparme la gran riiorma elettorale destinata a iOnnare una delle macchine t-he ,'Ortcr::mno l'Italia alla grandezza ,·olu::i da ~I u<;s lini. Orbene il Bianchi ha dato, in quel suo discorso, due ner tizie: primo che con la nuova legge dcttoraie sarà Jbolita la proporzivnale e sarannc, eletti deputati coloro che stanno nella liSta che ha riportJ, tO' maggior numer,.. di rnti, salvo a lasciare qualche posticino pe;- quelli J,_. ~e·r,:110r~111z'e-he se li spartiranno • r'.) .-z,onalmeHte ai ,·oti ottenuti. Poi - e questa fu la seconda e veramente imp0rtante not!zia - il comm. Bianchi diede anche qualche schiarimento intorno alle iunzivni del Go- ,·erno che scaturirà da una Camera c'etrJ in tal ir <lo. l:gli annunciò ciO\! che. una volt;i eletta I.a. Camera. il re ionnerà un ministero rispondente al ,·t.rdetto delle urne elem:,rali: il nuovo presidente del Consiglio si presenrerà alk, nuoYa Camera ad espcrre il suo programma; poi, per tutta la <lu;-at:\ della legislatura, non aYrà più bi<;()• gno di al<-11Ivl oto di fiducia per :mgarc ayanti ! La Camera metterà il pch·erino !>lii deliberati del Go,·erno: ccc.."lla ~ua funzione. Che ne diranno i liberali. che ne dfranno i custodi. le sacre ,·estali del· la Costituzione? Che ne dirà il senatore Albertini, che un giornale fa.. scista. nel suo solit" linguaggio fiorito. chiama,·a ·1 scna.wre della ma!a ,·ira? Quanto a noi sociJ.listL il nostro programm~ è imrmnato. La,· ;-eremc. anche nelraYYenire costantemente. tenacemente. per opporre al Parlamento borghese ed al GO\·emo che da esso deri,·~ un Governo cperaio come lo mtendono le nostre domine. come lo esigono gli inte;-essi della classe laYùrarrice. a. {. -oLalottaintorno alla Ruhr Da tre anni è firmato il trattato di P3-ce: ma !"Europa non ha pace, il mondo non ha pace. Dappertutto si armanv: gli eserciti detrEuropa sono vggi più iorti che prima della conilag;-azione, i bilan.:i militari seno quasi dappe:-tutto pii) alti che non kssero prima di quella che do,·cva essere rultima delle guerre. lntantc,. in una parte d"Euroila ,; è una ,·era guerra, combattuta. non già da due eserciti in piena eiiicienza. ma da un esercito armato contro un popolo in.erme. Ed è la manifestazione tipica deUe aspirazioni e dei metodi delrimperialismv. Perchè. e,identememe. quando i francesi àicono che roccupaz.icne della Ruhr era necessaria per ottene· re dalla Germania le dovute riparazioni. non ci credono neppure essi alle 10-:0 parole. ~essun:> più ci crede oggidì. Neanche i belgi, che cominciano ad aYerne le tas<.:hepiC;ne,anzi. rnote: e eh.:- crminciano ad aprire gli occhi· intorno alle vere intenzi'"ni dei C' ,-OYerne;del signor Pdinca ré. u come dicono i tedeschi. Poincarohr. Le riparazi• ni non sono che un pretesro. 1on sono che una scusa per ··ealizzare ,·ecchie, secolari aspirazicni politiche ed oc0nomiche della Francia. Nè. con ciò dire, noi Yogliamo la vare la Gennania dalle sue colpe. Um vclta persa 13 guerra. era giusto :he contribuisse, nel limite delle sue icr?.,e reali. a riparare i darmi eno;- mi, incalcolabili, che le sue truppe aYe,·a110causati nella Francia setten- ::-=ç,na.le d e rientale. E riteniamo anche iennameme che '-C il C-ovemo gennanicc, aYesse ferm-:i--1en:.è '-·oluto. aY;ebbe pOtuto fare molto più d:i quel che ha fatto. \1a tutti i Cr0verni germanici succedutisi i;nora dalla conclusione èelrarmistizio in poi, hanno aYuto scrupolo a gravare la mano sui ncch1. sui ~clcani della guerra e -del dopo-{!Uerra. E. certammte, la Germania ha dat., meno di quel che av-;-ebbe potuto dare: più che certamente i suo: Govern: banno fatto. per IE;1~rc la miseria e::onomica e finanziaria della popolazione, mclto meno di quel che avrebbe pomto e dovuto fare. Altrettanto certo è però che la Francia h:i preteso e p:-etende dalla Gennan:a molto. molto oiù di quello che esc:a può dare: mentre con roccupazione della Renania. con le 'innumerevdi Commissioni interalleate si scn~ g-ià fatti spendere alla Germania molti m:liardi di marchi oro. che sarc.."1-es,ato molto meglio dedi~re alla F:-ancia. La Francia. però. o meglio i suoi imperialisti e nazic-nalisti. perscniiicau ora nel signor Poincaré. pensano a ben altro. hanno ben altro in min. Davanti ai loro ocelli brilla pur sempre !"ideale acca:-ezzato già da Luigi XIV. il Re le. da Richelieu. da Mazarinc,. « ~ietà della Francia è la disrruzione della forza J)vlitica ed t;con<'111ica Cermania "· diceva a CO molco chiaramente netrantunno 1914 un telegramma dell' ambasciatore russ lwolskl al Governo za."'ista. E quella distruzic,ne significa egemonia della Francia in Eu;-opa, signific:i imperio economico degli industriali francesi nel cont:neme europeo. Perciò. dopo conquistata o ripresa, che dir ~i vc,glia, rAlsaz.ia-Lorena, la Francia ,·olle il distretto minerario della Sa:-re. Poi. dcpo la Sarre, volle il ricco, inesauribile distretto miner~rio della Ruhr, di rutta la Vestfalia. Poi vorrà la sponda sinistra del Reno. E' l'antico sogno francese. Ccn le miniere della Sarre, della Lorena. della Vestfalia, la F;-ancia sarebbe la padrona dell'industria europea, abbatterebbe sul merc.1.to europeo anche la cc-ncorrenza inglese ed americana. C-0n la Vestialia e la sponda sinistra del Reno, compirebbe un nuovo notevole passo verso quello spezzettamento deUa Ge;,nania. èhe è stato sempre uno dei capisaldi della Politica estera francese. E il sogno di Re Sole si real~rebb1.;. Ma si realizzerà veramente? Finora. a dir vero. le cose non si me.none, molto ben~ per la Francia. Creden di ia:-e una passeggiata milita;-e sulla Vesrfalia_ di impadronir- ,;i del bacino minerario. di eser-cirlv. di prendersi quanto carbcne voleva e vuole. Ma la resistenza. i\i inconlrata. ha deluse tutte le sue speranze. ha h-ustratO tutti i suoi sforzi. ~lancando d'armi, la Germania. anche quella proletaria., oppose alrimpcrialista invasore france~e una res:stenza passh-a formidabile. E dcpo ayer speso ceTitinaia e centinaia di milioni di franchi. i risultati iinc,ra sono questi, che. mentre p;-ima della occupazione la Franci<1. rice,·eva dalla Ruhr un mili<:,nee mezzo di torinellate di carbone al mese. r'.l. ne riceve 90.000- tOl'lnellate! Nè. cenamentc. !e cose miglic,rcr&nno nel prossimo avvenire. rei pross·mo avYenire. ~la fino a Quando 1:xn-à durare qu~ t_, s~ato di cose? Firv :1 quando si vorrà tenere tutta l"En,opa in orgasmo? C~es~i "1uni1 interrogativi sono tanto tcrrfoili. che tatto il mondo diplon:at:co e industriale è stato messo in mot rer tro,·are lilla . oluzione. un:! \ i3. di ~Ca!llPO. [ specialmente 1n questi ulrimi giorni il la,·o-ìo dei Gabinetri è stato JJitì a1tiYOche mai. Americani a Rom1. belgi a lilano. Stinnes a Roma a parlare con gli americani e con gli italiani. inglesi a Be;-lino e i irancesi, manco a dirlo. sempre alrerta. Sicch~ era già si comincia a parlare con insistenza delle probabilità d"accordo. foi però poco ancora ci crediamo. E a ogni modo. questo sr;vratutto fennamente crediamo: che. se un acco:-do si raggiungerà. non sarà di lunga durata_ Troppi interessf imperialistici. scnv in giuoco. L'accordo definitirn, duraturo. si aYrà soltanto quando sarà concluso, non già da indust:-iali o da governi ITT1perialisti, ma da go,·emi operai. p. r. ACQUEFORTI Dlrtzl111 del Partite stelallsltta liut Pel Oonl!,resso A c()minciare da oi2i. I! nuooo giornale fcsc1sfa, 1mpercalisla, iuiurisfa Impero, prendendo le mosse dallo scandalo Ba=:i e dei suoi quattro milion:, scrive queste parole: ·· li fronte unico di attacco: Corri.;,re clella Sera, Voce Repubblicana. Gi:!sti:ia, Auant:! è significativo. Si vuol fare la ,i:;cculaz1one antifascisla 10 odio a certa stampa fascista notoriamente i:i contatto con affari di alienazione di maicriali, m odio un po a tutta la stampa fascista al JI'lolo ri\oluzionario che hl alimentato àalla classe ir>dustriale, in odio. infine, al colpo di Stato che atlinse denaro dal Sindacato Italiano dc-Ile Cooperative. \'oi non ,·ogliamo fare salvata~i. Vogliamo fare noi fascisti il processo a chi ha mancato, e non farlo fare ai nemici del fascismo. Vogliamo anche, da uomini c: udi e realisti. tener conto di tutte le ber:C!merenze verso il nostro •· colpo di Stato··. La guerra e la rivoluzione hanno il !ero potere riconsacra!ore. Guai al Generale od al Capo della rivoluzione che - "in nome d~ un moralismo antipralico che avrebbe portato alla sua sconfitta - , o lesse infangare. anche solo in parie. la superba compagine cbe lo condusse alla "ittoria! La guerra e la rivoluzione hanno i loro sacn eccezionali diritti e doveri. Questo non impedisce che oggi non si debba ricominciare a piu" severe epurai.ioni. Ma da oggi··. Abbiamo dunque capilo: Epur~ione, si : ma da oggi. Ci sono lrG gli amici dei fascisti persone che hanno Fatto guadagni illeciti? Ci sono fra coloro che hanno dato i danari alla rioolu~ione lascisla dei pescironi arricchitisi a danno della patria? Ci 1.ono degli usurai. degli imbroglioni? Non imporla. Ci restino. La epurazione comincia da oggi! E Torse pere-io' il Parlamento non puo· nemmeno discutere i risultati delfinchiesla parlamentare. Abba=o il moralismo :111 tipratico. Sudditi, non cittadini. E giacchè ci siamo, restiamo a quel giornale fascista-luturisla-imptrialista, il quale in uno dei suoi ultimi numeri spiega onche quale è la concezione fascista inforno ai diritti del cittaamo. Occuparsi di politica? Ma che bubbole sono cod~te? Senlile il grande giornnle fcsdsla 70mano come ragiona bene: ·· Fare della politica non e necessario. E. bene, anzi, che la maggioranza se ne 2stenga. L. uomo. diceva Aristotele. è un animale politico, ma r.el senso passivo della parola, cioè in quanto fa parte di una società non in qaanio pretenda assumerne la direzione. Le grandi masse sono spesso ingombranti. Sono esse che hanno ridotto alla paralisi il partito socialista. Il fascismo non ci tiene a subire Cl;Ual sorte. Per questo esso non va in cerca di nuovi adepti. Agli italiani di boona volontà, esso non domanda la tessera, ma dice: occupatevi dei fatti vostri. Fa!e i vostri allari, studiate, lavora• te, divertite,·i, . prendete moglie: nessuno ,i <listurberà. Solamente se congiurate contro il patrio governo, state in gamba! che saran dolori. Si puo· essere piu· chiari di cosi? In conclusione' è ora di levarci dai piedi quell"insopportabile rampollo della rivoluzione francese, quella vociferante e petulante creatura che ha nome di ·•cittadino·•. La Monarchia fascisfa non vuole cittadini, ma sudditi·•. Adunque, sudditi, non cilfadini. Il che potrebbe anche significare: pecore. no·1 uomini. Idealità. Un giornale clericale francese, la Croix - che piu' oolte già avemmo occasione di citare in questa rubrica, ha dalfo. Ruhr una corrispondenza, nella quale si leggono queste notizie molto interessanti: " Soltanto perchè costretti e forzati dalle minaccie berlinesi i commercianti della Ruhr rifiutavano di vendere le loro merci ai francesi, rifiuto che tornava loro grandemente di danno e al quale si piegavano molto a malincuore. Cosi non di rado accade che questi negozianti, dopo aver gridato ad alta voce il loro rifiuto, mormoravano a bassa voce ai clienti francesi - i\linacciatemi, ed io vi vendero' tutto quello che vorrete . - Le minaccie seguono tosto, e tosto segue anche la vendita. Cio' non impedisce poi al nego. ziante di correre a lamentarsi e a protestare presso i vicini i quali iiogono di credergli e di compiangerlo, ma in cuor 1010 si augurano cordialmente d'essere sottoposti a una prova eguale". QuC!lcuno. certamente. si scandole::erà al leggere codesto po· po' di roba: e il r:.iornale c!ericC!le Francese lo stampa, ap- ;un!o per mostrare quali esseri abbiefl1 5•ar.o quei tedeschi, quei boches. Non ce 11e scandole:;:iamo noi. E ·salo compian- ~iamo quei poveri bottegai, i quali, posti Fra /":deale e i! reale. fra /"amor patrio e !a fame, cedono alla imperiosa realtà. Nel lar la qual cosa essi sor.o ancora dei bambini in co,lronfo di quei grandi idea- !isti a cm la guerra ha servilo e serve per C!ccumulare milioni. · Per aderire al desiderio di numerose Sezioni che rum hanrw potuto completare ancora il tesseramento dei vrovri iscritti, viene accordato il diritto di rappresentanza al Congresso alle tessere che saranno prelevate G tutto l' 8 (lf}rile P. \". Poichè questa proroga di termini porta di conseguenza la necessità di un rimr.o del. Congresso, con altro co11Wni.calo sarà l}Orlata a conoscenza dei compagni la sua data definim·a. LA DECIMA MUSA La , erbalistica è la decima musa che Quindi dilazionare le risoluzioni è un.1 alloggia nei petti indigeni per cui ogni ;lra·,e e inescusabile incomprensione: la com-nesso di speziale diventa teorico: of- .;inceri!à è la cifra di una milizia ideale f;cio al auale in Jtalia basta una zazzera. cni.nc il mascheramento è la cilra gesuiÉ ! infan.fhsmo domina sotto ua cielo di llca dei Partili consumati. poesia estemporanea. Tra i pensatori, che negli ultimi tempi Sono orizzonti superati quelli del !cm- professarono socialismo, uno alzasi sugli re in cui l'attività intellettuale rin,;gori- :i.Itri: Giorgio Sorel: figura armonica in , a le correntì del pensiero socialista. U- cui il pensiero e la pratica si fondono in na rnmore castità intellettiva alzerebbe un concetto superiore, per cui il sociali• tutto il tono delle discussioni e darebbe s:r.o è comprensione profonda ci: vila e lc,ro un contenuto. dr s:oria. Cio· rammenla un austero cittaùino. Si ..-.edrà successivamente quaulo il rnn zazzera. frequentatore di convegni proletariato, in cio' che di piu' seleziona• sc,\\ ersi, i. pel quale il socialismo impli- to racchiude in sè, rifletta colui che alzo' cava il disprezzo della letteratura. da lui la dottrina al disopra degli schemi fort.o:is1derata come un pregiudizio borghe- mali e del dilettantismo di scienza spie• se per corrompere la gioventu·. Aveva in .ciola. Procedendo piu' saremo indotti a tal modo fissato un alibi per sè, quando sentirci soreliani. la spettinata \' enere lribunizia gli soffia- ~1isurando il pane. dall'indagine del .... ~ nel petto :nagnanimi discorsi. Di que- corso reale e dalla critica inesorabile di ~ii esemplari ne ho conosciuto parecchi e ogni fo::-ma den,agogislica trasse la consereroica progenie non è estinta. 11,uenza che la purezza e il disinteresse Kon ~ cio" forse derivato dall'ostenta- sono pregiudiziali per una giusta causa. lo e stupida.mente demagogicn dispregio Pe1 questo Sorel affermo' che soltanto riei valori ideali? Se è ... -ero che il mondo attraverso una vita proletaria diventano non è arida materia. a_l proletariato non comprensibili le speranze delle classi Ja. pt.'6' ser.ire soltanto !"immediatezza del voratrici: il socialismo non puo' essere e- ~ivere: serve rintima potenza del!o spi• sercilazioni reddituaria. rito: possibilità cioè di forrr.arsi una 0 · E' .necessario che ciascuno dica recisapinione diretta sugli accadi:::enti. 11 pro• mente un pensiero, sopprimendo le imletariato sarà \eramenb libero qua.o d o magini metaforiche - simili ai candelanon formulerà i suoi giuduii e I suoi di• bri di San Sebastiano - e senza inter- ,;egni per superintenenti. Senza di che preti o esegèti arabi come si trattasse deJ resta una matena impensanlc fuori delle Nuovo Ortanon di Aristotile. correnti ,;ve: mentre piu· manifesto ap- Chi avendo dei doveri, preferisce fare pare che la storia noa e un sonetto a ri• la Pizia silenziosa, aspettando di scorge01c cbbligate, sotto qualunque guardatu- re dove- il vento spira sui bollettini me1 a moscovi!.-. r.i, si puo' fingere di igno- teorologici, merita di essere classificato rare <Sii a\·vt:nimenti, anche se abbiano dì ufficio della categoria "Talpe malindisturbatc le tranquille abitudini e le se- coniche•·. dentarie inclinazioni con cui concepiamo la forlll.:losa ..,icenda dei fatti, della qua- Non si puo· far rivivere la scuola di le non ci è è dato sopprimere gli anelli. Carneade di Cirene. Siamo al conspt:tlo di una valutazione decisiva. che non ~on è con un provvedimento di poteI d d si puo' risolvere coi dadi come nei re superuranico - secondo i melo o i re Pulifarre - che si decide il corso dei fatti. Tutto sarà possibile meno che scri- ,·ere nuove tavole mosaiche: la nostra è un'èra squisitamente anlibiblica.. !\on occorre .essersi abbeverati alle pure sorgenti del marxismo per conosceTe queste correnti verità. La storia non è una lettera che puo· recapitarsi fermo in posta; ed è sufficientemente insensato considerare tutta la storia passata come un cumulo di delitti, di stupidità e di follie: il positivismo moderno vede in essa lo s,-iluppo graduale e sovente interrotto dell'umanità. Da cui deriva che è illogico e comico, cella presente situazione generale, soHer• marsi a fare una pura quistione di forma. di protocollo, di nome del Partito: deve t$Sere in,·ece, per la serietà di tutti e per non essere scambiati per dei frati bizantini, una quistione chiara di concezione, di metodo, di sostanza. Un nome passa, diceva Amleto, come passa il suono di ur; flauto. I nominalisti formarono la scuola filosofica piu' disavventurata nelle cronache del pensiero. Bisogna far capire che non restiamo attaccati al nome del Partito socialista per una squisitezza di anagrafe, ma per un complesso incrocio di ragioni piu' seriE. e piu' profonde: perchè siamo ancora persuasi della funzione storica, della conctzione ideale e delle direttive dottrinarie del Partito socialista; e vogliamo che esse siano liberamente scelte e fissate da roi senza interventi estranei. Di tutta la polemica di questi giorni non resta di vero se non questo principio: che troppo fu fatto un problema di tessere e poco un problema di coscienze. La tessera non parifica i cervelli. Le gerarchie spirituali sono insopprimibili. Se cosi non fosse la vita diventerebbe un'o- ~Ieria in cui ogni vagabondo potrebbe gettarsi addosso il tabarro di Machiavelli. Tolstoi, che in ultimo respinse tutte le gerarchie, ammise solo quella spirituale per riaffermare che il numero non è una forza: è un ingombro, se non diventa ar• monia. Gairdini di infanzia. Non e ammissibile camminare a cavalcioni di due muricciuoli divergenti: anche il gigante di Gulliver vi si divarico' le gambe. Nel mc-.udo c'è spazio p.:r tutti: è il solo vantaggio dell'economia universale. E' fuori dubbio che presentemente un Partito che mole salvarsi deve espellere, senza diritte:, d'appello, gli inetti. Occorre una mi• lizia selezionata. Rinnovarsi o sparire. L"esperienza - specie quella ultima - deve averci insegnato qualche cosa intorno ai Congressi. L'ultimo grande Cong1esso si ferma ad Ancona. Tutti gli assurdi. che hanno portato il Partito al marasma, sono usciti dai Congressi. Disc~rs1 premeditali: profluvio di chiacchiere; ordini del giorno a lungo metraggio; idee travestile; transazioni, meditatamente ricercate, che si rivelano inutili e ingannevoli. Il pensiero che va in villeggiatura. La vita non è nell'aria chiusa. La storia non cammina sui discorsi, ma sui fi!tli: la sola religione rivelata. Troppo si è ricercato il plauso delle lolle: troppo si è fatto i parolai; bisogna mettersi al disopra della propria vanità. Gli dei sanno quanto cio' sia diflicile, data la misura approssimativa degli uomini. Occorre uscire dagli equivoci e rico- · n:inciar da capo: come il lavoratore della tradizione islandese. Piu" idealismo! Come Gòethe diceva: Piu" luce! E scacciare i trafficanti dal tempio. In questo puo' gr~demente aiutarci tutta la comprensione del pensiero socialista italiano, a patto che il nostro Partilo, un po' invecchiato nelle formule, si liberi delle parrucche per compiere una revisione critica dei suoi metodi e dei suoi obietivi: "un esame storico·•. Il mondo è nauseato delle logomachie e degli armeggi di parole. Non è tempo di sfrondare i cipressi. Tanto meno di dislribuirsi le parti nelle Nuoole di Aristofane. Quando tutto il mondo si muove, restar fermi significa essere superati. CORSO BOVIO.

L'A VV)~NlRE DEL LAVORATORE Revisionismo? litica e sindacale e di miglioramento economico. Non faremo per questo del riformismo. I. assai cose ma ho grande paura che aU:i Quando Marx diceva che il grido di guerra del proletariato deve essere " la Ad un paio di settimane dal Congres- resa- dei conti ci si troverà con un pu0 6no · I d nvo uzione in permanenza", non pe.n.saso la situazione. nspe" tto alle deliberazio- i mosche in mano. ~·a certo ad uno stato cronico di ribellioni ultime di Mosca, puo· riassumersi co- Sempre i Congressi sono, in un certo 1 · di l ce_armala, ma aveva cura di specificare, si: e con 'zioni poste dal IV Congresso senso, a revisione del Congresso prece- h ul anc. e s terreno contingentale. il suo di Mosca al nostro Partito perchè la sua dente. Visto che non ci si riunisce per de- pensiero e scri.-eva: adesione aUa Terza Internazionale diven- gli scambievoli saluti e de1S 0 li scambievo- .. e-. -><=, per esempio, i democratici borga effettiva; sono dalla quasi generalità I: salamelecchi. \--isto che gli elementi u- g h esi propongono l'acqui.sfo delle ferroriconosciute erronee ed inapplicabili. Non roani e storici sui quali lavoriamo sono · d ne e elle fabbriche, 0 6li operai devono 1.olo le Sezioni che hanno aderito al Co- straordinariamente mutevoli e visto che esigere che la confisca si faccia senza inmitato dj difesa - e che sono la maggio- un Partito marxista è piu" di ogni altro d • I · enrulà; se i democratici propongono · Verso il Congresso Per ragioni di ordine tecnico-amministra.tioo il Congresso nazionale del Partii<, viene dillerito di sette giorni. Esso a- ~·rà inizio alle ore 11 del 15 aprile e continuerà nei giorni successivi 16 e 17. I congressisti dovranno essere muniti di delega per iscritto, firmala dal segretario provinciale o. in mancanza, dal fiduciario. u deleghe dovranno essere spedite prima del Congresso per raccomandala al seguente indirizzo: r..nza - non solo i dissidenti della cx obb igato a tenere ne.I piu· alto conto le de.Il e imposte le~gerrnente pro0 6ressive, frazione terzintcrnazionalisla che si rac- condizioni obiettive della situazione nel- I A.MMINISTRAZTONE "AVANTI! •· g i operai debbono imporre delle impocolgono attorno al comp. Lazzari, ma la quale opera; cosi per forza di cose c'è hi CONGRESSO sll.' se ·accianti per il grosso capitale: se molte delle stesse Sezioni che volano per ::{traverso i Congressi una revisione con- d Via Setta!a, 22 - M.ilano i emocratici domandano la regolarizza. la mozione fusionista dichiarano, chi di linua'ta della lattica. · d I d bi l Nella dele«a dovranno essere spee1·1• •• z10ne e e lo pubb ico, gli operai do- 5 \Olere la conservazione del nome, chi di. Ma quando i nostri fusionisti ci accusa- · I cafamenle indicati u· numero de,· oo/ 1 vranno esigerne a soppressione". Il conopporsi alle esclusioni, chi di accettare no di re\;sionismo non pensano a questa siglio conclusivo di Marx era che .sii o- 1Gppresentali. E' permesso il cumulo di tutto al piu· il nome di Partito social-co- ·:sigenza dei Congressi, che è una prova · d bb " bbli O piu" dele«he in un solo rappresentante. J d Il pe;a1 e ono: 1. o ·gare i democra- 5 munista. ! inte igenza politica. come ci insegna- lici ad intervenire il piu' a fondo possi- rapprese.,lanfi devono essere in possesso Gli stessi promotori della frazione fu- no i ca_pi della Terza Internazionale. Lile nelrordi.ne- sociale csist~le ed a della tessera del Partito per l'anno in ,ionisla, nella prima parle della loru mo- " Il Partito comunista russo - ha li corso. concentrare ne e mani dello Stato il piu' rione, hanno sentito il bisogno di lascia- scritto recentemente Bukarin - ha sapu- delle forze produttive; Nei giorni precedenti il Congresso e re la porta aperta a nuove trattative per lo manovrare bruscamente il timone 2. utilizzare le proposte dei democrati- cnche durante lo stesso, i compagni delerivederc e correggere Je decisioni dell'ul- guando è s!.ato necessario. Nie::ite è piu' ci. anche che non abbiano un senso ri\·o- rati dovranno ritirare altii:dirizzo accenl'ultimo Congresso internazionale. Vale istruttivo della sua politica su questo luzionario ma soltanto riformista, per r.clo, in apposito ullicio, la tessera ainla pena di osservare incidentalmente che punto. Se ci ricordiamo come il Partito trasformarle in attaccp diretto contro la gresso al locale delradunanz.a, preoio paagli inizi di questa polemica noi non '.lVe- si è appoggiàto sulla classe dei contadi.-ti proprietà privata ··. 1amenfc, di una tassa di L. iO per ogni vamo chiesto alla Direzione del P..rtito facendo suo il programma agrario del C'è da temere che perfino Carlo Marx delega. .che questo: richiamo della Delegazione a Partilo socialista rivoluzionario. come apparirebbe agli occhi di certi estremisti Hanno dirilfo di partecipare all'adu- . Mosca, ritiro delle 14 condizioni, esso ha bruscamente voltato il suo timone rif · I f ran=a ol!re i defer;ati, soltanto ,· depu- per un orm1Sta, certo una la e igura ri- ~ Allo stato delle cose. invelenitasi la e quello dello Stato dal "comunismo di schierebbe di farla Engels se consigliasse lati e i membri della Dire;ione. Ogni a/- diatriba in seno al Partito, non si vedé guerra·· alla "nuo,a politica economica•·, dei rivoluzionari italiani a valersi anche tra ammis.;ione è esclusa non essendovi quale soluzione intermedia si possa darè questi due esempi saranno sufficienti a ciei mezzi legali posti in loro mano dalla biglietti di invito. Sono percio 'pregali alla questione i cui termini estremi e lo- dimostrare l'elasticità della lattica del democrazia ed a rivendicare questi mez- gli altri compagni di astenersi da qualsiagici sono questi: o approvazione pura e Partito. il quale unisce ad un realismo in- zi! Da Marx ad Engels, a Lenin, i piu' si richiesta del genere. isemplice dell'operato della nostra Dele- tegrale la chiara coscie02a del fine verso grandi pensatori socialisti rischierebbero Fino al momento della ootazfone è gazione, oppure ancora un periodo di au- cui marcia con passo fermo... agli occhi di certi infantili estremisti no- permesso al delegato impedito d1 girare tonomia dalla Internazionale durante il I nostri fusionisti parlano di una revi- strani di pass.u-e per ... re\·isionisti. giac- la sua delega ad altro rappresentante: con quale ogni sforzo cd ogni sacrificio do- sione di dottrina, di un ritorno dalle po- ::hè non si professarono indifferenti di a,;nota=ione firmata sulla tessera speviebbero essere volli a rifare del Partilo sizioni ideologiche del comun.ismo e del irontc alle forme politiche dello Stato eia/e. una grande Organizzazione di classe e socialismo rirnluzionario, al riformismo borghese. 1\\a delle ia.ntasie di questi ma- L'ORDI:S-E DEL G!ORi.'lO viene conquindi di masse. -il centro dell"azione pro- democratico. lati di infantilismo estremista non bi.so- fermato cosi: letaria, cio' che dimostrerebbe a -Mosca .~aturalmente ~si sarebbero assa.i im- gna tener conto. 1. Nomina della Presidenza; l'errore di valutazione che si è compiuto barazzali a trovare una manifestazione di Nel Partito nessuno ha aHermato cii 2. Nomina della Commissione per la nei suoi riguardi. Dimostrare in una pa- pensiero che autorizzasse la loro audace voler camminare a ritroso. di ,·oler can- veriiica dei poteri: rola che il prèstigio del Partito fra la e..fferma.zione e sono cosi obbligati a S•r celiare i Congressi di Bo!ogaa. di Livor- 3.Rela=.ione della Dfre-z1one; classe opera.ia é assai maggiore di quello fisticare piu' su quel che non è stato det- no, di l',lilano. Niente revisionismo 4. Relazione della Delegazione al N che, nelle condizioni attuali della lotta te che su quel che è stato fatto. piu' sul- quindi! Congresso internazionale; polifica in Italia. appare. la forma di uno scritto o di un manife- IV. 5. Nomina della Direzione del Partilo; Il. sto che sulla sua sostanza. Si direbbe che Se il Congresso Yorrà rifar<o una di- 6. Varie. Senonchè a questa impostazione del =i abbiano una spiccata le.nerezza per scussione di principii, se gli oppositori Eventuali proposte da inscriversi a). problema tentano di sottrarsi molt.o ele- 'il pappagallo. Si direbbe che Lenin abbia alle conclusioni cui è giunto il Congresso /"ultimo ..accapo:· dovranno essere. prigantemente e molto accortamente i [usio- !>critto anche per loro che la spregevok- di Mosca vorranno di,idersi di fronte iJ. mo dell'esaurimento del 5.o ..accapo", nisti. Essi vogliono risollevare nel Parli- ..fraseologia rivoluzionaria consiste nel l"ombra del re\·isionismo (povera ombra presentale alla Presidenza, che deciderà to le discussioni del Congresso di Livor- ripetere le parole d'ordine rivoluzionario c!estinata a non prendere corpo!) sia pu- inappellabilmente sulla loro iscrizione. 00 e di quello ·di Milano, ci convitano senza tener conto delle condizioni obiet- re. Rimpiangeremo il tempo che perder~• Dal momento della pubblicatione del cioè ad una accademia sui principii, a[- tive del momento". roo cosi, giacchè una discussione di tal presente COfTIUnicalo,tutte le corrisponferinando che il Partito è minaccialo dal Il momento politic<. è certamente indi- genere si sa fino da ora dove condurrà. denze che riguardano il Congresso ( come catissimo in Italia per delle sbornie di ;i sa cioè che la dottrina della Terza In- pure quella che concerne il normale ritiparole grosse! ternazionalc è la dottrina del Partifo no- ro delle tessere) deue inoltrarsi all'indipericolo di un revisionismo di marca riformista. E' sempre facile, e di un certo eUetlo, quando si è alle prese con un problema concreto e pratico di organizzazione, volgere la discussione dal particolare al generale e trasmigrare dalla terra alla luca. Questo esercizio a.i profani e non è leresse. piace agli iniziali ~d scevro di qualche in- · In un Partito poi come il nostro, passalo attraverso dure prove, piombaio da grandi illusioni a grandi deius1oni, e portalo naturalmente ad attribuire la maggior parie delle sue sventure ai rilonn.isti, indicare in un gruppo di compagni dei riformisti camuffati da centristi, produce sempre il suo piccolo eHetto: Je sui.s iombé par terre c·est la laute a Voltaire: je suis tombé dans l'eau ·c·est la laute à Rousseaul Al Congresso di Lirnriio Kabacei -accusava Serrati di essere sul terreno programmatico della mozione concentrazionista di Reggio Emilia, al prossimo Congresso di Roma si dirà la stessa cosa di noi. Innocuo esercizio cli parole al quale pertanto qualche allocco abbocca semprc. III. Vediamo un poco su che cosa poggia lo spaventa passeri del re,.-isionismo. La p.:.rola è sonora ed imponente. promette La verità è c.he r;essuno fra noi ha del- stro, che dissensi e riserve esistono su rizzo sopra indicato. I giornali settimalo cosa c.he autorizzasse chicchessia a so- particolari problemi di metodo. di tatti- nali del Partito hanno l'obbligo di ripro5peltare l'eresia, salvo quelli che si dilet- ca e di organizzazione, di.ssensi e riserve durre la presente comunicazione. lano di processi alle intenzioni, dimo, che non interdirebbero a nessuno il dirit- LA DIREZIONE. strandosi schiavi di abitudini mentali ge~ to di appartenere alfa. Terza lntcrnaziosu.itiche non socialiste. nale, la quale non è un.. ch1es.. e non ba D0tre •naMnoussoelini Vittorio li Il sospetto · di riiormismo ha fra noi w;a teologia da -accettarsi senza discus- & manifestazioni cosi inquietanti che non sione. si sa piu' distinguere. da parte di molli, Dopo un di.battito dr questo genere rclra azione contingente e finalità rivolu- sterà pur sempre da affrontare la quezionarie, fra le esigenze tattiche che pos• stione dello scioglimento del Partilo e s.ono in determinati momenti suggerire della fusione e si ,·errà all'essenziale battaglie per fini particolari ed il rifor- (dall'accademia alla pratica} al problemismo vero e proprio. ma cioè se convenga ·o no ai fin.i della lotIl riformismo agisce sulle masse comE- t~ proletaria in Italia e della ripresa del un narcotico non in quanto propugna la· movimento socialista, accettare i 14 punutilità della riforma, ma in quanto le ahi- li del Congresso di Mosca. tua a considerare la lotta politica ed eco- E finalmente•ove le sapienti discussionomica fra le classi come_ ~ seg~it_o di ni dei doltori sui principii ne lascino il ri_fo_rme~ttraverso 1~ quali _il socialismo tempo. si vedrà se sia il caso di dedicare diozene; ID ~~~nto si abb~~ 1~ ~ul terr~- qualche atte:1zione a quanto è successo no eletlo?"atisnco della me.a piu uno; m oon nella luna. ma in Italia ed in Europa. quanto esclude l'impiego della forza e fra il Con<frcsso ultimo di Roma e queripudia il concetto della ,2_olenza e della sto immin~te di Milano... Pietro Nenni dittatura del proletariato. t..sso è cioè sul terreno democratico. non su quello rivoluzionario. Se qualcuno nel Partito socialista pensa cosi. e,;dentemente non è al suo po- !.:o. Ma non confondiamo il rifonnismo d1.moc:-alico con la riforma. Puo' darsi che noi abbia.mo urgente necessità - assai presto - di ballerei attorno a problemi particolari e contingenti, di libertà poNeePologio Il comp~no Barzani di Oèdikon è ~,al~ co:pirn òa un gra,;e lut~o. La St:Himana scor,:i mori.-a ,cuo ?adrc. Barz;,.n: ·Cir:ii-0. in b!.lia. senza eh ·e!!:; potc,sc :rndarlo a ri\·edere. '· compagno le 110,,:n: p:ù ~cncite -:ond~ìi;,~1ze. L;;. Sez. Social e: la C. E i\fosSGlini a Gennarello par che dica: &Maestà, del fascismo il manganello gran miracoli f(JJ'à per spezzar la schiena e tossa a chi aspira a la riscossa. Se una rnlla fui SINISTRO e a! go\·erno un po' proten·o_. la mi faccia suo ministro e, maestà, sarò suo sen•o. sempre pr:_onlo, è naturale, a pulirle lo... 5_tivale... Mi comandi e a suo servfaio sarar, tutti ( miei gregari, per far mettere giudizio ai ribelli proletari: cm vuol pane e chi ·pretesta avrà il piombo ne la tesla ... Noi il suo trono aitermereri10 ccl menar bene le numi, e di oiù (Jroteggeremo fornitori e pescicam... Con le TWslre escorribande le farem rlta/ia ... grande ... .,. SPARTACO. A.ppeadleè dell' e Avve■lre del Lavoratore> bambole roue, rantc che non poteva centire nè i! !oro dolore. nè le loro soiferenzc. ~Ia non poteva fare a meno di i,cnsan;. n();! continuare a Yedere di- ,-e calcb. come se iosse stato un bambino, e gli uccisi l'.>SSCros,ate irutta acerbe. delle quali a,·esse fanc una indigestione. IL GOVERNATORE M LEeNIDA ANDRBYEFF (Con1inuaz. Y. num. preced.) Essi ra.cevano, e neppure a qu~to s • h:11ziv ~: poteva credere. poichè dai ioro ,·olti traspariva un·ansia cl.i aaesa: :n prcse1iZ-3 )oro ia parola si gelarn sul la!>- brn Se. all'improP,iso. in un momeuto. si :ru:sc pietrificata la. città con tlltt; gli uc,w;ni che vi si muo,·ono, si fosse fermato il sole, ~ fosse irrigidno il iogti.ame deg:: alberi e assopito :utto. cen.am.:,1:c 0~1: cr~a :;.vrebbe a\·uto l:o stesso o,-..tttere strano d'una aspirazione non soddisfa:ra. ~·una aspeuativ·a anema e ,ru:1a n:·s1,:-:os:: preparazione a qualche CO:,.."l••• -- :\li p,:rmcuo di domandare a Yost~ .. EcceHenz:. se \ u<..l~ una fossa ccmuue c. li vuol di\·isi in tante ca.:,~e? doman<l<• ii vice-commissario. al quale . ~"!.- br,,, c: che l"i.mponanza delfa1·vcnimc:1to. il tnn,vh .... gli iJC.:-tnct1esscro qualche ri. spe:1cs:J fa.migiia:nil. E poi era g:o,:dnc. . -- Quale foss:-. ·comune~ - ricman,1;, ii go..-crnatore distratto ... - Ecco. Eccellenz.a. i sca,·a una gran ios~:i ... li o-c,,·ernatore si voLc.c bruscamente e ~: a" -~ò ,. r"O 'use· a: t;,1anào sali :i..1l, la carrozza senti ancora tfJ st.r:dere rumo, ~so dei chiavistelli a1 rug.,"'Uliti. che rinchiudo-ano i cadaveri. Li mauina riell'indo:nani. spimo da un;: mo:-bosa curiosità e ..ia un deside,;o di allonta.-iarc o d'impedire che si compisse una cosa che s'eta già C10tn.piuta. a1:dò a visitae i ieri1i ~Jrospeàale mu.1ii:ipale. ~lerurc i moni io guardaYa.no incessamemenle. da costoro non ricen::.le neppure uno Sg'.Jardo. tanta. era fosri.nz:ione con cui distogliel'ano gli occhi da lui; questo gli faceva sentire ancor più l'irreparabilità del iat,o_ Era finito: s·era compiuto qualche cosn di enorme eà <."rainutile ormai deprecare. Da quel momento iu come se per lui 1! tempo si fosse arr1..-s1a10e fosse ilUC'l"- .·cnuto qualche cosa cui non sapeva dare nt nome ne r,iegazione. E ncm era rimorso. ?Oicliè ·ci si sentiva giusto: non e.:. r.e-ppu.-e pietà. questo t11orirido, tenero sentimen10, che strappa le lagrinte e ve~tc il cuore d't.m ..-elo dolce e ~.:iepido. Egli pens:iva a~i uccisi, e periino a.i bam- •,im. tranquillamente. come a delle figutia< d\ mtapcsta • •i? e•~71 e• .ima.mente queste figurine di cartapesta. queste bambole rotte: in ciò sta.a l"enonne enigma, qualche cosa che som.igliava ad una stregone:-ia, di quelle che le. bambinaie raccontano ai piccini. E mentre per tatti gti altri. daU'ay;-cnimento. erano pass2..1i quattro. cinque. se;te giorni, pe, lui era come se non fosse pas ala ne?pure un·ora: egli si \'edern ancora là. ir. mezzo ai colpi di foci. k col segnale del fazzoletto bianco. in- \·aso dalia !'ensaz:one di qua..lcl\e cosa che irreparabilm<"ntc si compie o che s'è già compiuta. Era ceno che non a,·rebbe tardato a calmarsi e avrebbe dimenticato tutto ciò. di cui sa:-cbbe stato un nonsenso occupars:. se quelli che lo circondanmo non a,·cssero fatto ,amo anenzionc a lu.i. :\fa nelle loro maniere, nei loro sguardi. nei loro mo\·imemi. nei rispeaosi e compassio,eYoli di. corsi d.ireui come ad un ma1aw incurabile. ·i senl:Ya la persua- ~one, che egli p.:nsa .. -a. che non pore;-a non pensare atraccaduto. Il capo delli\ ~izia cgni ~be giomi riieri,·a che altri due o tre dei i:erit? erano guariti ed erano usciti ciall'ospedak: Ja moglie. ~faria Petrowna, ogni mattina tocca.-a con le labbra la sua fron:.e per vedere se iosQuali assurdità! l.;na seni mana dopo quel giorno. ,·enne a fargli visita rarci- ,·escovo e, dopo !e prime frasi, si rese e- ,·idcr::c che anche lui teneva. come gli altri. a mettere in pace la sua coscienza di crist:ano. Chiamò gti operai scellerati, e lui il pacificatore e. da uomo abile, non citò nessu:10 dei soliti tes:i. sapendo bene che il governatore non era un ammiratore della s.!.p:enza teologica.. A.j go-- ,·eroatore quel ,·ecchio sembrò sc.bifoso e degno di pietà. perchè mentiva inutilment;; da vanti ,,I suo Dio. ~Ien11 e pa:ia- ,-a. rarcfrescovo era solito ad accostare r orecchio alrimerlocu1ore. e il go,ema- !oi e. arrossendo daUa rabbia. colla resta m fiamme. -piegò le labbra come a ::ubo e neH'c,recchio pallido e flaccido. coperto di lanuggine. cuonò: - Sì. sono scellerati: )I-a io. Em:nenza. al ,·os,rc posto. direi una messa per •·anima degli uccisi! L'arciç-esco..-o scos..ò rorccchio e errando su ,·c:nrc le ma.ni. sonili come zampe d'oca. e chinando la testa. repli.. -:ò bre,·eme::ne: - O~i uificio ha. le sue: SJ>.~. Io. per esempio. a! ,·O,';tro posto. Eccellenza, non anei comandato di tirare. per non disturbare il clero colle -messe; ma ora Spunti, Appunti e Note Al valore aatlf11aelata. Dedichiamo la present.e noti.zia ai vari ·· cavalieri per merito di contrabbando" che infestano le colon.ic degli italiani nella Svizzera, e specialmente ai patrioltissimi pecoroni che duranté la guerra eurc;pea rimasero all'estero a sbafare nei " banchetti uff.iciali " e a tarantellare nel nome dei morti per la patria, oggi damanti come oche alle piu· abbominose gesta del lasci.smo imperante: Chiavari, 2 notte. Oues·oggi, durante una festa fascista a Santa M.a.rghcrila Ligure, alla quale intervennero S. E. Dc Vecchi. il generale Fara ed altre personalità. mentre un Òratore inneggiava all'Italia, Raffaele Rossetti, affondatore della Viribc:.s Uniiis, io mezzo alla folla lanciava il grido: " Viva l'Italia liberale! abbasso i fascisti! abbasso il fascismo!". Immediatamente la fol, la gli fu sopra e stava per linciarlo, se, oonchè si è la.ncialo nella mischia S. E De Vecchi. che riusci a stento a strappare all'ira dei presenti il malcapitato, che \·enne messo in salvo da alcuni fascisti e consegnato all'autorità di P. S. Ristabilii.asi la calma, ebbero la parola S. E. De Vecchi ed il generale Fara. i quali. con cnerg1che parole, fecero appello alla ferrea discipli.Ja fascista ed invitarono il popolo a rispettare la gloriosa medaglia d'oro che fregia il petto del colonnello Raffaele Rossetti. Bravo. bravo colonnello: ,oi non sie, te dei nostri, ma vi siete reso degno di tutta la nostra stima, della nostra piu' alta considerazione. Vi raggiunga il saluto di tutti gli uomi• ni degnamente libei;. Ch'el vecUa rlmplaimare Il ea• glao? :'\on si sa m:!.i fin dove possano arriYare le ambiz.iose aspirazioni di certa gente. Stiamo attraversando una epoca di ... dinamico arrivismo da cu.i non vanno certamente esenti nemaoco le cariatidi tarlate, antidilu\>-iane, delle sedicent: sti.rpi dal sangue bleu. Date una occhiata al parossismo demagogico di alcuni uomini. veri pidocchi rifatti, arrivati al potere dei ,.;colétti' e delle grandi cose d'Italia e non ve ne fa. rete mera\;glia se la malattia si sarà co• ruun.icata anche a d2lle cime piu' alte. specialmente da noi, f;-a il nostro popolo cbe è aHefto. in permanenza da bagolor.ile acuta: !! duca d"Aosta, nel dopo-guerra ha a r~ato spesso assumere degli atteggiame::1t.i politici. Ad ogni occasione appe::ia appena propizia s'è fatto avanti a pronunciare il suo di!>corsctto ... con animo di parte. Egii è sempre stato considerato come 11 gran protetto:-e del nazional-fascismo ... Ora. con J"orazione per Rino Moretti a Pc,rtoma_ggiore - parlando dei fanciulli <l1falia che " oHrirono sangue vermiglio lungo le \;e e sulle piazze. perchè foss~-. re, :le!erse daffonta " e degli ·· eroi di una riscossa g_gliarda .. - ha fatto la chiara esaltazione della rivoluzione cii ottobre. Una rivoluzione che nell'aHe:-- ne, i nostri avversari. non dobbiamo proprio esser noi a dolercene. Le demolizion.i di certe vecchie costruzion.i sono assai pericolose. Si sa dove e come incominciano. E" difficile -prevedere dove e come possono finire ... Chi sa che ei non si aspetti da Mussolini il regalo della corona del rinnon.lo impero delle "zanzare". Tutto è possibile a questo mondo! La prl•a rappreaentas:loae •el f"aselstl a 8aa Gallo. Come ci comuni.ca.no, ora a San Gallo si è costitu.ilo un gruppo fascista sotto la direzione di un maest:-o (Carlo Mag.no) delrlstituto dott. Schtnid. Finché nessuno venne molestato, nessuno si curo'· di questo avvenimento. Ora questi fjgli di papà del paese di Jknjto I credono di dover agire qui in Isviz.zera coi medesimi metodi come i loro correligionari in Italia. Sabato scorso un gruppo di questi g-io- \-ioastri dettero la prima e - speriamo anche J"ultima - rappresentazione. Essi osarono, in un'osteria di San Gallo, di chiudere il ristorante dall'interno e d.i inquisire i _presenti nel locale sulla loro opinione politica. Poi pretende,.·ano costringere loro a gridare Viva fltalia agitando sotto il naso di quei pacifici cittadini dei randelli. .. ci,,_-ilizzatori. Ora. noi, non pretendiamo sapere dalle ai;torità - tanto zelanti alle volt.e per arrestare, espellere dei so,.·..-ersivi - cosa intendano di fare per mettere al sicuro gli operai italiani da altre eYenluali provocazioni che potrebbero significare il sacrifizio di qualche padre di famiglia; nè saremo noi a domandare delle rappresaglie contro i colpevoli mocciosetti. Awertiamo pero·, che qualora la "farsa fasci.sta·· avesse a ripetersi. daremo alle marionette ed agli eventuali operatori che ne tengno i fili. la paga e... gl'interessi cl::e essi meritano. Intenda chi deve! Unalf'I morti e q•araata feriti ad Baaea. • eo-e ~VYeaae I•. .....,-. Un conflitto sanguinoso è avvenuto 'ad Essen nelle oificine Krupp. Una Commissione cl.i ingegneri e ufficiali, protetta da un forte contingente di truppe, si presentava allo stabilime.,to per procedere alla requisizione di automobili e di camions. Alrappar:.re dei soldati nell'interno delle officine, le sirene diedero lo .,Uarme e miglia.ia di operai - l'enorme fabbrica ne occupa circa 50.000 - si ri- \ ersarono nei cortili e negli atri affoliandosi in attitudine ostile intorno alle truppe. Il comandante francese diede ordine di procedere egualmente. alla re- (!uisizione. ma il contegno degli operai, se.mpre piu' minaccioso, dimostrava chiar=ente che essi erano disposti a iuUo per impedirlo. I soldati si trovarono circc;ndati da ogni parie, e questa situazioDl> critica si prolungo· per circa due ore fi!lchè gli uHiciali credettero opportuno di ab.bar.donare l'impresa facendo usci.re 1 ,e t:-uppe. A questo punlo non si sa precisamenmarsi non manco· f!io del monarca. di attentare al presti- te che cosa sia accaduto. I capi dei conLa imposizione delrim-;to diretto al Duce d.i partire da M..ilano per recarsi. a Roma a formare il nuovo Governo. la prima prcse:1tazione al Quirinale. in camicia nera ... :\on è a noi socialisti che deve partico!arreente interessare questa non normale attività nettamente politica di u., principe ciel sangue ... Dove vog!.ia arrivare, a cosa mir. il duca fascista non ci puo· importare che in modo relativo. Basta constatare il fatto. Basta rileva- !"e che questo è un altro colpo che ~;enc ,;bralo alle rigide tradizioni del cos!.ituz'ona!ismo. sigli di fabbrica a,,ebbero rivolto agli operai consigli di n:oderazione in,;tandoli .:. lasciare libero passaggio ai soldati che si ritiravano. Secondo una versione gli opera.i. oramai eccitatissimi, non furono pronli a seguire questo consiglio. Anzi una 7di essi avrebbe colpito col bastone un soldatu. Allora le truppe per timore di essere sopraffatte fecero uso delle armi. Vennero pun!ate le mitragliatrici e fu a~rto il fuoco sulla densa iolla che fug. gi spaventala in preda al terrore, lasciando sul terreno parecchi morti e moltl feriti. Le truppe sbarrarono immediatamente i dintorni delle oHicine, ma le ;mmc dello stabilimento continuarono a funz.ionare iinctè l'ultimo soldato vtnne E quando alropera di delle istituzioni tradizionali demolizione ritirato. ci si mell•">· I particolari dell'ultima ora danno al non c·t= più cht." iare: :,0:10 :.ccil<.rati! ... Dopo a,·ergti dato afiabilmeme la benedizione, dond~andosi i.n un iruscìo ~rie.o di YeS,i. s·an;ò ,,erso ruscita. n c;uo aspc:tto era co~:1e se salutasSe e boncdicesse rJtt~ quello che incontra,-a su.i suo camm:no. ~ell'amicamera infilò \'O• lunuosamente le sue caloscie, proioncte come barche. indossò il mantello. e voltando l'occhio a destr::i. e a sinistra, con aiiabilità perEt12.siva ripet<! al go,·ernatore - il quaìe. per qu.anto gi: ripugna.."- sc. (lc:r una necessaria cortesia l'aiutava a rivestir~ -: '\:on \"i rusturbate. Eccellenza. non ,•i d:s:urbatc ... Anche da ques,o apparh-a ch~o che p;:endc:va. il go,·crnatore per un malato incu:-ahik, pel quak fosse <iannosa ogni iat.ica. X elio stcs~o ;:!iorno arrivd da Pietrobu.go il fig'.io n:fic:alc. che a,·e,·a ot:enuto una seu.smana di nce,iza. Benchè egli stesso nc·n des..o:e nessuna importanza al suo inaspella.to a:rivo. e benchè fosse gaio e scherzoso. pure si senth·a che ra,·eva chiamato qui la identica in.- comprensibile inquietudine pel goYernatore. Eg:li parlava del ian6 in modo leggero L raccoma~·a che a Piet.roburgo tutti a- ,·c..-ano ammirato il coraggio e la fermezza di Pietro ll_ìitch, ma consigliava insistentemcn~e di richiede.re un cen.tinaio ài cosacchi e prèndere delle m.isui-e. Quali misure? chiedeva :: go...-crnatore mera,:igliarn. corrugando ia fronte. ,-cnz:i ottenere una gius::a s;>icgaz.ione_ Tutte queste inquierndini era.no talllo più ir:csplicabiE. in quanto .nella ci~a <fa quel giorno regnava una calma. perfetta. Gli operai a\"'C\-ano ripreso· subno iJ lavoro; i funerali a,·cvano proceduto tranquilla.mente. qu:mtu:nque il capo àe:.ia polizia. temendo qua~che cosa. avesse tenuto in promo tutta la sua gente; insomma nulla dava a supporre che potc.sse rip~crsi qualche cc,sa di s:nl'ile al 1; agosto. F:nahnente. in riS?O..<na al suo rapporto sulracca<l.uto. il ~o,·ernatore rice-.·ette da Pietroburgo un·atra. e lust.1ghfora a~ provazione: con ciò parYe che tutto do- ·:e e.e finire e perdersi nel passato. ~ia il terribile an·enimemo non si jJtrde1~e nel passato. Quasi strappandosi al potere dei tempo e deTia morte. lo spet:ro degli an.-enimenti gli staYa fisso nel cen·ello. simile ad un cadavere senza sepollu~. Ogni ;:era egli lo seppeHi..-a C:11ergicamente nella tomba; passa\--a. la notte. tornava il giorno. e cii nuo...-o da- ,·anti a lui. offuscando tutto. sorgeva la ,-i.~e itr,mobìk, com.e pietrificata: il segnale col hzzoletro b-ian~o. le iucilate. il sangue. (Continua).

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==