L'Avvenire del Lavoratore - anno XXVII - n. 13 - 31 marzo 1923

ANNO XXVll. lA. P.) ZCRlGO, 31 ~L~O 1923. Num. 13. ' SE-TTIMANALR DEL PARTITO SOCIALIS'l'A ITALIANO NBLLA SVIZZERA Centesimi 15 la copia. ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'A, NO 1g.,2: 1 a:1no, f.r. 6,-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi, fr. 1,50 PER L'ESTE~: 1 anno, fr. 10; § mezi fr. s.: 3 rn5i. fr. ~,50 ~ REDAZIO 1E : AMMINISTRAZJONE : t ~ "L'!mnl1d'aelLavoralore B ~ ìnrlgo -~ Comml~one Rs mI11Y1 delP.S. 1. 0 ~:::!, 1 ,~ ~ PREZZI DELLE INSERZIONI: Pe. linea, o spazio di linea (larghezza una colonna), zc Cmt. Per réclame continuata. prezzi da convenirsi. _::::::::-~ ..=================::============a:-=.================·'=================== Per -la verità storica non è così! Coloro che oggi dicono qu~sco, ieri si sdegnavano contro chi osa.va aiierma.rlo in barba alla verità. a cospetto di torture inflitte a tutto ciò che ,; è di p:-olerario di seriamente sowersivo in Italia! Quei stessi che per dei decenni hanno respinto le analcghe insinuazioni d:i parte anarchica o sindacalista! « Seguf il tuo corso e lasda dir le genri , . Non ciò che si può dire. scri,·ere, insinuare. ci de,·c guidare nella nostra vita p;ivata e pubblica. Sebbene ciò che dice la nostra ~ cienza. il nostro intimo ccnvincimentc,. ( A pPoposito di un nome) Tra pochissimo tempo il P. S. L sa-:-à chiamato a pronunziarsi. SQrebbe utile che ci sì ricordasse - in ispecie quando ~i sta per oren41ere delle decisioni ~rrevocabili - cl>e il nostre, è sempre stato e deve QSSere un partito cli masse. Sia detto tra parentesi: benchè durante il periodo ascensio11aledel mo,imento soctalista :tafiano. molti fra di noi si siano lagnati del rilernme numero di intellettuali inscritti al partit , bisogna dire che anche da questo punto d; \·ista il P. . I. ha potuto sostenere egregfamente il confronto co!'l partiti di altri paesi. Chè se in Italia. come negli alt:-i paesi, gli inrellermali erano più in \isra - c:;pecialmente se si dovesse giudicare dagli ordini del giorno e dai discorsi parlamentari - non è men vero che in Italia. . a differenza d.; altri paesi. la propar;anda, I' ideologia socialista è penetra ta in larghissimi strati dei dise:-cdati. La propaganda sodalisca. c(,ad1u- , ara ben inteso d.i jati fattori econom!~o-sociali. senza il cui ausilio nessuna nuo\'a ideologia può diffondersi. è riuscita a sc.stituire - coniutandola - la iede religicsa. ad impedire la icnnazione di una mentalità patriottica ha s·,iluppalo nelle masse il senrim1;;ntodi s"lidarietà proleta;ia internazionale in una misura non raggiunta in altri paesi econvmicamente più progred:ti. Sono dati di fatto che non si riievano da ordini del gi~rno. da votazioni e ,ia dicende,. tanto più che si tratta ili masse numerosissime non inscritte ad alcun pa-:-tito, i rratta di manifestaz;oni spontanee dello spirito che le anima. Per chi ;::cm- • prenè questo spirito e cru sa iare conf:-onti storici e psicolog"ici. le proYe di ciò che asseriamo abbondano. Abèc·ndavano nel passato, sono e,·;deng., nonostante rutto. anche oggi t r;- splenderanno in tutta la loro luce suggestiYa in una dimani non molto lontana. Questo stato di cose de..-e essere tenuto p:-esente anche nei dièartiti che purtroppo ancora tm:i volta d1v:dono le file già scarse del P. S. J. E se in taluni partiti che pure si chiamano proletari è I)"ssibile - non Yogliamo di re ammissib;le - che alcurri intellettuali decidano pe; U partito intere,. ciò non è pr.ssibile m Italia. o\·e oltre ai p;-rletari d:rettamente inscritti al partito si deYc tenere presenti anche moltis:;imi non iscritti al partito. ma profondamente influenzar: daJia ideologia. dalle \'ìcende del paniro socialista. Tam,. i compagni operai e contadini is-:ritti al partito. come coloro che hanno aderito fonnaJmente al fascismo. r e;; sono appariari da ogni organizzazione, come i larghi strati d1 simpatizzanti e socialisto'di. non-.:hèi più numerosi ancora che dai .: prn•edimenti fascisr: sarruìn • n~cessariamente indcni a passare al so\·,·ersivfsmo, tuni questi elementi che costiJu.iranno la milizia p:-oletaria rirnluzionaria del domani. c mprende-- ranno che la tatt:,:a Sv-..fa1isra de\·e essere radlcalmcme cambiata. che alla lcua di classe de,·e succedere 1:1 guerra di classe. \'on è difiici;':! oersua<lerli - gia.::chè ce !o in _gna la \·ira quotidiana l'arreggiamento dei nemic; di classe - che la fede nella democrazia, sarebbe u.n d~lit,o ed una follia nel medesimo tempo. Quesre masse non hanno bisogno di essere prcpagandate per senrire e manHesrare la lcro più calda e fattiva simpatia ,·erso la repubblica prc;... letaria russa o per accetrare il fronte unico p:-oletario ch·esse sempre hallr:o desideraro. Ma quello che le ma3se non comprenderebbero mai. ciò che le indur;ebbe a voltare le spalle ad ogni partiro di classe rivoluzionario. ciò che le spingerebbe definitivamente neUe file del sindacalismo iascisia, più pericoloso di quell'altro, o ira i seguaci di parrit~ riformisti o di organizzazion-i apolitiche - sareb?e /,a sconfessione da parte del partito socialista italiano del suo passato. Poicbè è. con questo -:- per chi non lo sappia ancora lo s1 deve sempre ripetere - è sotto !"~gide f!IOrale ~ Pollt' di questo part!tv. armato dai suo iascino - come benissimo dice i1 compagno Lazzari - che si sono combattute tutte le battaglie econvmiche ed ideali dei diseredati, si sono compiute le proionde c;a~formazioni p ;cologiche. della i.jebc in cittadini cos ienti, ~n riyc,Juzionari dignirosi. E grazie a quesco partitO, nonosrame i suoi immancabili e innegabili errori e talune de\iazioni, che le· masse italiane haru10 ~cquistato la fede nel ioro ay.;enire. Ora, cambiare di nome adesso, ,·::rrebbe di:-e per il P. . 1. aderire a. tutto ciò che di questo partito è stato scritto e derro per piustiiicare la iondazione del partite., comunista italiano prima. per mascherarne l'impotenza e le disiatr~ d.-::po.Ed è proprio ciò che non abbiamo nè motirn nè <lirirto di ia:-e, appartenendo il passato alla storia. E uon è in un momento in -:ui reazione e sbirraglia m::ncliale i~ teggiano le orgie del loro ,riLnic e dichiarano di a\·ere I.Jòerata l'Italia e con essa i paesi borghesi in Q;eneredal peggiore nemico. che noi sconfesse:-emo l'opera. le tradizioni, il nome nc-st:-o.Che lo p~s ano Jes:derare coloro che in mala o buona fede hanno calde!{giata la formazione del partite- ccm1111istain lutia nel l 920 è naruralc. Costoro \ ogliono cella i'usknc di fatto e di nome poter ahr:ba're come per 11 passato rutte le sconfitre. tutti g-li erro:-i al P. S. J. e tutti i ,·antaggi che al loro partiro risulterebbero dall'afiluenza delle forze socialiste. attribuirli alla iusicne, o sia alla eliminazione del P. S. i. Questo \'Uvl dire - dal punto di \ isra nostro - mantenere ù,·o un equi\·cco e d:sor"enta:-e !e 1nassc. ~-el 1919 a ~tosca si riunirono, diet,. ·il\,to di Cicerin se n<::.n erro, i rappresentanti di quelle minoranze di partiti socdistì che sì erano dichi,nati rn!idali çclla RiYOluzicne di ocrobre -imanendo iedeli a Zimmerwald (di intero partito adereme n..n. ,i fu a quelrepoca che il P. S. I.). Si r..r3.nt.l dacbio se quella radunata dornssc essere cons:derata per una riun'c ·1c c,pure quale A scmblea Co- .;:,:,uente -!ella nas ·itura Terza lmernaziona!e. La sott" c:-itca segretaria cblla C-0mmissi0ne di Zimmerwald unico organismo riYoluziona1io iondat~ durame la guerra e sopravissuto a-1 t.;SS;i - credette de,ve:-oso di- ~hiarare che il movimento di Zirnm~ru·ald creato per combattere la guerra e mantenere \'i\'O il program- ,r:a e !"ideale social: ta durante la buiera ed il iallimento della Seccnda Ime:nazionalc - era superato dai t~mpi e dcve,·a cedere il posro ad un orçan:Smo soctalista internazionale ri.Spondeme ?Ile e igenze del dopo guerra. E sempre nel medesimo ordine di idee scr:ssi, se ncn erro. nel primo nmr.e-;-odella e lntcmazional<! Ccmunista ». che :I paniro socialista italiano, unico parriro che interamente ed incondizicnatamenre aderisse allora atte idee fondamentali ed ai metodi della Repubblica russa. che ne s~stenesse le rag-Ioni in faccia ai nemici, agli a,,;ersari ed ai titubanti àel mondo 1ntero - non aHebbe tarda.tu ad :dentificarsi anche esteriorme·ne - merct la propria denom[- nazione colla Nuo,·a !nternaziGnale ... Mn e· r, chi non ,eda la profonda differenza ira le condizicni che allora esiste\·ano nella Internazionale e nella \lta interna del partito socialista italiano e quelle d·oggi. Allora cambia:-e nome Yole,·a dire in un momento critico e per la Russia sovietista e per la nascitura Internazionale identiiicarsi con e se. oggi yorrebbe dire suicidarsi togliendo alle ma~se la fede ne-lproprio J)(l.Ssaio non meno che la fede nella propria riscossa. I ccmpag11i che sc.-stengonoquesto or<l.ine di idee in un·ora così difficile per il partito e per le classi la,·oratrki in genere. in un·ora in ctçi tutti dànno addosso al vinto, non devoAngelica Balabanoff. Lenin Le notizie, che arriva."10 da Mosca. non lasc:.a...ri'.)alcun òubbio che stavolta 1! grande rivoluzionario e uomo di Stato i: vf.ra.-ne:1.:e graveraente malato. Si pt.:ò dire che éa se: a,,n: egli è a:ia tes::a de! Governo russo e del movimento r·,-o:uziona.r:o mond:ale: e in ta.!e o. pe:-« g:g::n:e!'ca. mai un morr:enc-:, di r:- j:C~o ! Si è co::ì logorata ia salute. Non per _è. f11a r,er gli altri, pe:- il proletariato. E g;i ultimi telegrammi annunciavano che l'encrrne sforzo ba paralizzato una ;,arte del s1.10corp--:, e la lll\,?U.a. Fo:-tur:a:a:nente. p.er-ò, da tre giorni ~r::-lÌnciano ad arrivare notizie confor. t3:-iti. La forte fibra r€siste. Non ogn1 speranza è perduta. E al granè.e mala:o vanr.o da tutto il ~C"'1~'J. da queste colon.ne anche, gli augU!:: pi:t feP:•di della classe Javoratr:ce. Il professor Einstein esce daJJa Sot-ff>f à dt>Jlt>Ila, ioni! Il professore Einstein. il grande scienziato, che tutto il mondo onor,. c che la Società delle Xazioni a\'C\·a chiamato a far parte della Commissione per la collaborazione intdkttuaJe. ritornato ÌC)'a et~ un lungo viaggio in Oriente. ha sc~it10 !a seguen,e lettera a quella Comm.issione: e Xegli ultimi tempi mi son.o fatta la ierma com;nz;o:,e che la Società del:e Xaz.ioni oon ha nè la .forza nè la buona \·olontà pt - :?.d1empiere i suoi compiti . Da quel se-rio pacifista eh 'io mi sono. non ri:en:-;-o quindi giusto a,·ere :ancora qua·co,a a fare con essa. La prego perc:ò di ca.::cellare il mio nome dalla lista dei membri della Commissior.e s • Dicono che gli scienziati non capiscor.o ::no!to di politica. Cod~ta ldterina "; E:;1.-:t.i'l dimostra nvece eh ·eg-li ne ca- ~ :ce n10!..o. Tu.ti i popoli d'Europa continu:rno ad ;,rm->r,;. In Grecia. in Turchia, nell'Ae.i;,. ~.finore. con:i:rna la guerra. In Armenia c;o:,o Hati rrassacra:i u:1 milione di uomini. Tra la Francia e la Germa:1ia sta ,,._·ver.cndQ quel che tutti sanno. E la So.. c:e-à dc:lle Xazioni che fa? Xo, è.: quindi a meraYig-liare, se un 1!omo come E,ns1ein non le vuole preLe dimissioni di Fiori•to Quanto ~.r':1un~iavamo :iel numero f,rece<lcnte come iatto probabile. è o:-a realtà. Alla Yigilia del Congresso, il compa;Po Fiorir:o, se.,;retario del Partito, ha Geduro dimenersi dalla carica che i' fermat:., .\ quan:o ci a<-sicuran·>. i! compagno Fiori:ro. pure essendo ben lungi dalriJ,.,ntiiiC?.r.: i! ~uo pensiero con quello dc.:i iusioni::.ti. era contrario. per ragrom kcnico-amministrativc. al congresso: contrario. cioè. perche ritiene che difficoltà ~ecnico-amminist~ati"e rendano imr ossibile. nel momento attuale. la preparazione ckl ('oagre5so. Sembra. in\·ece, e .e 11 compagno Fioritto suebbc sra10 r,iuttos1-o ia•·oreYolc a ·ma consultazione del Partito per mezzo di re-iercndum. Ad ogni modo. •.:-to che la maggioranza '1ella Direzione si era pronunciata :.n fa- \'Ore del Congresso. il compagno Fi0ritto. rima,;to -.olo ad an·ersarlo. si dimi,e. Solo dietro insiStcnze della Dire7.tone e_g!i acc~r.discese poi ;, restare ancora in carica sino alla prossima riuntone. Intanto saranno pos1i al suo fianco due compagni, uno fusionista. uno antifusionista. per aiutarlo nei laYori preparatori del Congresso. no lasciarsi impressionare da chi vuol da:-e ad intendere o - magari cr~e che li chiamarsi socialista sia e più facile e meno pericol.oso che Jl ch;>Jnar~ om• Si à'rr CO Compagni proletari, leggete diffondete I' ''.A vanti I,, VERSO IL CONGRESSO del Partito Socialista Italiano Xon \ i puo' o non \; do.-rebbe piu' es- re che non ,; è nulla di quanto il ~\a fii quali erano le propost1: della Terza Jn. ternazionale, al fine di rendere effettiva la nostra adesione. sere alcun dubbio. \'tJOl far credere ... Non la taccia di miliPer la 2.a voiia la Direzione del Partilo t.arismo o di imperialismo, ron l'accusa ha deciso di consultare i compagni di tut- alla Terza Internazionale di •· g.ovare ·· la l'Italia per m2zzo del Congresso na- :ii fini particolari •· di singo!: S~c~i •·. zionale. La lotta fu tenace, per ottenere \'i è, invece - preciso. orianico, ine• tale deliberato; e - lo riconoscia:uo - cu1•.ocabile - queslo cor.cetto: che b. le difficoltà fu.-ono molte. Quanto ai so- posizione del nostro Partito, anche :.enza cialish del Comitato di difesa, non sono la sua entrata nella Terza ln!crnazionaìe, c;.,r~o essi a cui si possa muo\·er rimpro- non è e non puo' essere rite:-,uta in convero di inopportuna inlra.'lsigenza. Fermo trasto con la concezioae teoretica e con rcstanèo j! postulato della consultazione :a tattica dei mo\ imento socia lista nei del Parlito, essi non insistevano nè sul- rii>ppon; i...,ternazionali. Fi:1::H il Partito l'una nè sul! altra fo!'t:la di tale consulta- - come, ha dimostrato di saper fare duzwnc. Ancora ail'ultimo momento, la Di- rante la guerra e dopo, e come è nostro rczione a,·eya lo::o proposto il rcferen- !eimissimo proposito che esso corriinuj a dum: ed es i l'a\·evano accettato .• \ia i fare - "si manterrà sul terreno della lotiusi•misti non lo ,:ollero. cd i loro rap- la di classP e della solidarietà piena ed p::c.;cmanli nella Direzione ciel Partito intera coi prolelariafi degli altri Stati, inrnllero il c.ongresso. li Comitato di Diìe- i.ipendenfemenle e al disopra della poli- ;a accetto· quindi il congresso. !ica che i Go\·erni di tali Stati. per i fini Una simile dis{:ussione non puo· evidentemente essere circoscritta entro i limiti di una questione procedurale; essa comporta l'attento esame delle condizioni politiche del paese nei suoi riferimenti con la ,ipresa e lo sviluppo della lotta proletaria, esame che il Congresso donà fa.re sul le:-reno della realtà, ma con fedeltà assoluta ai principii generai.i del Partito. Questo esame è stato fatto nel manifesto che il nostro Partito ha in-· di.rizzalo al Partito: manifesto cho non ha e non poteva a,•ere le inten.zioni r~,·isionisticbe che g!t attribuisce la frazione avversaria. L'imminente Congresso non ha infat. ti. fra i suoi compiti, quello di rinno- \·are i dibattiti dei precedenti Con-Jressi di Bologna e di Livorno. Xessuno ;e ha mai manifesto il deS1deriÒ, non si osservano in seno al Pa~ilo correnti di pensieri in antagonismo con la dottrina po- !i_t.ica del socialismo rivoluziouario, non Cl sono, in definitiva, dei revis:i.onisti., se sotto questo nome pomposo non si vuole far passare ogni discussiont suUc necessità tattiche del momento. Ed ora, speriamo. non si cambierà piu'. pa~licolari dei loro interessi e delle loro La data resta quella fissata in anleceden- tradizioni, fos..~eroper svol~are. esso avrà <(a: E 8 aprile. Puo' darsi pero' che in l:tolo sufficiente per pretendere di senquel!'epoca ci sia.r.o i□pedimenti cster.o- tirsi legato da un \·incolo ideale ai prori r.on dipendenti dai compagni. E allora lelariati di tuito il monde,. il congrejso ·,erra· rimandato di una o "Percio'" - (vale a dire, perchè abdue sehimane; ma non oltre il 22 aprile. biamo il diritto di sentirci legati ideaiE su· cio · debbono insistere. debbono, di- r.:ente ai proletariati di tutto il mondo) remrro quasi, so,·egliarc i compagni nostri. Perd:è - è inutile e sarebbe perico (oso il r:asco:'<iercelo - i fusionisti conti•1uano 11 la\ on:re contro il congresso. Serrali è in carcere - essi dicono - e b. rr.:c!gior p3rle dei membri della Delegazione non si puo' presentare al con- ~r.:sso: non è quindi giusto. non è delicato che noi ci raduniamo a deliberare·•. Ragioni codesf.e, di cui riconosciamo tutto il peso. Ed è superfluo dire che 1ell'arre~to di Serrali noi non siamo me• ro addolorati di loro, cosi come noi de. sideriamo al pari di loro che siano prosciolti da ogni• accusa gli altri compagni che «sià sono in carcere o sono soth, la m.ina~cia d'un mandato d'arresto. Senoncbè. al di sopra delle persone, quali che esse siano, sta il Partito, il quale non puo· piu' continuare a ,;vere in questo sta!o di marasma, di incertezza deleteria. Ed ecco perchè noi, pure con lo .;lrazio nell'anima. continuiamo ad insistere perchè si tenga il congresso. IL COMITATO DI DIFESA COM..PLICE DEL PROCURATORE DEL RE. 1'1.a i fusionisti, per bocca spt:cialmenb del compagno Maffi, lanciano al Comitato di Difesa un'altra grave accusa: quella nientemeno, di farsi complici del Procuratore del Re nelle persecuzioni conlro Serrati e compagni. L'atto meditatamente e pubblicamente co:n.piuto dal ;\faffj resterà documento indimenticabile della "sincerità" che la parte fusionista ba portato nell'attuale dibattito. ~oi siamo certi che il piu' addolorato e sdegnato sarebbe, ove ne avesse notizia, il compagno Serrati. Dopo a\er affermato che il punto culminante del nostro )1anifesto ''è quello che si riferisce alla politica della Terza Internazionale··. j\faffi rileva che il popolo russo, dopo aver fatto la rivoluzione, è costretto a difenderla con le anni. E prosegue, testualmente, · riferendosi a noi: "Eccoli accusare la Terza bternazionale di far una politica che giova ai fini particolari di singoli Stati. ·• E costoro si chiamano socialisti? Anzi difensori del socialismo? "Essi ripetono l'accusa della stampa borghese con le stesse frasi ormai ulliciali del riformismo (vedi Manifesto della Concentrazione di Reggio e di Milano). Essi la ripetono ancora quando l'accusa, di politica. diventa, gi:1diziaria e commina l'ergastolo a Serrali e compagni di Delegazione, e vogliono il distacco della Internazionale con quella stessa motivazicne appunto con cui il procuratore del 1 e incrimina i nostri compagni. ·· Essi sono a piede libero. "i difensori del socialismo··. "I nostri compagni, i ··nemici del socialismo ", sono in carcere o ricercali. ·· I proletari possono rillelfere ... E a tale stolida accusa. cosi risponde il Comitato di Difesa Socialista: LA TERZA INTER AZIO~ALE E I GOVERNI DEI SI. GOLI STATI. I proletari (e anche i non proletari, purchè non siano del tulio analfabeti) possono leggere il nostro Manifesto (nel1' Avanli! dell'8 corr.) e non avranno bi- ;;ogno di alcuna "riflessione", nè di accurati e minuziosi confronti. per constata- - .. mentre ria!Fe.miamo la nostra devoia ammirazione alla rivoluzione russa, Per arrivare aUa co.::iclusione che ropr.erifre act:eé!iamo nel loro spirito i po- posizione alle nt:ove condizioni poste daJ. stufali programmatici della III Interna- l'fnternazionale al nostro Partito, coin. :ionale, non possiamo. non dobbiamo rin- \·o]ge un'alta questione di principio, la -:(?gareo negligere tuffo il passato del no• \'ecchia [razione terzinternazionalista ha slro glorioso Partilo. accettando di art- dovuto dare al Congresso di Roma una rullarlo col Farne. solfo altro nome, una interpretazione assolutamente contraria Sezione acefala. sen=a volontà propria, e alla realtà delle cose. srn=a Facoltà di decisione, della Interna• Dice questa frazione che J'espulsione :ionale, anzichè una autonoma e libera, dei riformisti a Roma e la rinnovata adee pur disciplinala cellula della Federa- sione alla Internazionale di Mosca non -:ione dei lavoratori di lutto il mondo ". poteva avere altra conclusione che Jo L'affermazione, rigidamente sociali 5t a, scioglimento del nostro Partito, la fusiodel!a. solidarietà coi la\·oratori di tutti i ne coi comunisti e la formazione del nuopaesi sul terreno della lotta di classe; la vo Partito comunista unificato. Ora, a affermazione, altrettanto socialista, della parte tutte le ragioni che militano contro nostra volontà di indipendenza dai Go- una simile soluzione, a parte la folla delverni di tutti gli Stati, diventa, nelle cita- le opposizioni che suscitano nel Partito zioni di Maffi, un rimprovero contro ... la le disgraziate 14 condizioni del CongresTerza Jn~ernazionale, diventa una riserva so di .Mosca, a parte tutto cio', una simiconiro i fini particolari di un singolo le interpretazione è assolutamente arbiStato, che sarebbe lo Stato russo! traria. CHI SAREBBE IL VERO COMPLICE Nei confronti della Terza lnternazioDEL PROCURATORE DEL RE nale la posizione del Partito era, all'indoSupporre, anche per un solo momento. mani del Congresso di Roma, tal quale che Malfi creda a quello che scrive, sa- e1·a dopo i Congressi di Livorno e di Mirebbe troppo ingiurioso. E non tanto per- lano. Vale a dire che il Partito era sullo chè la qualità di deputato, in Italia, è in• stesso terreno ideologico e politico della co:npatibile con l'analfabetismo assoluto, Terza Internazionale. ma rivendicava al quanto per una ragione d'ordine eviden- Partito - entro questi limiti ideologici e temente e squisitamente morale, che è politici - quella relativa autonomia inquesfa: terna, che corrisponde ad una inderogaSe Malfi ritenesse davvero. per quanto bile necessità tattica. pazzescamente, che una qualsiasi affer• Tanto è vero questo che a Roma _ è mazione, u;:1a qualsiasi riserva.. sc.-rìtta a cene che i terzinternazionalisti non Io divcrbale, recente o remota, di persona o mentichino - i riformisti non furono edi gruppi. nei riguardi della Terza Inter- spulsi perchè ù Partito volesse adempienazionale. potesse essere ritenuta comun- re ad una delle condizioni di Mosca, ma que giovevole ai fini dell'autorità giudi- perchè i riformisti, con la !ore azione ziaria in un processo in cui Serrati, o parlamentare e le loro dichiazioni si eraqualsiasi altro compagno. rischiasse non ne posti fuori del socialismo. E di fusiodiciamo rergastolo ma una qualunque ne immediata o prossima coi comunisti e condanna. ebbene. Maffi vogliamo di scioglimento del Partito, nè a Roma, credere, dobbiamo crederei - in tal ca• nè dopo, Roma fu mai parola; anzi quan~ so avrebbe schifo di diventare, lui, il pri- do qualcuno ne parlo' o ne accenno', acmo e vero cooperatore di fatto del pro- corsero Serrati e gli altri ad accusare 11 curatore del re richiamandone in propo- malcapitato di disfattismo. sito l'attenzione, indicandogli quelJa pro• Non si procede quindi alla revisione \·a o quell'argomento, riconoscendo pub- delle dottrine del Partito, quando si acblicamente, con tanto di firma, che il pro- cusa la delegazione nostra a Mosca di acuratore del re ha ragione di servirsene! vere fatto del disfattismo. Altrimenti Maffi dimostrerebbe che non tanto gli sta a cuore la libertà del compagno perseguitato dalla reazione, quanto di poter far apparere corresponsabile di una eventuale condanna, anche assurda ed infame, una frazione del Partito che ha il torto - il solo torto! - di difendere il diritto dell'intero Partito a decidere delle proprie sorti. NOI E LA TERZA INTERN.A.ZIONALE Un altro capo d'accusa che i compagni fusionisti sostengono, è quello che il Comitato di Difesa voglia procedere a una revisione dei precedenti deliberati circa i rapporti del P. S. I. con la Terza Internazionale; e su questo terreno vuole la Irazione avversaria portare specialmente la discussione tanto prima del Congresso quanto al Congresso stesso. Orbene, anche su questo punto è necessario chiarire le cose in tempo. Il Comitato di difesa socialista ha quindi cosi risposto ai nostri compagni dell'altra sponda: · I Il Congresso ha prelinunarmente da approvare o da disapprovare l'opera della Direzione del Partito e quella della Delegazione che la Direzione incarico' di recarsi a Mosca per ascoltare e riferire LA TERZA INTERi~AZIO~ALE E IL .M,O/\---\ENTOATTUALE DEL P.S.I. In verità essa è responsabile della situazione attuale del Partito. In un momento i.o cui noi avevamo bisogno di dedicarci ad un modesto ed incessante lavoro di organizzazione interna, silenziosamente, con pieno accordo, senza lotta di frazioni, senza discussioni di tenden- • za. utilizzando tutte le forze, facendo appello ai migliori, contando sulla devozione dei fedeli e moltiplicando le loro energie, ecco che la Delegazione, per non voler mantenere la sua azione entro i limiti fissati dal Congresso di Roma, ha imposto al Partito questo dibattito che fra pochi giorni un nuovo Congresso chiuderà, per dare modo alle Federazioni ed alle Sezioni di compiere l'urgente lavoro di organizzazione che la situazione impone. Congresso quindi necessario, cari compagni di Venezia e delle altre poche Sezioni che avrebbero voluto il rin"io. Il nostro Comitato, per spirito di conc.iliazione, non si era opposto alle proposte del segretario del Partito per le elezioni di una nuova Direzione a mezzo referendum e per il rimpasto dell'attuale Direzione, pur convinto che in questa ma.

ruera non si usciva dalla crisi. Si sono opposti invece i fusionisti ed il Congresso si farà, senza slamhurame'nti ed in un grande raccoglimento. IL BISOGNO DI METTERCI AL LAVORO Noi abbiamo bisogno di metterci al· lavoro ed ognuno ~nte che dopo il voio di •Mosca, nè noi nè i com~ti siamo in grado di fare un utile lavoro. Quale sforzo di propa:ganda volete ri- .chiedere ad un Partito sul quale é so:.pe- ~ la minaccia dello scioglimento? Come noi abbiamo detto pio" di due mesi fa, non c"è tempo da perdere: le decisioni del IV Congresso di Mosca vanno o respinte o applicate. Il Partito le respingerà e si metterà poi al lavoro, indefessamente, ,coraggiosamente. tenac~mente, senza nulla rinnegare dei suoi principii. considerandosi come parte della grande famiglia del proletariato mon~ale, in piena solidarietà con l'indirizzo della Terza Internazionale. con la sicurezza di poter dimostrare coi fatti di meritare la fiducia che invoca. momentc., in cui fin<lisciptina è legi tthna. è necessaria. E, certamente, nessuno dei fusionisti vorrebbe ora muovere rimprovero d'indisciplina a tutti quegli IndipendenU {gli Spartach.isti vennero più tardi), che furono « ·µidisciplinati:o contro gli Ebert e gli Scheidernann che stavano alla testa del Partito. Glo:-iosi :indisciplinati! Ma c'è un'altra ragione ancora. Ci si porta sempre t'esempic., della disciplina, russa. si vorrebbe .intrcxlurla nei Partiti riYoluzionari italiani. Noi ci inchiniamo, pieni d'ammirazioÌl~. da ,·anti alla disciplina dei rtvoluziooari russi. Ma i russi sono russi. e noi siamo ... italiani. Due mentalità 'dive:se. Tradizicni rivc,luzionarie diverse. Oli uni e gli altri cresciuti in ambienti politic ctversi. QuelU là abihra.,ti, sotto il regime zarista, a cospirare. ad agire in secreto. ad ubbidire agli c.,rdini <li persone che mcUe volte non si vedono. non si conoscono; noi avvezzi ad agire in un ~ amb:entc di tibertà, av,;ezzi a d.iscu- aQ .1,•ac,·;n ~,•na tere: e quante, aUa wcretezza ... me- ,-_ I U1 "r ,~ glio non pa,rlarne. ' · Abbiamo citato qui. ilei nu.'Tleri p:eE' uno degli ar,gc,menti, che addu- cedenti le parole delta. Balabancfi e cono più ~ e più volontieri -i no- di Hogbend. Certo, sarebbe meglio stri p)lllpagni dell'altra sp•Jnda: in che anche da noi fosse come in Rus- ,un Partito, come in ogn~ 'organizza, sia. Ma, santç, cielo. 9obbiamo prenÌlone di Qualsiasi genere, ci vuol.e:di- dere gli uomini come sono. scipliua, senza di che l'organizza.zie- - ne è destinata a sfasciarsi od a con- Citeremo un ca·so molto caratteridurre una v!ta tisica. E_ continuano stico. Un giovane comunista italiane,. essi_ come ogni Sez. SociaJ. le.cale recatos1 a M~, ~pos? una g;ovane deve eseguir-è gli ordini della Dire- compagna. Pocl~1 giorru ~opc, 1~ nozzione del Partito, ccsì ogni Sezione ze. sta;a per ritorna:·~ m 1 lta-lra coT1 dd}'hltemazi~ale, vale a dire ogni . I~ n.uo,a cc:mpa,.on<t_ dt. tot.e _e d~Ha Partito nazionale deve ubbidire agli ':ta. qua~~o ella, !'"l~\,ette I ordine c,rdini, deve eseguire i delibe:ati del- d1 recar.si m Man_~i_ur(a. ~ ragaZ7,a Ja· Direzione Centrale. noo ~at<?. TIO!l esito. pam per la Disciplim! Va bene. E' necessaria, Mancmna. · è ·indispensa.hile. Ma anche i compa- Esempio ammirabile. meraviglioso gni fusionisti ammetterarmo ·che mol- di disciplina! . · •d 'importanti e benefici eventi della . Sa'.'ebbe stato 1>0SSibilein Italia? storia e anche della: storia del moYi- Non lo crediamo. .·- mento socialista -intèrnaziuiale som, Siamo due popoli diversi, due ani- . il pr.odotto di una indisciplina: se no, me <Tiverse. E perciò non :può'essere ·1e .rn~oranze Il<:11 ~ompirebbero ~ai identica la regola. la disciptina che •un az~ P:c1>na. . . • governa la nostra tattica. « Coi capt, se vogliono agire; senza i çapi, se rimangono inerti; con- - tro -i capi, se resistono ,.• era scntt.-, Meslllrl 1crafl11 11... 91rlcolos1 : sulla bancliera del proletariato tede- Decisamente il mestiere più• peric.;:o~-J .sico. nel periodo epico delle sue prime _ quello di monarca. Da lungo tempo :o totiè. E lBl atto di fiera indisciplina abbiamo potuto constatare. ~ ad ~Più. tutta fa magnifica a- Per .-:olmo di sventura, 'IlCSSUnl. co:mzione rivoluziona:ia degli Indiperi- r,agnia di assicurazione si incaricl.· deltt> denti tedeschi: gueg:li Indipendenti, disgr.i.T.1e, professionali o meno, che dcche ora è di moda presso alcuni no- r:\·ano naturalmente <!al mestiere. stri compagni coprire di ridicolo, ma- Su 257G imperatori o re che ha.nn 1 r-•~ ebe Jurooo in Germania i salvatori gnato ~u 24 nazioni: del mov~o socialista, i prepara- 293 sono stati detrouizzati o <,il\>Cati •. tori, gli organizzatc:-:-ie gli autort delm •pensione dai loro sudditi; 'la- ·rrvoluzione del 1918. 8, hanno abdicato, e fra C5Si trt lia,!'lo · ·· E if più grande, il più gloriOS<>indS- _abdicato 2 volte, molto a malmcu<v.e ri- sçiplmato fu pr~nte Carlo m•nciando ai piaceri dcl trono.; Llebknecht. tenacemente ribelle a1 20 si sono suicidati per disgusto é,·:la deliberati del Gruppo Parlamentare, ,-ita; irreducibilmeute rill,)el-le ai deliberati ·c1e11a Direzione del Partito. . Il sono impazziti: Se ci fosse,..stata; allora nel Partt- :~~ S:::~: :0 ~~~n Pg;t;:;i:eri: · to socialista tedescv quella « discipli25 50110 stati torturati; : na russa., che ora molti nostri com- 155 assassinati; :: pagni ✓ vorrebbero elevare. a sistema 6 3 sono stati i1~prigionati. Uno di t>~si ·. assoluto,jn tutti i partiti.socialisti del ptr la mon;icatura di una sdmmi:i: monde,, nè si sarebbe avuta. la: :-ibel- . ,oS sono stati condannati rula peaa Uh Hone <lei Mehting e della Luxemburg pitale: - e del Llebknecht nella,prima fase. nè. - F. finalmente 159r. meno. ancora dei oltre alla loro. quella 'di Haase e del 2/3 sono morti per vecchiaia .. per in'.lige. Daumig e de] Ledebour nella secon- stione. o r,er altre ragioni. nel loro letto. da fase. Non entrano 'naturalmé11le in linea d1 Quelli. adunque. che lanciano con- contò i presidenti di repubblica. i piccoli ' tro il C«nitato -di difesa soc.Wista principi. i granduchi e i 1uchi di_ tutte le raccusa di indisciplina. SODO in erro- r.atcgorie. i capi di tribù. fiCC. re. Disciplina ferrea nelFesercito :os- . Sia ~el,o e ell passant • nessuna. cateso e nellè file rivoluzionarie. quando gona di uomini è mai stata provata coun capo le- cc,n1uce aH'assalto. èosl 0:C questa. neil'eserciz:o del suo mecane vi è dfsciolina ferrea negli eser- stiere. <f.ti regolari. Ma ouando si è -ancora 'Morale: Xon imparate mai ii mestiere nel campo delle lotte· dJ pensier9 .e del monarca. Uno su tre. non IDUOTC d1 dell'azfone politièa, può giungere H morte naturale. E' poco ... igiet1ico. 1 .&ppea .. ee •e11 1 e A.YYe■l.re •e1 Laveratore • · IL ··GOVERNATORE ,,. ... ..., ~ . di LBt,NJDJl JINDRBYEFF I. Enn passati qoindici giorni dal fatto. ed egli ci pensava ancora, quasi che il ?empo a\·essc perduto il suo potere sulla mErmoria. e. sulle cose e tosse \lmasto completamente immobile, come un orologio • guasto. E per ·quan!o lo volgesse altroYe, alle cose più dh·crse e lontane, il suo pen,.. siero angos"cia'to torna,·a con insistenza sull'accaduto e si abbatteva in esso. spossato, come co11fu"oun alto. rigido, silcn·- ~ioso muro di prigione. E quali strane \·ie sceglic,·a quel µensiero ! Si ricordava. per esempio. del \·i.a;!. ~o in Italia, che egli a\·cva iattr. una \·olta; un .-jaggio pieno di sofc. ... di g:on.11tù. d: caJ".ZOni... Si FtCordaYa di qualche accattone italiano.... e subito lo ,·etk-a trasiorrna..rsi in mt."l io!l-;i di la\·oratori. e ,e-ntiva le salve di fucileria. rodore di polvcr~ il sangue_ Oppure un legl!'ero ;,rnfumo gii saliva -al naso. e subiio pcn- '3\'a al S!lO fa.zzoletto. anch 'c.<.!-Oprofumaro. col quale an=Ya dato i.I s.egnalc <Id fuoco. - Xei primi rempi questi fili di conn~on,; erano . ncora !~ci ~ comprensihiH. ~ perciò, sebbene noiosi. non inquietanti; _ma poi si accorse che all'impro•1Yiso. fuori di tempo e perciò ,in modo siogo!arn1ente doloroso. tutti gli ra.mmenta\·ano quel fatto, come un colpo cl,c v<:11isseassestalo di sorpresa da una mano in visibile. L!1i ne ride,·a. e tuttavia gli pare...-a <O· me s:c il suo riso c!a generale ces-sasse ,· ad t!II trat~o. cori penosa precisione. vedisse quakuno <id morti. per qu.-into ::•, qu..-1 giorno non avesse nep-pur pen~;,.t" l ,?t1erc. e nN.suno ridesse. OppÙrc u: ,,. ; e: il!o della I ondine nel cidc, della S':"• n.:(:i"\-:l un~ ,..,-dia. 11:1:1 ~cd:a ordinaris.~im:. •l1 q~1ercia ~;. :1,;cya la ma.no . ul p., •., .. e -~,t:o ~!: .. ;... ;.2r,1\.,·:';. aHa ment~ le, s·.~·.~,, •i::d~;\.. !,i',· --;«:~?.:o: io sventolare dc:i i,;~. :!ale·t~ b:;,.nco. k foci!ate. ~! s:i.ngue. C, • ..,,. "t: t~l:. , ;.-c~ùo in una st:lnz:i. cc.-ll m:ilc.: ;>Ort<". ctrr.i.s.. <:t di apr.rie un.a ad -1:.:, '. a:ctro :?<i ognuna. gli si affacdas~ ic,, ~tt'Srn :-:gido e;! <dro: !o S\·entollo d.:l far_ zo!cuo bia..,co. le iuc.ila-tc. i! sangue. T:t se e per sè i.I fatto en stato semp:1ci oc;m-n. per q11:1nto ti,:-.k. Gli op~r d1 Ceapecu,azioni ita,liane. allorquando ebbero a riconoscerlo tra la enorme quantità di preda bellica: qt12ntunquc a•;esscro offerto ad acq uislarc a giusto prez;;o_ ACQUEFORTI sui materiali di 2uerra l risultati dell'inchiesta sulle .spese di guerra. rigua.rdanri gli • abusi » ve.rific:2.- tisi in occasione dell'alienazione del materiale residuato. si rivelano ogni giorn-0 più gr.H·i; e forse ha .:a_gione la Giustizia qua-nào scrive che i per.sonaggi di quest'ultima pagina di disonestà e di cinismo, rivelala -agli italiani disgustati ,: gomcnti. sor.o troppo al di sopra di o- !!'ni misura morale perchcè \·al)!'a la pen:: ili occuparsene a lu11go. ~ia se non a iungo. dobbiamo p::,:, occuparcene, almeno brevemente. anche ·noi; dobbiamo noi pure afferra~e pc~ un istante con !e molle c<'ni individui e mo. ~on sembrerà esage~.a la :i.fferma.. zionc che con cognizione di causa io faccio: e ciOt' i due più grossi scandali del dopo }utrra in Italia sono rappresentati dalla ricostruzione delle Terre liberate t d,tHa :ilien:izionc dei materiali re- :-:<luatì dalla ~uerra. :Moltissime persone di equin,ca condotta si sono i.mJ)Ton·i. ;::ite cc,:11me~cianti e con larga incetta di 111:iicri~li si rnno in b~e\·e tempo arrk1:hitc. Ho avuto ~nchc lo sfc>j!o e le do- !!'lia:izc di ufficiai.i deli'escrcito con.sì.'• ;!'W~ari <lì nntcrial: \·enduti a prezzo irri~orio. 1 'JH?.l: mi hanno confidato che .om pian!!C\·a ranim.o per dover conse. ,!lla:-e materiali' venduto a invero<:imilé strarli in tutto il loro <patriottismo•, in buon mercato• rutto il lor" e disinteresse nazionale>- Che figi1ra, che misera e stomache\·ole curato <li ali<'uarc quei materiali pc:- i figur .. ..i f« il pcsccc2.nismo industriak quali i rnl:ti accaparratori. non tro,.an- -ii qucs~ n~tra lta!ia, di questa pove.a do\·i convenienza. non hanno futto premucca che certi pezzi grossi del n:i.zio- mure µer acquistare e non si S0!1O quinn:,lismo affaristico munge\·ano a più non di anitc offerte di loschl compensi O di rosso per proprio Y;:mtaggio ! <i'e1ittuoce percentuali ai liuazionar: incaJer raltro : Perrone colpiti fo pieno da ,ic:tti òi n:adere. e foni prc:ssion= P~e.~5'o F; ;u:ca<lnto inolt:-e che ne~sunc_, si è dcnunc:,:: di tutte ie illecite speculazioni r -01 tutti i guadagni a danno dcll'erari::>. Teri gli Oli\·etti e i Luzzatto. Oggi il sei :'>f;nish.ri. E il materiale non ,-cnduto ~ stato la- ~ci;:110a d<'te:-iorarsi e .! marcire pcrden. • B· . l' . · h I na,ore ,1zz1, ex mazzm1ano e e anc.ie do qualc;iasi ,·alorc ...•. dc.I nome e della fede del grande apo-- A raE dichiar:>zion: non occorre agc.tolo si ~o,ò per far meglio i suoi atta- ~:u:t~cr~ P"-mb di e :>mmento. I! f.a.scis;a ,-; e che a chi lo accusa di a\·ere m:a- Giornale di Roma scrfre che < chi ha -=c.1to 4 milioni di lire come mediaziorc rot~o nazhi ... Orbene sono molti coloro ~u e.E una 1>artita di materiale residu.:rto che.• hanno ro.to. Xas condcndosi àic.-tro cl! guerra. risponde accusando i su1>i <l,.. L! b-.-ndicra della Patri;.. speculando sul- ·,v ziato'i di disfattismo e di mene a 1- l'l buona i.-de <ii !Tlt1ri1ati. ornfi,b:i.ndo lmazionali. Corriere della Sera, Avanti!, del dolore e della miseri:a delle popolarh. ..:.ndo, Gioinale d'Italia, Giusti.ria, Vo- ,doni e.accia!<' cfaTie terre redente e libe; C.? R~ubblic«ua. ecco il • fronte unico rate. ci s:ono 111.nieros:i \·ampiri che han. ne:: dis~:,t,:,:mo » sc.ri\·e il ~ornale nel r,,, accumulato milioni. :he hanoo sfrut- '-l• 1· ore K,;.zi. quando quei gio:-nali ri- ~ ':·· e· i ~acrifizi pecuni~.i che quel s=. l'T'O:-, f~na·,_ re ha fatto ... per la patria. 1 .1 <'eco altri nomi ancora. Sotto il titolo e Una ridda di milioni - c"-:;i , cri• ,. il Corriere della Sera: a lnlLrnipia istruttoria compiut:1. !·! Commissrcne ha accertato. 1. che il Kirc.111:•1. i!l base.: a: contratto di cessione ,~e) :r.:itcrialc c.':i parte del Sindacato riti..-ò :11atc:-i:il: i;cr un \alore ... comolessi...-.) d: lire '..<~.;·9:::.~: 2. e che ct?"li rin:ndet: ~ i materiali. rica,,uidone una somma complessiv:i di lire 7.037.-459 con trna diff<·- r.,.;.z:. di Ere. 13-244-569 che Ya conside:-ata cor.w utile lordo,._ Di o,1csti 13 milioni di utile lordo il Kirc:1c:i dcfakò la mas!.ima parte. rcsta:i,lo però sempre per lui più di :? -u;- tio?-,:: ,. fra le somme defalcate ci '°no 4 m=i:o.ii direttamente J>CTC,!pitidal scnato:-é Fazzi. • · • .E altre cifre si potrebbero citare. Si pari:< dì centinaia e centinaia di tniliooi: mentre si dà del e disiattista,. agli ac::usatC:ri. i-1 tira persino in ballo. ne-Ila àife~~- S. :\f. il Re. E si cercan dh·ersh·i da tutte le p;.rti. T?,-nto che per ll-Oi. !):-G-- fani di certe pratiche. è difficile racC"..a· p'!Z1.;.rci in tale labirinto di cifre. t:>to i• momento per arncchirsi csos.~ mente. spudoratamente. Ora \·e<iremo !'e costoro che ha.nno rutto. rhc t .. nne, spezzato tante esistenze. pa~hrra.nno d:n-vero .. Ora \"Ct!rt>mo che cosa far.ì là magi- ::tr.ttura. Epurazione fascista ;I/ci discorsi, nei telegrammi, negli ar. ticol: <l: giornaii. i .capi e sottocapi de! fascismo, insistono s4lla necessità di 9roceden: a una ;-2<lica:e epurazione. E- \·id~atcmea:e. chiSS2 ch·c marcio hanno trO\-atc. E il loro desiderio òi • ep:;ra,e • tomll indubbiamente a loro onor1;. Ma ci assale un dubb:o. Qualche giorno fa il segretario. ~e non erriamo. del fascto di Milano ha ordinato di epurare le schiere fasciste da tutti quegli elementi, che già recer9 pane di partiti antinazionali. O che si scherza.? ~ia dei capi. a co. minciarc da Mussolini. chi resterebbe ancora? Non pro\·engono essi. quasi tutti. dai partiti anti-naziona.li? Alle • • sezI0111 Una , messa espiatoria Molti anni la arrivava a Roma un illustre vegliardo francese, e vi trovaoa liete accoglienze, e ad onorarlo degnamente accorsero personaggi di alto nome, prim1J fra lutti il poeta e filoso/o e patriota Terenzio Mamiani, che sognava anche la cc,ncilia=ione della religione con la scienza. Ma alla dimane di quelle onoranze. Papa Pio !X ordino· un triduo d·espiazio- !1<' -iauanfi alla Scala Sar.fa a Roma. Quel vegliardo era, inialti, Ernesto Renan. il cl!lebre autore della ·· Vita di Gesi; · ". che, {i:1dal suo primo appa.-ire n~I 1863, a, e•;a mz:.-so a rumore ii campo cat• tolico. a •;eva scosso molte coscienze re• ligiose. Di Erneslo Re1:an, nato il 27 febbraio 1823. ricorre quesfanno il centenario, ed a lui furono tributate onoranze nella sua patria e in tulio il mondo civile. Anche a Roma si volle onorarne la memoria: nel Comitato iniziatore della commemorazione v·era persino, Ira tanti personcUi piu· o meno illustri, il ministro della pubblica istruzione prof. Gentile: qùel filosofo Genlilf! che appena salito al potere, aveva ordinato di rimettere il cr-:,cilisso nelCe scuole ... Doppio àolore del Vaticano, per con:.eguenza. E, per consegcenza, un'altra mesS!! espiatorie. ·· Un fallo di gracze scandalo al popolo romano e di profondo dolore a tutte le anime cristiane è avvenuto in Roma stes• sa e in una sede antic;a di studio e di educazione cristiana; la celebrazione di uno S(Titfore che deve sopratutto la lama alle empie e 'blasfeme pubblicazioni sulla Dioina persona e sv/la uita di Gesu' Cristo". Cosi scrivwa alla dimane il papa al cardinale Vicario: e come "riparazione alla offesa /alla al nostro adorabile Salvatore e al danno recalo alle anime •· Pio Xl ordinava una funzione riparatrice per la domenica delle Palme. E di.re che Renan era conointo. scrivendo la Vita di Gesu', che ·· le anime oerarr:rnte religiose linirebbe~o per compiacersen, ··, · · [r queste· libro, che il Papa aelinisce im'empia e blasfema pubblicazione, egli parla sempre di Cristo con accenti da inr:amorato. Egli lo J!lorifica, ne canta la $z.;b/ifnilà umana. Percio' appuTtto quella Vita di Gesu' piacque e piace anche a n,olti caltolici. Ma ne nega la divinità, ne nega l'essenza sourannalurale. E percio· dispiace al Vaticano, che ordina messe espiatorie per la grande eresia. E il Vaticano non si accorge intanto che feresia di Renan, malgrado talli i fulmini. passali e presenti del papalo, è ferPsia benefica che conquista sempre piu' anime, è la oe:-ilà che irresistibilmente marcia. la del{ateismo. Motivo per cui, i cail<>- lici o clericali o popolari che dir si r,oglia non sono molto soddisfatti e ancora meno persuasi della reliifica che non rettifica . .. La smentita delron. Farinacci r1on è che una debolissima difesa .. scrive, ad esempio, la cattolica Italia di Milano. E questa stessa Italia, convinta clu ton. Farinacci, col suo -anliclericali&mo, darà mol!e seccature al suo capo che .stp facendo t occhio di triglia al Valicano. conclude r.on sen=a malignità: ·· E questa seccatura del discorso di Parma non sarà davvero l'ultima, a nu- ;i:; che i probabili cctnsigli, ché hanno in- :iollo il bollente ar.tipopo/are a rettificare la Frase piu· indiscretamente inoppor- •,:na atfriùailagli e a sottacere - per la scampa - . la sua dichiarcuione di ateismo, non lo persuadono a mutare metodo e stile··. I probabili consigli? E di chi? Dell'onoreoole Mussolini? Non sarebbe a m.ercuigliare. Q11anto a r.eligione ed a ateismo, inlaffi, Mussolini è maestro nel murare· metocJ, e-stile. Se a Sua Scntità capi/assero Ire le mani certi scritti calec.histici del Mussolini dell'antica, maniera, altro che messe upialoriel Un strano concorso li fascista Giornale di Roma pubblicc c;uesfa deliziosa proposta: ·· Uno dei primi alti c!,elGouerno lmcJ._ sfa, che, per attuare t opera àel T2f1110f!(lmento nazionale, ha mtralo all,t eleo~or.e de!Ìo spirito e della lede, è sfato qa.el- !o del ministro Gentile, i/ quale ha ooluto il Crocefisso nelle scuole. e sia occupandosi anche delfinsegnamento della religione. Ora, per il cor..segaimenlo di un piano armonico di educazione, SfZT'ebbe efficace l'istituzione, nelle scuole, di ur:a preghiera quo li diana pér rena <?re g;azie al Signore dei benefici che ci concede. e per inoocar.? la sua protezione per la prosperità e grandezza d~la nostra patria. AJr uopo il Giornale di· Rom.1 potrebbe aprire un concorso a premi per una preg!iiera si!Falfa " . Un concorso a premi per una preghiera! Daooero che ... non c·è piu" religio~. C'è da secoli e secoli questa religione: da secoli e secoli i credenti pregano il loro Dio; da secoli e secoli I credenti pclrioti in~ocano la proiezione divina sulla patria. talora anche identificando lcr prolezioT!e della patria prop,:ia con la distruzione della patria altrui: da secoli e secoli si invoca, in tutte le lingue, faiulo del Signore al re o imperatore. E ora il Giornale di Roma. l'organo fascista. rorgano del neo-credente Mussolini, p.-opo• ne un concorso a premi per una nuove preghiera. Un concorso a premi! Come per WM sciarada. Come per la pia• bella donnt1. Come per il pi.i b.melico rigeneratore ,lei capelli. Porgiamo quindi orecchio :1 quel C"ne ne dice una person;i non sospetta. r--x ministro della guerra Gasparorto .. TESSERE PEL I 923. Anrumcia11l() che le tessere sono giunte, ed .a quelle sezioni che le avevano richieste ne fu fatta la spedizione; vi sono però ancora parecchie sezioni che non le hanno ancora chieste. Lo è o non lo è ? E il \-"aJ1caaonon. ha" ancora ordinato Chi è che di quella verità non ouol ser.- ur.a messa espiatoria c'ontro siffatta -eree Ho p'otu,o constatare - dichiarò ro.:. .Gasparono da\-atUi alla Commissione - le spudorate incette fatte di ogni genere di materiali da parte di accapar-ratori i quali colla delittuosa conni\·enza dei fonzionari preposti alla vendita. sono riusciti aà acquistare a prezzi bassissimi quantità di materiali per rivenderli poi a prezzi esagerati. Tait incetta è stata specialmente fatta nel Friuli dove era diffusa l'opinione che per acquistare dallo Stato, fosse necessario essere un disonesto e trovasse modo, mediante corruzione. di guadagn.1rsi l'animo degli impiegati dai quali dipcndonc le concessiofir parlare con troppa chiarezza, è fono- sia fascista? ;evo/e Farinacci. il leader dei fascisti ereni di venùila. .-\ gal?.ntuomini che aborrano certi espedienti loschi e fraudolenti non è Tl}ai o quasi mai riuscito di ottenere vend~te di materiali di proprietà dello St.a!o. Si sono dati anzi i ca.<:i in cui individ:1·1 spogliati di loro cose dall'inva.sio~ e dalle requisizioni austriache non sono riusciti di ria,erle dalle autorità mililari E' necessario farlo subito unendo alla richiesta fr. 2 per tessera. La Commissfone Esecutiva. AGLI ABBONATI. A tutti i nostri abbonali che non sono in regcla coi pagamenti invieremo loro la data esatta che è scaduto l'abbonamento, ed uniremo una cedola f}Ostale; con essa gli abbanari risparm!eranno le spese àel vaglia, ed evenhwlmcnte quelle del rimborso postale che sarernmo obbligati" o imiar loro se non spediranno al più presto l'imTJOrloper mettersi al cor~ rente. Siccome il nostro gi,ornale non vi\'e di fendi segreti. è necessario che tutti i suoi abbonati facciano il loro doi·ere. L'Amministratore . mor.esi. Lo aveoano accusato, o meglio, areu:!,,O scritto che in un pubblico comizio si era apertamente dichiarato ateo. Eili manè!o• percio· al Giornale d'ftalia tlna letterina, nella quale diceva. Ira alt, o: .. L'An·eni.re d1talia •. ha pubblicalo che io a Parma abbia detto in 'Un pubblicp comizio: .. lo che sono un ateo riconcsco la necessità della politica vaticana perseguita c!al/'on. Mussolini". Cio' non è esatto. lo a Parma in un'assemblea fascista ho detto: ·· Anche un ateo non puo · che approvare la politica delron. Mussoiini nei riguardi del Vajicano .._ Non ho mai sentilo il bisogno di dire ch'io sia ~ non sia ateo. Tutti sanno ch·io sono fascista e questo deve bastare··. Dichiarazione codesta. molto esplicita quanto alla pro/essione di lede Fascista - del che r.or. era a dubitare - ma mollo reticente quanto a quella certa storie/- LO scl11li1a1t1 dal èor,a flSCista dt Mtl~DO Per ordme del questore di :Mirano è stato sc_iolt•"J il nucleo della Milizi.! Na-- zion.ue, che face..-a servizio a S: Fedele, rn!e a dire alla quesn1ra. A quanto si annuncia. il pron-edimento è stato determinato da '\-ari incidenti, ;,c.ca_duti nell'esercizio delle mansioni loro affidate. ll nucleo verrà epurato e ricostit~ro con una più rigida disciplina. I n!.anto quella ~!ili zia Nazionale non -.razionera più a. S. Fedele. dove. d'cmi in avanti. faranno !;cn·:.Zio solt:tnto i ca-- rabinicr1. Superfluo dire che tale notizia ha de- "'tato ;>roionda im;uessione. lllRtl • l'llllirl i.I litilli .. un-!- fabbrica del -sobborgo, dopo avere e toccarle colie man.i. e gl,i parve come rità e disse con voce profonda e repressa ba. e gioYani sbarbati: tur..i d:fferenti. sciopcratò per tre settimane, erano a:,d:iti se coll"andare -<laimon.i . le cose potessero come se su~surrasse: e Sono proprio mo1- (.[)pure simili per la terribile somi,,,..fianza 1n m~ eh hù, -in un migliaio di per..or.c, r,rer.àcre una piega m:gliore_ Le lunghe t: ». che solo la morte conierisc.e. colie donne. i bamt>:ni. i vecchi. avan1.ar.. co.sic erano Luie. fresche, e i morti g:a• Dietro le ;mc spalle di aYanzò il \;ce- Le ieritc e il sangue quasi non s.i \'cdcva- do pretese che lui. come gc,•,crua.ort, 110n cevano sopra una strisc~ larga di tela. commissario dr- polizia - un ottimo gio- no . .rimanevano celati in qua!c.he post• poteva soddisfare. E.d essi :.i erano. :'1 in due file regolar{ come sopra un inso. sane dal volto sbarbato, coperto di lentig- fra gli abiti; solo ad uno dei morti. l'oc- qucsto. comenuti molto insolentement,~ .. lito banco òi (,sposizion e: probabilmente gini - si mise sull"attenti ed a voce alta chio che ave-,-a ricevuto una palla. appa,- avev~no gridato, :nsultatc, i funzionari e ~i ?re1:edc·, a !"arr:vo del Governa.tore ed ~iferi: e trentacinque uomini. noYC donne rh--a nero e YerSa\·a delle stra. ne -lacrime una donna, che parc.--.·a una. furia. avcv<\ :..vean dispos:-o i mon.i iu ordine. spalla e tre bambini, Ecccll~n~ ! &. nere. osito di tirarlo pc! braccio con tale •,;0- contro .-pal!:i, colla faccia fr.-Òlta in sù. Il governatore aggrottò involc,nta-ria.- lenza che la cuci:11ra della manica f:'.li .,.; I.a tela cuopri\·a sole 12. tes-..a e la pane ,ucntc la fronte e il \·ice-commissario era sdruscita. ,upericrre del torso. ie i;ambe erano rima- scom.par,e con _un voke ggio, dietro lè sue Poi, quando quelli del suo seguito io ste in vista, come per pot erle meglio con ,palle. Egli aHebbc -.·oluto che il Go.-ercondussero al balcone e \·ole\·a. sempre tare; quelle gambe immobili, delle quali natorc ammirasse quel viale tra i cada.. colle buone, i,a.rlare alla folla e calmar!a :.!cune erano c:ilzate d i scarpe logore e \·eri, che aYcva cn.rato con oiligenu e - gli ope_rai avevano lanciato sassi, rotti 'l'Otte. attre erano nude e sporche. lor<k cosparS-O di un fine strato di sabbia. ma una quamità di \·ctri del palazzo ~ovcr- di fangp e bmciate da l sole. i1 governatore non ~ ne accorse. per n.atoriale e ierito k ~u.ardie di po!izb. I b:i.mbini ~ le donne erano Stati collo- q11~nto ~uarc'.as..~e con precauzione al .-\llora era anelato in iuria ed aYeY:1 a.~:- ._ ol C.?.tia part<: cè anche là. si vedeva la cura 11 0 iato il -iazzolel:o. di facilitare :l conteggio e l'oSS<:r.azione... e Tre bambini? La iolla era cc~i eccitata che I.: fuc:- E tutto e:-a :acitu-rno, persino troppo. e Tre. ecce:!enza .. Vo;,tra eccellenza c<>- late don:nero Yl·nir replicate o c: iurono p,::r una 1..3? iolla ~ uomini v-i·,er.:-i. che 1oanda che si !oli;A quel panno! •· molti morti: qua,anta..<.t;ttc. Fra questi. entravano 1:i ~ cen:avano di non turb:.:c Il ;:!0\·crnatore tacque. :iove donne e tn: fanciullette, I! numer<, iJ silenzio. • Qui. Eccellenza. ci sono persone di dei ieri ti era anche più g-randc. Sebbene fY ~r , - 11 • ·1 · · · · - · · · - • 1c., v :e :\a: ,-p.-,.ì.' :;\·:11120 1 v:cc- 0g,11 son a. cononuo :i \·1ce-co1nm1ssano. quelli dt·l suo se~uito lo dis.suad 'SSero. s~a.lliere occnpato cc: uoi cava lii. for!-~ insis":CTldo con rispetto per .nchiama,c la . pinto d., una strana. invincibile c:1riosità. non suppom:Yl. ricppure . che al di l:i della $Ila :.ucnz:onc ... o prendendo il siler..z..io e:a corso a \·edere i morti, che erano stati • lt · · ., · · i:,aretc. qi:a.cuno. o re : mo-ru, pote5Sl ud ;;a~nore pc-r a1>?ro,:az1o_ne. alzò la deposti alla c~emia dei pompieri della tro\·ar:,i, gi:-!cchè <f:s"<: ai suoi ca\·:illi. tut- ,·oce e c1J1n..-..nd.6:• lwanov Sidorrluk, ,erza sezione di po1izia. to c..1.lmocd amorevole: • Pr.--... Prr ... De- ;:,r,:$10 '. ria qudl'aJt ra pane! ... sù . .!.Va.n- Xon c·era n:.{uralmente nessun obbligo monio ! Sta tranquille. quand'uno pa:t:. ti! .. '.Id accorrer,::; ma come uno che abbia con te •... La tda ~<lruccio!ò con un licYe fruscio sparato pcr :sbaglio, sentì anche lw il li gonrnatore gittò uno sguardo suli:• c · ~?pan·ero i •.-o!!: uno d<>?<>l'altro. come bisogno di an-0:irc a riprendere le palle lì!a delle g:1mb<". che s.i peroeva nclr o:-eu. ante 1n.icch.:.: b:..,nchc.:: vecchi co\la baf'- Qua.si tutti aYeYano io stesso oc.chi• ~·itrco. chia-rò: alcuni ammiccavano cO!gli occhi nello stesso Olodo; uno si era eo- !)t:rl.a la faccia coila mano, quasi ,-olesse ,;chermir..: da una luce tTOJ)l)o ,.;,.-a_ Il \·ice-commissario guardava con una certa irritazione quest-c mono. eh<' distu~v2 la regolarità degl: altri. Il governatore s,ape-..a bene che queUi c~ano g-li s.essi volti che in quel gio:rne s'erano trovati più ,·icini a lw. e certe ei ne a.\·e\·a g-..1a-ro.a.timolti, mentre, parta. \·;i. con loro, rr:a ora non potC\·a ~.c:onc>- scernc alcuno. Un non so che di nuo\-. e di uniforme. che !oro conferiva la morti::. ~en<leva assolubmentc impossiltifc distingue.rii. . Essi giacen1nc in una immobilità ~- ,·erica, saldati al suo?o come fi,,,•>'\lr'6 di g'eS- ,o. e nondimeno questa immobint:ì H.reva impossibile. quasi simu!at"a_ · (Continua).

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