L'Avvenire del Lavoratore - anno XXVII - n. 12 - 24 marzo 1923

ANNOUW. ZURIGO. 24 MARZO 1923. Num. 12. ' Telefono 44ì5- - Conto-Chèques N. V:!:II-3~6. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA Centesimi 15 la e.opia. ABBONAMENTI PER LA SVIZZSRA PER L'ANNO 1922: 1 anno, fr. 6.-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi, fr. 1,50 PER L'ESTERO: 1 UDO, fr. 10; 6 meai fr. 5; 3 mesi, k-. 2,50 REDAZIONE: •L'lnenJre d l Latoratore n • hr1&1 AMMINISTRAZIONE : PREZZI DELLE INSERZ!ONI: -♦- Comral&&lona Eu &ti11 del P.S.I. - ~'!:. ~ Ptr linea. o spa.zit> d. linea (larghezza una c'>!onna). 20 Ccnt. Per ridarne continuata, prezzi da convenirsi. Come sorse e di che cosa vuole Poichè la Terza lmemaz1onale no!l ci mole così ccme siamo e rngfiamv essere. restiamo pur soli. Ma no,1 ci spm·enti la s~litudine. che sarà scltanto passeggiera. Anzi. noi abbiamo bisogno di restare qualche 1empo scii: liberi <!a tutte le preoccupazioni che da tanto tempe, n::n .:1 lasciano più -pace nella nostra vita interna. Abbiamo bisogno <li riiar.:i in carne. di r·imerterci in forze. Basta con gli equivoci ! il Comitato J:>if'esa Socialista Abbiamo aperto. ansios~ il primo nur.icro del Piu' Avanti!, sperando di tre- \ arei la pubblicazione di tutte le condi7ioni stabilite a Mosca per la lusiorie dei socialisti coi comunisti: ci abbiamo trovato, invece. molte parole vuote ed alcune cattfrcrie. Era un interesse del proletariato anche quello di regalare la Direzione del Partito - quindi delle Federazioni, delle Sezioni, del giornale. di tutte le nostre istituzioni - a coloro che si sono manifestati contrari, a Mosca. alla "fusione"? A coloro, cioè, che nel nuovo Partito rtppresenterebbero una minoranza? E' un interesse del proletariato gettar fuori del nuovo partito a poco a poco tutti i compagni socialisti, rei di non pensarla come Gramsci o come Terracini? Quando noi, nelle nostre assemble~ o nei nostri gic-rnali o nelle cenversazioni parliamo del Comitato di Diiesa Socialista. immediatamente vediamo i nostri compagni dcli' altra sponda atteggiar le labbra ad un scrriso di incredu'lità e, di disprezzo. e al sorriso segue subito la domand;i: - Difesa coiltro chi ? Contro qual nemico? O centro qual mulino a ~-ento? E simile domanda impressiona 1alora - non ce lo nascondiamo -- alcuni compagni che ancora sono dubbiesi, che ancora tentennane. Sarà quindi necessario. poichè le dispute ar,co;- continuano e chissà quanto anc::,ra ccntinueranno. che rievochiamo da,-anti alla mente dei ncstri' compagni, in una breve e chiara sintesi, le principali ragioni e ia$i e richiesre di questo Comitato di D!- fesa. Rievocazione che sarà utile. anche perchè il dire come sia sort:> e che cosa vuole il Comitato. equh·aJe ad espcrre tutto quanto il p;-oblema che trarng(ia ora il nostre Partito. IL CONGRESSO DI ROMA Per fare ciò. dchbiamo risalire alle origini di !aie problema. Non alle prime origini,. il che significherebbe rifare la storia del nostro Partite:,, negli ultimi quattro anni. ma alle orisr;ni di quest' ultima fase di dissensi. vale a dire al Congresso di Roma. Premettiamc cl}e il Congresso di Roma non era stato chiamate a t:-attare la questione della Terza lnter1122ionale.ma era semplicemente u11 Ccngr~s:) straordinario. chiamato a discutere e risolvere - nelJa questione di principio e nelle pers ne - i~ tc,rmentoso p:-oblema del collaborazionismo. Ri~lto cale problema. H Partite Socialista llaliano n~iia sua nuova e diminuita ccmpagine iu imprcV\ isamente p:;sto da,ami al problema della Terza Internazionale. E' superflue ora ri.:ercare cc-mc e da chi iu vc!uta quella discussione. anzi Quella nuova. aiesione precipitata, tanto che uno degli stessi terzinternazionalisti. andati p~i a Mesca. dovette riconosce-e che quella. nuova a~sione iu prematura. Qui però gio- ,a ricordare ccrne la nuo,·a adesione alla lnternazicnale C"'munista iu ,·otata. II compagne Sa..;erdote avern presentato una mozione. nella quale si di:::eva che il Congresso riafierm:in la sua adesicne alla T-:rza lmern 1zionale. e che questa adesione sarebbe stata eiieituata quand i dckgati del Partite a ~1osca a,·csser ottenuto che il ne.me sarebbe rimasto immutato e che al Partito s:nebte lasciata una cena au.<,nlimia interna. Quella moz:i-·ne ebbe la iirma di parec:.:hi c:-mpagni. ira. cui r on~- revolc \"ella che la illustrò con un 11.ingodiscorso. Il compagno Maiii e il compagno Serrali dii:dero allc:-a aiiidamenti che dei due pcsrulati di quella mczionc si sarebbe tenuto conto. E scio in seguito agii aifi.damemi, dati da ~laifi e Serrati. tanto Sacerd. le quant..> \'ella ritirarono la m~zione. ~è que, st:ì scltanto. ~fa a,·endo il ccmpag110 Lazzari presentato una mozione in iarnre di cna adesicnc incondizionata alla Terza lnte-nazic,,,ale. tutta 11 assemblea. in prima linea il compagno Maifi. si dichiararcno contrari. tanto che Lazzari si aiiretto a riti- ,are la sua mozione. Queste. dunque.. resta fissato. I DELIBERATI DI MOSCA ..-:omunista. lcrc. iusione non più tardi del Lo gennaio. Tutto ciò, non già come semplici propcste. seccndo quanto vaimo dicend:> i fusionisti. ma come decisioni del Quarto Congresso di Mosca. accettate dalla delegazione. Decisioni, che i due Partiti debbcno accettare. g1acchè ad essi viene lascian soltanto la iacoltà di tenere soltanto dei Cvngressi < a scopo di informazione o di p;-eparazic.ne•. Come se ciò n~n bastasse. il Presidio della C. E. della Comintern e la Commissione per la fusione a ~losca deliterano già come se ia iusicne fosse cosa a\'\·enuta. oome se ii Partito SociaJista Italiano fosse già nelle loro mani. • Si telegraia a Roma insistendo perchè si cacci . enni dalrAvanti!; si invita a non accordare nemmen.J H referendum; si nominano già i nuo- ,·i direttori dell"Ava11ti! nelle persone di Gramsci e Serrati: si fissa già la nuc.,a Dir.ezione del Partito. la quale tlcnà essere com11Jscadi quattro comunisti. ira cui Tasca e Bordiga. e di tre socialisti. ira cui MaHi e Se:-rati. ..\ltro che iusione ! Vera sottomissicne del Partito &:cialista a quello Cemunista! E mentre si accusa noi di ,·e,!ere una nuo,·a scissione. si stabilisce già che, se al Congresso i terzintemazionalisti saranno in minoranza, essi dovranno uscire dal Partite, Sccialista e iondersi coi C.c,munista. Questi i risultati delle trattati,·e di ~los.::a: e la delegazione. sebbene iosse stara s::ltanto inca:-icata dal Congressc di Roma di sentire e di riferire. non esitò ad accettarli. incoraggiata in ciò dalla Oi ·ezione. la quale le telegraiava di cendurre le trattath·e a cuiclusione. lL CO}.! ITA TO DI DIFESA Fu di fronte a un raie stato di cose che orse il Ccmitato di Diiesa Socialista. Da dodici giorni erano nere ..t n:m il ,rn,r.do le quarrorciki condizicni di ~ks-:a. e la Dir.ezione del Partito di Rema ancora non si era mossa. non ave,a detto verbo. E" ,·ero. radunarsi cggi. non è cosa iacile. \la quando iinalmente si mosse. che cc.sa ckhiarò? Di;.:hiarò che le ccndiz.irni erano. nel complesso. accetta.bili. e che. appena sarà Possibile. ,·er0·à éenvccatc il Cc.ngresso del Partito per la decisicne deiinjtiva. Condiz;oni accettabili ? Un Congresso appena sarà possibile? Molti compagni ,·idcn:. subito il pericolo di tale riseluzione. Il pericolo si iece anzi p~ùgrave in seguito. quando. dopo le quaftrrdici condizioni, ,·en_ner0 da Mosca le altre deliberazicni. cui abbiamo sop:-a accennate. riguardo alla direzione dell"Amnli! e alla DireZÀonedel Partite. E imano i fusioni~1i e i c~mpagni della maggioran7..a della Direzione dicono era che noi abbiamo capito ma]e i telegrammi e le deliberazioni ,·enute da Mesca. scstengono era che la prcYa più c:itiara che atbiamo capito male si ha nel iatto che nessuno dei .deliberati di Mosca fu eseguito. A tale stcria delraver capito rrwle abbiamc già dspcsto nel numero precedente. E la verità è questa: che se nessunc..d. i quei del iterati iu eseguito. ciò si deve unicamente alla iiera cpposizicne. che quelle deliberazioni scatenarono fra tutti i compagni dell' Italia e che J1a appunto 1:i sua espressione rangitile nel Ccn1'itatc di Difesa. n:!irArnnti! Anzi. t:ile non è nem meno il vere, pensiero di Zino,·iei; come abbiamo iniam dimostrata nel numero precedente, quelle parole non si trovano nel test:o irancese e tcdescc, ~ tait articolo e mollo probabilmente iu:-ono aggiume in lt1lia. Chocchè ne sia. la questione del neme ncn è questione puramente idealisrica. ma. come spiegò magnificamente anche il compagno Lazzari r.ella sua lettera aperta a Zino,·iei, !I E dcpo questo tem~. direi quasi. di ricc.nvalescenza. 1 compagni di Russia e degLi altri paesi ,·edranno che non siamo indegni di iar partè del mo, imenro inte:-nazional-e ri\"0luzK:irnrio. Abbiamo aperto anche il secondo numero del Piu· Avanti!, sperando di tr<>- \are almeno in questo la pubblicazione di tutti i documenti riguardanti la " fusione·· dei socialisti coi comunisti; ma meni<.>, niente; soltanto parole grosse ed in- , etti, e grossolane. Perché le condizioni di MClsc.a sono proprio queste, queste soltanto, chiare, precise, inequivocabili: ncme è questione di forza. PER INTANTO LA CO 1SULTAE noi ,·ogliamo r autoncmia intcr- ZIONE DEL PA.RTiTO! na, vaie a dire rnglamo de.::idert Ecco che cosa ,·ogliamc- noi. ecco nei le questioni interne.' le questioni .che cosa , uole il 1omitato di Diiedi per~cne alle nostre cariche. al n<-- sa. Ma tutte ciò deve essere àeciS') stro giornale e nel Pa:-lito. dal Panirc. Noi. a dir vero. in cc,- E ~on ciò_ a'b?iamo detto altresì che s~ienza ren sappiamo già che ìa mag- "_Ogham?_gmdicare noi se e quando gioranza àel Partito è con noi. Le s,a poss1_b!lee. «?Cmcsi debba e pe,5, nuove vie del Partito però. senza esa compiere Ja 1usione coi comunisti. q11i,•oci e senza amlr.lgi. debbcnc, es.- la ~uale. ad ogni mcdo. non doHà_ sere 'decise dal Partiio stesso. Pecma! essere s~ttonissicne nostra ai ciò. nei continuiamo a clriedere. a incomunisti, come verrebbe ad essere sistememente dùeder<! che il Partito quella che è stata decisa a. Mosca. ,·cng, immediatamente c::nsuhato. LA DISCIPLINA L:i [)irezione sre~sa. del resto. ha JL PARERE DELLA BALABA:-.!OFF gi~ ccmccato il Congresso per il E DI HOEGLUND l!icrno del prrssimo aprile. La 01:-ezione tenga iei:le alr impeMa. e la disciplina?. domandano alcuni. 1ci siamc perkttamer.te del loro pare;-e che in una crganizzaziuie qualsiasi e specialmente in una uganizzazione internazionale di lotta ci veglia. sia indispensabile una ierre:t disciplina. E riconosciamo che. nelle: questic,ni di natura puramente intemazicnale. i partiti riuniti in una crganizzazì~ne inte:-nazionale debbonq a,·ere una disciplina. Bisogna ·però intendersi bene anche intorno alla discipli11a. Valgon::, Qtri I~ parcle· del13. cc...mr,agnaBalabanoii. che con:i- ~~e brne tanto i compagni russi quanto QueJli·italiani: e La disciplina - scrh·e ella su queste stesse colc.nne - non è oggett~ c portabile. non è una ricetta di une statuto stampate 1. gn" preso. Checchè avvenga però. il CemitarG di Difes:i t::rrà iede ali" impegno. da esso assunto di irc.ntc alla m1ggic~anz:. del Partite. Il Congresoscoialista fl■-to pel p.oealmo ap.ne 11 Slptarll dliPartiti .,1lsslt■rl1 ~ Al momento di andar<: in macchina ci giung€ notizia che la Dirc-zicne del Part;to cedendo alle insistenze del Comitato \Ù Difesa Socia.iista, ha deciso di tenere improrogabilmente il cong~ nel pro~- simo aprii::.. La data òovrebb'es..-<ere quella già fissata antcc.cdentemcnte: l'S aprile. Ma siccome in ouel giorno ci saranno le nozze orinci!>cscbe ,. !)Oi i reali si r(cberanno ·a Milano - do,..-c avrà appunto lucgo il congres!;o - la data chvrà essere ço~osta di alcuni giorni. Il cc:tgresso però dovrà. al più IL.di. tenersi al 21 aprile. Evidentemente, quelle condizioni e quei documenti scollano anche agli amici del Piu" Avanti!: han timore di parlarne: han 'timore, cioè. di far conoscere la verità, tutta la verità, niente altro che la verità. A Roma, il Congresso del Partito fece 1 itirare al compagno Lazzari la proposta di adesione incondizionata alla Terza lntemazi-onale: appunto perché l"adesione doveva rimanere condizionata a precedenti concreti desideri manifestati dal Partito. Difatti. se !"adesione alla Terza Internazionale fosse stata incondizionata, a che scopo mandare a Mosca una cosi larga delegazione no'Stra? M.a questo è ragionamento troppo semplice per i superuomini e i supercritici che dirigono i terzinternazionalisti. Troppo semplice: quindi meglio giocar di equi- ,·oci, di malintesi, di furberia da lavandaie. •: Quando a Roma aderimmo. ancora una volta. alla Terza Internazionale. cio' \·oleva dire nulla piu· che la fusione con i comunisti ··. Cosi fanno la· storia i superdei del Piu· Auan#i!: con queste falsific.aziom! A Roma nessuno parlo" _d"immediata fusione con i comunisti, nessuno incarico· l:- Delegazione di definire le condizioni di questa fusione: la Delegazione fu mandala a Mosca per sentire le condizioni che Mosca ci voleva porre per l"entrata nella Terza Internazionale: nulla piu'. Il Segretario del Partito, che diede le ultime istruzioni alla Delegazione, non puo· che confermare esattamente quanto noi diciamo qui. " Sentite le condizioni senza impegni - nè di Partito nè personali - e riferire poi al Congresso del Partito per ìe decisioni in proposito". Questa la verità incontrovertibile, sulla quale è inutile ogni arzigogolamento àvvocatesco. Invece, la Delega.zione che fa? Da Riga ci fa sapere che nulla sarà compromesso. che tutto sarà rimesso al Partito, che il manE il compagno snxlese Hoglund. il cui passato di ri\·oluzionario e di -.:.:munista ci dispensa dal p;esentarlo - egli è membro del C. . E. della C vmintem scri\"e che le tesi deUa Comintern contengono utili e buone tinee generali. ma che ia loro applicazione de,·e variare a seccnda, dei paesi: e si scaglia contro la maledetta aòitudme di copiare rutto ciò che è russe,: e scrive che questa caccia alreretico, questi ererni ostrac:smi respingono dalle nostre iile tutti ~loro ohe, pur essendo disposti a iottare insieme a noi com:-o il nemico capitalista. non hanno nessuna prediieuone per la permanenza tra !_eolcgi in eterna discussione. Intanto s1 dr.nuncia che il co;npagno Fioritto si è dimesso da segretari'> dd Partite,. Disfattismo rl11luzi1narll Certo. noi ci inieressiamo alla ,·ir- ,oria dclb classe o;,1:raia: ma noi non ;,l,hi,•mo a·c1111int<:re:-'e a che la ri,·oluz:crn~· -i ,iroduca in un"Europa esaus:a ,. ;:alas~ata a bianco. e che il proletaria!o non rice,·a d:illc mani della bore-hesia che de'le rO\·ine... dato della Delegazione è semplicemente quello di ascoltare, nulla piu" per vedere u.n po· che cosa potrà concludere poi il Congresso nostro.... Ma arrivata a Mosca. la Delegazione, di punto in bianco, cambia parere! Nulla di male: ma la Dekgazione decide a Mosca di far cambiare parere anche al Partito! E questo è sembrato un po troppo. ai compagni Disciplina, sì: ma necessariamente adattata alle nc,srre abitutlini e alle nostre t:-adizioni. alle n<,stre mentalità, che sono tanto di\·erse dalle ahitudini. dalle tradizi:::ni, dalla mentt!lità dei compagni russi. ROTTURA DEFINITIVA CON LA lii.a INTERNAZIONALE? A.dunque - domandano i fusionisti - \ viete \"Ci rompere tulti i ponli con la Terza lntemazicnale? ~o. n.:;i non vogliamo rompere i ponri con essa. nè H,gl;'1m~ costruire ponti e.on altra. Trotsky in ri-.poq;: a una domanda ind1rizzat:t:!li cbl corri--pondcnte a :\foc:ca ,;._.: e .\hn::hl'<tei" Guardian . Co,1:.: ,·a clu .. qu ..ndo "i parla coi <:oc:,,• l:<:ti italian; ,,i adopera un lin!!u!!~O eh~ i: t;··;o ì"o;,po,to d: C(ud!q u,:,to coi !!;•:,r_ r.:,li!"-ti in~~cc:.i? Alle sezioni TESSERE PEL 1923. La Delegazione non solo ascolta, ma decide: decide anzitutto di bocciare alcune elaborate proposte del compagno Serrali rappresentante della maggioranza del Partito nella Delegazione! Cosi i rappresentanti di una infima minoranza del Partito deliberano ipso facto sulla sorte del Partito, sul suo annientamento! Il compagno Serrati prevedeva che le condizioni accettate dalla Delegazione per la fusione. non sarebbero siate accolte· dalla maggioranza del Partito: ma la maggioranza della Delegazione - rappresentante dell'infima minoranza del Partito - se ne infischia: fusione e basta! Chi non è per la fusione fuori dal Partito! Cosi la fusi°one sarà facile ed immediata. Avanti! organo fusionista, primo ancora che il Congresso si esprima per la fusione: \'aie a dn-e Avanti!, organo della minoranza del Partito, contro la maggioranza; Comitato Centrale del Partito Comunista Unificato composto di due terzi di comunisti e di un terzo di socialisti: vale a dire il Partito diretto da una minoranza la quale finora ha dato prova della piu· aperta disis_tima verso la maggioranza; Presidio del Comitato Cenlrilk del Partito Comunista Italiano costituito di quattro comunisti e di tre socialisti; da per tutto in maggioranza i comunisti che nel nuovo partito sarebbero minoranza: Espulsione del "Gruppo Velia"; · Espulsione dei deputati socialisti contrari alla "fusione ··; .... Espulsione, cioè, di quattro quinti del Partito. Poichè dopo il gruppo 'Velia verrebbero tutti gli altri: il " Gruppo Nenni ··, i componenti del Comitato di Difesa Socialista e tutti gli aderenti a questo Com.. che sono poi il Partito! ... Difatti si è già cominciato col manifestare dei propositi molto buoni, molto generosi verso di noi da parte dei terzinternazionalisti. Leggete l'ultimo numero del Piu' Avanti!: un bel corsioo in prima pagina per dire che i terzinlernaziooalisti non sentono alcuna solidarietà con il compagno Nenni incarcerato, per la sua opera di giornalista di partito e per una conferenza socialista in lsvizzera! Nessuna solidarietà con quest'uomo che sconta la colpa di aver difeso il Partito e di averne tenuta alta la band,iera nell'ora piu' grave e piu' difficile "del proletariato italiano. ·Per fortuna il compagno Nenni non ha bisogno di certa solidarietà: a quest'uomo che non ha piegato di fronte al pericolo, che è rimasto al suo posto di lavoro e di battaglia quando la reazione infuriava, è sufficiente la nostra solidarietà, poiché è la solidarietà del Partito, che invano gli amici del "Piu' Avanti! " tentano di demolire! V.adano, vadano per_ le sezioni i fusionisti. gli uomini, cioè, che ·· non piegano··. che non hanno "mai piegato", diritti come fusi; ma vadano a dire la verità; tutta la verità. Vadano a leggere i flocu. menti della ·· fusione "; le quattordici condizioni note e le altre tenute finora nascoste, ma pubblicate nel primo numero di Battaflia Socialista! Vadano, vadano a dire che essi non sentono alcuna solidarietà nè con Nenni, nè con gli incarcerati che la pensano come Nenni. E vedremo l"accoglienza ché avranno. Vadano a dire anche un'altra verità, assolu~, inoppugnabile; cioè, che le condizioni di •· fusione ", di subordinazione, di distruzione del nostro Partito, stabilite arbitrariamente a Mosca non sono modificabili. E non si tenti, per carità, il diversivo del rinvio del Congresso, con certo falso sentimentalismo, che ci siamo sentiti spiatellare proprio da quegli stessi che nel " Piu' À\"anti! " neJla.no la loro solidarietà coi nostri compagni incarcerati: il Congresso si deve tenere /"otto aprile 1921. Non un giorno dopo. \nnunciamo che le tt,:,ere --0110 011'.1tc cd a quelle S<:zioni che le ,ff'-' :,l'fl t i"i~:e,1e nl· iu iatta ta s;>edizione: •-:, ii:01•0 p-.,ò ; ·1co~a parecchie ~czioni .:!:.· ;·011 le hanno ancora chieste. r-:· ncce"ario arlo ,-uh:to 111wndo ana r;::hit~ta ir . .? per tessera. La Commissione Esecuti ,"<!. AI NOSTRI LETTORI. Abbiamo sempre parlato di condizioni per la ··fusione". Ma è un errore; si deve invece parlar di subordinazione del nostro Partito al Partilo comunista: anzi, di soppressione. Figura.rsi che coloro i quali secondo le condizioni di fusione do- ~nbbero dirigere domani il Partito sarebbero i comunisti che a Mosca si dichiaravano contro la fusione con noi! Che bella fusione, eh! Che armonia! Nè si venga ad imbrogliare il Partito con proposte di rimaneggiamento di Direzio9e: no, nessun rimaneggiamento, ma il Congresso! Soltanto al Congresso spetta l"esame di tutte le proposte che si vogliono fare. L'adesione fu ,·otata a unanimità. Secondo l'imito della Terza lnte:-nazionaJe fu mandata a Mosca una delcgazicne di cinque compagni. per sentire e riferire. E come e quanto tale delegazione abbia ,·areato i limiti assegnati alla sua iunzicne. noi non vogliamo qui esaminare. Ci basti constatare quali furono i risultati delle trattative. CHE COSA \'OGUA\10 :--JOI Orhene. che e.sa vuole codesto Comitate di Diiesa? Contro chi dene organizzata la difesa? :\"oi ,·cgliamo restar noi. voglia.in:> rescare il Pa:-tito Socialista J1aliano. V&gliam3 restare quel che fummo, quel che siamo. Un partito idealmente fedele ai poscuJati programmatici della Terza Internazionale. al principiq della dittatura del proletariato coi Consigli degli operai: e diciamo idealmente fedele, perchè sinceramente sentfatnv che. in questo momento. se ci chiedessero di più non potremmo darlo. Ma. anche per quel po· elle ora i>ossiamo dare. noi vogliamu restare iedeli al programma classista. lonçani da ogni connubio coi borghesi. lontani da quella pclitica che seguono i sacial-~emocratici. E tutte, ciò è detto chiaramente nel nostro manifesto. Per completare le nostre colleziom d,·' 19~~ ci manca ancora if numero ~7 c.iel 9 ,<..11cmbre rq.22: chi lo possc<les~e farà ,-,.sa ~rata im·iandocelo. L'Amministrat Jre. AGLI ABBONATI. Che identità di vedute! Ma questo è nulla per i nostri terzinternazionalisti del Piu" Avanti!; •· sono formalità, sono pettegolezzi, sono pretesti per allontanare la fusione··. E se per dannata ipotesi il Congresso dovesse essere procrastinato ad arbitrio di coloro che non lo volevano e lo sabottano, IL CONGRESSO LO TERREMO LO STESSO NOI: NOI, CHE SIAMO LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEL PARTITO! Primo risultato: I 14 punti di Mosca, le nuove condiziotri, che ogni compagno, ogni nost:-o lettore oramai conosce; fusione immediata del Partilo Sccialista ool Comunista con rinuncia al nostro nome. e là dove esistono un giornale socialista e uno La risp~ta a <:celestademanda non è difficile. Noi voglia.mc, cLiienderc ia ,·lca. l'ec;istenza del Partito centro coloro che. senza saperlo e certamente in buona iede. vnrrebberc, seguire una tattica che lo Porterebbe alla mene sicura. Noi ,·ogliamo conse-,·are il nome aJ ncstro Partito Socialista Italiano, e questa non è questione puramente idealistica. come si legge neU'articolo di Zinovief. quale iu stampato I 10 eca l:i1no .an o Il qual manifesto. nelle sue ultime linee. rispon·de anche a un· altra domanda, che ognuno certamente si farà. E allcra. ,·pgliamo noi restar sc,li? \ tuui i nostri ahbonati che nO!l son) i•1 1 egola COi pagamemi in,viere.mo ;oro l:t d;,.ta e<"at•a che è scaduto l'abbon:t-ntnt'>. ccl uniremo una cedola postale: con ,·,•a di abbonati risparmieranno le spese del , ~glia. c<l e,·ent ualmente quelle ùel rimhorso postale che saremmo obbli;::.tti a in,·iar loro -.e non .-.pcdiranno al più presr,J !"importo per mettersi al corre:1:e. ;::,,:come il no,tro giornale non ,;,•e di fo·1òi segreti. è nc::e:.sario che rutti i s:.ic1 :,1,hc,nati facciano il loro do,·erc. L' Amministratcre. I terzinternazionalisti sono nemici delle formalità e dei pettegolezzi: accettano tutto, pur di vedere distrutto il nostro Partito, pur di vederlo diretto da coloro che fino a ieri ci hanno bestialmente diffamato! ·· Nelrinteresse del proletariato " - essi dicono. Ah, si? E' un interesse del proletariato cambiare il nome def nostro Partito, o è invece un regaluccio che i nostri compagni della Delegazione hanno dovuto fare alla Delegazione comunista italiana che non ci voleva nel Partito unificato? Il mottodi Jolanda l:n celebre artista di Roma ha a\"uto rincarico d"incidcre il motto della principessa J olanda, futura contessa Cah·i. duchessa di :\iontcmagno. Poche pa-• role: e L'obsracle excitc mon ardeur >. In francese! Si. L ·ostacolo eccita il mio ardore. si pote\"a dire benissimo anche in italiano. E che dirà ora Mussolini?

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Togliamo da un confratello americano e diamo volontieri diffusione alla seguente lettera che è una forte allermczione di lede e i;n irido di dolore di due Fieri lavoratori che dc anni gemono_ innocenti, nelle gaie, e della Repubblica dei dollari. micc, A noi nc11 rimane che di ape· $,•pi"Gmo trovare 1:1 i_,rz:1 di resial ■oeiallatl Italiani DA BOLOG I A A ROMA L" ··uNITARISMO ALLA PROVA"' Compagni! sentono che ove mancano discip-lina, coordinamento. accentramento d"esccuzionc direttiva. o,·e manca insomma la legge di una sana democrazia accentrala. ivi sono immancabili le sconfitte. Dal Carcerè, gennaio 19?3· Più ,-e-tre. durante la nostra prigiooia. noi vi abbiamo rivolto la parola attraverso le sbarre che ci precludono la libertà e i più elementari ed inalienabili di:·itti. Non per invocare la vostra solidarietà - essa ,·enne spontanea. genere-sa e pronta. e si afiermò sempre più. di mano in mano che. magistratura e sbirraglia rivelavano il prci)Osito {ii perderci con ogni mezze e a qualsiasi costo - ma per iede. per passione. per gratitudine e per orgcglio vi abbiamo rirnTto la pa.-ola. La difesa ha ottenuto la ritrattazio11.e di due imporlant:ssir.,i te"5ti d·a.::. ;;usa e ha scoperto che un le,zo. Goodridge. ncn è Goodridge. e che questi prima di essere uno spc1giuro. 111 W1 ladro. un imbt~YgliO!!e e t:n bigamo. Oltre a ciò la ùi:es1 Ira :-;11t:-acciato un nuo,·o teste n0Ila µersona di Roy F. Gould il quale si trovava presente a una grassazione, ha vist~ gli .1t!,ori e nega la nostra presenza !Il !urgo. Si sono onenutc molt~ :.iltre eYide1tze. in- nosrro ia ore. eùdcnz:! ~he per brevjtà t~alasciamo di esporre, ma di tale \·alcre da assic1:rare. 1r: un caso comune. la re,·isione del :>recesso. guardare al patibolo o alla an~o, p111 crrenda carcerazi:::ne perpetua., ·e11za debolezze e senza \"igliac:.:ht::riét. Adolescenti appena. conoscemmo il di tac 'C dai llC,St:i cari. r C::>::Sità dei pad;-one. e la Yigliaccheria del rr.ondo dabbene.. .\ ,·cnt" a11n1p-ei:?- ri,·amc lo srud:J e la letta. ai iacili amori e ai!;: c:.--ttcla. E .nella lunga ,·igilia che sa ogni squallcre. ogni p~na. cgni insulto. e cgni umilia.zknt nnturo in ne, uuella iede (he siida e vin,.e rgni nemico t d og111a YC..r.:,ita. la ied~ elle la letta e il ctclt,rc 1ern1Jranoe non abb'.lt1Gr10. E vapj,i,-1,iiC,da molto 1cmp::..ciò che la '-·ausa <:hicde. e il nemi;.: se::rba.... t<.:re aUa pena quctidiana c. 11ell1 nor; peggiore delle ipc te-i. sapremo g!lardarc in Yi r ii came:k:e che 'i !,'g3. e di cagliare al Ilìvndo dei k ·andi ladri e d~i gran.:!i ,, as ini !a ne 1-:1 e trem:t male<liz1c11c. Fin dal 1919, e piu" distintamente nd 1920. il Partito socialista italiano senti ::ualc potente fascino esercitassero sul p, oletariato italiano l'e, cnto mondiale della Rivoluzione bolscevica e la organi:z.- zazionc di una Internazionale rivoluzio• 'lari a. i\\a il Partito stesso - le6ato alle vecd,i.: devozioni per gli uomini. cd all"ador,1zione di una forza fittizia valutata sopratutto dal mur.cro dei mandati parla- .:1cnlari cd amministrati,·i. e dall'unità apparente ·di tendenze politiche impreci- ~e cd opposte - rifiutava di accogliere i consigli della Terza Internazionale per u- :ia decisa epurazione. sulla base di un p1ogramma chiaramente rivoluzionario. Sono questi rudi lavoratori che ai P~- nc:6irisli i ntellcltualoidi dclraulonouua - 0 veri sciovinisti dei comodi socialismonazionali - ricordano la fine ingloriosa della Seconda ln'.ernazionale. L'organizzazione Federativa della iallìla Internazionale era un indice del suo carattere anti-inlcrnazionalc cd anti-rivolu.ziooa.rio, e fu la causa della sua inefficienza allo scoppiare della guerra. Per fede: e vi dicemmo che voi soli potete strapparci al baia e ridarci alla vita eh' è libertà, aziwe. amore e odio: che da voi. e 11011 dalla legge. aspetta,vamo giustizia. Per passione: e vi gridammo colranimo esulcerato. il sadismo di persecwzione. le menzcgne. la duplicità dimostrate e usate cont:-o di noi dal giudice Webster llia:rer e dal prn~utore Katzman. E gridammo le trame ordite dalla poliziouaglia ~ agli ordini dei primi - e:nde crea re cotta cor:-uzione la minacci:i. e il ricatto. tutti i falsi testi ct·accusa. senza i ouaJi sarebbe stato impossibi!~. non g:ià di condannarci. ma iina,H.:o di accusarci: e vi dicemmc che i giurati - in meno di 4 e-re.dor>0un processo durato otto settimane - trovar-crt0 il mudo di condarutarci alla pena cai>ital~ .. Poi, quandQ il verdettc di morte vi fu noto. voi, compagni e lavo:-atori. avete saputo ruggire l'ira e il dolore che vi avvampavano il petto arrovellandovi ét tutt(; le audacie. e, sfidarub la punta delle baionette degli inC(.6Cienti fratelli soldati. e la brutalità dei mercenari sbirri. vi siete rovesciati su le vie e le piazze d·ogni città del mondo gridando in viso agli este:-refatti e tremebondi rappresen· tanti e servitori dei nostri giudici. dei nostri carnefici e dei nostri persecu~ tori che vai non siete disposti a lasciar compiere impunemente il nostro assassinio. E lo schianto della dinamite libe~ ratrice. si unì al vostro u:-lo immenso. titanica voce di dc,lore. di volontà, di perdizione e di redenzione. E noi vi abbiamo detto che. a quell'urlo e a quello schianto .dobbiamo la n.>stra vita. Le belve sentironsi il vellc, bruc.iare-addcsso, e rallentarono la stretta. Alt:-imenti si sarebbero aifrettati a consegnarci al boia ·che. nel silenzio d'una brutta notte ci anebbe legati ed arsi sul rogo senza ilamma del secolo XX. Ma voi che durante la più bieca reazione della storia avete saputo ccmpiere un gesto sì bello e sì Possente di solidarietà. oome pochi ne ricorda la storia non del tutto iaglo, rfosa del p:-oletariato. voi non disarmaste - fidenti e decisi: rarma al piedeE n..n per credula necessità, ma per impulso del ·cuore abbiamo nor esternata la nostra gratitudine e !"or-· gc~lio di apparten_ere alle vostre sclùere sac-e al divenire umano. Per impulso del cuore .... ! e abbiamo. pur sapendolo, ripetuto male ciò che alcuno di voi disse da maestro. ciò che ,•oi tutti sapete. Ma dovremc, perciò sperare di ettenere giustizia:- . iente 2ifatto. Ce lo dis e. con lungimir;ime· sap1e11z.al.o stesso giudice Thayer Quasi un anno fa. Vi ri- (."{Jrdereteche egli iissò rudienza ric.hiesta dalla diiesa per chiedere un 11uovc prccess:>. aila \'igUia di Natale. Egli ave\'a già decis:) di riiiuta;-ci H rrocessc. e sçelsc coJ1cristiano spirito la vigilia di Natale. per r•allegrnre a noi ~ ai nostri larr. ii gicmo di :'!alale. cvi suo comprensibilissimo NO. Ricorderete, anci1e il su~ ;·iiiutcOiscorso famoso, dc~o di lui. l)u;: :>ezzi d·impcstura. di bile. di ,·anit:1 e d: malafede. Thayer riportò una pisciata gforidica <run suo collega:"' eccola. se n:11 ;_e tualmente, almenc, in sostanza. · I giurali i>{Ssono negarsi di credt!- re ai testi di difesa. anche se sono più ,wmercsi di q1rei./i d'accusa: e possono basare il taro verde/io di co/pabililà anche credendo a uno solo fru lutti i testi d'accusa"· Thayer preparerà un·altra disccrsa. per quanto ci rifiuterà nuovamente il processo, pcrchè egli sent,~ il bisogno di cop:-ire lo spirit:> coll<1 lettera. ma se volesse spicciarsi. po· trebbe giustificare il suo nuo\',c riìiuto rip';;ltendo. semplicemente. le parole già profferite. e dà nei riportate. . Allor:i., direte vci. pe-chè avete richiesto la difesa legale? Noi r abbiamo richiesta, e voi r avete iinanziata per delle b~ne ragioni. Presi cc-Ila violenza. accusati. e costretti c::lla violenza ad un processo. nei abbiamo dO\·uto ricorrere alla difesa legale, la Quale è la sola difesa riconosciuta dalla legge. per essere tutelati nei nostri diritti. e per dimostrare. a rigor <li legge, la n::istra innocenza. Ma non abbiamo rna_i creduto che la diiesa legale iosse capace ili cttenere giustizia. Noi siamo riusciti a dimostra-e la r.ostr:i. inn-::~nza, Nella più indulgente ipotesi, la giuria ncn poteva condannarci che usando il dubbio <:ontro di nei. E il su menzionato discorso dei giudice è tutto uno sf::rzo per giustiikare I' azicne della giuria. Ma è ozioso pariare di Questo. Ve: compagni. runici. e lavoratori, sape-. te benissimo pe:-chè ci dichiararcno cdpevc:»li. E il silenzio dei giurali. dopo il processo - dissero che .ave,·ano giurato r uno atr altro di non parlar? di ciò che p~ssò in camera di delit-erazione - parla di per sè tesso. Per essere liberati dobbiamo ottenere un altrv pr..:::-:ess::ie. dobbiamo \·enire assolti. Dunque il iatto di ottenere un alfro processo. non è decisi\ o per la nostra ,libertà ? E dovrem0 dirvi che la difesa kgale. da s::la: è ìmpvtente? Do\Temo p::irlarvi di Mooner e Billinl!? Dei ma-tiri di Chitago? Di .Ice I-liii ? Oci prigionieri oolitici ? Dei recenti processi dei mii1afcri? Degli ultimi arresti? Dovremmo dirvi che dai TI1ayer e dai Katzman che a111. ministra.no la giustizia di classe noj1 P. r la diicsa delr e i~renz:1 e •il I non fr clelr id aie. era ,·amc decisi a I !-'.'~riiicio supreme;. M::i sper1111mo di c<1de:-enella pllgna. é1 petto S("~pert0 !..a carcerazicne p~rpcrna sigiliiica 1111 martir~io più lungo e ptìr atroce di una esecu1ione irnmedia;~. Pt:nsate- .i. e pensate cii· -..ss:1 è anche la pa 11;,.iwe più redditizia alla borghesi:,, M:rchè risparmi::t b. 1-'°= 2 d~i boia e ;,. 1i d:'l il i;urc:; del 110:-trr larnrJ. •• ,1· quam~ a 110:.<l.11c.:..:; O LIBEP.- ·1 A." O MORTE . .-\ vci. .._•rmp:igni C l:1-.~1r.11r.riil. nostro guall[o! · t,ra e ~c:morc p:!r 1:1 l?ivoluzioicolu San> Rarto!omcn Va.1zefti. - Lasettimaonoalitiicna Italia Il crc••i,-1a ieddc. che ,·oglia. ulic colonne d·un g-iorn:tlc se11imanale come il nostro« .\,Tenire . r.assumerc brc,·c·11e.1tc g-li ,·,cmi politici ddl"nh.ima se11iman;;. ('o,·rehh,·. !llllanz: lllll0 registrare I cJ:- •~or.,,i cli Sua F..:cdlcnza :\I nssolini e .!di e :. 1 1 re Eccellenze e Sot 10-u:ccl!.:nze i-1,ci- " e c!1.- ~tani,.:. pd bene e per l:i. gloria 11·:t-i!i.: al go,erno della C0!'a pubb'i-:.::. :-.'.:,.i lettori ci Yorranno. cortcscme:tte e 1>n,,~t:1•cm~·ntc. risparmiare sifbtta ;:,.. u ·1. p-:rd1c; se. in:ziando que t-a ruiJ,•;n. no; n.>l.:~::.i•11o0ccuparci anche di q;:ci <h· fcor:,i. ii: ,·erità. cominceremmQ i.n ..: r :1r'..:1r, t'lnt<f e 1-anio il duce ::: i .;noi e 1~·o degli 01g-ani m:ig:1i dd fa,òsmQ i1a già dc,mandato :d scna:-c.re .\lben:ni se h:i ,·o<?"liarii far S\J5-pende~·t!per qualche mese il suo g-iorn.1Jt:... Poche parole a l•uon 'r.tcnJitorc b:, t:1110. :-.ra. per ri~ornare :>. l,or,1ba 1Jrase dcsi=nat;,. :hl e,-s~r proibit,- anch·c-,sa). a ecc•ziom• di quei qu.,i.tru g-at11 di scciahsti e dt:! ·enatore :\lbc:~tini. chi osa iarc ·opposizione al !!01·erno iascista? Popolari. ra::lic:tli, ,kmocr;uici. alla Camc-ra e iuori di essa. tu lii per .\f us:;olini. B:,nchicri. inàusrriali. botte-gai. t uni Jx!\ fa~i mo. l mpiegati. ,.1,1gbtr.,li. f,rcf~sori. n11<estrl. tutti col dist:nti,·o del fascio a!rocchiello. c.,··,it.c,;;;.,ori. che non ::.arcbbe co5a .;ai:- :--ig-norc ele~mi, intpicl!'«tt:. 111.,c;;trc. tntg-1a !l , olcr fissare il principio giorn ! 1:~1: :e per • Git:.,·,i11czza : ... co di 1,a~ umLrc regolarmente il loro pen- F.1,pure. 110. X o: Se ~teriormcntc è . ,ero L le- loro parok-. co i. intimamcnce. in realtà le cose .;t;rn. Dt·! re 10. il pensiero loro è sem11r.: lo 1;0 in m<>do ben dkerso. :'.\oi stessi ahstcrro: un'Italia grande e forte; ottenc:-rc hi:-mo !?i:t scnti10 co! no:-tro orecchio in. con la iorza quel che non si può avere du triali e uomini d"affare esprimersi con c?l co1.. en ro: rigori inesorabili contro molti dul,bii. con moira incredulità e diicl-iunquc tenti attra.·•,crsarc i progetti dd fic!.:nza cui J:!"01·ernofascista. PersoJte in Governo: restaurazione della morale pul)_ i:-raclo d1 ;::iperlo ci hanno a. ,-icur:iti eh,· blica e pri,·ata: pro•.czionc del laYoro; ~ nchc la ma~sti·.llura com;ncia a. ~enti re e!, ,·azione spirituale e religiosa, ecc. ccc. , i; pc ..o. dell.1 11110,·a:imor:1à ~- comincia E come base fondament-alc ·di tale poli- a :<emirc i! hi•ng-110 d1 fr.r ,·alere la su:i tica. com·è naturale. una ione marina. 111clipencknza. E r.<.>1d• ici:-1mo d,·i maluun forte esercito. una ,·era e seria e du- ·ìtorc. chc c1 a"s1cura1,o cominci a seroc.i;- ratura restaurazione delle finanze di {!::.re •ira I corpi :,rmati in <el!"nito all"inStato. , ;,<lenza ddla milizi-a nazionale. Programma magnifico. come si Ycdc. Il tt:11 ore è stato tale. la forza dei 11110,·i Del qua.!e. bisogna pur riconoscerlo, si ,lc-mi11r,111i ì: tale. eh<' molti non osano cominciano a ,·edere i primi .:ri 111121<i1re apertamente i' oroprio pensiero. che cl: attuazione. molti. ner 1Pr,:i1:adeboleiza o ,·ilt.ù. ostenUn rialzo della morale si è notato su- tano c..-11~cn<o e plau'-o. :-.1:i i ddusi. ! bito a vista d"occhio non appena gli agen- malco:1·enti ci .'ono già. Ci sono ira g-li ti del Go,·emo i sono messi. cou fervido ,1,•<::ì ,,._ci!'ti. F. i !?:o,•emi retti soltan:o zelo. a sequestrare libri di PrcYOSt, di d:illa forza 11011durano :i l1111!!"0. ~faupa ·ant e simili; -il sentimento religioso i diffonde in modo salutare da quando, finalmente. è tato rime so il crocifisso nelle scuole: e che le finanze e la xxx. li ICllt111f ne .,, CIIPDI Bini nostra considerazicne ali" estero vadano Dopo scriici gi.o.rui di detenzione. il di giorno in giorno migliorando. si ,·c<le cum~agno Pietro :'.\cnni i: »tato rimesso subito dalle condizioni della nostra rn- in libertà pro,·,·isoria nel pomeriggio cli lt:ta. Fra poche settimane la riostra lira lomcnic..--..scorsa sarà a 50 cente imi. a,·c,·a annunziato. sa. -·--- lendo al p_otere. Benito )f ussolini: e difatti la lira è... ancora a 25 centesimi. un succe5S0 mne.gabilc ha lUlta,·ia otttnnto l?"ià fin d·ora il ia cismo. conquistando il potere. I suoi c..-ipi e sotto-capi hanno tutti delle magnifiche cariche. mal!"nificamentc retribuite: questi è console. quegli è commi•sario. que t"altro è preIl giudice dando cor:,o alla denuncia contM il CQmpae,'nc Pietro ~cnni in base -,~li anicoli 24, e 126 del C. r. ha ritc1,·llo che. a! 1110111emodell":arresto. fosse t,ascor~a la flagran"!a del reato e che '!llindi clO\·.:-,c e.,scr,· conce-.sa la lìhcrtà nron·isoria. fetto. e pochi giorni fa )lichelino Bianchi --.nicoli ;;critti ria Pietro :-.·-:-nni ;.uli'c ..\- i: persino . tato innalzato all"alta caric.-i di Con ig-licr.: di , tato. Xdla qual cosa.. però. noi. sinceramente, non tro\"Ìaruo 1,ulla di anormale. F." n:>..turale che quando l'll partito conquista il potere. mandi ai principali posti di ,·edeua i suoi uomini. i suoi militi. Or:i. noi non cono:-.ciamo per;.onalmentc nc.,,,uno di quc ti nuovi con oli e ahi commissari e prefetti e con- :,iglieri di Srat o: 11011po. iamo. per con- •e_i:-ucnza. c--primere un giudizio. :-.r a si ,,. •r,wo cicli.: voci. cki pan:ri ... Le :-Otite c1ain· Ji11{!":1e, ., 'dc11tcmem,·. i ·oliti inCome è nc:o la denunzia si rii cri. cc ad \ i,liri,;_ ,·.rnti: . alla conicrenza di Zurigo. e olla dichiara1.ione cli olidarictà pubblicata eia! Comit:uo di cliiesa _ocial:--ta dopo \"arres,o di G. :\f. Serrati. Il compa.~no . ·eP.ni è ,tato accclto alh -.ua 11-cita dal carcere da tutti i co111p~1i con lc più vi,·e attc•ta:doni di affetto. La i:i.mi!!"iia dell"c .\nenirc del Lavoralore te tutti i compa!?:ni italiani adla $, iu< ·a nwntrc ,i compiacciono con lui per l"aYnn•1la liherazionc ~i augura che ia montatur;, che te. h:i colpito. come In colpito C. :d. • crr,_t; ul :iltri molli valor J,i e i,·'.ldi militi cld J';,nito. -,i !--~Onfi r:,picl'lmcntc. Occorse tutta una lunga e dolorosa esperienza perchè il Partito secialista ita, licno ,cdessc !"abisso al cui orlo l'aveva tratto il lavorio riforn1ista svoltos.i all"ombra dcli" unitarismo. Il collaborazionismo 'ld campo parlamentare, che tanto commosse il massimalismo formalista intran- ,;igente, non era che il piu· appariscente ,lei morbi del Partito fra il 1919 ed il t922. Ben piu' dannoso al proletariato italiane- era s!ato il suo disarmo, il disarmo del suo sp:rito, l"abbandono di ogni atti- ,--:tà d'totransigenza classista. l'accomodamento colla borghesia sul terreno sindacale e politico, il d.ichiarato abbandono del 'programma ri,,oluziQnario, la ~confessione e spesso la denigrazione dei generosi tentativi delle plebi reduci dalla guerra, lutto cio· sotto pretesto che la s1tuazionc nazionale ed internazionale volgesse a destra, e che il destino proletario {osse ormai segnato per un lungo periodo di inoppugnabile riassetto delle borghesie. Il danno di questa pratica controrivo. luzionaria fu tanto piu" grande e condan. nevolc io quanto lo si alternava e lo si controbilancia va con declamazioni pscudc--rstrcmiste che disorientarono la ma3. sa e scombuiarono nella sfiducia e nello scoramento la coscienza dei lavoratori. " .. Furono queste le condizioni che permisc.-ro al fascismo quel graduale indistur1:-ato sviluppo e quel rafforzamento pe.r cui dalla dittatura borghese larvata di dei:r.ocrazia, si è compiuto il trapasso concordato alle forme violente della ditta. tura armata Dalla fin.: del I 920 alrautunno ! 922 si è s\·oltc un penodc di ben dure esperienze pei dingenti del socialismo italiano. Alla fine di tale esperimento ogni socia. lista convinto, ogni osservatore sincero ed attento dovette riconoscere il danno àel non aver rotto prima d·allora la fal- ~a unità coi riformisti e centristi, del non a"l-er troncate le lotte sterili fra socialisti rivoluzionari e comunisti, dal non aver formato di queste due frazioni un Partito unico. Questa esperienza insegno· ai sinceri cd ai volonterosi quanto fosse pretenziosa P. leggera !"accusa di •· incomprension2 ·· lanciata sino allora contro la Terza lnterm,zionale che aveva preveduto ed ammonito. E fece riflettere quanto danno possono arrecare ad un Partilo le glorie stes• &e del suo passato se l'antica .. nobiltà·· oflusca la visione larga dal movimento intc:--nazionale attuale. Al congresso di Roma il Partito socialista, espulsi i riformisti, e poste le basi della eliminazione dei centristi. riconfermava e rinnovava b propria adesione alla Terza Internazionale. Questo atto. e pcrchè proceduto da ampie trallazioni io tre Congressi nazionali d1 partito, e nt:! terzo Congresso dclJ"ln. lcrna.zionale. e pcrchè il Congresso di Roma era stato pre.paralo con esaurienti discu"ssioni sui giornali di Partito. nelle Sezioni e nelle Federazioni, ed in ripetuti contatti tra frazione e frazione, fu vcr imente !"espressione di volontà cosciente cd inequivocabile. La massa proletaria approvava !"indirizzo della Internazionale comunista, cd craoramai decisa d'entrare a farne parte. li Congresso di Roma. per tal modo, collocava lungo il cammino proletario una pietra miliare che nessun artificio sa• prà divellere. L"UNITA" DEL PROGRAMMA DISCIPLINA - COORDI Af\E 'TO ACCENTRAME 1TO Ora. però. vegliamo di:-vi il nostro i.,ensiero sulla nostra presente situazione - situazione incerta. oscura. penC'Sa, tu:-gida d·iucognite. E Quc- ~to tacendo. crediamo di comQ_l~re un de,yere verso di noi stessi. yer.;·) di voi. e vetso la grande Causa comwte. La nostra ior7..ata impctenz:1. togtiendoci a)le responsabilità. pro~ prie d'ogni milite. ci impone il dover~ del silenzio su ccse che ci riguardano da vicino sia ccme uomini sia come rh·oluzionari. non però d'esser vih. Esaminiamo. dunQue. assieme la 110stra presente situazione e quella di tutti j prigionieri della nostra gue··ra. Nel fare Questo. ci trc\·,amo costretti a principiare- .. dal principio t'. a ripeterci. E. una neces ilà. ma. no:1 è un male. P:!rchè (inchè il danno e la ,·ergogna durano e dilagjano il :-i• verere giova. i de, e aspettare che del male ? Ch:! gli ucmini delb 1arnpc dei e dodici buoni ucmini della Con1ea di 11-.."<lham ... che condannarono noi. e delb stamJ)O dei e dodici buoili uomini delle altre Ccntee,. che crnd'.lnna:-c110 gli altri. non sono afiatto compar i dall::i faccia dclia terra? Done:rio dirvi che cosa ia la legge? I: eh~ è assurdo. ridic:;lo 1ddiri1rura. di aspet1ar i la giu tizia da llc1 legge di eia "'': dei no t:-i menali ncmi i? Il duce. però. nuò cli.-c :ranqnill:imcntt: d"an,re que,to con fono: che. ~e ci ,ono ~li im·idio,-i. e!?:li ha però anche intorno a ~è un con,cn"O. 1111 coro di encomia,t'. un'l corona d1 pul>hlico pl:intlcnt,•. qualt- ,on l"ehh.: orima di lui 11e;.•un mini,1ro J" Italia e ior<t• nemmeno all"c..,tero. PRO "A.VVE.NIREt< La ragione chiara cd onesta della dcci- . omma precedente Fr. -4_:;-1.,0 ;ione di Roma sta nell"unità del pro- :,! \T71:'.\GE,. Gri:-. ni Ciac() .. \'ci lo sapete: Da Quando. gr:1zic atrornertà dei due primi a,·vocaii in- ..-.arlcati alla n:; ira difesa. Katzman e 1 hayer riporranno la prima. iacile. quanto importante ,·irtona al pru· ,·~sso di Plymouth a ca-ice di un. di nc,i. da allora le cc e ~no ca111b1.1te assai. e più cambiarcno dof>(J ·,1 proce~ P di l)edham. li1dubbiw1e11'e -cambiarrno in meglio. La . te s.,1 stampa borghese che al rempo del n tro arresto c(,mpiev=i :i di noi u:1 \'ero lin iaggio morale.. 11dora. e J.1 moltn rempo. ca1hbiac 10110. I: .1 qu . a l~anirHla h" dkhiélrato ingiu. :tfic\bi e y r < e 'I 11. 1o. 1.,0111pag,1si:e il nemico che ha ttttto da guadagnare a perderci i a.:- corgerà che lo può iarc i111punemen1e. tate,·ene pur certi: non ci an;!- 1e mai più ira di \'Oi. Ci iarannc !:i pelle. o ci faranno mcrire. at mo :i.d 210111. i:-a le mura della loro ba tiglia. con~ hanno iat10 agli :ihri. Le prigioni rigurgiterannc, dei più iorri campioni del la ,·r ro e della libertà. E il lor0 martirio arc't il marliric della te a libe:-cà. Corro110. tradico. ccniu e, e rerrorizzate. il ,· go sir.lce'ione si curverà alla violenza e ali· astuzia del ,·olgo dorato. ella generale noi Se to1~'i quei quattro !?::tlli di ,ociali:;ti. chi o..,a iargli oppo,-iziC'11cancora? :\I ,l che òiciamo opposi:>io11c? Chi cli "'ntc ancora Li lui:' Il direttore rld • Corne:-e della ~era ? Eh. ,·ia' Come ,i i.l a pr,·11<itrc ..1. 11•<:rio cere maniic,t,.7io11i, , i. il -c11a1or<:.\lltlrtini ,i i: intc,tarcl110 in q11clia ,ua pr ie,~ion,• di iedc liher.ile: e quclh -111. ,ltfr,' clelle lihatà co-tituzionali po. tr,·hh,· ,1h:, 1-rli.1r-::q1nlche ahro liberal .. , , cchio ,tam po•· com,· ..i. -110! d1•e. :\h. 111.:nt, pat:ra_ Il ''-11:l!ore \lhcnmi i: ,oio: e po', non ,.- '-la ·o C:!li ira e< loro ch,- ha.rn o 1.-11uo1 lo '-!r.lbdlo ;, :-.1 u,,olini per. ehi: pott:he salire? '\ on c·è qumdi pn•• CQ(o che ora tenti d1 fa rìo Ji,.cc-,d.:re. \ 1,uon c011,Q. ran errimcnto ~li i: g'la ,tato dato. chiaro e -o;e, cro. \ Holo!!"na lw1111c ltn,ci:-110 20.000 Corriere della Sa:i. dcI' eo·in:iti --.TI•.. 11:i cent:-a 1<: e mcnrlionak: mo. ,-alut;, ,e.lo ~a,~o \11g11~to di Frauenlcld :--OLOTHCR:'.\: Orni Em~c1110.pa~nclo r.,l,bonam..:nto Zt;RICO: n·Audrca. per un k,voro fattomi da Bolognesi • \\"l:'.\TERTIIL"R: \\-anzo bice 1ìcrata 2.35: >f. Calderoni. rin- ,10,·ando abhonam.:nto 1 : Racco!- ti dopo la hdla cd imer~-antc 1.s emhlea rlclla sc:zione: ,ociaF ... :-a di dom, n;ca ,cor--~, 11.;:o i.cg:i. Reduci Prolcuri -. 'fil \L\\"IL: f'ietm Bcttoni > LUGA. O. - Pietro Barana WINTERTHUR . Lega Reduci. gridando abbasso la guerra, nva l'lnlernazionale dei combatlenti To:alc 1.- 1.- 2.- I.- IO.- !O.- ~ramma Fra il programma dei socialisti sincc• ramente ri,·oluzionari e quello dei comunisti. non esiste sostanziale diHercnza. Parliamo semplice alla mznlc di laovratori che detestano i cavilli degli intcllatluali da strapazzo: un socialista che accetta - come non puo· non accettare - il programma e gli statuti della Internazionale comunista. sinceramente, col proposito di lavorare con zssa per quel progr;imma. non diHcrisce in nulla dal suo compagno d1 lavoro che si chiama comunista. li comune terreno di lotta impone unità di lavoro. Il patto londamentalc della comune fede si chiama ·· Manilesto dei Comunisti ··. La Internazionale comunista è organizzala con metodo coordinato ed accentralo. I lavoratori classisti. - usi alle lotte di partito nella visione di un successo che per la loro classe è necessità - sanno e Gli uomini dell'adesione ,•irtuale. spirituale, coR1e anche oggi si esprimono con dignità gli esteti di un socialismo decadente, certo non sanno intendere che !"organizzazione internazionale dcv·csscre un tutto concreto, saldo, continuativo. collegato, senza riserve, di fronte al qua: le chi balbetta, mente, chi è incerto. -SI serba la libertà di tradire. Ma è altrettante, certo che il proletariato classista - il auale ha votato l'adesione alla Terza lntcrna7ionale conoscendone i ventun pu!!- li e gli statuti, - non ha voluto le forme reticenti e mezzane delle adesioni spirituali: esso conosce prima fra tutte la ;;inccrità dello spirito. l'azione. • • • L"lnternazionale comunista è il consiglio e la guida permanente del proletaria. :o rivoluzionario mondiale. A chi le mosse critiche pretendendo àeroghc e lamentando rigori. essa puo· ormai dare prove di saggio adattamento e di fermezza disciplinatrice. Essa ha dato ai Partiti di Germania o Francia. attra,·erso a gravi dii!icoltà. un.a forte struttura cd una linea precisa. Essa ha saputo pesare nella politica mondia~ sabotando colla minaccia dell'Oriente la macchina del capitalismo occidentale. Essa ha risparmiato a singoli Partiti errori iatali additando sempre il quadro di a.zio. oi larghe e mature. Essa non è fucina di complotti; ma un sagace ossen•atorio dd grande vulcano che si muove. · Chi la dipinge come organo asservito alle mire di singoli Stati per fini particolari, merita non sappiamo se piu' disprezzo o compianto dalla massa sociali• ~la e comunista. ADESIONE E FUSIONE Contpatni! ,. ! La Delegazione del Partito Sociali<.ta Italiano fu unanime nel ritenere che fra tutte le forme di adesione, la fusione proposta dal Congresso dell"Internazionale fosse la piu' opportuna. -Essa penso' - e noi lo pensiamo - che chi sottoscrive i \•cntun punti e gli statuti della lntemazio. nale comunista, non puo· sottrarsi, senz., cadere nel piu· goffo mercanteggiamento, dall"approvare i quattordici punti votati · dal Congresso di Mosca, che ne sono la conseguenza ragionevole. Non imposizione. ma discussione scr.?• na condusse a tale risultato. oi siamo d'avviso che que:.to sia il metodo migliore per dissipare prontamente, in una stessa unica attività, rancori cd equivoci, seppellendo in cc,ncordia rrolclaria gli crrO'ri commessi da un.a parte e dall'altra, per volgere il pensiero :ill"opera comune. Se ~on è dimostrabile divergenza so- :;tanziale di programma [r., i due Partiti, ogni velleità antifusionisla è nella n,alta una mc.nomazione della forza proletaria. Coloro che furono tenacemente unitari coi riformisti, oggi sono anti unitari ver• so il comunismo. IL NOME Ma molti compagni non <;anno acquetare il loro sentimento innanzi a.I dolore Ji abbandonare il nome che li ha battezzati alla fede nella vittoria proletaria. Ebbene. compagni vecchi e nuovi. re mutar nome puo· meglio servire alla cau- :,a della vittoria. perchè non superare senza indugio questo ostacolo sentimentale? Se a mutar nome ci invita. un consesso mondiale di partili proletari. ravvisando in cio" un interesse superiore.pcrchè inizi;,rc la adesione con un atto di rccalc:- lranza individualisltca? Quanti di noi, fra i piu" saldi, noo han mutalo nome di Partilo nel corso della , ila politica per meglio designare la propria lede e svolgere la propria attività? Quanti partiti in Europa non hanno sacrificato il proprio nome alla causa della ri,•oluzionc? Quando so• c:alism,, in Francia non volle piu' dire ·· ri,·oluzione ··, gli elementi rivoluzionari rr.utarono nome. I migliori fra i socialisti d1 Germania, dopo essersi chiamati indipendenti, .;i chiamarono e si chiamano comunisti. In t orvegia erano entrati nella comp,1- ~;nc della Terza lnternaziona le clementi che vollero ad ogni costo chiamarsi socialisti e social-dcmocralici sotto il pretesto d1 sana opportunità. Ebbene oggi questi ckmenti si rivelano come genuini oppor- ' unisti riformisti. la quale esempio piu' chiaro di quello che potete scorgzrc accanto a voi? ella !razione che si arroga la di!es3 del socialismo stanno coloro che sconfcs- <;.no e denunciano come " militarismo•·. come •·nazionalismo··, come "impcria• lismo " l'armala rossa ··, la difesa della patria proletaria guadagnala colla rivoluzione e minacciata dal militari- ~mo capitalista, l"aiuto ai rivoluzionari

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