"' lt lavoro umano IL FUOCU. Ci sono alcw1e conqu.iste delrunnnità alle quali not siamo "talmente ab;tuati. da non considerarle ormai pii sotto l'aspetto di conquiste. ma di cose narurali. quasi che fossero nate Ulll ruomo stesso. Eppure quanto esse siano prezic.c lo J)OSSiamo scio inunaginare iigurandoci cosa sarebbe stia1a rumanii.:t senza di loro. Prendiamo, ad esempio, il iuoco. Po{ete supporre che :·uomo poss.1 •vi, -ere senza il i uoco? Eppure. quanto e quanto tempo egli fu senza il beneiicio di questo elemento! L"indispei1sabihtà del fuoco si nconosce del resto dal iatio che, senza di esso, noi non avremmo calore. non cottura cli aJimeoti. non sto- \".gfle. niente bronzo. niente ierro, niente vetro, e così vja \'ia si ritornerebbe a pocc a poco in uno siam selvaggio, <ii poco dissimile da quello degli animali. · • E non è possibile poi iare qualsiasi sujtposizione circa la sua scoperta. j,erdtè in ogni J)(jpolo probabilment;! essa ~rà av\.-'CllUta in epoche diverse. Magellano. il grande navigatcre. nel 1521, quand9 scoperse le ,isole Marianne, nell'Oceania, trovò che _gli abitanti neo conoscevano ancora ruso del. iuoco. Altri per accenderlo, usavano du~ pezzi di legno che conirica-vano rap;- damentc é fortemente ira di loro per ottenere la scintilla. Alcuni popoli adoravanc, il tuoco. Altri. come i Romani. manrenevano sempre acceso n iuoco sacro nel tempio di Vesta. C.erto si è che il iuoco è una defle più g,dncli riccl1ezze dell"umanit:t. sia esso il iocherello di una modesta famigli.a. sia il fuoco di una enonne iomace d·un alto forno. oppure quello di lUla lccomotiva che trascini 40 o 5(J wgoni carichi di mc:rce. o di una batteria di caldaie a vapcre che. alimentandouna motrice. iaccia battere e girare centinaia di ·macchine. E' sempre lo stesso iuoco. cioè una ~ di ossigeno e carbc.nio che, lf3rtendo daUe sue· umili origini. diventagrande fiamma ed è la c.aus.1 - prima delrenorme sviluppo della vita industriale moderna ... si iennarono sulle rh·e deJ i1ume Belo, che si gerta nel Mediterraneo. per prepararsi il loro cibo. In mancanza di pierre essi presero dei blccchi di salnitro per sostenere la loro mannitta sul fuoco. Dopo qualche tempo il salnirro <;i fuse completamente mescolandosi con la- sabbia della riva e formando un;; massa trasparente che diede cosi pe, la prima Yolta r idea del \feiro. Giobbe ave\·a del resto parlam del ,·erro quattro secoli prima. quandn djsse che 11è r oro nè il vetro egual!li<i110 in va/orr la ~m·i.ezza. Da ciò si ,·ede come anche gl; antichi dessero il giusto ,·.alore a Questa mirabile scoperta. perchè es.! paragonavano il ,·erro alr oro. Il vetro ha nllegrato la dimora ùelr uomo. lniaui. attraverso le sue lastre trasparenti. la divina luce del sole vi penetra a torrenti e lietameute r inonda; nel medesimo tempo esso lo diiende sia dalle intemperie che <lai ireddo. cAnnotando Fascismomagnetico. Luigi Campolonghi manda al SiudacaJismo una gustosa lettera aperta per s. E. Mussolini. Campolonghi coglie uno degli aspelli de! fenomeno fascista: il fanatismo. che è !ipicamenie sintetizzato da u11 comunicato llmo dei wntiJ ufficioso i11 data 27 gennaio 1923. Il bra110 dice: e L" aspetto magnetico del capo del Governo esercita un fascino dominatore: è impossibile essergli accanto 5enza sentire la prodigiosa poten1..a di questo spirito ... E Campo/onghi, comme11fa: « Signor Presidente. la \'erità è la seguente: da circa otto anni le variazioni detr cpinione pubblica itaJiana ci dànno r impre-;sione dello spostamento di un mobile in un saJolto. e 1eJ 1915 tutti g~i italiani avrebbero fucilato volontieri il Giolitti. Durame la guerra. quando le cose. no,1 -andavano bene. tuni gli itaJiani avrebbero con entusiasmo fucilato il Nitti. Nel 1920. alla \igilia delle elelL PANE. zioni di Milano. mi. signor P,esiden- . Anche delrane di fare il pane nor. re. duravate fatica a mettere insiesappiamo a chi dobbiamo essere de- me una lista di candidati. bitori. Fino dall'età in cui ruamc vi- • Eppure il Giolitti ritornò. fra ruveva in abitazioni lacustri. egli faceva nanime consenso degli italiani: il il pane con irwnento e orzo triturato itti iu p0ssibile, e YOi siete. oggi, Se leggiamo la Bibbia. nella storia senza alcun dubbio, r uomo più i>Cdi Abramo troviamo che. duemila ool~~e d" halia. ~- state a Pa~azw anni prima di Cristo, il popolo ebre(). Clug!· •~ automobili. per non disturritornando da una guerra vittoriosa -~arv1. girano. alla la!ga; _se entrate contro Chodorlahonor venne ricern- m un t~tro. il pubbhco v1 \'ucle con to da Melchisedech. se·rvo di Oio. che ~li artisti. alla ri~alra. Vi. han perfino offrì pane e vino. '<?tog~to (vedi. Domemc_adel CarOel resfo si è trcvato in antichissi- nere) tn mutandine da bagno... Lo . ogt· d I me tombe del pane che serviva comt " ,am_o nu o .... \-iatico per il grande Yiaggio detru- •· Orbene. questo. orientarsi unanimanità. me della !)Dinione pubblica italiana La farina si faceva molinando il ora in un senso ora in un alrro. mi ,grano fra due pietre. 0 pestandolo iit rende alquanto scettico snu: etern!t? w1 mortaio. Più tardi si pensò di d~ ,~ostro ~verno. ~u ~1:ell ece~1t~ orendere due ruote di pietra. che ehe ~ uno de! rre pnnc1p1 messi. ~1 \'CDnero messe in movimcr.~o a i>nc- vostri zelatori alla base del no,1SStcia. quasi . sempre costrmgendo gli mo dogma della Santis5!1na Trini~. schiavi. come gli iJoti a Sparta. a E. appumo per questo. ~gncr Pres1sobbarcan;i a quella pesantissima fa- dente. appunto perche credo che tica. Finalmente s1 <!dQPe1 aronc i mi.- Quelrunanimità firrizfa e capricciosa -lini ad acque: la cui •nvenz1vne risaie DOssa costiruire un grave pericolo annella notte dei secoli. che per mi.. lo mi pennertc di allon1-ra le ro"ine ~iz.:aa·.! -..me ~tati tan:rnni dalla iolla di codesti zèl.a- -;~:.1...-ati dei veri forni. I grec; ;:ure tori. nella quale gli ~ruti amici della <!c:tlx,no essere sr.rtti dei periehi pa- sesta giornata hanno occupato il pot!c:r:tri. mentre i ?? 3mani rnru,,rono stc lasciato libero da quaiche schietai..:11.-.mo a con'~71cnare il !)lil~. ac- t? runico della vigilia, ammonen~o,•i :tl:-tlcnlandosi <!i ,,:-!,"! m'ine~iY; di ia- rispettosamente che. n~ c.aso artuJri!W cotta e di torte 0 ; fari!l,,. le. la POlitic~ delraprès mci déluge pctrebbe essere esiziaJe a ,:oi e atr 1tatia ~- fL f-fR(~O. ,La scoperta del icrro. che è sta!a Tarda resipfscenn. 1>recedufa ,·ercsimii:!ientc àa qudb deD' oro. del rame- e del bronzo. ~ Un'Agenzia itali.a1w pubblica la setata quella che h;i :n-vi:no r uomo guente i11form<,zione: sulla syada della d,•il!::. e Il Ministro delh P. I.. on. Gentile, Cii eroi di Omero sembra che: ,·i- con una circolare. ha se,·erameme ,-essero nel periodo e!: transfarcne ira dispoSlo: il bronzo cd H ierro: i Galli posse- e ~h~ 11~s1~1alunno che ~b!a ·sew devano anni di ierro quando , emle- arnn ~ta lasc.?~to entrar~ 1n 1~uola r_f!a ~matte L'Oi Rom~i: gli ~- e_che m ~ d1 rra~ess1m1e_~~ puomav1 m,·ece non ccno!ìhero il ierro mto con I_ailcnta_nam-nm daU I t1tu10 che nel Ili.o secolo d. c. -Ed ecco e la per-dn:. dell anno 5C?lasrico 10•• Pucmo ,affaccendato a raccog!ie,e H Ed era tcinp0. Ormai l_a _5?uo1a minerale di ferro. a me.aerlo in una non_era che una .p~lestra ~ v10.e~e r~za fornace mescolaro alla legna e 11 prepot~ze da,le quah lo studio e. .con un mantice primiti\·o. eccolo a e 11 ra~cghmento e uJa,·ano comsofiiare iinchè•resra,·a sul rondo una plerarnente. massa di ferro iusa c:1~ veni.'a r,0: Co i commenlm·a rA,·ami!: foggiata in cenro modi dalle neces- c I iamocci di Gennania e le pa~- (;3rtolo preieritO. ierendo e uccidendo compagni di scuola. Per gli amnistiati La cronaca è gonfia di episodi consimili. Jrarum habe11a effuudere: é il comandamento. E,a c.or<=a. ae;di arniiituti c,pt,ai. J.,- ,oce che. malgrado ramni tia di Xiaiana ·ncmom. non si !'ote,·a piu andare in 1- ".:!Ì:cl ::>C.1zaandarè in prig5onc. La serp·ieina Raeeonto cU F. D. Gll&PPazal - , ·C :1 lil-Omanioo ve:so qu~,-ti me::i ,ce.,,c ._r:i qut..-'I.O: JlU,e ii po,·ero uomo con ,·oce sba!danzj12. .:spone il piato. e .la supplica a decidere. ,erminando questa \·olta. siccomt· i! cuore gli detta. èon un poco di pcro.-az.ione ove tx:,c.ca ,-a defla mogHc e de: figlioli. che lo ~ttano a cas::i.. e che del lungo .!S{)Ctlare si disperano. e l>1 fa1,no di trauo in tratto a capo :.iclla s. ra-:la per ,edere -;· ci giunga: cose : uue cl,e moSkro la ;;erpe ad un grosso ;-bad:giio: e poi, come sicura del fatto ,-uo. e3Cl:unò : - .-\ pelteranoo un pezRiproduciamo questa nouzZ.a daJ Corriere del T:cino che me1 ,e le coS<: come ,,anno: Odiare è diventaro una necessità quotidiana tanto per gli adulti quanto pe.r i giovanissimi. E. iniatti assai .. La om:zia sui di,-ieio d; pane dei più facile che uno studente si rechi a ScuoJa· senza comtv.><,sie senza lapis l<cg: Conso!a1i di "',·is1arc i passaponi .,....., Ji tun: i dis<:nori italiani. amn~,iari o che senza uno strumento di oiiesa e uon amnistiati. c naruraliz.zaù. svizzeri. di morie. parare per accendere gi- 1 qu.<li chic<i1..,-scro di rc!Carsi in halia. è. randc:!e di colori. per mantenersi in sèCondo iniomiaz.ioni a.::swnc a 10mc e _rcizio e per ierfre è ora di moda. c:..r.,pc:tcme. 1ra,·isa.a_ A Bologna. in seguito a perquisì- Traua.,dos· d: .. ,·islo . --i compr.:nde zione. ,·ennero 1roya1e Ìll ur.a sola -:hc la d·spos1zione ia parola (la quale riaula scolastica ben trentaJJO\"C rl\"OI- -:.le al mese di a_,"Osto 1922. cpperc:ò pritclle. Si che una breYe di trazione o •na ,leT:i,·,·emo al po1..-r-e del Go,·ernc una leggera imprndenza i,i classe. Fascista) riguardE i di.senori italiani - ~arel;be basrata a piegare. a srro11- .mni,1ia<· o no - che abbiano ottenuto c:ire fragili creature. la cittadinanza svizzera. Ed iniani i diOra il ministro e iiloscio deJraito -.:nori amni,-tiati r:ma,-ti italiani. sono puro ha pro,·vedmo. Bene. ~leglio tuui m1uòi di pa. sapono nazionale e tardi che mai. no::-i hanno biso~no di alcun < ,·:.sto. per -======="""'"""="""'""""""""=""""""""""""'"'". recar:-i in Italia. .Alle sezioni TESSERE pel 19.?.3 X~m t: il c.uo di par!arc <E disenori non :imni,-.::aii i quali. o it.c-ùian; o natur-.t!izzati _,·iucri. non potrebbero rocca.re '1 territorio italiano senza cadere nelle mani dc!L-\u1orità Giud' .ziaria. per ;::enc sue iacc ..nde in ~a:-cmma. Baciata .: ribaciala la famigl'.a. meuc un pan.: :n -.acca . ..::hèdelr:acqua da ogni parte Se: ne 1,0,·a. e ,·as.q con Dio. Giumo a meiz:a Slrada. <:<:CO una vocina fiocca pc-rcuoter!o alf1mpron·:so. che in doloroso guaio rlìcc\·;i: - Eccdlenza. Qh Ee- ;::ellcnza '. pe~ q aa l'I e, .-more porra a: ,-uoi figlìcl'. ~nardi ài non ,,e,.:armi. - Il mon.. !:mino giusto in quel punto t>cns.·n·:: ai '-uoi ril!ito!i: onde. rullo ~entenè?S.i riOlèSCOlare dent rr,. r-'-j.05e iO~lo: - Chi J.:O ! - mi chiama: Che cosa ,·cletc ~.la nie: _ La scimmia. voichè ebbe pòno ascoko i-: la vocin., 6c,ca con'tint1a: _ Dch. Ec- .• o o~i c'osa. m~ditò alquanto. e poi cdse ::.el!cnza ~ .\bba-=~ì !!lì• oc:ch·. e consideri tiri fico. e, po· un altro, e ~ altro anco- ,ma po,era ;-er-picinà.,, qual misero ~rato ra. siccbè la Ser])e. cor.rucciara la aprese: "i I mva .:·dona'. _ E il moruanaro. dccli- - 011 insomma. ch"c cosa armeggi? Denato le ~:udo. ,·ede una seq)iciiia imi- c'di o aon decidi? - rizzira da.i freddo. eh<· iira,·a ranima co· E la scimmia di rimando: - Taci là! ,1c11 G e: non a,·cva halir.. d: muove~i. <.n-di che io non $ppia esercitare il mio - Jn carità. riprende la bestia. la .mi uificio? Pensi tu essere cosa insµlita la 1>rc.11daj)er la coda e mi !!CU: nella iossa 111.."l~srratur..i in casa nua? Se tu a,·essi luw~o la ,-i 1 . chc ou; corro pericolo ad icuo il nostro Esopo. tu sapresti come o~i momento di trovarmi dimezzat..--i da' !a ~cimmia ~ud:casse la gran' l'..te tr:a la piedi dei ,·iJlani eh~ pas..-ano: -io gliene· ,·olpe e il .lu~. o.,·e dett_e to~o a tuUi farci supplica in carta holla1a. ma in qne- e due. _9u1 bisogna m<:litan~ S<Jpra :- ,:e oar.:- rozze. do,·e non si sa eh.: c.os:i e mangio un fico. - Pnma di senbc!nnaci,iltà sia. 0011 ci è chi la ,<enda: e poi. r~ in mc.-ito. parmi bene che ci abll..amo nm.1 e endo maì andata aJrasìlo iniantite. a condurre sopra la faccia deJ luogo per La Direzione del P. S. I., netrultima sua tornata, ha deliberalo che avranno diritto di ,·o/o al prossimo Congresso i-taliano so/tanfo quei soci che eran inserii/i nel 1922 e che a- ,·ran110 vrelevata la tessera del 1923 entro il I 5 marzo. E assollrtamente necessario ·che i compagTli, segretari o Cll$sieri di Sezioni, ci inviillO al pià vresto il numero necessario <!i tessere co!f'equivalenle importo Or. 2 ver tessera). Co.si stando le co~. i comprende dd pari che a\·cndo rnuora i Conso!i la faroltà di accoroare o ririutare il e \"lSIO > agli stranieri; ess: possono rifiutarlo ~ non so leggét e nè scn,·ere. onde la mi :cn!;,t pel' iscusata: però F..ccellen7..a, at1c:.;;to i! c1elo della mia e1erna gratitucf,- ae ... - Eh! w mi hai ;:eccato con qu.; ;:ra F.ccclienza: qui nou ia .mestieri supi•crsoac indcsiderabiC. • Lega oroletaria Atti del Comitato direttivo. ,·c<lcre app1~?lino come la bisogna. can>- mini. La scimmia scende dal 6e0; e insi~ uniti .;;1 riducono al punto O\'e il caso .in-cn1ie. ..\liora la sc':.mmia, favellando • ;,iace,·oJmente ·;dia serpe. la mnerroga: La CE. Nel campo tessile Contratti di lavoro e veridicità padronale. \\.i. _ Ognun ,-a chs! la l~c it2.fana sulla c1n:~1<:7~( n._- <lt1-abih~ct' Ct:ìie g:1ranzie r:- ~i•,rdan:e k conilizioni di la,·oro e di saJa-:o. ~eml,ra però che certi padroni .wizzcn -e: m.· infischino allegramente '.\:-:-i:olando in lmi:a ddk opcraie con •1,<,nr,.-.~.c. ialt,·. Y', t' .. \\"an~i. camon TurJ!ovia. una H·•,itura I?. q1nk mesi fa assunse un di- <cret<> n;amcro di operaie ilaliane. Come minimo d.: ,-,lario si promisero lorò ir. 6o ,:1.. •n_r..- in realtà nc-.;suna di qucst.t.· leS:.i1 ri<"i ,trr:,,,, )IO: ai 40. tutt"al più a :I> ir. :\loltt- :r loro oon riescono con quc- ~,o mi,-uo ~da~no a so1)perirc aik .'•e'-e p,u ur!,!em.i. La Direzione della iahn-·ca ,·bbe pure il 1ris;e coraggio di dfo,11mrc :mcor .. una riduzione- del salar:o dd .?O~- 1:11ilicio c,,1m,'-lalc di conciliazione de.ic r:l!!0 on,· a~li operai e iece una pro1•0,ta di me<lia2~1c la qttale però non n·nne acct"u.-.1a dalla ditta. Le operaie e l)Cr loro rorganizzazione tessile non si chr:rnno 1,cr ,·iuli. Lo ~n1liamcnlo a ba- <t: ili allettamenti, di ialsc 1ucmessc de- \·c a,-soluumentc ct..'S:Sarc. Sarà nostra cur.:i. di impt-dire che la ditta pos..--."l .mcora continuare gi~ am10lamenti in Italia in~unando così altre po,·e.re operai<é. Sinc!3cato economico e._ partito politico. • o,·c;itc :t."':,-:,.tiamo a con:..-renze pub1>1:che italiane nelle dinorse località della S,•iùera dl!nmc le qua!i si racccmanda 'lgii opu,ù o1ne il comributq ail".rtifr.tà • oli1iea anch,· rappancnc.iz.. ai sindaca- •; <b m._..._tirre. Tamo il 1mni10 socialiS:.a ,·nmc qnelio comnnis,a sv-..hiliscono nei ;or-0 ,:speui,; staa::ti ch1c ognuno dei lo.. ro re.-c,.crati debba v1n-e e ~t're iscritto al- •·or!!'anizzaziom. economi.ca. fu Halti ;,c-ò k co,-e :::0110 h.:,.1 di,·cr- "<'. Sr><·cial,11e·1;c ndr :ndus1ria tessile ,P.·t·ngono QBo,:dianamente delle <limi;:... ,-:.~n: da11·0~:...-a·nzza=1:10nc <I> soci .ulia..,i. l"n ~n nu.ne:-o d. it:derati i aliani da ,!:aa l,,.:m••o 11t>·1 pa!!a più le: quote- e Ira 1ue,:' rino,i ,;j ~ono 1•ure di colo,o che H:' mo,·=-neiilo r>0li:;co !)rok1.-.rio occup:?,o dc:' po5,i <ii fiduca S· cr'!mo chè coioro ai quali tocca il ·1",-:,o rimi,ro, ero. ~i:11e:rno ai prcprio ~rn,rc ri<~ntranèc nc-t:·o:-~mizzazionè Oil- ••u!"e u1cHcndo;.i in re~ol;. colle quotc. Fa i•e:1~~ iru, .... _~,ionc :--cntire- un:· que-- ,,; 2i•J•ell' :--cr r ,de-:on..- aj . :ndac:o-.i di n.c;:1iere. m,·n1 re ,i .,_.-, che que"1a raa:on1a:-; 'laz=one ·1..,:2 \ i<-n pre,"'l ...u.J ~1..•rio d1 nc-,,~:no. (: ~;:HnO int~.::? R'J:-schacb. S'ndacato teSSile. Ci ,·iene comun'cato ml nostro C. C. in Roma. che fi!lalmcnte il souo-scgrclario delL\ssistc:nza :Filtrare ha deciso il J,liche. iaterTompe il montanaro: c. deuo iatto. orende la serpe per la cbda_ .-\llora la l;e;picin2:. sog_ziu11~e: - Di gra~ia. poirnè si tol>c :amo incc:tmodo. nti Yorrebbe - Carina mia. or dunque.dimmi: quando il montaoino ti rim·enne intiri.zzita. "l.a,·i proprio qui? - Qui tr.l\·erso. - Bene: ed egli ti pi:ese per la CCltb.. e ti ponò quaggiù ? --: Precisa mente. ' t'! • pagamemo della somma donna all'O.spc- c!la mettere dentro il buco. che si tro,-a dale di .\mr·.mjl 11'1:rgo,·ia) di iranchi in ~ucl m.."lS"'>ià a destra della strada? ,wizzèr: 3000 (:re mifa) quale pagamcmo- - Eccoti nel buco. \"uoi tu ah.o èa mc? donno 1•cl nco,·ero, del grande im·alido - Dèh ~ non le sia ucr com:..ndo. e San G . 1· 1 d I - E qui cli ordinavi ti meltessé nel di guerra ~farcliioro Attilio. residente ir. 111 1;:110 .(I ccn uca a sa \·a1ncn1o: .-or- ~- hb ·1 } I huco? .-\mrisw~I. e che a _uo 1empo. era stata rè e norrc 1:0 mo ai a su:i cont.:Sia. decisa la sua espulsione dalla S,·izzera se ~iHando:n: addosso una ma;1!!::it111a d; .:....Qui appunto. 1-.lc <"Omm:. no:; fosse: stai:, "risarc·ta al- aeno 1•er r'par.:?rrui di que~to fred::lo crn- - O do,•e si tro,·a ~i questo bencrOspedale. dc1e? - E ì1 dabbene uomo fa..c;ciala scr- dcno buco? La pratira fo lun.~. do,·en\mo denun- •-:cirn di fi~1l<:'.e le domanda: - Ad.esso - Eccolo. - E come ti rius~h•a a n-<.......... rtici · ' . dar..- il iauo fino daffanno scorso a mez- <:tai 111bene? - I o s.o d'incanto: ~n 1"9;'" · n· · d" ·1 1 d.-nu-o? Ve<famo un .,.,,.._ ,·ia. 1:0 della nosf~a stampa. finalmente chi mecrce. e 10 n n\'.!n 1 1 )uon anno. - •~ tiOYe,·a in Roma si svegiiò. cd ora abbia- Fefcc penn:rnenza - E il montanino si - Adesso i" non ci capisco. mo il con'orto di un esi10 felice. rimette la ,;a -:i:;i le ~mbc. a\rr•'\•1Ho in - I'rOI'ati. caril\a. Per ':, n~rità il \"ice Console Cisotti si ~~farernm2. · assesta,·a le sue biso!!)1e: e - ~li sforzerò ... 1 e la. serpe. assotaòoperò molto. ed :i mezzo pr· ,-.no ti:o,· .> !)oichè ,·i fim·cnnc:: rari;,. m;gJiorata di t;giiandosi po.::o per ,·oJta. comecchè • il modo di ripa.rare ad un ,·crgognoso s:- -i. <a-=. nre.'-j:' la rerzan::i. solamente. e poi stento. \"i si ficca dent~ e sopra a lei c:tcma praticalo ndlc alle sfere burocra- le!iberò_ tom.-:-sene a cMa. la s~mnùa getta allora copia di fieno. iiche di, pro.:-r3$1Ìnare a!rinfmito le pra- f.s..<.endo capitato SO,'>ra h faccia <ld inte.rro,gando con modi -ingenui: tichc in conao. I d • • ,_ . . - ~ C()Si ti ricopec.se. 5Clierm~ , 110!!-0 OYC troYo pnma .., se.rptcma.. un tlal freddo? • • • • * * :.;-nd~ m,inaccioso ~i evmanda: - Olà! , - Così. - Si rénd..- nQto alh- Sezioni che le tes- fermati. vìilano. - E il ruontanino subi- •.. I ~re non sono ancora d.rri,·ale. 1:omu,nq.ie. fra b.e,·c le rice\Cremo, quiJ!di raccomancfamo alle Sezioni che ancora non l"h:.nao i:uto di farcì pen·enire la nchicsta col numero dei richiedenti. DaBleD11e Morte ai mcialisti" e ai loro manifesti. ..\ ic:g-gue il titolo di questa rubrica '-t. mbn:,eblie che s: trat:asse di qualche romanzo di non so qu2!e autore. mèlnre è un·asmeria di nn ceno bel tiro di collegiaìe chç ha pe.so il tan_oo a studiare anni ed :rnn; per incretinirsi di più. P~s.. ,i2mo aJ fonc•. La iocale sezione socialista italiana a- \·e~-.. indetto per ,·CJ1er:li 23 c. m. un~ 1mbbiica conicrcnza suf tema < Fascismo e Reaziòne •· 11 compagno nosrr.o Pie:ro Xe:mi. rcciattore ,k-lr e A,·ant;! ... don.,,a ~, oJgcrc i! 1ema. Furono fatti i preparari,·i e naturalmente degii innoccnti mamic..sti. C no dèi nostri s: oli ri per la di tribnzione elci n,lamin1. recandos dappenuno e l)rinc:palmeme nei lucghi dove pole,-, <":lj>ita:-<q.>ua!chc connazionale. Presei·- .ando ·i a! Cafic: dd!a Posta di ::\ladretsch iì comp3gi10 nostro ha a,·uto la SOl"J)rt':-"l ::: l'edersi bruciare i m3nifcsti SOWJ di c.tchi. e "".::,ti,.,,j 111,·c.~l'itodi rnni i ti~oli h<.iandi comro i suciali~ii e comcir 1,. "o~se ~al' parqle ,,inijlarano sola!i.~,1te ;.1 • • • c;iicum •. pe,chè una perso1u :111.i- :~·.<p~ eh~ non abbi:? a,·ulo la disg,-.>z,a d1 su:diarc- come r incend.ario 1)atrim1a mussoliuia,c,. si ,·c:r~o~nerebbe compiere lall smargiassate. ::\la -la nwtra pazit'1u;i ha un ìimitt-. lo sappia quel ,al ben g,en<:re w.,;crino al ia."c:o. Smaniando come 1m pazzo il be) ti!)O d:cn·a che ci ,·uoJe tulli mor..i. ~la ,-ia_ un po"di :,azienza. eh.è noi ci teniamo Allora la scimmia. s\"elta e legg,en.;, Lo pensò tra sè: - Quando in questo luogo udi: altra Yolta chiamarmi f>:x.e.1- praa una gros."-:l pietra. la .sovrappone., lcnu. !)0tcvo dubitare che dicessero a alJ"orlo del bùco. e grida: -,Ont-cbe·d ~ ..j._. stacci: e amveden:i a quàié!iina. me: ma ol.\ poi mf accorgo che ,-o~iono Po? ,·oltasi al'uomo. tra. beffarda e ~ proprio mc: ond·egli f.:~atosi: gi;ò at- \·ua. -gli disse qt16te parole: _:_ Non ~ .. torne sb~ouito lo sguardo. quando ecco ~à che il cane e il caxallo ·difettassero soltl:'-arsi dal ma;...s;o una testa immanisJi Ta.f!ionc : la tua razza. malvagia meri~ · :;ima di ~rpe. la g.uale. comecchè cresciu- . .terehbe cs_.;ere cancellata dalla "';t:a. Qùa;.-• la foori di misura. dallo fisonom;a lco- le animale. senza necessità di fame - 0 di nobbe 10,,.to per la serpicina. - Ohè. bu~ difesa. uccide le creature di Dio? Nessµ- na pasq1:a. comare'. Che Dio ,; sah·i: come vi $irte fuua fiera~ - di~e il buon no. tranne. ruorno. che per \"aghezza • nomo. sforz.!ndosi most.-arc buon Yiso. q!!aan:nqut' der:n-o ;..j cUOf"e ~i I remasse come fodi2. - Cli sa? chi ;i conosce? quali dim~~tichezzc soné elleno que.'-le? - Dr-cine · . san:"1<.> <iil·enta:a ;;ignora? a•.·ete? me.;,so carrozza. per es.sere s."llita in ·anta .su;1erbia? Peggio per ,·oi !... - E la: serpe. 5h·ucando intera foori dal na- :.condigfio. arr:ccfale le c~re. stralunati !?li occhi. an'cntando in molto terribile per ozio ia .;;1rage delle ari.me riftnli. e, dalle ,·oglie omicide ricava argomento di trionfo. Quale animale. come fnomo ha fatto della distruzione un mestiCR? So:-' !)rn ~ri .studio. per cui di'l'ellta simile ;, Djo fa vostra mente. ,·di avete ·.nobiG- '.ato questo mestiere: e col soccorso del. le. scienze pii, su6limi TI ~ insegnati •ciog!ierc i\ p:-obleina di sterminare la ma~iore quantilà po~e dei or:c:pti simili nel minor tempo possibile. Fu ca- m'.lniera la lingua bii'arcata. gli atlraYernc o gatto J"invenlore della polvere. ddle ~a la ,·ia. e fi~chirt queste parole: - Fa i «Ho di contr~zione. che io ,.~ 0 man- ;,r~iglierie. dei razzi alla. Congre,·e. ddle • - · ~ mine e sinuF? Sono ~inc: bm·.i e ca-ralli. ;.,1artt ,·iv'>. - :U.u1i;.-ia.rmi ,·ivo' Pensateci · · ~due ,·oli eh · .. "1,- · ... d. b . Paixhan..;; e gli altri che t•O'\·arono il mo- c. e 10 01~ pm I tre occom. d . . . . . · "<!Jtza contar ~- · · • • o di d1strnggere m mmuti un l.lscello. C :,. I oss:-: pa1011,·. ques_e 'CO- J ? eh· . . ~e da ;,erpenri ~rb3ti: Xon ,-: si rizzano .e ~ po ,·e~e~tone - i _puo. co~c _,•OJll. i c..pel!i sui capo f:n·ella.rn , .__ : adoperare il nso per diN:ilmulare 1I p:an- .t e .-Ot=nto · ·1 · d" · 1 il · -, Ch · - Jo non ho ,capelli. _ Xon Yi spa,·eiua t~. e~ pianto _per. L,~1mu:'re nso. , ;· •0 ~r«,-l•o ~ l • le"«- 0 · d1 noi seppe rrad1re •11 suo Maestro d.Dn , =.,.~, . - .e ,.,~. 11 n ,-.; occupano . •- .. rii se.pemi. _ F. rinierno: _ E" casa :m bacio: J_a paro!~ Y1 tiene I_uogo di~- _'l·a· _ :ua · 1 ~ .. onuna · q es•= _. r.cse. J>CT dan- ad intendere 11 contranò - , ... • .. _ ,n u ... pae:;1 non . . costuma mangiare gli uomini ,·ivi: to- d: quc~lo c~e d C~\or ,·ostro pensa.. . .;.a;ii un p-r·. strizz;;.rli. p:u:i<:J"u-a.!ma di- _La .t..-roc:a umana non tro,·a feroaa Oo-.rJ1· •lQ·, _ L ~·•~ • - 0 t· cne la suneri e nemmeno che 1a. uguagli. • - , ... a ... ~ ...ero. 1 ques a . . . . . u,:!ttZa. _ :\la ;)On li ricord· com. -0 0 Come 1 Romani dicevano di Cartagine. i e I la umanità delenda est. Pcrò. sicc- c:impas:.i ia ,·ita? come- intirizzita dal C~:nc ver,!",e stabilito in occasione del- :t 11cora stare al mon!lo 1111al!ro poco. \" el'uìt:= as~e:nhl~ domeruca II marzo. '~'-t<:. se c1 :m m:-zu:e. nni non staremmo -.a~ '.: oom.. ne! Rist'JP-nte Torino a mor.i :1eanch..- un ... quano d·ora ! RorscllaciJ.. avrà lucgo ana riunione del. P:tr<.· pro,,rio eh~- Bie.ine. sia pr<.-1.Sd.a !e Se:zioru di R:>nechach e Golc!ach. ntll.s una malattia filo-ia,-ci..c;a_ Di\·c111ano umi quaie un nostro comoagno organizzatore man2"a soci:,li~ti. Il conl',at,io nostro ha d•!"à una c')nferenza. tkt,o tut 10 ciò che: c:!li riticne corrispo11mezzo del.la strada ti ri1rae::--si. ael buco ~:· «ccomoda&-i. di fieno :i ricopn-s, :.. ·- Appunto perchè io mc ne rammemo, h:,-ogna che ·i mangi ,·ivo. - Questa è •·r.a...."? : troci:à' quC'$la ;. una ingiu~rizia ~ - .\t.OC:1à può d;u,:i: ing:u,-.tizia nò. E qui la 3( l"Jlc e lui si accordano d";mdarc :n cerca d"un giudice. che dia ra- .6onc a chi n1a. .. Tro,·ano da p.3ma un cane.. e poi un c..,,·allo che danno ,orro marcio alrnomo. di cui ,•:rnpcrano la ing-rat'itudine e gti .tui mumani. e lo conòannano a e-:ser mangiato ,-h-o_ cono;:co a pro,·a amcY:e d."; fi~i che sia. e mi sento ,-isce.re di carità. mi t,-o'\..li comos.<:a al pen~ero del lutto della tua. ia1!liglia sapen<loti dil-orato vi,·o e poi il mo sembiante mi pan·e d" uomo giu- ,,o. din:rso affatto da quello dei. tuoi irarelli. ed ho ,•oluto saivarti., \"ani dunc:ue con Dio. e continua .a camminar$j •iella ,;a della carità: pcrcbè. quantunq1.,e ìu possa incon,rarc qualche èosa che ti ri1..-scamoles1a. atrultimo ne.: a\.TaÌ msr·,o ùal?fi akri. e in ogni CJS0 dalla tua coscienza. suprema pr<'!lliatrice dei huoni: Pregbiamo lutti i nostri soci òi inter- eia alla ··eril~: e ,·m. o pezzo d·asino che ,·enire senza nessun fallo a questa riu- ;::,~,.. ;ii,~ an,tc:: il diri•:o di imr,,.:<lirlo. nione e òi cercare di indurre i disorga- Q·;e':a· che an::c è una m:1lauia p·u o nizzati a recarvisi. Esaurito l'ordine de.I me·•'> in~ncren11a. giorno \'1 sarà pure un trattenimento fa- \"oler pro·hi,e ad un uomo. ad un :n;gl'are !)er gli :ntervenuti alla riunione. -ociali la d: esprimc:re la sua opinione: Da Loe■•no Costituz:one di una nu'Jva Sezione aderente al P. S. I. E. con ,.;,-i simo r:accrc d1..- la C. E. .\nùa1e ià. ia,t',·i to;;are. cht: qu5 ii ciuffo alla :.\lu-,-olini non ia 1•aura a ne,suno e no' teni:rn10 :t no,-ira di.;;pe,·zionc dci me- :odi di cura ;le:- la vostra mal2uia molto ;lii <.;ticaci dt·: re1-ri m::m~nclli. Rico-daic:,·e,e '. ~100. e iene a. rfrederci nelraltro mondo_ Ciò deuo. la scimmia con salti smisurati iece ritorno alle a.mate fronde. e più agli amati frutti del fico. ;: .., Francesco ·Dmenicoo Guerrazzi. sirà ed anche dalla inrasi:t c.!elruo- line in cemento hanno ceduto il pomo sempre alla ricc-rca dei !luo,·o e sto a!la riYoltella. Bimbi che ancora del bello. E questo .;i iema · pr:m:ri- non sanno comare sul p:lllottolliere si YO è durato per secoli. :'\elle nlla,e recano a _ uola con il lorc braYo redel Piemonte e della LumbanHa. ì \·oh·er in tas;;a per giuocare aif arnosrri vec-chi ricordano an-:or:i di a- dire o per esercitarsi a puntare maver vedmo la iondirura Jc; icrro iat- gari d~rame le lezioni noiate de~ ta ccn questo met0do.... noiato insegnante. E non di rado a~·- IL \EIRO. Plinio rac'--oma che alcuni mercanti di nitro. attraversando la Fenicia. ,iene che alunni. anzichè eguirc un1 piegazione su la geometria euclidea o su il t'.!Orema di Pitagora. premano inan·enitamenre il grillerro del ofoo- ~<.:ide l'Ola dd!a com1:nicazione dei comp:i~.ii di Locarno cd invia ad es.:::izii '.ll'::,1ri :r h•1on •'.lvoro e rcs1l,e,-,;o:one · H, i-•:i: i.a;,:rna ~dd:,ia.zion(' ;,t.--r ;a ccniortainc no,:zia. Questi tempi non ammelfono ne un sacerdote che /accia miracoli. nè un capitano che domi i popoli. nè un principe che slami i làvoralori. Ammelliamo una cosa sola: chi vuole L·uomo naturalmente .non soddisfallo •li questa scntcnza. n1c'c .un altro ·giudi.. et' ... e- si rimclto•io in ,·ia: nt'. andarono zran tratto. quando pan·..- loro ,-.'.<!ere. e \·idero ceno. qualche cosa che si agira,·a sopra un albero. Guardano una ,--ul-. t:i... Juc. .. : era una scimm=a. che scen- ;!eva e 5-aliva con la irrcquici'\:Zza propria a questi -animali. sccylicndo frutti maturi. <= facendoli ,1>arire in bocca. come il ~oco!;cre costuma con le ,ue pallou.tJle. - Oh l'cimmia ! E quella... dura. - Oh scimmia'. Ed ella : - l.2sc:arnmi. pensare. - E ~re. o tin fico anuebbialo. lo tira driuo nel naso d.:· montanaro. :.\lal princ:pio Quando la reazione inlierisce, ogni traccia visibiie di movimento sparisce. sono pochi a lotare contro la conenJe. Ma in una maniera misteriosa, per una specie di infiltrazione invisibile delle idee. ia reazione è minata; una nuova corrente si manifesta ed allora si vede lutto ad un tratto che /"idea creduta morta uioet•a. si estendeva e cresceva nascostamente. e appena un'agitazione aperta dioenla possibale. migliaia di aderenti. dei quali nessuno sospetta resistenza. si lan- La C. E, la redenzi!'ne se la opl!ri. G. BOVJO no avanti. PTETRO KROPOTKIN. Bi lioteca Gino • ·1anco ---◄
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