L'Avvenire del Lavoratore - anno XXVII - n. 8 - 24 febbraio 1923

ln Francia ,i i aggiunge: Compiono! Togliamo imegra;illeme da:r « .. -\xanti! .. questO articolo, in Quamo e o morra a:i·evidenza in che ('ùs.t coi:s:ste il pa1:r.ore.smo dei capit.ili ti 1c-Jes..:hi e In prig:one i com:misù! Tutt0 ciò significa. dl qaa e di là. -tC o 60 per cento? 1rances1ln una de{e ultime edme del Con- - ~o economico delflmpero. tinnes pronunziava quesce paro:e si.,,crnif,:ad,·e: Di nuovo, co:ne durante '.a g11erra. ia banda tli r:r.nes sfrutta le ~ioni de. momento. Qua\W1que ia r ora. arri~iiteYi! < No-Jl potremmo ionnare un « rrust , col sigr.or Lmicheur, nel q-.ule il nosz::-o socio irancese PoSSe<ierebbe i: 60 per .:emo e noi ii -ID per .::f..Jto delle azioni . Queste paro:e caratterizzano benissimo tutta ~ situazione che man mano è andata creandosi nella Ruirr. La Gennania naz:onaiista. runa come ur. SOiO uomo. grida: < La pacr.:.a è in jer:~O > ed IDVO~ 1°1.01ionesacra. Gli stessi clamori in FJancia: « 1...i 1,osaa ,:ansa è que]a àel dirino! In pr:- _gione i comunisti! > li primo gesto de'.,a bauda. dopu :a or~:o.:1e della Ruhr. è s:ato di a:;- mentare i prezzi òel carbone :n una misura aiiarto giustifcata nè dai salari. i.~ da: prezzi dei materiali. I' e:onòo gesto ;; tato 1111 temat!,·o siacc:a,o di impadronirsi delle ierro,·ie <let-0 1a ro re<le.sclk. JI te,zo. una .r:cltie ta cli rediti g0Yerna1t,•i per :a grcssa :ndustria. E non : sa ancor:i que: che può sezu:- re. li quarto. iniìne. è r ai:iare condu- ~o da ~tinnes .:.on ? magnati del carbone inglese. E e,wente però che fOCC!!Paz:onc della Rulrr equivale au·aifamamento deile masse ~avoiatrid retles·::he. Le mene Politic0-giu<liz:ar'.e di Poincaré rendo;10 evidente il l)ericoio che !"imperia:ismo francese ,,;a creando per le liliertà ci,·iìì. il cm strozzamento è -:-eso necessario <ial -bisogno di siruttamento .de'. lavoru. E ,·ero anche dle :a Germania non ha adempmto ai suoi ohbnghl di riparazion.:. nonostante avesse permesso al grossi industriali di rlempi[s! !e uischc d.; nfil:aroi. ~ tratta dunque adesso <lezli interessi superiori del:a giustizia? deila sa.- .-ezza dei popoli? de'. dirirto. della ciy:Jtà e tli quanto ne dsuHa? Siete in- ~enui a crederlo. ~on si tratta clic dei benefici. Predsamente come nel 1914.. Quas: shnu!taneameme ~on ~·entrata a Essen rle[e e ranks > iran::es:. ~a Posta l)Ortava al « tr-ust > Stinnes della medes,.ma città, m1 imito -de: e Comité <les Forges .. (trust .rleH"i.n<lustria<leU"acciaio francese) desideroso ài -!niZi.are delle trat!ati,·e. Stinnes respinse nm·i10. .Eg~i non vuore negoziare f:nchè ; soldati veséti di celeste sa;anno nella Ruirr. E :a « Gazzetta della Renania e \\iestiafa -darn la SPiegawne del gesto patrlotrico di questo barone de!la nnanza e dell'industria nei U:1 mini che noi abb?amo messo in testa al nostre aréco!o. li e rrust > Essen~riey. quello <lei coke vestfaSano e de! feuo lorenese. non si real.izzerà se il si.,.7Ilor Louc:heur intende di avere i! 60 per cemo delle azioni, lasciando !"altro -W pei :::ento a Stinnes. • e Equa divisione dei benefici! 50 per cento a voi: a me 50 per cento. sigl;Or nemico ereditar.o - susuna Stinnes. - E !O casc.'lerò neEe vostre brace.a! E Yoi vedrete cl:Jebuoni affari iaremo ! E fEuropa conoscerà il prezzo dei ferro e del camone ! • : In Quanto al!a ... patria ..__ A ques10. Loucileur risponde forma1mente: « 60 per cento. questa è l'ultima mia parola. Signor .Poincaré. fate avan7.a:-e le truppe>. :çcn ,.· è altro sotto :·aifare deila T<illlr.n..-em·altro che qu~-..o mercanteggi.are. ciie. d'altronde. costiruisce g!à -<iamo:10 .temPo i.: motivo della m·alità .POiitica e della gue.-:-a franco-tedesca. La conqmsra dei Belgio e d'e'. Xortl del.la Francia •fu, durante !a guerra, Ia méra de: ,grandi mrlustrian renani e v.estialiani. I numerosi e categorie: «:nemoranmun . di cui essi bombardarono il Go\·emo e il Comando supremo, ne sono ~a p.roYa. Per possedere ?! mi11e.-a1eiran~ese. ess1 versarono sangue a torrenti. \";:mi. essi ;.on es:tarono di ..:amoiare tanica e propOsero di intenders. con f~ francese, iosse an- ;;:liea prezzo dd:a per<!ita politica <le!Ja Re;117. Il o:ion aiiare, non rhis_cito sotto ,a bandiera tedesca. può riuscire soF.o ca ~aw.fera irancese. L·atteuiamento prorncatore di Stinnes a Spa nel lugli;, 19al, non aveva altro s,-.,opoche di incit2:re i :apic,ùst: iran~ aila o..."CUJ)azioJ,e dei.a Rnhr. ì grandi metaUurg:b rrancesi - 1 Sdineider. i De Wendel. : Loucheur - hanno crea.no <ti assh.,,rarsi r egemc,- J.!a sul mercato de:r acciaio mettendo ::a mano sulfMsaz'<2-Lorena e st2:can- <lc <lal:a Germania :· bacino -cìella - ar :-e. P1ù wdi ess; i sono a~oni èl~ 110., J>Oteva:nome a meno de! .:ok.: , est?a!"iano.Arora hanno L'liziato del· !e traif..afu·econ : ioro rivali ~erman:ci L accoroo Sénnes-De L:.iliersac prepa rò :! te:-reno ad un· ~resa, assicurando .ùle ,. a~e pani conuarta..·1t1 ~ de: benenei realmente fa,·olosi. Poco dopo Sjnnes e Jules Bertrand ·firmarono il progetta p:e.'uninare per la costituzione <E un ·« trust ,, che do,·e,·a abbracC!afe z1: Stabilimenti de! primo :a Deutsche Luxemburg. la Gelsenkirchen. r Bbe-lin~. e da parte rra.~ese la Banca di Parigi e dei Paesi Ba~:, 11 Connté des For~es. :e ditte Giro. e Loucheur. ,Ma ecco sorgere :a questione del quotienre deb.3. partecipazione, della parte, msomma. del iuturo bot.:no da atmbwrsi a ciascuno <lei contrattanti. R'""-u:tato glcba.:e: il preao deta mano d·opera teòe-~ non cessa di riba - sare: ccme i salari eiie1t:\·:.. 'a mise:ia de:la PoPolaz:one ere ::e e an~hc i grandi be,1eii::i. E clte .::osa dobbiamo d:re del!.a Borsa ? La parna ,·ersa in pericolo: quindi !a pec:Èlv..<>ne i: af suo apogeo. fa o <:Esià de'.~e ioni.me. La Borsa <f: Ber - lino specuJa uJ ribasso de! marco - il <lollilro ,·aJe 40.COO mardi; - e S'.I! rialzo para'.ìe:o dei v~ori inèus:ria!i 1edes:::..h:... ·on dobbiamo mera,·:glil=rci e in questa iolle co"52 al rialzo. :re az:cni delle miniere de~:a Rmu- o·uepassano ructe le a!tre: cs.:e sono le più ricercate. Dal J2 a; :n gennaio. le azio.'l! del-· la Deutsclie Luxemburg {Stmnes) sono salite -<la 29.5CO a 55.CCO: q:ie•:e de!- la Ge~enkird1en - Berzwerks - .~ktien.: gesel..!schair ( minien: di G,·:-,c.kirc:ien) Fatica sprecata Secondo i <fu-igend. lo SCOPO de'le corporaz:oni iasciste è q--<1e::o <i! colmare r antagonismo ira !e eia : soo:al: o meglio ka le due C:assi e.ile compongono I' attuale società. Borghe ;a. e pro- :etanato. Essi dicono: non loHa <li classe. ma una pacifica imesa ira detentor: de~a nccbezza ed i va!orizzaior:i e prodmtori ,òe!Ja r.cchezza scessa. per i2 bene S'LI• periore {}ella ~fazione. Questa Yera e pr.op.r:a ucopia, predicata dai molt: convertiti. non ba b:i ' tor.che per Po,er re535tere. si.a alla ~- gica:, s;a alla critka ncsrra. Ed i dirigent: ben ~o sanno: interessi oppose. economici e Po'..!tici. menono queste due classi in continua !orta ira d'i !oro, v; saranno dene soste. battag'.ie ,·inte e perdute, ma la lotta ira regime borg:he.. se e proletariato continuerà. :'.\essuna reaz:one soifocherà il mo,-:memo la - S!Sta. Palese od occu.:ta, '.a :orta ~tinuerà. E fu.tale. Ed è ridkolo vedere <feg'J uomini cile hanno a\'1.1toun passato 6·ot.tzionario. e che ancor oggi si forzano a.... coa- \"incersi d" a,·er iatta una n,·o'.uzicne. per il solo ratto cne :I loro <iuce è andato al Q~e. m camid..a nera anzx:hè in frak. ed ha m,·o::ato i: vecchio dio buono per turti gE us: e cons11mi: è r.i<ncolod. .~ .. ,•e<iere questi aomini a!!a r,;::erca deila ii.etra n:osoiale. che permetta loro <ii concil:are r incor.ciliabi!e. E pensare che mo:ri di quest: nuo•,i aPoStoli sono uscir: ciar.e nostre file. do- \·e erano gli assertori più genuini de.la necessità deta 10r..a di c!as..~. Che imporca e molt: so:io passati afa greppia ? La lotta di c:asse continuerà finchè ;I rrg:me borghese non avrà ceduto il posro aJ Tegime degi operai e dei contacii.ni. La lmra di classe nro ...i sopprime nt in nome della ~azione. ai'.a qu..:.C nessuno -<l: noi anenra. nè per ii semp'.lce iano che Rosson! non è più il ri- ,·o~uzionar:,o che POrtaYa sacch1 e tira- \·a i! carretto nel pono di ~farsig!ia. o perchè :\bssom: ha cambiaro irlee e mestiere. Ceno molt: optra: :Jlusi e p~rciò in buona fode passeranno 11elie r.uoYe n:e. chi -~ passerà so:to rrri.nao..."iae. '.e no :-,re file saranno decimat.:. qua.::he sind.:.cato cerclterà il g-<1ado per passare i! RW>icc:ne: la reazione cerci1erà di di- ,ruggere runo quamo è ancora conQU3Sf.oaperaia. ma con uu:o e ma:grado umo Questa :atea di classe non verrà soifo-~ta. essa è per con::ngenza storico-soc:ale insopprimibile. C:ancino pure i g:randi ed i p:~o:i ex. vcl"Jano alla mangiatoia che dà !Or'l :a possibilità di non a ,·ere preoe-.'tlpa, zione per -il loro prez:oso ,·cnue. ma sappiano ~menò d1e Yi ono deg;: uomirr: -:.hehanno in1murata la iede. e che sono conYint! che la reazione non <sP· primerà b lotta di c:a e. ma :a vedrà acurrs: fino a1 rrionio completo det·emancipazione della c:asse proletaria. E bmo ciò per " bene naziona:e e di tuna :·11man;tà. Detassis Antonio. E .fu il pomo dt&t disco:-dia. e E dai di.te lati del confJJe non .fa che Compagni proletari, leggete iiffondete un grido solo: Un:one sacra! Patria! I' I I A .,.BB. t1 /,, ■ ili Tnyss211. (a 26.IOOa 61.x-O: que]e riel.!a Harp~nert- Bergbaa l Hanie'.), da 59.600 a 132.000; d.;'la Phoe'1!X (\VolO, aa 26.500 a 51.CC-O: del!a Rheinstahl (Ac c:ai.er:e cl.!l Reno. ~c1 ?!.:5C a 50.000: della Bodmner G1. ~:.li1 'Fonderie di acc:éi:o di Bochum. di IKopnetà 1innesJ. da 2.3.6C!I a 53.0~l e :osi ·via_ Que-ta sr,:-cu~zi<: ,e ~ 1a:men~e enorme. che !" organo rertHe Cl.i St!n11es. i:i Dems ;1e .'\l:'.gem'c!··:e Zeihmg comnmoYe e la tro:a . im•~orak. Petieu:amente. )L gli aifa~, "JllC gli affa.,-.i.. Dinar.z: a que w vile ~uoco :.lei pesc:cani redeschi de::a gacrra e del doPO-gl:crra. ~onie~ iamo he il ,. Te:~p • non rroYa moito dirn~:e cli e1iger'-1 :i m:iensore de[a giust:zia. e La Fra,1'.:ia dHende una causa g:usta: guardate quel che ranno i grandi indusrriali 1cdeschi... · G:usta la Catka de: 50 per cemo! Giura la ~usa del nodo che lemamenit: i oingc anorno a: co'.lo det.:a c~a.s e la,·oratrice teriesca. senza che :: ·~or :::-·:nnes e ne inqu.jeti troppo! E ~ clas e '.a,·oratrice tede ca? L'ubriacatura nazionalista per un moment0. per m1 bre,·e momemo. ha Lriorriato _opra d: e a. \ia poi i Con- _!gJi d: fabbrica e de!.'.e m~ere de;'..e az.:endc Thyssen e rinnes hanr..o richiama10 iloro de;egati. i Quali dapprima si erano asscc:ari alla protes,a -:ontro r arresto d~ Thyssen junior. L c:i: martir.:o patrfottico non è stato, del resto. di lunga durata. Un Congresso dei Consig:i ,& fabbrica de~a Re11ania e riell-1Vestiafa _i ,huurà ira bre,·e pe1 S!Utl!are :a questicne dello sciopero generaJe. Fe.:-rm sul terreno .della lotta di chs e. i lavoratoni tdeschi rilimano c:1tegor:came.rr:e -di iar pane deJ°lDl!Onione sacra dei partiti bor.gbesi. PAOLO FROEUCH Deputato al Rcicbstag. Il 11uevo regime Il cerretaanlolavoro srameme un· epuraziope politica "· li licenziamenoo del personale esuberante si compie con criteri affarto auoYi. sbalorditivamente rin>luzionari ... in fano di logica e di equità. Non i r:en como dell' anzianità e della capacità. Tutti pregiudizi del tempo passato. Si guarda la iedina politica: li tale -è sonersi\'O, ,ia ! Il ral altro è un arrh·o organizzamre. ,;a! li nuorn regime non rnole schlene diritre o cerYeJl.i liberi. \'uole solo ruùme di ef\i. Ora può darsi che quesia ia la onseguenza logica cli rune le diitamre. anzi lo è cenamepte. Il parriro che arraffa il potere ~i distribuisce i posti più lauri. e ia l'epurazione di runi glt avversari. Per assicurarsi la conserrnzio.1e del potere ha bisogno di geme iedele e perciò si riene soltan ro quegH impiegari che gli si genuflettono e che giurano nel nuovo ,·eTbo.. 'on mette conto. a tale scopo - e le scope· diYem.a sempre nobile quando si ha r abilità di identificare il potere co!Ja patria - di prec-ccupars: della sone di tanta povera genre. dei diritti acquisiti, del solenne ccnrratto che· lo Staio ave,·a stipulate con essa. Tutte fisime che non reggono al so fii o della ... rh·oluzione ! \fa si abbia la franclJezza ctt parhre questo linguaggio. E non si in- ,·ochlno le competenze per portare la salute iinanziaria ad una situazione disastrosa. Perchè una \'Olta ammesso il princip:o. esso ,-a.le per tutti. E ci darà come risultato il diritto ad ogni partiro che si succede al potere di far piazza pulita di tuhi i funzionari non ligi ai nuo"i dominatori. Onde r impiegare dello Stato non si sentirà da ora innanzi sorretto <la nessuna garanzia. E mancàndo la sicurezza della stabilità. gli impieg:ui dello Stato saranno rifuggiti dai competenti: ,; rimarrà la za,·orra. E il risultato sarà pr0prio r opposto di quello che si vo1e,·a conseguire! OBSERYER. L.Aito Ccmmissaric delle Ferro,·ie z socialisti borghesi vogliono manlenuon. Torre si è messo iascisticamente le le basi della moderna socie/a· senza al lavoro. /e lotte ed ;•pericoli che necessariamente Quando si dice fascisricamenle Si ne risuilano. Vogliono la società attuale vuol esprimere quel modo speciale di scartandone gii elementi che la mellono ccncepire le proprie funzioni che si in rivoluzione e dissoluzione. Vogliono la ispira ali' alto mono dei ricostnmo- bor<1hesiasenza il proletariato. E' naiurar. iialiani: e me ne frego"· le che la borghesia si liguri la società ove \fo ne irego del diritto. essa domina come la migliore di iutte. :Me ne frego della legge. Il socialismo borghese trae da questa Yle ne frego dello stato giuridico consolante idea un mezzo sistema od andegli tmpiegari. che un sistema completo. Quando invita Dato che la marcia su Roma è sta- il pr~letariato a metterlo in pratica. A ta una rh·o)uzione, niente di ciò che enfrare nella nuova Gerusalemme. in preesiste,-a de,·e mettere la sua ipo- fondo gli domanda di restare quel che è ceca sul presente e tanto meno sul- nella società pre5€nte. rinunciando al f a\"Yenire. lncipil novus ordo. Dei concetto odioso- che se ne fa. Un.altra Torma di socialismo meno siP.ar\amento se ne è iatto quel ludi- stematica e meno pratica cerco· di svobrio che 1uf-ti sanno. La costituzione 1 ~liare la classe operaia dai moti rivo uè messa in mora in attesa della rifor- - h • =io.nari. dimostranéo come cio· c e fe ma affidata alle portentose medita- puo· giouwe non sono le trasformazioni zioni di Michelino Bianchi. Gli orga- politiche, ma ~oltanto le trasformazioni ni ncnnali di poEzia passano in se- economiche. ~ quali trasformarioni non condo ordin.e e cedono il primato alla sor.o già pe; esso /"abolizione della lormilizia fascista. I codici. irutto della mc di produzione borghese, la quale non antica sapienza romana. stanno per puo· conseguirsi che coi mezzi riuoluzioessere scom·olti. Il Gran Consiglio nari. ma soltanto miglioramenti amminimedita. decreta. proibisce. comanda sfraliui compatibili con cotesta forma di su rutti e su rutto. In allo la ditta- produzione. che non cambiano ailalto il rura centrale. e in ogni ramo le dit- rapporto tra capitale e lavoro sclariaio, r:H.i.trè minori. Queste più zelanti. più e nel miglior caso diminuiscono alla borieroci di quella: come sempre. ghesia le spese del suo dominio. semplii1ra in oualche modo do,·eya pur fica:ido /'economia dello Stato. ,,.m;tiiicare· r autorità e la cornpeten-. Questo socialismo borghese raggiunge ;a i:mpronisamenre piombategli_a<l- le sua piu· e~alta.~spressione _quand~ dido~so per meriti patri-Ottici r onor~- venia se_mplrce 11gur~ retorzca. ~ibero \·nlc seguace d. Esculapio mandato & co~merc!o a vantaggio delle classi_ op2r.sallare Je piaghe croniche de!r or- raie. dazi profeti. a vani. delle cl~ operaie: carcere e cellulare a vantaggio del- ~?n;c:ine; ierrmiario. - li iascismo ha esaltato il principio oe!!~ ccmpetenze. Era il caso davYe• ro di aspettarsi che. per queSti alti dittatori im•esiiti di rutti i poteri. tale prin ipio fosse rispettato. Ma se il passato regime ci da,·a gli av,·ocati miniStri di agricoltura. il nuovo reg:me non ha saputo iar di meglio che affidare a un medico chirurg0 'I problema ferrO\iario. Ora eccolo alla pro,.-a. Di rune l~ ,·aste riforme per rendere alri,·o un erYiz:o che gran per tanti milioni ul bilancio statale. noi non abbiamo sapuro altro che questo: il licenziamento in massa di 36 mila ierrovieri. ! competenti. che ci sono anche. modesti e laboricsi. nelle ierro\ie - senz:t andarli a cercare nella medicina -- vi diranno che quella cifra è uno sproposito. che in certi rami ,·i è e~ubuaP.za di personale ma in ,altri s::::arseggia. che dopo aYer licenziate- quelle migliaia di agenti si donerbe probabilmente ri::i.ssumerne una buona parte. o ricorrere ali" a,·- ,·entizialO ccsroso e meno produtti- ,·c ... >la gio,·a. ai iini di classe del presente regime. ribadire il solito conceno del p1rassitismo del proletariato e distogliere r auenzione della pub!:Hca opinicne dai ,·eri rodirori della ricchezza nazicnale per ro,·es iare rutte le· responsabilità sulla gente del laYoro. che deYe perciò es- ~re sempre più unilli.ata. più depre~ sa. più s(rutiata. Cosi la prima iniornala deUe ,,mm..: è s1at:1 compiuta e fu deiinita giule classi operaie. Ecco /"ultima, la sola parola seria!"enfe pensata del socialismo borghese. Il socialismo borghese consiste tu/lo nel sostenere che i borghesi sono borghesi ... A vantaggio delle classi operaie. Che Dal .Manifesto dei Comunisti di Marx ed Eogel. mattacchiona! Parl.izmo de!l"Autorità. col dovuto r1. s;,cao - come direbbe la buon·anima di Oronzo - costituita. Se si vuole getta?'e un velo di ris-:> su questo porco mondo, bisogna seguirla quando i fascisti :te fanno qualcuna delle !c:-o. Casola Va.lsenio. o Cà di Fabbri, t:> Granarolo. o... Vattelapesca. Il luogo non importa .. Vic.n.cammazzato un socialista. Credete che l'Autorità - con rispetio parl.and') - arresti i colpe.voli? Si? Lo credete sul serio? Vuol dire che siae predestinati a far parte dell"Accaciemia dei grandi imtecilii La mattacchiona arresta sì. qualche fa. sci.sta. ma precisamente q;1elli che sa che non c'entrano. Perchè?! ... Ma se è cosi chiaro! L'Autorità ... si salvi chi può - arresta coloro che non c'entrano per tre scopi bene evidenti: non arrestare i colpevoli prima di tutto: es- ~er costretta. subito dopo. a mollare gli... innocen~ e poi per darla da bere ai predestinati a quella tale Accademia di cui fOpra. Che furba l'Aut-:>rità - salvognuno - costituita. ca 1no 1anco Le nevelle dell' " A. TTe■lre ,, La casa di Margherita BizheUonava o~o. mste. per le vie della cinà sconosduta, pensando ai cari lontani dai qu.rli ~ iaz:one Y!ttOiiosa f aYe,·a bruta.mente separata. Era tato preso <ti mira per le sue simpatie \·erso le masse .;a,·oratr..ci, e ~osiretto ad allontanarsi da:la iamiz}ia e dal paese. E come io e Poi ,·emi!o a f:nire qui, in una dttà cosi lontana, dove non aYeYa parenti e do,·e non cono ::e,·a nessuno. non anebbe .sapu,w dire. A- ,·eva preso éLlloggjoin un· osteria, dove non anaa,·a se non alr ora di coricar i e donde s1 al~omanava ogni mattina al1'alba. Aveva cercato mYano un· occupazione e intant0 ,·edeva dileguarsi rapidamente i: misero ~ruzzolelfo che a- ,·e,.-a potuto portare con sè. GiTonzava adunque per -le ,iè della città. offermando · davant! ~e mostre. con aria L'indomani lasci..à nauseaw que.:iacaa. Egli arnva irattanto stretta quaoie re!az~one. aYe,·a trovato un p0' di la- ,·oro. tava ora per •ritornare all'antica osteria quando si .imbattè in an azruco al quale raccontò le sue vicende. Quegj gli diede :"mdmzzo di una famiglia amka d1e forse lo ~Tebbe ricOverato. Egli Yi si recò subito. Salì quattro branci cli scala stretta ma punta e bussò ad un p:ccolo uscio. Questo si aperse subito ed egli ,·ide tre persone, (ana <ionna. una ragazza e un ~..ovinetto) -in· atteggiamento tra sorpreso e incor~- te, che gli sorridevano. Sta,·an9 per mecters1 a tavo:a. Udito di che si trattava lo iecero edere e mangjare con loro. 'tanca e col pcn :ero assente. Un g5or- Eg_li ru dllllque accoho jn quella casa. no .::apirò in una ,~uzza dove si svol- Pro,·ò su.bito un senso di dolce s<Y2:ievo, ge ·a uno dei so!iti trist; episodi <li simile a quello che provò Dante uscenguerra c:,·ile. La scena di -cui fu spet- do <la-rlniemo ed entrando nel « Set«tore lo amareggiò tanto più in quali- condo Regno ». Depo pochi gior,ni. egn te i protagonisti erano w.ncrulli. Egli a- cominciò a cbiarrurre quella casa la veva visto un gioYineno cadere pro- " casa di ,Yargberita > alludendo ala prio neS" a,ro che stava per Y:brare un e :Macy;herita., de! e FaUSt ,,, la cui casa gran colpo di randello. Era accorso per era modesta ma onesta e ,felice. Entrasoccorrere il caduto mentre tutti fug- 10 ue.'..lamtimità di quella iamig•!iuola gjvano. Presolo in braccio che gemeva egli ripeteva SPesso le paro!e appunto per il do~ore. si iece dire do,·e abita- di e faust»: · 'a e lo po.rtò a casa. . e quanta dovizia in questa Povertà; • Era una casa signorile. La madre "in questo asil guanta felicità!; p;,.1iVespaventata: iece subito ricove- Era .una iamigtia proletaTtia. Quale ~ rare il fgliuolo e poi si rtvoise a '.ul. ringraziaooolo e chiedendogli come era norme contrasto tra ia ricca ma guast.l andata la faccenda.. tPoi gjj cruese di hrl, famjg,'.ia -borghese dove aveva soggiorr.ato prima, e questa umile ma sana e chi era. cosa -iacev~ <love abitava. Eg.'i tiem famiglia .pro:etaria ! disse cli sè quamo gli parve opportuno Il marito, che era stato un vero apo, tacendo il resto. Gli oiiersero una cameretta J nella casa. !a quale aveva un st olo delle idee nuove di gjustizi.a. era morto .da .quindici. anni quando non era accesso apposito. era <i:.si.mpegnata e non da,·a aicuna soggezione. Egli accet- ancora trentenne. !asciando Ia mqglie gio,·anissima è tre bambim. tre ucceitò per togliersi a,'fambiente de'.J'osterta letti ancora imp:umi. Ma la vedova che e vi s·:nstallò subito. Scoperse in hreYe clie ii nuovo ~- !oggio lo metteva m grado di osservare. involontariamente. Que!.la casa e il tenore .di v.ita-<liquella iamiglia. Era una famiglia borghese. arriccilita per le pro .. pizie vicende di una lucrosa industria. Era composta di c:nque persone: padre, madre, una ,ùg;:ia e due figliuoli. Tra queste persone J1on regnava una gran- .de intimità Si trovavano so}o a!t'ora àei pasti: inang'iaYano quasi. in si!enzio e poi ciascuno se ne andava pci fatti propri. J[ilitavano però tutti nel partito che era sorto da l)OCO per reprimere le velleità di iriscossa del popoJo lavoratore. Tutti .recavano i distintivi di Quel partito: mo'.tre la signorina portava sui petto -Wia testa da morto. Continuando suo rrr.ugrado :'ossercvazione egE seppe che poco o nessuno aiietto legaYa tra loro quelle persone. I .pasti quasi sempre freddi e -5ilenz~osi erano qualche volta contrassegnati da diSPute breù Yiolente, rabbiose, cu~ seguiYa uno ~attacchjar -d"usci. e Poi un gran ~enz5o. E,gli .,·ide tma yoita queste persone riun.~e m un caiiè cittadino. Erano turto mie~e tra :oro, come se si amassero teneramente. Questa famiglia cominciaYa a metteigli <lisgusto. Ogni -giorno iaceYa qualc.lie scoperta che aumentava in hri tale disgusto. Il r~azzo più giovane iumaya cento sigarehe al giorno. frequentava le bai'er'.ne e non Tiusciva a liberarsi da~:e s-:::io'.e tecniche. L"altro era un giocatore sfrenato. Passava le notf al circolo doYe. tra bari e pr~titute .. profonde- ,·a il denaro paterno, :ncretiniva e in- ,·exmava prececemente. Rincasava sempre ,·erso 1•a·lba,si buttava vestiw sul letto e non .si alzaYa che a mezzog:orno. patirlo e d?sfatto. La iiglia, volubile. ne1Tosa, ghmbr.zzaYa. irequentaYa amiche delle sue condizioni e del suo stampo e con esse irequeniaYa ambienti tra l'eQuivoco e !'aristocratico. Ancn·essa passaYa moJte notti fuori di casa e molte volte aveva a compagna la madre. àonna ancora piacente. Tra madre e fi.gìia vi iu una vo!ta una fotta sorda e t~ilii!e per gelosia: la madre si era preso per amante il fidanzato del- ~ f.glia! E il padre? il padre vedeYa. sape,·a ogni cosa, ma non muoveva oserYaz1one ad alcuno per essere libero di rare a ua ,·olta i comodacc:o suo. aveva acco..•to .nel suo iseno i giusti insegnamenti del marito, ne aveva ono- :-ata Ia memoria dedicandosi tutta ai figlruoli ed allevandon secondo i de§.deri de1 caro estinto. Ed ora, in omaggio alle idee di LuL vivevano onestamente <la gente buona e ~aboriosa, amandosi e Yivendo gli uni pér gfj a.:m e tutti per !'~v,.-emre <iella grande famiglia proletaria. Lavoravano tutti. 1l figlio maggiore em lontano da .casa ma scrJveva sovenre ,'.ettere p:ene d'aifetto, e mandava a:Ia mamma il .frutto del suo la- ,·oro. La figlia. bella. buona e saggia., ·tavorava anch"essa; e cosi jl figtio minore. e così ·1a mamma. Ess! travaveno i! temPo di tenere la casa in ordine linda e pulita, ed anche di dedicare qualche attiVità a:le onganizzazioni eoorur miche. r foro pasti, che li riunivano nel santuaTio della loro casetta. era.no.sempre lieti e trasco!lTevano -scherzando e chiacclrierondo, parlando spesso .del caro estinto e del .caro lontano. li tenore di .vita de?.a e èasa di. .Margherita• era il frutto della tanto Q}unniata ir.-edicazione socialista. " * * Un giorno egli :ricevette .un tele~amma: e Torna. Parent: e amici ti attendono a braa:ia aperte >• Chi avrebbe detto qualche mese prima che l'esplosione <li gioi.a prO:(iotta da una tale noti.zia sarebbe stata subito repressa in iui <la: .dolOie di dove, lasciare... la « casa di Margherita? ,.• Egli aveva l'anima dell'idealista. del Poeta. de~ sentimentale. Si aiiezionava prepotentemente alle cose. ai ~oghi. alle persone dalle quali spirasse semp~- cità, bontà, elezione. Egf. amava ora quella farrngja come la famiglia sua propria: fama-va di un amore che era qaalcbe cosa di pià della sempliée ~- micizia. E a1 momento del di.stacco egli piangeva come un ianciullo e con :ui piaF_geva tutfa !a « casa di J.~erita >. Era già neHa via quando rientrò e disse con la •oce rotta dalla commozione·: " In questo asa1 quanta felicità!- > Dott. Faust. Da X.euzllngen Deliberalo della Sezione Socialista.. I componenti la nostra sezione Socialista riuniti in assemblea mercoledì u. s. discutendo in merito al1a situazione del Partito in rapporto alle 14 condizioni di Mosca; dopo ampia e fraterna discussio- * " " . ne approvo· il seguente ord. del giorno: I ;a:~ di T La Sezione del P. S. di Kreuzlingen, . w..••gusto ,venrava nausea. .utte . . d ll •t • d l p s I · " ✓d . ,1 presa visione e a s1uazione e . . . Queste ~pene gu ren e,·ano intoi;e- d. • t li di · · d. M • • • • • 1 tron e a e con ziom I osca: conrab'le. il ~gg1orno m quella casa. Una siderato la necessità nell'ora che volge notte :n ca1 non poteva prendere sonno di unire tutte le forze sovversive e che e il pens5ern d~!la famiglia ~ontana più sostanziali differen.ze non ci dividono dal del :_0nsuet0 ;o aiiliggern .. e ?e slava p. C.: delibera: di ~pprovare i deliberati alla nnesrra guardando ora il e1elo stel- della Direzione del partito e la fusione lato. ora i'. sottostante giardino. Regna- immediata col partito comu.n.ista. va una gran calma che gli penetraYa Da mandato al proprio rappresenta.n~ fanima. ~li :t<iì un ]omano nunor d"au- te al Congresso di sostenere tale tesi. t0mo'bile: e poco dopo S1 fermava da- Dalla votazione si astennero due com-- vanti a) cancello <le! giardino una bel- pagn.i i quali nulla hanno di contrario alla macchina che ,·ersava. da]o sporte!- la fusione, solo sostennero la pregiudilo ape:rm. due persone. ~falgµ-ado roscu- ziale del camhiament-0 di nome. rità eg!i v!de e comprese di chj e di d1c cosa si trattava: era il padre mezzo !lbbriaco che rincava:,-a a quelfora con Sabato 2.1 corr .. alle S di scra, nella una donna: e quella do11naera una de!le !'-ala dell"Eimracht :.i rcr.rà L-\s~cmblea amami del fig'io maggiore! ~cnerak del ~:-uppo muratori e mano,.1li.

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