L'Avvenire del Lavoratore - anno XXVII - n. 7 - 17 febbraio 1923

ANNO XXVII. (A. P.) ZURIGO, 1; FEBBRAIO 1923 Num. 7 ' Tettfor.o «75 SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA Cmte+émi 15 la ~ REDAZIONE: AMMINlSTRA.ZlONE : ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA'PER L'ANNO r~: UN NUMERO ARRETRATO Cent. 2ti H. Vlll-<3~6 "L'lnmn del LueratoN- ,, hrlgt + Oomm!S!tone Blecutlduel P. s. I. ~ ~~ '.! I anno, fr. 6,-; 6 mesi_ fr. 3,-; 3 mesi, &. 1,50 PER L'ESTERO: 1 anno, fr. 10; 6 mesi fr. s; 3 mesi., fr. :a.so Un fatto di cronaca bara.zzino e che proclamò troppe forte che egli avrebbe fatto in prima linea gli interessi della patria, tutto ciò è cessato. Egli si pose più \·icino ar fianco della Francia. Con ciò fu clisrrutt.o l'equilibrio nella Commissione delle rioarazioni. e nell' Intesa stessa, prima alla Conferenza di Londra poi ancora più chiaramente a quella di Parigi ai primi di gennaio, si manifestò quell' isolamento dell'Inghilterra. che apri alla Francia le porte della Ruhr ... La stampa ha già data la, più amara espressione alla sua delus,ione circa lo s\'Olgimento delle cose. Ma essa donebbe riccnoscere che in gran parte è responsabile della sciagura il dilettantismo diplomatico di M~lini. Egli ha dato il dito mignolo ai rrancesi . ..\Yrebbe do-rnto sapere che ques1i prendono sempre la mano .... Si è aperta la Camera. Orma.i un iatto consimile può trovare posto tutt' al più nella cronaca del giornale. senza neanche destare quel!' interesse che suscita r annuncio di un fattaccio. La. Camera onna:i vive di una vita apparente: registra dei decreti già in vigore, non discute più. Segue il padrone. e quando questo gli dà una bella frustata. è segno eh~ deve andare a cuccia. · Dal canto suo il padrone gioca a mosca cieca con 1a ricostruzione. I •depurati liberali. democratici, costituzicnali. ecc .. plaudono a questo giochettc. mussoliniano. Da notarsi che sono liberaH. democratici. cosrinwcnali per mo90 di dire: per modo di fare sono tutti eguali nel leccar le zampe del padrone. Aoohe coloro che in un primo tempo si eran coperti della pelle del leone. hanno in seguito abbandonato quel rivestimento mostrando la loro intima essenza servile. Sono lussi questi che si possono pennettere i diversi... Lussu del Partito Sardo di azione. Fra tanta abbiezione solo i deputati dei gruppi socialisti hanno aiiennato le loro idee. ' Una parola di' fierezza è ormai inusitata nelr aula parlamenta.e. n compagno on. Lazzari è stato rude. tagliente, tanto che il Presidente del C;onsiglio non ha. come di consueto, trasceso i limiti, per quanto abbia risposto dicendo di non avei nulla da dire. perchè n9n crede necessario ed utile discutere. In seguito ha spiegato perchè non \·uol discutere: e 1n materia di po-- litica interna - ha detto - quello che a:::cade, accade per mia precisa e diretta volontà. e dietro miei ordini tassati\·i dei quali assumo personalmente piena e personafo responsabilità ». Ha aggiunto che non gli import;.: sapere se esiste Wt complotto nel senso che si dà a questa parola. In lai modo. dato che nessuno osa ccntrapporlo, gli è permesso di ingiuriare le centinaia di arrestati. e delle bro iamiglie che ne soffrono anch· esse !e conseguenze. Ma se in iat10 di poiitica interna gioisce di riaiiennare la sua tenden7,a reazicnaria. in politica estera agisce ben di\·ersamente di quamo aiienn.arn per il passato, e npn fa che ricalcare r opera dei passati Governi, déi passati uomini. considerati come carte buttate. In realtà le ricatta. Anche riguardo alla politica es1era. i.l sociaHsta compagno on. Lucci. ne ha lumeggiato tutte le sue contraddizioni. Ogni giorno il iasc:smo si dimosrra vieppiù come espressione deD1 ·neces....tjtàreazionaria del capitalismo. esclusivamente. Ma tante ne ha passate di buierc. il socialismo. e altrettante ne ha superate. E superer.ì an·::hé quèSta. Forse. dal punt0 òi vis,a italiano. sarebbe stato meglio che. nelle.: ::-uadiplcmazia. Mussclini a\·esse-senrito il freno del p:nlamentarismo ... L"Italia ha finora ravvisata l::t SUé funzione storica nel mantenere J'equiHtric in Europ1. In un momento de- . :si\O. Mussolini ha deviato da quesro principi<'. più per inesperienz.z: che per una cosciente de-ia7:ione dal pensiero ronc!amentale. E\identemente egli credeva d' a\·ere la Fran- ~·iaper le rediru. dichiarandosi d" aci::ordo cir~ le sanzioni economiche. Forse riconosce ora che il prcgramma fascista degli e uomini nucvj: • ha irandissime ombre. on basta aver iatio un colpo di Stato. per essere un Napoleone». · . ~apo/eone 5· Germania (Articolo di CLARA SHERIDAN). La nota scultrice e non meno no•.a ~or- Mussogliinuidicianto nali!'ta Clara. Sheridan che si recò in EUne seduta SU seduia. elle i progetti di rOj)a a studiare uomini e cose .. ci dà nel legge S! succedono ai progetti di leg- • w orld. del1'8 gennaio, in un articolo ge.. senza che in pratica avvengano iorte, te Yere fattezze morali dcl dittatore molri combiamenti. La fusione di due <l'Italia. Berf.to :\IussoJini. e noi senz'altri Ministeri, come quelli dei Tesoro e commenti lo traduciamo in pane per i delle F:nanze. si sarebbe potuto at- nostri Ice-ori. • Sono sottanfo tre mesi che "Mussoliru governa in halia. Che cosa ha egli fatto?» Codesta dom:inda si ia la demo- <:.ratica Frankfurter Zeitm,g. E a tale domanda essa dà ampia risposta. esarriinando, con molta conoscen.1,a delle cose. tanto la politica interna quanto la politica estera del nuorn Governo ia.scista « Qualche tempo ia - s:.:rive la Gazzetta di Francoforre - Mussolini stesso scrisse. in o::casione del giubileo della riYoluzione i~ista. che ouesta. è ormai entrata nel· suo secon- aa periodc. Ora. dunque. il fascismo deve dire: Nulla dies sine linea. Nessun giorno senza la\·oro. senza una paziente continuazione dell'opera cominciata. Questa anti~ sapien.7,a è dWtque l'ultima conclusione della sapienza. a cui è arrh,uo MusstJlir.i. Ed egli aggiunge ancora: che ci sono due metodi ri'. oluzion1ri: il russo. ch<! con rantico sistema u~cide an~he fisicamente le antiche persone. e il m1:- todo latino. che non distrugge tutto. ma lentamente. riformando a gr:tdi a gradi. mette da parte l'anrico_pe;- sonale dirigenre. Si potrebbe discute, re col sig. ~iussolim. se sia esano mcrti,;are i due metodi ri\'Oluzionari ccn peculiarità di razza. C è stata una rivoluzione « latina . la grande ri,;oluzione francese. che è restata modello di terrore e da cui ha imp:t, rato molto la rivoluzione russa. E il ,·ero proieta e teoreta moderno della \·iolenza è il francese Ceorgcs Sorel. le cui Réflexions sur la \·io!encx ~ hanno J\'UtO influenza sulla evoluzione spirituale dello tesso ~Iussolini LA POLITICA I ffER~A « Il citato articolo di Mussolini scriv-e la Fra11kh1rter Zethmg dopo quesra inrro<iuzione - e simili di- ..:hiarazioni suirattività del (,0\·enw iascista. non sono altro. in im dei conti. che superfluità oratorie;. che il iascismo ha rimpro\·erate al parlamentarismo. Il· iascismo ominciò con un programma d·azic,ne. l'azione energica che -i pone\·a in coscientc ·comnsto col lento ed e itanre procedimento delle deliberazini p.arlamentari. ~la non è Mussolini ritoruat6 già a tale procedimento? i è iarto concedere dal Parlamento pieni poteri. per condurre a rennine due grandi riforme: la semplificazione del istema cributario e della burocrazi:l. Cerro. non si può pretendere che siiiafte riinne vengano compiure in ere me.si. Ma. in· sostanza. noi sentiamo ohanto che il Co\·erno iascisia tiemare anche senza ri\·oluzione, e la * * $, diminuzione del personale burocrati- .\ p:--ima vim, ).fossolini ti dà l'impresco. enormemente aumentato durante ,ione di una personal.;.à formidabile non la guerra. si è compiuta anche in al- :>sta.,te : suo: piedì grandi coperti da uose tri paesi senza fascismo. Dalle ierro, che non calzaao. i calzoni larghi, il irak \'ie di Staro sono stati licenziati dalle maniche troppo corte gli danno t'ap15.000 c:-perai. il che avrebbe Potuto parcnza di un tragicomico spit;:tista -:?<i un i:ue. dopo il periodo di transizione convegno della notte di Xatale. della smcbilitazione. qualsiasi altro Chiusi gli occhi ai suo aspetto ricf.colo . mi sforzai di rimanere sinceramente C-overno... , irr.pr.:ssionata da.Ila ,sua iorza fis:ca e dal Qui b Frankfurter Zeirnng enume- -.lio atteggiamento di sfida.. P.resi le sue ra le altre innovazioni burocr~tìch~. imitazione Xapoleoniche sul serio. Xon quali I' istituzione del Comn11ss:1no :i.,e,·a capilo che ~li csagera,-a la posa delle ferrC\ie. la riionna nei corpi di. h :,-adas..<>o. POiizia. ecc. Poi continua: « L' efietto più \iSibile di questi e altri simili prOV\-edimenti è rappresentato finor.a unicamente dalle econcmie ottenute. Ma resta a vedere se cli irc-nte a taJi economie non ista· ranno sYantaggi tecruci. A ogni modo la metà di tali economie viene già consumata dalle maggiori spese per r esercito .... La grande preoccupazione del Governo è inoltre qualche cosa che non ha nulla a iare con economie: una riicnna elettorale che assicuri al iascismo una m:tggioranza duratura . LA POUTICA ESTERA La ;-rima Yolta che.: :'lfu;; ol:.ni m·im·itò iu a Losann'.l. <:ubito dono l'imerYista io troYa:. iuori.' sul pian;ronolo. una mézza dozzin-:i d'it.:>Jiani che aspetta,·ano. Akuni di essi erano membri della. ,kkgaiione. altri erano alla « guardia del corpo fascista > che lo segu:.-ano in comp?.gni" dei giornali- !;-li.Tutti mi guan:Lvono in silenzio e mcraYigliati. ),f r. Panza. dd Dicastero ·degli Esteri :1aliano. mi accompagnò giù per le scale e mi domandò cosa pensassi di ).[ ussolini. ~imilmente il corrispondente della Stam;>a di Torino. un noto scrittore itali?n~. m: ,-i appressò chiedc;1do ccn0- <cere le mi<' =-mpi:-c".'ioni. Egli "-1 accorse ::h..- :o era ~:quanto per,>lessa sulla per- .:.onaliià dc:I suo ca,,o. O,!;ai espr.mere dei ~udizi come ~ Egli è me17_,;glioso. ~li :, iortc. e!?; 1 : i:... e iui interrona da V-O<;.. E dopo di ciò il gran<le giornale demo:ratico di Francoiorle passa ad esaminare la pclitica esrera dell'on. ?.fossolioi. su .:ui dà un giudizio ancora piìt se\·ero. ·'.l rc:aia. Comr c:iete :ngenua' lo crede,·o che • l\ei primi giorni del suo Go\·er- cono:-cem: :obb:?Stanza uomiré ~randi d3 no. Mussolini ha detto in Sena lo che •ion reHare abbagliata rlallc apparenze •. talor::i ha sgomento del peso che in- F. i corrispondenti dei giornali italiani dis. combe su di lui. Forse. nelle ultime ,, ,,, che ~e io a,·e,-s: Yisto nn po· p~ù di serrimane egli avrà anno spesso que- lui. m: ~arei :.ubito accorta del • bluff~ e sra sensazione. guardando ai succes- della JlO:-?. <lctrauorc-. J,-. ve,sa,·a schietsi della sua politica estera. Tutto il !c,menle che e-s,i C'"all" rual disposti. permondo. ad CCL'CZionedella Francia . .:hè riscmi,·ano il q10 au~-~~amento n:raspira a un intimo consolidamento •o Ji loro. la ,ua. prepotenza e anche della pace. L. Italia tess1 è srat1 ,uoi mocF minaccio~i ,·er:-o la qampa. condotta su raie \·ia dalr on. , itci. e * * ,. non Yi è dttbbio che per mollo tempo ,-aic,·a la ,ena andare a Roma per Yela diplomazia iraliana ha es enzial- ckre l'uomo nel suo Yero ambi~nte. Da mente contribuito a impedire nuoYe un·attcma o;,servazionc e dalle var·e opicomplicazioni. In seno al Consiglio nioni clc-1,uo <:teo;s-0popolo. il 1fu solini upremo ogni GoYemo iino a )lu - che mi an:,-a ;mnres-sionaia ia,-orern - clini i semh·a chiamato a iare da meme a I.ocanna m: $i rfrelò completaintermediario tra Frai1cia e Inghil- m<.nte. terra. Se raie mediazione non diede L. uomo è p·eno d; umor:. !!'li occhi sempre soluzioni preziose. ebbe tut- c-o-hi1am' cÌle mo:.,rano il bianco wrto ta,·ia il merlto di impedire cose più ·=morno e danno ia impre.sc:;ione di un epigra\·i. Con \fussolini. che entrò nelh lenico ,-ariano <l'espressione dalla brutapolitica mondi:tle con un certo iare !i1à e he,-1iali1à fino al timore. EgE ha Biblioteca Gino Bianco u:1a pau:-a. un orro:-.- ;>roiondamc::-.:c radicato. ior;:,e la sola paura che egli con0- ,ca. cd è quella della Yecchiaia.. Il solo m=· onare la vecchiaia, lo atterrisce ed c.-metle Strani grugniti animaleschi e ge- :niti disperali diificilc a r:1ra.rli con oarole. Egli. non ammette :1eppu.:-c che i'ètà ha dignità. perchè e~li non riconosce cfl<'llità che alla :orza. Questa forma di suoni .,,enza paro;e è molto caratteristica :n lui e nello st.CS-."O ,empo mcito dimost:-:iti,·o. e S?i<-"!?arin- ,~ns:rà del!' emozion.-. Par:a,~o delle donne egli mando uno stran:ssimo su-cno coi .suoi denti: e le donne fanno soffrire> e.gli dice. Egli non si cura <ii nulla ne.I mondo. egli non ha legami wnani. non O"l"..ante abbia moglie e cinque figli (due dei quali. per ,;uo dello. scmo 'llcgitt:mi). T ra.,,o-azzi SORO amabili solamente dai qua.tiro agii otto anni. dopo divenrano tristi • : questa è la sua opin=one. )la quando egli parla dci fascisti lo ia con una emozione che è quasi pass:one. Quando ~i passò in ri,·isra la giO\·entù fasc~ta che sfil:aya in processi9ne ;n~ami a lui, egli toccò la IJand:era f.ascista ccn gli occhi socchiusi e con aspeuo di ·ensua!ùà diificile a descri,·erc. Eg!i è franco neil'cs;irimerc la ,;ua iede nella guerra. nella vio1enza. nella forza.. Egli cita anche gli -esempi di splendi<i:a Yiolenza del periodo dell;i storia ~taliana di Ccsaré Bor,i"a. quando gli uomini assassina,-ano i propri fi~li e propri fratelli. y: è in lui del diabo.:."co e :lei t.risto. .\. Lo~anna. parlando dc-i Ja,·o:-ator. di»- se con impazienza: e Il popolo è stupido, sudicio. non la,·ora abbastanza.. e si con- .enta del suo piccolo cinematografo. Che non ardisca prendere pane alla ,·ita pofr ica della nazione. Il suo dovere è quello ài ubbidire •· L'uomo che ia lntendcre che iorse può alienarsi la bor~hesia. è proprio colui che è ussidiato da tu.ti i gr:ind~ .re industriali .d'Italia e che ?retcnde di essere ii camoione detta borirhes'a del mondo sopprimcnc!-0 il ,ocialismo con la ,·iole117.a. Egli è mollo c:-iti-:-ato a Roma da tutt'i perchè abita ~ Grand Hotel. Pcr gi'ita.~ liani ii Gr:.nd Hotel rappresenta la vita esotica. il cenlro delle cr.cche dd!'a:lta socie;tà.. dee;l'intrighi mond2ni e dei pettegolezzi di Roma. 11ussolini ha un gra:-1dc appariamento che è guardato giorno e notte (come lo è oure l'entrata dell'hotel) d2 un seguito d: giovanì :>.gent: investigat:n fascisti. (Da e I! :'lfa:-.tello,. di Xcw York). L'Italiaall'estero C Idea Nazionale riproduce, scan• dalizzafa, dalla rtvist~ americana The Nation. una descrizione della ri- \'Oluzione fascista d'ottobre in mi si dice: · e Per le srrade si aggirano ancora carri armati. e ogm poltrone è in giro col t11ic.olore.rocchio iniettato di sangue, ma prot.etto dalla camicia nera, il colletto arancione, il lesch:io e il fez rosso.... Ma questi sono i risultati inevitabili della dappocaggine di una disonesta burocrazia, che per anni e anni era stata la manutengola d' ogni partito \·iolento. l soldati nella crisi attuale sono rimasti indiiferenti osservatori di questi atti di rnndalismo. cl1e sono accaduti in ogni angolo d' lta~ia. Quesri sono i resulcati ine\itabili dell'avere scatenato quaranta mila (e non cento mila come dissero i giornali) irresponsabili e semi organiz7Ati giovinastri nella capitale. Temendo di disturbare il miro della r:cosrruzione detrEuropa da parte delLA.merka. i nostri corrispondenii a queste cose passan scpra. Se tali disordini iossero ac- -:aduti in un paese spagnuolo deì nuo\·o mondo. noi avremmo immediatamente mandato delle navi soHv veste della dottrina di ~lonroe. a mantener r ordine. ~el caso preeme questa ,iolenza. che è run· 1wo ~on quella che ccm·cl1;~ l'Italia da tre anni. non e he un sintomo deUa grande disgregazione cii~ G ~\·•:enu ta. e de; pericoli iururi inerenti al precedente cab!li10 dal co!:)J di St?.- to iascista ,.. L' Idea protesta .. \la non ci cffeva assicurato che - dopo !a marcia s11 Roma - /'Italia era a sai più temuta e rispettata di prima alt e tera? L'ingegno si consolida nel silenzio della uifa priuafa. e il caraflere nel turbine della uila pubblica. Proverbio americano. Intorno al I dissusi HSh1ziall NegJi ultimi àue numeri illus1rantmo le ragioni di ionna che c' impediscono di accettare le condìzioni posteci dal Congresso di Mosca per La adesione a!Ja Terza Internazionale: oggi cercheremo di esporre i moti\'i . cs,anziali del nostro dissenso. Questi motivi si riferiscono alla disciplina. all' accentramento dei poteri e ai metodi. Noi fummo sempre fautori della disciplina di partito e lo siamo ancora. Senm disciplina un partiro non può esistere. Però la di.: scipli:na di un partito dev· essere sensata. rag.ionevole. non militare; non deve costringere i singoli ali' obbedrenza cicca e assurda. ma deve perIPettere loro di discutere. di pensasare. di criticare anche i dirigenti del partito, se occorre. Orbene la disciplina della Terza lnternazionaJe non ammette nè critiche nè discussioni nemmeno nelle iaccende interne del Partito. Chi osa muovere qualche osservazione ag!t enti direttivi del Partito o dell'lnterr..aziotiak o si permette di dissentire dalle loro decisioni viene espulso « ipso facto», con giudizio sommario. La rer..ente esptùsione decretata da. Mosca contro Velia e compagni. rei ~oltanto di a,yer chiesto che, in omaggio alle decisioni del Congresso di Roma, le condizioni di Mosca ve, nissero sottoPoSte ad altro Ccngresso, lo prova in modo drastico. Una simile discìplina lede ~ dignità degli uomini· riduce questi a strumenti. a bambocci capaci soltanto di dire e siii » come una bambola di gonnna piange « u_eee > se le si preme il petto. Noi non sappiamo rinunciare a pensare, a discutere e anche a criticare, se occorre e nelle forme e coi riguardi d0v-uti e però una simile disciplina non la possiamo accettare. Possiamo comprendere una tale disciplina soltanto durante una rivo- -luzione in atto. cioè quando il proletariato è letteralmente in anni con~ tro la borghesia. Sm campo di battaglia non si discute., ma fuori si ha il diritto di farlo, è necessario ia1-Io. E' necessario pér la "vita e lo sviluppo del partito. Non si può avere un forte partito d:i masse, quale vuol essere il partir osociaUsta, senza libertà di discussione e di critica. Negli uomini di pensiero e di azione il bisogno di discutere è prepotente, irresistibile e citi lo volesse sopprimere allontanerebbe da sè tali uomini. Il partito che allontanasse o espellesse tutti coloro che vogliono lealmente discutere e crrticare si ridurrebbe preSto ad una setta inc1pace di ogni e qu:tlsiasi azione seria. Prevediamo che a questa nostra affennazione si opJ)OTràil iatto della rivoluzione russa e ci affrettiamo a dich:iarare che il paragone russo non calza ai paesi europei. dove la percentuale di color9 che pensano è molto più ele\·ata che in Russia. La discussione poi. contenuta in ampie linee generali. è utilissima al partito poichè. d: regola, daJ suo crogiolo sprigiona la verità purgata. La critica buona e oggetti\·a giova a co·rreggere gli eventuali errori degli uonùni - che non sono infallibili. Chiedlamo quindi maggior spazio al pensiero e alla discussione. per la dignità di uomini e neJrinteresse del mo\·imento. Accentra11nto eooessiYO Congresso non hanno nulla da dire e ruuo da eseguire. L"Esecutivo può espeUere chi vuole. senza neppur interrogarlo e gai-gli !a possibilità di scol~rsi; l'Esecutivo può ordinare a qualunque sezione, ossia partito nazionale, quell'azione eh' esso reputa utile e il partito nazionale deve eseguirla· e tacere. Questo sistema spalanca tutte le pqte alla DOSSibilitàdi errori e può divenir fatale ai singoli partiti nazionali e al proletariato dei rispettivi paesi. Ciò perohè malgradc la massima buona volontà e la grande preparazione e intelligenza che possono1 .lvere degli uomini che vivono in un determinato centro del mondo, a mig-Jiaia di chilometri di -distanza dal paese in cui deve svolgersi una detemri:nata azione. non sono in grado di conoscere bene le condizioni ambientaJ i - che hanno grande importanza nel gioco dei fattori determin~ti lo svolgimento e la soluzione detrazione stessa - o almeno non le conoscono come coloro che risiedono nel paese in cui l'azione deve venir svolta. Noi comprenderemmo che si accordassero ampi pcteri a un Esecutivo nazionale, per determjnate azioni, non pregiudicanti il movimento internazionale.. perchè · questo Esecutivo vivendo nell'ambiente e con l'ausilio dell'Esecutivo internazionrue, sarebbe in grado di meglio giudicare. Riteniamo pertanto che l'accentramento dei Poteri. nella Terza lntemaziooale, sia per lo meno eccessivo e sosteniamo la necessità di lasciare ai partiti nazionali un e.erto diritto nelle decisioni riguardanti le azioni da s\uigerc nel rispettivo paese. Questo minimo di autonomia< del resto è sempre stato chiesto dal Partito socialista · italiano, da quando sì conobbero i primi 2l punti e la storia di questi ultimi anni dei partiti aderenti alla Terza Internazionale conienna la necessità del minimo predetto. lltldl Mllflatl 1 -,ltrlnli I metodi usati dalla Terza Internazionale e dai partiti ad essa aderenti nei riguardi degli altri partiti socialisti e dei sindacati- a tendenza socialista. riformista o sindacalista furono e sono tra i più sbagliati e deplorer voli che si possa immaginare. Le insolenze. i vituperi. le calunnie non furono mai buone anni di lotta e non r:uscirono mai. a convincere. La Terza Internazionale ha usato ed abusato di queste armi; à tacciato e taccia di traditori, venduti, agenti della borgh~ia ecc., tutti. coloro che pur OJ)e(- rando per il socialismo dissentono dalla sua tattica e dai suoi metodi. Non approviamo e non accettiamo questi metodi perchè li riteniamo dannosi al movimento operaio e a1 socialismo. perchè avvelenano l'animo dei lavoratori e lo oscurano in- \'ece di illuminarlo. li grande movimento economico-politico-sociale che ci porta verso il socialismo si compone di diverse correnti, non si racchiude nella ristretta cerchia d1 un partito o di una tendenza. I militi di tutti i partiti e di tutte le tendenze credono di camminare suJla via più retta E\identemente non tutti hanno ragione, ma tutti operano i11buona rede. (Dobbiamo ammetterlo, perchè se noi dubitassimo della buona fede degli altri. Questi avTebbero diritto di dubitare della nostra.. con quali coniialno iaYorevoli alle grandi orga- seguen7..e è facile immagin:ue). 11izzaz.ioni centralizzate: lo siamo Porchè rutti agiscono in buona iese.mpre stati: lo eravan10 qnche de e mirano alla ~tessa méia, hanno quando molti degli atruali superac- diritto di essere rispettati e dovere di centratori erano contro il cenrrali- rispettare. Questo reciprveo rispetto mo é per rautonomismo oppure per· non deve, naturalmente. significare Haa larga automonia alle sezioni di rinuncia alla propaganda dei princi11n·crganizzazione nazionale. pi e dei criteri -ehe si ritengono mi- ~on possiamo quindi essere sospet- gliori. Quesra propaganda è bene che rc:ti cli renerezze per la SOYerchia au- sia fatta. ma sen1.a insulti e vilipendi ronow.ia locale o nazi<1nale: <lobbia- \·erso i compagni di altre tendenze. mo rurtavia dichiarare che ii eentra- 0 di :ihri parrifi. Conviene di più e lismo della Terza Internazionale è gio\·a meglio per la cau~ comune. esagerato e quindi dannoso al movimenro. La Terza Internazionale accentra i più ampi poteri su tutte le sue sezicrri n~l suo Esecuti\·o. Questo ha poteri· discrez.ional:i: può decidere e ordinare ciò che gli pare e piace e le sezioni ed i singoli soci di esse I ritultatl pratici Le ragiorri reoncl1e del dissenso che abbiamo esposte fin qui aCQu:- stano maggior Yalore se guardiamo ai fatti. Quali furono i risultati della ultrarigida disciplina. dell"accemra•

mento ~ivo dei.poteri e dei me- rio della sezione di Zurigo della me- .. tafi usa-a verso altri partili e verso desima_ Federazione, K. Wyss e·\v. eto·r· 1·a d1· u.n.O. sc,·o O ineraVigliò 1o Stesso Presidente deUa i sindacati? Ecco: il Partito comuni- Kepp segretari della Camera del La- ~ per Repubblica. Roosevelt. sta francese aveva accettata la dl- voro di Z.urigo e g-1.i operai lJahler, · . Nelle grandi assemblee degli scio- ·L'avventura llbica scipJina ma non raveva mai osserva- He_rb e R"'osch. Qu_esti compagni sono Lo sciopero è una b.attaglia, di cui _..,,,,,rio_, diminuzione di ore di ìavoro peranti, essi ripeterono sempre insita O..,., che fEsec t· di M t · · .. ti -1 b" sa __,,L._ • ~ • • • • d" A-~ sten temente per:ci..,. il loro pens' • 0 • •u u •vo osca cer- ra I Jl!U prova cnle lotte proletarie isogna per prev~e ~ nusurare e maggiori .garanzie nei nguar 1 UCJ.- • . , Jrc 1er Oggi dunqlre la guerra si è ripresa; c~• lonne di truppe :taliam: procedono àa ~- n~r:Se parti per la conquista dc!~e posi- ' ca di fargliela csservare, si divide ìn e tra i Più stimati. li loro distacco dal gli eventi. la pesatura del carbone. pe?etrasse ~ne un cuneo nella codue;-tre partiti e marcia versò il dis- Pàrtito Comunista, avrà senza dub- La battag~ - a meno çhe il ne- , • . ., . . . ~enza..collettiva, che la lotta econosc) • t I G • d C e .di pm. Fu nconosc1uto 11 valo- nn,_._,, non pote""' ~--tare d 1 d vnnea o. n ermama. ove si era bio -ripercussioni sugli altri lavorato- mico non ci costringa a scendere in . icli d 11 1 • • · '--« v,.. = a so a a creato il partito comunista più forte-, ri jnscritti al Partito. Un"idea della campo anzi tempo - deve essere 1 r.eug_mr dc~ 11~ ata ?ro assocd~azwhne emancipare .il proletariato; ma che dopo Quell . fat . d . . h d,a . . . mone_ e,. _n m ori, per mo ~ c e, era pur necessar1·0. quando r·~se ve- o russo, s1 sono ti ei re- crisi ~ e_mina quest'ultimo ce la può· . ~ m mo~nto opportuno e con a- - . v.--. gressi spaventevoli. In Norvegia ~I dare i:I ratto che il compagno Plat- b1hta strategica. 1 ~. ogrn e~~m~n~a, questa pitrt ~c1- nuto il momento opportuno, agire sul Partito comunista minacciò recente- ren, il condottiero più amaifo del P. P. Roberts, nel fare la storia del f ie~~t 1~e ah e1_ rap~resen n 1 e_- terreno della politica, per trasionnamente di staccarsi datta Terza In- C. S. sj è recato a Mosca per cerca- grande sciopero dei minatori ameri- .;; ~:~e~ \ 1 ~;; 0cc:i~;::~·no f;~J:. repubblica da borghese in soci.atemazionale se questa avesse insisti- re d'indurre rEsecutivo a non dare cani del ma.ggio 1902, enumera, :1- . to nelle condizioni che gli ,a,veva det- il suo appoggio come fa ora alla si- lustrandone con acute osservazioni Ma ciò che vi fu di più sugge~ti\·? Diiarri fa \·ia della propag~da prntate. Per farlo desistere dal suo dh·i- nistra. del Partite. che segu; una li- ~ iilcs:)fo e di sociologo, le privazio- e caratteristico nello sciopero, m 11 leraria è un binario. ' ~to dovette recarsi in Ncn·egia nea tattica che cond_uce al disastro. ~11 supreme, alle quali essi andarono contegno dei sccialisti. Da un_ Iato il mutuo soccorso. la Radeck. La vertenza tu risolta ccn U Platten. prima di partire avreb- incontro e che sopportarono stoica- P~r ~ssenào _m.i~oranza nelle fi!e ocoperazione, Ja resistenza: dall'altro un compromesso col qU:alc si stB,bi.li- be dichiarato che se l'Esecutivo non ~~nte; e ci offre uno specchio del- d~~ Umo,!e: essi sp1:garono ~na atti- la l?tta co~ _la scheda per conquistasoe ohe l'esecuzione delle decisioni avesse aderito alla sua richiesta non I ambiente dello sciopero _ questa Y1t~ prod1gics<l per incoraggiare alla re 1 . pu~~hci poted. e quindi con le dell'Internazionale è di escluslva sarebbe più tornato in isvizzera. guerra civile che, come mne le guer- res,s~en.7-«1. . . . . legg-i monnatrici e rivoluzionarie spettanza del Partito. riservando al- Questi in succinto i risultati conse- re, sconvolge e perturba le funzioni Pnrrn n~l ~n?stra~s1 m ogm contm- sconvolgere e modificare g:l.i c,dierni l'Internazionale medesima solo il di- guitj nel campo polit;co. Che siano della vita, ma che assai spesso purifi- genza_ penglwsa, _diedero prova delfa ordinamenti. ··ritto di sorvegliarla. In Ausbfa il niit <:.l1e magri e confortanti cgnuno ca r ahnosfera sociale. n~agg1?r ab~egaz1e:~e colla spontanea . !,- 0 sciopero e la rivendicazione poPartito comunista vive tisicamente e io vede. Gli scioperanti erano centoquaran- nnuncìa a tutto ç10 ~~e poteva r.w- Ime.a sono due buone anni di comconta quasi nulla, tanto nel movimen- Nel canipo sindacaJè. i meiodi sug- tamila. Essi pensavano di vincere in presentare u_n benencw personale battimento. to operaio, quanlo nel concerto poli- geriti ecc-mandati da Mosca 11011 han- pochi giorni. Ma i capitalisti si era- per loro. e~ 1mp~essero ~Tra lo:ra un Serviamocene a tCIUPo e luogo!. tico del p,tese. fn Inghilterra. in A- ne sort-ito altro efietto che quello d, no preparati a respingere r assalto carattere d1 nobiltà e d, Te;1Ha che c. Monljcel/i. · merk:a e in Spagna le cose stanno -avvelenare l"animo cti ui1a narfc <lei gei la\·oratori, benchè le pretese di come in Austriai g peggio an~ra. A lavorator.i, di seminar diffidenza zfz- Questi fossero miri ed avessero un , ,ciò dle si 'è ridotte il P. c. 1. è noto zania e di orovc--care qua e là qu;!:::he serio fondamento di giustizia Governo,. c stru·ttor·,· ed'1l1'zi er mando'opera a tutti. ~ellà Svizzera, quando il scissio11e. Dove la propaganda coi si- I minatori, dopo qualche giorno di P. C. si t. f9r:mato, staccandosi d:1. sterni della Terza ·internazionale e s!ancio irriflessivo ed entusiastico, si li . li fa ta . 7000 I S R . rese d 11 .. d Il Fra i tanti probkmi sociali. q'uello Sappiamo anche no·.·, che au·~ctero s1· que o scc,a s • con va. QUasJ • • • tecero maggior effetto, là i . ro conto e a gravita e a situa- ~ . • . . ff A-- • z O ùdla casa assume -o. gg_ i. c_arattcre di ca- pQtrebbero fare buoniss•- 1· affan·. dato SOCI: ora non s, er:r,a se s1 a: enna sinUxt>Catr s indebolirono maggiormen- 1 ne. ~ .. he b di 1 1 ., 1 pirak im;,on:mz:i. 1,_11.u,~_. non si muo- che in Francia. daila .~•-ra. 1 ·,.rono ..>c 1 _ .e "" ne a meno 5000. soci si te. Queste amare e dolorose ccnsta- mancavano ,e munizir>ni di riser- &"~· ~ u, ...... ~~ aJL. __ I n; il passe. se non s1 sc.,_r.: P_ arL'lf<le_. Di- .,trutti__· inter_i <lip:>r_th_ntDti.t:i.nto eh,. gli" -.no - sp:cciolata e anche éi t:lzioni era necessario iade per ren- ,·a. mancava i pane. , di t C d ~ -.cHssion' ,mimate. pareri discor11. pro- -:.:ab1l; da nco;:tru·rsi. ammontano a ci·r- -~ruppi ·mostrativamen e, perchè ve- cl.ere· <:11".aggio alla \·erità e n..,rchè mne provve ere t d ,,~ S . ,.:-;re più o meno giustihcate, proposte ca 594-191; all'Inmiherra man,...,"- pi·u· ono_clle è -ilt1J)OSSibile ap..i:~~·e tut- sen-ano d'in=namento.· 1n" r·acen- cspmti da imperiosa necessna, i · 1 · · ~ ,~~ ~ ~,- , ·nat:u?. nli e proget~i ragg ungibili. for- di 200 mii;;. allogg::; agli Stati Cniti oc. tè. le cond!zioni ohe :impone J'Esecuti- .dote non intendiamo affatto di nega- più giovani, quelli dte non a vevanù c1 1 · · ,J . . mano oggct10. n oro ms,e:me. -0effor- corro:?O d1 1 milione a 3 milioni di al- \'() di Mosca Tra i gn1nm che si· cnno re o -~:-=nm·re ·11 m-0lti~mo bene che rarniglia, ronw-rarono. •· -• · · · • _.,, JV µ:u1u ...,,_.,... , -.._ . :,111..:uc, g1crno au!omaticamenre posto l,1g-zj: :.:i C,;nua:iia p:ù <l'tm milione di aislaocati -tiamo qu- 110 -d"1 Ba- la n·vo1uz·1one russa, A-.tla quale pro- Ma non tutti potevano lasciare iJ · d. · 11 d' · •b , ... ama,c;u çu ~ 111 ·scusswnc. a o spuntar , ogm a. a. lo~gi si rendono inà.ispcnsa.bili e cosi. in · ,..;a.... :..1.-.. c...--- ""'DO al comp,:un,."' ven.gono • di-:igent·1 la Terza 1n.ter- paese, seco dovendo traSC1·n.,re I.a nu- ,·o p t d st · · · ta .,,uça '-"In.: •~v.i _ •• , • •·• " ., n o c1: o e ramars,, gms men.te. proporzi-Oni di,·crse. occor.rottc al Belgio. ~ F. Schneider e quello meno numer.QSO nazionale. ha recato e reca a~ pro- merosa figliuolanza. ,i 'men·icne anche l'attuale Go,·emo. 'Il Ca.:iac!à. alrAustrra. e alla S,·izzcra. indi Znrig:a che Si staccò il 4 <:orr. e letariato. Eppoi, bisognava che i più rima· :on i suoi poteri e criteri. Xon bisogna fine non ,.·.~ paese eh~ aon scarseggi di Che si compone dei compagni Reich- Ora dcvremmo dire qualche cosa nessero per combattere e per non P.a~co1iderc però. che l"opera sua. tuttc-ra 1birazR;n· i'l modo spaventoso _mann, segretano della .Federazione inforno alla fusione dei socialisti e pregiudicare l'avvenire. q·olta e cfa srnlgersi. urtò, come potreb- Di iromt a tale const'<l.tazi.one cE iatto dei lavoratori edili e del !egno, Hal- dei comunisti italiani nella Svizzera, A11ora, per vi-..-e1:e, si riCÒrse al ere- i>c ulteriormente ur:are. gii incercssi cl,; :nconiutabilc. quello che ci preoccupa e • ,nèF, IGatt (falegname il primo e car- ma siccome Ja filastrocca divente- dito. l bottegai non lo negarono inte- talune care~oric. che ci induce a <iissentire -dalla richie. pentiere il SCCO!_ldo). rispettivamente rebbe troppo lunga, rimandiamo aJ ramentc; ma l'economia domestica E· hasrato che c;.so non c~isentisse. sta_ dei Costruttori, è. in secondo luogo, J)~ e vice-presidente della Fe- prcssimo numero. . fu egualmente trasformata. Non più "l!'i-i Tmprrnditori Ed.lizi. la costituzione un'altra <:oustatazionc·. e c·-Oè quella delde~ predetta, Wurm. segreta- MIRANDO. carne, non più vino, non più zucche- di Ila Istituto di Credito Xaiionale Edi- la insi~enza di richiesta della mano d"dro, non più caffè in abbondanza; m:t i;zio. che subito. la Fcàera.zione Italiana p~ra it~liana. maggiormt:me preferi1a più Quasi Sentpre, n cibo frugale degl( er- •Jci Costn:ttori. insorse a protestare. ac- eh 0gi11 alLr.::. dai paesi succi rati. Se ciò baggi e delle frutta. , l·,,s.,n:fo i! Go\·crno s,esso d' essere trop- può t·ornarc ad OllO're alla benemerita .f.l oan11ero d'un vacchio socialista Nelle famiglie operaie entrarono la 00 pales~ favoreggia.ore ,·erse la « mi- dasse larnratrice edile. facilitando larga. i~ e la desolazione. Gli uomini ap- r:!.colista illn~;;one delle CoooeratiYe E. m1..nte !a emi~azione alla medesima ripanvano COine figure lunghe e scar- èi!izic >. Xon è trascorso ~olto tempo teniamo che lo 5capito inc,·itabilm~nte ne; i fanciulli avevano sul viso le da quando ebbi-mo ad ci,ccuparci di quel si ripcrcE,.o!erel1be. fr:i. 11011molto tempo, tracce livide di un'anenua crescente. :•rimo e famoso memoriale. '-lii nostro Paese. Xoi. ;pur restando fer. : Sicco'llle. come ahri tanti compagni. non li.n"Ò. b. ,pOSoiiibilita di panecipare al pros- 'iimo nostro congresso, chiedo la parola j,.or èlire quanto penso sul com.ma più ap_ ~9nato posto all'ordine del · giorno: Stjn;a la no~tr.a unio~ coi comunisti imP99fàci_ dai compagni '1i Mosca. • ~ 'irii_ allungherò .9Ul fatto di avere J:ons~ come la commissione dei conr1~ mandna al iv éongresso àella III ~li~oriale. abbia ~orbitato ·dal prec:isò mandàto conferitogli da! Congresso .di Roma. come non intendo annoiare i cqm~i _intratt~ndoli sul valore mo- . raie di umi: parte dei r4 pun'ti dettatici _,dal Congresso predetto. -Mi limiterò nrevcmente a dire il pcrchè -;1 quinto ·punto non ritengo ;di dover · -accettare ad occhi chiusi. Mi .spie.go. - Può essere um'alltÒ ed in parte compren- ·'libile per cfa·erse ragrcni molte -volte lo- -cali; come certi buoni compagni ·animati dalla · fe~ yolontà di raggiungere lo · scopo idea.le. o comunque di liberarsi dal- . le strettoie della reazione di ogni colore · attualmente dominante in ogni parte del · mondo. che secondo toro l'-accordo im- •.· mediato e la fusiQne « ioso facto • sia l'u- :o-ico e.sicuro i.medio dei .nostri .malanni. · è quindi accettabile ad occhi chiusi; ma ,•·è. invece. chi più profondamente e pii1 ·morafm~nte vuole consiàerare la risotuiiòne: la é:osa è ben diversa. . Come è possibile un abbraccro i=e-- <Ìiato con chi fino a ieri in buona od in ·mala fede ci ha chiamati gialli. venduti. ?)kccli !)o~csi. contrciÌÌvoluzionari. ~ genti di questura. ecc. ttc.? Come è possibile una unione immedia- 'ta vincolata· da patto duratu.ro se prima non si prova a Ja\·orare assieme e vedere ~ il nostro sistema di agire $: combina col 1o1'0? ' Infatti il metodo di larnro e di propa- . ,zanda e proscHtistno fatto dall'altra parte all'infuori delle solite -frasi fat-tc e &1- , rete\-"llZione dello stendanfo della rivoluLa logica dei fatti è contro i comunisti che '1-·oglic.no la fusione. Ecco: al Congresso di Li\·omo i comunisti commisero il g.a,·e errore di ubbid;re alle imposizioni dell' Esecutivo d: :\fosca e ci pianl:aron(\, pcrchè non caeciammo i riformisti. Se ae\'e·ssimQcacciato allora que~ti ultì.mi essi sarebbero rimasti e si sarebbero ancora chiamati socialisti come prima. Nessuno pagava il fitto: ma nessun La Federazione dei Costrnttori, oltre n.i sui i.estri com·mcimenti. che sono proprietario osaiva comandare uno <Vi chiedere 2I Go,·emo la co~tituzione quelli di cre1cre che ogni Paese, dosloggio, per non sospingere quella ·Id succitato Istituto di Credito. doman- ~·:ebbe c<>rcare •di utilizzare il più possigente alla esasperazione ed al delitto. •ku::i. anche la soppressione delle Coope- D1le la propria ma:= d"oocra qualificata., Le necessità deJ.l,a vita animale di- rnt·,·e Edilizie. come aHebbe ,·oluto che lferchi:. questa. csercitàndo con adeguaminuivano la sensibilità morale. Le •:essassc di aimarc finanziaria.mente gli to compenso la sua attiYità la:..-orat..iva,il d t Enti Pubblici ed i Comuni. Ora, \·eden- P?-eSc S:-C}SOne accrescerebbe i valori onne rascuravano la pulizia della c!os;}sfuggire oimi spern.nza di attuazio- morali. ed cccnomico-sociali. constatiamo casa, i fanciulli correvano laceri e · Dunque: ora che i riformisti sono foo. ne dei suoi desiderata. fa Fed'erazione in che questi nostri sentimenti. non affatTi. ora ò<: è eliminata la causa maggio- sporchi per -le vie, gli Uomini Si ubria- parola. presenta una nuo....-a forma di at- ro disfattisti. sono destinati a rimanere re. secondo me. non dovrebbero che ri- cavano solo con qualche soldo di ti\;tà progettata, da attuarsi. oon l'ausi- un pio desiderio. tornare sui loro passi e rientrare io quel acquavite. lio del Governo. Trattasi della castituzio- Infatti. causa la -quasi totale persiSlenlocale che fu pulito come loro desidera- La preoccupazione del bisogno ma- ne cli un e Sindaca·to di imprese costrut- za a non ,·ole~ costruire. da pane dell'in- ,·.\no. tenale urgente ed immectiato disto- •ori all'estero>. rlustrra cdiljzia privam. e creandosi cosi L·es"cu1·1,·o d'.· ."osca secondo 111e.a- glieva <la ogni eleva.tal funzio~e dello '"· 1 I per r"flesso una sempre p·· d'l te · ~ .u - .,atura mente a rich:esta è stata cor- • m t agan s1 così jl 5.0 spirito. rcd.a,a da motfrazioni. Dice. la Federa- di::-c-ccupuione. la Federazione Italiana nebbe clo,·uto formulare dei 14 punti: c. Visto che finalmente il Partito So.. c'alista ha cacciato i riform.isti, si or<E113 lo scioglimento dc! Partito Comuni- ~ta e !"entrala dei smgoli ,membri nel '"ecchio glo:-ioso partito social.:sta •· Forse a questo patto si a\·rebbe potuto ;lcC:!!t:ire un im~nediato accordo; altrimenti secondo molti <li ,noi raccordo sartbbe prematuro. E poi perchè chiamarsi proprio comum~ti, cambiare nome al partito che più di tutti gli altn rd'Europa si è mcritaoo Jé simpatie dei rivoluzionari del mondo? Non si chiama ora Federazione Socialista dei So,·icts il sistema di go....-emo dei compagni e del popolo russo? 1 compagni dell'Esecutfro che guidano il ncstro mo,;men:o stando a Mosca. ci sembra siano ·Jo po· troppo distanti oer giudicare su molte delle nostre cose. ~Ome ci sembrarono un ,po· troppi i delega.ti all'ultimo congresso della Terza Internazionale . mandat: dal picoolo parti'to comunista italiano. per a.-ere molto pe- ,o sulla bilanci:i della discussione a iTIOstro riguardo. Ecco perchè ritengo una immediata u. nione un po· politicamente inwicrale e Neppure la religione - trasmessa ,:'one Costruttori. per raggiungere lo Operai Edili. dovette pron-cdCJ;e per arper atavismo nelle coscienze delle 5copo. che intende facilitare la restaura- t:in:i.re tale fenomeno: per la qual ragiolJIOltitudini e ,fc!fforzatavi d.allai con- zione delle finanze dello Stato. contri- ne :1 usci in un mera\'iglioso piano, in suetudi11e - sottraeva, non fosse che buendo nel contempo ·ad assicurare ao-ii p:i.ne di già artual<O. ed oggi. dopo la COper un istan~. la. famiglia del mina- ?pc.rai edil1. : contratti di lavoro all'È- st'tuzion-.: di fon i Cooperati,·e assuntrici tore alle ansie SP,aSrn.od.iche di quella stero. venendo cosi in aiutc alla solu- di l!randi lavori all'estero. può. a-Ile di. esistenza tristissima. Anzi la Ctrièsa ,;ione. del problem,a della CJntgra:zione. pendenze di queste. inviare gran parte era caduta nel massùno ctisprezzo, Che le richi<:stc incise ne: secondo mc- della sua massa organizzata. costretta i11 perchè nella lotta tria ,il capitale e il :i1or·:11e lbb'a1?0 ad .were la stessa for- Patria a forzat:i inerzia. e qucstl' masse lavoro, sfacciatamente parteggiava cuna delle prime. ce lo dimostra il lat::o. di hworator: li si i-cc1110 contente. sapeI il capitale, predicando la rasse- che mentre i Costruttori. con ogni sfor- pendosi assicurate dalle r>iù ampie ga, g:nazione mnile, !a obbedienza vile. w. tentano di analorarc la loro inizia- ,::rnzie co:atrattua!i. Soltanto un'idea fissa, ma chiara ''.'?· il Co,·emo. oe:n rccenr:ssima dispo- Quello che a noi maggiormente impord · ed ::i..il I •!Z1one. oltrech<' forni·rc di' mezz·i fi"~- ta .: 11 !atto. che 'lllemrc .i !a,·oratori del~ e lfr UCm e. era ne lai mente degli ucm scioperanti: resistere o morire! ziari qucgl: Emi che si fecero inizia.tori rar!e edilizia partono per ogni do,·e. con Lo · di nuo,·c cos:ruziorri, ordina ~; medes·i.mi·. l';:ssicurazionc di contratti d: !aYoro. ·a sciopero durò cinque mesi, e ~ ,· · · , , che ; la,·on iniziat1. abbiano ad essere al t.a I opc:ra1, nene anche assicuralo un peC e ancora chi si domanda come i pi: I . . Lo riodo lavor:iti\'O. che va dai due anni a.i . t . .i..b· tut ..::i I ,1 presto u t1mat1. ~ccpo cui intende nuna on a~ 1ano PO O, per ~• Ungo rao-o-·iuno- -1 G - r;nque e anche dieci_ Se l'espatrio è! di t · t ' ,,, . .,.,ere 2 o-ver110 non ha bisoo-no empo, res1s ere e strappare, alla ,lj es- ·11 t t d . "' t;à a,·vcnuto in n:-te. come potrà venire fin J · ~ere l. us ra o. guan o s1 pensa che: ,.,.. . • e, a cune concessioni· agli 1·ndu- · ~- p·u· 2!.Sta 1 • • • pu SIStemare al!a meno pc::-gio le nosrre .u I v sca a m segtu.to. come sara striali. popolazioni -;;mma sare nel!.: case tuttora risolto in pieno .il problema della crisi Li sostenne - malgrado tutto - <:si~enti. secondo le ultime statistiche. delle case in !ta!ia. dal In<',:UCnto che fra l'istinto (più che la coscienza, de- occorrerebbero non meno di un 'Ili ·ti<me non molto I~ migliore e ricercatissima .pressa dalle privazioni e dalla mise- tli allogJ?"i. D, qui 1•. r.igione principe del ::Jano d"opera qualilic.ita del nostro pacria) della loro forza collettiva. Li so- i>ron-cdimcnto. inducente Comuni. Coo- se. si sar:ì sparsa f,a lf" interminabili arstenne la ffducia dei capi che essi se- 1H.ratin'.. ed :.Jtri Emi. perchè pron-edi- terie del mondo mtero? guirono cieca1nente. ,10 ad ultimare 0011 0,1tni ollec.ito mezzo L-a Fcdcrazic~ italiana dei Co!'frutoori - Nell'asprezza della contesa, qualche le costrnz:0111 iniziate. ci po!rcbhe rispondere: e F. perchè dunzionc russa. di cu, molti si coprirono. ha prematura. dato ben 'poco risultato. Un vecchio socialista. volta le l ·re divampa,rano e d" e · • 1- que S<' la Federazione haliana Oo.erai E. IV DIV:t- •. memrc c:o an·icne. noncurami della no mt·na-~ose e te -:~u· · · · ù diii. ha ~>cnsato per o.roprio conto ad asSecondo nei ttn la,·oro oiù regolato. più conseguente e più po...<:frivo si impone nell'interesse della nostra causa. Può dar- ,;i che per molti comoa..."lli che \"i\'ono tn l~lità o,·e non ebbero la ,disgrazia di :tssistcre alla dh-isi-one delle nostre ,·ecchie forze. la fusione s-ia comprensibile: può darsi che sia accettabile anche per molti che non ebbero a «ubìre lo strazio x B. - Il giornale l'Azione scri,·c: « Se anche in Italia non dovesse avvenire h immediata fusione. date Je condizioni speciali -in cui ,·euiamo a tro,·arci. qui in Is~·izzera. essa. si jmpone ... :'\cl 1921 durame le discuss:::>ni-polemichc ·che si facevano dopo il congresso di Li,·orno. noi dicevamo: "'--f Ti ru l; ma I capi '.:.mc I ca:-.: C:lC conturba e ?reoccupa. mod I · tem • d e sum·cre la\'oro all'estero. •a noi costrut- eravano e m peranze, racen o , osauaori Edilizi. anzichc: col!abonsentire l1 vo~ della ragione e de11a re. i>l r il rìsoh·im..:mo delta crisi dcli.: a- tori de\·e esserci CO~lesta.t,o ;f d',riuo di • fare altrettanto:>. \ 1-'e r·spost giustizia. ' 1>,taz1oni. pensano d: andare all'estero a · dl I a poIl P·ubbl"ico s;=pac·izzo· con gl·i sci·o- cc, ·rui·r ~ · · · . 1rcmmo noi pure a nostra ,·olta ri-on- u11 . • e.~ ~Ili. prec1sam.entt m quei pae- ....- peranti. La loro calma divenuta ~O- .·, o,·e f'!ll iac1le sarebbe l'assumere di- der\!. che se oggi gli operai preferiscono !enne e quasi tragica io mezw ai do- r~Ltamcme in proprio grandiosi app:ilti: di recarsi all'estero a lavo.rare presso lori ed aglf stenti, non poteva non la dove le condizioni -politiche e moneta- quelle Coopu-a,i,·e in cui gli stessi lavorenderli degni della solidarietà di tu!- r:c potrebbero permettere t:n maggior u- ratori '.1e sono 'Parte :ntegralc. tale: prcic- • t1lc. come difficoltà al:-u,ia a,•r.~bbero d·, rcn1.a e don,ta dal fatto -che se la d:Soc- ti gli uomini òi cuore. - ·, · ,ndarc anche in quei paes:. ol·e la monc. cupa~1one qualche volta costri~e al ma- . . d" .. . c1· . , · <li tendono z1on1 : quc;;-._ 1!1 1ge,:1 cne. • in casa loro e che per questo ,·eu;;o~~ definiti ribelli. La relazio11e del num..slr_o 11011 manca di mettere in rifevo le pe.rdi_- te cnc~ù degli arab-?: circa 400 morti, ::;enza ccniare i foriti, mentre da parre ddl"escrc:10 italiano perdite insiguifican1:, che- s: contano appena sulle d:ta. . E questo in cingu.: o sci combauimenl: 1· E,·iden,emcnte i! ministro ha- scherz:;;.. w. opp::re h;i ·,•olu10 giuocare di asruzia p,cr inga:in~re la pubblica. 09in~ne e pe.r ::ni>cdirc che questa 5: sollè\·i contro la PUO\'?. an·,mtura di ~uc::-rra. Perchè proorio ùi qutsto si trarta og~. Lo ha det.to il ministro o~gi e lo ripete ii comunicato c!iffuso eia P~tazzo \iimina.lc.:. Si marc:a ,·trso Tarhuna <l<>\"C. ha:,no la l<,ro sede il Go,·erno e 71 comando dei diss:denti h<l.ig.:ni. I: occupazione del castello di Gerlac non è cl1c un:i prima congu.i~a; 'l~ si :n· ra :! ben alt,o. POLITICA IMPERIALISTICA. li nazionalismo italiano -al potere aveva bisògno di esercitare la sua azione ru Go,·emo. co:?cu!cando il nazionalismo dc- ~li altri po;>oli. contestando colla forza ad un l>Opo'.o quc~ diriu'i che esso ha invocato e preteso per sè. Fenomeno· della co<"renza e della dottrina che distingue tutta la egoistica politica det nazionaii- ~mo. Ognuno ,·cde che le .dichianzioru rli oggi d<;! ministro de* Colon5e e la appro,·azione di esso da 6arte cl; 'tutt.o il Ccn¾lic. sono in vivo· contrasto colle <iichiarazi-o;?; pacifiste fatte da-I Pre- $Ìdente de! Ccnsiglio. =i qua:!e Ira -avuto oc:casione <ii ripetere a propo;;ito della az:on1: dcli"Italia in rapporto ali.- sirua.- zivne internazionale .che essa è orientata •iccisamcnre ,crso la pace gener-.Je. PACIFISMO COATTO. Evidc.memente si -scherza 1,,:Palazzo V'lminale: ma il ma!e è che -si scherza sulle i:orti del paese e sulla pelle dei cittadini. fl pacifismo dd Presipe,rte a -oroposito del conflitto franco-tedesco. pacifismo coatto pc:-chè de.riva d:ill:. impossibilità ormaì dì svincol.a.csi dalle strettoie dei lc-g:i.mi in cui è c2.duto da:! giorno della sua adesione alla c;;,edizione teònìca nella Ruhr è certamente una ~onra di èat1 i,·o g-usto di fronte ai propositi bellicosi man'fcstati ed effettuati anzi in confronto dt!l!"li arabi. È" questa. la quintessenza della politica del tornaconto che non può esser posta ~omc assioma e nero,_ meno come prindpio da non discute~ Xo; ci permettiamo di discutere tutta la poJl'tka del ·presidente J.fussolini e ci per~ mettiamo quindi di non credere al pacifismo del s110 Governo. DUE PESI E DUE MISURE. l due pesi .e fe due misure vengono applicati secondo che si tratti -di potenti o dì deboli. E· naturale che cogli arabi. che difendono il suolo della ldt-o patria - signori patrioti ultima moda - ma che sou-0 pochi e male -crganizzati si usi la ior1.a: la violenza. la coazione. come è na1:urale che dinanz: alle Potenze. come rlng:hiltcrra e l'America. che hanno nelle loro: ma.Iii !a ricchezza del mondo. si ,·ad.1. -co· piedi di piombo. prima di pensar.e di tradurre in alto quclta. tale solid2rietà che si t: inconsideratamente data da princ:-pio alla rapace sorella latina. Poiitica di equilibrio e di sa.,,a-gczz:a. <f.- cono gli al)(.'logisti: politt.èa di 'lornacon- •o e peggio. diciamo noi. Intanto il paese dovrà sofì:f.re le conseguenze di una nuo- ,-a anrentura africana. dopo essere uscitlo ieri da un_?. guerra che ha decimata la ,·ita della ~oventù e esauri:.to fa fill3.J17.a, pubblica. E questa si chiamerebbe politica ricostrnttricc e redentrice per il ... pareggio ùt>I b-lancio ~ La beffa continua ... Dimissioni Le profonde. divel'genze politiche ccn la Commissione Esecutiva mi rendono impossibile il pennanere ancora al mio posto. Sono fermamente convinto che la fusooe nell'ora grave ohe vclge è una necessità suprema. E nella S-,,.i:nera non me110 che in Italia. Non sono di questo parere i com~ paS?:ni della C. E. Rimetto perciò a loro le mansioni affidatemi. Ai la;;oratori tutti un saluto fraterno. libero Torres. Una sco-,,erta di \·edcrs: calnnn:at:. :tn·iliti. msultati nc.g-. l?'io cli krumiri da compa!?'lli coi ouali si ;,.,·~•.a ,·iss11to e lavorato tanti anni e pc;- molt= dei quali si notrehbe anche mettere in dubb·o lo spirito r:,·oluzion:irio. può l'SS-ere che o:-iaPod=soo<:ti a farla a molti altri che. st";Jndo in ~c-conda linea. non furono l,ersa'!lio <lclle ire e delle c:llu.11e Se anche in Italia si dividono. noi qui :n Ts\'izzera. ùatc le nostre condizioni -;pcciali. dc.bbiamo restare uniti,._ Ci risposero staccandosi e imprcnd1::ndo opn·a d" den:l!'r3zione. Furono soccorsi dalle organizzazio ca è s\·alu,aca. semprechè il Gon:.rno for. !e, tal altra ia escogitare. come in questo ni operaie, innamorate di QU~l corag, •tisse loro serie garanzie. c.èso. guc.i mezzi che possono iornare di gio e di Qileft:1 ie1 mezza. Ebbero gli e mile alla stessa classe disoccupata. ·ome chiaramente appare. la F1.-dera- aiuti di tutti coloro nel cui cuore l".ar- :\la intenzione nostra non è quella di V f<li. caro amico? Tu sei socialista perchè .sei disperato. nil' -d~li altri: ma. per molt; altri. la fusionc non pn,") Yen.ir effetn1ata cosi :,Jla s,·clt..'l. Per molli d·: coloro che fecero o~ni sforzo ner imi>cclir.- che le forze ~ocialiste nella S,·izzern. · si dividf"sserc per poi rl1la.:1-'arsi a vicenda. ocr molti di ccloro che ha.nno una certa drviit;i politica. fran.. ca mrnte la co-a è difficile. ca U. V. S. li 11zii1 diii ftìllil I lìm l'ér I lii punti di Mosca Questa Sezione. nella nùnione di Partito tenutasi Ja sera .del 25 gen. naio, dopo ampia/ discussione, a cui p~ro par~ Aa maggioranza dei presenti, .s'è dichiarat,a ad ~mifà oer 1' incondizionata accettazione dei I 4 ~ti della Ter1..a Internazionale. ~ione ltaliana dei Ccstmnor:. anzichè r~"'nza cocc1·uta de1· cap•taJ1"sti suSCJ· ,·oler poien.,izzare. Con tale -anicolo ab- :---b"'- '· · - dar,; iacrcmento e s\·iluppo. alle costru- (ava Un Sens d dt·sgusto biamo ,·olut<.> mett<-re in <",--:denza carne · O I • ,;ioni dd prcprio raesc. o_rc· icrirebbe d:i, E gli l ·ndust ·al· p"egat· d"lla nr=: non s:a oppo; tuno costituire un Sindacato . n I, I , I " · JJV- recarsi all'<.stero. eco tra.st>o. rtando le fe d · I t · lidal" ed <li Cosln:nc.~: per le costruzioni all'este• . nza et avora on SO I orga- :-iro;>ric maestranze pro,·ette_ nizzati. condannati dalla pubblica 0 • G ro. qua!tdo gli stc,;si costrurrori iraliani • li inttndimenti dei Costruttori. non 110:rcbbcro. IJ, cr loro iniz:aii,·a. costruire pinione, intimiditi dalle autorità che ~- se~brano opponuni per due ragioni: nel :io:;tro Paese il e mil-0ne di locali. dichiaravano di renderli responsa:Ji- lii nnmo lur.ao. non ~•·rcbbero do,·uto E .. ,- --,, ~• • che occorrono. s1.. c10 avvenisse. ,-cli degli eventuali -disorctini, dovettero essi pensare alla cost1'tuz·1011cd"1 lln s:n. d b' a} uo remino su 1to un certo r lentamento cedere, fin:llmente: essi che prima dJ.cato di Costrunori per le costruzioni nclk correnti c.-migra-torie appunto per.' avevano respinto l'arbitrato, proposto s.il"Estero. quando proprio ora sarebbe chÈ.- mJ!ti dei 11ostri emigranti resterebdagli uomini ,politici più in vista. il momento di ccstruire abbandantemen- hc:ro in Patria. ar~rn~o ai loro affetti. l rr6natori ottennero aumento di te in Italia. :'lfARro ELE:-;-A. - E' ~ro. - E se tu, non fossi' disperato non sarest~ socialista. ' - Forse! :-- Vedi dunque che il socialismo è cosa SC10Cc.t, _ - l>~r quelli che no11 sono disperati. .. :-- Gia._ Mentre per gli altri valgono assai meglio le istituzioni borghesi. - Ma quanti sono gli altri? - Sono certo molto meno dei socialisti. - E allora, poicb~ i disperati sono i p1u, faranno trionfare il socia.lismo - To' è vero! Non ci avevo pen$1t;i;>!

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