3'ro6lemid'estremo Oriente renz.a dei mercanti c:ne,:,i_ Le ragioni di rnle inferiorità sono multiple: debole caµacità di adattarsi al clima. agg.iarn.ta dalla ocnservazione dei costumi nazionair rclatiYi a.gli ab.ti. ai cibi. ecc.: incapacità di coltivare la terra in modo di\'erso da <111clb elci , ,a.::.e natale. ab:tudinc di spezz~ttare !e cuhure. ecc. Collaborazione operaia Lo ~-=1uppo capitalista d..- 1 Giap;,01~c si e ,mp! n-~g!i ult,m; cinqu:m1·a11ni con una rap:d::à sorprendent,:;_ La gue.r.ra mondia_ 1e lo affrettò ancora. in due modi .. -\nziiu.ro. '..,, ~nec:pazione del Giappone al conflitto aumentò enormemente i suoi nrovri b::,ogn; di mater aie da guerra; poi. il Gia11rone d'\·enn<.: :l fornitore della Ru~- .sia e. dop,:, rentrata deili Stati l:niti :.,: coafliuo mondial<'. il principale iora· - ,vre di r.i2nuian; :ù mercato cine,e. abb:,::·.f.on:itt' dall'Europa L cialL\m.erica. Pet:. i cap:ia\is:i giapponesi gli anni di !!iler..l iumnc, duaquc anni ò iavolo--i !c.-,,a:iagn..i \nchc la cla;.,e o;>eraia ~apÌ'oi:c•:- ne :i,);1rofi::-'> in certa m',,ura. La -<lGmli:ich d: m;,~o d·ort>ra Sll!>crò cnor1:1.:mea,:! )'ofkrta. 0uc.--,;ta situa~one ebbe r1:ffl"UO e!: a~tem:an" il iermen,o nelle ram?a~e. ancora S'l:tomes.: a un regi- .·rnc quasi feudale. La ri\·o!uzionc l,orghcse del tg&<: r.on -:ibol1 il d. ritto di proprietà della nob:ltà fc11d;>.:c. che continua a possedere la magcio:- i,ar..e delle te;rc. I grand: proprie1a-èi :ondiari affinano iencralmcnte i loro do.."11!1Ùs,minuzzati :n infime particelle. a condiz.:oni spesso draconiane. E" caso nc-=ale che :I <o.itadino debba: conse- ;.!aarc al padrone n1età del raccol:o. Se si ti,!"1 come deff inte'\Sità di Ja,-oro del ..::ontadi.n'o (la coltura del riso. per esemr,io. esig<' uno sforzo continuo e duro) si cr,m?rt!ndc che ·~ 1 riburo 'J)3.gato daffa- ~r~colton:: al propr'e.ario rappresenta. più ~he una .,.end'ta fondiaria. il prodotto cli 11-::t fatica sch.::.cciante e di uno sfruttamento i:iumano. Quìn.di. lo sviluppo dcl1",::dustr:a proYocò un ione movimento di emigracone dalle campagne Yerso la città. So\·ratutro fr1. le donne. L"agricoltorc non può Y;n:re che a patto che un:i. parte della sua famig-li::? lavori nell"indu- ~ D~ la guerra. la crisi '.'.ndllStriale iu illC\-itabile. I bis01?Tii dcffesercito dimi- ,1u:rono. il mercato ru= fu perduoo, si -;de sorgere sul !llC!'Cato cinese la concorrenza americana e britannica e eh ultimo. con irran successo. quella tedesca_ .\ -cò si aggiun~ che il cambio giapponese è molto alto. ciò che coiloca ii G:appone fra i p.a.esi a \~ molto cara. La rapida -diminuz.ione delle espor+..azioni doveva dunque causare una forte restrizione della produzione. seiuita da disoccupaz.:one e da r":icaro della f ~i,tenza. Così si ~-e- !!'.,_noi numerosi conflitti per i salari e i • torbidi o:>erai • d: cui parlano continu:unen.te i j?iomali n7J>Ponici_ L. crni~razione dei contadini Yer'-0 le .città industriali cessò. e questo fatto ac- .:..1.1tuò la tension<.- della situazione nelle c;.mpagnc. Le r:,·olte di contadini sono divent..u.• estremamente frequenti. Il Go- ,·ento si sen·e. pe: combatterle. del metodo prussiano (o czar'-sta). Quanto al mo\·imento operaio. ,;-.ace -ed interessante. esso è soltanto a1 suoi inizi e inalbera generaimente la bandie- ~a di un sindacalismo apolitico. Causa di ciò è la costituzione del Giappone: si- .;tema delle due Camere legislath-e, suffr;.z;o ristrenis.$imo per la seconda Ca,. ,nera. supremazia della Camera dei si- ;!lluri. Xominalmente :a nobiltà giapponese. ..a;.:,ai nume-o:;a. ha perduto i suoi pnvi. ie':!i. ~fa essa ha. cercato e troYato un .as:lo nelresercito. nella marina e nella burocrazia. E=a inoltre non isdegna di ;•a:-teciya:r..- all"i~dustria e al commercio. La rivoluzione politica non avendo in .:kun modo m<.-difica.o gli antichi clans ·.o gruppi di ieudatar. ne risultarono curio--.c co:nbinazioni del sitema dei clans •col capitalismo. I generali e g!: ammira- ~:. a;,pa:"tenenti a an clan de,·ono sem- >'•" a•~ice1ra:r~; il concorso degli elementi <icl bro c:an n1e,colat; .alla borgh~ia. ·Così. cialralto ai ba,;so della vita economica o,.1c~1w di\-e,-e ma.'-50ncrie che -i c~:e:idono ai quadri ddi"e,erc:to e della m:.~:.:ra:•1ra. i.!-rituendo i p:ù corrotti cosrum; eh" ·· P~""'a:10 immaginar-:. Xon mera,-'~liamoci che gli operai siano ~n ma:?"~(ora~1za !"""11•,e~:i 0-:i CO!->tttm~ politici ciel Gia;,;>one attuale e che i.a ;:,:-opa~"da -del !'.ind:,ca.1: •n,, apolit ·co tro,·i p:-C'."-o di io:-o un •e:-reno fa\·orevoie. Le nuo,·e idee ri-:o1uzionar·e ;..,entano a:l at>:-i:.-. i la ._ia. Finora. i r;st:i12ti della pro;,::.-::amia cn::iuni<.ta non iurono cons=- dere,oii e ii n:imc:ro <le: c.0mu:l!,ti or;?"ani:z..1.~ i: !..1.firn.o_ Ta.~:o ;1=!1 ~ notc\·Q)e 1a vai::-.-: cC'!cie--~: :,1,.i:--:t.110 t!t Go,·c:~no .. Pc:- p:::··--;-. d•:· i,o·~ce, i.~:no a Gia;,pone non •,uc,le con,aui CITTJ ia !<1.1..,,:a.Xe<,un corsocialista. ·1 liberalismo addomesticato eh~ ha moln aderenti nella stampa e oei mondo politico. ).[;; pr'>babi~menle ...-e~ a.dottaro. con leggere modificazion:., dur:inte la prossùna sessione parlamentare. Di iroi:te ai co,1f11tti economici sempre piu accenluati. la horghes3a non esiterà a ricorrere alle misure estreme Per iarc dfrersione al malcon.tento del- 'c m;:i,sc " ;:illa penl'traz·one delle idee ,o,·\"er--.i ·c. la bor!!h~· ia giapponese non ha a:1co:-a tro\·ato di mcg-lio che affer- •n:i.rc la r..ccessiuì delrespansione militare .;d1"1:npero. La • ua argc.mentazione è cli --•::! -emplic:~:i elem<'nta.re: il Giappone è ,:a l)ae,c pov.::-o. in:::ipace d" nu,:<:re urn · •o"'llaz:o·•:: in cot?!inuo ra:,ido aumento De·,: cla:1qnc conquistare · delle terre ~ delle fowi di 111:nerie prime·. per non soccom:,e~,.-. L-i or''.!1a affermazione è giusta. TI G:a.ppon.e è cffettil"amente un pac- ~- poCI' fa\·orito da!la natura. Esso non p'l-<.''-·clc carbone nè ierro. e percfò gli mancano le condizioni prime dello s,.-il~tP- '">O indu<;triale. L;\ «l!a industria te«sile dipende in lar- ~ m'strra dall"im;>orraz:one di materie pr"me <lall"cstero. ,\nche la sua ag-ricol1ura non può :t\·ere che uno S\-Ìh1ppo limitato. :.\Ia è inesatto che il Giappone abbia 1m eccec.so di popolazione. Grandi porz:oni del suo arc:pelago hanno tuttora ur., popolaz.ione poco densa. Se s: obbietta che queste porzioni per esempio. risola di Y eso. soni) poco fa \":orite dalla natura. faremo ossen·a.rc che i pa.esi cui mir, 1.. -r..;-ierial:smo n.'-pponico. ).fanciuria e Siberia orientale, non lo .::.ono d: più. Inoltre. re~perienza d:mostra che il contadino g'iappone"e è un cattivo coloniz.- zatore. Almeno. i suoi tentai ;-j di oolonizzazione in Corea e in ~[anciuria meridionaJe non produssero finora che -ri- ~ulr.ati pietosi. Trecentomila coloni giappones:. éfra poco importante. riuscirono n stabil'rsi in Corea. In °).fanc:uria. i comm:::ciami ciap!)Onesi. be:ichè assai ta.- \"Oriti. non rie<:cono a battere !a concorl'" H111111té., I Il poslzlHB del Partito Seelallata ltalla■e nei confronti dell'Intemazio11ale ,L'Umanité - per la penna del compagno Mesnil, che segue le vicende del proletariato italiano con lll"\a passione quasi nostnglica (nei suoi begli anni egli studiò nell'Università di Bologna) - pubblica una nota della più serena oggettività intorno alla crisi che travaglia il Partito socialista italiano . Reputo opPortuno di riprodurvene la parte essenziale: < Vi si potrebbe veder lID segno di ten• denz.e nazionaliste analoghe a quelle che si manifestano sovente in Francia fra compagni ai quali esse impediscono di comprendere il vero se.nso del comunismo. ~ta nella realtà tra le masse del Panito Tuita\·ia. la potenza <li SU!(:_estione delle idee imperialiste è assa; grande nel c·appo1,e. s; incontrano perfino g;appone-i 1li idee <ociali"te. incapac: di libera:--: da'l"ossc,s=cnc im!)<rialista. La prouag-anda antimiEtar.'sra avrà molta difficr,ltà a \·incere quella psicologia. ).fa molti fatrcri la,·orano iià i,er r.01. Ii Giappone n10! an:rc ad un tempo un esercito e un-i flotta cli pr;mo ordine: quindi der·,·a-.,o onc~ di bilancio eaorm:. tali da pro\·ocarc resistenze sempre più ioni. Il Part;t-o l'.1.ilirare. i:1ve::a di tenème conto. !>,,re cene \"OHC d1<posto a eliminare le •-'-ibiez'on: iorzando ~li .1.v,·enimenti. In irarzc>. e<:so d"scu1e,·a le probabilità di una zuerra con !"America <' formula,-a i pro_:retti ;>iù temcrar;: quale quello di a...c;sicurarsi pron-iste di \·i,·eri e marerialc be!lico sul litorale asiatico. ne:r· potesi ,::!1e la flott.1. americana impcdis.;e le comunicazioni per \'ia di mare: a tale scol'O. ~i sarebbe mandato sul continente un c.,crcito di tre mil"oni di uomini. a occupare il litorale di Shanghai ! Sim:1i piani. benchè presentati come necessari !alla diiesa nazionale. esasperarono perfino ceni amb·enti borghesi. L'opposizione liberale al militarismo sta ~'ltadagnando in forza e in proiondità. ~la noi. sapendo che opposizioni di quc--10 genere sono imporenri in caso di peri<:olo re:i.!e. iormuleremo questa conclu!':Onc: o gl' operai e i con!adini giapponesi. sempre più spinti dalla f.orza delle cose alla lotta di classe. impediranno lo S\·i!uppo dell'imperialismo. o il Giappone sarà presto o tard= trascinato in a\·- \·enture g-uerrCTche che ·ncendienanno tun:o l'Estremo Oriente e finiranno per ridurre il popoio giapponese alla condizione presente del popolo tedesco. J ).[ \RCHLEVSKJ. LA SOUDARJET A' "elle istituzioni presenti prevale l'egoismo; nelle istituzioni future è chiamato a prevalere l'altruismo. L'egoismo risveglia il desiderio di dominare sugli altri, mena al dispotismo, crea sovrani. conquistatori, ministri egoistici e capi partiti (come oggi ).1ussolini). L'amore alla specie infonde in- \·ece il desiderio di giovare alla generalità, conduce ad lll"\a legislazione ispirata soltanto da mire di pubblico bene. L'egoismo è la causa delle peggiori ingiustizie nella ripartuione dei beni; la solidarietà appiana queste ingiustizie, in modo da assicurare coltura e pane quotidiano a chiunque ha intelligenza e voglia di lavorare. Non sarà nè il fascismo ne' il capitalismo capace cli distruggere le nostre organizzazioni, le quali saranno sempre fonte d'ogni s"iluppo e d'ogni perfezionamento. li socialismo dice ai lavoratori: "La socializzazione dei mezzi di produzione e di scambio porrà fine allo sfruttamento capitalista. Il lavoratore riceverà il frutto integrale della sua fatica. Non conoscerà nè la miseria dell'oggi nè la preoccupazione dell'indomani. Riceverà la sua giusta parte dei beni della terra". Gridano i reazionari e gli impostori: "Voi cullate il povero popolo con promesse che sapete di non poter mantenerei". E rivolgendosi al popolo, predicano: ··Abbiate molta pazienza e molta rassegnazione perchè la nostra patria ha bisogno di da.nari. ha bisogno di risparmio. La guerra ha portato molti miliardi di debiti e questi bisogna pagarli. Voi ne sarete riccamente ricompensati per l'avvenire, siate calmi che il ministro penserà anche per voi". Intanto migliaia e migliaia soffrono la fame nella ineffabile madre patria. Chi d=que l'impostore e il demagogo? Chi dlIDque promette cosa che sa di non poter mantenere? E' vero però che gli stolti, i quali avranno prestato fede alla favola dei reazionari, avvedutisi dell'errore non ritorneranno mai più a gridar le loro illusioni. Herisau Un vecchio org-anizz.ato. 3'lu8a proletaria Del grande demagogo Mussolini Questo la storia scriverà in corsivo: « P6T la minestra fece il sovversivo E dopo fece r anti... e i qua Urini• p ASQUDì"O. Innomde lllaibertdàe, llfaratellaendzuaguaglianza Pubblichiamo questa protesta d'una organizzazione massonica fra italiani all'estero, socialista italiano non si trovano affatto anche perchè si veda come i sistemi dei delle tendenz.e nazionaliste, ma bensì un at1 P • I al . 1 petriotti, scappati dalla patria si equivalgo1egistrerà a marchio d'inia.mia e per chi commise tali nefandi reati e per i dirigenti del Governo Italiano, che tali e tante bar~ barità lasciarono impunemente compiere; taccamento a artJto ta e qu e esso e e a • . . . 1 · d di I d dai . mb . . ,no: cosi quando 1 van De S1vestro telegrancor o otte con otte suoi me n m f dall'Aro • • di la M Constatato che il Mussolini con le sue bande abusando e approfittando della debolezza dei dirigenti il Governo Italiano, strapp,, ed usurpò il Potere, contrariamente a tutte le norme dello Statuto e delle norme . . . evano enca ,·ou p uso per uscomune: potche questo Partito ha avuto !in" d d z · 1•· G li , • • • • • se, 1 come quan o o ungo 1ng. er realmente lIDamv1ta sociale mtensa, ha so- 1 f Di • b • · d Il stenuto dure lotte. e molti dei suoi membri te legr_a~valia. az t atumaru e .a nostra co onta Il ana. sono stati vittime delle persecuzioni governative . e Questa fraternità collettiva prodotta da una lotta rivoluzionaria è un sentimento infinitamente rispettabile e che non ha nulla da vedere con l'attaccamento alle forze del Partito che si manifesta nelle tendenze naz::onalistiche. )la sarebbe di grave danno se facesse ostacolo alle necessità internazionali e subordinasse ad una questione di amor proprio l'interesse del movimento operaio. Si spiega che, date le polemiche assai aspre fra comunisti e socialisti, il ricordo delle quali non è ancora spento, taluni vogliono venir gradatameme preparando la fusione. tanto più che considerazioni d'ordine puramente pratico, deri\"anli dalla situazione attuale dell'Italia, non isconsig-lierebbero affatto una soluzioni> di tal 2enere. • Bisognerebbe saper trovare una formola che non compromettesse l'&vvenirc, pur co! dovuto rig-uordo al presente, e che per~ rr.c·tessc di far convergere tut:e le forze ad l'no scopo comune. secondo il loro impiC!l"o i:;iì1utile e come si conviene in un momento in cui non i! po'iSibile di procedere a masse ed a bandiere spieg-ate . U1 Loggia IJno Maggio dell"ordine Figli drlla democràzia parlamentare; che s'assise d Italia cli Pittsburg ,Pa., nella sua seduta ol potere con sistemi Dittatoriali, imponenord.inaria del 10 Dicembre 1922, letto e di- do con tale sistema i pieni poteri, mettendo 5eusso il telegramma comparso nel Bolletti- subito in esecuzione contro le norme costino dell'Ordine, del mese di Novembre c. a., tuzionali, cioè per mezzo di Decreti Reali telegramma inviato dal Supremo Venerabi- p1ovvedirnenti di carattere politico ed ecole. avv. G. Di Silvestro, a nome dei 300,000 nomico o vantaggio della classe capitalista, aHiglioti all"Ordine, con il quale ha inviato quale specialmente fu rabolizione del procongratuJazioni e piena solidarietà al Go- getto di legge sulla nominatività dei titoli verno del fascista Mussolini; ed imponendo restrizioni alle conquiste eProtesto per tale arbitraria àdesione de-. conomiche operaie, come aumento d'orari; c1s..: e inviata. trattandosi d'importante af- di tasse agli operai e di aumento dei prezzi lennozione politiqi e morale, per la quale dei biglietti ferroviari di terza classe, perprima aVTebbe dovuto interpellare le . Log~ ciò a danno della classe operaia ed in favoz;e; perchè essendo l'Ordine Pigli d'Italia re della classe borghese che viag-gia in seun organo basato sulla :'1-futualità e non con conda e prima classe. base politico, con tali adesioni ed affenna- Considerato che le elezioni che recentezioni, le quali sono escluse dallo Statuto e mente s'ebbero in Italia di molte amrninidai nostri regolamenti, giusto perchè aven- stra.zioni comunali, furono fatte con comdo l'Ordine base economica, per lo scopo pleta astensione dei Partiti Popolari, ciò :',futuo, aderiscono individui che opparten- p1o\·a che i cittadini italiani che non si sot~ t?onono ad ogni Panito Politico o molti che tomettono alla Dittatura fascista sono imcli politica non vogliono saperne; perciò con possibilitoti di esercitare il loro libero eser-- tole adesione si pregiudica quella neutralità cizio di cittadini elellori e di libera manipolitica cui l'Ordine. per non creare discor• festazione del loro pensiero, come stabiHsce die e minare la sua compa11ezza, dovrebbo IO Statuto del Regno; mantenersi; Per tutte le suesposte prove che in Italia mancano le libertà, che i nostri padri. \·ersando il loro 581\gll", Hevo· o conrruis11.1to; Figucrhesecompaiono Max NoPdau Il 23 correnre decedeva a Parigi il noto romanziere e sociologo Max 1orda1L. NaCQue a Budapest il 21 luglio 1849, e studiò medicina alrUniversità di Pesl Esulò da Bu~pest, essendogli dh·enuta grave e penosa la vita in quella città, e si stabili a Parigi. La Francia è stata per lui la sua seconda patria. Il Nordau in Italia era conosciutiss~mo come scrittore, ed aveva una n~merosa cerchia di ammiratori. La sua produzione letteraria è stata sempre discussa vivacemente e contrastata.. Ciò non toglie che il Nordau non fosse un uomo di una coltura vastissima, e profonda. I suoi scritti rivelano uo·acutezza d"analisi non comune. Egli penetra ne"i profondi problemi deLrunnnità e cerca un resPonso negli enimmi dei fenomeni del cosmo. Egli vedeva nel pessimismo, ma in quello scientifico e non pratico, una creazione meravigliosa, la più stupenda fra tutte le creazioni della mente llJilana. Era da gran numero de'i suOi lettori considerato un rivoluziona.rio. A torto. Egli non lo era. Fu senza dubbio un oppositore fiero di tutta l'ideologica borghese. cli tutte le ipocrisie della società attuale. Opposizione che scaturiva dal suo essere profondamente sionista. Egli vagheggiava ricondurre in Palestina il POJ>Oloebraico, smarrito e disperso pel mondo. E per questo suo grande sogno combattè e djfese a spada tratta tutto il sionismo. Quindi egli può considerarsi come tm rivoluzionario ebr.aico contro il dogmatismo cristiano, contro la moLabasdi ellaricchezza - Ma come? domandò il marito sorriden..- do_ E' volgarità di dire che il mondo è pieno di ingiustizia e di miserie, e che a questi mali si può mettere riparo? A questa domanda, la signora rispose con uno dei suoi soliti scarnbietù donneschi, che era di fuggire a una questione saltando in un'altra. - :via perchè - domandò dolcemente - non tieni conto di tutto quello che si fa per la povera gente, di tutti i danari che si i.pendono in carità. in ospedali, ed in tante altre cose? A sentir te, pare che tutto questo non sia nulla. - Ma cara mia, io ho parlato di ingiusti-- zia. Alla ingiustizia non si ripara colla carità supposto anche che questa bastasse ad alleviar tutti i mali, e tu vedi che non basta, che è come un rigagnolo che si perde in un deserto di sabbia. La carità presuppone il male, ossia la povertà, l'abbandono, è dunque la causa del male che, bisogna sopprimere, e questa causa è l'ingiustizia. - Ma quale ingiustizia? domandò la sigr,ora con chiaro desiderio di comprendere. - Ma l'ho già detto dinanzi, un'ingrasti .. zia potente. E" che la ricchezza, che è prodotta tutta dal lavoro, invece di essere riponila equamente fra i lavoratori che la producono, si riduce in poche mani, nelle quali si moltiplica, formando nella società una classe privilegiata che dispone di tutti i mezzi di sussistenza del maggior IU.llllerO, e perpetua in sè la facoltà d•airicx:hire, d•isti uirsi e di godere, mentre tutte le altre rimangono forzatamente povere ed ignoranti. La signora stette un po' sopra pensiero~ poi &e: - Non capisco. E soggiunse: - ~a la ricchezza non si acquista lavorando? - Facendo lavorare gli altri - vuoi dire. - Facendo lavora.re gli altri?_ Ma il nostro vicino Ferreri, per esempio, che è rie .. co, non lavorò per arricchirei Sai che principiò facendo il muratore. - Ebbene, egli principiò ad arricdursi applmto quando cessò di fare il muratore per prendere degli appalti, con cui faceva lavorare altri muratori. Se avesse continuarale cristiana. to a lavorare come i suoi compagni non saHa una notevole produzione lette- rebbe arricchito mai. - Ma ha continuato u lavorare in ogni raria: Degenerazi<me, che tanto od . h __,_ lat h ..,__ tt che • f hi T aJ . La m o, a U11CO o, a QlJ1' o... so 10 c asso ~usci o ~uo companre, s'è dato m"l:>lto attorno, ha messo in opera commedia del sentimento, I paraflos- la sua intelligenza. si, Le Tnf!'!Z'!_gne ~o'!v':nz!'>~ della _ E ti pare che i tre o. quattro milioni n~tra c,v,Ua, Sentii s,omstic,. ed al- messi lllSleme, con cui ~o vivere tri. duecento famiglie, siano, un · compenso gra.. Allo scoppiare deJla guerra euro- stamente proporzionato al lavoro di c:a1a,.. pea. per sfuggire ai campi di con,..en- lo e di direzione che egli fece? E che sia tra.mento. fuggì in lspagna, dove sof- giusto che le centinaia di lavoratori che qm.. ferse grave~nte. Fu preso di mira co1sero alla formazione della 5'J8 --icchezze dal gazzettume patriottar<lo france- e senza dei quali non avrebbe potuto· far se, e, messo al libello quale b<Jche, di- nulla, abbiano avuto appena da campare )eggiato e disprezzato. stentatamente. faticando dieci ore al giorno, Ad Atene, ove da poco aveva pre- logorandosi la salute e rischiando la -vita per sieduto un Congresso sionistico. era finire all'ospedale? Ti par giusta la riparti.. zione? · stato nominato dottore di quella Uni- _ Ma allora, secondo te, tutte le ricchez.. ,·ersità. lwnoris causa. ze sono di male conquistai E" morto amareggiato. non avendo - Davanti alla legge no; daranti al dìrit .. visto i suol sforzi coronati dal sue- to natumle sì. cesso. ma lasciando una larga eredi- .- Vuol dire che sono di male acquisto tà di affetti. anche i danari di mio padre? VladlmlPO lledem - Ma scusami, tuo padre non li ha nem.. meno acquistati, li ha ereditati . E' morfo a NuoYa.Yor~. a ~soli 45 - Bene, li ha ereditati: sarebbero dlD\que anni. il comp:i.gno Vladimiro Medem. di male acquisto quelli· di mio nonno, che una delle figure più interessanti del li guad~ f~cendo l'avvocato. Ll _ha f~ socialismo europeo. uno dei più ma- guadagna~ lw, facendo lavorar~ gli _almt _ gnifici oratori e pubblicisti del movi- - No, m a~parenza.. Ma _egli ~te, ~ome mento proletario internazionale. La avvoca!o,_ f~rsi. una fortuna ~ grllZla ~ una · h • • . classe pnvileg1ata, che era m grado di pa-- sua vita a m se qualcosa d1 straor- 1 . . . -"'utili d . · I . . . gar o m 11\lSUTaspropomonata <W tà soma no. anc 1e per un n\"oluz1onano • 1 d 1 la hè •· N _ . c1a e e suo voro, appunto pere se arrusso: .. _aro nel. 1819 a Mmsk da ~a- ricchita ingiustamente, essa medesima. Sic-- dre urnc1ale. egh non volle abbr:1cc1a- chè, in fondo. è la stessa cosa. Rimonta. alla re, come i suoi fratelli. la carriera sorrrente di qualunque fortuna, ci troverai milit:ue. Giovane ancora. si ianciò sempre un'ingiustizia. nel mC'vimento operaio rivoluzionario. Sebbene app1nenente a famiglia crisriana ortodossa e sebbene cresciuto in un ambienre se-.·eramente religioso. eglf ritenne suo dovere - anche causa la sua discendenza da antenati ebrei-· di Porre tutta l:i. sua atti\ ità al sen·izio degli ebrei. di questi "paria fra tutti i proletari». Entrò nella Lega operaia ebraica. imparò a parlare e a s:.:ri,·ere jidisch, Il nc.to èlialetto ebraico-tedesco. di- ,·emò uno dei capi e dei migliori conoscitori di questo mo,imento. E in tale a tth ità fece la solita via crucis dei socialisti russi: carcere. esilio. emig'razic.ne. EDMONDO DE AMICIS. Compaarlava 101 vol.t.a. Nel Sindacato rimangono quelli che hanno un'ideologia sovversiva, quelli che non si sono messi nel Sinaocato per ottenere un piccolo aumento di salario, ma si son mes-- si nel Sindacato considerandolo come lffiO strumento di Tivoluzione. *** U1 ri\'oluzione che noi vagheggiamo de- --<l,;:1c 0 :::• .-ii~a:-:o !!"li·•are ,ufficic,-,1c ;ser ~a.. • 1 ·1!=:rìodaiì" i~nct: ,,=o:ic ~I hac.:.ilo i>o"- ~c,-,-ico. G-ìi r. che i.. influC;nza comuni,~a '."; :-iv(:i..'l :--o:to ;.;i: ?.SfJ(·ai jiÙ ~mp.. evi,,.i. l:"ì.':n;,.n:en•c. pc:- C'l.."!lliJio, ìa ,tam ,a 1!:a:i;,oac,e ,!"cab ua zri<lo <failarmc: ~ I no<;'l,i ~old:i.:.i :-·1om:ino daJla 5;1,c-ia <:u:-Jtamirr::~i di hoi"cc,·· -.mo'. •· F. ciè, -cm_ h:a ,·,-o. he~(:ht: ~i::i molto '-<>'"1••ervknte. ch:a ia d~=l.,nza. "i.J;ev.·?. O."li!azcm.i:armeri;! ~iar,;>0nec:-e i,t:- im·,cd;re ozui con•-,,•~ <ielia ,:u11pa con !!"i. 2hitan,i. e •oprat11t o <l:!zi.. ·a <liificol;à <l• =camh:a:--i le i<Jc,. i-a illJ;>o'i di ;:nzue :a:1;0 <l:ver,c. B:-c,,:!na ,·e:-.an;,,n:c che ii h'>L3Cc\·i-mo .,o,-.e;!!?"a Alle quali considerazioni si potrebbe a~- q-iun!l"ere anche quest'altra: che, cioè - sia questo un bene o un male - risulta in modo evidente, dalle polemiche in corso, che e-no ~an parte del Partito socialista italiano - anche se ha tutto il buon. volere (e no:i è poco) di aderire ella Terza lnternaziona!e - ancora lontana dall'avere assimiluto e fatto proprio lo spirito di essa. E allora t: mC!!"lioche resti ancora per qualche iempo avanti alla pona. anzichc entrare in un momento di contagio di entusiasmo per poi ">entire, in modo da non poterlo sopport, re, il peso deQ"li obblighi che la Terza In- , :-razionalP imponi'. E for cli nuovo il pas- ~ dell'uscio. Considerato poi che la grandissima mag- !lioral\Ul dei membri dell'Ordine opparten- !!"Onoalla classe operaio; che i piii sono affiliati ad organizzazioni operaie di qui ed nr.cora ader.,nti o quelle italiane, con spirito di lotta di classe e che il fascismo italiano. sono la Direzione del :'1-fussolini. do pii1 di due anni or(!"anizzato militarmente, sostenuto, aiutato dall<' Autorità politiche itnliane, dalla borghesia O(!"taria e do quella industriale ho commessi immensi d<'litti, uccidendo e massacrando vecchi, donne. bambini. onesti operai e loro organi.zzotori; inc<·ndiando. derubando e distruirg-endo Camere di UJvoro. Cooperative e fabbricati e macchinario dei giornali di parte operi·· , in complNa ed aperto violazionc della Costituzion<' e delle Le!l"gi penali e ch;li del R, gno d'ltolia, avendone piena impunità, e questa ru ed è vergo~a, per i dirigenti di ,m paese che vanto e vanta di over, con il ·.rrande sacrificio delle vite e degli averi dei nostri antcnnti, rol!"g-iunta civiltà. La XazioLa Loggia I.mo :\:a!!~io richiom:i l"eae:nzione cli tutte le LO!!"!:i••" speciolr,,•:it" ,'1 tutti i membri O!)erai; d_; qu"'>l. sp~ialmrnh.'. perche quasi tulti m !r'"'ln pane 1-itbrono in Italia per la con,JUistu di mi!!"liori condizioni di lavoro e di vit1. con'.ribu!'r.do pure olla costituzione delle Cam,.,re di uworc e dt>l! Coop<'ra:ive, CO'-Ì borbaramen•~ òi- <;trulte dal Fascismo con lo scopo di favorire !!li inten,ssi cli lutti i speculatori dell:1 classe opereia on~1a. Richitima le Log-g-iee i membri operai •.urti a p-otestare contro l'arbitrio del Supremo Venerabile per l'intempestivo telegramma mondato al Governo fascista, distrultore di o,:rni civiltà e di ogni Diritto che l'Italia conquisti. cacciando, come fece Garibaldi i Governi Borboni ed Austriaci nonchè quello papalino che teneva l"ltalin e gli italiani ,;chiavi, giusto perchè l'Italia rimanesse al1".,van~orclia delle nazioni civili e non retroccdess" ol medio~vo, come ritornò oro <;0110 l'imperante brutale fascismo. Nel gennaio 1913. ritorn:i.to in Rus~ sia. fu arrestato e rinchiuso nelle carceri di \'arsavia. J elle carceri di VarsaYia era ancora nell"estate 1915. qu:rndo entrarono nella capit:tle polacca le truppe tedesche. Fu allorn rimesso in tibertà. M1 oramai ci a,·e- ,·a rim~a la salute. Andato in America. per ivi continuare la propaganda ira tiuegli openi ebrei. ivi lo raggiunse era morte premamra. ve scoppiare nelle città e nelle campape simultaneamente; ogni casa socialista. ogni l~a di mestiere deve diventare, a un dato momento, un fortilizio della rivoluzione. Co-" sì lo Stato sarà smontatb nella sua compa .. gine e paralizz.oto nella sua azione repres--. siva. I partiti organizzati, le forze organiz.- zate, in un periodo di disorganizzazione sociale dettano la loro soluzione, mettono sulla bilancio la loro spada. *** Fra poco il bel paese d'Italia sarà il regno del bavaglio. Non si potrà più parlare. Ritornerà il sequestro preventivo dei giornali di crispina e pelluiana memoria. Bisognerà pensare, scrivere, sentire, come pensa, scrive, sente l'ufficiosità monarchica e conservatrice· pena il carcere. 1.. ,a :0-7.-1 ,i; •,e11e:raz:0nf' -::-.1.ord=naria t'tT gu:uia__. .,,. -r a .:è ;> -fino il '-'>ici.ato .:rar,;>e,r.esc acca~ :oa:uo 1~, ~;',eri'?. e ;Jr=- z;cn.~:-o <!,.; '°'"; ca11: e <le; ;:rendarmi. La µ1.ura dei j>e:icolo ro<;'-Oha indotto 1a l-,or;!hesia j!:a;,;,one~ ~ _pre.,Pn! "'!."re :i· Pari:Jmento .;n p:-ozcio di 'eg-::;-<"eh•· è t:'"1-i co;,i:t i<"èe·e <lelie Ìe<..!;?"i 'ln" ·.....-.=ali'-t" emamnc :11-: 186~ oa Bi«mard·. Que· p:-o- :::ztto it: tcJn:,o:-ancamcnte TC"P·~•o. nerchè c0ip;\•a. incoieme con l:t propaganda l qual! doveri sono veramente ,...rovi e duri: Ed intenzionalmente: quasi c~me pietra di porairon<• d, ·Ilo spirito di sacrificio - fino 11ll'abneg11zione- con cui si fa propri& la C<>usadel proletariato internazionale sottoposto in tuiii i paesi dalla bor!!"hesia alle pii1 trn:riche prove. llP Italiano che fu una delle prime che oboli IL NUOVO GO./ER, 'O DI MEMEL. I,• penn di morte legale, mentre poi imJ)f'- r_- \~i-nz'. J<.,11•er 'i .• da Ko. no che la n n:e il fascismo si permise che impunen;c-:a :i: I Icide\c~u~ h~ ai,ar<H'a:o ail"una- rn<:nte, s'uccidessero operai e loro famigliari nimità il i111rivo r.o, C:-11'> d1 ~I emC"l. :n modo brutale e !.ch-a~gio, che In storia Biblioteca Gino Bianco LOGGIA PRL\.O MAGGIO :--. 906 Ordine Fi~li d'ltoliu in Americo. IlCircolo "AC. ostaV" ienna TI Circolo proletario italiano ''Andrea Costo" a \'ienna, nello sua assemblea generale hn rinnovate le cariche ed approvato il programmo. Dmo che non si sa come provvC'dere nl soccorso cle: numerosi profughi che ofnuiscono a \'ienrui, si è deciso di far,· appello nl!<JOrganizzazioni proletarie italiane. Eventuali offene sono do indirizzarsi ol Circolo proletario italiano "A Costa", \'ienno Otsakring-er Arbeiterheim. (1914) BENITO ~fUSSOLINJ. Lel!,a proletaria COM!TATO DIRETTI\ 7 ,) Si rende noto alle nostre Sezioni che le 1r--c·' ;Yl !·~-, sono già state ord:nate al Comitato Centrale. Quindi le Sezioni si •· frtt~ .•:.; il ,c!.:ederc. al Ccmitato 1 ,_, tttivo il 11umero esatto dei soci richiedenti. Il pr~zo è fis5ato in Fr. 2 per tessera. Il Comitato Direttivo. •
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==