L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXVI - n. 52 - 23 dicembre 1922

L'AVVE:'HRE LJEL LAVORATORE Uamanifesto ddl' J1ter11azfo11alt di t,tos,a Il Comitato f:'secutivo ctetC/nteriwzionaJe cli Mosca ha scriflo alle Internazionali 2 e 2 ;,~ e alla JntemazionalC' indacale di Amsterdam una lettera, con cui, rinnova,zdo gli sforzi gitì tmti altra volla per 1a costituzione dd fronte unico JHOletario, invita </llelle organizzazioni internazionali a ~cco11clarela sua opera. \1entre il prohle111adel fro11tc-unico 11azio11a/e internazionale occupa tanta parie nelle discussioni e nella 11;:rra rf[!{ wolelariato e dei suoi par1i1i politici, crediamo opportuno riJ}Ortare c,ui quasi integralmente quel manifesto. Esso dice: Il qtiarto Congresso cieli" lnternazional~ comunista, nel quale sono rappresentati 62 partiti cieli· Europa. doll'Amcfr:a. dell'Asia e tlell'Australia. ha in forma decisissima confermato ciò che r Esecuti\·o allarvato della I. C. aveva già due volte prodarnato: es.sere dovere di tutti i Partiti ::e-munisti di dare opera con tutte le loro forze. affi11chè la classe la- ,·oratricc onoongci in tutte le sue posizioni, i.11frcnte unico cornnatto. re3istenza alla offensiva del capitale monclia,te. La suprema istanza dei Partiti comunisti ha quindi confermato quel 1..llc f~ il contenuto e I' ohictlivo del nostro la.vero- in qucsf uitirno anno cd 11a fissato per il lavoro futuro ques~a direttiva: Lotta per il fr·on,tc unici) del proleta,ri.a.to mondiale, letta per r unione di turti i proletari. senza distinzione di ,tendenza o orientamento politico, in 1111a comune 0per.a cli di•fesa. Già nella primavera I' Internazionale Comunista si è rivolta ailb Se- ..:onda 1.nternazionale e ,a1I·Tnternaziorialc dd Vienna invitandole a organizzare in un Congresso operaio mondiale questa lotta comuJ1c in difesa della sricrnata di otto ore. contro il ribasso dei salairi. contro la soppressione çi tutt.c 1-c conquiste dei Sindacati, contro i nuovi armamenti. contro il pericolo di una nuova guerra. Alla Conferenza cli Berlino. a cui pa11eciparono i nappresentanti dei tre Esecutivi, i rappresentanti dell'lnternazionale Comunista ha.imo motivata questa proposta. l Partiti d.elta Seconda Internazionale l'hanno respinta. Essa poneva come prim.a .::ondizionc, per la condizione di un Congresso mondiale operaio. che il Go- ,·erno dei Soviet cessas e la sua lotta contro i Partiti che invitavano i proletari rus!'ii a rinunciare alle piì1 importanti conquiste della riva!uzior.e, al noss~sso dolle fabbriche. alla restituzione del potere alla borghesia. In sec.ondo luogo poneva la co11diz:c11e che i comunisti desistessero di lottare entro i SLnda::.ati per le loro idee. di tettare contro quella part~ delle direzioni dei Sinda~ti che. contrarjmnente alr evidente necessità di rin vigori re la lotta della cJas3e op~- raia {:Ontro la borghesia. propugnaYano la 11ecessità di attenuare quest:l lotta. L' Intcrna7,iona.le Comunista dovette respingere queste condizioni. ~erchè la loro accettazione avrebbe 1rustr2to lo scopo cd il senso del fronte 11ni(:O. >10i Prrmug-11i·11110iI fronte 11nico prnlct1ric per ,lccrcscere, non .-~r d:rnmuire la potenzialit~t combattiva e difer.~i,·a del proletariato cc:ntro la !v.--~I1esi·1 i11tC;rnazionaJc. .:::.El MESI 1)1 OFFE SI\' A OEL CAPITALE E' di nuovo trascorso me7,zo anno dacchè è fallita la nos.tra proposta di formare il fronte uni:::o del proletariato e di organizzare la sua lott_r. di difesa. Questo mezzo anno significò invece r incess:unte progredir~ del'offen~iva. borghese in tutti i pqes1. lll Inghilterra hanno il sr;pra,·vento gli clemtnti più aggre_ssi,'.i della borghesi-a. Essi. -.:on le rrasr della prcoccupa7,ionc pe.r la iamc e per !a ricostruzione dell Europa. I! a n n o messo termine ai tentativi di Uoyd f:ccrge di lan·are la politica aggr~s-- si,·a elci capitale i11g-lcse. Il partito conservatore che or::t tiene lk'l sole~ il potere. ha procl.amato c~m_e_suoi l)rin-::ipi: ., Ordine e tnnq11rll1ta e ., Noii in;;c:renza dello Stato nella_ e: conomi:i ", cioc si las:.:ia ai_capital1s!1 pien.::i.libcrt:1 di strozzare I p1:oletan. 11 primo passo ciel n~ovo (~ovc~no fu il tcntati,•o di soppruncre 1I ìvl'.n': stero ciel Lavoro. Bonar La,~· si _e perfino rifiutato cli. ascoltare i desideri dei discce11pat1. [n Francia il r;overno. quattr,ì_ :.111ni dopo ces.sa.to il macello mon<l:a!<:: ha comandato di sparare ,u 0JH!fa1 ~cioperanti. Esso aperta111e!1rc viola la giornata di olto ore. .. In (;cnnania il (;overno. uI L.O,il,- ziont della so,.;ial-democraz1a e ùella borghesia ha . chiaramente. apcrtq,- mente prrclamato che I" uni~o 11{ 1 dc d . c:tabiliv..are ji,marco consiste nello ' ~ °" d t ·t t se sfruhai C)1to d I) e: l( r :: 1 ,proletarie forzandole ad tl!J la\Orn ecce i vo. Essa ha aperta menrc proclamato da soppress:one degli ult!mi resti della rcgoJ.azio11edc!!· ccon >111ia, il che significa che ila ;a ci::ito mano libera alla Ì)iù spietata spe :ulazione. 11 nuovo Governo Cune ~ il governo dei capitani dell'industria. è il precursore dell'aperta dittatura dei baroni del ferro e del carbone. li '>UO carattere è così apertamente 1;1:1nclecapi.ta lisbico e così ,upertamcnte a\'- verso ai più semplici interessi c!c::1!.1 classe operaia, che I.a socialdemo,·1 :.>- zia è stata, costretta a rifiutars• ,L entrare in siffatt0 governo. L'estrema cw:tror:\'oluzic'ne prepara dalla l~,w1c·:1 l'atla(.'..:o :1 1na1I0 ,nmata contro gli u!li:ni resti élella ,·i- ,·o!L!zione di nov~ nere. conl;-o la re· 1wbbli.ca. A questa sua irnprc~:,1 essa è ,111i1m,t1 dalla vittoria èel fas:ismo it,,- li, 110,che, scnz::i. trovare la 111in:ma 1es; tenza eia par:•~ dell" l>0rghesia c.lcmocratica. ha prncb.mato b dittal,:ra della sd .. ìl~o! 1, ln tr<1sformato n P,!rlamento in 11•1'>zero e si e preposto di raffo,1.nre .l disJ1otis1110della borghesia co~'.r:n1;encl:> la ~·lassL: bvor,a,trice a meltc;·"i intcr nnentc L·ol s,10 _udorc e col ~uo sang-.Ie a d: ·pD- "izionc idei capitale .... Ma l'offensiva ·lei -:apilak 11011~!·i r;t soltanto ad inte:-:siii,·Jr(' lo -;frJ1•tan1ento del prole'dri~tc: cl: 11~1~vo~i affacc(a in chiar:~s.tE.t l1we il pericolo di una nuova ~,.:errn ;11oncli.1leimpcriaJista. Fino a:! oggi neppure uno Stato capitalista ~l è a:J:~n:c c1 ridurre gli armamenti tnaritti111i come ern stato deciso nella co11ierenz,1 -ii Washington. Non è cessat:i la co:tr11zio- !1CcLi navi da guerra ... Ciò significa che la grande guerra. oli-: è costata la vita di docli i milioni di uo111ir:i.nor. fu l'ttltima guerra. La borghesia ne prcp:ira cli nucvc! Il IV congresso della I. C. rivolge agli operai della Seconda Internazionale e di quella di Vienna. ai milioni d1 operai orga:~:zzati di tutto il 111<Jndodo. ai loro capi, :-illa conierei·iz:: doM'A.ia ia dornand.a: Vole.te voi rimanere passivi e star a vedere come si distrugge b gior.nat,a di otto or(;, che costituisce il primo gr.adino per l"ascesa della classe proletaria? Come si abbassa al livello deg•li schiavi .:incsi il tenore di vita degli ooerai dei più .antichi pa.esi itJdust6a.li? Come si "Opprimono le piÌ! semplici liherrà deg-li operai. mercè le quali voi spera,·ate di gitu1gere in , ia pacirica alh ,·ostra redenzione? Come si erige la ditta,tura. del c~pitalismo? \Ioide assi~tere inopcro~i allc1tracota117;1 cr,u cui il capìtale vittorios0 !<'haranato da ogni ireno, proc\amerà una nuo,·a guerra, nella quale , 0i nuovamente \ i diss:111.zuerete p:?r gli interessi del capitalismo? /\PPELLO AL PROLETARIATO INTERNAZIONALE. Corne abbiamo detto alla conferenza di Berlino. rlnrernazio11ale comunisra n0t11cliiedc a,i partiti della Seconda Internazionale e dell'l11ter111zionale di Vienna e nemmeno ai capi dei Sindacati di Amsterdam di lottare per la dittatura de.I proletariato. che fu ed è la nostra meta. Ma noi domandiamo loro se vog'liono lottare contro la. dittatura del capitale, ~.e: ,·ogliarno almeno profittare cli qua.itto an::ora rimane della democrazia per org-anizzarc la resistenza contro la vittoria dello stesso• capitale. che 11:ttr::i,fcrmaito il rno11do in una gran fo. sa ron1unc e elle ora sra scavando nuove fosse per la nostra gioventù proletaria. L'J,nternazionalc Comunista Ila dett(' In sua parola. Es~a l1a clalo ai suoi partiti la paro~a d'ordine per La lotta per il fronte unico cfcl prolctriato. per il controllo della produzicne. J'Cr la giornata di otto ore. per il 111i11im11111 di e~istenza del prolota ria to, per l'armamento degli operai e il disarn1,, della borg-hcsia. • ncr i ~o,·crni elci partiti opcrni riuniti. ccrnc strumento cl:i loltc1 per i piì1 cle'll1entari interec:cj della classe operaia. I :1 p,irr,!a alla Seconda l11ter11nio111Ie. c1lrlntcrnc1:tionalc cli Vienna. all'lntcnr~'li<'n'.ll:: sinclac:1lc di Amstcrd;irn e al ~•:o cr11~re'-so cieli" \.ia ! !l!osé11. I diremhre 1922. Il IV ro,1,r.ffes':;o r!el/'!nternazio,wle Cv111unista. Sistemi di proparaoda « Il Co,ztadino Svizzero,,. orYano ufiiciale del!' Unione Sv<izzcra dei Contadini p leg,gi pes;;icatti dell'agricoltura - sempre nel moralissimo intento di tenere divisi i lavoratori dei campi da quelli del!' officina, iaceva 111s1uo speciale confronto fra. gli a,cquisti che poteva fare u11operain cdl suo guadag,no settirr1.aJ1aJe ne.I periodo prebelli:o e in quello postbol.lico. E conclude.va. ,~turalmentc. di1110· stran.do che colle paghe attuali. l' operaio. lavorando 8 ore mene· che nel 1915. può acquistare molta magg-ior quantità di prodotti che prima deUa 1rnerra. Per arrivare a questa dimostra.z;ionc. l'org.a,no elei pescicani dell'agricoltura prende i safari di due località della Svizzera - Zurigo e Bienne - dove gli opera.i. pcrchè meglio organiZ7.,ati, hanno potuto ottenere dei di•screti salari, ed esamina la possibilità di acquisto di q·uci generi elle 1!21111s0ubito un· rialzo a11cora soppcrtabilc. Senza compilare qui LLna tabella lÌ sensation come l'org_ano deQ"li agrari. non ci è difficile dimostrare la falsit;ì di certe statistiche. il cLLi scopo non è -che quello di far cotpo sulla menli I V .:ongrcssc dclJ'l11ternazion:.ùc talitù ~rnplicc degli operai. comunista invita tutti i partiti ad essa aderenti. tutti i Sindaca:ti con essa " Il Conf<Ulino Svizzero 11 scrive simpati7,zanti. Stato per Stato. paese di latte. c-hc si vende oggi a Zurigo a. .13 cent.. di pane a -cent. 57 al Kg .. di per paese. a rivolgere queste domande a rutti i partiti operai e i11villarli al- patate a cent. 15 ec.::. Tace naturalla lotta comune contro la abolizione mente degli aifitti. delle vestimen1a. gillridica o fattiva della giornata cli delle imposte ecc. Oua ·j che per viottobre, cont~o il ribass.o dei sa;Lari, ,·ere bJsta,se il solo pane. contro la soppressicmc della libertà Ma nel Ticino, chi si ricorda ormai di movimento della clasc;e operaia. tali prez7,ii' Chi può dire che colle pacontro i nuovi arrnamen.ti. contro il glie attuali si possa :icouistarc di più nuo,·o pericolo di guerra, per 1:1 gior- di quanto si acqui~tava pr,itna dc.ll,1 nata di otto ore. per il 111inimw11 di gucr~.:i.? csistc111/;.1degli oper.ui. per la compie- Fuori dei .:entri. per esempio. il latta libertà di org.aninazione della te crstc1va prima delh guerra cen- ..:lassc operaia. per il disarmo e per la tesimi 18-20 al litro. oggi. malgrado pa..:e tra i prpoli. i ribassi. arriva ancor.::i. ai cent. 40. Il!\' Congresso della I. C. si ri\ol- 11 pane costa,·•a ::30-32 cene. al Kg.: ge alfa Seconcl.a lnternazio11ale e a c:r'.!; arrha ancora ai cene. fi7. Le pa. quella di Vienn'.l con la dom:rnda tate costc1,·ano poco più di cent. 111 chiara e 1e1tra, se essa. poichè la lo- al Kg.: cg-gi :irrivano C' superano i ro poli{!ca Ila sempre peggior,at~ le 20 cent. Cifre ,.;e c;ì ria s1111tive. a condizioni della classe lc1voratrIcc. sbalzi. , Cl!liono prestar l'opera per formare F:.hbene. quanti sono gli operai che il ir<,!1te unic( del proletariato inter- Jtanno rggi il doppio della paga che ,ia1.io11alcper la lotta a difesa dei piÌI '.!'.U':dag1w,va110prim:i. della ~uerra? c.,lcmcntari dei diritti e elci più elc- ! mé!::.c.anicie i muratori. elle avevarncntari interes!<'i della cl:is'-c la,or1- no all0ra ir. 5-6 al ):.riorno, hanno oitrice. ;!i 11namedia di fr. IO S?:iorn-1lieri. l~s;so si rivolge alla lnternazio11a!c Cli' 11,;11 c:;i che i rml!lovali. pt;r cdi ,A.ms,terdam. dorna11clandolc, se sia 1c-11P1i<.o..:cunati nella co'-lr117,io118 c.Jispr -;ra a smettere _la scissione ?e! cl!?I i°rnhzrn dclh « Ci11e, rina » a BelSinda~:iti. la espul,ionc dei ccmu111st1 !in7r.na .. etto l'lm;ircs.:i Antonioli e dc1i , inelacati: se essa sia disposta ( .. ~u:idagnano sl L 110. fr. 6 c1l giorad aiutarci e guidare i proletari alla no cd i 111nr1tori fr. . al quale ~alotta, sul fronte unico. d,n!ll" h~'.),:,:11:1cl::durrc le ncsc cli Essa <;j rivolge alla cc11fcre111/,dael- 1. i:1Q:g'o. cli fcrro\'ia. ç-:-.:.? l'Aia e dei indacati e delle cco~ra- Queste seno ,·crità indi,truttibili. iivc. mentre riunitisi a Lo~anna I ca- d• .ititr,rlit:1 e cli... sapore locale .. 011 pitali<,(i dell'lnl'.:'sa. dcpo il falli111en- cifre: riferentisi a piazze lo-11.t:111e~ tCJ della pace di \'ersaillc'-, 1enta110 {111indi i111oossibili a controllare. OcI ·1 c<:n-erchl~e clrma11cLan; a.gli operai di cli impr>rre al popo o turco una 11u~v'. p.a-.:e di Versailles. preparando co. 1 J1 Z11ri~o se h vita è co,ì re ~a. co111c genne di nuoYe g-ucrrc, e k: cloman- la ~l('scrivc rOrg-ano degli agrari! d1nc Si! essa sia disposta a dimostra- Ma ciel rc.q<'. com(.; farebbero i pere. insieme a noi. aJla borglle<sia. me- sci-::-ani a tener soggette le plebi sendiante la 111orilinazianc della cla.<.se zc1 l:..1111c11zoi110? lavoratrice. ~he il proletariato inrer- r:· -.:011 {111csta 111:L<:cherat:c-ili alna,?,ionale 1101 v1uol saperne di lasciar~ truism.r.. che c~-"i perpetuano la sclliasi trascinare passivamente su nuovi vitù del po-polo lavoratore. Ma fino a ... n1 i di <tra c. n l.J .C)ando? Laworetorl dituttIipaesui,nlinl ! La mia piccola amica Antonietta. -.:he è graziosa come un fiore e fresca come un mattino d'aprile, ~i tro- ,·a,va senza occupaizione già da parecclti mesi. Suo padre, che era fran- - I d cese, mon 111 guerr.a e sua ma re mo rì <11111ch'esdsaopo br,eve tempo colpita dalla grippe. Antoniettai, -che ha diciotto anni. restò sola al mondo con due fratellini ed una sor5:llu1a. Ella però 11011 si asciava abbatrere dal dolore. C,apiva che dovevai fare eia mammina ::ti clue piccoli fanciulli. Ogni mattina faceva la toil.ette ai b.ambini e conduceva il più grandicello a scuola ed i pii', piccoli ali' asilo d"inianzia ,per andare poi ai! laboratorio, dove guadagnava quel tanto da poter v,ivere assieme ai fratellini. Come vedete, la mia picco.la amica Antonietta è tanto braiv,a. tanto buona quanto coraggiosa. Disgraziatamente la crisi della disoccupazione non la risparmiò! li magazzino dove lavorava. liquidò. Fu la miseria. Elilé1J, essendo franc,ese. 11011potè beneficiare ciel sussidio cli disoccup_aizione. Allona la poveretta si decise a far delle commissioni al servizio di famiglie borghesi. Ma spossata. claUe privazioni e dii natura delicata, ccl a causa del ,lavoro soverchio cd opprimente delle donne cli servizio. la piccola Antonietta deperiva''di g;iorno in giiorno, ed era presa dalla paiura cli cadere ammalata. Clre sa rebbc successo aJ lor a elci 'iUOi ti:e piccoli fratelli, dei quali aveva la cura. e che lei sola avevano al mondo? Ieri seppe clte si richiedevano. venditrici alla Galleria dol Palazzo. Vi si re.cò subito correndo, spaventata al solo pensare di arrivare tropI,0 tardi. Fece più d1 1111o·ra di anticanncr'.!.. Finalmente. ecco che il direttore delle Gallerie si degna di riceverla. Prima ancora di chioderie le referenv.e. la ispezionò m;11utame11t-ed a !ungo. dalla testa ai piedi: qu~ndi. senza dubbio soddisfatto. le chiese a hrnci.apelo: - Signorina. i vostri .::ert1ficati non lasciano a desiderare. e voi potrete principiare a lavorare qui cLa li1r-edl prossimo. se siete contenta. Pensate la gioia di Antonietta! 11 s1:o viso era radio:,o. Sorridendo do· mandò al direttore: E qu:ile s:irep\,e il mir• <,Jl,irio. i:ignore? -- Cento franchi al mes-: cd il : ncr cento di utile. Unopsrnio scrivael "Duce " Temiamo 1110lt0 che l'o11. Mussolini abbia avuto tempo, a Londra, di occuparsi degli umori della colonia itafi,(lna. E però riteniamo opportuno stralciare da una tanga « lettera, di un umile vecchio amico della natia Romagna» a S. E. Benito Mussolini e a1Jparsa sul settimanale londinese Il ('omento (fraffotta poi in inglese e larf!amente distribuita a cura del Comitato italiano che fa capo all'ebdo111adario)fJUesti vctssi significativi e interessanti: « C:aro Benito, :\'oi e.i conosciamo. Ricordi!.... Sia.mo stati a ,-,cuoia.insieme. da ragazzi, a Prc.. clappio. te! una ,·olla ci &iamo scambiati. anche. dei pugni. ~oi altri romagnoli si ha il sangue vivo ... Io abitavo a Dovia, e mio padre zappava la terra. Io avevo molta voglia. di studiare e ln no. Ci siamo picchiati. perchè tu volevi divcritli.ni a strappare i peli ad un gatto (avevi la 1,assionc.sempre, di m.artir.izzare le bestie e forse era per far pratica ...) cd io cercai d"impedirtelo. Sci sempre ~taLo d"animo feroce. tu! hr. in 24 ore 'ti cri convertito; che t.i ori fatto dare da Pippctto Naldi i soldi per fondare • Il Popolo d"Italia,, e che ora sbraitavi la Patria con l',e)mo di Scipi.o: Dissi fra mc: « Benito è stat~ sempre un po' pazzo. Ora lo ha preso la frenesia, Ina forse gli passerà». Invece... tntt'albro ! To qui faccio un salto. Nei quaLtr'anni ' di guerra. fui st;l Carso e sul Grappa, e fui ferito. So che tu lasciasti passare i pnimi cinque mesi cli guerra, senza arruolarti. So che poi, ti mettesti a fare il portalettere della Compagnia c. in seguito, faccsii doma11daper il c.Oil'so- nelle retrovie - di allievo ufficiale, e ti bocciarono, pcrc)1è non ave,; la fedina criniinalc pulita. Lessi, poi, che stando nelle rctro,·ic, ti era. accaidut.a una. disgrazia, cd cri stato ferito da una L\omba d'istruzione. i\Ic ne dispiacque! Finì la guerra. Io me ne torna"i a casa. ~cmprc animato dalle « nostre» idee - quelle che tu mi avevi messe i11corpo. - Un giorno vcnn,c.ro a casa mia i fascisti e mi dissero: - Tu sei bolscevico! - E giù botte d~ orbo. Picchiarono (v.i.- g-liacchi 1 ) anche mio padre, e fecero tanta paura a mia moglie, che la poverina ne risente ancora. Passai mesi d'inferno. .'\ vent'anni. nel 19ro, io li rividi a For. h. E1·i direttore della « Lotta di classe, - Tu sci membro dell'Esecutivo del L" quando lessi il primo num.crio dov'era Partito .socialista - mi disse un altro 1111 t 1ci a.r1icolo contro la « setta di Maza zini ,. dissi: « Perbacco. il m'io Benito ha imparalo a scrivere. e ora strappa i peli ai grandi uomini ». 'Cn giorno. ricordo. c·era u1i comizio a .\Icldola. Lessi un manifesto rosso col luo nome. e dissi fra. me: « Bcnfro è di1·enlato bran, a scrivere; sci1tiamo se ha imparato anche a parlare». Arrivato a Ì\•feldola. nella piazzclta del Mercato. ti sc11r.t.ii. « Roia <!)e Signor!... Ch~ lle,ngua ! (1). Parevi un avvocato! Ricp!"do :.ncora quando incomiitciasti: « No.n ap~ plaudite... Io sono tedesco e non amo g-li entLLSiasmi. eppoi. giù r,arolc e parole! J o capii poco dd t 110 discorso filosofico. quasi niente della, tua politica. Ricoi·do che cita.vi spesso dei grandi nomi e dei grandi detti. ma il farma.c'ista di :\.1 ek'JoJa, che era vicino a mc. d.sse: « 'l'LLtti quest.i nomi e queste citazioni .\fn-s-olini se l'inventa! ...•. Tom1ai a Forlì in biciclett-a, con, un gruppo di tuoi· compagni entusiasmati, i quali cantavano: « Dai dal botta. i squociarcla.. dai dal bott, dal botto! » (2). Da quel giorno lessi sempre « La lot.rn di classe• (me .]a pa-ssavail com1pagno Zanchini. ricordi? ...). C'cr:mo sempre parole grosse e anticoli tremendi contro i repubblicani, contro i pn.-t.i, contro i borghesi. A me parevi sc.mprc esagerato; ma mi fece irÌlprcssionc. mi rammento ancora. la tua camp,,gn::i.contro i « riformisti » che erano. 5econdo te. dei pantofola.i e dei socia.listi di cartone. Quel povero Bissolati, come lo b-0Jlav!i Bella poi la tua campagna c.ontro la Massoneria... Oh! quella mi giorno uno di un'altra squadra. - Si. iisposi. Fui nonùnato da Mussolini! - -:--:01v1ollero sentire ragioni, ,e quella volia si prepararavano a farm~ ingoiare l'olio di ricino. Fraca.ssai Ja bottiglia sul 111Jusdoi un eroe di r9 anni (quello la g-LtC!TaJ"avcva vista al cinematografo) ; ciovetti scappare, mentre i caraoinieri arrestavano due miei compagni, colpevoli di essere-stat,i ba.stonati; mi foci tlccel di bosco per molto tempo: poi varcai la frontiera. Il tao fascismo ha bruciata la "Cas.a socialista» di Dovi a. Ebbe-ne: io ho qui ancora. fra le mie carte, nn foglio di sottoscrizione un po· lacero, com molte firme: 1 o marzo 1911. Il secondo nome è il tno: Bcnjto Mussolin.i, L. s. Perchè tu fai le sedi sovversive eppoi le bruci? ... E con che diritto umano, con quale moraai.tà, tu. Maestro, insegni all'allievo un compito sbagliato. eppoi lo bocci? Le mie idee soflo dunque così ignobili da meritare il manganello e la pur,ga.? E allora; tu che mc l'hai date, tu ché mi fosti maestro, tu che mi levasti dalla mia Lra11quill.aapoliticità, perchè non, ti lai 1111 po' manganellare da.-i tuo~ (aisq.sti, non ,l!i prendi tante dosi di olio di ricino; quanti sono i bolscc~-ichi, che in 10 anni di propaganda tu hai creati? A ttcndo una tu.a. « e at salot •. !!!!!1!!1!!!!11!!! ................................ -.."!'!.LLZ!!P""'""""'"""""""""'" PARTITO SOCIALISTA 1TAUANO nella Svizzera. (Sezione di Zurigo) CONVOCAZIONED'ASSEMBLEA piacque molto I f compagni iutti di Zurigo sono vivaFu una doccia.! Ella cl:vcnn(' c1· 1:n tratto pa11'lidrissimae poi •·-.;-,.,a. E :reJ11ante per la collc,a, e.;:!'.lmèi: ,\ parlare ti risentii a Faenza. per la mente preitati di intervenire alla Astan- inau.g:ttrazionc di quella « Casa sociali- semblea che si terrà MERCOI.EDI, 'n - Ma com:; si può v:verc con to ? Sappia. sign,;rc-. che l!ehambini da rna11ten;:, e. tre f-ta. ». Come fosti bravo! « Viva Muss.o- corr., ALLE ORE 8 POMERIDIASE. lini 1 • g-rida,·a la gente. E tu ri.spondcsrti: H.; COMffATO. 011. signorì1;a. è in.utile ù.:srntere: ~i tratta di :i.: ;dt::irc o di rifiutare ... Lei 11011 l1~1 :Ile l'imbarazzo della scelta ... Ah'. ~iet<2 i1Jttc le stesse. ,·i agitate. pi 1111~ctc :ìlise:-ia e quando vi si ::>ff,-e ùcl b,·oro. lo rih1tate! ... Poi. d'un tratto, abbonito, ,aggiun- ~c con tono .;1'.!•:f·!l'C1. 111:1legger 1nc11te ironico: - Sentite,ni. signorina. I! pr€zzc1 elle vi offro è --!ùt!llo .:::;e 1)agll ,1ttt11l111.entae tut'..! k I1iJc;trevcnd!trici, che iniziano il lav )' ,. E:pp.ire .1 v,u:udarc ·ai loro abbL~.·,·mL·1ni ll•1:c1!r. fr:1 qu.ailcuna ·di lc.ro. 11011sembrano poi l:lnto disgrniate. Diavolo! Una graz:c,sa ranciuJlJ S::0'11C vci. ùevc fM p:ac.:ere ncll,1 ·.", ! ... Skte dunque ir,1J,;:.razzata nel '.r\JV1.rvi 1111 prntet1:1rc f cneroso? Antonietta si '1 ·:;:·l.1 e •n.,.i pe1 ~0I1:i ir.solente ricev~. te un pc1:,1 d: ~:hiaffi :;di a quelli àin'l,pp:t,i al direttore. li quale 110!1era .inc:ir,1 ;·11n·e1111t,1 Lbllo stupore ~~~ i\11'.·>n:ech c:r:i '.!'·1 l0r.tana ! .... Ella. venuta ad i11contra11ni, rupP~ in 111d1iroll0 pi:111to. e m: r:icc-1:1,ò 1·,, ,-c11tura. \fon potetti iare a me11r, di dirle: -- Vedi, mia picc0ia amica. q1?anto ti è accaduto può rikrir--; a ce11ti- « :'\o :.·l11ssolini.!.. Viva la Rivoluzione'.,. I·: giù. battimani' Ci saranno state duecento banct' ere rosse (al-ora non c'erano 1 fascisti a bruciarle. eppoi tu.. li avresti mcs,i a po.sto). quattro o cinque musiche e 30 mila per one. Parlarono anche Bacci. .\fantcllini, Faceti... ma che cosa eran,o a par tuo? Tutta gcate che "·olcva la « calma ,. la solita «calma! ,. L'oro de2"lialtri li • Populaire •· l'org-ano soc.ia,ldeJ110c.ratico ~rance.se.pubblica nel suo numero del 1.=n; ovembre scorso, S-Ottoil titoto • Le lezioni del fascismo•· un anic.o!o. del quale ne stralciamo un punto interess.a.nle. :\la t11... che mago. Benito! .... Dopo che io ti ebbi sentito altre due Yolte. mc Parlando di Mussolini ~crive: lo saluti tu l'apoliticismo? >io.ialtri romagnoli s'h:, il c1o1 re vulcanico e tu ne . «_Egli avc\·a f~tto p~.rt_cdc~· estrema avc,·i. ormai, pr..:si tanti dei romag-noli I s: 1;1str,a del Partilo soc1~lista, senlJ)~e :I .\nch'io comi.nciai a dubitare. e quandor pm avanziato 11~1c.a.Jd~gg1arle ~lttZil'Otll, a casa. mi te<:ca,·adi mangiare .solo pane e_ ,ne-I '?14 era _statod,r~tore_ 1del\ « Ava.ne formaggio. andavo ripensando aUa tua ti· · l•, non bisogna dim~nt,~arc che fu Ri,·oluz1•011, n 0 · d. e-· no , ,:_I appunto allora che Cach1n, 111iv1atocl.il _ c. « n 1a. -e .--'llg r. > [' a ra- G ~ione -''!ussolini ! ovcrno francese e dalla Ccrnun.issione per gli ;affari esteri, si recò a trovarlo, a \·enne - ricordo - la guerra libica . port:1rgli elci denaro, e riuscì a fa.me un fn un grande comizio di protesta al Giar- iutervent.:Sla arrabbiato. MussOl.liniabbaudino ·pubbLico. tu domandasti :1.lla folla donò l'« .I\ vanti 1 » pe1·fondare il « Popolo dei proletari se. souo le loro gabbane. nad'1talia,. e predica,rc la guerr~1•,· ,condcsscro delle• armi. Fosti imprigi,ollato. processato. rrrnda.nnato. I.o stc o « Populairc nel nnmcro ciel -i magg-io 1919 pubblicaYa: Eri il mio idolo! .... Ormai. io a1·cvoappreso da le il ,oci.alismo ri,·oluzionario, la mia Fede 1 .\ vcvo appreso. da. te. che , la patria era una menzogna conv<,uzional<-~. eh~- « la borg-hcsia doveva essere. 1111 g-iorn,,. mietuta colla falce•· « .\I ussolini è quel socialista italiano che non resistette. or sono quatllro anni e mezzo. alle offerte di un ~nsa,le (anti;:o deputato socialista france.se. passato poi aill'anti-bolscc,·ismo) il qu.alc gli fornì i mezzi di fondare. contro l"«A,·ant.il •. un ~iornale interventista. Deputato Majeras •· Poi fosti liberato; ti ri1·idi al Congrcs. .so di ,\ncona, quando tu pro11unc.iastila I ,m g-randc rcq11isiot ri a cont-ro la i\ila.ssoncria. Ti facemmo di rctLOrc dcli' Avanti! naia cli migliaia di lc1,·\1,atori e ;3,·0- \bbandona,ti la l{omagna, ma fosti a ralrici. E' minore la :.:olpa Gi quei \.filano il nostro giorio5o Duce. Io ti a. miserabili. tali a quello che !1' l!ai 1L·1·0.og-ni g-;orno. davanti a mc, ~onsi. s::-hiaffegg:iato - e credi J)lll e. tutte. g-lierc a~siduo. n("lle colonne dcli'« A,·anEcl in qudlo del .! giugno. dello stesso anno: « Sono i rrist i disertori del socialis.mo italiano. i .\JussoJ.inie consorti, aggrappati alle costole del!' l ntesa. E' con danaro francese avuto a maJ10dal cittadino D.. che ,·enne fondalo il « Popolo d"Italia ». Sono i\l ussolini e consorti che hanno fabbricato ,intcrame11lc - contro coloro che essi hanno tradito - l''illCcusa ridicola di essere ,·cnduti allla Gcrmani'l. 11011 r ancbbcro iatto! - cl1L: ~dclia til «demolitore•;. cieli'«:\ vanti! » non di tutte le tue simili i111piegatc uJ '>- ancora • inccnclia.to•· ma già • inccudiaperaic! CLtardate. se ,·oi ~f'9'Uìte re- rio, come mai prima cli te. sc111piodegli operai, se vi organizzare. se vi inscrivete in un sindacato per cliie11<lcre i , ostn interessi. voi ce<;scrc.ste ben presto clall" essere dai padroni sfruttatori dcli" ianoranza della dcnna. clic fcnn:.t la sua debolezza non S()lo carne da la\loro, ma ces"ercste dal!" essere anche carne d:i pia ~ere! PAULETE. (Da Lrt Lutfe Sindacale). lllllf!" l'lnHlf! del tn1111, ,, \"cnn<- la g-ucrra... ln vc11:tà.io. ~ullc prime ero un po 111. ,kciso. e mi sc-mbrarn che l'Italia a,·essc ti do,·L:rc d'i11tcrv«nirc. Ma tu, Bc11ito. ..:og-liaccesi articoli dcli·« Avanti 1 » e col luo mani.f<.:r.tocli Dolog-na.mi persuadesti d1e... « mcg-lio un prolct;1r10 .austriaco, che 1111 a,:,ario italiano . ..\bbasso dunque la guerra! Quale mcra,·ig-lia quan<lo poi seppi che (1) Che lingua! (2) Picchia 1,icchia! elcrico-modcrati. picchia. A. Dem.sid •. JJ ciLLadino Cac.hin. il cittadino scns.ak. il cittaclin.o IJ .... <: mag,iri E. F. G... fin,> a.Ila fine dell'alfabeto. mostrano una cosa int<'rcssante: che ~I fascismo non è quel movimento ideologico, creduto da Balde.. si. ma ha qualco,m cli più consistente. che è p,cr l'appunt◊1 l'oro fraJ1cc.scl,'oro degli industri.ali, l'oro d..:gli ag-rar·. e così ·;i:i di seguito...

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