L'AVVENIRE DEL LAVORA'..:'C;>..S ---·-.. .. -·-··---·•··- -·- - ____ _.._._ l!U•:.---- -..- . - -- ----- -- --·- --- Parluan cameriere svergognano e dico.no: Sia rin.gra- %iato Id<lio ohe io 11011 sono corno qncstl crapuloni! - Ma allora s; ri- <0....stanoin me. in<lignati, i miei buoni istinti. Lafestoascacoglienza diMussolini GLI OFlGAN IZZATJ: nel lv.l:ON':DO Traduciamo dal tedesco, da un libro di Max Dortu, il seguente monologo, che è interessantissimo documento della vita di certi ricchi viziosi. Parla il ca,neriere di un elegante ristorante di Germania, di 11110 di quei rifr<Ni, che vengono chi.amati « Diele » e che ~enera/mente ~i distinf!uorzo dagli altri locali soltanto per l'ultezza del prezzi. Alcuni di essi, tufta- ,.,.ia, si distinguouo rmche per il pubblico che li frequenta. E a tale categoria appartiene la « Diele », di cui parla il~zo I o cameriere. ___ Mi avv• i gigantesco grembiale bi.anc cli esso una bianca gfacche· ·1 volto completamente ra:.saro. Sono trn tulipa110 bianco. Sono un professore di analom;a. Sono il cavallo bianco della iiaba. E sono anche primo cameriere nell'elegante « Diele » da vino. ~he si ch'iama « Il grande Mogol ». Non lavoriamo molto. Ma g:; iiitraiti di noti tutti son0 lautissimi. Alla sera al\e dieci \·engono i primi avventori. Alla mattina alle quattro se ne vanno gli ultimi. Da noi c'è soltanto vino. An~itc <;affè: ma.... costa tanto quanto :1 v.=no. Ah! cl1e bei trattenimenti trov,1 qu; il mondo elegante della grande •.;iWi i Noi balliamo nudi! Noi, vale a dire la nostra C'as::. Chi sonc qucUc fanciulle, .::hc cl,. noi ~i mostrano nude per dan,1r.1 ? Non sono delle spnclorate. no. Vengono come in ipnosi: e come in ipnosi se ne Yanno. Il loro gioco e la Loro cl.ani.a sono per esse --omc un sogno. e Qttcsro segno le nutre bene. E~o nutre tutta la famiglia. the. senza le danze ni.tde deUe fi,ylie maggiori. stenterebbe la vita. Il fratello maggio.tic poi, quello. può pe,- sino studiare con le danze nude de:- le sue belle sorelle. Che c'è di male? Una nobile danza nuda è arte! Sarà .... Potrei anche scggim1gere: Sarà benisshno! Ma allora debbo anche soggiungere che per i nostri av\cntori le danze della signorina Lilly e della signorina Milly non seno arte. Per essi si tratta soltanto di soddisfare voglie lascive. r nostri avventori s0110come luma- ~he. Rotondi. Jisci, muccosi. Stendono i loro tentacoli... toccano tutte le pieghe e le fes.~ure della pura nudità che si mostra IOTO. E te moire danne che bazzicano da noi rutte Le notti! Quelle, ah quelle! Perchè \·engono qua costoro ? Perchè queste donne non vanno <iove balbno nudi gli uomini? Oh! è molto semplice. Es~e ,·engono per godere saclisticamente d, quella n:nd•.1ta nu-d:ità della femmi.ni1ità. La Loro propria prc-stituzione fa soffrire meno le loro anime, Quando Yedono le inrimiditc danzatrici nude. raprt.e 'in vortice provc;:.-ante fra le azalee e le mimose. Ah! Quanto sudiciume qui da noi! Ma la casa fa affaroni. E io voglio pure andare annti. lo voglio pure guadagnar molto danaro. per esser.e indipendente. I)CT domiflarc. Qua.khe \·olta sputo .... 'in sccretù. Pensando a chi sputo ? Pensando a me stesso. Ma non dura molto. Quando. come è iJ caso mio. ~J e riusciti a risparmiare o a sgraffignare una bella sommetta, allora la buona morale di\·enta di giorni)' in giorno sempre più tisica.. Intendo dire ... la buona morale! Dai noi il vino è come r acqua pei po\·eri. Il po,·ero beYe, con I' acqua. il rinfresco pei suoi nervi. Da noi il ricco be\·e il rin fresco pei si1-0inervi rei \lino. E i nervi degli a\'ventori del Gran. d€ Mogol hanno bisogno di buon rinfresco. pcrchè non è davvero ur.'inezia lo stare tutto il g-iorno al telefono per fare affari. L" affare! ~:eco il va1:de datore di \'ira ,lcll.1 llO'>tra « D1cle ». Chi durante !a g1<,,._ nata ha mentito. imbrogliato. :ì~rozzato con r usura, vuole. dur~ntc: I~ notte. affogare nello sciamp::igri.t la ·.:l)Ct; della ~osciema. Oh! lo so benissimo. T 11tl1 questi :ndivtdui, uomini e donne: che t!OZ7.<'- vi1,tiano da noi, sono infelici. Infelici quando ritornano aei .:ensi. Ritornare nei sensi: ecco orec;samente quel che essi temonu. Hantw p.aura d1 penetrare con lo sguardo nel loro intimo. E perc:iò evitano d: g~iardarsi dentro. Di gJorno fanno affari. Della :10cte solitaria hanno paura. Perciò corrono da noi a ubria~arsi. Io sono spesso un gran<le ca~h v.J fariseo, che con mano f.ieramente stdlta. .sJ. batte U petto. Io odo allora delle voci che .ni Anch'io però sono già caduto tanto in basso! E a,llora vado clietro al folto gruppo di palme. Lì c' è sempre 1m bis:clticre pieno di vino pronto per mc. Non è mai \1lOtO. Chi lo riempie ? L'inganno! lo inganno. lo bevo a ~pese cli turti. Ewiva l'affare! Che cosa potrebbe mai costare tma da n?,a tr i ce nuda ? Oppure .... come potrei io indurre la sig-norina Lilly ad avere interesse per mc? Per i nostri figli CONIGLIO. l.o chi~in12va110 tulti così in paese, bçnchè ·fosse a:to e rob.islissimo. Lo c.hiam,n·ano così p<'rchè. quando i .suoi comµagni parlavano di guerre -gesricol:i.ndo, ~ccc.-i in volto. con delle arie da gmdas- ,o. egli scuoteva il capo e diceva loro calmo ca.Imo: - La guerra non arricchisce mai ncs- '-Un paese. neppur" quello che ,.;nce. pcrci1è non resta più danaro. nè per fare andare avanti le- fabbriche. nè per i com .. merci, nè per l'agricol1t1ra. La. g-ucrra lascia rovine on111que <enza i mezzi finanziari t>Cr ripara.r,i. Lo chi:unaxano Conigli.o perchè al si11_ daco c-:1 al farmacista, che g'., avevano rletto: • La guerra ,. nece•sari;.. per alimentare il coraggio nel cuore degli uomini . lui, povero operaio eh<.' a,·c,·a frLqucnti\to solo la terza ckmcntare. a,·eva invece risposto: - X o. non è , vro. la ,·it.a <h 111ilk occasion~ rer educare il , ero coraggio. Quello che c,pinge a de~iderare I~ g-tLer. ra, così per ·avere la g-uc.:rra. è sra 1-a.Mc--. ria incosciente. ferocia bcs.1iak. - Conigli0 ! parli così ~crchè ti preme troppo la tu.a pelle! - gli grid,Tv,mo g-!ì amici. - E' un senza P:uri.a - ~entenz;a,·:ino i J){'zz.' !::'rossi del p,tcsc-. **S E.ra passata da poco !a mezzanotte. quand:o 11d paese si udì un rombo orr:- bilc c-omc •-~ a,·essero sparato contemporaneamente cento cannoni. Che e.e.o.;, em, 111.. ,.1 acc:'.duto? Tut1i furono in piedi. La causa di quel terribile rumore fu ~ubilo scopcrt..'l.: un pezzo di mo11tagna ..,i era st.iccato e s·ern aperto un bar.'.ltTo nel qtt:>.lc erano travolte la. frana. cd un ca.sdna.lc. Dall'enorme tomba non sali,·a che il mu~gito flebile di qu.,Tlchc mucca .. - Se ~no ,·ive le bestie forse sì può <alva.re ancora qualche persona - <>~- •er,a,·a qu.alcuno. - Tn ca.sa c'er~. la ;\fenica c.oi saoi ,Juè bimbi - sog~unsc un aLt.i-o. - Sicuro - rispondevano tutti, ma nessuno a-rrischia,·a a calarsi giù in quel' buio prec=pir.io dal quali' ora saJiva il !!Orgoglio di una c.1.Sc.ata d'acqua dovuta forse a quakhe torrentello deviate, dalla fr'ana. Il tempo passa,·a e tutti si guardavano in ,·olto muti. collo spavento nl'- ~li occhi. .\d un tratto si ,:n·anzò dal paes<.. tlll:l 0mbra nera, Ern un uomo che portava li· na lunt:'h=ssim.a e grossa corda. - Coniglio! - esc.lam1rono tutt. 11 g-ioYanotto a!,sic.urò il c,ipo della fune a un ~rosso macigno, s' lci;ò l'altro alla cintola e scomparn, !iiÌt ne: baratro Pac"ar<XTJo mi11uti di ansi.a mor.ta.fe. Giù dal fondo non sali-.:a più n-cssuna ,·oc.e di ,·it..1. X on si udiva che: uno scro- ~cio pauroso d'acqua. Ad un tntt,, h corda affrancata al m~o oscillò. J,Oi compan·c sull'orlo d<:I baratro un uomo. Era lui. C'onit:'lio. tutto sang-u'.nantr. c•1c porta,·a in braccio due bimbi. Cadde esausto col suo fardello s11 :l'·:.r~ f,a. il s-,ng-uc i;:li use.iv? a flotti d"- una J;, rg-a icrii;i alla tc!,t:l. - nravo. bravo! - g!; dkcv:, il mc·- <lico .tlcuni giorni dopr, rinnovandogI: la fasciatura: - bai avuto un bel coraggio. - Diamine - risponde-va •c-mrlic<:- rncnte Coniglio - non c'è niente di straordinario: do,·cva L'\<;c:ar morirl' due h'mbi ccnz« t<:ntarc· almeno cli salvarli? G. .\Ioro-Lan<loni. La dittatura locale La dittatura centrale sir:-n~:ica anche la dittatura locale. T pien: poteri in ;lito chi:,mano pure pieni poteri in basso. Ciò che accade a 1Iilano è eloqu.cnte. Tra pochi giorni si ananno le elezioni. in base alle quali si costituirà una rcg-0larc ammm1<.trazione con un preciso pro- "ramma. E' ,·ero che 1 socialisti lott<..- ;a.nno, senza illusione di vincere (perchè rl blocco è sfumato). è vero quindi che: la nuova Amministrazione rappresentcr~ a perfezione i rancori. le vendette, e gli rntere55i del capitalismo. :\fa non si sa mai ! E' mcgli-0 guadagnare tempo. F:d ecco il Commissario che scioglie e.on un decreto ... noliurno il corpo dei pompieri (reo di suvvcrsivismo) e sopprime l'uffi. do del Lavoro (é una parola ostica :\ certa genie). Diritti acquisiti? Orga.ni<:o? Chi se ne ... frega? L'esempio viene daJValto: • Se vo. Lcte è così se non volete è e.osi lo stesso •· La rieost:uzione incomincia. Eia. eia, alali. lo lsvlzzera TogFa.1110 da la • Scnlind!c ,, : • LOSA.\'X.\. 2r. - Un nostro amico che !-i trorn"a a Tcrritd all'arrivo dcJ pri~10 rni1ùstro iLalia.no a quella siazioJ1<:, ci racconta quest:i. scenetta. chc ,·al be_n: di esser notato in c-:ò che :.\fussolrn1 chiama • la piccola cronaca n. Sen·irà questo acl edificazione dei compa~11i italiani. e 111osricrà loro_ soprat11tt0 che l'accoglienza folta al ù1ttatorc da vpcrcltc. dal popo'o valdc.St:, è stata quella che f>i!amen la \'a, e che non vi era. proprio quell'apparato m<:ntitore che -dipi,n- .;ero i g-iornali~ti insrallati al Lausann<'• Pal.acc. La fanfara ;11 co-.tumc. suona,a la marcia reale. Un cilladino Yolle intonare l'i1L no s\'izzcro. ma ,·enne sonoramente fischiato dall:t folla che ridn--a e che nulla capira clell..mportanza del momento. Poich0 11011 ~i era scordato a Territct l'ex ~0,·,·ersiH1 pcrse 6nitait·o dal ch,crcto di c- ,:pulsione dal Con~iglio Fcder;ilc svizzer~ Qut-Sta accog-lienza non potc,·a e.C.St'rC pw con1ica. ;\[ussolin.i ~enza dubbir, si sarà accorl{) quando degli operai che sl:l.\·ano sulla banch ·na de:Ja. slazionc. g-li g-rid.arono: • Ciao. :.\Iussolini ! ». Pensale, cliccYa uno, lo .<;i è ml ~so alla porta fra due gendarmi ed o-ra sono di nuo, o i gvnda.rmi chè l':itten<lono ! C1r \'iag-giatore domandò ad n11 m.ac~hinista se avesse visto il min:istro fascista e se potesse mostrarglielo. Al che il macchinista rispose con ironia: « Scusate, sig-nore. io non gli parlo più! •· Ecco c'nme i fatti si s,·olscro a 1'crritet. Pei;!gio <li così... T Valcksi hanno sci1z:1 dubbio dello s1,irho ,. * * * Le cose no-n debbono l".SSere an<l:1.k molto meglio a Losanna. Ecco infatti quanto ci comunica il nostre. corrispon_ rlentc- d-i qudla città: « E' ripartito il «duce,. La stampa 1>0.r1ghescilalian., e locale ha scritto cb.: al suo passaggio da Roma 2. Losanna non vi furono che accla111azion:. Oltr' ,-\!pi può darsi. poichè anche gli applausi .sono ob. bl.igator; oran~ai, ma :1, Losanna la colo- ,,a ilal:a.na ha mnntcnuto ii contegno che :-irussolini s: mcrita,-:i. [nfarti, pochi, pochini itwcro sono stati co1<tro che hanno r\imo~rato di avere un dorso molto flcs- 'llbilc. Solo una mczz..'l. dozzina andarono a riceverlo alla 5,tazionc. fra i quali due cx socialisti, tali i\[a.zzuchett: e Rosetti. l\lia. s.cntik t:n po' ciò che il popolo cl:cc di hLi. Un yccchictto voleva andare dal « dutc » a. recla1n.argli i cinque franchi che gli Tveva imprestato e mai resi. Un alTTo dicc·va: , Come furono ,ma.I date le cene offencgli quando era affomalO. E gli vo- ~lio chiedere pure i soldi che gli darn per comprarsi il g-iornale ! ~- Ed un altro ancora ra.mmar'.candosi: « Q11;1,n<lo,·enne ·il sindacato muratori feci :1 giro col cap. pciìo e raccolsi tre frand11 e scltanta.cin. quc c.ht: gli abbiamo rimesso perchè :indasse a 1n2ngia,re ! ~- Sen ti.tc qucst"aitra :wvc.,mt.a aJla stazio ne: Un poliziotto chiedeva ad un viagg-·ntore arri,·ato i.11quel momento che e.osa face~(' fermo lì. • Pcrc.hè lo ,·oletc <;;:pere?» gli chiese il signore. • Perchè. risp05e ironico il poliziotto, om arriva il [)adrone d'Italia! ». « Ah, già. repljcò il viagl!''atore. che lra parentesi era svizzero. quello sles,<,o che avet<, :ac.compa- ~ato alla fro11ticra. c.-sp1ù<o! . .'\!1.ro sorriso ironico di ambedue-. « Eccolo, eccolo! Tirate,·i da ana pa.r- 'c ! "· .E:d il nuovo prode An<clmo. ha antlo cm,ì degli inchin;. creduti sinceri, m.a chi' non erano che uno scherno e un.a hcffo' Come fu? .\ PROPOSITO DI O'.\F,STA''. - \.01111: fu le ch=cdevano. E' 1111 questionario che l'uomo pone Dalla relazione anm.~~ dell'Unio-1 a.deren(i a s~ ste?sa tutti i ~oci delle ne s.indacaJe internazionale cti A:1~-ccnlrah nazwnali che effettivamente terdam sirakiamo la seguenle ta- vi aò.er~::nn<? ~ cioè anche le Jilil1;<>- be1la indicante il numero degli orga- ranzc comtllllsti:: ::he_propu~ano 1ani.7..zati nei diversi singoli paesi e la <lesione ali' Intern.az101,:.!le smdacale loro tendenza. A proposito di que- di Mosca. . . . ,. .,;t'ultima però, occorre rile\ ..re che La tabella md1ca 11 numero deg,; l' Internazionale predetta considera organizzati, alla fine del 1921, vale a \rgenlina . \nslralia Belgio fndic Uulgaria Danimarca Germania Fin.lan.d.ia Francia { irecia Gran Bretagna rta}h Giapi-Jonc Jugoslavia Canadà Lellonia Lussemburgo Messico Olanda N.uova Zelanda Non·egia .\nstria Perù Polorùa Po1iogallc, Romania Russia Svezia Svizzera Spagna \frica del Sud C:ccosloYncchia Ungheria Stati l.1niti Totale Numero do;:li orsa;anizzati 247.958 684.000 920.000 500.000 36.000 350.945 12.595.947 48.589 1.046.74S 170.000 6.559.933 2.099.900 110.688 250.000 271.478 50.000 26.4-66 710.000 6GL!.048 82.553 95.92, 1.128.12!'> 25.000 822.777 100.000 170.309 6.857.000 381.018 349.172 1.305.113 91.63-l 2.000.000 342.577 5.179.22, 46.273.132 "') Di questi. 200.000 s-ono fa.scisti. Aderenti all'U.S.l. di Amsterdam 74.958 698.384 17.000 14.803 242.545 8.417.200 756.243 170.000 6.559.933 1.200.000 50.000 164.883 22.60? 2-0.966 223.718 95.927 1.079.777 25.000 365.190 313.208 225.822 240.113 50.000 827.761 403.211 152.57, 22.411.826 Organizzazioni confessionali 20.000 200.102 3.200 1.819.718 142.570 400.000 45.000 225.581 48.348 15'7.587 17.000 400.000 84.500 190.000 :l759.106 Organ.izzazjo11i sindacali 153.000 5.200 246.89~ 100.000 5.000 37.125 20.000 56.5.00ù 2.000 20.000 1.254.217 Ignoranzae malafede del slg. Tresca eia tulle il mondo,! :-:on c'-cra, forse, in quelle semplici risposte, ra.cchiusa tutta intera la miseria materiale e morale? :\kuni muncri a<.l'd~etro, per dilettare i nost1; !et.lori, pubblicavamo un tr,di1<:tto, nel quale si faceva rilevare un equi_ 1·-0~0 preso dal s.j_g-. Tresca. editore òcl i:-iornalctto « 1! Martello,. di :'\'C'\v-York, sulle parole magistrali ( m.a.cstri) e magistrati (g-iud:ci), confondendo questi con quelli. per dimostrare. non sappiamo se per ignoranza o malafede, che i giudici. i <Jttali distribuiscono sì largamente pene ai SOYYCroi·vi,o;cno... soci della Confedc-- raz:one. 11a il « ;'.!anello, è un giornale fatto n.ppost.1 per spulciare simili corbelLe.ric o canagliate. e per spillare buo1ti doltari agli emigranti italiani: sentite questa, c:11.. to~hamo dal numero -del 21 ottobre: « La Confodcrazio-nc del Lavmo d' Italia è cntr:1/t.a in ... carattere con I.a nomina dcll'on. Buffoni a. segretario. Xomina in. do1·i11atisima Solamente 1111...Buffoni , per giunta ... · onorc,·ole. può dir.igere le ~orti -del massimo istituto di f)a,glia.c.cipillilicanti. ì\' cl direttorio della Confederazione ,·i è <,tato infilato V,,circ.a. e così... ta fiera è al completo. Se gli operai d'Italia s1 adatteranno ancora a farsi dirigere da si-mili... Buffoni ;,t:rdcranno l'ultima speranza di salvezza. r,,. milr.igfo, dei sicari fascisti li miekra senza m:seric.ordia •· Che anche questo s:a un equivoco? X e:: dubitiamo fortemente. Alla scuola Oggi il tempo Ì: bello. Il sole entra. ad illuminare le !estol:ne hrune <: bionde ddlc mie se.ola.rette .. ?rima di cominciare la lezione, fa.e.e.io. rome al ,c,olito. unn. giratina fra i banchi e m'intrattengo un poco a con versa.re - Io, saltò a dir,e una bambina. ben vestita. io non farò m.ai ,·aeanza, perchè ho il mio ombrello di seta. tante pa!ia. di scarpe e molte Yestinc. .\llora fui sul punto di dire a quella bimba fortunata: ebbene. quelle scarpe e quei ,·cstiti che h.a.i di pitt non sono tuoi, ma di queste, portali e dalJ:i. Eiia però m·aHcbbc risposto meravi .. gliata: :-Jo. signora. mc li ha comprati il babbo! Il ~m dli fHDIDI, d Il gtnandtl I deldlei lBI Il Rmla. L..1. giornata normale di lavoro non dt."- ,·c superare se.i ore per i g-iovanett.i da.i 16 ai 13 anni e 4 on· per quelli dai 14 ai 16 anni. I fanciulli di e.tà inieriorc 11011 sono ammC$S,l al lavoro ln c.1si eccezion.ali quando i giovanetti sono costretti a r~rnvvcderc al loro soi-tcn.lamen~.o con il lavoro e quando circostanze speciali lo esigono, essi possono essere autorizzati a fwre lavori suppicmenlari. Questi lavori, non possono oltrepassare un'ora ,p<:-r ~rom.o quando· gli adulti ne fanno più di due. !\clic industrie nocive alla salute. specialmente nelle industrie csl'.rattiYe, il lavoro d:C·ifané.ulli al di sotto elci 16 anni non è permesso. L'impiego dc.i fanciulli che n111110a scuola o che hanno la. possrbilità di istruirsi è proibito. 'I< * * ~pcsso alla donn;1, e- che sbizzariscc la mi, esse. m.aLsana curiosità cht· ll"C:ta il mistero - Pcrchè ieri non sci venuta? <loma.nIJ; rcg-ola le donne non possono essere imp:cgatc nei [-;l\'ori di notte. nei lavori supplemcnt.ri o nei lavori noci,·i. Può tuutaYia permettersi alle donne dt lavor:i.rc di notte. ma soio i11via tcm-poranea ·n e.erti rami dcll'indusnia nazion,aJe. su proposta del •.s.indaca.to interessato. a.ppro,·ata dal commissariato dcl l:i.voro. Le donne possono essere amm~-sse pure in la,·ori supplementari nei casi. in cui io ispettore locale cfcl lavoro ed il Sindacato intucssato riconosca.no che non è possibile cseg-uire questi laYorì ricorrendo solo .ella mano d'opera 1T1.<1.Schilt'.. Le donne incinte. come quelle che a.!latrano i loro bimbi non possono in alcun modo esi-cre impiega[(' nei lavori .supplementari o in quelli di notte. La crùnaca della prima 1·01ta - 11im- ;,ercctt1bi:c ,trisci;: di buccia sotto il pie_ ,lt che fa. ~:::ivola.n: e cadere .... - cc.e.o una proibizione tentata e s1 uzzicata acca111ta.menrc!- lo ad una piccina mal ve.~tita. ma tanto l:,;;!lina. - Pio\'cva. io non ho l'ombrello: ne ·tbbiamo 11110sol-0 e l'ha preso il babbo che , ..,.. a h1vor,è!·e lontano. mi rispose 111or1ilica1a com...- se ciò fosse colpa su..T. J.,<'i. con una sni,, di ll'Qllichi monos.1- - E t11 pcrchè non sci H'nul.a ?. c.h·et;ih-' cii-pc tto.,i. si ~chcrmi,·a ... Fu per passione? \n! ... per ,i zio? ".'Ilo! - ... iwr cu rio-,itit t xo. no: fu per onestà. f<.ic!(•I t. idiol:? :V;ia m1dre ammuffiva all'ombra di tu~:. ~ofliua: i miei fratellini. g'iù, nella sir,trla .., trascinavano pel rig-agnolo, un p,1· !adri , w1 po' pitocchi. l;. ,.;,c;i0ne dél domani mi agghiacci,n-a: n;,nc, il campo 5anto per la ,·ecchia e !a ::,ile ra per i piccini. Cc,111(·fn; non c.ioite? Fu co~i. che quell"agon.i:t ~nza ;,occor- ''J lt·1,i;-a e interm:nal>ilc. 5(anca. di c,n,z. z,· e di ia.grimc. mi rinfacciava ogni {!O'- n0 con Io <71et1acolo <lei suo patimenl o. l'cgoi~mo ddla onestà. che qut'St'one."ti fin, per rwsarmi come un rimorso .. I~ ora!' .\h '. ora la vecchi.a pro~;•t·ra. c,rn, ...~a ali.a morte e colma d'abho·1u:1,1i,1 · ora i piccini vanno a scuoi.i -· 11:o nionato !'artiglio alla galera! e I a·,1m 1 :1,1orl.i,li1a dal rigagnolo, si risc:1i~•rn... Come fu? per questo ... Ridete idioti? :\f:::i n< -,uno riderà più! do ad una ~econ<la. - La strada. cm. molto bagnata: io abito Ionia.no t· ho sempre le se.arpe ~fondt·. risponde franca la bimba. - .\nche tu avevi le scarpe sfon<le: clico ad m1a terza eh<: da tre g-iorni non s'era fatta \"l'ÒCrc. \' o~sii;-nor,,. io ~ono stata. a casa pcrchè la mamm.a ha lavato la mia vc- ~tina. e !io don1to aspcuarc che si a.- sci11~assc. non ho che questa. iZ m: mo~trava I.a sua ,·esticcioh le~- gcra leggera. Infine m'av,·icinai ad un'\ piccina esile e pallida. che mi fi.ssava e.on clue occhi.{tti lanpti<li cli bimba sofferente, <" le- dissi: - \nchc 111 non '-ei 1·e1111t.aieri. !'(',. -:hè? F-11'2e.!.'1ò a ri.~pondct'e. In.fine mi d.iS!,,C con voce sì l,a ssa che per udirfa fui co- ~tn .1. ta an;cinare !"orecchio alla sua bo<"ca.: Le donne incinte impiegate· in un la,. vvro manu.,,le godono di un congedo di P. sdtimanc prima e di 8 <.cttima.ne dopo il parto. Pc1n le donne occupa.te in lavori intcllcttual' il congedo è rid'otto a 6 sctt irnanc prima e 6 sctttma.nc dopo il pa.rto. Dopo un aborto. le operaie manuali hanno diritto a 3 scliimane di congedv le donne impiegate in Lavori intc.llcttuali a 2 !'-Cttimanc. 1 saiari sono pagati inlcg-ralmente durante il periodo del congedo. Le operaie che allattano hanno clirit.i.-0 ogni lre ore ad un.a int~rruzione di. ·mezz'ora por allattare i loro bimbi J n nessun ca5o le <lo1~ne possono essere impiegate in lavori c.ons•-stenti unica-- mente nello sposta.~c e nel po!11:a.re pc.si superiori alle 10 libbre. Pos'rnno essere - L'altra sera il babbo ì: ton1ato a ammessi a tali la,·ori ma solo ccc.eziocasa ubbrraco e ha ba.stonato la mamma n.almcntc e sempre che in tali laxori 11011 fr,rte forte ed anche me. e ieri non c'era p~ssin-0 più del terzo della g-ioniata lavoin casa nè pane, nè altro da mangia.rie, ratiY'a. Inoltre si è stabilito nei diversi Oh! come avrt:i desiderato che quelle rnni, dell'industria rk·i limiti di peso a.) vocini sottili, iJ11cse da mc s~la, avosscro di là dci quali non possono le donne invece g~·,d;:J,rncosi forr ~ da esser\! udi-te: t ra..,por!arli. 1otecaGino Bianco dire di quasj un anno fa. Ne! fra~- tempo in aku~ pae~ e p~rtic?lar- · menle in Francia e m Italia. si ebbero noteYoli perdite e spos~~ti di socL Durante l'anno in corso 1 sindacati svedesj si staccarono dall1n-· ternazionale di Amsterdam per ~ rire '.1 quella di Mosca. Organiz:uuior.: comuniste ()rgan.iuazioni Orgalliz.uicioai aeutrllli diverse 12.000 200.000 6,8.57.000 1.767.264 147.935 52.223 300.000 55.350 -· 348.349 3.906.528 684.000 21.514. 483.000 9.197 100.000 344.873 48.589 399.900*) 110.688 56.595 '1:7.393 710.000 125.401 82.553 100.000 170.309 47.810 51.000 41.6.34 334.179· 1.252.699 ---------------- 7.069.000 6.577.649 5.201.334 La corsa all'abisso Chi si picchia, non lavora .. Quando non 8i lavora, non si mangia. Udite! Il racool.. \o del frumento è il primo in-dice della. vita del nostro paese, essenzialmente ,a,. gricolo. Ebbene: quest'anno è stato in- (eri~re non solo a queHo del 1921, ma persino alla media degli anni dt guerra, quando manca.vano le braccia. le macchine e le materie fert.ilizzan.~ aLl.a terra esausta. DlliranJ:c la guerra si ra,ccolse una cinqu,antina di milioni di quintali; 52 m.iHoni nel 1921. Quest'anno, il raccollto è àisc.eso a 44 milioni di quintali . Il rendimento unitario della terra colti- ,·at.a a grano, che da 10,51 per ettaro durante la guerra, er::i sa.lito nello scorso anno a 10.93, quest'anno è disceso a 9,57 quintali all'ettaro. E ciò ...-uot, dire che qucst' anno, nelle campagne italiane deva.state dia1la. guerra civile, si è ooltivato meno e peggio. E ciò vuoJ. dire che è aumentata la. nostra. sud-dit::anza economka all'estero. E c.iò vuol dire che la economia naz.ion.aJc i!ll.- vcce di ra.ffor'Zarsi. si' è anda.t.a sempre più indebolendo. Ma la qu'i.sti.onc deve esser trattata, cvi• clentemente, solta1ito da ooloi-o che si so. no presi a balia il J>3,Cse.Che l'Italia di,. venti più povera. o più ricca, è una fac. conda che riguarda lor signori; gli altri non hanno diritto di metter boç.ca. No1 vogliamo un.icamentl' rilev,a,re che nel triennio 1919-21, in piena efficienza dcll'O'rganizza.zione classista, la procruzio_ ne granaria era risalita di 2 milioni di quintali. e che nel 1922, spar:ta o ridotta ':>.Isilenzio rorganizzaaione dei contadini. la produzione granaria è rid-Ott!'.1, cli 4 miiioni di quintali. Se ne può dedurre che le deprecate « agitazion: operaie~ se lim-itano i guadn- ~ni cd i bénelici pad,ronali, non cfanneg• ~iano. per l-0 meno, la produzione, mentre q nesta ha tutto d:a. perdere e nulla da r,u.:::idagnarc quando il mon.do del lavoro è costretto a moTdere silenziosamente il freno padronale. Per lavorare molto e bene, bisogna che il lavoratore si s.enta libero cittadino, rispetta,t.o nei suoi ~tti e nelle sue a.spirazioni. Poichè l'opera è rude e faticosa, gli Où:orre il conforto e !'incitamento della coscienza sod\diisfa.tta; altrimenti. ridotto ad animale da soma, rip-iega su se stesso e si abbrutisce nella fatica materi:ùe. non ilhtminata d,"- alcun raggio di lucè . L'org-anizza.zione di cla.5se ha in sè un contenuto spiri.tuaJc. di cui, i lavoratori. ,tnchc se inavvertit-amentc, sentono la be... 11efica.suggestione. Le statistiche deJ 192:2 accusano una diminuzio,ne cli leghe dei cont,Tdini. Mancano al bilancio 4 mil-iom di quintali di grano. CESARE ALESSANDRI. Fedeche nonmuore ! Batt~. stronca, annienta, uccidi, l'tra tua scatena e sferra; nei c<>nflitti fratricidi donne e bimbi ammazza e con selvaggio e reo cinis,no. atterra. Non per questo il Socialismo può morir perchè più forte della vit.a e della morte, perchè è amore, amore, amore; e passato il tuo furore, sopra il sangue ch'<>ra dà più PQSSCntc fiorirà! MARCO SPADA.
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