------------·· ----=-=:::~-::.:.··.:....· ; ;_·-=· .::.:· ===· ·:.::--:_.::•-:...:;· ·-:::-=::=.:-::-:.::.:.-·- - . . ··- - ACQUEFORTI Quella povera signora ! Davvero fa pietà, quella povera signor.:! Flor;o, anzi, come si dice delle .signore nobili, donna F!orio. Immaginatevi, dopo una notte trascorsa giocando alla « roulette», ella trova, rientrando all'albergo, che i ladri sono venuti a portarle vta tanti gioielli· per cinque milioni di lire. I ladri? Ma no; due a.miei, due angeli, a cui sta a cuo-re la oace del cuore di don. na Florio. Quale ( infatti, la prim1 e. sclarnazione di siffatta nobildonna? • Adesso almeno dor!nirò sonni tranqu;lli "! Lo so, certe cose noi ncn riu ·cia;mo a capirle, nè voi, compa,,oni che mi legge. te, nè io che vi scrivo. Però, S! facciamo uno sforzo della mente! Immaginatevi, av~re nello scrigno tanti gioielli per cinque mili,oni di lire! Che fastidi. che preoccupazioni! Se uscite, se, per esempio, dovete passare la nottata a quell'innocente diletto che è la ~ roulette "• non potete mica portare sempre addosso tutte quelle collane e quelle spille e quegli anelli· e quegli orecchini. Ma, se li lasciate a casa, con che tranquillità potete. puntare alla roulette mentre il vostr.o pensiero ve.la di continuo a quei iioielli ? E quando siete a letto? Non pende sempre sopra il vostro capo la spada cli Damocle dell'assassino, che vi fa la pelle, per poter derubarvi di quell'immenso te. -soro? · Perciò si ca,isce benissimo che donna Florio, quando si accorse che le avevan portato via i suoi monili, esclamò: « Meno (!Tlale, adesso dormirò sonni tranquilli! •· Certo, dev'e~sere stato un bel so, spiro di alleviamento, di soddisfazione. Non avere più la seccatura, la preoccu• pazione, il fastidio, la cura, il t,ensiero tormentoso di quel diabolico tesoro. Sì, sì, ic che possiedo soltanto una S!)illa da cravatta con una perla finta, mi immagino come si sarà sentita sollevata donna Florio quando fece la brutt.r, pardon, la bella scoperta. Ma è proprio vero che certe anime belle non possono avei pace su questa valle di lacrime. Adess-:> che, grazie al gentil pensiero dei ladri, la Dama di Cor. te, donna Florio avrebbe potuto passare tranquilla le nottate aJla bisca senza preoccuparsi dei gioielli, ecco che suo marito vuole di nuovo precipitarla neU'o. ceano dei fastidi e delle ansie. ~ Ah!. e. sdamò quell'infame, -i ladri le hanno rubato i cinque milioni di gioielli? Ebbene, io glie ne comprerò per altri cinque inilicni di !liù belli! •. Ed ecco così una nuova tentazione per i ladri; ecco nuove preoccupazioni per quella gentildonna, che non potrà più dormire sonni tranquilli. che non ·potrà più passare le nottate alla bisca con la calma necessaria. Povera sign~ra ! Cosa vuol dire avere molti milioni! Cosa vuol dire? Vuol dir questo: che l'atto di quei ladri (che la legge condanna) è molto, molto meno immorale della ricchezza s:,>3-valda e spudorat1 di quella dama di corte e di suo marito. ' Pel vino e perla scienza Giacchè siam.o tra vinai m-ilionari. ecco qui un'altra storiella molto istruttiva, che leggo in un gio_rnale tedesco. Scrive la Frankfurtrr Zeitung: In una società scientifica, dove stanno radunati uomini della teor;a e della pratica, vale a dire uomini con pochi,sìmi e uomini con moltissimi danari, un grande industriale raccontava, qualche giorr:'o fa, di un magnifico acquisto fatto da lui: una bott~ di vino per 18, dico diciotto milioni di marchi; e quei della teoria fecero subito il calcolo che, dato quel prezzo, ogni bicchiere di vino. veniva a costare 400 marchi. Quel signore non ha ancora finito di parlare, che entra un altro grande industriale, il quale, tutto raggiante e fiero in volto, dice: « Signori miei, vengo or ora da una seduta della Società per aiutare la sc:enza tedesca. Abbiamo fatto molto di bene. Abbiamo raccolto per venti professori trenta mila marchi l'uno. Immaginatevi. sei:ento mila marchi! E poi si dice che noi non vogliamo fa.re d e,j sacrifici. L'amico si aspettava di fare gran colpo con la sua natizia. Le sue parole fu. rono accolte invece da una clamorosa risata. E poi glie ne spiegarono il perchè. Per aiutare la scienza 6oo mila marchi a venti professori; per una botte di vino, 18 milioni di marchi. I milioni di certi patrioti Donna Florio e suo marito e quel grande industriale tedesco, che paga 18 tmilioni di marchi ner una botte di vino sono dei grandi pat~·ioti e chissà quanta' parte dei loro milioni attuali è derivata dai guadagni di guerra. A tale proposito non sono senz?. interesse i primi risultati delle indagini fatte dalla Cornm. parlamentare di inc:hies~ sulla guerra. A quanto narra l'ormai ufficioso « Popolo d'Italia•, quella Commissione ha deliberato: 1) il recupero di lire 250.000 a carico del rag. Mancuso di Palermo e il recupero di lire 36o.978 a carico di Carlo Furiani di- Ferrara; 2) il recupero di- quattro milioni a carico delle officine Villar Perosa, come lucro eccessivo nella fornitura di pistole mitragliatrici; 3) il recupero di lire 1.350.000 a carico dell'ing. Ferruccio Farina per lucro inde. bito nelle forniture di acciaio; 4) il recupero di lire 8oo.ooo a carico del commendator Renucci. come lucro ecce5sivo in un contratto di incetta di muli in Sicilia; 5) il recupero di 3 miliOni di lire a ca. rìco della ditta Ugo Colombo ùi Milano, coine iucro eccessivo; 6) il recu~r<~ di mezzo milione di lire dal comm. Bondi come lucro indebito; Eccetera, eccetera. Ah, se ~-i voles~ero recu!)erare tutti i milioni di lucro « indebito • o • eccessivo , . Quanti • patrioti ,, dovrebbero restituire allo Stato tutto il lorn p1trimonio ! Senzamestiere Nelle pubblicazioni matrimoniali, fatt~ dall'ex Kaiser, si legge: , L'imperatore e re Guglielmo II, d'anni 63, senza mestiere ... , . Se non è frequente il caso di un ex imperatore che piglia moglie, non è nemrr.eno frequente, a.i nostri giorni, il caso d1 u;1 :ndividuo che piglia moglie pur non ave;·,ùo un mestiere. Con questi prezzi! M'l Guglie!,mo non avrà siffatte preoccupazioni. Ha regalato alla spo.sa un diade. mii che vale 800 milioni di marchi! E poi, anchr lui, come tanti altri sovrani, ha bensì piombato il suo popolo nella miseria, ma il suo borsellino è semore ben for:1ito. Anche se è disoccuriato. · Non più croci ? Scrive qualche giornale che Mussolini ha deci~o di non far più conferire nessun;,i croce di cavaliere. Sarà vero? Confe5so che me ne dorrebbe molto. Perchè, se vien loro tolta tale occupazione, che c:lt,o avranno da fare molti deoutati? GENOSSE. Il compitodei socialisti Qual'è il comr,ito d::i socialisti nella civiltà attuale? Elaborare le nuove forze dt'.il~ società, demolire costrnendo. Il socialismo non verrà come un ladro di notte, ccme la fra,e oweniana, ma sarà invece il fr;u!ta~o dei nostri sforzi consapevo~i. Non fatevi più illusioni, o amici, prim1 di ~t.itto, che il socialismo s:a una 'specie di Bengodi, un paese di cuccagna, un ederr' oieno di faccie grasse. Il sociali.smo sara ·una società, in cui la civiltà sar;-à più intensa e frenetica, perchè noi adotteremo tutto il bene della borghesia, tutto il patrimonio della borghesia e dovremo cenh1plicarlo per dare all'uomo possibilità più grandi di sviluppo e di vita. La nuova civiltà, che si matura faticosa:nente, sarà nel suo complesso più libera. più forte, più bella e più umana. Non si torna indietro nella storia. 8 Febbraio 19r,i. MUSSOLINI. AppeadlM dell' -e A.vvealre del Lavoratore,. I· na_ufraghidella vita dl M:.A.SSIMO GORKI Un po' di terra cadde nel ruscello, in- citerà inutHmernl\e cLappertut!~o, diss,e Spetcrrompendonc il monotono mormorìo. ranza e stese le mani. fissando il fuoco. Alctuii uccolli, abbandonati i nidi. svolaz- - Percl1è ricominci colle tue storie? zavi.110 lurngo il fossruto. con un cinguet- esclamò orritato BaHerino. tìo inquieto. ~Speranza» H seguì collo - Ripensavo a un 'iatto vecchio, ossguard'o dicendo sottovoce: scr\'Ò Speranza con tono morLificalo. - Sono rondini? E com,e càpit .u. no qui. - Quale dunque? se di solito fanno i nidi nelle oarse? Sa- - Riqordavo qtta.11do rubarono il caranno sta,ti tordi_ v-aùloal mio vicino Michde. Quando dopo _ O forse storni. averlo 1ungamcn\t1c cercato, dovebte per- - No. ncn possono esser storni. Vcn- suadcrsi c1·a.·el'lo perduto irrcp:1.rabil.lmengono ipiù tardi e poi stanno in a1tri bo- te, si g-ettò per terra a piangcr,c\ come un schi. SaramllO 1,ordi. bambino. Credetti che gli isi foose rotta - Che importa poi? una .~amb:i. - Ah certlo. esclamò • Spcnrnza • 'con un profondo sospiro. Ballerino era svelto a la,'01·arc: axeva già finito il fondo del p-anim'C e già u~~tte\·.a mauo al cesto. «Speranza» guarda,·a ora il compagno, c,ra il cavallo. ora il ciclo se11,7,.astelle. - r\ qtrcst'ora il pa.drone dcl cavallo si s:lrà accorto che non c'è più e lo ccr- - Va ben.e. <' poi? - Poi ... no:n la smise di piang-e,rc per un pezzo. - f. a te clic teJ 11c imponta? Speranza, .a.Ila domanda fatta in tt1ono sc,,ero d,'\Jlcompagno. ~i tirò un po' indietro e qcmtinuò timidamente: -- Cosi. ci pcnsa,·o soltanto! E' ,impo.s.sibile ad mi contadino vive.re senza cavallo. t L;8 G no Bianco 'L'A '✓VENIRE DEL LAVORATORE l'" Atantl t ,, bariprelseo pobblicaziBDi Mitano. 14. Tutti fascisti! I; Po:>olo cl· I tali:, continua a registrare i·nm1me1·evoli telegrammi e adesioni di uomini più o meno illustri. Anche Marconi ha mandato il suo breve saluto. Anche il cardinale Gasparri, segretario di Stato, ha dichiarato che il fascismo era una necessità per l'Italia. E non vi diciamo poi delle adesioni d'uomini non illustri. Sono fascisti oramai tutti i bottega: e tutti coloro che della politica fanno una ... botteg-a_ EOUe1\ZIE,NE Dovo giusti quindici giorni di sosvensione torzata, l'Avanti! ha riweso oggi le pubblicazioni. Hcc rip1,3s0... come ha potuto. I locali 11011 sono w1cora riattati. I 11wbUinon ci sorw a,rcora. E ancora non funzionano i caloriferi. E a (fualche porta mancano i vetri. La redaz. al conwleto è c1uil1di tutta raccolta in una stanzetta, le cui 11orte, invece di vetri, hanno clei fogli di carta. Sono là, i nostri compa gni, tutti imbacuccati nei loro paletò, che scrivouo, correggouo bozze, discutouo gli eventi del f!ior,10, poi tor1w110 a scrivere, a correggere bozze... E tAvanti!. compiendo un vero mirarolo, è uscilo! Uscito a mezzo foglio, soltanto. Non imvorta. « Fossero anche state due righe sole!» sentictmo dire da JHlrecchi opera.i. E con c1izaleansia lo attendessero, si vide subito. Quel fo. glietto, che molti aspettava.no come la sos1,irata lettera, della ma11una o della donna anuria, è andato a rHba. Abbiamo viisto averai comprarne c111attro.dieci copie, per distribui,rlo ad amici, a compagni di lavoro. Una resurrezione piena di fede e di vromesse. E cosi, certamente, conlinuerà. Domani o domani (altro /'Avanti! 11scira gw a quattro vagine. Poi, di mano in mano che si ripareranno i l!uasti o si a11ranno dal di fuori 11uo. ~i mezzi eia sostituire quelli irrepafabilmentc distrutti, si continuerà a miglicrare. Avremo le sei pagine. Gli operai avranno la loro antica immacolata bandiera. Vi11a l'Avanti!. Trovate geniali Mandano da Lucca al Corriere della Sera la seguente notizia: « I fascist: di Mcntecatini, invitato il r,arroco a recarsi al i<"ascio, gli hanno fatto bere un bicchiere d'olio di ricino. Quindi, tosatolo co.mpletamer..te, gli hanno dipinto il capo e la tonaca di bianco, dì rosso e di verde rimettendolo in libertà co::1 conciato.' Il Direttorio fascista ha deploreto il fatto ed ha promesso di punire i colpevoli». Qualche cosa di simile è accaduto a Roma, dove la vittima fu, se non erriamo, il segretario dell'onorevole Bcmbacci. Anche auel signore fu purgato, raso e verniciat~ « coi colori della patria • e condotto attorno per sollazzo per le vie della Capitale finchè il generale Del Bono - uno dei condottieri della rivoluzione fascista, ospite della Regina Madre alla vigilia del movimento e preconizzato, per un momento, a\ sottosegretariato della guerra nel nuovo regime - incontrato il carnevalesco corte0 ebbe pietà dello sciagurato e lo sottrasse all'allegro supplizio. Ora la scena si è ripetuta in un1 località di auella Toscana che aveva un tempo speciale fa:rna di gentilezza e di cortesi costumi e la vittima è un sacerdote, un parroco, un ministro di quel Dio che cosi compiacent~mentè ricorre sul labbro di certi uomini del nuovo governo, mentre non mancano gli ingenui, facili a co:1tentarsi e ad illudersi, che vanno in solluchero per dichiarazioni• verbali di os,rquio che si accettane come oro di zecca, quan. do forse non si tratta che di moneta avariata. Lo stesso Popo-!o èl'ftalra era costretto, ak11ni giofni fa, a scrivere con evidente malinconia: « Quanti amici, oggi! •. Sì; ma, domani? Con-tlramBnzògna governativa Cl,i segue dal!' estero gli a\'vl:nimcnti 1i'Iti!.lia, può avc:r l'impre5&icn1c che il fao,Ct5mo abbia c(;,,aro o stia c;e~ ando !e ,ue , iol<.nzc. (11fat-ti tt•tti i giornali ci 1ec:1110 i discorsi ... p;icifo,ti di :\{u5,0Jini e 1:es;11no ci dice degli assa..,,_inii e ddlc v;oicnz.c d'og-11i genere che ;.i campiono ruttora nel più mano-riato dei pac<.i. E,·ide:,1tcn1ente la dittatura fasci,-,.;t imponl: ccrrc pubhl;ca7io11i e ne ,·ic~a certe altn:. :'-la qnaichc ~prnz7o di luce guizza 1rcl fir111,,mcnlo bi;:-io. Ecco una co11,.talazio11c della Direzione dc:! Partito ~ociali~t·1 unitario it:ilia:no: !)ai più celeori professori d"trniversità, dai rrilosofi più profondi d'ogni na- ~ione e id' ogni scuola, fino a: più umile. i.grwto maestro eleme,rutare. da tut~i co· loro che vivono ,giomo per giorno entro l'ambito tdella ouola, assur..l{endo aLle più elevate speculazioni del J)ensic ro o insegnando i J)r~mi pas i de' s'hlabario è JJersuasione precisa incli- :,cutiibile ohe r educazione, e per essa r .~struzi.one e la scuola ohe ne son~ ornnohe o mezzi, è J,a sola che possa mi~liorare ,r uomo: elevair:o, far,g,li comprendere le •bellezze della vita, far.gliele aJPprezzaire e amare. e incu!carg,li quei princ1p1 e:eva ti e semplici ohe rientrano netr orbita generale della moralHà e ndla crial.e, al <li sopra di qualsiasi crecle111,a po:i'ti.ca o irerligio a, si è t11tti unanimi e ,concordi. Ed ev,identemente I' ediucar.lio11e - fattore prima del proi,resso e -della ci/viltà considera• ti ,nel loro ,giusto ,vaiiore e non sotto le ve~I mondane -del!' e:o.que'llrL.apa:rJa· menrare e poliitica - dovrebh' essere cU1Tata. tud:.aita., meditata. aiutata. :•ncorag;giata. spronata. indirizzata: per una coTuSr<leraziione unolro se1111plj~e ( talvo\ta Quelle ,ohe iappa.iouo ehLcubrazionj sotri!i •d'una rrnente 01,011SOll10che corniusione, .di,sor~r•ne, a,rruffi'ament-0). e cioè perch.è, se Ila .società. o n:azione, o Sta.to. o provincia. o Comune ~ il risu1tato. s,otto iJ pu,nto di 'Vis1a logico, pedag,o,gico (n.on leg'!Slaitivo, o .ammi,nistrativo, dove si ,fanno varie òi!sl!inzioni, va,rie e111tità.cose 1diveTse insomma di tuNo ,ciò ohe inoi mQment.a1neamern1e e .molto semp~icistioamente ,n.om con- &i-deriaim.o che « 1u111,iondei uomini soggctlti aille ra,gioni e a'.ile e.s'r 6en-ze <le!Ta 5tessa convivenza) della somma deiz;li « li Governo cl ffo11<l(; pcr h Ha.mpa rona111ic1zio11i·, a~sic11razion1 contro le l'ivlcnzc. i bandi. le soprn!Tazioni. ccc .. e ,·i (! chi mostr;,_ di credere alta punizione dei colpc1·oli cd al ritc,-rno cll'lla :illcrlà . .A. noi g-iung-0110 inv(;C<!. da ogni part(; c\'Jtalia. oontin11c notizie di sopr:if. fazioni e cli violenze contro persone e cooe. da .'\lcssarndri.a. da Xovara. da Padc,·,t. dalla Tos.cana. dalrUmbria. d:, C~c11101md. :t Pavia, daM'En1.1lia. cfal\c Pug-li(·. ccc .. o,·c i fatti si riperono eguali. Con il ricatto e la minaccia. i gruppi faziosi Fi in1Paclroni,cono e ,·ogliono mantci,cr's nomini: tanto ;più questi sara:nno rn.dii patrimoni delle Ebcrc org-:i,nizzaz.'oni dei vidualmer.~te. og;11uno ri>reso a s.è, buoni. hl\•Oratori. l ,c assemblee ono riunite e cd"ttcat,i. ta,nto p'ù 16 u'rterà perfetta., devo ne decid<.:re solto la mi1r:~ccia Chi huona, g-husta la loro somma: Comtrne, rrsistc è bandito od affamato .. t\g'.•i a.s- pro.vinc:a. Sraito. nazione, soc;età. ~ahi ,·:olcnti. ,0110 costituite te forme più Ciò e dimost·ralo. ()ua 1n.do si voHe raf[i:iate cli per~ccnzione. Cli uffici govcr. combattere Rows ~au. ohe crede\·:1 nativi diven;::-0110.a.nch.c. ssi lo ,strumento buono og-ni uomo e COITlrotta~a società, per stroncare O!!'ni forza i11dil'idualc, ca- la Quak corrompeva 1" vomo, J'(!i . i po· pace di rivcmlicare la 1>ropr?a libertà. Lo se idavan,ti {lues.ta elementare ,domanda; spionag-g-io è org-ani7:zato e fa,·orito in- Come può essere cor-rotta la soc;età -· t1 onio alle per onc·. pe11c,tra11do persino· l'insieme ICle.gliuom'ni _ se o~ni suo nelle: famig-lic. J sc~l'izi di posta non sono ~;114colo è buono? sicuri ? la corri!:pondenza di molti com- Bd.uca.zione. Cl,i si cma onmai di e . pa~ni e controllata. Quello che ,-i gabella sa ? ~oi corriamo incontro a.Ile chim':!- per ordine. è l'an·ilimento d<:i piti deboli re. vog~iamo aitfeTirare solo le òucc'ole, ,. i! forzato silenzio delle Yittìme. che:: temono mag-g-iori persecuzioni. Xcs,uno degli attori delle' ,·iolenze è 111,'li.in alcun modo. punito. )fon cic,·iamo proteste. \"on rlom.111c\iamo nulla. \"ogliamo so'.o docL•mcnta1·e il reg;mc di diHatura. o m,:_ ~lio delle infinirc dittature. che in cgni borg·o d'Italia prc-<;umo1..<, ormai di co111a:1chrecon 1::t sòi'l ombra del hastoPc •. (; abbandoniamo la luce \·era: I' c<luo:1zione. .'Jei pae i, .1;ra.ndi e picco!,i, i loit<1 iJer la conqui ta. o Ja costituzione ,di ur: Circolo. ,cl: tN1a Coopera ti,va di un Ente. per ,!' in,'.1roduzio11e idi un nuovo metodo - risulta111te da nuovi principi •- 11el campo 2mmin'.strativo o po!it\, t:o. per butle codeste cosette -- a taL ~uni appaiono gi<g:.i.inesohe - che 'ILO!l a grazia agli aSS8SSini ,il!:niifica,no. in fondo. nulla. che nul1a ha Ungheria ~-iso!Yano: e in nessun pae e. di Tiver'- .\ q1:a11to ,i an'lttnzia da Duclapcst. so. o in ,poal1L ·nni che sono sofiùcati Jh,rthy ha fatt:i \a g-razi:1 al c;tpitano entro r a•v-vers.:one iz;enerale. ·si ·2'<ita si U0clo e al sott0-tc'11~111LC"":.z,:iki. re' di a- pone Mia rib,1!ta, s-i aitia-cc:a. si medita n:rc ucci•o il so'.•<fato L"j,·ary e cra,·crne il l)r~blema. I' esiiz;e11za edu.cativa che ;\l:lt'.1to i! cachwc1l: n(.'Jk acqu.: è;,ll,1 s; !ll1aniìeist.a sotto forme 'Varie e svaJ hc1ss i·iari . .simc. le quali possono correre dalPL"r q,1c<,to delitto i due ufficiali c:rano f interessamento degli a111111'nti.ratori st:.ti condann.ati a mort..: dal tribunale per !e :'C.lld,!e, IJ)er l"is!l°tuziore di 111i!i1:1rce h sc11te11za er.1 stata conCer •. <011ole nuove. per la ,celta del 1nt,i dalla Corte Suprema. m~teriale did:i,trico. ali· interessa.mento J,"on11ipot,e11LeHorth:.- però li ha 0 ,a dei )?:er.itori per J'isi;,ruz;onc clei loro ,figr:i,:::iti. comnrnt:u1do la pen~ di monc g!'uo',i. a1;_=,1 1div,ull!;.aZ1t01!edei zior.na~'- pc:I capitan'o in otto anni e pcl tcno1,tc c1clic r·v=•te alla istit-L1zionc di bibl'.otein dieci :i.nni cli ,carcere. ma concedendo oh:ne o ,d,i ,bi,bliote.che. Vi è intcr110 a \oro di restare ne11·c~e1·cito. · codesta cen~en.to:a ohe deno,ninas; Orbene 1 se qualcuno parlasse di medio evo crederemmo sarebbe il caso di protest0are. I! medio evo ha avuto delle beffe atroci ma anche auando la vendetta d st~ate~ò più furenr~. i suoi sfoghi maca- f due uffici:tli . i procuraro110 aJ!ora un bri non si compiacquero di offender.e la alle-stato. nel quale ,i ccrtific,,,·a che es.,,i dignità umana, di deprimere ed unùliar- :\\'C,:rno comrne$so qudl"omicidio per la così profondamente, di trasformare amor di patria, pcrchè lo a~,;assi11;tto era ques~o povero essere fatto a so,miglianza 1111 comunista. di Dio che è l'uomo, in un giocattolo E in sc.g-uito a quc5to atte~taLo · il 1111grottcsco, in un pupazzo ludibrio della 11istro c!clla guerra e il mini~lro cleJ!a folla. g-iu~lizia hanno ottenuto la gnzia com. «educazione» ,11<,1:1noto che impauri•ce c-!Je fa spavento e talvcMa orrore. QuaJndo comprenderemo -- uomtm diTetth·i ,o 1gire.ga,rl- ohe o,g:ni problema che ai ag;ira e ,ci bravc11glia. è 111fon.do prob:ema d'educazione, d',stm1zio11e. cli scu.o\a? Non calunniamo dunque il l)iissato: e plc·t:1. sicchè i clnc: ufficiali fu ro110 messi iasciamo ai verniciatori di Rorr.a e di clc!ìniti,·amcnte iu libcrta. Montecatini tutta l'originalità della \oro r.1i g-ià: l'assa,si11ato er:1 un comunitrovata g-eniaJe. sta ~ Veniamo ad esemplifcazioni prat'che. ,I maestri ,dell'aig;ricol!ura. per c:tarc !'.Il e. empio fra i tanti ,che si affaccia,110 alla 11ostra mente. lamentano che la p~'colog-ia il c.-1,r,~ttere, '.e abit-uc1·11i.la mentalità ,del contadino siano tanto strane da. ,fanlo Tiiugigi.re, ossessionato, come rd.aivaoti a<l ILUlO spauracchio o ,ad un peq-k,dlo ,dì frante alle semplici e modeste o coraig,gi0se e ,radicali forme cli nuova, razionale iecn ica :a vorazione della terra, ,di alle.v.amento <lei hestiame, di con er,vazione dei prodotti. E battono. e insistono, e ancora 1 babtono per far enrrare nella 1est.a <le! lavoratorc della rer-ra Que·le ;dee che 1a testa del lavor,1tore dovrebge assimilare .al ;ir;:ro loro ~dii,, -<li mantife.stazione. E <;oven1e si : i:rag:,;,,r,o aiddoiorati <l' avere inuiilmentc ~ettato tcll11'acqua sw muri; non serz::: un ccrt,1 sconforto che li priva d'ogini forza <li contb1uare nel- !"inntJle i:mpr~;,..; ... tPerol1è? Per H'iginoranza <lel -co11tadino. Ecco il rr.t1I(' i:;rave. SUPremo d"ogni male. Per 1:>az:ca;;za d'educazione, <l'istruzione. di e,~:11" a: o]1e lasda la mente e il cerve:.u .. ,roiizzati, s:mBli ad una corteccia c:ie sta per cadere, ammttfota ed infrollita, ,da un tron t-ronco. nei quali non è possibile inetta.re al· con pensiero. Ohi iha mai wcdica,to alle co 1,reccie? Solo la mente ed11cata. solo il cer· ve'.lo allenato sia pure alle più semplici ~i11na tiche in teliettuali. sanno e possono aprirsi da.vanti alle innovazioni; per a-i.:cetia,re le buone. e respingeire le cattwe. Non lo si rnol capire; eppure la soaela - la sco'.etta elemenoare. ta!lvolta basta. tamo scardata e ,ta:Jtto ,disprezzata -- l'100Jf.ierenza è ll'n !disprezzo - e il libro sono i soli fari che ci possatJ10 ilruminare il caimm;,no; quel c:amm~ne,su'. quale oggi ci 1.tmamo, ci ,ca,lpestiamo. per ,ra.iziuf\gere ed aiiierra re le rucciole ! Nelfa socletà. nella ,na~ione, J1e'. comune, f"educa.zione ,dei singoli - la :--cud!a per turt:1·ia. butti aipe,rta: e per tu-tii ,cunata -, IJ)er .il migtioramento e l'elevamenlo ,gener.a.'.e. -deve ,costituire - se ,·ogl\a.mo eiiettivarrnenle m'r.are ai progresso e alta ,civiltà - l'opera prima, ess6!1Ziale, ·capitalle; per queHa naturale ~eg,ge di logica che OSSef"\lia anohe il barrlbino, il ,quale, qua;n,do vuol costmi:rc coi ciotto\i una ca.setta. priima del teiw, eleva ,i 1muri... li prolJlema del Mezzogiorno? Problema 1d"anaibeti9mo. 1Jstr.uite, educate; insegmate a butti gli uomini la <li.J.r,nità loro. fate itoocar loro \a ,oo cienza di sè: e 1•i a vre,te indir\zzaii strlia strada d'-un aqvenire m1eno inglo.r.ioso ,ciel ,prossimo p,tsisato. su q.uel'.a strada entro la quale non riusdte or.a. ,per quant,o numero- ·Si siano i purn1goli,ia -condurli.. Una inclisoussa verità pedagogica. è quest.a: « L'eduaaizione è ordine. armonia. trc:r;q,ulllità. pace, erenità •· Ed essa ...-,aie tanto per 2:!i indiv:dui. quanto per ta ·cdlle\tl•ività. ~en,.a e-ducazicne 111011 ,··è arnn01J1ia. e 11011v'è progre- o. O.~g\ per riapri:re rnna parentesi, si tuona ,contro la demoorazia (intesa nel i''<l!riiio:no etimoloiico ·del!• parola), perol1è n-on ·si iha e mon si ripone iiduc'a netle ,m~ se. •le quaLi a\·endo roset1rità dd'f'11.woranza intorno a ~è si ~a- ~ciano .facilmente gu~dare da b-uonl e eruttivi pa tori. tl\11,a,quaindo noi a,v:remn strappato il rrn<1n"to,della ver.gog;nosa ig-norain.za d?,gli oochi tde,gili1tonmj ~a vcr c1 1demcor.azi.a - ,ohe •è poi il socialt- ~mo - s'imporrà pa·ciiicamente col'.'intima ,~ua forza a,g;i uomini. E fin.o 2tllora, vinca o Lrionfi un parlito od ,1uì altro. non ax1re.mo 11lro.iz:resso. n progresso ,è ,nella scuola. Yaluralmante riira t11tte Ile ,cose ohe r:.' f111pressio11ano. cl1e c1 ad<loiorruno. che ci si.o.;omentan-0 è sovra•na ,quc.!la tn~ sic ,r,apprescntata in ,un, governo iche le- ..-::1:asukle spes, ,del!'isnnu,zione, che stirra e tfra e s.frcmda i; bil:a.nda <lell'ist.ruz'one: pr-ova, questa, -deHa sov-rana cecità ohe ci •clir}~e e ,che •l1a co11seg'Uenteme11te i suoi log,ici à!~etti ne: -drsordinc genera.le ,ohe ci dcJ;z".:i. X.X.X 13:i.lleri,~o tace,·:t t continnava a 1:ivo- - :'-li fai il fa\·orc - cominciò a dire Dallerino con tono risalut,o. e guardando rare. fisso Speranza - di fini1·la con qu,($rte 1:allcrino. arr:t 1>hiato. si rimi~r al , oro. la- n1l'ltcndo~i in cammino. tue s!tiorie?! );on ci fanno dav,•e,rn il c,uor leggero. Lascia •sitare. Michele. Son cose che non ci rigua.l'Clanio nè punto. nè poco. - Ma son cose che dispiaccio-mo, re- \"cl mig-liorl: dei ca. i ci tocchorà 1·cnderlo per una bag-atcll,1. Ctilizziamo piuttosto la ~crata per andare a Dubcnki e cercar là qualche cosa di più ad:arto. Ballerino era stizzito da! llisc.orso moplicò Spcr~1,nza. f\Jlzan'C!'o 1:c spalle. notono cli Speranza. Taceva. stringendo i Di noi non ha compassione nci•suno. denti. mentre a causa dell"eccitamento in- - Queisto è vero. teriio. g-li si spezza,,ano cfi continuo i ra- - E dunqu·ei? Preparati. perchè clovre- 111isotto le clita. mo metterci in i tracia presto. - Proprio a quest'ora le donne ,la11110 - P,r.esto? a imbiancare il lino. - Sicuro. 11 cavallo sbuffò. Xell'oscurità avcvrt Speranza •s.'an·ic.i11ò ancora di piì1 al un'aria ancora più meschina e• ributtante. fuoco. 1o raLtjzzò con un bastone. guar- 13:allei;no !-i voltò e dal di. gusto sputò nl:( c!hndo- di sotlt'occhio Ballerino. 11uo,·a- fuoco. mente assorto nel suo lavoro - Senti! La,sciamolo il carnllo ! morinorò a voce bas a e implorante. - Mascalzone! rispose Ballerino con disprezzo. - Pensa cl1l· dobbi;i.1110 trasc.iniia,rc il can~llo per quattro vc1·ste: è un bel rischi.o. continuò Speranza. E che ne faremo poi. se i Tartari 11011-ce lo ·c;01n1p·rano? T ,:i.scia fare a mc. - ra · come credi. allora. [o. per conto mio. pi11ttosto ci rinunzierei. Non vedi quanto è m~s·ero? - A quest'ora doHcbbe c:<scr facile di trovia r caccia nei laghetti, - :\Ia la finisci. bestia! ie~clamò Rallerjno i111do\1qrito. - Non :t'arrabbiare Stefano: fammi la ::;cntil'e.zza cli husciarc il cava:llo. - DimJmli 1u1 po'. hai mangiàtp oggi? - A dfr b verità, niente ... rispose Speranza verg,ognoso. e intimidito da.Ila voce adirata del compa.gno. - Bè, per conto mio puoi crepa11e,.No11 me ne i111;Porta !)rOptio niente. Speranza lo g-nardò in silenzio. Speranza si voltò dalf'.lltra p:tr-te. sospi- ,·ando pitofond:amentc. - No,n mc ne importa proprio niente. Sci 1)adrone <li far quel che l,i pare. Solo ti dico che se seguiti così. 11011posso più esserti compaig-110.~ono stufo. 'l'i cono,co da un nezzo•. - Sci un hcH'orig-in:ile. - Finis:cila. Speranza si 11a1111icchitòutto e cominci<> a tossire. Poi dis~c. respirando afi-inno :tmentc: -- To ti consigliiì.Yo soltanto. pcrchè :à cosa è ,t,roppo pericolosa. - Basta. h0.!'lla'. ri;:po~c con r:lbbia Ballerino. Si mise ulle spa.llc il 'iascio clni rami. sotto il braccio il paniere fatto a metà e si aJ zò. .\11che Speranza ~i alzò. Jctte un:1 guardata al compag-110 e s·a ,·vici11ò 1,cntamcnte al cavallo. - Fa silcnz.io. ùissc. rin,lto all:i bcsfa. Su. ca,mmina. 13aU,e1;110guardava que.sto darsi da fa_ re dc-1comp:igno ailltorno al cavallo, e co111:.nciò a impazic11t:usi. - Ma ,·i•c·11i 1111a buona volt;1. disse. - Eccomi. rispo e Speranza. Cammi11ava110 in . ile11zio attra,·c1"'\0 ài cc~png-li. ln11g-o it fossato: d'oi.r:li pa,rte. huio perfc!to. li candlo li seguiva; ad un tratto lo si udì inciampare. e- c.1.d,eh'c nel ruscc-llo. - Ch~ bc~tia _,tt1pida. cschmò Spcnu1. 7.a, 11011sa cammin:ir(;. Ba,lkrino non p11e,fcrìparola. S'udiv:lllo nel silenzio ag;tarsi i cc-5pug,li. 11 fuoco che si spcgne,·a sembrava da 0 lonL.111~l'occhio di un mostro. Frau·:1110 era «01·ta la luna. illt1minanclo il fos.~aLo. Gli alberi proiettavano le loro ombre e il terrore del bosco aumc11'- tava ancora. [11mezzo al nero delle quercic e <ki cespugli i bronchi bi:i.nchi dei ia~gi i1varg-e111atidalla luna, s0111brav;wo g-1!0.SSi e-eri. 1. tlue com1ng-1ti continuarono a ca1nminarr nel fossato. La via era ma.lagevo_ le. pcrchi'.· cli frequente la terra era mossa e a•l!c ,·olle melmosa. Spcl'iì.nza n,spirava violcnticmente rmettenclo conte dei sibili; Yalkrino ca111minav.i in modo ichc la su,1 ombra cade,·a su Speranza. - Adesso si cam.mina senza sapere dove si va. osservò B.allc,;110. Dove itrovi\rc qualche cosa. ora r (Conti-1,ua).
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