L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXVI - n. 45 - 7 novembre 1922

------------ inazioni possono sembrare delle eresie a coloro che hanno rinunclato a vensare ÙT]preso ad accettare per V angeJo tutto ciò che viene da qualche fJCP'te, ma non perciò possiamo a meno di, fcu-1:e. Al contrario le ribadiamo e vi insistiamo nella speranza che anche quaJclw rimuu:ta-tarro Si ri11rend-a il diritto di pe,isaJ'e e dt criticare anche ll µadretemo. la storta, é socialisti e i comunisti che sapranno ... disbottirsi il cervello giudicheranno. -oQu11f sara1111 lrcoudlzioai? Il reoet1Jte Cang1re.ssonazi0,nale del nostro Partito ha tJ)resodelle decisionii gravi e di grande importanza. La più grave è quclla che concerne l' espulsione die.l,l'ala destra del Partito, la qrualecoi centristi e gli u,ni.tari che lia seguironc:, forma va ctllélSi la metà del Pa.rtito stesso. Questa decisione ebbe ed avrà ripe,rcussiooi ·profonde ne.I movimento operalio italiano. Noi la vedevamo venire e dep1loravamo di non ,pote.r impedirla. Doveimmo subirla o accettarla come una triste, dolorosa e cta..nnosafataJità. La scissione è ormai •un fatto comp~uto e a no.i non resta altro ohe augura,r,ci che tra il Pairtiio nostro e que!JoSociali'sta Unitario non sorgano quelle aspre contese e qued:le polemi-che astiose che Provocò LI Parrtito comunista e che ca,usa.rono ta-nti guai al movimento prc:leta1io. Della soi.ssione du1J1quneon è il caso di pa,1·-Larein questo momento; può esser,e bene invece intrattenersi suùa decisione di aderire ahla Terza Internazionale. Questa decisione fu presa, com' è noto, nella riunione delle frazioni ,che formano attualmente U Partito nostro, cioè dopo che era già -arvvenuta ~.a separazione dei comp,a,g.nidi, destra, dai centnisti e dagli un-itari. A questa ri·unione, ossia ,n questa seduta del Congresso, la frazione terzintemazicna 1is.ta che era rimasta nel Partito, ·p,rop:>se l' adesiuìi,e incondizionata alla Terza lnternazicmaile; Jltri invece vC1leva110 fissare subi!.o !~. ,condizioni deH' adesione. Il Cong1esso riso!<e la vt:rtenza con una s<1tenza sahmonica: dc1..isedi "· rinm·vare ,. ·1,, J1manda fatdella Terza internazionale per poi infischiarsene e fare... come fece il Pairtito comunista francese. Il Partito sochalista italiano non ha idlemeritato del movimento prol,etario e qwndi non gli si deve recar.; l'onta di cambiargH •il ·nome. li farlo sarebbe da.ninosoa,l movimento. Se poi si r,iretendesse di fonderlo col Partito comunista è certo che iri diverse regioni d' ItaUa n:um,erosi compagni e probabilmente int~re sezi•oni si stacaherebbero dal Partito e passerebbero a quello socialista unitario o si apparterrebbero dal mavimento. I sistemi scorretti, le insolenze, i vituperi dei comunisti hanno scavati solchi cosl p.rofondi che non si possono colmare in breve ora. ta in ailtri telllr,i di e,;;;;ereammesso alla Terza In~ernazionai':!. « Rinnovare» la domanda :ion. significa nè a- -- derire im::ond·izionatamcnte e nemmeno porre C'H1Jizioni; i:~rò il fatto ohe non sia start:aaccettata la proposta di aidierire incondlzi011atamente di-ce da ,per sè chiaramente cl1e l'adesione avverrà soltanto a determinate condizioni. Quali sono o sar,cl,nnoqueste condizioni non è staito ,J?recisatoe non lo si sa; es-se verra<J1noprecisate ùaUa .delegazione del Partito, che si è J'ècata a Mosca, d' aocordo col Congiresso della Terza Inter~azi_ona_Leo con g,l,i organl 1cLaquesto 111d1cat1A. quanto ,pare il Partito chiede di conservare il nome ,di Parti_to Socialista, di .non essere tenuto a fondersi con quello comuini,sta, quaiiche riserva su! o una più ,\a•rga interpretazione dei noti 21 punti. Se non erri.amo, queste erano anche le ,princ4pali condizioni cq1,evoleva1no fissa re al Conl(resso <l'el Partito gli oppositori dell'adesione incondizionata. Quanto ali' applica:lion:e rigida di tutti i 21 ,punti poi v'è da dire che il Partito si. manifestò contrario anche negli ultimi Congressi. Esso ritenne ,che certe asperità, c<::rtl assolutismi, certi sistemi 11011 siano applicabili nel nostro paese e con la nostra gente e chiese invano <ilcune rettifiche. Queste Pettifichc e,rano necessarie e lo sono tutt'ora. Anzi se dov.essimo tener conto :-!cli' esper11:11za fatta i1nquesti ultimi ann.i dalla stessa Terza lntèr:rnzicnale e daì partiti ad essa ade.r1.:i·l1e del grande cambiamento avvenuto nella situazione politico-eco1,u:ni..::1- ;nternazionale, dovremmo dire clic ora sarebbe c,pportuino agire arn.:,1r:1 rnn meno rigidezza di quell;:i elle !·rima del Congresso idi Uvonno llroponeva •il nostro Partito. Noi quindi si~mo profondamente co11vint; elle ,,ccettand~. le richieste del P. S. I. LaTerza Internazionale far:ì I' 'nteresse del Partito stess) ~d anche il I r;,,prio. lo stato di serv1z10 di unfascisutaccisaoVerona VERO~A. 30. - Alle 6 ant. di sabato. nuclei fasci~.ti al comando del capitanu Staracc occuparono, dtopo breve collutazione con l,e truppe che ti presidia.vano i palazzi de\la Prefettura. della Questura e delle Poste e Telegrafi. Sono a un di.pre,sso le condizioni già poste a;ltra volta - eccettuata quella rbguardainte la fusiQlne.col P. C. - e non accettata dall' Eseo11tivo deUa Te,rza }internazionale. Si tlice che ora quest'ultimo abbia mcdi fica· to hl prnprio parere e sia disposto a riconoscere giuste le domande del nostro Partito e aJCIa! cce,tta,rle. E' queùo che vedremo. Intanto è bene stabilire che il Partito Sociailista, ::hieden!dlola smussatura dì certe angolosità, di oe.rte rigidezze inutili e darnnose dimostra ser,ietà d'~ntenti e coscienziosità. Esso ldlimostra di non voler accettc:,re a ooahi ch~usi tu.tti i -dettami AHe r I il Comando dei Corpo cl'/\xm.ata faceva affiggere un n11ainifesto Cùll cui comullicava che assumeva la tute;;. clell'or<line pubblico. Tutti i negozi vennero chiusi: ogni circolazione fu inlerrotfta. Alle 14, all'angolo c~i corso Cavallotti e vicolo Cavalletto. echeggiarono colpi cli arma eia foo co. noa, si sa da chi S\parati. Cadeva ucci ~o lo chauffeur Apodlonio, che gtùda1,1 :111 camion fascista_ Due soldati. investi.· dal camion. rimanevano feriti. Seguì p0i un ,c.ol!loquio clcll'on. Dc Stefani e cap, tand Sterace col tcn. gcn. Ghcrsi, coman_ clan.te del V Corpo d'Armata. l due ca;); fa.scistt aclcril'ono a -far sgombra,t1e gli uf- .f.ci pubblici dalla c:i.miecie nere. -o- >ioi che abb:a,mo conosciuto l'Apoll0nio fin da quando abitava ~ Bruttisellcn posiamo dire senza tema di smentita eh~ egli fu: l. Disertore; lI. Servitore dello ~rione Gino Andrei, ndi più bassi s-erviz: compiuti dal di lui padrone in favore rie. g.li Lmperi Centrali; III. Fu condanna.t<J e,: in seguito espulso dal territorl:,o dello Con federazione. per furto. Questo è il solo fa.scista che noi fortunatamente con.osciaml!o e se tanto d;·; ... tanto. può star.e allegra l'Italia! Pa"rl'lnenldre lLavoratore ,, 1 Appendlee d.-11' e Avvenire del J... avoratore,. I naufraghi della· vita di MASSIMO GORKI Erano due ladri: si chiamavano rii soprannome l'uno « Ballerino. l'altro ,. ~-P•'- ran~a ». Vivevano n~\ soborgo i,n una ve~al,,, capanna fatta di creta e cli lcgna-.1i,: fra .. c\icio. che si poteva scambiare a.ocr..~ per u1; letamaio. cri esercitava.no la lo·n « \'.:' ofessionc » nPi villag!!i vicini, pc·.: d:è Ì!i città era difficile il rubare t g': :,b;- tanti del sobborgo erano poverissimi. j due amici «lavoravano,, co·, c~t:tcia e 1ì ~crezi.onc. Ov<' :i\·evano g,:Ì rùbato r,t:,l.' csa: un pezzo di tela, 1u1 ma,,ttllo un.~ ;.ccetta, un cappello o qualc1,e pezzo di t 1,imento da ca valli. non si facc1·:ino più ,.-édere per un bel po·: ma ad e 11t;; cli cp.1,•~ta loro circospezione erano be , con<.;fr 't:ti rlai contadini. la minaiccia. però di una buo.na d::>sc Ji b;,stonat<i non faceva loro nè ~liv nè frelir1G, ed infatti sinora se llctral!O S<:ampata sempre, benchè quella ta~e minaccfa pesasse l~ro suille spalle da quasi sei anni. 10 eca «Ballerino• era un tli,po sulla qu:.trantin.a, a.l,to e scarno, ma nerboruto. be11ehè curvo di schiena. Aveva i capelli corti e le labbr.a. incorniciate da una barbar.,i~ :i.Ila miljta.re, che da1·a al suo viso u11'in:- pronta di se1·erità. In co.nsegucnza cli una lussa.zioP·~ b gamb~ sinistra gli era rimasta più lu1~ga della destra e nel ca,m11ni11arctrascinava; di qui iii nomignolo cli «Ballerino•· «Speranza• poteva avere circa. cinqn·~ anni più del compag110, ed era più piccolo e più tarchiaito di lui. Il viso pallido. eia.gli zigomi ac-ce'ltuati. sp,i,,oca,va tra i e,"'pel!i neri brizzolati leggermente; n.e:i grandi occhi neri si leggeva una espressione strana, ·come di coscienza inqttieta. Quando se ne andava per 1·ia fi,:c:,ictta1·a. con una singolare stretta d,el!c labbra. un'aric<til.::t monotona, maJinco;1ica · ~empre la medesima. A1·e1·a sulle spalle una giiacchett.1 raffar..zo.nat:i alfa meglio con cenci ,J'o~ni o 18 CO L'AVVENIRE DEL LAVORATORE Pro ·' A l·anti I f I "omma precedente Fr. 1221,9• CERl.l KO~ - Raccolti nd C.:,mizio indetto dall' Arbc:,tcr Cnidn co11trn il fascismo e per l' ~ .-\yanti •· • 41.- ')ERUl--.O:-.; - ?\" :,.;_ fr. 1: :,.;, :,.;, 1: l'. Fau~t I; i\1an,ner E. 2; .VI. Lieuberg<.-r 1 : X. 1 ;_ 2; I( :.,1aubcr 2; :,.;, :,.;, 1: :\1a.nto- , ,1-,: 1: Bachetli Vincenzo l; 'l'usi Carlo 1; Frau :Vlaltc.inber- ;~cr , ; Ca111pagnoli G. I; c,~rlinu.-i L' rbano 1 ; Besana 1 ; Pini 1; :\1attembe.rger 1; Besana G. r; Dalila Costa Battista 1; B=11a Giacom.o 0150; /\gustoni Rocco 1 ; ?-Ia:rtine!li Emma 1; :VIarco Garbin o,;o; Frau Gh,e,.zzi 1: Emii Cart 0.50; Agustoni Lu,igi 1; SauSi Roberto 1 ; ~. ><. 0,20; lelmini Achille 1; Frau Bachctti 0,50: Bonfanti 0,50; X. X. 0,50; Cappuzzi Pasquale r; Sindacato Edile 22. 54.20 BADl•:.\: - Famiglia Perolin i C. fr. 10: Fam;gl a Tolot P. 10: Famiglia Cata.lini :,S:_ 10; Fami- ~lia Rossi Egi,c16o 10: Zarclin P. 3; Daldoni Guido 3; Nervo U rbanc• 2; Pcdra.z.z.ini K 3; Birnng ]oh 2; l'.t.ova.nli Luigi 2,50; ':\. Fe:nlan;i, 2: Gandola Luigi 1; Seraf1•10 Cattaneo I: Frau Colla T; Semino C. 2: Suini C. 1; G. l'rc\'i:aii 1: Conti Angelo 1: G. G:\sscr 1: \\"ibcr :vf. 1: Bugini P:i,olo 1.50: Donati L. 5; .VI ilan'Ì .\nton;o 3; Zanini P. 1; De ~[arco Josef 2; Ro-cchi Luigi 2.50; Tarclli Giacomo 2.50: ~- Ì\. 1: Lnvato S. 0.50; Conti Giuseppe 1 ; Capaci Francesco 1; :VIaroni r; Simonclli G·ov. 1; Simonelli Iolanda 0.50; Sim.Qinclli Maria 0,50; Giuliani Tomaso 2; Angelo Svù:les 0.50; Es.pini Guido 0,50; :1lazzetto Enrico 2: Ru::coni Rafaello 2; Donati Luigi 1: G. Sa11don 1; .\irolòi Paolo 1.50: D'Andrea l ,. 103.- Il:\DEX - Parte del ricav·a.to "-'.'ella Festa del 22 Ottobre dat,a dalla Filcrlmmmatica Idea Cammina. • 35.- TOTALE Fr. 1455. ro Cerca di istruirti Se I' istruzione è utile a tutti, e ;t1dispensab.iie P.er noi, che ,abbiaimo l'obbligo di far conoscere e JJifOIJagandare fatti. idee, cogni.zioni nuove. Cclti\'a la tua mente, aument:mdo ogni giorno collo studio, la lettura. 1· ass: tenz.a a corsi e conferenze, il tuo peculio cU sapere. Potrai così pa,tlarc con cc,noscenza di causa delle questioni e ,dei proble1'ni che ogni g:cn~o si presentano dinanzi a noi. al vagl;o della ,cr,itica:e della di- ~c-u.ssione. PRO "AVVENIRE, Somm.a precedentlc Pr. -1990,77 wr:--.:TERTHUR _ Arguto 2.- t\ RBO:'\ - Circolo Studi Sociali. , 20,- AFFOL'l'ER a/a - Raccolti PJ!l'.-\ssemb:'ea del Sindacato Edile. 5.- 0ERLIKOX CampagnoLi 'Cmbcno. per axer ballato con Barzani 1; Barzani. idem. 1: Campagnoli Giuseppe 0,50; E. !vlattemberger, co,ntento che la Ghezzi gli abbia. fatto fare un ballo con la Rosa 1 3.50 ZURIGO Cagna ·PieLro 0,50; Parravicin,i 0.50; D'Andrea 1 : Un Luch ed un Carabiniere contenti di essersi redenti r: .-\ rmuzzi D. 2; :-[ auro e Dina. co11traccambiando i saluti a. Vuattolo ed alla compagna Balabanoff a. 9,- TOT.\LE Fr. 50.30.2i· 3'er l'unità e l'apartiticità dei sindacati Nqi sindaca.ii, italiani ferve - interrotto ver breve ora soltanto dai recentissimi avvenùrwnti - la discussione circa la dipendenza o indipendenza d'ei stndcicaii dcd partiti /JOlitici. I pareri sono, naturaJrnente, diversi e i favorevoli ed i contrari., bene o male, si equiparano. L'argomenJ.o è interessante e però credùmw bene di far giungere anche ai nostri tettori qu.alche eco delw di- ~cussioni stesse. Oggi riproduciamo w1 articolo del compagno Mal.agodi, che togliamo dal Lavoratore dell~ carta; in seguito ne riporteremo oualche altro che sostenga la test GJJposta. E' s!:Perfluo avvertire che facendo/o, lascia,no agli autori tutto l'onore e /' onere de/Je affermazioni che fanno e delle tesi che sostengono. • Fen·enti discussioni F• ~ussegu,P,0 1" '[IH",to periodo nei va1·i giorn,,li clei ·, ,nit' di av.:ng-uarclia, per CS'.1minarc :.. <' 11•r-1.011e della autonom.ia rlci Si,1dac, ·: di meslie1•e da og-ni partito po'itico, e... i'ict:•.-·('\rsa. E' hene .,tabilire a.nzitulto che l'autorom:.a del sindacato non signific..'L eh<! questo debba essere, politicamc:ntlc. un .. eunuco. ma che :1 sindaiaa.to non dipenda ,dal part.iuo A piuttosto che dal partito B; conseguicnlemente bisogna, anche che precisiamo se l'autonom.ia dcv~ sign-iiicarc e.~ere agnostici in materia :>Qiitica. F' intu•itivo, per chi non Yuol fa1,' C.:<jliln' utile demagogismo. che il sind,'.Lcato, rappresentando di per sè sLesso un atto di lotta di classe in quanto che la ~ua creazione pone di fronte l;'orga.nizz.1zione dol la.-oro e l'ongiar}zza.zion·~ dcl c:i.p:talc acccnbnato per ripartire il prodotto del lavoro, Sl'Olgc:.nclo un'azione economica a beneficio dei lavora.tori. :·er forza di cose inva.<le anche ,i} camp,, rolitico, che s: aggl.omera nel diritto di proprietà così come è comunemente inteso. Quindi: 11-011si può parlare cli a[}Oliticita giacchè questo è un te-rminc improprio che se fiossc adottato creerebbe solo Jclla confusione di idee, la quale confusione porterebbe. poi le sue deletcn" cr,11~.cguenze nel ca.1111,!)d0ell'azione sindacale. I.:' incli,sp-ensabde quindi. a parer nr.- S! !O, che un tc11minc pit1 pt1dciso - a•> eh( se poco bello come sonorità e cliificn!tà d,i pronunci'<l della paroh - g:~ trnrnto daU'am.ico Gino Rcggioli cli Liv·>rno. ,;1 quale ha dato e dà tutte le sue a!!.ività in seno al Sindacato Perro,·ieri Itaiiani che, con~e tutti san,no, pur cssc.•iÙo autonomo non può certa.mente d'rsi che in mater~:i. politica sia ·agnost;co ... Il termine dei Re.ggioli. e ~e:nmo fosse aclotta~o. è dei sindacati. che noi l'Or- !'apartiticità '!';i.le •definizione ci pane che stabi[isca assai chi.a.ramen.te il giusto concettlo é.i c:iù che deve sig11ificare l'Autonomia del sindacato. Difatti. apartiticità significa di ne,su'1 partito; que ta dcfiniz:one. in termi,,i a:icora più chiari. labilisce che il Si'ldrtcato nOn può, nè dovrà mai essere alle dipendenze dirette e quindi n◊n subvrdinato di un dato partlito politico. Stabilito come critcr~o di base. che il Si,:- dacato è un « atto • di « lotta di classe , !-i cle1·e trarre la con.seguenza che n~- sun partito cl1e sente questa realtà stc, • rica, per b ,struttura stessa dcl'ia Società in cui attualmente "1•viam0. de,·e e~• sere tenuto lonta.110 cbl consi;dio. da.Ila collaborazione e da.ll"aiuro al Sindacato. Il Sindacato - come abbiamo affcrsu.a sLorica e.d ine!uttab•!e funzione. restano è re4t,eranno i patrocina.tor\: dei diritti proletari e colkttivi. ma non po,;- sono, nè debbono pretendere soggezione ed obbedienza dal Sindacato il quale In la sua _prec',sa e speciale miE.Sione da conljJ)i.cre fra le ma!:>Se lal'oratrici cid pensiero e del braccio. I maggiori e presunti meriti dì un partito piuttosto che di un altro, ndh diuturna lotta dei lavor.atori, 110.11pu:, es:;ere ragione stiifi:cientc per pretenJere iù. dominio di esso sul Sindacato. Si è 1·ofoto confondere nel pa.GSalo - 0011 ,,overchia legge11e.zza e pre..-;u1uione - gli int.eresa di un partito con gli interessi di tullt!i i lavoratori cci oggi si scontano gli errori passati. Quello che è neoessa11io è cli un.:ficare il n10vin-.enro •!lindacale e di tLargli forza tcd atttorità senza esautorarko con diatriba politiche e rifuggendo da ogni ,;enso corporativistico. ti - s.cmpre da!1 Congressi ?\"azioJ1<1lia far pa,rte propor.llioralmente i rappresentanti delle minoranze clie banno ~- giore seguito. La direzione ,o l'ammirtistrazioue q11.iadi del Sinc\acato Ulon potranno piu c,&- sere e monopolio incen.sur1,.bile • delk maggioranza, giacchè in seno a qu~t• vi saranno i raippr,esentanLi d:elle. m.in•- ra.nz;e che potran,!10, dovranno anzi. (~ercitare efficacemente w1 scrio ed att.v• control:lo e d,cclinare agli organizzati - in sede opportuna - le r..3pettiv~ r"'l!Spo11sabilità. Sarà pertanto necessario ,;he I u·iific:.izic ne clegli orgarnismi s· ndJcali <l'Italia., ai;enli .,.ul terrei10 della lattà di c!As~, an ei1ga urgeutemento ed a tak uopo sarebbe opportuno, forse anzi indispensabile. ~ cunvocaziono d& Costituente Sindaca.le, già prop~ dalle orgamiznzioni Portuar:e del genovesato. Ma. il t,ema è troppo vasto, perchè po:.- ~a ,esse.re- mdupi>a.to e i;i.sotto con u-• solo artirolo di giornale. A 11<(1 però interessava il fatto di porre, anche se schem.aticamente, il probl,sma, perchè aitri - e noi stessi potoomme e1·entualm.ente farlo - pnendano la p4rola e sviluppi:i.o i pu11ti basiliari della que~tione così come hanno iniziato gli am'ci Teya, Berretta ~ Sa.ba.tini coi lor• articoli sul nostro giorn:i.k di classe. T partfit'i dovlranno - con l'apartiticit?¾ del sindacato - gareggiare nel dare il loro ia-ppaggio. ove ocoorra, a:ae organizzazion': di cla$SC se vogliono meritare 11 consenso de.l1le l!Tl.al.<>se e sopra•tutto se l'Ogliono avere una funzione storica. da compiere. E la funzione storica. eh compiere per ogni partito è precis;imentc quella dj spianare la via dell'ascensione aila ma.ssa lavoratrice - deUa men.te e del braccio - e di contribuire, attrav~rw tutte l;:i mi~lior", \forme civili. a.Uo svi- La nostra Federazione, se nutti gli uoluppo cultura.le e morale dei lal'Ot:1a!tori. mini di buona volontà e &pecia1mente se tutti i Segretari Regionali e Seziona)· Ci si obbietterà: « Il Sindacato :\t1to- aigiranno d: comune accordo su quest• nomo cl1c ha per ba~ l'apartiticità, come terreno per salvare l'unità sindacale e pc, potrà man.tenersi taae se una gran mag- .1 • • 1 - ·1 \ . . . . 1 suo maigg-Jore e nug tare svi uppo, a gioranza dei suoi componenti lo voless-e. F d . -~· , . ,. , 1 ,.,. , E, 1 . . . ·e craz1one nostra, ripv•;a.mo, sapra tar pnma o po.:. a se a ,'-lato. G a tnment, . . . Co eh . 1. • b'--, G' • . d sentire il suo peso m seno al ngress• 1 Lo e •r1gere ix:. ». J us~1ssm1e e- . . . -~ cl I ' d ., Confedera.le d1 prossima convocaz.1one ~ man e e 1c p~sono creare c,-e preoc- . f . . . • • ali J' d d • 111 luire non 1n.d1fferentemen~e nel sen~e cupaz10111. ma e qua J o'.na.n e poss!a- da noi voluto. mo anche e brevemente n9pondere stabiknd0 dei 1p1111tdi i base peir la garanzia avvenire della apartiticità ciel sindaca,to. e per ia sua migliore &rezione cd a.mmnni.strazione. E' int't.ritiv10 che la corrente politica che ha magg'or ,numero di seguaci entro il Sindacato, ha, di conseguenza il diritto ed il dove11e di dirigerlo, m.a è bene sia precisato che Oo statuto. di ess-o sindacato, dO\·rà avere come capo;:,a,.ldo statutario la questone c:hellaapartiticità che non potrà ess(l~e annullata. se non in seguito ad un refNendum voluto da un congre~- so n.azion.ale, il quale rererendum dia aimeno i tre quinti dei voti in f:1,vore .de',!:t soppressione della a11t.onomia del Sind 0 .- ca.to. :\fa. r:rt:oniaimo, le garan.zie migliori per i1 mantenimenrt:o della apar.titicità ct.~1 Sindacato, r-a.ranno date ineluttabilmen.tc dalla più esatta comprensione dei doveri e delle funzioni del Sindacato che l;t grande massa dei l,al'<)lr.atori sta acqu'- sendo attra1·crso la dolorosa. oclissea odierna.. Il frantumarsi del partilo socialista in di\•ersi partiti. h1 già messo a dura prova la Oonfcdo~az.i.one Generale del Lavoro ed abbiamo ra.~ione di ribene.rc che anche i più ciechi abbi1a.no ,·isto quaù: esiziali conseguenze porti aJ sincl:ica.to l'essc,rc legato alle fortune ed :ille disgrazie dt un dato partito. Le tesi av\ 1ersc pr~petLal!' da mo'.ti. pur a l'C.lP.cloqualche buon argomento. pec-ca,no eccessivamente di eg-oismo di parte. di a1·idità di dominio p-~1·,wen: una supremazia parlamentare - ottenuta da folle coscienti od incoscic11Li pl!r loro non importa - e cadono da sole al cospctlo dalla nuda realtà quando que51,1 vie~ gna,rclata con serena obielti\'ità. E passiamo alla seconda obiezione eh;: rigua,nda la direzione ed amministrazi-onc del Sinda.oaito A nbonomo. Si 111lcnde che la corrente ::he avrà tll! Potremmo. meg'tio di tanti altri che sono :mpelagat: nel marasma attua.le l.h• soffo-ca la vita del Sinc\~a.to, far sentire la. necessità che al cl.i oopra delle partigia_ neiiic politiche, al di sopra <le'!le diatribe personali e idoofogiche del cam,po polidico, trionfi sano, sereno e sicuro di sè il concehto dalla Unità Proletaria. come imprescindibile necessttà di sviluppo del &ndacato che sempre più devesi incùneiarc. cosi come si incun.~. nella vit;i. sociale. E' rn'.Jo nel Sindacato che possiam• sperare un radioso a.vverùre per la umanità liberata da ogni schiavitù politio .. cteonomica e rclig"Osa.; schia,vtiitù che ancora. - ed ogg-i più che m,:i.i - incaten:.t le masse lavoratrici al giogo c:i.pitalistice a cui fa b~ e corona un potel'C oolitico che è la essenza di ogni e più medioeiYale privilegio,. L'on. dodic1 palle E' nGto l'incidente avvenuto n2i corridoi di MonJ.ecitorio fra Arturo Lc:brio!a e l' on. Caserta,w. !:'eco la frase che si è lasciata sfliggire Lauriola con altri depu'tati: - « Se il fascismo è giunto do,•e è giunto, lo si deve a Ca ertarw ed a Corradini che meriterebbero dodici valle nella schiena! ». L'c;n. Casertano venuto a conosceri:w del!a cosa si presentò a Labriola: - E' vero che vuoi regalarmi dodici palle nella schi:ma? - Tu hai protetto sempre. Fascisti - Puoi ctimostrarlo ? - Me l'ha detto un Prefetto! ... ni:ato nella schiosa dell'articolo dell'ami- maggior scgttito fra le masse. e quin<li co Sabb~tini - organizza la classe e so- sarà più forijomente rappresentata nei lo la sua vittoria è vittofr1 di cl~ss~, Congressi 1az. Sind. avrà il diritto cd il g:iacchè il Sinck'LcMo seleziona ed assor- dovere di dirigere. sempre ncncndo ft>rbe i princi,pi dei Partiti politici che l0 me Le ba.si statutJa,rie, l'Orga.n.ism.o Si11hanno crca,to e quasi li dissolve. come ciac.a.le. ma affinchè siano C\'itati gli erabb:amn potuto ckl resto constatare in rori del passato e 90ipraltutto non siano que9to ultimo cinquantennio. creati e mantenuti i... e canonicati» con E i due stavano JJer veni.re divlomaticam.ente aJ.le man.i, se i sempre soliti comuni amici 11011 li arnssero divisi. Noi non vogliamo indagare chi abbia più o ,mmo protetto il fascismo ma, di ... JJalle, Labriola potrebbe serlrctJ·senedodici G!lche per sè... I partiti politici cl1e non ,rinnegano la i rela,tivi ... « mancl,tlPin•ati subalterni». alla lotta cli classe. ma ne sentono tutta h Direzio11e riel Sindacato saranno chi:una- Non sarebbero fuori posto! colore. mentre « B'alllerino • portava 1111&i sa che il bisogno scacoia la pietà e 1:011 lito dormiva tanto male, Sl'cgliò di huo- p:illottolc. che 1·ende1·ano a 12 co.pcehi la lungo caftano big:,o, serr,aito ai fianchi con conosco riguardi. n'ara il compagno gridandogli: libbra. una cintola. Quando i tormenti della fame diventa- .\lzati; ecco le ron.clini ! Da quest,e •occupazioni• braevano mo- « Speranza. avwa fatto il contadino, rnno insopportabili. i clltC a.miei si airri- - Da1·1·cn·o? Son venute davvero? do cli "ivacchiare. ma, non riusciva loro l'altro. figlio di un sacr,esta.no. era stato schiavano anche a chiedere \'elemosina - :-Ja sicuro! Xon scati 1jl cinguettio? mai di levars.i completamente la fame. bcchè. Sempre insieme, non appena, i nei ,·iMaggi. sempiie tenendo i a rispet- .\mbcduc lasciarono la cap:1lll11ae c.:,1- "Cna l'Oita. d'aprile, qu.ando gli alberi contadtni l' scorgevano. da più di uno si tosa distanza dalla polizia. Ed allo,ra rii:- templarono a lungo. intens-;uncn.t{:. le an- wno pieni di gemme e l'erba, spunta sui sentiva esclamare: sci,·a loro cliffic.i!/~ rubain: qualche cosa. nunz.iatrici elcila µr~mavura. che gi;\ ~i campi illuminati dal sole, i due amici u- - Eccole daccapo. queste buone lane i Era un,a faccenda scomoda e poco utile l•wano da fa.ne attorno a.i nidi, riempic;1- scirono ,sulla via maestra. fumando e Attenzione .... ! l'a,ndarc per i villaggi d';nverno. Giù. la do l'ari.a -delle loro garrule voci. chiacchicrand;:,. _ Accidenti! :\[a non crepa.no mai?! nc,·c faceva. la spia do.11 il ril1 evarc le trat- _ A,cLesso tocca alle allodole _ disse - .\ttento. che la tosse ti aumenta cie. e !)Oi. 111 quella stagione tutto .:r;-, «Speranza». e si mise ad aggiusta.re la o~serl'Ò «Ballerino» 111 tono di pa:;ato Le « buon.e lane• proseguivano il loro cammino sulla via ma,estra, v,oltandosi ad ogni momento e se.ansando gl'incontri. «Speranza• tossi1·a e fischiettava la solita arietta. «Ballerino» zoppicava: pareva che la gamba « mMba » volesse rimanere indietro. per non seguire il padron.e per strade pericolose. Di solito i <lue amici per riposarsi fa_ cevano sosta in un angol·o del bosco o in un fosso, e là si consigliavano come e dol'e poter rubare qualche cosa per levairsi la lf.amc. L'inverno speci'<l/lmente era molto aspro: in qnesta stagione perfino i lupi se la passa.no male! Affama.ti. girano di qua e di là e molti sono ucciS!J; dove si fanno vedere. la gente ha paura. perehè &oVt ochiave. sua vecchia rete per uccelli, mezza frad•- avvertim,ento In quella spaventosa lotta con la fame .eia. - Xo,n importa: se il buop tempo i due amici deperivano a \'ista d'occhio; E le allodole ,·ooncro e i due stesero continua. mig;iorerò. Yii par gi:à di n·1aforse nr.ssuno al mondo aspettava con le reei sui campi. scere ... ma!!'!!'iorc an ia la prima1rera. Speriamo... ma percl1è non ,·ai piur- "" Gli anirnalctt.i. che sulh terra anc0r:1 E quando la primavera finalmen,tc arri- \'ava. ~ due. che a faticai si regge\·ano in piedi per la. fame. uscivano dalla ta111 e con gioia immensa contemplavano i campi, sui quali la neve andaiva scioglicnLIO~i ,;empre più rapidamente. f.orm.ando dappertutto pozzanghere e ruscelletti. umida, appena allora liberata clall.a n<'Ye. cer.ca,·ano il cibo. F-i l.a.5ciaYano adescare con somma foicilLtà. per andare a finire poi sul me1'C<'Ltoa 5 o 10 copechi. Qualche ,·olla raccoglievano rami rii semprc1·crdi, che 1·enclevano alle erbaiole. Quasi ogni giorno rimecliaw1no qualcosa.; essi .sapcYano trar profitto di tutta: fraigole, fungh,i. erbe. tutto era utilizzabile. Si scaldavano o<Yn voluttà al sole. e pensavano qu.,1.le fosse la migliore oc.:a.- sione per fare una delle solite 1•isitine ai vill,a;ggi. Per1fii.no, dopo le manovre dei so\rlati, Una mattina. « Sp.eranza ,. che di so- andavano per i fossati a raccogl.ie~e, le tosto all'ospedale? - E ,pcrchè? se è scritto che d,!bho morire. non c'è via d'uscita. - Ah fià! Continuarono la passeggiata lungo la viia maestra, all'ombra. dei fagg;i sottili. I pa-,s>e.ri salt:.dla.va,no e facevano il chiasso. - Mia non ti accorgi che non cammini ~ù com-0 wta volta? - riprese « Ball.:- rino • dopo tm icerto tempo. { Contii.nu:a).

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