L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXVI - n. 44 - 28 ottobre 1922

L'AVVENIRE DEL LAVORATORE Nellarepubbplicùpaovedraelmondo La repubhlica austriaca t; la più povera del mondo: ma è la meglio preparata, ai µiù ardui esperimenti sociali. In Austria, ·dopo lo sfacelo della monarchia absburghcse, non esisbe più l'antico i($ercilo fedele al capitale, alla Chiesa,: esiste la milizia popolare, costituita con la proclamazione della repubb~ica. I militi hanno gli stessi diritti degli a.[tri cìitta<iini: sono elettori cd eleggibili. I vecchi° tr~bunali militari sono stati aboliti: la milizia sottostà ai trihun:~ti civili. IL CONSIGLIO DEI SOLDATI. 4) sul passaggio di armi contro i~ l{ussia ; S) sui movimenti carìi..sti per il ritor 1·.t• al pote-re degii Ab-sburgo in Au,tri.1 e: in Unghe.ria; 6ì sulle imposlie. sulle tasse sui cr):1- \:o)Li delle aziende. s1ùlc abitazioni. ,presa a tutte le imprese dt:llo stesso gc:- ll<!re che non hanno contratto di lavoro. . IL PARLAMENTO OPERAIO. Prim,1, della guerra csistc\'a in Ausb·ia la Camera per il Commercio e l'Industria, la quale a'vc'\,a diritto cli pa.Ttc.cipare a tutte le discussioni riguardanti \' introduzione e \'applicazione di Leggi indti:;triali e commerciali. d.iriL10 negalo scmprc ag-li operai. Ora, invee.::, è stato istituito iii tu1tc le provincie dell'.Austria, il Parlamento operaio, i cui deputati vcn~ono eletti secondo b Jcggc sul Consiglio :'\azio11:i.k (Camera <lei deputati). E" una i;,tituzionc nuoYa. la quale funziona ormai in tutte le provincie. La maggioranza <lei deputa.ti è socia.lista: su 130 dcput.ati per l'Austria inferiore. Vienna e Pr0'\·i11cia, i t4 s.ono sociali$ti, 7 tedesco-nazionali. 5 cristiano-sociali. 4 coLe compagnie hanno loro fi-dnciari: i éicluci-ari di tutte l10 compagnie form.ano il Consiglio dei soldwti. Questo Consiglio ha un Esccuti\"o con sede al Ministero dell'esercito. I compiti clC!I Consiglio dei ,;oldati sono: 11 Consiglio dcg-li operai è istituzione s:11· ;sitamcnte politic\!,: è eletto con siEl<·ma proporzionale.. t\ei Consigli d~- 5\ 1cttuali, provinciali, e nel Con5igLio ;;elltralc degli operai la m,tggior:rnza è boria!ista: la minoran,..a comunista è di socirulista: la minoranza comunista è d:- gcussioni. l\el Consiglio degli operai. sor•a'.:s{ e comunisti agiscc110 di comun•' i••~c,'rtio: wcialisli e comu11isti si son:) l:c,•,d: uniti in tutte le azioni del Consiglio dcgLi operai. r,· l'imico paese, \':\11munisti. rtri1. in cni funziona veramente: il iron1) Sorvegliare tutti gli acquisti per i ,;o\da.ti (derrate. veJst:.arlo. ie-cc.). 2. Render~,i in 1tc:rprcte presso i~ Comando delle richieste o delle proteste -dei soldati. 3) Ricorrere aJ Ministero qna1tdo d;aJ Comando non si hanno I<! dovute sodd1i;fazioni. 4) Esaminare tutte le que"1tàoni ri,guardanti la milizi.a e concretare i1 c\;a fare: orario, sala.1·io. sostentamento della fan1iglia. ecc. ecc. I mili6 sono tutti yo\ontari: in Austria non c'è più obbligo cli leva. F.ssi sono quasi tutti gli opera.i industria.li •e \a loro o,r,g.anizzazione professionale è adererute aUa Confederazione generale del Lavoro. I militi sono considerati funzionari dello Stato: hanno diritto al mantenimento completo. ad un salario fisso anticipato. ad aggiunte di salario, -a seconda del numero elci fam1liari. Ripetiamo: milizia co.mposta di o~erai industriali aderenti alla Confedera:l1one generale del lavoro diretta da socialisti, - cosi come gli opera.i di tutte le altre categorie di lavora.tori. . IL CONSIGLIO DEGLI OPERAI. A fianco del C'ons'iglio ·dei soldati è soi:- to, nella repubbbica austri,aca, il Consiglio degli operai. , . Al momento dello sfaccio dc\1 Austna pochi, tra i solùati rimpatriati, .csi·ano or_- ganizzati: tutti gli operai erano pcrplc-;s;_. di-soric:n.tati per il rapido succedersi _d' o-ra vi avvenimenti. Che fare? ~• Co11tc- " derazione generale cte'l Lavoro poco potcv,,. allora: era troppo debole. E pure ui geva raccoglier-e in un unico_ grande orrrar.ismo tutte le forze operai,c senza dì;• r;zione cli ten-d'enza, per evit.arc il ritorno della reazione, per sv.elntare le _insidie dei carlisti. Ecoo. allora, Fcden~o Adler ideare il Consiglio cieg-E operai: si colSIJ~tuisce nn Comitato. si compila un programma d'azione: in ogni clistrett_o della mepubbl-ica si istituisce un <;onJS1glio · di.s-tr-ettuale; ogni Consigli_o _ru!!Strettua'Le elegge i d.elegati al Consi~lio provinoiaile; ogni Consiglio provinciale :l!e?- ae i delea-ati a\ Congresso d,e1 Con.siglio t, "' generale degli opera.i. I compiti: del Consiglio distrettuale: attuare prontamente le disposizio11l 1cDel Consi~lio gie.neraq.e degli operai, denu11izJare to strozzinaggio, !:a. speculazione. la frode, _co,1troUando i mercati ed i negozi, evita.re ,1 trasporto di anni e di munizioni in paesi ,reazionari,- interessarsi del proh!cuia dcli.e abitazioni; del Consiglio provinciale-: ;ntervenire presso \.e aiitori.tà per sostenere i progetti, le aspirazioni dei Consig\,i. clistrct: tuali, con riguardo sempre agli intelress1 rie.Ila generalità dei lavor~tori; . del Consiglio generale: esammare tutto le questioni proletarie, di car.a.ttere politico, cconom,ico o sociale: _concretar: il da fare per la soluzione dei probl,em1 intercssaruti la. classe la voraUr.ice. Il Consigl,io degli opera.i è il fronte unico in oper;1. in azione: è l'espressione vera cieli.ai classe sfruttata: è l'organo riconos:ciuto da. tutte le organizzazioni rivoluzionarie <leL1'Austria per le supreme clec.isioni. Dalla sua costirtuzione ad oggi. il Consiglio degli operai. presicdut{) dal compagno Adler, ha preso chiara, precisa, risoluta posizione: 1) sulla trastormruz.ione ,c:llel\a 111i\ 1 zia popolare in miliz.ia del'lo Stato; 2) -sul su.ssidiamcnto ai disoccupati; 3) sul boicottagg-io all'Ungheria di Horthy; t,'. n:•iro dei ,ni•:oluzionari. co11 risultati fc,01!di .. I CONSIGLI DI FABBRICA. Ì'\ l·lia rC'pubblica austriaca, a fia.nc'> dei Consig\S dei soldati e · dei Consigi: tlcg-li opera.i i'.trnzionano ottimamente i Con$.igli di fabbrica, costituiti con lcg-g,' del::) Stato, secondo un progetto dei del'lF,,t: socialisti. ::c,-ondo la legge. i Con.::.igli cli fa.bl,r, cc1 o di azienda, s0,10 chiamati a tatclarc. !~ :i;piraY.ioni culturali, economiche e so. ··,,,•; degli operai e degli impiegati. I Consigli di fabbrica hanuo il do,·cr,:- di i,1vigtilare suU'osscrvanza dei contrarti co·\Jcttivi di la,·oro; ·di agire d'accorci<; ccn i Sindacati operai e padronali p~r ceimplebre o mi,gliorarc tali contratti. Nelle fabbriche, nelle aziende ove non esistono conitratti collettivi cli lavoro, i Consigli di fabbrica, d'accordo con le orc:«n:zzazioni. professionali. hanno \"incarico cli g-ettatrnc le basi. i\'"on è possibile alcuna 1·cgolazio11c di salario pci singoli senza. il consenso dc: Ccr.sigli di fabbrica: nè modificazione alcuna del salario. • T Consigli di fabbrica dlcv~no prcte,nde1 t' la Sitretta osser,·an.za dc:Ue leggi a difesa d:ei la,·o,ratori: assicurazione di 1:ialattia, d'infortunio, igiene del lavoro e attrezzamento de'lllc fabbriche I Co1tsigli cli fabbrica. hanno diritto <li esaminare la lista <lcl!c paghe e cli conlrollare il versamento dei salari: hanno diritto di 1,a,pprescntanza in tutte le isti1.uzioni a beneficio degli operai: abitc. iioni opcraiie. fondo pe·nsioni. Cassa di !lssicurazionc, Cooperative di consumo. ()CC. Il Consiglio di fabbrica ha di.ritto di oppo,rsi al licenziamento di operai o di impiegat,i per ragioni pc;l:tichc. Il Coni;ig-lio degli operai ha diritto di chiamare a seduta l"imprenditor-c una volta al 1neso per trattare di tutto quanto riguarcl!a l'andamento dell'azienda: il Coni;~glio ,di fabbrica ha anche diritto di chiedere iaillo imprenditore copia dei hila11ci.. :'\clic Socic-t,ì per azioni; i Co.nsigli di fabbrica hanno diriitto cli delegare ch10 rappresentanti nel Consiglio cli amministrazione. I · consiglieri di fabbrica restano in carica un anno. durante il qua.le non posrnno essei· licenziati, salvo che per ra,. gioni di moralità. I Consigli ,dJi fabbric.1., in Austria, esistono in tutte le Ìlllipresc grandi e piccole e funzionano con grande vantaggio <l'egli operai e degli impiegati. I consi,g-lieini di fabbrica sono per lo piLi anche fiduciari dei Sindacati operai: quindi. il più grande affiatamento ed il p1u stretto rapporto tr.a i Consigli di fabbrica. e i Sindacati. GLI UFFICI DI CONCILIAZIONE. In ca.so cli divergenza tra Consigli di fabbrica e imprenditori. interviene. a richiesta degli interessati, l'Ufficio cli conciliazione. costituito da <Operai e da impren<litori in numero eguale con presidente un giudice dei tribun.alc industriale. I compiti degli Uffici cti conciliazione 501!0: 1) la soluzione delle vcr.tcnzc tra Consigli -di fabbrica e imprenditori; :?) la registrazione elci contratti collettivi di lavoro, dopo la quale questi con~ratti acqaista110 valore ,eh legge e non poss:ono, quindi. cs.scr modificati in peg- ~io; 3) l"estcnsionc del contratLo collctti,·o stipulato per gli operai di un:i. im17 Appendlee dell' « Avvenire del Lavoratore,. IL TREBBIATORE Commedia cli NATALE VILLANI FtR1Ali~OE60A. - No, CairJo, ecco i'. 1!Juo 1n,e,,non è 1v~t1a? .Anahc e ,n:01~,ho p:r, emrooo.lìu U1la,i 1.9~1TI))re,areicl:u:to ah\:. ,Ta .milioni, a1nio1tc ise :so110 1pmr.ero (Fr.ainfe!l.iciltà CO!Jl!SilSfiesse,netll.a rt'Jo~heq.,za co- 1cescai ,gili aaaainez21c1J i ca,peali). DimllTl/ltn,que aioounniULaJ'.ia; .e 1}C,r ,da-rei a tme unelo 1dhe uni rvtu,oi 1be,ne; IJ)erahè ,no,1 rill seinrso !dii ,qucis,hé!Jir'iiccJli'C!Zza, hai airri- ane (,o 1di'ci ? ischia.to. ar,riiso'hiailio.E ,JJC.r ·1u1 ,po' t'è f.RiAiNC6SOA itjoqrr~e se mispan1dicsse a11~da:ta bene. Ora ,lai 1ionLuna ti ha 1r-calmE1nLe a1d lllln lbaimbin-o). - Sì, -v10Tto le is~lHe ,e 1tu v,edi butto ·nero 'b,mlbino, •sì ,ohie rtli ,v,ag:,:-o bene. Che 1e ,bi dàt alfla idisDelrlaJzian,e ioupa. Ma ~dele ·bi 1sialbclillto in mCinte aldc so .... n:>,enahè non pensi ~nv,ece ad ,un' aJLtra CA1RIIJO ,(arlifer.r,ando1a quais:i bmtathncn- _gioia più .s~aur.a, •più durcvOf'e., più ,te ,e 1cosbri11ige1~dola a ,iìiissa.n~o,negli oi.es.ta: 'La gioi,a idi l,aiv,ona.rc,.di ,r,ifarre ,ocdhi). - No, ,oosì: g:ua,ndarm'i11je&,1li ,cdl [~no :la ?Vita vora .suHe ,r,oviine 1oaoh.i 1c ldimmi dhe nni ami vc.r,anncinlC!1i ,q,u,ebl':al~na fi~Hzia ollie. un ,aolpo ,di te id' .aimare. ,verlbo 1 è ibaistart:o .a ,urnv-0~g,ere? FtRIANOESCA 1G11011 iAttò; non sa ,mentiC~LO ~idd~ce). - .CC>me dici -bein.?. ,r,e). - tA!h:i.!Mtifai male, {)airlo. ,Fmnce.s.ca! Come idov1rebb' essere C.A!RLO ,(l,asciait,dola ,annairn,mentc). ·~Ila C!a1Yita tjeJdiik:alta ,con, te (ia\b- Hai !!{ià rr'.i,spO.sluo. I ,buoi oociti hanmo ii.JraiocGund:dJra). :Rerah;è tu ,mi vuoi lb·e- isi,ug,g!1no i 0111',1cci ta Lna booca s'è .aeca Gino anco U compilo principale del Parlamento operaio è di concretare le proprie ,·cdu1c ,u tutti i progetti di Jcggc di ca,rattcre sociale od economico che il Governo c i Partiti presentano alla Ca.mera dei deputati. :'\cssuna legge. dunque. riguar, dame La cla,se lavoratrice può e.s,cre appro,·ata cl:tlla Camera dei deputati s.::11za ,l\'Cr ~cnlito prima il pcmicro del L'arb111cnto uprraio: quC'~to Parlamento ha anche il diritto di prcs-entarc alla Camera dei deputati progetti propi-i e di prendere iniziative per la cultura e per Ja di- (C'~a socia.le dei lavoratari. TI Parlamento operaio t; sostenuto con con.tributi ~cttimanali di tt1tti incListi11\all!Cl!tc gli ope.rai. PERCHE' GLI OPERAI SONO FORTI. Cosi appiamo pcrchè i la,·oratori clcll'.-\u..;;trra sono iorti: pcrchè in .'\11stria non è concepibile la rcazicmc violenta che domina in Italia. i,1 ungheri:1.. in Iugoslavia. in altri Stati. La Confederazione dei Lavoro in :\ ustn:a è potente: essa ha un patto cl"a\- l"canza col Partito Socialista, che osser- \'l con disciplina. ammirevole. l;a Confcclerazio11c dt11 Lavoro cd il' Partito socialista possono contare ulla fraterna solidarietà dei Consigli di fabbrica. dei Cornsigli dc~li operai. cld Consi):tlio elci soldati. Tutti qu..:.-;ti organi;.nfi operano in piena concordi:i, mediante un"a.rmonica ccl organica distribuzione del lavoro, per c,ffetto della quale tutte indistintameme le forze vive del-la classe laYoratrice sono messe in pieno Yalorc. fn nc-.ssun paese ciel mondo, l'organizzazione elci la\·oratori è così compatta. cosi salda. come nella rcpubbJica austriaca: anche le Cooperative di Vienna, fino a ieri disunite, hanno costituito ora il kon,te unico ,d'ella Cooperazione con grande vantaggio della Confederazione del Lavoro, .del Partito .s-ocialista. elci Consig-Li di fabbrica e dei Consigli dei 5oldati. LA LEGISLAZIONE SOCIALE. L"a.zionc accorta. risoluta deLla cl.asse lavoratrice ha recato anche grandi ,·autaggi nel campo della legislazione sociale. Con i Consigli dei sol<lati si è <lecrcta.ta la fine del ,·ecchio militarismo au- ,;triaco: con i Consigli di fabbrica. s·;: '.tbbattuto !"assolutismo cleg:li imprenditori; col! il Consiglio degli opera.i s"è costituito il fronte unico ,rivoluzionario: con coraggiose leggi s'è assicurata. ai b- •ror~tori un'esistenza meno [tribolata. In Austria si hanno per regge: 1) le otto ore di lavoro per openi e per impiegati; 44 ore di la\'◊ro la set':- mana per le opera.ie e le impiegate: sabato in,g;lese; 2) l'a.ssicurazi•one pci disoccupo.L:. gestita <lagli Uffici dei Sin<lac.'lti; a qn<:- sla assicu raizionc cont,nibuiscono gli operai e gli im1Jrcnclitorj: 3) l'Assicurazione di malattia (,en·izio mc!c!lico, medicine. ospedale, sa:i«torio, sussidio giornaliero) estesa anche ai fam:iliari dell'assicurato: 4) l'assistenza medie,~ ccl il sussi,Lamcnto alle operaie in istato di gra,·ir;·,,•- za. per cl'odici settimane almeno: sci ;•:-ima. sci dopo il parto: 5) ,\'istruzione profc,ssionalc obbl:gatoria c\u,rantc le ore cli lavo,ro agli apprendisti. secondo 1m contratto cli la ,·orri. il quale stabiJisce tutte ,le con-.Fz:r,ni rl'apprenclisag-gio; 6) i permessi csti~-i: per gli 0pcrai. 1,11,0settimana dopo il primo anno, c!:ie porrJ. por .aioausar-e lllll dolore ìisioo dtc ,n,011 rdov,avi 'SOt]bnc, ,ohe 11011 hai sentito, ·pcr.ohè gili .sl,é:Jit\Cidic.Ila ipas- ,<::ione;~11oltese brutali 1110n;fainno male q1uM1cCLso.no rica11n1biaui (1mo,·k111C1,- bo idi ,protcsr.a da ,p.airoe !CliJ-'ia,ncc.sca). No. ,nqn PT,odcistamc, ,Firantccisca: non LSaroslòi o~),tce, 1pe111cl~è non sai mcntir,e. 'lì11 imi Juaii ·sposato ,non peincltè mi •v0icvi bene, ,ma rper ob'bC,dir~ a,ria l\~Olo.ntà ,cI:i ,tu10 1Pa1dne. 0,raJ ,yomr,est i 1sah'la!r•l1'1,Jcio.n la lbua ,pieità. ,Ma io 111011 v;og~io La .pidà ,dr mcsisuno, ,c,~p•is.ai? E fan Co 1me111 o ,lai lfiua. I o 1cl,iiir.on,t e a te •mi ,sem/tiV10IQ1tlalahe,cosa ,fi11d1è po1tlt:w•o,aQ\lrfurftl ,d'io.r.o Cid inebbriarti r~i mrcalJle,zzai. Ora ,n,on ho più nulla e ,11011 I o posso più ! E sQrvf,o tu Ha lia Y ani- ,tà 1deiL::,sofOTzoche ho faltto 1pc1· rrn 1 - iq,uista,,-,.t.i. FRiANCESCA. - Cair,lo, Carlo, tu 1101; sai quello che t.:ici.... OARJLO (.oome segut:m,do un per,&iero). - !Laivornne! E' prMto ,detto. Brso1gnrn SaiJ)C.r larvornre. E bisogna a.-.-ere ·-·-··-.·..-··...:=.:===-==·-··::::····=-::.:·:.:::=::::.::=::..::======-==== 2cttimanc dopo i! quinto; da due sctlirrnnc ftna a cinque settimane per :;li ,,r,- l)Ìcgati. E i salari.? l ·cr il sistem;i. del caro-,·ivc:r,:: ~.-r:,:,- ;Jato dagli operai, le condizioni c~r,1·,0111i- .-ì.c rlci favoratori d' ,\ astria 11011 ~,,.w a i- !:il to infcf'iori alle cond'zio11i c-co1r.1111-:h~ ,;~; h1·ora1ori d'[talia. come: ::,·•:, r, 1J1c11tendo. a -~criscc. 1,:· ora allo studio una propost,1 tki e!<. putati sociali"ti per creare un unico i,titulo per I,_; .\ssicurazionj di m:ilattia. com'è stabilita una grande ,Lgitazione per e,·itarc che i C"risti:rno-sociali al potcrt.: deformino \'assicurazione di ,·ccchiaia. d"i11validit,ì. per le ,·c::clo·n: e per ,,-\i oriani. ,.. :\"ci movimcnlo cli clas,c in ,\ustria 11011 e·~ sosta, pcrchè c'è grande fraternità e ~cniale cLivi.~ionc clc\ la\'oro. pcrchO:: c·i· disciplina ccl ossc:quio ai cldibcraLI dcg-.ii org-ani,mi centrali. fl prolet.aria10 clclla più po•:cra repubblica del 11101,<loclà. in quc t'ara tragica. mirab:1<: c!-<:mpio di coscienza e -di ma1a,nità al proletariato di tutti i paesi del mondo. g. p. Perchleèacciaiearmieericane ~levano t ■alari dPI 20 010 La stam:pa c:1:pìt,,~l:sla ,p-thbEcava .una n,oJizia ,ohe taceva n1ì·e:ccdcrs.: da titoli a ~rossi caira 1ut~i .così ,concepiti: « Tre );'ra,1tdi acciaiierie aurrnc.ntano del 20 per cento "i sa:hri », ~ L'.anriunz·o ·-c1~11amisura aàotlata, d1e avvanta~e.rà 300 mila 0pera'i, .g,ent>ra ,sorp1·csa -del Distre.t,,o IFin~nzi,trio ». « La Uniteù S,ta- ;,eis Steidl Cor.porat:011 è al:a testa idei rnovimcm1 t.o », «La icaiusa è <la a.ttriibuiTsi aJila r~dhlosla d1 anano d' <)J)Craccl aJ- !a r'preisa 1 dogli aiifarJ nel!' .iuturrno ,._ La nc-tima, ·cna ila · egue:nte: « Tlre •gn-.aindi, 1aaciaie;rie ieho •:.m.JYie.,. ga•!ltO •Qu.asi 300,000 opcr.ai ,winunzia.110 un aument·o idei 30 por cento SlLi salari. P.romoL1•,ce {! S~a-ta 1:a Unite:d States Stcel Conporair.ion, seguita -ben presto dru'.la Midvale Sbc,el e Or,<lance Co. e ,cl.alla Y.01mgs:own di Tube Co. I mo:jvi •si igr araino. La notizia ha ge-ncraio sonpr,e,sa pcirch:è le ::l.!ire i11d:1strie tenéono a,!la 1rid11z'one, a11zic!!,;: <l!faume11to ,dc.i sailari ». 0l::g-li ultuÌ1i mesi. sotto l'it~il'.uenz.a ,d~l g;r.ar'de sciope1ro .rn:~:,e,rario, iì rnalcont,~nfo r.:ceile a.::v·aie,-~,e a,;<!ò cres-cenclo. Non tutt,i sanno 1ohe lo St,~: ~I"rust è og,g,i la sola ,girande 1 cor,pora1zione al mondo ,che impot'(ga ,la ,gio11n.ata tli 12 ore ,d,i la vor,o .ed .al ceTlitin:a:ia,di migili.aia d: opeira! la se-tfii:main,a ,di sette giorni. Colla ~Jnolu111ga2ion:e ,del;o .sciopero m·,ncr.ario. ,è 1dr.t.tr.ale d1e i ,me.talturgid pe»-usino di or,ganizz.arsi e ~-: ope-ra~. La lcro t:i!bima baittaig,lia ,ncm è ,l}e.ra,n-co dirne,111tica,ta. 1E il1 2Q pca· .cento idi aiumen:to? A questo prqposit.o tQLtanti sa1tno ohe 11egli u'.- trmi 1due 1aim1i l,o Stecl T,rus,t lta fatto pa.reoohic rld:uzioni ,nei sala•r-i dj 290h00 operai? Nel 1 1908 P.<a iU. S. S. Co. ,impieg,a;va fi1;0 a. 8701000 uamini. ,l11 q1rel ,tern-p.o -i•l sif.Jairio più etavaito ,era odi 47 solidi iailfora, e J)O:dhi peircepivaino cquest,o ma-ssimo. ,Il 16 ma_g-.g~o 1930 Jl 1~r.11stor-clinò u.na 6duzi-one <lei 20 per ceinto e -due mesi dopo, 11.cl lug,lio, fu ,cJini:nMo I'« ove.rti:me ». • è 1baista. rii 19 ,di ,,~g-osto 1921 fo a-nnunzia:ta una r.mav,a 'l",iduzione, .questa -voHa a 30 aH' cm e 'a tari;r;i è a11cora ~n -wg,ore. Ciò signiica ,u,na ridu7,i-one gen.e:r.ale idi 17 sohdi aJl'-Oira in idue .a,n11.i.L'1ait1m~nto 1de.l 20 per ce:rrbo pùrtcrà i,I salla-nio a 36 .s,o!di at·-ora, ohe ra-ppreseinita sem__nre 1,l ol-di aneino del sa.- 1.!ir:,o massimo .sino al ,ieb'hr:i.io 19.30. V'è ,po; 4m·a1t11a r,ugiio11e .per l'aumc<rito. 1L,e Jc.ggi 1dch"bmmii,irazio11e i.mpeidis-:co-n:ol'arnivo ,di 1lrra-ndi imaiSse ,cli oper.a.i eur,opei. IOiò ma. ,!C'1meire dte molti opera• 'S~hiaivi .dcfl'it!d11s'bria clcLraociaio pcs.sano ioercarc 1hmpiEìgo ;,n ,altr.i ,cam1)i. E" 1~robatl:hle dhc un.a nuova compagnia d.i cni::;ainizza1zio11e ,e ,di nuovi sci-01}erri 1 ctc-: ,meta li u.rgi10i possa rv011',re i-n,iziarta. ,L"a\htb~l:,e1amnen~o ,dc.1 ZO ,por ce,11.to 1m11 0 dhe ,u.no .sbrava1i;cnnma per calmare la 1i.rnoquiDhczza. 1delle ,m~se od impedire \;li llllCV•O sciopero. ~na 1meua ,da rrag:g,Lunger-e per trOlv Mc ,l1afiorza .di 1V1oloi:rtànecessaria. a tiren1?a,cinqnc .anmi... ,(oon nn ,nL::o forzato). !E i 1mic.i wmici ! ·Chissà ,cc a ,d,ir i11!1 no i n11·1oiaimid. qua1ncfo .sa1lranno... ~si ade 1llll ,numrnre nel1\e stcl!nze a s.i11istra). Ohi è? Chi è? EIMINOESOA. - Nossn110. Clt,i vuoi -ohe sia·? Sairà li ,ba1bbo ,alte q•inca a. Non fa.r.ai ,veidere così ,a:bbatltut,o. CAJRILO Gcaativ,o). - Il 1baJbbo! M'ha fwtro un hci'. r,c.ga,lo .anche ,lui. Quello sì éuv,o,ra 1frmte ,di; rrn~ìcni. Cosa far:1 a,dcsso, ,q,uainclo ,dov,rà ,slo,ggiar,e · dc\ ques!io palaizw, ,dav1c ,si ,trovava. così •betije... iP,enchè ,clm1re,mo ,a:111dc1Jrcen,edi qlli, ,lo ati? ,[ cncditori, Oa b.ainca l))ren- .c;orammo l1utto, ivcnideu-,111111it0urtuo e ci 1buutenainno 19n ,una istraidJa. Alt, è or111rible... è or,ribtl-c .... SORTO.LO 1~dal 1di dentro co,n voqc allCigna). - Sì rpuò ? CARLO {.ìralbl::fos.a,me.nte). - No. ,FfM1NCESOA. - Autendi un mOJrtento, ,papà. La''vittorida,e,ifascisAtbi basso ilfalseontusiasm nellael1zloanlmmlnlstratl,e delPolesine i;:scisti ca11ta.!) , ittùri:i. I lann() vinto, stravinlto nelle eleztorli amministrative Llel Polesine. Quasi tutti i Comuni, dianzi socialisri e pwohri, sono cad11ti nelle loro inani. Eia, eia, alalà. E" vero, purtroppo è ,.ero. Ed è vero altrcsì che le astensionj dal voto forono relativam.enre po:llc, o almeno non molto più frequenti ci1e negU anni preCef{lenti. Già, già. è così. Ma conte può esser.e così? Oh, la co.s,a è spiega:biJe. spiegabi1 is~ima. Parecchi giorni prima delle elezioni, i fascisti avevano già cominciato a giraire dal!' una ahi' altr:i casa. dall" imo ali' altro contadino. « O tu vai a votare. o ti bastoneremo, o ti boicotteremo, o bruceremo la lua ca-sa.'il tuo fientle. o sgozzeremo te e la tua famig;lia ». E andar a votare significava, già si capisce, votare per i fa.scisti: giacchè altre schede noJJ si potevamo mettere nell\m1a. Così si spi.ega come in parecchi luoghi l'affluenza alle w·ne sia stata quasi egu.aùea quella degli anni .precedenti. e cos_ì si spiega la « strepitosa vittoria» dei fascisti in quelle tenre, in quei Comuni, g!à cc-nquistati al Socialismo. Ma così si spiega anohe percl1è i fascisti vogliono le elezioni generali politiche. Elezioni del protezione d~I .ciallo. manganello, pretore, del con la mareSi provino però i fascisti, si prov.i-noa rispettare la vita dei cittadini che vanno a _votare, e poi ved,ranno se il socialismo sia morto. se i sociaJisti siano st-ennlnati. Vedranno clte sotto le ,ceneri d.:!lle Cooperative e delle Case <l-el Pop )b da !ero distrutte arde pur sempre, inestinguibile, l::i face del Socialismo. _.z &:co,r.,do ( crpiri:i;Qn.e tP,Ulbbkca. corre nl!e, il' lillcCtdf ,è thu.cno. a ,tulto. Esso ec:::ita, !.'&socai'ma, ,esso rer.:<lc forti al J11vo.rro.a, ,r!l}ds.a·11e ,i -n~i troppo ie.si, rcrice co.r,ag:giosi ,e mor:daci aiiabi.ti e scnSJlJ°li. ' Scc-c.n,do il JJCThSie-ro dei più l' z(coO'ì è iJTI,dL"'1J)CJI:.sab.r:,!,e,cir ~a v~Ea e per il so;•:w 1 :-:' r ,mi,~o dC'JI' tr0mo d-i '.;iC'.r,no e 01 si-o;tJte ! ! ! · Diff"lciì:.c-cei~a 1ro111pe,re -,~w.;'.::i prC,g-iudizif\ mosnr.aine a'. laJvairate:re cn?: 1:1 ~ua s1c·f~ reispcrilcnza o:ò che da tempo 4i:t 11ravaito r e..spori.i,m;e.,~to s icnbifico ohe cioè J' éllloool 11~011 accresce ma d.jmtnui- ~ la sua a'tJtruuda-.e .ail iavaro. La JJrw a fal lùsce spe-s-s-0 percJi-è gli esperirrnantj 'SQ"no,br,e,vi, n-on con,ra:lati. c. F.10pram1t,toperd1è ;non sono èorJ<i.nlti V}l,- llre,dt-varroonne. 1~-'La. -è a/llCora un minor ,1rr.ia.tc,dh/e ropenalio iscrupi q,uel tanto ,à.i v.:t:a oltc egli de.ve ,vo111Cl,fme ail daliore ,di .!.a.voro. U p-ogigiia è 1nhe cgili :aibbassa con l'a;kOOf'. il v at1ar,e~elllc Poehe crr:e che. 12/PP<lirljengon-o a J11•. . 1i! -breve ,nC111~JC> rd<:fl,ripaso, Le pOdh,e c,re n.:IJl:e <ittall coosa 1i La.vara.. sQno queYie Je oo~e 111-alble{Jtlla}iegili è tUomo, libero e éi!Klipan,de!lit.C. Salo Qtici: temJlo .aipparrbìene p.rcwrjo a 1ui, a!Ua SU"1 ifa.rnrlgiha, ,ailla. sua das.se. Ouesco è il !Sdla tempo che ei~i può ,d.eiliaa,re alla ,sua is-truzi:onie,aF!a s.ua iricr,e::1.zione, alma or,g.armzzazione <li ,mestieme, .aiHe <iucs.tioai ~:itli.cl1e. rLa speranze n,cffaiv:v;enirc delLe classi ,fia,v<>.rat"rici ri-posa •sulla! 11.aldica;~acnuta•zòone •dei oonvetr:i. Peir.c·ò ,r,J i11iù g;r:a,n,dem-emico djel popoi-O è ichi .ro-v,ina quiesite mentJi. eh.i -fe indebcl:soe ,ILe!I ~aro amtere fun-zion~te. .Prirn o 1niarnioo: 1I'alco0tl. Cli operai ,clil-co110: sieai,za viirto •tle-S:s,una ,gfo'-a. Bbbe,11,c, :,e, os-o ~:nne: « -la: atas- ~e o])'eiraia ,ttan llua p~ior ùl·C..mico ,di q-uieis1a 1d.airin:1.ta ,gicùa. Jo la ddio! » ù..,'o:t~imism-0 1Più ,1nfor.;àa,to al!Je.rma.rtO con eacess.i •di ~~Prim:ttnte :i,11,quletlu!cf.i;ne, Qtte.-,to è rii pr-ddotto 1deJll'allOQOI. Il signor Sergio Pedroni di Cine- A n:es.s-wno ,è ltJainto pe..nicdlQS-0 qunvrct ci scrive per far sapere al pubbli- to ,aig.1:i ,;,tall.iamii, dire? 1a1~1.e ~enza ciò sQco che è stato lui - non iscritte al ao ,p:)r cne!dità ,zraMa.hi·da l\litm ,gt.11a11Ule J;artito comuni.sta - a proporre al.la fa.città ia iPaissau-e ldaE',tmo ,aJfia!ltTo ecLega proletaria cti {flleUa. città cli di- cesso. INdi omn IVQ&11iaimo etSSe.nc su:perscutere sul ,wstro OJ·ticOlo « La ber- fic~alime,r..te ,aJIJ!eigir.i, rarn.,z1,iluit't!a ::a Jl'OS'itr,a Lina degli istrioni» e a presentare opera ,tle<n de ,a clue ii ILarv.Ctraltomn lcllbbiam,o l'àrdine del giorno appronJilo. Dice Uin .saf.lcfomrautrme. No.i IT!IÒ,n ci l\',ojg.liiarno anche di averlo fatto senza subire la ini;arn!lar-c, vQg1liam'o vie:dle.r ahiirur:o, voimposizione di alcuno. Lo dice lui e '1:litc1lm'o\~elcùemdiifù iJll1t~dem 1ti, p:ù capa,ci di ~voro. noi, lealmente, gliene diamo atto. Il signor Pedro11i,però 11-01c1onte- 1 ~ ~e li! ~v,~,o s~nv,:,Le pe;r &11ii altiri sta che i conumisti diricrenti della Le- puo ~:,Qva.r.sii 101 ,meml~t ,alblJ.l'utnle <la:! iviga abbi.ano sosie1rnto, ~,otato e fatto 11 ~· il l~vciro :per la ,li~r.a:z;io1~e deill~ votare - o contribuito (l far votare c.a!sse la~.oraitnce ha ibESQgtlO ,di UQmll' ordine del crfomo medesimo Vuol nr ,cii::? ,vf!dtaJ1,o 1ahfizrrod,h, ie ia:l)b·,a,no samdire che la /arte avuta dal Pedroui g,u,c tr.Q'dd:o ie mente lSalna. 1iella faccenda, l'llÒ diminuire, se si Si dm,rà ,dunque 1liQgj!ierie Olginu (fe,ci~ vuole, il contributo dei puri nel vro- sol:lew,a 1 alk'l iiat!iica? vacare la vota.zinne_.1101e1liminarlo. 1Lu1n.1._\?;\i ,da m,Qi. ti! 1:>'elllSierrIodi ,v,ol~l\ci ;11Per conto suo, l' e_r!I egio sig:1or Pe- tr,o>rnette;r.c o~me ht1JT1be-rig;uasta feste. droni., non si ,; mai c,t,cnrto e tanto P.ure ,no,n de.ve esSi.'~re ,cLimenr&ia.1:0 omeno sca,u/alizz1lio delle verfidie e gni ora idi,-e 01oi MOigJ!ia,moiirmal!t7;a:re ".a deUe maiala.te swmpafc riel giornale Yita ,d'.eif .Pr-Oil!~tiair:la:teo ,ohe it'. ,t,eunpa 1d:ef dei puri contro di noi e contro il 110- suo 1r1,p.ow ,è ~I solo ,tea11J>O pe/T il farv-o.ro stro Partito; si è scandalizzato é im- e pen- ,ta: i&'llnl il~betntià. · pennato perchè abbiamo usmo lii/ lin- Nessuna, -tra.se <li La•ssallc ,è più spe:s.- guaggio aspro contro liii soggetto isc cit-aiba ,di ,q,ue-sta.: ,« iI lavmaitQr,i -sono perverso, un lurido arrulfa.popoli -- la :nupc ,su .oui ~ ,cisse.re ,e,dhficarta J,a lurido, lo ripetiamo signor Pedroni, chietsc1.rdci'.J'aiv;v,emmre » ma mohto :m ra·· anche a. costo di dispiacervi maggior- raimemte pe111siia111110 ailile1albne is:ue ,J)a.1'0':e: mente - e ora trova. sempfici e spie- « L'.a~to ,o.n,0ir m-onlclliial'J<elei ,d~fono nuogabili « parole stonate» sconci epi- IV'OlcJleUoe:lél!SS:' IL.1.1Voirtél!bl''ioi ,de,ye o.acu.µateti come questi: « Giornale che fa rre nltttli j iV'Cjs-tmi p·eullSi{u·L Allrc a'.ia:ss:i lavenir il vomito soltanto a guard<trlo », ,v,ora!)r1ci n1,c11,c1o11wiei11i1e>iù i:I ,gù.ogo 1 dc- « deposito di inunon.dizie ", eruttati e ,g,Li c,11;pt1•e,._si,què r 1ngri sClbiaizzi ,cJe;gl,i stampati dai puri co11lro il nostro spt':T';~.:er;11tin. ,è le awre ,e Le i,11nac1oe l-e:{- giornale. ,.z,,re'7.o;e t<lw~1,: :5c;,0oohi ». Ebbene, con lmona pace dell'anima iDia 111m.a:rnorromld.a ioois,o',t11.z,dadb!'01:•odi Ped1'.oni, noi affermia1110 che un re. ldldD.11 Ki~nltà ,èie-J an01vim:e,Tùto lttraie 'la 1wmo che si scandalizza e si adcnta 1 tntha pmoletania 1ccu1hro l',allcoctl ~a: .sua f}erchè ,r.oi diciamo rudemente pan.e forzia on~ 1 glt"/o,re. al pa.,1e e canaglia alla canaglia e Dott. Vittorio Adler. trova sviegabili gli insulti immondi alla bandiera immacolata di uu vartito operaio si giudica da sè: egli è degno del « purismo » nostrano o viù e esattamente dei sostenitori del « pii rissimo ». Compagni proletari, leggete Effondete I' 11 A vanti I,, .BOJ~TOLO .(,1.:. s.l - Ho caJ).ito. Sc~reloi ,cli taito. PRIANOESCA - Srnrà m<'9:,lio ohe v,1ida ,io ,di 1là -e ;'.o 1prepairi .... C' AiR1LO Gcomc aiiiforrarn,dosi dispera ki.- 111c1n~c a. un' iclem.). - Sì. sì. Va. P.l~Ai\/OE3C.A ,{oscc a si,nistra). SCE!\'A ULTIMA Carlo, Giulia; poi F,rancesca e Bortolo. OARruO (.rjim,a;s:losolo, .si •g-uar,da in ~irr,o). - Ah, firnu,mcnte ! ( O,rii;1ia a iilubti gli wsci: •silenzio. Corre .alla .scri- ,v,ainl::a,pr,enide 1m "f.ogl'o e scrive 11erv,osa;mente. Poi ugge~l 1 a, scrive 1· it~- dirizzo e lé!!scia :suJ ra:v,o.lo. FlrcJ11e ,il 1bob~on,e •del cain1.J)an,e.\lo. Ccnn.11aire Giulia). La ,mia ,valigetta, subito .. C011 .f' imper.meaibile. OEI.JìLJf1A-. Oho:amo La sigrc.ra ? CA~LO. - No. no. La signora sc1 già. Via, fa presto. OLULJiA. - Stel>i:to, svgnore. tE.sce). CARLO (corre iar~la 1cassa forte; l'apre ù1 fretta, ne •toglie denari e <lo::uirn:e,nti. la ,rrolti11de. la cianjo :~ c1ùivi niella sot:rafara). GIULIA (ricQm1)are con :a val\ge:ta e 1"à<mpe.rmc.aibi..le). - l)C\'O a,·,·C.-!ire 110 1olumffcur per la v:c(t:lr,1? OARLO t~tibito). - No. n:r. GiliUlliLA. -- ,J),we Yani11e L-nig-i ,per :a ,Y,al ',roia "? OAII~LO (c. .) - NQ, 1ti Ito detto. Va, 111011 1ho 1D\ù ,biso,g,no <li nlt!La. GkUUIA. - /Bacm 1v,iag.g:io, signore (esce ,f.a1oc1~cl!o ,segini ,di .stn,n~ore). C.'-\JRiLO ~pnemdc la, .vali,gi.a .e ' aiV'v,ia in ,ft;cttta !)CT ,usdire. 1M1a:g;Lm'ro sulla s,o- .glia, lSi ar,reisba. DCpon,e 1!a ·v.a,hg.ia, conr,e ia!lla s,cniw.uniia, aì,fia1;r.a i~ -ribraitto 1di 1Rranoesca, ,e lo 1baci.a: arPPas:s.io- ~1iaiflameiatc. Po.~, corn:e si .:-Nvidn,amo I-e •v,oci ,cli Banrolo e <li F1·andes.oa, lasci:.1. iii ni•bm~Ubor,i,p!1Dt11ck )a Naìi~ia ,e fog1~e, sillgÙtiozzando, :v,eir~o l'~g,n-o.to). FUMNOES.OA{lc!alle lS.iao1JZe <lii s,rnistra). - -Oa,r'.t 1 , 11ai Jinit,o '? .Pt~siamo Citt rnre '? Canìlo ! (si iafiaccia). Cau1o.

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