L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXV - n. 39 - 23 settembre 1922

L'occhio degli stranieri La • Revue des Dettx Mondes >, 1'autorev-Ol!e '))Ubblicazione francese, si è spesso occup:aita de~ fasti der fascismo in Ita;l'ia. Nel suo uleimo fascico~, parlando dell'ulttma crisi mi,nisteriailc e dello sc:iopero generale, accenna a,tla più profonda, crisi che esiste ne,] nostro Paese da cui ha rampol,lato la gramigna fascista: • I fa.scisti. numerosi, bene inq uadiratl e bene ,armati, orga.nizzano ·delle vere ,spedizioni; essi partono in camions e vanno a distruggere n1idi rivoluzionari. mun~cipi socialisti. giornal1i, sedi sindaoali, Camere dei lavoro. Ma la v!iollenza chiama .la viol~nz;a e il comunismo, che era abbattuto alla fine dcl' 1920. ha ritrovato nel 1921 un:a ripresa di v.italità. Questa situazione paradossal•e non sarebbe possibile che in lta,lia cl:orvela fiducia dc) popolo non si è anc<Olmabituata a tutto attendersi dallo Stato certtra1i,zzato, creazione recente, e dove sopravV1ilve la tradizione storica deNe lotte e dei par_ titi nelile città e nei comuni, guelfi contro ~hibellini ~- E. dO!po aver fatto un quadro impres- ,;ionante delle violenze fasciste perpetrate tn questo scorcio di tempo, concludie: • Ma l'esempio della violenza e cleH'iaissassinio è veramenl'c il miglior mezzo per arrovart:! all',o,rdine a alla pacificazione? Di ra.p,-presagl'iain rappresaglia che coS>avi anno di'Ventando in Tta~ia la sicurezza el il lavoro? Se una crisi industriale cfa lu,n.go tempo minaccianrte. viene a togliere! H lavoro a certe categ-orie d'operai. è 0011 1a violenza che si risoh·erà il problema dell'a disoccupazione? Non vi è sa,lute, per i popoli, che n~ll'obbedienza al1a legge: ,ma e·ssi han.no il diritto di vigi:l'ar,e a che lo Stato adempia la sua alta fun.zi.oine, che non è soltanto quella d~ e'ssere gendarme ma di far regnare l'ordine e far rispettare. da tutti e per tutti. l'a giusti- -zia». Quando riviste serie e accreditate cotne quella suddetta parilanc, del nostro Paiese in questi termini. nesisuna meravigLi,a che le azioni dçlVItatia. all'estero segnino un continuo ribasso. Anche senza le proteste della II Internazionale e a'intervento della Federazione sinda.cale di Amsterdam. la situazione italiana è conosciuta e giudicata in tutti jli ambienti politici del mondo. E non certo favorevolmente. La « Riazon », giorna.le borghese di Buenos Ayres del 25 iluglilo. scrive: « L'organizzazione fasci.sta iitaliana, la quale in origine è stata softauto una as- \ociazione destinata ,a fronteggiare gli ecces'si degli cstremistt roS1ci-.è di-venuta oggi un pal'tito politico. I!I fascismo - irrequieto, im,pulsivo e turbodento - è incorso negli st'essi errori ed eccessi che combatteva nei suoi .anersarl •. Oggi la Germania pan; isentire una speciale predi,lezione per il mscismo, tanto che si è recentemente annunziato che Mussollfoi vi si sarebbe recato per organizza.re• le caTIIIÌcienere tedesche. La stampa rea:i:ionaria tedesca, e in modo µ,articolare quelta bavarese. esalba le gesta del fascismo. che vorrebbe •trapiantato nella giovane Repubblica. Dalle esaltazioni ditirambiche degli o,rgan.i monarchici e reazion:airi togliamo questo brano del!'« Hamburger Machrich1en • del 18 agosto, che non e certamente un elogio per l'Ttal'ia: • Roma è il caos. Comanda Ìl re? TI Papa i' La rappresentanza. popolare? Una classe? Un partito? AbLa-sso il par!amentarismo decrepito! Cosi ~rtda queJ,!o che fino 1a1 ieri era l'orga:10 governativo. Viva la dittatura! Co- ~i vno'lt· il giornale democratico più ::nportantC! della capitale. i ~ocia!isti deliberano lo sciopero ge11e:-ale: i fascisti rispondono oon la moòiii!'azione e lanciano un ultimatum allo Staro e n.~n a., Governo. perchè provi la sua autorità entro 4,8 ore. altrimenti il Fascio assumerà il potere. E I!.<> Stato obbedisce ... Con questo ,i è risp,,sto alla domarnda: Chi governa? I• fascismo è diven·uto il potlere ». Ii e Manchester Guardfan » del 1 agosto ha pubblicato una ~unga c~rrispondenz,1 s~1lla occupazione fascista di NovaTa mettendo in rilievo la complicità delle Autori,tà con l'azione degli squadristi. Dopo aver ironizzato sullo spettacolo. 11n po' riciicolo. dello sfilamenbo dell'esercito di occupazion'e. conm'nua: lll1Qglilo ,ima tprid!lesta fiemai(ìtutti: Oh!). Cioè, 'VIOr.neri farre U/ll MOil o... M~iA. -- Si fa fu-aitie, ,adesso (tu.tli !ridono). MA:~00. - ... Un vo:to cht è poi u11 .aiu- ~urio: ohe fìriaJJ1JCesca, non .sii laisci v~ea1e <!a?. lall)alull".ae selci1UJT1ne ,da I ,dclllalro e rrimalrrg,a fe,d<;;le c1 Gi.o.vairnni, ·l'unico u,omo ,deg,11.d0i 1\ei {liutti: Brav,o!)_ JifA:RiI-A. Ouiesttaiivolit,aflha indovinaita. QloVIANNJ. (profon1dlarrn1enite commO.S5o, si <l!VlViaiinial a iFun:cesoa 1dhe Sll1a iJ!: u,n camfu, paaiLicJiìss,imo).- GJ"iaz,ie, mio 1~ iMamoo. T1tt di.e passi per iii comico de1La .nootira OO!mP3®,llia, questa !Volta rmi l11la:ii falflto ICOrmtlUO!Vt!!rC toccaQ;ib ~ ICOlrda, più iòefl!ioa-ta crie,1 mio ISelllt~. V!Oìi lluiìn, o ccnm>algnj, a.- vere oaipi/i!o idi ,qwl'e ,paissiomeair;da il llllio icllJOJr'e p,e,r ,questo fiore ,ded:ca'to e ~ife ,cli V:Hlaiyooohia, ma v,oi tutili lSaipet,e ~ qwlì ,oo!Ja,ieoli si hP- :J>Otlronio .alita rn,ostr.a innione. E fo, « Il loro entusia~mo e la loro energta sovrabbondante hanno prodotto una forza che li ha rC111uina potenza pericolosa. La loro fede e il loro patriottismo e pervertito• si sono forgiati in un'arma a dannlO d:el loro paese•· Il « Diwly Cr.onicle,, deJ.1'8,a,g,o'st'osi occupa della lotta dell'Italia contro l'anarchia rilevando come sia proprio l'organizzazione fM!cista che lm rewlmentc paraJizzato il Governo e c,Olme siano i costanti incitamenti di questa che fomentano i disordini. La « 0 \\Testminster Gazett-e » deL 14 agosto annuncia senz'altro - sia pure esagemndo - che la mattina del 24 ottobre avrà luogo a 1.apoli. !)rima di marciar su Roma, una concen.trazione di 300 mila fascisti.. Sintomatico poi è l'allarm'e in Francia per •l'annunzio detla costituzione di ull!a sezione parigina del parti.Ilo fascista. A tal proposito I'« Ere nouvebLe », giornale democratico. riferendosi ail giudizio' di altro quotidiano francese, definisce « u,na impertinenza » tale pensata! e così scrive: « Il fasqismo italiano è n.art:o per 1,a lotta violenta e 110111 può vivere che c0n la )obta violenta. Non è un partito politico, poichè si afferma con mezzi che esco1110fuori det1•evie legali. Non ha d.ottrirna politica... Ci pare che ~I progetto di un trapianto del fascismo dall'Italia in Fran.cia sia cosa chimerica. Innanzi tutto il fascismo per bene riuscire ha bisog-no cl~ avP.re di fronte un Governo molto debole, un potere centrale impotente; ed è ques.to i,I caso dell'Itali!al dopo Vimmenso sforzo d1 ella guerra. Non è im•ece questo ih caso della, Franda. poichè la licenza politica non può ra.cTicarsi che laddove la libertà p011itica comincia già a morire. Occorrerebbe un;ai giovinezza J.~bera del 1,roprio tempo ed e1ìtusiasta. M usso!lni ci ha 1-accontato che l'e sue truppe contano un buon numero di ragazzi di 14 anni. J n Francia il p,r~mo mon·eill<>che volesse darsi in tale età ad un movimento poliìtico correrebbe il rischio di ricevere d'elle buone sculacci.ate dai suoi parenti. In qu:anto ai giovani dai 18 o più ,a,nn.i. le preoccupazioni scolastiche prendono loro tutto il tempo •e scemano il loro entusiasmo•· E la rassegna potrebbe continuare. .. Unsocacdcaol II pariz,,url1hasl Il conflitto esistente tra i comunisti ed i sociaUsti italiani di Zurigo per il possesso del RiStorante Cooverativo è noto e .non ha bisogno di lunghe illust·razioni. Dopo avvenuta la scissione rtel Partito, tra comunisti e socialiSti, erano state iniziate deUe vratiche ver cercare un accordo. Questo doveva essere vossiblle, come fu possibile quello raggiunto in riguardo al patrimonio del Partito. Ma così non fu; i co,rumisti menarono il « catt JJer t aja » e tent<Jronodi modificare lo statuto della Cooperativa in danno dei sociallsti ed •in proprio favore. QuaJ,ifossero le loro intenzioni è facile immaginarlo. I socialiSti cavirorio il latino e tagliarono corto. Si valsero deae disvosizioni statutarie e dichiararono che i compagni usciti dal Partito non avevano <R,cundiritto sulla Cooverativa, la (fllale era una istituzione del Partito. Un comunista si rivolse ai tribunali ver veder riconosciuto il diritto negatogli dai socialisti. Il tribunale gli diede torto. Egli ricorse in Avvello e questa volta il tribunale gli diede ragione. Contro questa sentenza i socialisti ricorsero al Tribunale federale di Losanna. La causa fu discussa giovedì 14 corr. Il Tribunale federale sentenziò che, a norma dello statuto della Cooperativa, chi è fuori dal Partito socialista non ha nessun diritto sulla Cooperativa medesima e respinse le richieste del comunista. Con questa sentenza la rincresciosa vertenza è chiusa. I comuniSti, oltre a non aver alcun diritto sulla Cooperativa, hanno qualche migliaia di franchi di spese d·a vagare. Triste sorte che, francamente e sincerape-r QUJain,l·o ,s,e;nta 57traz.ia1J"ill1'alilni im,1 da Qflleism ,rilnuntia aiti~a,mia p,a,r.tc di fer.Eicità, pwe mo ,POiSSO 1alb1ba:ll'dona.r - mi 1aJ!llru Ki]spema,z:ion,c, ;pe,rohè \St!lnoo ·che 1!,o ,amor.a ,aJLt,ri,do.viea-,i 1d!a cOimpierrie, irulcri ·1ruseig,na:m,em,ti ,da fo.rntr:e. E cO!mCmi falVellie IY1i.sto ,coonlbaith 1 erc vittoniosaim~nlte icQt:Hbro 1!.e ,teimpesite&oa- !lleJ'IJa!t1edlail~amwri,a1, ~el cie,Fo, tC~Ì mi vetdir,elLe SOAJ)(mtatre e <v.vn.oor.qiem,,tie pr.ovooate ICPa~iaicai~tisverj,ade,glli ,uom·mi. (Si aJCCJalscia ~u wna pam;ca, vinto idla~.Lo ISfiorno). FRAINiOES'GA ,Gd4e h0i seig,UJit,o !hl ·cliiscor., ,sio piair!lgl€1nido isilke111z.i.Qsaimeinlte, ·all 1t1l1fime parOlle OO<ml)ia tiln sinig!hio,zzi ,e si -r·lbtna aJOQQm~0/ta 1dia ~n-eise l()hc oooc.a 1dì1ICQ!l!IÌOirit0m:ia). M!AiRCO,tjooncùTJ1ticsaerietà). - Q,uan1e 1laiormte PÌlatrlS!eir Ili fiiglli !Peu-colp,t ideillRi IP,akfuL. ,Gfv'llaJ fa .siLor,p,i,abUITia poetioaJ inon !ha, la, Miritù idi far iso.r,n:1d'ere n~oo, Aln-m Sr-0, Fiel ioe ieid iaiHnri ·ham111,0 dei 1Segmi di <l~sapprov acio1ne L'AVYMHtRt!I DM, LA90iwt1'01t!I mente, non ci aUi..etaC. i dispiace sopratutto ver i comunisti averai in QUOnlt fede - ooche Perchè, alla stretta dei conti, saranno.essi che dovranno pagare le spese. Ma che fare? I socialisti non provocarono il conflitto, non intentarono il processo; essi volevano l'accordo, rintesa. La colpa dunque non è loro, ma di altri. Morto? n,a e QUJa'llhì preea~ non ,mam.caJno aI1 ,det~ ,tami 1dteil 1 Via,TJ)g'eil'o!... iE W iP« quiesro? iE' forse im or t,o H Viamig,eiJP? E' ,ta111to ~l s~mo !\llna rneatlità ohe gf.li ~t.eSiS& >SiliO'i m.emioi e 10011,w--1Jtori idevono a\llluiairU-o. l P'.!1efti .adiaiviainiq ~e lew}te, erano ocm'lino ,fil mw,memibo ,dln c'.lal5\se. Ed ha1,nn.ifoii1nùt<>' 1ocil iiaire le I e,gil1e, ne ,ooo,pe-. raltiv:eie IO~ ida!re iait V.ungielo il •ooniten,uito dlelf.a ,!dtlhal ,dii 1dlal$e. l ,fursdl.sti, id!aJ1 'CWlltoLo:z;o, co.s,tittwisoO'- n,o 1 -siTl/daJoa!ti e ,aJi isin(c:Ea'.oaUtiJ fianmo wiar tLcaire Qttetl b'oic~ ohJe prima rim• prnveraiviaioo · ai 1S10cia,1iìsrtfr. Senza :!a ;tes- " :H sooiia~~snro è monbo », ,dicono ,fll\<t- oona ,ctle~lia., ,Caan~ idee! i)aiv'ow ll1iOfl1 !Sii amti s,l!ropjoaì~cfOI.Si il'e maru ,di coinpJa.- datviaa La!vonailieO. ir,aiSeJJza lai illetsseira cen1.za 1 • DP$oailalismlo 1è moriLo! d'el Fiaiscio .noo s,~ oolina ialilo,.stallmimfITTI- "E oh.e &ila1 'Veif'O », \Sii: ahledomo mo[ ~), iaJ!'lopìficina). :Gli l• .ch/el ,qgmi ~ ti Qpe-rai. No, aimi'ai!! Q1uaJn,te ·ivonte '~I russQCJiatii/V1,aniemlde aJ~ mo!'l/OJ)dJio...E pe,rus,ieu-oti.siialruooon mu ,dlJem,u:no, 1dìa.-- quln1d/i, ta{rl!che ncm 1Vicilet1doto, . pr.etù e i gLi ~mp:elriart'Onri-oma,ni,mJOintoe serppe1l-fa:sicislli ISIOU!b' ,oo~rerM.ai se1gu1Hre m <eicope:l!iJt./.0. 1E ,tlt.VtJtarv'.lai iv,vve .ancora... n·ornia iJ pnimbiip:j:o is,qo.i.0)1.Ji\Silia!. ,Ii! SQC\a!~ismo O~M ,è ìf !J)a<rtitoS-clciali- I f.Uloo'nalfo ,de] isoiaila!liismoISÌ soo fatti sha. Q~esho può enr,a,re, ,coane 1 ertranto tutrtli; ,quesho può am1dh!e 1di>s,soif.v,eirsii, ipe- mofflt!e vo.ltle, ~ecier dlali ,gtlmalsollJì,1 dai ,que.1'- !e pioc:ofo ,~ore1111Ze che isi Orr.i.emita,no in ;r~rc. !Mia il S!OO:iallisrno, !ILO, per,chiè ,non è o,g,ni ,erv,emii!emza .verSlo rul phù fOll1te, ma um parlruto, .sì .~etne 111111 faitto socia.Le clre i!\ITTl.O\lito ,blru .sernpoo ooqpie\rla]:Jfuata la! ,caissi S'Vì\t\U~a _'llu:tbi i giiarmi oome ir.ilsultbat,o sa.. ()gigi ISJ !Sotnlo ruLIIUlsi id iaiveu-Jo :s;el"l11aJtìO defJ!a,sCXCIJebfoang;hese. . _ . . vn !Ulna! ~ISSai ,di, muco ,e ,v,i hat11no me,sT,t(tte le &Q~m~ a1SS>001:airo,v,e; Qitlln~, ISO a ,cu,s.ttO\dl:ia il terrmo ed: rilJiul ~ ... Ma i1t tu.tiLele .Helgihe,. 1 isanlda!oait;t tle iooo;petr~ti.·- m!Cltito paizijelnltennenlfte !ha ,già i!irmossa,)'a ,ne, ~e dleidlenaizhonii isonro 11la nuovia sdc1età wn •oarrnlrniimio, oorqe mel imedio-e;vo 1i m001dli di~ 1P1età, ire µicc.oLe aisis.qci,a,z1otni di .c:om/mlemcllalnltti. ,e;cc emair.o1&1,lill1icfiiici d'e'!IJa iso:cietà oo~e-&e, ohe .hia poi distrnu bi/o,tutta ll,a sooi'età feiuda,1-e, i'.ia. quale, ba!S1alta· 1S1t1! :J)lr~~~io, era iin~aitibile ocin ila 1liloortà 1drl -commerci:o, <li m- \Cllustlru a e~. mte!1e1!1C che 1!1a SOOj,e,tà .a;fifiu,ai)e ,Si,a fisoo, itmmull~i'.le', ,è illtl!uiSJio':0leQ. rn!e è ilJ,UiSIÌio:,ic-e!r'eldetrie ,ahe .Ma ,v,Ìl())en~ sisiicmaiti·oafiinlisca IOOlf ;v1iln/ciere swlle •idee o su1 imovimenro ,c?eilillai .soo~el!à. Qoo,11Jti ~~ nori n.Q;1 \ha :oolrmn:eissl.ao Chiesa Rbma• cai~. IE' l1a 1re.allìtà? E il:a IT]eiatlltà n100 ,si 1 <lii• stnU!g1gc ,Tllè :si !doma. iE' la ,ver:iJtà. E iaHcma, ,ohe lde:vono farre ,g,li1ope1riaii? De.:v an:o 1oonJv~r.Jdein1sclliii quamto s,Opra•. Deivioino ,c~è ,rimame:reoomw,e più ,pe-rsu1a!Sli dhe (11,E\11al YQrJ.0a1lSSQOi'a©'kmlel di, dllaisse is:ha. n'iaNlV,emJi'ne. Sila! ~I'isQQiaffiiismlo, idh!e .:oo è soiLt,a,nto J1d:>erazione ,de,K,ac,Laisse 1dleli])r101dllll1tiori, mai ~ diUJSione 1dti truiiitie le 1d1aJS1S:i, \I)e1Ii(l1J/è mrup~tiaJ !)a II"%1e 0111momua 1deil iOaJ!)Ìitafl\e aci'J lba!v-Ojr'O; mmPnria ohie 1i ine!rrno] 1S1u ~tiìaam10 :iniva,no ~i cer,oarre iatl!rowe. "~LASAMARITANA,, (dalla tela ononima di O. COSTANTINI) Rossigna, paludosa, immensa landa: Di ruggine anche il sol igro colori Ma tosto sorvolando ei t inghirlanda Di un nimbo aureo rossastro di vapori: Sul deserto sanguigno che tramanda Solenni sensi e fra i rossi fulgori Passa la cavalcata miseranda E il vivo tien chi già penzola f uo1·i. Son due soldati e chissà qual flagello Per miracol lasciato hanno alle spalle:. Quanto sangue, che pianto, che rovello Pria di trovarsi nella roggia valle: Qui la stanchezza, la sete, il trivello Della fame nel ventre e ignote stalle Fiutando invan, farsi il caval men snello. Ma comparve la donna. Era nemica, E alla vista pietosa sussultò: La briglia prese, e chissà a quale aprica Via adduce gli erranti che trovò. Li condurrà dove la bionda bica Corea sull'aia vromette a chi oprò, E un cipresseto la sua pace amica Piova su quello che morto arrivò: D'una piccola gente al cuor straniero Col suo magico racco bussera La gagliarda, e ognuno il forestiero Fuor dalle mura in folla incontreril Come il dì che un possente, da un pensiero D'amore incoronato, esalterà La donnicciuola al pozzo, e l'odio fiero Di Samaria, l'acerrima,, cadrà. Da quel momento che la briglia prese, In quel divin sussulto, ogni ragione Di Stato, ed ogni guerra tra paese E paese s'infranse, e ogni nazione Il confin livellò, scordò le offese: Di sui millennii, sulla divisione • Di terre e razze, e su cruente imprese Sullo Spazio e sul Tempio il segno pose D'imperio un picciol cuore che s'indiò, Un balenar della coscienza scossa Che in solitudin profonda ascoltò. In quel momento nella valle' rossa Il fulgore del sole divampò: Fiera. diritta, la donna si e mossa, E vie di luce il suo cuore segnò. come ~,r ,ct:rre: « Sfa ziitto ». «NÒin ,dl'1re.sc:oocl1t>z.ze ! ». IPok ,1,ascema ia pooo ia. poco si MUQ!a). GI0VANN;[ (irimaisao so)o, is,i COl])ne il valto 1con ,fe ma:n.i e re1,9ba 1assoritlo. rpe.r qua1lchei•st.,amlteP.oi. ,giuaindai11do verso Jla pamte dor~de è u~,e,ita Fmamce.sca, a.<JChaima ,con tm .acco11Jto.n e1I qua Ie n Oil1 ·si ,SJa1 se ,SJia più fontie ila ,pi·età ,o l'iamo1re). - P,qyera, •oiierut,1.una, cile .sarà mar di te,rn ,(Ou'mid.i, come idestan:dosi da ll.lITT: SQgll1.-0, iSi SOtfOtie e g,Ì/ra g,ri OCOill mflanoo iad·~a ISCOO1<daei .serta, fermaindolLi ,su/~a ib~oicietta ooo la qUJa1!e ,è ve1111uto). A:h., 1ecco H m~o caivablo ohe mi aittenidie. OOi11a1g;gGuoio, vam111Ji, ;fa taioeire ~r ,tuo piccolo icuru-e e pensa isolo iati lbaltitifio di quell'aiti!:ro ,più girair1tde. fil in.LOs~ iPUÒ taioohe femma1re; 'l'a~tro, H più giram/d!e(,!letv,eibaltfore .semJP;rie più rnp1dl0, iseanp11e !Più fonte, pe,noh,è è •i I O!WlreldeL~ 111:u.o,Uv,ma ambtà. (I111ifor,rn, !La! -bioi.CJl:elteira 1S 1ia/vivi!a:; ,mell1itre ill de- ,1(1!rcll$Ser,cmiamlbeisi iè isolaa/t!o ,cfaii 1m'afgmlCRISTINA BACCI FONTEBASSO. ,liici ICOl!Otni ,d'ebl'arrobailemo, ohe Tiide come m 0.Jt~wriìo e OQrJ1e U!l1Ja prolJTliesstai). Fìl1NE,DBL SEGONDO ATTO. ATTOTERZO Un.o S:httdiP, ainr.etoolt!o sQn buosam,en~e, sor1i'Vam.iJa, d'.'.tvlélJllo, iseidie, itiu.tro iJn anog,ano f.Rrni'.ssimo. Sul!la scrwiatniélJ ,U1n •apparoodhiio iteùefowc-0.'Dr.e !I)Qr.t,e: ,!ia co,mune!T pad"1rbz.o 1dii Can-J 1 0, a 1MHam.o. Ubtreria, 1rneIC!h:eil11/e«~,en.eilt'airulkamemaa; s,imisJlir1a, q,uJe~!iadl'e ,dà 111e1l'l<ilPIPair!llam,emlto 'Cii B01rooi!o, ·a ,de,stira,q,ue1l!ila d1e comt11nilca coLk stiamze idi :Fira,ncesca.NeiPl'am,g1000 t,ra lia 1Paireice idi rno.111,edo quel1Tai idi' ide.sbr.a ~i aJ)lre una doppiai tiineistra ,oqn vet,11ate ·a ,COIJlctr,i. Un1 ainno •d~o ,g:ùi n.~itimi.aiv:vernianenlti idi V'1ll!arve-cchJ 1 a. SOEN!A ffi]iMiA. Carlo, Bortolo <1 Francesca. CA~L,Q 1(,hnpieidi, p,re&SfO dia. ooni1V1a11 i . ir•iV'Q!toa Bontiolo e 1Firia111,cesca, oho BibliotecaGino Bianco J comaaf stf elo scf opr1rro11rra Togliamo <lall' « Idea N uo\·a, » di Ales- spa vald1, capaci sç>lt:anto di riempire iJ sandria e dedichiamo agi~ eroi nostrani mondo di chiacchiere. dell'armiamoci e partite: « I comunisti, come ognuno sa, hanno frequentait:o i corsi superiori di perfe.zionamento neWarte bluffistica. E ne hanno tna,tto un eccellente :Profitto. Se le loro forze fossero i111rebaiione al fracasso che fann,o e alle vanteT'ie cli cui amano gloriarsi, a quest'ora avrebbero rivoluzionato, non soltanto questo mondaccio schifo, ma l'intero sistema planetia,rio. Do.po lo sci.opero hanno i!Janciato uno di quei mamHesti che tengonq ,sempre pronti nei] 1ioro casellario cintellettuale, nei qua.li si parla invariabiifmente ,di dittatura proletaria, di lotta armata~ di sch.iaccilameruto ciel nemico, parafrasando e plagiando ostentatamente Ja letteratura fascista. Dopo! le solite tiritere, delile qua,li iD prossimo ne hia. pieni i .sacchetl!i, escono con questa pomposa quanto grottesca buttait:a: « Li nostro partito ha dimostrato di avere una. organizzazione adatta alll oombattimento, alJ,a,resistenza e alla conbroffensiva ». I COirnunisti si fa~ belli dell'e penne d!el pavone. In alcune oittà i1 l pnoletariato, aggredito, si difese con quella energia che è istintiva neHe masse quando si trovano in presenza di tentativi ,di sopraffazione. Quelli che si sono bia,ttuti a prezzo della vita, fanno parte nelila stragrande maggùoranza di quella folla anonima, che n'on è 1regata ad aJcun partito, che esce sulla stra.cla ogni quait volta c'è ,dai difendere una causa che ritiene giusta. Lotta, combatte, s.i sacrifica, poi rientra nelle sue Ca!S.e.senza dir nulla, incurante di que1 che pothnno dire gl!i altri. I com,1111istlailt,tribuendo alla loro organizmzione gli slanci genero:Si · ,ed eroici del'la for.na, che non ha nome e non ha partito, a:11'infuori di queblo della Iil:lertà e della giustizia, commetton'O una appropriazione indebita. • I comunisti farebbero riqere se in questi •momenti il riso n:on fosse str(•zzato da nodi che sanno dli pian.to. Dai lungo tempo i comunisti vanno cianciando di lotta arm:ata, cli squadre di combattimento, di guerra aiJ fascismo con gili stiess:i isuoi mezzi. Migliore ·occasione di quella dello sciopero generale, pq- tentare da 1 l'oro prova. non poteva capitare. Quelli che credono aJlle loro fanfaronate si aspettavano chi'ssà quali azioni be!l!l'ich.e dai coonunisti in quellla circostanza. Invece? Delus~O'ne genrale ! Ness11na. iniziativa è partita dall'esercih, rosso. i;t quale si è confuso con l'altrc, tranquillo esercito che aveva puramente e sempi'icetm~nte incrociato le braccia. A fat11.oal posta, ·... loro scllenne scacco dove i1 comunisti hanno il predc,minio sulle mass/e: T,o,rino, Trieste, Forlì, Na;. poLi. per non citairc che i centri maggiori, lo sciopero generale si è svolto senza alcun scontro. ~atvo qualche picoofo incidente di sca11sissima importanza. · L'ora deHa demagogia è passata. La massa non beve più. Se i collllU$ti non hanno che le pistole dei loro' ,manifesti, possono mettere l!a paroliai fine alle loro: ve1'leità insunrezionali >. Bolscevichi e anarchici Coi loro bluff, con La loro presun21ione, oon la pretesa ridicola di aggiogia,re al loro carro i sovversivi di tu,ffl:ele tendenze, per poi trattarJi con lo knut; con l'abitucli~ne baggianesca e criminalie- di tacc,iare e trattare ·da; trad,itori e ialntirivo1 uzionari tutti coloro che non giurano sul verbo moscovEta .e sulfinfaLlibiHtà dei loro pontefici, ·~ comunisti sono riusci<ti ad alienarsi le s~m,pati~ di tutta il mondo sovversivo. Non soJtanita i socialisti so·- no costretti a tagliare i ponti con essi, ma. anche ~ sindacallisti e gli anarcbici. Le organizzazioni sindaca'1i direbte dai sindacalisti e dagili aniarchici, che aveiWl,no aderito a•WLrtt'ernaziona,le sindacale ,rossa, eccettmaita, se non erriamo, quellla <l'Amcni'ca., hanno ritir1ata la Ilo/l'Io adesione. In tutti i paesi si ebbero ed in parte si hanno ancoraj polemichie a:spr~ssime tra comunisti e anarchici. Memorabile, tra le tant-e, quella sostenuba. daM'«Umanità Nova» contro i comunista d'Itailia. Anche in !svizzera il giornale anarchico mosse accuse gr.wissime e attacchi vio-• l1enti ai qOlmunisti. L'u,Jti~ che abbiamo letto è del 2 corr. E' una OO!rrispondenza. da Zuliigd intitollata: e I forcaioli bolsce- ,1,richi ». Il corrispondente riferisce intorno aid un- coTIIIÌzioconvocato dai comrunisti zurighes,, nel quale fu votata una risoluzione di approvazion'e dei giudt'ci che pronunci.arono ila iniqua condanna contro i socialisti riv,olumonari russi. Ad un derto punto iil corrispondente ~crive: « Il compagno nostro replicò al Platten, facendo risaltare 'la raffinata e inaudita crudeltà dei dittatori russi nel tener sospesa la pena capitale sulle tiestcl dei condannati, per assassinarli qualora i loro compagni di fuori non cessassero la loro opposizione, ricatto mostruoso al quale nessun altro governo era ancor giunto». Dop.d vari altri rilievi iJ corrispondente medesimo così conclude: « Quella sera, l'atmosfera era satura d'odio di buona parte del pubblico contro gli oppositori anarchici, ed ho nota~ ~- lorosamente dove può condurre il setta .. rismo istigato ad artic dai dirigenti d'un partito che vuol redimere il mondo con la dittatura •. Da par,te sua la redazÌKJ/ne del e Risveglio » fa seguire questo commento: « Noi sappiamo bmissimo che domani i socialisti di tutte le gradalzionisaranno ancora d'accordo sopratutto... nel dare addosso agli anarchici e si concilieranno Ebbene, se avev,a,no forza, organizzazioni, armi e ttrtto quel che dic01110,era pre- nel nOJllC degli interessi elettorali, che ci,samente in quei centri in cui dominano sono' per toro i più ~portanti. Ma ciò incontm,stati, che avrebbero dovuto met- non ci impedisce d'essere oggi a fianco tenLe aMa.pnova <land'o l'esémipio agili altri. di quelli tra loro, cui furono negate perIl proletariato si è battuto a GenoWII, a Mila,n.o, a Parma. ad Ancona, proprio fino le magre garanziegiuridichedeDagiudove i comunisti hanno scansa O nessuna stizia borghese e vennero quindi colpiti influenza ,sulle masse. da una condanna più che feroce ed inE i~ proletarilato si è battuto non per fame. inizfare una offensiva, che potrebbe la- Pare incredibi:le che si possa tenere un ~ciar credere a una p,r•eparazione, ma unÌcamen1te per difendersi da,gl'i attacchi e comizio per applaudire alla forca rizzata dal.le mJiruaccie degli avversari Difesa per delitto d'Opinione! Altro che la legge istintiva, ripetiamo, non preparata da aà- Haeberlin! Ma cosa hanno in testa tutti cuno e non a,ttribuibile aJ!la capacità or- quei disgraziati che approvarono la risoganizza,tiva della resistenza ar=ta d'i al- l · uzione Piatten? Si noti che se qualcuno cun partito. Le gradassate dei comuni,sti, l'ascr1bvere tra i con.dannati è ·colpevole di quakhe a loro iniziativa. gesti individhiali o con- cosa - e fino a prova pa&nare non lo lettivi determil1(lti unicamen:te dallla esa.- crediamo, avendo la precedente esperienspera21ione s:ingc1la o della fdlla, 1tl La.sciar za di compagni anarchici innocenti barcredere che incendi accidentali siano 1p-110•1- baramente truci'dat· _ · 'è. t . · d. . 1 per no1 non c cura I per ragion I rappresa.g!t:ai, se pos- . • . . . seno attirare sulle spallle de-I proletariato dubbio che e ':ttlma d1 un agente provo. innocente la violenza dei fia<Scisti,certa- catore bolscevico .... ». me11te n,on servono a far credere altla gente che es.si siano quei tali feroci uomi:.i che vor·rebbero apparire, quan.dloi, non sono che dei cafoni e degli sciocchi sed!tvt!si.ul 1di'V,a,11,o do lclJSC'O!lltaJn oon ami&i:a eivtc!ett1te). Yll Olio cbriiarua.ti qu~ n<:l :mio studio ,d'uirainlte •l'assein©a<lel segrr,eita.rio pl'..rchè ide,v,opairl.aaivi di cose IDq1t0 ièelicaille. Mi 11:r,o.v,o tin oiircostanze à1fHci>'.i..(1M~rnÌIVeinitdxìJF:Iiancesca). Oh, tìOill .spa,v,e1111tair.ti, mi,a, ca- ,ra; Ja vita c;e1,Ioommeu-ci-0 non è lt,utta COOJ)a.TSa di 110!Se ,e ,g,uali 00 ,aJl/Lai Wi- ,ma spina ci .si <lo:vesse.disperair,e. Ocoorre calma e samigttte iir-eictido; ,e clhteder cornsi,glli a oh,i J)'UÒ es,se.r,e in gr.ado idi d-ainen 1d i simiceini, iseiwa ISle!OOJ1tcli fi111iP. er q11e.sto ho IViO]rutto kire aptPedllo iailla oOU1SUJmal1tieasperrlelf10al di .llai, sui'ocero rmo, e rutJ'adlelttUiOSsloalIeciihtdiine,di te, mia call"0!:Fnaincesoa... BORTOLO (con ,fare iUJfilPO' IS<ecoaltpoer it p!'le,c1,mbolotroppo J,unig-0!Ohe :1JOll1 g:i Las.oia 1Pr 1 esaig;rc lllju~lla•di buQno). .Ra.r.!a •cFu1nque, !SJ)ieig,al!Ji; ~'cli :sru.C'C'ei<fe? FRANCESCA. - Ba,z.iiem,za, J><llpà, aasoiail o 1 ài,r,e; 1110n .ca!Pis'cl iohe ide!V'esse1re q,u 1 a11,011.c C-OIS,a idii ben1 •girarv.e, se... E' un giudizio aspro e severo ma meritato. Che sia meritato, 1to <leve rioonoscere anche l'.«Azioln'e », poichè non ha reagito. CA!RiùO 1(~111I1QmpeoljcfJQJla, oon ,un sorir&so, ,un pa' oormrtlo.).. iNo, ,I]j(), IIlOO -te-. 1 m.eire, IFl!1a/ll·oosca,; ISIÌ ibnallltia ,di ia,ffairJ,, t-i iliiiPelto. PRIANOESCA. - Miai ii!11i idre •tnodo oi, ia IS,J>OOiaiJrrnenitle•, ll>Otremmoess,ell1fr 1U1(1itli? Non mr lhatiJ IITiiai pan-Jlal~o dei 1tluioi iarofiasri... o mon oo 111/fClilJte ••. No, no, ci k:feiv.e esserie quaìldhte ~ru idi g,!1afV1e, <li lbnu:IJ.1..Jo CAR!JO ,(idop01utli IÌJStlaJ11lt.e, r~httQ). AN1eltle 1na(g'iooe. 5ooo ·,ài ,ahie Sii. tiraltta. Ul111 lall11JÌOO. :itnlteresisait1q .amdhie, ,mmzikma .rìo ldett 1Mimstero, m'hai ~ m tutitai .s1ei&1rete71Zlal ah.e <Sis,tla!s~ lll'"' IPI'®ell!to Idi oailanile~, e fiùr<Se di re. .'Q,t.OOtZion.pe,er itUl(ltlj, J g:.etooni, af!meinrtm.ri, e iaJ111Cihie 1J)e0:' ial'OU!l] generi idi ve-- stim:eln!Jo'0~0!1'e d ,ifeslsiultli e :lie •peW pe«- ·scairP.eE. bbe.ne ,io, ia,'Pl)em messo su:1tarvlv\ilsiom, i a~riaa, idelfta: 'S!lo.tifia, ohe era 1de11 ires to pooai ,e~ e oedeftlt'II lfiutito ìt !bi)oooo cle}le ~ aJd 1lllai 1dil1liiai Idi Torro, iU'lba, ,ginaqcf~e- (Collitinua).

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