norme fisse si chiamano a!lc volte - i fi. gli cli Dio, i veri fratelli ed in vari altri mo.di rifiutano assolutair.ente di serv~re neJl'esercit-o e vennero perciò parecchie volte deportati in Sibet-ia. N~tiamo di passaggio che molti prati- ~n~1 la _fede ortodossa riteng,ono però i d'.ss1de'.1t1_nella vePa fede e si prefiggono d_1farsL ribattezzare rda ~or_9,prima di monre, senza di che essi credono di andare 9.Winferno. Già nellla guerra di Crimea numerosissimi ess? avevano ne,gato iJ loro servizio e vennero puniti; ancor più numerosi i rifiuti furono nelra gu<,rra mondi'alte al pur.to che lè autorità furono tanto incer_ le nella linea da seguire che quando, numerosi di essi, in Mosca lanciarono ra,ppello al popolo perchè rifiutasse di partecipare in un modo qualsiasi all11iguerra. ponendo in calce a! loro appello e i nomi e gli indirizzi, la corte marziale li 11.Ssolse. Costoro cotla vittoria della rivoluzione, non mutaron-o iJ loro atteggiamento e al tempo deH'inva.sione reazionaria mo:t; ,di essi caddero per la mano degli uni e per la mano degli altri poichè riusciva assai difficile a cont•rollare se questi 11011foss-ero dei- partigiani che rifiutassero per partito preso il lloiro sen·izio per sabottarc. Appena ristabilirasi un po' di calma. essi inviarono una petizione a Lenin, questi rice,·endola acconsentl dicendo che Ì! giusto che non si obblighi i cristiani ad uccidere contro la loro vololntà. Poco dopo ,·eniva emanata un'ordinanza provvi'soria ,della quale si riconosce,ra, il diritto a coloro che possorno dimostrare veri i loro sentimenti pacifisti, la loro ripugnanza ad armarsi contr-0 i loro simili, qualunque essi siatno, di prestare un servizio non av.ente rapporto alct:110 con quei detll'armata. Questa ordinanz,a era ancora in vigore il 2 Maggio scorso e deve in questi bempi essere stata coordinata ,ed aver preso vigore come degge permanente. Ecco i~ quadro schematico ddl'antimilita;·i~mo in Russia. P. P. La situazipoonleititceadesca Ut c1l11 di scen-a. Stlnnas laccorcdoalcapitalfirsatincesi. - I sindacoaptierai prant,sceno l'esacuzldoenlal'accordo. Berlino, 10 settembre 1922. (G. F.) Gli insegnamenti che ci offrono quotidianamente ai nostri occhi su quanto av,·iene nel campo deJ capitalismo internazionale dovrebbero bastare - finaJmente ! - a far comprendere al proletariato, ma soprattutto ai suoi ,dirigenti che per la classe operaia non esiste un interesse «nazionale», bensì un solo intere.~ se « internazionaile • d'i tutti glL sfnittati oo.ntro i loro sfruttator.i. Gli interessi deJ ca,pitali.smo furono, sono e saranno sempre inteirnazio.nali i111tempo di pace, in tempo di guerra ed in quel,Jo del dopo guerra, ch·e viene chiamato di ricostruzione, parola quest1a1che iSuona amara ironia quando si osservano le distruzioni continue che va compiendo il capitalismo in tutti gli Stati. I miliioni di disoccupati fra l'America e gli Stati d'Europa per mancanza di compratori nel mercato internaziona,'e, quin'di immiserimento delle popo!azioni dei paesi coipitii dalla crisi; nella grande Russia milioni di uomini che soffrono la fame. il freddo e mancano di v~stiti. di suppellettili domestiche e degli strumenti di lavoro. muoiono a migliaia, 1:: la :oro tragica morte sig,nifica ad un tempo l'imbarbarimento della civile Europa, e della opulente America del Xord. Situazione vera.mente tragica ed i problemi che si prospettano non pr,esentano una facile soluzione, tutt'altro. « La classe capitalistica è inc31pace di risolYere la crisi ed il protetariato nQn è ancora maturo per assumere esso il potere ... •• disse Trozki .aii rapprcscntan'ti della stampa estera a Mosca. Questa constatazione non ci autorizza per altro a far gettito dlei nostri principi dei nostri metodi di lotta, cioè di rinunciare alla lotta <li classe perchè la rinuncia Sl farebbe ad esclusiYo vantagg:o del cap:- ta!lismo, il quale non rinuncia mai nulla a favore della classe operaia. Tt oolpo di scena al quale a,bbiamo assistito in questi giorni e ,l'accordo intenrenuto tra i gtruppi della gran.de industria tedesca, ra-ppresentati nella persona (i:i Ugo Stinnes, e quelli. francesi JYeltram:- tc del senatore Lubersac. Ugo Stinnes, !'organizzatore &.elia S:- st~matica distruzione dell'industria. belga e francese dei territori occupati òaTia Germania durante la guerra. W1/0 d'ei maggiori cantori nel coro degli anniessionisti tedeschi - reclama.nti il bacino di Brye e Longwy, per assicurarsi il ,minerale di ferrio, ed il porto di Anversa, ritenuto i,ndispensabile all' esportauone aermanica - ; colui che fu un opposi- ~ore sistematico al Trattato di Versaglia e comhattè come tale il Gabinetto Wirth per le concessioni che questi « <l:-0vette• fare all'Intesa in esecuzione di qu.e1 Trattato e dell'« ultimatum» di Londra che ne s.eguì poi: Ugo Stinnes si accorda col senatore francese Lubersac pe-r la consegna d~ materiali e fabbricati Importanti una somma di 100 miliardi di marchi! Il comunicato ufficiale francese ci dice che quel Governo ha ,dato la sua approvazione ,all'accordo Stinnes-Lul,ersec, e si aggiunge che questo servirà aJtresì « a favorire le relazioni fra la Francia e la Germnnia. ». li « jusquabutiste » Poincaré tende la mano al « boche » Stinnes !.. Il capitalismo 11:011conosce che una legge: quella. de! profitto. Perduta 1~ guerr-a e con essa i giacimenti minerari e carboniferi dell'Alsazia e della Sarre e quasi tutto il bacino dell'Alta ~lesìa; perdute le ricche colonie e !a potente flotra merca1ntilc; legata da mi.Ue intralci dal Trattato di Versaglia; l'enorme s,·iluppo pres.o dall'industria americana e l'affacci.airsi del Giappono; tutta quest'a somma di fatti ha posto l'industria tedesca nella impossib~Jità di una riconquista della sua posizione dell'ante guerra. Per cui essa cerca ora di assumere la parte del « briJlant second ». L'aècordo di cui si fa tanto rumore non Ì! ~I primo che viene stipu'.ato fra industriali tedeschi e francesi. E' noto a tutti ..::o.me la Germania possedesse quasi il m.o.nopo·fo deH'Sndustria delJe materie col•ora,nti. nè tutti igli sforzi fatti dai Governi dell'Intesa e degli Stati Uniti per crearsi una indui;tria p-ropria riuscirono a too-liere ,quer monopolio. Questa primaver/ fra le fabbriche tedesche d1 colori ed il sindacat-0 francese dello stesso gruppo d'industria, ve-nne firmato un accordo, con l'approvazione dei rispettivi Governi, i111 base all quale l'industria tedesca concede alcuni segreti di fabl>ricazione a quella francese ed in comp~nso ottiene una compartecipazione agli utili che farà l'industria francese. Un accordo simile era voluto anche dagli inglesi - la cui industria cli colori creata artificiaJmcnte durante la guerra con forti aiuti governativi, chiudeva il suo ultimo bilancio con un disavanzo di un ,milione di sterline. quando la « Badische Soda e Anilin Frabrik », malgrado la catastrofe di Oppau che distrusse un11. parte <legli stabilimenti, distribuì ai !>uoi azionisti il 40 per cento oltre alle forti riserve e,d alle ingenti spese per la ricostruzionP. degli stabilimenti e d>icc-ntinaia di case operaie -, accordo che, iper il n~omento, fu respinto dai tedeschi. Trov•ato il terreno d'intesa, i capitalisti francesi e tedeschi csbendono gli accO'rdi in tutti i rami delle loro attività. Con ?a Alsazia-Lorena la Gennania aveYa prima tleJ.la guerra l'esclusivo monopolio della produzione dei wlfati di potassa. I te.. deschi affermano che \Vilson si decise ad appoggiare la richiesta francese di togliere l'Alsazia alla Germania all'unrco scopo di spezzare il monopolio tedesco dei solfati dei quia!i gli Stati Uniti sono forti consumatori. Due produttori che si facciano Ja concorrenza il vantaJggio per il co'lsumaoore è evidente. Ora sì annuncia che fra il sindacato tedesco e quello francese p'er la produzi-0ne dei solfati è intervenuto un accordo il cui SCO'!)O è quello di fogliere la concorrenza che s1 fanno vicendevo1mente. \Vilson è servito. Si era gridato tanto in Germania alla v'igilia della decisione interalleata che do- ..~va spa.rtire quella. regione in base >al rlsu:tato de! plebiscito. Per i tedeschi la perdita anche di una sola parte di quel ricco bacino avrebbe costituito fa morte di una grande parte dell'in,dust!ria pesante tedesca non solo, ma che le miniere e le industirie dell'Alta Slesia passate in mano a.i polacchi sarebbero state condannate al faliimento dato che il personale tecnico tedesco non sarebbe rimasto un sol giorno >a. lavorare per l'usurpatore polacco. Cosa avvenne invece? La Intesa non s: limitò ad assegnare aria Polonia i distretti nei quali si era ma:nifestata una maggioranza polacca. ma strappò alla Germania i più ricchi distretti nei qualì il p'lebi.scito fu fa\'OrCJVole a rimanere annessi aJla Germania. A!J'!naomani <leHa ingiusta e balorda decisione interalleata (dimmi dove vuoi ,divenire ambascùator-e e ti dirò come la pensi» scrisse allora Teodoro Vv olf nel « Berliner 'l'ageb!att », rivolgendosi al conte Sforza, allora ministro degli Ester;, cd oggi ambasciatore 'a Parigi) industrrali o ~pitalisti tedeschi, polacch1. franccsr e inglesi si misero subito d'accordo. .\llora i dirigenti dei Sindacati operai t•·dcschi si legarono « tout court » al car10 dell<a,borghesia tedesca. Xei tanti comizi organizzati dai partiti politici te<le- "chi per sostenere il diritto della Germ<1- •1ia su tutta l'Alta Slesia, i social-democratici e gli uomini p1u rappresentativi dei Sindacali fecero combutta coi na:ziionalisti di tutte le gradazioni, mandarono i loro uomini nei paesi dell'Intesa per ~uadagnarsi le simpatie delle Organizzazion:i operaie e poltiche d quoi paesi alle legittime rivend,cazioni degll3 operai t<'<leschi ( ! ?) e si dimenticarono semplic-emente di • tentare,. almeno un accordo con le Organizzazioni operaie polacche e coi socialisti po1acchi aderenti essi pure al!a Seconda Internazionale ... Così oggi i Sindacati tedeschi hanno preso l'tm,pegno d~l·esecuzione ,deH'accordo Stirmcs-Lubersac. u5,1.ndo della loro in flu'c,nza perchè i minatori facciamo dei turni suppletori e fors· anche che gli operai delJe altre ind'.ustrie noo turbino la produzione con « scioperi incon,s.ultil ». Dopo ila sconfitta dei metallurgièi della Germania del Sud. oggi sono [ ,metallurgici di Be.rlino che ,si vedono prolungato l'orario settimana 1e dia 46 a 48 ,ore, che significa <li fatto l'annullamento della giornata di 8 ore, poichè il « sabato inglese,. d<i6 ore sarà mantenuto co.i: pro,. 1an L'AVVENIRE DEL LAVORATOR.B l11ngamento delle ore di lavoro negli altri 5 giorni. Dopo !'assassinio di Rathenau l'lntcrnazionalc Sindacale di Amsterdam invitava i proletari di tutti i paesi a difendere la Repubblica tedesca. Il manifesto diceva: • It proletariato tedesco ha i•! diritto alla solidarietà del proletariato internazionale, come i proletar1i d'eg1i altri paesi debbono esigere dal prole~riato tedesco che esso non iaccia nessuna concessione alle forze reazionarie». I rt lingua povera l'Lnternazionale <l'Amster::lam chiedeva al proletariato tedesco di romperla una buona volta con la sua politica (li accordi con la borghesia tipo Stinnes che tanto •nuoce •ad indirizzo di sana po1:tica operaia anche negli altri paesi. Edo Fimmcn, se volesse parla.re, no11Jdarebbe certamente un giudizio favorevole sulla azione che hanno svolto fin qui e purtroppo! vanno s,•oijgendo i social-democratici tedeschi, dirigenti i Sindac:ati. ed anche alcuni clementi dei socialisti indipendenti. eRe>NAeRE DEGLI EMIGRATI Quali sono infatti le dirette conseguenze dello sfruttamento che la borg-hesia tedesca. prima, ed ora quella francese e forse domani quella americana od inglese. o tutte due unite, compio110 ,ul proletariato tedesco? E' la offensiva contr,o il sala1riato degli altri paesi, come afferma il manifesto comune dei comunisti tedeschi e francesi, e questa affermazione è rafforzata daJ manifesto che la Terza foternaz,ionale dirige al proletariato francese e tedesco. Deve il proletariato· degli a1tri paest, ~pecialmcnte di Francia e di Inghilterra, inten-enire in dife;;a della repubblica tedesca. di fatto nelle mani di St-innes. ar quale ultimo i Sindacati operai p.restano la loro opera? Essi potrebbero rispondere col poeta di :\lnosummano: Volete il serpente Che il sonno vi scuota? Donnite contente Costì nella mota, O bestie impotenti ... Chviuoilsetruirsi leggendo romanzi, ha i! dovere di scegliere tra i migliori autori: Volumia franchi I Goerther - La rivoluz.ione mo,ndi:ale Goerther - Imperialismo e guerra mondiale ½assalle - Il Processo per alto tr.adimento Beccaria - Dei Delitti e delle Pen,e Guerrazz.i - La storia di un moscone K uti - L'esercito del lavoro Konolenko - Il dito del diavolo Murger - La Bohème Pisacane - Saggiio riivoluzionario Vialera - G. M. Serrati con pref. di Pagnacca Gorki - Piccoli Borghesi (commedia) Balzac - Mercadet )'affarista ('commedia) Giacometti - La colpa vendica la colpa (commedia) Giacometti - H poeta e la 'baHenina (com- ~ia) Ibsen - Poesia complete; Catilina ( dramma); Com.media d'amore (commedia satirica); G'(i Spettri (dramma); La donn;i. del mare (rlramma,); Le colonne della società (commedia); Quando noi morti ci destiiamo (drammaì. Hauptmann _ I tessitori (dramma); Il collega Crampton (dramma); Elga (dramma). l\'1lirbetau - I cattivi pastori (dramma) Molière - Tartufo (dramma) Rizier - Il veleno (dramma) Ramoonc - Sei sottiml'i.ne in Russ.ia nel 1919 Trotzki - Il Bolscevismo, la guerra pace cl.e! mondo Goode - Il Bo'scevismo all'opera e la Volumia franchi 1.50 Bafzac - La filosofia del matrimonfo Orsi - Pudore sessuale; La coppia umana De Amicis - Novelle; Pagine sparse Grillparzer - I' povero suonatore Verga - Il capitano D'Arge Valcarenghi _ Alta marea Silvestre - Audaci imprese Sacker - I paradisiaci; I dispiaceri del cielo Macè - I sen·itori de!Jo :.tomaco Mantovani - Passioni illustra Civinini - Il rifornim.ento A nclreieff - I sette impiccati Valera - La catastrofe degli Czars Aitobelli - I decaduti Volumia fr. 2.• Gork~ - Rivo·uzionari e Forzati; Amor che uccide; I tre Hauptmann - Il povero Ell'rico (dramma in 5 atti) Dc Amicis_ Ricordi di Panigi! NovelJe Dostoiewsk1 - L'Idiota Zola - L'Assomoir; Il Dena..ro; Germinai 0tutti composti di 2 volumi); Il ven.lre di Parigi; Il Sogno Balzac - La storia dei tredici Maupassant - Chiaro di luna Orsi - Castità; Diritti sessua~t Zola - Pot-Bouille: La dé'bacle Ugo Valcarenghi _ A:ta Marea 1'olstai - Guerra e Pace (4 volumi) Do~toiewski - Dal Sepolcro dei vi"i M. :N' ordau - I Pairassiti Molière - Commedlne E. Zola - L;: Terra Petrucdli - Memorie di Giuda. Indirizzare il vaglia 'al nostro Conto Chèques - Partito Socialista Italiano - Zurigo - VIII-3646. Da Lagaao Il Congresso della Ca,nera del L::tvoro. Xci giorni di sabato 9 e domenica 10 ;i Ì! ten:1to il Congresw della Camc;·,1 dc; Lavoro, riunendo un,i settantin,l fra ùe- !egati e compagni isolati, convenuti da tutte le parti del Cantone. E' queste, un avvenimento veramente eccezioria.k, se s: considera che è dal 1913 che lh1ll si !;,cevano più congressi. Ha aperto il Congresso Gasparini, ~cgretario della Camera dei l:,avor.o, portando il saluto della Comm. Esec. a,i delegati ddle Sezioni, ricordando con sen... timento di so!idarictà le ,·ittime della reazione c.>pitalistica mondiale e .speciajmente i compag,1i italiani, m:artoriati dalla violenza fascista. Comunicò ai congressisti la presenza ctei collrghi C. Schurch, segretario della Cnione Sindacale Svizzera, Vuattolo per la Fcd. Svizzera dei Lavoranti Edi!i e dc: legno, Cafassi Fr., per la Società « Umanitaria • di ::'llilano e Canziani, per la Camer 1 del Lavoro di Varese. Canevascini fece la relazione morale, passando in rassegna il lavoro fatro in questi anni turbinosi, e l'amhninistratore fece il resoconto finanziario .. \mbedue le relazioni vennero apprO\·ate. Zeli ha riferito sulla crisi econnmica, ~ulla legge delle 48 ore e sulla disoccupazione. Il Congresso si è dichiarato d'accordo colla mozio11e votata dall'Unione Sindacale su questi prob:emi. Dorella ruferi sulle a~icurazioni, mettendo in rilie,·o le ingiustizie dell'attuale legge, ed illustrando il progetto ,dell'Unione Sindacale. Ferri illustrò ... d~gnamente la forcaiola legge Ilaeberlin, ed iJ Congre.,;so votò una risoluzione im·itante gli operai a votare • no• nel referend1tm. Ferri ha moltre intrattenuto il Congresrn sulil'iniziativa socialista per il prelevamento rii un'imposta diretta sulla sostanza. \\'yler richiamò l'attenzione del Con.- ~resso sulla coltura operaia. incitando i Sindacati ad aprire corsi ~era!i im·ernali di istruzione proletaria. Uno spunto del discorso \\'yler ha <fato occasione :ad un rappresentante del proletariato italiano, di parlare del fascismo, dei suoi orrori e delle sue brutture e det- •·eroismo de? proletari italiani in lotta contro i de:inquenti. La vibrante im·ocaz:one de! compagno italiano alJ3 solidarietà internazionale in aiuto delle perseguitate masse italiane, trovò un'eco entusiasta ne) Congresso che scattò in una vera ovazione all'indirizzo •del proletariato italiano. Schurch, per l'Fnione Sindacale Svizzera, non potè esimersi dal dichiarare la sua solid'arietà col proletarìa,to italiano, \'Ìttima della più feroce e bestiale reazione che la storia registri. e così ben illustrata dal precedente oratore. Comunicò che la situazione italiana. ha tutta l'attenzione del proletariato internazionale e ricordò l'inten·ento dell'Internazionale di Amsterdam. presso il Governo italiarno, intervento pro\·ocato dal Pa.r.tito Socialista Svizzero e dall'Unione SincDacale Sviz7.-era. Infine il Congresso, in segno di solidarietà col proletariato italiano, votò i~ se- ~uente ordine del giorno: « Il Congresso della Camera del Lal'Or-0 cl.e! Canton Ticino, riunito in Lug-ano .nei giorni 9 e 10 settembre 1922; Edotto degli orrori del fascismo in It:alia, manda un fervido e fraterno saluto di solidari& aJ Proletariato italiano, martire eroico della reazi10ne più brutale che ma.i la storia an11overi, e augura allo stesso che. rafforzato •spiritualmente <la questa sua lunga e dolorante odissea, abbia a sorgere l'alba !ttminosa che segni la sua ripresa ascendentale verso quei destini cui la. storia dell'umaniti lo devolve ». SuWemigrazione ticinese sia all'interno della Svizzera che transoceanica, ha par1:ato Borella, reclamando -dalla Confederazione delle leggi. 1protetti,·e e difensive. Su questo a,rgomer.to CafassF, per l' « Umanitaria» di 11 ilanro, ci tenne a far notare, in contrapposto a talune affermazioni di Borella, che oggi l'operaio ita.liano 11011è più iJ crumi.ro. In generale porta a:12i il suo contribuito alle lotte che combattono i compagni del paese che lo ospita. per il miglioramento <l'ellc condi1.ioni di lavoro. Oltre ad 1111 ordine del giorno Borella riguardante ì'emigrazionc ticinese venne "JJprovato anche il seguente proposto da \\' olf e che interessa i lavoratori italiani: • Il Convegno, trattando dell'cmigraz1rne, riconferma la solidarietà sindaca1e ai lavoratori stranieri occupati in I- ~-.•nera contro le avversioni e le persec-11noni delle autorità e degli imprenditori loc:ili, riconosce che un'inscindibi,le vincolo di inreressi comuni lega, su ogni mleri:ato di lavoro, i lavoratori d'ogni paese. fa voti che l'organizzazione sindacale italiana con1:inui nella sua opera di propaganda fra gli emigranti e crei più assidui e stretti contatti con le organizzazioni dell'e-stero, plaude all'azione svolta dalla, Società limanita.ria, augurandosi che essa possa svi'.luppare i propri servizi in Isvizzdra con l'appoggio della Camera del ].,avaro del Canton Ticino e dell'Unione Sindacale Svizzera ». li Congresso chiuse le !Sue laboriose ~edute dopo aYe:r preso atto de} lavoro fatto per il fronte unico cantonale. Sottoscrizion~ « Pro Avanti! •· In seguito alla distruzione da parte dei (ascisti della sede del!'« Avanti!. di Milano, la Sezione Socialista Italiana di Lugano ha aperto una sottoscr:z·one che ha dato i seguenti risultati: In fr-.inchi svizzeri: Ba rana 10, Gaspa ... rini .=;. Tarabori 5. Vita:ina e famiglia 5. Pincelli Bruno 2, Bernasconi P. 1. Ri/\·2 t, Pol!idi 5. Vii:ani 5. Disoccupato 0.20, Pedroni 2. Ba•:s.i D. 5. \forcnzoni r. Vi- •·iani 2, Bresciani r, :\fariotti r, Freddi 1. Gasio 1. E. Andreotti 1. Romano 1.. \.n.- drcotti .\. r_. Corchia r. \laiocchi 1. Farelli 2. Gortolotti 1. Tanzini 1, Dittardi 1. Lucchini R. 1. Xeuroni 2. Ender .\. 2. Dignola I. Totale fr. 69,20, pari a l. 305. In lire italiane: Casati A. e fidanzata T 5, Cas;;.1i .\. 1. Vcr_gani 25. X. X. 5, Va!enli:10 10. ~- X. 10. Xemi G. JO, Lorenzini G. 10. f'rontini 20, Losi 20. Totale lire 126. L'inworto totale in Lire ,·enne spedilf:o dirct1.1mente al!a Soc. Editrice. ,\,·anti ! » in ~1ilano. Da 'Wlat .. thu• Siamo agli i:goccioli. La lotta contro la legge Haeberlin si 11·1·irin;i alla fase finale. Domenica 24 anemo i! res;>onso delle urne. \lentrc i partiti l,orghesi 11era totale maggioranza, attra\·erso i loro congressi cantonali o locali si sono già pronunciati '.l favore il partito socialista intensifica iì la\'oro di propaganda perchè ùl proletariato deponga il suo no schietto. .'\. \Vi;,terthur, domenica alla Kirchen- :,,-e111eidha11<s.la,·anti ad oltre un mig'iaio di persone accorse, malgrado il tempo pes•imo. parlò molto b:me il Yecchio compagno Gre11lich '.applauòitissimo. Da Zago Trattenimento famigliare. Domenica 24 settembre alle ore 8 precise la Sezione Socialista darà una serata ;;. favore dell!a propaganda locale col sè- :;ucntc programma: r. 'f EX EBR E. dr.a,mma sociale in !1ue atti di Francesco \[isiano. 2. « Xon tutte le liti ~on frutto d'odio», bril'antissima far$a. 3. Balio. fino ali~ ore 4 de~ mattino. La festa m.rà rallegrata dalla dis't!inta orchestra « Union ». L'ingres~o è fissato a fr. r, pei ragazzi cent 50. Vogliamo sperare chè tutti gli operai che vogliono passare una serata allegra cd istruttiva ne: medesimo tempo n-e approfitteranno. Essi saranno ì ben venuti -e àaranno m.odo at,a nostra Sezione di fare maggio'1" lavoro di, educazione e ,di istlruz:one in mezzo alle masse. opera altamente umana e sociale. .\bbiamo anticipato la pubblicazione e la ripeteremo la settimana ventura in modo che tutti ne prendano visione e pos- <ano far propaganda anche nei paesi li',. mitrofi dove ,·i soino molti operai di lin- ·gua italiana. Chi è con noi deve aiutarci e javorn,re in qualche modo pel buon esito <lella fei:ta. IL CO:\llTA1'0. Da Vevey Lega Proletaria. Sabato 16 corr. alle or-e 8 nel Caffè Gambrinus si farà l'adunanza genera.le; Farà presente anche il segretario :\fognato che cl parlerà d<e; nostro movimento. Sarà bene che anche tutti i reduci de-i Xoi italiani che nr:n abbiamo diritto di paesi circonvicini presenzino all'adun.a,nza 1 oto, si donebbe almeno aiutare i com- ,;ud<lett.a.. nel lor-0 interesse. pagni svizzeri nel loro lavoro di propag-anda. E poi a.bbi<!_mo1111gra.n;de numero •li ticinesi che dobhiamo persuaderli a 1·orare contro. Questa lèg-ge che 'a borghesia dice in ùifcsa -elcl!o Stato tanto a destra che a sinistra. non è che una partè del programma di reazione d_c}governanti svizzeri che temono la nostra forza in continuo aumento. Se do,·esse trionfare la borghesia, do.. mani donemmo subire qualche altra an- !;'heria. Si ricDrdino i la\'oratori che mentre le spe~e militari aumentano senza po- ,a. si <liminui>sce l'aiuto ai disoccupati, si cerca di abbattere la legge di difesa dcgii inquilini. si aumentano le tariffe doganali ecc. ecc., tutto a danno dei null'atenenti. Possa il proletariato svizzero in u1,o IL CO:\nT.\TO~ Da .&.ben Avviso di convocazione. Tutti i soci appartene11ti al Gruppo :\lctallurgico Italiano, sono cordialmente i1witati alla riunione indetta per sabato 16 corr .. alle ore 19.30 nella ~,ala ,del Re- •tanrant Giinter, per trattare il seguente Ordine del Giorn,o: 1. Lettura del verbale; 2. Relazione finanziaria deJ.'o sc;opero: 3. Andamento del gruppo; + Varie. Xessuno manchi. IL CO~IITATO. Da Oe»llkon sforzo supremo, rigettare questo àttacoo Sezione Socialista. della reazione, e si.a un primo i>asso su! Domenica 17. alle ore 9 ,ant., ne) Rest. terreno cli offensi,·a; lo sforzo infine non Heimat avrà luogo l'assemblea generale. è grande; non -si tratta di una lotta san- Sarà presente un compagno di Zurigo ~u;nosa, solo di recarsi compatti alle ur- che fiarà la relazione che si avrebbe clone. e trascinare con sè gli altri 1av1Jratori n 1to fare nel!"assemblea precedente. Nesche per una cosa o l'artra 11011,0110 nei suno <leve mancare. nostri ranghi. Ba LueePna Ai nostri denigratori. A tutti coloro che osano dire sfacciatamente delle ingiurie contro l'« Avanti! > noi risponderemo francamente che essi commettono una gra\"e ingiustizia, appunto pcrchè aessun giornale italiano ha (atto mai una, critica così vigorosa e giusta della questione sociale come ha sempre fatto il nostro giornale socialista. X ess= altro giornale meglio di lui ha saputo far conoscere al popo!o lavoratore tutti gli inganni che gli sono stati tesi dalla classe dominante; nessun. altro ha mai ,parlato così eloquentemente dei diritti dei lavoratori; infine nessun altro giornale ha mai saputo confortare quei miseri che soffrono la fame e muoiono 1bbandonati nei tuguri di tubercolosi! Questa è la pura verità. Altro che dire: !'«Avanti!» l'hanno la~ ,ciato distruggere. Tutti quelli che dicono: bisognerebbe fare questa o quella cosa per meglio ,riescire, non sono capaci neppure di difendere e <li fare rispettare i più elementari interessi della propria esistenza. Lai queUione sociale non si risolve coi più turpi pettegolezzi nelll' osterie, parlando male dei po,·eri diarnl~; alle spalle degli m1i e degli altri. Pensiamo. invece al vasto prob!ema che dobbiamo ,risolvere per la nostra redcozione e per quella dei nostri figli, che se per ora è un compito superiore alle nostre forze, non bisogna sfiduciarsi; la propaganda. che metodicamente. ma con insistenza, ci fa il partito soc:atista. con tutti i suoi organi. ci fa spera,re che il giorno della redenzio11<' verrà più presto <li quanto si creda. Da Glnev•a Lega proletaria. li S. C. T, di Ginevra in unione rilia locale Sezione organizza per c!omenica 17 corr. una gita di propaganda a N:;on. Per tale occasione il nostro 'legretario tecnico 1lognato. terrà una. conicrenza. che avrà luogo a'J.le ore 10 nella grande sala del Castello. S'in.vitano tutti i reduci, vedove e genitori dei caduti in guerra, a presenziare a. questa assemblea che è di grande impcirtanza per tutti i martoriati. di gucrr.1. Nessuno deve :astenersi da .questa manifestazione di solidarietà per la difesa dei nostri interessi morali e ma.tcr!ali. Il S. C. T. Il Comitato. Da Affolteroa. Albis Sezione Edile. Già da parecchio tempo \·~ene pubblicato su tutti i giornali operai delJ'a! S,·iziera il boicottaggio della nostra catego• ria, perchè i signori capimastri di Affolrern volevano ridurci la paga a ta1 ptl!Ilto c:he 11-01o1.ar-<.'bbestato più possibile sbucare il lunario. I migliori com,pagni partirono in cerca di laYoro in altre località. piuttosto che c;ottomettcrsi, nella speranza che mantenendo il boicotto i padroni sarebbero venutt a migliori condizioni. e ciò sarebbe certo av,·enuto nel più breve tempo, giaerhè del lavoro ve n'è molto. \fa >>oisiamo degli ingenui. credevamo che la razza del crumiro fosse estirpata: completamente. mentre vediamo che rina- ,cono come i f1U1ghi, o. per d!Ìlrmeglio, 11011::0110 mai morti: difatti a prendert> il posto dei compagni partiti è arrivatoda Lucerna Sevianli Do111enico di Belluno, da Mettmenstetten un certo Colombo da Como e Croci di Villa (Ticino) prc,venien'to da Zugo. Xaturalmente que- ~ta bra,·a ~ente avrà il coraggio di scusarsi dicendo che nop lo sapevano che ·1. piazza cli Affo'.tern era boicottata; ora però che vedono 'i loro nomi al1,a berlin:i •e ne accorgeranno ed anann'l modo dì rimediare. Operai edili. nolù accettate lavoro per Affoltern ! X on tradite la vostra e la nostra causa!' JL COMITATO. • • Sanvito&e . •• •• LUGANO •• •• La Sezione di Ginevra. Lavori cemmerciali e di lusso,
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