L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXV - n. 38 - 16 settembre 1922

Verso -ì' unificazione dei partiti socialisti di GePmania ln ltaàia si sta IJ)lieparamdo, anzi è già preparaita, è già beli' e pronta la scissione; 1in Genrnrania i partiti, che si erarno ,scissL stamno, preipairand·), awi hanno già quasi COITl!Puutala !lor-o \111UOva llil1 Lf,icaiz,ione. In Italia si .stanno scunl~ndo, mentre gli avversari più si fairmo audaci; Ln Germania si vogliono u111ireper salvare la Repu1bolilca contro le a1nd.a!oie deJila reaz,iane. Noi già scri,vemmo ripetutamente su queste colonne che malgrado certe amallogie, vi è tuttavia fra le condiz,ioni dei sooiaUsti italiani e queillc -0ei sa~i.allisti tedeschi 'llna sì ,1yrofonda di1ferenza, iche non è lecito applicaire iSenz'aluro agli umi la tattica degli altr,i. Quel che sta avvenendo in Germania, ,però, è t>a1leevento, che noi sociallisti italiani non ,pos9iamo pass:1. re indiUerenti 1dlavanti ad esso. Anzi esso è evento di grande importanza irrter.nazicmai(e. Dobbiamo quindi e vogliamo seguurne le fasi JJrincipali, salvo a dire poi il nCYStro parere quaindo sarà data forima definitiva al programma del nuovo PaTtito unificato. Separati,si dllirante la guerra, i sociai!Lsti tedeschi - quelli clte si chiamarono lndipen<leinti e quelli che conservaTono l'antica denominazione di Partiti Soci!aàdemocratico - si combatterono aspiramente fino a ieri. Oggi vedono che, iJ)er la cLivisiooe del ,pnoletamiato, .\a Re,pubblica è gravemente minacciata 1dlai monarchici, e 1Che lo stesso governo repubbHcano, trovandosi ,nelle mani di una maggioranza borghese, è ben ltrngi da1I voler fare gl,i i[-lteressi della claJSSe lavoratrice. Si ,può dire di più: <•ggi vedono che le dassi borghesi non possono 'lrberare la Germania dall'atbisso un cui esse l'hanno precipitata. Ma i socialisti nitengono che a tali mali non possono recar rime- <l:;o se continua110 a staire divisi, a combatte.rsi lreaiprocamente. Non tutti i sO'Cia1listi, è vero, sono di tale avviso. Nelle stesse file degli Indi pendenti vi sono ancora molti, - e alla foro testa sta Ledebour - 1iquali sosteng;ono che da una unione coi maggioritarii non può veniir nulla di buono. Che i Comunisti, poi, non ne vogliono senllir l))aJr1Jare, è SUJ)erfluo dire. Ma la grandissima maggioranza dagl• Indiipeml.enti è prontai aJ-h-1 nnificazione; ,i maggioritarii la desiderano tutti. E così, fra Pochi giorni. ci kovetemo forse davanti a un fatto icompiuto. In questa settimana ebbero luogo pairecchie adunanze dei capi dell'uno e dell'ialtro ,partito; e delle Jaro discussioni e dai loro favori è già ve nuto fuori un progetto di prog;ramma KL'azione. Questo progiramma verrà ora sottoposto all'esame del co.n- ~esso dei Magg,iodtari, idhe tavrà luogo nei ,prossimi giorni a Augusta e all'esame del •congresso degli Indipen!denti che si teNà a Gera. Poi . avrà luogo un congresso comune a Norimberga, e ivi si prenderà la dedsi.one definitiva. Che questa deoisione abbia ad es sere favorevole alla iusione. ,nessuno ne dubita. Nell'attesa, crediamo opportuno riprooiurre qui il progetto. Programmad'azione le aSDLrazicmi particolaristiche reazionarle. Il. Lotta contro la giustizia di classe. Riforma di tutta ramministrazione g\ucti,ziarta secondo principii sociali, st1. Magistratllltlél! 1composta di tutte le olaissi rd~l popolo. CooJJerazio11e deaisiva di °giud,i,ci profaini, eletti dal popolo, 1n tutti i rami debla giustizia. Abolizione clel,la pena di mcrte. Aboliziione rd'i tutte le disposiziionì di legge ohe, tanto nel diritto pubblico quainto nel di1ri,tto prLvatc, danno a\. la 1donna rnna !)OSizione d'infe!rior:ità rispetto all'uomo. lii. Politica finanziarla ed economica. Radicale ampia riforma finanziaria, fondata sul primciUJLOdel'la tassazione delle fonti e deLla distrihuzione degli aggirav.i secondo la potenziailità economioa. Parteci,pazioine diretta del Reiich ai proventi deille imprese capita>1is,tiche. Dir,itto d'eredità del Reich nei gra,di d't lontana parentela. Partecipazione del Reich a ogrni ~rediltà se• condo il ruurnero degli eredi. Impedire og,ni sottrazione alle imposte e ognL fu,ga di capLtali all'estero. Forti tasse. sui guaidagni della speculaz.lone, e so:>eci•almente sulle azioni gratuite, aumento ,dei daz,i d'es;portazione fi:no a impa.dlionirnsi dei guadagni s.ulla valuta; ma,ssim.o rigore circa le divise estere per mezzo di un efficace controllo· esercitato da uffici commerciaili all'esteno. Assiourare a'lla popolazione i generi alirneintani, i,n pirinm dj~ pane, patate, carne, tatte e zucchero; fa. vor,endo. a tal fiine, le cooperative e chiedendo la loro collaborazione. Promuovere ila costruzione di case dii llitiilità comune. Combattere l'usura su'l materia!le edilizio. Conhrollo dei monopoli economici pr~vati. SociaHzz,aziane 1crelle industrie prime, specialmente di q.ueH0. mi i.arar ia. IV. Politica soc1ale. Protez,ione della forza 'lavoratri.ce, completando lai legislazione sociale. Riduzione deLla durata del lavoro neLle aziende peri1colose e dannose alla salute. Limitazione id~l lavoro nottLLTno petr gli uomuni e divJeto del lavoro n-ottu.rno per donne e giovanetti. Dfvieto d'ogni lavoro a scopo di g,uadagno il)er rragazzi ancora soggetti all'obbligo soolastioo. Assicurare la libertà di coalizione e il di.ritto di sciopero. Allargamento dei diritti cijViil[i e<l economici degli impiegati. Sostituzione deJla «aiuto tecnico» con istituzione che assi.curino i lavori necessari nelle aziende 1più importanti per la v,ita per mezzo della autod1dliscÌl))lina degli operai, con la cooperazione dei sindacarti. Sufficiente assistenza ai membri della società; bisognosi, iinabili al lavoro e disoccupati. Istituzione d'un unico diritto del lavoro. Trasformazione del sistema dei Consigli economici in una rarppresentanza degli interessi s.ocial-polifici-economici degli operai, impiegati !Privati e impiegati pubblici. V. Igieneed educazionepopolare. Socializzaz,ione delJa Sanità pubblica, degli Lsmtuti !d'educazione e di li corso dell'evoluzione sturica mo- cultura. Scuola unica con carattere stra che il CaJPitalismo non può dare laico. La religiane deve es.sere dial mondo i))ace, ~avoro e pane; ma è ohiarata affare privato. Riforma delsempre più chiaro che solo pel socia- l~ scuola s~c_ondo 1 Prinaipii socialistihsmo l'umanitb. può raggiungere li- c1 pe~agogtc1. Collegame~to della ebertà e benessere. · d:1caz1on.e con la produz10ne mateAll'intento 1cLi riunire nella lotta di nale. VI. Politica Internazionale. cl.a!Sse tutte le forze del proletariato, per conquistare il potere pohitico, sopprimere iii dominio di classe e attuare il SociaiLismo, il Partito Socia Hsta Unificato di Germania, prer.- dendo le mosse dai principii del Socialismo scientifioo, si prefigge in ~11ima linea i seguenti obiettivi di lotta: I, Difese della Repubblica. Riconoscendo che la Repubb!!{';l. demc~ratica offre, per la lotta dei proletariato lavorn•orc. il ;>:ù v.:i.sto campo, la !)iti ~:(lllra base e il p!l,nto di ra1ienz;1 ; t, la .1·tuazione del so-- -:i·, !ismo. il P;irtito So.:i·a lisr:l L ,1ifi- {·ato di Gem1c:nia ch=('de la lutta più a:-pra e ser.7.a riguardi c')TI'.r·; tutte le aspirazioni a restaurnre 1 , monarchia. chiede h trasf0rmaz.ione dell:-i Neichswel1r- f :ni.li-zi'..'.I dei ~ei:.:h) in una sicura arma di d:fcsa della Re rPUbblica, ·1 insaldamento jc!:'u11it:i del Reich, trasformaz:one della Repubblica in uno Stato organicamente unito. Questa politica esige che nei paesi del Reich la polizia e la burocrazi:i siano epurale dai fautori della monarchia. Ampia democratizzazione di tutta l'arnministrazione, a1utonomi.1 cimministrativa dei Comuni e delle Federazioni ·di Comuni, lotta contro li caipita1ismo e il dominio di classe dei possidenti ha11Jno scatenata ,1a guerra monlCLlale. e dopo la fine della guP,rra si rivelarono completamente incapaci ad assicwrare una vera pace. Una tale paice può venire soHanto dallo spirito del Socialismo intemazioniale. Il Partito Socialista Unificato di Germania ol1iede la contmuazione d'una politica estera di inteJSa e di ricostruzione tenendo conto della potenzialità della Germania. Bssa vede ne;Ja ricostru,,,i 1- !1e dei territori J1istrntti nella Francia ettentrio11Jatle e nel Belgio t1'11dovere morale delln i~cr""lan:a e il mezzo inevitabile per migliornre. con questa restarurazione, i rapporti fra ! popoli. Essa esprime però la convinzione che lo 1continuo sfacelo clel1;'economia dello Stato e del popolo in Germania come pure il terribile ribasso della valuta rendono assolutamente necessario tm a<leguato alle-• viamento degli a-ggravi per le riparazioni. La guerra dell'imperialiismo •e la sua continuazione nei trattati di paoe hanno provocato una grave c1·isi mondiale: nei paesi vi.ncitori, ,disocOLI/Pazione, ristagno nella produzione. invend~bilità delle materie prime e dei fa1bbricaU; nei paesi vi11ti, L'AVVENIRE DEL LAVORATORE diminuzione id.ella iorza compratrrce dei salari, peggioram.ento delle condìz,ioni deJLleclassi lavoratrici, espropriazione rcLe:lceto ,medio, obbligo a fare una concorir.enza spietata. Guerra, criJsi economica e trattato di pace hanno fatto sl che le classi lavoratrici di tutti i q)aesi sono diventate i vint.i del!'imperi,ailismo. La lotta contro la politica impeiria:listica per la modLficazione dei trattati di pace e per vim1oore, ,con u,na interr..aziona.le1 organizzazione ,de)I. ~U1iiitto, la IJ)olitica di potenza e di violenza rende neoessaria .ru1nione del pro• letariato rn;on!cliiale Jn unica solida fronte di battaglia. Cli obicittivi dì lotta del nostro progiramma d'aziQJne esigono la più alta tensione cLi forze idei prnletariato, il rinforzamento di tutte le sue organiz;7.azion3, pontiche, sindacaùi e cooperatMste, ,la piena compattezza e uruità <lella sua azione. Perciò i.I Pa;rtito in,vita tutti gli operai, Ltnjpiegaiti privaitu e pubblici ad attuare l' tmitù. E' dovere di tutti i compag.ni ,di apporsi con la massima energia a ogni tentativo di scission'e e dì spanpagliamento nelle orgarnizzwioni sinda~li. I po,stuJati del nostro programrrn.\ <liebbono diventaire la base della lotta di tutte le orgarnizzazi,oni imbevute di spirito socialista. Con aumentarta fidiuc.ia nella vittoria, con forza rinnovata si 00111:Pierà ,cosl la mLssione stor,i,ca de11a cla9se lavoratrice: la realizzazione della società soCkalista ! to o atti ai Propri compagni, - egli non sarebbe altro che un fellone, degno dei tuo~ amplessi, cara e leggiadra ginevrina. In questo caso noi dovremmo deplorare che il tuo direttore abbia tatto scuola a qualcuno. Abbiamo poi osservato che nella nota redazionale posta in calce allo scritto del presunto « operaio sociali- /sa» che si pa.rla di infinocchia.ture. Ma come? Che forse il tuo redattore crede di ~vere a che fare ancora con quel tal francese ....? Speriamo di no; in ogni modo tu iaresti bene a dirgli di non toccare certi tasti. Sappiate Poi ambedue, che nel par - tifo socialista nessuno in/ inocchia e nessuno si lascia infinocchiare. E con. questo facciamo ,nmlo e v1 salutiamo cordialmente. NOI. L'antimilitarismo nRussia Per poter parlare cieli' antimilitarismo o di non importa quaile altro fenomeno russo è indispensabile conoscere quali siano gli s'tra.ti più o meno gr.andi nei ""-'===================e=,:è::,============• quali si cliv'icleul popolo russo. sero ad un piccolo p,ri.ncipe guerriero dei paesi Scall\dinavi, pregandolo in questi sensi: - Principe grande ~ potente, le noisfre terre vastissime sono ubertos.e e gli uOlmini laboriosi assai, ma noi siamo contÌtl1uamente assa.liti cl-a aJl<tri popoli, non abbiamo nessuno che oi guidi, l,a.discordra ci divid!e; Vi,eni coi tuoi guerrie.. 1ì. governaci, tll sarai i,1 nostsrd principe. A unaragazza"tussicusa,, E' quell10 che cercheremo cli tratteggiare in poche parole onde parlare poi più a 'lungo clell'antimilitarismo in · pa.rticolarc. L'amabile concugina ginevrina, diretta da quel fior di purità che tutti conoscono, si dimostra più stizzita e fJiù rabbiosetta del solito. Schizza vete,w e bile da tutti i f)ori, dà in ismanie isteriche, cerca. di graffiare e di mordere come un'arpia. Perchè? Cos'è successo ? Effetti della stagione? No; poichè la temperatura è piuttosto bassa. Perchè dunque tali sfuriate? Effetti della malattia congerùta, incurabile, che l' affligge dal giorno della nascita: la socialistof obia. Questa è la causa prinw delle escandescenze passate, presenti e· futLire. Può clu,rsi tuttavia, che a JJrovoca.re gli eccessi odierni abbiano concorso altri el.ementi: l'isterismo politico e mora/.e, i manrovesci che il suo p(Jftito si busca in tutto il mondo, lo sgretolamento dei suoi castelli e forse un pochino anche ,le frustate di qualche nostro collaboratore. Quando il fegato è malato e il cervello disordinato tutto irrita. Noi ce le spieghiamo quindi, le sut irritazioni e le sue sfuriate. E spiegandocele le compreruliamo e... perdoniamo. Ma, con tutti i riguardi che si devono agli arrrmaJJa;tie con le maniere mtgliori, vogliamo muovere qualche osservazione, alla vezzosa concuginetta; Vedi, delizia, tu hai torto di a.dontarti ver i vizzicotti che ti dànno i socialisti. Hai torto per due motivi: I. Perchè i pizzicotti tendo,w a mettere in mosim i difetti, le magagne e i torti tuoi e del tuo partito, nel nobile e unu111Ointento di curare e mig!wrare limbedue. Sono dati a fin di bene dunqu<, e perciò. non dovreste avertene a male. 2. Perchè tu fosti e sei sempre fa prima a stuzzicare gli altri, con quell'acredine e quella slealtà che sono vropr'ì dei soggetti malati come te. Persuaditi, cara, che sei in errore se credi e speri . o pretendi di poter attaccare gli altri, senza eh.equesti reagiscano. Accetta un consiglio, dunque, Azioncella diletta: pigliateli in santa vace - i pizzicotti - non arrabbiar - ti, perchè, secondo una massima medica dei nostri vecchi, la bile guasta il sangue e conduce alla. tomba. llessandtral ditore ? Questa volta sputi veleno contro Cesare Awssandri,. perchè nel giro di un paio ,d'anni. sdrucciolò - o salì - secondo i punti di vista - dalla tendenza ,ruissimalista in qu.eSla riformista. Non ti accorgi che i tuoi sputi no,z raggiungono il nostro compagno ? Non vedi eh'egli, anche se riformista, sta qualche chilom,etro più in. alto di te ? Ci capisci ? Ci capisce il tuo onoratissimo direttore? Ma ragioniamo: Perchè Alessandri sarebbe un traditore ? Solo per - chè è vassato alla frazione riformista ? Ma allora tutti i socialisti riformisti sw·ebbero traditori. Prampolini, Turati, De Amicis, Jaurès e tutta una innumere e nobile schiera di uomini grandi, medi e Piccoli, che !ier il socialismo e la causa proletaria diedero tesori di affetto, 1..a:,voro, attività; tutti sarebbero dei traditori. Vuoi tu affermare una simile enormità? No, cara; riformista n.O11è sinonimo di traditore; solo gli ignoranti, gli ammalati ed i perversi possono dar del traditore ad un uomo per il solo fatto di essere riformista. La tendenza riformista altro ·,1011 è che una scuola socialista, cosi come •;cuola socialista è la tendenza massimalista, comunista, sindacalista e anarchica. Si può discuterla, si può avversarla ma non si possono ritenere traditori coloro che militano sotto la sua bandiera. Ma sparlando di Alessandri tu ne spifferi fuori - evir/entemente senza accorgerti - ima veramente grossa. Tu dici: « •.•. chi lavorava per la borghesia. era proprio Cesare Alessandri, perchè i suoi scritti no•n facevano altro ~hc mettere gli operai socialisti contrc, gli operai comuni ti onde (sic) Qttesti. non potessero realizzare 1' 1unitA dtlle loro forze ... » Vedi, ragazza, una volta gli operai socialic;ti e quelli comunisti conPivevano insieme; si bisficciClVano talvolta, come si bisticciano i fratelli, ma andavan:J a/Jlmstanza d'accordo; erano uniti, Of)erarano e lottavano insieme ed enmo temuti dagli avversari. Chi li di\'isc e scagiiò gli unì contro gli altri, fu.rono proprio i capoccia comunisti; furono questi che provvcaronu ia 1,;cissioné in quasi rutti i fJClrtili socialisti d' Eu.ropa. Tu, Az\011cella, queste cose non le f)U(li sapere, perchi: tu sbessa sei una creatura -- motto infelice, a dvre il vero - dRlla s"cissione provocata dai padreterni del comurdsmo. Ma lasci(lfno andare e torniamo a lìomha. Se,· come tu dici, chi ,nette gli operai socialisti contro gli operai comunisti opera per lcJ borghesia (ed è vero) i ca11occia comunisti, di cui tt; sei ancella, dividendo gli operai e aizzando, come hanno fatto e fanno, quelli comunisti contro quelli socialisti o il loro partito, han,w reso e rendono aUa borghesia il maggior servizio che si vossa immaginare; hanno colpito e colpiscono al cuore i! movimento proletario. Non ti pare? Mascalzonata La settimana scorsa tu ospitasti un trafiletto del tuo fratello maggiore Disorci"IJlle Nuovo di Torino, e lo ricamasti com.e solo tu sai fare. Per quanto concerne il trafiletto devo dirti che le parole forti di tuo fratello tendono evidentemente a star - dire il pubblico grosso perchè non se n'accorga del marcio ..,. della Danima.rca. Il tratellone tuo si scalda veramente a freddo. A che pro? Non è forse noto anche ai tacchi delle scarpe della serva del curato di Fra.uendorf che i vostri organi nu:tggiori vengono foraggiati dalla Russia? Non è nota a tutti la recente decisione dei comunisti tedeschi di non rinunciare aLle sovvenziorù russe nemmeno in considerazione della fame che fa strage tra i lavoratori della Russia? E un altro tuo fratello maggiore, il Comunista di Roma, non ha egli dichiarato pubblicamente, che voi avete un « fondo internazionale» per sostenere la vostra stampa, ossia 1·oi stessi? Non vorrai mica farci il torto cli ritenerci tanto.... puri da credere che questo fondo venga alimentato dai vostri partiti europei! F. allora, se i vostri organi, i vostri partiti ammettono di essere sovvenzion.ati dai vostri compagni della Russi.a, che e'è di male se qualche nostro collaboratore accenna ai vostri rapporti coi russi ? Via, scrivi a tuo fratelo Disordine che le cai..dure a freddo sono fuori di moda. La Russia, paese vastissimo, malgrado i suoi centosessanta milioni di abitanti è non cli men,o un paese a scarsa popolazione e eminentemente agricolo. I contadini. l'ottanta per cento dell'intera popolazione soruo poveri e mal i- ~truiti. h<alnnosempre cd ,anche ora fornito la massa dell'e'sercito. Un 'altra pa,rte poco fortunata anche essa era formata dagli intellettuali, professionisti, artisti, professori, grain parte dei quali v'i(vevasulle spali.e delil'arjsto:crazia. e ba.sta.va poi eser disposta .a lfa[lk da pm1tello che questa non avrebbe guardato tanto pel sottile onde che m.Oltti cli coloro che passava.no come intelllettnali quando ia loro venn·e posto il dilemma « chi non lavora non mangia» tro~ ,·anid'osi incapaci a util,mente produrre fuggirono di Russia ed ora dai cabaret di Berlino la111ciamola quoridi•ana menzogna tencbentc a infangar.e il regime aomunista del qua,le sono i più feroci av- ;rc11sari. La piccofa. borghesia assai ,meno alitlmeros,a delHa nostra, era formata da commercianti. piccoli funzionari ecc., i)u una cieli.e classi che ,,ennero più dolorosamente co'lpite •dalla rivoluzione, ora tende a riforma.t1si però, dopo l',i,ntroduzione della - nuova politica economica - è una dl~sse mo'lto instabile e glli uomini v'entrano e \\e ne escono con una estre1111afacilità. Gli operai assai poco numerosi formano l'appoggio migliore del nuovo regime. anche questi però provengono dai contadini in gran parte e presentano una instabilità che potremmo chiamare a flusso e riflusso; molti contaidini vengono all'avvicin1 arsi deWinverno a Oavorare nelle città e ne ripartono ai primi soffi di primav•era. I ~olclati sono un altro agglomeraanenrn ir.stabilc di inclivi:dui di tutte le classi e contadini in ispecie (il servizio militare attualmen,te dura in Russia da due a due anni e mezzo): Ì.e guardie rosse che dcil'e!'crcito formano il nocci.olo sono scelte tra gli elementi migliori e ,rappresentano la dLfesa più fidala òel governo sovie!tti!:lta: esse prestano servizio per un tempo indeterminato. Gli ecclesiastici. e qui ci ,soffermeremo un momentino, essendo srati ,mai alleati ma sempre assorbiti dal potere. non eb~ bero mai importanza alcuna. ~1,enllr,eda noi in tempi non lontani non era raro trovare ;I curato al posto d'omore alila tavola dei signori del luogo: in Russra invece il prete fu s:empre trascuraro e s,e tah·olta resta,·a dai signori per qualche servizio. il suo posto era ali.a taNola dei ~en·i e i SUJO•ciibi conditi del disprezzo che i ricchi sentivano per lui. loro cieco strumento. servo umilissimo ed ignorante. Questa sottomission,e fece sì che coL!a rivolu.zione il clero russo non ebbe 'nulla da perdere e rimase neutrale. incertto se iJ 11110,·o'.St;ito di cose avnebhc durato: ma durò. cd allora nella chiesa russa avl'enne uno scisma tra preti bolscevichi e quc!li no. on•de non, Ì; raro Yedere in molte chiese ru~se ~itratti di i\farx a fi,anco dclk sante icone. * * * Parlerò ora clell"antimilitarismo in Rllssia. divid.endolo in tre sorta per nostlro comodità. l"antimilitarismo del governo, . l~z riKUCtr~O . ai ~uoi commenti, ti ']uello cl'ei go,·ernati e quello degli indid1ro che hai rtbadlfo le stupide ac- periclcnti. cu~e ~ le ingiurie di tuo fratello e le. Parliamo dapprima di que1f'O dei gohai dirette contro il/I uomo eh.e non ver:.ati espressione cli un•a vastissima e-- ha nulla a che fare col trafiletto o stilità esprimentesi in un modo piuttocoi trafiletti che fanno imbestialire sto confuso. mc~ggiorli'.ente lr e i tuoi amici. Tu Il popolo n;sso preso in sè è un popolo hai COJnfJ(U{auna mascalzonata, mi- perfettamente antimilitarista. le o-raneli ser~1bilc _ln;1zione._ ,i!Jerit~resti una fj_ leggende viventi tutt'ora qua e là ~>er la r<flll?a di urecc/11, ma U7 considera- campagna ci pa,rlano cli un tempo lon21ane delle tue condizioni mentali e tanissimo nel quale si viveva in un conJJsichiche te la risparmiamo. tinuo bcness.ere. governati. aiuvati e diL'opersaolcolallsta Ancora una osservazione, concugi,ui nosrra. I.:." l' allima. Tu affermi che liii operaio .,crive sulle tue colonne in e,;1posizione al gionìale del suo partito celandosi sotto l' anonimo. Non lo crediamo, a,nche perchè nel nostro partito non v'è più alcwz Rainoni e tu non sei un danaroso Ma •chi è? Neghi.amo quindi, fino a prova provata, che un operaio inscritto al nostro partito scriva sulle tue colonne ciò che tu gli attribuisci. Comun[fue dobbiamo dirti lihe se, dato e non concesso, 1111 qualunque nostro socio lo facesse - e lo facesse occ11lta11do negando tale suo alfesi da n1umerosi giganti. Il più grande lr:i. (Jucsti. que:no che maggiormente vi1·c nel pensiero. è Xicola l'agiricoltore; esse, non è altro se non la simbolarizza,. zione del popolo russo. In queste leggende che rappresentano la mi~otlogia ru;;sa. non si pa rl'a di guerre. bensì cLi fatiche enormi che da questi giganti sarebbero stai.e compiute per il benè del !ore paese. soltanto ,·i si parla cli tentativ; d'invasione di un popolo de1 sud-est. ,li fronte- alle quali i russi sarebbero stat,i clife~i dai giganti i qu'3ili pote1"ano con un colpo solo di ha,tonc a1111i.entarecentinaia e centinaia. cli nemici. ?vfa venne un temp.o •nel quale,la difesa dei giganti probabilmente non bastò più " 0'11{1c rimediare a,11i'rrompere dcv Tartari (il popolo del sud-est) i russi rico!'- Così si iniziò la formazione dello Stato. Quel popolo che non fll nemmeno in grado di difendere le sue terr.e minacciate non poteva non mantenersi 1;J.ttrav,erso i seco-li profondamente a11titnjJ.itarista., ed il popolo russo l'o fu sempre e lo è ancora. Andrea Latzko in « Uomini in guerra» - mette nebla bocca di un uflicia!l.edelirante una invettiva contro Je don,ne, nella quaile_. esso, loro rimprovera di non llSSersi coricate ,atnraverso i binari; ma le donne russe umili conta&ine senza a. ver llettp il Latzko Si sono v,et1aimente precipitate davanti ai treni per, impedire il trasporto ciel materiale umano. V'h-ai anche una specie dì. anti!Tl\Ìlitarismo inteMettuia1e il quale henchè non abbia mai veramente preso parte ali!a lot,, ta antimilitarista, dimo\Stra pur tul!tavia ta1a gil'ande ripugnanza verso la gllerrn e le sue miserie: infatti ver citare un, so~ lo esempio, mentre tutti gli altri popoli hanno dei pittori di batta.glie, la Russia ne ha uno solo che dipinse scene di guerra, ma non p.er disegnarne le gforie. be~ sì per mostrarne gli ,orrori. * * * Passi·a.111,0ora all'antimilitarismo dei governanti tene.n,do calcolo che non si può parl:ire che di un antimilitarismo relativo reni'.Jiendo ·le condi,zioni attuali necessario che i governi non si basin10 soltanto sull'aSISlenza popolare ma anche ,u forze atte :a, colmbattere le opposizio- \1i dall'interno e dall'esterno. Possiamo affermar.e s~za tema di smentita che il governo bolscevico è es-- senz.ialmente antimilitarista ed è che contro il militarismo svoise una parte importantissima ddla sua attivLtà in un mocfo certo superiore -ai qu.ello di non importa quale nazione alla con.ferenza cli Washington. A·ll'inizio dell'anno 1921 il mmistero ciegli esteri Krass.in aveva già inviatlo ai governi horghesi belo 40 not;e sulla neces~ità di un disal'lllk> generale e suNa necessità cli passare ad una poljitica di ric.c·struzione. S:mile linea dì condotta venne mantenuta anche alla conferenza di Genova ed ora ha U!lla nuo,va conferma nella nota inviata da.Ila Russia ?,gli Stati Ba!l'tS.oi la quale diede luogo già ad una conferenza p11eiiminare che ci permette di vedere 11011 lontano in giorno nel quale gli Stati rld nor,d si accorderanno per urna ,politic:i che oltre alla riduzione degtli armamenti permettenti reali economi.e ai sin.. goti paesi, ci lascia ,sperare non hmtano il giorno nei quale un.a sana pace dura,- t11ra si stabilirà fra essi. Bisogna ricordare anche che il g-0ver~ i:o bollscevico rappresenta per i ,I'ussi i,l g-overno della pace, poichè i bo]!sce,,'ichi soh sepp.ero dare al popolo russo ');a, paice cii Brest-Litowsky che esso domandava. * * * Parliamo ora dell'antimilitarismo degli indipendenti. Come indipen-de11ti calcoliamo quegli individUtì che non prendendo p,a,tffie a,cuna al governo, per ragioni Loro pie,r- ,;onali d•icredenz.a, non ne accettano nemm~no le leggi e ciò non i1 ndividualmente n1a in unione a molti 'lllltri; esempio tipico le collettività religiose. Diamo qui a!cune cifre !Sulle divers.e confessiO'ni della Russia: Ortodossi scismatici, 6o rnillioni; Maomettani. 20 m~lioni; Ebrei, ro milioni; Varie<: (cattolh:i, protestanti, ecc.), ro milioni: Diss:dentì. 20 milioni. Aggiungeremo che le cifre riguardanti la chiesa ortodoJssiai ed .i dissidenti sono Il. realtà molco inesatte ed incontrollabi• li p,nichè. mentre la chiesa ortodossa è la chiesa ufficiale e l'appartenervi dà diritte, a g'randi benefici. i d'i,ssidel1i1:vienr.ero sempre ca!lcollati come nocivi ,e perseguitati per le ragioni che diremo in ~cg-uito. Inoltre le statilstiche venivano fatte da,t pope che aveva ainche mansiO'r1i di ufficia' e di stato civile ed era in ,molti casi l\11'.ica persona. che sapesse legge/re e scrivere, poteva così segnare a su,q arbitrio. ,ed i dati da. lui forniti erano incontr01labili. Aggiungeremo 1 alcune spiegazioni sulle c.reclenze dei dissidenti che rappresent,ti:o importanti nudlei antimilitaristi Sin dai diciottesimo se~olo si verificò in Russia ~111 movimento ,cl~ reazLone sulla prostituzione d'ella Chiesa ortodossa all~ autorità ci,·ili ed il ritorno al ,·angelo. C0tcste sette religiose che non avendo I 1oteca 1anco

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