L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXV - n. 35 - 26 agosto 1922

ANNO XiXM. A.. P. ' T.w.no4475 ZURIGO, 26 AGOSTO 1922.. ,. t I SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA Num. 34. -=---'=---- ========c.:==ao;,..:· === :::....:.=:..:....:..........__.:.;;:._....;..:;;=:.::-=-==;..;;..==-~====== i li Con~Cbèques REDAZIONE: AMMINJSTRAZIONE: Il ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 19:22: N. VIII-3 545 ,, Lvlnenlre d l Latoraiore .. u turi"tt ♦ Commlsi:lone Esetutlvadel p 8 I ZURIGO n I anno, fr. 6 ,-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi, fr. 1 ' 50 ., r, ~ • • • • MIIHllnh--. Il PER L'ESTERO: 1 ànno, fr. 10; 6 mesi fr. 5; 3 mesi, fr. 2,50 -=====ma-~===--=====~===~=======~~~=============-=~-J------ C71 · oi 15 la copia UR NUMERO SEPARATO Cent. • Ve rso le elezioni? Abbiamo incontrato iieri un amico si orientò piìi ohe mai a desrra, pie- - attivissimo uomo poliLko - c.hè Kb subito il capo dav.a•nti a.Ile voglie era irJtornato fresco fresco da Roma. reazionarie della Desbra estrema! - Che c'è di nuovo laggiù ? - Può avere lunga vita un simile Migli domandammo. nistero ligio alla Destra, mentre la - Non si 't)a1ila che di elezioni! - m:aiggioranza della Camera è (o dici rispose egLi, senz'altro aggiun- ce di essere) di S~nistra? Ma, d' a1gere. tra pa, te, dopo le esperienze fatte E, reahnente, al leggere i giornali nolla rc-ce.ntecrisi, come immaginaritalialni, si diif~l)be che - finito lo si che ancora una volta si possa riscioJ)ero generale e smobilitate le in- pctere il gioco delle offerte e ripulcendia'T'iecamicie nere - questo del- se di pormfo~li? Con quella babeliJe elezioni sia ora uino dei preidiletti ca cr,11fu5ione,che regna a Monteciargomenti nelle conversazioni poli- t0rio, con quel groviglio di appetiti e tiche .. Ne parJano i fautori, ne parla- invidie e ambizioni che riscaldano no gi, atvvensairi, ne parlano anche tli animi di: molJtissimi onorevoli! coloro a cui ne importa un fico se-:- Perciò è iacile corru>rendere com~ co. Le elezioni, insomma, sono il di- l' i:1vocazione o I'({ ordine» idi nuove scorso del giorno. elezioni generali poLil'iohe non .sia caUn' a1tra vittoria, adunquc dei fa- duto su tenreno completamente stesci:Sti? Che, dunque, le camicie ne- r~le. Mentre poi ~lcuni già vi credore, dopo avere a 1Pfacimento i,ncen- no, per la se1n1llice ragione iche queldiato e saccheggÌja/t() e assassinato la parola d' ordine è venuta dai faabbiano ora imposto alritalia anch~ sci5ti, i quali - è inuti1le negarlo od il tema per le discussioni e le prepa- illudersi -- in questi ultimi tempi razioni della nostra prossima vita hanno chiaramente mostrato di posJ>Olitica? Siamo idunque già arrivati sedere una forza materiafo che, al al punto, che basta una parola d'ordì- caso. potrebbe anche imporsi al Gone o un ordine sia lanciato dai fasci- vcr:10 Facta. sti, perchè tutta La nazione abbia a<l Ma che cosa potrebbero essere ogessere commossa, abbia a regofarsi gi. domani, doman l' .altro, allo stato in conformità ? attuale delle cose, le elezioni g~11eChe_siamo statj 1>rincipa,lmente i l<!E politich.;? A che cos,a potrebbe fa~~i a porr~ la ques~ione delle e~ ro esse serv:re. qua.le beneficio pole'Liom ~Il or<lme _del giorno,_ non v1 treb::t.rri ess~ recar è alla v,ita p1 !-iha dubb10. Ma, evidentemente, la lo-. bli:a ita!iana? ro parola sarebbe stata spa.rsa al . "en~o se le C"'"d:z·o • d ~i·it l. l11:1a.,z1 tutti. « a1pello al pop0lo ~ • L' , "" 1' 1 ni e1 a, 1a non .• f' , l:lb d · I fossero attualmente tarli da ccsrituire ~_i_g,~i ;;cJ;[;. e a _e~:if• 10 t0 f:;!}f(· un ambiente favorevole ner uualsias.i 1 \ mue 11 . 2-1,a.lat p::x, 0 1 ::i 1 :t2.":-' 1 e -J_ parola o gesto, anohe il più dispera- n_mo e, ,111. m_o ,~s_rne oc.ai, a ; rato . an,,,,· speci·a1,11ente so •.. 1 . , d. ~c,.smo, ass,st,to, a.,utat() dalle stes- , ,, , v e 1 p111 1- t T t t · t · 1 · sperato. s~ au on a u orIe. - t11_.oneper m. J-1 nuovo Governo 01- 1- _ , • .. naturalmente - eserciterebbe un 1e 11110 SJ,eL!«- t· 1 . , ,,. 1 t;, I colo de1 più comoassionevoli. L"ono:·e ' 1 e .. e~rb~re.bc.ie d·:: ,.v? 1 on '· 1 ~_;,>PC- a 1 ; vole Facta è ritornato I t - re sar ue en ,. ne, e par c,>re. , a po ere, per nll, .., , l d" + ,t+ .· i. chè, proprio, non c· era nessun al- ~ e t ... n , uo Lre .t .,a., ?., c,l:,e '1· , tro che potesse, in questo momento, :C; r.·a;no e elez:cm .;:,e in mo ,e i,. calità comanderà il randello. noi sappiamo però, ,noi si~mo però convimi , hL il pr•,l?lé,r·ato far;, t:Ittc. quanto potrà - ed esso può ancora multe - per in,<;trare i 01·irni110si sforzi fascisti·. e !' esito delle r1 .: zit,:.i del 1921, co,npiutes~ esse pure ira ii tcri"orc delle c,::imicie nere, dovrd l.' essere utile 171monimento Ma. al di sopra d. tutto ciò, :1 d1c co-;a $ervcno oram.:i nuove elezic11,1 ? A che potrel::be gro, are il rinno\ are h quinta o ,Ja quarta o m1gari !c1 terza. parte della Camera ? li male che ora corrode il paese, non è lì, non è a Montocitorio. Diamo pu,re ai ministJri, a,i deputati tutta la parte di colpa dhe ad essi spetta. Ma il male è al idi fuori di essi, è ,più profondo che J10n si creda. Se le cose d' Italia v.airmo così male, la colpa è deHe cose ,più che degli uomini. A che ossono g;iovare nuove elezioni, se il male principale è neJla cris,t econo1nica che travag.Ua H nostro povero pruese? E che ,possono fare i miinistni, i deputati <lei nostro paese, se questa crisi è universale, e iii male e la guarigione d' Italia sono sfir;ettamente, intimamente collegaiti a!I mta1le,alla guarigione di tutta l'Europa? Ma tutti gH sforzi fatti sinora dalle borghesie d'Europa, stanno ·lì a dimostrare che esse non sanno, -che esse non possono risanare il cor,po deH' Europa dal morbo di cui esse stesse J'1hainno infettiato. Esse stes, se hanno scavato l'abisso, in cui sono piom!bate e da cui non possono sollevarsi. E la salvez2Yc1d' Halia, la salve7,7,ad'Europa non si avrà, che quando il proletariato, unito in una sola falange, compierà l'opera ~!J1Jz,Ja~ ta 1dlaiLla borghesia e la seppellirà c:om1)leta111c11teneu· abisso da ess:1 ~ca vatiasi. l'e! nu0vc elezioni. vengano es e or a o l' :1nt1L'prossimo. non potnnno fare ~r ?.n che. laborazionisti è conbrobilanciata da un· uguale offerta dei fascisti. Così la democrazi,a continua a lavorare per un Mini tero... che accontenti la destra. Terzo tenta~ivo. Quando si è supt: • rato l'ostacolo &li' intransi~enza classista e si è dichiarato la possiibilit<'1dii partecipare al potere, cade la ragion d" essere d"ogni pregittdiz.iale politica; onde il Gruppo autorizz...1. Turati a recarsi dal re. Era l'ultima carta della diplomazia collabora•zlonista; convincere il re, che dicono cli sentimenti democratici, della necc~- sità di un Ministero decisamente di sinistra, ail quale i socialisti riformisti a,vrebbero dato i-I voto ed eventualmente anche gli uomini. l tennini di quel oolloqub sono rimasti avvolti nel mistero... proprio come i colloqui dei compagni confederalisti con D'Annunziio. Ma i risiu:tati soi10 stati quasi idenrici: dai coilo<J,ui di Cairdone è saltato fuori un T r -\nnunzio che esalta l' occupazicne f.1scista di Palazzo Mar:no: e a,11 colloq11i del Quirinale è s,iltato flhir;... li M1ni.ste,ro Faota nella sua scconùa incarnazione, vale a dire ::: m 111ia rinforzata punta a destra. Qui il collaborazionismo. battuto su tutta la linea, messosi ali' ·nca11, tù ~enza avei trovato un c,fiere·1te, perde addirittura la testa e te'.lde l'ultimo colpo di,sperato: servirsi della pressione deUe masse per influire sulr tùtima fase della crisi. Noi abbiamo sempre pensato che contro ic violenze del fas:::ismo L dovessero organizzare tutte le resistenze del I ferrovieri proletariato, ed a tale scop0 si dovesse ,iconrere aJl-0 sciopero generale. Ma l'errore dei coLlaborazionisri a tal riguardo è siato duplice: in J;rimo luogo di aver spinto le masse ad un movimento senza che ne fosse chiaramente indicato il movente ed il f.ine; in secondo luogo di avere. per le ragioni improrogabili di un' iminediata pressione sullo sv0Jgi111e11,todella crisi, precipitato la pro• dama'Lione dello sciopero sen'La che e.<-sofesse sufficientement-e prepair::ito. Ai fini della politica parlamentare (,non ai finii generali dell'azione proletaria, perchè lo sciopero ha dimostrato ,l,a capacità da resistc,na e di lotta delle mais.selavoratnici) questa ultima mossa doi collaborazionisti ha ra-gg;i'l.l111to ,l'effetto opp0st.o, avendo ddato e11ergiaa tutte le correnti reaiionarie del paese. Osr,gi, per cCllmo di ironia, i comµagni collabora'LionisH si vedono co- ~trettiJ a p,rotestrure contro la caducità cklle promesse mini,steriali, a proposito delle feroci punjzioni contro i ferrovieri scioperanti,. Quant-a1ingenuità negli uomi111ipitì navigati alle battaglie politiche! Carichi di questi allori, i compagni di destra si presenteranno al prossimo Congresso del Partito. Prima~ potevano far conto su un lungo seguito di illus:oni miracoliste. Ora neppure più questo conf'orto può alleviarne il dolore del distacco, poichè essi han-no già duramente es;pe:rirncntata tutta la fallacia del loro metodo .. TENAX. Il Congresso dalPartiloS clallsla It liana Se nul!a avverrà di cosi straordinario da sovverti.re ancora Ulla volta tutti i propositi e tutti i progetti, il Congresso del Partito Socia/i.Sta /. la/umo avrd luogo entro la seconda metà del vrossimo mese di settembre. Ordine del giorno safà quello di prima: I. Nomina della Presidenza; 2. Nomina id~Ha Commissione per la verifica dei Poterà; 3. Situazione inter:na. del Partito e sua <11ttruvitàpol!itica nel Paese e nel Panlamento; a,ippoggio ad indini'Lzi di Govemo e pa;rteciµazione al potere neLl'aittua,le regime ( relatore, il Sl!- gretario del Partito). Il Congresso avrà luogo, come ero stato stabilito in origine, quasi sicuramente a Roma. Che cosa voglia dire il numero -~ ae/l' ordine del giorrw, r,on occorre spiegare. I nutssimalisti~ nella loro grande m<Jggioranza, e i terzinternazwnalisfi al completo vogliono la scissione. I collaborazionisti, <lal canto loro, fanno di tutto per rendere quella scissione inevitabile. E la TlJ.lovascissione del vecchio Partito Socialista Italiano sarà quasi sicuramente il risuUato di questo Congresso sfrraòrdinario. Caro Avveoire, ie.ainza< <leJ Larv'OrO, infa~ii, era stalta. oneiélJtia;, non solo mHe sudcLc,ttc org:a11tizl 'Aff d I L zai?Jikmi sindacaii. ma a!11<:he con r .ap- N.on a scopo po"•emico.'ma per ia f-a.t'to e e80Z8 e 8V0r0 J)QWio, anzi per iaiziJii,11a deJ P~ito c(ie io riten~o che alla classielavoratrice La lllO~izia~hc li OQmita,to Oen1vraJc Sooiailist.a ~ti.ilia~ la ,cui Direzio~ 11~ d1arnnguard1adebba sempre esseredetUl del S.llldacatro fetrrQvò.eri j.liallia:ni h-a ,de- s.:t/Ultava ,m, ~~~- 0011 le seguenti pa- :a verità anche se è dura molte volte, poi- ,oiso di .s~.--qcar.si ~alLAlne..rwa idei [Ja- •l101e. chè secondo me è l'unico mezzo per non · fare "ubìre al proletariato in tolta disi'lluvono, ,è JlÌo()lnbaba s,ul capo ,cf(f. JYl'.Olcta- « Mentre rileva che <letta All.eanza ~ioni atroci ed amare che lo snen-,anol, assumere - come sogliono dire i mi- .,,.,,,,,_.,..,.,,==============-=""""""""""""-- 1ri.ato i~no prQprio oQme un fuI mm~ i: staia in gran parte anche opera non rosso stare zitto su quanto -scrive a 0 ~1 sene®; e seboone, 0011 q,~la della cordiale sTJi,nta iniziale data I'« ,\zione » circa la lotta svolfusi a Par- .c;emJilioe <1elibera,z,;cme, ,}I 'Cii9ilaJCOO ,non dalla Direzione <lel Partito alla co- ma .durante lo sciopero generai~ ultimo. .sia!alnloOra,definìtivo. oginuno può cOm- stifztzione de/fazione proletaria e Ben giusto sarebbe stato, che non 30, .PTdtldeme Cll~le sia la su.a 1 ~av;tà. che la Direzione stessa da questa ma 300 fascisti fossero caduti ~otto at nistri - il grave peso. Ci prcvaron tutti, e nessuno riuscì. L' 011. Facta. che era stato mandato via, affinchè si fornnasse un nuovo Ministero con più elementi di s.i.nistra, se ne ritornò f.resco e aUeg,ro, sen'La .a·yer mutato pressochè nulia. con l:t sua oramal proverhfale « fiducia». Di quale autorità possa godere un siffatto Ministero è faicile immaginarsi. C' è il voto di fiduoia, è vero. Ma oralllai si sa che cosa valgono certi voti. E, intanto. lo stesso onore\ oèe F acta va già facendo dii tutto. per istrappare quel tenue velo di iiduci.a, in cui si era o l' avev,arn-0an 1clro. Quale miseranda figura. i11iatti, egli sta facendo con ia questione del- !e punizfoni ai. ferrovieri e ai -pos1elegra.fonici ! Perchè, per quanto ~g'i ora negh:, e checchè ,·adano a-rzigogola.n<I..Qi suoi arnie,, no11 ,i può e,- c;u dubbio che Modigliani e Turati hanno ragione, elle I' on. Facta nei mo111entidello sciop~ro e sotto la minaccia: det.la guerra civHe atterrito dagli eventi. vogilicso di c,.i'ttivarsi le grazi-e dei sociaHsti coHaborazionisti. a\ieva promesso di non pumre. avc- ,·a fatta sua la frase di Giolitti che ogni scioperante doveva e poteva rit9rnare fidente al suo posto. Oppure... oppure... che egli abbia con intenz.ione. turlupinato Modig,liani e COJTlpagni.i quali, quaff1to più rngUono essere furbi, tanto più pece.ano di ingenuità ? Ma no; se anche vi fu e vi è nel ministro Facta la \ogJia di turlupina- ,e il Gruppo par.Jamentare sociaJL,sta, k cose debbono essere andate altri - menti. EgH avrà promesso; e ci0 ~ tanto rnro. che i mlitJ.istri dei Lavori pubblici e deHe Poste fecero alla Camera dichia11a,zioni, diremo c0sl. molto moderate. molto « equanimi»: tanto per adoprar la parola incriminata d~ Facta. Ma i fascisti, i destri marciarono alJ' assalto. Il Senato ebbe queUe sedute, fi11ite jn un.a manifestaz,ione reazio!lalria tanto solenne e tanto imperiosa. che da molto temJ)O non si ricorda r eguale. E Facta si r:imang,iò la parola data. e i ferrovieri e postelegrafonici scioperanti forono puniti. Si verifica così questo fatto: che si è avuta una crisi ministeriale per sostituire al precedente Gabinett0 Faota un nuovo Gabinetto cl1e si orientasse a silllistra: Facta ritornò. e ·Lette•e dall'Italia E SlndaJoaitlo dei iennQvtari è istairo Alwa,r.za si è solo appartata per Per- fuoco dlel pnoletariato <li oltre torrente, Il pienofallimento collaborazionista pr,oprdo lnli il ipriomotdr,e de;iJIA~iearwa metterne un più' ampio svilllPPO fra che :n ogni occasione, e da anni ha manmarcato il propi-io djssenso teonico, iooJ 11.;ajvi0110, Ia q,11ar.1e è oompost;a iddc le associazioni classiste senza f)Tetenuto il primato di popofo ribe'lte ari ha sepa,rate le prOJ)rie rresponsabilità, seguer1fiior,gti1rrimJalzioni: giudiziali programmatiche politiche; ogni ordme di governo, senza tanto inte- l gravi avvenimenti politici di quest~ ultime settimane hanno co- ~tretto il Partito socialista a prorogare il proprio Congiresso. Si tratta di nn brc\·e rinvio imposto datla 1 do~ lorosa siruazione in cui si è trovato il Partito in molte provincie. Trascuriamo r insinuazione fascista che di Congressi socialisti non sl ~:hl>ia più a parlare per lll1 bel pezw (e perchè poi ? hanno proprio l' illusione di averci distrutto? E non c·è nella storia del Partito sociali~ta italiano il precedente eloquente e ammonitore di un Con~resso nazionale convocatosi clandestinamente a Parma proprio quando la reazione cnc;pina collo scioglimento del Partito si illude,·:1 di a\·er disperso per sempre i germi della propaganda socialista?), ma ciò che può fare meraviglia è che I' invito a sollecitare la com·o-:azione del Congresso sia pervènuto a,lla Direzione del Pa1rlito in quesri giorni proprio dai compagni di destra. Se queste insistenze sono dettate dal desiderio di affrettare ima reciproca liberazione, si deve rendere omaggio alla lealtà del sentiment0 che le ispirai, ma se invece sono mosS-edau· illusione che la aggravata~i situazione politica possa indu,rre alla gener.ale amnistia di tutti L tras.ccrsi collaborazionistici converrà che i compagni di destra si disilludano completamente. E' iouUle negarlo. Gli avveninientl hanno lavorato per la nostra tesi e se oggi si potes,sero rinnovare i, Congressi provincia)~ ed i referendum nelle varie Federazioni, noi vedremmo assottigliarsi assai l' affermazione collaborazionista che qualche settimana fa ostentava quasi la baldanza della vittoria. La parola fallimento la possiamo proprio scrivere a proposito delle illusioni, della tattica, della vantata abilità diplomatica dei nostri compagni collaborazionisti. Nè si ,dica che di esoerimento collabora'Lionista non si può parlMe quando esso è stato ostacolato ufficialmente dal Pairtiro. [n realtà il Partito ha deI CO rna i compag~i di destra non ne han- Sin~caitlo ifenriQVt~eiri,Unione ~taliiam~ rico~dando che l' All~_anza d.el Lavo- rc-ssarsidi partiti politici. no tenuto conto ed hanno agito in idei: ,~oro, Unione Slii.daK)c'l!fe Ualfana, ro e stata anche un intesa - attra- Ritengo che domani sarebbero contro piena libertà e col peso delle proprie Fe<leraQJJ'orie ~ki-alla! idoi P.onti e Con. ,·erso le organizzazioni, econt>miche ar.cheal yoverno di Lenin tanto .son.o inforze. Due terzi del Gruppo Parl.1- reidera~iQn.e Ge1'anale <lei! Lav.oro. - dei Partiti poli,tid d'avanguardia sosfferenti di ogni ordine ~ legge, ma mentaire Socialista si sono svincola- 11 Smdai("a90 Idei fem- 4vrerJ 1J1e ha te- che inte714ono di f!a_.nchegfia:ne _ l'o_-imece purtroppo1 durante 'i 4 giorni di ti dagli obblighi della disciplina, han- nuto sioora tla Sc:grreteria cenbr;:il~ e jj- pero medUif!te tutti i mez_zi di cut di- ,cio-pero generale. in tutta la provincia no proclamato la ,propria autonomia n0!1.'l è stianoran,checonoord'e sampre in spongono~ mtesa__Preludumte l!q'!el di b1 ma solo <iue fascisti paganono H fio e si sono dedicati con fervore degno butrete idelibcmnticmipr.e-sc e in<illa con- fronte u,uco f}Ohtico che la Direzwdei loro at•i criminosi contro 6 o~:ii di mi~lior causa alle congiure di cor- dcttta <Lello $i<>J)6!10 ne del Partito persegue {ITlChe nel assa~!"inati. ridoio per provocare la crisi e per · · campo intemazionale; invita tutte le !o abito a Parma proprio in oltre tordeterminare la costituzione del fa- Pc r,cihè Qn,1., iin"Ulf"iQ\IIVl~e!l~, se ,ne proprie Sezioni a mantenersi stretren:..::in via Filippo Corridoni; in questi moso « Governo migliore:.. V'Q&lliaiIStalccaTe, .a· 11 cora m-01 1 S'i sa coo tamente OSseQuienti ai suoi ordini, ed fatti ho uno de:.tamia famiglia arrestato E . I . PT1C,cisi!ar.c. 'Ma nc:lv srooso manifesito, alla SlUJ d,·s~plin•n... >>, pe~avere faWo,il suo dovere, e da lettere ssi sono riusciti so tainto nel prI- ~~Hlr.. ..,. .. :arh.-•iv al it:rr::i :i~ri. vi SOOO aLctmc èci m:-eie.ari posso provare quanto dico. mo punto del loro p-ian0 strategico, ,_,."'lo elle m~c:.rov, •rn-<-, e •contri·"'ti'--=- E ora dm.1r,ebbe fm,re anche l'Allle.an- r f . . . . d J i-"u .,,"'-3..,-- .., ,.._.,_, u _,,- asc1st, non nu5<:'lrono a -entrare nei· nella parte negativa, quella cioè di 1 za del1 ~oro? a ,; unr,ire .l,a isnuazione. · roltH·torr~nte, ma tagliarono la comlutrovesciare il. Ministero, pe11chè è O ~tatmiaoo, .amila, a.:uta! l.l·oe quel IITTél'rlif.csto: l:ir:i cl'acqna lasci'arndo gli assediati senza sempre facile far coincidere le oppo- ===""""'======""""'""""'= · ·.,:qua potabile per tre giorni. sizicni programmatiche con quelle « • • • • • l' 01ulaia reazionaria ha determinaitc da volgari ambizioni di scosso profo,ulamente molti <lei no- e ompagnisvizzeri I r. q,ue~to lo diclO perchè i navoratori ~j.)pi~no con quale gente deve ~are, e uomini o di gruppi. Ma, poi, ottenuto stri compagni., che pur no11piegaro- Entro il 30 ogosto si. deve chiu- noJa credere che sia facile uccidere loro questo primo risu,ltato negativo, si no sotto altri colpi ,·io/enti e feroci. dere la raccolta delle firme pe,r il re- se r,on si è ben preparati e decisi, mentre sono trovati, essi, i pragmatisti, ~li' « La mocJamazione dello sciopero, ferendum contro la revisione delf ar- se dai giornali comunisti Sii continuerà uomini deUa realtà, di fronte alla per molit giunta inopinata, ha vrov<,- ticolo 41 della wgge sulle fa.bbriche. pet' ~peculazione po"emic:a e politica ad realtà clte è anticollaborazionista; calo qua e là un senso di smarrimen- vale a dire contro il, orola.ngamento ingamlue i poveri lavoratori, certa gente perchè la tenden'La delle classi diri- to, financo di reazione verso organi de/I orario di lavoro. Nessano di voi clovrà assumersi anche la. responSt.bit'ità genti è in quest'ora dfi netta reaZiione dirigenti». trascuri di apporre la Propria firma di v5t<"operaie perdute. manciate a. ragcc,ntro il proletariato. Ohe in tll~ smairrimenlo. che in tal-e nelle apf)OSite liste. Oueste s<>no re. giungere consapevolmlenteobbiettivi non Ed è stata una cor a pazza verso re;azione tO(lntro i dir~entf, c11e ne.'~e f}erilliU OVll/U/lW; cercatele. Si tratta uman"\mente raggiun!?"ibili dai gregari e il proprio fallimento, <Tettando uno co~o~,uenzc od.etiosO?Opeiro « ~tu1\to ,i- /" dif ·-"' l b d Il · · · tanto meno dai capi che come a Parma "' ~ e l i.. euwere a ase e e POSIZUJTU e non 1;i vic\ocro m.01. nè quelli dell'F,secudoJ)O I" altro i sacchi di za•1orra del- 'llOPill'aito"· ! ,debbano r,i.ormc;)rc le del'e conQ·..:~te onnr,.,.;n N d" i, u~ IJ'-'• =· essuno i tirn 11è que!li di Torino. la nuova tattic,i senu riuscire alle cait!So Kialla ~nave oo1iberazronc pre!>a 1•oi, per nessunissima ragione deve "-OOPOdi fair prendere il volo alla na- d.:-vl Cornìoa/to Centrale? trascurare di a.pT>Orrela PrOTJria Si noti ;mcora. e tanto pcn:hè i k:ttori viceJla condannata dai ven~, COJ!tra- ,>lOi non I\TOgll:.amo cadere a,d im-pa- firma. operai delV«Azione" non v-enisserogabri ad atterrare. bati, eh~ in Parma oltretorrente, ove foi zienz,~ e pnefenj,-nno aspafft 1 are Ja spie- e sin eia! novembre ~orso, non vi sono coFu prima I' applicaziO!'IC del tamo- glai7JÌOllC. ompagoiitaliani ! '11.ttnisti.Vi s,onoinvece clue Cam~re dej so ordine <lei giorno Zirarc.!ini: r of- Per iotaobo. •nt•lltaMa, VQg>liamo solo Voi non potete firmare le liste per LaYor.o. 1a confeìdlcraleaderente atla Confert-aJdel voto degli ottant:i. deputati osset11viare i01te ,la 1deJl1bdnaz,rone id i Co- chiedere il roferetndum; la legge non federazione del Lavoro di Via Imbriani, socialisti di destra a favore di un minato OCTitral-e 1nQJ1 ha anoor:a v,a,fQr'C ve ne dà il diritto. Potete tuttavia e quella co-rrlidonianadi Vi<-'delbeGra.ziie, Governo !decisamente di sinistra. Al- cs~~tivo. ,TIOornitc11to Cem!tr,a}C, che è giovare ali.a caasa comune inducendo e crediamo anzi che fossero appunto quel' infuori dei p0pol.ari, nessuno si un rin"'"'l1IO""°"'OUllÌ\/10 ,rvco,..inato .,wt r-- 111 - f" ,_ ste due istit,uzioni che prepararono la di- .. - '-'J'-4 • • 'UIQ'r 'vV <l lfl1ll(trie i vostri amici e conoscencommuove. La democrazia più sin!- si~lio Gei1-.ona!e, •TI-OTI ha -a:lcuna fa~""-":. fesa. Di comunisti. vi sarà andato flotrse '--""'"" ti svizzeri che per un qualsiasi moti- 1 -,,tira è... per la punterella a destra. oehb,~nativa. ,La sua detibera,z;cme ,dea oaa finita qualche giornaBiista di me,. __ 10 vo norl avessero ancora avuto occastiere e non altro. Allora si fa un passo più avanti ve Q,UJl111ui ,c..'-Ser,e m,if .. cana ,d;i.t Con,çi- sione <li farlo. nella china Idei collaborazionismo; si iti!io Genc:male, /Ohe sa-rà convQOato UN PARMIGIANO sor,passa l' ondine del giorno Zirar- PnQSSimam~tte.Ed -aJ C<>miig,t~Genedi oltre Torrente. di,ni (con grande indi<rr_"-'"ione dello nate spdbra tr' ,ultima parola. Co} proletariato ogni volta che egli ri- Nota della Reòazione. - L'amico parb! ~ spetterà la verità e l'UJDanità. · · h · , stesso pr-""'Anente e di, quegli in<Ye- 1 ''" quale -ultima n<t<rOlca - ""'"!ora a-amigiano a rag,one, e ora che al pr~ vvv e. uai ,,... ""- Contro il protetariato ogni volta che ~ t - t d I · • nui che si ùlludevano di poter stabi- timcalSSe ìf cleiliiOOJmo d<:1'. QQmna1'o gli violerà la verità e l'umanità. a rda O \·enga ett:a. a ventà anche se è lire Idei limiti alle deviazioni) e si di- ~aire - s,arr-ebQCtnòub~te la Non più classi privilegiate _ nè in alto dura. 1 giornali borghesii ne dicooo abchiara di esse.re disnosti a parteci- s-e:ntemzia di morltle 1001!'.M~ .r-"" ~ baSt anza del-'.,qbugie. Ma d'a~trondecome . , '-""' nè in basso • di fronte ai supremi valori farebbero i giornali comunisti a vivere se pare al potere. Ul/ siJt.ua'Lione non voro. Con q'ttafe <La/rm:o ipea- il JlliQV.imel!l- umani! non ntestudiasser.o umi al giorno per iracambia. L' offerta dei socialisti col- i.o IJll"okrtanro. nQn 0ocxme -dine. L' N.- ROMAIN ROLLAND. botti re iJ cranio dei loro fedeli?

L'AVVENIRE DEL LAVORATORE =-_;__----==-===-============= ============-==---· --::::=-_-_-:::;::--._ - ---· VIE NUOVE meni e magari sotto forme 1a,rva t" Non è oiù il metodo di lavorare di ~ che noi tutti abbi.amo bisogno di u-na -✓olta: quello cli oggi confina <'1'1 mag1giorie oolttua. Si è già comincia- taylorismrj, con la fretta e la furi::i. tn a istituire acca!demie del lavoro, A. ca111biare il metodo hanno contri111:a! Queste vossono senv1re soltanto buiw anche gli operai, volontariaa .pochi scelti. In avvenu·e bisogna lllente o per forza. Questo avv~nr.<> clecHcare piì1 di aua:nto si abbia fat- eJ avvien~ in oroDorzioni mal?'.9'iori fanti operai in galera e che aìleil.do110 da voi la vromessa vendetta ? lll. Uno dei compiti l)'iù import~ti ,dei sindacati è quet1o di illuminare i compag1t1i Ol]Jerai. Ogni ridu1...ione dell'orario di lavo-ro, ogni elevamen,to economico dei lavoratori roca in Sti come presu1)00~to un certo g-rado di coltura operaia. Ma oggi si può affaccia:re la domanda se la via da noi segulta finora è quella giusta, se i me-.tzt e metocLi coi q,uali finor:i. imparttrnmo 1struz.ioni ai nostri soci sono 1 m1ghorl. · .Ciò che alroperàio oocorre è cÒltura di classe. ma noi constatiamo tuHi i giorni che i compa.gJ1i nostri sanno ~o di ciò che la cla5se dorn:nantc diffonde nel proprio interesse. Perfi1J10 nelle scuole supe.riori dello Sta,to si 1nsegma soltanto la capitallistica sciJenza tendenziosa; del sudiciume defila stampa bo,ghese non vog1Uamo nemmeno parlarne. E' vero però che sul tenreno <ii questa società di classe noi non possiamo cer.care alcuna coltura popolare e tanto _meno ,uno svilUPPO armonico delle facoltà fisiche e spkituali latenti 1 nell' uomo. Ma per condurre la lotta di classe è indispens-abile una sufficiente coltura popolare. E poichè questa non Possiamo attender.la dallo Stato capitailistico, è n~- ces.sario che i sindacati faociano ~uamto possono in rig,uardo. Noi ci siamo bensì compiaciuti sempre allor che vedemmo ben rrequenrtate le ncstre assemblee, nelle quàli si parlava di cose e avvenimenti economici, l' influenza che i nostri discorsi avevano sulle ·masse ci entusiasmò sempre, ma noi ci c;iamo preoccQpati poco di sapere quanto il singolo aveva .profittato <Ie!,le 11ost,re conferenze. Hnora il singolo fu tra- ·SCUraito troppo. Questa trascuranza si vendica: noi dobbiamo sovente constatare éhe i compagini non hanno un'idea chiara delle più elementari concezioni della coscienza di classe. Chi osserva 1 1' attuale movimento inel suo insieme, deve dard ragione se affermiamo che i nostri soci sono stati aibi.tuati troppo a pensare in mas.sa, per cui troppo poohi imD,aJrerainno a tener le O"edini come singoli. Mdlto - di quanto noi sperammo, specialmente ne.gli uitÌll11.ianni, non. si realizzò pierchè noi non avevamo u0111i- ,ni che potessero sailire al :posto in cui occorreva pronunciare la parola dedsoo oppure fare il\ passo giusto. In seg,uito allo sviluppo dei sitndiacati nor oovernmo r;icorrere più volte a gente che non 1bastilva ,nemmeno lontanamente. alle esigenze sPiriituali dell' organizzazione. L'impiegato federaRe di og,gi si trova davanti a còmpiti assai diversi di Quelli di pochi anni fa. Vera• mente nelJ' incombenza puramente organiz~atoria. nell' amministrazione, ecc., non è cambiato inulla. ma le grandi questioni economiche risultanti daUe condizioni della cr,s1, delia valuta e delle imposte, .provocano taili cambi.amenti, dia creare quasi ogni mese nuove nonne nei mav.imenti ,saJ!airia:li. Oggi aocade SO: vente ,che il giurista si trova imbaraz-zato e deve rJcorrere ag1' impiegati dei sindaicati per informazioni. Oli imprenditori hanno affidato ai 2iu'l1isti la direzione delle loro organizzazioni, i quali giuristi fanno tutto quanto possono per mettere in sacco. in ogni occasione, gl' irmpiegati sindacaili. E se u•n impiegato dei sindacati non è in grado di tener fronte al giillltista, ciò <Li1Jende dalla sua insumciente cdltu,ra. L' imprenditore si compera ·gi,uristi ed economisti; l' imJ)iegato gtndacale viene dall' offidna·. Dopo Queste considerazioni i comoagni si,ndacart:i dov,rnnno convincerto finora a sconi istr;uttivi. dove si lavora a cottimo. A Questo quesito si aggi,unge quel- E' 1 hiarJ ecJI evidente 1 ner tutti che lo Più importante: come assumere- gl' imprend'fori r1mtl.a trascurer::in110 mo noi nella trasformazione (!eil' or- u~inmeno in avveniTe. per moctifi,.:aganizzazione .del lavoro. che avver- re i gia cambiati metodi di Javnn, rà certamente, i g,randi còmpiti? ne.I ~enso di far inten~iiicare 10 s1,.s Un'economia caimbia1a richiede uo- so e la 1.-roduzione. mi·ni adatti. E' vero che gli •uomini L appi;nto oer aiirontare riuesrc possono aootta<r-si ad es.sa un po' al- velleità r,~dronali url!e dia.re ai conila volta, rrm per la grande massa pagni 'J:~l ra1 maggiore istruzione e dobibiamo aver prima dirigenti colti c::l1iarimtr.to. ln ogni azienda dov1eh-• che in<liichino la via della meta fis- bero esserv! un paio di comfH9'r•i sata. Ed in Questo riguardo ogg 1 si cbe abh!"accino tutto l' insiem-:: c011 fa poco pii'1 d~ nll!lla .. Noi non abbia- I' occhio della mente. Pwre co-1 lWemo nemmeno un numero sufficiente sto. elle è poco, la nostra causa sendi maestri che sappiano e vogliano :ircht,e alQuanto giovamento. Deve: a~umersi il còmpi1to nuovu. essere qu.indi uno dei nostri priml A noi occ;orre una scienza che col- còmpiti. di istruire questi compagni. lochi U lavoro nel punto centrale. ( prossimi tempi richiederanno una paichè ili lavoro è il poTtatore del. tensione delle nostre forze ancora tutto. Noi dobbiamo richiamarci più maggiore dell'attuale. di quanto abbiamo iatto finora ,a qu~- . Il progresso segue il suo cammino. sto principio, se vogliamo che i no- Chi assiste passivamente al suo instri comragni s.i mettano ali· opera cedere, presto o tardi viene supera- -:on maggior fiducia in sè stessi, r>ifl to clìa esso e lanciato in disparte. coraggio e siou,rezza. In riguardo a- li singolo cempagno farà bene da gli sforzi atiuaii degl' i.1Tll))renditori e parte sua. a r>rofittarc di ogni occadei capita.Usti tendenti a!d ottenere -;ione per arricc;hirsi di cog11izioni euna produzione più abbondante e oiù c,·norniche e te~nk.he. ~he ili servi- ::i buon mercafo con -un'estrema te1t- rnnno come arma1ue11t[J nella 10.tta ~iene delle forze del lavoro. dobbia- Q,'liQm:.i_lier~-m.. eglio dei dis-::orsi piÌl mo porre le maltliÌ avanti prima! di t.el.li. venir sorpresi. Si dev,e ,riconoscere L'organizzazione deve offrire al che 1 metodi di aavoro sono mutati s11wo!o. rnaQ:g-1or.occasione e materia l{ià ora e che i capitalisti introdur- per una vera istrnziooe di cui oggi ramno altre modificazioni con tutti i ,/ è farnto bi,sogno. eannibalismo comunista La rivendu.:azione verrà anc/1P su di voi, siate certi, auando il proletarialo che·fate maciullare fra :ma sigaretta e l'altra, vi prenderà co11le. sae robuste mani per ll cravat1ir1n, e vi trascìnercì anche voi rivoluzia1wri di mestiere. anche voi si;lla piazza, in prime r;ç!{f; anche voi, una ,·o/- fa tanto, w:tu la mitrr!e/ia !1/jf'ghese, e farci b€ne Ci mole altro che votare ordini del giorno pieni di fuoco per la ri1'n luzione a mille leghe distante u maiari a 2ù <'llilvmetri; biSogna anc lie 1:vere il rorm!.p,io di andarvi r1u,mdu sroppia, t1!tto che voltare :l 111e,Iulo e ,!!:ridare contro i sociali,.,;ti: Buffoni! F. poi, a vrovosito, l' Ordin·:! :--Juovo invitm·a i comuTJisfi a 1;ortare tutto il loro peso nella lotta. Chi t lw visto questo peso ? Certo sard stato un peso cli piuma. s·r AFFILE. Neclamtpeossile Le, sciopero presso la ditta Schutze, Zurigo, ,~ stato composto davanti all'uf- ;ìc:v cli conciliazione il 1.~ agosto. LW1edì l:1 prilT':t ,quadra degli' operai, composta di ci:ca 120 tra uomini e donne, ha ripr<',O i'. lavoro. La ditta promette ,di non 11~a.re,w,,una. ra.pprosag'ia e di riprendei" tt:1ti gli opera.i occupati neno stiabilimcnro prima de!llo sciopero. premesso che ;, '>rdin:p:ioni de; lavoro. le quali hannd s11hìlo una interruzione per lo sciopero, ricomiPcino ad affluire. Lo sciopero ha d1112to :10,·e s,ettiman.e. e nessuna defezione:; ha potuto essere constatata. Vi~ta i'erò l'inf•angihile strapotenza delfa Fetl<.';"1zionc· datori di la,·oro tessili ed' il ic~o i,·nn•i propooito di non cedere si è ac!d.ivcn11load 1111 accordo. Gli operai acrrtr ;~11,1 per forza di cose la riduzione de! Chi in questi giorni dolorosi ha a- riwAuzione e twti gli sliJJJendiati del •o per c•:nto ~ul sal:lrio. mentre i padroni vuto ot·casione di leggere l' Ord:ne CO'nuniS;no. • ~; llhb;i)',1110 a 11011 effettuar~ nessuna Nuovo, organo dei comunisti italia- [Jt>/ gwo~o, ma che ormai 110ll scr- n;;,,va rirl11z-io11e.cntro quest'annAl'. Che ila ni e mantn:uto coi soldi del povero \·e più. Noi abbiamo avuto occasio- loaa 11011 pot~ essere intrapresa colla ferpopolo r ""'SO • chi senza scopo d. ;,,., 1n.• s;i, ra11za di riportare una vittoria eia- ..., , i .,.- ne di vrevederlo sino da qualche m ,,. z~re,sse ,,ersonale ma che per sola se fa. m·nro,a og11uno lo sapeva aW inizio del ll .,..r,nita' e lOS,.;"nzr lott a or mc" imento. D'al~ron<lc n.on si poteva ac- ,,.,..,,... · ..,,., ,z a nc a e Se i socialisti non avessero aderi- •iens<.·d•i· lotlare pe l' emanc· · c<'tt;;re un peggio,raml:'nto senza opporvi ~ • r · ivazione lo allo sciopero immediato secondo 11~ss11s-iraesistenza. del proletariato, ha avuto occasione, 1· orar;o d; t,,fosla, sarebbe,·o stati · d. d. b' · f • • • f·.' beHt che i padroni ,e tutto il bor- ~CO, i s ircwre _Quel ~gl~ccio_ co- dei traditori; poichè hanno ad'erito g-hc.s11;11s(a)ppia che la classe operafa conp~to_ sulla !alsarr.ga dei gi~rnali fa- e lo sciopero non ha avuto il risul- r.;ikra 1-c< ri,foZi1 1 <}ni del saJario come strus~isti_ per di/1.rmale del socwfi~mo, e. tato voluto, dal papa, i social.isti so- mento di ,·iolentazione dcilllaclasse sfrutdUamare a1:cora fino allo ~fimmento no traditori lo stesso. tat,1. Chi con:osce un po' le vicende del la compagine del_ prole~ari.ato, deve Canaglie! 1110\'l:1~cntotestè risolto non può 11rlberarsi l. ver provato s~hifo e_ribrezz'?· Ma dei traditori ve ne sono di mol- tlclr1:npressionc mc. i padro111isi sarebbeSembra quasi che. il Sll'? <f-iretto_re te S/Jecie, e Ù1 pilÌ schifosa ver noi è ~o w·o11citiati coglli operai se nJOinvi fosse e tL!tta. quell0; canwrilla di rc.vohtz!o- (Jllella di quei conigli che sa,nno CO- staio di Hlezzo l'imposizione e l'innuenza ll!lrl di mestiere, godano. del caihvo si bene rombare nei comizì e scrive- ,mù'ética ·k'll segretario te:::sile p:adro~-iale •rtsultato ottenu_to dal.lo sciopero, _tan- re sulla carta, ma che al momento ~ig. doa. \T oos•l:>,e-rger,il quaile. già -da to p~r po~er di~ ~le del socìallsn:zo decisivo nessuno li vede, nessuno se principio. si era proposto l'annichi,Umento e del s~oi IfOmuu, ed ancora la!!CUl- li sente vicino. dcli" organizzazione nc,'lo stabiUmenno re la sfiducia fra 1'a classe operaia. _ . . . Schi.i.~ze.Però non ci è finora rj,uscito, ed Credevam-0 che di fronte alla ba- , E q_uesti.si trovano nelle file de~- i no,-t•ri tintori cli lana faranno si che i tosto subìta, alla violenza sUbìta sol- l Ord1.n~ Nuovo,. non nel~e nosfre fi- propositi <lei signor dottore rimangano to ogni forma, almeno a botta calda, I.e. Gli imboscati. della rivoluzione e 1111 pio desiderio. si dovesse mettere un freno alle po- ~Ile lotte operaie abbon<lano a To- Fine della serrata nel filat010 Kappelemiclre ouotidiane; ci siamo ingan- nno. QueSta g~n.te, buona · sola a ler-Bebié, Turgi. - Già da qua'.ttro setti- !Ulii. sfruttare lo sp~rito .gene:oso delle i,u:ne la maestranza de,lla filanda KappeAbituati a rispondere ctgli attacchi., masse, e ;11agari c~.pace di ma nd arle lc,-l~ehié era rimasta serrala pierchè s-i a ritorcere ogni accusa che i co1m1-. anche all assalto l1l1:JJr€[Htratec. ome el'a rifiutata a riconoscere l'aum~nto dc:- nisti giorno per gior,w vanno con/e- le mosche e come ai be~ tem/~Ldella l'orario a .'i~ ore e la riduzione de1 .salario zionantlo per lo s,ttpendto che rice- llella guerra, sa bene eclissarsi e tro- J}er 1; 6 JYer cento. Tnvano la ditta tentò VOllO; nel momento del dolore, dove vare qualche 1:r.eteS[over 11 ?n es.sere rii ro1111>crc lia resistenza degli ,operai. Graper rwi era ltll(l medesima sconfitta preserrte_e p~i uicolpare ~li. alln zie ;il rnìidn a.iuto prC'"-tato <lag·li opP.rai tanto la. distruzione di un circolo so- . Avanti, _qlll gal_antuonum_! Quantl, mC;tal!i11rr,;icdii Tur-~i tulri i tentalivi dei cialis((j che di uno comunista tutto il mtellettuali, quanti av\'.O~ati, profes- d1rcno;·i, a1 Qttali si unirono pure alcuni nostro rancore, tutto il nostro adio, s~7:i e ~eputati co!nu~11,Stf~l~ron? fe- r11unici?a'i clij colà. per il :ec:ntament~ di tlltto il nostro spirito di ve,uletta nit, 1~cczsio?d~rres_tati: ne~g 1 wrm del- crun,11,. 11011 CJl'atennero I effetto des,deconvero·eva là coniro cr[i assassi,ri lo sciopero , Fuori le ca, te. raw. Lu11edi 21 COIT. gli operai ripre.Ql'rO che go~ernano r Italia, ; pensavamo . Grasso Grc!msci, diretto,:e rlc~l'o_r- i; Ìa'.orO rimettendo la loro causa all'ufche-alm'eno ne-i criorni tristi anche sul- dune Nuovo. m quale cantuw vi s1e- fic:" ( antonale di con,ili:\zioi11.· argovie:-.c. "' • , • ? D •t I f.s:-.i dc,·:.iro!~O ur.a foera protesta eonl,ro l . ✓•ttra r;,,c·t .,1· frzcesse /o stesso. te nascosto ui [fllei giorm . i ·elo e 1e . « • - " 1 aum, nl<O ctdl'orario di lavoro () ·a ri<.luNo Per srusare la loro vigUacche- Vi faremo un pellegrinaggio, con l'o- z:-c,nc elci sal:,r:o di~e,1110d1•es-oltanLo for. ria tutti i vennivendoli dell' Ordi- rina/,e ne faremo un santuario della zata1m:ntc si pic~aro110 al ,·olcre clei pane' Nuovo e degli altri organetti, et/- vigliaccheria. Jro11i. lcr,:wrono il camvo delle ingiurie e Cosa facevate voi a Torino, men- "Rispettate la vecchiaia! , . Ecco ano cercano ancora di sviare l'occhio vi- tre in tutte te città si lottava e si mo- cki !)rinc11nli comand~ment: w-lla rcùig-iogile del lottatore delle b(!fricate, che riva? A Torino, dove non si muove n<· crist1'1.~,a.Com" c 01,ahnrnte i signori sta per chiedersi dove erano nel mc- foglia senza che voi lo coma11r!iate. par.lron, intcn<l>ono seirnirc s.imili r-c!?'o·e mento del/.a lotta tutti i teorici dei!a dove siete maggioranza, dove a,•eie cr;stiane dimostra un· c~e111pfo: In 'un:i 8 Appendice dell' e .&.vvenlre del Lavoratore,. i J11'etdi 1 a t-01ni, i 1111C1~.0Itit,zia11 si è peJdnt~ oornp1let:amcr111ulea braiooi<..a. , SCENA SECONDI\. IL TREBBIATORE Commedia di NATALE VILLANI OAIRiLO.- 1Ma se i.O vdlcss·i ,da !lei 1v11 palio 1cli soan,pe mOin 1111:eile farebbe. ine;aindhese le 1dessi 1001vto ,:we ? MIA!RiCO.- .Oh:e me iliairei del'lc ,ce1111lo .fue? CAiRLO. - iMk'll qm1,-ildos-airà -ve,cchio .:: .n'011p,dhrà ,più Tavoirare? E t,uitt[ quellii citle 111011 ~rr1n,0, dh e 111011 11oosoi:1 ~ 1far mruai ? MA!RIOO-. Qui fànara ,tutt·i a1uellùi che nqn IP(Jll!e:MaJTliO Diù ,1,aivonaire,rneirt~V'aino d' :Jo.ddiiaJ; 001dhi ,er,aino ,qu-e:11d:1§e ~o- ;praiv,vijV'elVlaiTllo ,dOu)() ,rnrraLwnga;vie:~ ,di ~Via.no. Ora urwece ~li ~llllllDiii n1oi Ili anainterui1alml0, ia 1spe<se di uutLi, e 1 1: 11Tha 1ll- .te.nt>amo beate, com.e si merifa !Chi 110. idaiflo iaJ ,faivoro ,gi~i ia1m1Ii migil'iOri ,dctllc1 es,1st-c-,1za. Gasi, -qu,a1r4dosrcurò v.c,coh\o, mamtemr.alrull!o amche me. IE, seim;J)Je .1 .ca1rioo 1ài itU1tllilT, 'lCii_ 1111:::mi'.lclni,anno a,',l: 1 sau-OJ',a •i !b·a.mb i'lli, e o.mie ma nte,1 iaillW g'li runmala1,i e ; doook PAOU). - Così. ·se no'i q,ui ,aivc-,5.<:;i,mo -~ain1e,m.an si ,bt"oveireiboe da 111ar-5riare I 10 eca 1nea111.o.ahe pa,gaire ,u111 mi!;0t11e '? Befil,a ,Uiman 1: 1hl fia vostma. id1e 1liasciiafocrepare idi fame FI 1pa!&5lalnte. A'l,lia J.::i•nv,a d V:IA'.aiViOOdl·ui.a! ,tGoirne pe,r .an11daire). M,AìRDO-. Al rnis•eTi0 11011 rr.:!~hfamo i.I IJ)alne; •Ilonietg1hiiaimao clii ci oJnre il deu1.airo.,M1zi noi 11Jalg'h'iam.aoli!' Ospe,dr<11!e ·di M·illainopiù ;ai cento mila lii.re ,di 0lfl!ii1t!t<o iCJh,e pol,r-e,mmo riilspamrniarr. se Jl fl),TOJ)r,ic,t-a;nrioo f0,s,se rU,11 F-11te hr.- ne;fioo. PAOLO. - Ma qu<el~'.iO è ima.tto! M,t oon1· è 1JJ00&.iOJ1le q,ue· to? ! ,Ma io se f~: siiou•rio di q,u'dS!.().arnlcl,rei a.Ila icasenmai idei rearabi!n·;eri e fQfre1 chiu.dell'C •trutt,a q11cs,lla gcn1te in galera. A111- . dìra:m.o. ·a11.d,i.amo. q,ueillo è martto! M,A,RCO.- S.i oailmi, si oaJmi. signor nned.'.arçr.e; n1,0inore!C)a m:ro cl1e qu,i vi si.a 11'ama,ndhna; q,tti 'Vi è 11.L_n or(_)~ne 11Iuovo pe,r i,: quall,e noo o,coorroino ,ne.mvohe i cairiaibi!!l;CirL oi stess'i oo- $!•~ruiiaimo l'o.ndine, e idei J,aJd,ri, da ,qu:an!)cfsod11io ainda1i 1Via gli e :eirce:11:ti. 1noBianco CAiRJLO.- Ma. e ool coma!T11d'a? MiAlDCO-. Tu,!Tt'i. Si ,cile,g,gc il ,no.sh·o Sin.aa•oo e a 1l,tti siamo djsoiplunati e ll"i~et h:Janno ,il ,rcgo-la11n:em [,o cktl:,a co1rnundtà... PAOLO. - 1M,a q11.1c11lo è 111:a,tuo: 11011 1r!:.-11r,r~elti11d,. A111.cliann-01 O~LO ta Paolo). - Flnona 11101p1o.s- ,si,aimod.inl' ohe quairnto .IWL 1 riettto •sia ,tai~so. Oéfr~o 1cf.o v.r0m o ,aicccT tair~cm e (i,c,rt,e). Dica, 1dov-csi tro,veire,bbc 1·0Slid e ,s11a ri'tg.ha? ' \l'l-AiRICO-.- A 1mornen,1,i ni1nonne.raitbr10 dall mercat,o Idi run -,pac-sc v,ici110, ove .son,o 1ai11idatai 1()rQv1ve<le<rs-ci ol painrolQO. Pencltè q1t,i ,nè 1io.ro rnè ,b'. paI11rooo Itr0\r.airo roba. ,Lor,o non vogJhano S-Ottorneiliter i ai nlOstri reigolame,n'ùi, a.p. l]Jll'i0,V!atl i daO I 'mmlnirnità da i I aN o:ra- •rabori: qu1'nldi se 1VOìg!Lio110 marn,g,iarr,e ><leivan:o,u111dalrat 1prCi11der clo atltir0tve ,E poidhè sano ,naibi q'lli, e paire ·non ,v,ogihùait10 ~1onit'<IR10irsi. ,itcome hauia10 ii mez,,i, ,oi 1VW1ono.(Ossei!'Viaindo fuor,i). ,Deiv.clno csser,e. ghunti icoJ oainro- ,c.o. iE.ccoii. i'll fOIJ1~.SalMc! (Via). -oCa·rlo, Paolo, Bortolo ,et Francesca BOIRTOLO (segui.IP <la Frnmcei,ca, entra cLalP pOtrlWJe oarico idi paioohi). --· Guair,c~adti ,si ,rield.e ! T1u P,a,olo e ]di s,'!11,1noÙrJrii'o, 1~1C1ltLresbaz.r.na ~n,felilla <Lall 1ta111; l•ìorne ? PAOLO. - T1u mi iolu~ rnoi ,odi!" :ar~tacpiwobioa alblbfa1mo faJato 1de:. 1buOmai ffari. Ti •ricondi Q'll~i tc:.111pqinan,do coi dc·1a,1 dc.~'.a PL\'./llc• i comJJetraiWt la bcsti,a? 130RTOLO. •- Ma 1.c!c&•o qui• siiamo oo!ipJ1ti 3a, be;, al~ra ;n,ìer,ione. t'ARi.O. - C" ~ la p~ te, nera'? BOiRTOILO.- Prggio! C'-è Q,uemaro,;- sa ! A,11di:in11ac. depo;nr ~ qucs1;aroòo, Frt1111ce~~-pui rito.mere-mo. Pc1nmesso! GEintrM;o ,a dcsilir,:i..nne,ni!!re Ca,r<'.o segue COII f 1)UCÌliO iiét raigaz,,a). PAOLO. -- Semprr. brlla. ~o:i lw mai ,vi.sto rnn,a sì befa fig,u.r a. CARLO. -- Chissà se Hc p:taoe.rò. (R,'- for111iamoBortolo e F.r,a1rnoesca). BORTOLO. - Vbrn: flra:nieeisoa. T1u 1J1ù11 .ri~O\llO'<ioi qu:~to sig;il.().re.... ( ARLO. - Lì sig111.0TiDla 0.IV,rà ,dime111ti.ca~o pure La propos~ia elle le ho ifatfabh, ica di nastri di ::-eta dcl B:isilc:31'v. .:r_ ne liceJ1::1a 1.o un ~pera.io settantenne c<>I ri1olivo che essendo 1a sua capacità al lavoro fortcm~ntc diminuita è.gli dovrchl,e ccrr:s,rc lavoro aHrove. Siccome questo pover'uomo non a,·eva mai po'tut.o far rt~llc economie, ,egli doYett.: rivolgersi all'autor,ta SLalal·eonde avel'c i' sussidio d'i ,li,occupaz1one. Le autorità ~rò :rli ri- ~po<ero che considerato la sua tarcla età :10a si pote\'a ùar;;li lll:SSUn ~ll.S5idio di di~occurazione. Che dè\'e fare questo po- ·:cro diavolo? Se 1,cssuna anima mise:T'ic<.:r<lio~asi ricorda di lui egli t p.adrQ.. nis-simo cli morir di fame. La m.edesima ditta ,icenziò di questi giorni alcune operaie occup:uc neilo stabilim.ne.to dai 30 fino ai 40 anni senza nessun segno q,'i riconoscenza per la rorza vitale sprem.u.ta durant<- questi deccm1.i.. QuaJle è questa di1ta? Fuori il nome! g. w-f. Aiutate -i bambini dellRaussia li terzo Congresso dd « Soccorso Operai,., Jnt~rnaziortalc • ha stabilito di lanrìa~e ag-li or>erai <li t_utto i' mondo l'appello <li correre in aiuto delle cent(na1a " centinaia di migliaia di bambini che l:a. guerra, la iame e la perdita dei geaiton harmo reso in 0011.diizionidisperate. ~1 olti di q1tcstfi hambini, figli di contadini e di operai. ha'Tmo perduto i genitori c.<• duti nella guerra a cui J'Imperia!l-ismo d1 oc_.:idcntc ha costretto la Russia. ~folti di questi bimbi sono figli di riYo·uzionan che han110 dato la loro Yita per la salvezza do1la nepubblica dei So\·iety. Tutti pui hanno sofferto le terribili consegue11r:c del btocco economico e dolila carestia. Questi bimbi sono nel piì1 ,·ero senso della parola i figli dei lavo1-atori di tutto il mondo i figli della Internazionale! Poichè essi hanno sofferto non soltanto per >!a lotta della Russia contro il re~ sto del mondo nemioo. ma auche per la lotta tra gli operai e contaidfoi contrso ii ra1>italismo dominatore. La lotta dei lavoratori russi era anche la \·,o.stra lotta t. per ciò a ,·oi spetta, lavoratori di tutti J Pat-si. cli provvedere a,ll'avve-nire dei bimbi rufsi 1 Fu quest.o aJ>ptmto l'ordine di idee che animava i De.legati del.la \1crza Conferl':nza di Berlin!O. quando a:pprovavan,, ';. rn,oluzione che assumeva per contu d,•: « Soc<.orso Operaio Tnternaziona.'e • d1 r~ccoglicr:e. vestire. !lutrire almcnu 20.000 lmnùi della Russia dei Soviets e qu:rdi di ricoverarli in speciali • Case de, h,aciul11 • ciascuna delle qua~i in media •lr.·.-,·cbhe contenerne un migliaio. li Co111itato Operaio tli Sc,ccorso. su più morll'SH l,as1. ha zjà fatto qualche cosa i11 !{11ss1ain questo senso: per esempio in C'ci,,hinsk funziona già da vario tempc. la Casa dei Bimbi e Cat1lo Licbknechtl,os.i Luxemburg • a· cui sostenimento banno provveduto i lavora~ori della Ge, - m;ini;i e dell'Olanda. · ~fa !"aiuto ai bimbi deve oggi as.sumer-.: u11~ più vasta portaita. Oggi che il Comilatc, del Soccorso Opera.io lnternazio11ai., !1~ portato sul te(reno dell'aiulJo <"CC• n-omico ·a sua azione a favore degli affamati, indipendentemeul'e dalla organiz;a. zionc del servlizio di p·acchetti cli viveri r,er i 'av,orabon russi. possiamo dire che l'unica forma dell'aiuto diretto contro la fame consiste 111 questo aiuto ai fanciulli. r\nzi qu>esto a.iuto sarà l'unico per il quale si mizieranho tra , la,·orabOti sottoscrizioni di soccorso e raccolte di ve- ,;ti.an-io.biancheria od altni oggetti di prima necessità. Ol·!'re a. queste raccolte che !>erviranno spcciaìmante per lo impiant,o delle Ca5e dei bimbi. sì è pensatò ad introdlurrc i' sistema delle « adozrioni •· che del resto ha già ottenuto 1111 grande successo fin ,fai prim.1 lentati\·i. e eh<.: ora si tratta di allargare su più ,·asta scala. In concordanza con questo pi;,1u, singoli lavoratori- o gruppi di lavoratori dovrebbero assumere l'impegno d1 provvedere al mantenimento di un bimbo ricoverato nelle nostre ca!>e dei fanciulli in Russia. Possono essere « padrini »: Sind;,..:at1. (Jrganiztazioni femminili e .,iÒVanili. Ci1·c0Ìi c.d Associazion!i di og-ni specie. ( cli officina. di l\f. S.. di Sport ecc.). '.\<'"l'~;..sumrre questa qualità essi debbono pagare all'inizio la somma di 5 dol1,,n. 0ccorrenti per le spe5c di impiant,o. l' poscia regolarmente la somma. di 2 tlolbri m<.:nsili per 0g11i bimbo a-dottato. occorrenti p~r il suo manteniment,o (vitt<> .: spese ,·arie). 110,;cersi e tenersi m corrispondenza.; qaesu, possibilità concorrerà enormemente a sviluppare da un 'ato i buoni .:d affettuosi legami tra il fanciullo a.iu..- tato t chi esercita l'atto generoso <tet soccr1rso e della so1idari.età operaia., e dall'a.ltro la ulteriore pratica estenstone dc.!.l'a!dozionc di numerosi bimbi e det:0 a.iuto alla Rus.si.ai proletaria. L'impegno assunto dal « Comita4Jo Operaio Internazionale. di provviedere per 20.000 bambini. deve essere diviso tra i vari Comitati ~azionali in propormone della loro capacità economica. Ogni Comitato ~azionale do\'rà quindi stabiliro u11 !>uo conto speciale determinando {t num,cro di bambini che crede possano e,- sere adottati nel prcxprio paese, e per .i qu.<h dcv-e <:<;sere rea'izzato l'ammontare nece:,s«rio. e cioè: ali' inizio il ,-er:<amento dtlla somma stnbifoa per ogni mCSII di normale mantenimento. Ot..corrc la piìt grande energia cLei singoti Comitati Nazionali di Soccotso per pote-r.e rag-giungere il più l'et-0 successo nell'aiuto ai bimbi. Occorre specialmento allargare 'a skra delle categorie di contribuenti. cercando di guadagnan-i tutta la clas~e lavoratrice ed anche qualche c:at.e-goria dlella borghesia. Occorre fare ricorw aa ogni forma di propa.g-artda scritita ed 01ale per rit1scìre " rendere più popolare che possibilje la :1o~tra campagna a favore clei bambini russi. 11 Comitale Centrale dc.i « Soc..:orso 0pl'rnio Tnternazio11ale. di Berlino ha ~i:'.t pronte varie films che 11110stra:10 1e • Case dei Bimbi~ del nostro Comitato ed i fanciulli ivi ricoverati. il loro 1àvorn ed i lor-0 giuochi. Anche numerosi opuscoli sono a dispoh,zione dei Comitati Nazional'i e local'i. I quali 11011perderanno tempo pe,- 'Organizzare assemblee. comizi sociali. spettacoli popolari. conierenze e simi1'i inizia,.. tin, che più si.ano adatte a ra.ggiungere lO scopo prefisso. In ogni Paese le -Organizzazioni femminili quc:'lc: della g-ic,\·e11ti'te qttell.e Jn-· lantili debbono a,·ere uno speciale interesse per questa alta opera di solidarietà t.. <li civi-ltà. L'avvenire dei lavoratoci di tutto il mondo dipende dall'avvenire della Russia dei Soviety ! L'avvenire della Russia dei Soviety dipende dei suoi bimbi! IL COMITATO ESECUTIVO DEL SOCCORSO OPERAIO INTER Milnzenberg, P0yntz, Nexo, Kruit, M1s1ano. Conferenze dipropagan La Direzione del Partito ci comunica che fra breve invierà i compagni on. Vello e Cazzamalli a fare della vrof}aganda fra gli emigranti. Tutte le Sezioni Socialiste, i Sirtdacati edUi, le Sezivni della Leg,1 Proktaria e le Cooperative che volessero apvrofittare per organizzare ima conferenza o due ( giacchè vengono ad rm periodo di distanza /'tino dalr aJtro) conferenze, devono i11vinre la loro adesione accompagnata da fr. 25. Con questa somma la C. E. provvederà a tutte le spese, vei mar1ifestini e ver gli oratori. Attra,·erso ;i.Ilo scambio cli fotoj!rafie <' e :-etterc. i bimbi adottati cd i genitori dì nclozione, possono scambicn>l~1entc <'-O Compagni proletari, leggete ì.iffondete I''' .A vanti I,, ,to tio oc~rso rcunno. Ho ,a, pctt,tuo •ll!ngame.ntc e 0111M:illlò P.a su,a ris,posta. BORTO!LO. - Otucs,to è il ,111,ùionar:o.... PAOLO. - Ouc wo~~Jmemo,uirio, pc:ri0hè qwesif ,,un,r.olta ~-ua,da1grna1to n•n ailt ro m ~ltonc. 'BORTOLO (a '!~nolo): Davv,:,1·0? (e pairtta ,con lui). CARILO ta1v1v,ioi,na1ndoasi Fra1ncC"'Oa). --- Peiroli'è non hai •ni:spos,10 ? F,RANOESCA ~;•11dmc.rci11~-e). Cr0.,ck- :vo d1e schJ:!-rZ>a se. Uci oooì rioco ..... CARLO. - Ma lc•i mi p·ace ,~i più dei mL~i m'i\ioni. E sairei fcilic~ di aviere i,n,ca.sa mia, peir mog~-e, •u.11a don11,1 ,come 'lei ... fl~A:--!CrSCA. - La r,i,n,grn71io. ma per o.r:t non 1 in1ten~do rnamitarnmi OARiL.O-.- E ,al.lora, quain)do? Miaii. ioJ·- se ? delblboail:fualnidon 1 airre ''.a mia fissazione:: ? FIMNGES.OA. - l-{a alttcso un ,anno; asipetl~i aJrtdQra u1n ipo'. Non .posso rlispallidElre oobrto. O,ttes!tia I5iua prooo- ,s t.a 11 cl 1lrr QJ)POid'dlll' 1amfa:•r•e GA!RlùO.- Mi ,crCjda, Ono v,e,ruu,to ,da ,q1ueste mur,tiIJ)LÙ rpeir teii 1dhe1I>,er il :r~- sto. J'Ai tè !lo s'Clopo10m 1deLla,mia v.i1ta. M,i dttca 1u1111a pan·o1a-. F.R!ANOESOA ,~son.ridendo).- C-i:11Clr1 farò s:ip: ,r:::a .m:zzo id,: 1Pa.olo il mcdiat,o.re: ia']neno QudMiolà, !Se .fanemo il 111artt1imon;o, 111011 periel~à ,!,a provvigi,o.r.e. (R,id,c) C!.i\lRfLJO- . Va 1benic. (S.i ia'llei111tau1M10, ,me.n:tnc Bonlo.lo s·avv 1idna con P,aoJo). 1-30.RTOLO.-- S'icu,ro, cair,o P,adl'o. -0.ui ::i.QjbÌlalmo u1n rn,uov~ Gow•e.nrw CARLO. - r:·._ c·ro ò-..mQue ;;.h~ QILJ.i y,j è u.n ,oic.colo Sliait',o.,u,n,a &DC--::ic di rcirnlbll)Oi.ohetl.ar.0ss.a? BORTOLO. -- Pwt•1,Qppo! F. ;I :11alc si è che la oootra isoc'cr:1 ilo oe1rnette: ,,i:on is'iaocoirge ci~ -QUl:!LSito mc1le può csteJ1Kl.OTSi e ro1vi111a.re la nazi,>nc. PAOLO. - Se but~i la pe,1;.si:is::•c.10 come fa J)'e'nso 10, que,:;,!1 cooperatGri ii r-...acoeirei in b~-0;e.ooi111g-.a.le,ra. Se :md.iamo aiwlll1ihi 1driqUJesito palil>O, si fii~1,isoc ;col rorvitnJaJne ma- na,z,iov.e, _pcrd1è I' a- !!11imaldetìa in:ae.nctnìe è il comm.~rci.o.... (;AlRiLO. - lE ,:eì siginorin:a, che ne dice ·dìi ,q t1,e.s/tSlol~a1ronuO\Vo. 'r RIMN!Cìf.SCA. - lo? Vieido ch,c da :quarncdo si iè costi;tluito J' ord>irne nuovo. a)air,o s·1aeiriitir,a,t.a un· .,1111im~amova in QL~esbi :L-a:varaltOì'l. BORTOLO. - M1c1. ohe ani.ima! D<;prarv:a'r7.io111 e! (Contn11iwa).

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==