L'AVVENIRE DEL LAVORATORE Alla vigilia del Congresso del Partito Socialista Italiano Qt!and_o questo foglio andrà nelle f-itto '.a unità cleJ Partito. Vogliono col!~- marn dei nostri lavoratori si radu- liora re. vogEono andare a.I potere ue·I! nerà a Roma il Conaresso 'socialistn illus:one di recare qualche lenimemto alle che i compagni di lt~tto il mondo si ~".'fid'c11ze J.rç1el.trie. Ci vadano, ma non può dire~ atte1~dono. con tanta an;ia. con noi! Forse contro di noi. 2) La convivcnn nel Partito delle varie tendenze d,:l'e Lsscre resa possibile da un accorto sistema :li rappresentanza proporzionale negli 01·gani direttivi ed esccuti\·i del Partito ~tesso; Da esso m[atti commcerà o dovreb- Gi~ :,'1,·i. vittime di questa stessa illube Colnl ·nc'1•a1·epel 11ost p t· t · · 3) L'intransio-benza assolL•ta st11·pr,·11c1>··1 · . ro ar I o una sLCJne.s1 allear!)no, sia pure in buona fei- ' nuova vita: da esso verrà la solu- de. colla horghel-ia. E diventarono nostri deve e~sere accompagnata c1a·1a pit1 orzione del problema che, da.anni, non pe,rsecutori. Poichè il passato nulla ha rortuna transi~enza nei metodi tattici rer lasc1·a p·1u·pac ]I t · i qaali - entro i limiti' che caratter1'·z- ·e a a nos ra orgaruz- insegnalo ai nostri cllestri. vadano anche Zaz ·lo11c p..-..}·t·ca zano quale classista il nos:·ro Pa1·t,'to - ,< v l l < • çs,i per quc·la s-tracla_ Facciano anch'essi · Q u"le s·1't 1·1 nost1·0 pens·., · 1· · non vi cle\·ono essere pre0 -iuclizial·1 teo- . " • , . 1~ro 1n pro- esrenmento. Xoi 1>refcriamo restare noi Ò t l b · b rkhe: P. Sl o,. non ~) rnmo più isogno di stessi. Oggi ancor:i. come scmrre. per la du-e. C<;m[ess1amo però che, oggi co- nostra Idea, contro ogni dedizione. E' 4) 11 Gruppo parlamentare socialista me oggi, Yerrcbbc quasi voglia di. do-. qnesto il no•tro doYere. - tenuto conto della sua importauza numandarsi se il congresso sia ancora merica. rcr la qnalc esrn non può so:- 11ecessario. Si tratta di decidere se Compagni! trai·si al gioco delle forze parlamentari s! debba o non andare al potere, se Ci hanno ,accusati di essere insensibili - non de\·o ag-ire in modo autonomo. s1 debba o non coll:=ihorare coi par. ;LI g-riclo di strazio cl0i comJ>Qg-ni •marto- 111acle\·e ;n·ere la libertà e i•attività neliti borghesi nell'azione parlamenta- riati. :'\on l: scns:bilità allc.a.rsi con c·o- c-cs,aric per la completa valorizz:i-zio'!c re; ma la Destra del P:rrlito ha già ior,o che sono - in un modo o nell'altro rltJla propria nionc. deciso, si è ~ià messa a collaborare, - resronsabili ciel martirio. Escl11s-a. la oarlecirazione al GoYerno h_n già m?1Jdalo il suo capo a confe- Ci hanno accusati di non ·aver saputo - che rafforzerebbe l'organizzazione ponre co] re. rroporre nulht in rnstituzionc dei colla- litita. della borghesia e snaturerebbe il ll Coll ..b.. ....· · d •· bornionismo. Nion è vero. tt 1 · l p .. « oruz1on1smo, a unqu.c, ce ca,·a ci-e e assista cel artito - il Grupg1a. :'\'oi vog·iamo che il Pa.rtilo si Ya!oriz- p0 den essere autorizzato. -O\·esia ncces- ~fa allora, ecco a1)punto che il ii con una più aittiva. più intensa. più •ario. anche a concedere l'aproggio ad congl'esso è più necessario che mai. unita azione d'insieme. in Parlamento e un C01·crno. Sono quei compagni di Destra an- nd Paese. !'Ostituenclo a quella empirica. cara nell'orbita del Partito Sociali- fra.mmcntaria. individuale. l'opera coesla? E quanti sono essi? rente, unita, collettiva. ispirata da un proA nzi. dopo l'andata di Turali nl gramma comune, quale è stato elaborato Quirinale, per alcuni compagni la dal Partito stcs,o in diverse riprese. conquestione si è ancora l)iù complica- cordemcntc. la. Vi sono i cosiddetti centristi •- Zilocchi. Alessandri, Schiavi, Filippetti, e Lanti altri - i quali hanno finora propugnata la collaborazione pariamentare, ma ripudiato qualsiasi collaborazione al ministero. Lo stes~ so compa~no Zirardini, il cui famoso ordinP del giorno fece muovere, per co~.ì dire, ]a; Yalanga, ha ora votato contro l'ordine del giorno del gruppo Turati-Treves-Modigliani, favorernle alla partecipazione al potere. Xoi vogliamo che gli eletti siano più Come si comporteranno ora costoro? Seguiranno Turati o ritorneranno alle vecchie nostre tradizioni e pratiche? vicini alle folle proletarie e meno nei compromessi elci corridoi. l\oi Yog-'iamlO dare più energia e pit'.1 ani,ma e più sririto cl' insieme a quella Alleanza del Lavoro che - sorta sopra: tutto per opera nostra - la,ngue per m·~,ncanza di afflato rolitico e per la varietà delle sue ispiraz.ion~. Xoi \·og'iamo prOmuovere il fronte unico politico dei Partiti sovversivi italiani, quali - non rinunciando ciascuno a quelfo che hanno cli poculiar,e - si muo- \"Ono conoorcli a'la d'ifesa dei beni che Il manifesto del concantrazlonlstl. Xcssuno di noi vuo'c attentare all'unità de,l Partito. L'unità ciel Partito è la premessa di salvezza oolmune per qualunque lattica che il Partito si voglia, da11e. Per l'intransigenza o per la transigenza. scindersi è un indebolirci, è un negare lo scoro nell'atto di affermarlo. Quello che vogliamo è una tattica conforme a!"e esigenze presenti della vLta ciel prnletariato. Dobbiamo salvare le nostre organizzazioni. Dobbiamo salvare la Yita degli Enti locali. Dobbiamo salvare il proletariato dalla cl'isoccupazionc che lo decima. ntecliante una tattica di lavoro che affronti, occorrendo. alcuni pregiudizi di scuola. :--l'ul'a per il probetariato è più triste della disoccurazione: è la fame. è il· rilassa.mento delle reti sindacali. è la dennoralizzahanno fallito rniscramo1tc a'le promesse " non sentono neppure il rin!C\rso nè \:l 1 ergogna del loro fallimento. E' fortuna per noi l'esserci distinti da costoro con un chiaro programma. J ,e lince fondamentali sono: Se!)araziono dai rif0rmisti: lotta contro !°equivoco centrista e pseudo massi- ·nalista; organizzaz.ionc attiva delle ma.ssc la difesa pro,etaria c'as,;;ist'l; a<le•io11e alla ITI internazionale. 1 compagni aderenti a queste idee rlehbo,no sentire la necessità di u11'a co- ,cir:nte rliscirli11a alle disposizioni ernanat l' dal nostro C:omitato esecutivo, ailm,he !"astuzia. degli avversari, che anc-01 ;i si abbiglieranno da m-assimalisti. da ,~1:-.,i,ti. da rivoluzionari, 110n si faccia più !!;iuoco della buona fede socia"ista. Compagni! Xoi i.o sa.priamo già: I botoli ringhiciranno: • Voi \-a\'orate pci comunisti •. Ebbene ribaltiamo scn,:a retic-enze: )J o~ a1·oriamo per il Pro!<:tariato e per la ,11a Ri\'oluzionc. A questo scopo risponde pid1amcnt(• la IIT Internazionale. 11 gruppdo'aziounnaitaria. Ti Crnppo cl".\zionc unitaria. premesso che i. Con?re,,<0 <11--•r·nlinario del Partito socialista. rosto cli fronte alla tragica eccezionalità dc!la contingenza che le mas- ~c clc) proletariato attra\'crsano. deve intendersi com·ocato 110n allo scopo cli pron·edc1·c ad una rc,·i,;ionc della dottri- :1a o acl 11na rielaliora1ionc del metodo geneir.rle del Partito. ma invece co' preciso doYere di decidere una linea di difesa estrema non solamente del Partito ma di tullo il proletariato, a cui sonastano le incognite di una situazione che appare, ad ogni giorno più torbida e più minacciosa; richiamate le ragioni esposte ncll'o. d. g. Cazzamalli- Baratono votato nel recente C. )J_ eia una panlie cospicua dei consiglieri nazionali; E infine ci sono i seguaci di Baratono e Cazzamalli, quei confusionari che si proclamano massimalisti ma ,·orrebhero permetfere aj destri di Yalorizzare l' azione parlamentare con ogni mez.::o. Yale a dire anche sono loro comuni per la rivendicazione di quei postulati che possono unirli. primo fra tutti il ,mutamento del regime oolitico. che è grandemente responsaibilc dell'attuale situazione. consta.tato che: le finalità c·assiste che hanno inspirato l'azione del Partito socialista sino a questo momento rimangono tali. afferma che la funzione della intransigenza. concepita tuttavia come metodo e non oomc dottrina. non deve es- <e.re soppressa ma non può a meno cli es.. sere posta in armonia con gli elementi zione economica. fisica e morale. che si di fatto che costituiscono la' attuale sinrrenrle al ,nicmico. con l'andata al potere. Che -cosa pensano e con chi stanno ora tali compagni? Ecco che cosa dovrà deddere il congresso. Esso dovrà dire se la ma~oranza del partito è per la oartecipazione al potere o contro di essa. Donà precisare ouali sono i compagni fayorevoli ad essa e quali i <'ontrari, quali sono i compagni disciplinati e quali gli indisciplinati. E stavolla speriamo che verrà la desiderata, la necessaria, l'indispensabile -chiarificazione. I !lllnlfa~st,Illa tarla f razlenl. Intanto.· affinchè i nostri compagni meglio possano orientarsi intorno all':}tteggiamento dei vari gruppi, crediamo opportuno riunire qua i manifesti e i programmi, con cui essi si presentano al Congresso. Non tutti interi i manifesti o "programmi, giacchè, per far ciò, occorrerebbe tutto un numero del nostro giornale; ma di ogni manifesto almeno la parte essenziale. Il manifesto dalmasslmallstl. Compagni! );oi fummo sempre taJ1to unitari· da sacrificare sull'a·tare dell'uni.tà ciel ·Partito una parte delle nostre convinzioni e l'affetto profondo e grande che nutrivamo e nutriamo per la rivoluzione ci suggerì di lasciare che ,la nostrn frazione fosse {atta bersaglio deg:i strali <lelle opposte cd avverse frazioni. piuttosto che contribuire a spezzare qu.ella unità che ci sta a cuore. Fummo unitari per tenerci e.olle masse. per portare tutto il nostro Partito - la cui organizzazione ci Etra cara - \'erso il compimento dei suoi destini. Speraun,mo di potter trattenere unite tut_te le frazioni ciel Pantito per l'opera comune contro il nemico comnne. Ci il.ludcmmo. errammo. non per colpa nost_ra o di altri, ma a cagione degli avvenjmenti. 1 nostri destri hanno ·spezzato nel Noi voglia,1110 che le organizzazioni economiche, che sono sul nostro terreno. operino energicamente - nella misura e con tutti i mezzi consentiti dal~e situazioni - alla difesa di tutte le conquiste 9roletarie insidiate dalla plutocrazia ricostruttrice e dalla reazione schiavista. Ì\ oi yogliamo - nel piì1 va,s,to campo internazionale - stringere quei rapporti e continuare quelle attività che. costituendo il fronte unico internazionale, promuovano: 1) il riconoscimento diel,Ja Rcpu.bblica russa dei Soviet; 2) l'abrogazione d'eg·i iniqui Trattati di pace per ""liminare il pericolo cli nuove guerre; 3) la lotta contro 1.a. rea.zionc: 4) la clifesa delle conquiste proletarie nel campo. del 'ayoro. e ci a\·vicinano slempre m-aggiormcnte a quella unione internazionale elci la~·ora~ori che è l'elemento fattivo e 1·0·011tarista della rivoluzione socia.lista. Libe,rati da ogni impedimento, svincolati dal legame. oramai inceppante, del lavoro in comune con coloro che vogliono ostinatamente pr.ocedere coqtro la dOlttrina 'e la i,e,gola de\ nostro Partito. noi procedcre•mo più uniti, più compatti contro ir nemico. Il manifesto ~•I centristi. Compagni! Sappiamo che. nell'intenzione di qualcuno·, il prossimo Congresso donebbe es~crc il Tribunale davanti 'a cui chiamare elci co· pe,·oli_ La frazione centrista dichiara fin d'ora che non ha da condannare nessuno: nè il Gruppo parla,mcntar.c. Dosto al cimcn.to della realtà. nè la Direzione. posta fra il cimento e la rigidità elci mandato ricevuto. La Frazione centrista si fissa il còmpito cle'.l'immediato domani e, mentre si propone di pubblicare fra pochi giorni la propria mozione rer il Congresso. fissa fin çl'ora questi punti principali: 1) Il partito socialista de\·e ,mantenere in,tatta •a pwp-ia unità. la qua.le. richiedendo da tutti il sacrificio delle proprie sreciali \'edi:tc e dei pcrsonaJi l'elmpcrament i. conferisca alla causa del proletariato la ricna efficcnza di tutte ]le energie; 6 Apptt!ndlce dell' < Avvenire del Lavoratore» IL. TREBBIATORE Commedia di NATALE VILLANI if1R,ANCESOA-I. Sì, .son v-ed, ma ~i br,11fita ,cfil ,e!JJ!:so,d•idi dommemcio, 111~i ,quall'i r 1esemcente è ,1iorse il minor col ·ipev-dle. Se no11 isi 1oeircassie di tbr,ova,rc 1t.ma ISICàiPD<lltOOai al1\e 1E1s,igenze tde,Lla 1Legig,e, i 1pritmi a stlri,llair·e sa:reb1 bern i cl ian.b~ ·spooiia;ITTJMtie P,<:Wen1i. Sì, ;peir- ,dhè i !Jiilodh.i :Paigamlo Q1uailsiias:iPre.zzo: ,ma per aiodQntenbaire i pcweri ,ohe ,non ~ossOTl!o1Spf1111de.11e, ,~i 1è ,oos•tretti a spaJociiafre1d:a1Lra-oba mio:1 sempre ~c01·- 1ia, e taJlvanua 1d:eitieirfi1ora.Mtai.a Q,11 1es~0 ,è oommerdo; ,anzi !Ohi meigilio canc..- isoe q ucs,t'amk! è rr1iù s-tiimaLo •e tp.T,eferi:to., 11Jeirchè.s,a ve,i1idarc a pre:Z7,i ,buoni. GJOV\AlJ'-llN-ìf. Ciò rnon tQgilHe nuilla all',a nni'ai 1 tlesi. T1u •stessa, F.rainces,ca, viemii 1a ,c.\airimi naigiione. FR,AINCES.CA-. 1M.a si, lo r-ioo.nosoo. MH mi 1perrnE.Uterai 1a1, 1meno,di .d:i.fein,der.: milO p~ucl)ne. P.c nohè •bu a:ff.ro1Ta1t111d,~oI p!"O!OC'SSO, Qt1ialh11n1Qllle t !,e 'PO a eis.s~e O' esi,to, id()jV'l"'.ahira1Lt,amrmeio paidnc ,oonnc t~nio ,speioulruto,re, uno .sf.r,u,ht.aitiore, 1t11pnair.a1Ss iùa. 1~'p1él!Ll!S!a. F,ram,ceisca a1oi:t sa trovare ·le pairolle :1n1r pr-OISCig;LIIÌre. Sw! v,oI•fo 1d!iGi10iv,am1111i :sl\ l e,g,g-oruo, i segm1i ide%a ,iobta dhle ,si 00ìlnba1tt,c nel s.uo airu1mo).E JPé'lr Q1ua1ntioi iia tutltra faa r:1e.Jlr iainima, pune .oQmpre<ndenai ohe n1011 prt,rc-,i udRleirnreid:eigili,i1nsulil.... a Biblioteca.Gino .• 1anco Dobbiamo imporre una politica estera vigorosa che. favorendo la pace, rompa i monopoli delle materie prime e dia base e consistenza alla politica de,\ lavoro. Tutto ciò - evidentemeinte - non è rossibile. rcstand',o attaccati alila tattica intransigente contemplativa. X~ rn della vita del Partito e de:! proletariato. X oi siamo decisi a scegliere tutte le congiunture favorevoli, senzai preconcetti nè prevenzioni, per attuare la politica che abbiamo dichiarato. l'. nostro Sipirito di discipliaia è indomito. malgrado l'asprezza ideale del contrasto e la certezza che noi abbiamo che :a tattica intransigente. che fu n'ecessaria. che1 fu gloriosa nelle ore grandi e terribili de.Ila guerra. ora è per il Partito e per il proletariato la rovina; come la tattica collaborazionista - che sarebbe stata a'lora funesta - nelle circostanze presenti può essere la via della ~aJvezza. Le due tattiche. che si sono alter,n,ate nella \"Ìta del Partito (chi non ricorda le alleanze del 1902. richieste anche allora dalle stesse organizzaziotni proletarie delle regioni più socialiste d'I~ia, pe.r la difesa del diritto d'i sciopero e di organizzazione?), sono en.trambc figlie dello stesso unico pensiero socialista. 1\011 c'è abdic.azione. come non ci fu \·e.nt'anni addietro. :id adottare l'una piuL tosto che l'altra ,tattica. second'o lai ra1:!"ioncelci tempi e delle circostanze lo impone. Og-gi il socialismo si afferma gridando la necessità contingente della coVaborazionc. Xon c'è che ohbe-c\ine! Vi va il Socialis,1111!0 IlgruppdoellaterzIanternazionale. Xoi possia,mo comprendere. pur avversandola reciS'a,mente. l'opera tenace dei riformisti convinti. i quali. con persistenza organizzata hanno riassorbito i centristi oscillanti: 'essa è conforme ad ur.a veduta. che al cong-resso di Milano fo aperta.mente confessata. rivendicata edl ostentata: ma non possiamo nascondere 1111 senso cli repulsione. per la condotta cli quei ma.nipolatori del Congresso che mio ,pa,d:re. (S,rngù1iozz<l!r.do)'. \fon ho più neJT1111tem10 11,amamma. ,e ms.lgra1do 11a'Ibi,sso ,cìli idee ·ahc ·ci sc1pa,r,a, io ,dev,o a lu1i de,! ,ri,spe.bto, del'.a riconocc,nza. Ma 1!J.uC:101vrcurnni, Lu s~ .mi v,uOii •bene .riea\mente, pe,rohè aan faii Questa pLooola rè;rIJL1nc\aJ ,atl •Lu.o o,r,gG1glio, peir me, ,per J,a !Lba f,r,a,ruccsca.... GIOVA!NNII. - ,on •so ,e1hc ,oo a .io '.]).l'O- "'·i Ulll Qu)elS!tli ITT011l1,elll1J)s: c,;i,rO · ol:i'.lan1to ohe imai I0Ct111i,en questo cr.<1PLUS'0011'o ,pi,ein.o :d' Qmbre e •di sOigl1li ,io dio 1prrow1!Jo ,télllllto i\0r,Le il ,desiderio ,di am.aire. E mon pCjS.SO, ni0in po •o.... •io .,cti:e iV•Onrei •glertt.aJrAn Ile bnaccia ,ali oo!J:o e ,o i!r.t~: sì, l])ne,ni<Limi. ·a:m i:aimoc,i,oh e idÌ1e ih o nl' 1dl:mùtlto •pur Jo 1d1 gc,de,-,e. amaire l'm 1QuIeisto,!Jnamo,n~,o dellha g!O- 'Vlinem:a 1rnlia, 'bU'tlfia,p! aiss,a:la .a 1 orea,rmi ,un tPaibnìmoniOi qui ,clJein!tlnO (s:e,g;,na !,a m11~r1te) niu,u11tdia!nldo ali paY.pi-ti <li Quc- •~to) _ ej!)na 111 -011one- io, F1ra1noesca, luazione politica dle.l paese, dall'equa con_ sic\erazionc del'a quale nessun Partito politico ha facoltà di pre'scinderc; ritiene che nell'attuale momento, qualunque altra considerazione deve essere subordinata aJ convincimento che so'lo col mezzo dell'a conco,rc\ia cli tutte le forze che si muo\·ono nell'orbita de',la classe operaia si possa promuovere ed attivare' la virtù cli resist.enza ciel proletariato; afferma pertanto ch•el l'unità del ParLito è ,indispensabile perchè alle forze rlella reazione rossa essere opposto un valido e,c\ efficiente movi111'ento di difesa e cli azione a fa\·orc degli interessi deT rroleta riato. e rropone che il Congresso. ai fini del- 'a causa comune di tutti i lavora.tori. affidi alla Direzione del Partito il mandato di rrov\·cdcrc alla sal1 vczza de! Partito e del proletariato. conccdenclol·e a taile scono la facoltà cli adoperare tutti quei mezzi. (e-scl11sa sempre la partecipazione al potere in un Governo borghese) l'uso dei qu~li 11011turbi essenzia'ment,e la funz.ione. e non alteri la fisionomia classista: deJ Partito. e che l'e circostanze facciano ritE,nerc i più opportun,i ed i più acconci 1 rag-giung-crc il supremo fine di condurr,e in salvo g-l'j organi politici e sindacali cl.cl prolctar•iato. Conferenze dipropaganda La Direzione del Partilo ci comunica che fra breve invierà i compagni on. Velia e Cazzamalii a fare della Propaganda fra gli emigranti. Tutte le Sezioni Socialiste, i Sind cali edili, le Sezioni della Leg,t Proletaria e le Cooperative che volessero approfittare per organizzare una conferenza o due (giacchè vengono ad un veriodo di distanza l'uno dal!' altro) conferenze, devono ilr\•ia. re la loro adesione accompagnata da fr. 25. Con questa somma la C. E. provvederà a tutte le spese, pei manifestini e per gli oratori. òov,o sofiìomt111c-. !,a yo,oe della ,nabura, porol1è 111 ,mc i nildest.a wn a.limouomo ic.l\v 1eirso drug,li ,a-lnri uom:ni, ,come hai detbo tu, ohe mi j,mpone ,airiieOra una VOILJJ l·e M'e ,delJlai m;,nurn:ia e ,ddl sa1ori- !iicio. Porse, Framce oa, è per 1Jabel1:ezz,a 1dell'aimore n1osbrostesso. FRAJN:CECA. - Ma ~u élJrie-std.iu.nque u,n 1rnuavo ainbo '? Ah'.Ciraio 0110 u•na rpat_ganai? Si, pe!fchè se io mi tratttem@O id,al is-,,,rou~rti è ,pe,r uu111puro e pio sen~ime,nto ii·li•a•le, mentre tu poco av,res:t,i da miu1wno',a 1re por ·e,gui•re:me.... GIOVANNI!. - No, no. nè pél\gm111i ,:tè or.YStiia1n,i; è pais.s:aita n' e.ra deig!l i IC!'.e1i ide.i sa,nti; non areia011orne ,de,g,l'i aiLt,ri. E' la ,co -cienz;a,110tr,a ,ohe v1l~01!c1oesì e d1 e ci d,jvicte rnn eseinalbijl]men te: tu per a'fre,tt.o,pe,r Tioonoscec1JZa.p, er ri- .Qpebtio vie1wo il paid1re rtiuo mo,n ;pll!OL se- •guliin;i ,ÌJO' ,d eJV~ riit~g.111ti pe1r :ill mio -pasSla t,o, ohe armo oome tLI la!mi ·biropaldre, .. Attdi elComitadtiorettivo della Lega -Proletaria Sabato u. s. il Comitato Dir.attivo. rapp~sentato da Mo6nalo e Sa.ttdrlnelli, in unione al segretario della Set.1011.e di ZurigO, Picco, ha avuto w1 c0IIO-Quio col R. Minist·ro d'Italia in B')rna. Fu esposto dettagliatamente 1 bis-0gni impellenti dei maggiormente colpitr dalla guerra, e ci iu assicurai.o dei pronti rJr0vv1~dime11tiatti ad <itimjnare certi inconven:enti burocratici. Jn particolar modo furono trattate le famose partenze coatt~, ed alt'ri bisogni che riehiedono pronta esecuzione. Jn s,tttimana renél~remo edotte le no. sire Sezioni di QLtanto fu ccnven11 t,i. raccomanrlarido di attenersi sfretta,11':!;1. te alle istruzioni che impartiremo. Il Comitato direttivo del I! Lc:.::h'I Proletarle in Isvizze-ra. Agli abbo,wti che ancora n.o;r hanno fatto il toro do1·ere 1·erso t.a nostra Amministrazione, invieremo ·nella settimana entrante il rimhcrso vosta!e. Dal giorno elle questo \'ien(' 1;resentato hanno tempo sette giorni per pagarlo all'Ufficio postale. A coloro che ce lo lascieran,zo ritornare senza indicare a tergo il motiva, sospenderemo senz' altro il giornale. Chi non lo può JJagare e ha inten- ;_:ionedi pagarlo Più tardi, ce lo comunichi segnandolo nel lato posteriore del mandato stesso. Cosi facendo risparmierà le spese postali. L'AMMINISTRATORE. Pianctahenosnisradica Le han port.i.to via -tutto in oerti I uoghi. povera pianta! Tutto quello c~~ si vede 1 t,ilo quello che si può abbv•crr e che si può bruciare. Foglie. fronde. frutti :·ami; talora anche il tronco le han sca~ 1·czzato e tagliato a colpi di scure'. :\1a le radici no. non gliele hanno di- \"e.te. Quel'.e son sepolte sotterra, non si ,·edono. non fanno paura ... Eppure son quelle che serbano Ila forza ,·era. vitale. che rigermina che rinasce che oontinua nella tenehra'. nel silenzio'. riel mist~ro. Finchè le raclici ci sono. il tronco nu<'l·erdirà di nuove fronde. a prima\·cra; se anch'esso sarà tagliato, rispu1\terd11110 i polloni, rinasceranno i germogli. m~ l:a Yita non si spegnerà finchè la radice vi\·e sotterra e si alimenta dei suoi succhi e si nutre del'" 1 e sue llinfe. La radice dcll'.<\lbero Socialis_ta si chiama c<Jscienza_ Ha;rno distrutto dei registri, bruciato delle tav0le e degli armadi, incendiato dei locali? X on è un piacere. e non è il caso davvero di fare dell'ottimismo di g-ente chei n10l fare la ricevuti,. con d'isin. v,o,llura al!le disgrazie e ag'i oltraggi più nefandi e più gra\·i_ :\fa se la cosci~z;, <1t:ilavoratori è rimasta, se h lor,<, fede di socialisti. di organizzati, di cooperator:. non si è spenta. la violenza. nemica può gloriarsi cli averei abbattuto e distrutto delle cose materiali. non clclle forze morali. L'.a"beno è sfroudato e percosso da'. la ~randine. ma ri,·ivrà rerchè ha la 1a- •\icc intatta. E qudsta radice - la coscie•n:a - 110n ,ivc. a su:>. volta. per una sua virtù n1:- stica e -srirituale. ma perchè s'alimenta nel terreno in cui vive. Se il 11ostro -1cmico non riesce a distruggerla. 11011ciist 111r1;cnì la co~cicnza socialista. eh O m.- sce da essa e trae da essa suggerime:iti e insegnamenti. La fabbrica che aduna gli operai tolt: ijlla \"ecchia fucina inclividuale dcll'arti iciano. '.a terra ove si unisoono i braccianti. i! commercio che scorLica i consuma· tori: tutto spinge i proletari a, sentirsi sfruttati e a vedere nella organizzazione. nella azione socialista la propria difesa. Pc1· questo non è una frase fatta i\ dire che anche questa \'.Olla la reazion.<ei non spegnerà la fiamma socialista, come il \·rato non spegne il>fuoco e la lontanan- ;:a non uccide l'amore. quan.do è gr;,•1.•e e sincero. La fede nostra dura. dar frutti di opere, e <u tutte, le tcmpes•e, a ic barriere. resiste. tornerà a finirà per vincere sr'cndere su tutte C. ZIBORDI. ,dsf:.quai!c sono ~clo-so crune d~I n;io paitr,imonio' ,più a•or,o. FRANCESCA (a1 ,gosci,a1a). - .Dunt!lW è1iinita? (c-,i odono ,dei ,morm,Oirii ,J0;,_ 1tia111i1). E \ uitruoq,uo;:t:o pc,r:oh è'? ,M.a pc ricl I G'101vmia,i 11i11 aKJi\Ktrn,d o :li? G[OV!AN\IT. - Ple.r Ila purezz,a cle1I1I0- .siimo .aanore !V;ll 11110,nmo,n:-0 s,i av.viciin'.I) e l]Jar ila .QJrarnjellez,dza,i •rnn ideaùe ,um:tnc. ahc a1111a,hine q,ucst,o remoilo a,n- \'ZQ!oidi prnviJ1c.ia, comi111cia i,neibri,are le meinti ,e i t0ui0rò.S,emitì:? (Il mormQriiO, iajV!Vicin1arnl(li00i, s ,distJ,ntgiue. Oualche 1grri1do: «> C.llnesa » - « Pan-ro- ,co)) - (( AlbbéllSS0 »). FRA~CESGA 1fo1V1Wlcin101rndoo: alJa po.rlla). - Sono ~ lf<eideli cllie -usciti ,d,a1~:a ,ah.ie' a, ,gir,i:daJrtIoOOl!l!lmo ~I p-airr,CICO. SJRJOGd'alW 1esreIr:rno ideOiba: 'SIOOn:sa.i ade J.a su.aivQoe). - Ncai ·ain•dìremo p,iù in ,oblieIS.a ,P'e,rLSernlt\iir,e 1dli •Q,ueiJ:]le ,oosc. MlAIRJflA (-dk1. I01nl.amo)-. bn Chiesa si va H,lla_Jrajla Il t&tie, L'agritolttJre viso infocato, CatJelll rossitd, laccia larga éd allegra, JJàltéètlct t1ro11Une11.te - J>artava con cttitU aritt dlsrretamente canzonaloriti eh' è vro:;rla di alcuni miopi in lerfi c11wrli e/' ora: - No, non abbiamo JJiù paura deKli scioperi ... Ce ne freghiamo. Ah! fillalmente si vive! E badate, veh!, baciate che noi non vogliamo mica ... No, non vogliamo abusare Nai riconosciu.1110che chi larora di1•e guadag1wre da vivere! - Troppo buono .... - No, 110: la giustizia vrima di tutto! Anche i poveri hanno diritto di mangiare ... Ma, intendiamoci bene, il padrone è tl padrone; I.a sottomissione deve esserci ... Ah, ah! Son venuti i castigamatti! Guardate dunque - in tutta l' lla!ia - come t lavoratori ubbidiscono in silenzio! O accetfore le condizioni che noi facciamo, oprn:re ... Ed alzt;.va per aria il vugno grassoccio, come ad agitare ulealmente un randello, che, in verità, egli non pcssede\'l1. Il suo interlocutore tace1•a, guardandolo c//etame,de ... - Mi viell da ridere, - riprendeva !'agricoltore con un sorrisetto orgoglioso -, mi 1•ie11da ridere se penso al pa.'-.:sa,o! Scioperi,, oa.i, discussioni là, concordali, tariffe, commissioni paritoniche... parilettoniche ... pari ... patetiche. Storie! E, ricordatevi poi che le stesse autorità ci diceWtno · « A\·ete guadagnato tanto nelia guc:rra che ora potete J}agare un JA• 111P:Jl:o.. Se il nenuco a1 ec;se in. n,so le vcstre terre ... Se non ci mettiamo et uccoruc a r,, JllW"te ,,u ';enc di wtti ... Se... ». A;ulate al diavoio! L'acqua la vago io, i! concime iu ;ia. go io. te seme:lfi le fìUf(:? i·J, te 11ss1cl.'n,zir.,ni le pago io, .:ri:do.' Cedere, cedere, cedr?rr> .. ,, 1>0i cederè! Alt i;a. sta ... L'ordine p11/i/iiicrJ _; Me ne fott,, L'Ilo (!lii nel porta,o~lio ... l'ordine vubblico! E poi g(Earda!C' in gir,>. chi osa ancora fiatare? - Nessuno, cl!1.v,•ero. - Vedete dwz17ue! concluse l'uomo dalla pancetta vrominente - vedete dunque! E le tari1fe lR fac. ciamo noi, com.e vogliamo ... 'via giuste, nch! ... No, non devono morir di fame. Ma le facciamo noi ... O te accettano, oppure .... E trasse cli saccoccia un mezzo tosctmo e l'accese trionfalmente, incorniciandosi, in breve, di votate di filmo. Sembrava un semidio .... L'interlocutore, stavolta, cominciò a vaJ·lare piano viàno: - L' avete i! cane nella cascina, · r a\'ete ? ... Perdio! Ma ..., e (fuesto che c'entra? - C'entra. E' costretto alla immohi/ittì 'dalla catena, il vostro cane, i! \'ero? - eh! Guai se non lo tenessi cosi ? Sarebbe pericoloso ... Di notte in- ,,ece... Ma, qual rapporto trovate ... • - Aspettale cm momento. Il vostro cane costretto alla catena 11,011 abbaia neppure. Ha il pelo irto, gli occhi a17·ossati per la rabbut e l' av1•ilime11to, ma 11011ulula e non. ringhia. Tace. Attende la sera ... Non è cosi? ... E' così! . Ma se spezzasse la cate,w ... Non la svezzerà ... Vedete ... Come il vostro ccme, così son ridotti i lavoratori. Ta.ccio110 - - non perchè sia,w contenti -; rer qi;e/!a storia deUa catenlt ... -- Oh. 11011 abbiamo paura. Faccian (fl!e/ che credono. Ma la !ibelfà di farci i conh al/dosso non /'acqui- <;lera11110più! ... - Chissà .... -- I padro,ri siamo noi! E' giusto che comandiamo noi! Le rivoltelle, i randelli. i carabi,1ieri, la legge, il sottof)reietto ... Sacr .... Attento alla C{Otena,figliolo! per seti'llJre ,pairole <l'amo.re, ,p,0111di o,dio aonit.ro ii ,µrQ".ISimo. FBLJ~CE {td,i fuo,rl). - Evviva i:] hreibbi,aiLarc ! ~li: mou-momio ,a ,poco a 1poco dtic.g,u~ ì,:nt !dite i .51pe,)?;.11e). l'RANC~ CA Grima:ne a ppogigfatia .aJ la 1J}Orliae oon -~ ig,raindri ICPOh i ,::i.zz,urri gua1rda ,I,011 tamo, mal viuoto}. Cl()VAE NI. - Lo.ro 10rodcmo tn me e ;ri.rnniega1110 pcir tUa. nu.·o:v~f1ie, ide tu.Uto U •lor,o •paissMiO e fanse -1,a nn'ig;li'are spe- ,ramza 1dlella,vitta: l~afel'tcità ,dc~1!!a 1111wte. (.001loeme.'nit~F. ìra;11:00Sca\ rv'e'didh e vaie Qlu,altahe ·cosa !ha, nostna r,i:;i,u,nieia! !.RJAiNGESOA lsi iaiooascia isu l\a brarw -e ,scC,f-lJ)iian .si111g1hio.2,z.i). GJOViANN1[ 1(1stapiDr IOO.nr.ere 'aJd iall,bnaJC- •ciaida ; .ma ,tf esoe ,a 1dio.min arris.i ,e d\U'glg'è d.ispeu1a1ha11m-i11te. Da!j ;:aimpa,111i11'e detlla .cllieJsav,ùcir,a g,hntgo.no letruti niJnwooohì .-n icaldleirw.,a Idi :l.a1111 c,nto). (,Bine detl 0lrirrn;o~•f-t-0).
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