~. - ----·--·--.----··-· ·-. ·- -· -- ·-·--··- ·_·---- ··-·-· - ·- -·-::::..:::.:::.::.::..:::.=: =:·.:.;~·=, ·--=- L'AVVENIRE DEL LAVORATORE ======.:..........---~---==::;_:__....:. -~ ·===========~:::::::::=======:::::=~=== Lacrisi del PartitoSocialista-I tali ano opereremo in m.odu che essi ci seguino neUa lotta intrapresa, non solo per dìiendere le attuali cr;ndizioni, ma per far sparire ana buona volta questo dannosissimo slegamento tra compagni di lavoro e tutti i dolorosi inconvenienti che ùa esso derivano. Dottrine MaPxiste Sabato sem, pr,imo lugJio, dalr cdificLo dell'Avanti! di Milano, uscivano dei carnùms, che portavano all,1 stazione ferrov,iairia, alle edicole di gionnal.i, tm foglio, ohe non era il solito, che ir1ionora l'Avanti!, che non era •scritto daii redattori d~ll'Avanti!, che, al ,oan·trario. al primo leggerlo, si vedeva che diceva cose molto diverse da quelle eh-esuol di r,e l' A vanti!, che, ,anzi, contenev.a qualche punta plj1uttostoagiuzza con bro /'Avanti! ... Sotto la oupoLa di Mo11tecitor,io sono albergati ben cinque partiti democratici. Ai quali poi v.anno ::mcora aggiunti i riformi~ti. Deve. dunque. batC' accumulazioneprimitioa Oh, giran lbontà idei cav:1iier-i antiqui !, ,di;rebbe ùl cantore d'Orlando Furioso. E ainche lai bcntfJ dei cavalieri moderni, .::..~1 -.:av:.i.lieri del socialismo itali:1•10_ :~ ..:osi !{rande. che nella sre,~~; casa. t:cn le stesse macchine. con lo stesso personaile de.H'Avanti!, viene stanwato o.ria un giornale, la cui ragion d' osr sere a Milano è preC'i::-,amentee unicamente quella di fawe opposizione all'Avanti!, d,i combattere certe icle~ • prormgnate da1H0' 1rgano uffici~tle del I f'art,w: se il cc,:pu andrà bene, di strappare l'Avanti! dalle mani dei suoi redattori attuali per amcLa1-\oad altre persone, che la pensino a.ltrimenti: socialisticamente seml)re, ma altrimenti quanto a tattica contingentaile. Quel giornaile. che sabato sc0rso, per la prima voltél!, Partì jalla c~.is. a tere la testa ? Perciò, prima elle ai '..lernocr:u1c1.i ccll::ilora21joni:: i, si rivol'iero aI popolari. In altri tempi, è vero, due o tre mesi fa, il compagno Treves tenne alita Camena un ,discorso. nel quale mosb·ò come nelle stesse Hle dei popolari ci siano ricchi ag,rari, di coloro cioè ohe f.ornisccno i fondi ai fascisti. Ma, indll!bbiamente, i popolari hanno anch· essi un ceno interesse a resta.u,rare l'autorità dello Stato contro le viclenze fasciste. 1 popola,ri hanno organizzato gnandi masse di cperai e di contad1ini. A loro, du11ql!e, vada la prima offerta di alleanza collaboratrice. I popolari però, da quell'orecchio non oi sentano. o almeno non ci sentono aincora. Essi sono i pad1,oni id.ella situazi,cne a Montecitol'io. Perchè dovrebbero aiutare a tr.air.re d' ambairazzo que'i socialisti, che fanno loro ,gu~rra continua, che vilipenJcLonole lor,o iistitLtZio11ireligiose, ohe portamo via a loro le masse contadine? E qualche pezzo grosso del partito •1)0palare ccminoiò a senivere che, per aUears.i, i sociallisti <lov,r,ebbe-Poentra.re nella orbita costituz:ionale; e poi il Direttorio del Partito dichiarò uffic.ialmerJJte che :10, che per ora non va, che, se mai, si potrà ,riparlarne ... Evidentemente, non e' era, ailtra via che quella di allearsi coi democratioi. Tutto ciò formava la delizia di Parrrebbe ..:ile ne~suna tocca sccial,i,sta non Jchh:l pi:'t prom:neiarc tal nome, .;e 11011pe.r irnprecare ad esso. Tur.1~i, c)1e è T1t1.1ti. e~!, cioè che. altr•::: \1oite. vedeva i;1 l ;i~,l:::1 I' unico uom:-i che vera:ncnte facesse per noi, ora uon ne vu0! ~entir pcLrlare, ma lo detesta ::on I' .accanimento con cu.i si detesta l'amante che ci ha ~raditi. Ma oi sono nel Gruppo parlamentaire compa~ni, i quali, pur di collaborare, non isdeg1:::rno m~2.nc!Ie Giolitti. Furono quindi fatti dei p:issi anche presso colui, a r.ui si deve precisamente, in gran pa=-te. !' ao,:rcsciuta potenza fascista. E, lll~~ncl1a dirlo. anohe lì fecero fia.sco. Quanto poi giovi ali· interesse ciel Partito un simLle esibizionismo, :100 ocoorre dire. Ma ,lo scopo di taH compagni ccila.borazionLsti è evidente a tu l ti. Essi vorrel)bero mettere ii futuro Con· gres.so di Roma davanti a 1111fatto compiuto. Vo,nrebbero potersi presenti.re al Congres-so e dire: - Vedete. noi abbiamo fatto s.coppi:ne una crisi ministeriale. noi abbiamo fatto ,.alire al potere il tale ministro. il quale è per noi sicura g:.llranzia di difesa contro le violenre fasciste: e così es i sperano che pctrebbe,ro vedere la loro opera sanzionata e apprornta dal Cong-resso. lnd:i la tattica cleplorevolmente esi· bizionistica seguìta da costoro fino ' , I aid ora; e non vi Ila d11lJl: 1io, che ,a convinueranno .m,:::he nf:i giorni prosIn linea generafo·, lo sciopero dei piustrellai 11011 ,·a. comparato cogli scioperi di altre categorie, f}erchi! in i't1riui tutti i 11il,s!rel/w nella Svizzeru non formw10 :i,w :nassa 11umecosissima e quindi u·;;;,p un loro ,.~iopero (fenerale 11011 è da riguardare come un'eventiwle SfJi,,ta a più largo movime111~. ,\',mdimeno, i ia11orntori coscienti n1 J;z perder unno d' ocr,/1iu questo sciùpero, rhe potrà costring-e· re i piustrell 1i a fare av;wlio acmwr:i alia so/i'forietà ,tella massa lavc:ratrice. Sar;ì !iene ,·.'1e in 1:1tfc le a!:,~.emblee simluct1!i si consacri i:11 11C1· 1i temvo rul 1111 :Jreve ruf)[,Or fù S1ill◊ sciopero :'n corso e si sprvnino i ,·umpagni al se,11ime11l0-.•igile della S<1liclarietli mor,1fe. La ~ q·,·den.-i. sezio11,l.c. Allavorateodriilei dellegno In omaggio alle decisioni d~i rcieren- <lum che sanzionava il patto di fosione delie due federazioni dei lavoratori e.:. diii e del ic1~n0. la nuova fedoraziom.: formatasi e.on ìa fusione, ha dl~liberato di pubblica'.reun organo proprio di lingua italiana. Quest' organo uscirà al più tardi nella prima settimana cli. ago. sto. Con I' ultimo numero di luglio dovremo cessare d'inviare l'« Avvenire» per co.nto dClla Federazione stessa ai sod <li 1.issa. I compagni Cdiii e faJegnami ne prendano nota... e si affrettino ad abbona·-c . dell'A,·anti! per tutte le città d' lta· lia, è - come .il •letto.re avrà già i11c!Dv~nato-· la Giustizi.a, la vecchla. la nobile Giustizia di Prampolini. ora però rimessa a nuovo, ingrandil1, arrilcchita di notizie, di &rnndi nomi, <li forti mez2ii. per q)oter sostenere l·e nuove lotte, non più contro gli avversar.i nel catJ11po bor.ghese, bensì contro gli avversairi nello stesso campo socialista, contro i propri frat~lli di fede. contro coloro con cui si oombatterono tante lotte contro la borgheisia, co11tro i nemici del proletarJato. uno 1dle.ni ostri pi,'.1attivi deputati 1.'.0I- simi. M · · t· · · J · si personalmente. . laborazionisti, il quale non ·ne \'1101 a proprio 111ques ! ~'.:orni, proI rio t t 1 Noi non dubitiamo W1 solo istante che sapere di Don Sturzo, per cui nu~'.·l! mentre 11'.):inamliamo qucs e car e.- f h I a] ~ i compagni che da anrù le.ggo.noassi- uI, odio catilinari'.). Ma, e:::coci al cc- le in tipogn i::t, :i u◊go un ~ro e- . d' , ·t I · t • duamente il nostro giornale, conoscono spetto del prob!em:1, cui :·ccennava- vento imporLanz.1 ::::IpIa e 111 u.- . 1· · f 1 te bel~? e ardenti battaglie eh' esso ha mo Ixima. Co;, qnali cle1110;:r:-1!i,.i '.l to questo i11c~roc1:v l ::rm.I ra co - · li 1 · • t· combattute per la causa proletaria ed C"n Nitti forse? Eh sì. •n<'!t ic: sta- laborazionisLi e a.ntI00 a )Or:,,.;,n1s 1: '-' l Il r- " d apprezzano l'opera fiera e tenace che ,reebero: ma Nitti non h::i.aw~ora dii."- il Consiglio Naz.unalc 1. e ::i \_011re e· e I l I L I · va svolgendo in difesa del diritto ope. tro a sè tanto seguit:.>quanto o-:co!·- razione enera:~ ee avoro. n-: cui , 1· d . .. ,,. 11tcpeI· Cons1·glio Direétiv:J siedono apnul!to raio e pe, la rp11?parazionealla riscos- E Con Cu.i -- 1cVc1·101· ·101d1tt'I--t.1;,·a111,r,e, ne eg I crè e sia g1. 1 "' 1u ' f. I nf 1· I I .u " l . ·1 t rl 'I . e ·011ec·1t· a1cu11·a1·e·1pii'1 ~:;ibiz:nn\sti fr:t i no- sa ma e, vorranno oo ermarg t a oro - altre lo·Lt'°'arIcoI·a s,· combatre1·an- LU I momcn ° ~e, '1 r,surr 2.I · 1 · 1 1 J'd • t· bb<> d · " · t t I · re 'ente ,·v stri compagni collab0r.1zic11isti. A- st ima e a 0.ro so I arie a a nan os, no 1·11 comune, con I' ant1·ca •rate111:.1e,. an ° vere, e 1e in una " ' ' - 0n I e t ~ ·11 1 · os-r· · 1·1ra spettiamo di vede.re se r::0desto Con- pers a 111 ne. sol~dari,età. Pel momento però il ber- ta7:one, 11 -= a •lU~te I n ; 1 ,._,.' ,.,- L'« AVV,ENIR!E DEL LAVORATO- . Il h t· "V 1110 l'1n"' "··1gl"1•0,nfr.rrderà loro I:a0vr) coraggio saglio, a cui mirino i colpi de.Ila Giu- gm co a ,c!·:=t,~·c:nis I étV-: ' ' .v _, " v RE" non deve mane.area nessun o~- t s1>erato in N .. : si Yidero da lui bel· o ne smorzerà inve-::.e i bt. 11!:>ri. s izia, è un altro. E così si è avve- .... - • h raio che vo~lia operare seriamI~ntecon. rato quel che, già da gran tempo, si lamente piantati in asso. tro il regime di sfruttamento, per la andava ,dicendo, è rdiventato realtà q' 11 otid,iana difesa di classe e per la quel che fu tante volte annunciato e [ Osc1·0ero de1· 1· astrel lai· comp.)il.laemancipazione del lavoro. altrettante volte smentito. I collabo- p ~ i-azionisti hanno •ii loro organo ma- p gno a Mhlano, da cont;rapporre all'A- ◄ . . . . federauon1 delaroratorl edili e deleuao vanti!, proprio nella su_asede, nella Lunedì m,1,t.~,i·t,,;, 111 dtlihe,·azit-:: 3 rario di IO ctmtesimi e fa ruluzwne nella Svizzera roccafcrte del p,roletanato, per po- · unanime dell'assemblea di domenica, del supplemen!o f)Cr i lavori fuori d'.?l ter meglio e Più <lirettarnent,e com- i piastrel!ai di z·u•i~o c,:tra, an,, in raggio di 5 cinlumetri la frnlic ,l t.~omuuleato. ~attere le lo_ro?a~t.aglie contro gli an- isciopero, wl fnsiemè ad essi i JJia- 7,50 a 6 francl1i. hcollnboraz1ornst1. strellaJ di ~Vi,!! 3.-/ h•ir c1 :J.i Swi . ;<L!lv. Gli operai non f}oteva,w cvsi f acilDel che, del reste, essi hanno p;e- La massa de: 1ù1s/rv.lltli è in gran- mente ingoiare questa pi/loia 11ref}ara110diritto; nè noi ,ce ne dogliamo. de maggioranza itulia/1(., ,-elJtiva- ta dai padroni; ma hanno fJensato beTanto .più che si tratta soltanto di mente bene organ;z::1.11a,r:mto che a ne che occorresse risvondere colla cosa provvisoria. La Giustizia, Lnfat- Zurigo - per esempio . - pochi sono massima energia e sollecitudine fJos1i, non uscirà a Milano che per due fuori del Sindacato. Soh,me11te II Ba- sibile, onde i padro.1i non credano ud me.si: prima, per preparare il Con- silea non è stato fino ad oggi pos- uno spirito acconwrlante del:a masg,resso; poi, per pr€U)araire quegli e- sibile di organizzarli tatti, e quesw sa operaia. ,I Se~retariati centriali delle du'! vecclùe fe'derazioni potranno 'riunirsi def:. 11itivamentti nei medesimi uffici sOitanto fra alcune settl.mant~.Pertanto, fino a nuovo avviso gl' indirizzi restano quel(j eh' erano finora. Le sezioni dei lavoratori edili favoriscano indirizzare ancora le corrispondenze, denari, ecc., al segretaric1todella Anwandstr. 8, ZURJlGO 4 1~quelle dei lavorntori del legno li indirizzino come ,per il passato alla Volkshaus, ZURlGO 4. ll Comitato Centrale. \'e11t:. che il Coni ·e~•') renderà for· è dovuto in gran parte alla circo- Avendo gl' imprenditori vroposto se necessari. E poi ... poi ... si vedrà. stanza che i piastrellai di Basilea un abboccamento a scopo di trattaO i collaborazionisti, vincitori al praticano su larga scala il lavoro a live per mercoledì, 5 corr., nelle ore Congr.esso, non avranno più otscgno cottimo. Questa anormalità non ini- pomeriàiane, vi fu qualche comva- -della Giustizia, perchè si ,prenderan- pedirà che in questi stessi giorni. i pia. gno che stimava fosse meglio attenne l'Avanti!; o conti.nueranno la Giu- strellai di Basilea scenderanno anche dere fino a mercoledì per dichiarnre stizia, ma non più ,nella casa dell'A- essi in battaglia comro i padroni, che lo sciopero, ma la grande maggioranvanti!; o sorgerà il nuovo Partito del credono di ave,. a scherzare col/a za degli 0111;,r,!i, che interf,>,/ll!roLavoro oon un altro organo speciale ... bambagia! no ali' assemblea quasi tutti, fu di Pll.O "AVVEKiaE ti Tutte ,cose. che sapremo con pre- La base regolativa delle condizio- varere contrario, per la rogione elle Sominu ipreoe1den:tc fr., 4435;07 cisione ka cinque settimane. dopo il nidi lavoro era rct/Jprésentata fino at già altre volte i padroni avevano Zurigo _ Miair;aini e \/u,attoto ,, z,- g,resso di Roma. Per intanto, da o· 30 giugno v. s. dal crmtratto conclu· scelta la tattica cU Prolungare le tratgni :parte si continua ad affilare le so in Zurigo[! 19 agosto 1919, il QLW- tative, di guisa che almeno i più urarmi, a preparare murnizioni per la le stabili:;:.:e l'orario di /a"1•oro di 47 genti lavori fossero ultùnati. grande battaglia decisiva. Special- ore seltimarwii. ,m 5:a/ario minimo cli Il 21 giugno il Gruppo piastreilai mente i collaborazionisti stanno la-. fr. 2,10 ali' ora, e L111 sur,µlemento di aveva fatto sapere chiaramente in vorando alacremente; e lo stesso fat- fr. 7,50 al giorno in caso che r ope- una lettera alltl Federazione ,,adroto del quotidi<lnO, 1,ubolicato 0ir:1 a raio /arnri ad una cli::,tanza maggio- 11ale,che desiderio generale della M,ilano, ccn c:viden:e grandissimo di- re di cinque chi/om'c:tri dall'ufficio massa era quello di veder già regospendio di danari e ài energie, è pro- dello ditta assuntrice. late le condizioni di lavoro a11pena .-:1del fc,rvore, co,I ~·:.1ci~si "'lno ·cc- Lo sciopero è scof]piato pu ie dif- il vecchio contratto fosse scaduto s: in lotta. ferenze intonz::> r,. que!,tl ire punti per disdetta, cioè al f)rimo luglio, cli Un fervore, tu,Ltv:a, il quak '>':'- vrincipafi. Occorre a{!!!iungere che mcdo che non intercorre,,sc un ;1eriospi11getalora aicw11 d: ess1 ad atù. dal !919 al 1921 il sa!ario aveva s.1- do senza contratto. Il contratto fu di· che non incoi1,;·,11;,) ll(. 11lll~<:::",: l' .tp• bito un aumelllo di J{) centesimi a:· 5deftu con lettera rnccoma,u:lata del prornz:one ·degli ste~~; loro a,:,ici ùi t ora, sicchè il !>U/ariv :lei piastrellai 26 n,aggio; sarebbe shito ctesiderairazionc. era di fr. '?_20 a!!' ora. We che la disdetta fosse giunte: pi iScmbra, inh.t'. ;.:he la sr.-1anic1del No11 .J7 ore set'imanati, come ," ma, sa,,endosi belle cllr:: le tratf{!five {:Ptlaborazion:s n) abbi.i f:ltta perde- sc;•itto nel con~ntf10 succitato. //a11- ,·c:11110sempre ver le lunghe e talFrauenie!d - ,Fìra ,oo.m1:mgmi di W ~nteintih1ur, A m ir ii · w i I e Hratr~nfoìd Zurigo - Arr1muv-DL1oi1111cm,'.-co Berna - Se-zirn,,e Soo~aili:sta dt lùngtea ital1 iiaJna w. 30 - Oi.1to Ryc<;er3 - Raunst~,:~r Harma.nm 3 - CrizetLi Alrredio I - Bc,na Ermlio J - P•enucdli I Arbon - S. ,M.. (llbbasso ,\l.lli o.porai che 12111110 ul ammiro, ,la ~pia e il rnnfoanno! Oe:-lllwn -· Ra111is, ~11!vitI~ndo ·1w~o: j corr11p,J!gmà a sos.teinen,~ se11711,~,r~ il .ostinc « A\'•\ .. c.1:,in; 1dc•: L::livc:-ra1 .Ore » - Par,i, idem (( 7,- )) » 39,- )) 2,5.0 » 1- » 1,- A giiustifilca.re .il dir.itto del capitaL;,sta id' impaidronirsi del plusvalore, centi benpe11santi economisti ed altre Pel'sone per bene a,vanzano la teoria del!' aooumulazione pnimitiva delJ::i r,icchezza dov,uta al lavoro ed al risparmio. Ta:le accumulazione sarebbe il punto cl.i pairtenza della prcxl.uzione capitalisbica ed ·ùl fl)lusvalare derrivante da quest' tùi!ima null'altro che un g1iusto Premio de1la laboriosità e della pa;r,simonia idell' indi\~iduo il quaile, a111zichècorbSumare I' 1intero fr.utto del suo Lavoro, preferisce risparmiarne una parte per convertirla 1 i.J, strumenti <li :produzione, ossia per tarla fuinzi~nare come capitale. In pr~cedenti articoli a,bbiarno spiegato che plllr essendo possib.Hi tali casi, ,ciò non basta a giustificare. la iniqllli.tà dello sf,r,uttamento ciel lavoro come si eftettua nel p,rocesso capitaJ,i,stico ,di produzione, poichè una virtù, quella rdlel 6sparrnio, come del resto ogni ailtra, cesse,,ebbe di esser tale se d,o,vességenerare ,difetti odio- &i. Berciò ,il caipitaLeJn tal modo creato non può aver,e scusante maggiore di altri capitali accumulati con mezzi ,di,sonesti, clatl mam,emo che alla stessa stregua odiquesti LLltimi procede poi a,d ultenioni acoumulazioni, servendosi, rdi mezzi ,essenziailmente sfnuttatori <lei lavoro umano. Se ,passiamo ,poi ai stuclliare la onig,ine storica dehl' accumulazione prii· mitiva, troviamo che ad essa presiede qua,s,i sempr•e la viìolenza hnut1•le, la ra1Pin.aa mano armata, non certo l' iid'il!Jo del lavoro e del risparmio, così cam a coloro che t~nta,no difendere il reg.ime capit:tlista, fac.~ndolo a'l)J)arire come hl vero pro1J11lsoredella cuviltà presente e futura, indispensabile fattore d' og,ni ulteriore p.rogressc, mentre invece n:m è altro che una transitoria forma di proda· ZJione,che se fu necessaria e !JOrtù g,ra,ncllivantaggi sociali, sla pure attraverso ,j,nevitabili dolori e sofferenze della magg,ioranza degli nomini, dowà (Però.ineluttabilmente s,parire e las,oiar posto ad altre forme p,roduttive, quando le mutate condizioni sto,r,iche lo esigeranno. Dicevamo che >I' acoumulaziione prJmltlva fu rutt' altro che un idillio, Jnfaliii guerr,e, usurpazioni. espropriazioni violente, iJlgi.usti egoismi di poohi detrauda:nti i <llrittì dei molti, hanno seppeUdto nel sangue Pt'.im= dpii umani e <:iivili in tutte. le eiJélche stoniuhe ,che ci prece.ootter,o. Questa è la ,rea,ltà triste e ben poco gloriosa per la s.peoie umana; realtà che purtroppo si avvera a,nche ai nostri gionni, s,:i,apure sotto forme diverse e meno visibili. Non è forse vero che .anohe ogg,i la for.za brutale obbHga l'operaio a cect:ere alla ,prepotenza del capitalismo? G~i stessi rapporti fra I' operaio e il datore cli lavoro lasciano trasparire la s,ogigezione forzata del primo a:l secondo. Questo è ,il padrone, quello 1invece è ul servo. F.ra l' ll!no e l'altro non dovrebbe esistere alcuna disparità poichè entrambi si trovano di hante, per farsi una reci-proca offerta. Ebbene il lavorntore è oostretro ad aissumere un cor.'.egno umile, !"altro invece, il padrone (e gli operai 10 sanno per esp<!rienza) non è tenuto ad osservar,e certe regole •di urbairrità coi suoi dipendenti; se lo fa bontà sua, sa:rà ,un pa,drone ec:::ezionale. Il complesso dei fatti ,ohe IIan determinato la genesi del capitalista e del salariato ha per base il se,rvaggio del lavoraco,re. Nello svolgimento storico di questi fatti, il progresso è consistito nel mutarsi delle forme attrnverso le quali le classi O'l)eraie iurono soggiogate, ossia nella mclamorfcsi dell'antica soci,età schiavistica in sfruttamento feu<lale e da que sto in sfruttamento capitaliistico. liì questo processo però IJa dominato sempre un principio: la forza brutale. re !a tramonr::uu a q!ul..:he compa- no !a\'orato i f)fastreUai. ma eifetli\'<1- ,·oltu, come an'enne nel 1919, durag"t!O. il quale Ya sfogg,:rndo un cs1hi- mente J.f ore 12 111.::>a:,: in f 1rza di una ;10 parecchi ,nesi. Ad el'ifare che i zionismo altamente deplorevole. aggiunta 1Jroir;1:rJ!lae1 accettata dalle vadroni Potessero ·menare r;r::r il 1u1- . I co!laborazio:iisti si trovano, cioè, due parti dur mtC' la discussi/lne I.' le so la massa, l' assumbfe(! di domen;- di frcnte al grand•; im,blcma. ~u cui frattali\·e we•,s.J l'ufficio di c1,nci- cri. senza nessuna pressiOne, decise ·non si st:rncawno, fin d::il primo mo- liazione. Il :;a, :1i!r. · ·1 fJrimo Jet W'1- <ii entrare in isciv11ero wnedi /1/alfina, mento; di richiamar~ la loro at,en- tratto indican.-:J le 17 ore selti!1lanali e lo scioi)ero è stato effe/tua/o con zicne i compagni anticoll.iboraziori- era stuto am.•ne;:,·1 ,Lu /Jarte degli o- disciplina ed entusiasmo. Gli operai Zurigo - Li Comit:a,110 DtrCi1:iv,o dc(h l:l\~a P.rdlo1airi.i ,, 50.-- Scrive il Marx: « :\lclla stori:i dei- -~- - I' accumulazione prirn:ti\'a fan11n eTOTALE Fr. 4542,57 poca tutti quei ,ri·•n!;,_".i!1tCl 1~1·ile servono di leva ali· av:u,z::irsi d-=lla clas- ' Sti. Collaborare? Ebber.e, ammcttia- r,erai Cl so/o sco:1,1/!sterno n°i runr,,Jr- che lm·orarnno fuori di Zurigo so- Almana·cco so iali1s9ta22 mo per un istant~ c~1esi debba. 1\fa ti dei padroni ;Jittsirel!!ii r:o/la turo no ritornati fNt noi_. al 101o pesto di con chi? E, dopo avor tanto parlato Federazione. 01·.t i padroni prete11d'1- battaglia. Un lavuro energico i i: della necessità di collaborare coi 110 abolire di ratto l'erario delle ./../ subito incominciato f)er s11111ol'ere Partiti borghesi, i éomp-agni ddl' ala ore e mezza, i;; 11uan:o cloma11d111irq1ualche raro capo duro, restio af[o destra si trovano ora nella dura ne- che per casi , c1·c:::irmrtli f)! •-::,S:1.110 ri- sciopero, ver indurlo a solidarizzare se capitalistica in via di iornuzione; fanno epcca soprat11rt0 quelli che, spogliando le grandi masse dei !oro J11ezzidi procluz:011~·e di esistenz:1 tr:l!dizionak. le lanciano alla sprC\'- vista SL.I mercato dei bvoro; 111ala ,;a..;t \r tutta questa cv:>l11zinneè la esproprbzione dei P,I\)Juttori agricoli, dei contadini». cessità d'i dover ammettere che. pel chiedere che fi f,t1·ori li ore a/lr1 s1.::- COf!li scioperanti. momento. proprio non saprebbero timana, senza P1-.!c1reIl sup1•len1cnw Finora mancano preci::;e informacon chL oel 30 pe; ..:,~-ltJ per le < re ~tr:1Jrdi- ;doni sullo svotiersi 'rtello sciopero r, E sì che essi non hanno proprio la- narie; cioè Ji qtdle in pit'1 dcile 44 San Gallo e a Winterthur, ma abbiasciato nulla d'intentato. Hanno stesa ere. come Ji (; i:tti,) fino:·a. mo 0f.;ni ragione di credere che le cola mano ,:i mtti; ma nessuno r ha E' faci!ld romr:re,;r/ere r/u, i rasi se vadano bene rmc/Je laf!.gicì. stretta. Viste che, dopo ,o fors2 più eccezionwi llfre,11erebber o /1en pre- Malgrado le deplorevoli co,uiizioancora dei fascisti, i più pericolosi sto una no,·:na :,er i 11u,iro11i,e i 11ù;· ni di oràinizzazione dei piastrellai o per noi sono i popolari, niente di più strel!ai si :·e-.l 1c/,hw., custrelli u tu- Basilea, vure è ri:;ullato el'iden:o che naturale per i collaborazionisti che : orare eì/;;lii\ a:n:?f't.~ .J7 ,Jre alla set- i comJJaf.;lti basilesi inten~l0110entra· tentare tina lega coi democr:iti..:i. Ma, timanC!. /11ci:r2 ,lcrr·rm<ia11fì ;;l' im- re anch'essi in lizza. I piastrellai di santo cjei,J! Co, qua!tdemoctjd? 1711di!Qfi ·"Q''"S t s/f!urio (, fJas!/e({ SOi/O r,u,:si W//i il/f/ia11i e 1111/ Qttosta ii,teressante pubb:icazione dovrct,l)e essere in tutte le famiglie ç·ro. letarie. E la stor~a contemporanea <li lutto il mo-vimelito 0Ii1?raio nazionale ed internazionale. Presso la BihliOt.eca dell'« Avvoaire » costa soll:rnto Fr. 3, franco di porto. COMBJNA.ZlONE: L'A.lmairac-codel 1922 e cmello tl21 1921, due vclumi di o!tre 600 p'agineci2: scuno, riccamente illustrati, per soli Fr. 4,50, p1rcefranchi d.i porto. ]11 viare le richieste coli' importo antici9ato, alf «Avvenire del Lavoratore». Zurigo, Conto Chèo.rn?N. Vl!l-36-Hi. . on possiamo. da~;1 r ind0lc di questi articoli, entrare in u11adescrizione storica del modo con cui, nelle diverse epoche passale. l'usurpazione, !' appropriazione di ter.re a]Jp3.rlenenti a singoli che le lavoravano per proprio conto e d' altre :..ippairtenenti a comunità, vennero comJ)iute da colera che, difesi qua:-.i semp,re da governi e da leggi infa11,i. provvidero ,con malvagia scaJtrezz'.l o con vjolenza. brutale ,ad aumentare le prop,rie 1riochezze. La storia ci oirre in proposito ,pagine spave,ntevoli. Se nell' attua:le società non avvengono -simili fatti, non è però meno v~ro -che le g;uer,rai, la frode, 1' inganno o li più odiroso SLJ1Uttamentodel iavoro, forme tutte di violenza •raffinata, diano troppo spesso origine a forbu'!1'eov:e il risparmio non ha nulla a ohe fare. MaitgraJdo oiò centa gente pe-r bene e interessata per giw1ta eserciita il mestiiere d' incensare e tributar lodi alle vi;rtù delle · temperanti e 1laboriose classi ,caipitalisre d€lg,nedi p1arusoe di premio, e d' imPrecaire contro quelle che, consc1e d '•e~re Je sole iproduttrici della ,ricohezza, ne r,eclamano per sacro di-ritto una più giiusta ed equa distribuzione. euriositàTante volte mi sono domandato: Come fare.mo noi poveri mortali socialisti ad accontentare i direttori dell'« Azione., dell' « Ordine Nuovo » e di tufti gli altri organetti del purismo italiano? Va male uno sciopero? - colpa dei socialisti? Vanno male le elezioni? - colpa dei socialisti. I fascisti ammazzano? - colpa dei so, cialisti. -Gli operai non credono più allo spirito rivoluzionario degli intellettuali del co. munismo? - colpa dei socialisti. Ma Madonna benedetta del · Rosolio, come si fa a salvarsi della critica di certa gente che vive della critica e per la critica? Fin che i puri sono minoranza e non hanno da assumere responsabilità di in • teressi collettivi fanno sempre J~ VOCI!> grossa.. Se si fa uno sciopero locale di categ0. · ria e non riesce, eccoti il puro: ma doveva essere generale per tutta la località. Se si fa generale per tutta la località e non riesce; ç,{j!m~v1:1 jl J?qro l m~ do~~ essère provinda1e. s~ si Èà ptovtncialt!j doveva essere regionale. 'Se regionale doveva essere nazionale, se nazionale mondiale, se non riescisse poi mondiale, state /lttenti che sarebbe colpa dei socialisti: perchè avrebbero dovUto part-eciparvi an. che gli abitanti di Mercut'iò, della Lurta. del sole, delle stelle, ccc., che sono prò4 vati e rivoluzionari compagni, Ridi lettore, e,Ppure è così. Anche quel qualche sciopero diretto da loro che vadi male; non deve essere colpa di loro ma nostra; e giù traditori venduti, gial!i ecc., il solito frasario di chi è a corto di argomenti. Sfid:> io che loro non sbagliano mai stando sempre di dietro a criticare (intendiamoci, gli intellettuali non gli ope.. rai). Ce n'è uno in Italia, il segretario di u'na federazione operaia, quella dei lavoratori del legno, che è di marca pura - i,J man- ~ino Vota - e - guarda un po' - la sua fu la prima federazione italiana che !'anno scorso accettò una diminuzione di salario di L. 3,50 al giorno. Ah sì : se i vari Gramsci e compagnia in vece di stare in redazione comodamente seduti provassero a dirigere qualche scio. pero o qualche spedizione antifascista, allora forse cambierebbero le cose e gli argomenti. ma sino che questa gente resterà in casa e manderà avanti gli altri, non sbaglierà e non tradirà mai. . I conigli non tradiscono. E non fanno le barricate. Tutt'al più saltano fuori a lotta vinta a fare i dittatori. Come Diaz e Cadorna che stavano in trincea a 50 chilometri dal fronte. ]E M'EN FICHE. In regime capitalista la donna del popolo Porta sulle sw;, spalle il ~o schiacciante cli tutte le ingiustizie sociali. Non è essa la grande fornitrice di genere umano, di cui il capitale, MolOclt insaziabile, ha bisogno per sviluppare sémvre di più la sua ,potenza oppressi. va ? Non è essa la madn~ di tutti que. sti operai e contadini, cli tuUi questi soldati, che dànno la loro attività e ver. sano il IOro sangue a vantaggio di chi li sfrutta ? Non è essa, che deve piangere per tutti i lutti deUe guerre f'ratriciàa provocate dagl' imperialismi, e per tutte le amarezze di una esistenza pre. caria ed incev!:a, che il capitalismo infligge alle classi lavoratrici? li socialismo è I' asso·rbim~nto della politica nell'economia, P. J. PROUDHON. /
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