L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXV - n. 26 - 24 giugno 1922

quei luoghi, di andarsi a persuadere « de visu • ?. Lo dicono un re molto democratico. E a Reggio Emilia andò arnche a visitare la ,, mostra dei lavoratori». In una certa occasione deve aver dichiarato che fra i lavoratori come tra i soldati si sente sempre bene. Sarà vero. Ma perchè non è sceso a Suzzar.a, a Carpi, a Mirandola, tra quei lavoratori, che non so- :no più sicuri della loro vita, che vengono impunemente bastonati dagli schiavisti agrari? Egli che va a visitare le regioni danneggiate dai terremoti, non ha sentito il bisogno di visitare quei luoghi, terremotati dal fasr.ismo? O non glJe l'hanno permesso i s_uoi ministri? Vero è, tuttavia, che i fascisti lavora- -no anche per la s3lvezza della monarchia! I cavalieridellamorte. Il corpo fascista veneziano dei « Cavalieri della Morte• è stato sciolto dal prefetto di Venezia con un'ordinanza, che merita ess,::-r fissata su questa carta. Diceva il prefetto: • Considerando che l'associazione dei Cavalieri della Morte nella città e provincia di Venezia è costituita prevalente- , :mente da elementi, che per precedenti penali e politici sono da ritenersi pericolosi per l'ordine pubblico; • considerato che la predetta associazione, mentre ostenta di voler persegui, re finalità patriottiche e u.manitarie, di fatto invece esplica la propria attività sempre a fini personali e di illecito lucro, coi compiere ingiustificate e illegali rappresaglie, con l'imporre ad esercenti, negozianti e cittadini in genere 'oblazioni per somme varie nella misura fissata dagli stessi dirigenti dell'Associazione, mascherandole con scopi umanitari e pretendendo compensi per prestazioni illecite; col farsi anche arbitri nei conflitti di interessi privati adoperando mezzi illegittimi e valendosi della forza intimidatrice derivante dall'Associazione -e dal contegno in pubblico baldanzosamente prepotente dei gregari; con l'occupare cose contro la volontà e l'interess;; d[ chi legittimamente ne può disporTe; col favorire fughe di persone in stato d'arresto e col costringere infine cittadini a subire sopraffazioni alla libertà di riunione e di circolazio:1e e l'imposi- -zione di sospendere lavori. chiudere negozi, togliere segni od emblemi ed esporre e ritirare vessilli ». Ecco che cosa sono i fascisti. Ma quel signor Prefetto di Venezia ha proprio aspettato tanto ad accorgersene? Sono mesi e mesi che i Cavalieri della Morte infestavano Venezia: perchè non si è mai mosso prima? Che da Roma siano venuti davvero ordini severi? O hanno forse ragione coloro, i quali sostengono che il prefetto di Venezia dopo aver permesso ai Cavalieri della Morte di farne di tutti i colori, si accorse della loro delinquenza solo quando tentarono d' impossessarsi di alcuni documenti ufficiali? San Gabriele. Il vate, il patriota, l'internazionalista (per alcuni) di Gardone si va. a poco a :poco, sbottonando. Come è noto, egli pubblicherà quanto prima, il « Sffmone del giardino », nel quale sembra voglia parlare di tutti i principali problemi e uomini del momento attuale. Pei: intanto ne h.. dato un ~ag-gio a un redattore del " Corriere de:.la 'Sera . che è andato a intervistarlo. Un &aggio in quella prosa, in cui egli è artista così grande, così magnifico. Ma in quella prosa si leggono le seguenti parole, che danno da meditare: , La legge del taglione - disse - è vecchia come la barbarie; e, i'.1 ogni iffiOdo, molto più 1?:iusto ~rebbe esercitarla ..:antro i ma!-Jagi ispiratori che contro il triste popolo i!luso. Bisogna liberare il popolo dai demagoghi ; bisogna liberarlo dalle false dottrine e d?.lle coordinate mtr:zogne che lo si:up;discono e lo fiaccar.o; bisogr:a ime~argli a conquistare la patria e la libertà nel più altero senso ideale; bisogna farlo ~rtef.ce della poten- ;za nazionale ... •· Com!-'agni D'Aragona e Baldesi, chi sa- ;ar.no : malvagi ispiratori, i demagoghi. cr--, -e, c1 Ji D'Annunzio invoca la legge ètJ tagiione: Ve n'l:a egli detto quakhe ~c<:a? GENOSSE. - X Conferenze di propaganda !,o Dirc:ione del Partilo ci comunirr1 che f m breuP. invierà i compaani r;p_ YP.l/a e Ca::amalii a fare della propagnnrla fra gli emigranti. Tu,'!e le Se:irini Socialiste. i SiPrioca/i edili, lP • Se:ioni dello U•ga Prolelnria e le cooperative che volessero approfillare per organi;:;:are una ronferenza o due (qiarchè vengono ari un periodo cli rlislan:a l'uno dall'allro) con[eren:e, devono, inviare la loro aclesione accompaqnola da Fr. 2.5, con quesla sommo la C. E. prouvederà a tulle le spese. pei mani[eslini e per gli ora lori. La Commissione esecutiva. Compagni proletarj, leggete ~ tiiffondete I' '~ A van t1 I, , a L'AVVENIRE DEL LÀVÒRÀTO.RE Congresso dellLaegParoletaria = Zurigo 11 giorno 1922 Il Congresso della Lcgz,. Proletaria ebbe luogo il giorno 11 giugno a Zurigo nella Casa df:'l Popolo, alle ore 8,30. Il Segretario generale compagno Magnate invita il congresso a nominare un presidente; viene chiamato il compagno Parlamento. e quale segretario il compagno C.e:rntile. Il presidente dà lettura de· seguente ordine del giorno che è appr,ovato: T. V cri fica de\le deleg-he - 2. X 0111.ina della prc,sidenza - 3. Relazione morale del C. D. (rel. ì\fognato) - 4. Re'azione finanzia,ria ( rei. Dezza) - 5. Relazione sulla stampa (re·. Fedroni) - 6. Relazione sulla politica ( rei. ;\lagnato) - 7. Se.. de de~ comitato diretti,·o - 8. Varie. Erano rappresentate al congresso le seguenti sezioni: Amriswil, comp. Bernetta - Basilea, comp. Soliani - Coir'!l, comp. Pinardi - Ginevra. com. Gentile - Lucerna. comp. Cantalupi - Montr;oux. com. Terranova - Ochdorf (rapp. per delcg·a dal comp. Cantalupi) - San Ga lo. comp. Ranconi -· Sciaffusa, co,mp . Cumerlato - Uster. comp. Faccincani - Vevey. comp. Parlamento - \Vatwil. comp. Dc Pellegrini - v\"interthur. con'~ pagno Perolini - Zurigo, cornp. Poli - Zugo. comp. Lanfrancom. -Hanno inviato !"adesione per iscritto I.e sezioni di; Losanna. Binning:en. Gossau. Arbon. ::vfonthey. Il presidente dà lettura di una lettera del S. C. T. di Ginevra. cui fa invito all'unione delle nostre forze per 'a difesa dei martoriati di gu.e.rra e per s1·entare il rinnovarsi di nuovi macelli. cui recherebbero alla, classe proletaria. nuove e piìt gravi sofferenze. Ha qui,1cli la parola il compagno MognaLo sulla relazione moral-e dei! C. D .. spiega ampiamente il la,·oro syo]to dal C. D. sles!;.c. lavoro che. tenuto c-onto che a farlo furono dei mocLesti operai. è "tata assai efficace. sebbene non s,;asi raggiunto lo scopo pr:e;fìsso (per la trascuratezza elci governo d'Italia). Dono la nostra intervista col Ministro d'Ita.ia a Berua (dice l'oratore) abbiamo ottenuto il pagamento di un "indennità ai malarici di guerra. nonchè l'elarg;izione cli fondi agli orfani dei eacLuti. e che la nostra lega abbia diri,tto ad una rappresemtanza nel comitato eletto per !"elargizione dei fondi stessi. Cita pure dell'accordo preso. cioè il pagame11to cli un sussidio mensile alla nostra lega. per sopperire a·le spese che cloHà soDportare per ie ,·arie pratiche. sussidio che nr<sun Consol.i.to ha finora pagato. Spiega inoltre il lavoro fa.tto per impedire l'espulsione di compagni senza la,·oro. e sui risultati ottenuti. In quant-o al memoriale inviato al governo. è stato discusso nel C. C. ita'.iano ,e pr.esenta.to in nccorclo colJe personalità politiche, ma d; quanto noi richiedemmo non abbia.mo ottenuto che un infimo riconoscimento. Proseguendo. spi·ega ai convenuti i' nuo..-o decreto che concede la polizza a tutti i combattenti. nonchè la mancata .inticipaz:·one ai reduci all'estero il quale fatto .-a ricercato nel forte cambio sulla moneta svizzera. Fa noto che qualche Console riti,eme ci2.ile pensioni alle vedove. orfani e m_utilati. i! sus,-idio pagato neg·i anni che ,1011 percepivano la pensi·one. perchè in attesa del librttto. e questo è ingiusto. e noi dobbiamo impedire qu.esto abuso. Xc! terminare fa appello al nuovo C. D. che sarà eletto. di proseguire questo la~'Oro fino al raggiungimento dei n.ostn maggio~: diritti. servendoci della stampa soyversiva che ci dà tutto il suo appoggio. DEZZA spiega il mo,:imento soci. dicendo che questi sono alquanto diminuiti. pel so·o fatto che moltissimi compagni hanno dovuto abbandonare la Svizzera per mancanza di lavoro . GEXTILE (Ginevra) porta il saluto rlci compagni della Sezione. dicendo chetutti sono animati da uno Spirito di soliriarietà r: che sono tutti soci provati e di fiducia. Per le pratiche crede inutile a discuterne caco per caso. fa note, solo che furono molte. e in gran parte !)Ortate ad un risultato positivo. ,·cnga diminuita l'importanza della nostra associazione; dice che noi abbiamo pieno diritto essendo la parte più interessata. Ringrazia il C. D. del lavoro fa Ho. PARLAì\IENTO (Vevcy). E" d'•accordo con la Sezione di Ginevra; orecLe più utile chiedere ai Consolati un elenco e fare in seguito delle inchieste. PEROLIKI (\Vinte-rthur) dice che anche essere rappresentati. non si può ottenere un grave beneficio. dato che sappiamo che ~e promesse sono molte. ma eh.e in generale ,1011 sono ma,i mantenute Dopo una dichiarazione det compagno ;\fognato sull'opportunità di stabilire un soccorso com une, t: che i nostri membri inviati nei comitati in parola. devono far solo opora di controllo. viene votato il ~cguente orcl:ne del giorno: < Lasci-are al C. D. uniformità d'azione per la distribuzione di un soccorso comune agli orfani cli guerra; Lasciare la libertà alle singo·•e Sezioni sull"opportunità. o meno. cli far parte nei comitati costituiti J)e-r l' e'.argizione dei fondi stes$i ». Si passa quindi ·alla relazione finanziaria. dopo l'appro\'azione della relazione morale. Il comp. Dezza .fa un· ampia telazio, n.e su· movimento cassa da cui risulta. un forte credito verso le Sezioni: fa invito ai compagni presenti di persuadere lutti i compagni a mettersi in regola. onde non impedire al C. D. quell'opera rii propaganda intrapresa. e dargN così la possibilità di poter continuare nei larnri che si è "incaricato cli portare a buon tetimine. Il C. D. ha bisogno, di maberiale e clell"appoggio -di lutti i soci, e per quest-o oc,::orrc che tutti noi facci-almo il nostro dovere. Fa noto che nelle spese risultano pure qucl'e fatte dai S. C. Tecnici. Per la tessera alle vedove e a.i genitori dei caduti in guerra, è lasciata la ~ibertà alle sezioni cli fare come meglio possono. però cleYono versare il relativo importo al C. D. Dopo schiarimenti dnti dal cassiere a de.i compagni che li richie~.ero. la relazione è stata approvata. Relazione sulla stampa PEDROXI fa una lunga ,re'azione secondo il suo punt•o di vista e condiviso pienamente dal S. C. T. di Ginevra. onde incanalare la discussione da cui dovrà sorgere la nuova linea cli condotta che riavrà seg-uir.CTil C. D. di fronte ai due ~iornali classisti italiani nella S,·izzera. Il mio perns,iero (prosegue l'oratore) corse subito. e certo sarcbb.e. oltre cl'le il bem·enuto anche utilissimo a·la causa dei reduci proletari italiani. avere un giornale nostro. che difendesse esclusiva,- mentr. ìa nostra causa. e che si imperniasse sulla propaganda antimilitarista ed antiguerr<'sca. Ma dopo aver ben studiata la que,-tion.e. abbiamo dovuto desistere da tal proposito per cause finanziarie. Il comp. Pedroni dopo ·aver spiegato quanto è stato utile alla nostra Lega il JYiorna·e « L'An·eì1ire del Lavoratore• fin dalla sua costituzione. dice che mai ci fu negato il suo appoggio. constata eh.e dopo· l'av,·enuta scissione nel P. S. I. nella Svizzera. un altro organo è sorto. la comunista ~ ;\.zionl' •. Fa osservare che anche questo giornale difende la nostra causa e che noi dobbiamo tutto !I nostro riconoscimento. Augura eh.e da questa assise sorga una promessa ~aera di un lavoro costante e nrofìcuo. e che al disopra di tutti i pettegolezzi. scartando tutte le possibili diatribe. si dia prova di fermezza e di caratter,c. lavorando concordemente pel nostro icica'e. Per far questo occorrr unità d'azione. e la designazione di uno o l'altro giornale quale, organo _nostro ,sarebbe lo sgretolamento della nostra lega. perciò r>ropone il seguente ordine del P-"iorno che \'ien messo in discussione: « La Lega Prole-taria riunita a congresso a Zurigo 1'11 giugno 1922: discutendo sul comma stampa: constatato che sia 1"« Azione • che l', ,\vvenirc rie· La,·orat-ore » dànno il loro aiuto per l?. rivendicazione dei suoi r,ostulati: ricono~ciuto dannoso alla sua integrazione un ,·oto che designasse uno dei due L"ordine del giorno viene pos(o in v-0tazione e viene approvato all'unanimità. La Lega Proletaria ,Ira dato così prova di combatti,·ità evitando ogni disaccordo che avrebbe portato allo sfacelo de'l.e nostre forze. Esc1uritc, il comma stampa. si p-assa al"a relazione politica, e subito so,rge un piccolo incidente; parecchi CO!t11pagni contestavano la lcttu,ra di una lettera in1·:ata da un compagno d,eJla sezi-one di Zurigo. la quale muoveva delle critiche e deg"i insulti ad un individuo non appartenente alla Lega, e che non si trovava presente. Molti compagni chiesero la J.e:ttura; fu approvata, però senza discussione, IJ)erchè a noi non interessava affatto. L'incidente risolto. il comp. Mognato ha la parola sul,ìa relazione polirlica. Dice che la questione politica per noi reduci pro!.etari è una questione delicata. dovendo portare la nostra Lega su'le direttive della lotca di classe senza creare. fra i soci di ,·arie tendenze, lo scoraggiamento e l'a disillusione. Fa noto che l'accordo è s0mpre stato buono e vuole sperare che anche dopo questo congresso i compagni si sentano solidali col C. D. Osserva che tanti membri non hanno ne ·suna concezione politica. e ,non se ne e urano affatto. cosa· che gli crP.a uno stato d'animo indifferente al nostro movimento. La Lega ProLEtaria. afferma. sebbe11e ccnformi il suo stato di indipendenza. de}•e marciare a fiainco di quei !T)airtiti cl'a,·anguardia che sono basati sulla lotta di classe, e con essi deve lavorare per i,npcdire al!a class;e borghese il ripetersi di 11110Ycguerre; deve fare una c.ampagna 11ntimilitarista e antiguerresca. Proseguendo fa noto che non abbia.mo potuto mandare una rappresentanza al congr:csso in Italra p,er mancanza di fon. cli, e che anche i\ congresso per noi nella Svizzera si avrebbe dovuto far prima, ma che il C. D. ha creduto bene attendere a tempi migliori. cioè che 1:e sezioni potessero pagare ·e spese dei delega.ti. Sulla questione dei •renitent;i :e diSlertori il rei. dice di avere il massimo rispetto per coloro che dise·rtarono o non si pre_sentarono per de'le idee politiche. ma disprezza coloro che si sottrasser.o per salvare la propria pelle e che attualmente sono passati ai fasci o sono dei ferventi n-a.zionalis-ti. Fa appello ai reduci pro'eta.ri che i-i inscrivano nei pa1:titi d'avanguardia e nei loro sindacati di mestiere per salvare il p11oprio diritto alla vita. Fa inoltn: un ~ppello cli solidarietà pei compagni d'Italia schiacciatj clailla reazione (fascio-borg-hcse) e invita ad aderire all'inteiniazio111lc dei combattenti. F..-'\ CCT>JC.A.XI (Uster) approva le parole del relatore invifando i direttori' dei due g-iornali nostri ad aiutarci nel oompit-o arduo cho abbiamo. GENTILE (Ginevra) approvando la relazione presenta un'ordine del giorno 1 otato dalla Sezione di Ginev-ra per Fa- (!csionc alfa 1TT Internazionalle e all'internazionale cL~'Ìsindacati rossi. spiegan- ·done la necessità. cioè riconfermando i' voto preso nell'ultimo congresso in quel che concer•nc la TII Internazionale e la necessità di aci:esione all" internazionale dei sindacati rossi. essendo la Lega •una :sti-tuzionr economica. PO T.J ( Z uri ~o) è d' accordo per la riconferma del voto già preso, ma •non è ,(·accordo su,lla seconda parte de!l'ordine 'Ìc· ?;iorno. perchè non tutti i nostri soci sono org-anizzati sinrlacalm.ente. Di questo punto di Yisla sono pure i rompag-ni Paria mento. -:\fognato. Pedròni cd altri. In seguito ad una lunga e chiara discussione. trattandosi che l'intcrn-aziCl'Tlale dei combattenti è in sè stessa aderente alla JIT Tnternaziona:.e, viene da] congresso formulato e ,·ota.to il seguente ordine del giorno: « Il congresso · della Leg-a Proletaria tc•rnlo8i -a Zuri!;"o il giorno II giugno ·92::. riconferma i" YOIo ernresso all"ttltimo congresso. di aderir.(' all'Tnl,ernazio11ale dei combattenti. Fa voti che le sczion.i .f~cciano opera cli propaganda fra i cioci. affinchè tutti '!tl<'"-ti siano tenuti ad ecse;e organizzati ,,ci I.oro sindaca.ti di mestiere,. Si p05s~ quindi alla nom·na ,e 0 ede rlel C. D., che Yiene a)l"t111a11imità riconfer- -1ato lo scadente. 1asciando ;dia sezione Sulla rapp:-esentanza della sezione nel romitato per ..elargizione dei fondi agli orfani di ~ucrra. rliC;(•che avendo il Console di Cincna presentato un elenco dei componenti. che sono tutti cayalieri e commcndatcri. I:! •ezionc ha creduto begiornali quale organo suo; a11spic0 ndo al""unità di tutte ne non far fJa-!t. m-i di assicurarsi. per proletarie onde affrontare la mezzo d; inchieste. se : fond' stessi sono montante: le forz<' tli Zurig-o di complC:tark :1: c"·<o r1i man- •reazionc ,~anza di membri. hen distrihniti. delibera cl' servirsi rii entrambi per :a SOLT,\XT (Basilea) dice che il Con- '>'.1hblicazionc clei ~uoi comunicati •. sc!e cli colà è d"accordo che la Lcg-a. ~fOGX,\TO confer--na quanto il preProlctari:: sia 1·appresentala. il che crede e dPnle relatore ha csJ osto. sopratutto nccessar;o per il cont,r-ollo: ossen·a che ne·rappo?::(o ;wuto clall'« ,\y,·enirc » e o;::-li orfani •ono dati 40 fr. al me'Se. ma 1:011ca se per famig!fa o per orfano. Domanda ,·arie spieg-azioni che sono date ria· comp. :\fognato. PEDROXT (S. C. T. Ginena). Chiede che il con;resco non discuta i casi particolari che portano troppo a lungo. e cli rleciderc sr il C. D. scadente ha fatto si o no il suo dovere. Sul comitato pro orfani fa os,-qrvare che il Console di Ginena ha iatto vedere 11na circolare govcrnati\·a che dà a loro ';\ facoltà di comporlo di sole notabilità. il che Yicne confermato dal C. D. P'lLT (Zuri~o). Crede che !1e snioni devono es,ère rappresentate per accertarsi se questi fondi sono bene distribuiti. e smascherare se si fanno cose ingiuste, e di informarne i. C. D .. acciocchè non ,12-1:•~ \zionc •. dopo la ~ua costituzione. rlicendo che questi giornnli hanno di molt'l contribuito per il henes•crc del!?. Le;::-a. PTROT TXT (\\"intertll'tr) e GE);'TTLE (Gin. na) c,,no d"accordo di fare i due ;;ornali quali orga11i del'a nostra Leg-a e ,-otcran110 l"ordine rlcl -ziorno Pcclroni. ncrchè solo cosi si potrà mantenere intatt'-' le nostre forze. e,·it:>,do ogni possibile scis 0 ionc. P,\RL.'\:\fE'\TO (Vt\'ey) dichiara cli o,·rr 1111 manchto dal".t Sezio'le d.j votare per il so!o giornale • L' \n-enire del La1·oralore (fnalora altre sezioni propongano «L'Azione»; dato però l'accord0 rag-giunto. vota l'ordine rlel giorno propcsto. cui si a~~ocia110 gran parte cLr•idelegati. o anco Xellc v:::rir GEXTTL2 cinmanda se i. C'. D. ha aYuto risposta dal C. C. 0 ulla f'\Ue,tione dei disertori. Risponde :\fognato dicendo che ìa 1,ro:1osta da, noi fatta non !"hanno tenuta ir ,.on~:,Jerazionc. che ~: ritorntr't a scrivere i:i mC'rito. T C. D. e~ponc ai "Ol'~rcssisti 12. qu,- tione della Se7.ione rii T ucen,a in mcri•o ali? clivi,ion.r· dc; dcna 0 i r0 ccol'i da u•1a lottrria pro giornali S'l\'\'Cr<i,·i: ripartizione che creclr non fatta con cril1•rio. es~endo,·i una zranclr differenza rii , 1cnaro tra qucilo cht<> a 1"« .\z:one . al •Risveglio» erl all'« \n·enir:c: "· Domanda aJ delegato se è po~~ihile r:·parare 'Ilio sbaglio fatto. II delegato di Luce-rna risponde d1cencio che non possono rilorn-irc indietro ;i, quello che hanno fatto" che ne snhiranno le conseguenze. Dopo una \·ivace cliscus,ionc si è vc- •uti nella determinazione che le sezioni r1cvono attenersi aWordinc del g'orno cguente: appro\'ato all'unanimità: . --=. « Il congresso disapprovando il deliberato deJ.l'a sezione <li Lucerna deLibcra: te e senza ragiorui, cacciati dal Sanatorio stesso che erano ricoverati, dalle autorità gov-e,rnative ». che le sezioni che ch~(ldono la soLidarietà dei compagni per organizzazi,one di teste, lotte.rie. ecc. pro stampa sovversiva, devono avvisare in tempo ~ C. D. che decide in, merito a"la ripartizione del denaro ricavato». L'ordine deJ J giorno è approvato. Viene quindi fatta una colletta che frut~ tò fr. 19 ·e deliberato di dare ai due no.- stri giornali 50 fr. ciascuno qtrale sotto~ scnizione. Dopo liquidata questa questi,one sonio stati riconfermati i due S. C. Tecnici di Ginevra e Basfll.ea. I) congresso essendo virtuaLmente terminato la seduta è tolta. * * * Seguendo nelle varie, il compagno Faccincani chiede di fane un'azione affinchè gli irr.edenti vengano ammessi a godere gli stessi dir.itti di quelli degli italiani. Il C. D. è incaricato di occu,parsi di questa questione. Da questa Assisi la Lega Proietaria ha dato esempio di solidarietà fra lavoratori, e ha dimostrato che è una forza viva. che ha volontà di lottare di fronte alle forze reazionarie per il raggiungimento dello scopo pr.e-fisso, per quegli al'ti e sinceri ideali. GENTILE (Ginevra) propone un ordi,nc del giorno di solidarietà coi compagni tubercolotici dell'Eremo di L'am:o: Viva la Lega Protetaria1 Viva l'internazionale ,dei combabtenti ! Viva il fronte unico! « Il oongr;esso esprime un VIOto di .solidarie'tà per i compagni tubercolotici di guerra dell'Eremo di Lanzo, spietatamenIl segretario del congresso GENTILE. Lettere dall'Italia Inmargine al collaborazion Se è vero che per fa.re un matrimonio bisogna .almeno essere in due, è a1trettaJ!1tovero che peì· « collaborare " bjsogna avere il consenso di altri partiti. Ora, i nostri oompagni di destra, dopo aver impr,Uldientementeinnalzata la bandiera 1deUi'ndisciplina, debbono accorgersi che nel campo fi'Jlo a ie,ri nemko c'è molta tiepidezza, una tail ,quale diffidenza e nessuna p,remurn d~ avventurarsi ad un passo irto di incognite. E strano come degli, uomini colti, esperimentati alle battaglie politiche e co,nsapevoli della vaTia1bilità delle situazioni parlamentari, abbiano potuto con t.ainto sempli,cismo forrnuiar - si la soluzione dii un p,roblema formi<labil,e: ·Modificare la politica interna del paese entranJio o direttamente o indirettamente in una 1w.ova ,combinazione parlamentare. Posta così la questione che ispir,a, la levata di scudi dei destri, e per cui essi hanno fatto gettito non solo dei princ1p1 ma della disciplina e quindi ,ct;e)l' UJnitàe della forza del Partito, sa,ltainosUJbitoagli -occhi una quantità di PU1ntiùnterrogativi: 1) E" possibile che I' attuale Governo, sicuro nel!' ddierna combinazione parlamenta.re che va da:lla democrazia ailla Destra, sia disposto a dare un altro ùndirLz.zoalla ,p,ropria politi1ca interna per accaparrarsi I' a,ppoggio del Gruppo socialista, perdenclp evjd'enbemente I' :aippoggil() cli altri gruppi ? 2) C è in altri partiti in questo momento la ferma volonta di provocare UJnacrisi ministeriale cJ1esia dett;rminata dal des·udierio <li LlJll cambiamento di indi~·izz.o di gove,rno e non diatlla solita smania di -procacciarsi portafog,Ji pe;r gli amici e per le clientele ? 3) La politica di libeTtà per cui il prol1 etairiato possa in piena efficienza riprendere il ,proprio diritto di c.rganizzaziooe è sinceramente condivi$a cLaquegli altri partiti coi quali si VOTrebbe collaborare ? Quanto questo è ce1i.o che, esdusion fatta 1dieisocialisti, dei comunisti e dei repubblicani, tutti gli altri partiti, nessuno escl'Uso, sono ugualmente responsabi11idell'attuale situazione. Jìacohè il fascismo compie le sue gloriose ges.ta. tutti questi partiti si seno s111scedutei alternati nei vari Ministeri che hanno favo,rilo, aiutato e protetto la violenta repressione del movimento pr,o,letario; nel Ministe,ro Giolitti, in quello Bonomi, e in quello Facta. Dai rifom1isti, alla democrazia, ai popolari, alla Destra. tutti i gruppi hanno dato i loro uomini e i loro voti alla politica inte,r. lla filofascista. Ne scaturisce un dilemma: O costoro hanno voluto quella politica e allora non possono sinceramente volere oggi una politica orposta, o seno s.rnti impotenti ad argina,rla e la stessc1.impotenza coronerà le sudate fatiche dei nostri collabornzionisti. .lìel resto. al cli fuori cieli" ambiente ministeriale, il fas1..is1110 è su to adulato, accarezzate, incoraggiato da tutta la stampa boTghese, in prima linea da quei giornali che oggi fanno I" occhiolino. allo scopo cli approfondire !;i scissir.nc. ai sociailisti di destra. Nessun giornale ha levato la voe,(! contro le bestiali vi1Jlenze a danro dei lavoratori: nessuno ha azzardate una deplorazir-nc centro le sen· tenzc inique elle L'Clpiscono i nostri compagni o clie assolvono gli assass:ni tr:colc.,rati. SC'lo abbiamo senti. tn qualche timida protesta allorchè !a gio\·inezza esuberante. sconfiriando nelle sue incursioni, ha pestato I calli a qualcuno ncn prcci.samcnte iscritto nei nostri quacl,ri. Tuttavia, trascurando tutti questi Pre..:cclenti che caratterizzano sufficii;ntemente la sincerità idei liberali- ,·mo- dei vari gnippi borghesi, i nostri compagni coillaborazionisti han· no pesto l'occhio del desiderio sulla democrazia e sopratutto sul gruppo popol,i,r-c. 'Troppo onore davvero per la dernocraziat! Nessun ragg:ruppamento politico presenta l'inconsistenza di quel!' informe conglomerato che si ~drappeggia col bandie.rone della dlemoc,raizia. Non lha tra:dizioni, non ha progmmma,, non ha forze effettive on·ganizzate nel paese. P,ochi mesi fa era il più nll!l11erosog,mppo d,i Monteoitonio. Ogigi' si è scompos,to in 5 gruppi ohe sono suscetti1bili ·di una ulteriore polverizzaziione pe;rchè net campo 'd.!ellademocraizia pochi si a- · dattamo ad esser-egregari e<l i più a~ sp1rano ad essere capi. La frazione delLa demoCJraziache più amoreggia col soaiaUismo di dest.ra e che conduce da mo,lti mesi col s,uo orgaino Il Paese una i,ntensa campagna per la collaborazione socialista è quella che fa caipo a Nitti; ma se è vero che Nitti sor1v,e degli ottimi I.ibri quasi scevi.zzanti §U•l do,POgueirrn,è .a:ltrettanto vero che egli e i suoi seguaci rappresentano qiue]llaplutocrazia in• dustri,ale che si vale della -depres,sione porta.ta.dal fascismo nell' organizzazi,011eproletairia per ~ferrare quel1' offensiva genernle contro i sa.lari! l)er cui oggi sono in lotta i metallur• gidi ·in tutta Italia e ad essi ter,rainno di.etro le altre categorie. Non meno problematica è l,a POS• sibilità e l' effioacia di una collaborazione col pairtito popolare. Le chiare 1riserve dhe a tal r,iguardo sono venutie in questu giorni da parte di giannali e di uomini autore• vdli Idei partito popoLarr-edovrebbero essere state u1J1adoaoia fredid1ai sugli entusiasmi ottimilSti dei nostri collarazionisti. Ma è strano davvero che i nostri compaigni dt destra, che sono per definiziione i più pratici, i più avveduti, i più lungimiranti, non ci aibbiamo pensato: ,I.e stesJSec<}!use'producono i i:nedesimi effetti- Se la tattica collaboraz,ioni,sta è eV1i<lentemente lemento ,di turbamento e di ·dlisgregazjone nel nostro Pairtito, lo sarebbe pUre nel palliito che venisse a, collaborare con noi. T.anto più quarndo si tratta del partito popolare ,ahe ri'llnisce in sè gli elementi tradiz,ionalis!i e conservatori accanto ad eJ,ementi ,di sinistra. Ancl1e tlTI politica la teoria del1' arte per I" arrte non è destinata al sui :cesso, e non e· è nessun partito che per amore della libeTtà per gli avv,ersari sia disposto a sa-orifi.care qualche cosa del proprio interesse. On1 de si spiegano pe.rfettamente le titubanze, o meglio le riluttanze. del partito popolare. Ma ammesso che tutte queste incertezze venga1 no superate, è agli uomini della Confederazione del Lavorn. i quali sono i più accesi asser· tori •della nuon tattica. che noi' dobb;amo doma1ndarc se hanno misurate h1tte le conseguenze del passo a c11ispingono il Partilo. Il mcnd-:l non termina a Mcnte:::itoì·io. .Puori del P:-irlarnento ci s.ono ··1e masse che combattono la lciro diuturna battagli-a di difesa nei sindacati. Ora dinnanzi a questi:: masse noi avremo automaticamente, ))C(r' effeitt,o de,l collaborazionismo parlamentare coi popola,ri. valo-rizzate le organizzazioni bianche. e i loro metcdi che si ispirano alJ' armonia frn le classi sociali. La tattica collabornrL,ionista ripercuotendosi logi1came,nteda Mo11tecit0rio al paese. mentre da una parte nllontanerebbe dal nostro Pa,rtito le masse Proletairi-e più evolute e che hanno una profonda coscienza rivovoluz[onaria, dall' :iltra pa,rte farebbe ritornare sotto l'nfluenza del pre· te tutto quel!' aJtro proletariato. s.peCi,almente femminile. che faticosamente i nostri organizzatori avevano srtt,rattc alle blandizie ed :1gli inganni dcli' organizzazione cattolica. · Donde si vede che l'abilità parlamentare dei nostri oollaborazi011isti arrischia di cogliere i frntti di una diupJi10erovjna: quella ,del Partito sooialista e quella anche del rigoglioso movimento sindacale. TENAX. .I

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