felden manifestò il suo disappunto p.erchè molte deliberazioni prese dal Congresso degli edili erano state respinte dal Congresso comune ed augurò maggior sp:rito rivoluzionario p,er l'av,venire. Un delegato di Ginevra raccomandò al C. C. futuro di non usiar rigore ne'l'applicazione delle disposizioni concernenti l'obbligatorietà dell'assicurazione contro la disoccupazione e le malattie, avvertendo che il rigore in qualche località potrebbe nuocere assai alla Federazione. A questo pu,nto, erano le 5 pom., il comp·agno K'.att, ch,e dopo l'inaugurazio_ ne aveva diretto i dibattiti del Congresso con tatto ed imparzialità, constatò che i lavori erano esauriti e la fusione sanzionata. Deplorò l'abba•:1dono della sala da n:irtc del gruppetto sopradetto e constatò l'ass-oluta correttezza del'a presidenza , erso tutti i delegali di tutte le tendenze. Chiuse il Congresso auspicando at'ia concordia ed ali' affiatamento dei compag-ni raccolti nella nuO\'a Federazione. di tutti i mesti.Eri e di tutte le tendenze. per un'onr;-a intensa ccl efficace di organizzaziot>e. di sa11:i cd·1cazione pro!'etari-i. c1: rnlida dif,!~a e cli conquist,• per il proletariato. 1 congressisti. che per la ver:tà erano ridotti di nnmcro a cagione di affrettate nartcn.ze. applaudirono q1lorosamcntc il loro presidente intendendo con ciò di apnro,·arc le sue paro·c e di mani- 'festar!;li lé>.propria solidarietà. Ora la Federazione dei lavoratori edili e del legno dcMa S,·izzera è virtualmente costituita. Fra pochi g-iorni sarà un fatto compiuto. Spetta ai compag-ni tutti cli aiutarla ne, suoi primi passi. di faci!itarlc i compiti cercando di rimuo,·erc gli ostacoli d'indole ,·aria eh E' inc,·itabi. mente I.e si opporranno. di clife-nclerla contro Jc insidie e gli attacchi. di irrobustirla cd im·i~orirla prodig-andole la propria opera <1.ccortaecl amorosa, chiamando a lei diPtorno gli ope,ai che stanno ancora appartati cl;d '.no,·imt>nt0. Mussolini e la oplsl aoolallsta 14 giugno 1922, ore 21.,30. Nel tre· no Roma-Milano, poco dopo Civitavecchia. Benito MussoUni, che viaggia in prtma classe, forse in vagoneletto, passa davanti allo scompartimento di seconda classe dove sono, io, in compagnia di un comvagno. Non avevo mai visto il duce; non {o avrei quindi conosciuto. Lo conosceva, invece, benissimo, il compagno con cui viaggiavo. Molti,· molti anni or sono avevano fatta insieme la propaganda socialista. E Mus oli· ni si ferma al parlare con lui, da buoni vecchi amici. E parlan di socialismo, della crisi che il nostro Partito sta attraversando, delle violenze fasciste. Rievocano tempi passati. Mussolini si commuove, persino. Si commuove, peN:hè egli è ancor sempre f amico del Proletariato. Anche lui, anche i fascisti vogliono la .gior- , nata dti otto ore. Eccetera, eccetera. Ma poi dice al nostro compagno; « Ebbene, quando ve ne andrete, « voi organizzatori, dal Partito So- « cialista ? Andatever.-e. distruggete « questo Partito. Fate da voi. Voi « siete potenti. Voi avete gli uomini. « Con le vostre fo,rz,e potete domina- « re il mondo .... » E codeste parof,e di Mussolini io giro ai compagni della Confederazione Generale del Lavoro, a quelli, specialmente, che ,•ogliono ronwere il patto d' CDlleanzacol Partito Socialista. Il toro desiderio collima perfettamente con qire!!o di Musso!ini. Vedano dunque quanto è buono per il proletariato. Distruggete il Partito Socia'ista! CENOSSE. Per éar pesto al!e relazioni sul Cont:,'tesso degli 1?dili e dei falegnami, del Consiglio Nazionale del P. S. I. e cte:la Lega Proletaria, siamo costr~tti a rimandare al prossimo numero alcu!li ar-- tico'i di attualità dei nostri cOllaboratorl ordinari. Anche la •relazione ctet Con-· gresso dei tessili e,ct una dichiarazioni di un g-ruppO di congr1issisti edili dav~ ess~re rima~data al ;rcss:mo nume;-;). Agli abbonati Abbiamo invialo a lulli coloro che nel 1922 non avevano ancora fatto il foro douere uerso il giornale. la data di scadenza del loro abbonamento. con una cedola di verscw1r>n/o postale ( esente di porlo). Moli i in questi giorni si sono messi al corrente, ma i1e J1esono rtllri che nr>I più breve tempo dovrebbero mandare l'importo. In aliri /eml)i l'abbonamento si pagava anticipalo, ora vi_sl~ la ~risi di lavoro la nostra amm1mslra::.10ne ha fallo uno stralcio alla consuetudine N[ ha pa::ienlalo in allesa di miglioramenl?, ma i. co_mpag,!; dolJtr>IJhr>rnccrp1re rhe P q111nto ,l mo- ' mento di mellersi in regola e dare al nostro •Avvenire• il modo di conli,wure Ìe sue baflaalie in fauore dellrr ~,w~a romune. Fate d1111q11teulio il possibile. T. ·amministratore. Biblioteca L'AVVENIRE DEL LAVORATORE - ----- ____ _.__ -- fflf!onsieNJaiozionealalecrisdiePl·artito 8ocial$ta Jtalian :< La c_risi. del Partito Socialista i- zione senza esclusione di mezzi; va- ,r oi;:-ni pri1ìcipio di c:viltà. giustifica riti.ene che l'attuai<. reazione che per- 1M,i. a pa~ ~a perscna fj Baratotali~no e g1un_ta _al_lo~tad~c acuto», I~ a dire, maigari con La partecipa- l'ado~ionc di _mezzi. ,at'.ici difensivi di cuotc il rrolctari_a.to socialist~ 11?11 si~ il'B'; h;n c'è éh] non veda 1a g;r::t.v!:a ~c,rivevamo qumd1c1 g1orn1 or_ sono, z1one al potere! E si vide,ro parecchi cccezwnc cont111gent1 su terreno parla- che una forma d1 quc:la dom111az1onc d1 ~) prOD)MlçJamento del C,rupJ)O Pa-r111vocando un Congresso Nazionale, membri massimalisti (?) della Dire- men tare ed extra parlamentare; classe k quale tende a far pesare sul pro- lamentare.. , che mettesse ohiaramente e rigoro- zione e del Consiglio nazionale dar valendosi transitoriam.tntc, e per l.c ~tar!ato tutti i gra\·ami della guerra ca- AnJi3.:r.o dunque \'e.rso la c,)lhbosamente a posto le cose e gli uom1:ni. voto favorevole a tale ordine del supreme esigenze dcli' unità, dei poteri pital_1sta; razione'> Ma, diciamo ora irancamente, non giorno! Quando poi, respinto quel- derivantigli da\ Congresso cli ~fi'.ano ed affc_rma eh.· la c~'aborazione. diretta ~ · avremmo mai credJuto che quello l'ordine del giorno, ne fu votato uno a!'sumcndo la responsabilità dcli' azione O rnd:r~tt:a, alla quale 1~ Confederazi,OllC Troppotardi '. « stadio ia·cuto » si sarebbe pctut:) recisamente anticollaborazionista al- in confronto del prossimo Congwsso del Generale del La\'oro e 11 Gruppo par!a. manifestare in forme così gravi e _ !0,ra si videro i due memblri coll~bo- Partito; mcnt:trc socialist_a chiam~no il Partito ~oggiunge.remo anche _ così spiace- razionisti della Direzione del Parti- ritenendo 11011r,regiudizievo e al me- non e_ e non puo •~sserc difesa degli involi, qua 1 li sono quelle mostrat~ci dal to, quei cLue stessi 'che pcco fa ave- toclo classista una transitoria tattica di t_~rcsr1. elci proleta~1ato ~ i_aran~ia per i: Consiglio Nazionale. vano votato r ordine del giorno coi- cle•.treg-giamento parlamcntar.(1, coadiuva- 1.torno a~l un regime cl, 1bcr~a_; ma s! Le t · t· d · · · I b · · ta dall'azione dcl,'e ,nasse 1 concreta •n una completa ded1z1onc dt· gge e I resocon I e1 nostri g1or- a oraz.1omsta, non votare ora con- ne paese e proletar· to c1· ·tt • d' 11 nali; oorgete ascolto a quanto vi di- tro l'ordine del giorno anticollabora- rirnlta al fine della improrogabilità di ri- ,·io'en c,ad Il i e, ~ e i cdampag~a- a e Cc I h Il d cl.e! e • . . prendere ;.a sua lotta di emancLpazio 1 w; • z · e a reazione e a un np1egano co oro, e e a e se ute on- z1omsta, ma astene.r.s1 dal voto! mento del prolct · t 11 · I' · I , . consente nell'opportu11ità occasionale ana o su e pocizioni s1g '? t~az1oa ~ pres~ro ~_a rtc; la . L ab?1am detto: non era solt3:.nt~ di ":ilo rizzare senza csc· usioi;e d.; mezzi dtl capit1lismo finanziario; co~clusione, I 1mpres.s1one _n~ale non d!~c~rd1:i.: era anah~ c~n~usione. E d1 l'azione parlamentare; deplora vi,·amcntc e biasima l'attcgpuo essere che ~na; dubbi: inc~rtez- CIO SI d~ve trovar_e I ongme z .la .:au- avoca a sè la. disciplina di essa. come rja1rf'nt0 del Gruppo. il qua· e deviò dal Zie su tutta la linea. DubbJ e mcer- sa precisamente m quel conflitto tra de'l'azione del proletariato organizzato; proprio mandato e dalla linea se..,.natatezze dovute, non tanto ,agli uc.mini. sentimento e ragione, a cui è in pre- e dà incarico alla Direzione di rego- r;'i r:,11Partito e p,e,r la quale fu •~letto quanto alla dura, triste re:1ltà delle da I' :mimo di ognuno di noi in questi lare l'attività di tutti gli org-anismi poli- r richiama la Conf.ederazione Generale cose,_ ~I _torm_e_ntoso pungolo delle momenti. Anzi, a questa confusione tici e sindacali e d'invitare l'AJ'eanza ciel de! Lavoro al patto d'alleanza. il qua'c cond1z1oni politiche attuali, il quale si deve certamente .ascrive,re anche il Lavoro a contribuire sui proprio terreno sino a che vige. stabi'isce nettamente sospinge là dove non si vorrebbe. do- fatto che, al momento della dedsio-- a tale rina•{:ita cle!Je forze proletari.o.. che la co11clott1 e la guida del proleta- \ e non•si dovrebbe. andare. ne, i 24 membri de] Consiglio nazi o- riato. in modo speciale sul terreno par, Sentimento e ragione nale e della Direzione si trovarono di Con l' o. d. g. dei due massinwlisfl lamtntare. spettano esclusivamente al fronte .'.l ben Bara 1cno e Caz1 ..amalli si sareb-be Partito politico: Perchè, è inutile voler fare b politiçiai dello struzzo che, di f,ronte al Cinquoerdini delgiorno! pericolo, nasconde la testa tra le piu- M:i. \·eniamo finalmente alle delime. Noi <lobbiamo guardare serena- berazioni prese. mente in faccia aJla realtà; e il peri- C'era in seno al Consiglio naziocolo interno, la debolezz.ai interna del nale e alla DiTezicnc, come già abnostro Partito, è questa: che molti biamo accennato, un sentimento udei nost,ri compagni si lasciano gui- nanime riguardo al contegno del dare ora più dal sentimento che dal- Gruppo Parlamentare di fronte alla rag'ione. l' ordine del giorno Zirardini. che Già abbiamo accennato nel nostro chiedeva la collaborazicne parlamenprecedente articolo ail passaggio di taire: e a questo sentimento fu dato p:irecchi fervidi massimalisti alle c;hia.ra espressione. votando a unanischiere .collaborazioniste. Questo fe- mità un ordin~ del gicrno, che re. nomeno apparve i.n tutta la sua enti- spingeva quel!' ordine del giorno. andati :i.nccra più :i destra che non pienamente convinto poi che alla reacon la tattica propugn1ta da Zirardi- 7.ionc non si pone rimedio se non con nL Ma Baratono e C::i.zzama!li di,s- ma resistenza che. salrnnclo ·e Jjnee sero che quella è la \·era transigen- ')rogrammatiche e le clircttfrc del Rarza rivoluzionaria! Ed ebbero 7 voti tito e tutti i suoi strumenti cli lotta, favorevoli. Il loro o. d. g-_ fu Quindi mantenga per quanto è pos.,ibile strette res.ninto con l.1 voti ::cntr.ui ~ 2 :i- cri orrlinatc lo file clcll'organizzazion<',. stenuti. rlisciplinata a~li organi esecuti\'i ai quali L'ordine dal giorno Vena-Mortara ~olo r-ompete l'cS,t'cuzione dei deliberati rl i Cong-ressi e- alle necessità immediate e politiche: de ihera di i11tensificare. nei modi ,':' !'eJle forme consentite dalle condizioni attuali, l'azione unificatrice del pro'.eta- --iato e dcll'atti,·ità cl,elle organizzazioni e dei Partiti che <ono sulle clircttiYc c\e!- la 'otta di cla;se: Turati, Tre\·cs, altri an..:ora dicono che oramai, anche per la collaborazione, è già troppo tardi. Il che verrebbe anche significa.re che essi mett•)no già le mani avanti. Ma, tardi o no, iatto sta che a Roma fer- ,·-::.no già i lavori per la cGllaborazione. A dir ,ero, ncn si sa :incora con chi. An;:i. non si s:t ancora chi ci vogl!a pren<le.re con sè. Le fantas.ie Lavoran<' tante-. cl1e si parla persino di un accordo tra po,pobri, sc-cialisti e .... fascisti. Ma noi non possi:imo corr,~re dietro a tutte quelle voci. PeT c,ra attendiamo i iatti. E fatti asr.ettiamo anche d:11 prossim,) C::mgres~,o nazionale. Acqueforti Slancio di pietà. Quanò::> si diffuse per Milano, per l'Italia, la noti::ia de!l'efferato e<:cidio al tcat:-o Diana, fu dappertutto, in ogni casa, in ogni cuore, uno scoppio d'indigr,azione e di pietà. E la p'età si rinnovò e rinverdì a ogni istante, ogni ~ua!volta si ricordavano i mo1ti, i feriti, finchè assurse all'apogeo commotivo allorchè si sentì par'are delle due ::x>vere sorelle senza gambe portate a 1::raccia :1 processo. In no:r? della società vi chiediamo tà al Congresso Nazionale. tanto nei Ma esso era stato approvaJo dalla discairsi tenutisi quanto nelle \'Ota- maggiorainz:i del Gruppo Parlamenzioni fattevi. tare. Che cosa bisognava dunque fa, Or:i. non siamo certamente noi che re contro quei deputati, che avevavogliamo bandire dalla nostra poli- no violato i deliberati del Congre.ssc tica il sentimento. U sc-cialismo è an- di Milano? E che cosa bisogm fare ohe sentimento, è anche cuore. E noi nell'avvenire? La Direzione e il Consiglio nazionale continuavano a brancica,re nel buio. Cercarono di recare la luce i compagni Velia e Mortara, i quali volevano -che si stabilissero già fin da ora le sanzioni per quei deputati che faranno. nel!' avvenire. una p')ìitica collaborazionista. I compagni Velia -e Mortaira, poi. affrontavano già nel loro ordine del giorno :inche il nroblema dei rapporti tra P. S. I. e Confederazione Generale del Lavc,ro e I' eventuaE·tà che quest.1 si dichiarassc autonoma. e facendo una politic:1 a sè. Diceva c:rè il loro ordine del giorno: richiama tutti i compagni. spccia· mente quelli i:ive,titi delle pubblich.c cariche. non solo ad una d:sciplina puramente perdono! , disse loro il rappresentante negati,·a. ma ad una più atti\'a e più : diritti èella !:Odetà. E per le v;ttime stretta azione che ~i conformi ai bisogni vive si chie.;e alla società di dare qualcd a:,Jc e•igenzc del grancl( momento po- cos1: ?iù che lacrime e gemiti e imprclitico; -:azioni. non s.aremmo socialisti. che dico? Fu su questo punto che Consiglio non s.1remmo uomini. se ncn com- nazionale e Direzione dovettero dePrendessimc le ragioni che sogliono cidere fra nientemeno che cinque or-· adidurre i· collaborazioni,sti, se ncn dini del giorno. sentissimo ccme fatto a noi stessi lo Uno, quello e tremissimo - forstrazio che tormenta ora i nostri se r unico rigorosamente logico - cc..mpagni di tante pani d'Italia, se era quello del compagno Capozzi. il cerc.:1ssimo di chiudere l'orecchio a! Quale chiedeva loro grido d'aiuto. Nessuno più di · ,. • • noi sente la sconsolata disperazione I 1mmed1ataespulsione del loro grido; « Fate. fate qualche ·de· dPrn t t' Ila' · t· ~1 I cosa per aiutarci! » i .. ~.,u a , c_o ,oot.az10111s 1.. I\ ~ a Lo sentiamo spe, • 1 t I è P?l1hca _non s_1_fa soltanto a 111d1 Io- . eia men_ e_ pere 1 g1ca; e m politica non è sempre buos~pp1.1m?. che, quando essi invocano no quel che è giusto. li compagno aiuto, I invo::ano non t3.11to per e · · t · · d. 1 le . · ,, . . apozz1 s1 rovo qum I so o a .sopi op,ne pJrsone, quanto pnnci~ stenere e votare il suo ordine 1d1;! paJmente Per le loro Carr:erc de, giorno. ii quale fu respinto con 2.3 lavoro, per le_ loro. C~operat_1ve. 1:e·· vot'i contro uno. le loro organizz.1z1oni. per ti Socialismo. Ma in pcJitica, nei mometiti di g,rave lotta, quali sono i momenti che stiamo attraversa11do, il sentimento non !deve essere unica nostra guida; anzi, esso deve pas~are in seconda, talora anche in ultima linea dietro alila ragione. Nel campo socialista, invece. o almeno in molti, moltissimi compagni. il sentimento ha preso il sopravvento. Indi altresì le stupefaicenti conversioni, indi ce,rti risultati del recente Consiglio nazicnale. Lediscorndeielladirezione Perchè. davvero, non altrimenti che con una più o meno repentin'l sopr,a,ffazione della ragione per parte del sentimento ci possiamo spiegare gli atteggiamenti di alcuni comp:igni in seno ai due istirt:uti direttivi del Pa,rtito: il Consiglio nazionale e la Direzione propriamente detta. Che siano collaiborazionisti D'Aragona e Turati e Treves non è a meravigliare. Essi lo furono sempre; o almeno. lo sono da moltissimi anni. E il fascismo, la necessità di difendersi contro la furia fascist:i non è per e5Si che un nuovo argomento in favare della loro tesi collaborazionista. Nè così è da oggi soltanto. Per la loro tesi collaborazionistica si valsero del fascismo al Congres"o di Mibnc, se ne valsero ::ti Consiglio nazionale dello scorso gennaio. l'ordine d gl iornSo rgonl Direzione e Consiglio naz1c11..1le si trovarono allora di fronte al seguente ordine del giorno IJ)roposto dal compagno Sorgoni: « T1 Co..~siglio nazional-t. considerato che: I? s:'.uazione ecce1,iona'ie determinatas! in fralia con graYe danno e offesa della classe la ,·oratrice. cte:le sue istituzioni. del e su.~.libertà e d'ogni principio di ciYiltà. ~iustifica '1'adozione di mezzi tattici difensi,·i d'eccezione e contingenti sul tu-rcno pa,rlamentare e<l extra-parlamenta re; u, 0 and10 d,1i poteri cirri \·at igli da! Congresso cli ~[i!ano e assumendo la responsabilità c\el\'azionc in confronto al futuro Cong-rcsso del Partito. ritenendo non pregiudizievole a' metodo classista una transitoria tattica parlam~ntare. coachuvata dall'azione cleMe masse nel paese. r\·o!ta a· fine di riclon:ire ,,,) proletariato la possibilità cl'u11a pronta ripresa della sua lotta c\'emancipazion.e: a,·oca ;, sr ·a disciplina c\e!l'azionc. s,a parlamt>nlart> che diretta; decide l'appoggio a quel Go,·erno che dia sicuro a•fficlamcnto cli rip~istinare le pubbliche libertà; <lancio incarico alla Direziont1 cli rcg-o'are rig-idamentc :e azioni d: rntti !?'li c,re-a,··s!ri , 1 i Partiti pciitici e ,indacali ,. li comp. Sorgoni. aclunquc il u11 r.rdine del gic,rno era. più che altro. un emendamento ali' ordine del giorno Baratono-Cazzamalli. finiva Per ammettere la tattica della col'aborazicne parlament:ne con l'appoggio a un dato Gr.verno. E qucst' ordir.e del gforno ebbe 5 rnti fa\ o,revoli e 19 contrari. Cinque voti favorevcli dcpo che, pochi minuti prima, cr.:i stai;c respinto a unanimità l' n. d. g. Zirardini ! L'Hdine d l giorno Barato[anzoz-amalli Respinto Sorgoni, era !:i. volta d[ Barntcno e Cazz:ima!H, che pres':!11tarono il seguente o. d. g.: « Il Consiglio nazionale. c~am·nate le proposte del Gruppo par'amcntare e clc'la Confederazione Gcll(:ra.lc-del La,·o~o; considerando che la .situazione ecce- « Il C0nsiglio nazionale. fermamente attenendosi ai deliberati del Congresso di :si ''ano e confermando i orececlenti ,·oti del Consi:?'lio e della Direzione; ritenendo che i' Partito socialista italiano. per rimanere tale. non può che restare fedele a' suo prog-ramma classista e intransigente. contrario ad ogni co!laborazione con questa borghesia che si è servita della sanguinosa ,·i0Le112a fascista per tentare cli s.pezzare •le conquiste ciel proletariato: di fronte ai deliberati del Grupp1:i parlamentare. che. sfidando ogni d;scip'ina ,ec\ ogni piì1 elementare riguardo per la ,·olont,ì de! Partito - inequivocabile, 1,iù vo'.-te espressa - ha deliberato di contran·enire a tale cliscip!ina: mentre deplora i deputati eh~ a tale dcliherato diedero ,·ita: 1li diffida ad attenersi alla piì1 stretta rli~ciplina. a!''inrlirizzo classista cd ai delibera.ti che <aranno emessi dalla Direzionc: ~tabilcnc\o fin d'ora che tutti coloro che non Yi si atterranno saranno senza 1ltr0 radiati e che ii Gruppo par'.,amcnlare sarà immediatamente rico,tituito con i compa(?'ni. c\eputr\i che resteranno fedeli ai deliberati del Congresso. Esam;1rnnclo poi la possibile ripercussione ciel prc<ente ,·oto nel movimento confederale e la minacciata denuncia del nat! r- cli alle:inza: si im;1eg11afin d'ora acl in,·itarc tutt; g-li iscritti apnartcnenti al mo,·imcnto 0ncra,o. •.cl iniziare un 'intensa propaganda contro il par!·amentarizzarsi cl,, •1 mov:mento stesso e contro 1.i. trasforrnnione clcll'ori:-ani0 mo ,indacalc in 1111Pl0\'!111Cnto politico: e dispone che t'lttc le Sc7.ioni cosl!- t11i~cano immrrlia~amente elci Comitati sindacali f) r ·a clifcsa elci suespo,,ti criteri: delibera. infine. d'intensificare la pro- .,,.;a azi0:•c per estende-re il campo c\el1'.\lk::nz:: del La1·oro su• terreno elci Partiti pc!,-tici rivoluzionari. onde potere più efficacemente fronteggiare la reazione horg-hest> e restaurare e alimentare la lihrrtà dct'a Yita opc.-aia italiana"· Anche r ardine del giorn" VeliaMortara parve 0. parecohi un passo t.roppo risoluto e prc.:ipitato yerso lil ,·ci<:". ·n-: del P1rtito <' \·c.rso !~1sci!'- sicn~ tr:ì Partito e 10nfoJe, ,z;f ne; rc..<:p0ns"Hi tà co{ 1csta. che il Ccnsi- '.di') n?Zio ;,ile ritf.rJC"a ncn 1·CJte~cassumere; e I' o. d. g-. \'ella-Mort:1ra fu ouindi rcspintr- ._on 1o rnti con rr o hvcr2\'oli e 2 contrari. E quattro ord;ni del giorno re- "',n;nti ! l'ordidnegl iornaopprovato Viene finalmeme messo ai yoti r ordine del giorno Serrati. il quale dice: Ma la Direzione, ma il Consiglio 11:irz,ionale furono eletti dal Congresso di Milano come emanazione della tendenza 1nassimalista. antic0llabo· razionista. E tali erano ancora ii; unanirr.e ccncor<lia nel Convegno o Congressino del gennaic scorso. Adesso. invece, a Roma regnav:1 la completa dis:::ordia: peggio ancora, regnav1. in certi istanti. la più grande confusione. Tale confusione, che. dr po essersi trovati tutti unanimi nel respingere l'ordine del giorno Zirardini, fa\ ore\'ole a una temporanea alleanza parlame11tare coi partiti borgh,~i. si videro un membro della Dirczicnc e il rappresentante del Crup· po P.:1rlamcntaire presentare un crdine del giorno, con cui si dava facoltù al :.rnppo di valorizzare la sua ationalc determinatasi in Italia con g-ra, e ,. Il Con,iglio nazionale. rlchiamanclo~i danno cd offe,1. clcl''a c'asse lavoratrice. ii principi fo,1damcntali ccl ai de ihcratl del:~ sue i~tit11z10111d.elle sue l'hertà e dei Congressi; 1no Bianco nei rig-uardi dell'azione par:amcntarc il Cowi~lio nazio,ia:e r:chiamando i suoi preccc\cn,; clelibcrati, quc'li (l(1 Cong-reSso e <]uei\i dt•lla Direzione: affcrm:i che :1 Gruppc, parlam<!'li-t:are ~ociati~t:i è uno •trumf!nto ciel Partito socialista entro l'amb:to della As.<cmb:ca le~islatin .. cui non spetta l'interprctazion~ del l'.I tattica. ma mio la sua :ipplicuione nel Parlam'!nto. E l' eudine del giorno Serrati fu approvato ccn 13 Yoti favorevrli. G contrari e 5 astenuti. Votarono cioè a favore: Cleri~i. Fr:111ceschini. Leone. Licausi. Le; Sardo, Marzi, Pilati, Spano, Sacerdote. Corsi, Fioritto, Velia, Serrati. Vota,ron0 contro: Mantic.:i., Montanari, Salvetti, Sorgoni. lnwinke!. Caz.z::i111alli. Astenuti: Capozzi. Fara!li, Morta• ra, Baratono, Parpagnoli. E ora? La Direzione, il ç::onsiglio nazionale avevano trovato finalmente la loro via. Confessiamolo: una via non molto chara, ncn molto sicura. !-!anno riaffermato i principi classisti, a cui il Partito deve uniformare la sua politica. Ha·~- no richiamato al 1dovere tanto il Cru1>po P::irlamentare quanto - per quel che riguarda r azicne p0.Jitid - bi Confederazione del Lavoro. Ma gioveranno tali richiami ? Direzione e Consiglic n::tzionale 5anno tante ben:; che tutte, ciò po~o vale. che. accogliendo una proposta fotta subito in principio di ses,i"ne dal comp:i.gno Sacerdote. deliberareno di convocare un Congress0 straordimrio approvando il segu(!n· te ordine del gicrno. T1 Co•t>i~i·o '\'aziJi;a·c del Partito. '\i- '-la :a :;ra ·ità CÌC'lla~it11azionc l)O'itica itali,ina r di quella i,1:cnr:i del Partito. Sj>tc:;~l111cnt('m·i r~•;;porti con la Co,1feclcr:i.zio;,e r,c,ncnic rie' T,,1\'0-,0. delibera· ì ·li ~l'- 1•1~nchto ~Ila JJ:rezione d~I r, rtit O di C0,1\'0carr a1 l più presto pos<- hilc tlli Congresso n~zio:1ale straor'li·nri0. co:) ra,);1resenta1!z.. pro,·inc a i: 2) di far r:spcttarc il deliberato p-c- ,o s•1:1·i11dirizzodel Partito e clcnunzi::- -r ai Congres,o na7.iona 1e :utti co'oro ~he lo yiolasscro. Per intanto i primi fatti. se~uìti ,1! Consiglio nazionale, mostrano g1<: che la situazi":ne è stata più L11e 111:1 inasprita. Il Cruppo Parlamen~re ha gid dichiarato la sua autonomia: e ciò. di<:'- tro 1wcposra di quello slesso Bair 1tcnrl che fu senmre fra i mcmhri IT18SS•imalisti della Direzione, e che, ·n se.no al Consiglio nazionale, qti,rnJo vide respinto il sue- ordine del giorn, collaborazionista, vi fu un 111 : 'c1:t0 in cui dh:hiarò che anebbc votato l' o. d. g. Velb.-Mortara ! Dalla qu:il ccsa lo distolse poi un altro cornpa~na massimali ta-collaborazionista. Si aod u:i:i sottoscriziene. A racco- ~:ier fondi aprirono le ]oro colonne B Corriere della Sera , il • Secolo ., il Pope lo d'Italia , la Sera •; ad essi si unironc a:,::">ositicomitati, qualche banca... Come .:10:1 avrebbero dato a piexie man: tutte quelle brave, tutte quelle buone, tutte quelle pietose persone, che nve,an::1 _,n,;istrato tanto cuore quando si trattava, di benedire le vittime e di maledire gli assassini? M? ceco che 1a sottoscrizione è aperta ~ià da l)arecchie settimane. e finora ha frutt.,t) :-01tanto 1 I 1 mila lire! In una città co•r, e Mibno ! Dove sono tanto numf.rO:,j e tanto doviziosi i ricchi! Dove soPo t,mto nur.1crosi e tanto rodomon,. teschi i ;Jes::icani ! rr 1 mila lire! E ci ~ono ventun morti che honno lasciati dei vecchi privi del sostegno filiale, e tra ; ferit; vi sono giovinezze stroncate e. rerrranentemente inabili al lavor::>, che dt;;vone co:1tare quasi esclusivamente sul soccorso fraterno! Suddivisa fra i bisognosi, che sorpassano la trentina, la somma raccelt1 è tanto irrisoria, che il Comitato s: vede costretto a bnciarc un nuovo appello al12. cittadinanza .... Ah! se si trattasse d'andare a u:1 ballo di beneficenza a far mostra del pro- ;,rio s€no e delle oroprie dec'.>razioni, 0112nto ~iù avrebbero dato e darebbero ~,,:,t; i ne'Tlbri femminili e maschili deli'ari~'oçraz=.:i -e del pes::ecanesimo loimbado ! Per le vittime ciel Dia,.,, bast 0 é' loro aYrr 1,nr:'~t.'.l '11"":)re•azioai contro gii ararch:ci e cor.tro i soci-ili5ti. Il re in viaggio. Vit~orìo Erranu<'l!' III continua ad ancfarc alla co1,qui~ta delle terre e dei cuori d'Italia. In c,_uestigiorni è stato a Berf'.r'l"'O; di lì r,assando pel Ma:-:tovano, a Reggio Emilia'. E dappertutto applau- ,'. inch'r1:, anche p~T p'.lrte cl; operai: ci'cor,o : P,"ior;,_•ii. C JSÌ s1rà: non tutti i;li ooeré'; eone co!:cienti di c'asse. E un re è :<<:rri"Jre ut~'l novità che le folle accorrono a vedei e. 1\fa nei suo viaggio dJ. Bergam::1 a Reggio Emilia. attraversando il Mant')- vano, passando davanti a Suzzara. a Carpi, a dieci, a venti altre località, dove imperversa la furia fascista. l'av:-anno informato i suoi ministri. i suoi consi- .~lieri. ; sh·Jac: e ; :)rcietti, interno alle condizioni, in. cui versane quelie cont,·acle? Gli avrarmo di:tta la verità? Ma a che dirgE 1a verità? Egli la conoscerà, cert:ur.cnte. Egìi è il vero ìsadre del po1:olo. pare abbia detto persino Cice~in. Sgli si interessa cli tutto quel che accade in Italia, nei niccoli come nei ;:--ranè.;luo1-hi. Di quando in quando riceve i suoi rr.;n;stri. che gi.i narrano quanto accade nel Bel Paese. E poi, egli !egre i ~i0r!'laì:. Si dice che legga anche I' A·,•n;' ! . Se 3"Ch'-" non I' Avanti! • !e 6 gerà certam~nte il Cernere dell~ Sera . rnagnri il Pooolo d'Italia,. Sap~·i'), s"orà di sicur~ che nelle contrade da lui ,,isitate, nelle contrade da lui attraversate, sono state massacrate centinaia di suoi ~ sudditi , sono state àistruttc ccnti:iaia di Case Operaie. Non hc. egli sentito il bisogno di scendere in
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