L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXV - n. 24 - 10 giugno 1922

s L'AVVENIRE DKL LAVORATORE Lettere dall'Italia \ La resa a Siamo in p:iena dedizione dell' autorLtà c:Lello Stato alla volontà del Fascismo. FaK::ta rJproduce Giolitti. E l' uno e l'altro sono i iedeli esponenti rd~lla borgihesia it.a1Liana che vuole ricostrnrure l' eoonomla del paese avendo mruno 1libera di sìrutta.re i lavoratori togJ1iiendo inoltre a1d e.~i la ga:r-anùa del1le libertà politiche. Le scorse g,iomate, agitatissime nel Paiese e neJ Parlamento, hanno dimos,t,rato iahe nessUin Governo ha il coraigigiio o la possibilità idi r,ecider,e il wr-done ornbellicale che unisce: la borg1hesia drtatiana a,1 Fascismo. I tonbidi di Bologna sono stati l,a apert,a ribe!.lione aU' aiwtorità deHo Stato, ri!bel,Lione dichiarata pubblicamente con quell' i111ipU1dien.zcahe possono avere i dielinquenti allorchè hanno .la sicur,ezza di rest~re imp,uniti. I Di fronte a questa r~bel1ione lo Stato, che ,in altre occasioni avrebb-e saputo ,S!cova;re articoli di Codice, misure eccezionali, mezzi represdiscrezione zato liberamente dalle varie proviJ1- 'Cie, hanno fatto CQntei per le vi-e ideila città, hanno quotidianamente tenu, to 1oomizi sotto le finesitre della Pnfettum. Il di,vieto è r,i,masto per le altre provi'llcie a <lé1111nso ltanto de•l nostr-o partito e delle nostre 0irga1nizzazioni. Come sempre. Come pe.r le dLsposizioni ,peir iii disarmo, che hanno disarmato i nostri laisciando piena libertà d' omid+dio alla giovinezza ero.ica. Nè c' è da farsi •i.llusioni sul modo con cui in a,pparenza si è chiusa la ir.su,rrez:one fascista di Bologna. A un bel momento il Duce ordina alle ·sue ,t.ruppe di rien1raine in guarnigione. E le trnppe rispondono, co, me Gariba~d,1, la par-0la solen:ne della obbeidienza. Qualcuno è anrivato a incensare il Du~e per questo suo atteggia.mento ed a presentarlo a1l pu•bb+lico come il ~a1lva:tane xfeM1a P:atriia. iPovera Patria! Tra qualche giorno conosce.remo 11 finale della tra,gicornmed.ia e apprenderemo che il Governo ha mollato ali' intimazione della piazza fas.cista ed ha isaorificato ailla l)iroterva volontà dell'Agrarna il Prefetto, i.I suo decreto, e LI siaorosanto dbritto dei disoocuipati. I·nfiine, peir compi~- I' op.era, abbiamo aViwto in Pairlannento, a proposito deJla quesltjone dei· minwenni, il saorufJ,cio <le,Bo Statuito in omaggio (alllle l])emento;riei mimarwie Idei Fa.sci- .simo. Poiohè i quattro dep·utati fasciscisti, che fll.l(ronoeletti alLor,chè non avevano 30 a'l1ni, non ,potevano sta- 'tufa.rjamente ie&seir:e convailic1ati '.anche se oggii J1anno suiperato I' età prescritta. Ma per ammansa,re l' ira fascistai abbiarrno v1is.to ,prop.rio i s.a1J1toni drel dir'jrtto 1costituzionale, g.li onorevoli Orlando e Media, fare sforzi sovrumani iJ).er p•jegaire lo Statuto alle intimazliani del Fascio. Così l'autorità del,Lo Stato, il prestigio deUe istitu21ion+i. sono difesi da coloro che vogUono erigerSti a ricostruttori ,dJetlrle forze dello Start-o e <leÌI' or1dinc ,costituito. Gran paiese aL!eg;ro l' Italia... se non oi fossero dii mezz,o tante tragedie e tanti deliitti ! TENAX. sivi i,n girande st.Lle, si è dimostrato==============,,.....,,"""'....,,"""'"""=============~ arren:devoLe rino a1la completa dedi- -zione. E !,a stampa del!' ordine, che invoca f,ierameJ1Jte il ristabilimento del Le_Gildeedili-inrlesi prestiigio dello Stato aUorchè qual- il problema dell'assiinzione diretta ne della metà del secolo x1x·. m,a che che pubblico ser,vizì~ sì a~resta•, _no_n e del/' esecuzione dei lavori senza ha a"tro s,pirito ed altra anima e mira ha ?-~~Si~ ,J.es,~e simpatie pe;. I ,n- •['intervento _ ed il relativo guada- nien.tieidimeno che alla realizzazione delJ:>eHt_ftgh di pa,p~ _e m?s,tra d1 non gno degl' iimpnertàitori privati _ in- l'Ideale socialista. di quell'Ideale per li sent:ure iche non c e mai_ stat? nes.s~,n teressa sempre f}ÌÙ anche i lavorato- quale milioni di uo_mini lottaro,no e sof: att~giai~ento sovversivo 1,n Jtalta ri edili della Svizzera O Più esatta- fersero p~r decenni - senz~ sp~rare d1 ohe albbta come. questo preso a, gab- t l él"t d" essi· La Sezione dt poter rcaJ1zzarlo per se stess1. E ancora . . . 1 t· . d 11 men e a .1 e z • . 1 . t bo l' autonta e t presi 1g10 e o B .1 ·'e'1 F S L E ltna parie troppo presto per g1uc1care ques o mo- asi ea cc t10 • • • ., · • · d I d · · t · Staito. dei soci della {fttaJe hanno costituita v:,ment~ _a P:rndt_o i v1·1st_sa· onco ;f queL' i'll•Sur:rezione fascJsta di Bologna . . . sto pero s1 puo ll"e: c 1e a guerra eroce ha avuto orJgi'llle dalla di,fficilissìima una Cooperativa 1i /Jl:aduzwne. che ha maturato in tutti i paesi le forze per attualmente eseguisce importanti la- "·izione. che l:.t fiamma della rivoluzione s1t:uazione ag.ra,ria nella <p,rovincia. La • h" 1 1 e fed wf e '' · · ' Aigrairia iohe aveva dovuto nel pas- vo/1l, c Wl,_e a ~ngresso er, russa ha S\"eglia.to le m:issc. ma che sensato mortificare nl ,pr,0,prio egoismo e che s~ terr~ la se t ttm_ana ventura, d~ ,:a i lunghi anni cli sofferenza e senz:i d~~;iri, • ,.i,• • d' dare mcarico al Comitato federale di l'ammaestramento di due o-enerazioni. le il prop.rio ~eno u'1 reazione 1 · t l Il' · " f.ronte alla compattezza e ailla volon- occuparsi più seruimen e Ci e, im- masse non sarebbero state ma,ture per portante questione e di in_co_ragg_ia_re l'opera creatrice. Si può ao-.,e:inngere·che tà delle nostre orgarn~zazioni, le ~ 1 ed aiutare moralmente e finan_Zlfl"fa· nei p3e~1 del ll11ovimento operaio più forquali a·vevano sa'J)'uto disciplinare i mente il. movimento cooperativistico te (' più ammaestrato. ù" modmento cli coHocarnento del!,a mano d" opera in 111000 da tutelare i cLìrj,tti di tutti i di lavoro. socia.li7.7.azione ha gettato le radici più La proposta ha la nostra avpro- 9alde. 1 Javoraitcmi senza lasciarli espoS t i iso- vazione ed N. nostro plauso. Noi ri- Ma perchè lo ha fatto nel!' industria latamente a!Jo sfrurttamento ed agli guardiamo be Cooperative di lavoro edilizia e 11011nella altre? TI mo.tivo va ,ostracismi d'ei -prop,rietarì, ha affida- di' classe come validi strumenti di lot- . . Il • to anohe in proviincia di Bologna al t nccrc:!to m parte ne a struttura tecntca Fascismo la• missioue di compiere le fa quotidianct Contro lo sfruttamen o speciale dell"i.n<lustria edilizia. che non Par/ronale e P"r [n prepr1razi·one mo- rende necessari ,.,",raneliimpianti cli [ab- .sue vendette. Cosrcchè attraverso i •• - "' ..., " sedicenti Sindaca.ti economie.i, orga- raie e tecnica dei lavoratori a reg- briche e do,·e ·a macchina non ha anconizzazioni vere e proprio di krumi- gere l' economia e le sorti del monragigfo. si veniva dai proprieta.rì fa- do. Perc{ò siamo di esse fautori fer - vorendo i-1 collocameillto di mano d'o· venti e poichè reputiamo che la conoscenza d!el movimento cooperati- pera d' imPOrtazione aiobandonando al'le prese colla fame i lavoratori lo- vistico degli altri paesi possa giova- -cali, •rei dri 'l10n aver voluto passare re a incoraggiare i compagni lavora- :a band'ie.re spiegate ali' organizzazio- tori a dedicare migliori e maggiori ne fascista. cure e attività alla e per la cooperara ahbasoatio. l'operaio a suo servitore. !1011lo ha $pogliato del suo valore di lavoratore: in parte nel fatto che malgrndo la con•ervazione della prevalenza dell'abilità del 'ayoro a mano, il sist.ema di ·avoro costringe gli operai assai più che in altri mestieri, ad agire solidaJmentc. La scarsità delle abitazioni e l'avidità di lucro clegl'imprenditori. fecero il resto, 1iro1·aLo all'unanimità e poi fu sottoposto ad un'assemblea generale dei delegati del circondario, la qua.le lo approvò il 20 gennaio 1920. La stessa, asse~blea nominò i rappresentanti per la costituzione della nuov:i organizz .. rappresentanti che formavano nello stesso tempo il Comitat,o costituente della Feci. naz. dcllC' ~ildc edili inglesi. « Da talle data (fin verso la fine del 1921) fur,ono costituiti ciirca 130 con1itati. lVIolti di questi sonnecchiano. perchè non sono riusciti a stipulare contratti per lavori pubblici, l'unioo genere cli lavori su cui si possa fare assegnamento. Eccezion fatta cli un-0 o due, tutti questi comitati furono costituiti dalle sezioni della Federazione dei litvora,bori edili. Tutti i oo,mitati stessi aderiscono a.Ila « Building Gui'd Limilccl • che è l'org-ani,mo legale competente per la stip11lazio11e cli contratti. ottenere elci c.recliti. organi,:zare le finanze ed in gcner~le per assumere le responsabilità li:g:ili neg·i affari». l'organizzazionedelle GIide ~ l."organizzazionc delle gilde. poggia s:!Ì comitati locali delle gilde edili. Questi ,on:itaLi sono uniti in consigli circo11Ll·1:·i:di; le zone locali e quel"e circondai !al: ~onG quelle della Federazione dei lav0,ra1ori ecl;li. 11 Comitato centrnle e cbsrituito èa rappresentanti elle.i consi~li circondariali. i quali però devono venir 1101r:;nati dai comitati cle'le gilde. }'erta11t·.1un. membro del Comitato centrala cle,··.,sserc membro anche cli un consii;i:o cin:0•1clarialc ed essere approvi!Jto <!:tgli or~an·$111i. locali. Esso viene nomin,.to per 11n p<'nodo cli ,tre anni. ma il cons1glio circondariale ed i comitati• locali, con u:io maggioranz,a cli due terzi, hanno la 00,mpetenza di destituirlo. T m,etodi delle gi'dc vengo110 necessari;imente influenzati e fis.$3.ti dalla forza autonoma dei comitati delle gilde stesse e modificati dai consigli circondariali. Il fatto ,fonda111e11talcè l'autonomia locale. Qu:ndi quando un contratto è concluso, tutta l'opera passa a•' comitato locale. Il oomitatio nomina i suoi assistenti ed il suo direttore edile. semprechè questi abbiano l'appro,·azione delle loro rispet-tive organizzazioni ». .\nche 1~c1;e questioni finanziarie. ie gilde locali sono indipendenti. Dall'otbobre 1920 alla fine de· r92 r si emisero degli chèques per un importo cli oltre 400 mila sterline. · I çon.sigli circondariali hanno da elaborare e coordinare le commissro,ni e da r-::golare i rapporti ,ed i diritti dei diretcori. dei comitati ope~ai ( consigli di azienda) e dei comitati delle gilde; hanno eia fissare e regolare i compiti ed i doveri dei sobtoc0,mitati. specialmente di que'li per le finanze. per i materiali da costruzi0,nc e per gli arruolamenti_ In questo riguardo però si hanno ogni oortà cli •divcr~ità locali. Il comitato della Gilda londinese è composto di un rappresentante per ciascuna delle I I Oirganizzazioni di mestiere aderentì alla :Federaziolné dei la,·oratori cdi'i. un rappresentante per ciascuna delle orga11izzazioni degli Per h.:nghi mesi è durata questa zione di lavora, riproduciamo intespietata :)per,a id' affa,mamento ilJ!u- gralmente il seguente importante -minata solo ,dal. miirabiJe eroismo scritto sulle gilde edili ingl.esi, . che Un progettoelaboratoIn carcere architetti. elci direttori delle costruzioni. degli elettrotecnici e scrivani edili e nove rappresentanti_ dei distretti lo11cli11esi. -cl I togliamo oo.lle bozze del B(jlltminu etle masse, tonturate da la fame ma oo!l'lnternazionale dei lavoratori eIl movimento ingle,e de1te g-i•d'e dei lavoratori edili. reca tutte le caratteristiche dal mqvimento qui breveme)1te s-::hizzato. La sua storia. breve m;a ricca cl: dedse a, non piegare. Fdnalrnente è venuto, Per suggc:1r,i- diii: mento del Governo, un decreto del -prefotto Meri the ,ristabiliva, pei alcontenuto lo dimostra luminosamente. Come ogni rivoluzione altt'o 11011 è 1'1accia,nDo le linee seguenti. noi ci bache •m'affrettata evoluzione. cosi nel siamo sulle pubblicazioni della « • 'atioc.,Jr~'><;ella storia si hanno dei rnome11ti na' Building Guild ~ (Cooperativa edile ne: cu2I: un lungo sviluppo subisce ;1110hazionale) e clelia « Building Guilcl » di svo -~ mento repentino. inspiegabile a Londra, la quale ultima era dapprima prima ,·i!:ta. e passa a'Ja realizzazione. una Cooperativa indipendente. ma poi 'diBrevi ce,nnlstorici ,cune delle plaghe più martoriate della provincia di Bologna, la norma suggerita dalla• comune ,pratica siindacale e dal più elementare senso di umanità e di g,iustizia; il Principio cioè ,che fa precedenza nel oollocamento deve essere data alla, mano d' opeira l11ca!le. lrufe irae del fascismo. Si mobilitano tutte le squ.a<lre d'azione, si chiamano. in soccorso le squadre d'azione delle proviincie fLrtid.ime, si occupa, miJ'itannmte la città e si intima al Govenno il richiamo del Prefetto. TI richiamo ,d'eil Prefetto vuol significare evidentemente l'abbandono <lei suo decreto ,per disciplinar,e il collocamento della mano d'opera e il ripristinamento della piena I ibertà di affamare ili rproletairiato. Le nobili idealità idi quest' organiz- ;zazho1J1eche si orna dei colori della patria rifulgono così nella lo.ro piena luce. c,11.lchc: cosa cli simile accade nell,l •,enne membra della Federazione delle sc;ializznzionc cieli' industria edili,:b. ceoperatfV'e edili inglesi. Dalla tràduzione Eccezion fatta della Francia e dell'Itai1a. ciel testo ing' ese, si lrova quanto segtfe, in nessun P?-C$Cdel mondo v'era un mo- cli sosta:nziale :· vimento cooperativo edile degno di n0- ~ L"armatura ptincipale· d'ella•Gilda !onta ed anche nei due paesi citati, le coo- clinese dei lavoratori edili è stata elabopcrative di produzione erano separa~e rata nel 1918 da un grupp6 di operai eia! movimento oindaca'c. Esse/ come e,lili. che erano stati imprigi"onati a ciel resto tulle le cooperative cli produ- \Vandsworth per le loro idee. Contrariazicre. er?.110sorte verso la metà ciel se- mc1:te alle prescrizioni del rego'amemo colo X IX. ali or che pressione ciel capi- delle c-irccri. ocritto su rari pezzi di cartaie. fattesi onnipotente. era divenuta la, il progetto passò cli marno 111 mano insopportabile ed il movimento demo- e tra difficoltà indescrivibili fu letto e cr.itico contro !"assolutismo e per la li- discusso. Adagio. ma con mano sicura, bertà. mo,·imento che in seguito al"a e~so fu costruito in una forma robusta e sconfitta della Francia napoleonica era sald:i. e quando I.a fine della guerra recò tornato nel pieno possesso della sua for- h libertà. ess-o era pronto. in attesa c!el7<1.. a,·cva sollevato la classe lavoratrice e l"cccasione di e5sere rea·izzato. l'avc,·a indotta all'unione ed alla so"id,1.- Xcl 1919 un comitato elaborò un prorictà. getto per • trasformare l'industria edilizia l' lmportinza del movimento Per co1wlre te prime spese, le brg'ariiz~ zazioni loncl.1nesi della 1<'ecleraz10,neciei l.i,·oratori edili mlsefo assieme anzituH6 1500 'ire sterline. L'aèquisto cl.i materiale da costr11zio11e fu reso possibile eia un prestito contrattio presso 1a hanca delle cooperative di consumo. A"la fine dell'anno la Gilda ~onrd:incsc aveva c0,11clusi contratti per un 1m 0 portò totale di 600.000 sterline ed era imminente la conclusione cli altri com:- tratt,. Oltre a ciò furono assunti lavori di r11inovazione ed altri lavori per 20.000 sterline. E' stata inìziata la costruzione <li 1111gran deposito di materiali eia costruzione. d'una pia,:ta per' lavor0, da carpentieri e di 1111laboratorio da falegname per costruzioni. La costruzione sarà cli 4 piani, il terreno satà di una superficie di 13.000 met~i quadrati e confin&;i col canal grande di comunica'.zrone. Xel febbraio 1921 la Gilda londinese si fuse con la Federazione nazion.a·e deiie gilde cdiii. Aila fine dell'anno le' gilde edili inglesi a,·evano conclusi contratti per un importo totale cli oltre 2 milioni cli sterline cd avei:ano ricevuto daJ"e autorità locali oltre _c;oo.ooolL~e sterline. ?11Inghilterra, in seguito alla sov,·enzio11estatale. la costruzione di case per abitazioni è passata quasi totalmente nelle mani dei comuni. La base finanziaria fu formata anzitutto dalla banca cl:e'le a rafforzare il capitale cli azienda, ecc. Esse hanno introdotto il cosidetto « salar~o c0,ntinuativo » (co.ntinous pay), vale n. dire che corrispondono ai propri soci il salario anche quando sono impediti di lavorare a cagione delle intemperie, di malatrl:ie, ecc. Per questa innovazione a Londra. su una so,mma totale di salario pagato di sterlrne 96.000, si spesero sterline 24o8. In altri distretti le1 uscite per corrispondere il ,salario anche quando i s0ci non lavorano, furono ancora percentualmente minori. Fin.o, a questo momento non possediamo una statistica esatta concernente i lavori ,eseguiti ed il numero delle persone occupate. La Gilda lon.dinese, a'.la fine dell'anno aveva già eseguite 100 nuo.ve costruzioni (piccole abitazioni). I.e gilde sono animate da un idealismo deg,no di nota. Tutto il movimento è ancora sotto il processo cli ferment~i,011e, anche per quanto ,- ,I . concerne I orga111zzaz10-ne. FederazioneSviizera lavoratori edili L'assembdlaeladelegati il,' assemblea det (JeJegati ( Congre~ so) annunciata si terrà nel giornl 16 e 17 giu~o, nella sala de1 « Colosseum », a :Zurigo 3, nella Zweiercstrasse. Dalla sta;ione centrale vi si giunge con la · tramvia N. 3. IJ Comitato Centrale. ,BOicom AARWANGEN: Wynauwerke per tutti i mestieri. BASILEA: Pittori. BERNA: Attori e gessatOrl; boicottato li capo fumista Hofer dJ Miinsingen. INTERLAKEN e DINTORNI: Pittori e gessatori. , SAN GAIULO: ~tori. Ancoirnatornaol banchett~ real-comunista Auf, che barba!_ Ancora Ciceri,:, alla clamorosa dimostrazione dei.fatGennariello, vescovi, tube, banchetti? li che chi si muove ed opera Si, _compagni, ma brevemente. So nella vita pubblica fattiva è coche sarebbe ora di farla finita con stretto a fare delle transazioni. Amquesla faccenda, ma non posso resi- metterlo significherebbe ringoia_re sfere al desiderio di dire il mio pen- tulle le critiche mosse in proposrto siero in proposito. Ciò anche e forse ai « socialdemocratici •, ai • social• particolarmente perchè il pensiero riformisti•, significherebbe ricono: rr<o non collima con quanto è staw sccre e dichiarare pubblicamente dt scritto fìnora nell'. Avvenire • ed è aver errato, di aver raccontato f rotdiff erente di quello di molti campa- tole ai lavoratori, di aver fatta della · lercia demagogia. qm. l d Ecco: dichiaro subito che non mi Non potendo e non vo en o amsono nè stupilo nè scandalizzato mettere tutto questo si arrabatta nelquando ho saputo che il compagno la ricerca di pretesti, cavilli ed esco• Cicerin aveva accettalo l'invito del gitazioni non sempre puJite: al fin~ re; al contrario, confesso di aver ab- di salvare capra e cavoli. S1 fa scrtbozrnto un mezzo sorriso di• compia- uere lettere da operai - evidentecenza. Per i seguenti motivi: mente elaborate in redazione - con 1. Io non credevo e non credo che le qua,li gli • operai dutentici • apla mossa del Commissario del po- provano o comunque spiegano la oolo russo abbia nuociuto nè alla mossa di Cicerin; afferma che quecausa della rivoluzione e nemmeno st'ultimo fu invitato dal re, non il re alla spiccala personalità di Cicerin. da lui, che fu il re a rimetterci del Ammetto che abbia causata qualche suo ·prestigio avvicinando il rivoludisillusione, qualche amaritudine a zionario russo, non il rivoluzionario quei compagni operai che avevano stesso. Sostiene che Cicerin non agì pigliate sul serio le tirate assoluto- per il suo interesse personale, ma intransigenti del superficialismo del- nell'interesse di tutto il popolo rusla rivoluzione; ma questo non è gran so, ect. , ., quaio, anzi, secondo me, è un bene, A parte la questione del presligw, perchè può servire di ammaestra- io non esito -a riconoscere che il mento aqli operai -stessi. Muovendo Commissario del popolo abbia agito da questo presupposto, essendo cioè correttamente, non per ambizioni e convinto che l'intervento di Cicerin non per utili personali, ma nel SU• nl banchétto del re d'Italia non abbia premo interesse di tutto un gran po• per nulla nuociuto alla causa prole- polo. Nessun dubbio. Ma la transi- /aria, non avevo nessun motivo di genza resta, nessun gioco di parole dolermene. riesce a smentirla; resta e dimostra 2. L'atto del grande co'mpagno rus- a~cora u17-avolta che pure.~ c'?mun~- so mi recò una certa soddisfazione, si~ transigono, come « vili_ rrformi: meschina qw;mto volete, perchè ven- 'StL_ • quando lo_rep'!tano utrle. E qm ne a dar raqione ad una mia test m1 permetto di aggmngere che tra,:t• sulla relativiÌà dell'intransigenza ed si'gono ovunque sono chiamati a a ~mentire clamorosam1mte gli asso, ~volg_er~una deter1!'1inata aizion~ ;::~; lutisli. lo ho sempre pensalo che implichi ung, cima responsabilità. l'intransigenza rigida, assoluta, sia Transigono nelle amministrazioni copossibile nel campo astrailo delle munali, nelle organizzazioni sindadottrine, dei principi, non in quello cali, ovunque, ripeto, la responsabiJ)Ositivo della pratica nella vita pub- lità dell'azione spetta a loro. E quanblica. In qué:,~!'::_llimocampo possono d? fanno. qualchp cosa di buono, apermettersi il lusso dell'intransinenza g1scono, 111. sostanza, esattamente coassoluta i singoli individui e gli ag- m~ i socialisti, come i • vili riformiqrupp;1menfi di scarsa importanza 6ll •· ·, ..-~ che si prefiggono di svolgere opera Niente di male in tulto ciò; il mala n_e~aliva di critfca, non [ grandi par- sta invece nel fatto che si ostinano 1111 c~e nella ~1ta pubblica esplicano a negare la transigenza, a gridare il wùmone fattwa. Per questi ultimi, • crucifìge • agli uomini di altri par, l'intransigenza può essere la reqola, liti che, nell'interesse della classe lama so'lo a patio che non escluda le voralrice, danno qualche strappo eccezioni. La vartecf pazione alla vita alla signora intransigenza. pubblica, politica, amministrativa, Il male peggiore sta nel fatto che ~on pl'o~ramma fattivo, costringe i dirigenti comunisti continuano a 1nesorab1ln:ienfe a contatti impuri, a sostenere e divulgare tesi teoriche, transa_zion1. Chi lo nega è o un su- ch'essi stessi smentiscono, se vengo. p~rfìcrale. iqnaro delle esigenze della no chiamati ali' azione pratica; che VI/a, oppure un demagogo. Del re- persistono ad imbottire i crani dei sio. _chi vuole persuadersi della ne- lavoratori, che loro prestan fede, con cess1tà_ delle. trnnsnzioni, basta che delle afTermazioni alle quali non è nsscrv, spasçronalamente quanto av- possibile eh' essi stessi vi credano; tJiene in tulli i paesi. che continuano a seminare l' insiDunque nessuna meraviglia, nes- nuazione, il sospetto, la dif fìdenza sun scandolezzamenlo, nessuna de- contro gli uomini degli altri partiti, plnrazione da parl:e mia per le stret- rei di agire come agirebbero i cole cli mafiò scambiale tra il rappre- munisti se si trovassero nel loro posr;nçanté della rivolllzrone e quello sto di responsabilità. , Per parecchi giorni Bologna. la letta, è trasformata in un biva,cco militare, in una città di conquista. Bollettini idi g,uerra, !chiamata a rJppor,to dei comanda•nti le squadre, azioni di rapp:resaglia, grandi parate milntaresche. E fatanto con grande giubilo degJ.i eser,centi si SJocheggiano i maga:tzini del!' Ente autonomo dei consumi, si incen 1 diano le Cooperative. Non e' è più legge, 11011 c'è più autorità, la fazione si è resa di fatto padrona della situazione e inti~ rna al Gon~,rno il ritiro del suo funzionario. E 1l Governo ? In apparenza non ha ~duto nulla. ma in realtà ha capitolato, con molta buon.a, volorrtà, di fronte al Fa· scismo. r\ilora alcuni difrnsori in buon.a fede in una grande democrazia reggentesi da della clemocra,:ia hor~hese e del capita- sè. di un servizio pubblico. Questo prolismo «illuminato. propagavano tra gli ge110. elaborato da un « Parlamento cclioperai l'i<lca dcli;. coopera,:ione. come I,~. ncll"autunno r919 fu esposto al Conoue i;; che do\·c,·a ~pianar loro I.a ,·ia •i~lio elci delcg-ati del circondario di Londella lihe,:i.zionc dal lavoro salariato. al dr:i dc!la Federazione ing.-e-se dei lavor1u~'·c il .--,pitalismc, li condannava per r?tori edili. ma questo 11011prese 11est11tta l;i vita. ()uesto movimento fu pro- suna decisione pratica in merito. ~ Così mos<o pa~ticolarmente in f'rancia anzi- rra la <;tu;izione a Londra, quando un tutto da Xapoleon.c TTT che faccrn vo- forte ;:;ruppo di lavoratori edili di ~fanlentieri l'occhiolino ai 'avorntori e poi ch('ster. nel gennaio 1q20 lanciò la « Builrlai governi borghesi della Terza Rcpub- rlii,g Guilcl • e prese d"assalto la poslzio- 110 11.s. il Consiglio nazionale de'la Feblica. che seguirono le piste del piccolo ne. Err,er<e chiaro d'un colpo che si era clerazione dei lavoratori edili deliberò di Xapoleonc. Si offri,·a agli operai un sur- s,·olbO un av,·enimento gram_dioso e che r0zato di socialismo. Si ,·oleva di<torli si aveva intenzione. 11011soltanto cli diri:illa lotta per ·a loro liberazione. Il mo- scutcre di teorie su'!a cooperazione. ma vimento cooper:itivistico non era il pri- hl'11si gettar le stesse nel crogiolo della r-ooperati\"e inglesi cli consumo (Co-opcrat i,·e \\"holcsale Socicty Baink) come pure da, azioni senza interesse cli 5 scellini l'una acquistate dai membri della Fcrlcrazionc dei lavoratori edili. Nell'autunprelevare una quota speciale di r Penny j)er settimana. della quale la metà doveva l"cnir passata alla cassa della Fcclerazionr ciel e gilrk edili come fondo di sciopemo passo ,·erso la socializzazione. ma pratica. ro, ma cont<'mporaneamcnte come capibensì una ,·ah·ola di sicure,:za per il ca- Fu la di1·ezio,11c ircondariale della r.e ti.le di azienda delle gilde cdiii. Ollrc a pitali,mo. Questo è anche il motivo es- de;azionc dei mura.lori iJ1 mattoni di ,::ò. al fine cli rimediare alla scarsità di senzialc per il quale tra gli operai socia- \Tanclwstc·· (in Inghilterra le varie fede- ~:ipitalc. la Federazione delle gilde delilistt si difficla,·a del'c cooperati,·e. se razioni rii mestiere si sono bensì fuse in berò cli contrarre 11n prestito di 150.000 pur non le si respingevano. 1m?. Feclerazioi1e generale dei lavoratori sterline a· 3 e 3/.+ % con le organizzadf;~!a.. c~_nser~azione,- Sulla • Da11:te In 9u~sto sia la scorrettezza: la 11u~h.1e11 •. s1 compi_ una co~we~zw- sfeal~a. _il "!ale; non nella trans1qenllaltfa, una formal1ta, forse mullle e za di C1cerm o di altri comunisti. La J1bco simpatica, ma non_ p_re9Judizie- mossa di Cicerin è un sonoro scap. ubl~. I due prolago111sli nm_asero ~~llotto ?-l purismo demagògico delCJ(lc.llo_cl~eeran~. n~ss1:11:odei due 1mtran~1genza assoluta, smentisce le rinnego 1 propn prmc1p1. ambedue sue lesi, smonta le sue accuse ai dipro:;eguono per la loro via. riqenti socialisti. dimostra in modo ('iò che invece io trovo poco cor- chiaro e limpido ai lavoratori che la re/lo, insincero, nauseante in tutta decantala intransiqenza dei comuniquesta faccenda è l'atteggiamento sii è una favola. che si racconta alle della stampa comunista. Questa masse per poter dir mdle dei sociastampa che avrebbe gridalo al tradi- listi. L'atto di Cicerin afferma che in mento, al giuda, al rinnegato, che va certi _casi è 11lile transigere: dice che a braccello col re, ecc. se dal re si transigono anche i comunisti, che fosse recalo, poniamo, D'Aragona, anch'essi fanno ciò che possono e s'inalbera e si o"fTende se qualche come possono auando hanno la recompagno o giornale nostro si per- sponsabilità dell'azione; con ciò rimette di cli,~aprovare la mossa del vela ai lavoratori il « bluff , del suc0munista Cicerin. per-rivoluzionarismo intransigente a Essa non osa, non può scon- parole di certi dirigenti comunisti di f essnre il Commissario del popolo nostra conoscenza. Difatti ai primi fermenti ve.riiicatisi nel Bolog11ese, il Governo decreta, per tutto il Regno, il divieto dei pubblici comizi e delle pubbliche manifestazioni. Effettivamente durante le giornate di Bologna i fascisti hanno scorrazOra abbiamo in quasi tutti i paesi ciel edili. ma conscn·avano la loro organiz- zicrni operaie. mondo. tra i Ia,·oratori edili. un movi- ?azione di m<""tiere) che dapprima eiamento <orto con 1111aforza irresistibile. :)crò i" proQ"ctto e f)Oi lo espose alla se- Il "salario continuativo,, i! quale nelh su:i. costruzione poco si ?inne di 7\[anchc<tM" della Federazione Le gilde 11011distribuiscono alcun didificrcn,:h clallc cooocrative di produzio- dei lavorai ori cdiii. Il progetto venne ap- l'idcndo. Tutti gli utili 1·engono im.pi~gati Biblioteca Gino Bianco !'usso, per ragioni inluilive; ma non L'alto pratico toqlìe valore alle afuuole, approvandolo, nemmeno scon- [ermazioni teoriche. apre ali occhi f essare se stessa, il suo passato, le alle masse. le richiama alla realtà. sue_ c~emagoqiche affermazioni asso- Perciò io ritengo che i socialisti in- /11t1:st!che.Non ha il coragqio della vece di rammaricarsene dovrebbero res1v1scen:.a. della sincerità. non essere lieti della mossa cli Cicerin. i·iwle ammettere nemmeno davanti MIRANDO.

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