L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXV - n. 22 - 27 maggio 1922

L'AVVENIRE DEL LAVORATOll Il Compieanstpi eculazi,oni vincitore e il vinto !La, straid.a del r.itorno non m11vama.i - Siete va.i? ,qua:l buon vent-Oi ,vj quella ,sc,ra, ,p,e!J' ·ta .s:taooo reduce: ii; !)'ùf,tai da queste, a>,aaJ!d. .• oampiainille.aveiva suo.nato, iin Jonta,nian- - Il ,vento ,demamiserJa, dt:'Halclisocza, ldlu:e, vàkte ~e.ore ·efd eg,ùi n}Cil'L era an- ~ron~, s:iig,nor sinda;cq _ e mar.cò com ,gii1mto~n paiese •<we per certo .a con ostentazi0:nei q,ues1ueultiime p,arole. casa su,a nessuno ·I' ,aititenideiva. - iBb'bene? lRinabmenre cooo .atAPMi'ngLii1 wimo - Sa, sono dii.sooot~pato;vengo ,dalla gr,UITTl)ùdà 1Ca1S1en, elil<' 0001Lr,i 1 tà igià tOlnda, cibtà vve U1.an,11s0o~peso i !,tvor,L ,e sa- -e 'la faaci.aita cltiara della oh,ies,ae J'om- irei ,a, 1Pr.agar\l.!•a.,. ib'ra oupa idei caimpa:n1lie. - Ho 1caai.rto:,vonreSJt'e,rssere ,colloQuei:,lo sipettaoolo, che i•n .alt,r,i temp,i cato, .ma a1ndheq.ui, vedet,e, tiut,1i ,parigli ig,etta,va ,ruel<0uore UJI.ac. ommozione ,tono; &olo ieri aibtbi.aimor-i<!asciaito•LLna cogJiere idei isin.gihiozzi e ve,dere dcli~ manine stendersi, e ah.iude.rsi ed a,prir• si, ~n abro di .sabu,t-0P. oi viù nulla. 1Ai111tannton elbrbe 'J)iù pen.sie,ri, nè lieti 1\è trMSti, ,I' illlidc,mani: era rm0rto assiderato. E pc1chi giorni <lo,po il sindaoo. ,rimessosi ,un ipOdhino, eibbe :a ~m- ,pa,g.aJbilesoldlcLilSlfazton-el,!/p:pren,demdo, 11'0 fo1eg.rafncamcniteul, decesso, di e- ~damar.e: - iDi'Ù1siaJo.dato! - e ,diani' obar1eJ di .siuoIJ}uiginosll1 reg~t.ro ài sta - te, òV'i!,e, a fi.ainco•dt:'ltll'ùffie dei vinto, quest•e iparole: « Suici<latosi a,ddì 29 aprile 1921, sulle A~)i •deù'..aSaiVoia ». Cer. e ,una gioia· ill/delS!crivtbiJl~,lo la,soiò venhna idi q)aS'Saipon1tiper la Francia e:· =============="""'""' qu,e!l.a ,na:,t,eùtlj(}:iffi'erernuea, Ja,rve amzi se vor.rete.... V• t d I p t• t ,mebter.g-!iajddos.so lLll disagio i•nespli,ea- - Nù, g,rar,,..,ie. I a I . ar I o Non v'è cuore ben fallo che non sia messo a pie/a dalle sventure. Quando poi ci si soflermi, per tacere di tani' altri grandi strazi, davanti ai corpi mutilali di quelle due giovanette i nnocenli che, nel fiore e/egli anni, per la /rista bomba del Diana, perdetlero /.a rafJion della uila pur non perdendo ancora la vita, il dolore più profondo ci peruacle. La tragedia fu orrenda, ma il suo ricordo, allraverso i tronconi superstiti, e nell'angoscia rinnovala dei parenti di coloro che giacquero, è anche più terrificante, nella sua I KUSMICI E I LUKICI \Da tlllliaJp;air,te vu,veVJaJt10 i Kusmici, - E voi ijl.e a(Vetei? dalL!'al-tra lt LuJci.ai e j11mi ezz.o swr.rerv.a - Sì, tmaJ lll,()j... U/11 fu.ime. - ,E runohe !®i.. 1L1 Piaieoo era ano.Lro :l}l)a)01iait'1:0a, igieinte Si compr,e.sern, gierutiair.onQ ,i ,diplomati· v' eiria1 iaMlra ,e ~Tl/Vlil&Osea ipe,rciò ,per ci oo] ifiliume ,e oammoi,a;romp a pam1al"e': ta J))lù lim.si1g1I1WCaJ11itie ~IQ,cohe--bza scqp- d:a, tSe11l)OO. p.1aivraino 1cl!eJ!te filjti. Se .ad a!'OUilliOq,ual- - Si~elte IPieir,c;h!è iil'QÌ is~a!Jll'<l q.u'i? oosa m;qrt iam/dlatVJa iai ·gira,do, - suio%o,litr- - Sì, ~,o .sialru)'i~fmo. rah! gj.ù lboltffie. - 1Pe1r dhiè :silamo, qui? Sii iOOJTIJb;aifitielrlotnl\) ie, )Siiwinse,ro a vio~n- - P,ertCihiè ViCIMete iiai( ipace. da 'J)OJi: 1si rrmise:ro ,a, calco,l.ar1ei ,g,u.aidiaJgini[ Kiwsm~éi f,UJJ1Clll,O sonpre.s.i: e Ile II)eroi,te. 1Mta, oome l))uò eisseire ? Lia - Cdtne aiv,e:te ifaluto,a mdov;ina.rJq ? kCltta •è sitait.a bieirt oomba,ttLura~ iai quamto E ~ iLukii.ci SiOirtI1~: p,aire,e oonza m'i<seu-ùowdri.eap, p1urea,Uia - O•i è eh.e <lJ!lohemi ,si.'arn,o q,ui per perenne ·testimonianza. b.iile; il peu-i.siervidi non aiver più IJ)et - Sa.pelte.Airntonio, nr>n c' è a,I:t,roda compa.g,n.i i suoi amari 1PerJsie.neid i:l nn- _fare: 1pairfae, p1 LtrtrctJ),po... Q ·1 · ,d • uasi ogni giorno, si può dire, in ~011e•~ :m!IOOeit:ewal1))'ereirrate contr.o - .... Partire ed OOOL,1:iarle dornc queslo O quell'organo della clemo11 sein:tiero sassoso gfa 1Prooura,ya un a1astre co.n iquelH che ri;manigono dico · d .senso <di di.~tto. 'è lei· m' i 11,te-nde.... ' • craz1a o el comunismo, dei popoluri o dei conservatori, si leggono .Jn .catSa'tt0titi erano già a dormire. - Veramc-nte, non caip,~ov... le notizie più strabilianti intorno Ne,! v,io,.),!O1J)LkZz01Ueinc:tae.ntonarooo li .mura.fo.re lairnciòuno s,guar,do satn- alla crisi, che travaglia il Partilo So- ·dei gatti: cLaMelPOrte ar.m,erite usciva o- ro ,d' c,d:o w'. r.iva!e. •lo avv1·c,·,1110·'111a0 · 1· t Il 1· · ' l eia 1sa a iano, rnlorno a la • crisi -do.r chi, cros,te. sf:oraPg\.i il viso, a.!iierr.arnrJolofulminea- acuta• che lo lormcnl2; ed è superEpperò bene ha dello il Pubblico Minislero, nel . processo di Milano, quanclo ha pronunciato queste parole: • Chiediamo perdono a queste clue povere giouinelle, chiediamo loro perdono in nome della società! ... Ben eletto. ripetiamo, benchè, forse, quel giudice non abbia inteso dare alle parole pronunziale in una ondata cli commozione, tullo il vaslo significato che pure, al di .sopra di ogni inlenzio11e, esse comprendono ed esprimono. Hrne &i 1tr•OIVlaJ dhe ii1 g;ua1dia1g1no è ben J)lic- q.UIClSJ!.o. 0,UJCstiaJ guemra ci oos,t.ai ,t.r.owp. oolo. - E ,aillCJhe :a ITTXli'i iaosta !tlroru><>. [ K'llSJThid oommc1a!J1CinO ,a !l"if!leUer1C': - Naifiuralmeilllle, l11<Yisi ,awiarrno ch'e: "' A ivoJ.eirme.ttea-:g,rqsso, UJl1i Luk'ici voi st:iete idei tr,tiffaitòr±, ma 'J)Clrchè ITTIO!ll non varie ,cLues01Udi,1eP:J)wneper ,u.coi- po!bremm10,yli,vit;lneitn 'P1aice. tle1111 e t\.llf10 siJ}Clll)(lliaimo :J)(Lù. ,c!ri, una Jiula. - E ir~oi'tSa!P,piiattnoQhe JV 1oi sLete dei Pierdhiè ? ,,' liajdri, mai ci. &tiiaimo ia/ far !,a,1paoe• ,E 1arn.ahe li. .ùukici ;comincLairvno a ri- - V,iiv6aimo,oome fr.ate'.1H: i1111 iio111do•, fifJeltl~etr:,e r.iir à [l)e,J' ,oQISIÌ!alnci idi menio. ~, A v,o.[,eir rname ·i•!p.rezzo l))liù es.a,ge,ra-· - ,Gi;uis,'fjo. JJ ~•elcÌ.U/Cl e•,vatosi dai!le spai!lle il.a -sac- mente ai! ccd'.•0grosso e rossigDO. L'ai- fino dire che quei giornali - in prica 1Jii,00lma c1i cenici 15{J)Orchs.ai,ilì la ~ca- tro .si ,di,vi1:icolò,grrdan.do; poi. tra i ,due ma linea gli organi fascisti - ne Ja esterna di Pi'e.tirae IJ)r.loch,i,òa'.!'uscio si ;,mpe·g,nò u,na lotta .faJJrlibondasorda rappresentano sempre imminente la di came 1r,a, dhianna111(do. Eno .a ohe il s,inda,co cadde a t~n-r.a fr~ nuo\'a scissione, con relati \·a creaNell' artitiooa s' av:vertiva il res,piro dei lo tarnazz:irc dei! ,p()'.fame,sotto ,il pu- zionc d'un Partito del LaYoro. Si, bisogna domandare perdono alle villiine innocenti e inconsapeuoli. in nome della società. di que- ·ta società cosi fatta, cli questa so- !dormiernti. gnv mir..:vccioso del nemico. Ora, sarebbe più che stollo il ere- - Maria! Alpni.... 'Bal'~nò 1J111a l ima ,ne.I• cle e; sulla fac- dere e il \'Oler far credere che in D~i paissi in pe'dule: poi un irnscìo <li ci.a ,ci•d s:niciaco spillò S<mguc eta una seno al P. S. I. regni armonia. Oh, vestJ. lunga ferita. Le s,ue gi,iida abrr.assero no. Ne siamo ben lontani. IL dissencietà che vive oggi come vive ..., pel:chè essa ha in/alti molte e gravi colpe! - Asjpetta.... . 1110'.tage.rn~e; fu ma,nldato pc,I medico, so fra ala desl!·a e ala sinistra. fra L' U\)JTIOnon :capì ,daiJ:Wr.ima,ma ebbe :PCI prct-:; e tutti g-r,'.davanoail' .a,s~assi-collaborazionisti e intransigenti, è .la sensa.z;ioneohe il c.arrn;pa;ni!bea'ilia.sseno. ~I qua:e era <lcià Ioni.ano. nel basco. ora più profondo che mai. Recenli 1 u11alltlT•iosa taTa,rutel!Lae Poli ciie ·il ,pog- e ba,htev~ la vi.a- ,della foga c0ime L:llla articoli e recenti falli ne sono la Essa ha la prima colpa di fare l'uomo nemico dell'uomo. 11'Ientre proclama dei principi morali che i'imangono nell'aslra:.ione, sancisce nella vita pratica il dirilto della for- :a bruta. L'economia vigente non è quella della collabora;:,ione individuale al benessere collellivo. No. E' quella dello sfrullamenlo coatto della società da parie dei singoli più audaci che entrano in concorrenza fra cli loro. Questa si chiama lotta per la vita. E chi riesce ha il premio della ricche;:,:.a e del dominio. E con gli affini costituisce la casta, la parte, la classe. giuo!,o ,gli si is1p,r{)lfo111délJSS'e soLto i piedi be,lva ie,rit,a. prorn inoppugnabile. dak.na111ti1: Ia' iriai ,de'1ta, ,nalre g'..i ,coLava • * * E' Yiva ancora l'eco del discorso nel 1pel!tù,ca!lcta, O!P\Pr-imente. AntO'lli,), muracoTc disoccupato, non pronuncialo da Turali al 1 Maggio La voce - queiUaIPHllpnia•della mo- pc,ssede\·a 1)iì, n·eimme,nogi!i an'.,esi dè'. alla Camera del La\'oro di Milano; glie - 1Pas.sòar.•cora da!•Lafess,ur,aidella suo mestiere: in tasca temeva sci'.tan- e gli a_rlicoli di TreYes nella • Critica l])Orta cou-1 Llln breimi.to: to iii c.olte'llo a serr.a,manico ,cc,r. oui a- Sociale » e quelli della • Giustizia• - LA.~ettam,i 1giiù, 1\.-.errJ\gO' subito. veva ,cornc:ait,oil « s'tgnor sii1:1da,co,, E nel di Reggio Emilia basterebbero di per Adeisiso ica:J)i•v.a1,bllittoe i0hiairamente: craniv in co·ruvu,l;s,ione Ticor.di del sè - qualora allri documenli non ci que!,ta ,dbnna .uspeuuav.an.on lu~ 11 Ta- pas.s.ato. Lo tor,merntavano, i ,ricordi, fossero - ad attestare come il disslm~r.<Yo,il j·,i.n,tano,,1· 1 ,detumn<>to,.,_atina • 1 1 d d dio nel Partito duri. Le recenti di- ...,. v1• ,,.,,.... = .sn::reic,m:ae1nre.a s.er.a, qua11io se, ev:i sahegg,ia dii g,rainata al viso, ma Lli!I siu:,le,prclcleid'ei fossi, lun,go le strade del missioni, poi, dei compagni Turali, a'.fro. TreYes, Matleotti ecc. da membri del , forzaito e ~1ece,ssarioesrno. La moglie o· · G lA.d,,·=•ooai""•va. h irettono del ruppo Parlamentare "l "'.,..., - - pu.ai ! - giT-imei,tc1va na.useai1011mali · c:tr""'"""'ndo ·1 P"•°'n·,,col vo·!to .,.0. 11trat- 1anno ancora più chiaramente e- 0 "'""" ...._.,. ... bernohl: i} bLo,gno ,n<:,nfosse stato estra- h · fo ,da una ~=orr·,·a o:rr0cncLar,·LC"'oet·oin· spresso e anc e maggiormente ina- ""'" v .,, • reo r.ella itreis.ca; ma avreibbe pcrt,uto 't 1 d' 'd' Q · gola un g,rido di dv!ore ., ltlUJt.•.,~;;..,sc"'re b sp~·, o que 1ss1 10. uest1 compa- =v .a. ~<> en ~orr-verig,!i ohè lui a,v.rebibe ma,ga- gm hanno così esplicitamente dimo- ,Je sca'.Jel,oome i 1n.ebetiJtÒ.e sotr!o, ad- ri mhat-0.. avrebbe ... pwr dri no,n veder- strato che 1' antico Direttorio. non dossaito alla porta ,della ouci,na, atte.se la ,così riidooha.La m0ig;li:e! Eh sì. ma potendo andar d'accordo con la DiJa moglie, ave,r.jdo our,a di Tipairarsi al- ci o.,1tava,godeva d' ai:itra 'p.arte con rezione del Parlilo, non J)Oleva l' amJbra <lei _pr.mgj~IO'!v. ,..,I -· t t h'de e l =· q;uc, ,r.,c:rconguro. uco o tv.éa e IJ)r - n~mm~no restare a suo posto, dove A:deSJS:o· ilrntera,borgata gl~ pareva at- l!:hiere. che voleva pr~rargli rl J)'.l.S- gl' Yem \·a assolutamente a mancare tratta ne); vontlce dalla tar,antelJa: e ~apoTto afh1 cJ1iè I' tdiMi0 non fc,~se tur, la libertà d'azione. E bisogna conballavano le ca.se ·e g,Ji albell'i al IP'Unto ba,to, quel f'.guro che 1d,urainte la ie,sta venire che, dimettendosi, quei comche .sii s-osten,r.,eaf:o si~'J)irckccl.do. dei r~dll!Ci - oh. se :o iricor1dav.abeme! pagni furono pienamente logici e - Ver.igo s.ubito - ba:beittò... e si - a,veiva letto 1 ttJ1, ,di corso, ,un <liscorso coerenti. pa.!,ò ,con La ma:nv callosa Ja gUra111ciari,cco di lodi pei cvmbaibte.nti, ove si di- Infine sono frequentissime e insiovet r,~deva UìTl.a feirita rossa, thl'LaieThta ceva che i:dto ~è stesso avrebbe de- stenli la voci d'un ine\'itabile e non ohe metteva orrore _ e,gli lo sapeva_ <lic1to a~•aloro assistenza. .a quebla•del- lontano distacco della Confederazio- ,mahe a:l'La sua ,donna. be:ichè ena ili- le· famigì;e, degli orfani... ne del La, oro dal Partito Socialista ~esse di no e bernahèil generale, quan- ,A questo pem;ern il fuggiasco . non Ilaliano; distacco in cui la Confecle- <lo mesi adldietro si era fatta ,un.apre- saµeva 1 00mPTimere ,u,n .motv istintiivo razione sarebbe sicuramente seguila da alcuni dei leaders dell'ala destra, mt:izior:e ai ccnnlbart.tenti,av~sse de,tto, di 1;io'a:, ·i•l s:n:da~o aivrelbb·e .porta,to che andrebbero con essa a ci;eare il mositr.aiJl/dù'.a fe,r,i!a al pUJb:bl-ico,ohe ~,u'.Lafa!ocia, ora, una forita iro.ssa, come Partito del LaYoro che alcuni tanto « q,uello era i.I segno ,g1Jariosoohe rutti la sua, d marohio ohe valeiva a smi- \·h·amenfe desiderano ed augura.no. do.veiv.an,orispettrare e baciare»... ,r,uirlo ,davanti ,ai'l'.edonne, e sarebbe Tutte cose Yere. sussistenti, abbiaSi,onarono Le ore al campa,nile e, IPO--imQ.<itrnraa dito per seITTrpree, dis.prez- m.o detto e ripetiamo. Tutti umori, co 1 dupo, il ciigdlìo d'èilfa IPOrta sopra- za,ta. "he realmente regnano nel Partito. s.tante gli gettò di11.a,nzi ia rea·tà, .a.ttesa Po; Que5't;,pensieri ccde1va,11i0l posto '.\Ia, con huona pace dei nostri aviorse. ma nom ,in que1!Jasera, non a ad altri. 1Piùtris.ti: eg1 ,i era tato a o~a vcrsari borghesi e comunisti. il loro quel ritorn-0: sua .maglie, Tavvolt1. q111 su.a <C<.ìmuen !aldro. nottet{'.mpo, e non \'Olo e desiderio che il P. S. I. abbia uno sciialle, gli stava vicino. avè'Va ve.dLbto i bambini: eira fugg-;,lo. ouanlo prima nuovamente a scin- - Sguatdnina! _ mggì r1 maschio .a,f- come un ,ha,111dHI'o,indc,mani. quar1do i dersi, è ben lungi dalla realizzazio-- forraDdola ai p0!sì. iJ)iccc!.i ena.n.ogià scesi in cu.cira attor- ne. La donna si .p;ie,gò sul.le iLnv<:cllia, nn al fuc'2lherel,\o,ove la ,ror,na scadei- . Lasciamo stare· che, oggi come og. d lava ~1 pcco !a1 1,te e la molta pv!einta a QI, nemmeno il più fenido collabo• gemen, o. · · t - f l r.rc bc,coucce di !,uoheriri, ~•nza ve:der- raz10rns a, e aYoreYo e a un'andata - Sei tu? - Poi geNò "Jl grido, 0 1 t M · d d .,., P. sen7a !Poter g-etitaTloro un saluto. "· po ere. • a, a prescm ere a tutto salifocaito tosto da.hla,mano forrea det- ciò l d · d' t tt· · d' 'd l'uomo. Quel rico.rdo lo cruoci,av.a :Più d'ogni , a , sopra J u 1 quei issi i. a',tro: era la ~.ua co.sirainteosse•,sione. è Yiva nell'animo e nel pensiero di La siee,naohe seg,uì fu rnpsdissi.ma. "" lutti la convinzione che precisa.men- - Ohi è ? la ~-ua pe,11.amag;~ior.:, tanto ohe .si 1 1 peribva a tratti idi aver ccmmesso del e r~i> mome~t? attuale urge più che - La.s.c~ami.Arr1to11ilol,asci,;imi! mai slare u111t1;al di sopra di tutte _ Cm; è? male, lui ohe i:iwrea!:trettanto et tPiù an- quelJe diversità di Yalutazione della - LascLanni, Di0!... Dio mio] oora re avev.a r',cev,uta enza ,oc,l1Pas; ilua_zione, sl~. la preocc_upazione pel - Dio è sondo: ohl è? · s: noa .a:~~rodi aiVteir ip.reio~p~ratùsi, pe,n- Partito, sta l ideale socialista. - Lasolanni... te ,Locfuò... te lo etico... h:va., ,pe,nahiè, tanfo, .se 111 ?11 era qu'el . .-\gli operai, ai compagni, che ci - Su'bòto. ,dimm'e,lo, subito O •lii am- i;ionno _pc.teva .~pettare tl ir./dcmani e mterpellano, possiamo quindi. rimazzo. J)()rlar,s1- forse pe,r l'ultima vo:ta - spandere con serena franchezza: Si, La don,na sibillò tr.a li identi li/Il nome: i ,tre 'Picccli samo i oa,s,t.a,~nidi ei sv,gra- dissi dii ci sono, come ci sono semi' ,uomo ra'.len,tò .a.lrESJtaintlea morsa ,ohe to a 1Par!ottare pr,etssDla fontana c001e ore stati, come ci sono sempre in un la ~err.ava ai polsi !Jl11Ql1l,turen h'.iste ·Zllri- qu.arudoera fo!ke ... e l~a Mamia gai vo- P_artito che Yiva di Yita propria; ma g,no delformava la sua già deforma- leva bene 0d era. pre$O ·le ,compa,gne, più forte assai del dissidio, pii.1 forte ta faccia. rn1P'eirl:;,a, cli ,quet ,giovane a;fante c,d a:1- :issai delle ragioni che quel dissidio Al I • 1.· '.eJ?;rohe C$Se le avevano ,r.ivldia:to.... h~nno generato. è in tutti 1' amore - 1 • rn... c.a.naig,i,a..!. d 11' . Aocennò Lnidi aLla lffiOrY,lliele s,:,ale, Ma... ohi non ha v.alitg,ienon ha pe11• e umtà, anzi la convinzione che come r,asserenaLO,quasi calmo. sieri. E Antonio, muTatore ,di,soccupato, non. solo si deve, ma anche si può __ •Ì\farJa, va.i su, 0ra, tm-na a letlo. era gi11ir!lloal confine, I.acero e con le conlmuare a stare uniti, a lottare ,... .s,ca,r,pesfab'~rate. C""" ,pacJ 1.· 1 ='.cc•,01-1 e insieme in falangi chiuse e com- d'a ra.ccc.!.selo sci.alle s.ul ca;po, t'l'e- v """ ~,., mainkio, e risa:~ le .'.·c.ailea.wog,giando.si senza <ioolllmenti, ,sen~a v.ai1Lgoie com _r""a""tt""'e""'. " '"" '"""'"""'"""'"""'..,""""'"""'"""'"""'"""'"""'"" alla rir!«'h.'1.:ra crirohiolainte. . POOhi pensie,r:~.fra cui tino solo gbgan~ - Dei cani, destatisL ug;gidtavano da te.gg.iava: eludere la vjgi,l.anza e passa- La forza è nell'unione v:cino. re di !à. Da u.na camera g:unzeva il pia.gnu- i0L,ella llé>lle. be,r..c.hèfosse i1~oltrruto ,coiic, d' un ùimbo. seig;ujito ,dal dor.td<.)lar I' ~prile, lassù faceva un frt:'iè'doim,tenso. .de~ta oun.a: una madre, cuirva su •un fl foggiasco ne sofu'riiv.a,ma il DLl'l'l!gc,fo neo.nato, a}le,va.vaìl peTive~u.odolore del dei! lb~c,gno ammorzaiv.a in 1lui quasi la mondo ..:. sensiibiliLà. • • • A!lo s,p:u.nta>drel sole I' •th)mo si ineseni'.',Òin casa del si,Tl(d.a,co. - A..~eittalle, ,Antonio - ,gli ,c:lis1,e!a dooo,a di serv;~io - i! 1Jy1.dr.cmn•oe.i s'è allCùTa alleato. Su per il monte alto alto salia Di giovani llna balda compagnia: · Ma scosceso era il monte. e ad . ogni passo Alcun d'essi cadea, misero! al basso. Disse lor un vecchiello: O viandanti, Da_tevi man se andar volete avanti ... Cosi fecero. E, s'uno sdrucciolava, O se era stanco, l'altro lo aiutava: [;na socielà così falla ci ,dà le carnf!ficine mondiali, le oppressioni nazionali più odiose, gli 'sfruttamenti economici più inumani, le violenze pii.i o meno legali della. classe più. alta sulla classe più bassa, gli squilibri, le careslie, gli alti prezzi, la disoccupa;:,ione, la miseria ... Su questo tragico pantano sventolano e vero degli ideali, ma essi a nulla rimediano ed essi stessi sono cla cotal sistema gabbati. Orbene. Quando l'individualismo capitnlislico insegna quotidianam·ente e froebelianamenfe che non vi sono limiti morali nè civili che tengano al disfrenarsi della cupidigia e dell'imperio, qual meraviglia che da quesla coltura di veleno sociale si sviluppino altri germi di male, che, come tulle le cieche for::e della na• tura, disseminano di tempo in tem• po a loro volta il terrore e la morie? Essi sono i venti tempestosi sca~ fenati da questa orrida caverna che è il sistema viqenle! · Queste esplosìoni individualistiche sen;:,a capo nè coda, non risolvono proprio niente, siamo d'accordo. An::i ingarbugliano ancor più, se è possibile, le già aggrovigliate situa- ::ioni. Ma i meno indicati a farne meraviglia e doglianza sono proprio i sostenitori di questo balordo conç:te,Qnosociale e gli apologizza/ori dell'individualismo capilalisticp e riel cosiddello diritlo sostenuto dalla violenza dei meno sui pii.i. Ed è queslo il punto clella divergenza al quale volevamo arrivare. · Perchè si vede e si sente proprio la manovra meno decente - preleSCL politica - quando gli interessali {autori ciel/a maggiore ingiustizia e del maqgiore errore sociale - la disuquaglian:a ed il disordine economico - da cui discende ogni alto della vita, si accaniscono - per le derivanti minori ingiustizie ed errori - proprio contro il socialismo che ripudia le f ondamenla di questa pericolosa baracca, e vuole CO· struire una società veramente sana e forte, cioe cli liberi e di uquali, dove non saranno più possibili nè queste nè tante altre infamie - che essi cggi fingono di ignorare ma che perciò non sono men vere - poiche. con le condizioni fìsiche e materiali. anche le morali e le incet• lettuali dovranno salire verso le più alle ve!!e! Noi possiamo dunque sinceramenP _profonclamente compiangere. AlIn forse no ... E per lln superiore rispello alle vii/ime non insistiamo nel quali(ìcare una speculazione che tutti sentono e che tutti possono giudicare nel loro intimo. ARGO. NELL'IMBARAZZO. Papà quei contadini laggiù sono nobili? E perchè? ' 16'{:-iaSDebtò,igeittanldo tonv,e OC"liia 1te sull'iaia, QVe 1e ga2line iin or'iOiOChio d v.ora vano il belcoh'iane.F,i,na,Lmente ~Jf si11daJCOtdis,cese. fl.lillWnkio Ili/Il h1n:go Sbgaro; .si foce :n:Jcontroal s,u10.ammlnisf>ar - to col sus,sneg-0'<feriivait,ogL,tLn raii,ion dit'elrt:a! idetl!a sua ICaJl"ioa e in pr,QTJorzione inversa 1detta •sua stup~. Si mise .al crepuscofo im cammino ,premdendo Lrn seintiero, su cui fresch~ tra.cc'<~aveva segnato rn1a nevicata, eid allJdò,per ailctme ore icon <di'fil'ico!,tà. 'tra La neve alita tn certi l])ur.ti iino :1! ginoc.cliio. La S/POS'satezzap,e,r hi .soverchio sforz0 dccigior:1i pre,c~enti e per la i<!tenutriz.ioneiahe lo ;..ve.va ar..,c()rlllJpagnalo, lo v1nse IJ)erò ad un bratw: le ga;mbe ,gli par.cvano diver.u:,e1 <li ,piombo e !.e pa,LpebTe,gli si ohiiu.dev.arno. E cosi uniti insiem. serrata e slrella La balda compagnia toccò la velia. V[TTORTO GOTTARDT. Non dici tu semore che il lavoro nobilita l'uomo? · ca Ohe era'? Tre voci ohiamavano a po 1 ohi passi: - .Paipà, paipà, dove vai ? Un' a'l:,ucinazion~. Po~ g,li parve o Leggete e diffondete I' ".A va:s.t1 I,, E' vero, carq, figlio. E allora tu, che fai mai niente, cosa sei? Zitto zuccone! certe cose non le puoi capire. to, un Kn.usii1:lei vti!v•O1' 11/ùvìn.a!le ,wn qurut- Al~l•ù.r,a ,si tà'ietdero ,a1Jlia 1 gfo.iia e a balt,rJ,110e,;ptpure tl' ,ucta:ideinTl!e ,LL'llO a 11.Qi co- ~are IJ)a.zz.aimemtAie,.ooeise1rio fuopru ,di .aJ1st.a tJ)hÙ,cli icLu.eI .lillre. Pe:rcl!iè ? lieizrii:a! e co,m,'mciairooo,g:Liurnt a .far.e I.a iE ,tememldo ig,lb IUlllti. ,dleigli ia.ltri wn,'OLu-conite aihle .na1gia,z..~,de~!'i a!lrtr~ e a .r.usero ea1Lnam'l>i: ·oairsi ~ caiV1aill~i, e .abbraicoiaITT!dosi g:r~dla- « Bi,s,og,niafai ine maig,g10.r..iairmaimemli1iv..amo: , modo ,ohe 1ìa, :guemr,aIJ)Osisa,e,sse,ref,;mita - ,Ev,v,1vra!s,i:amo fa1altell'i, n.on è •v~- pr,esliv e ,oosì li' 1u,cci,dle,vremrà a cc1Srtarero? iBel!1dhtè vqi siiatt~ CllSl... , d'i ime1110 ». - Siamo tllltiti if:riarelllìi iin is,pìuito; LA.ilu.oi•ria'l'òiroaner,camJtl.ir,iempiendo.si ,i qiuainiuwnquevoi maillu!r,aù~nte... Mia non ,pornalfQ&'I~ ISi. 111.i.serao ,g:r.ildaTe: « Ragaz- ci perusiialmo ,più. zi ! SaiiJviate i!'. ,paese! La Da<tr,1a ci è iDa .a,!1to.ri.ia Kn.1isrrl!;Jci .e J Lukid 'V iivo- ,cara! ». no ,im:sieone urn, tJ}aJCe, 1e.d lhainoo ~!SS'O ile 1Così &i apJX11e,sibair,o .airmament'i iinrnurne• O!P'elra/ZiCl!lJi. ,grueT.r.eis.chieS.i ,dlèJruioaJn'v rieiv,c,lv, e iSi 1S1talblil1S10e UJTL O])IJ){)(rLLtJll,() • imi- trair:1<1uiiùUamiemite ,ai,viioo1~da., i:n ,un mo;do r.ie di telITlJ}O', dt11~0i ihl q,uale giù d~ ;nuovo ,ve.r:aimellllt.1ceirvjlre. per ISJJ)aJZzrur.sfi id' ·ttlJl 11' ia.1/rro d:ai1laia.ccùa E li Ioir-0 :m;elrcaillJtio, ome :sempre. vi· ,dcl;a ,t~nra. · v,ano ,d)a, ib,u'Cm'i artÌIStoo. :Cc,mib,aJtlternrni0o0, 111lbaitteron,o, si lVliin- MASSIMO GORKI. siero •e s~,p;r,edairi000a iv..ce.ll!dJa, e poi idi . e: . - -w==,,,,.,,==-= 111JUWO tS.itmise.r\) ai !fare <iii oc1r.t.q ,d:e~ •giua- PRO "AVVEN'IRE,, .cDa,gm)l e ,d.eIU.IeJe) .J1(fi le. • iMra! .ah e 1dlewooi-OU1Je ! « Vri .dev' ~er,e qualche sbaigJi.o tl1,ei ll'i10Sbrc.ia:lioOil'-t ,dilslse:ro ii KiLLS111:-id.' Um Ntoltta,iarrnunazzaire 11.1111 Lukilci c.i oo- .st.aiva11J11Jai llfl!l1a e <JJr,à iogm:i uomo ,ucci.so a: oosl!,atrCltlta lim~ ». E si semtiir-01tto soar.aigigtait1i, e ;i Liukìlici a 1 Lor vo~ta lll(){n ,emarni;oa'i:fraittocon1tenti. \Ma i !IY~O~i ISClll.O oslmi'i, ed · essi 10C,llldliusero: ~ [)olblbfaimo .sivljitUiP1Pa.rs•ceiMtJi.f.i:camoote •i:a!tnPS!JraOO.P/alCIÌtà di fabibricaire stm~men,ti <li: :disltnuz.~ome ». iE ~ me1r,caJ11'!J1bie, rnpiielnictos1i porta.i"og.!i, si ·rimise.no ia, giridlame: « 1Raigau1i! iLa. partma è ~.1p1ei riio0ito! »: e :iPJt.a,ntounarr11Q,Uii!1l.amem te. ,di lllalSiCOs to, ~e,v.amf.:>or,esaeu,e&eillllPr,epilù H l])re.z.zo de\l'lle meirici. Così i Lukici ,e i Kiusmici svi!,upparono is,oi·en1t~1Ecame.n1tte •liaumo ca,paoittàdi falbbll"kaire sfirume1Tl!tli id!i <li.stnu!Z(o11iesi1; v.iJ11JSero, si ,!JJ1C,<laironi0 a y ioon,dJae, pru si misero a .fare i coilllt'i. Ma cosa tro-- Va!fllll'IQ? \. iUm 1uQJ1W 'V~ìVO aiv,eiV\a !Sempre m?nor v.a,:•ore. U' ucp4deir!o costa,y,a, .seil11Jl)r.e <!ti ']liù. Qwaimd.o IV'emiw,ai ~a J))aioe, t cLae J)():PC/li si CO!m1IYMg.eiv:airm. « 01tte00 mQd!i) idi .a-g,ùrie d r•ov un e.rà ! », cB:icevanm i LuJ<ioi. « ,Ci tr1oviin1elr,àcompletam:ente! », ac• CC1:.JSeJ!ljl1i•va1ruo i iK11.11s1111;i ci. Ma oo 1e .am,~O!ideii •quai}ptm0 ,s,jl ,tutiFav:wniof.,n, iaJOQ,ttat altl 11110/dsloo,nvemiente - a.'ior.a r(,oomi•r:ICiaJv!Ma agu;e.rra. E .i ,:oro met.r,caf)llfTtii,eTt11>ileu~d:O,si ii JPOfLalf o:gl ~ sii Gianneinitaiv10.a: 111 « Quest,a canta mon 1e.B~ai c ,rov,i,na. Pe:r iqu<aJll'tinaioi ne gUJalcfa:g,r:,iaimipoa,re che ,ce me sia s,,elJnP1'1elaJTlOO,r.a, ». [ Ku.~mciii eid i iLukriici ,s.oaihem,air-O!no ill1.- filJ'!Je nmai &illJClr.r,c,ahe duirò sette 1a111,:dn1i,- sinr.s.se,rncittà, rainse,ro,ogmi ao:sa, faK::end.o is.trnurrne,!lltio 1di ,g1uenraaincJ1eIdei •baimb:ln~ <lì oi:nlqu e .amm1C. ~wnsero .ai .P,urnto che ·&1L•ui mr,inoo raivev.arnoJ)iù cnei i <loro sffN.a.Li ,e •g,JJi .attira non ra,,yewam;opiù ohe t.e Moro craiviatte: fn.t't!ta ha 11az.i01nera staitra.•.$1p(jg,!,ira/t'a. &i 'VilllSeirtO. si 1predair.oirto r!' ,u,n 11ia' /Et,no e J>Oaii fare ii .conlLi.dei ,giuaida!gn•:ei deUe per,òite. 1Mia!for.o1110 emitr.almtb,pi r,est <la orrnre, r.mnasiero \SiJLljj)j€1f.ea'tti mormo- ,rairono: •« ,E' eiv~cLeITT•1irtea,g,a.zzi, che q,uesto ammazza.re è un Lavo.r,oche il'lOfl ,conv'i'ene .a!lle111oo'!Jfraesdhe. Og,ni Kusmici mmtio IOi oosta mhli!e i;,re. .Bisogna ttirov,a:re Lm'a1btma ,y,iJ•a.. ». A:i.'.,o.r,.taernnieiro onsigHo, e si 111a.d:u'lla- •,orno.s,uJil'aII'i,va ,001 iLlllme, niietntnedal- .I .aJ,tar , pairte ,eir,ai s.c,h'ie.r.atoili 1po;po!io niem:'!co. Naitur,aiRmen1te, ssi ,si veT.gOg;naviall1)() a ,gua:rct:air.1si11JIeVi1l ~soe, dqpa mofoa e.silòa,z~onei,si ,rhr.<YI.sero ,:ia pa:rof!a da nma IJ"j,va.aihla' illt.r.a. - Cooa v,o!ete? - !Nu1la, e '\l'Oj/ che CùS.a. vole,te ? - No.i Oliùll, ~'run.o, !JliUJ~ba. - E m:orsiamo V•errtJUq~u,i pè,r gu0ll'- dame iiil 1 f,i uanel. -'- Anl.ahenoi. E ste tt eTo ffi, scu\jrea11do;,: C1clJJ)(), gli i uni coll'l!liusi.gl'i .ailtr.i SOiS/Pi.rainid·op;.C:iidi mto,vo &i aivio!seil'io!,a ,pa11ola: - Avetc t.ra dr; •va.i qualche 1di1Pl'ù.-- mallrico? - Sì. - Bene. Somma ;p.r,e10e,den1te ir. 4019,55 OerJikon - 'BaJs"çr,gae V•ilhl.a., wrutem.tidii ,tmorv,air.si CÙ'll Pa- ,naivà,oilll,i l) San GaMo - Carrn!e.rStefano ,, Arbon - M«oo~ .nir11gir,a;z,io rtutt't ,q,l.llC!l l,i cli.e mi! OOl'bO ISJlla!ti oo)~dlaifl idiamrl'-0ile .ctimissiKmi ,daJLla, sou-0;a :1alioa, per W..:lltie- :sita:re cooLro 11,a' cce.ttalZliorie di UI}] detp!O,r.a,(lo Oer-likon - ~daie;a1to Mu:riru- )) 1,- 2,- 1,- lOO!r.i e M.a,novali ,, 50,- Zurigo - Arnl,LtzZlt Oerlikon - B. iB. ,fr. 0,50 1Ma111t0N1am. 0;50 - C. Giiuli.a.to 0,50 - IPiesemt!Ji· 0,50 - P,ainZJa.11.Ji Cbu&C!OO)ie 0,50 - Pi0J G:ito1Via111JJ11i O.SO- Sacchedrt:i 0,50 - iP. 6. 0,30 - Castei!UalllJi E. 0,50 - C. C. 0,50 - G. iPo.li 1 - iMamio Bru- ~oni 0,30 - .Ar1,m1.1,w1Ji01aic. W cmi 1• - Oùttiru l - Pario 1 - ILotmbalr<lo 2 - P0tlla1Sli1n~ 0,50 - Olmo '\Amigelio o.so - ~lIeg,gruoo~e 0,50 •- Poli G'i.ova'1:ii 0,50 - Pa:·avic:ni 0,4t5 - :\'l:,a Vilt-. torio 0,45 - Sambaitt;,, sa,lul) :tta,n,do T.a,ro~i, 1 -- Gaste+U !f.rainçols 0,50 - MaJ1'1!:ne!li .. C.~LllSlèilPe· 0,30 - C. Pvlr 1 - 2,- C. Ber.fin 1 - Caste!1Latni 1 ,» 19,30 Herisau - P.. 1 - N. !M. 1 - B. Gi. 0,50 - Ve.nm~.ltio Saimro 1 - P.a<titno.lll,i 0 50 - Utgco;•Jni Borrtotl.o 0,50 - V.aicc.hel,!li 0,50 - f1Ueg,g1Ì;bHe 0,50 - Ri~ètti 0,50 - A'Tlton:io Ros~el'.it•!i1• - UlllO 0,50 · - Dru.e0.,50 - 8. F. 0,50 - .Ri1ntori 0,50 - Be.rnia.sooni 0,50 - Da11,1Rai:vsa 1 - Salu1to R!®',ol'.lfo Camb.aigorn .aid A'fif-0il.te,m0,00 - Zatti Ciat-r 1o 0,50 - Ca!n1o Shwramo 0,50 - GarrioolllO G1alCOlbtbe, ,mam,- ido un ,salL'uto ,a, iPa,r.arvrcini! G!i!v- ,vainr1i ,di Oemlruk<on,mr0. onae.sbro, l,30 - CoJeS'Chi iNaizza,reno 0,50 TOTiA.LEFr. 4108,35 IL TRICOLORE Anch'io av~vo un debole, com'hanno nvuto tanti, per la w,i/· a bandiera. <J11;ando 1, rar.>_. feste io scorgeva spiegalo al sole zl nostro tricolore, era uno scatto di fede sincera che ribolliva forte nel mio core. E allor pensavo a quanti, che ~ll'.ombra di quel simbolo, su_bl1m1e~oi semplici ribelli, sfidando imperi re tiranni e servi Sf?ingendo i vili i pauidi e i proter~C di un popolo di schiavi ne f ecer dei fratelli. Oggi non è cosi: quella bandiera c~ie sv~nl~la per forza a ogni finestra d1 ogni vw maestra, che sia sempre su gli occhi a le per- . . sone per ncopnr la legge del bastone, e render seruo un popolo civile, la fuggo, nauseato, come un vile nè ho un rimpianto per quel tricoiore che un tempo m'allargava tanto il core. LIO:

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