L'AVV:kNìtuì: DltL LAVORATOJt.K ACQUEFORTI Gialloe verde. Povero Gugliel.mo ! Davvero, che quasi comincerebbe a far pietà .... se non ci ricordassimo di tutto il suo passato. Ma come lo espia ora codesto suo passato! Tutti gE sono contro. Anche suo figlio. Del che, se vogliamo, non sarebbe a mera•,igli:Jre. Ancor:i recen,temente abbiamo rievocato noi stessi su queste colonne le vecchie storie di • Padre e figli» nelle cronache dinastiche. Ma a che punto arriva ora Guglielmino contro Guglielmone ! Nessuno ancora aveva trattate, l'ex-Kaiser in questo moùo. Gug!ielmino, infatti, vale a dire l'ex-pr;n::ipe ereditario, 'va pubblic1ndo le sue Me:-nor:e, anche lui come Lurkndorff. <"'.:>metanti altri generali e m •i. stri della sconfitta. E in quelle Memorie si sofferma lui µure a lungo sulla gi·:><. nata del g nove.mbre 1918, sulla memorabi'e giornata, in cui a Berlino scoppiò la rivoluzione e al Quartiere Generale si <liscnteva se al Kaiser cor1vc:nis:;e o fosse ancora possibile rimanere al suo posto. L'ex Konprinz si era rec.ato anche lui da suo padre, dal Kaiser. Chini, abbattuti, come se no:1 trovassero via d'uscit<: . stavano là in circolo i r:enerali. In mezzo a loro, incolore, con le labbra ,;trctte nel volto gia!!o.ve:-de, invecchiato di un anno •, stava il Kaiser. Questo quadro ci dà il principe ereditario di suo p'ldre. de1 Kaiser, di colui che era stato il p:ù pot::nte sovrano del mondo moderno. In realtà. nessun rivo!. avr~bbe ootuto farci un<1 pittura più brntt:i cli. Guglielmo II. Questo imperatore. che aveva fatte tremare il mondo col tir.tinnìo della sua spade:. quando sente che a Berlino è scoppiatJ. la rivo- •u~:O!le, è lì. giallo e verde, ha paura della rc!!e, h:J paura di perdere la corona. Si sta infatti discutendo se debba o non debba abdicare. Lui non vorrebbe e il figlio nemmeno e qualche generale near.che. Ma le notizie da Berlino sono cattive, molto cattive. E allora Guglielmo prer.de una risoluzione eroica. Abdicherà al!a corona di imperatore della Germania. cc;;serverà la corona di re di Prus:ia. Come Re Tentenna. i! quale, dopo a,·er tentennato durante la vita, tentenna anche sul letto di morte; e !unge-mente indeciso se debba morire a occhi chiusi o ad occhi aperti, finisce poi per ,tnorire con un occhio aperto. e uno chiuso, Ma come Re Tentenna morì comoletamente, .così anche Guglielmo dov~tte poi rinunciare a tutt'e due le corcne. E afo•. fat.:le notizi::1, non r.e dubitiamo, sarii diventato ghllo e verde anche il figlio, "'lnrhc il terribile Kronprinz. Pu~nodi ferro. 1! terribile Krcnprinz, quegli che consigliava a dare addosso ai ribelli , col pug:10 di ferro . Ed ecco i giornali 'pieni adesso delle delusioni di un altro pugno di ferro. Non 9erò di un brutale principe o generale genr.anico. No. Stavolta si tratta. d'un eroe dal !atin sangue gentile, di un eroe francese. il grande, il gloriorn generale Henri Gourand, quegli c!-:.edifese Reims. che iniziò la serie de!- 1e scon5tte tedesche. una delle teste più fini della Francia d'oggi. Testa fine e pugno di ferro. Perciò il Governo della grande Repubblica lo man. <iò in Siria. Là, in quella provincia asiatica vi è un popolo, che combatte per la sua indipendenza nazionale, per i suoi diritti. Anzi, :10; prima non combatteva. Si limitava a presentare domande, postulati, memoriali, a fare propaganda per valiere senza macchia e senza paura sighor marchese Edoardo Maffé. Aveva 6g anni; ma non importava. Antico ufficiale cli ca·,alleria, si sentiva ancora in gamba. Mandò quinèi la sua offerta alla signorina Rosa, e l'offerta era accompagnata da un albero gene::ilogico che occupava sei grandi pagine. Il signor marchese diceva che ora voleva lavorare; tanto più che il lavoro nobilita e ad ogni modo egli avrebbe a!lche nobilitato il lavoro. La signorina Rosa accettò. Fecero la conoscenza, poi fecero anche l'atto notarile. Ella sarebbe stata inalz,,t.1 alì'onore di marchesa, egli avrebbe rice·,uto 50.oco corone subito e 40.000 corone più tardi. Adesso non è molto. Ma due anni fa era ancora una bella sommetta, specialmente per un marchese che non aveva un soldo. Ma ecco che la nuova ,marchesa Rosa, fra le altre abitudini aristocratiche assunte, si prese anche quella di non pagare i deb:ti: e il marchese non vedeva mai arrivare le 40 ooo corone. Vi~to che b si~nor:1 Rosa da quell'creccnio non ci sentiva, il nobile m2rit,) prese una risoluzior.e ancora più noLile: r:uerelò 1a neo-ma1·che 0 a, reclamando le dc-vute 40.000 corone. Ha ragione la Arbeiter Zeitung , : quandu vendi un titolo nobiliare, fa come facevano gli Absburgo che si facevan paga.re tutto pri!na. In nome della società perdono. Que~te paro!e. rotte dal singhiozzo, pronunci6. ;;il processo cont!'o i dinamitardi del Diana, il Procuratore Generale, allorcl:è furo:io portate a braccia nell'aula de;le Assise le due sorelle Crippa, <'. cui la bomca h:t troncato le gambe. E il pubblico e i giudici e gli avvocati - gìi accu~atori come i di'ensori - sorr.ero in piedi commossi, alcuni piangen.. c?o, per chieder perdo'lo. in nome de!la società, a quelle due giovani fanciulle per cui la vita è peggio della morte. Sì, chiediamo loro perdono noi tutti in nome della società. in nome dell'umanità, offe~a. ferita in quanto e!;sa ha di più santo. Imperdonabile dovrebbe essere !'atto pazzescamente efferato, che a quelle due fanciulle tolse le gambe e a molti altri !a vita. Anche gìi anarchi::i, e Malatesta fra essi, hanno riorovato oue1 de. iitto. E uno di coloro· cbe siedono sul banco òegli accusati. l'anarchico Parrini, che pure vide gli orrori della guerra - egli ha {I petto fregiato di parecchie meclagEe, tra cui una d'argento al valore rni!it;?re - anche lui uscì dal:a gabbia riangendo, per non assistere a tanto stra- ?.ÌO. Perdono! adunque. Perdono in nome della società. come disse il Procuratore Generale, che della società rappresenta appunto gli interessi e i diritti. Sì, anche la società deve clùedere perdono. Deve chiederlo per tutte le ingiustizie che va perpetrando ogni giorno, ogni O!-a. Deve chiedere perdono per tutti i delitti che essa sressa va, ogni 6 iorno, commettendo contro il corpo e contro l'anima di singoli individui. creando cOS! tm ar.,biente in cui sia possibile i,mmag:nare e attuare delitti simili a quello che ora attende espiazione alle Assise di Milano. Sì, chied;amo perdono. E promet'iamo anche di non istancarci mai nella lotta contro 'e ingiustizie sociali. nel propaga!·e 'e id~e del giusto e dei buorro. GENOSSE. Peerssesreocialisti !'indlj)endenza, per i diritti del popolo. E Per essere socialisti 1i;,ogna e,serc calla Frar:cia, che proclamò i diritti del- mi nelle di,cus,;rrni e rispettare g-li, avJ'uc'T..o, mandò tra loro a rispondere l'uo- 1·crsa.ri che non co1l"prendono o non 1·0mo da;la testa fine e da! pugno di ferro. g-liono comprendere essere il sociali,mo li quale uomo. appena arrivatovi, rispose fratello de 1ia Gi1·stizia. con arresti. ccn processi sommari, con 11 do1·csc dei sociali5ti ì- di pcnsarP. r:arceri. con mitragliatrici. Poi ritornò in per il bene cli tutti. patria ad annunciare c!-ie tutto andava Per <:-,e;·\."·so,i,li,,i hisog-na-ri•pettare bene, che la Siria è uno dei paesi più t;li uon1ini di tntto il mondo. se pure tranquilli nel grande impero coloniale appartenenti a partiti opposti o a paesi .francese... che li teng-0110 ,otto ~chia1·itù e pur se :Ma mentre gli amici gli davano già figli di chi ci usò infamie perchè solo banchetti di ammirazione. ecco giungere r0I ,ociaVi .mn nou·i, scomp,,rirc rneg-ua- .dalla. Siria notizie che il popolo è in- ~liann e l'odio di cla,sc e c!i nazionasorto, che il paese è in fiamme. che l'in- ,th. ' surrezione contro il dominio francese è Per r,,ere soc;ali,ti. 0 compagni. n0n generale. 1 a,. a f"·elc,·arc 1:>.tessera e pa!(are le .. Povero pugno di ferro! Lo dice anche quote P1a bi<o'?T'.l a!trcsì e•plicare la pro- f1 il Secolo•! -~ pa~and?. delle proprie idee. Con la forza, il furore di un popolo Per essere sociali,ti •i de1·e pr,rtccipapuò essere - per poco - domato. ma re ·'!.:ti,·amcnte alla ,·ita del partito. prep1ac;ito mai. t·nziarl' alle adun:rnze e promuo,·cre le iniziati,·e che si riteng-0110 utili ai fini ta marchesaRosenbaum. ric1l;i nostra Cal',a. Trz le tante inserzioni di un giornale borghese di Vienna si trovava, un dì. anche la seguente: • src:---nR.\ T\'OIPF.\'DE:'('i'E non ;,.ppartenenLe alla genia dei contrahbandicri di g-uerra e dei pescicani. desidera f;,re la conoscenza di 1m aristocratico. cli un gentiluomo cattolico •. Quella signora indipendente era la signorina Rosa Rosenbaum, il cui no.me, a dir vero, non era molto cattolico. Ma, insomma, anche una ebrea può, al caso, levarsi il capriccio di fare la conoscenza di u:i nobile cattolico. Tanto più quando .quella conoscenza deve poi continuare fino aJl'altare. E il nobile cattolico non tardò a presentarsi nella persona del caPer c,,erc socia<'isti bic,ogna comhalterc l'it:"nrJ;-anza dc, pono:o e fa1·orire 'a rliffu,ione ck: libro e del (?'iorn.ale ed inoltre pl'Ocurarsi una col1ura che pcr- :nctta di 1·alir!aml'nte adoperarsi alla lotta ocr le nostre idee. Per e-~cre ,0cialisli si devono amare i compagni di fatica e non ruhare m.,i loro iI ,ia•:0ro. rispetta re eh i dedica la sua attività Q !a sua intellie;r.nza per clenrci e s;ll)erci imporre per onestà e moralità a.J rispello di tutti. Per c,scre ,_ociali.•ti non si deve mai nc'.!a.rc il concorso alle manifestazioni incka,.' rla'!li enti delle org-,,nizzazio-ni di cla,sc. Per e«erc ,ociali,ti si deve scansa re 'a bettr';i. e preferire alla (?'Ozzovig-liagli a'ti e· nohi"i -rodi111c111i rkJ cuore e rlell'intcllctto: giocare cli intercs<c è come rnh,trc il denaro al prossimo. l'cr c,scrc socialisti hisogna osscn·are i dol"(:ri verso i nostri cari, non immi- ,chiarci negli affari p•rivali di c:tsa altrui e og-n; qual YOlta che e~ è pos;ibile com1,,tttcn:. a fine tlò hcnc. il male e mai tradire •'a nostra coscienza. Ricordarci -cmprc che. tutti i m:t"i che l',istono ogg-i r:oruo son donni non aJla 1·0!011tù dcg:i uomini ma alfambicntc. al sistema sociale. i,:· il ~i,tcm.t che bi,og-na cambiare. e o,;!,i ,ociali,ta che nt0!c Ycramcntc esst·rc t:tk d1'\ e roo;11'r:ir<i con ogni n1ezzo acl affn:tt:tre i! c:11nbia111ento elci sistcn;a sociale. P \R \DT50 \TELEG.\RL Per gli umili Ml'ssa coa le spalle al muro da un 011,esto operaio co:nunista che sembra ~hbia la forluna di non avere ancora imbottito il cranio, e di dire quel che pensa, anche l' Azione • ginevrina ha dovuto sbottonarsi sull'affare del banchetto di Sua Maestà Vittorio Emanuele III di casa Savoia che rCgi!ato per 8 secoli sul popolo piemontese e da 60 anni regna (;U quelio it?liano, con i commissari della Repul.,blica russa dei Soviet. Come c'era cla aspettarsi~ l'organuccio ginevrino ha ,uon:ito rome !'organone di Torino: dife~a a tutto spiano del banchetto realecomunistico e insulti ai socialisti. Sembra il solito gioco che fanno i borf:;io'i s·.1lle fiere, che trovati con le mani nc!le t~sche alt, ui gridano al ladro. finf?"C!1dosvi itt:me, per sviare la giusta reaz:oae dei borseggiato. che in questo caso ':.'.lrebbc per noi l'operaio comunista. Ma non !a tacca . Il g;g:aa',es::o sforzo d,i p3role e d:i frasi. ;;e1· •are ca9ire il vabre uguale del banchetto con relativo brindisi reale - con la dovuta oartecipazicne alla conferenza. r.er gli operai che r:igionano un rochino è un buco nel\'a::qua. Non 1-a t"rto l'ope1·aio comunista di Baden. qnando infine si domanda il perchè di:!g-li umiii si vuole la. dirittura oolitica, h rigidezz3, l'intransigenza .sino 2! sar:-ific;o_ mentre in alto Si fa e si cl.i sfo e si & oe:nnre difesi dai mandarini. Già. già. la buon'?nima de!!' , Azione t; butt:;,. 'à: che differenza c'è poi tra Vittorio e Fac~a. tra Lloyd George ed il re d'Ingi ..i!t,~rrn? Oh, ma niente per voi! 1T oi però che crediamo di non aver<! il cr:inio imbottito. a nostra volta dorr3ndi<1m0: Se sono tutti borghesi di un er;ua1 c,dibrc,, perchè mai hanno fatto p;:ustiziare in Russia lo Zar ed. hanno lasciato vivere Miliukoff, Bru%iloff e rompag-n;a bella? Perchè mai fu tagliata la testa a Luigi Caoeto. se era come gli altri? Una delle d'.le, o la figura reale ha un valore rappresentativo, ereditario maggiore e.i.egli altri bori;he::,i, ed allora si ouò comprendere ì'uccisione dello Zar; o la figura reale invece ha un valore secondario di poca importanza, ed allora lo .?:.:!.rfu assassinato. invece di essere stato giustiziato. L'uccisione dello Zar è stato un atto di giustizia o un assassinio?· Parlando ccrr.e parlano gli organi puri si dovreb- '!;e concludere con l'ultima affermazione. Ed allora? Via, fin:amola, con questa commedia: al mondo c'è posto per tutti, er gli 1•omini di fede e per i bigotti; ognuno può scegliere il primo o il seconde gruppo, ma non ha diritto di ciurlare il prossimo. GAVROCHE. NB. - Invitiamo gli operai comunisti "' leggere più spesso i giornali ultrarea7ionari france5i_ come fa il re dei galantuomini in oolitica, per persuadersi ~he r:p"l;, facc!'nda del ba1~chetto, chi ci ha rimesrn fu il re. G. • w:. s laserradtaei falegnami L'aspra lotta dCi felegnami t.:Ontin11~. Nessun passo è stato iatto verso la soluzione. A1nbe le pa.!•ti tengono duro, nessuna vuol cedere. La Federazione dei lavoratori del legno ha !atto pratiche per collocare in Austria ed in Ger1m,nia i serrati che sono disposti a partire. Essa cO'rris.pOnde loro le spese ed un indennizzo di viaggio ed alle Joro famig.lie in lsvizze·ra un certo sussidio. In Germania v'è lavoro per tutti. AJcuni gruppi sono già partiti, altri ne partiranno appena sbrigate le pratiche necessarie per ctter.ere il passaporto. La decisione della Federazione dei lavoratori del legno e di serrati ammazza le speranze dei padroni di poter vincere gli operai con la rame. Essa dà loro se•.-ie preoccupazioni e non è da escludersi che li induca a migliori consigli. Intanto però la lotta continua, aspra e tenace e'() a~!i strenui diìensori del di· ritto proletario deve andare l'affetto ed il conforto morale e materia.le di tutti lavoratori. L'opera.io, che facesse lo sforzo di volo11tà di dedica-re almeno un quarto d'ora al giorno, con metOdica regolarità, alla sua istruzione, leg_g-endo e riflettendo, darebbe alla « rivoluzione » 1111 più serio Cd efficace contributo, che andando in piazza a gridare 1e solite g;·icla. 1.stru.irsi bisOJ,!t1a: l'ignorante è una pecora, e le pecore non hanno mal iatta la rivoi1tzio11e contro il lupo. BibliotecaGino Bianco - ••• _ __. • o ~ ··-==========::::::=:::=================== Alto là! Dottrine maPxiste Voce Repubblicana reca il seguente pepato commento a Proposito di certe speculazioni dei fascisti suUa pretesa ferocia social-comunista: « E' da molto tempo che ii Popolo d'Italia va riproctucendo su le sue colonne Le fotcgrniie dei fascisti uccisi o feriti nelle aggressioni e nelle provocazioni, nelle difese e nelle rappresaglie che costituiscono 1· ora1nai noiosa e più delittuosa che e.roica cronaca della guerriglia civile italiana. 1on conte tiamo a nessuno, per quanto la cosa ci sembri di un gusto molio discutibile, il diritto di sfruttare sistematicamente \i ,propri caduti: in ogni modo questa abitudine esige, a parer nostro. una consapevolezza e un rispetto della verità e delle proporzioni quali molto rarament.., si trovano nel mondo giornalistico e politico. Altrimenti sl corre il rischic, oltre che di eccitare gli odi e cli ,rinfocolare le passioni. 1di provocare stati d'animo morbosi fondati sn dati di fatto alterati o incompleti. E tutto ... per salvare l'ltalia! « Il Povo!o d' Italia cieli' 11 corrente pubblicava il ritratto di un fascista carrarese ferito in un qualsiasi conflitto: seguiva. sotto il ritratto ... il necrologio: « Ubaldo Massa, l'entusiasta e ml oro so fascista, aPparfe11e11te ai/,a Sezione di Carrara, aggredito, sevizialo ed acciecato di entramhi gli occhi, da fulsi ex combatte11ti cmarchico-repubblica11J, autentiche hel\·e umane"· (Fossone. 4 dicembre 1921). « li raccontino era alquanto macab;o e compilato in nna forma co l rn2scalzcnescamente ambigua che ogni lettore si sarà indubbiamente s2ntito racca.pricciare. « Povero giovane!. cr:li avr.:i pensato: !' av,ranno aggredito, ~equestrato. portato in 1t11agrcrt~ e là. dr-po molte bastonat11rc... cic. ciac (oh. cosa orribile!) g-ìi a\-ranno con due feroci colpi di indice enucleato gli occhi. Oh, belve. rre volte bel le!». E chi sa quanti studenti rziscisti si saran sentiti correre per lt 1·en~ un brivido di orrore e cli sdegno e a\Tanno accarezzato I' ;idea di bastonare e cli ferire con replicata violenza. « Orbene. le cose stanno in un modo un po· difiereme da quello in cui le ha mcstrate lo sciagurato giornale cieli' onorevole, p,rofessorc e maestro Benito Mt:ssolini. Avendo noi stc, si. da quelle persone benna te che siamo, sentito orrore per primi del delitto in pane anribuito a nostri amici di Carrara. abbiamo voluto assumere informazioni. Da esse ci risultano due incontrovertibili circestanze cl1e gettano in faccia all' epiletmide libello che disonora 1· Italia. invitandolo sin da ora - non per la stima che non ne abbiamo. ma per una pietosa ·consi,derazione del numero degli italiani che in questo momento si ubriacamo con quella sporca acquavite - a smentire le nostre affern1azioni: Divisidoenlleavoeromanifattu La fOT,ma di pr1dduzione che ha pe,;- balse .la! divisLotne ,del lavoro, ossia il lav0'ro a.sSOieiiaito,elbbe 1i'. suo periodo cbaissiico f.ra la metà ,de~ 1500 e ti! 1775; c,,p0ca i:n oui ,pr,1nciJpam.l ei1tte si .svo~e e s-i·(Perfezi<Onò ka nnam,Lfattura. sua vo\iba rende meoes.saTi,o anche Quello 1detl1caipitail; ;costa11re 1Per l'acq,uisto di surumemi, amr,il'i.,amento di loca:li, mattePie JJ)r:fill er,WC. tL'.a.OOLllmu·!.a.nio.1n~erC©reissiva cte,t ,capnuaileoooonreirute ial ,oapit,arl~sta è per-ciò un.ai ~cg.ge impooba .cLail -catrarttere t-eonic-0 ,oo!,la mam&fatbma. tL' ortgi,nie <leHI,amaini,iiatturia p.re.se.nta 11J1 ,duplroce ,aispeMo. Da un lafo ess-a .ha nrlzio {Jluamdo ope,na,i eselrdta,nti mie• slieri diveii i \~e111g0inoooaupat-i da ua sv'.10 packJ1one per .!,a p,roduzion.e cli lbna so1a ,meroe. ,Tn que,sto oa,so i,I .mesbiore di ci.a.se.un ope,r-aiio viene ,n:,doho a s-emp!,ioi OiPelra· Z!cmi Da1rziali rmett.e111ti il mcSILiere stcss,o, ,non ,e.ss,endov,i ,bisog:n1v ieh' •esso vein_~a ,eseroDtato in ,tutta la ~ua• e,.sfe.n- ~l'.one. Supponiamo .inifabti un I,a1bor.ait-0rio pc,r 1Ln faJl:Jibri•caréomedi ,canozze. 1Lt ca,p ;baiis fla ass,u me wn gna,n 11iu mera di Clperai fu-ai cui ,car,ra,dori, fabbri, torri'.:ori, seL:,a,i,ver,ni6ato.ri, ecc. Og.1111110 di cs..,i, ?, :,-eco,n·da ci-elmesti,cire. com• p:e nr.,a ,pa,r:s: .s1pe-cia,le de!Ia ·ca.rrozza, che ,poi unita ,alic' alth·e -compic1L:i. iJ proc!0r to. L"op,c,rai ù int:ir,t0 accuparo a 1>rodLLrre s-ci111prelo ste ,o lavoTo vieHe ma:1 ma.no p-crde.ndo :·.a.oitud:11c e la oa,1x1.cità ad oseird,1,arc il prOl)rio mes,t;e.rc iin tutue le sue forime, ma ,d'al1,ra p,.arre l sp.e,ci,a,! 1tzza hn una •sferra .più risttrett,a ,di ope·raz',an.i peT 1Jc qiual,i 1aoquista u.n m~gigior grrud0 di celeri,rà e idi ,perfcùmc. T.:ilc .<',pecializ.zazio1;,e co.ll' anc1a.r del •,emip,o determuna Llll1a ,di.visione de'. la- \"C,ro .a,nohc fra g',i o,pe,rai del'.o ste.s o m~t,e,re, e quf.n,di. riiere.ndoci amcora. rn• esempi0 de.\!ai ;fa,bbrica-zione dcJJe ca,rrozze. i: lavo1ro dei caT.riaè-Ctre, ,del fa'blbro, eac., ohe hTI princi,i;,io vein:v1a esc\g-uj,f o per i,11.ter-0 -da ul'o s~ess'<) ope- :-21'0. viene i,n se,giui,to su'ddiv•i,so in pairti. oronLma del'.'e q,uaili aiff~d:c'ùta ;:i;d un orena.io spec;;a!~,zza,t,o. Ttl •processo 'J)ro·- dt~t tiv-.) i.n -tal mc.do nag;gi111n.'lH,lc ma,~- l'imo di cele,rità. La ma111ifaittr1.1:pruaò ùno.ltre a vere 11ill• ,a 'itra 1anlg he. ,con.sis tclr:i1:e ~:l(!,i!.a \r~ttr 1:eme, in u,r:o stesso '.21bo,ra1orio, idi mol- :i artil~i,aini. og,rnmo -di ew: irrno2,r,i•1oa b di ir.,iziare e ocn.du11re a teirmine u,n da.to i:rodotto. f.n quesito ,ca,so. che è . 1 ,a ro:,- ma p.iù .sennpli,ce e nudim3n.t.aP.e .de.ila m.:iirffattuira ,no.n cisi te ~,p,ed,alizz,aziane q,è di--.r',siome del l•av0ro. Be,n presto ?C,rò a·nche in tali labc,rano:ri s.i ia s,e.:11ire ·,a ne-ccs~ità ,de,1 '.avoro ,~poc.~aiLi½z.a• ~o. per a.ume,n,tare I.a ,pro,cf.uzione, ed aLdo:na ,le• via.rie oper.a..zi:oni ohe eigni sim- ?:OL) a r1"1~iar.oocmn,;va pre-ce,dern.te.me.ntc vei!wc,n.o su-ddiYisc e sep?.rate. La .merce ,oe,~sa -così d'esse,re prodotr.,o .:ndlvidu.a::,e -pc/r di'Veir~w,re IJ)rodotto , còale di urna r-ru11\0~1e,dli .airtigi,a'11i: « .(),:rahrnq,u-e .s-i:i. pe.rò i.I ,punto di .pa1nte,11zade!'.a 11121n;fui!,L't1ra. la <:11afvrm:i ·def.ni 1;v,a è s-cmp,r,e quel,la d~ un Oir- ~:i ni~rno <li ?roèiuzione 'le c,ui membna <-o,no ,1omi,ni ». La divisione -del ,!iavm,o. i,ndisper,sabile ,ne.Ha mar.l'fattur,a, ,pnQC!.ucel,a necessità ·ecr,ic,a cl' V!l rJ!.ces,airn:,e a•umc1tto de' ,r.ume-ro •deJ;li ·0pe-r,,1i oocupati, ~n Qt",'.l1do i! ,numero 111;,i1~mo 'cli cs.,i che un c.a•pi:'a 1,'.. ta ,deyc, 'mpieiare nieil!,a~1a ~: 1.d.u.uria gtli vi.cne impci.sfo daila .ste.s- -=a 'nf.roc!uz.:ri:1c c)e,J.la c!!ivisjone dei la- \'r1ro: oome consei.2:L:e,nz.adi tu•T•tvciò ,9i rer.cle ·•,.disp{',11~.a,bi.l:e'.aumento del caJ}:k1.:levarila,bi!,e. r,.c,r 1.a compe-,r,:i di nuova fC1rza di laYoro. aumento che .a 1Que ba a:ooumularzj'()ne del oarpi,lìa.!.e, cd.me ,aibbia!lTlo ril-ev,ait,o nie>; preoeidenrti r~umeri, può avven.ir,e ,siollbanltlù,i,n ba-se a ·na prqdiuz~arie ,di pLusvalare, ossiJa di !av,oro nian ,paigaito. La ,di'V'is;Cdle ,deil i,,ruv,orodaite Je ,condiz:t,;1r.li.sto-ri•che de,'. ,suo avve;r,airsi ,non potev,a ohe 1ais.sumere Lai f.onna cal}~taListi-ca, sv,ihi,p,pa,ndo ,i.a forz;a: produttiva a vaintagig-io dei padroni ,e ,un danno dei tiruv,or,aitor i. Ess.a rdoveVla ,ore,ame sempre nuo,ve oondizi:'ùnì ,per ,assiol.llna:re ,il domitni.o del oaip.~La,:Fi<sota))Ta i uoi ,dtpem,de,nti. L, ,mainnattm,a, ,diwrian,te iJ peri-Odo in cui ,r.i!l11asela Scirana -preldomj,n,a,JLtedellla p.rodiui:,one oaipita'.ilstiica trovò varri osra1cc1li.aJl'.e sue ,tenidenze. IPt!Jr cteovmpQne,11jdo -i mestieri, ·essa nc.:1 ,po.tè pe.r quost,o pyesdn,dere dall'ab:l:~1à ctclìi'opera,\o il qu,a,:e pel!",ciò.trovò ~cmpre u.n.a p.rqpr,i:i forza ,di resiistemz:i ,c!a c.pponrc alle e,.sige,nz,e del ca,pibaile. L' ,rubi.l.Jà del me,sticr,e rhm.ainendlO qui•ndi un,a dde 1baisi cLe,1,1,.parodn.t2iio~1e msmifattu•ricr1, dbibLl1tò i! caipitailisfa a :ott~1re .~11cess,a,nt,e1111entco,ntr.o i ~uoi ope,rai i qua,li. sal])e,ndo dli c.sseire necc&~l'.l•ri.~.i ,fii!Je,llav,ain.o .assai s.pe,sso aMe s-ue 'lmJ}osizi•vni. La ma,nifaittura, .ma.lgr,aido •~i suo ISV'Ì· luppo. non r,\us-cì pell'ò .a,d ,imp,a,d,roni.r~ s.i di .tmta la J)lrodiuzio,ne scrci.2JLc .nè ,a s.oonvu!.geir,Ia i,n bu;tita la· sua ,priùfOITT!dità, oo ì ·da <l'eteirm~•n.aire La scolll.lJ)a.ir.sa di altre forme il}ro.diwbt-ive, fr.a, ouli l'ia,rti'sÌJa· 1 J1ato, ohe se.g-ui1t,a:mllio uruv-eioea vivere ,fi is,uo fi~1rnco. Pe,r u:•tàmo so,rsemo ,g1na,dualme.nte n1u·0vi bi.s,og,r.:i dL l)!l'Oduzio111,ae~• quali essa no,n fu in ,girad.o ,èli. soddits,fa:re e ,ch,e re, sero ne,ceStSJaTio,un ,più perfez!ornato si- ~rerrì1a pr0duttivo: 11a gria.1ruct.iendu,s!:ria. Ou{',sJa dovevai i1no1, rlire off(ire i·I va~1oagg,•o di e,lim\nair-e del :t:utto .:a possi,bi.lità ,di mc;~l(,e,nzia 1dei1!,a nna.ssia. :1avc1raitr-:lce contro il ,PT;nc•\pio ,domin,atore del capitaJl'e. 23 Vittoria socialista nel Cantone di BePna Domenica u. s. nel Cantone di .f1erna ebbero luogo le elezioni al (;ran Consiglio. Le elezioni furono fat!e pPr la prima volta con la propor-z;,·,iwle f' seqnarono un brillante SllCC'P•:so per il· Partito socialista. Il n!wlc uumentò i suoi eletti da 4/i a r,1 oc,'ll/)(tndo il secondo posto tra i partili politic1 rappresentati o.l r;ran ( onsiglio. La rrtppresenlanza più numerosa l'ha il partito aqrario conservatore rhe /;n 11() e/Plli, cioè tre di meno r1i 1:urmt1ne occorrono per aver ~a n;,Higi nro n.rn assolu la. · Dopo il Partilo socialista. viene il Darli/o c/emocralico radicale e quello progressista con 38 elelli. quello ca/folico con 1li, il grritliano con 1. A Berna r:iUà i socialisti hanno conquista/0 19 seggi su 35; hanno ottenuta cioè la maggioranza assoluta dei uoli. Bb·iliotadcealPartiStoocialiIstataliano ZURIGO, Mllltil.Pstrasae,_ 36 « 1) li Massa fu ierito da un col•po cli fucile da caccia, e per un caso sciaigurato proprio agli occhi, mentre insieme con altri fascisti armati cli fucile e di mosclletto, si era recato a bussare alla casa di un conta.cli1110u, n certo Amilcare Scopsi, per eseguire una di quelle bastonature. con le quali i fascisti riescono meravigliosamente a far odiare r ltali::i e il tricrlcre a coloro stessi che ancora non hanno una qualsiasi cagione per i;:1rlo. Dal!· onesto e lieto tenrativo iascista. nacque nel buio (erano le sette cli sera) un conflitto con altri sopravvenuti in cui il Massa \'uon, puhh::cazioni ùell"Editrice • A- Suchert: Santi maledetti perse g-li occhi. Niente enucleazione, \•a•.it;. clic 1.·t 11oct 1·a 1 ·11· A. fr. 3.- ~ J1 l 1otcca. o re Baldcsi: Prrchè il mondo è niente ferocia, nessuna belva umana: fra,1co cli p0rto. 1>cr chi imia il denaro ur.o di quei soliti conflitti in cui il anticipato: · povero Paolieri: l" omini e bestie torto sta s~mprc. e chi _non lo sa?, .. \L\1.\\'.\CCO sociali::ta italiano del ([alla l)al ·te ,clegl·1 aggred1t1· Ravizza: T miei ladruncoli ' ' · 1922 fr. 3: compre-so quello del 1921 ?) l 'e flts·ast IO f s . · ( 6 Zibordi: A1· fa11c1·11ll• « - n i a e va, roso a Cl- tr. -4.50 2 \"Olumi di oo pagine ciascuno). • sta era ... un disertore (diciamo un LABOR: Fioriia di canti socia.i di-ser-to-re) condannato condizion1.I- ir. 3.50. Elcg,nte voltime cli 32 4 pagine. mente per tale reato a tre anni cli re- Sinclair: 100% Storia di un paclusione militare. Posta que ta sua triera fr. 4 .50 Brante: Saggio storico sulla Ri1·oluzione Russa Bucarin: .\. B. C. del comunismo benemerenza patriottica, rifulge an- Gorki: La mia infanzia cora di più nelle autentiche lJelve 11- M. Marx: Donna 4 .- Trozki: Terrorismo e comnrui.- mane la loro qualità di falsi cx combatlentL Ciò nr.11 ha bisogno cli dimostrazione: sarebbe idiota e cretine. direbbe il duce, ~pendere a tale proposito una sola parob. l.atzko: Comini cli guerra Brocchi: L'isola sonante Il !abirinlo La coda del dia volo ],."antico inferno » li cayallo della morte • I sentieri della vita La bottega degli scandali .\more hcffardo T.a g-ironda .\qui e Cuiti 3 ,50 smo 3.50 Radek: Dittatura pro1etaria 3.50 3,5° 3.50 3,5° 3.50 3.50 3.50 3,50 3.50 e terrorismo Lenin: L'estremismo malattia d'infanzia dc: conwnismo Hevesi: La necessità tecnica ed economica della Rivoluzione mondia,lc Bela: Szanto: La lotta di classe e la dittatura proletaria in Ungheria -o-- » 3.- > 2,50 » 2..- » 2.- » 2-' » 1.75 » 2,50 » I,- . r.50 ~ I,- » 1,50 « C0ncl11sionc: il fascista disgra7iatainente acciecato con un colpo cli fucile nella notte mentre si <lisponeva a chiedere ... un bicchier d' acqu::i il un contadino. era un valoroso ed entusiasta clisert0.re che si recava ad impartire lezioni di italianità agli e, combattenti cli Carrara. Chi piì1 di lui ne aveva •diritto? Cuor mio DostÒjewski: Delitto e castigo 3.50 e 3 _50 'h1 acqttista meno di fr. 5 avrà lo ,conto del ro %: se l'ordinazione supera i ir. :, otterrà lo sconto del 20 %. « La rarola al Popolo d'llalilt ». Alto llì, signori la scisti! Rispondete alle vreci,Se domande di Voce Re- ( 3 volumi) > L'idiota (2 voi.) , L'eterno ma rito , PtLbblicana, se potete, o rettificale Povcra genie c11rnntoa11ete /Jllbblicato nel ,•ostro Barbusse: l.'infcrno giomu!e del[' 11 11. s. Di qui non si » I; fuoco sca1J1,a. f specificate bene. Chi:irczza 6.- 4.- 4,- 2.- 3.- --0Fer ordinazioni servitevi cleL'e pol<Ìzze t!i versamento del!'~ Avvenire d<'I La\"Or~lore ,, Zurigo, Conto Chèque ".'i. VITI3<'.:46.co~i rispa.rmierete la spesa del vag-lia pos1ale.
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