L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXV - n. 21 - 20 maggio 1922

~NNO XXV. A. P. ZU.RlGO, 20 MAGGIO_1922. ' SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA ====::;;.;.......;-=-=:;.;-=·-;:.;-:;;-=--=--=-:=-===-=-__;·:=,.- --=---=~~~~=f~~ "'--·--·------===-~-~--==-=-==--...:..·=====:=======-i -------------·-- --··------·-·---- -,,----------.-A-B-B~~AMENTI PER LA SVIZZERA PER ' Centeaimi x5 la copia Conto-Chèqu~ REDAZIONE: AMMiNISTRAZIONE: 1 anno, fr. 6 ,-; 6 mesi, fr. 3 ,-; 3 mes~ •JN NUMERO ARRETRATO Cent. 30 . N. VIII-3646 UL.' lnentrdcelLaYoratore.,,. Znr1do 4~ Commissiona EsecutdivealP. s. I, a :i~:,~~?..',~ I PER L'ESTERO: I anno, fr. ra; 6 mesi fr. 5; 3 mesi, fr. 2,So ====-====================-==========· ===i; =:::=-,,=================_I=_..:.;================== Il fronutenicinopericolo ? Og:1i grido contro il pericolo di m:irte contraddice ai fatti Ta'e, J>Lr -ommi ,·api. i• comuni ·,i_to Da alcuni gi,or11i si le,e:gono hrufte co:;e 11ei 1;iomali lJI0letari di 0Q:1i f)aese. I riformisti d'lfalia e cli fuori llOll l,an,10 molta fiducia nel fronte uni• co, latta tli grupvi che la pensano in modo tanfo diverso, e 11011 nascondono la loro avversione a un fronte unico con certi elementi commiisli estremissimi. L comunisti, alla loro \'Olla, 11011 si esprimono in tono differente, ma continuano a chiamare tNulif ori e \·enduti quegli stessi sociaJisti d' altra tendenza, coi quali dicono 1·olerc stringere il nuovo patto: e ancora ieri r altro lo stesso Lenin pubblica- \'{[ nella Pravda un articolo, che, ve- ,rrmente, non era fatto per destare molte speranze. Come se ciò 11011 bastasse, ecco giungére la notizia che la riunione indetta per preparare il prossimo Congresso internazio,wle dovette essere rimandata a tempo indeterminato. Come è noto, la Conferenza cli Berlino cll"eva deliberato, al 5 aprile, che una Commissione di no,•e membri - tre per ogm11w delle tre lntemazionali - dovesse radunarsi al più presto vossibile, per decidere intorno al wossimo Congresso e iniziare i necessari lavori preparatori. La nomtna dei delegali \'enirn lasciata ai Comitati esecutivi delle tre Internazionali. Ma, mentre l'/ntenwzionale di Vienna e queila di Mosca nominarono su:bito i loro delegati, la Seconda lnfernffzionale non si fece ma.i viva. Al 21 aprile il compag110 Adfer telegrafava al segretario della Seconda Internazionale, Mac Donald, domandando se si potesse conrncare la Commissione dei noPe; e Afac Donalll rispose che i delegati non erarw ancora stati scelti, ma che tutto era in ordine. Allora Adler con,•ocò la seduta per il 5 maf{Kio a Diisseldorf. Ma ecco Mac Dona!d televafarK!i che nei /JrOssimi gior11i non ,,c\ichi :icr,i~tono a dire che gli arre- /JllÒ /asciare l'fn1;hilterra, ve, cui ~tati ,0110 i111~0ce11.t.i \neon la settimana lo inl'ita,•a a com·ocare [a Commis- <corsa ùhra1no,·ic. Dan e :\lartof iiuhh"isiane ver il 21 /11(lggio. cavano nella stampa ~:cnnanica ccl auEPidentemente la dilazione era ,triaca 1111 proclama. con cui parla,·ano troppo lunia. E poichè non si pote- c'i nuo,·,· inaudite JH'rsccuzio11i contro · t.ii incarcerati. alcm,i ci'Li qt;ali ,0110 in va aspettare ta11to, Adler co,n-oco , ~nz'{tltro la Commissione dei nove ,,si;:-:ont· ii.: tre o 111 attrn ?.lllli. 0 '~.zà cJl,aO c-ontro---<l~ )~:·l, ; '-;a. :n=;,:;,~,.r lt.,ct7"1, per il 7 maggio. Ma anco1a ww. , o/- pr0cedirncnto gi,HliziaTio .• \nzi. quel prv- fa Mac Donale! ritelegrafò che era c'ama paraYa rii 11110,·i continui arres:i impossibile. ul e,:·ii. Perchè c1uesfa 11uova im1Josstbili- Yl, uno ora ,e c1~: 1,roccssc. che co- {{Ì? Mac Donald nel suo telegrmn- m=ncicr:"i i: 23 mag0o a :\foqca. sarà iatma non diceva nulla. Il C0/1/pagno t:, p'cna i!tc,• s;r questa cloloro,a tragcAd/er, però, venne a sapere che la cl'a de· ;i~o'ctariato ri,·oluzionario russo! Seconda Internazionale non ha nem- Come è noto. sul hinco degli accusati meno proceduto finora a!la nomina ,iederanno --13 social-ri\·oluzionari. dei suoi delegati! Ilcollaborazionismo In ,•erifà, tutte cose che 11011mostrano eccessiro entusiasmo pel fronte unico; del che, del resto, 110~1 è {I mercl\'igliare, Qll((/1clOsi rico rd i il seconudneox•minisstorocialista conteg110 dei deleiaii della Seconda Internazionale alla vrima C onfcrenza preliminare di Berlino. Così, ahbiamo dalt una 1wrte comparrni che continuamente si sforzano (Ìi dimostrare l' imvossibilità e l' inucilitd del fronte unico; dall' altra parte com1xIgni che continuamente lavorano per acuire il dissidio che innegahilmenle esiste tra i vari partili proletari; da un'altra varie comvagni il cui contegno fa quasi credere che essi vogliano addirittura sabotare qualsiasi azione mirante alrinstaurazione del fronte unico. Ma in mezzo a tutte queste cleplorcvoli manife fazioni abhiamo anche ov1i giorno, ogni ora, la manifestazione sempre più chiara che il fronte unico è necessario, è indispensabile, se si vuol ,•incere la reaSenza ,·olcrci 1ddentrarc in nuon~ di- ,cu,,ioni. non ;,.appiat:10 resistere .illa , , ntazionc cli ri-1ortare qui a11 cunc parole, •cr;tte recentunentc da uil socia1clem0cnt"co trclc:co. IIeinrich Stri,hel. Lo Strohel. che fu subito fra g-li a,·• ,·crsari clel'a politic:t guerraiola dei soc·a!demo,ratici. che fu tra i p~imi a lottare a· fianco della Luxembur~. d, Klara. 7-etkin e di Franz :'llehring-. e che. dop"' ~copniat,L la ri1·oluzione. iu anche. Jl<'r q11a!,!1e tempo, insieme ad ·;11ltriindipendenti. m;n;stro della nuo\·;, repubbli<:.a cli f'ru<sia. ahbanclonò poi g-J.i indipe11dcnti. di cni non approyav,i 1?. politica • neg-ati\·a . e na<sò 'lii socialdemocratici, che face,·ano. ,econdo lui una. politi<?- positi,·a. rea· t>. ,. zione. partiti horghesi. andarono al potere inRisogna dunque che i /Jroletarf, s=~m<' coi rapurescntanti <1"112g. rande inche i la\'Of'{lfo1i 1101S1i stanchino dal cll!stri-;,. dell'a'ta finanz:a.... Ora.. tutti sanno ·,, che co,a consiste-tic poi quella politica positirn. 1eale. I socialdemocratici si coafr(zarono coi chiedere questa unificazione, {liso- F.cl ecco ora che cosa ne 0 crive iO steSrrna che essi insistano Presso i capi -o Striihcl. ~lei partiti; bisogna che, al ca o. SI ~ ... Per quanto possa essere necessa•ria uniscano anche senza i capi dei par- ,ma coalizione socia·ista con partiti bor. titi. g-hesi. essa perde ogni senso e c,gni valore per il proletariato non appena i miIL PROCESSO nistri ,ocialis(i si tro\'ano di fronte a una comnatta mag-gior:inza borghese, fa quaJe fa tenacemente passare soltanto la sua volontà. .\ llora la coalizione con una r,1ag-g-;oranza reazionaria non solo non r('C:1 ne,sun Yantaggio a' Socialismo. ma clanneg-~ia il ~ocialismo. ro-Yesciando su rii esso I.a, respon-abilità per una politica sbagliata, insociale e antiproletaria. E allora un tale stato (li cose paralizza le i"r,(' nroletarie. inYcce di sca~enarl.c_ contro • I social-rivoluzionari . russi In seguito a· voto espresso dalla Con- il prol,lema <Ie:!a colpabilità dei socialforenza dei!le Tre Internazionali a Ber- ri,·oluzionari nel 1918 come problema di lino. il Gon:rno dei So, iet ha concesso c,·cnti accaduti in una fase. oramai suche 21 procc5so contro I social-ri,·oluzionari assistano rappresenranti del':i. Seconda Internaziona'.e e dcll2. Internazi0na.le di Vienna. Il Go,·erno dei So,·iet ha inoltre concesso che ~-i accus~ti s.ian0 difesi dai seguenti av-.·ocati. non russi: :'11odigliani. Thcodor L'cbknecht. R0scnL!"ld. Vanclern:ldc. Boncours. Va11tcrs. Heud,!g-uest. Gure,·ic. e da; due an·oca'i rassi K0nijakoff e Suchom:inof. li proc,sso. che com:ncie,·à 2. :\fosca al :23 cli questo mese, assumerà qu'ndi. anch<" per l:i. prescnz.a di tanti uom:ni 1,nlitici 11011 russi, un·imponanza ,·cram<!ntc in1crnazionale. -\p1,unto perciò crediamo opportuno nrenre qui per sommi capi !"accusa di cui quei ~oci:tl-ri1•0:uzionari clchbono ri- <pon<lcre. Come è n;1tu-alc. riferiamo, ~<'nZ,\ prom;nciars1. L' tto cl: acc1.1,a. fon1H!~ato dai hn"sce- "ichi. d;ce: perata, della ri\·o\rzione russa. La ques:ione se sia I eto che il Comitato Cen- · ~alt ck· f'e. nito dei social-ri,·o· uzionari ila fatto proditoriamente assassinare capi <ltìia re•i!1hhlica sc,·ictista, ha per I., Repubblica elci So,·i('t un~ grande importanza attuale. Perciò il ~,·crno so,·ietistJ. ha dato istruzioni al'c autorità giucliz;,a_ 1ic. perchè iacc:ano una regoiare inchiea. e 1,erchè. qualora questa inchiesta offra materiali p~r un µroces•o da,·antr al tribunale -i, 0'111.io:1ario. questo procc·s~o 1·enga fatto. • I sociaiisti-ri, olt:zionari - continu.l il co1mm;cato del g-overno so\·ietist?. - ,·o;.:Eono a,·cre i diritto di <:ombattere contro la Rcpuhb'ica dei S0vict. Il go- ' l'rnO so,·;ctis.a ri,pondc eh" i socia!istiri, oluziona ~i. che combattono contro di LS-o con le armi in mano. \"('ngano trattati Sl:condo il diritto cli guerra q11a!~r:1 siano pn•si con le armi in mano. I,J go- ,·e;rno elci Sonct ha già i11 suo potere 1,;.recc'1i membri dc' Comit1.to Centrale <le! Partito Social-ri,·oluzion-Hio, ma con Lutto ciò a nessuno di essi ,, mai stato ... Un compromesso fra un partito veramente democratico e socialista e il partito de! grande capitale è, a lungo andare. impossibile. Coloro i quali cred,,no rii potere. con un simjk eornpromes~o. on·ia re al pericolo <-ontrori,·oluzion:ario. scindere la reazione. addome- •ticare la grande industria. sono deg-li ing-en11i. L?- aristocrazia <lei danaro difrncle i s1,oi diritti di padrone e di sfrutlator(' non meno g-elo•amenlc di que' che faccia L,ristocrazia del sangue. Perciò essa si accorderebbe co:-i la democrazia, soltanto ouando questa protegp-esse i suoi privileg; capitalistici almeno almeno come li orotegge Io Stato militare e poliziesco. A questa condiizone ci .; pu<J immaginare una concilazionc della grande industria con la renubhlica democratica. Ma un:1 tale condizione non potrà mai acc<'ttare un parti'to socialista. che non YO!{ 1a perdere ogni credito e Ol!ni arlt>renza nresso le ma<.•e proldarie•··· ~ .'\ntich; memhri ,lei p:-trtito <oci·?.Jrin:•;izionario. i qt1ali. rlopo ia loro uscit~ da quc~to partito. mostr,:rono per beu d,te ?.w1' che ,-ssi ser\'0!10 coi più ,rrand, •11crifici la causa cl~i.la ri,·o!uzione, l1anno irio-m"lO le au:or'•à i:::iudiziarie russe che numerosi attentati - r'u-citi o fa'- liti - contro i capi rlel"a R<'pubb'.ica so- \·iet:s,,, so:10 stati compiuti per incarico rleJ Panito Social-ri,·oluzionar·o. il quale pc--;, ne -espinse finora og-ni responsabiJit:ì. J1 Partito Social-rirn"uzionario ha spiegato un·aaività terroristica non solo ne' 19oR.• In base ai procecssi nrbali della Co11fe1·enza di quel Partito ,illla fine ciel 1920 - proce--; 1·crbali. che caddero nelle mani de,, Governo So\·ietista - questo Go\·erno s:i che i socialisti-ri\'oluzionar: hanno anche ora una org-anizzazionc S<'- c:-eta di lotta, la qua'e e,•ita di apparire in pubblico sotto bandiera di partito. '\""e1 1921 non solo ~ socialisti-rivoluzionari sta,·ano dietro alla rivolta armata di Kronstadt. ma organizzarono anche nel zo,·ernatorato di Tamhov 'a ri\·olta armata. nota come la ri,·olt.i di . \ nton0,·. littora torlo un rapcllo. ln \Jasc ad ac- F qnesto ,~ quanto andiam0 cu,c concrclL cli,· nna part~ cleg"i arre- anche noi f!"ià da tanto tempo. stati. come J lotz e· JJonskoi. hanno diretrlicendn Di fronte 1 questi fatti è chiaro che i" Co\'erno dei SoYiet non potcrn tra•tue tamcntc dato !"ordine cli attentati terroristici, essi saranno tradotti davanti al trihu:ia'.c ri,·oluzionario. Chi a, rà il coraggio di negare a questo tribunale il di- ;-;lto lll<)ra!c e< poli,ico cli pronunciare ,entcnza cii morte. qua·ora la colpc\·O- :czza sia chiaramente dimo,trata? « Ciononostante, il g-o,·et PO dei Soviet ha ripetutamente fatto capire nella stampa sovietista e nella stampa comunista dc l'Euro1,a occiden!ale e.ne la vita dei c«pi socia1-ri1·oluzionari non corirc ne-- ~un pericolo, perchè in questo processo si tratta di constatare de, fatti... Alla Conferenza di Berlino i rlelegati <lcffinlernazionale Comunista non si sono impeg-nati. pc-rch<: essi rapprcsentarnno l"Intcrnazionale e non il C',,,verno: essi hanno pc:-i1 dichiuato che il Governo dei ~o•:iet non ha J'intenzinne d: punire co:1 i1 m0rtc quei rlelilli. F, così è 1·eramente. Biblioteca Gino Bianco Lareazione battuta aBasilea Domenica scorsa i lavoratori di Basilea hanno inflitta una sonora e completa batosta oolitica alla rea- ::_ione. Q11esl'uUima r,ra riuscita a {ar sottoporre al re{ erendum una proposta lr>ndenl<" a togliere ai diJJ<'n<lenli dPllo Staio. maestri. impipga/i. ecc.. il dirillo di eleggibilità. I porli/i prole/ari. socialista, comunista P griilliano si srhierarono contro: domenira c;rorsa ebbe luogo il referendum e la rea:::inne fu ballula c;onoramenle. Evidenlemenle hanno volalo conI ro rmrhe gl' im pir>gali chP di solito ,,o/ano con la borghesia, ma questo non toglie valore alla villoria che può dirsi ugualmente vittoria prole- , . .ana. Lettepe dall'Italia " L'onorevCovalein·ae il suogiorna..le Tra i simboli più schietti delr insopprimibilità del nostro ideale, della tenacia con cui la nostra fede resist;é! e , ince su rutta la be·tialc , iolenza deìlo schiavismo agrario, io metto I" on. Cavina e il suo giornale. ( 'hi vuol trovare I' irsuto depu!'.1to per Siena, [o c1.,1chiim,11ancabilmente nena penultima sala di scrittura di Montecitorio. Quel posto addossato al muro è I' uificio di redazione, ct· amministrazione e di spedizione ciel giornale La Handiera Soe ia!ista, 1 e chi , i troneggia tra una confusione di arte e di giornali è r onorevole Ciulio Ca, ina. Le ampie spalle quadrate. il torace robusto i forti tratti dal viso come sbozza~i sul vi,·o macigno, vi dicono subito che questo giornalista è uno schietto rampolio della buona razza proletaria e che le sue mani hanno avuto più lunga dimestichezza col mazzuolo e collo scalpello che non colla penna. lo lo conobbi. prima della guerra, nelle ca,·e del Bie11e~e.La sua vita era stata. come per tutta la nostra gente, un lungo preregrinare dalla nativa tena di Romagna attraYerso tutti i centri di l.aJvorodell'estero. E. s·era fermato così, per una stagione, rra quei forti ·scalpellini del Piemon~ te, portando tra essi quella nota di cordialità espansiva e rumornsa che è p,ropria. dei ~omag-noli. li depoguerra che ha riversato nel: le nostre organizzazioni iiumane dt lavoratori anima.ti dalla volontà d1 i grandi 1'ivendicazioni, ;ha, improvvisato <li Cavina un Organizzatore che portava, come tanti altri, l' esp~rienr za di una Lunga vita di battaglie nel campo politico e sindacale e il grande amore alla nostra causa. Oggi è di m;oda. ricailcando con altri termini la vecchia diffamazione dei nostri avversari borghesi, dare addos50 ai mandarini. In tutte le classi e in tutte le catego,rie ci sono i sinceri ed i -calcolatori, i lavoratori e i parassiti. Ma va riabilitata questa catego.ria degli organizza~ori che n:1~ la sua grandissima maggioranza ci a rivelato uomini di temprata fede, eme.rsi per lo più dalla classe operaia che hanno assunte nei mome11ti più difficili le proprie responsabilità .di fronte alla reazione borghese e di fronte anche al!' impopolarità delle m~sse, e che si sono pro<ligati nelle pr()J)rie mansioni senza misu,rarsi l'orario di lavoro e senza ri-cercare sinecure tranquille. · Alla Camera del Lavoro di Siena, Cavina è staito l'anima del febbrile tumultuare d" agitazioni del dopoguerra, ~ quando venne la violenta reazione fascista e per istigazione degli ag,rairi feroci ed avidi di vendetta, la bella e artistica. sede di quel proletariato fu espugnata a colpi di cannone. Cavina, che al proprio posto di organizzatore capeggiava la legittima resistenza dei la, oratori, fu trascinato, sanguinante per le ferite, cci suoi compagni nel carcere. Ad infrangere lai colossale montatura giudiziaria che contro di lui si preparava. è venuto nel maggio del ·21 il verdetto elettorale che cambia~ va per C'a\ina la cella del carcere col seggio di Montecitorio. Ma intanto sul Senese. come in tutta la Toscana, perseguitati i dirigenti del movimento proletario. la reazione aveva rotto ogni freno ed aveva stroncato, col angue e col terrore, tutta la rigogliosa organizzazione dei lavoratori. Tutte le libertà seno soppresse. Non e· è libertà di riunione, nè di propaganda. Le amministrazioni sono <limi sionate a colpi di randello. I dirigenti, i modesti capoleg:i. e i maggiori organizzatori, debb0no stare in esilio se vogliono almeno avere salva la vita. Ed aHc.ra ecco che balza fuori, in una luce di bellezza e di forza morale che esalta tutta la nostra causa, la tenacia con cui i perseguitati, le vittime, si ricercano per riallacciare le proprie file, per rinsalda.re la propria fede, per portare in qualunque modo agli oppressi la parola di conforto, di inco.raggiamento e di speranza del socialismo . Cavina ne è I' anima, per la sua regione. Montecirorio non lo seduce colle sue schermaglie di corridoio o colla fredda eloquenza dei discorsi ben proparati. L" uomo che ,·iene dal la- ,·cro e che ha aspi.rato I" acre voluttà delle b2tt<!g1ie di masse negli orinrnti aperti e sconfinati. non s·appas iona alla con\'enzionale battaglia di. parole contenute nei limiti del regolamento e del protocollo. Cerano, nel Senese, nell"A1etino, nella Maremma, prima che di,·ampasse la bufera, quattro giornali 110sr.ri: Il Risveglio, la Bandiera !<ossa, La Falce, Il Solco. Ebbene. cogli a,a,nzi della dist~uzione. ~on ciò _che c· è di ,superstite. perché .ncn 1.a•rc un unico giornale, il giornale degli esiliati, che si stringono nel!" era della difesa. per salvare tutto ciò elle resta. per lanciare ::inco.ra in qpellc terre martoriate la parola scritta che ,·i arrivi magari di sotterfugio. ma che tenga accesa nei cuo,ri la fiamma inc~tinguibile del!" ideale? fai il direttcre sarà lui, lo scalpellirJc che emigrava per le vie aS<predel mondo. che s· improvvisò organizzatore quando alle masse o:..:- corre,·ano le guide pronte alr avanguardia, che s· improvviserà giornalista quan'd,o per servire I' ;<leale 0 ancora la stampa l'arma più •:alida ed efficace. Così da qualche mese, mentre. a:- tcrno, gli altri deputati sbrigano I~ mille pratiche che incomlbono al loro ufficio. noi vediamo l"irsutu C'avina, semp.re sorri<l.ente e allegro, affogato tra le carte a rifare e correggere corrispondenze. a rileggere bozze cl' ar-- ticoli. a elencare vaglia, a rivedere ili indirizzi e correr~ alla tipografia e assistere ali" impaginazione e al[a srampa, e di~·iger~ la spedizione e ma,gari accompagnare il giornale alla posta. E' diventato giornalista, ma è ,rimasto quel bel tipo mo<lC'A<;thou,o~ n,o, !devciito aGl'i<leale che era nelle cave quando maneggiava il mazzuolo e lo scalpello. Questa Bandiera Socialista è ropera della sua ferrea volontà e, insieme, della, grande fede delle migliaia di lavoratori oppressi e violentati dalla reazione fascista. li suo motto è l'espressione di questa fede: ... stringer le file se un fratel ci muore e seguitar la, strada ... Le sue pagine sono il do<.umento del martirio di quelle regioni, ma élnche della superba. eroica resistenza di quei lavoratori. E la sottoscrizione che alimenta questo ioglio di fede, è tutto un mosaico di bellezza morale, di dignità, di esaltazione del nostro grande ideale. C'"è in essa l'espressione di inci,tamento degli .esiliati, c'è i' affermazione coraggiosa di quelli che ~-ononel roveto ardente e gridano ai persecutori la loro fede sublimata dal martLrio, e· è la solidarietà. calda. smcera. spontan~a dei compagni delle zone più fortunate. Bandiera Socialista!, io, modesto scombiccheratore di giornali nostri. sento che nessun giornalista è capa, ce di scrivere articoli di tanta eloquente e suggestiva convinzione che !"i sprigiona dalle tue colonne, pe.rchè in esse. ogni parola, ogni lettera, ogni virgola è il frutto di uno sforzo, è I" impulso di una fede. è una vittoria superba contro la follia reazionaria che , · illude d'arrestare la ~tcria. TE AX. IL SACRAMENTO Un vivo incendio s'era sviluppato ne la chiesa de' Santi Penitenti, cd il parroco corre trafelato· invocando l'aiuto de' credenti. • Chi di voi ha coraggio - grida forte - mi salvi, se non altro, il sacramento, e dio gli schiuderà del ciel le porte, per la lieve fatica d'un momento •· Ma nessuno si muove, e il reverendo, con insistenza torna .a supplicare, mentre un vecchio gli dice sorridendo: • Don Giustino, non statevi a crucciare; il sacramento sa ben quel che dee fare, se da le fiamme si vorrà salvare ». NICOLA D'ANIELLO. Lutto socialista Un grave l~tto ci colpis·ce. Il nostre compagno SIMl::ONI 130- . IFACIO, soficre11te da lungo tempo cli una malattia ,~he non perdona, spira,·a sabato mattina, dcpo dura agonia. . . Vorre111mo scrivere di Lui, e icclele milite, parole d. oro, commozione ce lo imnr,disce. b110110 ma la Era uno di quegli umili e forti compagni eh~ venne al nostro Partito ancora sin dal 1898, dCIPOquel superbo impulso di rivolta che come vampata scosse le fondamenta del regime borgihese in Italia. La sua Idea subì scosse ira le burrasche ·della· vita, ma non si affievolì mai. E ,rimase, rimase mt\lgrado le disillusioni che ogni animo giovane s,ubisce per non aver raggiu,nto immediatamente lo <;cepo; e vi rimase malgrado le avversità, le crisi interne le diatribe fratricide; e vi rimase' poich~ r Ideale Socialista, la visione finale di giustizia e di benessere umano non la abbandonò mai. Lo ricordiamo ancora lontano, lontano., qua,ndo venne nella nostra Sezione Socialista, alla, quale da venti anni ininterrottamente vi aipparte~ neva. Fu un fondatore delta nostra Società Cooperativa, e <love non potè con la sua capadtà individuale, fece e fece molto wl kworo di ogni giorno. Murato.re di mestiere. fu con noi negH anni focondi <li lotta dal 1905 al 19l 1, epc:ca di quello sciopero famoso combattuto da noi con forza, cost:-inza·e coraggio. Anche allora f.u dei primi; anche allora non abbassò mai Ja testa di fronte ali(> rivoltelle krumire. · Roicottato dai capimastri. si occupò nella fabbrica Maggi di Kenwthal, ove Yi ,rjmase, pwr abitando a Winterthur. 1Per avere vicino i compagni e le: istituzioni nostre. per compiere sempre il suo dovere. Sortì di casa 1' ultima volta il l.o maggio: venne, già malandato, con la sua famiglia all'Elvezia per udire la parola del compagno Matteotti. In quel giorno in cui le a,nime proletarie aspirano aria pura di fede e di speranza, non volle essere meno; e venne, povero compagno! Fu l'ultima. Si mise a letto la stessa sera, un po' accasciato per lo sforzo compiuto. per non ,rialzarsi più. Nel!' ultima settimana. generosi nostri compagni che si davano il turno gicrno e notte, fecero ogni sforzo per contrastarlo alla fatale falce, per prolungargli la vita. per confortarlo, ma invano. Spirò fra le braccia della sua, fe- <lele compagna e dei compagni Hermann e Gervasini. che erano di turno. Lascia la mcglie e quattro teneri fig1iuoletti nel dolore e nell' incertezza del domani; dolore e incertezza che noi, con ogni sforzo, cercheremo di mitigare. Il la,·oro umile, onesto e fedele di questo vecchio nostro compagno; il ricordo di Lui, buono e generoso, ci sa.rà di sprone a corrwiere il nostro dovere verso i suoi rimasti, e lo faremo socialisticamente. La Sezione Soc. di Winterthur. La C. E .. mentre si 'Uilisce ai compagni di Winterthur per esprimere il suo dolore alla famiglia del compagno estinto, ha deciso di farsi rappresentare ai funerali.

• -Genova La gran con{eren:::a,il grande convegno dei popoli è giunto alla fine. Non imporla, se i diplomatici si fermeranno ancora qualche giorno a Genova; non imporla se la solenne seduta di chiusura si farà cmçorn aspellare alcuni giorni. Tutto quel che si fara e si dirà ancora in questa sellimana, sarù come gli ultimi sctluli. come le ullime rnccomancla- :::ioniche si soqliono fare alla sla:::ione ferroviaria· quando sia per parlire qualcuno. sarà come gli llllimi sorrisi. come le ultime lacrime per chi è già in treno e solo aspella che il treno si metla in mulo. tl/tro non sarà. E a Genova flll I i stanno già per pnrtire; la locomoliva lw già dato il primo fischio: il treno pu0 mellersi in moio. Verso il reqno della pace? .llolli. i soliti ingenui. lo crvevano speralo. lo avevano credulo. Com'era hcllo qucslo incontrarsi di vincitori e cli uinli in 11na . ola sfar:::.osa mzla. come erano be/le e nromellenli quelle sire/le cli mano frc1 i nemi- . ci cli ieri! Bc1rll10ue Wirth. Lloycl Georae (' !-?athPnau. Vi/Iorio Emanuezè' e Cicerin. qrwle prome~sa. quale spcran:::a! Sì. si. è vero. Son sf facevano piii piani cli qrrerra, non si orcliuano più trame cli dislruzione. non si parlava più di sterminio. E i helgi e i francesi scctmbio.vano sorrisi e .,f/.ir1!i coi fr::cleschi. e i rappreseritanti del capitale e persino un re coronalo non ,sdegnavano ~edere a banche/ lo coi comunisti, coi sanqriinari bnlscevichi. Son siamo piil aqli odii aperti di rli1e anni fa. clel!'cmno scorso ... Ma11ei cuori? Lasciamo stare i cuori. lasciamo stare i sentimenti e i pensieri reconditi. Jlfo anche dai sentimenti e dai pensieri palesi. anche dai fatti palpabili. come venqono frustrale le speran=e, come venaono distrutte le illusioni di roloro chP e, Genova avevmio riuollo sguardi fidenti! F,' uero, si parlò semvre cli pace e mai di guerrn. Si porlò cli aratri e , non di cannoni . .lfa di cannoni non si volle nemmeno parlrll'e... ner abolirli, per limitam-?- la fabbrica:::ione. Si possono dunqu<' ;Jrender s11Iserio le cli<;serlazionisullrr pace? Si parlò di ricostrn:ione dell'economia europea. mondiale: ma non si voi/e neanche toccare la questione dei debiti. delle riva razioni; si volle e si vuole che milioni cli uomini continuino a lmiorare per sa:iare insa:::inbilivoglie imperialistiche. E ouanclo si doveva venire a una conclusion?, quando bisognava pur fare qualche cosa pPr ,~iavvicinare all'Europa la Russia. di cui si vorrebbe ma non si può fare a meno. ollorn si decise cli... nominare una Commissione. alloro si decise che questa C0mmission,., si rarluni. fra quatlro se/limane, ali' Aia .. Da molto lempo 11011 si P"rlava più della capitale olandese. Se non erriamo. ivi dev'ess,,r~i gia il Palazzo della Pace universale. lvi deve essere già il tempio, di cui geqò le {OJ]damentaqudlo :::ardebole e sanguinario che fu .\'icrolò TI, e in cni troneggia o dpvrebbe troneggiare l'immagine clell' ipocrisia e della menzoqna capitalista. [,' n tempio delle! Pace eretto dai .governi borahesi! Quanto sangue dacchè esso fu fondata! Quali orgie di sangue per 1' imperialismo europeo-americano,. dacchè ali'Aia si finse gel/are le basi d'una nuova soci-~la, che rlovesse essere di pace e di lcworo! E all'Aia VOfjliono ritornarci ora. a parlare di pace. a discorrere cli ricostruzione. a tenlcire di riavvicinare i popoli. Oh, si! Si avvicineranno. An:::i li hanno giu riavvicinali. Vedete gli Stati Unili. A Genova. dove temevano si parlasse di politica. non vollero inlervenire. Ma adesso è sorta la questione dei pelroli. All'Aia si clovra discutere delle f onli petrolifere r~sse, sulle quali hanno gia posto 9?' occhi_ i capitalisti cl'lnghillerr?. _cl_, F_rnnc1a, ciel Belgio. E gli Sta/i Umt1 si sono svealiati. I miliardari nmericcrni si .<,011'0· inalberati. La grande Rep. del!'America del Nord, che 11011 fu a Genova, sarà invece presente all'Aia! La concl11sione potrebbe parere troppo semplicistica, ma 11011 è. O11e/l'intervento dell'America ora dopo esst'rvi. i ri(ìutala prima, caral~ IP.ri::::a la chiusa conferenza di Genova e la incipiente con[ercn:::adel- ~· Aia. t>a!·a,:inoanco/'ll lilla velia gli 1mpenalrsl1, rhe si rncluneranno a rare i propri interessi. IL COSMOPOLITA. PRO "AVVENIRE .. S01nma precedente [,r: 3911,65 Wa!.d - M,a~•inoni » 1,- Schlieren - D' Aadirca, l;~tù <lcl!a gu:i.ri-g.i.o~c del cc.mpalJlO Ca·va:lairi ,di Turgi » Zu•rigo - Ca1ttaneo Pjcf•ro ir. 3 - ,G. M.wr•ani 5 - G. Giulia- •to l.50 - ,B'.ag,1i 1,i 5 - ~A i~- ni I - B,e:H:11tiPaolo I - Vr-cnni Giovain.ni l - J'.!egiiibli!c 2 - B·'a,nchi I - .\l. 1 1Lusct:i 2 - é. Poti I - D. iLomil>a1rdo 5 - Dezz:i 5 - ·Alrmuzzi 5 - 1-lict.'iQ~•lbi!e -< - Ciaic. W.c,Ii 0.50 -- Bolognesi 2 - Vualtolo 5 - 2,- A'.Oegiri 2 - L. S. 2 » 52,- Berna - Ru-siconi fr. I - Patei-z,i · Lui:gi 0,50 - A,n,tvn?n~ Lni~i 0,5,0 --· Petrncohi G. 2 - Gio,ngei.rll: H. 1•- Spcrtiini Lor,cinzù l - Pi,amezza A. I - Rossi V.ictor O 50 - iBi.a,g:gi A. I - Gais,parii;1.i I - M.o ,L:i,fr:i,nc:tti l - R. iEnder l - Oremonesi Vi!itOlrio l » li?,50 Arbon - ,iV!oron,~ 0dimette.n1cto- - i cb'.h S.ouo!:i Laica per ,pro.t~sra c,)1:.r.rc ha amm:-ssèo.nei ,d/el dep'lqra,to .Pardn- >t-i ,quale socio Zurigo - ,Ainnnzzi ·- ,Pernli-n'i e D'A!ll'dre.a. augu1·.aa1,aoalla com,pa,g.n.a P{rrolini buon via,ggio e felice ri- )) )) 1.- 2,- •lù.rllO » 2.50 Zurigo - Dezz,a, 40 ccnt. che non o più ,cli ch,i s~aro » 0,40 Berna - Cooohi f,r 2 - Anto111',oo Do1menf:.oo 0.50 - A. ~c,nzi,ni 1 - .Be,nnas,ccnj Ltuigi l - SP.,v<io Rossu 0,50 - So,!,darJ G:use1;pe 2 - Giucl':ci ,..\.r,g. 1 - A. iP. O.SOIF.aiusti1•-0Cande.Liii 0.50 - CTivetl Davide 0,50 - A. Va,coa1rio 1 - 0,uiir:d Ed.mo.r,do 1 - Reunor.,da Chair!·cs 0,50 - R,o.s,si Giu,s,e,ppc O50 - Fr.amz R!o.ss,i 0,50 - Coc.chi Ali. l - E. Calzz,arni.g,a 1 - C. Mat11®1li l - E. Bona l - ,M,c,ra.ndii l - 'L Fo.nti I - A. A-rtuir,o 0.50 - N. N. l - .Ma.Tchesi l - E. s·,n::i)!:!hi 0.50 - Mor.arm~cma Em~lio O.~ - ,1Ja,rui,r,aij1oon.i A. I -- G. Erg,r.ia:tti 1 :_ Beso·zzi Am1get10 I - P. Lainf.ramconi I » 25.50 Zug - M,arr,c:hetti D01111en',co \ir. I - l.Jazz,a1r,i.ni,Mliohele 1 - ,Fe?rra,ra Gi11:,o 0,50 - $e,rafii!,i Euge,nio 0.50 - Solari if1raincesci> O.SO Sa.che.t G,iov,air.,n,i O.SO - 1Ma.soochi P;-e,:r,oO.SO- Ztarn,n6ni Pie- -rro 0.50 - P)Ona111iAn1,gello l - LamJf.r.a;n,ccmL1iui,gi I - Pe- ('.q·,a,z,zi0·,111.9e1Pp,c O.SO- Pe- -c1,r,a,z1fGui·do 0.50 - Croce ,Fe'.:oe C.50 A!dirov,an·di ,Al't•l',o 0.50 » 9,- TOTALE Fr. -1019,55 Leggete e diffondete I' 11 .A vanti I,. A.ppeudit'e dell' « A. vvenlre del Lavoratore,. BASSI F'O NDI di LEONIDA ANDRElEFF I - J: signlOll1' et id.-0iTme ? - d.(!)ma,ndò con itorno moiut.e.gg,iai:ore Abnannù iPetrnviic, 'ill.etro .~.aJ 1])()Pta. e, •n0tn ·rice;ve.nldo ris,po.s,ta, .aigJg:nt.rrnse:- iE!)be<ne, rdarimi, e cf1,e 11 ,di.ruv-0iro fii ,pOJ1ti ! Aibr.amo Peibrovic ri.ce1\·,e1molti amici. Durrante 1tit1t:toi,I ,giocno, la li)Ort.a .srride, e -r.i\Sooniamo dePie v-o1Ci. E ad og,rni .urt0, seimlb,ra a Ki1s111;aik0t•rci,he ,qua~!Otv!'O sra enlt,raito oneMa cam1e:ra pe,r ce rca11lo; si accoccc~a, se-~,e ,pi,ù ,ne.'. le·tto, ten1d'e-11do -Lurng.alme1Fte il' ore-e,c,h~.J f.•n-0 a cJ1e saippi,a., a ahi a,pçra.rti•eme la v,cce. AMe~1de. v>Jitem:de,ia1:1sicJ1SOt1. rtito il .corvo ii': tirema, ,per quair.to non ci .s.i,1a·,can-0 che I.o Nenga, a ce!rca,re. Un,a ,vo'1ta., m~:uo -tempo prima, .c1.v~w.1 ~wu,:o -un.a m'O.g,lic, che g- 1i era mor.t..1. R:ipensa1J1,do a~ -pa<;isa;to, vcd~\'a -cl·-i fra,te'.i'.i e (?elle so.reLle• e, .ainco-r 1)iù lo:1t.a,r.o, ttna cre'<lttLD ohe .g·,i ·pa,rc,va he,11.a e che ·ch·.amaYa. rnad•r~. Erano ··urbi morti. Fors-~ qu.a,'.Ctill1::)v'n~va :i,nccra. ma così pe1r-dtrto ,n1eoll'infi.n-i.t.àdei! mo11- <lo, che ,eira ,come ,se .fos e mor.to. ,Egli si;,esso sare•b,b-e mo 1rto lf):r(}SLù, lo 0j])e· va. AL!orchè, l~ntamente. si ~osse allza.- to da .:e!tro., le sue gambe avreb-beu-o v,aci•\l>aJto,,pieg.indbis.i, le braoci.a. ,avreb·be- .ro -a'Vu.to mQSS.c i1nce,rtc. s,l,narne, ,e ,1c s.rurebbe 1seg;uì,ta la morte. •Ma a!SlJ)e.Staindo che em,a vern·.sse hisOignaiva ,v,"rvere. ~id era un J)TOOl~ma.,così mi;naccloso per P.' uomo ohe •nDn ave e ìl-è .cte.nairo, n.è saiL1tte. 1n;è volontà, che Kisna,k<)ff si da•va ~n ;preiclia allia diis.perazione. :Bu:li-a !un11:i <la $è k ,coo,e,rte, ha dei pi-zzi'1Clo1ri n.e,l"iebralQct'.a, e gC\itta 11.edlos.pa.zio gemvti cosi ,p,rc!!sun1g<11!.i 1 che -se1m1Jr.a110eme..~! è:1 m'gi,i_aia <.J.ipetti soifC,ncn,ti ! - Aipri ,d~ruvo!o! - gri,da Duniasci"1 picohiair,d•J forte, coi pugni isui:l' ~to. - .A.!•'r'mcir',i~fc,ruc!o la -porta! Eg,l! s· a~.za 1tr.ema1]do e baor.co'.la-nidc. tog::i:e il carten.aooi-0. e ~c;eimpre inciampando. conre a miiPOTISai le,t,to. Drn1-i::i 1 sda. Biblioteca Gino Bianco L'AVVENIRE DEL LAVORATORE Fascismo Xci maggio def'anno scor,-o, all'aprirsi della. nuova Camera. la Società Editrice .\vanti! pubblicarn un picco!o opuscolo. contenente i p1'imi elementi dt una inchiesta sulle gc ta del Fa cismo. • ;s[and,;.amo alla « Camera anren:tel.» - era eletto ne'.la prefazione - perchè 'a riscl~iarino nell'iniziQ di sua vita. que- <tc prime fracco·c cli luce fascista. :\folti. fra i deputati. cono-scono iffatta l:uce: e ia conoscono g',: uomini che stanno al potere. .\d es~a si sono riscaldati gli uni e i::-li altri; ai suoi baglio11i. al suo calore è nata gran parte della Camera: in essa :i.,·eya cercato nuo,·o ,·igorc ,·i. tale· i' Co\'C;n10. Racco!te in un solo fascio. tutte queste faci cli luce sa1JO'ui(7m1 I . ,., ,., e 1ra11no ora a'ola Camera nnt>cra su quali torti. -u quali ingiustizie. su quali clelitti es•'° <ia ,tat:1 edificata: le diranno rp:ale ~cempio ,i1 stato fatto clelle libertà puhhiiche e della ,·ita dei cittadini. sotro !!:i occhi e con a. conni,·c1:z;,, delle '\Utorità zonrnati,·e. <ia1lc più a!tc al1c pit'.1 basse . f)11t·'l · pa~:nc. pe1·ò. pur tanto riboccami cli :ttroc;tà incnarr.abili. pure ~pin\11li :?"ià tant0 orrore. non contcne,·ano h!:<:' 1·11a piccola pane clella realtà. non erano eh<' un primo s:,g-gio. che un ,an- -::-u·!.(:10 preludio .. La documentazione rnm,,'ela integ-ralc. clo,·e,·a 1·cnire in ~e- ~"i,o: e ~ tal fine ·a Casa Editrice Avant! ! andava raccog-licnclo altri docul'H"ir: -- qua;1t.i e c1uanto terribili! - cic'.1, _.ur=~ fa,~-t,1. ancla,·a coordinando 'e Rd~zioni. ,p:\\·cntc,·oli. strazianti. che ~;~l1·~,.:-,-~n0 da O!:'ni pane d'Italia. '\fa. ,,roprio Q!\anclo tutto era quasi ·,:-0111n pc·r I?. ,tampa. ,·enne il «patto •. h !rc·!!ua. Ogni puhhli.cazionc fu sospe- <~: i clo~um<'n!i furono mandali in archi,·io ... Per poco te:1rno Come era da aspet- :a:·,i. il ?latto iu lacerato. scno'to. Xon 1h ·1n;_ ttata,·ia. \'!ora ·ta Casa Editrice Avanti! riprese l'opera interrotta. "E di ,,11c,r·opc:-a esce ora un 11uo,·o sag-g-io. un r:uo,·o ,·o!um~. e,<,o pure incomplet0. ma c,so pure g-rnndante sangue. a og-ni ri~a. a ogni parola. • ,0: rinrenclcmmn l'opera interrcl'a - fi \q~ge nella prefazione - per racco- !!lierc in una sola cornice il lugubre quadro di dc 1itti e ferocie. che impunc1111en!e "i po,sono compiere in Italia. l,;n quadro :,nm'.\ne. smi~urato. il cui ma·te11iale va. (\i .i::-iorno in g-;orno. ,-cmpre. più crc~cendo. ?. cui si ,·,nno. di giorno in giorno. ,g-(:i•.in(!'endo sempre 11uove scene raccapriccianti. sicchè ancora non. po,siamo '.)•·c•.-cden:· quando potremo condurlo a •cr:lli•ic. lntanto. però. cominciamo co\ ,fare q11i a'l<:' «tampe il materia!e che a,·e- ,·,mo nccolto a.I momento c~ella treRua. l:11 Yolumc di mole rispe'llt'abile. con ,ht: statistici che fanno rabl>rividire. Ei)')>Fc. ,in es,o non si narra che una minima parte delle g-csta fasci.s'.c. Tn fine a queste pagine il lettore trovcr~. 1111album -- tragico album! - cli sociali~ti assassinati dai fascisti, cli Ca- ·rncrc dc'. T.a,·oro e Cooperative e sccli sociali~te clistn.t'le. Ebbene. quelle fotog-rafic pur tanto numerose. non rapprescnt,1110 che un breve saggio ciel nostro martirologio. Quando i nostri compagni. quando i nostri opera1. i 11ostri contadin;_ c:tdono sotto i colpi dei fascisti. il più clelle ,·olte ~ !oro parenti. i loro amici 11011hanno te:11po. non hanno la possibilità materiale di fa,r r~trarrc l'effigie dei ·oro cari caduti. ma è moUto. se rie- <cono C;S~i stessi a sott.i•ar.s.i alla furia rle~li a•sas.sini o all'arresto per parte degli agenti g-o,·crnati,·i ... In fine al ,·olume il lettore troverà altrcsì ui, clcnèo cleg-li assassinadi. dei ferit;_ dc le Case de-! Popolo. dei Circoli socialisti. delle Camere del La,·oro. clelJ-c Cooperati,·e. in,·ase. saccheggia'te, incencliate: 111:'.l. anche quei dati non rappresentano che una minima parte della realtà rnn~uinosa. spa,·ente,·o!e. che fino ad 0g-gi ha messo a sì dma pro,·a il prole- ·ariato ita.liano. Quell'elenco è soltanto ·a sinte<.i 11111111ericea onomastica delle Rclazioni conte11utc in questo ,·olume. Eppure. anche- queste sole 500 pag:ine. anche queste poche fotografie. questi po_ chi dati statistici. pur con t11Uc le loro già airriccia,ta e((! -i·r.o~ir.:.ata, gilj siede accanto. ,,P-'~ige>i1d0il-0-ve,r o il muro. ilH· orr.o',a le g:illTJll>c e dice con to;•o -ct· irn1parta,11-2a: - Ti tdò urna. not.i.z.i~: Ka:'oia iùri ha re1So Il' am\ma. - ,C.hn K.0!tia? - -domaind.a ìu'. La -ìiag1ua gli 1 .sli 01mwe con •dim-ioQ~:à c-d ,i1n'Ce111hezzIaC:,OiJTlsee ,noo gil,i.a,l)pa,rtene&.~. - L'lhaoi. l(].i~rvtriioata! - dice [)u11,i-asci.a iritcle-n:do.- Ka1ti,a cl~ei .abitwa qui. Co.me. no,n te 111er·.c.o.ndi? EP!Ptrre i.! pairlid.a sol\fa,nto ,da tuta setti,marna. - E' mOl!1ta? - 1Ma •si. ,è m0inr.1.e01me ,tubt,i muoioJ110. '.Dtuniaoom ba,grn,a. idi Sa!]:i;va ,i] mrvo- ,lo. 1.o,gli.enid()Sj.~a c\pr:ia che le co~,rc le ma,gre s.qpraocig,I i.a. _ ro.me è morta? - ,Ccone tumfii, ili d~eo. Chi a di eh<:: cosa ,è imorta? Me .'.'"1ainn0 amumoiato ieri ;a.I ica11ìr.è. M:i -hairnn-0,ctevto: « Kat~ è ,monbai ». - !Le volevi !bene? - Sicuro. dre 11e voleJVo bene. Ohe domat~àa! ,acunc. qua:c linguaggio parlano essi già. quale quadro dànno cGsi già del-lo scempio. che 111 lt.alia ,·:en fatto della ,·ìta dei citradin:. clel!c ··ibertà pubbliche, sotto gli s~nardi. con la protezione. con la co:nplicit;\ elci rappresentanti del potere ~t?.tale 1 E tale quadro. per quanto incompleto. no1 ,·ogliamo portare da,·anti agli occhi. darnnti ai cuori d'Italia. del mondo ci- , ile. ,·oglfamo p-rescntare ai ceti borghesi meno compromessi col fascismo. pcrchè vedano i) clcliLto, perchè giudichino. Questo qnadro ,·oRliamo. sovratutto. presentare ai compagni dei paesi immuni - gli altri già lo conoscono! - pcrchè ,,>iamo sicuri che dal'lo stesso s.angue dei fratelli assas~inati. dalle cer:eri delle org-anizzazioni operaie incendiate. germoglieranno nuo"i fiorj di ,-irtù socialista. di fede e cli sacrificio. oggi per la resistenza. domar; P"~ ·a Yittoria •. ( 1) Fascis,mo. - Inchiesta socialista sulle g-esta dei fascisti in Italia. :'-1 1ila110. Ca«a F.clitrice Avanti! Volume cli 504 p;i~ò,1e. con I q illustrazioni. Lire 7,50. Sull'emigrazione in Russia Tc-g,JiJ0110 da•l « Bc,:'c!f:.no » dcri'UHi:i- .-,-;tarli? <!i :\l,!a1110: SuJ.a Yainta~a pùhsih'!.:tà che ,: r.ostri operai ,J;.o,ssaino t1N,\'all'C ooC,,::,a;mCr.to j,n RL~'l•·'a. 2ihb:21mo :,! pein. kro di Ccerin, che c-r:•,'ma ,wJ ,r:o.s,·,ro. I ·~·,11.n-aii\ a1.·,c~ù1°,,a1rc1:·I() ad ntna ,partcc',pazi-:1e d◊:J' Mara 0011 -proçri operai ~poci.11listi ali,!' c,p.:,r a ,di ,r i .:òO-t,ruzio11e1 de.:·-a R,u,<.-:\a. Q,1.?0,',: 1POtr'~bbero ,sserc !ie ror,•d,;zfori idi quec:ti seq)c-rai ? (·°1..~~,r!tl rr;s;petnd'~: « [1n IJ;:)i:e-ra'.:en..,i ,cenohlamo per la ricosJnuz,:cin~ ,<;x,nc,mvca de,Lla Rus~:a .la 00Ha1borazione< e,cc,r;1amica -cte,1re-stero e t' .atutO d'.el! ,calD·la'c stra:ìie,ro, ~·a che si fon:cJi ~ui:~a :f>'.ìmJl'cip:l-z•,:,nc di .soe:et.:i mi~,t,e ,o cLi· « t1rust •· o ,;:or mezzo -di ,c,once5S<iiani. L' ai1uto idei tecn;,::li srra,nicri ci sarà arr.1:1hcnnc,:t,o ur,:,:e. Qnanto a·i'a ycnuta 1ér 0:pe.;;ai s,trr.a-n,ieri, e1Ss.a è possib;- Je ,e ir•oi ,de.sùder..arm,) molto c.hc av,vcr.1- ~a ,e !',aira,:11n,ao,d,e,m,piutc a.:01mc ccirdizio,:ù. « Le pr,:ivaz·nni -ciCi n1os:1r: Ctl)c.rai so- ,no il •r:sctHaro cY. qu21tti0 amni ,di blo::00 .L' ,d~'.-le ,':0-r,cbicini ,;Jei,-o..<..lS1S:1111c ,de.:.·.a. ~10st.ra oc.c,,:,cnnia. 6 se s.a.re1bbero 1,~.rciò n1 'C!l!,) 1du,rc per cy;erai st~·a,niC.ri iche veni.< 1.:1ro1·.11 ,Ru,<o~i1 com !o cc1po èi' ccnCCl'rretre .al'.i!Ja s,ua r~costmuzior.e1 e vi i.nc.0t,i'1re:e.1d:,b-e:ro de,!!e ,c,::m,cilrzioi!1 di vo!ta ch~•non 1h,a1rilJ.o,mai oono,__"'C·uro e oh~ Mn ,pr,e::".10 h .soarai;;gere,l:J.bt•ro. Albb:,amo già a.vwto u,n esempi,): degli o,perai ~t.ram~e:r,i -y;emiva110 k1 Ru& ia .s;perar:xlo di rrovarvf wn,a ocni,diizi,c,nc m'ig-lto.rc ohe ,~on a•vesse1ro a!,trCJ\·e, ma si vedeva,no :p...shl 11:>eopn e1s 1.o ne'!c com,dizio1i cst.remime-11,tc :dme de,!• 1a vita ai"ltuai:c; ~,i sco- .raig1g,ia,vain-o,e m0il:ti s-i ,r,ivcJltuva1r.o co'l· n,ro d'. "1d· ,con se,nt:imernti o t~li. E' duncrue ,:;1as.s'1bi'lce ldt ndieirnb1,:ic in•tr,,)durrc Cl?etrai sbr.ainieiri i'in Russ·,ai olta'T!,',oquan- .do si ~.iia,no oreate IJ)e- 1 :oro del'!e co:'tdizi,cmi ,d,i ai'.foig,gi,o •.! Q1ua11:Ksloia ga,r,an,fot,; l])Clr,Ll'Jl ·r•ampo1pi!10Jn.nnig,a-to i l 11:fOr.njm~nto 1d-ei vLv,:·.ni ,e fairr,i•vo ,di tu-Ho quamo è ,r,e,ce.ssa:nio pew r e,sj, tcnza . .E' quirnai ,nei)es.sarr~.) ~n ,questo ,ca;so pre-pa,-,a:rc ,a,'.ou,ne·,1oca:lità o aflou.ne o,ìitTci::1e1 <! canc,:ml:ra•ne quets,ti t1pe:r.a,: s '.1r.ai! 1 ,e,r,i, dqpo éWCu,c a -ioara :,o fa COdLSC..,~1<1l1i,a :n.11 to q,uainto ,è •loro ,11c,c.essairi,). (111 qnc •. te '.ocal'ità. « Bi6◊gi1e1r-Gbbe 1du,1x1uc clte h: ~ooic, tà stiran1iemc ,ahe voLe,s.seino i·nvitare opeir,ail-sitma111,:e~-rni•,queste o,iiEc'•ne ,o ~n qu,esli br,r,):iOri, o;:1reinlcJietsse1ar0 lo.ro ica1rk)o ],a cmga,nizzazic,ne rdei ·ri:ionni.me11,1i e !a oc,rnsecgi:1a,d'i tu"tto ,q,uanl10 è neoessario 1i:ie:rlJ \',ita ,e J]e!r !la ,c.re.:\.Zl:,c1ndel ,a'bitazi-cm-i.ar-la·tte a'i ,bi az,ni ,det 61li ,)pc,rai s,:esi. ,U11.ahmn-:.,g,r,az,fone di.s,0irga-1:ina,!a cd n:i,divi1dua.lc1dctgO,cper.a.i tranleri in Rus• s,'a d,evc e,s,s'C<rea~so:•ui'clme,nrc ~ 1nsat,'.L L·,:•111v(o,d,i ,qperai stra111i·cri i•n R1us- -la n,an può farsi eh.e rdo:i}O un !.a:v01ro ,p-reipana,bari.o. Qu-aujdo cio.è -le con,di~io,ni ohe ho il~ldi;cate sia,110 staJie orea,te ». E'1la I' os,se11vaiv,a ,con 11u•n •L'lliliiifc,r,etn,za stt\pi\d.a, 1d•ù011dda·rnld.ao gir,~1. gaim'ba. Non sa1peiv,a IJ)~ù idi ,ohe 1Datriarn e s•i ~or• zaiv.a a ,g,aai11dlairl-0 )in mooo da: ,cl!'m1CtSLnarg,1t 'il suo amOire; perciò aimmàocava le-gig,eir,mc,n,tce clril1a,va g:; a•ngo.li de'h: ~ro_ !'if!! .~al!)b r.a. 1,1 g,\o.rno è i111comir.1cia-t0. 2. Qt.eL giorno, Lbllsa,batLOa ò·l f,reid<J,oera così i,nten,so eh~ .mli ·t.t1>dent-i 11011erano amldat1 a souo.La.. e le cor e era,rl':) :tmrie ,riman,d.aroe. •per pa.irnr.a ,cli e i ca1va,~li air111ma1Iia,ss.etro. Nwtru~ia Vlaldi-mirovna us-cei:i<lo •dal- :· OSJ)i,--,1\0 <l: matem1 1ità. si maill~n·ò ve- .derido dte ;g-ikì. '1mbintvni1v1,ae 'la 1via lilmg,0 li lii1nmc ,e,na dc erfa, 1,c, u11,oaivrelbbe os.seirvaito tm-ia g-i0V,al1Jiel, icon un bhmbo 1d:r •seli g:;00111i ,arL 1braccio. Temerv,a,, .aopC111,a 1V01rpaita ha ,s,og,liJJ.clic 11111faO'ILa ~nter.a, ifra cui ,suo 1Pardlne, pairaMi~ e q,uais-i cielo<>, 1gli .stud'etlù!~ g•li u#:ciaili e le ·si,gnc•rrn-e ,di s,ua oonos.<:,eÌ[l:za,11a' co.:,- gJie -e ,cm ©(:Id.a ·e ,ìi:..<;,c,h I, mositranlldo- ¼I ,a cfao e 1d~oeo:{do: « Ec.co b gi◊i'fartte ohe 1 ha ifa Lto Me sei da1s i gin,n,asia~i. etti e)ggi • • e 1er1 ,Cos'er.a il qJro!.etaria:t,() ,primct clte i,! P.airtito Sqcia;list.a sangesse ~n lt~lia '! Un esercito idi srraiccioni; affamato, abbrumo, IS!hroncat.o dalla fa,Lica. C'erano -c.le1~loeornne che la\·0:rav.ano se:dici o.re ail ii.cmno IJ)r~r Q'Uaranta, centèsimi, ed <:,ra,no a mig-l)aia., c'erano deg ( ucrn1i11ii ohe 1Per ura ·:~r.a !,a1V..):rava'llo qu:,r:d'd arei .ai g-:orno, ed erano ,nil'.-:O'lli. fa a a.h1iUiS1op0r 'I! ij:irw.e1.ariato il campo <li ·cgJ1j a:t:i:vità l'mìt,eJlertiuade: il ,1;iornalc u1ù~1ocezi0Ire. i,1,(!;!a1lr0L~n,misaco!o. il Jibrn tma ;fo,mrnar~ ima combinaz,~011,c. Il ,pai11etira ,s,carso. molro s~ n:.), la po- !on:t a ~nz,a srule, \:1, ca1nn-e,rn1'app1,riz:one fu.gace sul;' L~m'.ledesco. ,C' cma, jn ,cambio, 11 a ,disoc.;lbpaziane sc1rnii>re1P1rct"1ta oarpr'.,ao:o -ùer, p'.lìd.ror.e, !a fol!me <:-COTI1!)a11;,r,a Jr.1d,:v;sih',!e', '.'emigmaz-i,.,ne sem,çire .ai:;erta con ,co11.traHi da fane .a;nrici ,re ,gli ~h:ia1vi a':l't,:'Ch:i.!o ir.,f0rt1t;•rfo s,ul lavoro som-p,r:: pr,on!o. Le ..:os·e ~c,w carmbi-ao"e.assai. Oggi l'o;xr:i·•:) è -n:1 ,u. mo e on•c.:n più uno schi<l- \'O, oi;g-i ccmt,a qu,aacosa, gode qu-:i!d1ecosa. Ncn è g-iu,:-:.toa,Pa micta. ma è ,1;ià !ont a1-,r c-:i·, p:1rto èi pa,r[en.z.1 e i'. r;<:,.irda,:,,,· d~·.l Qa1111m~n·1oper::orso e d~li os1:icc-ìi s,:·,ne.rmi gli ,è ,c',i ir,c.::.a,mc.n:o a çraseguire nel sue- cammino. ::~ rta:niia: ~a:iida è staita fa;,,a, cari si- ,g'llù,i dema!,~l>er.aili,ascis.ti. lo ~i -deve .11 ~0:r.~e,re•. al OCS",ilLr\rsi. a' .raffe rz.:iir~,: del P,Mfrto c.:ociai:ls1a. Chi ha 011~ainiz7..a-'o,;e da s.i lavor,:- tr'oi, ohi ,I-eha .r.,r®~ra'.e t:d a,<,:sù',c neile -loi1t..:-.chi ·:~• ha. difo~--e, chi '.,e lu - a,lme-10 irr1 i::::trte · - rcder•e, Si.! non ,li Pi2ir~1no Sc•cia ii.sta'? E co,r.iLro ,ohi. questo parti,0. ha a:ubt-~ que<:'1eima<:,,se. se ,non contro gli uom;:•i « d•e'fmd',r.c. » -cbe non <;i rn1:1c:tro-110 :mai ù hiedere m1,n·~t:e 1~er chi \ u:e\·.;i fa.re -del 'bnu·0 ,u.'l uomo? F·,;ima ·di c,~,s:er con noi ' 1 pro:ctar'•:i- ,c, è ~t:::rto c0:1 ,ja bOTtl(h·eS:a. ,i r·cist.ri pr,CrPa;?;arn-d·i'-",1~çl1r'1ma ,ài e,:,,, r ,,·•-,p~s:. ur,:ati, ~1ociwti iè3i bo.-~hc,,t,; :·O fl'.IT"Clr-.> d<a1! ,pq'.)o·,o. a,izzaro d.1I prN~ e <lai p::- drcme; ;,oi :1 1 pQpa1o ~c.mpre~e e p:i.ssò ii Rrnli10~1c. L:i 1bc,rg-}res:a a,ve,-a fat[o i.1 .:-ua ir•:•\'O)uz:o-r:-;col sangL;..: d~,t p.ro- !1et2r·iat,e 1> q,uc••t-i C~H;r.c ama i prc:;xi ii.gli - •yc!evc be.r.~ a: 1a scr.:::età ~ort:t da,' suo d'o~.::rre, ;pe-roh:: ~pora!\-a di r.01 cs~c,re ,d:mem,::-ca,to; Quan,:.:o s' accor-e di ,ave,r .nernioi I sue i a!•}e,a t,i d'-iori c·~,rcò h v-:.a cte'[a '1·•ber::i,zior:-cL. a \'.ia gl'e ,la ;,n~e-1?;>niòl P2.J;-,t-iro::C1ci.:!1't.ai: Yi fuwna ~l•i a1uida~i .c:he aocorsero ~0tto 13 nuc,,·:i 1harid:ie,ra e i d,f,i'lde-r.ti -ohe sostaro:!o c,J Lrri;,1n:,::,1'l'Cf~•-poo, ,; ~l 1p,ro·.cr..:i1r:ato ~on, ta1tò che wt.to Li han•d;cra r0ssJ .si com, 1 batte,·a la ,!è'ua ha1ttai~'.i::i e fa scelse .a su.a i·n:;:eg,r,a. Pe,rchè dc,·1-e,obe di eirr.a:·- .Ja Cì:;gi? Ferchè g-l' s~entere;J ,ac·1 liber.,,'.i,-1110 gs·,: f,'.l,:i,,10,!a ~erc:11.ata? Fia,'.n -spreca.·,o .... Magiste:r. Le elezioni al Consiglfogenerale francese Il .ìlini.s!ero degli interni f m11cese ha pubbficrilo il risullato e/ella vota:::ioneper la nnmi11adel r.onsiglio generale. Eccolo: il partilo con.~ervalore ebbe 238 23li voli. quello repubblica110. l'inleso repubblicana e democrniica ne ebbero 108.9'27, i repubblicani di sinistra 88li.411. i radicali e roclicafi-sncialisli 73G..'J:34. i repubbliconi-socialifti 11G.976. i socialisli 27.,.812 cd i com II nisti :211.123. 1\'011v'è alcun dubbio che , com;1ni.fo francc,'ii continueranno come pel pnssato a r/il<Jggiariel • partitucrio • socialista: e guardarlo e/all'alto in basso. Essi sono numerosi. potenti. hanno !urgo seguilo. possono sorrideredel... « partituccio ,.. g1li stlLdeabi ,d'i r1~g,elg;no e ,d; buci:1.1 faanig~~a ,eral!lo .annic~ che a,nrOS:Sriva ogn! volta olte u1<Hvauna Jxùr,:ila sco.ncia; ha ~Ja,T't-Olr,iito.el1 g:'01r.1oi ifa,, in nn ùSPiZliO, vi1ciir,o a1d aùbre do,m1e ca,du:e ». !M.a,~a v1a )t1111i~O ~I fiume e.ra dc erta. IL •venfo geia,to sotìif,al\·a l:bcr.aim.:n1tc, s.or.leva111!dou11 g,-ioiio tt~rib-cne ,cl:: ne-ve, olle ~I 'liredtdo a vEw,a ~-.idvbto ,n .una po~- verc ,tag-lic:1ie !Che a:v-vo\~c,ya ,.11Mo. Con 1111•1lc,g,gieir,o:s.lbùio s' ,a/\'(vo\gc.va .1. :tt,c.r,n"> .alle jnlfenr-:a.te, che ib.nirlav,am,o wme ~e )e a,y,etss-erv ,pulite e parca•n ,cosi :irecld.c e .sd!itairie d!:.11 fair mal.e .a gua rdamLe.E aJll\Ohc la .ICTQ'V,am,c ,é\VEW,a -l'impre.ss~one idi .e:Ssl'lre .~data e •crune separ,alta Ida,! rrnondo. Vietsr.iva un g,itfubetto ,corto. -qucl'.o ah·c idi .sotibo bdl)s~wi. per .andaire a pait~narc e ,alte .:llVelVlainfilaot-0 ,;n .fne,tta e furia ,frrl,ggcndo ,di ca a. a.l).o.ri:ihè a,vcL •,a se-nJftito i ,p1ùmi ,dolo.n ,del :pa,no. La rmica ,la IPthllll!:eva aMa,cca.ndole ia SQ,- tilc g,on.alla .aUe g:aimbe C; :qgghiaocia1ndole ìl! vLsù; dbbc -panmai di gela.re e '!l •timore ,cle,t·,a FDìla tSoomparrv,e. JI m0i:1•do ke é\PP.tlll've,come un ,monotono 1imrne-11JS0 dcscrt,). ove •non csishono ,nè ,oreatuTC llllllnc. nè IJuce, ·nè ,calore. DL!'C /Pie· federazisovniezzera del 1a•o•atorl edili Ai !OCi dfflt Cassa per il aupplemento di sussidio d'infortunio. Come ri!>uita da) rendiconto del I trimestre il numero dei soci della Cassa per i. supp!cmcnto di sussidio d'infortunio è ridotto a 43_:;. Da ciò ri <l<'ducc che i no;.tri .,oci 11011 ~entono uno spcciaJe bi- «ogno della cassa stessa. Perciri il Comitato centr;,,le. nella seduta dC'I ro magzio ha rlclibcrato di ab0- 'irc !a ca,sa ~tc-.:;a 1. datare dal 30 giugno rs,22. Questa decisione i! stata presa <l'accordo col Comitato centrale della Fedcra.::ione s, izzera <lei lavoratori del :~:;110. ;· quale non può approYare che ,,cli;} l',1,),·a fcclcr,zionc si •1i.antcn~a :1111 si;11ile cas~a. _\i!i,.chi: lo scioglimento della c:as.sa 11(,11 d:-i nnc~~i ~1 i n.~sicurati. i cassieri se:-- zir,;,al' e,! i ,;oci hanno <la ossen·are ie serittc 11ti clc;:i,ioni e norme: I -r;ci. r1:.-r~. ca,~'.l che a norma dei re- <;olaml'nto hanpo rliritto :d sus~iclio e na- !,!',1110 ·e hro qnote fino a· 30 giugno 1922. rice,·nno i' ,us,iclio statutario per o:,,ni i11fo<·'unio s11uìto ~ntro il 30 giugno 1<J2::!, 111c:1<,..~ · 1a r!ur:it;i. dell'inabilità al 1:i.,·oro do;,o il ~o giur.no. T ,oci ché ·, ')ilio no climettersi· dalla c.:••;<;:1, hap;i(, da tbrc le loro dimissioni <' rl'\ p2.~arr ?e quot:: fino :il'a data delle di·ni~<io:1: '-lesse. Per i ~oci che non dan- ;io •·,, cl•:m:s,io,:i. si riti,•ne che ,·ogliano 1·i:1:·,1?e1~· o.:i <lel1a c~ssa fino al 30 giuvnn <' sono rc,po: 1sahili veno :a Fcderaz:011c• ;,r.cht· do')O il 30 giu.,no per le ~•-•·ntua'i <1u-0•earrcirate. f ca~ :t:r; cnz·o.,:i.li SO'HJ :•n·ilati. :l parti•e r1,t' 1:; mac:-:.::io.'n tutti i casi di clen11w:-ia <t''nior-unio ad inviare alla cassa r ·••tr·•.1 c la t,·-,~:·a re.g-o'ata dell'infortu- "'tCJ. -\ 1Jar,i,e da 1 1_; maRRiO. la centrale r ,co·:o,c.:: •~1·:--fortuni s.o'tanlo se le vie- ,,,. i•n·i:i\, 'a. 1 <'',SCia dei!'infortuna'to. I •,ne: rl~n <,1,10 i,1 arretrato col pagamento <li :,ii1 di 8 >C-'t:m:i.nc. in caso di denunzia d'i;,;rp•'.:111;0 ha'lnO ria venir respinti c\;wli stc-s-.i ,:;•••i<>ri sezio11a'i. n, c•·nntc «0pra cmcr'.!'e che con lo ~o•r:Q"li •ncr•n •lcila ca53a. i ,oci non ,·en- !!'<'110 cl:wn<'!!!iati in 11E'ssu11 modo. poich~ :1(:r tutti ?'!°i·!fortuni che possono rn;)it,.!·e nri 111a r\e'k. sciog-limento. ,·iene r-,-,ffis!)n«to il •u sit!io. Si ritiene che al- ,·'.101o h,s, 1 i' f01,clo di cassa che rimane: nn se :1cr c:ir,o non hastasse. la Feclcraz',~1·<- si ·ts~umc il rischio di coprire h <liff,•rc;iz;, ·\itendiamo pcrtar,to che t·l!t_i · <nei ,·,,_t·po a' loro poo:;'.o e pag-hi- ;,~ r r11o:<- rl<.'11''.•,sicura,;ione fino al 30 ~'~1':110. H. CO)rTT \TO CEXTRALE. SCIOPERI PR \ TTFD!: Pre~so la ditta Her!ner. BOICOTTI A-\RWANf;E;\l: Wynauwerke per tutti 'i mestieri. R<\SfLE.\: Pittori. BER'.'/A: Pittori e gessa.tori: boicottato il capo fumista Hofer di Mtinsingen. !i'ffERLAKEN e DINTORNI: Pittori e gessa tori. KREUZLJ\'GEN · EMMISHOFEN: Boicottati i padroni pittori Ja~ensen, Nifi. Rotlisberge,, Schroff. Sau!er e Bii. chele, VEVEY: Boicottato per nmra!ori e ma- , . novali. WINTERTHUR: Boicottato Clivio, capo scalr,ellino: boicottata la piazza per i gessat-ori. · ZURIGO: Boicottati i padroni pittori Gi.rnotti, BtJrmeister Wi111e1m. 1Gaiser, Hatdi:!liwez; iS; Ancte.-eg7., Winlcelried. strasse. «L'ASINO » ed il «CUORE», Illustrati a colori, si vendono a Zurìgo presso il Ristorante OooPeraUv<Y(Militii'rstr. 36). A Oerlikon (}resso il compn;:!10 Poli. cole .ìacdme nov,C1nbi1le S',)u~1•tarcm.o .sugfi occhi. ,rmnreManiclo i na1phlamc111te. inolinando ·il oatPO. l·c a:sciugò ali fardt.l.'.o i-nionme ,ohe 1Ie ;111g,orn,.b,rava i-e rhr.a,ocia ,e ICaJTTi1111irn.ò IP'iÙ1:,res,to. Ora nl)lt anna.-va il fa111.o"1u',lo nlè è sl,ei: a. e •la· vit.a .re pairewa illlll'!ile a tutt'e ,c1uc. Però era o tiN)/L.:rme111,·ls,eipitnl,a jJ~na:n:zii ,d::i un pc111St~ro che n:xl1reva le• cam:min.as.se da- \·,miti ed ia1tt,r,aenld.ota éHcov.a: · - Vi.:i. IN-emts,c·:n.oi1. ,1! ·setcon!da c,va dO!J)o ,I' iangi~lo... ifA'.a :wzva 1ni'))et11t,0qu-e,l,)e ,pa,rol.c ,per 1-ei g,', '111rfi. mrlr.itr e ,sno: fotto a·L!ar!ibaiv~l hannbi, 110. quei 1,le q,a,:·o!.c isi,g1niifica,V1amchoe ,101Vcv·1a•P4i.1.re .'rn oV,ia N.cm 1!is,c:,nof.-ove alJit~,·a ,1 .a,stra, ~n-cl'ìa ,cLri.,a ~IJe, Lll'oa ,pros,ti1tut-a 1pe ro11i: iscfo pre-s<..o cos,t,ci :VO!te!V,. •tr,W.:tre :r.:iu?:1'.o pecr ,c;è iel pel tf',g'Ho. ,L' a,111;0 ,i·r'lla'llzi, q,u.a1!1le!1O111em,arv,a,a,noetra u1u v:•ta senza :irr.iammi'. carnrtaiv.a e ddeva ~tT1il>r-e. e,ra s ba;ta id.a K.artfaeh' 1eTa J111ala1ta e; '.e arve\·a damo <lcl <l~n1aro: cd ona. ma la saìa J)croon-.a idavia,nH a cui M•~ ,;:n·aV'eir.eil;be:v-eir,g•~ta. - Via Ne+mL ci•no.f, scwnda casa <l\rpo I' an~golo..., (Contnua),

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==