L'AVVENJltE Dm, LAVORATOD ~',.e.ReN,AeHE DEGLI EMIGRATI La Questione del sussidio al dlaooeupatl italiani •im tic~ dr. Brenno Bertooi Jibeirale, a.ve,w iJ)3"ese111,ta.to rum irutew,peillanea ai Oems~bio ~li Staitti ,a Beiima, IJ)e.J" b:r.sì dilr,e ,dall Coos ng,liofìekierail e ci1e g,i itailjajllli devQno ess.e.re... gir.ati .a1'.iaSv,izz~ ròe:1 ~ ~• essa dà. il' rmter,pelli!m.zai 1e1bbeuin' eoo su.i giorna!l'i del Cantorie Tsai:no, Ie ,lo sites;so Ber,t<mi mterveume -~llla d:iiscussione <lifi611:dem,do 111 suo \PUlTllt-O di vi,stia, che è p.oi queìJio del Consii&1LiO Federale. Ma dìfese .La ~u,a: oaiusa oon si ,p-oca aibilità, che .tu ;f;acile ia;dl ttm mP,stro OOl11iJXlgITTO iri- ~noore ,iln « Libeya 5tarrnp,a » ,con l'.a.rtitoOto che ,ripoirtilamo. '.\on è la prima. volta che la questione detl'a mano d'opera italiana. è trattata su questo gi.ornale. Le orga.nizm-zioni si~- da,cali ha.nmo già denunciata fingiu-sta disparità di trattamento verso quegli operai che hanno il l-oro domidlio neHa S,·izzera, che <lanno al1' economia. nazionale svizzera, tutt'o il !toro lavoro ed il loro consumo; che viivono nelle medesime condizioni di esistenza della mano d'opera indigena.. L"on. Bertoni ha tirattato ad Consiglio degli Stati tale questione, es.aiminando1a però col'.Jle lenti del su.o cervelfo, ormai chiuso ne!lll'e tra,d.iz;i.o1;1i « pluri-secolari », che non permettono nessuna trasformazione. E' -strano che non si .sappia mai parLare delta Svizzera, senza tirar in b:a,l'!p la secoilare sua esistenza. Come se tutto ciò che è vecchio, debba essere migliore e perfetto. Ci pare che appunto perchè certe istituzioni sono vecchie, decrepite anzi, certe mentalità così sorpassate, abbiano bisogno di essere modernizzate. In un.a na:zione democratica come pretende di essere la Svizzera, accade ancora che 1111 opernio che ·l'avara qui da. anni, che 'consuma qui tutti i suow guadagni, cne non è per nulla di,verso dall'operaio indigeno. quando rin=e inva.'r<lo o muo.. re per 1tn'infortw1io, la legge - egualie per t11tti ( ?) - riconosce a lui, o ai suoi eredi. un'indennità inferiore di 1/4 a ·quc'.;Ja pa,gata all'o1>eraio ind~geno. Come se l'operaio ita,1iano, quando la- :vora. producesse uu quarto . meno di qu.e.11-o in1-digeno e desse al commerci.o, un q\tarto meno di quanto dà que'Uo iniligcmo. ~enza tener calcoLIÒ poi che nel paga,. mento dei pirem.i d'eWa.ssicu.razione, non vi è neSSuna differenza, fra la mano d'opera indigCJ1a oel quella it'aliana e - in questi casi - forestiera in generai-e. Per quanto riguarda la disoccupazione .. anche qui 5il porta .sempre avanti ,r-a reciprocità di trattamcnt,o,. Come se ciò fosse r-N.lment'd vero. E quando non si sa più come sostenere tane argomento, si fa. i'l confronto fra gli e;migrati itailia,ni nella Svizzera e g'li emigrat~ svizzeri in It.a.lia. e il sugsidio paga,to nei due paesi. Dimenticando però di tener . calcoìo oéla diversità fra le due emigrazioni. E' tendenziosa 'intanto voler affermare che i fr. 3.7_; pagati ai disoccupa,ti •iuliani nella S1rizzera. sono ben di più che r.e lire 3.75 pagate ai disoccupati svizzeri i~1 ItaF.ia. E che in ogni modo Yi è reciprocità di trattamento. In Ita:lia, se il sussidio è insufficente. lo è anche per gli itaffan~ Non vi è nessuna differenza fra il sussidio pagato a ttn operaio italiano e qucUb pagato a uno svi=ero .. ,Imeno il principio è fi.s- &3.to cos-i. E le fire 3,75 in Italia. vaigono com.e i fr. 3,75 ne1'la Svizzera. Ammessa fin che si vuole !la insufticenza dei sussidi, bisogna riconoscere che vi è veramente reciprocità di trattamento. m,cntrc qui. per tla mano d'opera itali1a111.a, è fissato un sussidio inferiore - per principio - in importo e in durata . .t quelio pag-::tto a l!la mano d'opera in~ligena. Que<;ta è la verità che nessuno può smentire. E se è ,·ero che i disoccupa-ti ibl:liani nella Svizzera sono molti, mentre g-li s1·izzeri in. Italia son,0 pochi. non è men yero eh<! è anche minore il beneficio che ritrae ~'Italia. daJl-'emigra.zione: s,·izzera. di qnc-..lc che ne ritrae la S,·izz.era, rla,ll'emigrazione italiana. F, quando parlo di Italia e Svizzera. intendo parla.re non dei' GoYerno, ma dell'economia di questi paesi. Perchè ne,,3uno 1·orrà negare che l'emigrazione italian:i. è formati'!, 'iJJ maggior parte di opera: produttori, che concorrono colla mano d'opera indigena. a produrre la ricchezza nazionale. E che spendendo qui i !oro guadagni dànno vita a:1l'economia nazionale Svizzera, più di quel che Lo possono dare all'ecosomi,a nazionale italiana, i pochi svizzeri residenti i•n Italia. >.'on bisogna neppure dimenticare che gli s,·izzeri in Italia. sono la maggior parte negozianti. all)ergatori. venditori ambulanti. ecc., o emigranti periodici. Gente insomma che i loro guadagni li usa ne! territorio svizzero. E del resto è meschino e non è certa◄ mente da grande uomo, giudicare ,la questione dei trattamento della mano d'opera, <;Ottoposta all'e stesse Jeggi e condizioni in un dato paese, da un punto di dst?. affaristico. come ]o vuole giudica- ..re l'pn . .J3!!rtoni. eca I Non si tratti.a. di vedere se 1a Svizzera ha fatto un buon affare, stipulando quel trattato di « reciprocità• (-acddenti alla rociprociti) coll'Ictalia, per '!l';.ssistenza ai disoccupati italiani. Ma si <leve esamina.- re. se in fatto di legislazione, le teggi dimostrino una civiltà maggiore, una concezione umana pit1 adatta al rapido evolversi dei tempi. Perchè se può essere una giustvficazione iU trattamento che molti cantoni fanno ai cittadini cli un'altra cantone, ta1e iatto - dimostrazione della sopravvi1·enza di una memtalità arretrata ·_ non dovrebbe servire a doegli statisti, che v,ogliono \'eramente un progresso sociale, per scusare le ingiustizie ,sociali e umane \'erso cittadini che sopportano gli stessi oneri e g'i stessi sacrifici degli indigeni. E non voglio entrare nell'esame deJ trattamettto fatto ali'Ja mano d',o,pera degTS a:llt!riSta.ti. Se essa. viene trattata meglio di queW.aiitaliana, vu-ot dire che i go- ~erni di quei paes1-, si preoccupano pit1 dei loro emigranti, che quello italiano. Perchè non si venga avanti a dire che i Consolati e le Autorità itai'iane si preoccupano della situazione degùi operai italian.i ne1~_ai Svizz.era. Se de't;e proteste per le i;n.giu.stizie compiute verso ess.i sono state fatte queste sono pamite dalillc organ.izzaz.ioni operaie e non dai Consolati. X on vi è dunque una situazione di favore per la man.o d'opera italì,ana, come pretende !'On. Bertoni. Se è vero che vi è un « p1uri..secolare • diritto pubMico, per cui tlll comune non è obbligato a so- ~tenere un cittadimo di un'altra comune, caduto nell'indigenza.; non è men vero che oggi in questa eccezionale situazi,o.. ne si te.nta di espellere mano d'opera ita.- fi1a,na che viene a trovarsi disoccupata, per magari chiedere poi Ventrata di aJtra mano d'opera, che perchè provvisoria., 11011cadrebbe a carico def."a pubbliche istituzionj per il sussidio. ma che non lascia qui quasi nulla dei suoi guada,gni. Non serYe che a una specul'az-ione. Quando, quindi. si 1·u0i3studiare un fenomeno sociale, come è oggi quello delila disparità di trattamento della mano d'opera italiana in confronto di quella indi~ gena, bisogna levare un po' il cerve1io dalla scatola dei diritti e istituzioni « plt1,. ri-seco' ari », per esaminarlo a:lla stregua di queJ!a r·eahà, ne1la qu'2.1e 1?011.Bertoni, pretende di vivere. E' però troppo esigere da chi come lui, non può toccare queste vecchie i;Gtituzioni, per • aJcuni inconvenienti,, - come Jì ch'i-am..'I.lui - e concfude invitamelo a riconlatre che il fascismo ha salvato l'Europa da una catastrofe. Per chi oome lui vede in Italia oggi l'ordine, la ,·egalità. e la febbrilità produttrice, - mentre non si contano più ie i-srituzioni educati,·e distrutte cd i morti innocenti - non si può pretendere che non veda in questa situazione dororos11. e ingiusta. \'eriso dei produttori. più di « alcuni inconvenienti». Un Italiano Da Zu•lgo Per una quota straordinaTia. tL' iéllSSemblea<lc.1,!iSae: zi01111eloca:e dlella iFe<le.na-zion,.esvizzer,a dei klvomtoni ~c!Jilliio,he .ebbe 1luogo iii 31 magg,io, ih0. <leObe.rato di pner.eivaire da ttL!Jbi,i soci unia ,qu,o,tlas·tr.aaindiTiiart'.·adi uIn franco. Ouest.a q,uollavteinrà1Pirell0vfa •urnavc,:t.a ta,~to ,e ,darà '.ia. g,air.a1111Z!.a che il gi!oIrin.a,lc ven1,gai~_e!dito peir i,! 1t,r.ao11&~c IdeHa posfo11 «:fuettamon,ùe,aii sòn,goli soci. Verrà quitia<nrLJa.ctacin ,um.amarcl1e1ta SiPeo:ia.Je su!Ua,qu:ar,ieInIc.nsarà in,ckcaito :· i,mp()lrto, ma, sairà s::rr,':.1!1: 0 « KrOJìpcta.rige », I cdm1paig11,c1hi e non, ,possono pa,ga<re l,a quotla. Orla, ,I.a1J;a,geiho-.ai11Iqnu.oarndo la" vorena111n1e0 gualdia,g,ner.am-nGo.!1ialhri si affiretti,no a chi,ei:Jerrlaad •coHettori Cl1Pfl)urc ·ait' u1fir:.Cio id.CIV!a Seiz!l(),n,cpre so la Casa del! PopoJo. Ve,rirà ese1;,w'toi,I conf,rollo de.i lf.,b,r,eit:rtsi ocial-i peir .a.ooertarsi d1-e ntu,lti i ,com:J)ag,:ùf.a,cci.ano il lc,ro dov1e1r,e. Il Comitzto. Concordato su·:pula1totra LaiPedcimzione ,dc,! paidro:-! gessatori ,di Ztlr~g-0 e i•l Gru,pp.o gcssatcir.i cb:.la Sezio.nc di Zu,rigo ,cl-ellaFede- .r.a2Jionesv1zz,er.a,dei .:av,o,r.taon; ediv;: IL L' ornni·o settima•nac'-ed' i l:woro, rimame, per tu{ta la durata ,del 1prese,nt-e -con,:x:md,ato,quc.1!o ohe er.a nel 192-J e fi;10 a1!fain:d.wtai.n ;yigore dc•! ,ooncorda!o u:xr,e nllc. z. JI sat1,r,iornl!''llirno dru zc; satori t: <Jj fr. l .90 ,a,!1011' 1a. il sa,hari e,s1sterti .Prima ,de!. Lo ,a1pri~e J9C1v2e1rngcmIi0r,idoLti ,di 1 O oenteisimi .ai!l',o,na,. fin, che ,d'ura i,n vlgorre QUCISl,<O ,cancOirda,:o,non ::1uòvc111',ar ttua t.a .a1~m1.1a1,!'1fln1ar.iid,uzi0<1ò1,ic a,laTio. 3. [in citlà ,a~f,ae dlltrc ::a ,li•nea del,'.a Hardplaitz, J-fia1r,dtra e, Wipkingerhri.icke Ie Ict:aqui is:aJ,èrnd:opc-r!,a Rosc!Ji.bachst-rastsc, R10it!b,uchs,tr.a!S.SReie. ,dUisrt.rass,e', ,Rigl'ipl:atz ,a1\l.aViogcl~sairngstrase, Hc-C:1· sbr;atsse,B/err,gist,rae fino a':la K.!us,p'.:itz, Heg-1bla1o!is11r,alFs5.r'e!,ies.tra e [i.no a•l tJ}O· sto di poli-zia del:ia ,Feu,d1,str,ares, scen· dienido nel'l,a, Hamme.r t.r:a•sse,Zet'iìiikcrs.tr.asse ie11Mi.i,n,che111ha1!-donstirassc i no .al ia,go, o,Jtrie,p,:sian,do questo ab'a Brunau- o CO &ilr-3!SSe rfinkJ :a~ Bnwn.an:thriicke; ,da qui iper •la Kana,L&tr:atSSC IOmiO al lde,po;srl,to <li Jeg,n,a- ,rm citt.aldmo, saGei~o a.a Gtlesshubelstirasse, S(OOll/de.i~do I.a Ueilliliergs braisse, Ha1lcfe,n~Lr.a.1&Wsee, istjemrd!str.asscS, ainnstrasse, gilramo H oiitru,tero cittadino .atlIla iHrur<lstraJS~ frno allfa H.a,r@Latz ve-ngo11' o IP3lgaiile :diLte oor.se d'. tralmviiia a I gi.Or· ir"o,al ,:>,rcZ7.)() 'd'iel.1' abbona1mento. Se 'l.' ope,r,aio albita i,1 1111d1rcuito di 10 ,rni:n.Ul'.ti dai ,luogo \del ,'..aJvoroposto fuori ide:lla Jilllea SOIJ)r.aides<.:ri•tntao.n, ha diritto .aYsu~lernento l])er le ieorse in tramwa. 4. !Pier i J.a,voni ,da esegwrsi tuori di Zu,ni,go,cOilnPTresoLeimba:011,viene cor· rib"'l)osto ,u11s1,UIPPlieunein,tgo;iorn.aliero di fr. 1, come 1i;n,dem1\i.z)zJo)er l,e s,pcse del PIJ'allllZO. 5. Questo iCOOl/vonootvoa in vigore al I -0 ®nii~ei 192e e ivi idiura fino al J .o aµrb'.ie 1923. Zurigo, J.o a-p,rile 1932. (Scg,uano le firme). IL' orario iq: laivQro i11Idioatodal Pll!ll- ,tO! f iè idi 4.6 •OriC IPe!" se,tt~, qua•l~ yj. ge p,er i ,g-essaitori cLi Zu•tig-0 dal 1914. el IJ)unr,o e è istab.iJito che imo al I.o ~Jri,'.ie 1923 ,noo si può IJ)rocedere ad a,:. cura <llilm61J1~1.ràQn.e ,di S<aJlamia.o:ìl'~t:iu Qlli :d:i IQllle.Dla Idi 10 Qe111tesomatlLuata !Pr.ima ,dlel Lo iapriJe 1923 ISUi sa1Jariorari allou·a e.s«'sten1 i. ~1 IJ)U!ll.toTiig;uaindiam,tiel supp".emento IJ}e{r :ie o$)eSelt.r.amviairrie è u,g,u:ail,ea Quclfo 1del1l'<l/11100 ,scmso. Per J.a;\1Qni muoni di Zur~go, -Cùm!Wc!· .so Leianbaah, iviemie,ooriri$osto an-o◊rra un suppldmeruto ld1 fu-. ,1, )11JViece ,dii .fir,a111ch.i. 1,50 ,come iena, sr'.all)lli to ,da;M' 1.11'1timo oonoonda•to. Her _iiil ,la,voro 'Oltre f ona.rrio , ,ige a•llK:arai l ,supplE!llTlooto veadh.i.o ,d,eJ J 00 iJ)e\11 cenrt,o; ,qu,esto si idi-ca aiooh.e we.r ii Uaworro .nel J).O'meri,glgJ;.o •d-é; sa~oo e '1'..Ci gli-0.rni f1estiivj, Da li•• Gallo Per i falegnami serrati. La swrat.a dei d'a.iegm,aml continua. Gli ctper,ai .s-e.rnailli sono comn:>,a;t ti e b,i e deil' i<l,e:a 1òi 1U.11&a1.01.ma iv.i ttoria. 1G li aperai i taharrti -di ,q;uatl-unq.ueme· stiere, ide,vono essere 1COn Joro solidali, SCOValTJjd.gori ,e.v,enrtu.alCJir,uan'.ri• ,e tl!'a,ttaindoJ'i oome si meirltamo, ida.:.c.1,one pune iarvtvisoa!ill.aCommri.ss·ior..cehe sied<e ~Jt perrm~einiza .al V•ertcinshaus. la .t~e Camera: .cJeilLav.oro il.a ,gii.à drr.a,m.ai:Jo ,deL'.eli-sue di so.ttoscrizia'.le a faiv.arie i&-i ise.nr.a.nTi.ut,ti ,gli opera.i cerahioo <li -sott-0ooravere iaEgarnente. V:i·va •la so:lild:a.netà ol)er,aia! Assemblea generaJe. Do.mem.ica.16 -cor.n., ~~>e ore 9 1preci- :se, iasseimliea. ig-em.eraHel < ei Si.1daoato muT.a!WITTe ma,.--,,~viaili. TrJ 1Ui i soci devono essere IJ)nesenti peir ilrnporia.iti cQm1micau0a1/Ìe ,dc,;iJbe,ra:z.ioni, come pur:c ,;>ermetbemsi im irego!ta.con le q_uo1te.se ttima!rualli e iamchecom .quel de di diSOCC1.111),aZ.io,ne chie si ~j,ca,no g,ratudamie.nte, ma ,de·voa10essere awlica,te re- ,goJaiT!lente. Ricerca. Atl Ciir.coho iF@qdn-atm:m:a,tico « Ema.nr-:i- ,p.a,zfo;iie iPro!iebairia » di S. Gato ocoo,rire qua!ldhe ro.p:ia iere:nac.om1111edria «La Nuova ,F,arrnr.ig:l'i.at » <li Cam.ir~o /wrrona Tra1\"e:rsi, della Società Editrrice « ,Avamgua.roia )) d'i uu,zam.o. Chi ~~e,•aNesseoopie, ,f.aivorisca,spedirle a Spten<lore E,- lore, Fi<lesstralsse :?, St. F:i<l.em ,~S. GaJ- ~o), s~a a o,re.stu:oche a J)a~amem,IIO. DaSchoneoberg·Kradolf J.n'Viit.ato<la!h Sezione arti tessili -di QUJ~ iiu .iira in:oi idomel11Ìioasoms,a, il con1J)a!gln,iAommuzzi a -tenere J' am,n1tirn,da. ta ,oomerenza sul te.ma: « Guerra in Lt/n~IJ)O ,<li JD2100 ». L" arM'one, lda.1v1tai majd ~•n 11iumieroso uditCrtiO, svOl!Seil ,tem,.a o<m IJ)aro.'.:mananca e icoovi,111~e1111Je, fl.a.s.cia.rndf-r0a ,i ,presrnt1 1bru.0i1d1m,a1:pressionie. ~peiria0110ohe 1habella :oonfrere:i,za~i.a d-'.&p1ro•1•ae tubti i com(paigr.fr,e che butti romp,re~d.:11:1,0il, bisogno <l1e:,r uni0ine di tuh:li i l.ai\·orntori ,per le pro.ss:;me ,loh:1e. Rii,11,girazùa11gnlio -01'.)erad•iei paesi di Arrnri..sw:,:,Biin1;'.en, eo~., ohe ,ci vo:J:ero c-110.,aire1deil·!a!oro weseiriza. F.u tuna be;:,:t gio,r.n.ata1di sana pro,pagand'a a.favore del (Proletarriato e ,'>i chiIu· s,e' ricorda11<lo.si,àel <battaJg.Jie.ro « A•\w~- -nirc del ,Lavoratore» pol qua!c fu anche ,raoco.:.t.aia somrm1 di fr. 15. Da Glnev.Pa SezioneReduci. I 'SOci e!ehl:a J.;e,gatPirpMari.a, sono convenuti ,numerosi all'aissco11ble.am<liinaria òel 2 .aipri:e,e tam,to P.C!r .lo spiruto <li S-O· M-airiietà, 1(}1.l.airrto ~eli '1'in.leressamen10 a,Ue d:isoussioni, hanno dato !,urti p1CJ1a sod<lisfazi-Oneal ,Corrùtato sempre iJ)rOO- ,t,o Ia daire :ii -su-o i,mpu,Jso delfunio::e combaitmva-•di .e.lasse. Pc.r J' oiec.iisi,onesi in,a,ug-uròi'. nuovo )()r..,ale-det:a Lega (Ca:ra:è Gr~g;i, Bou'.-evard S-t. .Ceo,Tige, N. 60), trrov.anitlosico, si la:Lega ~ncaiSa idi 'U/l1. socio d1e l]}rC!lde~à a cuor,e n lb.uon aillidatmento delle assembfoe ,e ,parrà dare sahi.ajrimenti ~ q1ra1ruti .si ;prqsemit<e-railllnao •nii 'Oimca -1e pratiiche e ig'.ii 'S'CQPi cli;e ,la L~a si bllteressa, ITlOnesollllciendo ,:.a (l)ropag.an<la serrmre l])iù serraita <lei suoi p.r.mai,.-:iil proletari. 1Lu11gi 1dallemoiose, i1J1,utilidlSCussioo, la IJ)iù i111t0~an,t;e it1iOOraigigiòun grall1de -numero ,di isooi a l])rein,<lerviJ)aròe<, e fu quulla... Ide;iìai :pairteclp.aZiio11e c011 b-anpiera 011 icorieo ,del Primo Ma,ggio 1pr,essimo. IBe~".<a, , mimlaJ:;a .iu •!a 1discu.ssi.ane, ape,r1/e ,e ifran-oheiurQ!lo ,le idee dei vari ooii cile ipresero la {l)lar.ola,e .subii.mc fou di !\·oio idi idocisi•qn,e. Si ibi<a.simò la 9cissione nei ,diversi IJ)art.i<ti tde.Ja. oittà, f,u i&.sawrava• ra r rlkJlea tdi :fonmare oo,e/ icor,tei per .causa -de.'.1in1,'tJra11S.~en,zsaoci.aD:istalooa'.e, e si votò u1nam•irrn,lea IJ).3lrt C.Ci,Pa.Zionecon ba;nlcier.aial oonceo ideaPi rimo Mia,ggio .imsìeime aU' Uni,Qn O,u'Vni/èner,orv~ro 1a ,deie:isione delil' Ulllicme Sinìda:ca!l.ie. !La Leg,2: tè ,eJ san-à semwe SU:,!a b-re,qci-.,a 1dcJla ,lotta ,dir d.aisse, ma rper La lotta del 1g.iutso, dell' 11.Lnione,edelil'a forza,, la .sua ibamldi-era è f all111Tl11Ì1riazron,e ide~ J.a ·classe JlN)iefla!mal. IL' aissemb>rea finì col J).iù rond:i.a;;,e isa.· luto J)Ortato 1dlaì socio Gri.g,i, .ili {JLL'c\lle si mds!Irò NC!ramente 1d'eg,no <li ,a,!Vere nel ~Il.IO :tooa'.l.e 3aJ iLeg,a, ,qunrellldo l' aa,,,eritiivo 5'\·ar~a!to del s,uo milgtl.iore .aJSS-Orimem;t.o, F1rirna ,di tQg,ltlere a se:d.uta .fu fa1'.rha li l1'a. I~' lraJOOQmamldatzioniel 131 tllttj Ì !J)rCS't'fil fii di 1l.OI1 mamjCalretakìa iPTO!SS.i:nlia s· sett-nWeai diel ."I) ,cQrremrte m~e. Lerre. Da Zugo Le~a Proteta{ia. AlllJ)ena ii:nrta ~a gue.nra a•liìOhequi come ·a!lorove si 'ooshtuì ~ Fa.ooi.o reduci, solo un ac:.nq e mezzo <lQl>O .costitu.imilllO iJ:a. niostira Sezione <lelia Leg,a, Piriol-etaaw. .ÉllibetJJ.ein oQ!U,e.st'a<nenomezzo di assenza del ,nostro sQ<la,lizio, nl!.Òlai fece.rio i s-i.gno.nid' el (Fa,smo, in cfa'ViQr,ideel~e f.anrrigitie <lei re-c1ud el ,delle 'Vedwe ,d,; guie,r;ra, Si v,ede ohe non Iaivevamoilemrpo, e- :rano •Lultti OOCUIJ)arti a .fare k ,feste p,e.r g,! oriificaJre!la lbehla,v.itLt.omioattenuta Cli oria'l1i idf. ig;u-erra!.J)()òevia.111,0 stalr,e 1a-lleg:ri, con, i. tcOITij)OITT 1elrutii ,dlei fasci. Fortun:a v.cne clte: si cos-L'itwil c011tral·· taire dove i poveri poterono trov.a,r.e I! . I a,,ppoggio o.e:r re,olama;re i •loro <liirWi verso ~.a pa.1,r,i.a mahigna. f'rnrtr◊1P.Po QQ]J.a !Socfotà de-! .Fasci,o vi è anche {JQtal)ch.oepe:nafo-che oo il tono rli airua1b1Yia.r,sq-ui aind'o 1: suoi ,oompa,gni di l!a:Yoro l·o d1i:arrna!ll,o Tél!S:CW. Smrtta -parola ,in ·Q.ucsitital11/P~ma è a.,nd1.eIbrutto -ah.edei J,aivo.ratori ,st.iano in isocict.àohe ha,n,noI'J':.so.!·oscOiJ)o,di saJ1va,reJa. borghesia a:i :da,nmi,idel,,mole~aThél ro, e siocoime è di ,rno,da ahiairna,rc fa.scisti li •difensort. del ca/Pi-ta,!i,smoq,uesiti la,vor,a,tori 1110'i1s1c ne ,dovrebbzno• aver.e a ma1'. 1 c, cfav,reibb,~lr'-a0!Jlz,irri,arei(lersi e v·emire n:cHc·nostre. fi!e a oombat:ere ~el be:Jc comu,n,c!d1tutti ,; ,laYOTa,to,ri. Lega PrOle!aria. SEZlONE SOCIALISTA L'assemblea della nostra SezlO!le si terrà Domenica, 16 corr., aJ!e ore 2 pomeridiane, nel Ristorante dell'Orso. Si tratterà p1rre !'organhzazi-one della fe~ta del I.° Maggio, perciò nessuno deve mancare, Da W"lnte•thuP Sabato sera, 22 corr., al Neuwiesenhof, la nostra Filodrammatica « Studio e: Diletto » darà una grande festa con teatro, farsa, ballo, lotteria e tante altre cose, tutto a scopo di beneficenza. I compagni, i simpatizzanti e gli amici non dovrebbero mancare. Ci si diUn ,1.1r.az:e a quei comp.ai__2;cnìtis con- 'erte e si fa opera buona. trbifrmio. La Filodrammatica. Un tessile. Da Klosters•Dorfli La LC;;a. pr,olebnia re'duoi di guerra ha /r1de~~ouna iptrbblica co11forenz.a,.peu sab:ti:o, J5 corIr. me e. nella sa'.a de.I Rcsta1,rr:int BaihnJlO!f (,R~n.aldi), a-Ile ore 8 11mm.,dove iparle<rà i·! segretario de!,la L,'2i?;a,Mog,nato, , ul moYimcn,to dei reduci ,p,roletari. l numerosì o)eriaii che a1iu.almen(e tro-vainsi qui, sor.o oc,r,dia1:mcntcj,rwita,ii. La Lega proletaria reduci di guerra. •• f.; « ASI'~O » e « CUORE», a di.s-pe1to dei bigotti dì ogni razza e gradazion!), "engono venduti nel nost·rn Ristorante Cooperativo e nello spaccio di generi alimentari di Stadthaustrasse. Da Gossau Tutfa Jia. 1co.nisPornidCnzadte co.nce,rne il Sinldaca.to-BckleJd!i Oo'S&a1u(Sezio- -r.e 1M.e M.) , <lcMrà d' or.a in ipoi esse.r1:: irtdi.r;.zz,aita ,a Guidatli Cinseo,pe, Quelleinhof, Cossaw (Sa;:i G.allo). Da H••lsau Agitazione edile. Sezione Socialista. H giwno 5 -della scorsa ~tbrr .. ama Malto is:qd,dJiisiaioe-nte riu.s,cì u' .assemiumrmo ch:iennati ,davanti ali' Uitdo di bJea defi' 8 ,apri:,e. Tlll~ti j comp21g-ni,meCon:ciJiazionc in merLto al r·basso dc!l:i no. uno, era:no prcsen~:. Sai!ùt:amrno un paga. I ,pa(cLr◊ai av,:wano al)lil-'cato u:i nuovo i.n;'.iCrittoc' :h.e, peri.a.mo, ilia tutta car:e.!,lo•nei iloro magazzcn·, <1vvert(,ndo ~a su:a att:nvMà,P,ellralf],()S,tra oausa. g;; Q-pcrai d1c id.?.·~ 15 ze111;1aio e' era u:1a ,Aill'unainmùtà tu a,m>rcxvact•ala relazier r,;d-uzio-ne ,dii ll)alga .;,~l'ora per i mura,o- n,' fona,~z:ay,;.a fa!t:.a da.I ,cassiere. ri da-i ce111,. 33 ,a,j 2,3, per i man ov.a.!ida i • Un -oo1111J)3Jg,no idi Z,un:•goice.e u,n,a 1!uceç,:. 45 .ai 55. 1l¾'ma si .aYeva n:1 e.or.- oicla tr<:,.la!Zion-e 1po:ri.tica i.nt-ern.aztana-~e. bratto d1e sllalbikfva u:i .salario d' fran- .a,Wra11JdI-'oattemztone di t.utti i compad1i 1,73 p~r i mu,r.atori -1: fr. 1.55 per i gini. Ln jine ,cie.ll'aissennb!ea ~u latba cirmrui()JVa-li. cOf.arè '1.lna Ji ro id~ sottowr,z10111e ,pro Nc:i ve<lcndo Questo 2,rb:tri-0 n:az.io- « A \Weni:re dei Lavoratore'». ir.,air,'.oabbiaano·1im1viitato ii ,p.a<lro:ii a t.rat- li Comitato. tiat.jve. ma non fo ,c.cn,clusc mllllL 1 a. 1Daivamtia.'.I'U,ffi.oto ,di Con•diazio,ne, ii nosbro r.aip;;re entante, ·OOTTilJ)a.gGnoirai di Zurn;go, ha •s,p;ega-!oohe quesito 110,1 è ,il 1111~do ,cli tnwi:iane g,'.iiQpemi, r,erohè in 1-uttia11:lSv'-z.z.era,dove vi soI10 orga11ti.z:za,zionigi,ili ompre;nd'hto.rihai:~no ridOl~:.Ole '])a:glhe idi solo 'l 7 'Pj{'lr oe.nto, irnve:.:.equi ;ijd Hcrr,i;saIu .si: -tenta idi <ridiur- ,!a Id.era 35 -per ,cento, me<utre l \, i-veri co- .sf,a,no.anr..,qriai.I ioento per cento i.n p::ì dc-1!,'ainlegiuleir.r.ai. P.ar'.ò POi il reaziana,rio Fisoher pei vaidiooni, ,clio,:n,do .che i,! oosro 1de!iLavita ad Hemisa1U è ,c!,'ITTMlll,uito; i IJ)aldTOnis, e00111(:l!uoi, ~a110 23 oon..es:!11a1ii!' c-.a in più ai <mll/raltori ed .a:i m.amo,v.aU.(Che T-azm idi rea?Jionar,:o! E !Pensared1e ,lui deve aJVrereLIJ10,stj,penrlio di 12.000 i:r. sena.a Je 'JJiC-'r.oontua:li). A11alre ulll mi:iéstro ld'òl Cantone aur pQgigi-ava h proposta ,de:i pa•d-ronj c!ii- -cerndo,che 'J)al,;a1Vaùt0ra;JtP::J ipe'. ,passato. Amclte ieostu,i IJ)e<rce!P"..sfrc. e 4.0 .al g-iorr:n, cm :!a IJ)aIgaset,t.~m'cJTI.a-dlej un ,o- ,r,eraio. A,!la. ,fune fu dato ,itJ1camlco a-lii' Utiico ,di VOlllcili-a-zi.:YP.e .e!,: <locid{'lre iln meiriro. Fi- ,nor,aino.n saJPpi!a/mo()hIie-cosa ha'llno :JTWposno, pcirò aivvertiamo dle 1nes.sun munatare e manov.afle Klavr-elb'b-e .aocetrtJ3,re la'Voro per He,niisau imo ,a clJle !-e cose J!Onsuano aflJ:Yiam.a,te,. Un'indecenza. L' ll111P111CS'.1 \.Vieste,nma'il,11 id.i S. Gaif!o VtliC::e r.'idumregl,: QPerai ,alfa streg:ua id~ bruti. Q,ui ,ad HerilsarJ :sii so.no già. da Ru,i. go ,lieu-J11Po 1COl11(Juùs.tlaetenove ore col s-abaoo~n,g,!·esc,eio, è 49 ore e mez.zJ! s;e<t1trinaJ11JaJlt. 01t1esd:a ,ditta, clte ha .asisunto <lo fa.Te d1~ ,va.,.<>ahe in 1bi1rume a,l'Tllato, ,ha ,lldlitrto icostrii.n,gereg;l;i qpea,ai a !aivonare idieci ore a~ ,giormo, IJ)er.a fil ùj'Cenzia1111elllto, .s-enza>eQrriSJ)()n<lere il sussid:o di '<llsooou:;azione. Un m.osil!ro,b.raivo,comipaigr.-ofece os· s-ervarreche ,sierl,I.'.~voro rr.a id.i wemura., s.i pote.via.noia,re ,dJuerwrnò, ta1111!0 a mano 1d'qpwa rnon rrnaax:.a. v\'d c,_g;nmj odo dicliilarò oh' egb .1101.a1vrelJlbc •cCimi,nciato i;>rima id.di' orario solilto. U ,giorn:o lO imlfai~ti ,ma,nteillJne Ja ,parcilai. N0111 a'aJVie1Sm.seai fatto! ,Eg,Licetrto noo ,aiveva pe111Sarto dhe ,U. ca;Po, cCTto VaiJjlOe,;ili Ca1rllo, .roma,gno!o, è IJ)iù re.a~ z.i;oarario<lei suo IJ)ald1r0tllie, COtSì si ebbe un' aUira vo]La la miria,cci.a. di licc:12ò-am.e,nto iln u111n10ido m()lì1to IJ)C;ggi~re del giO,J"ll1i>J0}ri.Jlllia. Un capo oosì rua,nte era 11110:slciolte i ccrn!J):aign~ dii San Gali1o J' .iwess,ero te- ·nuto ,per ~o.ro, co:sì fon;se ,non avre!}ne alzru:.10tai1to il •bc,eco. J.,, o,rni modo !o l!1aJOC0ma1nidiamo aoro. Da Baulm.es Sezione Edite. J);a q<ttiam1duon sjlr1sclJaicI aetdoi.!e si è cost,ìtuito Quii, in que ta Vam1dea<l-el Cantone i<h Va,;icl,1111oi:to !Si è ,pctmo f:l,re per t◄l ,bene ,de~l"OJ)err.aio. T:al:lw le autcrrità che ila <lr,rezicnc ,de!- r-0ffocimaca1 :,oc si fiel~e;ro!Più ,mite ed· iJ 1Prolblemia<le~•,aili.soac,u,pazio•:i-c fu esamm,a,to ccn 1Piùivc,rre.ttezza, 1·a1p,p}cazio, ,ne ,deHa,legge eib,befonalmen1tc luogo. In questa IOC!aili1!à,d-ave i Q,:i1:!lr<mhr..arn1;10 &em[)T,e trcova,to ,della maJlO!id' OJ}era 1peir poco o ,niente, è neoc sa1r,ioforma,rc ::o· 5cicnze ,e or,g;an,(>zz,aliare ,massa r])<~o:etaria. Senonahè 1gli italia,ni tabiliti qui, n:;.11 tutti iha1!l!t1i0l se,nf.:,me,11<1d0el <lovc- •re. Qua,1-ouno,vuo.Ic sefmp,'.'ice1111cg!lote- dere det Y.anta;;gi conqt1.i vati dagli altri. Il ~1 111,daoato,nella su.a u·,:,:ma ,asscm!JIC'.a dcoisc di 1Publjy\ca,rei ,nomi d1 questi rcni:tenti ,e di COif! iderarli t.aii;fimo .al g;·,o•ron il1! ,cui ,o0111 elll!t,ir,a,1111 o di fJ. re ,,: IQriOdovere. Eoco i 1110:mi: Ma.nni, peregr·eiti, Trolieto, Spertini jean tzio e n:n:·o!e). Zanichelli Oreste e Mauro. Tu,!iti gli aIlt-11~i : ,as ociain,o cqme de- ,vono aii 00.111i]).agl,aniivora toni e sfr.utta:i ·del p.aicse, IJ)t',rfortificare il'. rnov,imemto o;ieir.aio che è mov~mento d,; reidcnzionc deirham-o-s-hm-daLsc. . VigiJe. Da Vevey All'indice. G~i inwron.di tori cdiii di qui non vo· g,\iano sa,pEtme di r,;.cc,nos-oerci g;,usti diritti dei mi,natori e marr1.oval,i;pcirciò la JJ:azzava iboico,taiia. cssun murato· re e ne 1111manova,!c a-cce-t.t,i'..avoro J.)CIJ' VCl\'CY. Da L•gano ' Assem.blea della Sezione ,Ma.rte:di .s,i ,è ri.un~ta la Sezi.one fl)eT -d::- souflecr-e :,n merimo ail P.rimo Mag,gi-0.Era presente taJr,ahc w1 mCJmibro,de',la C. E. <li Zurùgo. Ve<n11e<IrJo)lresi)]npo1iarti a-coorr-<lei. s,i <lec::.se lle JVerr.anooIJ)resi seri JJTovve- <ljme111o.toi n,tro ,coJ,c<1c1lt0e ma,nail.era,r:mo senm ~ravi mowi alla man~fostazicme del i.Pirimo Maggio. Dalla Riviera (Ticino) Risveglio. Da Olltre un am1110 .:i questa pairte i propr,i-etari di caIv.e -eh questa Tegtf)ll.e tairtassa110ma:ledebtamente i loro <iia)ende11N.Hait1Jt1,0ri',dotti i safari di olilre iL 5-0 per oonto, ,cosl)rhnigono glj qper.ai ,a la, vorare a cottiuno senza fi.s.saire .preoede1111teme,nrtle prezzo. Se· .qWl!].OUJoo fa de~:erimo.sliranze, gli ri.s,'J)or<lonoche se non gli gairba !PUÒ a/lldarse11e, cli<! i PI:?· droni sono essi. 111una 'l)alro!a ,la f.a:nm.o <la od.i-Osi ,mtta'!Dri senza 111it!!gnei senza somPoii. [ cavi1!Ji <.:oi qu.aili ta],UTI,i<li essi cercamo di ,giu.sti:fica,re o 51J)~e,g,are i peggor.amenti irrn11JDSti ag:l.i eme-mi., 1100 ipe,rsua,dono 1J1e.ssuneo 11,oi.si.amo certi -chei ~-u.a:d,a:gni .di lor 'SÌ/gin.orino.n .sano affatto <li,m!mi\lr.1:i. T lNt'alLro! Hoobiairno dilr-e peirò a,',.c u,n Po. di colpa di q1U.e.s:sotat-0 di' cose ~'ha'lll1.0 anche :;;li O!J}erai.La lotro coliPa consiste neJ faito dle iii!l ,gir,amIJ}a<rte.si erano sbandati, açiJ)ain!.aitl datLl'.onganjzzaa;;ionie, veTI.\.!J:,i une.no !ltH.a s<f.ioa:riet.à.iira di. 1-cro.. f,n tal modo hamn10 faivo.r,1.()1 il g:ruoco d!ei pa<lrnni. Oir.a IP~irò se.mib.ra eh-e .sJ ravved:anio ;- le co n,d~zioni 6J15~b:i: i di J.a.vo.ro ~ di •vita .~J-equaqi lii ha r:.dottf. hl l}aJ(i;ronat-0 1i .sJPiJ1g-01a10ceroarre ttn ir~me,dro, li imcl;u,o()'loa itor-n.are a~l"o,nganiz.za:11'.'0lle. 1n -d~,ve-11S'e 1ocalità ih.a.'llJLO te1i.u,t-J 1:'l.11Tle· rose .adn.m.amze hainno decrso pur.e di agire peir ir~e la ir«l(J)aciità tr.m,dronatee siaibihre un iJlO' ,di ire.gola e q,ua&:m,cgarn'llzia SU'l '1a,vor>0. fai q;uest'az;',one so:no ùam,::h,eggi,tai da,lia Federazione sv'zz,era dI ei ,la'V'oratori ed',!-i e ,da-l>l1 Cameir,a del Larvo-ro. Nei .sper!.a.moe •ci .aiug71r}.amoche '.'a:giiaziic-nc r,iesca. H mome.nto non è si.avo-- rnvole; H la;voro non man.ca; in a:lcu1'1e località detta Svizzera interna gli sca.1- ;)eMiri 50110 ,r.i,cc,rca,ti.Av,ain•ti. corn'J)agm,i sca~pe.mni, ìevate l.a. frot11le e dlic- <le.:,e:iid alba voce un trattamento meno ir.uma!!lO, 'liv-endiicaite cl vostro isaarosa,111to <liTiN-o.a.Hav.ita. P.er .Ticsoire bisog111svaole.re. Da Lo■•••• Sezione Socialista. Sabato, 15 corr., aHe ore 8,30, nella sala della Maiwn du Peupte, si terrà la assemblea della nostra Sezione. L' ordirte del giorno è importantissimo; urge la presenza di tutti i compagni. Il Segret.ario. legaReduci Proletari I~ Comi•rato direttivo rende noto alle Sezioni di aver di-s-poslo per l'invio dei formuiari aUc Sezioni. sotto h circo- ,crizionc elci Consolato di Zurigo, forni-ti da! Consolato stesso. Per le Sezioni di altre località, abbiamo i111iato 1111 esemplare. e le Sezioni ia1a11110 bene a chiederli ai rispett1v1 Conso ali. dal momento che in Zurigo si pr:itica tale sistema VO!!liamo credere eh,: sarà 'co,i ncg:-i altri ~Con:olati in I- ..,. izzcra. Il Comitato direttivo. RistoraCnotoepera ZURIGO - Militiirstrasse, 36 Tramvia N. 8, fermata Jagerstrasse Buona cucina ca8a1Joga pronta a tutte le ore. Vini NCelti • Prezzi rlbn8satl L' ASrNO ed il CUORE illustrati a colori si vendono a Zurigo, presso il Ristorante Cooperativo, M.ilitarstr. 36 e a OarJikon, presso il compagno Poli. Tip. Luganese - Sanvito e C., Lugano
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