L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXV - n. 12 - 18 marzo 1922

L'AVVENIRE DEL LAVORATORE DottPlne maPxiste te!Jigeuti per perdere il nostro ibmpo, tanto prezioso, a venire a senti.re il cumulo cli coglionerie che tu ·recilj mala- Mattacchio-ni !· -5u~~~a~~~,~~•l~ ~-i_,.!fil! L'aumednetosl aggidoelplusvalore mente, le sa!amenaggini che non hanno Carnovale se n'è ilo, ma dei buonnè cap.o, nè coda, la tua prosa stracca, temponi ve ne sono ancora in giro. bolsa, i11SuJsa, rubacchiata qua e là, E hanno voglia di scherzare. Alcuno rimpastata, rimpolpettata, rimasticata di essi è andato a ficcarsi nella redamalamente. :ione della simpatica Azionzella gi- ,j,c .:a nevre 1chltt1aidaq.u,a ,e tlà, .siu.Lle,oos te, ana•ochie1t!Jalnido il pendÌi<) 1 $1.1!,quaile i ,seoo'!alri 1cais:ta1gms.ei mbrna11iotun c1a.r,e, con ,g.ioi.a, i Pdlrusti .mmi verso if .az21!.llr.ro ,dieH' ,eternia l))tfmaivema rr1r.,aisc;enite. attraverso il perfezionamento daglsi trumednitpi roduzione ,gnii. Ve nei nni,:~tii,IJ&ii al coa1tin1L10 a,1ut;.e01ru1à.re; IP,S!l ,sooo . .n,è •tri- lùo s,co,po princi 1paiJC a cui ,tende il oajp flai! tsta, 1è 1r.1a 1 tuma!R111 einte q,uc U o id i g ua- ,di~a'Iio ~l più tPOJS!Sil:>i'Plc,e. ,r ,ni,u,s,cnre a far ,ciò è rn,etce,~:ario dh' e:gVi ceirchi oigr.iiun,..:·zzoJ)er ,a1ument,arc ,La J)r,oduzione cJlj 1p'1u.sivalc,rc. U11110 di talli mezzi IPOtrebbc C\S.Se,r Qttctlio ,d1~ia1bbassaire i,l 1S1aùairi,oai.11:oliperr.at E.siso [Pe.rò, ben,ahJè si.a ~n geinera le tj:a.n~anneittte1u.s,1to,IWC\S(.'iru!a ,de,g-1 i i,n,oQlnv,elnlreinti S\1'.trnt,aigigr~o,psier ·Io st.e,s o ,oa- <P~·1ati.stain quamito un 1d)a1-o cli sal;a.ri spinto tr:qp.po c,lt,rc, prescarudeindo ida qual,silasi a,gitazic,n,e a1}e1mi,a,iie.111derebbl; IÌ>lT'.fPOss~tì:1e 1a/l fa,voraitore ,:' iaicquis,o del mmi,mo neioessario idi mezzi 1di SllJSSistemza ;p..ir IP·ateir con1sc.rviar~ -Lesue cn,c,ngi::- fisio!,cgid1c, 1dei~e,ranim:a!ndo di cons~giucm,z,a urn:i ,dfimiJ11uzionc,della sua rfo,za di r.aivoro, Ol:-.Si.,adcHa sua caipaJCirà lP roid,Ll!tti:va. E" ~tdcrtc qui,rndiche ~I 1qtrnn1:1i0,11J!l)iù di g1u,a1dagi110ohe potrebbe ,aivere ,u:i industriale rpaga,ndo l'operaio al! di.sotto di un certo ,!Imi.te lo i!}e,rde,rebbe pGi pc-r ,!,a differenza in meino ,di ,p:ro<lotti ,att,e,n u ti .. IE' n,e1000SJa1r1iopemciò ohe ,g,:i sforzi del ca;i~balli.ta .si•aoo cl4r-etti iaid :aume,ntaire !ia forza 11xoèìwt,tl' 1 \"a de-I !1 aivoro IPDtntrcm- '<lo ·dei perfez.i.on,aim;enti ia1 g,li stnurn:enti di p,roduziane. L'imve,nzi,c,ne 1ài macahi,ne ,nuoive, per eSJemp:o, chc1 .aJbbreivhno i·! 1ìavor•O' ,de.!- l' u:cmo sol1iec.:,t.a111,do iii >Prooc-isso di fab- ,,b,r;caz.:one 1cl,e.llemcmci de,tcmm~na i.: ir,ihass.o di ,queste ulti,rr.e. Tale ri.basso J)rQvoca a si:1,a v,olta il, buon ,mercato .dol::a forza di laivoro ,perchè i' O,f}eiraio, :po:eJ1do a,cqul•stba:re le me.rei e!:: cui :iece:s.s:rta per i bi,sognJ. deU(cl vi,ta a,d un !J::Arezzo,più limiitr:vto, può ,ainohe oc,nserntke ad \.l!Haconnis.pO!n,dente clim1nuzi:o;ne di sai:airio rs:o:iza esse.re obblilt'.ait.o,aie!una n-.,si~r'z:one di Cor.1.Sl.l!Tl1!i. $au;l])i,amo ibemissimo che un rib:isso de.I prezzo ideRia forna. di '.lavoro <limi, rtrisce il tenqpo di ra--.or,o ,necess:irio a prod,umre ,u,n v1a1:o,r,epami ail saxan-io. Dim'ri'·uc;ndo quesJ'o tem:po d,i Lav,c,ro ne~ ceooarto, il rrnamgi,r_edi tempo riserbato .alta ,ç,rq-iuz.hcne di l]}!Ju~va:ore crescerit im IJ)rOQQ!"O'ZIiTT'C. !Eoco ,dunq,uc come il c:ipita!i:sb. 1>eri:e.21:icrutI1tdo gii ~lITTll'TTie,dmii ,p;roouzionc, o ;a,dlal!haindone' ,dti n.uovi ,più ieèllori, ries-ce a tPrnlung,arc il temp,o cli so.pr.aJavoro, osisra qu,e:i;a l])a:rte del-La giornata 'iin ou; l'eiperaiio ,:awora e pro:bu,ce ,ne,-: -pJù ·'.)er sè mai 1Pe,r il 1Pa1dnmie. Qu~ ,b~so1,n.a. 111otarreperò, essendo ciò de<La maJSisitma tm,p,ornanza, cire ,u.7 ,ribai.Sso di .:::a•',airi, che norr-.i.mplichi una riduzione 10,icomumi tPer IJ}a:!1teidej lavoratori. <lel\f1e,mdiare idi ,pari passo col iita:-so dei l])rezzi deil'le merci ohe .servaino come mezzi d: sws,sristiemza ai ~avciratori 51L'e'S!Sri. L' aumeJ1.to idi ])r-Ojdutitiwità im base iaii p~rfezion.:arrne:;i,to ,òetg,ji -s,tmu.mentidi IJ}roèluzi,o.ne 1deve oeircrò a.vivein.:.r,ein quet'.-c :i;n;dus-triedhe fail>bui,cam,o,tali merci, iJ)Oichè se qru,eis,to si e:nfett'u.a,ss.e soltia,nto in quelle che producomo meirci estranee ari biisogJ'Ji deg!ti C!Perarl, i prezzi delle s,ussisiteirrze di (MUestr'i1..lbÒ11.Jnion sub;:rebbero ai'1aur.n dimw,uzione e il va.lo.re ,della .forza •<1i :aivoro rimairreibbe QtL'r.diiinaltemato. ,peraia., non oc.rto ,dell:a. spontm1ea cid aili!rui'.SJlioa ieli:a.rgdzionc ,def.lia. c1aissc oa1pilatlist.lca, idivemtata ~JriQdiga in. seg,uito ali' a<umer,tata pro,ciJnt,tività ci.elle ~uc in- ,dustirie. Ci vengano pure i tuoi compagni a neurina e con finissima arguzia ha sentire !e tue orazioni, anche quando .... giocalo brillanlèmente i lellori del hanno deciso di non volerle ascoltare; g10rnali accusando noi ~i _calunr:zia. cosl co111e per la conferenza MomigJi:,_ Secondo questo bello spinto noi ano, come a quella ultima <l: Bf•rtoni. vremmo calunniali i comunisli col J:[ v,illeigig;io sri ,!iJbcr,a 1diaJI(bùr!l)Crre irnv<eir,ooi:,e. Le grron,dale ,cami!Jaino, 1$P!nLlZz.aindo .grossi gooctaion,i sui ,se,lciati, I.a lo,ro ,cainz,Qne .aJ sotle. Nel!' aniia, ~l.u.i.soe il •!le-Jmne,di ma1rz;o. J.l ISfo'.re, ,cl/al[ bel ieiei:o dii Lombairdrua, ci bacro·. iE già pe,nsi,amo :a( ma.gig;io dei fiorri: quia,itdo :O;YJl.'ai iu01La.o, - ,gm sict))e, q,g.ni sernt.iea·o, oig11.1ainduto 110- ,mitbo .sairà flllI"ijgai!o:ni:a idi v,eiràe :aunmantata ne.I ,trionfo 1d!ei[Pa-O:fumi: Ìil1 •oui ,risuone,naumo,, mellodi!OtSe,le acque ,dei no, stri 1b0jrremitid\ug,genti :nelle mille merati • •,1r1~;X.:- :J _i10\tià 0 i:'lr1... 1 {}1~saoe,_"e-·'. la ,s, ,me ,aID:ieJ.i:;•1l. S'U:I' ~ Y!J' u .caITTl'f .r.atSseg111.a1;i,,on1e,;<-,-J Q,we~o·Iè ~1,1dtts,timò e ise,g,wi,aun:d]/oJ r10cms.e,rr,pe,nsaJI10, !;,.cQD;1 .wta ,µa>l'!iid.agiil()1iarr;m '~J.JditJ,JJIO:OiMie' p~ $lbo iallBia 1iìar,o,Kiur:ao«uvin1i©cia. ,~j 1tl!i;n&ostame ~ r ig1l:i;, dliml ;;aJ11ITT:i.?.dleiSJ'.IUJStL~i xa-- so'.iar i 1cJisi&e11J11lJ.0ti::, ooàrrmòmi:JJf:-ono,J 'u Qutealcl osinosaccato Va là, va a cercare altrove i bùnzi seyuer,ie irafilello pubblicalo due che ti avallino le citrullaggini che vai se/limane fa: v,e lll'CJ' S•OOl(l)O,<lj "!IU!elii 1nan aJ110@!a, IV.Jeçchi, a ,Q1IJ)a:li.:JIÒ0inilMl1lalflretJJp:16S8.a/G~~. ohe iOOJl J,J"Lt!lSOOnQ'Iru,~1,<Si.J:miID chi1ti 'VerSOfl(qTTIIDOll;JmiiTI!..>;l()pi;aJIJ/gijdtJe ..;.11, "i p etelll'C0IJe Hlte.~uHrilJillle ('JlaOC(J~ ooi, ,per :i lfi1_g,li(;)>-dJ:eOtleivonoi~etFb1bu·®J, ublb~d,~e,nitei &tiudiiosri. .L 11 no Un « lapsus lingua.e 1, mi forr.isce ancora 1ma volta la CJccasioÙe ùi dover - mi occup..:re di Lui, il "puro », il $uc:restano pontificante sotto la Lappelìa di Luigi Rainoni. spappolando per comunismo; cl1è noi in- • L"Assemblea llegli abitanli del tanto ci divertiremo ancora alle tue· cu1;11we di 1\'euhausen, presso Sciaf- ~11alle! Ancora una volta, noslalgicf;- {usa, ha deliberalo di ridurre del 10 mente, come allora, quando eri ancora per cento i salari di tutti gli impiecon noi. gali comunali e clei maestri. CHISONLOSA1. • Viviamo in tempi di reazione e Cioè: non è proprio di lui che ;o rnl voglio ocoupare. Del povero infelice cui il nostro « Carne insaccata »· ha fstto montare alla zucca vuota un tuffo di· quel fiele che gli scorre nelle veue invece del sangue vermiglio e sano. Con le molleI Si votrebbc sapere p~rchè il territi. lissimo e micidialissimo di•rettòre della « Azione ,, ginevrina, che si è ratto mandare una sbrodolatura di una colonna cli giornale da ThaJwil, piena dj fiele, perchè il c-Ompagno A., con grazia di dfo e volontà di... ecc., ecc., si è riermesso di fare qualclte osservazione suì gov,erno russo, non pubblica quanto scrisse il doLtc•r Bru_ppacher sul « Kamvfer », organo di quegli altri rivoluzionarisslmi comtmisti zurighesi. a proposito di un suo daggio netla Russia stessa :J le ridLL:ioni di paga non sono una rarità. Quelo di Neuhausen però è un caso ... strano, perche l'amministra:ione coTQunale è in maggioran- :a comunista (unica nella Svizzera). Se f os e socialista, come urlerebbero al tradimento i simpatici ex compagni della gamba si11istra •. Dì lui, nel Ctti corpo rachitico si sono sp•rigionati tuffi <Ji bile, dolori di ventre, om.!ate di o.dii e cii gelosie, stupidi orgogli, somaresche pretensioni. Di lui, autogontiatore; di hù, reclamista inco·· sciente delle proprie buaggini. Egli è un tamburo, non potrà essere mai nient'altro che un t.amburo? Noi socialisti. abb3amo provato un solo dolO'.i"epar il suo allontanamento dalle nostre file: quello di J!On sentirlo più leggere e d1re delle fesserie ne!b nostre assemblee. Porca ranocchia, come ci ùini:·fo,,: allora! Eppure lo avete seHti'to sull' « Azione»: si è messo a i~re il D' Art:i.gnan. Ei Pon ischetza, sHda ! Che pret~nderebbe :J Che .r.oi anòasshno a perdere del tempo a lavare la testa a!l' 2sino insaccato nella sua· gabbana? Ma ya là, che r.oi siamo tropço iu· ~i potrebbe sapere percì!è non si il coraggio di cifre ai compagni pt,ì mili la santa verità '? Il burlone fa grande af fìdamento sulla dabbenaggine dei lettori e si permei/e, in poche righe, di accusarci di calunnia e... con{ ermare pienamente la notizia da noi data. Egli dice infatti: • La decisione della rÌdu:ione non fu presa dal consi- !Jlio romunale, ma cla un'assemblea pul-,bfica di tulli gli elettori del comu11~. borghesi, piccolo borghesi, operai'·. ha Cos'abbiamo scrilto noi di diver11- so? Ah già, ci siamo permessi di rilevare la strane::za del caso, che una tale decisione sia stata presa in un comune che hà' l'amministrazione in mag!J1oranza comunista. Altro fatto che il mattacchione non solo non ron/esta, ma wnmclle implicitamente. E allora dou'è la calunnia? Si potrebbe sapere perch~ ancora I' inefiahi!e ed imme·nso Zircov:e·i, d:ic~ violento della Terza Internazionale, invece di guardare a noi ccn malignità, non si gum·da attorno e non veda il marcio èl casa sua ? T:into per curiosità. JE !.o scherrn del buontempone gineM' E~ FìCHE. urino è evidente, ma noi scommettinmo .'3.j corone' aLLstriache, che vi Acqueforti sono lettori del giornalello precitato i r,11alilo hanno piglialo per una verii ti vangelica ... li giocondo redattore fa sapere ai suoi {edeli leliori che i comunisti di Seuhausen erano contrari alla ridu. ::ione dei salari; si dimentica però di '>piegare come abbia fatto la maggio• ron:::.adegli elettori che mandò al potere i comunisti, a deliberare dì r:clw re i salari si essi. Una delle due: n i comunisti al potere rappresentano la maggioranza della popolazione e allora hanno la responsabilità delle decisioni che vengono prese; oppure la maggioranza degli abitanti è contraria a loro. e allora il più elementare senso di dignila e di corrette::::a dovrebbe indurli a dimettersi. Discepolodi Mazzini soldato e figliodiGaribaldi. L'uomo che può vantare - e come se ne vanta! - quei due titoli. è il generale Ricciotti Garibaldi. Ed ecco come _quel discepolo di Mazzini e soldato e figlio di Garibaldi parla alla gioventù italiana, in questi giorni di commemorazioni mazziniane. Dice il proclama, lanciato dal vecchio generale: « Nessuna Camera, basata sull'infame legge elettorale presente, poteva abolii.re i! sistema vigente. Con le nuove elezioni, più numerosi di prima andrebbero alla Camera i nemici d'Italia. Perciò non vi è che una via di uscita: chiedere al Ca. po dello Stato di dichiarare la patria in pericolo, sospendere tutte le guarentigie costituzionali ed incaricare uomini dal polso d'acciaio di stracciare i trattati e le leggi anti-nazionali e ridare alla volontà popolare italiana quella sovranità, che con questi trattati e con quelle leggi le è stata tolta. Questo è il consiglio, che vi ouò dare la camicia rossa di Garibaldi; ed ·allora i nemici d'Italia capiranno che sui desti!li della patria veglia sempre la gloriosa e valorosa gioventù italiana. E io, come discepolo di Mazzini, soldato e figlio di Garibaldi e quasi ultimo rappresentante deJ patriottismo, che per cento anni combattè per L'Italia, in nome del popolo d'Italia e specialmente vostro, o valorosa gioventù, proclamo Fiume annessa all'Italia e traditore ,e nemico della patria chiunque vi si oppene •··· Davvero, che quando lessi questo proclama, mi domandai se. fosse un:i. mistificazione di qualche bello o brutto spirito, se fosse una pagliacciata c:i.rnevalesca. Ma no, è proprio una cosa se.ria, proprio un proclama del generale Ricciotti Garibaldi. La patria in pericolo, sospese le garanzie costituzionali, Fiume annessa all'Italia, traditore chi dice di no: e tutto questo, in nome della gloriosa Camicia Rossa. Gloriosa Camicia Rossa, in che mani! cerati. verbigrazia, •i reclusi debbono astenersi dalla carne soltanto al venerdì' santo; in tutti gli altri giorni possono ~- giarne. I poveri poi, quelli che, a causa della loro povertà, debbono mangiare tutto quel che ricevono, possono manJ;iar carne anche al venerdì santo ... E poi andate a dir male della Chiesa, andate a dire che essa è intollerante! E ora. invece, vedete i suoi provvedimenti, Non solo possono mangiare belle· bistecche gli operai e i carcerat,, ma anche a coloro che non se la possono comperare. è permesso mangiar ca.me! Che cuore. che generosità, che tolleranza ammira. bile! Dal dilemma non si s{ugge ... A meno che i •puri• di Neuhausen non irou(no logico e naturale di rappre- L' allegro cardinale. senta.re uno maggioran::a reazionaria. Chi pare no:i. prendesse molto sul se. rio le prescrizìoni della Santa Madre Chiesa è, invece, il cardinale nonchè pri.n. cipe-arcivescovo di Praga, l'eminentissimo Leone Skerbensky. Questo illustre porporato è veramente di quelli che possono dire d'essere nati con la camicia. Fu brit.. lante ufficiale dei dragoni a Olmutz. Un bel dì buttò via le armi e si fece prete, Bello, galante, elegante, con un'aria marziale, si guadagnò subit:> l'affetto e la protezione dell'imperatore Francesco Giuseppe, che lo coprì di onori e di favori. Così, fece presto carriera; a 36 anni era già arcivescovo di Praga, e a 38 era già cardinale. Ma fece anche carriera nei de. !)iti. Faceva una vita sfarzosa, dava balli, feste, teneva cavalli, automobili, nume. roso servidorame e... debiti dappertutto. Celie a parte, la decisione rea.::ionaria presa dall'assemblea degli abilon!i di un comune che ha amminislra:ione comunista, viene sfruttala clol padrona/o in danno degli operai. A noi risulta p. es. che lunedì scorso, il Dr. Cagianut, presidente ciel/a Feclera:ione svi:.:era dei capomastri, rispondendo ai rappresentanti degli scalpellini, marmisti, muratori e manovali di Zurigo, che avevano sostenuto non essere giustificata alcuna riduzione di salario, tra l'altro rilei1ò: e dove sono al polere i Yostri nmici, i salari Yengono pure r;dotli •. Che l'argomentazione del dottoresia forte e convincente, non lo affermiamo; ma non possiamo negare che fa efTetlo qualldo non la si può smentire. E se i <puri» di Neuhausen, clopo fu decisione in parola, non i sono dimessi e non si dimettono, Tolgono agli operai la possibilità di smentirla. Altro che calunnie! Mentrleaggisùi uccidono Lo scccorreva Becco Beppe, che, per ~.iutarlo· a contentare i creditori, gli diede anche l'arcivescovado di Olmlitz, che fruttava un milione e 200 mila corone all'an.. no. Ma venne la guerra e la catastrofe degli Absburgo. E con essa La sua catastrofe. Adesso l'em.inentissimo cardinale, rer giunta principe-arcivescovo di Praga e di Olmiitz, è scomparso senza tasciar traccia di sè nè ai suoi anùci nè tanto meno ai suoi numerosi creditori, che lo vanno ansiosamente cercando. L'avventura di Libia, considerata ogdav- gi serenamente, si può dire niente aJ- E per un cardinale non c'è male v~ìie .cteme ,roooe o!,itimrie. S,a,Futriamo La vilia. ,A<ocaruilo ,a,g,!i •LIILt·immi uochi di neve, a\11' ,ombr,ru, i bimlbi s03/Vaino, 0011 ile ,paìebte, Le QJ1aimai fnagiJi e mLll!uscole g;all!e:rj,e_:fn,v.ain,o <la ,mamma ~i cJ'lìi.aona,,perdhè .s.i ,aippr,estim.Q a u-ecair,si a scuola. Essi vog.liono ICO:ITl!Pirieii 1loro ,gra,ve ,lav,qr,o: ti piccoli: f.:g;li •deù gr,a,ndi .padri ,0J1e 1nebmondo sicaiviamo - mirra.e-oli ,cli iforz.a - G-eigir,élll1idgi,a:lleri.e. Sudle s,ogU_:e•s.0110le .don:ne, •inten!c ai lhtro ,laivo:ri. Oli aig,h,t, nieilte mani ies,perte, 1V1e<looe1me11Jte, .ri .u,eitoo1e0 ,nipetono jJ Loro inarociarsi •oorntilruuo:nnemtne 11 co,nv,erscljre, lic,tio e 1l1ris:U·e,g, ,rave o 1giul~vo, lliQJl ,taieie U111 i1S1tan1te. ,Q,tuatlahe giov:am1evcoi g,nauùCls:tiivK11loni, iITT grigio veird'e - ir etema. div,jsa deOa fat,ica - soendic d.atl monte trr-a.scun,a'll-<lo de' girossi ,br0001.i <di ia,ggio. - Un ,vri,a!ggebto,,ah! - Eh, lSÌ ! Ho ·brnciaJuo ·t1UJ!!to I' inNcr- ,no. B1.sx:>,gna ben ir:;lmettere qu.a1lcm,a in soùaio, s,e no, 1' laJl!llO vieii1:turosi battono i delnti.... · lo g-u/alrdo il ,cielo azz.u,rr<o, e co•:itinuo, a:vvi.anidcm:i alf CtJJle•ra mi.a consueta. - Oua:lche gio:mo .air,oc1r.ae resi'i .sono - mi clioe Giqivanni. - Voi IJ)larbte; .r~tomnra la JJrianaver.a., ma I.ascia.Le,un vu,dUo ,di d;esoòazri.one ,in- ,tomo: oome ise, ;oon, voi, petrta&tie lontano gr,a,:i·•parte ,tle1Lla1bel'/czz.a ,dei! sole ... - ;-,l'ctnaict:omlx.ariti. Verrano10 i vil!eg: gia,111j e le 'Viiì!e,g:giairnti!Col!.a !Ctro .ai~~eL gir!a ,b,tri'ahinia. ,e sponsier.arta .... - V•~nrà ,la v,am~tà e'.ie,g:airntc;veir.rà •la ~u:!J.iJà in .selt'a; viernaill!:io delr: 1 e1 ,pcivie,r,e ombre far.,.asfuhe cLLS,U'PeTNa ossigerua~ ita, cLa!ll'eg'l1él!Tii·doiHt.à. 1 0a1ntemamJ110le semDTe nuove cao1zo, illi de.i ni1'rovrj !u,s,suosi, nel11e lwnghe seTe' cl" 1aJgossto, dei:1nro fl,e ambre dej ca- :s!Jaigneti. ,Ma ~111tomo s;airà isemppe i-I' vn.io- ,uo; e) :ia: nosbal:gia dei wo.stni cori - ,gra- 'Vi ,e •cristi - •U$oeruti <l,a ,pe1tti ,ga,g:,ianidi, v:aigherà ,mesta .sui mo,nti: ceirca,n,do i ,02,sollrurid. o,ve a,~ maTI1iJ11,e Je so.reil'!-e' :restia.no sole: a IPe,n,samvl e :a:d «l!bheondervi. - Oggi ne ,'.):'.lr'ten.11na«beli.a. sc<Yrbia», I .g_iioiv,amn,1;q'Ml~{~ .,~r,Qii 1~a: 1y,ita - :i,n,all;tr~~Wiidl<l4ùfillaltj1WlJ§FJQ. l!~nm.:111'~ te - .cilfdf'èiò'J~li<lfli~l-<b~M ,sarrnenbe - fWII'!Q 1 J;~li!f0l1~l'JPOr)JilJJM) {W'/1 Je so,rc1'1e J?,-~!~.i.4'.<f!J~,QlS"!fJ. '~lf Wlfl!fu/i.<~ 111òtia de.li!' ,~~r,i.a: l,~i .~.,r-o,m rt)j j !)i:m:> camti. .:M5.b1ti <no :ihun onOJ?.i?. r; « Mari~JJJ~la:,;Pl~e,;1:,m i;J, mar~, t,l)#l,:);,01:0Ji1 1 :>rfo-ino1bU? se vado via, rHoi:r«tr~lw.w:,;:iùb Un if?&~?,q§,<;qua§i1~fjfl"J0~11J~·i.TJ'1l ha s,al~4li 1 raitonth~JLOoiJmtetsiirV m:\~IJI ~.nir~ lSlloooail}9i,-1cAe1lil~J 1b n oo½l).lò~u imaamna. Pfi.'aJI'Iig.~ i§Ù~i§~Yì~ sitr ~n)~ q,1~ ,r,a ,qu,atWJ11d;içi,.1flll•11nk~,~ <~·tilf'e,13d)e,- ve ,p.airtj,Jjeo~9,~,:;,j-J ~ iWX~O.:~. ich e m~p ;j:QJ'i}J,13/ dl)).((, P@v~ u~lt1Jòf40i®" 'l'tmdeire al'lla maidrn quei! mili,-.~-~ ,~rm~ ra<to pa11?1~".JoJ.J.f½>~a;.._;~13'iffi.~ ~;<ha'lsalPUto ,,tEJi:.,p,~Oj!,li>i,~al~ '9~((f <W,~ ister1ti! !m jpir~CJIJ.'Wl\rig,!.i,: ~.cLatlitJlt1iQL~i~ 1 Og,gi. ,,_ '.J1•J.;1/~0;] J; Up OllXl'J!'l'J r '.llL 1Pie~,&Jlg'I~ ~l~i~1hij ~:;. ~'.l, m~ ,gaiudein~ei ~~ Ofl IJP ~l<l".a1~,,'6feri1~ t"7SS900'i ~ senz,a veu-,gog,na. .010' rb 0·13nu-.., - ·L<l) ,i;,;-~ ~~ :~lf,119~. rD,ei,r,.s;ean- ;pre, su·l:l,~!S1Pu!l']€b~g!i W!;l:,i~ ?imfi[",, ,.:- - Liuce di ,g-Jrusiti©iia Juce ·d',,amwe: .,i-o ti inv1 0,çp...lf, Si\12-~JldJ¼lrol~ ri de.ohi ;non 'Ve!pq?]fl ~~~:~,j'('j~ip.110 v,ede,r.e -- e J10!l1 SOQIT,gOTIJO f j.~~jjon_i15,eirua T.amin@J sulie 1Stira1dedei!la tera-a! Un u~~f.ft,~WtoJS Qia iaiuJt,omoM[e _!)arte. ; . · R~tiàih61 'MP~nhiaP~ 9,[lf 1.ì1™1in~: 1tr.a d fo z2;aleitU .,e • ~ 1 IÌlla'ri.i léfVe :)5fJ \à,gifiadl0:-I - Voi :r,aJOCQlffilél.'llido mi :!f.igi~o'~ 110 11 E' lial ~tW!è.r,à,,1.,véétova 1-,oheir1fJ\\~ ltesa. ve/T's.o iu.oo 1tta:~~ ~hl~;~.fi16to idt wri-'~naltoJtW'im~tf)Ò~ieirfà:l'-or, bt : - V,j<l ~ aoo&fun-1fèf ~fl'f fij':fig1Mò ! i I i k, ✓-,,,; ,E' ,,' u~rm'iit1 ~è sfr'a'.i.,i,aJn1t,e: '~ dbmi1J1,a1:i t,è il d()J!ofe':·,.o:.:~ JJP,.rn,·b% 1:1 c,):'JU.' J ,.-.-!; 011,,...,,,.,(J* r-011 ..r;.1~Q,)• ;~;) Da:lffa: sitlta&w-:,uiri;lJé' f, \Hh±a,~~eii'oh ii!, , .. , '!;! !!.' ' . , cai'.lto. t 7 r 1,!J? C1fllfll'!J-'rn:,;;,· ~tro;., .o,;, - <( A v~Jri'.ifH~.fliJo,t,of}. i't~\~ll1i'.i~~s~~- ~L o 'J .,:y1,2ro.1 ,1oil1lni _J; :Jl<.1fY'i' o,_, - ht~~I· ;%?'~~1a Jil§C~t~Jw,- vi1~a ~fi/;nai1!~H~•e.i ~ W!l'.'r.im-(lqm,~~. inel,a !~!Wei 0Rp),5tl~rn9P)',e <P.L:Htll!~lH?utf scitto ~I ~t~o :9ell.r~~o,r.ç,~~ 6ty:fr ~Di e i di.s,pirezz~'t4,._1™13!'CoP'è>e~·~ IJ9.· C~attcri•s:,'ca questra. ;sit,a'ZIÌoned•i mon- ;ue ;po~s'l7 11 'AA3:<l~i\.1'ililrfllt&1'.lì'F~-filfr1~il~ rv,i,- fatg:-i.a. Un rustico « aganage,, su,lla· nuo- ta lllU01V~k11" 1 :rqm92 _'.}:rr<1;~rwimil> 11: va ,ca,rro,zzad:d,e. Penso ia:b!,e 'l)rattorie - ,çél)ì:Jnaje~ fWifl;:~ iiÌ9 f.J,g:Jù}d!!)11&!tà-,11 da'l:e 1Q1.1<a,pli.a;rtivand ·J,e ,d.llig•enze -dcii Ol;Tli l])a:~: .1L wir, 0.o ,:~,,~ LJ :.i'.'0.u;q :;• n1ostr1 vecchi. , 5Ayanmi.e1~~I~fi'llf1'.l) OJJ,;J Ai _òalt4,delJ,a sitirad:a, co,nfro i parapet- ,,alJa:• ri~!'.miJ.> t.L l'!✓. !imiJ dli, SOll1 de.poote ,a 1 eiHe ivialig'e che serb.a, * * * 01: Jlf.'Y/;'1,1 (i .. no « r,inchiu,rn ~I l"'icor<lo idei loro viag- ,Mìe ,ne tonnl!t.1 a.111O' \l)er,a .co,nsuefa~ gi ». sotto l';azwli;rcn.jjlef :d,ei~rMitmY.tr~l~. - Pcrc.hè le ohi.ama,no « s,cim.ie » ? - - L' iU:a~_,è,.andatfla; 1i,nrir,a;ntja!..,1•,1;: Peir traiclriziorne certo, ,aJ'Jìaqll!all.e è diffi- , ,1,, tGi:>•nDOM.ENICO,!CÈSJ'AJm · c:'ie ,r:.sa'.:ire. La «.soimia » è ,per tamto """'""""""""!!!!!!!,..'..,,· ...,,. ,.., . .- ...,;~!!!!i!·r""""'111·t""""'1 .•.· ,;;,-!l!!ss,;; 1 .. ·.,.,.. 11a f~dele com,µ.aigmia ,di !>1J1il,t!e•e~azioni: suUa quaile ~i poseirà rl ,oapo .staJ11Jco, :ieile rt!aJppe dclii' •erte.T.110 via,g,a.bon.daggio. E' un ,a'll1godo-deilìa p-rQJ)lr.ia oas., !J),cntato lo.nta.11110:ohe oustodilrà la tenerezza <lel'.ie mam,i matenne iohe ,v,i hairun,o ordi.- ,111a,t1oifP{)ICih,e IP 0iv.eri ,nndumet.ìlti. - Nei!La. mi.a caJsia ,v'è ,uina vecchia « sciimia », (ljTanai.stiaim:::adi cammi;na'Jie. La .c.us,(),diisco ome 'll/11 ·~,ero tesoro. iT pau-tentii gi'lln,g-()IJ1JO a g1n.11p,pi. l mucchi d'.e·i i,é!®otti .a1um0n1tia,no. - Unla v1olta sii s,cem,dev1<aC ,J).ie1di•,1>er !:a nmllaJtit~er.a ()lJ"TJ'Jiai d_iimell1Jti.ca,t1a,H:io ,a "''"'. L' ~o ena J! ,testimone ,d,eglii 1ultilini a1bbnaicci. Ora si '))a.ne di qu-i, suJ,ia; maiochùn,a irGITTilba!nt1~deHai « ci- ;vi,Jtà"· Bd ara ,ci .stl ,può <letmainida:re: quale vamta,<sg!o iré1S,e,n.:e ui J,avoirarore <la ,u,n él!VJmrnrto-di prdd11.l.tt'ivrtà deLte j,ncLustrie ohe producam.o merci sua ,pur at~e a :s.Qdd~.arre i ruso,g.n.i deJ'.,a sua vita ? Nessun v.amitagigio. mtte merci costan:o meno è vero, ,rn.ai .ai:1'ah.e. la sua forza di ~avoro aivrà ,un 1Prezzo minc,re ed eg!ii si ,!Jrove1rà ,n,ethl,eJ stes,se corn,ciizjoni di pr.ma. iL" aume1TJJto ,di IJ)lrodutcività tleT :m1d,ustn:la,p. one.rà u.n v.ainta,~gio solo al oapitaìista istante che BI laivor.atore lmnifeglhe;rà minor ,nempo a prc 1àurrc UJl1 valoire che e,g,uaig\i il s:al.airfo ,peir ,poi ÌlaN,o,rarr-e :tuxt◊ ~I .relsto della_ giomata a o>rcd:u,nre 1Per I' ilndustni:a,~e. La onaaoh~1ìa r,o.ns' .mveint.a J)'er dianiniuinc :e ore dì laJvoro a1~1· CIJ)Eirai-0m, a '!',e,,r a,umemtare il s.aig~-0 Idei •P'.'UISViai',orre, ~òa il guada- ;;mo <l-eJ oalJ}irtall.rs-ta. Qniest',u,lfmo ha com_peirato la fc,rza ·<l1 ::al\'CuiO per sir,utita1 rla a suo piacimen1o IC1uram.re~•~n,te.ragioniaira ed il l:av•~ ratore '!10rt ha, b()fr,gh:ese.me.ruteIJ}airJa.iido, .alcun dfaitto Idi fare n oo,n.t: al padrone. E per Ricciotti Garibaldi non c'è che una scusante, Evidentemente, il vecchio, ardente combattente, è completamente rimbambito. vero. L'oroloiio di Rosa Luxemhur2'. tro che una aberrazione. ila Libia è un immenso scatolone cli sabbia, che non ha avuto, che non ha alcun valore ... - Q,Ulau1idao.ma CtV'iltà più g;nande; ,l)Q.rrà fiT1,e al V10sitnoipe.ll)egmim.a.g,g-igo;,loriosi 'J}ezzien.N, ohe 1W111d:avieten,d,e111do a,~!' estieno Jla r.iioahezz.a - fa. ,sola che iatbbila.- 1t·c- idei voobni musconi, ,o qt11amld,0 1 a1lme'l1IO, :ili marud.o 1n!Crni :v;i SlinatP1JJle/r1àclìai voo!,ri ia.fiiieitti iuni.cam e11t1e 1per 'SIDPl.t ttòaJrvii. '? Vina d:rrnOlStmazion.e, :ilnifiatti, de,lla ve, <riltà di quamito SC,Jm!J :sita IT1e I faitu0 eh e le rnaisse operarle IJ)e.r giirungere .a.d una pr,0grres§Na. dimiruuzionie d1 ore idi favo- ,,ro hamno idotvuto sootemer,e Lotte iasp,r6lss'me ~iJ)e!Ci,a,:me,nteme.gli u:ltitmi cinquamt' ani~ -cliwr.amte ii, qua!i I' 1111ctustni.asi è mag,gio1T111enre :s.vifJuppa.ta e pe:rfezJionata., TI cal)'ir!.0/.ismo, rpiur in ;possesw di str,ume1rnti di JYr~dUiZliooe mer.aM,gl•l-Oi&ih, a seJTljpre Te.sri.stiro, ,acme ancora. re.sii.ste ien!apeme!llJie, tdi firoote .agli sf-0rzi delle wgariqzzazioal'i. OIJ)C,r;aileteln.deillti al mi- ,g,!ioinameaiilode·Ue 1-0lliOcor..dizioni Jillateir:21'ieil m'OII?a1i Le oifftio OJT,e<li [aJWJuO sitra1JJ:p.a,tel(Wj))O deieeruni dli battagl}ie, iaissai IS1J)essoar,ueinti, e oh.e or .a i 1 ca:JJ•i ta;llismo v;omreibbe a - . ho)ire, s0010 foru.rto de-Lia tenacia, deHa sol~airietà e ,deHai ieir.ma.ta coso:em2a oo a Ai poveri è permesso mangiarcarne. Nella sera del r4 gennaio rgrg, quando fu barbaramente assassinata 1a compagna Rosa Luxemburg, era scomparso, come si sa, anche l'orologio d'oro della grande La Santa Mad~e Chiesa dà st'(mpre rivoluzionaria. Orbene, al 24 febbraio maggiori e più chiare e più lampanti pro- 1921 certo tenente Bracht offriva alla ve dell'amore, con cui essa cerca di ccn- .• Rote Fahne » quell'orologio, narrando ciliare i bisogni dei suoi diletti figli con che il tenente Krlill l'aveva portato via le esigenze della Santissima Religione. daUa casa della Luxemburg durante una Adesso ha mitigati anche i rigori, diremo perquisizione, insieme con quadri ed alcosì, manducatori della Quaresima, delle tri oggetti. Il Krlill nega, dicendo invece Quatour Tempora ecc. ecc. che l'orologio pervenne nelle sue mani Nei mercoledì delle Quatour Tempora, soltanto all'albergo Eden, dove la Luad esempio, finora era rigorosa prescri- xemburg era ~tata _trasp~_rtata. Con 1~ zione di astinenza assoluta• d'ora in a- quale affermazione 11 Krull ammette d1 vanti si potrà mangiare ca:ne, però una aver fatto p~rte del gruppo_ di ufficiali sola volta al giorno. Anche adesso di qua- che erano al! _Eden, quando v~ f~. tras~or. resima è pennesso, in tutti i giorni, man- t~ta e assassinata la nostra _'.nmmentica_- giare ca.me una volta al giorno. Poi ci bile compagna. La P~oc1:ra d1 Stato pero sono nuove numerose disposizioni riguar- h~ sollevato co~tro d'. l_msoltanto accusa danti varie categorie di cittadini, a cui ~1 furto._ P_er->l_assass!mo, nulla. Soltanto viene pure permesso di mangiar.e carne .a propneta privata e sacra. nei giorni in cui ad altri è vietato. I car- GENOSSE. o a CO La Libia costa ali' Italia fra la guerra e le spese cli occupazione, molti miliardi; è ancora, sa'.rà lungamente, tlll passivo per !a vlta nazionale. Con gli stessi miliardi, in buona parte spesi prima della guerra europea, I' Italia avrebhe sistemato e utilizzato il suo immenso patrimoruo idraulico e sarebbe oggi in gran parte inclifferente al problema ctei combustibiJi fossili, che costituiscono per essa una vera servitù. F. S. NlTTL - if>Qns'Ci fllai J"~posba ,è UITT pooh.i,no ,a1nchiei a rvoi, a!1110he a ruoi. Q.wato11no,,Lo Me• di, h:a. ,g,i,à1111em!iai ieosciJeowa. L'a vemà Tib,e;j,je ,d'ei. rlieatllJ)m.i iucw,i: soingeinti, futko, sarnemibel, diade 11lelnoore idei :Pa.sisalto. E ne-1 ,g.io,nnoq'n oui ,nn ,voi 1tiutti, •e ,nei ,po- ,v,eni ,e ,l'l!ei 1Da,voJ1ator.i 1d' og;ni i))aese, sarà Ya tl1uCJev1enmi,gfiliia,d. !etLD1a11ostinabainmer,a.: ~n qu•en .giiJQnno!,ai a-~1)oota 110'1 ,sa,rà <l'Uiblbia:,ocStSerai111TD10e v,ostt,ei anifl Nitti, ;oJ1e Gira! .scirLve oosì, f.aoew,a seri,e, ·le a1,~,tmemiser.ie ra1mi1 1,ghie. pairte ,de], Covenno quando si iniira,pre·sc * * • i' a:vv,ent.i1ra l±bhca! !La bor.eivepllazz:a -è ben ,pr,es.to stifl}aCompagni proletari, leggete e (tiffondete I' ".A vanti I,, fu ,di ge,rnt,e iarclicfossa,ua .a!W ,a,ut:OITTW1bi'le: che s' a1i:1PiJ1eJsit,ac,on ,s,usm'.ti e il'Ombi ,pro]wr.ig,alt~a. :ri.1.Soo!da1rsltei vis(;ere: per mcilamsi in ioqr.sa.. ,g,i.ù :~ungo hl n1astro rtortuoso e biléll11ioohe dns,ce11de ve,rso tl' azzn.trna. M1a1nquilli'.1idteàjt lago. - L' Ita'li:a v,a i111iF1ra'llcia - dkc un 1. ,:,e; ,; , ')11.,v:J ,, 1;:x;q I J:, Nes~µ"n~;.!,§~ifh!~~ 1 ;J~~~'m . J_ pittor~e_ ~~~~~1 <!l, , ~ SR~ ).~ ISCJ.Ope:ro. ,9! lw?;e~otj1_vpglJ,qp9, jQI, ,p_orre. l<?[o'.JJUl 11prpJ~mc;.n!~"d'rY' ~).~t 'no dt la,voi:,o ;,:li .qfe,:,4}; .P~fo s,;f.#; mana, p<>rt~~~lo ~ ~71h a 5,?• .\f,~i9• no inoltre ridur,re il ,saJar,io di ,,'-~ • ~YM cent~stml ~ll',9r~ l ~tri q>mpag9!_~0no nsolut~,a lottar~ 1 Jino;. ~~: ;vittofia., Gli imprenditorj W~Jlq crum~i,. do~ ve POSS°1]op,;are,,ç~e ~fino..,~ trovar• ne nel Ticino,, ,. . . <J ; - . ~ I I ' _. .) _., 1 \ :.J ' Nessuno <Si presti ~.JI' onera infame di tradimento; tutti l, CQJD~gni v1dlino acchè nessun sconsigltato ()i.ttore, 1> gessatore si rechi a Thun. . '

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