L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXIV - n. 41 - 8 ottobre 1921 -

L'AVVENIRE DEL LAVORATORE - ___.__ ·-· --- --. r-- - - . ·-----.---- sarsela senza danno. Vedeva e cantava la marrebbe soltanto l'azione ir.dtviduale di verità. violenza che a lungo andare susciterebbe ACQUEFORTI COLTURA E·LAVORO Il ricco e il novero. I La giustiziadesto mond Cf f • • f • I la salutare reazione delle classi lavo,ra- ep oman,ae IS erasmo. trici e della pubblica opinione. (e. t.). - Il giovane operaio. che non no e sostanzioso, cosicchè non saprete Non mi date del poltrone, dell'uomo E meno male che fa qualità di ricco o j Ed ecco, per oggi, aqcora un poeta, a Ma sopratutto se rinunciasse al suo ha avuto la possibilità di scaldare per più tollerare le letture scipite e diluite -comodo, del giornalista che ama il lavoro pezzente influisse soltanto sul giudizio e , cui i contrasti, le ingiustizie sociali inspi, programma economico antiproletario, ,anri anni i banchi della scuola, e al quale che fanno la delizia di tanti sciocchi e fatto. Stavolta proprio non so resistere sull'atto dei singoli individui. Ma il peg- rarono versi bellissimmi. Un altro poeta perderebbe pure la lauta biada degli agra- la lotta per la vita poco tempo ha lascia- di tante viziose. alJa tentazione di copiare. Ma vi copierò gio si è che anche la giustizia, anche quel1 ro,manesco, il Trilussa, che vive ancora e ri e dei pescicani. to da volgere alte letture profittevoli, Abituali così a mangiar bene a.Ila taroba tanto bella, vi presenterò acqueforti la donna che viene sempre dipinta con : che rispecchia ne) seguente meraviglioso E questo ci pare lln airgomento deci- non deve sgranare gli occhi quando sente vola dei sommi, irrobustirete le vostre tanto ... forti, che saranno le più belle gli occhi bendati, resta abbagliata dai belli sonetto una delle più frequenti ingiustizie sivo a favore della fedeltà al programma parlare di cultura. mascelle. E l'appetito viene mangiando. acquefort~ ch'io abbia mai scritte. Voglio I ed eleganti vestiti. Così avviene che, se I di questo nostro mondo e della sua civit. di crumiraggio. TENAX. Non si deve credere che I; cultura sia Altri volumi occorreranno alla vostra fa. dire: trascritte. casca nelle sue mani un povero diavolo, tà. Il Trilussa intitola appunto il suo so- ==================' il convento di clausura di pochi privile- me di idee, che ricercherete ,. scorrerete E le trascrivo da una recente magni- è sicuro di sentirne ·gli artigli nella carne; ' netto ; / giati. E' un po' come la castità di qualche con occhio avido ma con Io spirito diffica pubblicazione della Casa Editrice s~ si tratta invece d'.un -~ezzo_g~osso, non: L'JNGIUST[ZZlE DER MONNO. Il sacr1'fic1·0 d1' un ouro, prete, un po' come l'età di certe donne. fidente e scrutatore _ perchè dai somAvanti: una Fiorita di Canti Sociali (1), 61 fa male. Come dice, mfatti, ti Porta? I Quanno che senti dì ~cleptomania», I I I !\on c'è metro che la mi.suri. )!on ha mi avrete imparato a ragionare .. <1 sce· in cui è data 1 a l d l · f · La <riustizia de sto monè I r.• h'' · h'h bb connotati molto percettibili a l'occhio g!iere e a pesare ... a p ro a a a cun1 ra 1 " •, segno c e un signore e ,. ru ato: )1 ell'ultimo numero dicemmo de~a po. e· Più celebri poeti moderni. Poeti del la- la someja a quij ,ragner 1 1 Er ladro ricco e' se·,npre 11narrmalato I · profano. Tutto questo non sempJ;,:isslmo? emica tra lo scampolista dell'« Av:~nti ! » voro, poeti che cantano le miserie dei la- ordii in longh, tessuu in reclond, 1 E er furto che commette è una pazzia. ~ l'organo massimo del < pt.rismo _. ita- Voi direte: insomma cos'è la coltura? Provatevi. .. Orato · l I · · · 1· li che se troeuva in di tiner. I ,,. d · ' ff La coltura. è come la dote cli certe '' * * v Il e e oro asp1raz1om, e I sveg a- , .v1a se omani e un povero a amato Iiano a proposito di intransi~enza. no alla lotta, e li esortano alla solidarietà Diniguarda ai mosch, mcschitt ! 1 Ch,e r~bba un,~ pagnotta e sca?pa via, · Accennammo a pranzi ... mi,iisteriali dei spose. Il popolo ad esempio. ,·anta la tale Prendete ad esemoio DanL: anzi e m. negg·an all'emanc· · d 11 cla che ghe bàrze!!a on 1>00arent, Pe lti• 1111 n I tt sposa che ha portato tante le!!zuola, tan- prediligete 1a poesia ~he è ì<- s~r,;_,.._,,za 1 1paz1one e a sse ~ .,. ._e nc,ssuna ma a· 1a purissimi Bombacci, Bordiga e Polano. A - n Ope a ·a R · d' c d · Ada N · purghen subet el delitt Cl e d d d t I te camicie; che ha dell'oro da mettersi della prosa. Dante col suo commento e r 1 : ap1sar 1, ar ucc1, egn, I 1 J 1mpe 1sca esse con anna o. quanto apprendiamo la polemica conti. Stecchetti, Turati, Heine e altri e altri mala penna ghc dan dent... ! Così va er mo,nno ! L'antra settimana nu~,. ma no_n giov~ affatto ai purissimi :n dosso. i possibilmente colle sue illust,-azioni. LP.g ancora. A l'incontra i galavron I Che Teta se n agnecle cor sartore. amtci nostr1. Tant'è che lo scampoli sta, Così dell'uomo colto. , getene i cenni biografici; i, commento, Eccovi, ad esempio, dalla prefazione, sbusen, pàssen senza dagn, i Tutta la gente disse: - E' l'!la puttana. può pubblicare nell'« Avanti! » del '1 cor- Ha saputo accumulare ~ma certa dote' sopratutto nelle parti storiche e pc-i cr,n • • d • dall'" di e la gionta de.I scarpon I !\fa la duchessa che scappo· in America t di cognizioni altrui, intorno alle quali è .abbandono pieno di tìduda a~fi:Jate,:i al questi quattro versi tra ott1 m an?: rrr. e quanto segue: . la ghe tocca tutt' a] ragn. . : Cor cameriere dell'ambasciatore. venuto nel tempo maturando e costruen• ritmo deJle terzine com in ;1:11,do dalla Al valentuomo caduto, ogni villano E il Porta non era nemmeno un nvo}u. - Povera donna. dissero. E' un'isterica! 'IL SACRIFICIO DI U:'.\T PURO. do la propria facoltà di giudizio. : prima: fassi addosso e ,Pinsulta e 10 calpeS t a; zionario! Ma era un grand'uomo: vedeva Si potrebbero dir meglio cc-deste ved- « Dunque il leader sapientissimo dei L'importante tuttavia non è di sapei'· « Verso la metà di mia vita (quanti s(>rofo nd a l'elefante nel pantano le ingi~stizie. Vedeva i poveri moschitt t~? Si potrebbero schiaffeggiare più 5 .,_ • puri » - non potendo negare ~1 : ver ~ parlare con cognizione di causa di certe anni?) Capitai in una selva oscura ( coe la rana gli balla ,sulla teS t a. dannati a morte se cadevano nella tela norament.e codeste ingiustizie? ,rrettato i ba11chetli offertiili ,,al ,nir-· opere letterarie o politiche. d; a~te o re-· me ce ne sono tante, bassa, selvaggia), oppure questi altri di Enrico Heine nella del ragno, vedeva invece i gala vron pas• GENOSSE. s'.>e d'Italia a Reva1 - ccr..:a di SfJ1cg-.r2 ligione, riferendo magari pappagallesca- , avendo smarrito la via maestra» ... versione del Chiarini: ====-===========================::::::;===== 1 la faccenda. Dice quindi chr; intanto non mente ed anche disonestamente le lettu-, Un piccolo sforzo, un po' di affetto, S'unq è ricco sterminato, I si tratt~va _di. un invito del ministro, ma re fatte. 1 ed ecco la poesia che si snoda, lascia caa,rricchir sempre potrà; Lettere dall'Italia clclb clt lui signora. Una colta signora L'importante non è di recitare a me·: dere i viluppi sacerdotali e si mostra a· anche il poco sarà to!to I ____ l francese, aristocratica e spirituale, colla moria. nelle adunate degli :tmici. qualche gli occhi estatici come una. bella donna ~;o;~i pcr~~~~c~o~v~!ì niente, I 11 fasc1·smo alla r1·cerca d1·. unp. ro1rramma '1· ~1a;!t~u;~stk~~:f~uzio:r!ombp~~scc;;~~~~ :~e~tt!1!:~:n1~ ;a~fu;~~r: f~e~a;:~:1 nt1~c::m~:~-te pochi altri: due tre per fatti, oh fatti sotterrar! j . Il b p~r cort~,;ia, di fare 4 chiacchiere di maL prie. Avere la percezione p:cnta che ge-, og~1 epoca (secolo) e per i_lre~lo affida· solo i ricchi, o mascalzone, i d1cenza sul bolscevismo, tra un bicchie. nera Je idee. 0 megli 0 , il coraggio delle tevt _al gust_o e ali~ fame dt poi. Dcl re• han diritto di ca,mpar.. .\.Iussolini sta sudando le leggendarie solvevano gli assassini deJ socialista In- rino e l'altro. inter pocula, come tanti idee personali. : sto I somrru autori sono generosi. A pell con_trasto tra· il ricco e i! povero ha quattro camicie per ridurre a!Ja ragione ,·ersew, colpito freddament·.c nella sede Dugoni. La cultura deve essere assimilata a dr·' na si a.ccorgono che voi li amate, vi riainspirato più di un poeta; e. tanto per quel suo figliuolo sbarazzino che è il fa.- della sezione. Soggiunge poi - il sapientissimo lea- robusti re il vostro organismo pensatore i man~ e vi chiama~? sempre, con affetto citarne ancora uno, ecco qui quattro versi scismo. •· " "' " der - che i tre purissimi anda,rono al e creatore; se ciò non vi riesce, diventa ' qbula!Spi a_t 1 7rno d7 v msegnan? tante cose • •1an S d 1 p Può darsi che il duce abbié'. .sincera: Ora a tutta questa accozzaglia di faci- banchetto del m·;nistro per procurare a in«.-ombro: incapacità di dire una frase e e. uti 1,. e I portata unl\'ersale. ,n mt ese. ono e orta, e sono un ,. . . . ., M J d epitaffio « per on can d'ona sciura mar- ~end~e ! 111te11 1 z 0 1 ne d 1 _1'.f~r n~ntfrare_ nel• noros·, di violenti. di individualisti, Mus- Serrati e ad altri e a se stessi il passa· senza c.itare questo O quell'autore, diven-; ~t~ete_1 u~que alla base di tutte le -chesa,,: . cr me _e '.1ela ega 1t~ 1 s_uo, edeh, ma solini vorrebbe applicare le norme, la di- porto e il « visto » per il passaggio doga• ta l'annientamento. ~otto il peso di stu• cogmzHnll, .cosi come . soyra un fonda· Chi gh'è un can. che l'è mort negaa . I.: realta e che questi gLi prendon'.Q la sciplina, il i>rogramma di un partito. nate alle no.stre casse, quelle di Serrati di non assimilati di ogni pcssibilità ed me~to . solido e mass1cc10, costruirete ·• 1 ma1:o. Per troppo tempo hanno assapo- Se ben si ricorda tutto il ,•espaio, sol• sopratutto, cariche di ogni t,ene dt' Rtts indipendenza di ra!!ionamento. _facilmente e con tutta sicurezza, non m a grassa I . . d' d . l' . . b = A f • d " d' b b r.:I e a g101a 1 onw1are opm10ne pu • levato da una imprudente dichiarazione sia. come <iissc a suo tempo il « Giornale Oggi, come sempre, c'è tanta gente che tmporta, qual genere di architettura. una e paccia 1 on occon; i bi' d. :, · d P 'tt · h t . d b 1ca, t terror.zzare le masst:, dt go ere repubblicana, rimangiata poi con sa- d'Italia». non sa pensare colla propria testa. Non * "' • oven , c e passee, egmo e on, · d 11,. . , . , 1 1 . 1 - Che de sto ma,~no vee mal pu su l'a,ssa. e . tmpumta p11_at ssp uta e < , rac~og 1e- ·pienti · spiegazioni diplomatiche, si può Ai -nostri emigranti parrà strano cht hanno fiducia nella propria testa. Si ri- · L'operaio deve vivere colle sue forze, i salariati. colle sue sapere ciò . re 111compenso 11plauso e l'omaggio del- immagiriare a quali contrasti egli vada per avere dei ~ visti,, ai passaporti si deb tiene. ma a torto però, di non essere suf• come l'impiegato, come tutti . M' ! la stampa benpensante percltè oggi pOS• inconbw. Altro che la crisi del Pus! ba andare a pranzo dagli· ambas~i·ator·, ,, ficientemente istruiti, per ragionare di Deve perciò poter ragionare ( 1) Labor. Fiorita di canti sociali. t• d' d h · d" Il F ~ s:;,no un tratto ar macc ,ma 11n 1etro. ascio è veramente ogg1· un fascio · · tante cose. forze, col ·suo cervello. Deve ' ano, Società Editrice Avanti t Lire 5 ma l nostri emigranti non sanno le pene · I' Tu l'as voulu, George Daudinl di ogni erba pol1'tica. c1· sono 1· monar- d · 'fi · d s· I · · • • 1· J ff' Il cl1e vale e c·,o· che vuole. e I sacri c1 ei duci del purismo. I I ascta, oggi. nei circo 1, a ca e, ne e L • f' d I • CC Tutta questa gente che· la guerra ha chici e i repubblicani, i rinunciatari e gli A tutti poi parrà strano che _ per fare piazze, volontieri la parola a tanti che Non deve perciò rimanere insensibile e VJr ll e rJ 0. educato alla sl"uola della viplenza, che oltranzisti; i proteziortisti e i liberisti. piacere a Serrati, a quell'uomo, doè, che avendo facile la parlata. gabbano frotto- cli fronte alle questioni di cultura dalle Ma se i ricchi hanno essi soltanto e cli-: nell'esercito ha. goduto l'autorità del co- Quando si tenterà di cost.ringere iutte do,·evano espellere fra !neve dal loro se. le per idee. , quali può trarre idee, forza, sapienza, ai ritto di campar•• essi hanno anche altri n1and? so~ra i fanti s~hi~~·izzati, .carn_e queste tendenze divergenti in un unico 110 sdegnosamente _ i duci dei «puri» Basterebbe il :ninimc ragionamento in- fini del miglioramento morale intellet• vantaggi. Essi sono modelli di virtù, men- d,: m1tragha, e che restituiti alla v1ta c1- programma di partito, le divisioni· e le si $iana persino sacrificati a sedersi a ta. dipendente, personale, per togliere ogni ·tuale ed economico della collettività e tr,, i poveri sono pieni di vizi.•. a sentir vile si .sen~on~ degli sp?stati (ncap_aci di ribellioni sboccieranno come funghi set- vola con un ministro cli S. M. il re nella valore ed effetto suggestivo alla chiac- suo. certa gente. Ai poveri il dis9rezzo, ai rie- tenere un 1mp1ego; tutti quest; tigli della tembrini. capitale dell'Estonia... · chierata che solo un momento prima SU· L'emancipazione econemi-;;a deve es.. chi la lode; a quelli il bando dalla « buona gr~ssa e ignor~nte borghesia agraria che In un punto solo del lqrQ prog,ramma E pal"rà ancora più strano che tanto' scitava la vostra ammirazione e il vostro sere credo imperfetta e forse non sceaocietà », a questi l'incenso. E &enZa quat- col ?as~o,ne - ti ~ santo manganello • co- so.no d'accordo questi... ladri di Pisa, sacrificio i nostri ,, puri» abbiano fatto c?ns~1~so. Oppure il v?stro :agionamento vnr da sorprese, se non è accompagnata, trini tutti vi fuggono; e se ne avete molti, me e d1 moda chiamarlo - hanno rotto anche se questo punto non verrà mai per aiutare Serrati a trasportare in patria v1 d1ra:. Parla con d1sc~r111ment,o, e ne da un accentuato miglioramento intelÌutti vi fan di cappello. Da ciò un altro la testa al capolega ed hanno spezzato sincera~ente con~essato: ed è nella lotta una specie di bottino di dubbia soro-ente. i;aprete istantaneamente 11 perche, senza lettuale · delle masse sulla base delle grande Poeta dl ·a1~1e, il' poeta roman~- l'organi.zzazione, l'ufficio di collocamento contro 11 prole_tanato. Tante cose li divi- E . . . ~ , bisogno di molte spiegazioni. grandi linee umane tracciate dai grandi .,~,.... d • v1dentemente ti leader dei « pun » da O 1 1 1 , . 11 · d BCO Gioachino Belli, veniva inspirato a e tutto ciò 9he frenava il libero sfrutta·' ono, ~a l'o_d10_con_t,ro la gente del la- . . . . . : r )ene. a co tura mettera vostro operat eJ pensiero .. I d d d l . 111c1ampanelle. I nostri q ,campo\t • gh Il Il . 1 T . d' A h t d · l' .comporre un sonetto, c\Je è tra le COiie mento dei lavoratori; tutti i figli. di papà voro, 1 e~1 en? . 1 romp~n~ ~ resi, dànno alla testa. · 1 cer~e o ne a poss, >1 1ta I essere ~n p<>'- ne e ques o pane eve mangiare O· PI ·:, deliz" i·ose della poes:~ dialettale Ìtcl· ai quali la guerra i>rima, e te dimostra· i stenza e_ di_ sch1av_1,zzarla, h_ nurusce.' I L ·t, d . . . 1 . I co tl barometro deJ cervello altrui: che peraio. Ognuno secondo le proprie forze. '" - d S d E a ven a, vera e assat p1u semp ice : .. 1 b . 1 . L ·tt • • , . b 1 liana. E , il famoso sonetto e Li gcnochi zioni fasciste poi avevano assicurato il cosi_ etti 111acati conom_1ci clie sono_ . • h R 1 f . . 'I segm 1 uono e I meno buono .spass10- a sua v1 ona acqwstera 111 el ezza ... d s1 e c e a eva - ra t c111que compo- . E . d • d' 1 ? • .._ , della fortuna • che nOI· trascn• • .;~-o qtil diritto di non studiare e di essere pro-, sorti appertutto so_tto l'egida dei Fasci, . 1 . . . d' . · natamente. soprattutto v1 ara poco a e, occorre 1r o., m ;..,Onta. ,, ....... • h f nent1 a m1ss10ne - s1 tscusse se accoI 1 h. d 1 . . • 1 alla lettera • e anche i nostri lettori non mossi « per meriti patri'ottici », tutti co1 • e c e uronq accolti con tanta simpatia 1. - 1,. . . 1poco. a e 1ave e vostro 1rhmo e 10 », ==============-==== , d li b h f f . g 1ere 111v1to,cortesemente fatto dal mi- 1 h. . 1 h. r . d' . , romani lo potranno certamente capire e <;torc non se la sentono davvero di rien• 1 a a _sta_mpa ~rg_ es:, anno ;la U~ZIO· nistro. italian~; ?he ~ei_ c!nque, due -: ~:~c :h~n gce~::::c:·n~oc c~~o7;ta~le~~e!V~ ~ Quaranta tonneldlaiotreorusso gustare: anch'essi comprenderanno, infat- trare nell'ordine che vorr,ehhE dire per I n_e dei s111daca~1g1alh. Sono I orgamzza• Senrah e Pav1ram, socrahsti - trovarono t . C d 1 f f ·1 I ti, qie affritto vuol dire afflitto, e che zor essi accingersi al lavoro ed applicarsi agli zione del bradimento.. . . . . la cosa po.litica-mente sconveniente e se 1 s ~ssi'i ~n~s~er:za :. res O non aci e Oue:sta n,uova sliu/J}efacenme s,tioria l'ha significa sor (signor), e che cquer vuol st udi. _A_Mass~ _Carrara 1 fasciS t1 mvitano ne astennero; tre - Bombacci, Bordiga I e e e ptu 111eressan 1. , trova.ta i! « P.r,ogròs Oiivii<tue ». Noi non dire quel, e ccrompato significa comprato, Mussolini: s'è accinto perciò ad una ben gh m~u st nah e a _non accett:,i~e ~l lavoro e Polano, comunisti purissimi - anda-1 * ,. * 'ITTJreJ'i.retmotutti j p,airti,coLari della stoma e che magg111ère 9 è lo stesso che maniere. improba fatica. ~p:r;. 1 ~he ~oi siano. _mumtt di tessera rono aJ banchetto, accettarono gli inviti,. ~egga i.I gi?v~ne operaio, i:,ochissimi IL v,e,r,am';!G1J!le•d!rarrnrrnaittic.a, ,dt,ll]'ilmlm~ Soggiung~emo soltanto che Gioachino EgH ci fa la figura del mago inesperto e~ t B~c~tl c~nom1c1 »I . . trovando la cosa perfettamente naturale., bn (per com111c1are) ma veramente som• tesomo. Bias:ii S<i!Pejre atJe., sieoondb ii Belli visse e poetò a Roma sotto i papi e di Goethe che dopo aver evocato gli spi1 . e . hie ese, ur~nte oh sciopero d:1 come sono naturali i pranzi con i fascisti I mi. Si butti con fidu1.:ia e pazienza, con « Pro,girès CiiVitqJU'.e », questo tesoro. doche il sonetto, che noi qui riproduciamo, ri', non riesce più a discacciarli. amen c e tuttora s1 com atte con erot· nel Ristorante deHa Camera e le dichiara-I buona volontà e affetto, tr:i. le braccia dei 1>0 eis'Sie!re staito naiscosto IJ)U'imai,n Rus.-. • 8 I Ed ecco che ogni giorno qua e là per' ca resistenza da parte dei nostri orga· zioni di amicizia in Parlamento. maggio·ri. Legga _poc~. n~~ bene. Si renda si~ll, il)()'i i,.r1 Geinrrua.n_ia, è ,r.i.usc}t~ !ina>Le stato_ com~ 0st0 nel 1 1 35• . l'Italia qualche fascio prend:'! pretesto del nizzati, si stipula un concordato tra in- Tutto questo _ e ci pare fin troppo!· conto del perche _d_1c10 eh<! ha_.!_etto, n:,e,~te a P~~a,1:e,. r~ q_ 1 uie<S'ti!_~ 11.l!,,timi _, e• Molti anni da allora· Ma il mondo non · · · 'd d' di rt d11str1·a11e· s·1ndacat· con · · · t t h b d SJ ''11 F~.,~~a e di I ,, r "'""' to IA . . 1 B 11 . . m11111no111c1ente per 1s re per prop o 1 e om1c1, con cm _ in risposta ad una colonna e mezza e_ng_a n_oa_ e cere 1 1n un uo11 1z1on_a- , , ·, •~•- ., . , . l "" _ ...,..,,,b per_. - è ancora cambiato e se 1 e vivesse .1 f d' 'fi • h t· tt 1 'd · · d. 1 · fi mer "a 1 u •~ c o b b tut"' d"" , . al . . conto ,, amoso patto 1 pac1 caz1one c e ques I acce ano e n uz1on1 1 sa ano di irata ·e ridrcola prosa del purissimo du- no ti stgn1 cato delle parole che gli rie- ' ~,µ. • • w ! . 8111 a.n ~ a "' 1 ,.- ora, non potrebbe scrivere trunentl._ 'il duce aveva posto sotto l'autorità del che sono state la causa della vertenza. d · · scano nuove e questa semplice azione erebi., iche. t.a,n<tio Ln F.r,arnc.:,aqua,n,to neA , J affntto ce et «puri». ' ,,. St •· U · -· <l··•- · · "" 1•· cquer zor ta e,~quanno maf?O e_ proprio nome. Nell;i. Venezia Giulia mentre gli operai ================== della ricerca. sarà sufficiente a fargli tene. g.t - a,ct •nl.tJ ' 1'U1ieinca, Vt~,..,no 4mfasceva er torci mano a un nga_ttiere, j Così si 11ccide ancora in Italia 110010- deliberano di non .riprend~re il lavoro se re a memoria la maggior parte dei vo- por-Lazto.n,e di monict~ .boJsç.e~fohe. Che la miseria, le trappol_e_, ~r nie~ticre, I st:::nte' le disposizioni di Bonom/ per il non quando avranno gruranzie che le La Direzionedel Partito caboli incontrati nelle letture - sopra- cosa vaJ<l,ano a f,aire 1 :1 Amer,:oa, que st : tt tto Cuo r· che vvo1 Jera d•letto · · f , . . . • C\OOTaJ111t-aonnel,Iate di oro rll.SISo, '!10!1 e e u , · · · : disarmo E non reca meraviglia data la conquiste non verranno toccate, i asci- , di tutto tenga d occhio il giovane lettore d1. d.etto Ch .a.ru . f l' U Oggi perantro che nun ~ ppiù ggui~~ : natura aer fascrsmo, che gli arr:stati per sti dichiarano cessato lo sciopero a tut· per l arrivo Lanaciarskl lig~n~e, l'azione dei verbi. i modi di di:e ment~ bOl~isc:vi~no r.ii~.o.!~:~: n~~; e ha crompato un crosc10n de cavaJJere, i.I truce assassinio dell'on. Di Vagno sia- to vantaggio degli industriali che prima Il segire.tario del Partii.o soo:alista ~h~ ncorron_o nel testo;. la copia e I_aqua.. gra,nide Re~).uòbJica americana? te_ l'incènzeno, in tutte le maggnèrc . / no tutti studenti e tutti figli di famiglie avevano colla serrata ricattato 1'o Stato compaig,no .Bacci h.a intere.s.5iato il pre- ltta e la chiarezza degli argomenti... , . cL, ,,_ , e· . . ff r de casa e a vvosce e m I d I h' ·1· · d · s·den"~ <lei C""S;,..,,·do per~"'- sia daw 'r • • !L,a Siorn1. >e-. « !r•io,glne!S 1rvtQue » 01 e m casa, e o , . . « r,er bene». Oggi la situazione è capo• ottenen one rurg 1 m1 1ont i protezione. I uc vu, "b• Ull)t; utto questo piano piano. assaporando • • . . 1. . ' • . . . . . scritto. 1 volt.a. La delinquenza non è: piÙi il triste Tutta la storia dell'azione economica i,] laso?ia&)aS\S.aJla'e.I Counrrùssairé,o ,cLe,J Po- frase per fra se. cercando di penetrarne ~ ni~~-:1-,~r,e~i(•le dno fa zie . l{lf queg,h aJ_tri Oggi e bbello, oggi e bbonp, ·oggi ha · privilegio della miseria' e dell'ignoranza. del Fa_scismo è una storia di aperto cru• pO!o abe viene in Italia a rawrescnta,re il se 1so fi o al I' h g.,o,rm ' 1 ' 1 1Q1Ua 1 • iue amm a, anJtuinata1 t • . d. . 1 . f . d . H Governo <le.i SolViet .a'. Congresso •Ja-1 . 1 11 11 . c~ 0 1 :e, c?mef ape- c e Wlln-Oo]:te ~cl1e Friltz Pna-ttrC;n era airritta en °, Essa è la caratteristica delle classi diri· m1ragg10, 1 v10 enta m razlone ei con· . L d 1 p i.et i.al' t .,. 1 . trova I po me m1g 10re 111 ondo al se- va,to in !svizzera ""'" -t •• e iniJ;... nd1· 1 ·n · f bb b ·· · · . . E . • r,10:r,a,,e e aru, o ,;;oc lS a 1,,a,;.,\JP...O. . . . ' ,, VV\01 UJU "''" oggi a ene e nun ze s aJJa mai, ; genti. Solo che viene rivestita di, una cordati. d1 lav◊:ro. questo r'.m~nr~ an• , A ,qu-amto sa))pi;imo, ~l Presidente (le,! no dei fiori ar,o Ohe baga~io per IPOTÌ<HeÉa,nte tonoggi, si ar•t'ttbba tre, mmerjta scento. ! truccatura poUtica ed è perciò Jmpunita. ch_e ~e _11pross11_nocongr~sso oara ~1 Fa· 1 Consi1glio, ~oog-'.,iMdo !a riC'hiestia. det Questo esercizio semplice e piacevole 11ieL::tte ,ct,~1 p:rezi~ metiaililo! Malappena sei ricco, in du parole, · G!i studenti, indicati dalla voce pubblica sci l et1c~etta _di un partito. Per_che se _a OOilTI!Pélg'nO 13aJocj. ha trais.meSISOal Mimi- dev'essere fatto coi sommi. Con affetto bbasta un cerino a mo.strà cchiaro ch'hai come gli assassinii di Di Vagno, sono ri- questo, rinunciasse vuo_terebbe 11 Fase:• i sbro degli Es,te:r! io! suo ,!}a)f~r.efa,vore~ e con tenacia. Il vostro gusto !:'iandrà coverttt cche pprima nun ,scopriva er zole. lasciati, come ieri i gittdici cli Milano as• smo d1 tutta la sua ragion d'essere, e n- vol<e. · sì grado grado abituando a U!l cibo sa- ~ppendlee dell' "Avvenire del La..-o•ato•e,, JI mancato aooelenamento di GOTTFRIED KELLER 1n ,wn v101J10 Callltone vruve un fumma- cosa v.aiie tPe.r la mogilLe, IJ}erchè ir1,e.sswn cis!'1-, .wn u~o _ohe ~a m:ain~ a sera _si ga,Tzone, nessuna >donna di se.nvi2i-0 può puo ,tro.v.are fna 1 suoi rv.ais1dt elettuario, nepislie'Iie .alle loro dwendenze. Ta,nto a !e sue 11>i:llolei, suoi wng,u,enti, dov,e la tui qu.ainto a lei non r,e,gigre .I' animo cli sua man.o arttirv.a:con meraivfag.lioisa de- da:re ai loro di:]Je,nidenti ,u111bo:cconcino, ~trezm esegui.s1ce le ir~icette, ?isbil'.a gill sia pure rnisu-ratio, e flrovano che le i»ù eis,t:r.aitti, r,egilstir,a fu:ttiu,ne, .sbnga tutto m~ene m'iinestre, il l))~ior pan,e è aJll· quain.to sr IJ}resenba n,eiUacenahia del suo co.ra ,llr◊i!ÀPO -buono. Tu,tto il &uo peno• mestiere. Non freq,ueinta l•uogihi <li .dl1ver- nal·e idi se,nv,izio si eira ddotto iquiln,<lia. timento, non rllcèvie .ann.iai .im ,oasa sua e wna s,o~a h~sta, e questa testa aippa.r,t,e~ non a,ccetta mv.i,ti; in burtto l'anno .non neiv.a a.li' alJ)pre.nclista, wn raig.aizzettiO v,o-. eintr.a in ll'n' 01Ste.ni.a e J,nv.e±sce conLro race, maig,110 come una, iJ):elr,Lioac,he due q,ue:M c:he altla iser.a, .a .!.a1Vcxrfoinito, van· v-0.ltc già aiv,ev.a. µrepo L1 v,olo, ma er,a no a beire il -loro 1broah~e.re di b,i,rra. staito semPTe ri.aroaM.aìPJ>ato,p~è mr La sua f-e;dete metà alCJOUlcliiSCe alla ca- contiratto cli laiv,or.o Io -vincolaiv,a, pe,r sa; non ha donoo. -di senvizi'o, fa tutto qualtlr,o a:nni. Quest-0 r,aiga7JZO ve.niJva da sè, laiv-a e fpub'.is1ce,oooi:na. e arrosti· ooo~pato ~n mag.aa;zi,110, q1.eiJ labo.r.aitorlo S!Ce, r~pez0a e ia ,1a cailz.a; ne.mmei110 e in ouciina. •a sOO();J'lJd<ale: bi.so1;mo, per t-ei va ai thJè ,nè a te.atw, nè ai bar!1li, ma i !aJVorg~iro.ssi. ~1:.anro u-~ voH.a. alla, settimarna a iQ:,ainl)1.'i •Petr~_. QL~esto è ~I suo nomt, mossa col iritvieir.itocon~,u.ge. I e.r.a ~a vo:r.a101ta m ,pea-sona, e dove _ ,Qiua.nido rn,oi<l:iJci,anno ,ah,e egli~, tutto 1 è'1er.a, Q,uaiioQSa di manigàarbhle ~ cal_- da ,siè, biso.gn.a cinte-n<lere che Cl.O av- mair la fa!lne o. aJ111Clhie ~ so1letoc:.M.e id vtene per obbligo moraile; e la stessa pa~ato, le sue c1,11,q1urde-1ta erano pronte I 1otèca Gino' Bianco ali' .aissalf<o. l111111.li11le.it'•evoll volte già iill ver,ni:cr..arto baistoine b-runo de.I fair,maic.::Sta arv-e1vasegnato di a~?JUJf,r.Oe di von,de la sua S)Chi,ena, e og,ni g;iomo :e mag:re l!:ri,r,,f.ede.Ha paidro,na r,:,gaivaino di profoll)di e san®unnolenti so.lchi Ja sua faooia; ma !lutti 1Q,uesbimezzi non ba&l.a· vano a iJJnlf}OlllgiLi il saio 1del,l.aterrn.peran· za.; i suo.i mu!Sooli erano ~n oontinuo 11JQVimento, anohe Qllla"'do rn_()J1 aiv,eva nulla da maistioair,e. Spesso stava a! bu, oo della ser,ra.h.IJra a ,rou.aindare i suoi a· vrud paldr,oni g-0,de.rsi qualohe pietanza pre.liibalt,a, ,e i,stin,tlV1<1Jmentele sue masceLle e.r.aino a1LJora in rrnoto;· il nostiro Gia.nrnl dovev,ai ma!SbicaTe,e fosse a,nche per fii<nta. r: .luogo dove staiv,a più volontieri era ti mag.a,zzino; caica:o e zucohe,ro, ciO!Ccola to e SCiTOl~PO,ITll!ele, €!\CC.,v,en~v.ano ,Jeooa'.~,mastica-li e i111g-J1iobtc:io,inj una avidità e uw voliuttà, i-I cui beato g()jclii· mento iperò eg;ti d01Veiva sc0intare 11>0i, se ,Jo oogUeivruno, icol b.a,stone v-eriniciato di ,b\mno. Un pìcoollo riisarcime1111tobrova•- va ai:fo·na -a.111COr seiI11jprein il.ma looco.r· niia, di oui il suo trran1110non a,vieiva n,e,pfJJu,nendea: ile ,rinom.a.te Pates P.e-cto- ,r,a1les di Geo,ngé, fanna.cii.lstaa Epinal. On.teiste enaino i1J111Parocatec,oane arti!oolo di octmlmissrcme, tn una oa,ssa, di cui e- ,,.1..,1.... ~ 1l · i . gli aiv1eiv.asta:oc.aito il f,011:do vuotainido fa.nmaoisLa, ohe 110 ohiarna1va in cucina. ,le sca-Lole cl.al :or,o conte1111uto,ohe ,ma,n- La Ca!Hcrv.oao cienza ,gli foce ve<lere già g.ia'Va O()jffiepane. Q1Ueste pastLgUe egli pronte, steise veTso di lui, le aiperte grinlie èllliaimaiva i1 l suo ,airt:ilooJodi comi1:>en· fe del.la tira,11,na de~la casa, mentre fa. sa.zio.ne. Se ne •senviJv.a però molto mal ,ceva, cc·rrnr.Jdo, gL: 1S1C<11lcihnei conduvo:ont\eri, non ~ià J)eJnC:hiè no.n f,ossero ceva,no in cu1Cùna, irng.oJa,n{]o I' u'.tfrna cli suo gusto, ma pemohè, qg,11ivOl'.•ta, per « n:ia'Sbhgiliapetto.rat!e » - ma ivi !o at· g1iiw1gere alle scail,(}le, idcwew.a superare ten1dwa tutt· .iltro spetbaicolo. Il suo ti- !l;na teJ1r!bi~le tetnta.zione. 5u qu-ella cas- r<1in11s0tal\,a lì, co-1.suo 1pal.a1111udo1co1'e.or sa stiaN.a:no1due g;randi botti:glLe di ve- cannefi.l.a. g,uanni.to :di bott,oni di acciaio tro bia,noo, dnl co!,Io lar:g-0, 1ben chiuse, azz,unro, con attillati ca,Jroni di Nankin,g, ,neLle Q!u.ali,seicon~do w1a su.a suwosiz.?O· calze Idi set-a bianca ,e scanpe con Je 11.e, si ttlO(V.a.v.ainole p'iù ~eti.tooe f,mt. fibbie; ,11.ella sita mano ril111ccva il ben ta in wns-e:r1Va; e ogu~L V()llta ohe veni• 110,10 baist,0,ne ve,rniciaito,. Aie.canto a Iu4 iV1a,gi(l in Un'àlgaz.zi'J1.0s,entiMa ti desi:de- taiva la c4v1etta de1IiLa caisa, i,n a'bit-0 ver• .reo di apr,irle pe,r so.d:dWa,r,e la sua vo- dc caride\lino, 00111 g,ra11de m:a,ntc.H:·na. Le r.a1diità. 6uc g•r,infe 1~0.nC@no aJ])erte al'.' att.a.,ciMa te ana'.eJ{lette e!,idhette di Quelle co, ma ,erano ooou1Pate il. s,c~l:eire, da b.o,ttl::g,Lie lo. f,&:,eNa,no tneanaire e esita-re. u'Tla 1110Jn.a!tdai monetie spicciole, le f.ailEg,li ve.deiva_ ~r_i,gio e ner-0, Qua1 ndo le~- I se e que'll~ iiuori ooriso, per getnar,le, CO· g•ewa le ,ternq,i,fi parol,e: .~'_Yiele.no,_subi!- i me ai! sO!ltto, doll)o :a m~s'Sa, 11ella 1busmato », e oosemvav.a .POI 1!· lieschno g,hi1 - soilia idelil' elemosina. gn.ante, di;pirnto soLto a q,uetlle ,parole.. - Gria,nni - C01111itncifòana-lmente il « Alh., iç g,nan peic:ca-t,o,che qiU:eistirnai~i-: f.arnma1ei•sra- og,g-i è il gi.o.r:i10natalizio fic1 fJilltti siano ivelenosfi, », mo.runora1va. de~-la tua •i,n\duhgeu1 1tie papr-0:11a. la mia oaa, mezza ooqoa,; e a l,aiv,01r-foi'l'li.to le ri• ira mOii;lie, e penoiò 0ig;g,i am!clianno i111Si:ewn-eva, iratltmnstaito, al toro IPO\SLo. i me a messa. Una mattlirn.a, er.i di d9m~li'Ca, me.n-j - E quli -. preise 1a par,ola la .patr,e starva pr()IJ}r,io imgola,;nldo arviild.aanen• drnna - qui è DI laivmo dhe tu hai .da te il IS'll'O arrti,co,lo di IOOlll!P'ensaziotne, ri- esreg,uiJre <lur.amk il.a. nostra ais.seinzat. suo.nò '.a stn.\tu.la voce d'ella m<>,giliedel Uno s,p'!nt.one al>le cas,tolle st'..i incli.cò 1.111111 " l'lfflllrl ù IJllmll" la str<1id1adel rooolaio, idOiv,esta,va graziosame,nte arr.osten,cLo aJ1l-0spiedo un po.T1CeJI.inodi :atte, c.he già d.iiffonòeNa ~!lt<)fnno a sè un dèlilcalto !J)rofillll11o. - Ecco Qui, monello, quello che hai da falre: giri oontimiuamente lo sspiedo, di qu1a•nldoi,n qu,arIJdoversi 1deJ b.rodo sul- :' airrQSLo, e a,ttlizzi il ca,fib.one; sta at- ~en1o ohe non si òriwc;.io ti t;iro gùi orec· ahi da farli di1ventarr roos.i e ~nsa,nguinati. --- E ainoh' io farò :po,i la nliie p.a•r<te, -raga,zza!OOio - grLdò ;iii paidron<1 facendo fiochiaTe ,il baistone su,Ha testa di Gianni - ti iaaclo ainrost:iire a,Ll.o tSiJ)ieicio CO· me Q•ue'.IJ)Orcciliinò; hai ca1Pito ? !Con ta1 li ITllinaiocj_e La OOiD:Pia deivola l:a!sci.ò la caisa-. ' Qua.nido cl>he senti-lo strikleir due volte la iser.ratUJra e to.gJie,nne -la clri,avie, iJ .ndstro PQviero giira,nr,os,t.a.do &i sentì rtnfr,arncarto. [ g:rwti promuan.io,he oome ce!esic inceTuS.Qran:i,iNtainoil su.o OOO!rato, rdiedero ba,le (Dlil.llrlto a~ su:o parlaitio, ahe la ma.- sceiLLa,inferr'i-O:r,esi .rmuse i:nNdlontari'a· meirite a mi~ticare. :LI iPQmetll'..in,o la,. oova se.nmre più durato, sempre più 511'- goso, e subla lucid,a peH.e isaltewl.arvMo e ha~laiv,am,o Cdme ipe,rde :00n:tqnma bollitine di g,rrusso, e. si ,rJuniJva,no .gi,~ o

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