' . i meta finale del movimento o,peraio .rivo- · ~ettere dall'Italia ACQUEFOR.TI : Ratti, abbiamo vissuto anche noi molto ' tempo all'estero. Abbiamo visto gli italiani al lavoro, in ,Germania c<>snein Turchia, in Rumenia come nella Svizzera, nei Paesi Scançiina~i come nell'Ungheria. E abbiamo sempre fatto una constatazione: che l'analfabetismo dei nostri operai fu sempre causa di gravi guai e di parole poco complimentose all'indìrizzo della grande Italia. luzionario, al Socialismo. Si dirà che il mo.tivo del nostro modo di agi,re va ric<::r catv nella disapprovaz:one. Stabiliamo che i fondatori dc! nuovo partito sono fiduciari dei sindacati. Essi lottavano in postr di responsàbilità ancor quando i fa_ citori. della pofaica comunista erano all'oscuro del loro avvenire politico. Operai e impiegati, seguite il nostro consigli-01 : lottate contro la reazione economica e· politica; lottare contro la bor~ ~hesia e per la c~ssazione della guerra fratricida; non. politica frasaiola, non affanqosa ricerca di eretici, ma lavoro pratico 't?ell'interesse della classe lavoratrice. · Unità nei sindacati, quale arma prole tari~- piiù forte; collaborazione dei sindacati" coi, partiH proletari, ma non sottomissione de1 sindacati alla volontà del Partito. Pr-olet<1ri! 11 giovane Par,tito ·11101 essere ur.'organizzazion~ 1.o.1t· ca della rrias , ç" q,cr.tia, non un ~io-~· o( 1'o di 111·,;ccrnten.ti accademici. ·n movimento upei·::tio i• c;•.:.tc rià ·nr•oppo a lnne;0 ;'are,11 d, n'- ma:1tt<:' 1··voluzionari e r:formisti. ,~ii O· per:ti C()Scienti ed àccorti devono agire con polso sa1do e non lasciare la direzione del moYimento ad elementi che fino a poco tempo fa erano •indifferenti o ma'• ga-ri avversavano il movimen,t-0 operaio. Il capi,talismo nor, viene abbalttufo con tlelle frasi e nemmeno co,n dei « Putsch » di confusionari. Per fa;lo occorre un lavoro tenace quale i lavo,ratori di BasWea erano già abituati a f~re. ProJ.etari unitévi ! Unitevi sul terreno delle cognizioni rivoluzionarie tratte dall'esperienza decennale del movimento. Aderite al Paritito comunista Indipendente. F'acendolo aiuterete il pr-ocesso' di risanamento. La•via che conduce aH'unione e4 all'unità passa attraverso al nostro Partito. L'ora è grave, aiutateci a salva,re iJ. movimento operaio. Questo. è sull'-Olrlo della roYina con grande soddisfazion'! dei nostri nemi6. Siamo ancora in tempo a salvarlo; )lla bisogna agire, senza risparmiar sforzi e sacrifici.. All'opera. PA"RTITO COMUNISTA INDIP. La Direzione: , poi, prende un'eredi.tà irta di j>roblemi -e di lavori. 1.mrnaginatevi, l'ered:tà del car11 corrispondente veneziano del Cor- dinale Ferrari ! Di quel sant'uomo, che, eleganza e d'ebbrezza. Pa:isa nelle auto• r:erc della Sera non si può più riavere nel 1898, quando il suo popolo, il suo Due crisi diverse L'accappatoio della rerlna, ' Probabi:l'mente- tutto il mondo borgheS<.> è lo stesso, e queste note che io scnvo dal giardin10 d'Europa ·r.ifletteranno' Cr.Jme uno specchi'O fedele la vita che si vive Pcllt altre naziòni capitalistiche. Certe è che in Italia pare oggi di rivi,·ere I i tempi non lontani dell~ guerra, <Juando cli fronte al proletariato che sof• friva tutte le torture morali e materiali p~:- i lutti che fasciavano di gram2lli<:: ogni ca~a, per .l'a scarsità del pan~ e la pri·.,a;,:one delle libertà, la piccola folla !·frn11tafa dei vecchi e dei nuovi ricchi 0St'!nta,::1 le el'eganze provocatrki, l'inrli~- fere:1za ai dolori altrui, e beveva ~- sazietà alla coppa d'orro1 del pia.cere. E' nell'ora delle gravi crisi che più si manifestano i contrasti sociali e più si rive:a la profonda ingiustizia del .s1sten'"l ccol!omico in r:ui viviamo poichè una cla•:•c e- sempre immune da ogni sacrificio: mentre sull'-altra si abbattono seJnprc tutti i pesi e tutti i tormneti. · Cc~i fu della guer.ra <:he, prochmata per tutti, fu scontata solo dal proletariato. E oggi non è forse ancora la guerra quella guerra stessa a cui fu data una breve tregua nei. teatri del franr:·cidio in· ternaz;onale, che si groltrnga nel C."lmpo econcmico abbattendo sempre sen:>:apietà tutti gli oneri sull'e spalle del p:-oletariato? dalla commozione e deU'ammirazione · d · ·1 mobili veloci e lascia una- scia di, pro:fu- gregge, era m pre a a guerra c1v1e, penper aver veduto la regina de} Bel01o, in so' bene d1" andarsene lo tan l t I mi voluttuosi e l'eco di una gioi-a spen- .,. · n on ano a carne ed ossa, a pochi passi di distanza, s·1curo dal t1'ro d · fu ·1· de· · sierata e provocante. e1 c1 ! e 1 cannoni. sulla spiaggia e nell'acqua, in costume c1·0· e· tanto ero h t t' o · · Ma c'è una nube che oscura l'orizzon- v , c e a an u mo si en. da bagno, a piedi hudi... Sì, immao-in:1te- ge g1·a•come on t un'O h te di felicità di questi semidei terreni: ..-- m umen ° pera, e e vi, a p'edi nudi, una regina! Proprio c:i- .porterà il suo nome. una certa campagna, che trae senza dub- me ci tufferemmo nelle onde lui e io che bi.o l'origine da interessi offesi, contro l<.> A farla breve, il nuovo arcivescovo desiamo semplici giornalisti, o çOme ti tuf- 1· b · · case di gioco. g 1 am ros1am, prendendo possesso della [eresti tu, compagno lettore, che sei un d. h Poichè l'Italia rinnovava dalla guerra nuova 1ocesi, tenne parecc i discorsi; e semplice operaio. A piedi nudi! Una re · d" · purifcatrice è div,~ntata tutta una bisca. - m uno 1 essi, nel discorso pronunciato gina! · D Qualche ingenuo di que!J1 r.he avevano m uomo, dopo il suo solenne ingresso,, A chi il merito di tale decoro? Provino i giornali clericali e monarchici e democr:atici a parlare di siffatto tema, in questi giorni di gloria per. la lingua di Dante. FrateellfiglIinCristo Ma ecco che, a un certo punto, la d d posto ·,rn'aureofa ideale all'ilnmane. tra- opo avere etto tante belle cose che ! . .1 1 Maestà regale torna a rifulgere in tut- o.rofond~mente commossero gli"astanti' _ Intanto però, per poter meglio seguire I~~, 1a mercanti e, pensane o al sacrificio ~ cli tante vite e ,1 tutti i fiumi d; retorica te, il suo sple nd0 re. ce lo assicura la stampa borghese - pro- la polemica tra savoia rd i e papalini, io mi t . 1 b . . La Regina si_ degna uscire dalle ac- nunci·o· ,,.nch.~ le seguenti· parole, che sono scir-oppata tutta la .descrizione delle versa 1. vorre) e oggi ripetere: « Ah, - - non per questo! ... ». Ma la realtà è che que. commossero astanti e assenti, si può dire feS t e ,in onore del ca rd male. Quattro col& guerra ha suscitato nella borghesia la , La si vede in pieno, ma per un istan- tutto il mondo politico: !onne del « Corri.ere della Sera~, sei delt ta d . ·1 fi · d" . · ' I'« Italia »? Non bastano per compensare fehbre dell'oro e dei facili guadagni e e - can I nuuvo 1 ero citta mo « Per noi italiani i1 Sommo Pontefice hltt" • . .. ti d .. <iuesta febbre corre nelle vene d,· tutt·i 1· giornalista -. Pronta s'avanza a riva d. S E . , 1 1 1 rme1 pecca e man armi m para- . --:- .:sse ua ~inenza -. n::m e s~ tanto diso in automobile? r;c-chi e li attamaglia in questa malsana una cameriera con un accappatoio aper- il p1u tenero e smcero amico d'Italia per • passione del gioco. Si gioca dappertutto, ·to, ed Elisabetta se ne avvolge per tor- la quale Egli our testè prega·qa sal~tan- _sei:i,onchè, pr~cisamente. quella lettura nelle mille l\ifontecarlio improvvisate,, e nare alla capanna. Basta quel manto dola la culla di ogni gentilezza; è sovra- m,. ~a fa~o ?emre un_dubbio atroce. Leg1 ra le notti agitate attorno alle roulettes bianco e non so che s•curezza dell',nce- tutto stando all'estero che si vede e toc- ·go, infatti nel « Cornere della Sera•: • !': i fox-trott sensua1i. il mondo l)orghese dere per farci i-i:;ov;_,l!nireche è una so- ca con mano fino a qual punto il Papa è « Mentre si cantava il « Te Deum ·•• se- !lOn s'accorge della crisi se non per dare v,-an.a, sebbene c.ammini a piedi nudi sul- il più gran decorc.. d'Italia ... ». guì l'omaggio dei vescovi, dei monsignopaterni consigli di 1noclerazio.ne al pro- la sabbia~- To' ! Il più tenero e sincero amico del- ri, dei vicarii foranei al cardinale arciveleta>riato fannullone e sprecone. ' Si può trovare più fiero cantore della !'Italia il papa! Ma non è Mussolini il scovo. E i vescovi li accolse, stando ~ L'Italia Una certa stampa protesta contro il Maestà regale? A me, invece, quel manto più tenero e sincero amico? 'Peggio an- piedi sui trono, abbracciandoli e dando gioco e invoca provvedimenti del gover- bianco mi fa risovvenire di ben altre co- cora. Il più gran dec·:>ro d'Italh ! ! ! Il loro il bacio fraterno; i monsignori li rino. Si vorrebbe moralizzare per decreto se. Premetto che non ho mai avuto il Sommo Pontefice!!! Ma non è il Re, non cevette stando seduto, mentre ad uno ad ieg-ge la borghesia. Un bel lavoro cli Si-- piacere di vedere i piedi nudi di una re- è Casa Savoia il nostro più gran decoro? uno si presentavano al bacio dell'anello, attraversa una cri,si, una gra- sifo ! Ci pare di sent're ripefere certi au- gina. Dird anzi che .non ne ho mai scor- senza però inginocchiarsi; i prevosti, inEd ecco intorno a codesto più gran de- vissim:1 crisi che raggiungerà l'a sua fase steri ammo,nimenti. contro il lusso. Tutte ti nemmeno i piedi calzati, perchè quan. . vece, ve~endo innanzi a fare· omaggio, si coro ridestate le antiche ire, fervere nuopi1ù acuta nel pros·siino il,lverno. Lo di~ belle predicazioni che hanno. ottenuto per do ne ho vista una, era sempre in car- inginocchiavano come sudditi per l'ob. 1 vamente antiche pugne. Forse perchè ri- b • cono t!!tti i gravi ec~>nomisti, lo nota:10 i risultato .... sottane lunghe fino alle gi- rozza. E della regina del Belgio poi vo- corre il centenario dantesco. E voglion edienza .. ». giornali che spezzano ogni o-iorno tra il nocchia e decollettès abbassate fino al- gtic, credere b!mfosimo a tutto quel che Ma come, non li ha chiamati" tuu= .,. commemorarlo, ricercando se all'estero ~..., pubblico il pane di una certa scienza ac- l'ombelico. Qua·ndo lo Stato avrà ben si dice sul suo conto: buona regina, buo- • • quanti «Fratelli e Figli in Gesù Cristo di- sia per no1 maggior decoro, più fulgido comndante e facilona, lo ripetOl}O con vietato il gioco. la bo,rghesia continuerà na donna, buona madre. Ma, ripeto, il splendore la tia1p papale O la corona sa- !ettissimi »? austt·rità g:li uomini politici. a giocare cla.ncltstinamente, e la poHzia suo accappatoio, che tanto abbagliò gli bauda I Evidentemente. Ci sono dunque fra-· Ma non sairebbe più esatto dire invece non avrà occhi per vedere e i magistrati, occhi del collega dell'altra sponda, mi fa . . . . telli !!, figli di prim~ di seconda e di terza che è i·l proletariato d'Ita~ia éhe sta at- occupati a.I servizio del fascismo. non a- risovvenire di certe pantofole e: di certa• ·No~ non vogl1;<1moentr~re m que sta . di- classe? trayersando questa grave crisi prospetta- •:ranno orecchi per udire. veste da camera, di éui oarlò una volta scuss!One. Vogliamo pero permetterci up · • . na sola parola. Come Suà Eminenza ta dai gazzettieri come tun male c·omune . are che se il Governo si indurrà a un certo tale, che, per essere !u1 stesso, GENOSSE. a tutta. 1,a naz~one e quindi a tutte Je questo passo sarà per accontentare certi principe, aveva avuto ripetute occasioni ==================================== classi? 1 nudori formalistici dei ministri popolari. di vedere cla vicino imperatori e impera- • Herold, Herzog, Leuenberger, Schneider, ,Sieber, Stuber. La classe ca.pitaìista ha il' me O d" e- I quali d'altra parte pot,rebbero accon- trici, re e regine, pr'ncipi e principesse, S ha b zz 1 • 1 1 b" h ·1 . . e u , vitare per sè le ripercussioni delle crisi, tent~r~1 co_ mettere e 1s<:e sott? , . pa- m ac~ppato1~ e ma.gari anche con qual- I punti Sugli I perchè.· in grazia del possesso dei mezzi troc1111_0d, quak~e santo del~a ?h1esa,, cosa d1 m~no m ~oss?.. . _ j cli prod11zione essa tiene sogcrett . suoi come e vero che ci sono cleH~ pie signore ,, I re bisogna vederli in pantofole; ·b1- I -· . 1 tte dal ·T_ . ·1 d' ""C'•al.isniidi siinishna _,1 a,,,.,.,,; d"1d. o<>tr'". I ' . ' .., a ai h • • !" . d 11 una nnta e. r.a , b::mc. l 1- -.>VI • ; t:<1-1 Ovwtw .,., "' , voleri l;, classe lavO'fatrice. Sono i lavoi- c e sogna ~vvi~mar_ 1 1~ ve st e a <> 3mera ~ so- rettc,r,e de,11' « Az1one,, oeriea ,dj CQlnmtlt-a-Q.uesti ultimi v' :intre.nvem1111ernoa,,tura:!- . ' : ratoi:i cte s? trovano di fronte al tragi- invocan la Madonna lev~ dire ,11 P:mc•pe ~ohenlohe, che. fu ne le mi'e a;f.1:ermazioin.i in merito a11Ia mente, a tit-010 d:i ou.rfoJSità. GL: altri 1 co bivio della disoccupazione e deT ribas- quando alzano la gonna cugmo. del Kaiser Guglielmo e suo pnmo causa de,! n:as,c-0 <le! couveg,no •di Bel- co'niipagmi di sin~tna rimas,ero al ,largo. ( dal quadro omonimo del pittore Gio- so dei salari.-e h1 scelta ehe è loro im- Ad ogni modq que st0 voler ri st abilire can~?lhere. · li11rona. Sostl,e<r-,eche i: fi~co non va Così .sbanino '.ie base e 110'.11 diiveirls-a~ :vanni. Cost!lntini, Biennale Romana 1921) posta daJIIJ,enec~ssità dell'esistenza: ga· la morale in forza cli una legge sarà una MGiAma,a a'lora dove se ne andrebbe la· <1Jttr'i'huit,ca~ fatto eh.e i compag,ni non' meJ11te. ,antisce nello stesioo tempo agli sfrutta- delle fatiche d'Ercole a cui si sobbarche • -~S1;A' »?_~u~tr~ppo ci sono anco-, vo~~ss-e,r-0 ve11tr,e a co1~t,atto con Jui'. [.,'~i:mti11u\d.iirre del dìirtettore ·d:ellla Quando, a un liev~ bussar, schiude la porta tori l'integrità dei loro profitti. Sono an- rà l'o,n. Bonomi. Fatica naturalmente ra milioni e m1hom d1 ~ersone eh: guar- m~ifam~'t-O, 1~1aa.Il~ !",a,~~ci:ie •~:•e,« mollh « ~~ > che vuol smentire qu:etst:a Del cuor so;;r,eso e trepido (un fluttuare cora i lav0tratori che. dopo aver lasciato sprecata; perchè se è insanabile nell'or- dano al re come a tm D_10,alla regma cc- ~c-1 Se(d~e{ll_tns. ,o_ci~l11Std11 Sl~•:S"ra 11el vemoiìte ,nO!ll muta n,ulla; essa ottiene D'avemarie pei vesperi trasporta nelle avide mani dei capitalist· brandelli dinaimento attuale la crisi '!COnomica che me a u.na Dea. Cosa du-ebbero tutti co- 0l'nt0n~ TJ:CHJI.()n~ng-Ono p1u oo,n.v~• SO.ltamto un clf.etto:: que]lo di far ,co- ·L'anime?) l'uorn, stanco di lavorare,. d li PO!r · t • t 1 f • d - 1 s'abbatte sul pro,l'etariato, è a1trettan1to1 storo, se vedessero quei coronati senza n;je,r.~,er.er.;\tar-e M1 il:Ju!Q11:paalJoe con 1( nqs.cerc ,atl\CQra ·meglio L. Ra11t1Qni aii . e e, ? oo~qm: ~•.s1 rovano, uo~1 e - d' 11· P~-rtito ,oanto:naLe, ooc. » sociallisti ticiin:esi. Ricorda e segue la sua gente morta. la fabbr-ica. irretiti nel mondo deg,lt spe- inguaribile la crisi morale che ·travaglia cox:om_.,._!;enzamanto _er11;emo, senza . . . . , . , , Quei che con lui part:~r per non tornare~ c·nFatori che si ribellano ad ogni ondata jn tutto il m0ndo !a bo.rghesia. e r:he è ;i uniform1, senza decoraz1om?, •Mi d:1.sn>~c).eì~~ian,be pe,r ,..w, . ,r:'_e.rq.u.aJnt,ocO!llcerJle la sii.ma deii. so.. Gli fan ressaùdo \ una 1 ra scorta: al ribasso e s remono al r.oletariato fino segno sicur<:> della. sua •1ecadcnza. Caro collega, cui non par vero di tuf-, ma :per la v,e.rJta stor~. deve, cc1~er- _ CLaJl6ti_ d,el .Oaintolrue Ti~lno Vle.l'SO ,iJl se- • ' p • •' egge ' , . p . P TEN x -farti nelle acaue dove si tuffa una regi- maire •tutto quanbo S'QI1'SiSl ciJlnesethma- gr.eta:no d,e1ia Fieldi~zi:Qne · eldHe e viChe non gh resti, a tanto mal fissare, all ultimo centesimo delle sue sudate fa,.. · A · , t .- d . . ' •1e or son,o Pir•e·ci,so ,.,,1 agcrfongo -I so- ço,ve..-:sa h·o ,1a ,1,_,, ,..11... il · 'b,·: Come il Poeta in Dio, memoria corta. Col ricordo ca,:nmina, e .ad oscurare La luce e l'acque sulla ferra assorta ' · h e • · 1 • =========::;========== · na, u saresti an ato m estasi anche se '. .. . : ·. . """' .,. : .... •· , -u WII"' 1.,JLe JJnIO v,eioc ,o , tic e. osi Yerame11te a crisi economica ave~si visto in ·accapp,toio un'·mperatrice C:La•l~c;ti d S1·n1s~.cah! e ne~la Sez1~ -di OCl!].~C~~• . •am!ni ~diet;ro, poJem:izzò : del dopo •guerra è, tutta quamt-a, privile'- Con Ie mo Ile di Russia o una deHe passate regine di: ~eIHLOZ?•n_.a S~lll,O _1,nma~gooirnnz<1, v1st,0 ?O! SO'CJa_lrstpi r',edetb ~ viia ~leJ loro ; gio a,maro della classe proletaria. Francia. M.i. ci scommetto che iù di te . ~~•~ l\n,g,i Rai!ll,c,ni ,e.~ d1,S.1)CJSato reicar- ~,!Jenvent1smo. H__ q,~1ade~mierv:e.ntismo, - i L'altra classe invece passa, gaia e leg- In un paése deJ genovesato un grup- andavano ·n e ta . . Id t· Pd. : SI ,1,e.lCamtone g·raLlllt.aimemte (?) J>(!r ~ detto 1 p.er IITTCJi(Leinm_, e.ra ,dellla .Già vede, e legion d'ombre passare; i gera, su questa orisi, come ha accompa- po di fascisti ha imposto al deputato CO- . . I s - si _quei s~ a 1 -~ ?11ar-1 l!.11 gJr,o idi p.r,Qjp,a,ga:rucaJ,JaV, ~Vatrll:.)de,ci.:;o slle&sa ;egra, d;i ,quelilo dei di>verrisiG,r,amVede un~ rupe ferri~a, che sorta ! gnato J~ strage dei popoli senza commo!. munista e conte Graziadei; ùn vero rivo:- dia e quei dome~t ci e quei co:cht~n che i di Oirgani'ZZlalr·e i 1QQJrrtiziV. enuta la fate- €/Ci d' lta;§.a e Caleh.im,di .frarucva .gr.anDagli abissi di vita erma appare; i zione alcuna, tra l'ubbriacatura d'oro ciei luzionario coi fioccht di andarsene. To- le vede~ano ... senza accappatoi~. In pan- oentda, i,n <li.sicu.>S1Si0in,e all' assem:b-leai se- d.i aishri ,d-el pun'&mo, inteniaziona'.le. , 1 • · • , : • G . d . . . • 1 tofofe, m .veste da camera, bisogna ve- l. ziCirLale, qua:clte oo:m,n->,g,norHeivo' ,)' m· _ [ '"''· i.alt· t· t"' . . , t . =.r1 Sal: s'inginocchia: e par sfinge scultoria, suoi uomim e la pro~htuzione raffmata nmo raz1a ei s1 e _opposto a paro e; ma d 1 t E 11 . . . . . . . .,.... .,.V[c is 1 •• omesi, a qua;n ,0 SI ,v,"f'.le,-, Nel cimitero irto di nere croci i delle sue daf!le. invece di chiamare a raccolta i suoi coim- ere a gen._e. . .a_ ora c1 s• r:s~vviene te,~es_ti~atà ,di fair ~rlaa:e _in_ puibp'li.c? hanno mu€a;to _parene,. ì] nostro arrni:co li Sopra al funeore cielo del)a gloria. ! Vede.tela qui la crisi economica della pagni per far ingoiare ai fascisti quél che c~e an_che I pnncipi so~o, uo1:1m1 c?me, R,aij,n,o;n,"t 11 ncmie dei_ sociah!sti, dato 1a rjyiiem:e1s.i111ce.rJ ejd è ,lieto- di l))O~er .co'llaCRISTINA BA'CCI f bo:gh_esi~ italitnt; vedetela nei _mille _tu~- si meritavano ha fatto denunziare il fatto gl~ al!: 1· ~~oz:a a~che piu ?assi degli al-: suo ,l>'<llSS:aiO p,ojCO1P,u.llto. bor.ane ,can ,e,ssi. ·' I h d d r t d · alla q·"estura, ha fatto avvert· 1·re le guar- .tn, piu vizioSi, pm corrotti... 1 ffin suine ,prime .i co.rn1l)agJ1idi S:i,nlstr-3. ,Fa mai'e ?- Non .m,; • · • nata FON:I'EBASSO. I g i i _piacere ove _a gen e ncca ~1 i- ... B t 1 1 . b" . - e • , ..... 1>a.r:e, ma In ogni I vesrte, m questo declmare dell'estate che die regie èhe certamente l'avranno inqua" as a evare que manto 1~co. lrC,n cr.e!~~tbe.ro al}e a,qc~e, SOSIJ)eLtauO-' éaoo, se fa m11il.:leui, fa:nm:oma-'.e a:nche ================== 1 ha un cielo tersqi di cobalbo e che mette drato e forse fatta fare la figura del me- Il fù ,I dll'(f I' 'lO ch_P.':'1 fOJSiS,ef<O deUie.mte.~at.e ~a:· i ,pu,ni che telll!g,ono n,eii 'lo.r,o par,titi gli P ·1 e una lucentezza di smera,1do 'nell'ultimo dagliettato Misiano che si è fatto scor- p gran .uBCOrQ e a ,a. gt:r,a7,ion.;, . elci a,ss.u,J~Sejr:C, !~Cinm.azion1 ex ènter 1 VC'Tltisti. N~lia ,µegglQre delle i- . ·er I on•resso verde delle piante, vedetela al mare e ai tare per mezza Italia dalle guardie regie 1.. proposito di MAESTA' e di cor,:me · pre.sso a.~d•Icompaigim, S1ls,em,::rono ~pr11- p.ot~si dwrq_~le, tiuttti, ,l)'eacatOirj alla me- " . . . . . . . . , tenmt3Jre e agig,pa1v.ar,e,e ~Ul.Sie st~s- des1ma. -ma'l1:e,ra e però nòS'-Uno ha dimonti, ai grapdi alberghi e neL!e stazi'Oni per esuberanza d1... coraggio. e d1 manti b1anch1, ecco qua 11 campo' _,,e.A1Io.ra scri&s.er-0 wl RiaAno,ni:medesi- •tt di 1 . 1 . ·. -. La Commissione Esecutiva~ nella sga climatiche rinomate. E' dappertutto una To11ino. Graziadei è contro il patto st.i- politico religioso d'Italia d" · d" 1 · n ° aITT()ta,r.ea J)t'ana J)tetra . ta di • . d - . h d tviso .1 nuov~. i~o cie .a motivo ..del,!,e •~oouse ohe gli l'. ,di·rettlou!e deiJ'« Azione» po~ ha meseduta d_el 12 corr., convtn · • · t.JJ~- · vertigine di lusso sfrenato, un'ostenta.- pulato coi fascisti; vuole che la guerd- m ue parti, c e, a qual~he_ giorno, ~1 - s,1raJCeiv.arno,e_ de1J.1equ13h n:o,n e.r':1- l)!U~- 1, 0 dir-itt,o. cl' og,ni iailtro di mu0;v,e,re cerrvreta•re Il volere delle ~ropné Se.zio, zio(ie di ricchezza una o-ara di sensua,I:i- glia ·continui; ma, naturalmente, fatta v~o .fr~ternamente accap1gh~ndo; E il ga,to, .n?'11 r,1Le,ne1vat~?o;pportuno IJlliCaJf!· te crit,rche. S' egJi 11011 ,fosse u,no s.fron- "!• lia v~ il, segu~n·te I or~ne ~ ~e~ tà moll'bosa. ' "' dagli operai. Per lui c'è la questura. put1fe_no e st~:o des~to proppo da uno ca,r,l_o. ?1 tenie1ne _del:,e .C?:rnf~ir,c11zeR.a1- iato imJ>;uià:eintelmsci,e,i,eb~JC~tare ,oer!:i ~1<:mo e 1~ ~ moar,co _a c mp .g .. La folla proletaria fa ad una ad unn Non sono bei tipi questi gallonati del che s1 era pr~f1sso d1 portare una parola •110~11r.LSIJX)Se s1 sta1b11hd1 tener-e uin ùa.stj, ll'On criti'Ol.1·e.r•eb-b.aeJtri e ciò pe.rSz.cerdote di rappresentarla al pro~i- tutte le tappe dotl.o.rose della crisi, e- si purismo? Ma già scriverà l'« Azione» che di pace: èlal nuovo arcivescovo di Mila- co1n,V1e,gr,1mPr·i;v1,1..to Mìa. ned frn,ttem)Po le oh' e:g)l:i sa di aver commesse azioni mo Congresso del P. S. I.: . chiamano: conflitti sanguinosi, disoc:cu- ·erano in centomil'a fascisti contro lui so- no, cardinale Ratti., . a~UISe co1ntro Ria·1,n!Ona1~meintamnQ'_ e « protfom:Lamenre immoua.ii ,. e vergo- " 1:,a C. E... del P. S. 1: nella SvJ,Zze- pazio,ne. miseria, emigrazione e lascia lo, ,lui l'eroe Graziadei. Dovete dunque sapere che Sua Emi- ;'.e;nm~e,ro ;f comJ<sce1_,1za_ d_t. un ma,g•g<!Oigr !1-0.S:· Seiocm1c1of!le g,li i,nteliVent,i,s,t,j, ti- , \·~, discutendo sul P!OS~UD?, C~n~resso passando una scia di disperaz\one e l'eco Ma, operaio rettore, non sono gli ope- nenza, prendendo possesso della diocesi •LL'l1l ,ro, G. com,pa.gmi d.i smistr;a. cm0s1 enarono, 1ecèl.") mafo aJC! assu- ~ ,lil!ano, r,af!e~a ~~:n;~Jt:' 1~!,~~ det tumulti dei, suoi dolori é delle s\le rai 1 comunisti che sono vili; ma i capi, di ~ila~o fu oggetto di parecchie feste e . 1Q1u~t1a: c.o~CJSIOOnza, li ·~n:ct~s.sea., ~sey: mere i'a!tc,gg;run-ein:to che a·~511.mse.rr,,oi-. !1;1~~ c7::,~ '.':i' co.lliabo;azione coi pr.oteste. i loro vescovi. che rare volte 1;i vedono lummane, e tenne anche, come è natu- tiairie DI C~!niv:~r1-0. Hl<>. webti 10 StJes,s,odei s;peitto .a.la. )tl1erra; ma esis1 oper.arono partiti ·borghesi e l_a propria immutata L'altra più piccola folla, quellla; élei gatL davanti, e che trovano sempre modo di raie, parecchi discorsi. Si capisce: Mi- C~1;11• ~ia fiat1bpll"ade,! OOJi1JV0gU_Oa, ~~rtau._ie-nte. ':'5S'll!fl~ero I~ resp-o-nsaib-:·· fedelta a:i deli,bera-ti' dei due ultimi no- de11ti, passa da· una tappa all'altra dei scappare imen_tre « scarpa grossa» paga lano è, religiosamente parlando, una del- W{)~lllrrJClairt5l COil1 vteie,m:emz.a·CO\lì.t,wRa~ .ita_ <l<t:!P~Op,1 atti; -1:,1.ti u~vece, Luigi St ... l Con,=essi· di zur·,.go, • 1n p•erie•..ta ar- suo.i godimenti e si chiamaino: Viareggio, troppo spesso. le più importanti diocesi d'Italia e poli nio,11c1h·e .al CO<lliV,e,g<Snrico.sso doveva n- l<,ai,noni. di,r.ettore de1, « Az1o:ne » maie- • ... •l • • • . . , • • • • • • . • • ' • - foriiie. All' ooco,rrie.nz.a PoGso forilire no- ohinò a,I buio e nJO:nsi sa ancor , . ....n-nfa col ,voa,ra_mma di Bologna e col- 1! Lido, Alassio, Montecatim, San Pel'.. Ecco perche questi lumman del pun- tìcamente parlando e uno. dei centn più m·i e r·,.:,..t':mon· M.a Q ,,_~t· son· . ....,,, to -nigl" ' 0 . 11 ~.... - 1 .aMgu~, """'' .,. ,., · · d'E l' h • · J • li · · • . '-"' J I I. I 111....I, · 0 ,,tJ<i,-r- 1= 10 per C ~u<UUOIMe ll!el « ,a UJ!l la mozione di Livomo ». , tTeg,n~o, V~re 1 se, . Br~nad:e, Villa c.l.i stedi··:sfmo vdog11.i~numilio ~ _e coJnEtmuM1,EaNguF1rr 1 C1gH.E..a 1 d1m 1 por~ndtd1 del p!'.art 1 1t 8 0 poEpo!are italiano, , itLLi; :a ITlii,g:!,i-0µ lP·f.OiV,a fa dà il fa,tlo c..'-ie è ? », g-i.ar>nalede:! n,CJ!to:spione .intenna.- LA COMMISSIONE ESECUTIVA. utti punti. ummos1 i u.~ para S.Qi I atta ag . . . • e cosi etto ip. ua mmenza Ratti, .a:! co1rwegino k"lt'fl!'.venneiro S-0Jba!1todue zi-Qniaibe. Argo, ' I Appendlee dell' ",Avvenire del Lavoratore,, M./ C30AiKI LA MIA INF ANZ·IA Gli a,I.tri riserQ, io però mi trassi i,n ,e l.a cena, ,gli zii e U ca,po-otPeraio a- ,diiSil)air·te r-i,peinsai .a,1J.esue- parole. Nel- vev,a,nb l' a1bit,udiine-1di rioucire le stoifJa itinlt;·or,iaavev,o già ·sentito la 1>;i.:ro.Ja fe, ,c.he eran'O state scuci,te prJma di ve- ·« conciare ,, ma, mi sern1hrava ohe il nire ~irute, e ,di a;p,ponvi dei cair-tiellini. ,lJJt .nonno I' .avesse aidope,r.a.ta fn tutt' aUr-o giorno 1d.unq1t1e ~iQ. M:icha·il,0, per far usenoo:· .!ceirto ,non s,~lfic.aiva ,ne;lla sua ].0. soh•~,rzo al me~o ci.eco cavo-operai:o • bocca nu•Lla -di buono e pmbab1lm1ente GngorJ,J, ~Oll!,aJlld? al ~uo ~•O!v_enne 111~ v.ole.va · dir-e Da$fo!J.ar,e o pi;cchiare. A- . \P(}te ;,ascia d1 ~•sca.lda,r,e _Il 1~1t~le SiUJvev,o gjà vist,o 1ba,ttere i ~va.Ili, i gat- 'l\t ,ca,nc\~la. S~,sc1a pr,ese 1l d1ta,e .. con :ti 1e i e.ani e in 'Astra,cilan i poliziO,t!i lo s.Toac?latow e .lo tenne S1;1l1ana,!11battJeovano i :l)erisia,ni. Ma mai avevo VI- 1111annche. fu ~r~~enta_fo, ,poi lo !111Se sto ,che si' _p.icoltiassea--0 così i •b.ambl- al !J)osto do J Gngoni ~ s1 nasco~e dietro 1ni; e se ,an~e ,i ·,du,e zifi datv.aino s1pesso la tSPU[.~. F.eir corr1:bmaz1o~e 1_!n_onno .uno scal))!pe),Lt>rto,o un,o schiaffo ai loro v-0lle anufair·e ~ cuc1re . .e mise ~n netta figl~. q,uesti ,restavano <le,! .tu,~to.. -indii- il dito nel dital,e rov.e11te. Ne nacg,ue un .fore_nti .e ial màssimo si s.tr-o,p1co1avano ,grande •sc~1a,ma0~0, ohe ie~e. ~on,ere coUa ma,no la paiPte 1Pi.cchi.ata~ ~n,che 1111em_ ~ttoma, <l~v~ V:td1 il non~ • _:_ F:a mia.le? - .a-veN•O]D!r-0 ch~eisto, no ifair dei salti m<;>ltond1o?li tenend~ e .~emprie mi .avevano risposto: - N'o, l' cree,ohio colle od1ta bruciate e g,n- •niente qmfatto. -dalùd,o: . , .. . ? .e:,,, c:aisc;ia dov,ev,a esser.e battuto·, lo - .10hii e stato, ,b1:rban.b . . . ,d~~v~ es.sere q:>rOJbaJbi,lmem,teper , il ILo zio .Mikha,ilo SitaNI~ se.cLuto, ?11111? .fatto del <lit.aie ohe eua ac~a.duto ;.ooc? .s~l talv;>lo e ·faceva ~.a,r. :col d1!0 ~ t,émpo p/ima. La sera f.ra I ora 1de! tiltè d1ta.l,e oo:me .una trottola s00",Qan<lo1Vso•1 I 10 eca Gino 1-anco pra pe,r ra1fikeddarlo. 11 ca,po-Ofj)eiraio -- Ohiudi la b.occa al nu,o marmo:c- me lo chiamaiv.a·no. La ccsa c;embraiva laivo,rava il più zelantemente che pote- chi,o, Vanv.a,r.a, se no, g.li s;pa,ooo H tam:to semp1i•ce, eri)'J)u:re n,or. rimx:.:,vo a va, mentre deU!e o.ri-ù}re sembravan,, cranio! comr,,rend.0rla. Arn:Lev,oda!!a c;m?.nia cli dainza!re .siu[la sua la'.rga ca,I.viz,ie. Z'iio - Rrova un po' a ~o,c,cair 1 e mio fiiglio cmmlhi.are lo .pu,re ,tw.a vol.ta, colone ·a J.a,kof,. che a quel cl11a,s.so er.a accOlf'SO· - ,reipL:,còla m<1mma 0011 tomo che 10 quaillcih-ecosa e p.airteieiipaiique.sLo dcsitui pu,r.e, rildeva rra sè, •nascosto dietro- foce taicere. <lierilo a !111iomtgii1QS.;:,scia, Hg.l'iodi J11.koi. I' a,ngolo della sLufa e la nonna grat- Ella sa,ow,a ma1gmbfiioaimente,con bre- Sa.scia ,e.ra un r.aiga.z~o d' iu(}olc seria, tà.via una 'J)atat,a crooa. vi eJd a,ccoruce aipo,stm,fi, rrcn,care la ,p.a- che ci teneiva mott·o a,lf ,ap,prov.:iz.ioue - tE' stat-0 il fi,gilio di J.akoif, Sascia ro:-a taJgli a,I,fri.Ave.v-0 l' itmpressio,11e che degj .a;dufi,ti e.'d era con buitti g•e;ntile, - disse a m1 tratto zio Milchail,o. ben grain,de fo.ss.e il potere di lei; a.n- u'blb:icLilCUl.tes,èwi,ziev,o!Le. Gli a,cLuJiti - Non men1iiore - gl,i gri,dò sul vi,so ohe il nonno non parfaJV,a co.n lei come lo ·!Qd.a:va.no 1per l1a stUa .docili,tà lo zio J.ak0,f, u,soer~do fuo,r'i dal nascon- co,gli .aJbrJ•,,ma molto - più piano. '[;utto e i.nteJI.ìige'11.z.a1 ti! •normo ,p~;rò .ncn digJio. . ciò mi piaceva e me -ri,e glo 1r,i,a,v-0coi lo po,teva tro:w>e soaif>rke r. lo ohiam.a- !Da •no,n so do.ve si· wdì la voce ,piamiei cug~ni. va « ilJ)Olcr-i,ta ». E(r.a magro, b.runo, a-ve- gmioolosa 1del •figHolo: - tBa•b:bo, è s>ta- .to ll,ui a fia:rmel•o fare. - M'ia ,ma)d,re è la ,più forte. Bd ,,a gli oc.oh,i S1JW11",1;-enti come un gambe· tf -due incomi 1 1.oìarono ad ins,ultars,i.' c,ssi non osa,va,n,o cont,r.aid>d~nmi.O,uel'.o re, ,pa.rlM'a so,ttov,oce e c0sì f.rett-0·losall nonno p.e:rò si era :i111!PI·OVJVisamenp-errò ohe aJC1Ca1àidile saba.to, se.11;-uentemente che i,nigihio,ttiva a metà le pa,rol P ortò u,n ,g,ra11 1,d.e rivol,,,.ii1111entonei mi.e·l le, g,ua:r'{lav,a sem;pre .att•o,nno a sè mi- te ca;l1111atoi,POS,e la patata ,grattata su ' E-' - rapporti co.n mia m_~v1r_e. st&r,iosamente come cercanido quail1cosa, dito s:;otta,to e, !}rendendomi .la. ma1110, ,.,... , Il · ·1 · n •· tta 1 A,n,c0 ,.. nri.ma d'i.,e o,;,uni·°',eSs·(eJllel .s.,- ceime se vobs:..<:.esca.ppa.re e na,sicon,der- si .a, o.nta,no s1 en2J1,oso. ner uU .a ~- .. , ..,."'" u b' ,, -" r.a non si ;pa:rlò ohe di .q,ueMu' n.oidente e ba.to, mi e:r,o .gr.a•v.a.t-0d,i Wl.a ,c-o:!ip,a. si. Le s·ue prnpil'.e ibl!"lu~e r.a,no immobili, kutk·1 co,nvennero c1:-e il coL~evole eira .r-~ d · t ma qu<1n.'Cloell",aeccit.ato g.!i t.reonaiv.a.no u u I-L 11,11 11..,!Vgnrail1ì e 1111 e,-,esse .aivieiv,ose,mpr,e gLi ooohù. zio Mi10]1a1Uo.I,o ch 1iesi · al ,nonno se a-. ammiir,ato la aibilità, c.on Ja1 quale nella V'neiblbe «. conciato » lo zio Mich.aiilo. tin•toria - s-apeivooo cambia:r oo'.o:re · ·àlle Lo no.n volevo bene a questo Sascia _ Già, dcwne,i far,l.o - bnon1·olò il stottlte: ~r,etnKltw,a,no ,Ulll :Pezzo, g,ia,IJ,o, lo e_ IJ}r~feri:vo a:s-s.a:il' a.I,tro .$'.15xia, iilgH~ non,oo, e mi gu.aaìdò idi tr.aiv,erso I)eir ·;m!men@v,amo in un lik!.!!iKlinoer,astro e d_i M,icha•!l(): un r,ag,a7.~o quieto, _u,i:i po StCnu~a,nmi. · Lo ri,tinuv,a~o tu.t.tio twr:ohino, o?lo-r i,nJda-I si.r1ig?'la:r,eA._v,ewa ~h1 ,m~Ia,~,co11-tc1,un · Zlio M.bohaito, ohe .aJV,eiv.sae•ntito J.eanie oo, -0orne ,duoev,amo,UIPIPU.T~,uemf,ava.no un som,so a:perrto e s as.som1~gl·1~vamo._to pa,role, piochiò mwr,i;OSoco!J-a mano ,5,u] pez2io g,"rii,gioi,n un' :alo.qua ,r;ossaistra e I aU.a sua dolce marrnma, aN<!,zia Nata.ba . ta:vo'.o. e gr,~dò a mia madre: divooita.va rO'Sso-Sicu-ro, ,dbor;dea.ux,», co-1 Av,eva brutti denti ohe spor!!:eiva110 ., dalla bocc.a e cresoov,a,no ne!Ja ma,sice'.- la Siu,peuiore i,n d~1e fil.e, il che gli dava mol,to da farr.e: a;ve,va sei!11fPrele dita i.n bocca, e tir.aind:o e .p:rementlo cercava di· SPÌ.lùger,e fu1orJ i dtnti del'.,a fila posteqgr.e e penme-tteva pa~ientemente, a ah<it111tQ,ulo,e volesse, di toccare le sue g,en,giv,e. Nu.M' altro di ,p.artioolap-,e nota.i in lui. Ne!J.a ca,sa, de'. 1wnoo che da cima a. fondo f.onlTliicoLa:vadi gente, oon- <lucev-a u,na v1~ta siolitainia, seide1Va voIonti'e1r-i ne-i ca1J1JtoJ1siemibui e la sera aI:Ia fiillestina. A me pi.a,c.eva stang,li seduto vidno i,n .$ile:nzio: pQltevo restMe str,etto a '.LLiancl!,e pe.r 'lln' oir.a. iilliera. OtSse.r•v•avo il tiramcm.ta.r del sole: i corV'i Sivola,z,za,vamo a neri stormi ,i,ntomo alle cfor,ate oup;u,le, i,n forma di ci;po11'1a,. del.la c.hi'òsa <le:,l',A.ree:nsione: ora, SJPilccav ano i,n a'lto j,! volo, oira i1111Veccealavano g,iù fino qua.si a s.fim.ar la: ter:r.a e alci un br.a:bto,,oOl!),Dein1odome di u,na ne,r,a ,1Irbna .il ciieho. c!h·e ainda.va e..sttngiu,entdo,si, s.e ne v~l,a,v.a.110via no.n Ia- &ci.a,n,docL:,etmoa sJè ohe i,:, vuoto spaz.i.o. Bra uno s,pettaool-0 ohe faceiv.a svanì-re O;l0!1i de\5iicleu,i.o, dava a.U'a'll•ima un &1raoovo,le se.n,s,o.di oa•lrma i,rudole•nte e rentlieva, come muti. (Continua) 1
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