L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXIV - n. 33 - 13 agosto 1921

' ANNO XXIV. A. P. ' =============·--=--- --------- Centesimi 15 la copia NUMERO ARRETRATO Cent. :30 Conto-Cbèqucs N. VIII-3646 ZURIGO, 13 AGOSTO 1921. SETTIMANALE Di:L PAETITO SOCIALISTA ITALIANO NBLLA SVIZZERA REDAZIONE: AMMiNISTRAZIONE : • Num. 33. ; BBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 1921: 1 anno, fr 5,-; o mesi fr. 3,-; 3 mesi, fr. 1,50 11 L!'nenlredelLavorators" ~ tarlgo --==-;.=============U:.=-=-=====~~~================-~=:---·- - --· --------·- Commissione ·EsecudtievlPa.8.I. a ~:,~~!. f.;, J-•SR L'ESTERO: 1 1.nno, fr. 10; 6 mesi fr. 5; 3 mesi, fr. 2,5~ A.IUTIA1VlO L1\ RUSSIA nere. Or avvenne che, una sera del 1893, trovatosi in compagnia di altri ufficiali e princ1p1 e donnine galanti, cristiana. mente passò con tale compagnia parecchie ore nei più sfrenati godimenti orgiastici. Poi prese una vettura e si n,cò in casa d'una su2 amant-e, una signora dell'aristocrazia. Il patto tra socialisti e fascisti Proletari socialisti d'Italia I La J!.rande RePITbblicadi Russia è colJJita da un orribile flagello. f. a carestia - causata dalla ~iccit:i c:,e ha rovinato quasi intt?ramentc i raccolti di intere regioni --· fa strage di uomini, di donne, 1.i bambini. Oltre trenta milioni di la,•oratori agl'ic0/i abbandonano le torm<'11rn1eterre del Volga - un giorno così fiorenti - JJer correre alla ventura in cerca di cibo. Si rinnova cosi uno dei Pizì doloranti fe· nomeni delle età passate, quando le genti percosse atrocemente dalla 11atura, correvano da oriente ad occidente verso paesi meno inospitali. E sono migliaia e migliaia di poveri . operai della terra · che in questo penoso, esodo lasciano la vif-t lungo i margini della via. Il Governo comunista di Rus~ia ha fatto e fa quanto è unw.nltmente fJ(,ssibile Per arrestare il flagello tremendo e lenirne le terribili conseguenze, e si sono stretti attorno a lai rutti gli uomini · di buon(, volontù, a.rrimati dal desiderio del bene, Perfettamente consci che contro queste travolgenti sciagure naturali rmco può l'opera piuttos(o dì unu che dell'altro regime e pienamente com·inti essere delittuosa ogni speculazione politica che si dovesse tentare su. qlfesto tragico evento. Massimo Gorki, che sa le sofferenze delle Plebi vagabonde e le ha ritratte con immortale tocco d'artista, è in Europa ·a chiedere,_a nome di tutta la Russia, il nostro soccorso fraterno. Egli dice che la grande Repubblica - che ha visto Denikin, Koltciak, Petliura, Wrangel; che ha resistito ·al blocco cli tutta la coalizione imperialista; che ha sofferto per la guerra e per la rivoluzione, e che · attraverso tutte le spaventose difficvlfà di uJra tragica situazione è riuscita a darsi un regime proletario per il Proletariato - non può vincere la carestia e la fame, senza il nostro soccorso, senza gli aiuti pronti e generosi delle masse lavoratrici di tutti i paesi. Tragica situazione che la rivoluzione trionfante debba ancora cercare il /Jane pei szzoi figli fuori del proprio seno! Essa ci dice quanto senso dl responsabilità, quunfo SJJiritc di sacrificio, quanta sagace valutazione degli avvenimenti e delle possibilità storiche sono necessari ai veri fautori della rivoluzione /Jroletaria. Essa educa tutti noi alla scuola del dolore e vone nell'animo nostro nuovi germi di Più profondo affetto per coloro · che in Russia hanno fatto sacrificio di sè alla causa proletaria. Lavoratori socia.listi d'ltalial Molte volte il Partito socialista ha fatto appello al rnstro snirito di solidarietà, e voi avete sempre uirgamente risposto anche se erano limitate le vostre risorse. Voi risponderete anche a questo invito che noi vi muoviamo per la Russf{l proletaria, anche se ùt crisi economica travaglia la vostra esistenza. Date, date-quanto potete, date vresto. Ma non è solo col vostro obolo diretto che \'Oi potete venire in soccorso dei fratelli del!a Repu.bbUcasoviettista. A{tri mezzi voi avete e viù approdanti. Voi dovete. agire stil Governo, sui Comuni, Sld vostri Istituti, perchè tutti, ne!!'ambito della propria possibilità si muovano in aiuto della Russia. Dia il Governo quanto può: sforrzi i Governi, coi quali è in rapporto, a dare; muti la sua politica in confronto della Russia; agisca internazionalmente onde la mu!ino anche J!li altri. Più che dei sussidi la grande Repubblica ha bisagno di respiro u dl laroro. Diano !e Provincie, i Comuni, le Cooperative, le Leghe, le Sezioni, diano i singoli, e tutti sentano che il contribuire a lenire le conseguenze tragiche del flagello, non è soltanto generosa or,era umana; m'L è anche oculata opera di Prevenzione sociale. Non v'è sventura di un 1;opolo che non si rivercuota su tutti gli altri; non vi è aiuto contro la sventura che non tarnf 1 tutti di F?.rande giovamento. Diano tutti, la Russia vi:va, dunque. per la Rus,ir.. rri: t uorp aoert 1 •• D.'ano, verchè perchè contfrmt r opera s1w, la sua missicne ne1 7n'Jndo ! La Direzione del Vartfto socialista italiano ~oi diremmo cosa non vera, !\e scrivessimo che il proletariato ha salut,1to con gioia il patto. stretto fra socialisti e fascisti: diremmo cosa non rispondente alla realtà, se affer-nassimo che quel pat- Che cosa sia avvenuto fra quei due, 1 • LO. des•inato a por fine allr vio "nzc.>ta- non si sa. Ma fatto sta che, in quella • , 1 ~c:~t<'. '._.;""· un• vittoria pc:·- noi. 11' a. stessa notte, il principe Massimiliano s~ diciamo anche subito che non sono nel presentò alla questura, dicendo che ave- vero, che. non vedono la realtà o 1011 ne va ucciso la sua amante. I I · tengono il dovuto conto co o,ro, e 1e 111 A Berlino si assicurava allora che, al. quel patto scorgono una sconfitta social'apprendere tale notizia, il questore ne lista. peggio ancora, una loro dedizione, fu più costernato dello stesso uccisore una loro rinuncia alla lotta di classe, a confesso. Cosa fare? Arrestare il fra- tutto quel che fu sinora ÌI nostro protello del re? E lo scandalo? E la monar- gramma. la nostra tattica, il noitro •l1cchia? Il questore corse al palazzo reale todo. a com:ultarsi. Parlò col vecch· 0 re Alber- E innanzi tutto•, quelli tra i no~tn cc:,m. to di Sassonia. Si co::isultò col principe pagni. quelli tra i lavoratori, 1 '}uali si ereditario, con la principessa ereditaria dolgono di tale patto, i quali affermane, -- quella famosa principessa Luisa, che che la grande maggiorai,z;,_ deb proletafece poi tanto parlc:re di sè, quand.) fug. riato italiano ne è addolorata, è indign;,_- gì col maestro dei suoi figli - parlò coi ta contro la Dir~zione del f'artito rostoministri ... Alla dimane il bollettino della ro obbediscono certamen,e, mentre cos1 questura annunciava che l.t signora Tal si dolgono, a un nobile senso di fierezza dei Tali era stata trovata morta nel suo socialista riYoluzionana: ma noi crediatetto e che, evidentemente, si trattava di 1110 tuttavia che il loro giudizio i<ia, diresuicidio.' Quanto al principe Massimilia- 1110 così, prematu~o. no, nessuno più lo vide, nessuno più, tra Sia detto senza recare offesa a nessuil gran pubblico, sentì nulla ài lui. n.u. E' facile-, è anche comodo dare un Egli era partito per Eichstaedt nella giudizio, in. simili frangenti. quando si Baviera; ivi era entrato nel convento, la- è fuor di tiro, quando non si è e:sposti sciando sconosciuto a· tutti il suo nuovo ai colpi del nemico. Ma io non ritengo, eoggiorno; e solo tre anni dopo si ebbero ad esempio, che altrettanto indignati ne nuovamente notizie sul suo conto, quan- siano precisamente coloro che abitano, du i giornali monarchici e religiosi, m anzi, che abitavano nelle contrade depreda alla più profonda commozione, da. vastate dal· fascismo. Io non credo che vano al mondo cristiano la confortante di questa tregua d'armi - e rr1i esprimo novella che Sua Alte,:za Reale il p_rincipe così, perchè realmente è tregua e non i Massimiliano di Sassonia era stato con- pace - io non credo che di questo arsacrato prete. Quale acquisto per la Chie- mistizio siano tanto addolorati e indi- • sa! Quale nuova grande prova dell'amore !;llati i nostri compagni, i lavoratori deldi Dio per le genti cristiane! la Lomellina, del Bolognese. dell'a ToEra vero tutto ciò? Non so. Fatto sta scana, del Polesine, ù~l Modenese. delperò che tali voci cc,rsero per molto l'Umbria, delle Puglie. tempo nella stampa, senza che venisse Non solo sono state rustrutte molte ' una smentita. Solo molti anni dopo il se- Came-re del Lavoro; non solo sono state · gretario del reverendo principe scdsse ai devastate molte sedi di c:ircoli socialisti; 1 giornali che tutto era un'invenzione. non solo sono state incendiate molte cooRestava però il fatto che, coutraria- perative; non solo. durante le elezioni, mente alle tradizioni, quel prete princi- sono state commesse inaudite violenze pe non era stato ma;, innalzato alla di- contro chi si recava al!'urna a deporre gnità della porpora cardinalizia. Forse Ja scheda socialista ~ comunista. Ma ! perchè erano già troppo rosse le [lllani? molti contadini, molti lavoratori ebbero ' Anzi non ebbe neanche la menoma • pro- distrutte le loro case, ebbero distrutti i mozi~ne ». Dovette contentarsi di inse- loro arnesi di lavoro, sono stati costretti 1 gnare all'università cattolica di Friburgo. a fuggire dal loro paese. alcuni con la I E durante la guerra andò a preòicar moglie, coi figli ... , pace... Coloro. i quali si lagnano della co,n1 Adesso la promozione gli è venut:1. elusione del patto e lanciano contro il L"antico brillante ufficiale di cavalleria 'Partito Socialista o contro la sua Dire- ; è stato nominato prelato dom~stico del zione le più aspre critiche. domandino, i paoa. Chissà che carriera gli è ancora domandino ai compagni. ai lavoratori di '! ap;rta. Anche l'.ele~te e. brillant~ uffi- certe provincie che cosa essi pensino di ciale di cavalleria G1ovanru M::ista1 Fer- questa tregua d'armi; domandino loro retti diventò papa Pio Nono. se era meglio continuare la impari lotta; I ma che dico continuare? Domandino se I rrjorneablibeardoire. e:a possibile lottar~. _se era possibil,e :e· . . tr. I s1stere. s~ ~ra poss1_bile opporr~ un az10I lavoratori italiani nella Svizzera ri- si. Le somme raccolte vanno mv1a'.e ~Ila! Quel tal fascista Urbani, che si dicev_a I ne q~alls1as1 ali~ violenze fa_sc1ste. Do~ spandano con fraterno e g-eneroso sian- Commissione esecutiva con la precisa 111- morto d'una morte così feroce, è risusct- mandino. e sentiranno che risposte. cio all'appe!1o della Direzione <lei Partito. dicazione dello scopo. tate. E' ritornato a casa sano e salvo, ha! Ma, domanderà alcuno. anzi, domanE' il momento di dimostrare a fatti, la • • • dichiarato sul suo onore che non è mai deranno molti, e la famosa lotta d~ claspropria solidarietà con gli eroici, stoici, Sottoscr1z1oupero Russia stato ferito dai socialisti che non è mai se? E la lotta di classe, che da tanto e tormentati lavoratori russi. La parola . stato ucciso, che non è r:iai stato tagliato i tempo andiamo p_redic~ndo _alle _masse? «solidarietà> non sia una frase vuota di ZURIGO: Ri st orante Coo- F a pezzi, che non è mai stato sepolto in! ~ la f~mosa ~at~1ca nvoluz1onana, eh~ senso; tutti rriettano mano alla borsa e peratiYo · r. soo.- nessuna buca scavata in nessuna stanza ... 11 Partito Soc1al1sta ha sempre e cosi diano quanto possono. BIE;\'XE: Ristorante I E se lo dice lui, gli si può ,;redi!re. Che I altamente magnificato? La Commissione esecutiva ha già in- « Cooperativa Proletaria• ~ 4oo.-- interesse avrebbe, lui fascista., a discol- j Anche qui, bisogna guardarsi dall'esaviato alle sezioni rlelle liste di sottoscri- \VIXTERTHUR · Coope- '. pare i socialisti? . · ... _,. !'gerare. Certo, sangui1~a il cuore_ aL do_ve_r zione. I compagni le facc:ano circolàre e rativa Italiana • 300.-, Ma cosa diranno i giornali fascisti e I confessare che alle violenze de, fasc1st1, raccolgano quanto possono. Quelle se- ZURIGO: Sezione soc. > 100.- amici? Vi ricordate? Quando da Benelle, che alla feroce alza.ta di scudi della borzioni che abbisognassero di altre liste E Sezi·one • 100 __ in quel di Pistoia, o-iunse Ja notizia della ghesia, noi non abbiamo potuto _rispon- BIEX>i : soc. .,. S le chiedano. d'i 1.ndiirre Z"Cli TC O Vuattolo , 20 __ scomparsa del fascista Urbani, fu in tutta dere come sarebbe stato necessario. anI compagni tutti cerchino < ' : ____ la stampa ben pensante un grido d'or- guina il cuore al pensare che, nell'istant~ le istituzioni proletarie di cui fanno par- rore contro la barbarie socialista, di cui :n cui la borghesia assolda contro d1 1101 ty a dare largamente per i lavoratori rus- Totale Fr. l420.- ~ era caduto vittima, assassinato, tagliato il brigantaggio e questo brigantaggio è ==================================== I a pezzi. L'indignazione contro la « fero- fForito dal Governo, il Proletariato itaA.CQUE-FORTI 1 eia rossa» fu enorme. In seguito alle ter- liano non ha avuto i mezzi materiali, con rificanti rivelazioni, furono arrestati nien- cui abbattere quella violenza. E' un peni temeno che 24 socialisti e comunisti e siero straziante, il quale deve indurre i denunciate altre u9 persone. Adesso, in. nostri compagni, e specialmente i nostri I - d t· d I papa tentava della modesta funzione di prete, . Il preatoomes ICO e 'I era stato brillan_t_e uffi_ ci~e di_ cavalleria, vece !'Urbani è ritornato, ha raccontato • capi>, a ben riflettere sulla via che SI . M che 'era andato a lavorare nelle monta- è tenuta finora e sulla via che si dovrà Il Papa ha r.ominato suo prelato do- allegro, dato a1 p1acen della vita. a, un IE T h Il d. tenere per l'avvenire. Nè giova ora getmes tico il principe Massimiliano di Sas- bel dì, a soli 23 anni, l'elegante principe gne dell . mi_ia, e e non sapeva nu a •1 . 1 A N uffr·ia!e di cavalleria, improvvisamente , quanto s1 d_1ceva_sul suo conto perche tare la colpa su questo o su que lo insonia, fratello dell'ex re ugu st o. on ..,. li dividuO'. Ne siamo tutti responsabili. Un So quali S;~"o le mansioni d'un prelato diede l'addio al reggimento, alla vita, per· non legge giorna ··· di ~• d · 1· · r I d · po' sta nelle cose stesse la causa · quan- dome "tt·cc. Non so se debba fare il pre- rinchiudersi in un convento, per. darsi al In uno e1 qua I g,orna 1, par an osi - d ll'U b · · · to è avvenuto; un po' ne sono colpe- lato O il domest ico. Ma, certamente, la sacerdozio. della ricomparsa e r am, s1 scrivono I · r bb voli, o di.remo responsabili tanto i capi dev'essere una carica molto impo:·tante, Perchè? La sorpresa era tanto più ora queste parole: • g1orna t e ero a ' · 1· d d 1l a· · rt· quanto le masse. E non un'ala soltanto mo ',to del.i'cata, molto ambìta. E al leg- grande, in quanto che nessuno si era mai dire, raccog 1en o e e 1cene, pa 1co- . · d" l d r di quel che fu già il grande parato so- gere net. o-iornali' 1'taliani ~a n_o_tizia d_i tale accorto delle sue inclinazioni ascetiche. ' lari on-ib1li 1 que e 1tto ». . .,. · 1 t 1· cialista unito, ma tutte le sue antiche ali. M l d S Tutt'altro! Come mai, dunque, la 1 :mm. I E il foglio su cui s1 eggono ora a 1 nomina, il principe as s mu ia~o 1 a~· · C · d li s I · D'altra parte p-erò, coloro i quali di- s onia' riapparve subito davanti alfa. mia zia alla vita elegante del rnnc1pe-uffi- parole è 11 ornere e a era. « g1orl · 1 · st· , 1· bb dire I Ma fu precisamPnte cono ora che, con quel patto, si è tradita men te, non nelle vesti della sua nuova ciale per darsi a la carnera cc: es1a 1ca. na 1 e ero a • • . . . - · f I tt d ·1 C · h ace gliendo d1cene ebbe la lotta di classe, non debbono dimenti- carica ma nell'ufficiale brillante che, a La risposta non s1 ece mo to a en e- 1 ornere c e, r o , ' f 1ar d. <>e'per re. E, a quanto mi ricordo, si disse allora• a dire. Fu precisamente lui uno d_icoloro care che il conflitto personale, la violen- suo tempo, ece tanto par e 1 - , • , I I d I · in Germania che la strma improvvisa che più inveirono contro la ferocia rossa. za singola non sono a otta i c asse, la sua galanteria, per le sue orgie; e m I I r che intese e che deve intendere di fare G ermania si diceva persino per il san- rinuncia era semplicemente la conseguen. 1 E ora? Ora se la cava con que semp ice · · 1 · · ·o nali ebbero a dire il proletariato socialista rivoluzionario. gu e di una donna, la cui uccisione rima- za d'un'avventura, comtnclata ne vino .e • 1 gi r ». fini Ah · facesse un elenco di tutte Ed ecco perchè crediamo siano anche in Se poi sernpre un mistero. ta nel sangue. , se s1 · • h · · · M 1l h ebbero a dire» il Co:riere errore que1 compagni, i quali vedono in S i narrava cioè in Germania, molti an- Si narrava c1oe e e 11 pnnc1pe as- que e c e « · · I · · · TI quel patto una dolorosa rinuncia da par- ni fa, che quel pio e compunto reverendo, simi!iano - identico m questo a suo au- e 1 suoi s1rru 1. che insegnava all'università di Friburgo, gusto fratello re di Sassonia - non era GENOSSE. te nostra. quel _principe, fratello di re, che si con- sd~so dei piaceci,..di Bacco nè di V e-- -0- Quali rinuncie? Si chiede che noi ci asleniamo da mi-· Non noi, adunque, facciamo' rinunce', nacce, d11 vie di fatto, da violenze per- ma rinunce fanno precisamente coloro sonali di qualsiasi specie. Ma noi nou che, coi danari dei grandi industriali e abbiamo mai ricorso a simili mezzi. Noi dei grandi agrari, e sotto _la protezione 1,on abbiamo mai - salvo _qualche iso- de! Governo, strappavano emblemi e inlata eccezione - indotto con la violenza cendiavano ciucoli sqcialisti e devastavape:·son;i.le un sindaco monarchico a di- no coop~rative e Ca~Pre del Lavoro ~ mettersi. non abbiamo mai pugi1alato assassinavano lavoratori socialisti. av\·ersari nostri, non abbiamo mai In- Rinunce? Ma faranno veramente simili cendiato sedi cli organizzaziof\Ì, monar- rinunce i fascisti, vale a dire gli agrari, chiche. Koi non facciamo, dunque, nes- i grandi industriali, le alte banche che suna rinuncia quando ci impegn.iamo ad finora Ii armavano? astenerci da tutte quelle violenze. , Ecco il gran punto interrogativo. ~• Si chiede il rispetto alle organizzazio- francamente, noi dubitiamo f?rte. N~a m ni economiche. Ma noi non abbiamo mai ciò sta appunto un altro dei valon del deYastate Camere del Lavoro nè Coope- 1 patto di Roma. Con questo patto il parrative. :Jon abbiamo, quindi, altro: a fare I tito socialista ha messo il Go,verno con che continuare ad agi.re come per lo pas-! le spalle al muro,. Ora si ~edr~ se, in casato. i so di nuove violenze fasciste, 11 Governo Nel patto si esige il rispetto all'e1:1ble1 italiano saprà far_ rispettare. il p~tto che ma dell'avversario. Ma noi non abbiamo· esso- volle o se mvece abd1chera a se mai slrappato distintivi nè a monarchici i stesso. E allora il proletariato v~clr~ il nè a chicchessia. 1 da farsi. CIV!;:;. Unnaobiledifesdaeliavoraittoarliani Sotto il titolo « L'operaio ;taliano in dc11a cornulllc:tzione fra pa~se e paese. !svizzera», la Sentinelle, giornale socia- Viandante che passi sulla linea del Loetlista di La Chaux-de-Fonds, pubblica il ~rnL,:rg, r;cordati, dopo che avrai lasciasee-uenlc articolo: ta la u azio!Je di Kandersteg, che ad un ~ Di tutl i gli operai che sono vittime chilometro e 6co metri della entrata nord d,'.!le stupide persecuzioni della polizia del t·mlr'<:\ I\': 25 bravi mina.tori italiani f~deralc degli stranieri e di quelle can- vittime del lavoro rimasero seppelliti! I tonali occorre cita.re l'operaio italiano. cadaveri di cotesti e;oi del ·lavoro, non l\Jo!t p;,ssa una settimana c;he non, si 5ono mai stati ritrovati. O tu viandante abbia a registrare un nuovo scandalo per che 2ttra,·ers1 11Sempione, serba un penuna espi.;lsione che il più sovente viene siero di stima e di amore per gli operai e, colpire un operaio italiano con sua mo- italiani che lo hanno perforato ed a ~lie ed i suoi figli, che sono in !svizzera quelli che W!lO morti sugli spalti del fada. t5, 20, 25 ed anche 30 anni <!d a cui voro. '.Cour;st:i che viaggi .in ferrovia fino 1<! autorità uon hanno avuto mai nulla ;:iila sommità della Jungfrau, serba. un •la rimproverare circa la loro condotta. pensiero affe:ttuoso per gli operai italiani Potremmo citare dei casi specifici coi che qui compirono l'opera grande, ma r•~l:-ttivi nomi degli ostraci.zzati, ma i !et- P1icidi,ale e nschi0$a per la loro vita. tori rJei giornali socialisti, in gran parte Viaggiatore che attraversi il Gottardo, conoscono già la condotta della polizia onora i! lavoro e l'operaio italiano che borghese iu riguar.do dell'operaio. Noi ci compì l'opera gigantesca nella abnegalimitiamo a dire p~r o,ggi che ,1 CantoM zione dC'l travaglioso lavoro. di Ginevra in modo ·speciale, ed i cantoni Qy1mq11e. Jungo le nostre ferrovie, della Sv:zzera tedesca - ma principal- sulle nostre grandi strade di comunicamente Ginevra - espellono, perseguita- iione, nelle nostre case si trovano le no. fan,o softrire dei paclri, -lelle donne. tr~ccie della mano d'opera italiana. r\ei bimbi itali:mi. I/oJJernio svizzero serba le sue attituQnando si domanda alle autorità re· ciini per dei lavori meno pesanti. Egli sponsabili ;) perchè di coteste misure fa un orologio, un cronometro, •si ap· bestiali, vi si risponde: Non cortoscete plica a delle macchine di precisione e ,tunque h sit l!nione del mercato del la- l'oi:;eraio italiano viene da noi per eservo1o ,· Isvinera? I disoccupati aumen• citan i il mestiere penoso e gravoso del trno ogni g-ierno. i:! poco lavoro che ri- Lerrazziere, del minatore, del muratore. tn:ine anc0ra a fare bisogna darlo ai no- Sarebbe interessante ricercare le statistri conc.i!tadmi, agli svizzeri. stiche della emigi-azione italiana in IsvizQueHa è! la frase sacramentale che si ,:era di venti anni a<ldietro. Adesse, per sente pronunziare dalla polizia cantonale ricompensa di tutto questo lavoro, che d<'gli stranieri e dalla gran parte dei cli- soYentc ,_. stato pagato con una mercede ret• ori delie polizie cantonali. irrisoria, le autorità cantonan con un ge-- i'redere d1 pe,teggere gli operai sviz- sto di incoscienza, espellono brutalmente zeri coJrespeJiere gli stranieri è un er- una categoria di lavoratori che avrebbero,e gravifsimc. Le- abbiamo già scritto ro diritto• alia riconoscenza della Svizpiù volte. II laYOro non ha patria. Lad- zera. e <!i cui la stessa Svizzera avrà ,10ve l'uomo produce, egli ha il diritto sempre bisogno. alla vit:i. all'csister.z~ dei suoi. La nazi o, Nella patria di Guglielmo Teli la sorte na!ità uon ha , fssuna imporrtanza. Quan- c1ei lavoratori in generale è triste, poco do cotnpeiate 11n paio di scarpe doman- confortante, ma ciò che si fa oggi condate -:orse se .: u:i. operaio svizzero, ita- tro gli operai italiani è doloroso, indegno liar.o, f:ancese. tedesco. bulgaro, rumeno, d1 ur. paese ove le autoriià vogliano metdanese. norvegese. inglese, indiano o tur., tcre cattedra per far scuola di umane· c0 quello che le ha fabbricate? No, due j simo a t11tto il mondo. qse sole vi V<'C <'ru~ano: la qualità ed i Vi rendete voi conto dello strazio del il prezzo. F,' la lcgica delle leggi econo1 · cuore cli una buona madre (e ve ne sono miche. tante) con 2, 3 e 4 creature, il cui padre Guardate che coloro che predicano e I c.olpito da u~a m'.sura di espulsion~ ric~- vogliono ìa protezione del mercato del I ve un termme di 48 ore per lasciare ti lavoro svizzero colla espulsione degli o-· territorio del nostro paese? Le autorità p,:ra' stran:c:i. c._ che urlando domandano! Gvizzere che .sogliono, dirsi I umanf.ta~è al Cori~it>lic, F ecierale delle restrizioni di sanno esse dove questi poveri paria an- i i1T1portaz~o111d: merci, sono spesso que· ùrar.no a cercare asilo ed un po' di nugli stessi che vanno a· portare il loro de- ti-imento? Quale sarà la sorte di quelle uaro alJ'estero per passare delle vacanze r,overe vittime? ;i hunn mercato. Noi sappiamo che un: It sig. Delaqui~ capo della division7 consolato cli L1!1 paese di cambio basso' di polizia, in un colloquio che avemmo che ha sede a Berna ha vistato in que- · recentemente con lui, ci diceva: Bisogna s•i ult ,mi temp; quasi 5000 passaporti di. proteggere gli operai indigeni impedencto cittaùin: s,·•zzcri che vogliono approfit- alla mano d'opera straniera: di lavorare tare del denaro a basso tasso, senza in- nelle nostre fabbriche. quietarsi per ~li interessi della nazione. 1 Ma un signore che si trovava al mio Del resto non bisogna dimenticare che l fianco rispose al sig. Delaquis: • Quello certi lavori) non sono famigliari alla che fa bisogno è di proteggere il lavoclas~e operaia svi7Zera. i tat0rc senza occuparsi della sua nazioAbbiamo sempre visto che nei grandi na,ità. Punire i fannulloni senza tener lavori di cos: ruz1one, come ferrovie, gal-: ~onto dei loro protetto,ri in veste d'av• lerie ecc., ove la mano d'opera straniera vocati"· costituiva la grande maggioranza, che I Noi condividiamo pei-J:ettamente quegli operai cc::upati in questo genere di! st't1ltimo pensiero e chiediamo alle aulavori erano e sono per lo più degli ope-1 corit:i. :;vizzere cli proteggere gli operai rai italiani. l senza occuparsi in quale paese essi sian ~e le ,iostre /1.lpi sono traforate con nati, in quale contrada nacquero loro ·lei tunnels che ,·: uniscono ai paesi vi• I padri. cini, noi dobb;amo questo in gran parte I Si vogliono a tutti i costi delle misure :illc ~raccia robuste e coraggiose del ter· di rappresagli;,, contro i cittadini svizzeri r,tzziere e <let minatore italiano che col stabiliti all'estero? Non si potrebbe agire ~ischio della sua vita ha aperto un varco diversamente per arriv;1re a questo?,. nella ; n,-, ia granitica che sbarrava le vie L. CH.

L'AVV.EN1f<E L)EL LAV<Jl<ATORI:: .,.._,,_. ________________________ ~ __ .._.;______________________ ___;;...._ __ _:.::;;__;:====== P-ER IL FRONTE UNICO! Purismo in azione Alla nostra denuncia, inserita nell'Avvenire de1 23 luglio, i cugini rispondono: non fumiamo. Padronissimi di non farlo, non è cosa che ci riguarda; ci piace però d'informare i nostri illustri cugini che questo loro atteggiamento non c' impedisce di continuare con serena tranquillità la nostra documentazione. Vi ricordate? Fra le varie trappole preparate per appropriarvi della Cooperativa ci piace, per oggi, rammentarvene una veramente carina: •>l'el,!'A«lvvenire» del 16 luglio dicem- ,do;yesscro essere informate il più pre- stioni della più alta in11J)ortanza.Il Conmo che il Comitato esecutivo del!' Unio~ sto possibile "t1'l" por lata ,dcl'e dec·1- c: d , -- " '.... 1 gresso non si può con tentare c!,ifrasi ne .:,,m acale ::Wizzcra aveva .accetta- sioni da prew'ere al C""'gresso. • • - L' d IU va comuse e cari-care aid_ una Commissioto, m mea i JJr1 incirr)io!,di ,ooruvocare un Noi aibbiamo bisogno ,d'intera ,chia- ne quailunque la r,esporu;abilita del!' e. Congresso strno-ndinario; si era però ri- ~ezza. li! Congresso ,dcli' Unione Sinda, sislcnza o della rovina deHe Fe.dera- ~ervato -di fissai;.e p,iù tar:di i•lluoig,oe la cale non deve ~rattenersi per lui:i,go,zioni. Fa d'uopo ohe tùtte le conseguendata .del Congr-es.so medesimo in atte· temp? ulla questione del fro-nte unico, ze ehe ne risultano siano discusse e sa di ,proposte precise da parte dei ifau · c:,,'i.e un mis.tero, ,dal quale ciascuno si questo non ,può aver luogo cosoienzio, tori del (',on,gresso. Nello stesso numero wopone a-ltre cos~. Il çongrcs.so Sinda, saimente se non si presentano delle propubbMcammo anche la pr,O[)o•staformu- 9le non de.ve dwentarc un secondo poste chiare e pr,ecise. · l?.ta ·dal .Comitato •pr-o,motore e rimes- Congresso Qperaio, ah.e, come -si sa, s::i. alle si 1Lgo-lc Fe\derazionii ,pe.rohè );; prese - n-ella questione del ìronte uniìirrrus er.o e ,la tr.asmettesse.ro ali U- co - delle decisioni prec~pitate, in se nione Sih:dacale. gulto ric011osciute ineseg;ui,bi~i.In certe Ouella pro,posta non ci piacque a:J)lpie-circostan:z,e si tratta per alcune Fed~r:ino. Contiene al101JJ1ceontra)(l.dizioni, in zioni sin,dacaLi della loro esistenza. Esoerti J)w1ti manca di precisione, vuoJe se ,do.mandcrnnno dunque di dar loro oente çose ohe riteniamo inattuabili in l'occasione di esamina.re le conseg,ue:1auesto momento. Per esempio il prele- ze di tutta la quostione, particolar.me,1vamento <lai soci di una quota speciale le noi rigua,ndi dell organizzazione. p!.!r il fondo della lotta, noi lo Jj_tenia- Noi dct;,bia:mo ,int:rnto cons,at:lre con mo inattuabile e comunque in-tempesti- <hspiacerc che ile proposte presentate v0. Siamo sernpr"! stati e siamo ancora non sono suroficienti per contenere ed fautori delle quote alte perchè ritenia- a,ppa,g:i.re questa g[usta rLverncLicazione mo ahe lj,nto mag,giori sono ,i mezzi e noi •pr,eghiamo le Federazioni di fare ohe i lavoratori <lànno al movimento no, dell'.l ,pr.OJpostetali che possano servire stro, ta11to maggiore è l' azio11e ohe s,I d.i baise ad una •clisc~sione. ç,uò ~olgere. Uno s.udio som,mar,io di con.sideranMa l' aumeJ1to del-le quote, 0 l' al])pli- d! d~lle pro,pos_te~e,gli i~•izi•~toric! .moc.az.ione di nuove qiuote. ahe in sostanza S:'.::t m qu~l~ d1rez1011es1 vuol_arnvar'.l. è poi lo stesso, non J)UÒ venir fatta in. L_rntrc.,c1uz1_011,e e ~ proposte s1 contra.dogni mc,mento. La _si :J)UÒ far-e in pe- d1,conoe S( cons~at~ una cert:i, demag~, riod,i ·di flo·r~dezza economica industria- g,a comunista, nu111taa del! opporLun11e:-s.indaca!e; non in tempi di crisi. Al- ~mo sindacale. . tualmen,t~ la disoootLPazione salassa ma, Per qu~to co~c~rn~ '1:1 ~011stataz10: le-dett;i,mente gli oper.ai; la miseria bus- t:e mede~tfl'1;:in, o, rncciamo ,e segu~:1ti sa al1Jeporte di molte famiglie; .il do- c.ss~va'.ùlo:n1,: _ mani è fosco per gran numero dii com- !No, ~bb1amo .co.sian_temen~e tatto ----:- pagni; j' atti.vità sin-dacale è limitata, nella. misura_ cl~t nostn mez~ .- _gr~ndt qu•a'Si1dcvtrnque, rulla difcns.iva; v'è Ltna sforzi per !l'mgh?rare le cond1~t0m cli la, certa de,pressione morale nelle masse voro e,d oppo~c1 al_'(Or? ipe~g10ramen.to: _ id®rcssione morale che trae origine Lo 1Pr~ru~o }e ~e~1~1omdei congressi, 1 da quella economioa. In queste condi- r~pporti_ c~e!l atuy1ta e dc! nostro lavo• zioni non è .vossi,bile •pretendere dai ro quotidiano. E quelHo il nostro procompagni uno sforzo filianziario mag- gr~a. . _ , . , gior.e. 1Comur1quencm è :pratico. . iN01 ao?1auno '.eaUzzrut~ il Er?nte u- , . . mco 1degLi,o,peraune!il'Unione Sm<lacale . f'att~ sta ahe_l_umca -~eder_az1oneche Svizzera e •potremo artohe _ quaiido fmora in!er,ro,go. 1 propn soci .per r,efe: sarà la volontà delle organizzazioni arendwn tn mer_ito al. il)rele~ai:nento di clerenri - conclmre ,delLe azioni oomuu11a 1~Mota sipeciahe, ~1 senti rl.S'])nod ere ni senza atten<lere •le idocisioni dei!Conn~gat1va:11-ente.All:1icL1a,?a1:-lola. Federa- gresso ~:ndacale. z10ne .de1 laivoraton _1de1Comu~1 ; dello No:i siamo pronti, con l'appoggio di Stato, m~a Feder~,zione ohe e 1°:"' 0.re, tutte le or.ganizzazioni econo.nùche e vi0le .a( rrronte. u1:1co, che ~?n nsente p.o!i!icheohe lo consentono, a oominciadetle r~er~uss.1cm_1!della .cnsu ~ome !e re la lotta con·tro I economia ,politica fi'e;deraz1om tdegJ1 QPera1 tdeillmdustna deHo Stato p~vata,_ una F,~~erazione .ohe p.rcJe,va Noi aibb.iamo fino a qui laivorato, gat soo1 quot~ IP_JUbasse di quel~ ~elle man mano oon i rawresentanti dei laaltre F.ederaz1olhl. _Q.uesta Fede,r~zion~ vor,atori, ~I Partito SQICialiista,in tutte aveva vroPosto ,?-I ,prelevare dai soci le ,questioni concernenti il 1Proletarjato 15 ,ce_nt. ,Pr setìbll~•ana-pro fo nd0 lot- inter-o eid è quello che noi f_aremo an, ta. 01 1<0.584 so_c1 1VOtaron0 soltanto cora •nella q,u_estionedeìla leggo ecce5H/l, d:i q,uali 2318 fayor-evOlki, 2566 zionale. V contrari e àZ-4 sahooa ibianca. J1lprimo _princi,piodella ta:ttica sindaUna inuqva quota dunque per il fon- cale è se-more stato di co-nformarsò.aldo idi lotta è, in ,questo momento, ine- la situazione e se necessario di camsigtbiJ.e; -il pr,QPorla è un errore grave. biare la tattic; 24 volte al ,giorno. Si direbbe che l' aJJlbi.apro-posta qual- iLa frase del fr-onte pr,oletario unico, ohe intrigante contro il fr,ont\è!.unico. realizzata nel!' organizzazione <lell'Unio, .Ma nCì'I\è nostra intenzione di esami- ne Sin,tlacaile -per l'allargamento de)le nare oggi ;pW1tope.r punto la •proposta competenze ìdeHa Unione Sintlacale mein _parola e tanto uneno 1dt dare sugigerd- des,ima fa é!Vident-ementeun imoonente menti. e1ifetto;'ma ,n,on è sufficiente; n-essu:io V,og'liamo invece limit?,rci ad ,infor- si ,può fig)urare qualche cosa di ,concremare i lettoni 1ci.r•calo sta.to delle pra- to in Questa frase, anche se si diohiara tiche ,e L-eragiioni ohe •OADOngonole cLue che il fron1.e 1U1ioocollabora a)lo ~ipa.rti: Ali' uo-po ripNllduaiauno una lette- limpo, perdi.è obbli,ga I' aMvers.ario ad ra del Oomitato esecutilvo del!' Unio!le opgaruzzare un si,sf,ema economico raSindacal.e dire1tta al_C01mitato pr01TT1otog-ionevole: Questo passaggio è d'ali tra re e la r.isposta dJ queist' ultimo. oarte ;n contraididizione con l' intrddu- .A\v<v-ertiiaimcohe là lettera stessa è zione. - stata irnVIÌatasotto forma di circolare a twt-tiele Fe'Clerazi.oni,di mestiere. L'UnioneSindacale al Comitato PromotoPe ,Egregi compagni, li Comitato IC!elUl' niione Sindacale fm;zz.era, nella s,ua seduta içlell 12 luglio, h::i LOreso conoscenza deJila domanda concernente la cornvocazione dii un Congresso siniclacale straor1clin.ario e le :pr-c1poste disouSiSe dal Comi.tata d' inizia t,i,v~. Jl Comitato 1deUU. S. S.. consi1dera ohe I' nrniziati,vaè riuscita. Le oondizioni prev,i.ste 1da!I.Ja' rt. 5 dello Statuto saranno rlsipettate e in ,Principio niente 'Si oppone al.ta cOlllV•Ocazione del Con- .gresso. -&e noi aibbi,a,mo domandato ahe le proposte al Congr,esso dovessero essere presentwte SÌJl!.ulrtaneannente, si è nel- !' opinione. ohe le Federa,zioni aiderenti Non facciamo confusione. Per quanto ooncer-ne le vostre JJTOposte dobbiamo osservare: l. - Dimostrazùoni e « altri mezzi qppr,op.riati» si sono già impiegati fino ad oggii nei modi consentibi daMa forma cli ong.anizz.azione attu-ale ,_per ottenere delle rivendicazioni ,p.recise. La scelta è una questione tattica. A :ioi sembra, per contro, ohe si oonfo'!lldano le q,uistiioni di organizzazione con le rivcndfcazioni reclamate .a1lloStato ed ai paidro:ui, eos.a oh:e ci coodurrà in fine ad una ,.~rande confusione. Cl vogliono proposte chiare e preci'se. 2. - Se 3i prop011e che non devono essiere le Federazioni isolatamente, ma l Dnione Sindaca!e ohe deve oond<Jure ila lotta secondo principi uniformi e saLvaguardanti gl' .interessi .generali del proletaniato, si devono fare delle p'loposte concrete e clire come si affronta il problema. Si tratta qui di qui7 A nnendlo9 dell' « A vveJtlPe · de_l Lavo.JOatore • ~'UOMO È BUONO ,« Tainto, non lo v-iene a sa,pe1· ne.5su- suo marLtO, ascolta attentamente. E tano », .dfuce,lo sco.n,osoiuto. Ella _pensa: sta !il letto matrimortia!e. " Che •basè vero ness1mo 1!0•vemrà a saipe,re. Ae- sezza! Non è arnoo,ra venuto a casa,». oonidi~11Jde. E tutto .andriebbe bene, se Bila igntda: « Ohe ,rnas-calzone!». neJl!.a ,sitamza iaibtiLg,uma .on ca,mmimasse iL' uoimo :rLde: « Gjà da due ore son un •es.sere ohe, al(! ,og11iis.t.a,IJl.ep,otireb- vicino a te, e non te ne sei a,cconta ». be em-r.ratrenella cann~ra da letto. Questo es:-ere è i'l.dolme ,per il mar,ito mo,r, fèl,!,a è oontenta e n~de. Egli si spato; indossa un' niformc grigia, il fooile gliia, tl•esi aiccasta. iE nuovamente il fu· a,·le, nella cui 1ca:1masta •..1.nm.azzo dj aitle 1 SPa!lf.,e. fiori, ,è di osta-co~o -tr,a ,di !oro. « TogliiEghl sta ara aH' uscio, ma non è più fo... a,s.petrta,faccio fuoco». il dolore in un.ifonme, bensì lo scol10soruto· menbre in leitto, a:ccant-o a lei. Ques_ta vo,Lta si sveg!ia veramente, è ,il ,do!CJrC,ohe neil'lo S!VCSSO iem/l)O ,è meittcn!do La mano stilla laimipada, fa suo- ma:rito. luce, e cer,ea V1i.CWa10sè, nel letto vuoEilla, vuol -atti-ra1rea .sè il ma,rito, " to. « Quel bnnbone non è qu.i ». n-0,n •può 1peinchiè ,lo tS,conosciuto, ,dh~ 1 0.r.a aippena le sii serr.a il c110.re. E sta sulla soglia, la ·g,uai11dasempre, E oo;ne ·eil'.avuole sfiuggi,re .al dolore co~ q,uando fif11,almeme•lo sconosdi•uto s~ ne le _pa:rol~: «E morto da eroe», le ~1 v,a .s.baii't1emd~oa ponta .clie,br•o,a se, e slrrnge bl oucxre. pr~cip~tan.dosi ,pe;r le scale, il ima.i-ilo I .« Come a tiutte le .altre donne!», v,uo11011può togH,e-rsi l'_.uniiorme. E. c'è le \mo.nmma:ne. E te lsue Jalbhr-a nO(ll sooil)'r•e il fu.qfileifu-alui e sua moghe. riesoono .a 1 fonmair,e quesrte lette.re. I " Il .fuc~l.epotreblw. s.'J)a.na·re », djce conoetbi idi « ,pabria, morte da eroe, et.a. « levalo ». campo d' onor,e » isi di.sswpano,ni.c,a;don:o V~iole aiutanlo. E si veglia. Chiama nei!mt!fa, da,viam,bai 'LIo' nri-bi.lerealtà che I 10 eca Gino 1anco In che consiste il cm1trollo del!' Unione Sindacale ? 3. L'accapo 3 manca pure di chiarezz:J.. r movimenti delle Fc<lerazioni orJ!,'an:zzate nell'Unione Sindacale, ~, no - nelia loro m::i•g,gioranza- condorte da princi:pi uniformi decisi dai Congressi e f1iss.ati dagli statut!. E que· ,;;lo che differenzia le nostre organizzaz'cni -da quel•:e dei -cristiano-socia,bi e da altre or~ai:izzazioni operaie. D'altra p:irrc s: <lcvrcbbe -qui dire ,in che consiste il "controllo» dell'Unione Sin<lac1l~, <'1:.;>~r,edelle Unicni Operaie lo-ca- ,.-, e qu:ù, ergano di queste organizzaz.'cni dc,nebbe esegnirlo. Questo controllo pre7:;udica grave,men!,;; I' :iu- :o 1omia de:!le F•.Jdcrazioni, delle SezioP;, <lei ~ in-dac. · ·. 1"1 seguito a:llc espe, r;"nzc che re· i•::icc·1.mog-iornalmcnte, 1,011 abbi::1.m•ine<;:,11;1fai<lucia in questa sC1'l17'!0'1e.E' d11cb·0 che il ,lavoro in i...Cmune.senza: un attrito, possa e~sen, nr;tag-~!OSO. Come si deve creare Q,·esto fondo di lotta? 4. - La creazione <li un fondo di letta cemtrale è ,~ià st:l.to tentato secondo consigli i più diversi. L'Unione Sindac:ile possedeva una cassa <.!ir,:sen·a, costante.men te v,uota quando si aveva b:,so;;,;nodi denaro. Nell·Unionc Sindacale rior.ganizz.ata, la Commissione ha cs1minato _z-lir.nume-revoLipro~etti per finanz1are un fondo di lotta comune e forcno - in u.!tirna analisi - respinti. Per il mov,imento dei muratori e manovali del 1920, fu fatto il primo tentativo pratico per reaìizzare la solidarietà «pratica,; delle Federazioni. Per qnanto si tratta deula riscossione di quote- str.ac11din.arie. il tentatilvo <leve essere oonsnderato come faMito, ed è tanto più gr.ave in quanto il pagamento delle quote si esigeva durante la lotta, sotto l impressione fresca degli a<vven,:menti. ,~fa non è ~u'Ilficientedire ohe un fondo ,di lotta deve essere creato. E' ben più importante dire ai compagni ohe questo fondo •di lotta esige .una quota straordinaria da,i 30 ai 50 centesimi per seèti.mana, se si v;uQlleveramente - preten,dere « U.'1 fondo di lotta». I cassieri e g;li esattor<lpotranno senza ,dubbio in· formarci sulla posshbilHà di nisouotere una tale somma. soprattutto i cassieri di quelle FederÙioni. ohe, •in questi ultimi tempi hanno deciso un aumento delle q.uote. Se si \P:.trladi un altro fondo di lotta per de.g11sicopi •genenaili o ilocaJ,i, fa d' uo-po anche qui ohe la prQPost.a sia molto es.atta e IJ)recisa.. Ed è così ohe più che il frortte unioo si deve a'Ver per orinc~pio nna concentraz,ione dei mONi· menti. ,E' necessario anche ohe la posi7'onc dell'Unione Sin.dacale sia preo~<;ata.Noi non possiamo anz,itutto imma,g-i·narecome si presenta la soluzi~ ne rdi questo !Problema: quello di ren. dere le Federazioni dlpendenti di una Centrale e confidare simultaneamentt) alla Unione delle ~ompetenze più ;::'.raYÌ. La · collaborazione delle Coo,perative non sarà possibi,le ohe in poohi casi. I vecchi compagni sanno senza dn1bbio c,l-1e ,il Comitato del!' Unione Sin-clacale ha tentato, dopo iii 1910. d'arrivare a.id t:na collaborazione _più intima con la V. S. S. C. Questi .sforzi si arenarono finol'la di fronte alla « neutralità » del mov,imento co:op~rativi.stico. I mezzi di lotta. 5. - Tutti i mezzi di lotta cl1e so, no indicati nel! accapo 5 delle proposte deg;Ji estremisti sono sta ti a:pJJLicatinelle forme più cliver.se. Le proposte del Comitato di Trimbach non ha1rno nulla di nuovo. L'applicazione di.penderà scn1,pre .cta:l!.asituazione eoonomioa e dalla forza di resistenza delle Federazioni. s,110marito noli rit.ornaà mai Più da le.i. E come un:i 1pe.nsona,che sulla palma della mano tiene un' assicella sotto a.I lr.aipano e senza dolore ne sente il monotono pe:rrroraimemto,o~la pure, con !o sg;L~ardoPigiido, se111ti:vail rapido, inelur.tahilc awvioine.Tsi della traiJ)anazione a,nco,ra 1Se.nzadolore, fi,nchè Lmprovvisaimen!e 1ildolorre ebbe :respinto ,t'ultimo ostacolo, e, oome il tr,a:pano ne~la palma della man.o, ca.sì ;i>enebròne.I cuore della veidOIV.dai •g'llCrraamcora piena di ,-()111110. iP•eir'quailahc minuto secondo e con tutta 1a forza della sna· .na,tura tentò cLi Qq)Jporrcdi nuovo al do!ore, come narcotici, i concetti di ,causa I.Santa, a!taire, campo del!' 011,0lren. nor:te da eroe. !Ma allora 110,nle rius.cì più. come fiinor-a, di a.cc.om.pa,gnairea qiuest-i,eonoetti ta fede :,n essi, w,a .f.als.asen·sazione, una qualche ,m:portarnza. !E il ,dolore per i! rmaPitomoo-ho.compresso per pochi secondi, <liMentò al•lo i,m;p-.rovviso inumanairnente te.rribHe èhe, '!'ep ,non perder la ragione, la vedova. con un poderoso ba,Jzo .i11t'e!l'1T10, dovette -sai.tare f.u.ori ,d,ailla ua v1ta di m-enzog;n.actl egojsmo in una più alta umaqli'tà. E!la aveva la sen~zicme Per concludere. •i\on basta presentare al Congresso un.a risoluzione nelia quale si •indiclù in generale, come una visuale, le dircttiv~ a,pplicabili per l' esecuzione dei movimenti. Noi dom,:ndiamo de~le proposte concrete sulla costruzione dell' organizzazione di questo nuovo fronte unico; sulla ripartizione delle eom-pztenze; sui montante della cmoia al fondo di lotta; su!I' ammin:strazfonc e l'impiego del denaro ed iniil!e sulle competenze che devono ·,·estare alle Federazioni Sindacali. Fino a che queste quistion•i non saranno chi1rite, la convoca;iione del C'.01::gres.'o.d1e ccsterà circa franchi GO mila - che signdica una somma impor ante in QllvSto mcmLnto di crisi - non potrà e~s.cre pubb-licat:J.. li Cernita lo <lei!'Unione S:ndaca1e è in'.i!r:tmente cc<;eie11te delle difficoltà dei.la ~ituaz:one attua.le, ma non può, in alcun c:iso aiu'.are la demoliz,ione di \stituzion.i che, se hanno qua·lclle difetto. -har :o p'é'rò reso un eooeilente ser- \·:zio. per çu._pp'ir!c on altr., di efficacia J,:bb:a. !), pc vm J:0~;l'J di ann.: noi_abbiamo. ;ncontrando sovinte la più grande <';:;•pc~·ài",1eh, vor:1 •o a,lla crenio•1e dì Pc;.~krazioni per industria. Il lavoro non ~ ancora tcrm:,3t0. fila nei siamo OJ;'.;i ar.cora persl!asi che questa via dovrà eç~ere ~eguìta se vog-!iamo arrivare ad una org:.inin:izicne unificata. Fcrsc l!Ji in;ziatori rnno del parer\.: che .r!c,1-,bc?~Ycre il C,omitato dcli Unione Sindacale a formulare delle pr(JIPO· sie s.uJl:iba<:c di quelle presentate. Una t1le P"e·csa ncn può essere pres., in c:cri~ crn~.'de'r'.lzir.ne, poichè in qua!ohe ,-, ntr ,'~'le d~Hercnzc di pr;no~pio ci se. pa~:ino da1;li iniziatori. Però siamo se.nwre pronti, !1ell' inte- ~e<"e èel :i'"Viment<i P-enerale. ad enlr:tre in di<:c·;~sionerer- ::irrivar:_aed una intesa. i' Presiden :t>: Oscar Schneeber?;'!r 11 Segretario: Kru·l Diirr. LarispodsetaCl omiptartomotore l ro ~ppoggiata la propasta di costituire un ,fronte unico se non fossero state in oh:aro cirwi l importanza organizzatoria e ima~eriale de1la 1prc.:p-0stsatessa. \:oi dobbiamo protestare con la massi.ma energia contro la tati,'ca di tirare per le lun1;J1e:i<lottat.a dal Co.mitaio e. 1'::ctuti..-ode~!'Unione Sirbdacaìe e anche contro la sovram poca com,iderazicne che voi vi ,per.mettete di mettere a giorno contro le Federazioni iniziatr:ci. - Noi consideriamo la nostra prima pror,ostr.. di costituire un fronte proletario unico. come la proposta più n<>tevoie e basiliarc da l}'resenlare al Congresso. I detL,1;1i r,ossono ven:r sbrigati. per incarico del Congres$O, dalla D1rezione d~,li'Ur:ione Sir;dacale. R,'conc<:ce'xlO l'Unione S:n<lacale Sv:zzer:i ccme base, dal p;mto di vista or.11;a1.izzator,o.cc~n un:i t!e:l!henzione cr·~'.,:-re<:c:ua•~si devono aJlar~arc lb C' .:,,_pctenz~ de:gli organi dirctti,·i. ma <,: Ù'~v2 ::ncb·e p~e~criverc ioro I' obbligo cli prcilderc po~izionc ri;;o!utamcnte conrro ~; i::e.-r:r'cr"rncn•ndeile cc-ndizioni (jj 1~v<'rc;di "ill~Olt: Fcclt1"'\Z'"n.; o ài ·. t-- k cb.s,e lavora'ricl: '\-e; i .\;r<li::t- 'Tl◊ di -rl'm:n::re yli cstaco 1 ,i che imnc<lirr,no nI Com:t::. :0 esecutivo di <vrlgere a7i0ni ;n ir:mde cflc. Con c:ò si prepare, rC. 1:i1c l'.: ·,ne; c1e·1• attuale iwt'tiv' à del1'Un:onP s;n-d::icale Svizzen - purchè in se;'Uito :;li or;?;a!liche stan•;:) a!b testa del movi.mert0 inten<l-a110di -adope- ·ar"· r;c:o!,1';l,!T'1'.te -:,cr 51:iJnt r-:i<s;-del1- ·cl1,sc lavoratrice. ,ci r.on siamo de! vostro parere se voi :i.fiermatc non essere ~òwpito -del Cc:r,;t'.l.to t:~cc.u~;\'Odi prendere posizione rispetto alle proposte presen::ite e di formu!'.lre c·vent11a:mentedelle pro,po, ~ e prcj)r:e. \!oi riteitl~:rno, pe-r contro, inequivoche le proposte da noi vresentate e non pensi:J.mo di snnrr:rc: h o-;<>:rolezzdei nessuna importanza. Con saluti di compag11i Per il Comiiato iniz:atore: M. Meister. ,Dal punto di vista strettam::mle legale il çomitato iniziatore ha diritto di In risposta aìla vostra circolare ai chiedere la convocazione del Congre:,· ComitaLi centrali delle Federazioni sin- so straordinario qualunque siano le w::>- dacali svizzere ed ai Comitati delle U- po te presentate e comunque esse;)si:ini-0niSir.dacali in dat::i.14 !,uglio 1931, vi no formulate. A nostro 'Parere, -dopo la cornun.ichiamc• che 11 CM1itato promo- su ri,prc,dotta risposta del Comitaro iiore per ,la oonvocazicne di un Con- niziat.o.re, '.I Comitato esecut:vo della gresso sindacale straordinario, prende Unione Sin'Cl.acaleha il dovere di connota ,dctlia vostra comunicazione con la. vocar-e senz'altro il Congresso mede. quale s.i riconosce elle le oondizio1ù simo o di -prcl])crne la convocazione al pr,escri.tte ,dal!' art. 5 dello statuto della· Cdns,igl:o nazionale. E riteni:imo che Unione Si1tdacale Svizzera, per la con- lo farà. Un bel giorno riceviamo, con tanto di timbro « Sezione Socialista Italiana» una nota che ci informava dell'avvenuta rad:azione dei nostri nomi dal ruolo dei soci; occorre forse parlare del gran successo d'ilarità ottenuto dalla vostra epistola? Figuratevi, ne ridiamo ancora del curioso bisticcio. Erano dei fuorusciti dal partito ,socialista che ci radiavano dal partito socialista perchè non volevamo saperne di uscire dal partito stesso. Uno scherzo? Un rebus? Un per finire? :\Jah ! Chi lo sa. Roba da m;J.nicomio. Poveretti. nella vostra smania. di voler tutto rivoluzionare eravate riuscit' persino a ri\·oluzionare... il senso comune. Ma dove lasciate scorgere il pensiero predominante del vostro piccolo cervello è precisamente in questa frase: e di-- mostreremo a suo tempo chi ha voluto rov:11are l' isti,tuzione •· E sì, poveri ragazzi, ci vuol altro; che abbiate messi in opera tutti i mezzi possibili, ed im~ possibili, per rovinare la nostra istituzione è cosa risaputa. ma in quanto poi ad esserci riesciti è un altro paio di maniche. Dis'ngannatevi. Che diamine, la Cooperativa va sempre ottimamente; c'è un po' meno di confusione, ecco tutto; e voi sarete certamente contenti di, tale p,ffermazione, dal momento che avete invocata la giustizia borghese a sostegno dei vostri pretesi diritti; sarete certa-- mente soddisfatti di sapere che l'istituzione, ai possesso della quale aspira.te, è un'organismo più che mai vegeto e robusto. Ma... accidenti come siete corti di memoria: se nel vostro giornale ci date, a tutto spiano, dei riformisti, avete cer- '.amente dimenticato che dinanzi al giudice conciliatore il vostro purissimo rap. prese:1tante ha affermato che anche noi siamo de: comunjsti. ed allora? Allora e·!\·iva la serietà e la coerenza, la sincerità e la lealtà ed un evviva anche ai puris?imi di Zurigo che dispongono al mas~i,'1o grado di tali peculiari qualità. Ancora gli stessi. vocazio_ne ?i un Congresso s!ndac:ile D'altra parte dobbiamo dire con la N Jj i stra0Pd1~_ano sono state a:d,eJ_TI:Pl•Ut~. - . sch:ettezza che ci è abi~u.a,ic.che la n- on genePa zz ~mo iCon c1o s-1noonosce a 1101,hldmcto d1 siposta del ,Comitato iniziatore ci ha de- Rice\·ian:o e pubblichiamo: ohiie~ere ia convocazione_ d~l Congres- stµta un'impressione poco buona. Seso s.1111dacalaen, che se voi siete deJ pa, condo no.i il Comitato stessv aivrebbe rere che si dehlano p-rescntare al Con1 fatro bene, anzi aivrebl:Ìe<lovuto ll)resen, Zurigo, li 7 A~osto 102r. Car·ssimo e Avvenire., Ho letto k :'.Ccuseche muovi· al e Pu- gress,o. p.roposte allar,g.ate. .. : tare dcil!e proposte precise e CQ...ncrete. .1 ..,rt colo 5 dello statuto 11ssa Le"'011 rissimo • nel numero di ieri e mi stupi- .~=. 1_ . 1 _ .. v - , Avrebbe dcvuto dire quale quota prc.1 cLi~lOlrlol rma~, a:a.em~.l/Utle _q~ah1!C_o, ip,oneva di .prelovare dai soci per il fon- sco che un uomo accusato di tante porm1tato e~ccu_two e~ 11Cons1gho n.az1~- Ido ,di lotta. q~ali competenze e quall cherie osi ancora restare a capo di un nale ,dell Umone Smdacale sono obbh- incombenze i;;tende di af'k<lare ali' en- partito e di un giornale. i\Ii meraviglio ga;Na co~•OC~re un Congresso sindaca- tt: direttivo ,del!'Villone Sindacale. Do- ancora che dopo ~ut~o quel po' po' di le straionclin~1"1:_Soe.condo la v_o~tr~ve.va precisare. r i.ngoìi compagni or- roba \'i siano degli operai <:ht>g-li prestessa am1mss1one_, queste cond1ZJ10n·i1,('aniz7<E.!hi,anno cL:ri((odi conoscere stano fede e gli dànuo retta. s.0110~tate ~e,m1P1ut~ Lo statuto non nei suoi àcttag-li, e non <:Oitanto nelle; :\1a in proposito mi viene da domanpreso~11vea111att-o«come» debba'.10 es- :ine;; idi ITiass:ma. il piano di costruz.io,. dare: se tale è il P,J,·ssir:10, i:osa !>arans,ere rnnrnu'iate le '?roPoste da 1d(~cute~ ne e ùi azione dei irontc unico - prima I no poi i suoi seguaci? re a~ Congres~o smdacale. Perc_io 1~01 di decidere nelle ìoro assemblee drca Credimi sempre neghrnmo a v0t1 la co1r,{J)etenzad1 ch1e- 1• incarico da dare ,è(\ d0 )eg·'to al Co·1 · T f d I bb d .·· · l t · ~ "' ' · ' ~ ! uo e e e a onato dere u1tamci •1ncaz1one 9 -~rncom~ e a- '..:resso. ;xoi: 1i';t;1',dol0fatto 1,; nfiutan-, d . mento IC!ellclH\GlP-OstAe. c10 non s1 pre-. du,i d·, hr,lo. il Co.mitato ll':z1atore av· i ~- d. R. - Guardiamoci al e esa~esta lo statuto. Il vostro cò.mpHo statu- va)ora :/ so,uetw :---ià tliffu,n di non a- j raz1oru, caro abbonato. Non ger.erJl:ztari_otè (]11ellodi prOiJn.uo<ver,ela. convo- · vcr~ ,111 p;:iro prir.rirJ, ui rea sapere I ziamo. Tra i co1'.1unis~~i osidetti p~ri 'I.: caz10~e del _congresso. Con c10 _r_esta, riso:vore i pro-blcmi che s impongono I son~ .ancl~e deg1t_,_ott1m1co~pa~m. st. facoJta a _vo1,.come d_elresto :i ciascr. quandr; ci s' inoltrh n.:-1;1·n' cvitabi!i od mab1h e nspettabi.1 sotto tutti gli as,.e~- na ~.r_ga111~zz~z-1011e._ di ,propor.re. del,.e Ìl~di<:pem:,1bildiettagli dei prog;ctto ,gè1 ti. Ve ne sono anch~ dei bacat.-i,ma qu~- mQclifi~caz1on1o iare delle D1oposte I nerico. E avva,!c,ra anche l' 2,1! re, so,· sto fatto non autorizza nessuno a geneproi])r:e.. . . . ~~Jct\c. pu,e d.Jiuso. che Una d1 ve,der \ ralizzare. .Se. voi v1 ~allocate m Ll~altro 1punt_o.~ r,,nte l~ sue rroooste se 1t,; JFesenta i I gregari non sono responsabili delle d1 1v1sta, voi v1 mettete 111 contr_adcli1-alla massa o,pera,a nei suoi dettagli. No- I cattive azioni del duce. Essi si rendono zione ~on lo s1atuto deJ!'Ull!one S,inda, tiamo in proposito <.:hc 1a de ,;"iOJ.1Cdel Imoral,nente corresponsabili sohanto se cale circa l'osservanza del q.uale ave- rofrre:Htim ,rdc'to tr'.l i sr.:::i dclh. Fe- solidarizzano con lui te i,l dcwere di vigilare. deraZJ:0•1edei bYor:itori dei C-0muni e · No,i non SaJ)i>iamose i Comitati cen- · del'CJ State,, cli cui scr;vcm rio più so- U d d. d. t trai~ le Unioni Operaie e le Unioni Sin- pra .cJ.arebbr r21;ic-ne <li qucs,o timore. na oman a ,sere a dacali - cl1e hanno appo,gig,i.atala no, C0rr•111q•1rsia dobhi-:.mo confrssare stra iniziativa - inten,-c!anodi ,presen- C-(,,1 rincrec:c;mentc che,- d::i\ C0mit::tto t.ar,c <lel,lepro.poste weciali su questo o iÌ·;zi'.l'ore. d, c!l1 tanno Dnrtc. anche otquel J)unto; vi possiamo assicurare però timi ccmpa)!:med ,1mic1m,stri pcrso;1a.li, ohe queste_ org.anizzazioni non avrebbe- c1 attendevamo quatche cos:i di meglio. p,rnfonda!l11cnte terribile che la forza deH' o,peraio, che aibita,,va al!' :mgolo, g_e,lla ua, .natura non baistasse per quel queila il cui m:uito era mnrlo :ili' o~pebalzo. o, se.cLul:lsul letto, si arffe_r,rò 0011 dale ,mttlitare. arrnibeidwlee mani La gola, pe,r soffocare In J}ochi me i si 0ra fa!i:1 vc-cchia. i il gr~do ,dii ,pazzia Cil1ene ven,ilv.a.fuo- suoi occ-hl e.r,ainosanguinei rlal gran ri g,c,rg,og!l,a.ndoS. altò da.illetto, si mi· pian•gere e rimpioc:,:;!i~i ,1 .mc,à; 111011 se fa J!OJIC~lae, mezza •vestita cQITTerla' . sembiravano più occhi umani, ma tersi ])re;oi•pitò,pe.r' le strade. Ccrcaiva dl ribt!i pi~he scavatesi nel1 le occhiaile. iricordarsi di UITIuèmo, che. abbattuto Suo rna,rtto ,era ,~lato ammazzato. Il dallo stesso ,col,po, ,pot,esse ca1)u-e il sao monde era mo.rto. FJI' era morta. suo s~ato, 1ml:,n•aociatgoià dalla ,pazzi.a. Non viveva più.• ,Ma non ne tro.vò nei suno nel suo mo11- 30:trqpos10 al suo mortak cksti,110,si do. Tu:~li si consoJa;van.o e vo!evano a!Ppog:z-i_a·vinafiacoh,i.b e lo~or:i a,l banconsoLairsi, con ,I'a'it,a.rcdella oatria. col co del 11,e,gozio. oam,po ,dcli' OinQl.re. 1E quan1do il pizzicagnolo lesse ad alImp,11e-v,visamcnted, a qLLC'Stseconso- ta voce i! bollettino del gio.rno: " I nolate ,parole, saltò fuori i! cameriere sul- <::trivalorosi eroi difesero con a1mlT!Jirrela soglia ,del tram: « A'lzate,vi! Su! Piro- vole va1lore... ogni J)almo di terreno.~, tiestaite! rr.u-tti.!.. !OrndlcLe;voi 'dunque, con ,·oc.e sot•tile wcgò il .J)'izzica,g-110110 ch,e i IVOS!;ri ili,g,a, i vostri rna,rit,i, co.no- di metterle i tre canooci im uno s-olo, scesse.r.o ·la vera, r,ag[one, che I iindus- aff\ndtè fos$e ,più faicii,e a po,rt-are. esse-ne .assere assass,inati e.<,_f:SES ES.S « Un palmo ,cli te.nremo! », gridò la se ad assassina.re 'l)ersone, ·prima cli vedova <lef aigen.te; e, daJla rabbia e essere as,sass.inati es.si stessi ? ... Non ,fa.H' orrore ra.pita in un.a ,visione, c;.correstaite .a 'Sedere, conte11itiche buoi e vii~ ,e soltan,to un pezzo. <li terra dell-a telli vengaino .ma,ce!Laitpi iù uma,naimen-j grarnlC!ezzaidi uinamano, sul quale si erte degli uomini. ,più umanamente dei gC!Va una imme1nsa ,piiramide di cento v,os.nri®gli e dej' vostr,i marjti. ml:.!avinti e vincitorr'Ì, sbran-ati. ILa ll)ro.tcsta si destò CU/Pain lei. li vecchio piz.zioagnolo si spaventò, V,erso sera. si brovò nel 11,egQziodel allorchè a! suo sg.ua.rdo di patriota, piz?Jicag,nolo co11 .la gri0iva11cvedova bramoso di anJplaiusi,si oppose un seiIl RistO'rante Cooperativo di Zurigo, uoicottato dai purissimi, ha versati ·soo franchi pro Russia. Quanti ne hanno dati o ne daranno i ristoranti ire<iuentati dai nostri cari cugini ? vaggio volto di druma, trasfigurnto dalla rabbia. Tstint~varmentesi riJugiò nelle '))arale: « Essi muoiono da eiroi, Sllll <:ampo de1!'o;nore ». « Già, C'.lmpo del j' 01!.()lf0 ! Voi avete amm:i.:tz.ato mio n11ari;.o.:vHo mar-ito è mo.rto. .Mcrto! » « Ma buona do11llla! E la terra na~ ti-a? D-CMcpu,r esse.r,e difosa'. Stanno in giuoco ~ ,nostri beni più sacri». ìLc s,aheiggie di :pensiero: « Beni, sa, c.ri,... st,anillo in ,g,jue>ool,)artria... Gioco di -borsa 0011 nena ,na,tìa », pa.ss.arono -neri CC'11Velldoella ve.dova. Scagliò il cairtcocnco u·'J!)ic,no. •« ,Ma iche beni sa~ cri! Mi,o rnairitO era il mio bene IJ<iù sa,cro. Eg!i v1 ilv,cYa. arveva occhi, ioapisoc, .oochi! Aveva braccia, con le quali ipot.e,ya ci'ngemlJi, e ave.va ... aveva, ,a,vl();Va,'V•e,va,era mio ma'l'ilo. Sì, mi g,Lt-affdoiwre, mi ·è L11,difiiere,ntCe.osa sono ipaj_ ve.r.arneo1tei be111'Più sacri? Dove ? Io nom lli ho. N,on ho nè beni a10rinè altri. Sa.cr,i! Soltanto menzo_g-n.ae inganno. Jmganno! Ah... cani!,. .RINiE. Leggete e diffondete l' '' Avanti,, l

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