L'AVVENIRE DEL LAVORATORE Solid·arietà internazionale .f . 'fi I ' . . d l \ orti care a vostra pos1z1onc e a a le· viare i vostri dannJi ». ; Noi ringraziamo la Federazione Inter- i ProecontMroosca Collaborazione opePa!a nazionale che in un momento difficile! A Pemecoste ebbe luogo il Congresso Togliamo dall' « Avanti! »: l.i.arù àa parte della sempre più creset!nte ! d li F d · · d · I or· t > della nostra vita sindacale ci è venuta e a •e eraz10ne sv1.Z?;era e1 av . a , - AJcuni giorni or sono noi fac.:vamo reazione nel paese; 1 • d · L I · del C ·t t · d' 1 t · senza ·fine incontro dimostrandoci in modo tangi bi- 1 n eJ cuo4o., ~ i·e azione ?m 1 a O lJ Parlamento 1ede~co ha dovuto in- commesse m uome 1 qt.12unque pa. ria voti che~ casi della reazione italiana fos- J protesta con la maggiore energia le la solidarietà del proletariato mondiale. Centrale sull azione svolta negli . a'.1~• goiare l'amarissima pillola dell'ultimatum e dl ogni razza. scrQ noti aLl'estero - non allo scopo di. contro gli attentati fatti alle crganizza. p lal C f 1 . G '. 1919 e 1920 fu approvata all'u~.0 n1m1ta. d !l'I Il N · · · I t · • = e nksa. nuovo governo della Ger- oi ci sentiamo sp1ntua men e assai -diffamare la « patria• come hanno insi- i ziorù ed al;a vita dei compagni italiani; 1 d 1 eLr onfi_eceraDz!Aone ene- i Fu approvata a mag<Yioran.za anche 11 • • d • r . dj · j · l · · l • · ra. e e avoro: rm. ragona •· 1 • • .,. d. mania ha accettato a denti stretti e con più vicini alle centinata i m1g tata nuato i nostri nemici - ma per attirare e.;pnrne 2. sua piena e competa s m . . , partec·.·,pazione del c. C. al convegno 1 1 1 c1· d h. h 1•· 1· · ' · a gola stretta e con 1zioni -:rnpostegli tubercolosi te esc 1 e e ag rta tamss.nru l'attenz:ione dei lavoratori di tµtt!i i paesi I patia· ai Si nd acati d'Italia e· si impegna . Sa?P 1,a~lo che _questo att,est~to di so-, Trimbach coovoea.to per propugnare il dagli alleati. Potrà soddisfare gl'impe.gni o frances'ssimi eroi della spada; ci sensu quanto sta .avvenendo nella penisola; di sostenere i compagni italiani nella lor:; hdaneta mterna~10nale fara npetere_ ~. fronte unico e fu deliberato di proporre assunti? Lo di-rà la storia. X oi dobbiamo tiamo mme volte più affezionati agl'inltaliana per opera dei suoi pretesi de- lotta con ogrù mezzo morale e materia, qualcuno la sohta solfa, che da. no1 51 nll'Unione Sindacale di convoc.ire un intanro constatare che la canea dei pen· numerevoli bimbi tedeschi che intisichivotissimi figli. le"· diffama l'Ita:ia all'eS t ero. Non rispo nd ia. Congresso straordinario. nivendoli borghes: non la smettono an- scono e si spengono lentamente per manOuei voti, furono accolti assai prima Que st' o rd ine del giorno è accompagna. 1110 alla st ohda accusa. · I Si deliberarono alcune modificazioni cora di imbrattare carta circa il tremen- canza del necessario nutrimento, che a.i eh; no:! lo sperassimo. Dimostrazione to da una precisa e concreta dimostra, D:~amano _l'Italia color~. c~e ~'hanno 1 11 10 statuto fcdcrnle, tra 1~ quali 11na do conflitto. banditi di tutte le nazioni, anche se par· evidente che se vi è una re<1.2roneche si zione di solidarietà. Infatti scrive la Fe· d~ta m brac~10 a ,.tu:te_ l: p1_u1_nsanerab- .iguardante l'aumento delle quote. !ano la nostra lingua. al d. d. t tt I f o derazionc Intcrnaz;,onale Sindacale: b al st taham che e! E tutti tendono, naturalmente, a <limo· porge la mano 1sopra I u· e e r n- , 1e, non _no.1,soa . 1 1 1 ' ' ~ ·: Con voti 93 coillro II <11deliberò <li , · Poveri padri, povere madri, po ere 1b 'd ·· · 7 ' le' P .,,. t · ;_ 11ostn· sent1·menti l I te 01 aie abbiamo sempre detto strare che la punizione e giusta, mentata. v tiere per a) attere con 1 enuc1 meze er u, mos rar-1 1 E rnaz, 1 • • • proporre all'Unione Sindacale svizzera fanciulle e fanciulli· d'.Austr.;a e di Gerh 1.d · d. · ·1 I f 1 t ò (Diciamo tutti perchè abbiamo occas·one ,.,., olass; 11woratrici, vi è anc e una so 1 a- mettiamo a vostra ispo5iz10ne a somma a to e orte 1 nos ro pen s iero, non peri::, e all'Internazionale dei calzola't e dei la- mania condannati al martirio dalla bor- . · · l h h d. L ·d l essa vi servirà d. al m ompa211i tra compagni di leggere soltanto g' ornali intesofili; può r)età oper:ua mternaz1ona e e e - aoc e' 1 · 50.ooo speran ° e ie 1 cuno, a e "' ' ·;oratori del l uoio di aded1 e all'Interna· ghesia. vostra e da quel b. d'altri paesi, · · ·d d · ·fi I propa2:anda. a f t Jr t fr t 11' 1 darsi che i germanofili sostengano il con. fra gli errori e i dissensi tatt1c1 - gn a a intensi ca.r~ a vostra -· ra e 1 ra a e · · · iionale Sindacale di Mosca. sappiate che i cuori degl: operai a'Halia li d 1 tt trario). e protegge il proletariato ne a ura O a ===========:========================== A sede della Federazione fu riconfer- i;,alpitano all'un•ssono coi voftri, che noi I · · · Sono cinici ~ signori eiornalisti, di un per a propna emancipazl!one. . mato Zurigo e a sede della Comm·ssione .b d 0 1 N lavoratori vi vogl'amo bene come sem- e h t . t t 1• 1 · 1 .- I M N I d · · • B · 11 1 eta • cinismo n uttante scan a oso. on tro- . cloro e o negano os ma. amen e 1 . l ' r e apoeone e1 ncors1 rutt•se en. tre segr n . . . . d. pre che soffriamo delle vostre sofferenze. ternazional:ìsmo veggano a!lC~e in . tali I i . ar o l ~. X della Federazione sono stati riconferma- . vate ne, loro scnth veruna• traccia 1 sen· che dolonamo dei vostra dolori che odia. · d d d af ~ U 1 '"' • timento umano, veruna umana preoccu- . . . . ' esemp~ come questa gran e 1 ea 1 · , ti in Jlo<.co. Al ,_ohgresso era mterves . 1 ....: . h d. mo 1 vostri t1rann1 e che faremmo tutto . f t 11 • d' t te· e le g0 nt·, perm~nga ' c l 'l · 8 J data 1· J olo 'ferror1'zzare gli uo h t d 11 F pa~1one per e so, w tra21c e 1 un gran . . ra e amen,~ 1 u , , . . , •• . ' 1 ar o ., arx; 5 maggio l 2 r: a , semp 1cc ca c : " . - nalo anc e un r:.>.ppresentan e e a e- 'i' . . .ouanto potremo per porre fine a 1 vostn e si rafforzi anche attravì!r5o ile pm v.-0- ; della morte di )fapoleone. Come se 1.- mfoi per sopprimere in loro ogni vi::lleità ùerazione franeesc dei lavoratori del po~olo cou dann_ato a(la fame; alla dispe- tormenti e a quelli dell'intera umanità. lente hufere. Coloro che hanno creduto l storia avesse voluto farsi perdo11are i! di resistenza» (Lamfrey). cuoio. ,\!tre 6 federazioni consorelle dei r~zione. I becen c?ntmu~no I opera com- E voi compagni di lavoro di tutti i d ·1 poter soffoéare nei cuori dei lavora- I p,:u, ,, 1.,,11c1e m~es·tro della distruzione, X ori è la colpa di questo maesu·o cl;,:i · 1 · · ,·,.,,~v~r,o ade,,.·10 r,er 1 _ p1uta durante gh annt del massacro h . . d'ff . Il . r ,. • ~ :)aes1 s r,1n. -cri , ~ ,. . . paesi e e assistete m I erenti a a 1rn- . ·1 d ·1n ·p·o e., ·,1 sentimento ' · t · · d li sua n1assacr·,. se ,,'e' clella !!'Cnte cailacc di 11n · cruento. I loro padrom oroseguouo nella d' d' 1 d . ton I grafi e pr, c1 1 "· · essa :e.eccnas::ere re anni pnma e a ~ scnt to. . • . . . . mensa, trage 1a mon ia e quan o w scuodella solidarietà internazionale, contra~· I morte, ~I più grande teorico della produ- culto napoleonico, che si degrada così • * * guerra_ ~conom1ca contro 1 popolt vinti, terete? Quando vi uni-rete a noi nella ponendogli ciecamente, cd a _torto, il , zionc. i ....' idea della solidarietà interna- solto il livello delle bestie. Poichè non f..a Pedcrazirme svizzer;i dei I:.i,·orato- ed es_sdl,t ser:ni fedel~meutc con un fer- grande lotta di liberazione? Non siete Pr ;-c·1..,io cd il sentimento patriottico, 1, z·ionale l)r•'Se la sua rivincita 1,ull' idea si è vi:sto mai dei montoni che hanno i) r' 1 r1e,·Comuni e <ledi St<1.titenne il suo vore egno en a ra causa. , h' d 1 • ? N • "" ., ~ - •· G · · · ti 1 • • d d t 1 ancora s,anc 1 e servaggio ... on v1 par veggano come - anche nel buio delle pitt · delle carneficine mondiali. culto dei loro macellai. Napoleone st esso Cong:·es30 ordinario 11ci giorni 14 e 15 " ua, ai vi:n : "_s1ti.fn a_va_ utran e a giunta l'ora dell'azione emancipatrice? J tetrè tempeste, mentre in ogni paese e! i Vi sono tuttavia alcuni lratti che ac:- predi:-,e che 1·uman;tà farà >Hl sosi;ito ,L corr ·ntc a Tntcrlakcn. 11 Congresso de- g_u~rra; 'guai a, v,~l · ~. : 1 tpelle or\ f biranni del mondo intero hanno fatto e sono ragjoni perchè ogni prolétariato s'. 'costano il g-enio benefattore di Marx al sollievo all'annuncio della morte ,leHo liherÌ> ,J', raddoppiare per due anni la si impongono, con a p,s O a a a go a, far.no 2 ssassinare i nostri mig,!iori: J auchitid'a nel proprio egoismo e non ~ensi. «grande,, Corso, il 'gcnìo malefico. Tutti sterminatore geniale. quota finora \·,.r~at;i, ol. fondo di resisten. taglie sc.hia.ccianti, insopportabili, br-:gan- rès, Liebknecht, Luxemburg. Eisner e che a.Ha propria salute - la fiamma idea .. e ùue furono grandi realisti e detesta- Naroleone fu na(malmente cattivo. za. Deliberò inolcrr di creare un s,egre- 't1,sche 3.Ì popo,li vinti e pro.stratti. Le iene mille altri all'inizio, durante e imrnedia• le della solidar'ietà i~1t<1mazri'Onalenelle rono di tutto ...c.uore i chiacchieroni e gli Egli fu di un ·ambizione patolog1cl,, nn tari alo ftrleralc p.:r h Svizzern francese di Ver~aglia non hanno senso di pietà, tam ente dopo la guerra; fecero e fanno · l d ·11 do ' f b di · I · · b 1· · • I · o della su:i h ama ,. non hanno viscere d'uomo·, hanno tra le comuni sofferenze nsp en a a mi e P· ideologi che ~ono o dei ur i ssuuu ant1 tper o ico, c,oe se 11av · ' con sede a Ginevra. strage dei più fedeli in Finlandia, ~·n Unpi più viva, segno evidente che cento appetiti inconfessati per le grandi paro: di domi.nio. Questa passione esclurlev,1 .\ sed<. della. f.edera?.ione fo riconfer· Zdnne i popoli del!' Europa centrale e gheria. in Spagna, in Italia. Al popolo · · e· ·1 · d I · t· t ma110 ch·e gli fu pro- z · non li mollano, li dissanguono, li voglio• guerre stenninatnc1 non possono spes le: Diritto, Giustizia, 1v1la ·- 0 eg 1 ogm sen uuen ° u . mata ungo. irlandese, aspirante all'indipendenza poh ' f l · ·t b'I r ' d , so 1 d · li' I · no rendere tributari e schiavù per sempre. gne-re quello e e e ata. e, mev1 a I e P 0 · impostori. <On amen,e avver · I.a propost:_t ( i a ertre :i. nternaz 1 -0- litica, si va incontro con le mitraglfatrici, dot.to deJ.la società capitalistica; segno Vi sono del resto, in tutti i paro;.ti, Dal punto di vista sociale, Napoleone nale sindacale di :Wosca. fu resp·nta; con B i giornalisti approvano, plaudono, con gli incendi di interi paesi. evidentissimo. anzi. che tutte le violenze degli uomini che si inebbriano di paro!~ ebbe come missione storica il consolida- voti 57 contro 23 si deliberò di sopras- cercano di convincere 11 mondo che ... si Il popolo russo è condannato dalla borde! pa-dronato di ogoi paese accrescono rpboanti, veri flageLIJi per un partito_ di mento delle conquiste delle iivoluz.ionl ~edere all'invio di una delegazione a compie un atto di giustizia .sacrosanta e ghesia internazionale coalizzata, af più di mille doppi Ja forza mirabile della no- -azione. borghesi, Ja piccola propr:età contadina Mosca. Furono invece approvate a mag- riparatrice. I sicari oontinuano l'opera duri tòrmenti della miseria e della fame. stra fede. . Carlo Marx fu il teorico della lotta di e capifalista, contenendo lo slancio rivo- gioranza le pratiche. fatte dalla Direzi,o... mistificatrice compiuta dura:.te la guerra: Altre guerre si affacciano all'orizzonte e La Federazione intera.azionale sinda· classe. Filosofo rivoluziònario, egli con- tuzionario entro questi limiti beu deter- ne della Federazione in favore del fron- esercitano la loro funzione prec· pua che altre stragi -immensi, altri dolori jnfiniti cale di Amsterdam, che ha mandato alla statò ciò che è, senza esaltare questo minati. te unico delle organizzazioni operai~. è appunto quella di sorprendere la buona si preparano dalla ,borghesia internazionostra Confederazione l'attestato di soli. fatto che domina la st.oria presente e pas- PrC'.sti<ligitaLore i;en'la pari egli trasfor· II segi·etario federale Meistcr ed il re- fede dei lavoratori éd ingannarli per gio- nale alfinfelice umanità. darietà e di affetto che pubblichiamo qui i;ata delle nostre società. Marx non fu rnò l'entusiasmo rivoluzionario in scio• dattore Eichenberger furono riconfer- vare ai padroni che li pagano, per so- Noi lavoratori non possiamo e non sotto. non è pi,ma.mente q' accordo con mai un predicatore d'od:o. Egli scrisse vinismo isterico. Egli fu òl padre del ma.ti in carica. stenere il regime borghese di iniquità e dobbiamo assistere più a lungo indiffenoi circa le nect!SSIÌtàdei" mov:ltnen~ pro. nella sua prefazione al Capitale questo bourrage des cranes patriotiqucs. I suoi ""'"""'""""""'"""'"""="""""""'"""'"""'"""'"'"'=====Idi obbrobrio. rent.i a tanti misfatti. Le iniquità, le neletario. Taluno dP-i suoi leaders sul ter- passaggio notevole: « Io non ho certa• proclami sono modelli de! genere. Non: " Ai pennivendoli vada tutto il nostro di- fandezze della borgliesia si riversano semreno politico sono anzi assai lontani dai!- mente dipinto con colori rosei il capita· è il Mr. Viviani, il signore clella reboante, PRO AVVENIR E t' I sµrczzo e il nostro pensiero si rivolga in pre su di noi; siamo sempre noi a pa.ga,- IC' nostre idealità A qualcuno di essi - li.sta ed i.I proletariat>O terriero. Ma q_uì frase: lo fu N11poleone st esso! E;cco la ; Somma prr;ccdent<! Fr _ 1 'i.11.17 q~;est'òra ai lavoratori della Germania. Ai re il fio dei suoi errori. delle sue intestine se. fosse questo il momento di personar_~ non si tratta dli personè, se non in quan- ragione per cui Napoleone restera eter- ,,..hai . 1 [' 1 ,. ~"l•ita ; · . 01 , 1 compagni nostr; d'oltre Reno- giunga il rivalità. . D. d . f ·t . d. ' ' w1 - o.,1 ·'"', • " , .. Poletnkhe_ - pot-remmo rimproverare d_ _1 to ·esse· sono la .personificazione di cate- namente il 10 ei orni on I guerra, · d. B' · · 40 nastro saluto fraterno, l'espressione del- Convinti di questa verità assoluta e ind . b . . t . . d . fessionisti pagm i . tenne l, I . . . • ..d . avere data durante la g-uer(1l.la propna gorie economiche, i puntelli degli mt~, e1 ottegat 1s enci e et pro <:;:, • L , . <l • a nosl ra p111viva e piu sentita so!t ane- controvertibile noi dobbiamo uscire dalla solidarietà a· cc>1oroche oggi sono da noi ressi e dei rapporti di 4eterqlinate' classi. del macello, che considerano la pace co- "'· t ~Ilo -- ega re UCI prole- 10,-- tà. Poichè chi soppor,terà lf: terribili con- palude della nostra indifferenza, strine~ in tutti i paesi gli espo~enti più au- I! mio punto di vista, secondo il quale mc tempo perduto per la loro ?'loria. a~ 1 1 .. , seguenze della grav;ssima taglia, in fin gerd nelle nostre organizzazioni per indacì della reazione padrona!~. lo sviluppo della formazione economica Tenorista e rinnegato repubblicano e- Lugano - !Jai_ana iO,- de.i conti. non sarà la borghesia tedesca, tensifica:re la lotta di classe nell'interesse Ma noi non vogliamo rimpr.cciolir'e il della società è assimilabile alla marcia g_li è pure il Dio dei rinnegati: 1 Mrs. 1 Zug \ ,Raçc?lh <lopo conie.ren- lo,ZO ma bensì i la,orarori tedeschi. Si dice di nostro e dell'intera umanità. significato di questa manifestazione in- della natura e della storia, può meno che Mii-Jr.rand e Briand gli debbono una fe- 1 r.a I: rmuzzt rnler co1pire e punire i ~ colpevo!.i » della Il nostrO' fine supremo è immensamentepiazionale, che ci tocca profonda.me~ ogni · altro rendere l'individuo respon_sa- sta ufficiale. Essi dis:mpegnano il loro Nafels-Molls - A mezzo D'An- gue:ra, ma si sa bf:nissimo che la ·bor• te superiore ad ogni altro; noi vogliamo tei Qualunque possa essere il nome ~e~ bile dei rap,porti dii cui egli rimane socia!- debito d'onòre con maggiore facilità che:. . dre~, per ga.i:o;fa 111 ro~si ven~ ghesia tedesca, colpevole più o meno co. redimere noi tutti e con noi il mondo ·1eaders, per quanti possano essere stati 1 !Jlente la creatura, per quanto egli si i tedeschi vinti e .rov:inati si disimpegne~ j dlliti~a,l TJuJ:S~i ~~rem Na- .j _ ' me le altre del catacli~ma che ha deva- , intero. La borghesia che grida ancor oggi loro errori, certo si è che il proletariat_o sforzi di tilberarsenè ». ranno dei loro. E con la qiipirazi!One na- i f!Lr-r·reim c:1 ieren • stato l'Enropa, rovescieri 'I ,grave pendo il suo • guai ai vinti», dovrà sentiTe il internazionale - che ~i raggruppa a mi•_ Marx descrisse con caratteri di fnoco poleonica i nostri generali precipiteranno i Oe~H~~n.- I,; conlÌJ}a_\~lr1:i Para- sulle già oberate ed eziandio indebolite nostro • guai ai vinti,, che non sarà rilioni nel Segretariato d~ Amsterdam - ha lo sfruttamento capitalista, l'infel':lo ca- nell'abisso della Ruhr. : ·• l~J.nl ..:nr. O,vO :-· _Di Ve.e- spalle dei lavoratori. E saranno ancora volto, n;turalmente, ~ntro i lavoratori · g1· f t Carlo M.a,r.c resta il duce della lotta' cln _0,.:,0- Poli_ 0,o~ -· Tit- r · I I f · r · 1 b. b' ·comuni gi1.i ,itnteressi con tutti 1 5 ru · pitalista, nel quale si assassina la classe - . . . t . 1 I rom OSO _ Vibtono 1 g 1 operai, e .oro am1g 1e, 1 oro 1m 1 di nessun paese e dii nessuna raz:za, ma tati delle terre, e n_oi li abbi~mo. con esso opçraia col « sopralavoro,, quotidi?,nO per la emanc1?aztone umadna m egra e.! \Tonna' TaToni 0,50 _ Berna- mnocenti che soffriranno strazi inenar- bensì contro i loro carnefici di tutti e con toro. Certo e del parJ ~h~ t~tte ~e presso la macchi,na. Dalla_ scuo!a d1 qu~sto gran e e_vero _rea. 1 sconi O,SO_ T.aiano 0,50 _ rabili a cagione dei ... civilissimi democra. paesi e di tutte le razze. manifestazioni sincere e cord,ah d1 soli- Ìfa egli lo fece come scienziato, come lista e uscita_ la pr;ma grande ~,volu71·one l Un mnioo 0,5-0 _ j]Je,rn.'.t.r<li tici dell'Intesa. Saranno decine di milioni . ERMENERO~SO. darietà intemazi'ona1e affrettano quell~ fi.losofo e sincero amico del proletariato. sociaJe: la nvolu.:zrnne co.mumsta russa! '! u 50 __ Poli O50 _ Alba O50 di lavoratori condannati a una vita di;======="'""""""""""""'""""""'=~...,,,.,,,,.,,, unità proletaria dei lavoratori di tutt~ 1 Egli non ebbe che un obbiettivo solo: lo Per la sua probità, per il suo indomabile, _:_ RiuaHi nel Restaurant +a- tormenti indicibili e senza fine in nome I · ·. , pa.esl, solidarietà ehe è il più grande m- sviluppo. della coso:enza proletarià e l'or. realismo, Lenin è l'erede diretto di Carlo: roni, a,ugu.rando presto la J'C- della civiltà. I Federazione SYlzzera latoraetodnili centivo verso -la unit~ della classe lav?- ganizzazione metodi~a della lott~ dJ ~-la~- Marx. Egli spaventa ~ tim'<li ed i poveri ; tlenzione proleta!lia '' u,50 A questo pensiero, al pensiero delle! T • • • • • • ratrilce per la conqUI.sta della propna se per la soppressione de1le classi e I 1st1- di spirito con la sua brutale franchezza; ..- Ta,roni, per la s.o·ttoscrizione generazioni rovinate dalle cannibalesche i "Noi rcsp~ngiamo c~me m~tUSt e le acemanoioazione. tuzi-one di ciò che Jaurès chiamava « l'u- che agisce sullo spirito come una libera-! passata de! Dc Ve.echi O,.'>ù decisioni dei dominatori dell'Intesa !'ani- [ Cl!Se fatteci dalla sez10ne di Bema con Ecco • perche' noi esultiamo alla lett1,1ra zione. Che 6 massacratori del mondo __ P.:1.ravicini, ringrazia De mo nostro di se'mplici e onesti operai si:, la circol_are da essa man_data ali_ e sezionì manità integrale ». h d d dell'attestato di affetto che giunge da Sembra che anche Napoleone non a- guardino al loro Napo,leone, il Dio della Vecchi 0.50 ~ i,-- riempie di sd~gno e di senso ribelle: Il Ì e preg: ~an~~ q,nest: ult'.~ne i att~n ~r~ Am:;terdam al proietatiato italiano attra. vesse nessun odio per gli uo'm'lni. « Su Morte. Nqi abb:amo vo,tato !ID culto ra· Fn1uenfold - fra i.:c.nnpa1,'11i cli· nostro cuore piange, sanguina al pensiero i rl Con.,,es. J cne _si Lena nella pr,ma,e versd .)a sua 'Confederazione {}enera:lJe un campo di battaglia - diss'egli - non gionato a Carlo Marx. l'apostolo della Winterthur e Fr.auenfcl<l, au- di tanti dolori e il nostro pugno stretto I'.'" del 19:22 p:r thscuterle. Le ~pes_e che del La' ,o·ro e che Ludovico D'Aragona . d . . . · . • sono che de- produzione e della vita libera e solidale. :,!;U!r<l:110 ~ttari.gione alla mo- si tende spontan.camente, irresistibilmente importa_ 1.10 Cringresso straord1_nano sov1 sono e1 nem1c1. non v1 O T · .. I l così ci co.munica: , . . . N 1 ave a che CH.ARLES RAPPOP R . :.!li•~ ".'el CfììllJ;~hO t·10nn.1 contro i tiranni. Noi lavoratori, oscuri e 1.0 cosi e e.-a,c.· e 1c non conviene con.- sii uomim ''· · apo eone non v 1.,"""""""""""""""'=""""""'"""""""""""""""""""""'"""'""" r.. r1· .a cJ-Li•:P.:i UC•'. com1J)2:n:o vot"•re ora un tale Co1 gr"sso per d'scu « La reazione che imperversa nel no· d · · l' la auerra L'una ' ..... -· trascurati artefici delle gra11di ricche,zze. ~ · ' . 1 .;. 1 • b • ue passwm: amore e "' . · .j =01c·o·TTI (:eoladi Wci11tel-dcn 7,- t·r· le ~ccusc llrec1ta·e fitro paese e che tenta di ab attere il no- era schiava dell'altra. Le « nott:n. d1 Pa- I °' · sociali vorremmo lavora1°e per il bene di j " " 1 • " • i;tro mov:imento incollllincia ad essere no• rif'.i ~ producev.ano la carne da cannone Gl NEVRA: La ditta Loché'r e C. a Baden - Il .::oni,p,:g110Ar'br.uto tu,tti :wi vorremmo giovare a tutti i de- l Richiam.:amo poi l'attenzione delle seta anche aJl'estero. per le giornate di battaglia. Chancy presso Ginevra, per carpentieri. rinuncia SJJ,Cse con.feren½a r;lit;i, a tutti gl'infelici e fremiamo per' iio~i sulla circolare in proposito loro· « La Federazione Sindacale Int~rnazio. Come Bismark, il Napoleone dell~ di- GOLDACH: La ditta Bolli, per car- ~-O d~g~1 ~~~iZl)za ~accol- i,, ... l'.imposs;bilità nella quale ci troviamo di] limata. <la <,>artepoSt ra .. nale ha infatti comunicato alla Confe- ·d 1•00 · t· · stritolare i carnefici di ~randi popoli. Noi ·1 Il Corrutato Centrale. plomazia, egli doveva cons1 erare , •~ pen :er.1. , , . . ~ ,derazione Generale del Lavoro il seguen- e l'indignaZli,one come « uno stato d ani-, BERNA:_ I utte le ~1t:e, pe1 murato- Totale fr. loU3,ZJ sia'mo elevati al di soora delle razze e· te ordin(> clel J;!Ìrirno da essa approvato mo poco politicÒ >'· Nelle sanguinose ese-' ri. manov:ih e carpent:en. . =======,,.,,,=,.,,,,..,..======"' delle regioni consideria;no tutti gli uom;_ j Leagete nella sua ri'unio~e del 28 e 29 aprile u. s.: cuzioni di. milanesi, durante 'la sua cam- · BURGDOR!": Il ca_pom~str? L_iithi. , L I ni come ave.nti uguale diritto alla vita e i ~ ]' e diffondete '\A vant.i ,, • A conoscenza delle accanite persecu- d'It r r non vedeva che un THUN: boicottata per I p1tton. leggete .. l avv2nire del avnratore ,, I aborriamo tutte le violenze ehe vengono' zioni di cui sono vittime i sindacati ita. pagna a ia, eg 1 ! , Appendice dell' « A vvenil9e del -1Lavo'l"ator~ 1 • • ritorno • ID p.a-tria Come scriviamo in alt'1'a parte dal gior- fa,cewu SettJ'J{l)ife adomlbtrare .i cavalli e u;n nals questo racconto è tolto dal ·volume giOlrOO paco mam.cò ,non tacesse ntba.rUOMLNl IN <1UERRA. di Andrea Latzko, di cu, la "Società Editrice A.va,itt • pub- tare la ioar.rozza. blicherà quanto prima. l'muca versione · Giovanni Bo,gdà11 tTa\9Se ur. profon<k>, ·ital,a:1id auto,-izea.ta dall' a1itore. g.rav.e 1s,0S(J)if.O1P, e&CÒidi tasca ths,uo miTra le iog'li:e aipva,r,ve fi11iallnnen,teil la- 1ittSiCOIOspe-aallietlo ,r-otondo, e anç,or::1 un' 111),timav,oJta v,i g,uair1dò '1a sua fac- go e QPUJLta.ro,11a-!0nOhe :i .n.otligrigi mo. 1- • . di ti .caitClalrei, .ohe,pa!S'Samrlo :come dita mi- eia. Oii IJi)airveo~7 ,a -0gru staztooie :ve:i, na10ciose al!t<r.a!V'eu"1SiOJbi:nairio, andarvano I taisse .S-f:'1111'.J)Te ~m 1 b;1ut~.,. _La, pairt~; 0 ~: a confiooarsi gJù, igiù ne-il' a.o.qua. me. stra era anwna ~ais~ h~- e ~na l11Jl1a tn quel bUICOnero aiffu.onicato nella sto .aii:icora un po iCUbai~-0 ~ anahe ,1a • ' 1 ~~r ~ Ù ,ahi,aira, .ait' ~irt-a daijta ',brev(I gnaa1ci.a -e.r.a ooba;stanz-a ~cia, ~01: e e- . 1, ~ · zo' .ner ll!ll ,,...n, 1 ,.,., sul "'eITT, ra ohie uno straip,J}Oma.I .mnair_gmaito a.1ga ,,wia, ,g;wz i., · · -""'L-<U cv '"'. l' l d 1r. b · Ma 'la s1·n.-ist1·1,a d~OIJa, mnta ,del .oampanille della oluesa an-go o ·e ta occ_a.. • '. _ · ••·· 1 : 1 · lo del "astello Per quella giuam.CLa,ghe ,ne ave.vano e un ,p1oco o ango · '"" · · 1. 1 ,.~-.1- 'l a.Je.dett 1Ienta Giovan,nJ iBogi:l.àn:! si \Sporse <lai fine, 0i..:aPlate ua.rn,e !111e,~- m , a o . - str,mo, 1 g,ua.r,daudÒ w11 ,acohio av-ido, <eo- glia 1d~lla gr-a.,nde città,. ohe a.~che in me ohi 1pa:ssa in imvttsta m -~rOIPria_r'°'.b~ g--ucr:d.r:,c~onne .111 ~e=~diJ~em~nt~l~i con àntenisa atrte111zionee :piemo di diffi- va •et •PO.:',er,icon . · , denza !Pe.T tema :g.Ji sia venuta .a mwri- ma,sca,!zoni, -1 .U,n-Ol])eg,g10,d,eL!a_Jtro,_ t~n- . · Le . dur.a,nte La sua «tssenza A t-0 il signor professo.re quainito _,e.d1isti.11~ car _,q,u,a p-sa d' -a:lb:errÌ.ni1Jrovcati fa~va te si!gno,re dai mat}ti ~ia.uchi e d~e isbu- ~I'~u~ ieenno· di C01J11l)iaci.mento, pid:e frasi ~1:r,'.1-vaiganti. Non e,ra mrvero - _,.i l' "'sa,...czza del :paiesa©gio gjran cosa .p1,gliar ,neUa trappola -u.11 rom~ ,1mrag,o-1ia;rnuo· ,.., "' ·· 1· · di tit · ·mo d1e S"'>nievaa ma col qua,<l:ro .che egli '])Ortava profonda, P iv1one _v~, u,r,~· •' ' «w. Coi- . 'e imJ)Tesso 111cill'ma!emo.ria. Non oi la 1Pell'a •~1 a>o lefger~ e ·scrrv.~e. , 1 men L , 0 . . mili ul belle mome e .sorr.t$ei't!t, e con nu;1e ,p:roma,noa:va nul;a. ig~i 1I>1e!T,a •_aire 5 · ,- miesise J' -avevano rild'Obto a :Que'.1modo ... la ,strada canr?ZZ~l!e, CJJC ',con e.va ora!la ed or.a eaco)o q;ua, a:bban;donato, mi:Sej)aTXl1cla al l:nna-no, sbava H, fe.r:ma • . t :--:it-0 pÒSto; IJ);T@rio -ara pa6'Sò idi v~o· jJ ro - im .uom~b:OYinba ot . . stai. fa,g;gig 1.Selva1lioo <l-a1oo~o:ri airdi:nm, che Co:n ,una ralv, 10sa e.s emm1a s1 <11P1otec Gino Bianco pò ù! cau~ello di ,cao)Oe io giettò sui ban:co accanto a sè. Era quel\a ian:coroa.una ,faooia umana-? Era pemrnesso ·ri:dU!Ne un !Uomo ii11 ta!e sitato ? LI nais,o, ieome r.awezzato wn picco-li ,dadi di vario calore; :a bocca storta, tutta la ,gu.a1ooia siin:i!s•tragonfÌfi, ressa come -caT.r.e vtÌ'Va e aittr,aiv.ersatla da pr,ofon,de cicatrici! O.rrido! E ,per -di più, al posto demo zigomo una _lua1ga :fossa, tanto \Profonda <la l])ote.!"V t faJJ s.compariJ"(:; Ll.[ldito. E '!}er q.u,es,to rilS!Lltato eg:i ~i -eir,a J,a~oiaito tonnon-taa-e. a quei 1modo ? P.eir ,questo si etu faJSciato abtiir:ar,c, come 1LLnpaeoma pa.z~ente, IJ.~n dicia1S&ette volt.e in quella maJodietba shmza ,cai1 le paneti di v,etr.o e •vOIII tutti quo.i .coltelli !ucdca.niti? Oggi .émcora s.ì sen:twa cor,r,ere 1m brivido pe-r la scl1i,e, na, a.: Jico,11dairtutti q11cj torunenti sopporta ti a ,de,rnti stiretti n0l,Ja,SiJ}eranza. cM r•iaicqulstare uh aSl})ett-0q11JTia!lleo ritornarsene a caisa dalla sua fidanzata. iEd .o,ra era runri:v;aito ! Jl tr,eno uscì fischiando dalia. ga.l:le.ria e 'le aica.cie dava111fli .aJl.l,aCCéllS,ettiad·.e: Ca{l)0-5ta0ione lo sa'l1utawn:o .altllr•ruv,c1.1So ,il finestrino. Giovanni ,Bog1dai11trasomò rabbiosamen,t,c il :,.uo pesam•te zaino lung,o i1 corridoio, ooese •e&itame g-!i scali.ni e restò lì, SJnai!ilito, cerca,l!'do aiiuto, mentre il ·treno ,che lo .aveva po,n!Jato sin :à continuò ta corsa dietro 1e_sue spalle. T1rò mora -di taisca il suo gr-ainide fazz1tletto colorato, e ~ asciugò ~ &u.do:ro ohe gbi rigav,a a g.rosse goccie la fronte. Ghe fare ? ~.ahè mai .era v,enu to ? !!!!!!!.'!!!i!!~·~PA\IM,\~~~;•!-~~~~-~~-~~!'!!'"'':!':-~~~!!!!!!!!!!!!!!!:!:!!!!!!!-~~~~~~'!!!é>.!!!'!!!!~~~!!!'!!!!!!!!!! I Oir,a che aveva posto piede S'1l..s!uo:o diva.IL-Ocento c1pi11ioni e a ogni nuQ,VO i' sce-.I'e. si sentì :inll!)r-0-vvi.sa!men-tecontanto a,go.in.art~ deii paese natìo, si ..sen... venuto si descriveva rdettagiliata.mem,e fu-ontailo col suo ,,,io » d' a!ltri tempi, C01 tì J}.reso. a un tratto, da un ,pazzo desi- coone fo.scse stato ùia.nza t~r.ribile la v1- '! bei Giovarmi Bmtdàn. co.n~duto quale derio ,ddl' OSll)Ma1 1 e·, che al mariijmo sile!S- ~ta de'lla faJccia. I P-Ochi. ìin tb princi- e.'.·c.<rantecocchreire ,pad.ro,nalc. A1 diaso, pc,cJ1e or.e prima, arv,eva .la,sciaito t>io. ,ohe a,neva·no dlvi-50 co.n Bo~an !a' voio tutte '!e onera.7..iooi e i ra1r>Pe-.<ézQi!,ui ~ubilanid.o. Rlil]Jensò ai~la ·Iooga co.rsia cameira, de&:J'itv0vano l{; orribili sue non e· ~r:1.1HJ a'.l~ri,eorrfino,nti eiìe uno so. piena, idJi uomini a'Vvoliti ne~le be.nde, tnt- J pnime col1Jdizio-nicc;n una cr1rta fierezza, io. dOiloro.so. !ira i') giovanotto ardit:>, ti ZiOtP!)ircantis,toroiati., ciecJti o dèforma- 1 qm1.sl i.vf'.;),'-e.ro ur, quatch~ merito al katCO!.a,nhe. di.e ai! 'J).tjmo gtiomo di m0ti. Là ~lme.no nC1SS1mo facevia caiso del-! bttcn esi;to .<lcJllO' l]J:'!'raziGù1e. i:>iMazionc aivcva ,mandato, OMl!:a.n<loa la ,sua faccia Jovinafa.. A'l co1Lbramio! I I ,Così, a ,poco a poco, Giovaimi Bog, ~'O{:eirauc.1., .I' ultimo saluto ae.a s·1a più eirano tnvitlios,i di Lui, ciie e,ra rima- dàn ,era diventato quasi va•no delle 'V:!anc:.sae, il mutiìato con un occhio soi:;to .a.lm1eno va1 lido a·l laivoro e ave.va sue tJeirribi!i fer:te, dei ;p,r-c:\;,c~siche a:n- lo, ,odi mento sconqnassa,to, con da facconsePVa•to :e siue gambe e le sue brac- da,-.a facendo il suo abbd!imcnto 00 eia raip~euata e ~o! na,<:o- dimezzato, eia sa:ne, e J' n,cahio ,destro. Molti sa- avcv:1. !a(,cia to ')' o.s,pe,d:1~e.con la 'o:rn- che se 11c stava ora da vanti al:a stessa rebbero Sba:r_ipronti a oambiar.e con lui. sp.ettiva di v,e.n:,r ammir:.to nel s,uo - ,,i.J--~tazlonc. amair,o~iato e ~hba1'bnto, e_,. Pii.ù :di ·uno a,vcva fatto ossCJ·vazioni pie- ,,1g,goiocn111eil.ma sensazione. Ed or.1 ?... mt: ~e !{) ave.~• i"<J]9'.to one!i:i Ste.<;.s.1 11e d. invi-clia, dichiwrando esiser-~ un' in- i!)ernl',Hc. iSGlo, ro) ,110 z.a.i;r;o {l 'la su,t ma<fi~iu•a . • [(iilL<;fuia 0h{} lo Stato gl•i a:cco.r.dasse , alt::(.ettia, i11uminato .d.'!1 fort"C sO'le de!- Dirr.nanzi .a! p:,()()()i.o,ca.nceil0, ahia,(:- J!l1a }}{)n~iOu7.dea inval-ido iJ)er qucll' oc- !a; ba,ss-a pianllTa 1 mghereise. davanti :\ c.lùeira.\·a. tenendo in ,mano ì.e tenaglie chio perdu,to. Un -occhio e una faccia u~ -se li 'V:JJSto vrna,gg'i-o, Giio1VaruuiGog,:Jài, 7 pe.rloratrtci, la moglie de:! ca.sellante pochino giria.ffiata cr,an mll!la in co1tfron, si sentì a nn ,tmbto invaso eia uno sco- Kovacs - che, ,dal allrinciipi:o <le]a }:111erto .coin una garnba di .lei;iru.>.c, on 'U:11 brnc- rag,gl':ume.ntro, cb -un timore 11011 provato ra, e:ra so~dato (n qualche ang.olo detla cio mo,rto o nn poìmone 1>erfomto ah<Y 'tllè cda:va:nti aJ :f;i;sohio d.e'1~ g.ranate, :1è Riussta- e attendeva, imprur.i.eJi,te, i' ulaJ .mhni,mo sforzo fis:Chfava e nmnOlfe,g, da.vanti a~li assalti cor,po ~ cor;po nelle timo vda~gìa1o~. Giovanni Bog<làn. la tia.v~ COITreima ca:ttiv~ ma.cohina. Er;i mioclÌ:ie più feroci. Pirofon.de considera.. V'i:ùe ferma lì, e ,il 1Suo ouoic comi.nci:ò a l!Tl fo:r1nmafo lui, nella cenchia idei 1maltll 7À0111eirano j.gnote a!lla iSUa ta•nda men- batte.re 1 così viollentem~nite, ohe, suo f!lUtifa,ili. · te di cont.aJdtn.o, al1a sua na.uuna IJ).Ìena mai!g,rado, rallentò i,l ,passo. Lo aivrebiUna. oeJ-eb:rità! 0.&muno cò.nosce.va 1l di test:aroa.gigine e vanità. Ma un ma- be cita ri'c911.0Sciwt:o? Si 1Se.ntì :P'~ Je la ~ua stom. Chiunque entrarv-a nel<l' 0- IDSIS'er.e i\Slti,111t-iivo, la diffi.<le.wa osti'..e, da gino,cohia, quasl. fossero a un trauro sPC<lale, ·vo~eva ve<le.re .pri!rno di ,tutto ouu ~ sen<tiva i:nva.-so. g,Ji diceva.no ab- i!Jlamcibe,e la siua mamo trernJa/Va di comGio:vamti Bo;gdàn, j,J q,uale si era faM:o ba_tjauza ,oliiaro che a11.da:va incontro •a mozfrone rmenure le J)(Yrg,eva il bix;lie,ttio. o:iiernrr,e dicimssette vol,te ed a oui e.a delusioni e aimaTezze, oh0 ai!!'OSJJecb.le iEllla g-lie1o pr:ese e Jo !asciò passair,e: f,/Uilfa trugHa.ta a 6trlscie la p~He idefila r,011 \Si sar-ebbe ma'i sog,naro. Sconcer- senza aamr bo.èca. sohiena, -del ;petto ,e delle oosoie. DotPO ta1o, cairicò ~I suo baga,glio sul1a. schieog.ni ,nuova operazione, a'l)l)tma leva:~ na. e si avvJò vernso r uscita. OU!i, a!- lai fuscia.tuira, la J)Orla del suo 'Cl.onnito- I' omi!xra deFte aoa.cie ooirv,erOS<!,che lo (Continua). rio, .non i.stava ieruna un istante e si u- rw-eya,no vist-o ~ e;gf!d. G!V:CVa vilsllo ere- J . 1
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