L'AVV J:l»lt&K D&L LAVO.l<ATO.t<J:( Le battaglie del lavoro Il congresso dei ., • neri Alcune settimane or sono, ebbe luogo .\ New-York, un Congresso dei neri, dove vennero prese delle de:iberazioni importantissime, delle quali è da rilevare quella che comprende la vo'.ontà della Razza nera di creare nella vasta regione africana, una repubblica che sia governata ed amministrata esclusivamente dag:i indigeni stessi. Questa deliberazione lasciò nei congressisti l'impressione che essa segnerà un passo incancellabile nella storia delle Razze nere. Il grande popolo rosso saprà sventare tutte le trame ed i tranelli che i filibustieri gli tendono, convinto di combat,. tere per una causa giusta e nobile, certo di essere seguito col:'animo trepidante dalla grande famiglia dei diseredati che, forse più presto che non s'immagini, incomincieranno essi pure l'opera sanatrice e redentrice nei loro stessi paesi. Storia critica sindacale A. RA.PPERSWIL Le trattative che ebbero luogo davanti alJ'Uff:cio di conciliazione non approdaro~ Laassociazioni d mestiIenrFerancia le basi fondamentali della costituzio- 110 al risultato che erai lecito speraTe. Gl~ b . · lmprend:tori si rifiutaro.oo recisamente d1 Le .f t . . d. . ne francese, è proibito di ri.Sta ilue lare o"'" 0011cessione col pretesto che i sa-_ prime mani es az1om I coesto- di· fatto, sotto qualw,nue. JJretesio e .,.. n~ operala risalgono ai tempi del vec- "' lari <la essi <pagati so.no inferiori a que!J quallln ,7ue forrna clie s;a » •••=ati. dai loro colleghi dei ipaesi linu.·trofi. chio regjme, quando si costitw;-ono " • · ,,_., le assocl ·az·1on1· d1· mest·1ere. Esse do- "- / cittadini dell'istessa classe o L'Ufficio di concili,azione ~ich!ar~ d1 non potere proporre a,gJimprend,ton <11conoe: vevano disparire colla Rivoluzione professione, gl'intrapre nd itori, i bot- de.re aumenti ùi paga, rivolse invece agh te aai gli operar· e ; colleghi d'una ar. stess• un a""""'.~o affinchè acce<lessero a,!Je borghese, perchè la g,ra.nde L'1dustria, 0 , • • • ... .,~" t l ·as· potranno trovandosi altre domande degli o-pera.i. al suo nascere, non avrebbe potuto e qua SI 1 non L'Uff:cio medesimo trova, evidentemente, svllttpparsi, a ragione delle sue stesse insieme, nominarsi nè un presidente, che il conteigno degl'imprenditori non è nè segretario, nè sindaco, non potran- corretto e tutt'altro che adatto per maillleggi, c:.ogli ostacoli che le erano in- no tener registro, prendere delibera- tenere '1a pace sul lavoro. Non sa;pp:amo COfrapposti dalle associazloni di me- d . 1 •._, crl''imprenditori faramno; ci risulta i.nve- zioni o misure, formare e, rego a. >u .. stiere. Le quali, oltre ad avere il pri- ce che 1'assembloa dei nostri compagni de.- . . d. al menti sui loro pretesi diritti comuni "· cise di chedar agl'imprenditori cosa int~- vilegio della prod1·uz~ont e lb·t acur·nae « Se i .cittadini della i.Stessa prof es· dono di fare in merito all'appello loro nme:-ci· potevano 1m1 are ar 1 r 1, - . . . . . 1 u Uff' • di ·1· ione La qu<.;- ' d li . ct· tale swne, arti e mestiere, stabrliscono vo to dai ' tc10 conci 1az . mente il numero eg operai 1 &!ione dunque è tutt'aJlro che riso:ta. L'a- . e.r assicurare tra di loro un accordo per il prezzo gltaz.ione continua; nessuno sl rechi a• Ra-Po tal altro mbeSlier~,/. d' . 0 . dei loro lavori, le loro dichiarazioni ai loro memori mif l~~l . con ::;~1~ 1 saranno dichiarate anticostituzwnali perswil. di lavo:-o. uesta imi azione ,- e fornieranno un attentato alla liber- A. St. MORITZ t f d te b concorrenza La settimana scorsa ebbe Iu,ogo un co,- s ava pro on a~rn · d 11 ,. tà e alla dichiarazione dei diritti del- loqulo tra operai a pa<lroni; questi ultimi capitalistica nel a compia e. a lJI-- l'Uomo• Decreto del 14-17 giugno si atta,cca,rono a burocriatiche fo1mal1tA e za di lavoro, cosl .:Le. col sopr 1v1 ~- • però.non si potè venire a nessuna conoh,: ni:-e del sistema man.ifa.tturiero c1pi179 Le 1 · sole ecc·'°zi·on·i tollerate furono sione. Può dairsi che a una conclusione si d ttero "' giunga presto ma cli ,posìtlvo a1on .9i sa tallsta, le corp0ira_z1.~111. per e . qualche associazione di mutualità nulla. Quin<li è bene che i'no a nuov0 avman mano i l?~o p~·1v1,~g1, c~;e ! ai~ professionale, che. o esistono già sot- viso r~ssuno venga qul vevan pe rd uti e cassi no to il vecchio ~egimè come la Società A. BIE~NE cler~. La notte .del 4 ~g?~o san- di Sant'Anna, fra falegnami, quella ziono 1~ loro :ovina deI~nt~iva: . . degli Amici dell'Umanità tra tipograSe gli ope;-ai perdette1 o L p,nv1leg1 f' . cost·t •te d • . • 1, oppure SL erano 1 u1 1.1ran- che le corporaz10ru assicuravano, del t li . t t . d 11 R· 1 . e g ann• empes osi e a 1vo uresto, solo a pocht tra loro; avessero . tt il 0 . tt . 1 . 1 d. ·tt z10ne e so o ire ono. potuto conservare a meno 1 m o di tutti i cittadini francesi di accor- Conclusisòtnoiriche darsi e di unirsi. Da quanto è detto sopra si può « L'assemblea nazionale - dice il concludere che: decreto del 21 agosto 1790 - ·dichlara de i cittadini hanno il diritto di a) il regime capitalistico ebbe riunirsi pacificamente e di fonna,re un periodo transitorio in cui alla tra loro delle libere società, a condi- classe oPeraia fu legalmente negata zione di osservare le leggi che go- la libertà di associazione; ,•arnano tutti .i cittadini». Ma que- b) che il regime capitalistico, nei sto diritto non durò a lungo. Il 23 a- rispetti aella classe operaia, si gogosto 1791 la municipalità di Parigi vernò ai suoi inizii, con forme didat· tentò già ru limitare il diritto di coa- toriali, senza le quali il suo stesso lizione operaia e due mesi dop:> r,\s- sviluppo non avrebbe potuto essc!;-e semblea costituente, su proposta del assicurato.' cittadino Le Chapellièr, proibl ogni Gli operai tengano bene .1 mmte forma di associazione tra le persone, questo fatto storico, per Ji•1di.~'.l.re dello stesso mestie:-e. positivamentè dello sviluppo della ,ri- « La distruzione di ogni specie di voluzione p:-oletaria, e non lasciarsi corporazione di cittadini della stessa deviare dai ritornelli democratici di classe e profession!! essendo una del- gente molto superficiale. Federaziopnerafialegnami la bontà delle nostre idee, e la forza delle nostre organizzazioni e della saCompagni ! · 1idarietà operaia. L'aumento vertiginoso del costo Lavoratori! della vita, dopo già lunghe sofferenze Rispondete numerosi e compatti al. patite durante la guerra, deve risve. l'appello e mostrate ai essere consa. gliare l'attenzione di tutti i lavoratori, pevoli dei doveri e dei diritti vostri. che sanno intendere la ragione alla Nessuno mancht ai comizi. Siate fieri difesa del diritto ad un'esistenza U· di essere operai e forti nella battaglia. mana. Viva la solidarietà dei lavoratori! La convenzione nazionale stipulata coi padroni riconosce, che noi pos- IL COM/T ATO CENTRALE. siamo chiedere un aumento di sala- • • • rio, che valga a pare_ggiare _i ryuo~i Alte sezioni di Zurigo Basilea, Berna, subentrati aumenti dei generi di p, z. ·t · uosanna. Sc'affusai. Tlwn. Lugano, Lucerna. ma necessi a. Il Comitato centrale ha lasciato Cari comvagni, piena libertà alle sezioni di regolar&l I\ Congresso dell'Unione sindaca.le &vizsecondo i bisogni delle , ispettive lo- zera comincia il 15 ottobre 1920 a Neucha~ rio colle speciali condizioni di sala- le'. La nostra Fcderazì01Je P.uò nominare IO rio colle speciali corulizioni in cui si deleitati. Po'chè due dei de egati sono del vive. In media, questo aumento non Oom;tato cr,ntrti,Ie, r.he f'n ora ha sempre /Juò essere inferiore di 25 centesimi assistito alle se-dute della grande commis- ~'one sinda,cale, no:i vi sono c!Je le c;ezioni ali' ora. Il Comitato centrale della no- sopradettc --Jie possono ;nviare ,in delegato stra Federazione, stabilita questa me- ~·ascuna. Vi preg-i1iamo <li nonùnare un •Je'egatt, ~1.a prossima assemblea deUa vostra sezione e dì ~1rci tenere prima che sia po~si. b'•'e il suo indiriz.zo esatto, affinchè noi si POssa inviargli d'rrettament"' il suo mo.teriale. Ebbero hiogo delle trattat'.ivo COI ca'J)Omastri presso J'Ufficio di conciliazione. Lor signori dich'lllifarono <l non -potere e volere aumentare la paga nè poco nè tanto. ~ po lunga discussione un membro dell'Uffi: cio di conciliaùme proposte che I salan es:stentl 'venissero 13/Urnentatidi cent. 10 all'ora. Si stabi.l che gl'im-prl!nditori <Jecidamo entro il 15 oorr. se accettano tale proposta o meno. Se JlOll l'acocttan,o bi: sognerà riporball'e la quesf-0ne davanti !'Ufficio predetto. FRA. I PIA.tiTRE~L.11 A Zurigo ebbe luogo una r'unione di rnppresentan ti di opera' e padroni piastrellai ll"T discutere circa l'aumento d; pa'l(al, richiesto dai nostri compagni. Un accordo non fu 'POSS'.bi:e:gl'imprendi!or' si rifiutarono lii fare ogni e qua•lsiasi concessione. L'Uflic'o stesso non credette di fare delle proposte concilia.tive formali; ritenne invece di dover raccomandare alle parti d; riunirsi tra di loro e di cercare d'intenders'. Se u n'intl!'la non sarà possibile con le trattattive dirette Ja questione sarà portata nuova mente davanti l'Uffcio di concil'.azione. FRA. I MA.RUISTI A Vevey ,ebbe luogo un colloquio, da• vanti ,a Commissione di conciliazione, tra I conwagni marmisti e i loro pr:ncipali. $i stipulò un contraitto di lavoro che Lssa a fr J 50 all'ora il salario minimo per i marm.'sti' e di fr. 1,40 per i luc'datori. L'au. mento conseguito è di circa 3(1 ,;entesim! all'ora. Quei marmisU che avessero avu·to un salario maggiore riceveranno U1i aumento prop.orz.'<>nale. L'orar'-o di lavoro ~ stato fissato in 4S ore per settimana. Da notai si che iin·ora i lucidatori non avevano salario m'n:mo. Le ore st;aord;n.arie di lavoro verraooo compensate con •m ~upp·emento <lei 25 per centc.,. ~ auche questa nuova convcnz.ione non reca ai lavoratori il vantaggio ch'essi aveva.n.o drrit!lo (ti pret~dere, c'onondimeno giova loro parecchio e s: avvici1n molto più dell'altro vecchio, al contratto generale vigente ,per i marm'stl del a Svizi.era. In conslderaz:o:ie che il contratto generale scade Ja primavera ventura. que'lo locale fu stipulato soltanto per 6 mesi. V'è da !,operare in m"gl:o per li, prossima, pr:mavera. Comunque J)Tc.,ariamovic:. Nel campo tes~ile UN TIRANNO stata fatta e paurosamentefece le sue valigie e se rrandònelle montagnever 11011 rt-. stare vittima del giusto sdegno e del/a coltera degli operai. La sua, v/l/.aera {lerò guardata da dieci poliziotti durante la d!- mostrazione.La dimostrazionedeve essere i,tafa effieace,perchè il procuratorede/ signor Forster.CarJz senti la 11er.essfta tfl reagirvi. Il miglior appoggio di solidarietà che si possa dare ai fratelli russi, è quello di far propria la loro causa. Tutti i lavo! ratori hanno il dovere di illustrare la v~ rità di ciò che succede in· Russia, ai ~ompagni di lavoro che si lasciano ipnotizzare dalle notizie che la stampa borghese d:ffonde riguardo al lavoro di rt.- denzione che i boscevichi compiono. Ai lavoratori tutti incombe il dovere di difendere l'operato dei lavoratori rossi, perchè la loro causa è la nostra, la lore scçmfitta è la nostra cli sfatta. E tutti coloro che seguono con . sguardo benigno le lotte degli oppressi, non devono rimanere più a lungo spettatori passivi, indifferenti e restii all'incitamento che vien dag:i altri compagni; diano anche loro la loro forza e la loro intelligenza per affrettare l'avvento di una società da tuL ti i buoni agognata. Se il soffio della libertà invade la mente, il cuore e l'anima della razza nera creduta insensibile e barbara, non è possibi'.e che molti sfruttati, servi del capitale, da lungo tempo eonvinti di vivere in una società di ingiustizia e cli oppressione, non tentino, con un gesto ribelle, di spezzare le catene della schiavitù in cui languono. Non più b:ande parole devono uscire dalle labb,ra di coloro che ancora non si sono decisi ad abbracciare il Rosso Stendardo, simbolo di fratellanza e di giustizia. Dalle sue pveraie egli e.<1tarsle firmé per mi '(/,/111111'-:io sttle '1ue gazzettiue lnca., li protestando a nome della maestranza verso il /i11g11aigvioiu/e11tòUMIO11/J.t:omt• zio dal sottoscr.tto. Che buffo! Le operaie, - iJitimidiie dalle rapTJresag/ie - avevtano dovuto firmare l'uscita dal- /a nostra Federazione sotto la minacc.a del l;cenziame11to - davano le firme rich:e. $le per 111e.l't1ltdoi protesta ma codtsta commedianon commosse nessuno. verchè il signor Forster era trovvo conosciutonel vaes1Jper la sua ingordig:adCC0TJfJÌialdia una re/igosif<ìcieca. Noi non gli daremo vero mai tregua e continuere,noa lottare tanto contro la sua ~varizfa e firamzide come pure contro lo grettezza e la vlitrìdei suol vartig:am. Giacomino Woli. Boicotto PITTORI, GESSATOR/, I VOSTRI COMPAGNI DI NEUCHATEL SONO IN !SCIOPERO. BOICOTTATE LA PIAZZA. NESSUNO VADA A NEUCHATEL. Lareazioncaepitalista contrloa leggesullavorpoerI ferrovieri Non paga del trionfo ottenuto contro la iegge sull'ordinamento delle condizioni di lavoro, la Camera di commercio di Losanna, il centro della reazione romanda, ha di nuovo domandato il referendum contro la legge sulla durata del lavoro nelle imprese sv:zzere di trasporto, nello intento di sottometterla alla votazione popo'are e di farla respingere. 6o.ooo firme di nemici degli operai, di cui un terzo nel cantone di Vaud, sono state raccolte, il doppio cioè delle firme necessarie (30.000). Il Consiglio Federale ha ora fissato la votazione popolare al 31 ottoore: l'agitazione in favore dell'accettazione deJ:a legge è g;à organizzata. Un comitato centrale d'azione delle associazioni operaie si è costituito con sede a Berna ed ha chiamato a presiederlo il Dottor \Voker, presidente centrale de11e associazioni dei ferrovieri. E' evidente che anche gli operai del cuoio ' devono cooperare all'accettazione della legge e fare tutto il loro possibi'.e a questo riguardo. Se dovesse essere respinla, c'è da aspettarsi con sicurezza che la reazione-, divenuta ancora più insolente per la nuova vittoria, lanci una iniziativa popo'are per sopprimere la settimana di 48 ore consacrata dalla legge sulle fabbriche. Per il suo proprio bene ogni operaio è perciò altamente interessato a fare da parte sua tutto il possibile per l'accettazione della legge. Questa è la democrazia svizzera, che tanto sta a cuore ai nostri « camarades • ferocemente avversi alla tirannia bolscevica I Bei frutti! n. d. r. Da Bellin.zona UNA PORCHERIA. Lo scanda,o che si veriiica per parte di divers. openi dcll'ofiic•na del'e ferrovie è deplorovo!c. e -,:arà d;,;astrosa per 01e altre cat~ore di l:woratori esterne: se questi incoscienti cont:nuass::ro, u1 barba a tutt'., ad el:cJ?"u:ret:n·ori ai privati, dopo ultimata la -oro giornata afl'offic'na. Essi hanno anche la sfacciataR'gine di mctters in pubblico di farsi vedere dal loro super'or': Quasi a siid.al ed a beffa dei poveri cristi che non hanno n privilegio di essere .mpieg.ati dcl'e F. F, I tempi cambiano ovunque. Anche g11 uomini che si credevano i più retrogradi diventano ribe:Ji. Il soffio della libertà e della giustizia accarezza e scuote le anime che sembravano le più chiuse ed inaccessibili; il desider. di affratellamento si manifesta nel cuore di co'.oro che la barbarie della moderna civiltà tenta dt farne strumento di difesa dei propri interessi, sia col soggiogarli, sia col formarne orde utilizzate a sgozzare i fratelli bianchi che osano dichiarare la guerra al sistema capitalista (vedi i fatti di Slesia). Questa continua diffusione dc;illo spirito di ribel'.ione, deve ricercarsi nella grande affermazione che i lavoratori della Russia Comunista sostengono: e Il prodotto del lavoro deve essere diviso in parti uguali fra i lavoratori stessi•· Sarà appunto app·icando detto principio, che le lotte fratricide scompariranno, fa. cendo svanire l'odio di razza e di nazione, annullando gli interessi individuali, avvalorando gli interessi de'.la comunità. La lotta che i compagni russi sostengono per il mantenimento integrale di questo principio, è sovrumana. I sacrifici e le sofferenze che questo eroico popolo affronta per la liberazione del Mondo Proletario, sono incalcolabili. Tutte le cricche del capita'.ismo e dell'imperialismo del mondo intiero, si adoperano per raccogliere sicari che colpiscano alla schiena il popolo da cui sorse Lenin. Ed è coi mezzi più loschi ch'essi assqldano i mercenari. E quello che non possono compiere a mezzo delle truppe che hanno acquistato col:'oro, lo fanno servendosi della stampa capitalista a cui sta accodata la ciurmaglia degli scribi incoscienti sempre pronti a servire chi paga meglio. Dopo che i detentori del potere ebbero strombazzato ai quattro venti che la grande guerra doveva portare la libertà a tutti i popoli del mondo, i propugnatori di quella carneficina vorrebbero ora assassinare un popolo che col sacrificio del proprio sangue seppe acquistarsi la libertà da secoli agognata. Uomini che so'rridete al passaggio dei cortei dei ·ribelli, che applaudite a:te loro vittorie, che assentite col capo · quando vi si espone la nostra idealità, cessate di applaudire; operate voi pure venite ne!lc nostre file, entrate a far parte della grande famiglia socialista Gli operai hanno il dovere di fronte agli interessi dell'Umanità, e di fronte alla 6toria, di da.- re tutte le loro energie, la loro forza e la loro intelligenza affinchè le lotte economico-po'itiche abbiano il risultato voluto: Abbattere il potere che è nelle mani di pochi parassiti fannulloni cd egoisti, e passarlo al Proletariato. La via è chiara, o coi ribelli, o colla borghesia. Agli indifferenti la decisione. F. C. G. CORRISPONDE.NZE Da ZuPlgo AGLI OPERAI EDILI DI TUTTI I GRUPPI Mer::o!edL 22 settembre, a11e ore 8 POmer diane, nel'a grande sa:a del Volkshaus avrà luogo l'ass,~mblea gen~rale della Sezione zurighese della Federao:ione operaia edi!e svizzera. Ecco l'ordine <le! giorno: t) Atteggiamento della Sezino~ al Cm1,. irres~o doll'Unione S!,n1acale Svizz.era; 2) Nom·na, dei dclegi:;,'.i a.I Co11v,resso. I compagni tutli, comprendendo l'alta importanza deJ Convesso sind-acale svizzero e la necess'tà di prendere un attcgg-iamento ch'aro per J'avrnnire del mcwimento op•!- ra10 in gcn!}rale, non vorranno man-::are per quai'unque r,a,gione all'assemblea di- mcrcoJe<ll. ~l Comitato. UNA DOMANDA. Il »ottoscritto, a,·endo interessato il capo umc·o assistenza mi itare del Regio Consolato. per il cas,o di uiia operaia italiailla ritornata in lsviz.zera per ragioni di lavoro, malgrado le r'petute domltllde d: precise informazioni d:.re'.te ail'istcsso capo ufficio, non ha potuto ottenere alcuna risposta. Che l!'li sia cosl pesan,te d1 r,rendllre .a penna in m.3l!lo,quando s' tratta di operai che non hanno n tempo di far visite a,rli uffici consolari? Samviefi A·do. Da GineVPa UNA SCIOCCHEZZA! Ecco un esempio pratico, che dimostra ch:aramenle quanto male facciano a sè stessi, gH -OJ>eraiche, nella va111ae fatu,a bPeranza di arricchirsi, davorano come macchine a molo perpetuo, senza lim:,te di orar:o o con orari supplementari. L'esempio è to!to dail movimento metal'urg·oo di Ginevra. Com'era da -prevedere, le conseguenze delle ore suppJementari s; sono rese nell'industria metallurgica di Ginevra fortemente sensibili. Già qual'.che laboratorio procede a ìicenz'amenti nwneros: d'operai. a causa di manOZlllzadi lavoro; la più importante 'è ,J'oft:cina Pie-Pie, della qua:e già una trentina di carrozzai e Qualche meccanico sono shti llconziati. Ed è appunto neL l'officina Pie-Pie, che abbondano gli operai cosi contenti dc/:e ore supp!ementari. Per loro è come dire amen lavorare 14 o 16 ore per giorno Una sc;occhczza! Ora il fo'mine sta per cadere, e ,,; parla della riduzione di un personale di 1300 Operai a sol; 300. Gli operai a\·endo guadag;n:ito il doppio :n seguito agli or.ari doppi, ma avendo speso se non il doppio molto Più :a.rgamente, a<lesso senza lavoro si troveranno in una s'tuazione spiacevo.Jssim~ Questo è un esemp·o da cui la massa lavoratrice <leve trarre chiari insegnamenti; agitarsi per la conquista efiettiva delle otto ore, e ,WJa volta la conqu'sta conseguita. saperia rispettare e farla r[.spettare. I NAZIONALISTI! dia, ha inoltrato relativa domanda di aumento alla Federazione padronale, nell'intento di raggiungere l'accordo. Ma t padroni, come sempre, non sentendo i bisogni del singolo operaio, rispondono alla nostra richiesta con cavillosi argomenti e con alzate di spalle. Per il momento, non ci resta che presentare le nostre domanie al _giury arbitrale, che dovrà emettere $alut; fraterni. il suo parere sul.la vertenza. Le spese <li de1cga2i<lv1'! sono ::,agate dalla cassa centrale. Il Consrresso durerà probabilmente 2 giorni. Compagni! Per spiegare a tutti i falegnami le nostre sane e buone ragioni, abbiamo creduto opportuno di convocare nelle località delle sezioni comizi di propaganda e di agitazione. Nei comizi parleranno appositi oratori. Tutti gli operai, organizzati e non organizzati, devono sentire la necessità e l'utilità d'intervenire, onde sia dimostrato che di fronte at padroni noi siamo strettamente uniti e decisi a farci rispettare; onde gli organi diretti:vi si sen· tano sorretti dal consenso della Il Comitato<'PII/rate. Nell'industria edilizia SCIOPERI E SERRATE. Berna: Muratori. ma,IQvali ,. scafpel1Ìil1i. Lucerna: ~pm:astro Suler. Quattromesi fa tondammo a Biilach una sezio11eoperai tessili. L'idea de1l'orga. nizzazio11iencontrò,arga simpatiada parte della mestranza della torcitura ForsterGanznella qualele operaiepercepivanoaucora dei veri salari di fame. Da,l'orgam1.. zaziOrietutti sverava,w il desideratomiglioramento. Il vropriefAno df detta torcitura Però s'inqu;etòfortemente sentendo bussCI,- re Lospettro rosso versino alla porta della sua fabbrica. E non s'ingannò.L'0rga11izzuzloue g.i dava infatti da.. torcere. Una dvmanda per l'aumentodella paga venne da lui bruscamenteres/Jintaed al medes:mo tempo cominciaronole sue vendette versv le • mestatrici » che avevano portato /'inquietudinenella sua pacfica fabbrica ove vrima le overaie Pra110semvre state r.011. 11:niedel misero sa/ar41e delle m11nier11 settarìe.re/ig,osedel loro vadroflC.Una bra va comvçzg11vaenne ;icenziatasu due piedi per la sua attiVitànell'organizzazione. La cltaz:onedavantiall'ufficiocamonaledi roncillazione 1•e11ndea Lui ignorata. Al vres,.- rlentedi questo ufficio ii sognorottoFo-rstc·,. Ga11zavevo mamJatouna lettera in cui insultava le o{lerateorganizzateed il sottoscritto, dicend.Qcristianamenteun cumnlo t11 •laecif1teb11zie. Sappia regolarsi anche 'I Fascio del e or - g<a11izza1Jonsi ndaca ·i. e cerchi di porre un freno all'abuso cli questi ego:stt; noi ope,. ra: dell'industria privata. invece di migJ'o_ r:ire le nostre condiz'oni. se 1e cose confnuera.n110 cosl, saremo costreff a inchinare il capo. perchè per parte deg<:istipendi.a-tidella Confeder.a<zionenessuna prova d. sol darietà hanno dato in qua·che occa.~ionc. e ne è prova i miserevoH ,·ersamenli per :;ostencre l'agita.zi.onc de' muratori. Se si dovesse fare come fanno loro gli operaJ dell'jndU5tria pr·vata, per ripicco, dovrebbero votare contro la legge sulle otto ore ncle imprese di tragporto! Da Baden FESTA. <Jrganizzaia dru. pnrliti politici la Oodram. malie.a, e L'idea· camm:r1a •• rappresenterà domenica 26 iaille ore 14, neJ R·storante Falchen, il <lr.imma in S atti: Il Conte rii Sa11Germano. IJ ricavo netto sarà diviso metà per il Prestit0 Comunista, e nt<'!tà l'll! fondo eh cassa della Filodrammatica•. per nri.;entl scopi pol'ltici. Come sempre, coll'intervento del fior f1~ re della borghesia, def,a, ourocra,zia consola.re, del rappresentanti del re <l'Italia. i reduci patriottardi di Ginevra organizzarono 1\na festa. a pro - si dice - <lei.e vedove e de.g,liorfani di guerra. Natura·mente la festa non ebbe nessu.u carattere pro:etario, ma quell.o di un gra11de sfoggio di abbig:fr:ianenti .a:ristocraticl, unai:rra.nde profusione d\ « evviva l'Italia • e niente altro Come sempre, Chiostergi primeggi.ava, Ch;osterg; il reoubblv.-..anodiritto come angu:lla!l massa. la lotta incomincia ora. I padroni si sentono forti, perchè sostenuti dalla borghesia capitalista e dal governo. Malgrado le chiacchiere e l'ostentazione dt democraticismo, sempré essi oppongono un'arrogante resistenza al miglioramento della classe operaia. I nostri padroni sono reazionari come tatti i padroni. Bisogna che noi difendi.amo il nostro diritto, con Ailschwil: Fornaciai. Gossau (San Callo): Per I mu_ratorl e manoval' le ditte: Epper, EisenrinK ~ Burtscher. Rhemeck: CaJ)OmdlStroAuguston;. Thun: Muratori e manov.aili. Rorschach: Pittori St. MOritz: Muratori e manovali. Vevey: Mamùsti. Ravverswil: Muratori e ma110111aJi. Watt1vil: Murarrori e manova:U. Laufen (Berna): Lavoratori della pietra. Neuchatel: Pitto1 i e gessa-tori. Worb: Ditta Konitzer. f<aggwil: Lavoratori della p:etra e c»- mentisti. Milgenwil,Vuren10s,Othmaasin{!en: tagllar,ietra. Zurigo: Carplent'en. Laugnau: d!tta Borger e ZwP.iacker. BibliotecaGino Bianco Una 5econda ,e/fazione davanti all'Ufl~ cto di conciliazioneebbe la medesima rr.- ste sorte della prima. A,lora decidemmo di dare a Q1restovroto.tivo di f/resunzlo11e " brutalitàpadronak ,m salutare esemvtn. Cèssino qu·ndi cli fare un.'.I illecita concorrenza agli opora.i dell' ndustria pr·vata; poichè tir,ando troppo la corda è facile che essa si spezz:, e chi più e\ perderebbero sarebhero di sfpendiat ,del'a Confederazione. che piìt dl OS('nialtra categoria ha avuto ed ha h1ttora b!so~no de'1a "Olidarietà de!lc altre classi! Uomo :avvisato .... Un O{leraioche su/Jisce le conse. rwenzedi quesli egoisti. Posta dell' " Avvenire ,, Il sabato 28 agosto si radwiarono sul Unde11hoaf Billilchben 200 overal in c<>- mlzio e protestaronocontro il conteg//11 ,. nauàilo dì Forster-Ganz. DUERGLEN - Michelìni. - Le corriIl wenomillato sigrwre e/Jbe peré) sento spondel17..e per il Bauerbeiter devono essere re delia dimostraztonee prima che fosti, ilbdirizzate a quella redazione. 11presenre annunCio seryc J>er tutti I vo, lon_terosi dei paesi ,1nùtroii, <:he intende~ :-ero intcrvonire allla rec:ta. Coloro che volessero <l'a're qualche o6get. to per la lotteria, 1;0110 prei:rati di invia..rlt al COmPaJ('lloCaJ>1ni Romeo. in Bad~n. ASSEMBLEA. I Cf>mpagni riel.a Sezione Socialista convocati in assemblea per sta.serx, to 18, alJc ore 20. Nesso.no manchi. I PER UNA CONFERENZA L'uJunta, assemblea della S. S. ha dec'.SO di fa:r tenere 11na co11fcr011zanel mese di ottobre. A tale scopo ha scritto al compa_ gno Rairnoni, illtercssando]o d' ntervC'lltre. Al prossim<i numero diremo la clorne1ic.:o. In cui la conferenza si 1crra. Il wrrispo11de111('. Ne scriviamo per la <:.rOD:IICa. De1 resto, queste manifestazioni chiassosamente boTg-ltosi e patriottiche dovrebbero servire solo a mettere i reduci operai in R"Uardia da certi al'.ertiarnentt. I MURATORI MANTEtfGONO FERMI I LORO POSTULA Tl. Com._. tutti sa.imo, i muratori e manova11i di qu,i h1iz~arono '1a :10tta il 6 aprile. e con mcraivigllosa compatttezza lai co11!Ji.nuaron,o '>olto la direz.·onc del Comitato ('...entrale IL no ai1 22 mag-z:o; da questo ~orno la batta1rlia si !CC<: più a~pra. IJ)erchè i! sussidio mancò: si cont'nuò con forw, si moltiplicò il lavoro per raccogliere fondi e riuscimmi> a dare sempre 1111 6ussidio ai serrati DoPO 1111 mese tli lotta avemmo i prnnl apwocci con i padroni. In Questi abboccament' i pa<dr-oni, imbaldanziti p;i, che mai ci sottomisero propos•e m·-,rrab•li. :r')i r·fiu-
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