L'Avvenire del Lavoratore - anno XXIII - n. 36 - 4 settembre 1920

L'AVVJINlRB DEL LAVORATORE Le battaglie del lavoro I SOPRAVVENUTI futta qua"nta la scoria del movimento sindacale può dimostrare con numero~issimi esempi, che l'organizzazione professionale della massa lavoratrice, sulla base degl'intcressi e coi c,ritcri della lotta di classe, 5i p:-odusse o fu poderosamente aiutata col nascere e col diffondersi dell' idea socialista, e quasi in tutti i paesi, meno rare eccezioni, furono i socialiti in persona a fare, entu iastici e generosi, il primo lavc.ro di paziente convinzione. di perseverante propaganda, di risveglio intellettuale, di rJnnovazionc morale, di fa ti cosa organizzazione dei lavoratori e delle lavo,ratrici. A non voler rico:-dare rammonimento fatidico di Carlo Marx, che chiamava a rao:::clta gli operai d'ogni paese; le cronache della lotta di classe sono sfavillanti di mille e mille atti di abnegazione, di stoici eroismi compiuti dai socialisti, per guida:·c il proletariato alle battaglie del suo riscatto. Chi avesse bisogno di ,rinfrescare la sua memoria, si prenda la piccola pena di rileggere Queste cronache di tutti i paesi, e vedrà che i precursori, gli organizzatori, gli uomini più battaglieri del movimento operaio furono in gran Parte dei socialisti, nel sens•> lato della parola. E' adi:-ittura sorprendente, per quanto non è difficile capire, che molti dirigenti attuali delle organizzazioni sindacali si facciano strenui paladini della neutralità politica delle stesse organizzazior.i operaie. Questa neutralitò politica dei sindacati vorrebbe significare, in ultima analisi, che il prolcta;·iato sinilitcalmente organizzato, pur combattendo nel campo economico contro la borghesia industriale. può e deve restare nel campo politico in un identico atteggiamento, tanto di fronte ai partiti politici della borghesia, che di fronte al partito socialista. Sto:-icamente parlando, la dichiarata neutralità sindacale è per noi uno sviamento. una degenerazione, una rinnegazione dei principi che furono, e per la forza creatrice del socialismo e il sacrificio di precursori, alla base di tutto il movimento operaio, compreso quello sindacale. Questo, per quanto riguarda le idee. Di f,ronte a coloro che diedero la salda base teorica del movimento operaio, che soffrirono per essa la fame, che sacrificarono la loro libertà, affrontando perstcuzioni d'ogni sorta, leggi eccezionali, Processi, imPtrigionamenti, e financo la morte; di fronte alla schiera eletta dei pensatori, dei primi o:-ganizzatori, dei perseguitati, coloro che oggi vogliono ridur,re le masse del proletariato organizzato all'agnosticismo verso le idee e il partito socialista, sono per noi dei sopravvenuti, che han trovato il movimento operaio già avviato, già formato nelle sue poderose organizzazioni, e tendono a deviarlo dalle pure sorgenti da}le quali e so mosse e si sviluppò. Nulla o poco importa, se questi sopravvenuti si professano rivoluzionari o sono :-iformisti; le loro dottrine, o più che le loro dottrine, la, lo.ro pratica, conduce la massa operaia a senti re, se non a concepire, la lotta di classe come un movimento diretto contro il borghese industriale, cont:·o il padrone « uomo economico», e non contro il borghese politico, le istituzioni politiche del padronato, le quali sono i puntelli più forti, anzi i Pttntelli della sua dominazione. Bisogna compenetrarsi di questa verità relativa all'ordine borghese, che il capitale non avrebbe in sè sufficiente po· tenza di resistenza contro ll movimento ofJeraio, se non avesse a sua completa disposizione una legge e una forza giuridica ed armata, che lo sostiene, diretta appunto dai partiti politici della borghesia. Con quanto amore alla causa operaia. con quanta coerenza al principio della liberazione economica dei lavoratori, con quanta cura della potenza stessa dei sindacati, si può, dunque, sostenere, che le organizzazioni del proletariato salariato devono rimanere neutrali di fronte a tutti i pa:-titi politici. cioè a quelli allestiti dalla borghesia. come classe politica, e al partito socialista. che è sulla piattaforma della lotta di classe? Per noi, e siamo fermi in questa opinione, il concetto della neutralità politica delle organizzazioni sindacali, è un concetto puramente borghese, siano a sostenerla i così detti sindacalisti rivoluzionari o i riformisti laburisti, che di fronte ai grandi creatori de\ movimento d'emancipazione operaia restano, per noi. degli antipatici sopravvenuti. r. L'Internazionale sindacpaelerlaRus~piaroletaria La settimana scorsa si è riunito ad Amsterdam il Consiglio direttivo dell'Internazionale s:ndaca:e per esaminare la sìtuazione creata dagli avvenimenti d'oriente e dal minaccioso atteggiamento dei governi d'occidente e arrivare ai mezzi più adatti per giovare ai compagni russi, prevenire e scongiurare lo scatenarsi di una guerra più vasta e più feroce. Fr~ !"altro il Consiglio deliberò di rivolgere un appe:lo ai lavoratori organizzati di tutto il mondo incitandoli all'azione per gli scopi di cui sopra. Ecco la seconda parte del manifesto: « Applicando questi principi e considerando che la Rivo:uzione russa è stata attaccata dalla Polon:a, la Federazione Sindacale Internazionale esige che cessi immediatamente contro la Russia ogni attacco militare antirivoluzionario e chie. de per i' popolo russo delle garanzie contro ogni nuova aggressione. Prendendo atto della dichiarazione del governo russo che afferma solennemente il suo des:derio di fare con la Polonia una pace basata sull'indipendenza e sul diritto di autodecisione· del popolo polacco la Federazione Internazionale Sindacale proclama che deve ormai aver fine ,questa lotta fraticida. « La pace mondiale dev'essere ristabilita immediatamente e basata sul rispetto delle conquiste rivoluzionarie e sull'indipendenza dei popoli. « vo·endo raggiungere questo risultato profondamente umano, la Federazione Internazionale Sindacale chiede a tutti gli operai organizzati che non abbiano a rendersi complici dell'imperialismo capitalistico, e che si rifiutino energicamen te a ogni trasporto di truppe e di matè: ria:e bellico. e L'azione cosciente dei lavoratori deve, per salvare l'umanità, soffocare, distruggere, la Santa Alleanza reazionaria che s; tenta di ricostituire.• « Non un treno di munizioni deve cir. colare; non un bastimento carico di materiale bellico deve navigare; non un soldato dev'essere trasportato. • ~on si deve alimentare la guerra. • La Federazione Internazionale Sindacale afferma che quest'opera può e dev'e.s sere fatta dai proletari di tutto il mondo. • In considerazione di tutti questi fatti, nell'int<.:resse della ,ibertà operaia, per lo sviluppo del progresso sociale e persuasa che !e guerre non cesseranno se non per volontà dei lavoratori. la Federazione Internazionale Sindacale impone a tutte le Centrali nazionali di prepararsi all'azione più energica « L'Internazionale Sindacale chiede che cessi in ogni paese la produzione di materiale bellico. perchè venga finalmente real;zzato il disarmo universale e aumenti così la forza produttrice, segnando la morte del militarismo. «Compagni! Nel 1914 le nostre forze non bastavano per opporsi al massacro. Oggi, forte di 27 milioni di aderenti, sostenuta da uno spirito antimilitarista e anticap:tali5ta, più socia'.ista e più rivoluzionario, la Internazionale Sindacale deve trovare in sè una potenza di evitare al mondo una nuova conflagrazione. , Guerra alla guerra! Sia questo il grido che unisce i ·avoratori del mondo intiero. , Il rifiuto ad ogni trasporto di mate. riale bellico sia la manifestazione della solidarietà proletaria. • Compagni! La Federazione Internazionale Sindacale, conta su di voi! 1 •• Pur approvando il co11te11utodei TTl(illile- ~to del/a Federazior.e i11temaziona/'! no11 possiamo no11 a11notare, che il manifesto viene - per cosi dire - in ritardo e ~fa ir: contraddizione con q11antone/I.a guerr:1 msso_po'acca si comp:acque di diChiarare il segret.ario Oudgeest, mettendo su dn utua/e piede I lavoratori russi, che si di/endo1io da un'aggressione militare, e i borgnesi nazionalisti polacchi. che vollero e tJrO•occ.rono la guerra. Evidw1emcnfe, il Comitato del(a Federazior.c ha dovmo cambiar opinione sotto {e, pressione del proletariato inglese. Tanfo di guadagnato per urtorganizzazione che raccogl:e allc0ro ,1e/ suo se110mft:onj di lavo. ralorì! Il d. ~- Federazmioenteallurgica svizzera Oongresso nazionale ( 19, 20, 21 novembre, ne/ Volkshaus, Berna) ORDINE DEL GIORNO PROVVISORIO l. Nomina della presidenza e del/a Commissione; 2. Norme del/t:J.discussione; 3. Relazioni: a) del Comitato Centrale; /J) della Commissione dei ricorsi; t. Revisione del/o scatuto; 5. Proposte delle Sezioni; 6. .Vomuui del Comifruo Cemra'e aiiarga_ Co e t:lez.one della sede della C. d. R. Le Sezioni saranno rapprescniate, secon_ do le norme sratucarie, in qulSto modo: Un delegato f.110ai 200 soci; dai ZO t a; 400 soci, 2 dl"[ega/1; da! 4()/ ai 700, 3 delegati; da, 701 a; /(){)(), 4 delegali; dai I0IJT ai /'V)(), S BibliotecaGino Bianco delegati; dat 1500 ,soci ili pot, un delegato per ogni 500 o frazione di 500 soci. Il numero .dei soci verrà calcolato d'appresso le marchette distribuite fino al I.o ottobre p. v. Il numero delle ,narchelte d:stribuite sartì diviso per 36 settiman.e: il quoziente YaPf)rese11ter(i il numero tlei soci averi/i diritto ad essere rappresentati. La clissa ce11.iralepagherà il /Jig[ie(to ferrov,-.a,rio di terza classe per u11 sot.o delega/o. Le Sezioni erano state invitate 1/.11 dal g:ugna d"inviare entro il 25 luglio, a!. Comitato Centrate le eventuali proposte che s/ desiderasse presentare al Congresso. Una Commissione le discuterà durante il mese di settembre, di modo che possano Pssere pubblica/e prima del Congresso. Federazione Svizzera dei lavol!'atol'i edili COMUNICATI DEL COMITATO CENTRALE. Dall":.pplicaz:one pratica deg'i articoli 9, 10, 17 e 25 dello statuto federale è risultato che i medesimi si prestano a diverse interpretazioni. Poichè ciò torna dannoso all'az:one federa· e e al fine di evitare nocevoli equivoci e malintesi preghiamo i comitati sezionali di interpretarli come segue: Art. g. - I soci di una determinata ca_ tegoria di mest:ere residenti in un medesimo paese pagano alla cassa centrale la medesima quota settimanale indipendentemente dal salario che percepiscono. L'entità di tale quota viene fissata a norma delk c!.sposizioni statutarie e prende11do per base il salario , medio • vigente nella località per la determinata categoria. I lavoratori ausiliari e i garzoni occupati in determinati mestieri potranno pa_ gare una quota pi.ù bassa ossia risponden. te al sa·ario medio vigente per essi. In quelle località nelle quali i diversi gruppi del :uogo e magari dei dintorni si sono fusi in una sezione sola, valgono le norme sopra esposte, ossia l'enUà della quota può variare da gruppo a gruppo; non però tra i soci del medesimo gruppo o mestiere. Art. IO e 19 (Rappresaglie). - Durante il periodo di tempo in cui i soci percepiscono sussidio di sciopero o di rappresaglia hanno da pagare le quote sett:manali. L'importo delle quote ha da venir trattenuto sul sussidio. Esonerati dal pagamento delle quote sono so'.tanto i soci che possono dimostrare di essere ammalati, d:soccupati, o arrestati a norma dell'art. I I. Art. 17, sussidio di sciopero e art: 25 sussidio di malattia. - L'entità di questi sussidi viene fissata in base alla qualità delle u'time 52 quote settimanali pagate. Quando un socio abbia pagato due qualità di quote tra le ultime 52, il sussidio viene fissato in base alla quaEtà, ossia c'.asse, di cui ha applicato maggior numero (sempre tra le ultime 52). Kel caso che un socio avesse pagato 26 quote per sorta, per la fissazione del ~ussidio ci si basa sulla più alta. Le marchette , Beitragsfrei • non possono in nessun caso venir computate come quote pagate neJ:a computazione delle 52 quote in parola. FACCIA OGNUNO IL SUO DOVERE! Malgrado le ripetute sollecitazioni loro rivolte mediante apposite circolari, i cassieri delle sotto'ndicate sezioni della vecchia Federazione muraria non ci hanno e_ncora mandato il rendiconto del II trimestre. Tale rendiconto ci occorre assolutamente e pertanto facciamo appello ai comitati delle rispettive sezioni e ai singoli soci affinchè richiamino i cassieri al sollecito adempimento del loro dovere. Chi tarda ancora a inviarci il rendiconto intralcia il lavoro amministrativo e quin di danneggia la Federazione. Se vi sono dei cassìeri che si trovano 1mbarazzati nella compilazione del rendiconto ci avvertano e noi manderemo sul luogo, a coadiuvarli, un nostro rappresentante. Occorre provvepere subito però, senz'altri indugi.· Ecco l'elenco delle se.z1oni ritardatarie: Baden, Bellinzona, Brugg, Chiasso, Dietikon, Frauenfe!d, Giubiasco, Horgen, Laufenburg, Lavorgo, Monthey, Riiti, Sciaffusa, Thalwil, Uster Wallisellen Wetzikon, Zofingcn, Zugo,' Zurzach, Zu~ rigo m., Zurigo piastrellai, Zweidlen. ESPULSIONE. Su proposta della sezione di Gossau (San Gallo) il Coirtitato Centrale, nera seduta del 24 agosto deliberò di espellere Ja·a Federazione il socio Conte Giacomo di Lamon (Belluno). ascritto alla sezione suddetta. ?viotivo: li Conte lavorava presso una ditta bo1coltata; l'assemblea seziona:e lo invitò a smettere impegnandosi a trovargli lavoro altron. mLglio retribuito che presso la <lilla da cui dipendeva: il Cont<' vi si rifiutò recisamente. Per l'assenza momentanea del nostro redattore, rimandiamo al prossimo numero la prima puntata della Storia critica sindacale e un articolo giuntoci in ritardo: Dittatura proletaria e dittatura anarchica . Nell'industriaedilizia A BIENNE. I sigll'Orì imprenditori si SOilo, fina!lmentc, dognati di 1rispoilidere. La 1isposta però è negativa, Non VP,l1ior.o ~umentare la paga e ignorano la Proposta degli operai di trattare. Che intendono iare? Provocare llll altro conflit;o? Se i:>r,c.,~;rioci trovano gusto il conflitto POtr.a.nno an-:he aver o; int:mto però ,i nostri compagni hanno chiesto l'intervento delb Ufitc:o di conciliazione. Essi voglic,n<JI di-' mostrare la loro bu.011a vo:ontà di sc<>!l- ::-,.1rare J>OSSibilmente un'altr.a lotta in camp.: aperto. Se questa si avrà dunque, le , espor.sabilità ,ricadranno tutte st.1gt'im,prea,.. d:iori. Intanto nessun mura~ore e nessun manlOv:.:c accetti lavoro per Bienne A RAPPERSWIL. L'agit.a2ione non ha subìto mubamenti rilevanti. Si attende che •l'Ufficio di co,1.:lli:n:"l()t1econvochi le partL ,A MEILEN. 1 cai,om«!;.i i di questo tl',stretto 11an:io ri~;>o~1, 01:a sc.zione muraria ,di aver •l.Um•>rtata la paga recentemente e di non potere qu·ndi accedere .ai'le domande rivoltele dalla 1r1cdcs·m1. Non sappiamo ancora rosa abbiano deciso gt'.i o,perai, riteni-amo però che insisteranno ,nd!e doma:nde fatte e sapranno escog1t'!Ie i mezzi necessari per i.nd:irre i adroni e migliori cons:gli. A St. MORITZ. La situazione è stazionaria; il Comitat<> ccatrale C:.el'.aFederaz:one muraria ,h.a scr:tto al'a organizzazione padronale deil'Enl.aù:,,a .;uperiore prc,ponendo~e un ,collo;pio per sabato 4 settembre. V'è da temere i,ero cne questi signori ,nvn accedano nem.:nellO a quest'Invito; essi so:i,o ab:tuati a iarc il be] tempo e la p.iogg;,a, sci queste montagne e noi: molleranno tanto facilmen!e. IJev'essere quindi compito dei lavoratori di coslrillgerven. _ Se qutlSt'olt::mo tentativo deU',organizzazicne L ;J<,r1!"J dovesse fa.11:re, b:sogner~ prenc'•!ri! pr ,·edimenti energici. Al.:'occorrer.za i havc,rat.ori edili qu: occupati ()ai lir1nt1(l per «l!i~ loca'àtà dove il J.avor,o -:v'.l n.ai~ a ed ,~ r 1ù ben rimllllorat-o. I --cmpai;i,1 cl; aJtri paesi vigilino accnè •.e• <uno ··eni;a q· .assìl. A DEGERSHEIM. lJ si1;11or capoma-stro Schregenberg~r Jà al ,;oncordato stipulato !o scorso. luglio ·Jna interpretazione del tutto arbitraria. Vuole e·.cludere dal salar;o medio ,dei manov-:ùi che prover.gono da altri mestieri. i primi reclami della nostra orga111zv.1tione r'.masero lettera morta.; ora però ~ii aLi;1amc, mandato un ultimatum al qu1le codesto signore dovrà rispondere coi iatti al primo giorno di p~ga. Se la rlspo~ta non sarà soddisfacente 1>noo!ameremo sent altro il boicottaggio contro di ,lui, '> più esattamente contro Ìa sua ditta In quest0 caso ci sarebbe di grande giovamento ,la c-:idartelà dei compagni delle altre lo.:~ lit.) ne:le quali lo Schregen.berg fa esetuire dej ,laivorl. FRA PIASTRELLAL Ebbero luogo, ClÌversi colloqui tra ·t :>adroni piastrellai e gli operai per ilsol~ere l.i vertenza pendente tra quest.i ultimi e ta ditta Jeuch, Huber e C. Com'è ,noto que- .st'u:tima aveva violato il qontratto ·di la. voro vigente facendo lavprare a. cotfuno del piastrellai venuti dal di !uri prov,ocando la proclamazione del boicottaggio da parte degli operai. Il bo·cottaggio applicato r1gorosame11,te ebbe efficacia e la diti.ai dc;vette piegare. ,E con essai dovettero piegare tutte le altre che pur osservandolo tentarono d'impugnare .La vaLidHà del contratto medes:m.o coi pretesto che non e;a stato G'J>provato dal Comitato centrale della Federazione dei ~mastri. I rea21fonar! dovettero ritirare i Joro tentacoli; i G(>mpagni piastrellai hanno vinto e vinceranno all.COra altre battaglie se saranno sempre uniti, compa,tti e r!.so.:uti come ora_ Sciope:ri e se:r:rate Laufelfingen: Lavoratori del gesso. Berna: :\f uratori, manovali e scalpellini. Lucerna: Capomastro Suter. Allschwil: Fornaciai. Gossau (San Gallo): Per i muratori e manova:i le ditte: Epper. Eisenring e Rursache. Rheineck: Capomastro Augustom. Fluen: :\Iuratori e manovali. Rorschach: Pittori. St. Moritz: .\,Iuratori e manovali. Vevey: Marmisti. Rapperswil: ::\[uratori e manovali. Laufen: (Canton Berna): Le cave del ,; gnor Ignazio Cueni e della J ura. Wattwil: Muratori e manovali MURATORI, MANOVALI! LA PIAZZA DI WATTWIL E' BOI. COTTATA. NESSUNO DI VOI ACCETTI LAVORO DA QUEI PADRONI. DATE LA VOSTRA SOLIDARIETA' AI COMPAGNI IN LOTTA. -VVinte:rthu:r SEZIONE '-'()CIP LISTA Dorn<,-nica, 12 settembre .P. v., alfe ore 2 pom., aiìa Cooperativa, !:! Se4ione Soc:ailista è convocata in 0sSémbl.ca pJenaria1 ;>e• gravi deliberazioru. Facclamo affida.memo ,ul puntuale intervento :1e· 1:0-mpa&,'Vli Il Segretario. C.ORRISPONDENZE Da Be•na Da Zu•ilfo PER LA SEZIONE SOCIALISTA ITALIANA Alcu11.1c.ompagni si eran messi di buon ~ ,rimo a lavorare per fa costituzione di un gruppo socialista del nostro Partito a Ber- ,w. Non è inutile rilevare, che in tutti. i cen.. tri più importanti de/la Svizzera, dove vi1•0110m:mcr.si averai ,taiiani 1111?Zionada tempo una ,nostra Sezione Social.sta. I compagni formo, con non lievi sacrifici finanziari un'intensa provaganda sindacale e socia!i;la, un co111i11uolavoro d'orga11izzazio11e, SENZA /MM!SCHIARSI NEGLI AFFARI POLITICI DELLA SVIZZERA. La profJllga11dadei 11ostri Principi e /'or:an:zzazfo. 11evrofessionale rle.'l'l'!rn1~;,to ita/ana ~ 1111a libertà che, ma/grado qua/che. draconiano at. tentato contro la sua esplicaz:one, è gene. ,-a/mente rispettata. · Tanto più stupefacente e specioso è per. ciò l'argomento, che moli.i ,operai ha11110op. posto all'iniziativa della cost.'luz:one del gru11po socia'ista a Berna, adducendo che a/testera non è « permesso • o è • pericoloso • far parte del Partito socialista itarano. E' un'esagerazione e iri molti casi una bugia. Senza dire che cosi parlando si prova di 110n possedere dei T1-ervisufficiente. mente Forti, resta il tatto ·che ben mille e più operai italiani sono inscritti a/ nostro partito in /svizzera e otto mila alle Organ:zzazio11i economiche. Qualche compagno più attivo• è stato invero espulso in seguito alla sua propaganda; ciò costitu:sce 1m atto di reazione del governo svizzero; ma 11011toglie che /lCSSllllO ,'la fll{li pcl!S,.FJ, ih oggi, ad e. svellere dal!a Svizzera tutti gl'inscrilti al nostro Part:to; inscrizione, del . resto, che non è necessario far sppere senz"alfro a quelli, che sori apvositamente pagati per difendere la santità dell'ordine borghese. sia pure elvetico. Tutto il lavoro del Partito S:'cialista Italiano in /svizzera gli è 1111/avaro di propaganda e di educaz:one socialista fra ['e. /emei1ta italiano, esclusivamente, lavoro che comporta, senza dubbio, dei sacrifici fina11ziari rrdi temvo. Ma per i lavoratori, che apparentemente insistono nelle /oro idee e fede socialiste, sono forse gran cosa questi ,sacrifici ? Essi sono e 11011pos. sono essere che il lieto contributo, che Og111socialista dù svo11ta11eament,eper la vittoria del nostro ideale. Se, dunque, gli operai a cui si è voluta accermare, sono realmente con noi. non haimo nessuna buona rag'one per rifiuta,_ si di costi/aire una Sezione Socialista a Bema, dove poi, gli stra11ieri godono di una relativa maggiore libertà, assicurata dal forte sviluppo del Parrto i11d·geno, co. me avvenne anche per i disertori, che, ap. vunto in Bema, non furono mai sottoposti a{{e dure cor1</iz:oni e forma!it rì a c1;i do~ vp/lero assoggp/tarsi negli al/ri Cantoni. Fra comvag,u d1 Berna è solo necessario che un gruppo conwatto di volonterosi si metta al /m·oro i11sfancabi!me11tes, e11w scoraggiarsi m primi rif:ufi ed ai primi ostacoli, e ui/ora, noi abbiamo fiduc:a, che an,he qui si riuscirà a rompere il ve/u fitto dell'indifferenza socialista nella mas. sa o;;era/9 italiana, (A.) ASSEMBLEA Domenica, 12 corr., alle ore 9 ant., nellB• Casa, de'. Popolo, si t.errà un'assemblea del Gruppo i.tailiano della 1-ocale Sezione de1!,a, Federazione svizzera dei lavoratori edili. ·fila, i mur.ator~ ma.uovali, p:ttori, ges. !ralori, scaJpefoti e marmisti di uigua iitaliana son-o pregati di interverùrvi. Da LucePna In questi uJt'Jni tempi abbiamo avuto molte v~site nel nostro uHic:o 'J)Cr il caso Paroli-ni Giuseppe, abitante in Baseislrasse, a Lucerna. Per sodd:sfare i comµagn.i e le compagne che ,si interessano, conrnnid1i.amo quanto segue: Come orgamizroto nell'arte edile egli fa_ ceva ,parte della Schweiz. Viscpse..Geselisrhaft. Subito do,po entrò nella nostra Federazione. L'agitaz:one ch'egli fece fra, l'elemento del suo paese ~o iece llOtiare subito dai suoi compagni che 1o nomina. rl1!lo a iar parte del Com'taro. Questa Primavera, nello sciopero della ditna Sch!oSser, egli diede non solo fa sus). s,o.!idarietà morale, ma, anche fin.anziarita e noi gliene s'.amo anche Oggi riconoscenti, L'agitazione ch'egli fece fra l'element'l italiano venne pure notata dalla, direzione, la quale vide nel Parolini un memico incorreggijJile del sistema capita'.isti~ ed ha cercato tutti i mezzi 'J)Cr sbarazzarsene al più ipres to. La nostra Federazione ha perso un bu{)ll elemento e ci dispiace che i suoi CcOTllPagnl anche di i.dee non, gli abbD:Jno addim0strato quella solidarietà \ch'egli meritava. Questo è do·oroso il c.<>m;batarl-o·ma chi si sacrifica per la cau~a comu11~ avrebbe diritto ad u111po' più di sotd.arietà. Questo per chi.arire Qe cose. Frilz Huber, presidenre. Da Bienne I DENIGRATORI DEVONO ESSERE ME$- Sl ALLA GOGNA. Riceviamo e pubblichiamo! Egregio Direttore del ztornale , L' A vvenJre del Lavoratore > ,ZurJg•. Per <lirilro di diles:a non dubito, che la S. V. mi clarà ancora ospitaWà nei suo pregiato giornale, '.l)Cr ribattere alle insL. nuaziuni e ·~i dubbi che la Lega gra'!l:itort di Zurtgp ha verso di me e ha pubblicato oel N. 35 dell'Avvenire. G;à nel N. 33 ho detto chiaramente quel~ I-o cht. :o sono e che non 11eg-o ad altri di pe,1sare com'e lor:0 p:.ace a mio riguardo e; non vog-:io più sciupare spazio predoso per beghe e dubbi che uno d~l-a Le- ~a ha verso ili me Dirò solo che la Cooperativa di Gurtneilen ct'st:tuita n<J 1898 è, ln seguito, ialll1.a, conte è pure failita Quella che ho c0- ',t:t'JitO nel 1901 a lragna; ma di Questa , pera che ho svolto un que11'epoca una Commiss:pne nominata -su mia- proposta, al Congresso di Locarno del 1902 e comwsla d1 Goti~ $emenzaito (tipografi) -e Za.. nini (meccanico), ha pronunciato un giudizio a tutto mio onore e che venne pub- • blicato in quell'epoca in due pagine dello Scalpellino. Per le quote npn pagai, perchè mi si voLt.:i scrivere ch'io aaidavo a ingrossare la file avversarie, mentre tutti sanno che devo sempre lavorare. Per il resto npri rispondo, e non: po'.emizzerò più su questo argomento, percht mi fanno cornp-ass:one co'.oro che in mal)- canza dt argomenti <leaigra11<1oon aci dll>bbl. Grazie. G. Frangi. FRA I PIASTREQ..AI Sembra che i capim:astri piastrellai di Zu. rigo vegliano provocare un conflitto cogli operai I signori credono probabilmente cho es~'ii. possano agire delle organizzazioni a loro esclusivo tai1ento, dopp che i muratori non• sono, quest:a volta, riusciti a mettere a ragione la Federazione padron.alle. I pia,. strellai, hanno domandato un aumento di ~ lar:o molto ragionevole oltre che necessari-o, dato l'aumento del costo de.Lia vi!!ll•, li quale nol'I!accenna ra. cessare. L'OTario di lavoro 111011 è per anco sod<li- !lfacentemente regolato. Benchè sia stato a<X:ord:ato 1;1n termino lungo, i cap:mastri p:astreOal non, h..nno trovato ancpra. tempo ,di rispondere. Le dJ,. vergenze sono sta.te intanto sottopp~te aJ giudizio dell'Uffic•o di Con6llaz:ooe' per fai. ci itare :n'intesa. Ma se i s-lgnorl cai.,im,:istrl insisteran:no caparbiàmente nc:ia doro l.n. tr.a.ns'genza, apprenderanno a proprie spese che gU operai non dormO!l:> affatto. LA PIAZZA DI ZURIGO PER I PIASTRELLA] E' MESSA AL BOICOTTAGGIO. NESSUN COMPAGNO SI PRESTI AL GIUOCO DEl PADRONI. 'l SindacaJo. FRA GLI SCALPELLINI La lotta <lei g.ranitori è terminata. EMa s1 w,otrasse at aue setiirna.nE> m ;più di que'.la dei col:.eghi scalpell:ni di pietra arenaria per cau~a di un socie, che è venuto meno ai· suoi doveri ,:ii operaio orgamzzat4). Essi non ebbero però 1;a, crudeltà di getta.. re iJ padre di famiglia sul !~trico, sebbene i'individuo lo avesse ben mer:.t~to, e accor.,<lisceserp di cancellare l'espulsione dal. la Sezjone (ma non frequenti le as~emblee) ed a ribrnare a:I lavoro con C!:si do{)() a,. vergli fatto accettare e soot1oscrivere b seguente tl!ci1,arazione: • Il sottoscritto Monetti Olindo dichiara alla Le;:a sw/pe!Jilli in granito di Zurigo: I. Di rtlirare 1l contratto fatto coz Neugel,r1uer il l'.J agosto 1920 e occorrendo fa. re un nuoro cvntratto s'impegna di farli, approvare prur,c; dal/a Le;:ù ,;caif)ellifll /11 granito. ?.. R~cO'lo:;;u d'aver agito m contrasto cot dcltbcrr.l! deltà Sezi<me accettanao re. ctd1vamcme <it /urorare /Jer n11 wresa e/te lw senato fuori lui e i suoi compag11i pri. nw che la serrata fosse lolla e il movimen. to salariale terminato 3. S'impegna ne/ ca~o che glt operai della medes:ma ditta dovessero cessare il tavoro Per_quals,as, motivo, di essere solidale c<>n essi e cessare con /oro il lavoro. 4: lrt case, di mancata fede ai suesposti a,:t1co11si obbliga di pagare alla Federa. zione ed1!e svizzera, sede di Zurigo, 1a somma d1 fr. 3UO (trecemo franchi). 5. Questa dichiarazione è valevole fino aJ, 2: agosto 1925. fil fede Monetti Olindo. Zungo, 2ti agosto 1920 •. . ~ep~ero così strappare al J¼l.'Clronela soddrsiazIOl!l.em,ora!e ed econom;ca, ottenendo da _esoo la modii:.cazione del contratto di asst~1e_ da.l Moretti fiirmato e migliori c?ndiz1,cni lllOIqontr.a.1to di il.avoro. Si ricord;1.o u~tanto i su_oi sostenitori, siano essi padrom od OJ)era1, ohe di fr,onte alfa ferm~ v?lontà degli operai organizzati e e0SOC:1ti, ~u~•. WlfgqJIIOile 'Persecuz\oni ~ le !Jtl_P.<XS 1zm111 per farli indietreggiare dal loro tronte di battagflia. E~ ora avanti, o compagni, ,unm e cpn. oor~1 onde ;ottaire e vincere le future bait. taglie per l emancipaz'pn.e prQletar.a_ . P. S. - Si avvisano i grani/ori Che ve. n~ssero a Zurigo in cerca di lavoro, Prima dr accettarlo di accordarsi caila Lega. Da WlntePthu. l REDUCI La SelJione Sociailism. si riuruya domenica per discutere delle dicerie che Lai borghesia nOs'rana fa spargere ad arte da degli incosc:enti ubbriaconi, che poi invitati non ha.i1np il coraggio di venire a confermare il loro asserto. Uno di questi se~ l?llrati risponde al nome di Orlando (det.. to Trepiedi)_ Noi 10 sappiamo a che cosa mir.ano le calunuie invenoate di sana pia!!la dai padroni o compagn;'.a brutta. Vorrebbero arrivare a 1lividere il pro:etariato ma non vi riescono <XY.,ì fac:lmen,te; spendono tropp0 mate 1 -:iuattrini servendosi di es.seri come il sun1tomlnato e le bugie hanno le ~ambe corte.. di W:rn.erth_lN'e din1omi, aderen,ti a:tlra. Le-. ga ~rotetana, e quelli che volessero inserì~ versi, sono can,v,ocati in assemblea ?lénaria l)e'I" -~menica, 5 settembre, a,J;e ore 2,30 'POmend1ane, at Ri~orante Cooti>er li• . Il corrispo11dente: A. ·\". Winterthtrr. a ~o. IIJ , Nessuno ~'11.chi. altnmenri provvecf!:nwti S.tra1mo presi contro g,J.i assenti sti-ficatt. non, glu11 Seyrotaz;o: ltl{iani.

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