L'Avvenire del Lavoratore - anno XXIII - n. 34 - 21 agosto 1920

L'AVVENlRE DEL LAv'ORATORE ='.;:.:.:::=-=----========-====--~---c.---· -- ~ - ·--·-· f'ENDENZE NEL PARTITO Lamanhiad'olio ... Chi o!;,l!r , uernamente il iran fcr Crisi tl'i!Rimo o difetto di forza? d1v'si•mi, a cui (;::!"aruiito 11 oomp,to .di. e- 'IJ)(!gn.Me les Tuit.eries, si sarebbero raccolte ciascuna at..oroo ad una bandiera roSs{ Il colpo sarebbe st_atÒ per l'ind.omap'.i. L<; battdicre i u rono prepan-ate nella notte s,r~: esse POrtarvano li 9c:.S,"tlcnte1scrirumc: Resistenza a/l'oppressi.Ont; legge marziale contro /a ri{Je/iione al potere esecutivo. I promotoTi rh detterp d'aJ>])Unt:aL.. mento, nella p'"1.zza dclla Basti.g'Jia, dove ave, a luozo 1111 banchetto ciYioo. Ma il moro eii<..ttivame:111e,non ebbe luogo eh~ alcuni gp.orni doP(.), e rii.usci! La corte e Ja monarchia furono rovesciaite. mento che agita da qualche tempo le dassi operaie della Boemia, della :\-fora- ...ia, della Slovacrhia e sia a cognizione di mo'ti casi sit1ton1atic;, av\·cnuti nella giornnissima l'epuLulica L che ~<1ranno riferiti più avanti, 110:i può negare chl! la l.teco-Slovacchia si trov· alla • gilia d1 una decisione nella .otta di cia!.se e che 1 IJol c<visino, ~pinto dalk \"iltori e militari del a R,,s,ia, sia giunto purtroppo r;uas' allt: sue porte. Il capo delle agita- "ioni e quel .\[una, noto ancor:i. dai tempi dcli .\ustria. ?mprigio11a10 e conda11nalo piu volte per azioni sovversive e con1 ro il qnale mesi addietro era !,lato in ,cu1ato un grand ... proccs!.o. thl sul piu bello fu 111terrotto da una magnanima, ma poco rei ice. amn ·stia accordata dal Presidente ::\1asaryk. Que.,to 11:una, che non merita lo scalpore che St fa àttorno :il suo nome, nè riconoscente, nè rin~a- \"llo dell:t graz a nce\'uta inebbriato dalla o-Joriola di uno sciopero dr sei ore, fatto ~1 tult<" lt fabbriche deEa :\Iora\·ia per ,. mpatia alla sua per-ona, mina oggi pazzamente le fondamenta della sua patria, finalmente libera e indipendente. ~Prepariamo l'insurrezione _0 staito <l'.a.1ti.J1h>del Ba.lde!>1 ~ dd Ti- • aòo::.chi si ri\·ela cornplctamcn1c: ~- 1 m.!l'-- simali!iti italiani io sero riusciti a pro, <x:,•- re cd a fa,r•~ l'im.urruione. l'uno <.: l"aL:ro sarebbeN i.tai:i travolti 11cl ,·ortic-: ri.voh12,i-onario. Non essondo cosi, qoel pa,-,v 1 1in-anzi, ch'essi iecero ,,otto la prc:;sion..: e lo spiritv degli avveiti.menti :1tlc.roo.!o p. e. se11Z,1nserve 01la Terza lm~rn.:l.l_,.o..~- le e tacen.do le foTmulc pu.ramentc r'formistlche - l'à:n oggi ritirato, poi::hè lo .iv~van fatto credendo i/'ll. ·kmdo anch'essi alla possibilità o all'eventualità d• u11'immerua.ta in!>urrezionc. 34 milioni d'ab1tan:t1. Militanne.nre, potr~ b'e11sere m.iua.coiata solo da!J8 Francia TOOZ011tari-a.Ma aol escludiamo 11el mcido più .l&:,Olut.o.,che IJ. Friact<.ia J)OSSa mobilizzare panie del suo esercito per in,vaderc l'ltalia e sehiacc,arc l:.t rivolur..icne. Lo d.im,()strere. 1110 in un pro-.s:1110artico'o, se la ,;ola enun1..fazione JIC111 i;c at~•blSSe tu1tai La verità. DopoTiraboschi, Bardesi ... Nella triste giornata in cui il giornale <lei P. S. veniva brutalmente assaltato da una banda di manigoldi formanti la ,. compagnia del randt:llo. agJ;· ordini della plutocrazia finanziaria speranzo~a grassali. cd ignorata da un Go\·erno che ha fatto conft:ssio11l! po<,tuma della propria incapac,ta. per difendersi del ·accu sa di compl"cità. Già da du<; an.ni la nivoluaone rupub!::d,-. caru si i.viluP1>a.va, al:orchè. dopo la cadu- Come dicevame. Quello di Baldes e Tirali<'!:,clti è 1111t,stai,o d'animo J>erfottamen- di gio, arsi dc'la debol<-zza morale d egli to ~tialc a qu1.>ìlodi cciloro che dal socia- organi prq,o~t · alla tutda dei cittadini, lismo pa.l,<r..ilo in questi ~li ra1>i~ne11tc senza l!CCl·zionv. (H:r eccitarl' le iolle a aJ,l'an.archismo. Contro questo staw d'aniLe parok cn<.. 1HJ11 ti sono moneta fuo1 i -.1 t,aduc<Jllu in fat corso la cui spendicli ~ob;.;spicrre, la bor;:he.,,ia pseudo repubblicana, riprendeva il POlere, il motto « Hos•t0 p.tssava nel lin,{aaggi,c pol:tico. Esso significo indistiJulme1t:e Giacobinismo, partigiano d<,1 terrore, p:1Jrti.giarno di un supplemento d, rivoluZio•~- La bandi011!1 rpssa diventa allora H simt;,c,J..>d;Jr-e rivolle P-OPOLari. la è proibita da una ll!g-g-emorale suol!- riorc di gran lunga a tulle le ieggi scritlanciarsi contro gli spalti governath·i rno no,;1 si può reamre che in 1111asol"11maniera: 1 ma:.simalisti d'Italia devono prC- ne la "peranza <1: avvrle incoscenti comte. Ci -.emhra dunqul' g1unl<1 1l mr,::1,:11•0 delle posizioni nette cll'lla cl1iarific:1. ✓.ione cli •11etocli e di ìclcl!. Ma noi, che non iai;;,emrno n~ liii p .. ,- so Lunanzì, e dagli esperimenti della Ii~l.'- luzione nissa. Sòlo chiarificammo e definimmo meglio il 11os1ro metodo o.. Jbbi.amo per ciò stesso a far ogs:-i ness1111 Pa!90 indietro o ch'è lo stesso 11retniticar~ tiri . . /Jarare $:riamenk. reailmcnte la insurrezio, plici nd ~ah·atagiio della modesta pane ne rivoltizion1rJa. parlando m~no e facendo dei ~opraproli1t1 di guerra minacciati da di pii1. Gli articoli ciel \. hdon!?I'>- se sono G.olit t 1: proprio in q,url , pezzo di carta intesi dalla magl(ioranza dei co111paImi - che 1.. una ha11clicra " che noi racco- ~-01:0 del?'li ind;c1 1'11onirer tu mi~liorc pros- slil!1nmo sceghcntlo 0 ira 1..poche copie nsim-0 avve11ire. SOClALI, TA. 111astl: ciondoloni ~ulla macchina ferita I. P. S. vvrlrà lm !>C'11ei cam1,o 1mlit1co -.u~,ista110 ancora qnei mot;\ · pt·- cu• iacilml'nl, era annuncia:a pro-.--:11 la palingenesi ri,·oluzionaria che dovt:,·a portarci ali;, dittatura del proletariato. Dopo la o:i.<luta d<..-IJ'imr.;.:rv.es.'d i: ~tota nalb~iat,1 nella Giron<la, ne, .. 1~•· iihl!rJ.l· Jd !Si . L qu:..ndo, in :{iugnJ h.ì2, •.: o,icrai rcpuòlxi<:an: ·.;li allievi {!~ Pou,.,,._.;rico. i l'iitl'IiaU J>OJtici itali-ani, Po'acchi e spagnuoli s'apprestava.no co,i.tro la mon·•rcil~J di Luigi Filippo, al coJpo di ioTza Ube:ratore, le pieghe de'.la bai](llera oossa sventoLaiv:iIlf) garrule dalla iolla con Ja :.estu.ente divisa: « Libertà o mOTte ». Per spiegare l'affrettato n"tomo alt..; fo,-_ tade id,e,U'ortotdossia r.iforn1ista. B-a1 <ie!~ Tir.aibosolti mU-OVOlhluna crltioai a1I metodo m~ta su wia base completamffilte ta.191, an quanto confondono &11i err<>ri oc. ca.siouali - realmente c.ompiuti - da.i masshnalist~ ool metodo massimalista, alla di cui perfetta ed integrale applioa,z\<)ne dovrà forse amvairsi. alPPWltO attraverso gli errori rilevati. Perctò :ndi ,n-011 esitiamo a. àire che il Tirabooohi à perfettJa,mente irait"ione quando denuncia l'erroTc tatti® d1 far credere che « .le borghesie sta111nom-0llrand.o che si tratta dell''ultima spinta. moo.- tre l; borghesie statUJO dimostnando d.i avere anqora tanta, forza da resistere JX:rfino alle consegueru,.e dèila i:ruerra da cs- 'llC voluta». E siaano d'accordo col Baildesi l! non J)O:remmo non esseri.o dal pu.nlo di vista. massrmalista - quaindo r.ileva la stridente oontradizione ~ra il verbadismo rivoluzi0na.rio nelle pnzze e Je numerose a~n.,i,on. per le scale mi:nisteriali; quando oofenna che lo sciopero di oare:goria non si vince cotlo sciopero generale (seconda i casi), ed aru>r0\ia1100 -a.11ehela sua aiffermai,icme che , non \i sono astitazioni eco1v:,,miche c!i c:1rattere 111as!j)naJista •· Mai questi errori non rigua.rdan.i> oiiai .. to il metitdo massimalista: rig,uardann La s11,t oatU~,a comprensione. la sua erl'\aJ:ai applicazione. determinata da una mem:ùit~ ohe rimane riformistica. Sicchè qu,mdo il Balde~ crede che 11011 vi è. un .meLodo si.l:- daoaje massimalista, v che esso ll'l.on s.a ll11 bluff poichè a bh1H l'àn rootto alcuni massimalistcggianti • .noi crediamo ch'egli è in errore compJetamenre. 11 metodo minimalista del Ba.kiesi è quello che 5li compendia nel me del sindaca.lv « il baluardo di difesa, degli interessi immediati e la scuola di pr-eparaz.ion<e per la presa gra. duale di posses~ dei mezzi di produwne e di scambio». Contro QUesto metodo, noi oPWJli'arno il nostro. che tende a fare del sindacato un organo dd Partito socialsta per la con.q.uista 11~,ari-amente insurrezicmal:! d~ potere .potiti<:<>, disciplinanc\o, riducendo, subordinalndo le !vtte mi1timaJLc;te. per ~i immediati miglioramenti, a quesW scol\(r princip0.!le .supremo. ~~o àn_ ~mprcso anche in Germania 1 JJIU aton .>rg-anizzad.ori aciel"enti al Partito indipende_nte: per cui la k>nnula, ohe va e,,Jattandosi. e appunto qu~.Da che tulto deve su.bordina:nfi 11oYo sqopo doll'ismnediata c.:mquista del potere - immedia.1J31, volendosi intendere. nel tempo in cui permame l'attuale crisi 000noouoa e la 'bor.ghesia non sarà riuscita a risolver~. chè. quando iosse ~'ISata qm:- sta ~ -<l'a.cllti di6agi, de probabilità -<lei,. l'insurretione rivoluz.ionaria diminmran™> certamente. Per parre J.10St.rat, quind•, sia alla Corrlederazione generale del )avoro quanto al Pnrtito. il pr.oblelna va posto in questi toTmini: E' po,sibile. netrattuale situ.az·onc socia~e italitana. inlralprendere la pr.epararone miliJare di u.1\'aZiione msurrezio11,1le, nel senso di attrarre nell'orbita nostra parLe dell.l"cserqto, di en-marc 1011ganicamente pa<rte del proletariato, di i~re - ?:- struggendole - Je forze avversane. _e qUJll1~ di - data J'a11ormalità def.Ja situazione economica, il disa,gro delle mas~ i0peraie. 11. VJJJ)()ssibilità del governo a sanare di 1111a \Olta tulle le piaghe a1>erte daJ}ai '.:(lU(:.rra1 µroolemi iinanzi:uri, hitdustriali. a~nari e 1~- litici - è possibile in una co:ng11111tura IJvnrovo!c, che metta. in azione rutti gl'inlercssi e le pas:,iolli dellç classi., fare J,a in- -.11rrez1one rivoluzi-onaria in lòa!:a? A QUC: st.t questioitc. nè Tiraboschi nè Bal<i...:.'-1 pcssono Tispondere coi fa.fii aua mano 01eg-ati,·ame11r;;. poichè nè ru.no 11è l'altro_ ànno 1na,i inte.."<>,pensato o tanto meno iatto m1lla neL!.aJdirettiva della pr~azione ar111:n:i. Ed è , era mente cosi poichè il Tiraboschi - te11ta11do di e.ttaccare il punto più importante del mero&, massimalista ncit"a che « la dimostrazione sia stata mai offorta. che lia violenza è l"unica arma che ci r•mane per 1',a,bbattimc1uo del reg-ime bOrghese ,._ E' un tentativo che \.t contro la st..ria Tecentc. La quale lw - sicuro già <limostna>to cht:, tanto in Cermania u11:tr,to in Ru.s11ia Jue POJ>Olie due ~itué rioni sociali difiercntissim<: per ahatterc la 1>ii1potente mon.arcltla e per ,paz-_ {xllf1. la piiI numcr, sa horg-hesia feudale sI ,, ricorso ai/a... i11surrezio111'ar,nata - a/- la vio/e11za. M.. il I 1ra1Jo,1.Ju •3i\\"g"Ì1Ul$("c in .-,:, subordinata che J:'\.'T fare In rivo!u1,ii:ne massima.lista in Italia, devo11 farla anche in Francia. in ln~h-lterra e attr<>ve. PWchl .in. caso contrari.o. hlirommo come iu un;iteroa. OHrc che a.d. essere anti torica la suP1)()sizjo11e che la rivOlllZionc ,p,o<rc..1 far<;i contemporanemnente i11 tuittio .i!J ino11-: do 'I Tirnboschi cade n~ll'i:."1csso errore d1 vaiut~one, ch'el?'li imputa ai massimalist:. L'Italia rrcm è l'Urnrneria. L'l(la!lw OOllta dai briganti, per doloroso ricordo, il comUndeputato cheparlachiaro r;.~sl'mlo mancato lo !>volgimento de: programma massimalista, era naturnle q11iudi cht• si cad<.-ssc nel vecchio sistemJ Si t" dimenticato che viviamo rn un pc riodo rivoluzionario per cui giornalmentt b•sog-na picconare a destra ed a sinistr4; sv:ilutare il Parlamento borghese; negare al P,,rlamcnlo il diritto di 11:giferare p<>r il popolo. Si è dimenticato che J'on. Giolitti. nell'assumere il potere, ha espres ~o iutto il suo programma in qucit0 po:;tulalo: ridan· autorità al Parlamento, eh-e è 1,org-he~c. esp.ressione della eia.~,. borghcs(•. :,ncòra di sah-ena de:le attuali is1ituzioni ! pagno ,\n. \lessandro Tirabosch. 111 dirizzava al;a Oirezionl! dd partito una cora~gio-;a lctll!ra colla quale chit.:deva s-.: - per le mutate condizioni aml,: tali e di spirito delle masse - avesse i'. coraggio di « rettificare il tiro e sopratt ulto di essere sinceri con noi stessi pr.- ·11a che cogli altri: poi senza blandizie. Sl!nZa miìngimcnli. usando della nece~- sari?. durezza ... ». J1 partito d rà se la crisi di regime che ,,1d:sn1tibilmcnte va snodandosi dal rag gruppamento formatosi durante la guerr{\ .-- · ç nel :;iuo pnnto culminante da far presupporre un prossimo cozzo violento, oppure se occorre ancora un lungo periodo di preparazione spirituale e di org-anizzazionc che iogori il capitalismo imperialista: crisi di regime che noi non neghiamo. che anzi affermiamo, ma che. p~oprio per quc~to, non vogliamo lasciar trascorrere imbozzolandoci in inutili affcrma.:ioni teoriche. mentrl' nel campo -.in<lacale ~ol:d<.. battaglie e sicure Yillo• rie. per quanto minima:iste - possono esser<· 0Lt1•1Jt1te a beneficio dt·i l;n·oratori tutti. I Per quel ~iomo il popo',o no·~ .:bbe che la morl<.:. M"' ®Po •~ b,1-'1diera ros!>a JJOll cesrsò mai di guida.re fo folle umane ver-,o la marcia a.lla propTia redenzi.o!tc. Egli f coadiu,·ato dai compagni Knofiq:k. Konic ·k m;i sopratutto dal depurà"t~ Smeral •·educe appunto adesso dalla Russia, il quale nel giornale « Pravo LiJu • ( che rno: dire il « diritto del popo- :o.,. e sa.ebbe l"« Avanti! di questi pae- Chatrleville, Agosto 1920. C1 sembrerebbe di mancare ad un pre• <.1so dovere se noi - anche in vista del [11'•.>:.simo congresso confederale - non invitassimo , nostri compagni. organizzatori cd organizzati, a domandarsi se nr,n ~.a 11 c:tso d1 prendere in esame la situazione creatasi in questi ultimi tempi. l! accorciare il tiro anche nel campo s'ndacale. il noMro invito 11011 può riuscir,;. nuo- :\lolu affermano che og-g, la politica ; anch<.: t:conoma, rovesciando, noi diciamo che nella economia e tutta la politiE noi abbiamo un po' urlato tn prircipw: poi abbiamo permesso che il Parlamento cominciasse a discutere leggi, !:> cui efficacia è stata messa in dubbio pl'r• ~ino dall'on. :\[odigliani. Ci siamo adattati a.le rliscussioni tempe1ate e quindt noi. sabotatori eh-! Parlame1110 bor~hes<·, :,bbtamo accettate le due sedute quotidi:.tnt· ,•<I il huon Rnrbcri!- è arrivato J'l'rsino a proporne tre 1 ,·o acl alcuno. ca. :\la la rivo·uzionc economica non è T,'on. (,iolitti, da partv sua, ha ra)!- g-,111110lo scopo che era quello di portare la ca ma nelle acque di Montecitorio. 11 ,1uo1iclia11r. eccidio eccita per un momenlo i"animo nostro: ma poscia I iprendia1110 cordialmentt· le nostre discussioni. Troppc critichl! et sono Vl!nutc - cla cosi rel:!ti\"a111e11te facile comv quella po - alcune parti e pubblicamente fatte - e litica (chi ci precedette nelle lotte di molti incitamenli a perseverare - pur- partilo non ,·o.le mai accettare la prcgiutroppo quasi sempre tenute poco corag- dizialc repubbEcana vroprio per questo) giosamentc < in famig.ia, - perchè le ed i sindacati aiutano il partito polit;co nostre parole riescano una novità. M 'l al appunto con una lenta lotta di preparapunto in cui sono le cose. la discussione zione non ,olo 5pirituall!, ma materiale, JJUÒ riuscire efficace per tutti. Ognuno penetrando in tutti i campi de:l'aLtività de\'<: prendersi la propria responsabilità, canitalistica ad opporre la volontà riforcome se la prende chi -scrivt. queste ri- matricl'. e per questo ri\·olnzionaria. d,,1 glie. lavoro alle resistenze de 1 capitale. Si è \Olulo da molti organizzatori \fa per far queste i programmi « mas• trapiantarl! .o spirito tendenziale dal par- simalisti » non valgono. La impostazio- ~~·mhra incredibile. ma è vero: non I ilo politico alle orgauizzazioni; si è vo- ne esn!("erata di conquiste oµeraie; la lotsiamo in ~rado di compiere un g<>sto luto annum:iare un nuovo indirizzo per ta portata ai suoi estremi per le difficoltà .-eramente degno del Partito chi- rap, , sindacati; il bisogno assoluto, infine, di che si incontrano; ì'allargamcnto di scioprescntiamo. essere « massim~listi, anche nelle con• peri per una modesta vittoria e per un Di questo stato di cose i primi a go- tese di c:asse di carattere contingente. ancor più modesto concordato strappalo. tlrrnc s,>no i riformisti: i q,1ali. in seno I non pochi C$perimenti hanno dimo- magari, dopo l' imervenlo dcll'autol"ità al Gruppo. amano non fare: mai discus- strato che il metodo annunziato non è min:steriall!. non hannò di massimalista ~ioni di tendenza.... per fai prevalere clil! un bluff, una etichetta, una parola, che le parole troppo ~rosse pronunciak furbescamente :a loro tendenza. Ho visto Llll nasLrino più rosso. una insegna nei comizi, che lasciano solo. dietro di :n c•uesti "iorni uno dei più furbi e più non un metodo. ~è. più un senso di rammarico che una dUt~revoli,., compagni riformisti, sorride- Non vi sono agitazioni cconomich _ li convinzione socialista. re di compiacimento dopo di aver udito caratlere •massimalista,. Le nostre organizzazioni devono coni discorsi di certi massimalisti, fatti in Gli aumenti di salario. le diminuzion: solidars:. devono far pl'nctrare nell'animo •>Cc::tsione della discussioni· sui progetti di orario. Il! correzioni di regolamenti (e dei propri associati - parliamÒ di quei di !cgge di carattere finanziario. Quel sor magari l'annullamento dei regolamenti tanti ultimamente ,·enuti - uno spirito 1iso diceva tante cose: sopratutto que- come domandano i sinda.calisti: anzi ,·eramcnte socialista e di sacrificio. tutsta: che il massimalismo va a rotoìi e questa richiesta più delle altre) hanno tora as•cnk. che non sia solo simpat;a :,fuma per opera degli stessi mass1malist1. squisito sapore minimalista _ stavo per per la ,·iolenza: devono, insomma. essere Ed aveva ragione. Ormai nel gruppo scriYerl!, senza inorridire. di carattere ri- i' baluardo di difesa deg-li interes._· im- non si tiene 1>iù calcolo della mozione di formista. mediati ,. fa scuola di preparazione per Ho'ogna. Si è andata creando d'altra parDi massimalista non abbiamo <1vuto la presa g-radualc dt possesso dl'i mezzi le, una !>pccic di oligarchia. alla quale bi- che la propaganda nei comizi e nelle riu- di produzione e cli scambio. t:ogna sottomettersi, pena la qualifica di nioni. ne:le qu.di si è fatto uso abbon· Così corretto, il tiro <:,a,rft più preciso i•1disciplirtati. Alle voile, in mancan 7.;i dante di parole troppo grosse per uno e più efficace. di una indicazione da part<: del Diretto- sforzo troppo p:ecolo; nelle quali si e· rio, il quale. perchè compoS t o delle due saltava la e pre,a di possesso» della fahGD\O BA LDESI. correati, 11011può d;,re un i nd irizzo pre- brica. che dura,·a - tutt'al più ~- \"Cll· à,o alia azione del Gruppo. vediamo 1 tiquatlro ore. e che finiva con un con- ' 0111pagni «influenti•• i «tecnici», i « v.:c. cordato in cui il padrone firmava come chi » che pretendono dai « giovani » cicc' tale e la organizzazione come rappresenobbedienza. tank ancora di salariati. e fra la neces0 1 se s·ao10 a11cora in Lemno. è · I r )ene, · 1 r sità degli atti inutilmente compiuti, o nl!cessario porre un rimedio. La Dire- sforzo poderoso che non permetteva di zione del Partito - che ha l'alta rE'- continuare a lungo una lotta divenuta :,,ponsabilitù di tutto il movimento no• sfibrante. e il ripetersi troppo spesso dl'l- ~tro - deve intervenire. Non è :immissi- :a ginnasi ica dello sciopero. il proletariabile che continui così. • to ha finito r,1:r compier<' delle ,·ere faIl proietariato ci ha mandato alla Ca-~ tichc mass:malistichc con dei risultati mera per demolire la casa borghese. non . 1~sai minimali<;li. specie in questi ultimi per rafforzarl.t. Dobbiamo essere coercn- trmpi. 1· con noi stl!S~i e non t rd dirc chi. con Se nel camµo politico del nostro parlitanto cntu$iasmo. r., ha mandato a qu('J ro c'è già qualcuno che coraggiosamente posto. di,·c ( e molti che ,;entono. ma poco coLaBandiera Rossa S011 g:là paissati cenlmreut'anni dal giorno che iece la 11ua prima ,appar'z:one 11.ella strada, ed è staia ina.lb<::ra:a d.lJla borghesia censuaiia e nl<Yn)archiv::. CO'ltrO il popolo repubblicano. cd esS".11 ~ :,lata il ves:,i!- lo della legge m-a!rzia!!!~- dei rrum massa- ~ri PoPotarj_ .:..uno cono,:~mti I fat.i ,to,1<.., sa11gu•- nar:.i. cuJ La siiOria ha da .o U nQire di: F11cila.1c del OdJllPO d' Marte; si ratr.m::.ntano ancona. la ma11iiesw;1.011e dei pe,i.ùonari repubblicani. le incimatioul. le SJlve della t·uppa e la spianatta de· i.,am, di Marte, t.<ipCNa di cad!m·eri. Ec-:J oorr.i ,a borghe- , ·a prt::s\)nlò '.a haudicra roi., t, alla fnlla 111 rivolta. ( TrO<iuzio11edal francese d-1A. {.;I/elfi). Un po' di luce La preparazione insurrezionale. Il valore rivol11zio1iario dell'i11surrezio11.:, che TJert.uughi an11i i socialis1i negarono od ammisero con troppe riserve, 11011putJ più essere P0SIO in dti(J(Jio da alCU/l CO/TUUlisla. L'im,urrezione non è la rivoluzione, nw cm allo rivoluzionario di primissima importan. za. Se11zaquesto riconoscimento cessere(J(Je di aver significato ri1111missiOneprogramma. lica della fatale mcessiuì delta • violenza» nella lotta rivoluziOJUJria. La violi nza 110nè da i1/Je11derstcome strappo bru:Jate. come esplosione cronica; ma come mtmifestazione di forza discivlinata e direi/a ad 1111 preciso intento. Per questo affermiamo la necessiià della preparazione tecnica detw insurre,ione, come JJregiudiziale alta preparazione generate militare rivo/uzio1wria. Per questo lo concludevo il mio recente articolo su ~ Gli i11seg11amemidi Ancona» affer!J!<mdo che « la q11esIione dell'armameuto del pro. letarialo è oggi importamissinw cd estre• mumeute urgente. Armamento del proletariato significa 11011solo amwmento individuale degli operai, ma organizzazione generale militare degli overOi comunisti, significa f}rcparazione tecnica dell'insurrezione ». Tornando a/l'argomento e om1ortcuw chia.. rire meglio il concetto 11ostro deU'i11surrezionc. La 1ivofta è generalmente> l'esvtosio. ne spontanea del malco-meItfo po'po/Are, spesso essa assume forme violentissime, ma i) (.:.,be il fegato di descrivere le condizioni dc:Ja Russia bolscevica come ideali. l prodn·mi ,lel:a tempesta sono molti e mina.:c:o,i. \ 'I'irnova in :\-Ior,n·ia gli operai occuparono tempo fa colla v;oknza tutti gli ('d;fici pubblici. In molti centri indu~triali si sono costituiti dei con- <i;:(i comunisti degli operai. che hanno ns,unto YCr$o i fabbricanti ed I proprietari un contegno terroristico. A Sm;c:,o\" presrn Praga un cr>ntadino ,n·e,·a colto un ladro in flagr~- I e ~ul suo podere e lo co;,s!"gnò al municipio. TI consiglio dcgf; cpl'r:ii non so o liberò .: ladro, ma b:i~tonj il contadino e lo condannò a pagare una grossa multa. Il sindaco socialista Vanek della ciuà d. Rruna. capitale della !\fora via. pt-r co· r,1are le cas~e del municipio che sono vuotl! mobilizza r_.i operai delle fabbrichi: eh<: in quella città eminentemente industriate ascendono a diccine di migliaia e impone alle Banche dei prestiti forzosi. Gravi disordini comunisti accompagnati da ammutinamenti di truppa sono avvenuti ncl'a Slovacchia, ma la stampa ha. cercato di velarli. Da qualche tempo poi gli operai czeco-slovacchi, imitando anche in questo l'esempio germanico. si sono dati ad organizzare delle co'ossali e numerosissime escursioni e marcic, in cui ,otto il pretesto sportivo si fanno delle esercitazioni militari con usu delle armi. Tutti. popolazione cittadina, contadini, governo. ne sono impressionat:, ma non riescono più a porre un freno a questa china pcrico·osa. Borghesi e governo patroppo svesso, quasi sempre, si esiingue in ~a no. breve momento, senza lasciar traccie dura- (Da « L'Idea Nazionale»). ture. La sua i111porra11zaè piti di si11tomo che di azione. Evpure IP energie che essa rich.•ede non deb(Jo110perdersi cosi. Debl>ono essere utilizzate positi1·a,n<.>1ue.L'i11surre. zione deve essere preparata verchè, quando scopJJi, tuua la sua efficienza io diretta. alla distrnzlo11e dello stato l>orghese ed all'ln taurnzione della dùt,1t11raproletaria. Oui d diffrre11ziam.o dagli anarchici. Sorrwlicio. ha risTJasto i11 Umallftà. Nova al mio articolo sui fatti di Ancona. Ha risposto, prwderuto lo sImmu da un rilievo sull'atteggiamento di alcu11i a,wrchici d1ira11Ie l'i11s1.y-rezione w1coI1eiw"'7:J soagioT1a11do i suoi comoagni ver la mancata vreparazto. re questo punto, elce varve a me, scrove11<10, la mancanza di intesa fra i ril'Ol11zionari. 10 non ho accusato esplicit.ameme gli anarchi. <-1 anconeta11i di 1!011essersi preparati: ho accu,ato llltti i rivol11zwnari di aver fatto nulla o tr0P/JO poco ill tal Sl'TIS0. ùnplicio non dovrebbe rimproverarmi alcun seIftrrismo, nè al(endersi che io gli risponda colla • ritorsi011e imbecille~- Se egli avesse letto hene il mio articolo avrebbe dOl'uto rilevo. re q11estopulllo, che parve a me, scrivemli. sostanziaw: ~ Il nostro Partito ha sempre tra carato QIIP to problema, comr ,um si è mai seriamente ùueressafo della questione Prampolini egl anarchic Noi non abbiam.:- avuto h pnssibiEtà dl leggere per intero l'artic".l!I> del compai;:uo Pra.mp,olini di cui ')1Jbbl!c:1;an~o il brano essenziade. tradottv da11"«Hum'-'nlt~ » di Parigi. Nondimeno, dat:i ~1 noi-. ti>ndeaza dcl Prampol.ini l'ammis3l.>ne ch'egli fa, aequit,( per noi un ceno para..;o!a;t v1lo-~e, per 1:ui 11.onsappiamv :;~ime.ci !ru rir,orrare il bra'llO stesso. Eccolo· « Noi tu/li titubiamo 11e/l.t1 :t•w:.dc ignoranza. Quando cerchiamo la via Più ra.. pida per arrivare allo scopo. • Avanziamo llltli nelle tenebre, sta,rio lutti ig11orar1ti, poiché al mondo 11On \i i twlla di pici com.pUcaio e difficile. che fa previsione nel campo dei leno111e11i.sociali.· • 011al' è du11que la via ? Chi IJUÒ dire dl conoscere quella più sicura e più breve ? Forse qaetli che gridar,o più torte? O quelli che provo11gono i mezzi più violenti ? Gli anarchici o i massimalisti ? Cli asfe11.sù111isli o gli elettoraJisli? I <lesIri o i si11f.stri ? " Tutti sono egualmerue couvi11ti, che la viR migliore e la più breve, è quel/a e/c'essi f)refcrisco110. Chi Ira ragionr ? Chi ha torto? de/l'armameuto drl prolet.ariaJo. E' vero « Le,. dew,ione aµparlie111•,I-er fatali/a slt>- che a:ltre frazioni rivol11zio11arie - gli a. rica. alle masse. Esse andranno dove il lo11archici per <·semvlo lcanno f1Itto presso a poco lo stesso. r i faffi et; Ancona /O dimostrano. Ma è a. 1tresi vero che non si al! Con~re,so di Bologn;1 ci ha dato ln• rai;giosamente tacciono) cht: occorre ac ('arico di contribuire alla demolizione corciare il tiro perchè i còlpi non vadano degli attuali organismi economicq-sociali 1otal111e11te perduti_· tale accorciamento che rappresentano il dominio dei monos occorre che av\'enga anch<· nel <'a.mpo polizzaton delle ricchezze sociali e na- sindacale. Ed ora t:cco. q11,u~,. '"°sa, J iù nuova_ ~••·- !>~mbrt::rà gisce pa!CJTtizZi3UJ.doed ::iccus;u1do g-li aJtri ro isU11Jo le co11d11cce, a mio parere, i11 Italia esse I•m1110raTJida,nerue ,•erso Kli a.. 1wrchici •· lurali sulla classe lavoratrice, c noi non Facciamo dunqul! - ognuno - il nodol.Jbiamo tradire. ~tro esallll! di coscienza e diciamo franLa l,aJidi.:ra ro•M. Cllh' - del',• legge 1·:irziale borgh..:~e cc11tro i'uts, 'H'ttu11c re- ;..òl licana. diventò un a:nn.:>·!v;ic l'emllle- .r,, dt,ll.1 leg-ge inarr,i:ak 1 ~,>:i ,I; 'vai... , Jn1 o la tradizione 111011archicl. cli far J),OCO. T3i50!!"Jla.c~ · 1 .Pi:l«'tito$ociali- "ra g·1o"nat=- d11 llasol'1dar·1Bt -,ta s1 ponga su una ~trac.I.a 1tuovr.l•· Ed io, U l' U II U 11 ccl il grum10 al qu,a/e aI1parte11f!O,11e/seno del parliJ<>. al1hia1110iniziato 1111aazionR in tale Sl'llSO. Tl Congresso di Bologna ha proclama- -amenti.•, lealmente, il nostro parere. No i lo l'impossibilità di trasformare gli orga- ~t<:ssi che scri,·iamo abbiamo qualcht• 11i borghesi di oppressione 111 strumenti cosa a rimpro,·erarci e lo facciamo senza tli liberazione del proletariato, e uoi non ritegno, 1- ,enza , erc:-oi::-na.pt·rch.:- l'esrmdohbiamo tradire. pio serrn per tutti. Il Conirre--so cli Bologna ci ha rnca- -\llorcht· fani g-ran an cnnero in quel riC'.aLi rii· c:oniribuirt· aJ:a creakione di di \ncona e h minaccia militarista pa1rn0Yi Llrgani prolt:tari e noi 11<• 11 doh- reYa affacciarsi all'orizzonte. un manifrhiamo tradire. sto - porta, a ançhr la firma della C. r,. fl Congre<,s,: di Bologna ha 1icono- elci L. - \·enne lanciato alle masse. in- •cinto chl' la conqui!-ta ,·ioleuta riel po- vitandolc, alla prima occasione, a muo· \ne politico da partC' dei lavorai ori do- versi per un solo obbiettivo: Rivoluziovr;'t :-egnare i' trapas<;o del potr-re dalla nl ! Purtroppo i manifesti colletti\"i handa~,e borghese• a quella pr<>letaria · e no il difetto grave cli non rappresentare llOi non clohhiamo tradire. complclament<· il prl!ciso pensiero di La bandicr.a rossa del l ;n ueì ,,v,;o!o di quc1"a del 1791. ma 0011 i 1~:m ni rr,vl·l.ciati. a proposito ecco cl1t: cosa ci rn:.::011!:i un giornale <lell'cWJ>.."2>: ~ Il P.ipù !)11cl<ène• C:e'l·· ((N,nde riwluzionc: - J'lltHi Duchéne sp11.,l('hcrà la grande 1n,1c!Jer 1 ros~, de-Ua e r 11tio11ep1ù1bl•c:i, MalcJiz10,1-: "!I di voi. g11311 fessi dalle lw1ghe •>i ,·,·ch•t. s'Rl1- r: èalle era\ atte tricolori. Atten·(i,ne alla h~11Ma <Jtùdobbiamo -.;ci11dercitlag/i anarchici, mal~rudo ogni h11011vO/c>n; noi rlfenia1110pregiucllzialmenfe che solo il Partito Co1111111istapofrà realizz<lrt' I.a 11reI1araz/011e tecmca del vroletariafo al/'insurrrzione ,·if. toriosa. E' questa una di f/11anto at,[1iamn PilÌ logica co11serwe11za ;n11a11zidetto. Andrea. Vl~lo11$!"0. /, ·u giugno u. s. Ila 11•:11'0 h'>~o ir tutta 11.1 Russiu, ac/ :.1. .ia:1r 11 de/ Comitato est:- cu/11•0 del/'lI1ternc:i:Jnau, gio\· •1u1t: I111u ;:ralld<· giornata di sv!::l-w ;.:?I..t · Un radi01c/c.,,r<u1111wda Mosca rif,risc;; i:he la ma. 1LÌ,.,s1aziom• <; ·tata :m.1v11,,.I11s•ma. ! a rileva/Ile sv,,.,,-,a rrr. , O/t'l è tl1-sI111uw ~-11,, lotta della gio, e.i:,, comumsu, ,·11 l!:t 1 i l J;acsi. Il('; QIUl/i la -ci!Ul!Zlfrn~ del 1110vi1uer.,o g1ova11ill i! partiwwrme111fJ difficile Auchc 1u·l/a S,>iz?<J•a. la gioi:e11111!>Ocial!!>ta Prepara ver •I 1 ~• !/1•111h1c11 , 1111a , rtiorn,aJ.a di solularw· , , . Con noi sarunu, :lilli I gi0l'a11i '•r ti- corate e;,•/ nostro iclcale. lri quel g; >, ,,,i t11//i :tl'i11scritli alla orga11izzazio11f' _! 1 111 •,.-,, r svizzera devono rersare al/a cassa del/'lnternaziouale ,wsfra la meta di 1111agiOJVWULdi lavoro. Lo sco. po.- fi11a11ziore u, f}ropaga,ufa rivoluzionaria. Le omme raccolte sara111w ,ru;sse a di.sTJosiziom•dei Co11ùtato esecutivo. \filio111 cli occhi ci guardano. milioni quc'li chl' concorrono a compilarlo ... ,li cuori ~0110 k~i \ c·rso cli noi. Ci precl11- Ebhe11r. a distanza di pochi giorni la domi la \·ia di:! co lahorazionismo. al i"i- horghesia ,i mostra tanto poca imprcs- (ormismo. sionata d<:lla minaccia, l'hc rcagi~cc hru- ;~iamo noi in ::-rado rii a'-seconclan k talmcntt a quella manifestazione as,ai 1cg-ittimr e sante aspirazioni di" <Jue~tì modesta che i tramvieri <iomani avevan,ilioni dì esseri; Sl! si: a\'ant1, sulla 'ia no inscenato alla ripresa del lavoro d opo da essi segnataci: se no: dimettiamoci I un:i snervante battaglia. l'Avanti era ENRICO FERRAR! la ,·ittima della • compagnia del r:indc!- deputato al Par'am<'nto. lo . or~a11i2za1a clai pescicani più indkra ros<-a d' Papà D11chèJ1e!•· 1.,1 bandiera rosi.a opposta ai trtco\ori 1t<111011ali.dov~\ a fan; cffetti,,tmùltle uJJa sccr.nd:l ;1pparizione Hel.la strada. E manci> JJ:l>cO che 1 1,a ta.i::-lionidia..<;~;ùtodulie eo- :01U1erepubblicane, 11011 la facessero srentolare, la -;era della sua, seconda appa.rizione in seguito a.I loro trionfo. sulle Tuileries. Si prepar.a1va a P'<ll!'igil'insurre~ione che rove•ciò la 111011archi:i.:Baltawlloni J>oP01.atn Mar'iigliesi e Brestoli davan m.-n [01 ti! ail.le sezioni repubblicane. U direttorio dell'!nsurrezi.one tenne la sua prama seduta in1,- PoTtant.e nel piccolo foca.I.e (Sez. ~lei! d'Or), in rue S.ant'Antoine, vicino alla Basti:::-Jia. E' là ohe iu deciso, ohe le quattro // pat, irnonio della storia non• do- \'rd l'ssert> che la \'erità, perc/iè sol questa la fa rispettabile e degna di servire di verpptuo insegnamento agli uomini. J1er crivere la torta bi.sorwa swtirsi più e hP uomo, chè lf) serti 'ore che tie11elo scalpello di questa grande giustiziera de\1·es ere libero d't:f!ni 11reocc11vazio11ed'interesse o di varrità. NAPO!J:ONl:' I. I com1J(tg11iu<lulti che volessero /JartecIpar<: a questa azione. potranno acquistare una tessera sveci<lle, arricchita. del rUratto del granc/c Liebkrwcht, e fJOlnarn10 applicarvi le ricevute di spectoli coutrlb11zio11i. Operai, pa-rteciP</.lein massa alla • gi.ornala infemaziona/e di sotùlarieJò com-11. 1TJ.sfa ~ IL COMITATO. BibliotecaGino Bianco

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