L'Avvenire del Lavoratore - anno XXIII - n. 32 - 7 agosto 1920

' SETTIMANALB DEI: 'PARTITO SOCIALISTA lTAUANQ NELLA SVIZZERA Centesimi ro la copia l Conto Chèques f?.EDAZIONE: AMMINISTRAZIONE: IV Telefono Anno Fr. 5 - Semestre Fr. 2,50 - Estero Fr. 8 I ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA =U~N=N=U=M=E=R=O=A=R=R=E=T=RA=T=O=C=E=N=T=. =IS~~~ =NV=.=II=l•=3=64=6 =i~' 'L='=l=n=e=nlre=• d e=L=av=o=ra=to=r=e ';,=' ="t lr ìg~~==*===O=omm1==ss=lo=n=e =E=sa ou=t=iv=a=d=~l=P=·=s=. =I·=· ~l=~ :=,'irG as=?i=. 3 /J= = = 44 = 75 ==::!b==;;A;;;bbo;;narn;;;;~en==to~po=Stai=·=e,= 2= 0· =in=vii=·= L'AUTODIFESA MISIA_N_Q I>isertore della guerra borghese: combattente della Flivoluzione -,•.....,...,..c::ma..-v,,.... socialista Ml~IANO. - Onorevoli colleghi, credo l{hesi.1. che mai per andare ne..e trincee che <Y,tf.ri m; \ascerete parlare. E' un diritt;o ,le! C-::irso, ò Jclla ayoia, n :J.cl 1P Alpi Cc.i,.. tradizionale dell'imputato di avere libartà (rati, mai ~1011avrei im1>ugnalo 'l a0 mi per di parola, e di atvere da coloro che o dal obbedire alla borghesia. diritto o dalle tradizioni o d,alle consuetu- Avevo fatto questo solenne giuramento dini a..~urgono alla iuw.cione di giudice il nei comizi tenuti a Torino, a Genova, in diritto di es.sere ascoltato pae.ientemente tutti i posti del Piemot11e, del!-J Lomoarclia, neUa esposizione che dall'i!n-put-ato viì?>ndella Toscana. Not1 potevo mcare alla fatta. mia parola. Quando, o signori, stava 1,er Dichiaro suoit-0 chP uon mi riconosco ~coppiare la guerra. preparata 1,orr da,ll'ocolpevple, so di avere agito secondo la mia pinione pubblica, non dalla maggioranza coscienza, i11 periettaJ coerenza coi miei. del paese. non coli ai adesione del popolo. principi. )(\ sono internazionalista. Da quan- ma ricattata co11tro la volontà popolare, do ho avuto l'uso della ragione e la POS- lmposta da quell'uomo nefasto. che oggi sabilità di compren'Clere q11ella ohe è kl co- non può paTlare più in questa Camerà. cla slituzione della nostrai società, non lio PO- Antonio alandra. che iece cingere Villa tutt> J)elliSare 1 cHversamente. .Era iorse la Ada dai cat1n011i simulando una 11011 nemia con"<lizionesociale? Ere iorse ta, mia cessaria difesa io presi la mia, posizione n.atum particola.re? Era forse la cc1liorma- contro il iolle ~ntervento, che era reclamaz,ione particolare del mio spirito? Era la to da guardie travestite da studenti iatti tuce della rnl:i coscienza che a questo mi uscire dall'Università, dia· impiegati :t cui muoveva? Non potetti fare ai meno di di- si era. data vacam;a ( ATJTJlausi alrEstrema chiararmi sentitamente. profondamente 50- Sinistra). ~ialista Partecipa.i al movime11to socialista ìà dove mi son trovato. Sono ~tato al 'nio J.'Osto. organizzatore del partito socialista italiano, disloiplinato, coerente ~•i miei principi in og;u; xoasione. l-fo trovatn il consP.nsò dei miei compalDli in ogni cot1tmgenza. Non ha un punto <lietro le mie spalle su ctù possa aifiggere le, sguardo con sensa,zio11-~di ripugnanza. con timore: io sono inter.,az:onalista. Quando la guer1q è comparsa sul ciclo di fairopa in tu.i 0/\ntro la iruerra. Ouando osservai tutte le Potenze del mo11do tese m u'tlo <!forzo disperato per creare lo strwnenli) della g-uerra. l'esercito. per ag- !{Uerrirlo rlei prodotti più formidabili che la scienza moderna poneva a disposizione degli 11omitri, dei potenti per massacrarn e uccidere, io odiai oolla guerra. lo strumento della g-uerra. lo strumerrto del dominio. il militarismo. Qua11do la 1ruerro veniv.a imposta cosi, noi socialisti sentimmo tutta Ja ri\·clt.a della no~lfra coscienza contro .:iuesta. preparazione: io, socialista, senti,i la truffa, li delitto che veniva compiuto C()ntro l·~ Nazione italiana: il popolo strappate, · dalle oifici.ne, parùl to via dai campi, claJ paciiico iavoro, condotto nelle caserme, addestrata in fretta per essere trascinato a! confine tra il suono delle bande, fra lr. c;i8)3.rette donate, ira le cartoliJ1e illustrate. ira i sorrisi delle dorme borgnelii, che per la .prima volta si ricordavano dell'esistenza dei contadini e dei poveri operai; io sentii più iorte netta mi.a cosci&.w1. ne, mio spirito, il dovere di oppormi all:i gi;er - ra. di co~batterc: contro l'l zuerra a oualu.~que .::osto. Sentii in que! momento che il Governo italiano si vcnr· :,·a alla amica Fran~ia, <"he i triornalL<>ti '.iliaoi, che si h1ttev?'t<' per la guerra. no I erano altro che delle marionette bendate nelle mani della massoneria frane~. che allora il popolo italiane;, ba;_ .:aio come espressione del ~ra<limento d:ille fiamm-: del nostro P:inito. rJC>l\ "'ra :iL tro che u:1 atto di corruzione. un atto cletla massima de-pravazione. E ir. 'l'Ui:!l ~iorno retjando nel mio Partito, ')pJ,oncnllomi alla '.;nerra. io sentii di e~.se:e utile: sen:ii Che ..:ro tortlfica.to dall<1purez;,a rJeL l;.1 mia bandiera. dalla mia cnscien-i·, di ::lasl'e ()uan<lo nel 1915. il li maggio . .i Torin~ iu d.ichi.:rato lo sciopero ~encrale di prot<;sta contro li. 1'>1crra, io M\!' 'li.<;(·t'ai li mio POSto, non d:scrtai la b3rtaglia a fa1 ore del movirr.cmo sociali~ta. lo iui trn coloro. che parlarono e assu11sl}ro h lor0 rcspcusaci:ità: io iui tna coloro. dt"! alh testa dc! corteo <bucarono in Piazz~ Ca. stello: iu: a.:cantQ a coloro. che caddern sotto il p:ombo della cavalleri-'.l. r2 poi. quan.dv il giorno dopo mi vennero ad arre la chiamara alle armi. Ma si •isr,o.•,... E' ... M.isia:no! è Misianol • . .., Questa è la dichiarazione che mi riierivano tutti i tenenti della mia compa~nia. P0r tre mesi e mezzo mi _han!no ia:tto cambiare quJafuo ,compa(!'nir~ ,Mi l11~11no iatto a,rrivare, nella terza compagnia di <mesto 33.o reggimento, nelle istruzioru fipo al preseut.at'armi. ma dopo, perchè a- >1evo acquistato un pa' d'influenza sui P-Overi soldati della mia compagnia, ml hanno cacciato dalla terza comp>1;gniaalla seconda, e mi hanno fatto ricominciare i'istrnzione da.I sa:luto. Non avevo ancora temtin."lta, l'istruzione che mi passarono ad un'-alt.ra compagnia, poi ad ui1v'.altraancora e quat1do la prima compagnia· nella qua:e er.:> stato, finì la S1Lapstruziane m1litare, mi di.ssero: La vostra compagnia originaria ha / che conduceva .iJ mondo verso il mas~ar.ro {\ ve.rso (1 delitto, che si solìev:i....-amolto al di sopra, tanto alto era. il mio p~nsiero Socialista. che vuole l'umanità uon falciata per fini · di classe, per arricchimento di cricche, mon lan1ciaitia nel forno crematorio della distruzion:e nell'abisso terribiie Jel macello, ma sospin1'l dall'alto ~enso della propria idealità verso le vette più alt.e de!- fa, nuovai umanità che solO' potrà venire col regimè comunista. ( Avvrovazioni all'Estrema Sinistra). Lo dico .11011 per voi, compagni, ma 'Per gli avversari, per colore che tingono talvolta un'avversion~ che uel loro pe,:rsi<>•onon c'è. Ho · os..<erva.to i11 questi mesi la vostra psicologia. Tante volte ho sentito urla·re iJ mio· nome in que<;t'aula, ma iuori di qui !ante ,·olte mi avete ricambiato .I saluto, .J E A·N .JAURÉS e i Pivoluzionai-i Jaurès iu l'aposto!o dell'evoluzione pacifica. Per lui il socialismo è l'ultima parola della democrazia realizzata. Egli fu partigiano - in teoria - della partecipazione dei socialisti al potere borghese. conservando la fierezza - e la chiaro1·eggenza - di rifiutarla per se stesso. Esaltò la riforma sistematica che. secondo la· sua concezione, conduce. alla rivoluzione. Quasi tutti i suoi amici e collaboratori - e qualcuno dei suoi av, ersari - naufragarono durante la tempesta scatenatasi al momento della sua morte. :-Jondimeno, non vi è rivoÌuzionario che non onori la memoria di J. Jam·è,. Il governo comunista di :Ylosca. av,-ersario implacabile dell'npportunis1>1(' o ,le! riformismo. gli à fatto erigere un aio~ numento. La sua Vita fu desci:itta e glorificata da un avversario della ,ua concezione politica. Q11esto fenomeno d'una appar,:nza paradossale domanda una spiegazione. Jaurès fu un genio universale. un grande ingegno. un gran cuore. sorpassante la mediocrità del presente. Egli vivern. la,·orava. soffriva per l'avvenire. cioè a dire p_èr la Rivoluzione. ~on timiditù di carattere. non viltà d'animo g-l'inspirarono la sua fede rif'lrmista: è la sua con, cczione filosofica uel!a continuità storie:•. rhe riannoda il presente al passato. l'av1·enire al presente. E' il suo panteismo 1mi,·ersale. animando il tutto di uno stesso ideale di vita ardente. che gli face.-a credere alla fecondità rivolnzionaria dell'azione riformista. J aurès fu un riformista a temperamento riYol11zi0nariu. Natura di fiamma, (iversava il suo iuoco interiore nell'azione monotona della 1·ita quotidiana. Alla miseria borghese e democratica, egli faceva dono delle ricchezze incalcolabili della sua natura feconda. Coloriva, realizzava la Realtà che à finito di vendicarsi del generoso credito, che Jaurès non a,·e,·a mai cessato di darle . Se Jaurès valo1;zzò l'opera democratica e riformista. egli non cessò mai di esaltare l'ideale del socialismo - o del comunismo - integrale. E lo faceva in termini tali, ch'è impossibile negare. che la sua vera guida, l'anima della sua azione. la sua passiotie dominante, la su;, stella polare era realmente l'ideale ~ociaEsta Jam-ès è una meteora dell'a, venirl precipitata nel presente, ch'egli rischiar,, momentaneamente colla sua lucentezza S'egli esagera il valore dei fatti del giorno. è perchè penetrato e consumato per così dire - dalla vita ardente del l'avvenire, li colorisce col vermiglio dell'èra nuova: la sua immaginazione infiammata percorre molto rapidamente la distanza che separa il presente dall'avvenire. Gli errori di J aurès rilevan la grandezza dell'animo suo, ta forza della sua passione rinnovatrice. Jaurès voleva avvalersi delle forze dominanti del presente. Ma queste forze !o ripudiarono. Egli fu un indesiderabile nella società capitalistica e dovette disparirne. L'assassinio di J aurès da parte della reazione capitalista e nazionalista non è un caso. Vi era incompatibilità morale ed intelletuale, tra J aurès e il regime attuale. che lo assassinò! li ve,rderto iu: , 011 abi:e a!I..: ia1ichc Ji èol combarterc questi traditori, ques;, veri ;,riicrr:t: ma è abiliss11,io se iJi si mettono tra::litori dell'Italia cile ,·endevar.o la ~eta un paio di OC'..:lliali a sta''$!'hc:n, fiS!':i, ina- agli · areoplani austriaci. che poi venivano movibili, perchè hl tali condizioni eili può ,1 oombardare Vicenza e Milano e che dai<1re il suo servizio al fronte. rnno alle a.ut:omc!iili austriache le g,)nnne [ La· iormula. v<.:nne adottata ~olo per e Pirelli ». (Commenti __: App/ausi a/l'E:,trerne, mentre turti gli altri compagni che a- ma Sinistra). vava-no quel mio siesso grado di miopia ()uan<lo un ialso socialista si m,inui> :iel- \ c1111erosem:'alfro dichiarati inabili al ser- le nostre file, un certo Gino Andrei, venvi7.io di l!'U r.ra_ duto all'Austria e venduto alla Germania, Porterò delle alirc 1ostirno11i;a,111:.µ::e,r- e cercò di Porta,·e ia disgregaz:ionr nel no:. chè vi sono de,,:Ji uomi1~iche erano pmsen- stro movimento, 11oilo espellemm0 dal Parli :ti Distretto e che diranno quello che c;i tifo e sollevammc, una campagn I verso il consumava nelle segrete pratiche del Di- suo snorruiJe, evidentemente austrofilo, ed stretto mi.filare di Cuneo. iniziammo ,m·,aspra campagna uontro di 1\fa 11011 , oglio ·u questi episodi soifer - lu.i. mentre i voolu'i giornali tacevano, per- •nare troppo a lungo l'atten,z:ione della, C',01.. chi: Gino Andrei lavorava anche per loro, mera perchè ru1d,rei tr,oppa lontano. Mi ba,.. per il pa.ssaggio delle lampad;,rre eletrlc'K: <ifa ili eitarvene qualcun-O per dirvi quello dall'Austri,a, in territorio e commerciava a che si faceva contro di noi socialisti che Zurigo. e se co,1cedev,a dieci lire pei figli non volevamo 1a guerra. dei prigJonieri guadagnava invece milioni. Ebhene voi oggi potete dirmi che qud- Etibene, signori, in lsvizzc;a ho fatto il la era una necessaria violenza; ma noi vi mio dovere, il mio dovere rl; U!St'rtore nel· rimproveriamo di avere con la· iorza im- · Jenso socialista.. combi•t:.>.;1c.-t;utte le guer-- posro la guerra a tutm il popolo it:\liano. re, aumentando tutti gli Sliorz: dei sodaliVo.i la impo11es1e. onorevole ::ia!andra, a sti internazion-alisti, tedes..:h1, austriaci. fran.. Camera chiusa, e foste una piccOia mino- ccsi. · rau.za che sl!a:bilistc cl.e migliaia Lii uomim. Nella così detta libera Elve-.da, che J:. lii:he mezz;o milione di uomini an<la..qsea la,.. bertà non. ha che il nome e la tradizione. sciare la vit>a per queséa vostra decisione. perchè la sua borghesia è più terribil~ di J\ questa vostra decisione no.n potevo cur- qualsiasi altra. nell'Elvezia monfagnosa, noi vam1i e mi ribellavo. lo dicevo: Perchè. in:ernazionalisti di tutti i paesi ma.nienenperchè dovrei dare la ntia vita solo perchè mc alto, il decoro ed il pensiero dell'lntervo1 lo decidete enza illterrogarmi, voi che nazionale. Perchè per noi la guerra 'no,1 mi gc1 ba.te in prigione per il mio pensierv, esisteva; per noi La guerra di po;>oli non i:he mi persigu.it>ate negU affetti della mia era che una artificio interessato e creato famiglia. che mi troncate ogni libertiJ per- Jalriutcresse della borghesia, per voiontà !'>Q1rnle : Che oosa volete? Volet:e iJ rnio di parte. per volontà e coscien7...e interes. corpo·: Prendete,·elo: ma oontro lii mia sate. volomà. ma iacerrdo un atto di viole11ia. E noi av1::,·an10 in mezzo alle no~tre file Dissi al mio oolonnello quello che era il quell'uomo che oggi può essere odiato, dii1rùo 1>ensiero: dissi al mio capitano quello iamato, ma. che ora da Mosca tiene in Puche era il mio pensiero: rifiutarmi alla g,10 la fiaccola deUa libertà di tutbo il mon- ·.uerra. La risposta del colcn'!Jelìo D<!ni•1.>do int.ematLionale e della rivoluzione, per fu: Mis1a:nosarà il primo a j,<,rtire. E quan- t:i conquista delle libartà proletarie. do iu il sabato 13 luglio 1916, ,i s11;~,torrt- Quando Lenin ma,ngiava, i suoi pasti a cedente· alla jomc. 1ca che era fis; 1L1 per St\ttanta centesimi al giorno, era il venùu.:... la partene;a, ieci per uscire dalla caserma,, LO alla Germania. Quando noi disertori sofper andare ad abbracciare per l'ultima voi- iriv.amo La fame e fa, sete, le persecuzioni. t.a, la m'ialdonna, la mia compagna e le mie dei Consoli, la vostra persecuzione, era va.·, due bambine, Prima di ingaggiare la mia ino i traditori. battaglia contro l'ordine d.i partire, ara Per otto mesi non ho sa'l)11t0 uulla di mia parta un tenente di picchetto, cl1e i<, vi madre, se fosse morta o foose viva. Tutta porterò aJ processo., mi disse: - Per voi la corri-spondenza mi iu antercettat:i. NulMisiano non c'è libera uscita, perchè voi .l:i ·ho potuto sapere delle mie bambine e· ~fote colJJSegirato; queste sono le disposizio- quan.do potei ma.n.da,re j primi cent,o iranui de1 colonnello Denioa. - Ma ho mila, -:hi alla mamma, alla moglie e alle due mie moglie da abbracciare; domani, secondo il bambine, è intervenuto il vostro Governo vostro ordine. io devo ,partire; ho due bam- che ha detto: - La oolpa dei padri ricade bine, di nove mesi e <li tre anni, non so sulla testa dei iigti, sw bambini di nove ouate lotta farò domani: J>Otrò spezzarmi mesi e di tre annl Es~ non possono aveo curvarmi: ma voglio al>bracciarle. re l'+aiu.todei cento franchi che manda fa_ 11 tenente di picchetto mi risp0nde: - ro il pa.d.re. - E me li aivete scqu.estrati. .'ono gli ordini a cui non posso recedere. Me li avete restituiti dop0 tre ann4, perchè - Allora i-o scavalco il muro della ca..ser- sono deputato. Me li avete resllituiti. ma io ma. vedo mia moglie, abbraccio le mie ve li rigetto. Quan<lo si iniziò la. guerra eUTopea. nell'agosto 1914, io 11100iui tra i quieti, io iui tra coloro che si sca,gli,arono in prima linea in ogni parte. dovunque la mia parola potette giungere, per afiermare ai pro 1etarì ed a coloro che trovavano i propri interessi e le proprie ideologie rispecchia!e da! marxi~o, da,glf interessi comimisti, dal manifesto che Carlo Marx scri~e nel 1847. che ave,-ano il dovere di opporsi alia gu..:rra, percbè la guerra non era -altro che unr delle forme dell'attività capitalista. una delle iorm~ di "Peculazione capitalista. nell.1 s,pera-:iza che il capitale di ogni paese aveva ed ha di aumentare il proprio oredominio. Di ironte al ienomeno della g~er - ra, lottai contro ta guerra, variai. scrissi contro kl gue~ra, propa~arrdai tra v.!i operai il ~ientimento di :tV'\·ersione ,i!l:l :n:t>rr:t europea. Quando molti di coioro c:ie ,;e;;:- :tono su questi f)am:hi eran-o 9er la g-uerra a favore dell'Ausir'ia. a iavore della Genna111a cogli Imperi ccnlrali, qu:.mùo t?.- luno che siede al ba111cociel Governo. !'onorevole Labriola, tonava ,,erch~ l'Italia scendesse immedia•tamcnte in campo a iavore degli Imperi centrali. e facesc;e un boccone della _ avoia. di >lizza. i:, modestamente. assai più modesQa.mentc dell'or.orevole Labriola. ma con ma'.g'gion: coerenza. rimasi -al mio posto e dissi: r.". E fui tra coioro che contro Ja discesa in 1;uern1 dell'Italia a iatvore dc:di Imperi centrasrare e mi trmcinarono in prigjo1:c. e · 1 --===============================-===== giudici mi in.l:errogar0110, i<Jaffermai i nliP.i CARLO RAPPOPORT. baunbine. quindi mi accingo a ritornare aJ_ Quando scoppiò la guerra di- classe di la caserma. V'ern già l'ol'Cline dato ai ca. r...emrarua, noi rispondemmo, o slignori delrabinieri di s-tendere il' verpale di disen:io- la borghesia• ita.liaJ1a. Ci accusavano di non ne due ore dopo l'assenza. Quella sera ma.1J1-sapere andare in Rassia a battersi coi bol. li alzai la mia modesta voce. Quando sor~ la parola del Partito socialista. che la. nostra organizzazioM POii· tica doveva battersi per impedire I.:. l?'Uerra a favore degli Imperi centrali ml11acci..ando ta rivoluzione. io iui tra colv1:, che dissero: Non solo minacciare la rivolu7,iOne nel caso di intervento a favore ùe;d'lmperi centrali, ma mina<:ciarla anche in caso !li intervento a favore dell'Intesa. Quando sorse la fonnula. che il .iosrro Partito espre95e per bocca del nostro valoroso condottiero Costantino Lazzar;_ 1:t cui il proletariato Jta.liano 111'011 può mai essere così largamente grato come egli merita: la formula: Non adesione alla guerra, ma non sabotaggio della guerra, a :ne parve che questa formula non fosse ;.tata qu.ella che occorreva per l'azione de.i veri rivoluzionar!. Fui tra coloro che disapprovaTouo questa formula. Meglio il sabotaggio della zuerra se la guerra è contro gli interessi del popolo, meglio incunearsi oc;nro la l?'uerra con atteggiamet1to iermo, piuttosto che lasciarla passare, travolgendo e massacrando le masse popolari. Quando nei 1915 ci avvicinavamo all'mterevento dell'ftalra- 111ellaguerra. io fui tra coloro che a migliaia in Italia si scagliarono contro l'intervento italiano. lo parlai :11 molti comizi 111elPiemonte, nel:a Liguria, nella Toscana, nella Lombardia. e a tutti è noto anche ai vostri uffici cli pubblica sieurezz~ o signori deJ Governo, a tutti é noto il mio atteggiamento risoluto contro la zuerra. Avevo giurato nei comizi pro1etarì che mai la mia mano avrebbe impuinato il fu· cile per obbedire alla politica Jei:a borghesia. che mai io mi <iarei battuto Pt'r J., bOrprincipi imernaziowalisti. e sorri5i a Ila 'l'lL nac<:ia come alla lusmirn. Quaindo. dopo Quattro mesi di 1mgto1w. a Torino. per essermi opposto alla guer. ra,· sono stato restituito alla libertà provvisoria. ho continuato, .ho intensificato la m~ opposizione alla iruerra.. quando la g11crra: era d.ichiaTata. quando opporsi alfa. g-uerra co~if;ituiva un del:tto. ~hc io compievo ;n piena cosciew,..a.. con lutto ii r.enso della • responsabilità. Quar.do 1·enne il mio rurni di essere chi;... rr.ato alle armL io ebbi un momento di dubpie-.tza. eobi un momento di inc:!rtezza. se rifiuta-re di pr~lerrtanni alle armi. se accetban il consigUo che Cosiant;ino La;+;- zari pubblicava sulrA vanti! di attendere i carabinieri a casa Ma, poi, clis<;i fra me: No, mi sembr,a troppa debolez7..a. attendere I carabinieri a casa. Andai a fare il soldato. mi recai a C:unec come gli altri, insieme con gli attr· in mezzo a,g!i altri. Ma dal primo ,riori:o appena aitdato alra visita a forillf\, '1011 mi fecero più u-..<tire.Questo trattamento, a me, ,a me solo. E perchè ?. chiesi. Perchè io solo? Risposero: Voi siete Misiano, non uscirete più di qui. Mi misero in P'f.igidlle fin dal primo momento. subito dopo <;ubìta la vi9ita. mi spinsero a Cuneo accompagnato dai soldati. A Cuneo cominciò la mia odissea militare. A Cuneo ho conosci:it.__, onorevole Soleri, il vostro molto amico tenente coknu:tello Pallottino. Cot,tui -aveva l'incarico, in tempo di pare. di fare it galoppino elettortaJe· dell'onorevole So~i, e in tempo di guerra. balzato immediatamemte per l'età avanzata, perchè nell'esercito si fa ca.Triera anche sen.71a fare il militare, balzato al posto di tenente colormello. ebbe l'incarico di es,~re il mio persecutore. Non potei ottenere (H andare a vedere La mia famiglia, di andare a vedere ta mia bambina, non Potevo us'cire libero la sera mai, ero sempre accompaJnJato dai carabinieri. Chiesi un congedo per an<lare a completare un lavoro, che era. in corso in Liguria. e che ho dovuto lasciare a mezzo per BibliotecaGino Bianco finito ta istrrwiane, ha fatto il giuramento, parte per il fronte, partite .:mche voi. Chiesi un colloquio at colonnello. che comandaJVa al 33.o reggjmento, ed egli mi ri.s1>oscche nulla valeva la mia -aik"tmazio.' ne che aiferrnava il diritto di non andare a-1fronte senza essere prima istruito. Dissi: l'-on 'mi avera fatto iare l'istruzione. non mi avete reso oapace di portare •tn iucile. di ~apermi diienedere. , oi mi dovete insegnare prima a ma+neggiare il iucilt'. Il colonnello mi risp~,e: Non sa,ppiamo cosa rispondervi E il giorno dopo il mj<> capitano mi comunicava: Misiano è il primo nella lista, e deve partire. A. vev(l chiesto u'll.a visita sanitaria per la visba. Onterruztoni). Lo non voglio atteggiarmi ad eroe, non voglio fare affer - mazioni di coraggio, non mi vc:,g-lioofirire dina,nzl ai vostri occhi come un martire dell'ideale (non ne esistono altro l.hc nella fanta\Sia dei poeti), io voglio qui jinanzi a voi presentare nntdo il mio petto, spalaI'- care dinanzi a voi il libro della 1J1ia eoscie11za. Ho chiesto la visita s.an1.aria pela vi5ta, perche sapevo che 11 regolamento escludeva dai ~ervizi della ZOll<1 di g_ ~r-a coloro che avevano una miopia :li quattro diottrie. Avevo una mioPlal di qu:u tre diottrie e mezzo. Prima della virota arrivò però un telegramma del tenente colon11ello Palloftlno che preavvertiva l'os;nc'ale. '~ .- do all'ospedale. entro nel c.orpo di g.iarùia. Mi si domanda: Come vi cllia,nat~ ? - Misiano. - Ah! Siete voi Misiauo? - ·, solleva un panno verde. C'n scritto M1siano con l'inchiostro indelebile. Si chiamano due soldati, mi prendono, mi accompagnano. (; mi conducono nella slam::, de, pazzi. Questo, signori del Governo, è il tralt2mento che si faceva dalla horghesia durante la g-uerra a chi si proclamava 50ciali.<tta! (Commenti all'Estrema Sinù1tra1. II sorriso può sfiorare f~ vostre !abbra. ma il '-'OTriso sfiorò anche ,: mio labb, o nel-momento in cui penetrai nella C3'¼ clei pazzi, perchè in quei momento sentii il trionfo della mJa idea, r:he si $0!iava.va al di sopra della tirannide ;delia borghesta, col sr>rri o, con la stretta di ma'lr - 11?"- cavano 37 soldati, 37 ne mancarono l'in- scevichi comi'o l'imperlaliSlll() mondiale e mori ~ Interruzioni - Proteste) domani alla partenza,. per uno so.lo tu iatto ben sapevano che non ci si poteva anda.ré F11icondotto dopa una "iornatct di c'-~u- . i! verbale di clise1zione. fuirono chiamati i perchè t'lnte~a negava persino alla Russia sura coi Pazzi ({ potete voi 11nmaginare eanabinie,ri: per Misiano. il lihero- oassaggio e Leniu fu costretto ad Qttello che fos...c:,iel fermento clelì l mia ani- 11 colonnello Denin.a chiamò i carabi1ùcri accetta.re il passaggio su qualunque terra ma contro la vi-0lenza che si com:-i·11 _sulk e dichiarò irmanzi ai compagni, treman,ti fosse, . an.ohe la Germania, pur di arrivare mia coscienza. oontr'.> 1,. violen,;,, che si !'!Otto le minaccie di png'ioin.ia e di fucila- nel cuore in fiamme della Russia rivoht?ÀOconsumava sun·equilibrio mentale d ~ :l 01i.1 zione: - Misiano è latitante, è disertore. >1aria co11cezione polit,i,oa, sulla grarutir, -: ()ro- Arrestate.lo ad ogni costo, o vivo o morto. Noi ri~Pondemmo! Allorchè la rh-oluzioio11da essenza de] mio spi.-110 socialista; e se grida mnba,vagliatelo, se ·gesticola le- 11c tedesca sp,almcò le ,p0rte aJ passaggi.o. potete voi im111:1gi11arequale effetto iaceS- gatelo, POrtatelo col pr,iJno treno vor<:Q la noi vartimmo. Sappiatelo, vOi che ci accuse questo tra~tamento impost) a •1~e) f~i fronte. - Questo_ ha risposto il colonnello sate di viltà, perchè disertori! Dodici disercondotto dopo 1.na giornata :!'. ~!ausura :ii- Derùna, alle mie f!'allche dichiarazioni di es- tori par,tirono subito e passarono la. frcnnanzi al col,,n1t1cJlomedico del!',;sp~,fale :li sere un internazi+ot1ia1ista,contra.rio :illa lliera per md.are in Germania.. Sappiaielo! >;avigliano. guerra. Più di dodici si batterono nelle file della V~rso questo uomo, io non v.>glio us,are Ho avuto anche questa volta l'incertezza guardia rossa a Berlino e a Mo0,a,co e o.. qui Je parole che dovrei usare s · e!!'li fo-;se nell'anima; il destino talvolta che sorite aJ vunque erano presemi, Disertori noi ? Noi presente. Se concederete quell;i a•?torizza- di iuori della nostra coscienza e della no- disertori, in Germ.a.ni,a 1 dinanzi agli austri~- zione a procedere, che vi preg-., di eone?.. stra volontà e che dà improvvisamente un ci, <linan!Z1 ai Mlacchi, dinan.z.I agli interna. dere. questo uomo sarà trasci~<it,, al pro .. in'Cl.irizzoai nostri Passi mi fece dire: - So-. zionalisti, sotto le •bandiere di Spartaco abcesoo ed allora dirò quello che :ace!, n~gi no stato dichiarato disertore, ebbene ten- biamo tenuto alto il decor-0 del socia,lismo e sap,rete come egli visitasse i fe• i:i. tiamo Yct diserzione! - Non l'avevo rnat it>aliano, il decoro ,d'Italia. Ricordo un p0vero solda.v, con due col PensatQ, mai attuata, ma la difendo, ma la Qumdo avete spalancato, 0 proletari ita. Pi di baionetta aLl'addoma che si in.eroe\,_ sostengo, la iaccio mia. liaini, la mia oeUa di BerJi110, tre. mesi e vano e che non poteva sorregger3i ritto. i:.- Ooonclo ho attra.versato la frontiera mi mezzo prima della fine della pena, io tor., gli. il colonnello. gJi g-ridava: accadde un episodio gentile, pieno d'ama- nai in Italia. - Tu fingi! rezza e Pieno di sconforto. Al Pa..S$aggio Voi diceste: E' t<>mato 1d vile! Ala! CO- - Ma io ho ltià versaro il mJn ç1r-v,e della frontiera, nel Canton Ticino, incontro me le Parole talvolta sono éOnvenzic,nali! per la patria! quattro ra1razze che venivano ila Chiasso ua viltà non è un'etichetta, che 6i ))')Ile sul- - Tu fin_~i. Vieni qui. alza il p~ttr-,, rtz- verso Balerna e oantavano l'inno a Trie- la fronte, è una dote interjore. lo vi dirò zati. ste. Vi rlferjsco questo episodio, Derche In se io son vile O se vile non sono. lo mi t•ro. _ Non posso. quel momei1to io sentii tutta la falsità della vo qui oggi, .!Ila Camera, non a Parlaie E allora un colpa di mano sulla ~rita tradizionale educarLione che la borghc!lia 'là ohè per me, per la mia persona scompare, che si aggiungeva ai colpi di baionett~. un al povero proletariato, facendo veder<! il scompa,re nel &'l'andioso e molreplice feno. colpo terribile, che faceva orin'aTe II di- paradiso nel congiungimento di t~r~t se;,i,. meno della guerra. i>erchè la mia persona sgraziato <tina11eiagli occhi shipefnt:· aei 7,a dare agli uominì if modo di congiun;;:.:r~i non é altro che un atomo, una m-olecola feriti che tornav.ano da.I fronte. fra di !,oro nella fratella0-1..a della gr 1 nde dell'enorme esercito d'uomini. che noti vo1II colonnello, dimenticando che ero pre- lnternazionole operaia. lero 1a guerra. ·Ed io, tratfa1tdo di me, tra.tsente, disse al piantooe (lo porterò come ono stato per due anni in lsvizzc, ~ ed to cli tutti quelli che in Italia, che in Gertestimone. e ne assumo impegno dinanzi ho seguitato a fare il mio dv·✓ r ~ lott..~:Jo · h maTirn, c e in Francia,, che in tutto il mou- alla Camera): _ E~ ora andate a preTI- con'r;., la ITTJerra.Domand-::telo a: Consol•: do si negarono alla guerr,a, combatterono derc quel mascalzone. 0 11cl <lrJcialista: gli J.i Zurigo se :o ero al mio posto, qu.mct.a la 1 ..., contro a guerra. Quando io parlo di me faremo vedere noi se è- miope <' c:e non accusa di vc-rauti ci veniva d;aila bor;ò·;,;ia 1 1 ' o Par o di costoru. lo vi dico: - Osser- è miope e se dovrà fare il suo dovere. di lurigo e :!ella Svizzera, dai Pa+tri:;Hardi vate, chi fu che disertò? Chi fu che non Feci allora due passi avanti e dissi: ilaliani che Parla'Vano di patria a gr:v1 ,., - disertò'? _ Ah, ·1a diserzione non è ILI~ :i.t- - Sono qui. sig,nor colot1nello. ce, ma poi vendevano il cotone. la, set:i le t Ah . t . ~ E "Omme ~; flem1·c·, ! o esteriore, è un atto intlero. Il vostro - sie e Qm : - non aveva il co ., = •• d - co ice può classificarla come un al- raggio di so~tenermi in faCC'ia quello che Eravamo noi, sociali&ti, che mantt'neva- to esteriore: è it e.or-po che manovra sotto aveva detto. mo alto il decoro deirli italiani all'estero, t.i bandiera italiana sull'Isonzo, è il corpo

che e ~rsente ..:.ome bersaglic alla p.i.liottoh nzmica, è ,1 oorlJ'() che e assente al tcirere w1 fucile i:he spara e che ucci1c altri uomi.rù. Ah signori, oguu110 ha la ~ua bandiera a cui giura fedeltà. lo 11011ho mai giurato fe. 11.eltà alla bandiera italiana, della horp;hesia italiana. Riporcatcmi questo giuramentv. lo vi dico che non cslste. Domostratcmi che io ho detto che sarei ~,tato fedr-Je alla guerra italiana. lo ho detto il contrario: - Non andrò a combattere per la guerra italiana mi batterò per la guerra di classe. Fd ho tenuto iecle da dodici anni; h1.~riate <'l\,· ve lo elica senza. ostentazione. 4- vi ho ,;hi~1ito i dubbi della mia :mima. le piaghe della mia arrima. Vi chiarisco anche i punti iermi della mia, coscienza: s-ono stato sempre in prim1 linea nella mia trincea: la lotta di classe contro di voi, borghesi2, a favore dei proletariato. Dove era non lo cnpevatc? Non mi avevat1.> n'!.''>SO in •::>rictone per quattro mc.sì prima di ch•amarmi itUe •armi ? Non lo sapevate col0nne!lu Denir.oa delle mie dicr.iarazioni ? Dov'è ia diserzione'! lo che avevo di.:hiaratc, i m,ei principi. sar,ei stato disertorr ; ~ fc..sst a:1dato al fronte ad d'obedire a1Ia vo~tr1 impo~zione cc.ntro la mia coscrnnt-~ Voci dal Centro: Pa, ;i Pilat,'. r Rumori r,Il/'Estrcma Sinistra -- Commenti/ MIS!ANO. - Parlerò 10 Pi;:iti è: mio •rateUo. Non esiste r.- ntn~1-;;zione ira il \UC ll;esto e i\ mio. 1.:.g-11 è un:, vostra d!- uma. io sono una vo.t1a \. nima. Non mi avete preso il corpo, ma mi a.vete stritolato l'anima. ma mi avete staccato p.er tre anni e nove rr.e~. ;-or. le vc,<trc imposizioni e le VJ'>'', lè';:-.r! _;.,.:;e mie bimbe. l-0 ne ho trc.v<tt,1 ,,.,., di quattro anni che non mi con03CçVa -~ clt,! 11011conn.sc::vo. Le nanno detto: • Quesc;) è :, • bL'.> »; mi har.. 110 detto: e Que:$la è tua tigUa ~- Voi :v~te ki visione conlorta dalla vostra passione di parte. Ma scendete nel}'jntimo. Noi --adalisti slamo andati alla gu~rm o non ~hmo andati alla guerrn. ma contro la vo. • lon:tà, voi ce la avete imposto. Dillo, com. pagr.o Pilati, che cosa sentivi nella tua trincea, quale era !,a parola dei soldati spinti al massacro. lo, io li ho visti da Cuneo partire i soldati. Avevano tentato tutto per evitare di andare al fronte (non scenderò a dettagli per ragioni ovvie), tutto aven~ no tentato, partivano contro voglia. Il tenente Pallottino a Cuneo quando alla fine della suonata della banda partiva il treno, si sentì gridare: « E tu ro.sipo perchè r.on parti? • Questo dicevano i sol<i-ati ,pa,rtendo per il fronte, qu~sta è la trngedia dei Pilati e dei disertori. E' il frutto della guerra: essi non l'hanno voluta, gliela avete impost'.l. Li '3!Vetelegati colla disciplina, colle mina::- cle, col revolver dei carabinieri; ,li avete spinti avlainti, ne avete macellati tanti di coloro che sarebbero stati l!J!lle piazze d'ft::. lia a far sentire la Jor-0 voce se non f0ssero stati spenti dalla mitraglia -dei Graziani e <degli altri che a suo tempo risponderanno delle loro co1pe. Fra me e Pilati quindi non c'è aJ.cun distacco. noi siamo uniti, ve lo dice il Partilio a!l quale entrambi· apparteniamo; v.e lo dicono i proletari oombattenti reduci dalla guerra che chiamano ML<iano n parlare nei oro comizi e lo ,diiendono contro le armi degli imboscati Ho fatto il mio dovere di internazionalista. Voi siete chiamati a ziudicarmi. Riiuirl!:O dal oensare al,le oarole <li Giord= Bruno (auanta clifferenza di i.tiartura, ma quanta difierenza vi è vure fra voi che conduoete affari -e spingete alle '<n!erre e co.. loro che a,vevano una quJa.lunque idealità anche se si chiamavano Santa lnquisi7.iOne!): « Tremate più voi nel condannarmi. che uon io ne1 sentirmi candanniai,el » Ma voi datlac leg,ge siete clùamati a giu. dicarmi: or bene. ia,.<JCiate c-~1e io ml domandi chi siete voi, che diritto avete di 1:'iudlr.armi Può sembr;lf"e la mia un'audacia, nfa io non chimo nè perdono, nè oblio, nè tolleranze: chiedo lotta, io S-Onoqui per lmtaTe. io lott,o contro di voi borghesia. Non parlate di codici, ,parlate di lotta; lo sono un vostro avversarlo, ili avversari non '>i perdonano. airli avversari si tra. figrge ;J cuore; io ~no u111vostro ~incero :wversario, io giuoco il tutto per iJ tutto. io voglio la fine del vostro regime] Voi mi condannerete, w vi chiedo ia condanna, lo vi chiedo quefroncre. Se voi ,·olete oondannarmi fa.telo, ma io vi di~o: - Chi siete voi? lo non voglio urt-are la u- ~P.tt:a>ilità cli alcuno di voi <linanzl ,ùla scettibilità di olcuno cli voi. ma i~ so il caflo personale di a.lCU11dii voi, dinanzi alla e:uerra. Dove sono coloro che si sonù sacrificat, quant.o i socialisti? Si :1,lzino ia piedi! .Quanti sono i combattenti ira i so~ ? Voci a Sinistra: Parecchl! '1ISTANO. -- Indubbiamente tra ùi voi esistono dei combattenti. ma quanto pochi Qu~H invece coloro che iuruuo lo:uani da: vero pericolo, quanti non lo scF:lsero. come io lo scelsi volontario della mia l?llerra, qwando nessuno mi obbligava. Quanti di voi non hanno guada-gr1<atocon la gu.erra? Voi, i vostri qmici di Governo. i vostri congiunti? Fuori i certificati per1w<m.alio,onfrontiamoci! Fu0<ri coloro che gridano la J)a!rola artificiosa di lliserlore. t.lon sono disertore della mia pugna! Quan. li di voi irwece non sono diserto1i rlclla loro ~ per difendere la bor~h.:;,ia che ie combatto vi volete attaccare al codice, fa_ telo pure. La realtit è un'altra: JL codice lo modificate per ~ree.chi di mi, ma :10n lo modificherete per me, nerchè sono vostro avvers.arlo. Con che rapidità la mia causa è veuuta avanti. c1l è stata posva all'ordine del gior. no! .lDl)iamo come si è spinta attraverso gli · Ufiici perchè sono vostro avversario. lvla fate pure, le, ripeto. Vi ricordo però le tnrnlc di Carlo Marx al processo deJ l860: ...Non in 11ome dei ccrlic:; mi potete schiac. ~iare. ma in nome delJd vo~ltra difes.'.l di classe ,·chiacciatemi •· Buttatemi pure iuori dal Parlamento, giudicate, condanuate, "-03bilit~le vostre risoluzioni. ma com'è se.. reno l1,mio animo in questo rnomenlol Guardate iuori di qui, \ oi, che vi affaticate t1ei c<'•rldo.i a preparare i oolpi di maggior.Jnza. I() sfasci:imento e la creazione di Ministeri voi mnnambuli di tma vita agita~a (rumori), l?'uardate quel che si svolge nel mo11do. Non voi, onorevole Giolitti, PGrrete guidare la navicella al porto, non voi, o borghesia, tutta quanta <;aprete salvar!! l'urm:rrità ctalla tempesta nella quale l'ave. te gettata. Lo vedete: ra prOduzions; si arresta, la pace tarda. Nelle fabbriche non si lavora dagli <>pcr'liìche vogliono lavorare per ess!I e n01Lper gli sfruttatori. Voi borghesi,1 italiana avete cinque guerre: Albania :1011 finita. Jugoslavia per Fiume e la Dalmazia, Grecia per l'Epiro 5ettentrionatc. per Dodecanneso e Rocli, Turchia per Adal;a ed Eraclea, Abissinia per cui :1 BartJ di Londra vi dà il diritto cli ripren<lere una 11110va guerra, la Tripolit,rn•a Lne non avete conqtListalo che a :•ar<)é' Tante g~erre a1entre i! or::i,c,;i;ialo ~ .~..nte la fame, e m;:•1tr~ lcnt;He di togliere 1, libertà di sciopero Ji pubblici S(:nizi. Voi !("uada:;nate de.narc .: 3urr.'entate i vostrl capitali, si aumenta il di~1iv~•fotra le con. dizioni della1 classe lavoratr:ce e le v0slre condizioni di borghesi. Fin dove i irerri t.~rdbili della forza bnitale potnam1,0 impcdire lo scoppio della caldaia in cui si accumul:1no senza valvole di salvezz:a, le indignazioni r1voluzionarie cli tutto il mondo? Voi tjete condannati; il fiume Niagara che va verso le ca~te. Voi potrete mantenervi sui iilo dell!a corrente. ma la corrente del Niagara Porta la barchetta che si avven. tura sull'orlo del precipizi-O; ·voi cadrete nel precipizio di fronte a questa che è I.a real. tà de( mondo m convulsione. Il vostro accanimento a discutere, se 1m articolo può applicarsi o no a MisianG mi fa s!Orridere cli orgoglio nella mia coscienza· di sociali. sta. ( Applausi all'Es I rema Sinistra - Rumori sugli altri banchi). Rievocazione dJéaJnaurés ZURIGO Rl8t-orante Son ne, Hoh1tr.1Sse Domenica prossima 8 corrente, alte ore 9 antimeridiane, il compagno RAI NON I rievocherà la bella figura de/ socialismo francese JEAN JAURES ucciso da un sicari.o del n.azionluismo orleanista. il 31 luglio 1914. Ogni operaio non de\•e mancare a cI1wsta conferenza. La Sezione Sodalista. L'AVVENIRE DEL LAVORATORE I reduci truffati dai consoli ? Unafrode • 81 reduci IL COMITATO DELLA LEGA PROLETARIA E' IN POSSESSODI UNA CIRCOLARE MINJSTERIALE DOVE SI STABILJSCE CHE AI RIESPATRIATJ FINO AL 1 APRILE 1919 DOVEVA PAGARSI L'IMPORTO DEL PACCO VESTIARIO IN MONETA ESTERA, MENTRE I R. CONSOLI CI HANNO PACATO !N LIRE ITALIANE. CIO' SIGNIFICA CHE IAMO STATI DEFRAUDATl. ABBIAMO CHIESTO SPIEGAZIONI A CHI DEVE DARLE, ED lN ATTESA DENUNCIAMO LO SCONCIO AI REDUCI TUTTI ED ALL'OPINIONE PUBBLICA. IL COMITATO DELLA LEGA vostra domanda-richiesta pacco vestiario - non riconoscendo a voi questo diritto essendo voi denunciato per diserzione. Quel Comandante deve essere un gran citrullo, poichè doveva sapere che per ottenere il foglio di licenza illimitata o congedo, bisognava essere in regola n,., corpo in cui si apparteneva, quindi ,·a da sè che la denuncia se non è ridicola è perfida. Sampieri Aldo, Zurigo. - li Comando del 40 Fanteria cavilla per defraudarti lire 75, sostenendo che tale indennità di licenza spetta solo a coloro che hanno chiesta questa licenza.. Tu sei perfettamente in diritto di usufruire delle 75 lire, poichè sei venuto in !svizzera in licenza ordinaria. Riscriveremo al· suddetto Comando I IL SEGRETARIO TECXICO. AL CONSOLE DI ZURIGO. PROLETARIA. Una vecchia madre Lega proletaria Cra mutllRtl. JnvaJJdl, feriti e reduci di guerra COMITATO CENTRALE. Vertenze. - [I segreta rio genera.le un. Pilati, e il \·ict-,i.:gretario Perruzza. in un sopraluogo a ::\Iilano, hanno raccolto deposizioni e documenti in merito alla, not:1 vertenza accennata al Congresso di Bologna e che si dibatteva fra Sezione milanese. Federazione provinciale e Comitato Centrale scaduto. A conclusione dell'inchiesta eseguita. si attèndono alcune interessanti dichiarazioni scritte; dopo le quali. e C"n la maggior sollecitudine, si pron•eclerà alla pubblicazione dei risultati. I compagni milanesi restino perciò in attesa cli essere convocati in assemblea generale. che dovrà riuscire veramente imponente. per prendere atto delle conclusio1,1i dell'inchiesta, provvedere al rinnovamento delle cariche direttive e - quel che più conta .- per s,·olgere quel proficuo laYoro di pro-pagancla intensa che riconduca· Milano al primo posto deL le Sezioni italiane della Lega P·roletaria. Pendenze amministrative. - Molte Fl'- derazioni lasciano a desiderare circa la / regolarità dei ,·ersamenti. Si diffidano le interessate a ,·oler• sistemare i conti per nou mettere il nuo,·o Comitato Centrale nella dura necessità di pron·cclere in modo ben cli,·erso. Giornale « Spartacus L'abbonaDe Massari Chiara abita a Sciaffusa, è vedova, smunta, scarnita, cammina a stento, conta 70 anni suonati, è impossib:litafa a lavorare, ha un figlio, suo unic<? sostegno, ma la Patria lo chiama ed esso risponde all'appello, compie intero il sue cosidetto dovere, nelle tormentate terre venete, viene ferito gravemente, ricoverato in µn ospedale, sorte, è costretto a ritornarvi. La sua ferita non è ancora rimarginata, trovasi tuttora nella bella Italia. ammalato~ non può riespatriare. All'infelice Madre da sei mesi fu sospe. so il sus:;;idio dal R. Console di Zurigo; scrive al figlio ed esso invia alla madre un certificato medico vistato dal Sindaco del Paese natio, dove risulta che è completamente inabile al lavoro per causa di guerra; invia il certificato al R. Console e da un mese attende! Per sfaJ:T1.arsideve rivolgersi a qualche società dei barbari tedeschi - come hanno fatto molte donne di richiamati. .. Sig. Console Generale, è così che lei protegge gl'italiani all'estero? LEG.'\. PROLETA.Rl.'\. Fra i redudciiLucerna Sabato scorso. dopo tante sollecitaz oni del compagno Scverini. f11 possibile riunire il vecchio fasc·o. che trentadue rcduc; nell'ultima assemblea ave,·ano .clchiai-ato aderente alla Lega proletaria. Il comitato direttivo era rappresentato da.I compagno Rainoni. straordinariamente, perchè ne sun membro reduce. del comitato stesso. aveva potuto allontanarsi da Zur.:go. Presieclna l'assemblea l'ing. Bellasio. che. per la verità. la diresse imparzialI reùuci l;orght:s: fanno osservare che I reduci· l'ultima assemblea non fu convocata re- belgi golarmente e ad essa non erano presenti i due terzi dei soci. E' risultato in- I gioi nati <tuotidiani anno rif}Ortaio vece che l'assemblea ultima fu regolar- che i reduci belgi, del Belgio eh' essi mente convocata, che il De Gailo, Gar- difesero col sangue mentre tutti i milanda, Bellasio, Verlecchj .ecc .. furono ntstri ed il re Aiberto concionavctJW avvisati a tempo; risultò inoltre che al- su! wro eroismo, penetrarono a viva le assemblee non erano mai intervenuti forza nel JJariamento borghese per più di una trent na d[ soc; (su s5 , disse rico, dare a quel.ti che stanno in alto, Verlecchi). fra i quali i social-traditori vanderNella assemblea cli sabato stesso, co- i•eldiani, le loro sofferenze misconome si può rilevare dai risultati della vo- sciute. ~azione, non erano present) che esatta- La breve storia dei reduci belgi è mente 30 soci. Qu:ndi anche questa as- r1uelfa di tutti i reduci operai, che gli semblea dovrebbe, secondo lo statuto, Stati borghesi usarono ver il macello ritenersi nulla .. Sfidiamo chiunque a dei popoli. Nell'ora gligia del perismentire questi dati. coi'o: promesse altisonanti; nell'ora Continuando nella d·scussione Ver- del ritorno: disillusione e schiavitù. lecchi sostiene che gli scopi del fascio è Dopo il servaggio inaudito nella trindi « fare qualche festa e di stare uniti,. cea, il servaggio neUa iabbrica, e )feschin'tà di idee. Il compagno RAinoni {fueh che raccolse,o nei -fiumi di san. spiegò i principi della Lega proletaria. gue proletario i milioni di oro, sono ·e n reduce operaio di cui non ricor- ri.as~·isi sai t, oni deU.a dominazione diamo ·1 nome, dice testualmente: « I ·ocillc. Godendo. soldi dei reduci servono ai reduci non Tutti i caduti in guerra, tutfi i I eagli scioperanti . Costui è nientemeno duci sono stati sacrificati al potere, • che iscritto nella federaz. metallurgic2. all'ordine, allo sfruttamento capitali· Povera organizzazione con simile -.:o- stico. Come in Inghilterra, in Franscienzc: al buio. eia, in Italia, nel Belgio; nel Belgio Infine si decide di votare. Verlecchi e martoriato.' Chi rwn combattette Si compagni, che avevano preparato il truc- errfcchì, chi combattette \"ive ancora co, 11011vogliono ammettere che nella soffrendo nella miseria. ·· ,.., votazione contino i 27 reduci di Hoch- Tutto {fUanto i governi borghesi dorf, rappresentati da Severini, ma solo fanno per i reduci è l'offa gettata ad sette di ess aven~o questi soli pagato e.si r,er acqueta,li. Ma non tutti ànla tassa d'ammissione di 2 fr. no ancora gli occhi chiusi: ve ne sono :\la si constata che sono presenti alla che ànno alzato le palpebre ed ànno assemblea) reduci che non hanno pagato af}erto il cuore, TJer vedere la realtà, la tassa, ai qu;i!i Verlecchi dice dl poter per sentire la verità. Dal 191.f al pagare al momento ~tesso. Essi votano !919 fu compiuta la più graÌ-zdemistiegualmente. ficazione che gli Stati borghesi abPer l'istesso criterio ~i dovevano am- hiano mai ordito alle masse lavoramettere al rnto tutti i 27 reduc· <li trici. Per mostrare questa mistificaHochdorf, i quali se fossero st ati pre- zione i reduci di Bruxelles irruppero senti avrébbero potuto pagare all'i stan- nel parlamento dei deputati e dimote e quindi in regola. strarono vioientemenfe. L'atto è be/- Verlecchi sfrut~a l'occ~_one della for- lo, è attraente, ma non è flrtto, non tmta assenza ~e1 reduci di Hochdo~f -è efficace a[ grande fine: mettere a per negar loro 11 voto. che sarebbe dec1- terra i responsabili del macello e delsivo. Questa è la maniera d'agire rl.ei fa mistificazione: •le ciassi capitalistiborghes·. Altro che onestà.. . . che. Bi.sogna che i reduci operai, in- :\lalgrado le pro_tes~e ~e1 . r~duc1 ci! sieme, nel proletal'iato, gui.dato dai Hoch.dorf sono. d1ch1a:at_r vahd1 7 Yott comunisti, irrompano nelle fabbriche, e cosi la v~ta~101~e da il. r sultato se- nelle caserme, nei parlamenti, nelle guen_te: per il_ tascio 19 "o_ti; per la pro- piazze, per la fine della società borlernna q voti; 4 astenuti. ~hese da cui nacque !:incendio che I nazi~nali~ti cli Lu_ce~na 1:on posso1:o carbonizzò sette milioni di f!iovani cantar v1ttona, perche e endente dìe curof}ei. coi reduci cli Hochdorf la maggioranza Og · i 1 ed · bèl · h · s r ti. è per la Lega proletaria. gi · UCl gi, C e mva e O C ., • • di d. . 1 TJarlamento, sono nelle gal.ere deUo :o 11 ~ 11 ~ impe sce .1 con st at_are 1 • stato monarchico. Il loro sacrificio voltafaccia. mdecoroso d1 parecchi dei O 1 . a·' f · :• .· d Il le d' • 1 •1 n n 1 s ,va Ciai 11aon e a •Rf!e i 1,9 r:duci che sabato votarono per . classe. " rasc10 dopo aver votalo nella penultima assemblea per la Lega proletaria. e E' un insegnamento e-tre Pale per l'assenteismo \·'le cl.i molti altri. molti. mento annuo è cli L. 6 e quello semestrale è di L. 4. e tali prezzi verranno pubblicati nella testata del giornaL del quale ogni inscritto alla Lega deve csse!'f• abbonato e non solamente le! tore. Le Semente, essendo stata com·ocata appÙnto Domenica 8 agosto tutti i reduci di I peduci di Glnevpa zioni provvedano a raccogliere abbona- o.er decidere definitivamente sulle di'rcr- . d C · C Lucerna e cli Hochdorf sono invitati ad menti e in irizare al om1tato entrale t'1ve del fas~:o. pe- Il p•estlto oomu.nfs•- ~- assistere all'assemblea che avrà luogo ,,. - ogni e qualsiasi reclamo. Il Bellasio, aprendo la discnss·oue, fcs d · F' d..,l C · t C nel R'storante Hirsch alle ore 9 antime- Invitato dalla locale sezione r•!dt:ci, il e e m 1renze e omita O entra. cc un discorsetto patriottico, C'On wtti i le. - In attesa che i locali che dovranno 1 ridiane. luog 1i comun' della « grande v:ttoria ,, Xessuno dev,: man rare. per ospitarci siano pronti. tutta la corrispon- del e nemico secolare•· ciel « rispetto dedenza deve essere im·iata al Comitato ragioni-. compagno Bianchini, quale membro ùtlia nessuna sezione socialista di Ginevra. venne ad gli 1ta;liani all'estero\», dell'armonia tra ...,..""""""'"""'""""""'"""'"""'"""'""""""'"""'"""'"""'"""'!!!!1!!!!11!!!!!!! Centraic Lel!a Proletaria mutilati e re- • - l'azione diretta delle masse operaie <; ri. ~ tutti I reduci di qualunque p;,rti•to e d< duci, Casella postale 29 - Firenze. l 1 voluzionaria aPmmto perchè e111i11e11tementè' qua unque casse. Lamanifestazione deireduci esporre nella nostra assemblea (1el ::n u. !'. l'alto significato del prestito ~(•munista. distruttiva. Poic/rè la classe operaia 11011 ha Sottoscrizion: al Prestito comuniS t a. ~ Chi aveva il mestolo in mano apparyc Tutte le Federazioni provinciali e regio- subito evidente. sono appunto i borghesi A BASILEA. P·.l;, tutte le Sezioni e i singoli organiz- del fa~cio: il Bellas o. il Garlanda. com- lRitardaLa_) Anche a Basilea i reduci zat'. 'n attesa del preciso appello che sa- merciante, il Verlecchi. arricchitosi du- proletari si raccolsero domenica 25 lurà t:impato nel nostro giornale a favore rante !:i. guerra. il giovane De Gallo. fi. glio u. s., in ottemperamento delle decidei Prcs,~to comunista. non tralascino di · · d 1 C · t d' t· d glio di papà, e qualche altro di c,( non s10n1 e omna o iret ffO, per omanadoperar,i e di propagandare intensa- sappiamo i nomi. dare amnistia, fine delle guerre, giustizia mente Lak 'niziativa del Partito socia- TI prc,identc. per conto del cassiere alle vittime del macello. lista. del qual<' la nostra Lega clcYe scm- Verlccchi. diede un preteso rencf.'conto Parlò applauditissimo il compagno ,'dopre fiancheggiare l'azione politica e l'o- cli poche cifre. fra le ,quali compaiono gnato. che speriamo cl.i rivedere •Juanto Il compagno Bianchini con vihranti parole fece comprendere a:la uum~roia assemblea quale è lo •copo pr·n,;•pale di detto prestito. e come -;ott:Jsc:T;encb ad una o più azioni, si dia se,-:-ao di solidarietà per l'a.v,·ento ciel comunismo. l compagJJi, compresanc la ne;essità, sottoscrissero per un numero di 27 azioni. Sono preyec!_ibili altre sottoscrizioni per un numero maggiore. Facc.iamo caldo appello a tutti i compalini. che suno a nessun potere sul governo industriale, è na. turale rilevi /'acquistata potenza eco11omica tentando distruggere la disciplina ilulustria.. le e tutta la discip/irra irulustriate; po/chè la classe ooeraia occupa la stessa posizione che occupa nella fabbrica, Poichè tanto l'ella fabbrica come ne/l'esercito la classe OJJe. raia deve subire una disciplina e w1a leg. ge che 11011 ha contribuito a stabilire, è nu. turale che essa tenda a distruggere la disciplina del( esercito, e a distruggerla completamente; poiché tutto l'apr)(Jrecchio dello staio borghese è competam.enteestro.neo èd ostile alle masse proletarie è naturale che ogni azione rivolta a corrtro/tare diretta. mente l'attività goverrrativa, giunga fino alla distruzione completa dell'apparecchio <Il Stato borghese, fino a/J.'insurrezioneannata. pera di preparazione. -100 frnnch' per spE!'se d: cancelleria e prima. Convocazione del nuovo Comitato C. E d t I · · quesl<' in LI!! solo anno di sc~rsa attivit:i ra a empo e 1c non si ass1s:cva - Xon appena sistemati gli uffici di Fi- ciel fasc'o stesso. simili manifestazioni a Ba:;ilea. a nostro fianco per abbattere il regime atrenze. ,·errà senz'altro provveduto ad in- Fantini si lamenta col Severini perdire la con,·ocazione d'urgenza ciel Co• chè dei mille franch distribuiti a· sermitato Centrale in forma plenaria. per la DA HOCHDORF. La Sezione Reduci Proletari riunita in (Dall'Ordine Nuovo). discussione di apposito ordine del giorno. che sarà pubblicalo ed iqviato per raccomandata agli interessati. p. Il Segretario generale politico PERRU7.:ZA PRO "AVVENIRE,, omma ,precedente ir. 2376.02 Pratiche ZURIGO - Barbieri G<1·etano.1>againdo l'abbooomento LOSANNA - Ramella, Jlagando l'abbonamento LOSANNA - Fra compagui, sa,. lulando il comp. Tomisa LOSANNA - Terenzi, per aver aftibbiairo il ca-rro a Macaieli GINEVRA - Fra compagni, richiamando il c0111J)agi10Rainoni a,lle buone norme de1 Oalaieo SCHW ANDE - D@o conierenza Vuattolo HORGEN - Dopo confcrenz:i ArMacciacchini Pietro, Zurigo. - J I 1)iZ.. '>O stretto di \"arcse ci ritorna la vost:·a <lomanda-richiesta pacco Yesliario - a;:ermando che il Comando ciel luogo di concemramcnto è solo compcteale r,er il rilascio del pacco ,·estiario .. \ia s-:: ,h Imi1),50 3,10 gc, tempo i centri lii c')11ce, · . .11 ··:·1,1 ,,,. I.SO no stari aboliti'. 1.- Penati Serafino, Zurig>. - lì iJi-~udto cli Lecco ci ritorna la vostra donianùarichiesta pacco Yesciario - do•.·e c,5rie11t· che non sono i Distretti incaricali deila 9,60 distribuzione per i militari e,1>a1nati rati. egli non ricevette nulla. Co~ì pure C • solenne om1zio ha votato il seguente un certo Facchini. ordine del giorno: Sever'ni risponde mettendo i fatti a Protestando vivamenk contro il goposto. Fant•ni non era serrato. non la- \·erno italiano il quale, mentre -!sserisce vorò solo quattro giorni: Facchini fu di volere libera l'Albania. continua tut1111 crumiro; nè l'uno nè l'altro poteva tora a mandarvi soldati ad amm:izzue aver diritto all'ai11to dato agli altri ser- i proletari Albane.si: rati. Invoca una pronta i: compl-!La a1:rni- ~tia a tutti i condannati dai i,i;)Un<tli militari. e la tante volte promessa smobilitazione generale; Zananzi. 1111 padre cli 1111 caclut0 in gn<'r ra si lagna di non aver riceYulo nulla da.Ila distribuzione della merce della Croce Rossa. e ne vuol fare un ackkhito al compagno SeYerirti. Interrogato eia Ra'noni, eh foss,· depositario della merce. riconosc,' Applaude unanimL al forte clisco1·so il elci compagni Pila.ti e ~Iisiano: .\fanch una saluto cd un plauso ai berdi non essere il Sc,·crini, ma il commerciante Guerra. come pnr<' riconosce cl 110n aver precedentementl' reclamato c!h: al prete. al bonomellirrno <' ma· al Se\·erini. Cade cosi anche quest'accusazioncèlla imbastita ad arte. saglicr: cl' \ncona. e si augura che tutti i sol,lat" <l'Italia li vorranno ben presto imitarl'. l. Y. A WINTERTHUR. tuale capitalista, di rispond,:~e ;.IJ'a;,peilo lanciato dalla Direzione rlel p:!rti~o socialista. Facciamo tutti il nostro do·,erc da ,,cri proletari. Il segretario P. G. L'Amministratore isparmi iafran~obolli BERNARDI, Monte Carasso, siete in reg0la fino al 3r dicembre 1920. RAMELLA Antonio, Losanna, idem PIERALLINI. Vevey, idem. TOMASINA Pietro, Vevey. idem. SANDON, Altstetten, idem. BIANCHI Girolamo, Thalwil, idem. Madame D'HERIN, Losanna, è in regola fino al 1 maggio 1921. SEMINI, Aarau. Va bene, spedite fr. 2,63. SORMANI Pietro, Bruggen. Nessuno vi ha chiesto nulla, non sappiamo che cosa volete colla vostra cartolina. * * * iuerra ? Quanti dicendo di amare la pa. muzzi 25,- tria lottarono per la g-uerra a fjairolc. e ne ZURIGO - Ra.ccolte al Werdburg • •W.- furono lontani? bensì il R. Commissariato per i'Emrg,azione. Come ri:mlta dalle due risposLe si comprende che la babilonia impera nella burocrazia gallonata. Chi fa la \'OCe ~rossa è il commcrciank Garlancla. 1111vero bcc..:ro. che protesta · che si sano distribu'ti i soldi dei reduci., agli seioperanti. che sono operai che \·o\evano andare a spa~so (testuale) e fra i ql1ali c'ernno dc· rC'nitenti L:, conien:n~a tenutasi domenica sco:- sa per inizi:iti\·a clclla ~ezionc social:sla e ciel fascio reduci. dett;i in forma piana espres~iva e per~uasiva dal compagno L. Rainoni. piacque t' convinse molto. Fu un seguirsi di argomenti, di dat.i, di f~·asi ideali eh~ apap~~ionarono fortemente l'uditorio. A. tutti ~oloro che bauuo re- <ipluto, senza gi nstlfiearsi, li rimborso. Per rJnuovare l'ab. bonamento. ZURIGO --' I soci della Sezione Socialista per le vilime politiche ed i b;s-OgJJidel Partito: Schera Battista ir. 5 - Seregn_i 5 - Rusooui Carlo 5 - Rtainoni L. IO - Moreschi 5 - Ferloni B. 5 - Rainuldi 5 - Uuzzi G.. 5 Bianchi Martino 5 - Bianchi Leona,rdo 5 - Rancato C. 5 Frangi G. 5 - Totale ARBON - Parenti, raccolti tra La stampa si accanisce contro di mc da ~•:!imesi, in maniera particolare, e ne S<)- '1.0 onorato. Vi è chi ha tre. qua-tiro volte lo' stipendio soltanto per •iiffamare i socialisti. Vi è uno che fu socialista. che fu in lsviz.zera, itt Francia. oo.n:<taT1J1ato -a non poter rentrare .in Italia ,enza gustare la prigione. che fece doman<ia di gr,azla al re per rientrare in ltal~a, e che ora si accanisce contro di me dalle colonne del Gior. 11aledel Popolo! Ah, q11ale diiferenza. tra me e voi! Alle vos1re i;pa!le c'è tutta una comPagrti storia di vergogne. di trapassi. di venùita OERLIKON - Berlin ir.. J - Ta. • 65.- 1,70 delle vostre coscienze, e non parlo più o!- roni fr. 1 • 2.- tre. Qu'an~ ~ voi sdno Quindi in gra~ no B D'~l[t\-c-~-, 2 po rmi grn JCrtre? \..:) I a I ' . ·v Per conto nostro ~o~tcniamo chi: i signori Consoli sono autorizzati dal R. Commissariato d'Emigrazione a pagare in contanti il pacco veslia1;0 previo :iccertamento. Abbiamo scritto in proposito al R. Consolato di Zurigo. Dal Bue Carlo, Zurigo. - La c\01:nanda della Polizza, occorre rinnovarla prccisanclo i reparti dove avete prestato ~crl'izio. I?a Rui Giovanni, Zurigo. - Dal Distretto di Belluno ci viene ritornata. la e diserto!' •· L'offesa di que~to borghesuccio contro la ma~~a opera.ia non incontrò nessuna protesta. ,. ergo(\'na per tutti i reduci oµerai present'. Toccò al rappresentante della Lega protestare energicamente. Chiuso questo cncidente Verlecchi ,·orrebbc che si passasse senz'altro alla votazione se aderire alla. Lega proletaria o continuare nelle Yecchie d'rettive. Il compagno Caduli sostiene l'adesione alla profetar.a e dice che un voto già esiste sulla questione. Posta deH' "Avvenire Pare impossibile, eppure vi sono ancora delle persone maleducate a tal segno, che respingono invece di pagare il rim- " borso postale pel rinnovo dell'abbonaLOSA NA - Buriotti S11condo. - li tuo mento, poi non rispondono neppure alla articolo, al prossimo m1mero. LACHEN. - I compagni della Sezi:>ne Socialista sono tutti morii ? OLTEN. - Idem. BA !LEA - S. S. - Perchè non ci ,crivete più ? 11 servizio di corriS!J}ondcnza de. v'essere assiduo e buono, si cal)i.sce. RAPPERSWlL - Baschera G. - Rivolgetevi al Sindacato muratori locale e pro. vocate seri t)rovvedimentl. nostra cartolina che gliene chiede il motivo; ma il giornale se lo leggono con avidità ogni settimana. Avvertiamo però che la nostra pazienza ha un limite e la settimana ventura incomincieremo ad inchiodare alla gogna i più refrattari, e pian piano verrà il turno per tutti questi piccoli imbroglioni. L' -\::\UU i:\TSTRATO R. E

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