L'Avvenire del Lavoratore - anno XXIII - n. 31 - 31 luglio 1920

L A'v VENIRE DEL LAVORATO.RE ---------------------..::...---==.::..::=:.:;..;:..;:. __ :. _._;._._,_:_ __ _._.;_. nehla quale prese la parola anche il prof. Nicolai, l'autore delJa « Biologia della guer.ra », gli stu<ienti nazionalisti, essendo minoranza, al gri<lo: « i veri tedeschi abband::mino la sala:., uscirono rumorosamente, peir ritornarvi dopo in maggior numero e disturba.re l'adunanza. Come contrave· leno, il grappo degli stndenti socialisti deu·univcrsità di Berlino, aveva organizzato dei co.rsi serali per gli operai. Dietro pressioni dei nazionaLlst: il rettore del1'Univ. fece tali restrizioni, che .la maggior parte degli l)Perai intervenuti per as~oltare la parola del compagno deputato Ledebur non potè accedere all'aula- L'assoluzione degli studenti di Marbu,rgo, che, come sapete, avevano assassinato 15 operai, sollevò l'indignazione generale, meno i militaristi e gli studenti, si c1p:sce '. DOPO LA LOTTA DEI MURA TORI I:>isperdiamo l'ignobile crumiraggio I corsari dei CRnfieri Presenza di spirito I ntol)er;ibile veraoan;, CosP... di SRn Gn llo Che t signori capimastri avessero tutt• Qualche muratore italiano, arrivato ueUa dolce e fresca Svizzera durante Da serrata, sorpreso a lavorare un1.ici, dodici od anche tredici nre al giorno, a sgobbare nel lungo pomei iggio del saaato, tenta di giustificare il suo atto \·o:{!are ccn la scusa di « essere venuto in /svizzera per guadagnar soldi». e· è anche a Zurigo un gruppo dl muratori e manovali, che ha incominciato sabato scorso dovo pranzo a {avorara, con!Jariamente agl'interessi I CRUMIRI DI AARAU LAVORANO ~o. San,mrno con loro implacabili, come mobilitato contro i muratori e manova/J dlJx4, 15 ORE - BASSI SALARI - forse non lo fummo mai. rame la serrata, e cristiano-sociali e deNIENTE SABATO INGLESE - BE- ~la non di,pcriaino. Po,chè noi non mocratici liberali e spazzini e i più luridi siamo in Italia e in Lvizzc~a abbiamo STIE! della massa ed al rispetto della disciIl ministro dell'istruzione, essendosi manifestato poco favorevolmente nei riguardi degli studenti di Marburgo, dei colpevoli s'intende, la cnrporazio-- ne protestò violentemente, ed in un a,ppel\o diretto a g 1 i studenti di tutta la Ge,rmania chiama la studen- ~sca alla difesa <lella santa causa rlegli studenti di Marburgo, che è la causa di tutti! Gli operai di Marburgo indissero un comizio di protesta! vi inte.rvennero gli studenti provocando un conflitto. Teniamo pure conto di tutto: degli apPQggi palesi o larvati del Governo, della forza tutt'ora esistente del parrito militare, degli aiuti deUe classi possidenti, le quali si vedono minacciate dalla crescente marea delle forze rivoluzion:irie; sommiamo tutto insieme ed assegniamo a queste forze associate il loro valore; tuttavia conveniamo che i nostri avvérsa.rl hanno più audacia che noi (anche l'ultima dist'ruzione della tipografia dcli'« Avanti! ~ ci insegna qualche cosa) ed una organizzazione di gran funga Strperiore alla nostra. Se vogliamo approfondire la nostra indagine, vediamo che la forza contro-rivolu• ztonaria è la naturale conseguenza dello spirito di conservazione sociale delle classi possidenti, cui può aiutare in parte il tradizionale militarismo ed H patriottismo sciovinista. I partiti del:la conservazione vedono chiaramente il pericolo che li sovrasta, e sono disposti ad usare dl tutti i mezzi, nessuno escluso, per difendere j loro privikgi. E' umano. Per contro, te classi lavoratrici, dato ti lungo servaggio e la incultura, non hanno ancora la esatta percezione deHa nuova o.rg.anizzazione sociale che esse stesse debbono crearsi, e rper la quale occ0,rre fare oggi del sacrificL Se noi volgeremo la nostra azione ad educare la massa per questi fini, creeremo quel'.a mentalità veramente ,rivoluzionaria, la quale ci darà domani gl'im- ·:·:irc:ihi!i frutti. I muratori orgauizzaii e vigi!i non avrebbero milb d~t ridire a qu;1sti corsari dei cantieri, se il lnro af!ire restasse senza cons?guenze per gli r:.~tri operai. Ma è evidentissimo che, se il loro numero aumentasse ancore più, tutta la massa dei muratori. anche di quelli che non sono affatto usi a far le pecore, sarebbe po ta in tale situazione per cui dovrebbe generalmente lavorare orarl da bue. Per questa massa, che è domicria-- ta in /svizzera, sl preparerebbe inoltre un inverno magrissimo, con tutta la scìa delle sue miserabili ristrettezze economiche e sofferenze. Nessuno mette, dunque, in dubbio che per i corsari il conto torni a puntino: per resta-e in /svizzera più pochi giorni e risµanniare spese di vitto r. di alloggio lavorerebbero anche la notte, con gran fregamento di mani degli dei detronmpo padronale; ma il conto non torna affatto per gli altri. Noi vogliamo rivo!gere la nostra 1;•• na ODeraia. Noi che abbiamo ammirato la perseveranza, il coraggio e il sacr.'fìcio grande dei muratori di Zurigo vogliamo sperare che hasterà auesto b1eve richiamo per rimetterli sulla via della coerenza e delle so1idarietà di classe. Enormi danni per tutto il movimento edile ne deriverebbero se questo gruppo di murato1 i persistessero nel loro cattivo esempio. Lotte intestine e disorganizzazione, r,rom in Qt1.an.10 abbiamo asso/ufo bisogno di riun;re tutte le nostre energie, fin l'attimo del riostri fratelli proletari per sorpassare questo breve periodo dl crisi morale. Da Zurigo dev' es5ere luce di nobile esempio a propagarsi in tutte le città, in tutti i villaggi dove vive un solo muratore. Cosl Pltre si è dovrJto constatare che molti compagni dimenticano facilmente di domandare ai padroni l'aumento di salario stabilito negli accordi verba.'i• Che questi compagni hanno perduto fa loro presenza di Sf)irito? Muratori di Zurigo, siate sempre forti, coraggiosi e coerenti. E vigilate parola a tutti i muratori e manovali I traditori di z l1 O" arrivati in questi l{ltimi tempi dall' I- ~ talia, nel!a speranza che un resto di MO RAN DI, lavora di gei ore, il sabontà e di dignità possa deciderli a baio dopo pranzo. Interrogato perchè desistère dalropera ignobilissima che faccia il crumiro, risponde: « Sono vevanno compiendo, rovinatrice di tante· nuto in /svizzera per guadagnar solfamiglie operaie. Ne~ristesso tempo di,,. non mancheremo di rulestare tutta FRATELLI RIZZI, gid organizzati, l' attenzi(?ne dei struJacati svizzeri af- occupati presso la ditta Hauser, lavofìnchè essi, che possono, provvedano rano oltre r orario corrvenuto senza con ogni mezzo a por fine a questa fa si pagare il supplemento. Pregati insana ve~gogna, contro la q_uale,ap- di dare spiegazioni, rispondano che punto perchè propagata da operai ita- r organizzazione è un covo di ... ladri. Uani, noi siamo i primi a protestare. Vili calunniatori, traditori bugiardi! Renderemo anche conto del f_attacclo MONTI, lavora a contratto, obb:iga le organizzazioni itaJ,ianedi quel paesi i suoi pochi operai a non inscriversi donde i corsari sono partiti, perchè nel sindacato. E' un versipelle: se e q1iando. ritor~ano in ~ta!ia, ab-_ Daremo maggiori e più precise inhiano la lezzone unvlacabzle, che Sl dicazioru, perchè stano conosciuti meritano. ovunque e trattati come cani idrofobi. Al compagni organizzati, aJ, sindacati dì mestiere, noi raccomandiamo vivamente di comunicarci i nomi e il paese d'origine degli svergognati, che se continuassero iJ, vile tradimento, non hanno diritto a nessuna pietà. Compagni, oggi ptù. che mai bisogna che ci difendiamo con energia. r ,.. Pro mura tori serra ti Somma 11>recedente fr. LOSANNA - Sezione Socialista fr. 5 - G. Ferrero 1 - Ruga 1 - Pasqua G. 1 - Thonb I - A}Jiama 1 - Masti L 1 Meirotti G. 0.50 - Remo I 3269,>lO 12.50 Totale 1r. 32 2 30 PRETI CRUMIRI sono fischiati a Zurigo Sattoscrlzlona a r l' bbon~m11nto ferro,larla Somma precedente fr. 268,60 BIENNE - Sezie>11eSocialfc;ta 36,- GOSSAU - Sezione Socia:lista ~ 35.- Per 1 santi interessi della chiesa ed In nome di djo, i prell si aoconcia.no a far pure i crumiri, <lei che sperano di non aver Totale fr. 339,60 ~alll. lode nella valle di Giosafatte. Venerdl dell'altra settimana, nn iorte stuolo dJ a,utentici muratori e. manovali sl ù:camminò, dunque, P'-'r la via che ccmduet. alla bottega 111era dJ Wietikon. E' "-':aturale, che la massa operala, ritr0va11do">i sempre e molto iacilmèn-te per istrada, se parte iu numero di dieci, arriva a destinazione in 1rumero di cento o in mille. li caso è a<idirittura carino. Qualche comR, I • • · d ·f f pagno di Zurdgo seppe che I preti del'la IV ouz I ona n' rne I ae chiesa, cattolica di Wietikon, per riguada- « Ieri, mentre l compagnl, che con me \.l- gnare il temp-0 perduto durante la serrata. dtavarw la !ab/Irica dt Putiloff, sottoponeva- si era.no messi a fare i manovah e l mn- ,w ad una quantità dl minqje domande l'ln- ratori per aiutare alla costru"?.iom: della pro.. - Eh! Francesco, Ja. vai di irra11 passo, dove ti meni ? La situazione dc, 11:uraton e ruam:ali ad Aarau \a pe;:,.iorandosi gìo;·,10 per giorno a causa d, uno sfacciato e m·scrabilc: crumiraggio da parte di una banda di tollerati traditori, arrivata ora non i. molto dall'Italia. B 1sognn fare uno sforzo mentale pc, pensarc. e credere. che ·n Italia csistino ancor,, tanti e tar sciagurati indegni dl'l nome di « operai •· Co• mc non è mai accaduto. noi e.i clo:11:rndiamo - ch'ess' 110•1 '.~bbiano anno gii. iff Ttalia la lezione che si meritano. Immaginarsi. L'alba non ha ancora jncominciato a rischiarare la città che dorme, e già i primi gruppi di quc•ti incoscienti e misc:rabiF mercanti della pro pria carne e della propria <ligniti si a\- viano al laYoro. I p'.ldroni a quell'on, sono forse appena andati a letto, stanchi di tutte le orgie del i:;iorno. Essi possono lungamente dormi-,·. sicuri dei lauti guadagni che questi disgraziati loro assicurano col loro san!!UC e sudore. Dalle> ci:1que del mattino - cosi, per es., nei can• tieri della ditta Bertschinger - fin.o a mezzog-iorno, cioè già solo al mattino ~ette ore consecutive, è un lavoro di un sol fiato. Lavorano come bestie e po· come bestie si raccolgono in un preteso refettorio - una ,ecchia baracca. che serviva dapprima ad uso di stalla - a mangiare in fretta e in furia quello eh<' il padrone ha fatto preparare. Poi, senza sufficiente ripo~o, col boccone ancora fra i denti, si ria\·viano all'una per i cantieri. doYe forse rivedono il padrone. bello e· riposato. che li sbircia con occhi di pecoraio soddisfatto. Così dall'una fino alle cinque e - dopo un'oretta di interruzione per la cena - ancora fino alle 7 e mezzo o alle orto di sera - lavorano lavorano, lavorano. Se qualcuno credesse che i salari pagati ad Aarau meritassero tale sforzo sovrumano s'inganna a partito. I più bra\·i ed esperti muratori non guadag-nano più di r franco e 75 centesimi o al massimo I franco 80 all'ora; g-li altri 1,65 e L7o; i manovali 1.25 o r ,30 all'ora; per i portacalce il massimo i' di r franco e IO. Sono forse questi buoni salar: a par?. gone di quelli che vengono pagati in altre città ed in altri villaggi della Svizzera? . Toi vorremmo anche comprendere che quegli operai italiani di Aara11. indegni di appartenere a1 proletariato Italiano offerente giorno per giorno il suo sangue giovane alla causa della sua redenzione - vorremmo anche comprendere ch'essi facessero delle ore straordinarie facendosele pagare con i supplementi, che sono sempre stipulati n~i pn'- senti concordati fra padroni ed operai o addirittura stipulandone dei nuovi. l\! a di supplementi non esiste neanche il '1esi,lerio, a grande beneficio e gaudio ,1<-i signori costruttori e capimastri. I miserabili crumiri dicono di lavornre più a lungo che possono, perchè ~0:1 venuti qui per guadagnar soldi. E .;ia p1:rc. Ma il loro egoismo non deve oltrepassare una certa misura e non deve rend !,·li ciechi a tal punto, da non vedere qu.:ile critica situazione E:Ssi creano a se stessi - se resteranno in !svizzera - o lasccr:inno agli altri, se essi ritorneranno in Itali~ a godersi le poche manate di soldi ~is:>;..1 miati, tradendo ignobilmente: gl' Ì!la< rcss; di tutta la massa operaia. Già essi i;-11adagnano qualche fmnco in più, 111,, non tengono calcolo della m:i;::-g-ior so0,1ma !i ~uadagno che assicurano ai capimasu; di Aarau, che come quelli di tu1 ·., la. S·,i:1.- zera, sono i peggiori r~zio,i 1:, della nostra terra montagnosa. son:> qudli che hanno acculato a giorni di hm,' la mas~:i. edile per maggiormente poi slrurt:!l ,;,. pria bottega. Lo ia!llllo ancor o~,;gi. gegnere I? gli operai che cl accomnagnava. no io mi ero tratto in disparte. Quelle do- Fm Qui nulla di male, anzi tutto bene. .-,~nde ml parevano semplicemente ;;UJ)er- perchè quando i preti si ri.:Mdano dl Cri· nue. Nello stabilimento immenso - che è sto e si tolgono la stola. per prendere I.a uno dei tre O quattro più grandiosi del mon- pala, dàr.no un esemi>io di ooultà e di la.. lo, sebbene non troppo bene Or1ta11izzato -· boriosità molto raro nella cate~G•ria del lavoravano 1>rima della guerra dal quaran. ministri di dio. Ma non bisOl(Jla es~e.are laclnque ai cinquantamila operai. Oggt no11 per voler fare rutto in una voltai - Alla chiesa cattolica dJ Wietikon. E l'altro: Non contenti ancora di S~...lov 111: q o - Ci vengo anch'io. . 15 ore al giorno. per compr,1r lirr• òa Questo • ci vengo anch'io» sJ ripetette mandare in Italia in una sup·;cnH sc,c. .di ,ie errtrano che poche migllaia, in grande Quei bravi chiercuti voliere, invrce J);.."Ct><Jrlebamblni, .donne, vecchl Gli a/trl so~o care di eccesso. Non contenti di iare la soldatl al fronte. J comunisti per J primi. concorrenza, ai manovali, si erano messi a Appena si pone piede nello stabilimento lavorare giorno e notte. Era tCS.:!. <:he i mu- .i ha rimpressione dell'arresto quasi asso- ratori organizzati non potev::rn.:> tollerare tufo della vita in quel corpo di colosso. Po- c-011 simta rassegnazione, che non ha.-nu0 mili chi, rari camini soltanto mandano ol r.ie/1> posseduto. qualche òuffata di raro fumo. Pochi colpi Il Sindacato miorma.ro clello zeli, ec~s-. di martello, a quando a auando, echeggianr> siv<> d.J quei prcti cattolici, volle dar prova solitari attraverso i cerrto riparti; solo qual- di buona educazione, affrettand('SJ a <lomanche fresatrice ;a sentire él provrio fruscio ùare per iscritto I motivi di tanto strazio nella lavorazione del legno e pochi operai, del decantato. . . . amore del ,prossim0 a per lo più donne e blmbl. ci guardano con danno della numerosa classe r1e: murato,! occhi smarriti e curiosi. Tacciono i gra1ufl1 e manovali I preti cattolici di W1eti!rnn, ~be /JOSSenlimagli; sono ferme le gru dall'amvte,. come tutti i pre'i &1onhanno amorr.vvle rlrierborute braccia d' acciaio; i forni di fu- spetto che per santi e più a 1cc1 -~ per 1 ,ione sono spenti e crollati; le robuste zaml- 1;,nrti in gonnelJ:.. Jel paradiso cc:este, finnalrfci, use a pussa;c rrelle loro bocche tlì sero di non leggere e di non ser1tire da QUeluccùzio il ferro rovente e costringerlo ad ar. l'orecchio. E quanto seppero decidere h di rendersi sotto la str/ta nossente, sono iner- non rispondere a nessuno. Padronissimi ti ed irruginite. Dove echeggiavano gli ac- di regolare le loro faccende sec >n<k-l'insoiciai, stridevano i ferri fusi, rombava il ma- razione della trinità protettrice! glio, tra lo sprizzare di milioni di scintille ln ogni modo, i muratori e mariov:ili ored il bagliore ardente di mille fiamme. e' è v.anizzati di Zurigo non ragionano csattau,z s·tenzio dl tomba e tra le armature di me:ite come i chiercuti apt>siolici romani di ferro si rincorrono a volo i corvi, grac- Wietikon. In mancainza di una risçosta chlando e qualche uccello canta un canto scritta, decisero di andare personalmente a che vare u11<fileggio ed una sfida. prendersela, per ~ia diretta, dalla santa e (Dalla lettera di Serrati). pulita bo.cca dei zimarrati Bibl10 eca 1noBianco lungo tutta la via, siccl1~ quando lo stuolo denaro e un infame spirito di c~oismo arrivò alla chiesa era ,addirittura ingrossato dello stomaco fanno ancor.1 p11; e straripante. Ecco. E' il meriggio di sabato. Tutti I chiericuti lavoravano pacificamente, &'li operai, rimessi sia pure malam<'ntc. " pensando ai fururi in.cassi per cui bisogna.. nuovo, vanno per le vie d,·l!a città, pl'l va ac&!llare il compimento delb bottega. le vie dei boschi, liberi dopo una ~~•-i1.,a In giro in giro, non vi era ::mibra di po.. na di lavoro; le grassocce si.{norc dc: Uzlotto; ma gli sgherri vennero dopo, cht non mar.teano mai, per g-razia dj dio e della tronfi borg-hcsi fanno mostra dei loro repubblica elvetica. malguadagnati abbigliamenti; : n<'({Ozi La manifestazione ostile prorompeue impetuosa. La chiesa fu completamente assediata ed assa:lita. 11 lr <!Casso era indem0nia.to, ma ebbe la virtù di aprire 'e orecchie ai chiercuti di Wietikon. I qu:i.li, avendo ririutato di con1p1 e,~1fo~::. ,a r;igione per is.::n:. to, La compresero cli;1ramente in un .lCLOlTIpa.gnamen o Ji f.,c 1i, di utl, ,, d'altri ,m. p\imenti Però la ma,·, 1 non c.:.agcrò Le: c.t,$ivlc Clei crumiri in vc~1,; r,era r,011 furono wccate. Tantv :o;!r esse-re generosi! J p0Ji2i,,lti vennero m i0rv a,:.z:~. ma iurcno :ir,c:i'ei-si re'.atirnmen:e. ccrh!si. Ora sapp1amj c:1'.!!a leziQ.111h!a prodc11 J i suoi eiicttJ e l preti cattolici di Wk111<01i continuano a iare i manovali, ma secondo i precetti de!l'operaio, che non f ·' <:rJmiro al fratello di lavoro. Tanto cli guadagnato. leggetIe' ·1 Awenire d l Lavoratore ,, ~ono discretamente affollati, tutta la città rumoreggi.i per l'interruzione del rude lavoro, ogni cosa dice che il riposo e lo svago sono subentrati all'attivitiì produttrice è là. nel cantiere. separato chlla via da un alto parapetto di legno· le macchine vanno. stridono ancora. ,. uomini in lacere camicie, in abiti inzacch<:- rati, sudanti come cavalli imbrigliati :il "olc, l capelli arruffati, g-li occhi stanchi e smorti. curvi ancora sul piccone. sullt pale, lavorano, lavorano senza un g-l'ido di gioia. senza una parola di pace. Sono le besti" che 'I crumirasg-io produce, le bestie <kgne del massimo di- _sprezzo. ?\loi non avremo mai una parola di pietà per questi svergo~n:tt1 dcnig-r~. tori della classe opc:raia. Se noi fos~imo n Italia. nelle n,g-ioni donde essi sono partiti e dove un g-iorno ritorneranno, brutti giorni prepareremmo loro, senza un tremito solo. una titubanza, un rimorin parte le mani legale perchè ... siamo stranieri e bolscevichi, godenti di pochi diritti e molto pr,co di , u Ilo della E l,ertà, cercheremo di ~muo-. e- gl' altri, queJI: c'ic forse non hanno ancor vista questa grande: cd intollerabile v• rgogn:." E tutta la ragione ,-;1c ci 1•otremo dare. per tutte e vie co11 tutti ! mezzi, ce la daremo. con piacere immenso. ~01. I crumiri di Ror~rhach farisei, va bene, questo lo comprendiamo, ma che i poliziotti e i magistrali fossero cosi disposti a dimostrare - urbi ('.d orN - i due pesi e le due misure, mm si vensava ancora. Il comvagno Cesare Zamporlin e Gaetan• Piovan sono stati denunciati dal ga/oppin• della sezione capimastri signor Thaeni co. me contravventori alla libertà di lavoro, Petrolieri ed altri complimenti del genere. Interrogati dal Commissario di polizia t confrontatt coi crumiri, e risultalo luminoOra che la lotta edile è :erminata, gliamo iar conoscere al proletariato i che t!l3dirono i compag,ITi di sofierenza rante lo sciopero. vo- samente f'he t11fla /a indemoniala ultivlt#J vili de:. suddetti compagni consisteva nell'aver du- dezto, cammin tacendo, a certi crumiri, che Essi sono: Wehinger Bernardo, Rorschach - Duerliva.ngen U.:xlereggen Osterli, Steinach - Raviani, Staat - Mar:i, R<>rschach - Thanser, Goldach - Gsdi, Stei... n'3.ch - Stra.esslc Stcinach - Baum;nrt11er, R-0rschach - Si.eber. Horn - Kellem. herger, Horn - Hotze. Staat -- Cc!11n1ehi, Rarschar..h - Zach, Rorschtch - Gsehencl, Rorschach - Bassi, Rorchach (tutti m~ novali). Billiani Gio. Batui e R,ncati Giovanni di Rorschach; Schwarz di SI. Fid:>.n (quelih sono muratori). Quello che in più cl stava a cuore era di pubblicare i nomi di due muratori ital!aul, in tuctia la località, i quali JlO'll si vergogn.¾- rono cli compiere opera infame, Ma i nomi no:l sono siortunatamente da nessuno conosciuti. con esattezza. Vogliamo raccomandare ai molti compa.. gnl italiani d'intervenire i1umerosi alle a'>- semblee senza attendere inviti speciall E' questio:ie di agire insieme per 1-a difesa degl'interessi comuni. Quando i padroni vollero imporre u11nuovo orario, noo cl restava aJtro che combattere. Se avete lottato per pil) di due mesi ricordatevi che la lotta non è ancora, Unita. Dunque, è necessario essere sempre ass!- dui, e chi diserta le file è llill vile. Il Comitato. I crumiri di hl aooerswil Ecco i muratori e manovali che formano la vergogna, del prolètariatf) ooi.1-: d: Rap. perswil: GERVASINl GIUSEPPE e figli BONVIClNI GUGLIELMO BONVICINI EMILIO PAGANI CAMILLQ LANFRANCONJ A. e fratell,1 PESCHIERO N. VENINl GIUSEPPE TAHIS GIUSEPPE OCHSNER LOUlS MAGOUNI PIETRO. Operai coscienti ,Jm,ndetene nota e ric.ordateveue. Quelli di Arbon Raccoman,diamo vivamente all':itter.zione dei compagni e degìi opcraJ org:in:zza:I t seguenti pezzi grossi dè! r.:ni.!ì:.iragglo: RO'nN TOMASQ ZANOTA REAI-<ZC'.;,.Jp, a'ct~ BAITANTE GiGE1TO. <:;ooo crumiri di mestiern. Alla gogna! li Sindacato edile di Gin....-vr2 ringraz.la rutti i comp,a,gni che con slauclo fraterno ci aiutarono moralmente e finanziairlamenre nella lotta passata. Ai compagni tutri di Losanna ( ln!lacato e Sezione Socialista) a quelli di Friburgo, Vevey, Montreux e Moothey, vada n no6'tro ringraziamemo vivissimo, cosi pure a tutti quelli di Ginevra. ln,fine, preghiamo tutti i compagni e le Sezioni o J S~ndacati che hanno rJcevuto liste di soaoscrizlonc:, a spedirle anche se in bi-a.neo, al più presto. n Segretarlo. Da n1editare • Per /uro il comunismo e 1111po' la pri. miliva rivi11cita. C"erano prima i padroni. E' ~iusto che ci siauo Og![i gli operai. (Juesto scambio /acile nella me11tc bambi11a de{lu massa lavoraii-ice, è. szato anche re[a;/w1me11. ,e facile ad effettuarsi, appena gettato gin il vece/no regime, da varte dei comunisti. Le 1•i/le ci sono, 1 proprietari sono scappa1i, non <' difficile organizzare i11quei luoghi di delizie - già abitati dai gaudenti, qual( uno ap. pa1tiene anche a qualche nuovo ricco cli f[uerra -- la vita in comu11e.Si tratta. :n Fine dc:i conu, di co11sumare sol/a11to, non di produrre. E consumare è facile. E' vero che gli abitatori prece<lenli 11011 producevano neppure loro. Ma ora che la rivoluzione na aboliti i padroni, cioè coloro e/te pe/ vra. prio beTtesseri;, sapevano fore lavorare g/i olfri - sappìa la classe overaia russa tro. 1·arc ili se stes:sa, 11.ellc ;,ue e11ergle e uelln sua vimì, tali capacità da vrodurre, liicCro lo st:moto del pronrio interesse collettivo quanto produreva ieri o beneficio dei vroPri sfrultotorl. ()ue:sto il vrob!ema gravissimo. Vedremo nelle prossime lettere quanto si propon~o110 di fare i comunisti r:issi per raggiunge. re la soluzione. (Dalla lettera da Pietrog-rado :Il Serrati). lavorare quando gli altri operai sono serrati e accettare lavori {J.lnghi, non è trOPP• d.ig,ùtoso per degli :,omini cht possiedarw un vo' d1 cervello e non d2lta sega/urti. li allora, si capisce che la polizia non ha ere. duto di metterli a vedere, il sole a scacchi, ma li caricò delle spese dttcrmiuate dalla falsa denuncia. • • • Un'altra un po· Più marchiana. A Bruggen (presso San Gailo1, dimor• un certo signor Brusa Giuseppe, un pidoc. chielto rifatto di capomastro, già manova.. le, muratore, assistente, uomo, come ved9,. te, che se avrà la fortuna di vivere gli anni di Noè, sorprenderà tutti per mirabili imprese. Che Jddio lo mantenga sano! Costui, intraprendente e esperto, facevo eseguire dal suoi crumiri un muricciuo[o divisorio fra strada e giardino a San GaJ. lo W., vicino alla casa di 1111 nostro compagno, che ha avuto la s/ortuna di dover i11ciamparlo altre volte Per via d'inlortunia sul lavoro. ' Un mattino, due pali lungo un metro co11 un'assicella inchiodata di traverso, i quall dovevano servire per sostenere il filo • piombo, furono trovali rovesciati a terra, ridotti male, Forse da maoo sabotatrice. Il nostro tipetto dev'essere divenuto /Nido, furente/ Due pali a terra . .. un'ora di tavoro! I ragazzi, avrà detto fra sè, non devoM essere stati; sarà invece Covan Ulbrigo, che mi ha t,ascin.ato davami ai giudici perc/Jè mi sono rifintato di dargli il visto per l'in.. Fortunio, ed è capace di 1uJto. E corre trafelato dai depositari delle ma11ette. La domenica dopo il compaf{no viene interrogato ed afferma di essere estraneo al f alto. Una sèconda vo/Ca subisce un co11front11 con ulla vicina che, imbevuta di cattiva edlJcaziOTle,odia gli italiani senza qucttri.si. e con sua meraviglia ll comf/Ogno si sente dire che alta una dopo m.ezza11otte,!a don. nicciuo/a avesse visto il lume acceso neUa cucina di lui, epverciò sarebbe sospetto. Smentì il compagno e fece osservare che a quell'ora, non essendo nè femmina. nè ganzo, dormiva saporitamente; ma la femmina insistette. Furono infine /.O.sciati in pacE. Ora, quando meno .se l'asvettava, il com.. pag110ricevette un marulato di comparizio. ne e si senti dai signori giudici - partl lesa presente - condannato a sette gior. ni di carcere, 30 franchi di indennità cJl signor Brusa (troppo poco, pensate, due p<Ut divelti!), 20 lra11chi di muUa e le spese. . . verran110 dopo. Commentare la semenza ? A che pro ? /11sul1are il signor Brusa ? S0110 i compagni che dovranno vensare per ravvemre • questo bel tomo . .. .... Gld che hq la pe1ma in mauo, scrivo cuiche quesw: Trezza Adolfo è quel bel tomo che. non contento di essere assistente a{l'Obervaid lavorava dura11te lo sciopero dei piastrell<ti (lJ]punta come• .. pù1strellaio, s'intende dovo la sua regolare giorna,a di muratore. Per tale motivo fu dai nostri compagni boi. cottato. Volle la rivincita. Riesce aa vccu. varsi a UzwU vresso la ditta Neuveile.r, do. ve la,vorava da tempo anche il comvagno Florlan Pietro. Primo atto <li piccola vendetta: il licenziamento del compagno. J metal/urgici potrebb<>ro lare contro di {J.li aJ... fretla11to. Comunque lo raccomandia,rw a tutli. SI chlamCt Trezza Adolfo. il favorito fotogra. fa del r.011so/ato italiano. erri assistente alle dipendenze tlei capiniastri. E' una mascherina da tratiare coi guami. *** PEl< FINIRE. Sape/t che i sig11ori capimastri reclutarono dei crumiri rrel Tiro/o e 11elFriuli, al. lo scopo di sostituire i nostri elementi mir:liori che procurano loro sovente dei i:rat. tacapl. Ai poveri disgraziati è ora accadu. to di dover abbandonare il protettore lluzzi e/te, considerata la differenza del cambio; 11011credette di pagare secondo quello concordato co/ Si11dacato M. e M., e do,-;o ta11/e belle vromesse si sono visti riìiutare l'indispensabile acconto Per mangiare e ver di Più richiamare dalla polizia ver avere protestato contro il Padrone. Ora sono minacciati di rimpatrio, se non intendono vie. garsi ai voleri dei benefattori E voi dtm!U lasciatevi ac;alapp/are! Se non avessero sborsato i ma/vagi organizzafi_ 1111 ~o·. di quattrini, la proiezione di quei signori vi avrebbe ridotti a sfamurvi 1w1. r osteria dei. . . cani. EPE.

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