L'Avvenire del Lavoratore - anno XXIII - n. 28 - 10 luglio 1920

AN.NO XXIII. A. P. ZURIGO, 10 LUGLIO 1920. Nwn. 28. ' SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA I . ABBONA.MENT?IER LA SVIZZERA Gealfèllml10 la coPil COnio Chècmcit- i REDAZIONE: AMMINISTRAZlONE: Te1et0tio AUo Fr. 6 - se.mutre Fr, 2',59 - atero Fr. i m. N!JWRO :ARRETR,TO OENTESIM! N. Vffl>-3646 Il L'.bvendlrelLaYorator1e:"u"1ru + Commissione Esecutdiveal P. s. I. - !1~:.~~s?e. 's~ ,U7S A.bbonl.Illurto Jl-O&nle, cen-t. 20 ln J)ll. ====================lh=============-=-=-·-==================================~ La borghesia polacca è sconfitta eonfederazione, l?artito escluso che si possa arrivare allc1 i;ciopero quando gli avvenimenti lo imponessero. e sciopero generale Noi crediamo invee~ che i sia anOobrogeanu Gherea 61s1foghbìeceresdc'uhni ardito eontJto Mislano Lu stampa borghese ct·ogni sfumatura politica insistette panicola,rmcnre nei g-iorni scorsi su certi dissidi sor - ti r.ra la Direzione del partito e i dirigenti della Coniederazi011e Generale del Lavoro a propo ito dell·azione lla concretarsi dopo la rivolta di An1.:ona e contro l'avventura militare 11cll"Albania oppressa. 1 oi 11011 vi prestammo fidanza, pcrdtè non ci sentiamo affatto tenuti a erodere alla stampa del capitali ·mo. 13ene invece non pos iamo e non vogliamo. ovattando forse le nostre orecchie, renderci insensibili ad uma voce operaia, elevatasi da un consec;so di clas e. 1-:· la Camera cli Lavor0 di Milano, ~he parla questa volta, e la sua parola è raccolta in un Ordine del Giorno. che dice: · . . . . -:.:ora r? tempo per elevare chiaramen- •1tato non e una. nt1rnta. rna yn_a. e co·1trn r impieg0 iniziale clcllo osta: sosta eh~ JHJO.essere bre\ 1 1: sciopero gener1l..! una ie,n,ia 01,-po~,- 111a o lunga, a seconda del1,, svolger~! ;,iene in iorai di criteri tattici e degli_ . dvvenin!~n1i: che for.e vanno r;;ialllo pure __ strategici. Deve forprec1p1tanclo p111 d1 quanto non si se lo sciope,ro i;ervire, neH'attuale sicreda »: . . rnazione sociale. ad una nostrn <lin10La ( a1~1era del. Lavoro <.11Milm!o strazi ,11e di forza':' Non ne vale arfatnon. ha r~tenuto d~ ?Qvc.r entr~re 111 lo la 1;e11a. anzi. sarebbe dannoso. mento all opp?rtun,ta o meno d! pr~- S-! il compito f)rincipale deila Direda1:rn'.e l~ sciopero _Re!1erale di oli- zi0Hc Lonsistessc nel lanciare l'ordine dane'.a. coi c~m1~agni cli Ancona:_ ma. deHo -ciopero g-encrale, meglio 11011 a pa1e1 11ost10. e quella dello scw1>e- farne mtlla. 10 a,ppumo la questione immanente e. Ncll"attualc fase dolla lotta iJJ ltapiù scot_tante, perchè in:,'e~te il pro~ lia O si fa I" insurrezione. e 1:1 !-ii f,, blema 111:portan~c e Prin~1pale dei sul •,crio. oppure noJJ si co111i1H.:i:c1o11 ill?di e de_1mezzi d1 scegliere_ ,~er _u- 10 sdopero, il quale riuscirebbe una sc1,re dal! attuale sncrv,tnt? 1tuaz•0- ,tst~nsiol!e dal 1,1\ oro ..:on t1•multi s1>f110 po(i_tica in ~lii so1~0 L?u.1_volr;; le focali nel sangue. due p1u g-rand1 classi soua11. e·· d t · d. · 1·· · I rnp1r-e-entanti delb Confedera- __re e e \"Oi_ 1 nr_c . msu'.rl.1,Joilc . - · :; , ., . ~ ,,ramando a.gh operai d1 lasciare enz1c11e avranno ,, t.hwta r.entc -<:nesta- r 12 ?4 . · , I 1 •f· · e? l I . •t , ro . _ ore I campi e e o 1c111. mente e ea mente , a:11t111on1o, mc1 e· ... . r 1 , . 5t,, , t si saran11n dichiar:.iti pe1 il fran\,o ri- ,~:ZllJTlca, C J(C_ ' 1 • ~?\ ~:, 11 r_i,-, ~ ~ "r_: d - t ' d . tt· "'nv ·1 t e della <1·1 r-..nto. Jl,m;irn !1 ctttac..,h1a.1ir) . ·- o- ~rc tO ~, p:1 1 e,· ~r, 1 1 - ,1 1 • d t ~ .· ·,·.. r·"de"l" 11 ,,.,,.t·t•n,, .1 • , • g11u•1 \'C(Je e 1c. 111questo caso. a a - :,Cli) 1,1a. ., " u ! " I l.v ,. ,__ · I d" · I :a O a • on· ,., tac.:ar1..1 saranno e guar 1e regie con e li e e Il u \ cr ,l Ccl. 1 t . 1 I T t • 1: • h . '. . L L·o1wrisizio11e del! 1 Cm1fr,dcr:izir,11.: rn~ e p1 O.):J. JJ _1 a et sc,t1acc1:1rc1. o ·1!10 "CiOP'TO è meno determinato da sc•opcrn dovra essere una . co_~s~- ~m·oppo,i;,ione rli principi, che da W!_cnza _del sollev,amen~o: _111a1 p1u il uno stato rtrnimn dei <:uoi e •ni. f 1tw 'J:f!~lo cl allar,nc. I attn 11'.izialc. di dubbi. di ar)Prensioni di timori, il E..:co quello che pensiamo. Comquale si r·1:ol~è in u;,-~roposizione, rl'Jtto?_ P~r -,r,i i tratt:i. di un m_?do vorrem,.tn dire per!T'é'llente hd 0f{lli '!~?no 1acd~ne, _meno coreog,ranco, c:ciorero gene ·aie. cl12. per sè stesS'l 1•w. <.;trateg-1co d attacca,·? . le forze 1~ettc a du,ra nr<, ·a :·c~istcn·,,a d'-1:c d::!10 Stato bor{!h~se. ~: il ~-'.)verno orr.;, riznzioni ir;da.:i'L . •10:1 deve '-:Pere: quando noi attacr: per._iìi '-lCS"!l lu Ccnfe'.lerazionc ,·1 111rno. E' nwn,) un altro elci nostri migliori. t•no clella V"cch;a gloriosa. gua.rdia. uno dl · niu Y:llorn~i 1Pili1i ,Idi" lntcrnazionale ,o,· ·d;~l«. Costantino Dobrogeanu Chei·(;a, il primo maC'<,trodi marxismo in Ru- ,l!cni:1. il iondaton: di quel Partito Sociali~ta Ru 111<'110. che dk\k poi sì largo ,·ontril.Juto cii forzl· al movimrnto prole-· :,1r;o :·i\ oluzionario. IJon· sarà morto? \ 7.u,·ig-o. dol'e lo vidi ancora pochi mesi fa in doloroso l,ilio? I giornali. cht n:can la ferale notizia. non lo dicono. O iorsc nella l{ussia. ,ua patria. di cui formò. 1111 giorno. uno degli epicentri più 1·i1·oluzionari? O for~c nella Rumenia. sua pa1ria cl'aclozio11t· , ,uc, prdl'rito campo d"atti,ità? l't'r lui. b,-11 lo ~appi,,mo. era patria luttd il mondo: e per questa gran patria P1 lottò \·alorosamcntc. tenacemente, in un interrotto apostolato. Da gran tempo però lo pungeya , i,·amentr il desiderio di ritornare in Rumenia. ivi aveva la sua famiglia. che egli adorava: ivi fremeva i11una ctlla il fi;èlio che la ,·eazione crudclm<!nte perseg-uitava. E mi ricordo che. ogni quah·olta c"incontnwamo a Zurigo, con quella sua voce in cui risonava tanta dolcezza, con quei suoi occhi in cui si ri- ~pecchi~.va tutta la bontà del suo cu,>re. mi ripeteva la sua br-ama. la sua smania di ritornarsene a casa, tra i suoi famigliar-i. tra i suoi contadini. in mezzo a cui ave,·a passato tanti anni. comhattut,., !ante lotte. .\vr:ì egli a, uto anco;·a quest" ultima ~o(lclisfazione;, O 11011 . arà riuscito nerour !ui ad a\·erc il passaporto e sarà s,ato p1indi CJ)Strelto a vivere i suoi ultimi g-iorni in esilio? treno .- !"altro. i nn '" a 1 \ mpo e .n•Jdl, d, Rivortiamo, slc11ri tli far piacere ai comlcgger<'. di scnv.::rc. di approfondire i pro- vattni: bi cmi I coretici df'I ,oi-ia H,m,c cii occu- U!i :,olda,o dell"escr~ito itali aa,, 11111parsi di arte e di letteratura. \ncora il.•to di :çuèrra e decoraro ,;l , ~lor nli:itare ignaro. in quei primi tempi. della lmgua - dovrebbe a1vere rossor~ di prendere :11 rumena. egli era esposto alle più volg-ari CGnsi<lcr:izio11d1e::lle im•eitive lan,;iatc da 1.11 e· più rozze insolenze per parte dei "iag- disunùr:.to q11alt \ ni siefe. di:;,)•1nri:,'Olc l{iatori. Sopporta va wtto. Partito il tre- Mi~iano. no. allontanatisi i viaggiatori. si sprofon- Consento al mio \!Ml q11e$tOri,ssorc per dava nello studio; e dopo 1>oco tempo 1:t. un attimo. Rumenia ha i suoi primi articoli. i »noi ('In \ildia-...:chbsimo •.ii:.crtlre primi opuscoli. le sur prime monografie ci1!-:-di delinquenti? ~t:i principali prohlcmì del socialismo, su Noi. Arditi d'Italia! E pc:rchc.? . }Jarx. su Stirner. su Spcncer; il prole- Perchi: in cinQu.: •> ~ri. amucditi da ire tariato rumeno sente per la prima volta mite • pecoroni • degni se;rn.i!:i di voi, una voce d'apostolo. che bandisce la nuo- da voi aizzati - .! minacciati di acc0ltdla. va ,·erità Gherea dirige una rivista • Con- m~nto non :.:bbiamo esitato a ,foderare le tcmporanucl ,,. pubblica un giornale • T nostre armi per' annientare la '· ile 1g1?"rCsdiritti dell'uomo"· sostiene una lotta ac- sionc e sg-oinin:ire e , olisere in ful?"ai vocanita contro l'anarchismo allora molto stri «assoldati»! diffuso in Rumenia. diffonde tra il pro- Per 1111farabutto « fiione » quc1,~voi sic. letariato numerosi scritti di scienza po- te,. non può avere altra definiz;one ,111 atto polare. pubblica un volume su « La nuova di indomito corai::-gio. schiavitù della gleba . che. a di1·e di com- Epperò l'imriuria, d, sè. s• rit,;r.:_ s1;l vo. petenti socialisti rumeni. è la migliore o- stro ~udicio muso. pera che sia ,tata scritta ,111 prnhlem·t E lì. sta ottimamente. ,1.grario. Ma, ricordatelo bene: 11oi in • l!l"l\!IO-\ er. :\fa questo autodidatta. qu<!slo operaio d~ 0 non. con j pugnali o men0, siamo e ,·agabondo. non fu soltauto 1111grande saremo sempre µronti alrazionc ogni qual teoreta del socialismo. Eg-1: era anche u11 volta tenterete di arrecare offesa al,a « 110. grande critico d'arte. un grande c1·itico stra• patria cli~ adoriam.1 ,1 .1 danlrtterario. un JJrofond0 pedagogo. Fra una no !!Ostro. pa~ina di \farx r un çomizio. fra J"incu- E. un av\ ertime1110 disonorc·:o,e Misia. di•i<· clel!a sua j)icco!a officina e il hanco no. Preudetene nota! da1·a11t; a cui nJesce,·a il tl· e la zou~. Tenente ardito alp1110 S1lviv !ltletter. egl; aYr1·a rocchio e rorccch •o e ;1 c11on :'\'ar,oh. via Alessandro ~cnri,itti 44 (Voaul•rti a tinte Jr manifi.stazioni c1·artl'. ·1 mtr'l) "· La Commissione Esecutiva della Camera del Lavoro di Milano, adunata per ,,rendere in esame l'attuale movimento volitico; mentre affernw in iiriea pregiudiziale la sua assoluta discivlirra Uf!li organismi centrali politici ed eco11omici, per~uasa che solo unità di azione e di intenti con unico comando può variare al definitivo trionfo; constata con dolore come da tror,po tempo manchi, da parte del Consiglio Direttil-o delh! Confe_dera~ zione Generale del Lm•oro, una direttiva organica che TJc<;sasen•ire di '.!!uida a tutte le Org('nf zzaziont d' Jtolia in questo partècohre e ditfìc!lc mn• mento storico; come Psso sia rimac-to assente o r,uasi in momenti in cui era r.crr>ssaria una JJ1Jrolafranca ed Ù!·· dicatric,, da J)arte del massimo Or- ;wnismo JJroietorio italiano; come in r1uesti ultimi tempi poi si sono seguiti manifestazioni ed ordini contradditorì che hanno losciato nelle Organizzazioni uno strito di incertezza che è <;tata la causa non ultima, di manifestazioni s110l1l!!iche che gravemente danne[!giauo r,uel movimento di azio• ne [!enerale tanto necessario ed atteso; pur non en!rando in merito all'o11TJoitlll1ità o m: no di proclamare lo sdopero ;!enerale hz ltaUa Per soii• dariet à coi compagni , i{7efli di Ancn- ,w. veri!!, con r!i::,JJiacere il , i/Jpte; ,i fra Confedera:::ione Gençral!! de' La1•01n e Partito, di episcdi eh,,, no•z ,,ossmio non ,-,,;,;ere <femorali,:-::: w:. ;:w1 1~c1!s. :,d altro •no 1o e mczv> I prornti rivoluzionaTi di ogni cit- ·ivoluzinario :.itt') ad 1pportarc b ,j. 1ci loro ram{io d·azione, devono soluzione desiderata. Questo stato di r,r ,. '.edcn' H reutra!izz:i.re prevenfi- :,nimo è sogg-etto alla pres io11e degli 1·an1ente le for7,e a"'.versaric. L~ siavvenimenti, della rnlontà altrui: di 1, 111ltaneità <1elrazionc non è o ·tacolo qui gli ordini contradditori e lo stato che non si POSM! \'inccre. per chi d" i11certez7,a rilevato dalh Camera ·.,, dr:. \'ero è che oramai alhtutti• i problemi d~lla culturn modcna L ci /ci. signor te11e11ti110 letterati e artisti di Rumenia !"avevano in proprio; siete rr!Ta vrima altissimo pn'gio i m·gliori pC'lagoghi di lif/1ime11ti sapreste che. . vie- dell"-.!sil: 0 '""li di lui che iu non soltanto 1111mae- 11011 mc,ae! Hllet,C'r! Si vede lezione J'i,«limw. . c<m che alJbata In rruesti momenti storici, mr:1]fre sarel;be doPeros,, ana più fo1 te unità di intenti, di azione, di sacrifìzio faten1o tacere sfumatw e di JJensiero e differenziazioni teoriche di metGdo; rileva che a,•1 e!>lìe dornto frequr>11tc111entec-ssr-re cmn·ocato il Consiglio Cenerate della Confederazione Generale del Lavoro verchè fosse investito dei ~rancif woblemi che si prospettano att'crizzonte ed eventualmente tracciare direttive che votrebhero anche non essere c1uelle attua!- mente se'(uite dagli organi dirigenti del!a r. G. L. · il1i·oc,· d1t co!orr;, eh" ,,, fiducia de_f!:li0rgtmi,11i po'ii'ci r sindacali hun chianrnt,, a diri~ere la vande lotta del vro!ef(ll letto in r1ue- ,:;t' ora piena di tormenti, L!TW direttiva più wecisa e un maggiore atfiatamento con le Organizzazioili e con gli uomini che hfffl!lO quotidiani contatti con la folla, ricordando che il p1 olefariato guarda attentamente e solamente aile nostre Organizzazioni, pronto ad 01aii sacrificio per il nostro Krw1de ideale. , L"epi<;o<.Jio demoralizzante rilevatCJ dalla Commissione esecutiva della Ca111era del Lavoro di Milano, si riferisce al contradditorio giudizio sull'opportunità e necessità dello sci')pero generale in seguito alla sommossa di Ancona. tra la segreteria del Partito e i rappresentanti della ( ·on federazione. Abbiamo detto " la segreteria » pcrchè - se non erriamo - la proPO ta dello sciopero generale era stata ventilata dat compagno Cennari. segretario pclitico del partito. Ma la !1irezione, riunita li 30 giugno a Roma. ritenne che allo stato delle cose !"urgente necessità dello sciopero generale non c·era. Commentando, il giorno dopo. questo deliberato della Direzione, J"Avanti! volle chiari-re che !"Ordine del Ciorn0 contrario allo sciopcyo immedel Lé.1voro di Milan.o. L·opposizionc A clii diccsi;e che noi voglia1110 « la dei àirigcnti clol partito non è nean- .;\'r 1,1zionc a data fissa» e per or- :.:h·essa opposizione di principio allo clini superiori. rispondiamo che. in ~.:iopern genern le. questo ca~o. non bisog-n~ neanche L~ c'irczione non giudicò urgente- 1;ensé1re e volere lo ~depero generale mente lh..-C.SS8,io lo ··::iopero g-enera- a data fissa Il quale si risolverebbe i11 lr. nclh situ.;.;,ione creatasi colle di- un disastro. E crediamo di es ere ,•ra an'l'zzo da molto tempo. Tutta la sua , ita - si può dire - iu nn <'Siio. Per icJ1·z,,o per amore egli trascorse la magr,-ior parte dei suoi anni eHando dall"una ·,Jl"altra contrada; , tra natura di apostolo egli andò. fin dai primi anni della •1:a gioventù. predic-ando l' cliffonrlendo il Verbo socialista. '\ato il 2r maggio 185;; a Sla,·Ìuka. piccolo villaggio del go\·ernamento russo di Jekaterinoslaw. egli aveva 17 anni quando. finito il liceo. si lanciò a capo fitto nel movimento rivoluzionario. Con <lut amici aveva lasciato la città. in cui studiava, prr ritornar~ene al suo villaggio. dove tutt'e tre aprirono un'officina di fahbro ferraio. Lo scopo loro non era quello di foggiar chiavi .:: cerchi da botte. Volevano a ,·er un pretesto per restar là. tra i contadini. a far propaganda. E iniziarono la loro opera con fen·ore. La polizia però scoprì presto il gioco. e Gher,·a r compagni dovettero fuggire. cl1i·"•"ri0r.ii elci g, verno; ma non ha nel vero. l. r. Delenda PolonibaorghePseril PrestiCtoomunista ----------------- La baraonda sociale... Latte, burro, lardo, legumi, cari/e, zucchero, tutto scompare negli , artigli degl' invi [bili. Finanche il ,, pizi emplice fiore dei campi si vrm- « t;e al ,,rezzo di camelie. I calzolai esigono i salari di alcuni mesi per un JJaio di s'carf)e. Il sapone è in- ' trol'olnle, la biancheria al di.sovra di ,, ogni prezzo. _ , Una cravatta JJe··uomo costa 300 « marchi. Un paio di calzcttine 700 marchi, se se ne 1•uole delia buom1 qualttà. I: dire che tutto esi te ù1 gran , m,mero, eh( in mezzo a r1ues1a dé- < bacie ecmzomica i MILIONI SI ACCUMULANO, fl LUSSO SI PA- , VONE< '(;/A, ofle11de11doi codici e la f}tobilci. /,'armala aei borsuiuoli, dei com- , mercia11ti vandi e JJiccoli, della "Kente elle traffica: ecco l'armata più vericolosa di quella dei soldati rossi. (Dal .lournal de Pologne, edito a VatsavhtJ. ...e la sconfitta Alt' 01 a che scriviamo le truJJJJedella borghesia polacca halt(Jrlo in riti1 atc,, ah/Jmulommdo completamente l' Ukraùw, eh' essi invasero e calpestarono. I soldati rossi della ReJJubblica Operaia avanzrmo nei territorio annesso alla Polonia in forza del trattato di Versailles, ed è molto pre umihile che norz si arresteranno fin wando il proletarwto volaccn stendPrù la mano frnterua alla t<ussu, sovifttistu per tarmare due gramii Stufi comunisti t oniro l'occidente < avitali ticn. · E' o;a!.i JJermesso di dire la ls?ivoluzionc proletaria è im•ùzcibile? elle la sua forza de, fra dalla nobilissima id wlil à ruzimatrice del poJJolo e dei r·onumisti mssi? Ouanta luce di verità e rii graT1dezza 011eraia si s11rigiona da <tuei memoral,ili avvenimenti della sto, ia del c;ocialismn ril'olazionarin. La Sezione socialista di Gossau à decirn di contribuire largamente al prestito comunista, al prestito della liberazione proletaria. Fin ora sono state sottoscritte sette azioni interamente versate ed altre se ne sottoscriveranno. La piccola sezione di Gossau è un altro Cercarono scampo a Kharkoff; ma an- esempio encomiabile della disciplina, delche qui furono subito esposti a persecu- !'entusiasmo e delle serietà del lavoro con • 1 . . . d . zioni poliziesche. ,\ venti anni. nel 187;. cui e nostre sezioni nspon ano a tutti 1 • . ; . . . • - r Jr d 1 • 1 b r . anc o qu1nch a stab1hrs1 a J assy 111 Rnmeg_ 1 li~ppe I e partito, per e attag te so- na, dove visse per qualche tempo tra vaeia ste. b d. d" · \I · · d g-a on I e men 1cant1. , cum mesi opo Cogliamo l'occasione per invitare le sei;li \·ennero aiuti dalla Russia: e allora zioni ritardatari-e a compiere con buona di<:de r addio alla Rumcnia. venne in volontà e sollecitamente l'opera loro soliJ s,·:z?.(·ra. do,·c continuò il mestiere di àale in questa speciale manifestazione di operaio metallurgico ma p1·incipalmente forza del partito. Le sezioni di Zurigo, di la propaganda rivoluzionaria russa. di cui Ginevra, di Losanna, di Vevey, di Thal- era allora come il centro. ;\'canche in wil, di Gossau, di Bruttisellen, di Oerlikon S\·izzera restò a lungo. T fratelli russi ave- sono state le prime a dare la prova bella vano bisogno di lui, della sua audacia. e spontanea della loro vigile attività per della sua instancabilità. per trasportare 11 progresso del movimento rivoluzionario. nell'uno e nell'altro luogo la cosiddetta letteratura illegale. Ritornò quindi in LaSeziosnoecialidsiWtainterthur Russia. di li,. nell"Asia ~Iinore. dove continuò la propaganda socialista tra le setha aperto per il prestito comunista una sottoscrizione che varrà a prelevare tante azioni quanto renderà possibile la somma raggiunta. Le azioni saranno intestate alla sezione socialista, come promotrice. Facciamo vivo appello a tutti i compagni, affinchè a questo pegno di solidarietà verso il partito contribuiscano nella misura più larga possibile. Ricordiamo che i compagni in Italia oltre al contributo finanziario danno quello più grande e più grave della propria libertà e del proprio sangue. Per questo incombe a noi un più alto sacrificio finanziario, onde renderci veramente benemeriti delle falangi rosse, che combattono per la realizzazione del socialismo in Italia. l'er la so/ila so1·ral7l1ondrmzadi mat,,,ia_ te russe, e poi in Rumenia dove cominciò un'agitazione socialista in grande stile. ~la venne la guerra russo-turca del 1877. Quasi tutti i profughi russi dimoranti in Rumenia dovettero fuggirr all"cstero. Gherea si procurò un falso passaporto americano. e vi rimase. Senonchè. qualche tempo dopo. fu riconosciuto da alcuni" ufficiali russi. Fu arrestato. trascinato in Russia. rinchiuso per alcuni mesi nella fortezza di Pietro e Paolo, poi esilialo in una piccola località del ~far Bianco. ·?\ on era ancora giunto al suo luogo di esilio. che già tentava. di •u;:;gi.r F, l'audacia lo aiutò. Dopo quindici giorn cli marcia sul mare ghiacciato. arri,·ò in :Norvegia, e di lì- a Parigi. Pochi mesi dopo era di nuovo in Rumenia, dove, per campare la vita, aperse un ristorante alla stazione di Ploesti. le :;iamo costrelli a rimandare al vrossrmo Giorno e notte egli accudiva. al suo la1111111C'ro: Lettere d,,ll,1 Germanw <Le pros- voro. « Per mesi e mesi, si può dire per ..,ime hatta::-lie ~, Rcìchsta:!l Acqucfor,·, Rnni cd anni - mi narrava lui stesso - 11n11cliè di\·ersi altri articofi e corrisvonaw. io non toccai. il letto.,. Lavorava giorno ze f>aziC'nli110 i rn11111ag111 col[aborarort l e notte. Dormiva su di una panca. à inrorrisµondenti. tervalli. per servire i viaggiatori. Tra un Biblioteca Gino • ,anco ,, ro. ma anchr un educatorr. ~oppiata la guerra. sorpn·so da c·s,a mentre si tro\·ava all'estero. non pote,·a ritornare in patria. E la guer:-a coi suoi m:'lssacri, coi suoi orrori. col disastro della ~cconda Internazionale, lo aveva accasciato. prostrato. Fu zimmerwaldiano: l' ivi si fermò. La rivoluzione holscevica non lo ebbe tra i suoi seguaci. 11i rammento ancora il dolore profondo. cou cui questo marxista della vecchia scuola sezuiva le notizie, che \·enivan dalla Russia e che egli non poteva conciliare col ~tl() ,ensirro. :O.lami rammento altrc·sì che nop si associò mai ai denigratori della ri,oluzionc russa. \nzi egli ebbe sunprr. nelle nostre conversazioni. parole cli amaro rimbrotto pc,· quei socialisti. che quasi forniYano armi intellettuali alla horghesia nella sua lotta contro la pnma ~rande ri\·oluzione sociak eh,· la ston;, r,gistri. GE"\OSSE. Un vecchio pagliaccio /11 1111 articolo . critto sul Ro111J. Arfùro Labrio/a scrive: « L'on. Bombacc1· ha fatto 1111-.u< progetto sui « ·oviety " (- chi sa perch(· non li ha chiamati prosaicamente: Consigli di Azienda! -'. che iinisce- cosl: che tutta la "o.::ietà. oper Ji compresi, è diretta dal Par - lito Socia•iista, per esso dalla ... Direzione del Partito, per essa dal suo... sel("rct1rii1 politico. Via! Perchè 11011chi.111wrlala mo11arcliia assoluta del Socialismo! • /11ta11(0, · JJ(:r fJaura della ,1101,.;rchiu (~icl riel Socialismo, l'on. Labr,ola, 1/ morxisJa, si i• affrettato a dil'entarc mtm$tro della monarchia sabauda. Vecchio /JagUaccio! PINKERT.ON il grande spione e agente provocatore americano 1.c SJJ,:· d1 Berlino. gli al?"enti i>rv,ocator. continuano ,, faivorare. A lavorare ih mac- ~tri. ap1,,vfitta11do della ingenuità, chi; suole :iccompagnare negli operai 1.1 loro fede ,, li! lòro lealtà. E' codeslCl uno dei i'l'nùmeni ahituah nella vita politica,' e spedaimente ,à d;;ive imperversa la reazione: !)u mdo i Ge,verni. quando il militarismi>. ;:iu:i1;dc la polizia. quando gli. industriali vogliono col. pire a san!l"ue gli operai e non trovano il pretesti> per assestare loro il colpo che si vorrebl>c. ricorrono alla provocazione. Mandano tra gli operai agenti provocatvri, che approfittaino della loro lealtà. della loro ge_ nerosità, della loro legittima esasperazione; fauno scoppiare passioni, che ancora sono immah!rc: 111ostrao11i0n pros ima. vicinanza 1111successo, una c0nquisra che è ancora lontanis~ima: e il proletariato <:atle nell'ag• Kuta1to. e ia polizia gli piomba :.ddosso. lo COR'lieimpreparato. ne fa straise. T:ilora poi la reazione ricorre ad a!tro metodo. Mauda tra gli operai delle spie matricclate. iig-uri indegmi, vili, vemd, <:he hanno già venduta la loro anim::t r la loto C<.'SCien7,cah, e ricorrono ad oirm mezzo per soddisfa1Te i loro padroni, ii.n;ten.i.1.,i &mie· tli coloro the vogliono por;ar~ 1'.'a rovina, il1n:ntan<lo rapporti falsi. inten,:0:.1 che non ,i sono ma.i avute, deliberaziotii eh-~ non • i -;-;,o mai prese. azioni che nn si sono mai compiute. E la polizia e il 111,'it;•r[smoe il Gl verno, che ricorrono "' ·.,pcr:i. Ji• simili in<Jividui. credono poi o fi.ni-0111d0i credere ,, ~11fath rapprti. e la lo·,; m,wc armata Pll 111baferoce sulla clas"· operaia. I 11!111 11rolelarl del mon 'v ne sa11110 q, c.·~.,. Lo periment-'tr<mr, l!li italian, " , 11.. riprese; lo sperime 11..ronc i russi, prcs. se I Qt•-al: ozni giorno 1.:_, alla luce nuovi pvrtiC'olari intorno alle nefandità della Ochrana; lo sperimentarono i «sudditi• d: <;11gliclmo: lo va11110esperimentandc oggi ar.. cora i rivo-luzionan tedeschi~ 'il meno a cui pullulanv le spie. gli agenti provocatori. che la reazione, che il milita.rismo ha seminati dappert1ttto. per avere il pretesto di sciogliere associazioni, di sopprimere giorpali. di arrestar~ socialisti, di orepararc la ba.se morale e materiale per 11 ,rionio dellt co11trorivoluzione. I giomali tedeschi, che a1-riv,1110iu lta,Jia, non solo gli organi dei ùcialisti Indipendenti e dei Comunisti, ma anche il Vorwàerts, ançhc i l?"iornalidemocratici recauo. ~i può dire. ~nJ giorno, notizie di soopcr. te di unai uuova spia, o di un nuovo agente provocatore. ohe aveva saputo insinua-rsi tra gli operai per spiare e den1111c1arlio; irni !l"iorno, si può dire, l'u110 e l'altro 11;iorna!e pubblica documenti, co111provaa11i ,1 mod.o inoppugnabile ·che g-li stessi 11:ff1ciali, :!li stessi capi del movimento controri·1oltizio. r.«rio. hanno creato e mantengono in vita un'amPia orR"anizzazione di spionaggio e di de:i~1;cie. Le cose sono oramàl arrivate a t;;, JJumo, che in Berlino. che 111Germania. si parla addiritturai di una « A s:ic?azione Pm1,erton •: non solo in gion1ali s,)c:alisli. ma ,inche quelli rivoluzionari e ticm0<::-rat1c:,i.parlano di m1 risorgere s11l·su~lo l?"e_~ manico di quella; famil('era,ta « Ag-e11zi:iPinl<erton •· che infestò, per anni ed anni, la irrandc repubblica americana. sparsi-endo il terr-ore d~pertutto. Pinkerron ! Qualche com1>a•g11c0rederà. al leggere questo nome, che si tratti del titolo d'un romanzaccio a sensazione del titolo di uno di quei volumetti o cli u,;:i di quelle film cìnematografiche, in cui ci descrivono le azioni più -arudaei commesse da.i ribaldi più matricolati. Realmente vi è illl libro dal titolo « The Pinkcrton Labor Spy ~ (La spia operaia Pinkerton ). Ma, non si tratt1 di un 1omanzaccio; si tratta di u,na storia vera; di una stora, che g,li operai dOviebbero •lell"- l?"ere, non dimenticare. Alian Pinkert.111 era il caoo Jel servizio

L'AVVENIRZ DEL LA V ORA'fOfill Reduci p oletari, riprend1a o la battaglia ~~reto de:,,:li Stati Uniti durante l,1 gu1.;rra civile americana fra. ~li abolizionisti della Am2rica del N<1rd. che; volevaao Pmancinare ; negri dalla schiavitù, e gli a<;tnzzini e i mercanti di schiavi ne~F ~ta• del :,ud, <.he non volevano r·-'l!nciare al •raffico della carne um:ina, e a tal fi•1e a~pirav:1nc' a nno sfosciary,<>ntod-dla Unlom·. Un bel di però il scmp-Iicc s.:rv:zio :,:egrcw burocratico non bastò niu a Pi11kerl1)11. Il suo ST)irito intra.prendcuk av1:va hisoisno di un piìt \':tsto c.impo <li alti\'iti1 · ;•Ila su:: c;ct" di 1ruadairn,) c:,ccorr,:vano hc:• altri pro. venti. E allora architettò un grande piano: fondò una a~e:nzia di detetlivi. la « N•1tional Detective Airenc~· . !.i circonidò ,li individui d'o:tni mestiere; e per incarico e dietro pa- \!'at11cllto dt'gli lndustria 1i egii rl1s rib1iiv 1 quegli individui nelle fat,11richc. qfi;h.it~. fin_ !tendosi oporai modell,1 sn,ias$ero ·1tti di 1tf tutte le parole dei lavoratori. e qL•t::itl Jtri e quelle parole riferissero poi J l11i,Pin. kcr1011. ER"li. dal suo canto. ra.:oo~lieva ti,W (ìucsti rnpporti. li elarorava. '.i rimctltv:, ai 1>attroni. E questi vc.1 v:.•1). in tal 'll(l.<,o. '\ rllnoscen.1;a de; rro:>v~:•, dd lor,-, ,>Perai, potevano prc- -:niro1e :11 te;up,, 1:- <1- '-ÌClnl !rii scioperi. Codesto era .ancora. per ,.,'),1 r!irc, l<> spio1;a~!!"iOpiù onesto. Ma Pi.1,1.!•!l'n ave• :i ~i!·' mezzi ocr !l'uacl~n.a,r qua-!111r•.per :~r Pl~.::eri ai grandi iltdustriaH atmer.. ani. . cl modo più raffinato C!tli aveva 'Jrian.zzat·> 1?,i•i tale rete di sp:on3/l!"l!i,>. che -sl1 stessi iabbric:-inti ne erano meravisdiati. & 'i: prime sple vcnirnno mandate nel!~ i1bbrirhc ct'acr'>rdo coi faibbricanti. in segaito egli riiormò la sua ag-euzia. l fabbricami 11011conosc11va110più le spie. che lavùrav2no da loro. Non ne sa!l)evano i nomi. Non sapeva dove fossero. I rapporti. che essi ricevevallv. però, erano così interessanti. che la fa_ 111ad.i Pinkerton saliva di giorno. in gio·no. E con la fama S'al!iva il suo patrimonio. Trasferimento dal ComitCaetontrale dellalega proletaria a Zurigo Per accordi corwe11ufi fra 1 diversi Comitati, e giusta le intese stabilite al Convttsso di Bern11, il Comitato Dire/ti\'() a<•//a Lega Proletaria è trasferito a Zurii:,. · Il 111101·0Comitato semi ~uddii•i:,u m t,·I' rami amministrativi neftameme d,stiliti u,' _ fidati ai tre rispettivi segrctlan, :,c.:dt/ nel f'tnD del Comitato stesso: Se,:rewrio am.ni. nistralivo, al quale le Sezioni se ril'0lgerau1I0 µer <111a11fcooncerne pa,11,111e,-,toquote, 1Jrelcvamen o tessere, ecc.: Segreta; 10 t, c. 11ico <lel quale le Sezioni si vnrromw ;,cr tutti gli c1·e11tuali ricorsi in m<Ì•f'r! 1 di pe1•~ sioni, s11ssidi e rivendicazioni iti l!C'nere: e Segretario organizzatore, che; a.•,c) w g1,1. do tienrra/a della Lega per tutto <;u,11110 ri. i;uan!J ,nopa;Janda ed agilaziotr. I tr ,i·wernri darmwo ogni :;cttu,w11<. 1. sarto rapporto delle loro attil'UÙ a' C. C. ti c:li e r,scn·ata ogni decisirme i11 m:nfurc:,:,,.• tl.:!le tre JT,lt/erie. (Jua11l<J/.tima le Seziam rie,·•, r11n11J 11110 cinolarc o,·e verranno esoressi gli intrndimenfi de! nuovo Comitato, ma fin d'ora d-Omaiulianw ai[(; Sezioni ed ai singoli soei la massima disc,p/ina c tutto l'entusiasmo di cui sono capaci, intendendo il nuovo Co,nitato dare 1111 vigoro.~o immtlso al movirne11tb reduci 1;roletari. proletaria Comitato DiPett!VO COMUNICATO Il C. D., vi.sto l'atteggiamemo ostile al nostro movime11to dell'ex membro Bourne Giovanni, ebanista, atteggiamento che, oltre che essere cleleterio alla nostra organizzazione è anche vile ect ignobile perchè il Boume non ha avuto il coraggw di assumersi la responsabilità dei SIIOi atti, atldita tale figura al disprezzo di tutti quelli a cui sta a cuore la cansa del prole/areato ed invita i comvagni lavoratori a boicottarlo i11 tulle le occasioni ed a tralt«rlo cou•e me1itano simili traditori. • :. * Si mvita la Sezione Proletarl(l di. Sciaffusa a voler dare il suo vreciso indirizzo, eSsendoci ritornata una lettera da i:t_; spedita alt:indirizzo solito: Pr11g11oso Giowmfli, perchè partito. le Sezioni che desiderassero di.stintivi sono pregate a voler scrivere a <//lesto C. D. inviando /'importo in ra.gione dt 1111franco !'uno Pel Comitato Direttivo per le Leghe nella Svizzer:1: l'appello allasennpnreoletaria di Basflea COMPAGNI, lvt}{fassumere la direziorw dì questa Sezione, inviamo ai soci un cal.do sai.ufo sicu. ri di trovare i11 essi la più forte e v~lonte. rosa collaborazione. Abbiamo studiata la situazione a forulo e vi possiamo assicurare che la• Lega, fondata col vero scovo llel/a lotta dl ellisse, 11011 può essere che a no. stro vantaggio. I reduci 1utti non devono ve113<lre1,olo a <111ellamiseria che- il Gover - 110ha loro promesso e sulla <1ualeoggi tenta r.on tutti i mezzi di speculare. Pochi gior11ifa fui ceduto la polizza a tutti , c.ombat. te11ti, e fra vaco dovrà cedere su tutte le altre rivendicazioni che noi tutti vogltamo. Non dobbiamo dormire però Su!!li allori coll'idea fissa elle terminata ia guerra lui/o sia finito: No! I reduci sanno perchè hanno combattuto e non hanno a11cora vi:,to w1 principio di </Ile/la libertù ver cui essi andarono a combattere; e allora ? E' ten11i11ato il loro comrrf.to? No, diciamo noi. Abbiamo bisogno di combattere ancora, per al'ere quel(a libertci dei popoli che ci aveva110 promesso. Sino- ad ora la 11ostra Soci<:- tà ,wn si è interessato che dell-e .fO lire ed altro; ora è tem110 che s'interessi ben d'altro. la direttiva politica basata sulla tolta di classe che 11oi daremo alla nostr a sociazione sani wuz direttiva sentita da tutti voi. Se ieri avete ·semilo il bisogno cli essere 1111itiai nostri compagni vroletari ver una direttiva più creativa e fattiva; oggi è ne~ cessario che tutti indistintamente, senza di~ stinzio11e di colore /Jo/itico, ma sentitamente T1roletarl. facciate parte assidua a/la Lega nostra onde dare ad essa quella energia necessaria. occorrente al suo buon- andamento. Ieri abbiamo combattuta la battaglia per la libertà dei POPOii che voi non ci hanno dato. Ora educhiamoci e vrevarcamvci per l'alfra ba/fagli.a: Per la battag/lia hcisiva t/e/ vrolelarialo. RisuEgdlEioirEduci prolstari a Mont.hey Già da tempo lts Lega Proletaria locale 11011dava segni di 1•ita, causa l'inettitudine di qualche compawo dirigente. la Sezione Socialista, che 11011ma11cò mai di dare i111p11lso o q11esto' rga1lizzazione vroletaria, riusciva, !;o/lecitando i migliori elemenfi che da,•ano prova di buona operosità; a ricosti- /uire un nuovo Comitato. Siamo fiduciosi che il nuovo Comitato s1,- f}fli meglio lavorare e i bravi cum/}(1g111 ad~ la lega Proletaria vo,ra:mo difendere co11 pu,;ercranza e con cor(l.{!gio i loro dirict• , .:01J1Piae I loro do,•cri \·1-rs1>tutta la cltl',- ~, i1roletarta. La lotta fra fascisti e proletari a Ginevra Levedo va edI genitodreiicaduitniguerrcaontrIo nazionalis Da e., combatte1111 :,Otf(J. la bandiera 1111 1• Codi.o < ,l,•//'111eguagiu11,zadiventeranno ,;AJa,i i-om./Jatte11ti sotto la bandiera dell'amo, e 1 •• l./ diritto proIetarifJ. Perl'aumednetollpeensioni Prc!.iedc il comoa,.,110 Pedrlf.11 vht apre la seduta alle ore 1',45 yrecis:: . .v.indo !(!t!ura dell'ordine del l?';•>rno. fl Presidente <là la parola al cr;mp;,g-110 Manzoni che dice: - - Noi non abb1am,) solo Io .,COl)ù di strai,pare al Governo quei due soidl che ci deve, ma quello piì1 urn~mo di prùLLggere le alle vedove dei morti in guerra vedove. gli orfani e I genitori, non però come le ~ocictà che vogliono il prestito nazionale, i)Crchè que:;te sono ormai conosciute da tutti quali Società rncsse insieme dai borghesi. Fino a ieri le vedove cd i genitori dei -caduti furono <limentica1i da. tutti ma o;rni, pcrchè c'è la Le1rn Proletaria, a~he esse voieliono f-ire qualcosa per :1011 lasciare che I-al vergogna duri. H -~nrpagnc, deputato Dugom J\ 1eva prcsent'>to al Ministro del Tesoro 11n'interrogazione • per .w1.pere le ragioni per Le quali numerosissime vedove di guerra no,, godo110 ancora delf:aumento di pe11sio11estabilito coti dcc.reto 27 ottobre 1918, N. /7'!(,, urticolo 16-•. Ecco l'a ri~pO<:;{ariccvut.a: • Dalle statistiche complete ri.sultu che s11 131 mila liquidazioni. di pensione a favore di vedove e orfani di militari morii in guer. rn. l'aumento di cui all'art. 16 del t/ecreto. legge 27 ottobre 1918, N. 1726 è sfato- co11cessu alla tine di gennaio a 6() mila richiedenù, rimwrendo da orovvedere nei riguar. di di <,Itri 70 mila circa, comprese nel 1111. mero le vedove direruite tali durante lo :wo1rra libi<,a anteriormente al 24 maggio 191 J. Alla revisione delle pratiche liquidate prima del .J() novembre 1918 (d11ta dell'at. wazione del decreto) !ii è proceduto, sia d'ufficio - come di.Soone rari. 2 del decreto. legge 13 febbraio 1919, N. 478 -· sia a domanda delta varte, seguendo il criterio d). riprendere in esame, con preced<:nza sag/.i altri, i fascicoli 1!ià definiti co,1 oronc;dim<'11tonegativo. , Cosi oer effetto dello stessù decnto 27 ottobre 1918, si i potuto co11cedere la pe11sio11ea m.ollissimi genitori e ad 1111 ce,. to numero di ,·edove la cui istanza era stata respinta con l'avp!lcazione delle norme anteriori, non trascurando nel contemvo di dare impulso alla reviswne del!e vensioni dirette e cli quel/e vedovili, al fine di accor. dare l' aumellto in corrisP011denza al Iw•nero d<'i figli. « Posso assic1:rare l' on. interroganti- che s11f]erando ostacoli di varia natura, si sono preordinati i mezzi atti ad intensificare ll lavoro di revisione già a buon vunto, in moclo che tutte le vedove possano quanto prima conseguire la [iquldazione delc'1111me11to•. A me risulta che a molte di 1•oi vi hanno perdu,,o PCriino i certìiicati Jci vosm 1.1orti! Noi non vi diciamo: - Oggi facciamo le pratiche e domani avrete i soldi. No. Anche noi spesse volte abbiamo d'aspettare a lungo, ma noi combattiamo. So bene che cattive lini,'lle "anuù di casa ln casa a dire di non venire &.. noi. che sia. mo socialisti, ma se voi ricordaEC bene non furono i cavalieri della corona d·1talid che fecero .aiumentare il sussidio. ture.no ; socialisti, e se q1talche nazionalista. verrà ancor a a coniondcn i dicendo male di noi; rispondetegli che i veri socialisti nor. vollero la guerra, mentre lorv che vi hanno protnes~ tante e t.ante cose, a1utaro.10 a gettarci. nel lutto e nella miseria. O~gj, che così male v:i trovate. più nessuno vi rioorda,· i fascisti e i cavalieri · ianno teleg: amrr•i d~ ~;mpatia a D'Annunzio. dimostrando in tal modo di essere propensi ad altri macelli. Il compagno Gentile ia :a relaz10,1-... delfe ec,;1ccsi.ioni fatte dal Govero-0, e i:i os',er_ va•e che i Fasci uat;vnalisti s1 ~ro sgolai. coi dire ai quattro -.i:-n., ::te f.J dietr:i la l0ro insistenza che ' Goverr.c.. con-::esoc i m•.:t'ioramenti, mentre •1oi pos~1amo ric.:,r_ dare- eh~ l'ambasciatore disse a:! ima 0-,,nmiss one delle Leghe Prulet:irie che il Govcrr.-0 neg-.vaa .ii Fasci 0:,?1i m1r>im• cor.cessiJne. · Riprc1,de (a parola Manzoni: <:.;cnitori. veéC\,. e parenti dei caduti in ;:-uerra! Giorni i:1 è apparso sui giornali loca11, cr.e la Sc•cictà Filantropica in un l>ancitetb ofier _ lv ai reduci di guerra, si iece iniziatrice di wia col!err..i. per erigere un monumento ai . . . . ., caduti. arà questo un primo ion<io per ta- . Noi_ dub1ttamo 1ortemcnte ~hc i: G,n_e_r~ole scopo. Poi s/ inviterà la Colonia italiana sia disposto a far~ s~l ~no._ 1_1 sacnfi_CI~_ a dare il suo concorso. Noi della Lega ProJelle vedove e dogh ona111sara •mpagab1le. letaria siamo per questo monumento as50 _ tro 1oloro che si ,figliono iarc iniziatori di tale monumento, iaceiwo osserva.re che il loro modo di J)eTISaree di agire é i,1degno, perché mai hanno pensato a loro, mentre ora in un banchetto fan vedere che li ricordano~ Me.nir..<mi <lichiara: Noi ~on siamo contrari al monumento, ma prima pensiamo a chi per un tozzo di pane deve abl>andonare alle cure altrui i pro-pri bimbi; a chi ormai in avanzata età deve sfamare i niPOtir:i orfani di chi è mvrto per salvare 1 portafogli dei sisrnori. Se i signori della e Filaintropica > poteSsero -sentire quale è stata l'ultima parola dei caduti, apprcnderebberv che non vole- ·1ano un monuinento, ma bensì aiuto alle 1:edove, ai genitori, e pane ai loro l)imbi. ,. . . Terminata l'assemblea, il Comitato decise-di aprire• una sottoscrizione pro genitori, vedove o orfani, iniziandola colla somma di franchi 25 della Sezione· di Ginevra. e aug-ura,ndosi che tutta la Colonia clia il suo çontriouto in dcn.aro o in natura. La dichiarazione delleVedova e dei genitori Le sotioscritte Vedove e Genitori di caduti in guerra, riunitisi in assemblea straordinaria ù giorno 26 giugrw 1920 sentite le relazioni di vari comr,agni, appreso che la Società Filantropica intende erigere un monumento ai caduti in gue1 ra, creduto necessario che si venga anzitutto in aiuto ai più bisognosi che languono nelia miseria, deliberano dt opporsi energicamente alt' erezione di tale monumento, non credendolo opportuno. =====-=========================:=======- lutamente oontr.ari, non perchè aon vegliaCome scri\·e anche il oompa.<moRudner in un suv recente studio su Pinkerton, era quella l'epoca. in cui si !!"ettavano le fondamenta per l'immen.sai concentrazivne delle !::"randi imprese americane: ed era quella anche l'epoca in cui il proletariato, accorso i11 America d,mll'Europa, ·cominciava a impegnare la lotta economica oontro i baroni del ferro e del carbo11e.Unai grande società ferroviaria. la < Phil®el-phla and Readin'.! Railrood Company » si voleva impadronire delle miniere di carbone, che finora erano state nelle mani ùi piccoli pro]'.>rietari: e per impadronirse11e, aveva ricorso a questo stratagemma. Aveva dato incarico a Pin.kerton di ma.ndare degli agenti provocatori tra gli o,perai, per indurli ·'<t presentaTe ai padroni le più insensate richieste. I padroni, o non le accettarono o dovetter-o far bancarot:11aA!.llora. mentre prima non avevano voluto vender le ,foro miniere. adesso dovettero, se volevano salva,rsi venderle a un prez_ zo irrisorio. Le miniere passarono in potere di quella grande società ferroviaria: e gli operai si troVl3(rono.di fronte a 1111 11nìco padrone, il quale dettava ben altre le~g-i eh., i piccoli proprietari. • 11 Segre~ario: Ped~Oll!. . Congresso dellLaegparoletarBiaologna Iredupcaidrodnatliascio diBrenRnaelazione denl ostrraoppresentant~ mo ricordare i nostri cvmpagni morti, ma perchè prima dobbiamo distruigere la miseria che regna neUe famiglie dei morti: vale a dire, che prima del molll!mcnro, bisogna. dare del Pane a:gli orfani alle vedove e ai genitori. Frattini Giorgetre - Bessero Clementina - M.me Cecoli - M.me Martinelli Domenica - M.me Galvani Cleonia - M. V. Franzosi Carolina - - M. Rollini Maria - Limone Secon. dina - V. Poi. Clementina - M. Frei Madcleine - V. Jeanne Del~Bon - V. Moretti Ph. - V. Siola Giuseppina - V. Orsola Piolini - • V. Jeanne Manzini - V. Scalabrino Carolina - V. Codino Margherita - Vassotti C. Battisra - Jean Bernini - A. Fumaf{a lli - Ardizzi Abele - V. Ma.ria Marelli: - V. Pedrofetti Lrene- - Brovarone Giovanni - Nosetti Luigia - Delvecchio Eusebio - V. Massera R. - Massera Eline - V. Massera E. La sezione p:roletarla L'era delle Ioite economiche .x;rninctò: e Ne!Ja sala cleUa Cooperativa. Proletaria allo1 :-i venne il secondo inca neo detb W- convennero domenica scorsa gli elementi cietà ierrovi.a'ria a Pinkerton. E~li aveva la più giovani dei reduci di Bie11ne ver la co. i.11comrenza di sp-argere il terrore t~a itli O- stttuzione tdefinitiva della Sezione l,Reduct pera1: e assolvette magniHcament! il 'iUO ,vroletari aderente alla lega fondata in /- comvito. Nelle ferrovie. nell·) ofiicine si mol- svizzera. Eç1:ica\·a110 gli attentati, gli a sa'isini, le ra. Per la confere11za era sta,Jo invitalo il se. nme. _gli incendi dolvsi: e tt:110 andava a grelario del Partito Socialista. Il compagno c..arico cit.>ziioperai, lnterve~ 1:ie !a· inar,i,tr.,- Rai11011isvolse il SIIO tema poggian!Losi su tt,•a clcUo Stato; fu istruito un. primt• grnn- dati precisi ed i11Co11trovertibili, i quali didc processo; e al 21 ir.iui:rno d(': 1377 nc!le mostrano come la Federazione che fa ca,po c..a<1.cri di Po1sviUc ~ 81,:v:nsurnrg furrJno a Losa,ma sia cli reduci se,zza idee ben detri,,st,z1c11i 17 ;:-10va.11o1·Jcrai. finite chè seguono pochi capi, borghesi per (;li llffa1ri di Pin.kert"' e <i.egli indu~1riali interessi o per mentalità. Affermò clic lo procedevano in ,nodo mt:r ,vi:di0$0. Lega Proletaria, oltre a com/Jatte1·e per le r,ilan Pinkerton m<>rì QJJ.i0·1~te-mpo tlu- immediate richeste dei reduci, si prefigge di çc,. lasciando molti milioni 111 ercd:tà -ai suùi fare un'intensa e spietata propaganda confi•Yh Robert e William; ~,ue:,ti presero i mi- tro og,ri idea di patria borghese iomentatri- \'.;ni e continuarono Tat:ctda paterna. am- ce di guerre internazionali a cui sono sacri. 1 ,r. •. .iola, raffinandone ancor,1 i <;isttmi. ficate le masse lavoratrici, contro tl militaI inin:atori degli Sta, 1 oc;.;idenrali ld.ell;al risma e per l'effettiva ed armoniosa frateli.,; ,onc Ame.ricana ~i erano coalizz~ti, for- lanza dei popoli nella realizzazione del so11iaJ1c!ci.a l)rima coa1iz1or,e ope.1!l![a di in. cialismo. tuidimenti socialisti. I pa-d1 oni delle miniere Mai fu dato esempio Pili nobile e com.. .,idero che quella Lega doveva essere movente di ex combattenti appartenentl a sdiiacciata; e Pinkcrton fu di nuovo il lo- tutti i JJOfJO/id'Europa che si stringono la ro angelo salvatore. I delitti si succedevano mano a Ginevra, 11elcomune intento di com... ai delitti. Numerose miniere furono ia1tc /Jattere contro i rispettivi Governi capitasaltare fa aiia. Allora intervenne lv Stato. listìci per l'abolizione delle fro11tiere fra le proclamò ~o stato d'assediò, fece rinchiu-Je- oatrie borghesi. • Questi soldati che sui camre numerosi operai in da!m!>i di concentra. pi di battaglio furono lanciati gli ur.i con. zioJie: unoaferoce dittatura di classe imper- tro gli altri per compiere la tri.ste bisogna versava nella libera repubblica. A Pinker- dei!li, interessi e delle ambizioni della c~s~ ton si unirono altrf- suoi paTi. Contro gli o. se dominante, si riuniscono in un sol faperai, con·tro lai Lega dei minatori f1f ~i- scio guidati da urtidea comu11e e lottanti chi.arata una vera guerra di classe. I dc!1t~ per 11110scopo di redenzione. Essi hanno un ti commessi dai mercena,ri deg,ìi industnah grande compito nell'ora che volge poichè si succedevano incessantemente: e inces.. formar.o 'la forza viva che 1mò OfJJJorsiallo Carissimi compagni, Il Congresso delLa Lega oroletaria eh'efJ. be luogo a Bologna dal 20 al 24 giugn.o riµsci come poteva riuscire la Prima cuùrnala di wtorganizzazione giovane e balda. Il Congresso si avri con la relazione morale del compagno Lcmadei, a comµleta_ memo della quale io presentai urtordine del giorno, che venne aoprovato • all'wumimifà. Eccolo: • Il Cogresso, vista la vio/azio,ie da parte del governo dei diritti spetta,rti ai reduci e. migrati in /svizzera, ai quali non vuole accordare l'indennità di disocc,mazione e di affitto, ciò che fu da lu1Zgo tempo pagato i,~ /talla; µrotesta i-ivameme contro simile agire da varte delle autorità governative ed invita il Comitato centrale ed il Gruppo varlamentare socialista a<l adoperarsi, llcciocchè anche ai reduci emigrati venga concesso quanto è stc1t> 1 un.cesso ai ri,::rci 1w11 e.. migrati•· La situazione finanziarla della Lega abbisogna di cm rinvigorimento e a q11esto scovo il C. C. avrebbe potuto fa.r molto dl rm. I' rei,; votaì Lordine del gior1:o del compagno Mariottini favorevole alla semplice vresa <l'atto delle due relazioni. Que!i.J che, s. co11Statò con sodàisfazio11c è che i Comitali regionali e vrovirzciali f1m- ~1:111w,ù moff<, iene; 11eè prova c.:w tutti gli uffici di assist e11za ed anche quelli me(lico legati furono fo11dali e funzionano a spese di ci~ttl Comi,ati regiona//., i quali con sopra- </IIDte, µroventi di feste e diversi, ne pagano direttamente le svese, JJ0ichè il C. C. spende tutti i •Jrovc11ti per Ili prova1wnda i la orga11izzàzione. I migliori uffici medico legali che vi santemente si succedevano i processi ce>fl- scatenarsi di nuove-guerre. tro gli operai, che di quei delitti eran~ _ac~ / reduci proletari italiani cusati. Pinkerton però guadag-nava mihon• svizzéra devono anch'essi e gli industriati potevr:mo a piacere conti- questo grande cornvito. enugrati in 1- racco11uuuJ.o,se ne aveste bisogno - sono contribuire a <1ue/li di Roma, diretti dal compagno dof/. rnuare a sfruttare i lor<> operai e gua:la~nar Dopo l.a conferenza del compagno Rai. miliardi. 11oni, un numeroso gmµvo di reducl vrese E Pinkerro 11 è risorlo ora in Germania. gli accordi definitivi ver la costituzione <· A. Be~liuo, .a Monaco di Baviera. a Dres.da. il consolidame11to della Sezione Proletaria a Pipsia, non si tratta di una lotta econo- di 8ie11rze. l reduci 1le11urrciaro110:;ol il somica. Per ora le spie, g,!i a~enti provoca- lito trucco <lei Fa.sci della Federazione, che t<>ri, che il nùlitarismo, che i Junker ma'tl- sono vasti sotto la tutela <li eleme11Ji bor- ~o tra gli operai, mir-a.no soltanto alla gJzesi. Difatti i caporioni del Fascio di Bic11pro, ocazione .politica, denunciano comunisti ne s0110 1111 certo Carrera, fabbri.cante di fatuio racpo1-ti fal i contro gli operai rirn. mobili; De Paoli, cassiere, grosso vwtrone Iuzioliari. si iatrufoiano tra costoro ;per i- gessatore, ché, arricchitosl, fa 'l rentier: sp;n..\!'ctli a prematuri aitti riyoluzionari. o/t1 e al rentieT Porine!li, al cavo:nuslro Ronf metodi ll)Orò s.ono e~nali. ::,.::moi soliti chi, al. padrone 01'ologiaio Lovio ed al metodi. con cui Sl tenta far scendere i,1 ca,wmastro Coluri. Quest'ultimo ooi deve carnPo il proletariato ~er l}Otcr~. al •no.men- rispondere, se è vero, come o 11-:>ci i sono to l>uonv. schiacciargli la testa.. Fortunak'l- stati dati gl'indizi, tli essere (t1tdato i11 Jta. mente gli operai tedeschi si .olOnogià ac- lia a 1arc. incetta di crumiri con:rtJ i muracerti d1 questa tattica alla PinKerton. For - !ori scioverantl. tunatamente le macchbiazioni di molti a~en- Coiia creazione della Sezlona P,·oietaria, ti provocatvri sono già state scopcrt<-. t·o- 111/li questi elementi borghesi sar<rnno lacuìatczza però è indis1:,e11!'-aibilocg:ti p:ù che !(!iati iuori dal movimento dei reduci. Quelli mai. In Germania come altrove. P,11~er1011.. che 1·orranno restare con essi. in dolce ;. infatti, è un'erba maligna. che j;Jr~c d~P- di!lio, nel Fascio Federalista, stiano pure. i;crtutto dove fiorisce ca.Pita:li 1110 e 11111·- NOi 11011 ·ogliamo 1111lladi comu11.econ OJ}et:,rismo. rai che tradiscono la ca~rsa della classe laGi2MJ...,:-E. 11oratrice. IL COMITAT( 1. B iotecaGino • 1anco Maffi, e quello di Torino diretto ctaf/'avv. Scaletta e dott. Fa110U. Il governo ha accordato /Jer gli 11ffiei medico-lega/i lire 160.000 per una volta ta,uo, tlate alla Co11fedcrazionc Generale de.I La'- voro, affi11chè detti uffici si iflSlaUino etl agiscano non soltanto per In. Lega vroletaria, ma bensì per gl'i11fort1111si ul lavoro. A qciesti uffici ora co11corro110 fina11ziariame11te a11chele Camere del lavoro e si aprono succursali dappert11fto,11eile grandi città nordiche sv<'cialmente; l'Ufficio re11trafe è a Roma e diretto dal compagno Maffi e slg11ora. Lerda. Il Congresso ha approvato un vrogetto Maffi e Pilato oer l'aumento delle Pensioni. sopratutto per le vedove con prole e sarà presentato in questi giorni al govemo. Essendo il progetto nei voti dei reduci emigrati, io lo discuSSi col Maifi ciroa, due ore e racco111a1tclain modo speciale le nostre vedove. Per la co11cessio11edelle polizze di assicurazion.e, i comvagni Pilati, Malli e Riba mi dissero, che sarei hen difficile di farle estc11dere di più di quello elle venne gili co11. cesso: verò IIUII è drlto elce il (;mpvo parla. mentore abbia giti ri1w11Ciato alla c--,1sa, e la sezione assistenza reduci ritornerà 11rossi111ame11lseulla questione. Pure per il pagamento e difficili! ver ora di dire q111Ilesarà la soluzione, dato il cambiamento di goveno e sopratutto la miseria delle wse dello Stato; essi ritengono elce la migliore sia la pro11osta clell'on. Cabri11t, cioè che elette polizze siano- vagate allorchè sono investite in una Cooperativa <li consumo o di lavoro. Per il pagamento delle i11cle11tzit1i1ì1111011cJti s1•izzera, essi furono alla carica. per bentTe volté, ma i11co11trarono formali rifiuti da parte di Nittc, il quale in sompre avverso a qualsia.si concessione riflettente gli emigrati, scusamlosi coll'enorme differenza del cambio. Essi vedranno, cl'acc<n"do col nuo1·0 Co. mitato <..entrale, sul cla farsi. ma è bene dire al reduci che il Governo sembra essere irremoribile nel rifiuto. Il Comitato Centrale lle/la Lega e stato trasferito a Firenze, dove risiederà il segretario generale, comvagno Pilafl, uomo euerf(ico e mollo colto, Il Congresso può definirsi una • sveranza ». Vedremo se l'avvenire sa11rà rea/iz_ zarfa. lo mi tengo a vostra disposizione per tutte qc1elle informazio,ri. che vi occorressero. Ai reduci emigrati nalla Svizzera rivolgo il mio fraterno saluto incoraggia11doli nel proseguire il lavoro di propaganda o,u/e clebel/are per sem11re il 11aziona{lsmo. CHlSOTTI. L'av1•ocato di Pagine ltaliane vuol c;ave. re da me 1;e io sono 1111 contra<lditore <> 1:11 suo denigra/ore. lo ò ripetuto dei fatti e clei nomi note ,, tutti. Non sono io che vermetto che i presidenti, i cassieri. i soci onorari dei Fasci .siano i cavalieri Lall{/l e Porine!li, i Verlechi. i Giamwtti i Noseda, i Ducali, i Perino, i Lo1•io, i Coluri, ecc.; 11011fui io a<l ur - lare il reduce Mog11ato ver 11011essersi cor. figia11u111entei11chinato di':J1a11zai l tricolorn al CDllKresso di Ginevra; 110n so110 io che vado a hraccetto eoi reduci di l.ocamo e di Melidc, ser\'itorelli di'benedice11ti chieri. cuti; non sono io l1l1 invitare al Congresso di Gùw,·ra e per delle conferenze i11 /sviz. zero l'avv. lanzi dell'Associaziol1e Nazioua. le; 11011sono io a<l accusare di • gran vta », di • sottrazione h, di « c0I/JD di 111a110 • i reduci di. l.ucema (questo i> denif!rare !) ; 11011 sono io, infine, ad aver vreteso di servire il socialismo e I.a guerra ca/Ji(alistica in.sieme. lo non ò avuro intenzione di denigrare nessnno. Sono i fatti- che variano. Faceta l'avvocato di Pagine ltalia111e- egli che si dic<' ancora sodali.sta (sic) - /le movosta di purificare la Federazione rJa tutti i reduci borghesi. i capimastri inscritti a~la Federazione padronale, come noi li cacciam-0. dal Partito, come 11011 è loro per - messo di appartenere alle organizzazioni ecOJWmiche - ed allora ammetterò anch'io che /'avvocato à, sinceramente, voluto dare nuove diret/ivr, ui suoi . .. reduci Pd ammiratori. ri. r.) 11 padre del caduto Bernini si leva indil\11atissimo, protestando energicamente con... -- \'. Julita Maria - RameUa Giovanna - Giusti Clementina - V. Tonolo Giulia Cattorine - Lorenw Cerutti. I pescicani della Nazionale ex combalteoti Lo scandalo dell' on. Favia ll p-otaiua:sta <ii qu~sto nuovo s:::andalo ~ pescicanesco » é \'on. Favi.a, uno di quel gruppv parlame.utare inviato ani Camera <leUa Nazionale ex-combattw1/i, di cui fanno pane i coriferi on. Gasparotto e Sal\·enu!Ji. Questo è 11 secondo rappresentante dei fasci ex-combatt.!nti, che è sorpreso oolle mani nel sacco. Ed è cvn ques1i siJnlorJ r-escicé:,.i, che si vorrebbero iar stare i.n ieme l reduci poletari, perchè - secondo il presidente della Federazione cli Losanu-ru tutti i 1teduci iormano e wia classe sola• ~enza distinzioni <li poveri straccioni e di ricchi trufia-tori! Ed ora diamo la parola ai quo1Jci1a.,1i. dai quali rilevialll!o lo scandalo denunciato ai.la Camera: Sono le fo,25 e il /-'residente rimanda u clomalli il seg11110deila discussiu11e .sulle comwzicazioni ciel Governo. Ma la seduta 110n fitzisce. Si attende con vivissima curiosità lo svoLgimemo cl<:lle iitterrogaz1011i sul caso del clemuato Fal'ia che nel vo111c11ggio,dovo la sua esvulsirme dal gr11vvo dei combattenti, ha inviato ai colleghi tlel gruvvo ia {e/tera segueme: « '--C;arissim1an11ci. U,w grave accusa mi colpisce. Fiero tiella mia innocenza, riuHirò a Ir,r rilulger1, la mut completa buona fede. Ma f1at1a11o1 i111e11de11daovere piena libertà cli azione ver vrovwdere allu mia di. lesa, ,•i prego di ritenermi ciimissior.ario dal gruvvo. Qc«mdo la burrasca, che si acldensa co11 persistente tenacill t co11 sempre crescente malafede sul mio cavo sarei 't/1lcg1111to, tornerò, se 1111 creilerete ancora deg,no delfo ,·ostra stima, a tarorar" /ratrmameme ::011 ,,oi. Nicola Favia •· Dal bw1co dei socialisti JJarI0110delle voci iro11icln: E ore, l'Ogliamo 1111 po' di formaggio. Altre voci: « SI cm 1,oco cli peco. rino» . Altre vod: • Dove è Favia? •. Altre 1•ori: « A Regina Coeli • (llarit<i). Infatti /'on. Favia e assente (la/l'aula. L'o1iorevofe Sah·emini, chiede la f}arol.(1 e dice di avere presemato una i11terrogazio11e suUo scandalo sollevato d111111deputato. Prega il governo di risr,0111/ercsubito. l'on ~oleri di. chiara di essere vro11to a rispondere. < Voci: « A Regina CoeU l'on. Favi.a! »J. I Socialisti ai popolari: • Dife11dete il mon- •ignore i111f}l1ta/o 1ffll'imbro;dio (rumori dl't /J0f}0/ariJ. l'o11. Soleri si alz11 11 µar/are e fra la viva a1te11zio11edella Camera dice che i fatti si riferiscono ad 111e1f}isodio di volizia m111011arta..No11 può 11011 1umte11erecm certo riserbo ili vroposilo essendo la questione nelle mani de/l'autorità giudiziaria. Il commissa. rio agli a17provvigio1iame11ti aggiunge: Una i11tervi.sta, che mi è staia a1trib11ita, co11t/e11eaffermazioni che io non dovevo e 1101J1J0-- fevo fare. Da qualche tempo. e qpecialmontc a Rema, 1;;ra no,ata i commentata la. scomparsa di generi di prima 111ecessitàe specialmente di forma.ggio pecorino. Anche all& Camera vi è stata un'eco clel/.a cosa. Il go_ verrzo di.spose i11tlagi11i ed una pi.sta ha con. dotto aUa scoverto. de//'affllre ili varola. L'isvettore Colucci ha vowto facilmome individuare i colpevoli. Si tratta di 1111avartita cli mille quimafi di formaggio pecodno. fra coloro. che ve11<l.evainoquesta quantità di iorma_itgio. intervcm,e !'on. Fa,ia. Vi furono rnrie pratiche ver gi;u1gere aJ/a comvra,..vendita. No11si sa quale varte al'esse il Fal'ia nello svolgimento de//e trattative. Certo i: che la frode è -stata: scoperta e tutti i colpe_ voli sano stati condotti all'ufficio cli pubblica sicurezza, ove sono stati interrogatL Qu,a.. le sia stata l'op<:ra de//'011. Favia ùidagherà l' autoritci giudiziaria. Per q111111toriguurda 1'011.Favia, a chi interroga- se sia ,·ero il suo arresto. noi risvo11di.amo che egli è stato co11dotto all'ufficio di pubblico sicurezza per essere interrogato. Risulta. poi che J'on. Favia ha ricevuto all'Hotel D'Angleterre in Roma 20 mila lire delle quali hai rilasc.iato ricevuta. A/Ira do11umda per savere qual<' 11arte egli abbia nella facendo, pur augurando che il. collega ,,ossa difendersi ( rumori), risvo11. dcamo che soltanto l'autorità giudiziaria può emettere 1111 giudizio i1zproposito. la Game. rn 1mò essere certa che contro gli speculatori, contro chi1111q11aebbia. violalo la legge, noi agiremo con fermezza, senza nlcwca vietci e riguardo, fino in foT1do (applaiz.si). Ciccotti: - Dovevate arrestarli · qIt(!s1i i11deg11ispeculatori! Salvemìtù si dichùtra assai dolente dc quanto apprende dalle varo/e de/ Commissario dei Consumi contro 1111 deputato c/u fu suo compagno di listo e si augura c/1e la luce JJici comvleta sia fati a al JJicì vresto 111 l)roposito. (Commenti J. Voci: · F.' liquidato! l'on. Ciccotti osserva che il Governo o non ha i mezzi ver reprimere il comm.ercio clamlesli110 e la sveorfazion.c·. o mo11 vuole adoperarli. L'on. Giolitti si alw e dice: - La Ca11icra ricorda cile nel nostro programma abbiamo dichiarato che le leggi altuaU 11011 dàmzo al Governo la facolttì v1ecessaria per colpire questo genere di colvevoli. Abbiamo vresentato cm disegno di legge i11 provosito, disegrzo dl legge gi<i dichiarato <l'urgenza. Credo che quando si discuterà queslo diseg,110di legge, che Potrd allChe essere e. mendalo, si avrà occll,Sio11evèr rivarf.are dei provvedimenti necessar1 su questa materia. ( Approvazioni). l'on Ciocotti vre11de atto deUe dichiarazioni dell'o11. Giolitti ed invoca p11ergia e severitcì coni ro i colf/evo/i.

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