L'Avvenire del Lavoratore - anno XXIII - n. 27 - 3 luglio 1920

1 ANNO XXIH. A. P. ZURIGO, 3 LU6Ll0 I920 ' \ SF/fTJMJtNALB DEL PAR-CITOS(.t']IAL'fST A ITAL/AN€> NBE.LA SV/llBR-A REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE: -l Il Il Ca:>JriL,stml J S U1 ws,la ~t:MERO i\.RR.ETRATO CEN'l'ESIMJ conto ChèQues N. Vlll-3646 "L'Avvendierle LavoratGre,, .. ~uj;l{~ Oommlssione EsecntdirealP.S. I. - :i~t.~~s'!. 311 I li .UlBON.4.bffiNTPIER LA SV.·tlZERA 4Ho Fr. 5 - sa~tre Fr. 2,50 - Estero Fr. $ \o:}til'!A~r.to l)Ost~l~. <:c>n: ;F, In J;l~ tecnica e la :rivolta di Ancona. I particolari del!'insurrezfone mili- na fosse preparata cogli stessi critetare e civile della piccola Ancona so- rii, ed all'attacco fosse dato. l'istesso no noti a tutti i compagni, dalla !et- carattere di sorpresa e di rapulità, tura della stamJJa quotidiana. mettendo la forza incosciente serva e Il profondo e grande valore deU'in- brutale, dello stato borghese nell'im- '-Wrpzione armata a::coneta:;.a sta po<:si/Jilitd d'immer 1iatamente ;:itarv:1meno nello scopo antimilitarista ed nire, noi siamo profoJlfùtmente conltntiguerraiolo che si prefi.gf{evano i ri- vinti delle grandi probabilità di riuhe!li, imlubbiamente raggiunto, quan- scita. Ma tutti dobbiamo convincerci, to nel reale e grande progresso com- che all'uopo sono assolutamente nepiuto nella tecnica della preparazione cessarie due semplici e grandi cose: e delr esecuzione del!' atto insurrezio- il coraggio dell'organizzazione i11sur1u1le. reziona!e e la più ferrea disciplina La sua caratteristica è la sorpre- fra i combattenti della causa emancisa e la rapidità dell'assalto, di mo- patrice. do che i ribelli sono riusciti ad impa- Fin quando non vi saranno in /!alia dronirsi di molto materiale bellico, e dirigenti ricchi di tale coraggio e mii difensori dell'ordine borghese, non hanno potuto prendere le solite misure preventive, per cui sulle vie d' ltafia è sempre sangue proletario che scorre, spesso inutilmente. Perchè la insurrezione riuscisse, si è dovuta preventivamente orrwnizzarla ». E fu, c;econdo noi, organizzata con una tecnica ri\"Oluzion.aria, che resa ancora un po' più perfetta, metterà l'ordine ~iolittiano. speranzoso salvatore della corona sabauda, in u11'agonia elle diPerrà morte, quando i rivoluzionari lo vorranno. Abbiamo detto che la tecnica dimostrata dai compagni di Ancona r,uò essere ancora un vo' più rerfezionàta, perchè, e\•identemente, iu un grave errore quello che gli insorti rimasero nella Caserma di Viilany, dando alla ben stipendiata canea di truculenti carabin!eri e guardie ref!ie la PO'iSibilitd del/' aSSC'diu, co•1tro il quaie, senza dubnio, non si c:arcb{;e potuto resistere. Se w!'in urrczione ge11era'e ila!if!- Il Partitopera in inglese A l'ora che scriviamo, non avendo anco- ;a ricevuto i Quotidiani socialis,i, siamo costretti a stralç,iare dai giornali borghesi inglesi la discussione svolt;isi al Congresso <lei Partito operaio inglese a ~carborou.;ìt. sull'abbandono della Seconda Internazionale e l"adesione alla Terza. La mozione per l'abbandono :l~tla Se-:onda fnternaizionaleiu presentata dal compa. Pno B. Mackay, della sezione di Hampstead, sostenendo che l'idea rappresentata dalla econda• Internazionale è stata battuta dazli avvenimenti. Essa non ebbe mai romrra di una vera organizzazione. internazionale, limitando il suo obbiettivo a confessare la p0ssibili1à della guerra. Alia mozione del Mackay, i ra1>prese11tanti del Partito socialista inglese. che co- ~ihrisce unai frazione del partito operaio. prescntarono un emendamento iavitante il P~utito operaio a fare le pratiche per l'arlP.sione alla Terza lnt.erna,zionale. Il compagno Shimve/l sostenne !'abbondo_ no della Secvnda Internazionale. perchè essa ha pa.rtecipato ai delitti dei Governi capitalistici, e dall'armistizio in poi non ha. ~.he oltraggiato l'idea socialista ed operaia. I signori rappresentanti della Seconda In. tcrnazionale sono venuti a Londra percl1t! lo spirito internazionalista era morto sul Continente e il Partito operaio in~lcse è stato chiamato a fonn.a:re il puntello di un corpo in isfacelo. ll compagno langstaff, di Barrow, sostenne calorosamente l'emendamento per la adesione alla Terza Internazionale. Dichia- •ò che per lui la Repubblica russa è la rea1.izzazione di quanto veramente spera il Partito operaio della Gran Bretagna Egli fu molto aUarmato quando senti dichiarare dal compagno Huysmann, che gli occorre.. va di portare la Seconda Internazionale a Londra. « Noi non abbiamo bisogno di averla qui, e se essa aivesse venire. io spero di vederla sePPellita nell'abbazia di Westminster >. La Seconda lniernazio:talc è composta di uomini che erano rreparati a bagnare il mondo nel sanl;"Je della gioventù. L'lnterna,zionale di Mosca è ia sola che sia :tssisa su solide basi. Voi avrete o la clittatura ciel proletariato o la dittatura Jella plutocrazia. L'introducente la moz.iu:-~, c?mpagno 1/olison, rilevò che se gli o;,er:ii inglesi rimanessero nella $econd1 lniernazionale, sarebbero costretti a strini.ere la mano ai ~ialisti maggioritari ted~schi. cioè agli assassini di Carlo Liebknech, e· di Rosa Lu- ,cemburg. La Terza In!ernnior.ale è per il dir;Ho della classe operaia ad imporre la propria volontà alla t,'1;<:e capital!stka coi 'i1E'77 che sono ;:-i,d!ca,1 i mig-liori. U11i:1liti compresi di tale disciplina, i governi borghesi continueranno a po:;- sedere ed a serl'irsi del potere formidabile dell'organizzazione statale, e non sard vero che Giovanni Giolitti sia il « ministero espediente » 1ella borghesia agonizzante. Oggi i comvagni d'Italia hanno drnanzi agli occhi ed alla propria riflessione un esempio pratico, chiaro, su.- liente della tattica a seguire per dare il colpo di grazia alt impalcatura economica e politica della borghesia capitalistica. Se nulla apprenderanno dall' esempio di Ancona, la rivoluzione, la dittatura proletaria nella grande e nobile I falia della passione e del/' eroismo so,•versivo sard rimandata ad epoca indeterminata. Ed è quanto Nso.rma assoluf(Jmente edtare. Compagni di Ancona, voi avete reso un grande servizio a1la causa dell'insurrezione comunista. e la Terza Internazionale r..1cc,ai nostri ;rlor;os1 com;ia-r·,' ~11s,, s::riaò. chiudendo il suo :ii:,cor,n. Un compa::no, di cui nc:1 è drttv ,1 nom~. l!',s1: di essere per la rerL.• l11krnaz;onale. rcrchè qucsb è per l'alfi,.,,,.,;,, :r.~"'t'e la ·cc.onda non ha fatto ciH: chi:!c:hicre. , ; .~cchicre, chiacchier ~- Ramsay Macdonald ,•ii~:1n..i clii.: l,1 ,<:.._- d1iJ Interi ,zionalc cessò :~ 5ur i:mzioni, eJ 11m, l!UO\ 1 lnternazi.:>naie è a "v 11e; r;i:os::lirc del icrvore ri,·oh,zionario. · L Terza Internazionale anà resistenZ1 prosr,er,1 di una ro~a di mru('~o. pcrchè essa è stata fondata sulla base forzata della rivoluzion~ russa. La piena giustificazione della Terza Internazionale è che le condizioni della Rus_ sia potrebbero e dovrebbero trovare il loro duplicato in Francia. in Italia cd in Inghilterra. Ora - dice calorosamem~ l'oratore - nessuno che abbia letto le teorie della Terza Internazionale può negare che essa è per la ri,·oluzione \.10lenta (grida: No, no) e per la dittatura del proletariato. E' ora permesso parlare in una maniera accademica di rivoluzione come han fatto i signori' che mi hanno preceduto. Non hanno essi mai pensato che Qui vi può :!SSe,c qualche cosa d'altro a fare, che non è n.è la dittatura proletaria nè ia dittatura bond1e. se? E' molto facile parlare di rivoluzione Quando si è al sicuro sulla propria. linea del fuoco. Noi dobbiamo considerare quale rivoluzione può essere fatta effett,vamente. Non vi è nessun compagno e com;>a~na che p0ss?. preferire il metodo rivoluzionario a qualunque altro mezzo». Del resto. egli non è riuscito anco~a ad accertare quali sono le basi permanenti della rivoluzione russa e della Terza Internazionale. E nessuno può accertarle, fin Quando gli avvenimenti russi sono condizionati dall'esterna pressione dell'Intesa e del capitalismo. Perciò. in quanio conceTne la Terza lnternazion-ale. bisognerebbe prendere un atteg-~amento di assoluta indipendenza. Essa non può esistere casi come og~i è co. stituita e dovrà necessariament~ cambiarsi. Noi dobbiamo ricostruire la Secor.da Inter_ nazionale, e la miglior via per ricostituirla è di inviare i nostri rappresentanti al Con. gresso di Genova, per accertare i fatti e per discutere l'intera situazione. ( Armlausi viviSsimi). Il compagno J. King caratterizzò 11 discorso di Makdonald come una mezza pietosa difesa della sua personale pos;zl0ne. ()ual'è l'opinione di Makdonald sul trasferimento della Seconda lnteruazionale a Londra ? ! ·oratùre disawrova 11 proposia, che ri1io éS~lrt considerata n.:,rii altri pac~i C'lme il tentativo di fare j;:1i'Jnter11nionalc un'apJ)elldicc del Partito opc, aio Htlese. Ur~c invece che il mo\ 1111(:ntouper::iio in- bCluc.aiante, indiscutibile. assoluia, I 1 tro. l!"iese i;rvceda di pari passo con quello ita- ,•iamo in quella breve frase della rccc;:tc liano. francese e con quello dei S'>,:ialisti storia della rivoluzione tedes,·a quamlo inclipenclenti tedeschi. gettando nei ierrarnc maggioritari e minoritari tbbero compHainutilc la ~econda fnternazionale. mente nelle toro mani il poterr f!.OV<-rnati1/ comvag110La11sb11r.v sostenne v, kutc- 1•0: ne fecero cosi poco, che n('/ tempo di mente l'adesione alla Terza lntcrnazi,>,1alc. brevi f!.iomi dovettero rinunciare a!l'impreE~i non pensa che si possa addebitargli di sa. Cl;e cosa imved/ ai maggioritari tede. vo,cre applicare gli stes3i metod.i a tutti i schi la realizzazione di quella parte del ; , ,;_ F!-'l: ha d;scu~~c Q•1cslo punt. du- vrogramma socialista degli indi1endcnti, che r;,n,<. riil c1,e due ore , wl Lcn,11. 1Jo •1,1ò<'.· non era voi tutto il socialismo ? La loro ., Lenin se III ln.c;h1ltcrra u:.;o•.r.. ,,...... :tt·,_ c11lt11rail, loro passato volitico, ia loi-o viat_ 1, in fra11t111711 •·~, ' • -::<.·,·,, _,.;,- ·a sar,rgezaa ['it,tima persuasione tlell'insOr1.e e, 1,u111 vi !ossz nts:,un'ait., , •a Ja s-:e- montabi/ifri tielle circostanze immediate rip;i11?r•c.he la rivoluzion,.. '> la \"iolenza. Le- sulfanli clall'eco11omia capitalisllca. la ra_ nin ns;Josc: « lo non credo ,:.l;e voi possia- lorizzazione delle interessi ~enerali della IE. batt.:re la ,·ostra s.lra.1a. per,) fate pur patria. a cui subordinavano que/,"i della col.; se potete ». classe lavoratrice. Alfretta11to avverrebbe i. T,..; sanno che io soa > u:; pac1ii5ta 11esorabilmentein /ng/lilterra col Partito 0ccmtinua Lansbury - e non muiverei un I1c;-,;10 al govemo. I grandi inf"rc,~1 de!- cil:., pc; fa,r male ad uomo Vi>'entenel mMl- l'impero britannico terni verc>11n;:;;101N1tiao. Ma io non posso aver n.svetto con no- g,Oliieri 1 governanti laburisti, nei ras, che nw;i o donne, che non /1<1111g1r0ula10 con- il miracolo si compisse. tro le effusioni di sangue, le violenze e gl! po,rebiJero fare. Ma ciò sarà fo;·o flOssibile oltraggi de//a guerra europea, e che oggi a co;;aiz,one cli svezzare q,ll'lla ,e:[ fitti.ssigridano contro l'lrla~1da e gli !>/Jlir!!ime11tima d'interess: commerciali industri,/i POrii sangue. litici che .<,011p0ropri al/a stmlta;a econo. Dopo il discorso del compa\;nù Lan<.bury, mica e statale del capitaiismo. Solo cosi l'abbandono della Seconda Internazionale fu sarebbe po~sibile inizia.-e l(i ,·ea1i?zazionc respir.ito con voti 1.010.000 contro 516.000, di ,m .;u,o programma operaio 11ellnghile l'adesione alla: Terza lntem<tzionale fu re.. terra. Mu tufra fa classe pad,.on:;. ? bntm1. spinta con voti 2.940.000 contro 225.000 fa_ nic!l _çi <,pf1orrebbecome w, 11 omu solo, con vorevolì. rutti i mezzi, ver tutte le ,·ic, co11lro tule Com.m.ento: Il Partito operaio inglese à dunque re_ sr,mtP con 1111a maggioranza di due milioni e mezzo di voti, l'adesione alla Terza lntemazionale, decidendo nel contemvo di rimanere nell'Jntemazio,u:de del cittadino o_ 11orevoleCamillo H11ysmam1I.l fatto ci ad- <lo/ora, 11011per i risuilati della votazione in sè e ver sè; ma pere/tè essi riconfermanl' che i lavoratori inglesi e i loro caTJiso - 110,gli mii e f!.li altri, ostinme vrttrme di ana allucinazione politica, e gli ultimi, per dt più, dt g,-andi ed inutili ambizioni vcrsonali. Il caso del Partito operaio inglese 11011 à id"ntico a quell0 dei socialisti imlipe11àenti tedeschi; qI;est1 ammettono il vrinc;vi:J della clilfatm·a prr>lPtarla e clrl/a Rrpuhb!ica rtei Consii;;: cperai. ma non si decidono co,rse.!!llentemente ad aderire alla Terza /11.. ternazionale, per un i11ci11fessattoimore della disciplina rivoluziono.ria; qurllo riiiuta. ridicolarmente spai·e11la!o, 'a mano al compagni cli Mosca, perchè cocciutamc11Ic contrario al princivio della dittatura prole. taria, e in defirliti1•a, fai·ore1·qle all'auto. el'irazione. Lo stato mentale dei capi laburisti Ùlglc. si non può sorprendere nes.,uno. L'Inghilterra. non è lontana dalle elezioni 1wnerall politirhe, dalle quali il Labour Party spe. ra di riuscire 1·iItorioso nella misura di po. ter prendt?re le rl'di11i governtrme11tali del Più vande impero del mondo. Ma se il par.. lamcntarismo <lei proletariato organizzalo I! d,!l Partilo socialista vuò essere CO!ISide. rato ed accettatr come un'attività frammen. Iaria de[[a complessa ed intera azione rie/la e/asse OU!i soggetta, non è e non sarà mai. nì: ogrd 11è domani. il ml'ZZOcon cui il p'ro. letariato perverrà all'eifettlvo ;roverno della sociel<I. nel senso di conquistare eletto. ralmeule la forza dello Stato e procedere da solo e liberamente alla radicale trasfor. mazione dei diritto, degli istituti economici e politici creali dalla borghesia. · Tutta la storia TJiùrecente ci tì bene mo. strato che, ma/gra(lo gli efferati delitti, la miseria, i dolori, il raccapriccio della 1wer _ ra malgrado l'ingiustizia t1ell'ordi11e bor.. Khese sia apparsa tutta in una l!JCesangui. rwa, pure, o ver ima circostanza o per una altra. o per rima o per ralfra ragione, nessun Partlto socialista o Partitn OPc>raio ~ riuscito ad ottenere la maggior:inza elettorale as~oluta per poter diventare da solo il governo della nazione. Cosi avvenne i11 Germania nel/.e prime elezioni ;1er la Co. sfit11eme, malgrado il prestigio che sulle masse godeva a quell'epoca !a vJriaLdemocrazia maf(gioritaria; cosi avwmnz ii 16 I10,;embre in Italia, nonoMante raltiss,mo ideale e la purissima, fede del Partito so,;ialista, peggio avvenne in Francia. Cosi è a11_ cora una volta accat/11tonelle ullimtJ elezio. m tenera/i tedesche, dove i voti dei parfiti soI·versi1:i mes.,i insieme sono una se11sibiiiss1ma minoranza di fronte alle forz;; coa. lizza/e della borghesi.a. Al/,'istessa l;gge non .~i sottrarrà il Partito operaio ingicse e per quanto aumentati i suoi rapvresemanti ri. 1on11.:ro111awlla Camera dei Comuni, essi sorcnno i11 minoranza assot,1ta senza tener caic11/opoi de(la !!rande forza conservatri- !·e tiella Camera dei Lordi, 1 ero r 111.'111!! contrafforte dell'individualismo consC'rvator,1 rJ hl,1rolc della vecchi•! 1çola imvericlista t.1Jrirc é su questa via, n,[l'esclu~iva ria tlel:a lotta elettorale, cl1e Macdor.ald crede vi sra q1,aiche cosa da fa11· cht non , 1: la d'tta1,1a borghese. 11e /1; dittatura prolr. u:r,'a,. Del resto, ammesso PQr 1m memento che la , ia dt Macdonaftl sia ql!Plla che conduce al Governo della grande fa••1c, nebbiosa e 1redd1J ammesso che il gr1.:11miracolo ~i commG, cioe che il Laoour Party riesca a ,traprarc ia maggioranza assoluta alla Camera dei Comuni, anche in questo caso il Govemo operaio far<i tanto Poco quanto nulla, e la sua vita sarà segnala dal primo giorw delfascen,,;ione nl potere. La rwova tentar,,·o (,annoso ç.gli interesçi capitalistici. I lah;:r,stt. che sono uomini capac; solo di , 1soi1,::ionipacifiche, farehbr rtJ a/f(lra co. m.' 1 mcf!g;orifari tedeschi: continuerebbero a !'O\'emarc l'lm!hilterra to.1t!1uale che l.[,J_vfl George o Asquith, facendosi, al ca~o, pala. dini della violenza commessa dalla polizia, con/re le a1·a11:warcliedel proil!,arifJ.to, non vole:icI o usarla difetfamentc l11!7i .:entro i hor:z::c-s..i E lOS; ic rh•oluzione e/fe!1ivc • di Mac_ do:ia!d !.i risolVerebbe ili 1111bel 1m//a. o in 1111 1ra;.!Iro episodio cli una ,uiora bre~·r do111i1U1z1011,, social patriottica. Ouesta av,•errebbe nel caso che il Labour Party riuscisse ad ottenere uc,te prossime elezioni generali la vittoria. assolu!n. Ma :10:1m;scirà. e i fatti ci dara111i'ocom. I11cI.~meliicragione. Ri11u11cia11daolla dittatura Proletaria ed alla ri1·0/uzio11earmala, ritornato ingr.ossa.. to al Parlamento, o finird. in una qualunque coalizione borghese-operai,a o dovrà man. re11erSi 11 una manierata e sterile ovvosizione. I comunisti inglesi, che sono in grande milloranza, <inno l'unico compito di conti. mwre nel lavoro di Propaganda e di rivo_ luzionamento dei grandi sindacati eco11omici. Essi potranno entrare in azio,,i, a bandiera s'f]iegata, se e quando una congiuntura rivoluzionaria si affaccerà alla vita po. litica e sociale del grande impero. Il cornpito delle minoranze rivoluzio,wrie è a11_ 11unciato ed assegnato dalla storia istessa. le gramli masse sono o consen·a r:r o riformiste. Questo è il grn ·r, insegnamento del movimento operai" tle1 due mondi. E l'insegnamento che il l 11'.!ressodi Scaborough ci conferma. Almeno per chi scrive . . (I. r.) .·:.:c...:======== Peril prestitCoomunista La Sezione Socialista di Ginevra, prendendo atto del prestito comunista, deliberò ad unanimità di rispondere all'appello, incominciando col prelevamento di un'azione per membro. Crede inoltre rilevare ai lavoratori italiani abitanti a Ginevra, nostri compagni di lavoro e di sofferenze, che, data la gra."l lotta del partito nostro per la trasformazione sociale, e considerando che la gran maggioranza degli operai ammirano tale !otta e da essa sperano, la Sezione Socialista locale, aderente al Partito Socialista Italiano, invita tutti i simpatizzanti a sottoscrivere il prestito comunista, presso il Caffè Tognola, Avenue du Temple -z6. LA SEZIONE. Se Kausky avesse la niù elementare 110_ zione della rivoluzione. non avr,ebbe dimenticato che qui non è qaestione di una rr,;o. fazione sui generis, ma di una rivo'uzione Prodotta dal/,'enorme, immane olocausto umano de!rimperialismo. Potete voi immagi. narc una rivoluzione Prclelaria prodotta da lale guerra senza cospirazioni e controri... vcluzione tramate da diecine e centinaia di ufficiali esistenti lungo una terra dominata dalla classe pa(lronale e capitalistica ? Po_ tete voi immaginare un partito operaio ri. voluzionario che 11011colpisce a mort" tali controrivoluzioni i11un periodo dt esaspera.. ra guerra civile, e con una borg,1r>si, tre;. mante in favore dell'intervento di trurpe straniere per schiacciare il Governo de/la classe proletaria ? Persona veruna, ad ec.. cnìone del ridicoli saputelli senza sperarza, 1,uò rispondere a queste due domande !>enon negativamente. Ma Kausky, che sapeva formalmente guardar le cose nella 10. ro cornice storica, ha dimenticato, anche questa volta, di guardare a fondo., LEl-.jl:-J. I\lelle terre... depred_ate §ia fatta un'inchiesta parlaimentare , La CClmcra, di fronte agli inauditi scan. 1/a/l, constatali nelle ammi11isIrazioni civili e militari cle/la Venezia, scandali che si inr111C1dranoe/fa corruttela generale, in cui s'impaluda tutta la nostra vita ammilùstrat11•ain questo tramonto di regime: rite11endoche gli stessi non possono es. .,i;, e: i·erif1cati senza il ,;nnce>r~o r/; gravi resPo11Sal1ilitàdi ordine voU/jco, delibera /a nomina cli 1111aConunissior,;c t.l'mchiesta varla111Cmtarceon i più amvi poteri». Cosattini Vigna - To11e/lo - Ba~so - Sa111i11i - Todeschini - G<ùe110 - Marclrioru Ales- ,,andri. Vucsia mozione proposta dall'll1flcio di azione proteiaria delle Venezie alla sezione Terre liberate del Gruppo P. S. sarà presentata e svolta alla Camera, durante la uiscus:,iOac ulle comunicazioni del Covc1no. 1 emamo a precisarne la portata. A 1101 poco jmportano i risu,.ati giuJizian delle varie inchieste aperte dal Governo. A noi poco importa che i commendatori predoni colti con le mani nei sacco, ab1>1anoun anno più od un anno meno di carc~re. Nè è nostro compito di iare i giudici istruttori. i\01 \'Ogliamo risalire alle r.!:,pvnsa.bilità generali. Le malversazioni nel.le Terre Libcratt e ~edente .... da Castelfranco a 'freme,, da rreviso a Pol'ò.o- no11sono state occasionali, sporadiche; hanno costituito i.1vece un regime: .ù rei:-lllle del saccheggio, organizzaw con m1 piano concreto, ben COD.6e.rn:ito. Gh alti e bassi iw1zionari i>reposti al dei1cato utiicio di dist.ribuire il so::corso del paese aìlc liittime della guerra, applicav:rno la sacrosanta massimai che il primo prossimo e sè medesimo. Poiche durante la guerra era stato motto d'ordine: « \ éntre mio, fatti capanna! », i burocratici Ol>bectivano al motto d'ordine i,ur nel dopo guura. 1::,cces.. so di zelo pescccan ista. E sarebbe poi somma i.ogjustizia l'accanimento contro i piecoli (appena ccntoc1nqua.nta o duecento milioni ira t~ui!), intanto che i grossi. Quelli dei miliardi, dominano indisturbati, non a- \·endo neppure la digestione guastata dalla paura di un rendimento di conti. l\la i ministri e 1 sottoministri, preposti al!a ricostruzione delle Terre Liberate e ReImbecilleitdà ignoranza I eggwmo ,1el/'l,alia eh:.:~:.: -;ve, rivista bii-/.. c,;rc;/ira che si pubb/i.~aa Roma: ETTORE CICCOTTI -- Esperimenti di so~ czaiismo - Roma, \. :vt,,n.t:ulori. r.d , pag. 96 - L. 2. Numerosi sono stzf. ;rh « ~perimenti di ~vtjalisrno >, che si riscoJt:auo attraverso la s(oria sotto i più ·,;a~1nomi e sotto Je piu dJverse iorme. Il socialismo \J, Stat). cut !.i è aiiermato sovrano d,!i ar.t.• la g1erra ouando la produzione e la rlhL,i,.,izic,ne de.i prodotti era diretta e con,, '>ll .ita da: poteri 1.:ta.b, è stato caratten1-n.·) da. dbsi:iar.rue di materia, dissiPai1on" d1 'avoru, di,- sipazione di tempo. La fase comunista della rivoluzione rUSsa ci fornisce però il più grande esperimento di socialismo, che ricordi la Storia. li bolscevismo, per testimorùanza di socialisti rivoluzionari russi stess~ non rappresenta che Il potere tirannico di una fazioru· che si è impadronita del potere in un momento o!.. tremodo favorevole con un colpo di mQno di pochi audaci, potere, che conservano coL la forza brutale delle arnù e colla creazione di larghe sfere d'interesSi individua/i., che U reg.ime leninista. ha sostituiti a quelli del regime czaTista. La disorganizzazione dell'industria, dei commerci e dei trasporti caratterizzano la ecouomia russai sotto il Gove-:-nobolscevico. La cultura e l'istruzione hanno su/Jìto la stessa sorte delle industrie Gli esperimenti di socialismo, fatti dal Governo repubblicano tedesco, sono cosl moderati, che possono essere attuati (come cli fatti erano già stati attuati, da molti Stati democratici) anche in perfetto regime ca. piba.listico-borghese. Soltanto con un'evoluzione graduale. conclude l'A., può avvenire il Passaggio dalla economia individuale all'economia collettiva. perchè l'attuazione del collettivismo implicherebbe anche l'attuazione di modificazioni tecniche e strutturali, profonde, che una trasformazione Violenta non potrebbe in alcun modo realizzare. ETTORE LOLIN!. dente, che cosa facevano. mentre i loro subordinati rubavano ar man salva ? Quale opera di controllo, di clirezionc esercitava.. no ? Eppure, di frequente si re~:ivano a visitare le zone della devastazione. Viaggiavano dunque al buio, come in un tunnel ? Infatti! Si facevano preannunziare a suon di tr,~tr..b., d~g)i dficiosi di Roma e cli provincia; andavano, banchettavano, si facevano ricevere, pronunziando magniloquenti ~corsi sulla. bella guerra e su:la bellissima vittoria e. . . se ne ritoma;ra110 a Roma, persi.asi e convinti <li avere cosi dalO prova di vivo interessamento alle disgraziate sor - li delle popolazioni rovinate dal11 yuerra e dalla pace. Ora, è Questa incuria, questJ incapacità, questa trascuranza, questa diretta resp~ sabilità morale dei govemanti con i ladri, che noi vogliamo porre in luce con l'inchiesta parlarr,entare. Ne avremo cosi il maggior doC11mentoper un'altra •- e forse pii: gra,·e - accusa, che noi e~viamo contro le classi dirigenti, e per esse contro il Go- ,·erno: l'accusa d'incuria, di in:::ipacità, di trascuratezza, di diretta responsabilità moraie in un altro reato: la mancanza di una soluzione del problema politico, economico, fi::.ar.ziario della ricostruzione delle Ve. nezie. " Dopo 19 mesi dalla une de\11 guerra, le regioni devastate del P:ave, del Carso, del. la Valsugana sono ancora alla mercè degli eventi. L'opera: CÌ.! r;na$o<:crv;:i.vi pro~cde frammentaria, senza a:C'ul! piano, a, casaccio, i11 proporzioni in¾ù:i:uate. Occorre la rivolta in piazza, perchè q·;e\le popo!azie,- ni riescano ad ottenere la suprema concessione di pochi e scarsi mezzi finanziari, per lenire la disoccupazione. La vita 1inasce sulle rovine, lenta. debok, Pv• la scia forza a· cose, laddove la morte passò rapida. Si seppe abbaitere, non si sa ricostruire. E quando l'ira delle esas,>erat;: popol.azi.:mi esplode nei tumulti di 1 reviso, nella rivo!. ta della Carnia, negli s::ioperi dell'Udinese, qualche affrettato rime.i:!) giunge da Roma, i giornali si commvovono, i miuislri promettono, poi si fa li s;J:mzio e si ritoraa da cap0. Nessuno deve rispondere d: (anta responsabilità? CESARE ALESSANDRI Deputato al Parlamento. Oli eterni viandanti.. « Si ricomin.cia a vedere neUe stazioni parigine i lamentevoli armenti di emigranti, di cai durante la guerra avevamo perduto il ricordo. « Alla stazione di Lione non arrivan.o che italiani, uomini, donne, bambini, qualche vo[. ta straccioni, vestiti di cenci poiicroml. che evocano il. paese del dolce far niente, i quar. tieri popolari di Napoli. Alla stazione di Or.. say si vedono CataflJni.e Bashi dal viso ab_ bronzato, col piccolo berretto calato sugli occhi, e ci si ricorda del paese di Ramunicio o dei viottoli di Barcellona. < Gli emigranti, /i. si ritrova tutti ella sta. zione di San Lazzaro, mischiali, che non si comprendono, ma uniti dalla stessa miseria e tristezza. Essi sono raramente gai. Al. tendono lunghi giomi l'ora della Partenw per l'Havre, e sognano trlstame11te la tra~ versata degli Oceani, rarrivo laggiù, nello altra terra, e s'indovina nei loro occhi lo spavento dell'ignoto». Chi cosl scrive è il grande quotidiano di Parigi, Le figaro, e noi abbiamo tradotto 11011 senza Pensare al perfido inganno feso alla povera gente italica colla guerra reden_ frice ed all'aumentato Prestigio d'Italia a/. r estero. Sal.ote, eterni sfruttali, eterni viandanti, sçhiavi in tutte le patrie bor~hesi! Salute! la patria della costituzione albertina ha ,'<EDENTO un milione di HJsiri fratelli NELLA MORTE. non nella v!lu. Voi, superstiti deiia grande guerra, r!eil'ancom invcndic.a_ lo camaio, voi 11011 traeste df/~ saJ1guadl!i 'lOStri fratelli nè onori ;,è r:loria, e cercate 'lltrcve il pane. che !(, guerre. vi ha dimez. -uto Se la patria bor::hese vi c/ùamasse amor(l, RIFIUTATEV!! Un giorno laggiù, 111·Uieontane terre, vi arri1·ercì forse no11viii l'ordine della morte, ma l'nn11uJ1ciosaéro e rincuoratore della vittori'; r:roluzionarta e i bagliori di un inceni!;? le di cui vittime ir.lami nessuno rrmpi.111g,,-, a/ 111011clo. l"Amministrazio11e deli' Avanti ci Cf!mlmica i prezzi defl'ahbonamento r!zretto, che sono: Per 3 mesi Lire J 7,- L'J. C. S., che Si è assunto il comvito di Per 6 mesi I} far conoscere al mondo l'Italia . .. intellel- Per 1 ann/) 33,SO luale, farebbe bene a convincersi: gli ifa[ia.. 66,- ni che scrivono come Ettore Ciccotfi ed. Et- Poichè in quesrullimi tempi rr[i uftore Lolini, dicendo ad ogni riga un falso di fici eosfari. i~sistono, a cau~ del storia, costituiscono una ragione di Più per ramlnn, m nchreste eccessive pretenuna buona rinnovazione bolscevica irt Italia, dr>ndo prezzi d'abhonament~ all' Ache ristabiUsca un po' i valori intellettuali. vanti! c'.ssolutamente esagerati, racAltrimenti, si corre il rischio di allogar~. com_anchamo a tutti i rompagni di vo11ellaProterva imbecillitd ed if!noranza d1 tersi. ab/JonC're direttamente indando tutti i Lo/i.ni affazzonatori. 1 \f~!(I 11n un rnrditt di 17. di 33 , 50 0 O. r.) 66 f.,-c. Biblioteca Gino Bianco

L'AVVENJ:RZ DEL LAVORATOiHt =====- ----===-===,=========-=~=-=======================~----- LETTERE DALLA GERMANIA l' I NoE eo R o s A e o MM E DI A Dopo le elezioni La reazione dei Lefrazioenlia concentrazione b rghese I passaportidi tre mesi annullati. = I nostri provvedimenti militaristi .. Episodi della lotta sociale. r<.~10, ,11-,.li indi1>.:11<li.:-ncili e:itr ..:,-.: in una coalizione coi magg-ioritari Ld i demovrarici, non res.,a altra possibilità che un Ministero b,m:;hese. Co:n~ no,1 ai:>:iiamo acoottaw la croce del potere ofiertad da, mag~riori .ari, che ci avrebbe costretti a collaborare co:1 una irazione borghese, co. sì no,? potremo dare il nos.ro vo'.o ,, quaL siasi l'\linisterv, sia cs.<,o comr,os,o di soli Partiti borzhesl, o comprenda nd suo se110 i sociali, .i ma~g-ioriiari mi risponde Crk-Pillfi. rau,rn clei :::'inc!acati in Gerrnruua '.! itt1:ora i.elle loro 11:ani) erano per la ..:ons~rvazi-0- "c clt:! •Jt.,terc allargando ia coal'ziJ:!e fui.o al Parti;c p.:.;.olare (Industria, pesa'.li:! 1 ma i' I·., 1 lite decise di non spingersi ;>iJ <•!tre 1erso destra. Dopo il rifiuto dego ;udipenGenri il ~~.!1(0 decise di rii1r1 ..,i dal r_,o_ vei nv. 1ac<.,,ov cadere tuL!a. ia re<;:>,Josabi- :ltà ò1 tale :;ituazione sul?'li md:,,:·:~cle:11i. (Sono 1erame1:tc buHil) Appcn1 noi sapemmo i! Baovo colpo lii mc:.10 elle la corrotta buro~razia militare cii l<oma a1.·evapremeditato contro i ,renitenti e disertori, ci :iffrettammo a scrivere .,i,Ja direzione deli'Avwai!., alln scgeteri:1 elci gn.ppo pa,rlamcnt1rc sncialisla e ad al..:uni aostri compagni, nei tcrrnini b;·cvi ed cner~ici rilevabili- cb C!l'C:SW lcue,·a: Z/Tri~o. 21 giugno 192(}. Caro Morgari, Il console ài Zurigo ci com~,nicu iu data di ieri: « D'o1di11e del R. Mini• sr.-o de!la gl/en a s'informa cl:e per JJoi!:r fruire del!' amnistia e delfin,fulto anche i RENITENTI z:, D!SERTOR/ ASSEGNATI Al SERVIZI SEDENTARI dehlJow> Pi esentarsi nel regno entro il 30 giugno corre11te. Questo regio ccnso!a.to av1•erte i predetti renitenti <!df.sertori, ai quart furono rifrlsclati dei JJa.ssaporti f)l"OVl'isori in lJase alla circolare 125 del 26 feblmtio, che i passavorti stessi cessercumo di essere validi il 30 giugno corrente. flrm. Milazzo ». No! comprendiamo benissimo che c1uesto è un nuovo coiJJo di reazione l>a,utlc contro i renizenti e disertori, ma vog/iwno e dobbiamo richiamare tutta l'attenzione del gruppo sa di esso. l'obbligo fatto <ti disertori asseg1~ati ai servizi sedentari e perciò in possesso di un p{lSsaporto di tre mesi, di doversi wesenlare nel regno, anmrJ1acompletamente U Ìleneficio ottenuto e per essi stravvato al governo. Noi non riusciamo a spiegarcì le ragioni di c1uesto' rdine J)recipitato, per quanto ne indoviniamo le cause politici1e. Se ftn ieri si è rilasciato ti J)assaporto per tre mesi ad un disertore ri,·isitato ed assegnato ai servizi sedentari, come si può sostenere e volere seriamente, .che questo passaporto è da amwllarsi dovo appena sette od otto giorni? E costringere <fl{,esti disertori, che sicuri di J)0ter rimanere in pace /Jerlomeno durante tre mesi si sono legati con impegni di lavqro, a far fagotto e J)artfre vrecif)itatamente? .E' addirittura vergognoso. da qualumme parte 1·enga. Che il governo vensi forse di ;are un calvo di mano contro c1uesti ribelli, una volta in Italia, per il fatto ch'esso ha bisogno di nuova carne da macel- /.o per la liberazione ... dell'Albania? Considerando che la più gran parte del disertori avevrt potuto regolare sia pure incompiutamente lei propria situazione col vassaporto concesso in seguito ad abilitazione ai servizi sedentari, ecl il nuovo ordine contraddito, io, ingiusto, reazionario li rigetta nelle più gravi preoccupazioni, noi invitiamo il gruppo a valere affrontare hztta la questione dei disertori e renitenti residenti in /svizzera, al!.a Camera prima del 30 !fiugno e col woposito di risol\·erla wui buona 1•nlta. Fraternamente. LA COMMISSIONE ESF-:C. soli applicò questa tilisura, vnol di:·..: in 1nndu ben chiaro cl:c disposizioni più o 111enoprecise erano ali' t.orn "'tate ti:• te dai signoi"i d1c. ~o\·c,rn 1:10 !'!r· lia ,fai colli ro,1:ani. 0:1,?ii P"Sson,ì ess~rc i motivi giuridici per ..:t:i ~i ,ono così interrwcsti- ' a,,~c,ìte annullale k disposizioni e i,1- "ie1;.c gii efktti degli ordini precedenti:> Nessuno. Se qI1esti motivi gi11ri:lki csiste".3efo, non si dovevano allora d~•re ~li ordini di rilasciare i pass:tporti per tre mesi. per poi annullarli clop,) pochi giorni. Se bestialità c·è, è tutta dei 11Iinistri e dei loro riù alti b,1rocratici. Quando un governo, sia pu.re d('ll.1 quarta !talia .dà un ordine, o è ma?1tenuto. e allora si può credere all2 serietà del govc,rno: o lo annulla dopo pochi giorni, Quando l'ordine è ~t,1tn in grail parte eseguilo. e cJllor~ il i-;•)- ,·0rno fa la figtLra del più ridi:.; iln l:!·- rattino. Ma noi -;iamo ferP1~ì 1ne:1:e convinti. che i motivi' dell'ultimo co!p(l di mano. quanto mai vergognose, :.0110di natura esclusivamente JJOlitici. Diver:,amente, le cose non ..;i •·piegano. Motivi di reazione intern:1, ·i dt>~.lra e a manca, per il sen1plicc ~tt-;i•• J; lllOlestare i gruppi opc.-ai, cli fo1 ~ L! reazione amin.roletaria. ·Noi avr(•IItmu fir!a11c0compreso che. scaduti I passa,po.ni cli tre mesi, il gove•·:io ciclla l'::>rgbcsi~ patriottarda. sia pure presieduto clal traditore Giorn11ni C;0 · lilti, ,;;i fosse deciso a n0n rinnovarli più. Ma che oggi si dà al disertore il passaporto per tre mesi, il disertore r-s"urne degli impegni di h,w·o, peì1s;,r,clo che é\lmeno durante i tre rne::;i lo ia cernnno relativamente :11 riaçc. e poi, d"i:-, colpo, gli si :::l!,·1Ha il passapono, gli si inibisce di cth1 ),:ndomi.rc In famiglia o adclirittura Ji liquichrc le masse,rizie, di roI!11,crc i contrarti di lavoro. di procurai·si tutti i permessi l.Juroc,ratici in ventiquattro ore, e di rendersi precipitatamente in lt:11i,1. pena la perdita del diritt,) d :n_ dulto: come gi11Clicatce chiam:ite \'Oi codesto? \fon furoao giit sufficienti in l11i1~hi sei mesi tutte le D,rove di comi· id:rzione. di ridicolaggine. di sorpr in dente asinità date dai diversi ministri succedutisi al dicastero della guerra? Non furono sufficienti le prove date di completa ba,raonda esistente tra i diversi consolati incaricati cli rappresentare l'Italia ufficiale nei centri .più importanti della Repttbblica Elvetica? Così. ment,re l'uno rifasciava i passaporti per un annQ, interpretando benign.amente i decreti fatti per ti!tti i gusti dai più vecchi galli delta bu roc,razia romana, l'altro, ascoltando i suggerimenti dei patriotti « modelli», si impuntava e sbatteva le ,porte '>uila faccia dei reclamanti; faltro prendeva la via di mezzo e metteva sottosopra tutte le prefetture· d'ltalia per ottenere i muta osta al rilascio dei passaporti. Poi. ad un tratto. l'uno annulla i passaporti concessi per un Dopo qualche giorno. non ave nd o an110.l'altro, che si era impuntato coricevuto notizia alcuna. telegrafammo me l'asino che non vuol trort:i.re, fa al grur,po: <, Confermia.-;10 lettera 24 un gesto di larghezza e diventa amicorrente. Oggi m,ovi ed improvvisi co... dei disertori. e l'altro contim,a ordini delle autorità svizzere obbliga- per un paio cli settimane ancora ad no i ,reuitenti -ed i disertori ad abban importtuiare e sindaci e prefetti. per donare la Svizzera entro domani n poi annunciare di aver fatto una gros- :.;ntro il -30 giugno; situaz-ione grave, sa corbelleria. che il ministro si era dolorosa; reclamate nome ventimii-a incaricato di metterg-li sotto il muso colpiti: agite eneirgic.rn1cnte; rispon- con semp,re nuove e categoriche tiidetc con telegramma». sposizioni. Vde.mmo interessare anche la Con- Se la reazione fosse st.m:;i chi:1:-,,. federazione geI1e.raledel Lavoro, pro- categorica. diritta; avesse detto ai dispettando la qnistione dal lato 'PU.ra- serto,ri: « per i nemici della mia parnentc economico: « Invochiamo vo- tria non c'è nè mise,ricordia nè giustro intervento presso governo in fa- stizia »; noi avremmo pensato: « E...:- vore ventimila operai disertori che co un governo borghese che sa fare per l'improvviso e precipitato arniul- il reazionario sul serio; rendiamogii lamento dei passé~porti già con..:essi almeno gli onori delle anni ... ». Nie,nsono obbligati a pa.rtire entro trenta t"affatto. Noi ci siamo trovati di fronp.;iugno. E' una commedia indegn'.l ed te a dei ministri pagliacci, due volte una misura reazionaria animllare i più pagliacci del famoso rers0nagg-io 1Jassaporti di tre mesi appena die.;i. napoletano.· , rnnti o trenta giorni dopo il rilas.:io. Chi avrebbe mai pensato che dopo I danni sono gravi .specie per le fa- :1ver ,rilasciato i passaporti per tre miglie dei disertori muratori e mano- mesi, sarebbero stati improvvisamente vali già du,ramente provati dalla ser- aJJnullati prima della loro scadrnza rata padronale. Telegrafate». 1 imette,ulo i d:se,rtori tra il fuoco A tntti i compagni, alle sezioni ~o delle minacce della polizia svizz~ra e .;ialistc, che ci scris8ero o ci telefo- i~ minacce dei tribunali italiani? Tutnarono domandandoci consigli, di- ta questa ba.nale, volg:ire, indegna ccmrrio chiarameme il nostro mNlo di commedia non è che opcrn. del par- , e:.:lere e non nascondemmo t11tt:1 !:1 r:to militare e militarista, vero padrodif~coltà della situazione. ne nel ministero della guerra. Quesii ,~.n-ici e<l avversari sanno pcrfcrta- bipedi gallonati, che hanno il mi:s0 mente. che noi non csag-criamo afie. - net t,ruogolo del malandato Stato iramando. che con l'ultim;-i p,rornga fil'ri liano, devono .1verla a morte con i ,d 30 giugno, b quale dma mode ·. rcnire:1ti e disertori residenti in lsvizrdti gli :-tltri renitenti e disertori 'i ::~ra. E sfogano anche contro di loro n•-.~~l,ntars·iolle convr:c&.tc visite: ffl!· il bcllui:10 spirito reaz.i011ario.Quando Ìitari. I::t lnrJga e nrI1 bcik oncs1i1};1 • ~i p-:nsi a tutti gli episodi di foro.:c e,;·,· virtua!m.:;1te ri.,olu, in,11 ~ ·,iJo i I repressione contro le masse operaie. i:•crsistcr\! di molto spirito reazio 1ari[) !;li eccidi qucticlian1, le sang--uina~·ic •lrcss.J abrni consobti. .:Ile più d·1 aggr~ssioni personali dei banditi rn· · · · ' 1· arn1J0 ">1t1· hnr<Yl•cc:i,,,.·,~r·,.1·,!-:::0delle mitragliatrici e de! VJr~Jn() S!aJ11JD <-g I ., lv • ,. ;.., • • • .. , - -ù e- n:•·,im,~!isti delle .rispeitiYe colJ'1:ç_ ..:i.,m'mi contr0 gli sciooc,ranti e 1 ::olFiiw ~ dicd -giorn: fa 1.--•olt:clise;·t·l ·: dati stanchi di servire. non e· è da fur:-:r.P regolarmente :i11111,es~si!lc.1\';- farçi mera\.iglin se i compagnoni che. si,a. e, :ibiiitati ai servizi secle,,t~.r:. -:;nno:11ministero cer.::ano di imf}Oljre ricen·ttero il i"egolare p'"ssaport() r.!l ii 101·0ltnto sr;ecialc punto dt vista rr:.: ;r•csi. Se !~ m~•::;~ir.r,t••z I clt• .;e,·?·-·:eii!a question~ dei renitenti e diser Biblioteca Gino Bianco tc:n. L1 qual\!. sia detto <YJgi infinl!, l: un solo episodio della lotta a coli:(!l!o che si combatte in Italia tra 111izio11ali:,;r.o e so..-ialismo, reazione eri- ·.oluziOìK. Questo ì.: ,tatu c:rm1preso dalla ).("ran:.!c.: maggioranzn dei disertori e r011itcnti, della quale i più intelligenti e pitì conseg-uenli sono entrati a vela :,piegatH nclr agone della· battaglia. Noi li abbiamo annati e difesi, pe,rchè la di~crzione dai campi Jell:t guerra borghese è uno de; più alti atri di ribeilione dcli' operaio. cnattato nella Stì/1 coscienza e volont.ì, contro lo Staro e la t:0cietà capitali.stica. Abbiam,i Lenuw testa d~ra1ìtc sei anni alia reazione militari'>ta s, izzera cd itali:1- :w. e s:: 110nsianw riusciti a risparmiare ai nostri compagni p,roprio tutte le noi~ e i danni. gli è perchè i reazionari di h'o:na si rrnvano mornentan~amcme in una ptJ::,IzI0,1epiù fa H;r .!VL!e de'h• nostra. p, 1.nito sociali- ,:ta italiano ,1clla S\'izzer,L !P :;gni •nod:i, annotiamo per ricort!an.:cnc. Col tempo... Documenti [),."\ Paf!i11e lf(l/irme del 2."i giugno 19::'0: ì\i EU DE. Associazione il aliana dei re(iuci di guerra. - Programma dei feskg~damenti per !"inaugurazione del , essili o s.;ci'tle: 29 giugno. ore 7 anL Sah·e in o,naggio ai nostri eroi caduli - Oi·c ! l. Riunioni comitati ed associazioni - O.re 1.2 alle 2 pom. Ricevimento autorità, consorelle ed associazioni - Ore 2,30. Battesimo e benedizione del vessillo - Ore 3. Corteo inaugurale -- Ore 3,.10. Vino d'o11C:rc.:ila , illP sig. rossa ti, da questi g~I;~iltnente offerto - Ore .'5. Discor- ~i it?tn?g1tralial,a sede dell'asso;;iazione - Ore 7,30. ConLerto della ~ilarmcmi..:a di C;:;111pio1-1e O.re 9. illt:minhZiDilL! ..: spdta..:olo pirotecnico. Orntori: AH. l~ovelli, Nobile Luigi. ,·ice-presitl-!iae Federazione italiana red1tc; d1 guer,r:1 nella Svizzera, ~ig. rag. Terragni di Mendrisio: compa .. P,ilOd':1,rmi Abele CuanziroU. Quali padrino e 111adrinadella ban diera saranno i signori Mascetti Luigi e la signorina Giuseppina Branca. Coi vreti, colle autoritcì monarchiche, coile libagioni nella villa del sig. Fossati, colZavv. Rovelli e cogli spettacoli 1Jirotecrdci, ecco come i fasci della 1ederazione, diretta dal sedicente socialtsta Mazzucchetti e da Pagine Italiane. provano coi fatti a rovescio la loro indipendeuza, spirito di classe, cultura e la loro, ahimef. rnedioc\'C/le &arbarie! N. cl. R. I redupciroletadriiZurigo coiltro I' Impreaslabanese L'assemblea dei R. P., dopo l'avvrovazio. ue degli importanti comma all'ardine del giorno, discusse l'atteggiame11to de, reci11ci vroletari di fronte al nuovo ten{azivo imperialistico detl'!lalia ufficiale a dcrn110 della nazione albanese. Disse varale roventi il no_ stra vresidente ed il compagno Montanari, le quali vennero riassunte ed illustrate con 1m magnifico discorso dell'amico Armuzzi, invitato ver l'occasione. Fu una vera affermazione · antimilitarista, antiborghese. Ven. 11eavprovato a/l'u11animil<l il seguente ordine del giorno lei comJJag110Montanari: « L'assemblea dei reduci proletan :ii Zurigo, riuniia il giorno 27 giugno, esanùnata la situazio.ne irali'cll!rn di fronte alla piccola e ribelle Albania, dopo esaurieute discussione. dichiara che i reduci proletari, soggetti quotidianamente all'imposizi.:me delle classi borghesi dominanti, non possono che ammirare coloro che coll'aziùne diretta, mirano a liberarsi dai dominatori; si associano •ailleproteste del proletarriato d'Italia. che vuole il « basta» di tutte le avv-,mure nazionaliste. causa di nuove stragi .; tuito detrimento della classe o-per-a~a;..: fanno voti che gl"iJisorti possano liberarsi da tutti i domini stranieri, instaura:ndo in Albania il regime che tutti gli oppressi agogr,ano, di libertà e di benessere sociale». L'assemblea, dopo la vrntesta contro le imprese miliiari, 110n mancò di tlare lettu • ra delle Umili constatazioni», r: cosi a tutti coloro i quali fanno seguito a P:ig-inc D'Annunziane ri.Soondiamo: A quel Signore · « Refrattario t•gli specchia/ti ver le allodole », gli SJJutiamo sovra ... e lo mandiamo a quel vaese. Sapvia che la varte del vroletaria1v redu. ce, la varte sa1w, che non vuol subire ulte. riori turlup111ature nazionaliste. segue la 110_ stra ca, re11te nella sicurezza di sottrcr,i a nuovi ricatti patriottardi. Non crediamo igienico avvalorare le sue sciocchezze, ve, ché siamo usi mostrarci alfa luce. . . Però osserviamo che tanto lui quanto gli altri che amano la grrrw1dezza deilu patria . .. borghese, ora che 11111atria é in pericolo ed il fas::f,1110 i11neggia alla sovraifazionc albanese, famu, auo di tlad;m1:1.tc restm1dose,~e ,r.c1;quilli 11ella s,,iz_ zc;G osvitale e 110n :11r{•J11<1 GO/ fucile ad 1. macoUo, ecc. ecc. Il Presidente: 'ì4!U'li;H.I Al.00. IJERUNO, 20 ((,. F.) Ritardata). -· Riuscire a parlare coi dirigemi i partili po_ litici nella settimana che segui alle elezioni non er,1 cosa fa-cne, aaizi era impossibile. La crJsi mimisrerialn, determiu:itasi i.?t se-. guho al risultato del!,; elezioni, occupò tutte :e frazioni in continue riunioni, ed i capi erano i.ntrovaibtli. Mc< i comunisd 11Q11c1nlra\,:tllO J;cr nulll\ in tali conciliaboli di aritmetica parlamentare. ed è da essi che· mi reco da,pprima per avere dai nostri compagni qualch..: unformaziont: sui rbultati c. 1rttora,H 11~i confronti dei Partito comunista. Laisgiù alla A1un~~trasse trovo i redattori dell,a, Rote Fa/111e i quali mi dà.mo 1.npacco di maten.tle elettorale e mi orega:no di vo~erlo esaminare per rcnd-rrmi rsattamente conto del oom~ i comurtisti ham,o LOndQtto la !oro cam[}agn~ - Ci si:amo curati •- nti di':ono 11011tanto di ottene-re dei voli, quaaito di iare una buona sentinagione dei nostri Principi. Le messi vetranno roi. E' l'ora del Jaivoro d1 redaetione e non c:i sar')bbi i! tempo :necessa,io pe, ari>r-0ioll(Jire un po' la questione per la quale io mi o recato da loro. Mi fissano un appunt ...m.;nLo per il ~wmo S:}guent.enelle nre ~•ntimerid1a11e. li matti110 dopo uovo il compa)(no Laul LeYi, che è con~i<lerato com.:: i! ca!X) del J>art110 co111un.ista, e che sarà coo Kla.ra Zetki1t il ;.cco11dodeputa/t.o comunista al Reichslag, essendosi dimesso l'l laeckert, eletto a Chmnnltz. Cos1 ;1c p~n~ak dei risuifa1i eletlorar -- chiedo al Levi. Buonissimi per il llOl>trt• Partllo -- Ed :undttn~c: , La nostra panL'l:iPazio1i...:al potere po. ,.,1 a essere discussa solo nel ..:aso che i tre Partiti socialis!i (magiiorirar;, iadipendenti e comunisti) avessero ott,;:nuta !:i maggioranza al Reici1stag. Ma OZ((i tale discussione sarebbe accademica. Parli'<lmo lii sI:gu1to dc:llc clcz1:mi comunali (che hanno avuto luogo ogt:il e sfiorian1<1 ia qu1..--stion;: ddk! ooesione alla Terza lnternaziÒm1le, J>er la qaalc ripasserò un'altra \"Olla. a'v->aJJtci he Crispien e Dawmig- parta.io 'per Mosca per mandato f!\ uro dal Partito. Dopo I tr;oafa•,ori, èl'a n~c~sario sentire i " battuti », cioè i ma;ixioritar,. Qui è ancora piu diificile: bisogna dis,i;rhare il Governo ... di ieri! Fra i maggiori1ari i pareri sono ass31i di- ;;cordi sulla questione della rimrnc;i.1 al po_ lerL. I dirigenti dei Sindacati {1,1 111.V.{,!IOPosso ve'..!er ~ i.èdoardo Bernl>t~,,:, · rev;. ~iùaist:t cli:: 1-ra prima passaito ~,\fil mc1 iQOOJe,ui ( po: ri:>a.ssato di nuo,c, a: maz1{:oritan. Bc:rns,cin considera com:: un tralim,·,no V<'I so la chbSselavora tric..: ,·abr andon,i del 1 iotue. li buon vec..:;11" r>arlando 1ella situ;;.zione creatasi dopo le c:ezi0111, si nsci: d·1 t• 1:<.;rJca,;iche un po' ùct:a sua a- ~tu.1I!.: -:.aIma. Azzardo una domanda: - Come potete 6oven113Jrese non avete la m..iJ,,'loranza ? - Anche g-!i altri non hanno la maggiorai za - mi risponde. - Facciamo tlll Ministero oom;posto dai Partiti della vecchia coalizione (maggioritari, democratici. oeutro) e 11:li altri abbiano jJ coraggio di buth•rci glù. Faremo le n11ove elezioni. Come il telegrafo ve lo dirà, il nuù\ o Ministero sarà composw dal centro, democratici e Partito JJOpolare. I maggioritari concederanino al Ministero una « benevola diffiden'li3/ ». cio~ non voteranJ10 nè a iavore, nè contro. Ma le sorprese alle quali ci hanno abiruati i maworitari, ci lasciano aL quanto scettici. I muratodriiZurigsooffrono e lottano BOLLETTINO augurau.do vittoria, che sarà (mche nostra, verché essi ci spia.nano la mi ri~ponde. -· Pe11sate che iino a due rnel.i fa noi era,vamo senza orl('anizzazione, ~uza giomah, moltissimi cli noi im1>rigio_ nati e costretti a tenersi nascosti. Teoote i presente ohe il nostro Partito non è 1m Partito elctwrale, nel senso c.;orrente della paro.la. Agli .tVversari di dest:ra si aggiunsero quelli di sinistra: i secessionisti. che fondarono iJ Partito operaio comunistJ (a_ s(ensionistaJ. Quesri ultimi iurono quelli che muratori • strada. non piegano ZURIGIJ, 30, ,nerco/edi. La , esistenza dei valorosi muratori Tutti i compagni della Svizzera seguano l' esempi-o. {! ITUl!lO\'((/i di Zurigo llOIZ j, ancora I patr1·ott'1 1 a ·1an·1 co trgolioperai :-;1,ezzata. I JJadroni non hanno trovato che , e, issimi cattfri aruesi, prestatisi senza vergogna e senza rossure a Renens ci nocquero -più di rutti gli altri, J)ef.:hè ci « s.:1bator~1l<l » il lavoro di proi)'clganda. Abbiamo rnccolto quasi mezzo mili1r-1.: \li voti. Se la Jeggt- elettorale iosse stata veramente una vera prO]Jorziona.le, il nc,stro Parl1to avrebbe avuto sette deputati, mentre non 11eha che due. Guardate, ad <1sempio, il Partito anno\·erano. coo 120 mila voti meno di noi. ottiene cinque depurnti. Parliaano aILcara un poco sulla r,olit!ca dei socalisti italiaini (il Le. i è iJteno di ammirazio_ne per l'opera nostra in iavore clella Russia), sulla Terza Internazionale, poi mi congedo da,J compagno nos:ro CQn u:1: « Arrivederci al Reichstag! •· E!sli sorride strmQe1tdomi fortemente la mano. I « !lrionfatori della giomai,a, », gli indipendenti. avevano previsto maternarica:mente i risuhati che dovevano poi ottenere. Alla Frcihei, dove si recarono oa,Jcunni ostri compagni delia missio.ne .russa qui di pa.ss:igs::io ia settima11a prii.ma delle elezioni, il do:t01" HHferding, lo Stein ed altri redattori, presentaTono loro il « Bilancio di !)revisione ~: ci11quemili011i di voti e 80 mandati al Reich_ stag. li risuHato definitivo ufficiale assegna agli indipendenti 4.895.317 voti e 81 deputati. Il biiancio era esairo! Agli uffici del Partito socia.lista indipe11_ dente ;insso iinalmente parlare con Crispien. il primo presidente del Partito. L'altro pre. sidente. il Oiiumig. ha dornto -a'Ssentarsi, chiamato ad una illlJ)ortante riuil1one Jl Corn,Iatn ce;;tr:i'.. :.!ci Co•1sig:i di fabbrica. Il Cris:,;,:-n 1aP1>r<:sen::i l ce;1fr1 del P;,rt :o co:1 una tendenza a destra. Gli clm:do innanzitutto alcu:1i dat! sullo sv1Juppc del Partito, sulla mil-J.:>:izcahe gli iac:ipc;;cienli hanno nei Sindacati opE.ra:, sulla! stampa, ecc .. ecc. I! Partito confa ora un milio11e di soci. ha 55 giornal: quotidiani. Lo sviluppo del Partito ha qualche cosa di ~rodigioso, \·islo da noi !atini « individi;alisti ~- Nel gennaio del 1919 i soci erano 180 mila,. I soldati che tora:wano ù.al ironte ,no:; potevano comprend.:)rC b divisione avveauta nel campo socialista. Al fronte i solda1ti !ezi;evano la « i•uoI1'.I stampa». 11 Vorwaerts era pure tolleralo. Alle elezioni per l'Assemblea Naziona;e i soldati votarvno nella loro l("ra,ndissima rna~:~iorau_ za per i maggioritari perchè i ,11agr.ioritarì erano i socialisti clic avc,r.\oua comhattn. ta la ~uerra. . . prima della g-uerra! Ora questa maisa ha potalo leg;{Cie anche i ~,ornali dei • traditori ,, della P,ttria. ha compreso l'mganno dei malggiorirnr;. rd è p.issati: azli in<l:ipe•1demi.Il gra11Je successo o,,enuto a Berlino dagli ind1pc11de11tv1.;i ricarcato 11el fatto che i sindac1.,; d::l a U!- pitaie sono tutti nelle loro mani. Chiedo a Crispiep; se llOll rih;;r1~ l'a11ir.:.i1to de: \'Oti ottenuto dai Partiti te'iesco-na. 7.iOnaie (J1u1!,er1 e Partito po110:1re tedcse<.i (lndustria pesante) come un inùic<.: d~I. lo sp;;staminto cl::lla massa eiet,lc1le \·er~c destra. pecialmC11tedopo il tematil·., di dittatnr;i mili1are ciel marzo scor.:;.>. Crisr.lc1• rilieuc che 111generale il corr,) eletrnr:ilc, Gudlo che partecipa :i.ttivament.;; al.-t po1itiea, si orienta sem1,re Più a ~i.Lstra. Vi è i>ui ,a massa amorfa, Ja quale subisce le <>lll;a:~ e.ci 111.omcnto.Oi;-l!i vot.1 I>cr I l'.;rriti di ~cstr,t _perchè questi par jr; h:rnno saputo strutt?re a mera1'ig-!ia le !;:1·r.:·dal('gi11i dell'ln,c~a. le quali 11011 accc•11Ja,1.pJunto a firiir~. anzi., Le donne hanno partecipato in .rra.11n11n1e10 .tl:e elezioni ed i.n mal("gioran1.a h'.ln110 \ otato per i Partiti di destr,1. Abbiamo i.• ~ù dato il vot0 - dice ;,;,hl):~ 1 - . ora hbc~,n~ dare loro una co:,cIe.1,." prilitica. Anche glt impiegati (l'Overnm,~i, i.1 pane. h.11u10vogalo Yerso destra. ;'\o;; si sa ,na;: domani il Governo può can,bìa·re.. Ed avevano infatti razione! Chiedo ancora a Crispien c.iua.icsarà l'atteggiamento <le!la irazione cli froute al Mi1Ijstoro, al Ministèro di con;:entra,done bor- ~hese. poichì: dop,) il riiiuto. nat11ral1.: del die il iste tJi::-og11achi tradimento. (Ri~ardata_ -- ~I ~ost~·o si~1<la1.2to Giovani e ,·ecchi, JJaciri e fìgli, uni- edile 111 segu:~o a_lla&:1t~z10ne m cor: li da un delicato sentimento di cligni-. a Los_a~macnca il mighorainento,f"r; ttì e di fierezza, oppongono alla classe I~ tan~a, d?mand~va con_u_n_a \c\~e padronale una lorza m01ale che si ai P_ochicapi~;~St : 1 cl~lla piaze s!nnamantieue tresca. ed intatta come ai desime ~0!1c1,z,on!c~ies!c a 0ent"ro~ primi gioi ni del!a lotta. La maggior ,;;enonche I sopra111d1cat_! non.s. ~ ,,arte di essi l'l!nno lontan lontano in no. nemmeno_ la necessita udni 0 n~h~nà ce, ca i;i lavo, o, in cerca del /Jane. d_ee1. 1:-notai,e cl~e, meno Tutii i !>ac1ifizii, purchè non si pie- n_nunitato_al! llali~ pe1: La dem<?CTr,;: ghi, purc/:è non si ceda. Le loro 80 ;_ zia \·) sv~zzera_g, h 1 al~n _s~no?eL , fcrenze sono grct\'i. \enti patnotto111dell_arm1amoc1e parti ' . . . . t1te. e uno è stato fmo a poco fa p_re- / ec~a~o, che 1 la\'oraton .:,~,izzeri ~idente della colonja italiana, di que!H non aubui110_compreso la no~zle fìe- cioè che per l'amore della cara Italia rezza c/~e q.ltmenra q~1~s:aresLSfe~w, e del p.roprio portafoglio vorrebbero e_ non sz. s_ian_o accor Il_ eh~ c1uel ~en- ancora al giorno d'oggi l'unione s.awn~n~o e il _l[Slllt[ffo d~ un educazzone era sotto il grande tricolore. socwlzsta nvoluz10nana. Senza la . . . ,, • è • 0 J"io J)assione di un' i.dea, non vi sono ùuo- ~i:avi,_ 11v~ str? es~mpio vpLae··pne ni combatf enii ver la. causa operaia. pei mcm aggiarcL s~ questa_ .. . . . . . . . terremo conto. Pero, non 11ludetev1. . La due.sa degli. m~~ressi ''!ateriah, "ap.remo obbligarvi ::i_ risponderci. e sorpassata dalla difesa di quella parte deil' ùleale proletario, che si ritrorn nel cuore di ogni muratore e manovale di Zurigo. E' la lorza invincibfle <lel{e minoranze. Scriviamo col cuore traùocca,ue di entusiasmo, ma colla mente afflitta d' amari pensieri. Pc, cl1è i muralori Con dispiacere neUa nost.-a ultinu.. assemblea si è dovuto ricorrere ahla radiazione di Botta Alexis J?e.r morosità e rifiuto di pagamento della gi0rnata pro ,;;errati. LO STAFFLLE. deli<t SvizzNa non ofirÒ110una mag- ========="'"•====== r.;iorc JJ/"0\'(I di solidarietà 1 1erso i Federaz·1one opersaa·,rt·, compafmi di Zurigo? Chi combatte f}er la causa comune non è degno del sacrifizio dei Jratelli sfruttali? Perclrè <tE!estavolontà del sacrificio non è r,roforuwmente l' rostantemente vossedata da coloro che JJur hanno !)!troie di lode JJer i combatte/Ili? Quamt operai si perdono nei fumi cle!ie più lw iae bettole?! Quante (!- Jl(!rfde r,roleta, ie si J}erclono nella morte delle coscienze I! nella catalessi dc[!l' i11!d!ezti? Lavoratori, rompet( la col f)tLS.;;ato, siate forti su voi stessi, siate nobili e !!:!'CIWìi.Seguite l'esemJJio dei buoni e dei V(l/oro:oi. Dé l;:1011ì e dei 1•r.lo;osi tiella lotta df c/ussc. Oggi a11ete u11a ha/taglia da co,niwliere: quella dei mtmtfori di Zlirigo. C'nmlwttetela. Se voi pensate di tJO/er ì'O•ere, 1·oi nrrete, fortemente. La 11itto1 ia a Zw iga, Siirà la l'lftoria I rstru. Cmn/latte1c. Gli arrestati rilasciati ! wmpagai Gasp!1rot!i, Sigg, Zt111tio11eila e(/ (iltr i, arrestati dumnte lo scir·v: ro. furon•J , imes,i i,1 libertà, (!O/JO af,; 11c ,:rLfi111t.m 1ìi p1 ig;onia. !,a 11a::io11c ricìla cleii!ccraz-ia s·:i::- :eut. J!Oil CrHlfCllld 1!/lé.Or.t, ntÌli1(' v'ia (,i t'JiJt1l.">lrrre i 11ns!rÌ e J.':i,1 Ja!!11i. Mti i ll/!!l({[Ori (' lil!li/0'.'(!fi il')// ~. Ìi11/1tf:U Ì· 'Cui/O per (flltSLe ..• è[li('Z<(!. Ai co1;11,u.:...linliier ali i" s:tlatu rw.~n-o e (ii !!lito il vrr;fr,forhto itaii,ìllO ife/la Sl'izzera. Unbell'atto di solidarietà I muratori di S. Gallo 1>e1· gli scJ01)e1•aoti tli Zurigo. Ril'olgiamo tatti i nost1i siorzi u Zw igo, affinchè quei compaglli duca110. I mura/01i e 111tmo1·uli di S. Gallo, che sono appena usciti ( quasi sconfitti) aalla lunga lotta, haww rinvigorito il senso della solidarietà e mandw 0110 300 fr. ai comf)af.fni di Zurigo, ( Sezione Zurigo, Gra/}/10 tagliatori/ Lunedì, 5 luglio p. v.. alle 0re 20, nel ristorante Verdburg in Werdstrasse. as-eml.llea generale dei tagliatori cli c.:onfez.ione. Poichè i signori industriali della c0nfezionc voglion0 essere assolutamente presenti ad un'assemblea ditagliatori ùella .;onfez,ione. noi li abbiamc invitati alla su indicata riunione. Compagni. dimostrate a questo gruppo di intraprenditori, che voi non siete disposti a lasciarvi ingannare e sfrntlarc esosamente. Il Comitato della S. d. l. Congresso nazionale della Lega pPoletaPia Le prime notizie giunteci tl<?l Congresso Kene1 rile della Lega proletaria, ch'ef;be Tuogo nella rossa Rologna. sono coliienute in queste brevi righe di C'hisot!i, rapwesenrante del· la Sezione> prr,ietari,.t dei rednci emi- ~rati: Caro A, ve11ire, il con!!.resso è stato upert" con wi comizio· 't c!li sono presenti J 5 mila oJ)erai. Il S[1/uto dei reduci proletari emir!:mii iJ1 fs~·izzera è stato accolto cou· (!runde <!nlusiasmo. Al congresso sono intervenuti 500 rappresentanti. /u c1ue.;;tomomento incomincia la relazione mora:e. Soste, rò e11erp:icame;1te le rrtgioni dei nr:stri reduci. Saiuti rossi. Cl1isotti. Attendiamo (:011 impazienza il resoconto comJJlelo. Di sicuro suppiamo che il Comitatu Centrale è stato trasferito a Firenze, aggiungendosi qualche elemento valoroso, come il co111pagJ1p01 of. Angelo Tasca di Torino. LeggeIt'e·' A~vendlreellavoratore,,

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