L'Avvenire del Lavoratore - anno XXIII - n. 26 - 26 giugno 1920

l LA V·✓ B.NlRil DEL LA VOf<ATORE l.a battaglia dei muratori è interrotta Le dei confessioni barbari "bianchi,, I muratori di Zurigo :resiston"' Lun,edi scorso una grande asseml7l,et1, dei muratori e manovali di Zuri- ~o deliberò all'unanimità di persistere nella resistenza. Noi siamo fieri della flerezza di questi operai. Qualunque sia il concetto di ogni com· battente della lotta di classe sui metodi e sulle tattiche avplicabili nelle competizioni economiche, noi ci sentiamo affascinati da/;la volontà ferrea <il modesti operai, i quali si propongono di lottare sia JJ/11' suffrendo da~ r.amente. Quando questa volontà si sarà diffusa ed approfondita nella maggioranza dei lavoratori organizzati, il vroletariato avrà vinto la più grande battaglia. Maggiormente apprezzabile è la deliberazione dei muratori e manovali di Zurigo, perchè non mancarono coloro i quali indicarono ai serrali le grandi difficoltà della lotta, immediate e generali. Questi coraggiosi operai di ben maggiore attenzione e solidarietà sarebbero merttevoli da parte di tutto il vroletariafo e di tutte le organizzaziom, ma dove non domina zm alto lcleak, là vi è il sacrificio limitato. Ora, quando si combattono grandi battaglie di principio contro forti ne- .miei occorre invece nobiltà d'animo che non ponga limiti al sacrificio. Operai tutti, amate i vostri compa· gru dl Zurigo e ricordatevi del l.oro esempio. Unavittoriadeimuratori di Losanna Si è inil11ecomposto U movimento àe1 llftmova/l e m11ralorcio11soddtsfazio11ede. Kli operai. Non sono riusciti ad ottenere quanto ree/a. mavano, ma è stato ottem,to U saiarlc>di fr. T,60 aJrora per i muratori e di rr. J 40 ver i manavali. Il sindacato si è poi riservato, in case> lii rincoro della vita, di reclamare u,1 ullc~ore cum~nto di salario. L'aumento attuale e dm due ai tre frlln- -chial giorno. Come si dice. dopo /a vittoria incomi11. cla la battaglia.Qwndl I manovali e m.m,. :tori se vogliono che la convenzi-Onselipu. lata sia rispettata, dovranno venire al sin. 4acato, perchè è proprio grazie aU'energia dei nostri valorosi . éompagni e alla forza del sindacato, che I mm·atori e manovali ottengono da due o tre franchi dJ più al giorno. Raccomandazionespecialeva fatta a quella parte di operal de/Cartemuraria, che fa parte del Fascio reduci nazionallsti, che nella nostra agitazione non abbiamo visto cflatto. Cittadini, cl pare impossibileche voi J>OS. siate essere contenti della vostra :,nrte a qualunquemodo vada la vita. St11tecerti, che coloro eh.e avete alla testa della vostro società,essendo ptu,l,ronJn,on saranM essi , dirvi di agitarvi e tli unirvi nel sinclncato dJ mestiere,perchè agirebberocontro i loro interessi.Nessunrancore fra noi operai,ma ,abbiamo 1wirct.Anche molti di nol ha1mo fatto la J!uerra., ma quantlosiamo ritornati abbiamo sentito l'impellente dovere di ortanizzarcl. F/11 quando l'organizzazioneè stata de. bo/e si è sempre stati pagati male, e anche oggl,malgraaola vittoria, 1101s1iamo arri. vati ad ottenere i salari che si hanno nelle '1ltre localitàdella Svizzera. Noi speriamoche a11chevoi, operaidisor. ganizzati. sarete ro11/("11/i di quanto si è latta; ma pertanto dobbiamofttre di Pili, e per fare di piu abbiamobisog110che voi ac. corriate ad inscrivervi al Sindacato Mano. vali e Muratori. Sabato sera, 26 glug1u,,alle ore 20, vi sarà assembleagenerale alla Malson du Peupte. Oglli operaio dovrà Intervenireper coronarela vittoria col rafforzamentodella orgamzzazlone. N. B. - Dop0 l'assemhlw di sabaro u. J;. iu-rono raccolti fr. 53.50 1>r<> scioperanti di Ginevra Comsei sono battuIti muratori a WlntePthuP La serrata dei muratori e manovali è /irrita. I muratori e manovali di Winterthur dovrannofare 50 ore la settima/Upl er i ,ne_ si d'estate. Hanno otte11uto 5 ce,u. di aume•llo wl , lu!!IiO. e S ro; 2 agosto. Nc.,s, 111,1 rappre. saglia da aml·o le parti. I cap/mas!riinsistevano nzt r.011 vo;ue riammettere i multati e quelli anr.oraso:tlJ processo o, r sr,iegaiaattività verso t cru. miri. DI FRONTE AL FERMO CONTEGN') DEI RAPPREffNTANTI OPERAI, CHE SU OUESTO PUNTO, ASSOLUTAMENTE NON POTE V AN() TRANSIGERE, CEDETTERO. La lotta nor. e liniia con la vittoria completa voflltadagli overal, Ìna anche i capi. mastri devono persuadersi che ll profeta. riato non e Quel greggie paziente e docif.e «i una volta. In questa lotta durata oltre due rn.esi i padroni han/I-Oavuto la loro parie di ,fas_ sivo anche più dei serrati. La piazza è an.. cora quasi vuota. Molti compagniche so110 fuori a lavorare,non ritornanoe non rito,_ neranno subito. Si fanno ili quattro i pa. droni per cercare uomini, ma 1101n1e trovano, e cosi sarà per un pezzo. Chissà che dovo non faccianola serrata gli scioperanti. Ad ogni modo non saranno i capimastri della Svizzera che fermeran/1-i0l ritmo fa. tale del movimentosocialista. Sempre avanti! la lotta èfinitaaGinevra gU operai, 11eanche i padroni possono cantare osanna. L'a11noscorso i muraiori e manovali di Ginevra dovettero lavorare ne/la stagione estiva cin(fuantadueore settimanali, questo 11111n1e0 lavoreranno cinquanta.Gli operai ha1111p0erduto. perchè tante circostanze in. ,JJipe,11dednatilla loro volontà hanno spezzata la loro resistenza in questa agitazif)nC fatta per la conquistadelle 48 ore; i plldro. ni li1111p0erduto, perchè malgrado le [aro forze prepo11dera11ntoin ànno potnto man. te,iere l'orario de/l'annoscors<Jrome essi desider(I\lano. Il processo verbale della seduta dell' assemblea nazionale del 5 giu· gno, pubblicato dal gìomale socialista inglese Daily Herald, prova lampantemente che il governo magiaro à iil.':nJ confessato, che in Ungheria esiste reatmente il terrore bianco Il conte Apµony avrr la seduta con <1u.esteparole: - A Neuilly, la nostra speranza era solo il partito operaio inglese, che avrebbe potuto p-qservarci dalla spogliazione. La notizia dell' assassinio di Somogy attraversò il cielo come un lampo. La' stampa di tutto il mondo si è sollevata contro di nvi. La lotta è fi111t,a., non con la compieta vi!- toria nostra. ma con un orario ridotto ia rapporto a quello applicato l'anno scorso a GineHa,. nella istessa stagiooe. Le 50 , ,e settiman<:11iche i padroni ci avevru1v per ben tre settimane ostinatamente rifiutate, 0f:lti ci sono concesse. E' un vasso innanzi oer Ginevra-. L'esito sfavorevole delle altre città ila influito sensìbilmente sia sul morale degU operai che su auello dei padroni: naturaJ!m-nte in senso sfavorev,1le agli operai. La vo'.O'!l'tàdegli operai organizv.iti e consapevoli nvn ~ affatto quella di dichiarare chiusa per seirpre la. batta,g-lia. E' tre1rua la nostra e non rer un oerlùdo illiinitato! Se i muratori e mauovali di Gi11evrnsapranno irrobustirel'organizzazionedi classe, ·se sapra1111ri0svegliarein mezzo ul proletariato Indigenoquella fiamma di solida.. rietà che il! questa occasionesl è manifestata debolmente,se sapra11J1e0ducar~ial. l'impiegodi viù formidabili,meno costosi e pi!Ì potenti mezzi della lotta di classe, 11011 « Noi non possiamo risuscitare i sarà lontano il giorno in cui i padroni sa- morti, ma noi possiamo forse ritroranno messi nella condizionedi dover accettare l'orario delle quarantott'ore.Vi sa- vare all'estero le simpatie che l'Unranno forse operai che si abbandonera111g1h0eria si è alienata. Dobbiamo iare alle prime difficoltcldell'aspra lotta. e in. tutto ciuello che ci è possibile per <111ecomincerannoa disertare il sindacato e il t . h • f lt ·z movimento proT..etarioE.ssi sono vittime di s o scopo, POlC e ra non mo O l una grande e dolorosaillusione!Doma11i di partito operaio governerà {lnghilferqui ad un anno. a due anni sara1111co0stret. ra e solo dagli inglesi potremo ottet/ dalla.pr~ssione_della classe padronal~e nere la revisione del trattato di pace. L-a conquista delle 50 on• a Ginevra non è che il orehldio di alt.re e 1:-iiJl piil impor. ta,nti battaglie. I muratori di Gi.uevra non hanno piegalo accettandole, ma intendono riPrender fiato e g-uad~ar tempo dalla m1sena a ru:orrereal mezzo del!or- . . • ganizzazio11eper ritentare 1,a prova, per « E' doveroso avere zl coraggto di Compagni, al laivoro, per la nostra orga.. nizzazione e prepariamoci bene t,er l'aJ)J)lir.azlone dell'ostruzionismo nel nostro mestiere. 'CRENO. gettare l'urlo della disperazioneIn laccia a. dire le cose tali eh' esse sono. GLI gli sfruttatori. E allora? Il muratore e m:1. UFFICIALI UNGHERESI COMMETnovale che 1101s1appia_trarregl'insegnamen. TONO I DELITTI PJU' ODIOSI t1 poderosi che scatunscono da questa bat. ' taglia e ,um vorrà con energia lnvindbile SENZA l/MJTJ. Bande di civili e di preparare k armi necessarie aila rioresa militari continuano a perpetrare cridella battaglia,farebbe come quel vlandtmte mini, che vi fanno drizzare i capelU, 1,/,e, sgomentato dalla vla lunga ed as>Jra, sl qlJbattessea mezza strada lasciandosi rabbrividire (Grida di deputati: lmE cosi anchea Gìllevra è finita l'agitazlo. rie del muratori e manovali. Il nostro cor• rispondente dice be,ie: Se non dnno vinto sorprenderedalla tempesta. piccate gli ufficiali!)». Compqgni,stringiamole file. riprendi,amo Appony terminò il suo discorso doia via, e a1·a11tvierso ravvenJre! (N. d. R.l mandando che i distaccamenti terra- ====-:-__;==-====================== risti fossero immediatamente licenziati, ed •aggiunse: I oreti cercano « Se non li si licenzia, w mi ritirerò dalla repubblica (sic) e mi rivolger,ì cercavano i cnmùri, inseriva questo arti- rr: mondo intero per porre fi11P a.l tercrumiri perla Svizzera Togliamo da « La Risa/a> di Verc<'[(i: coletto: « I vreti non compiono opera che w,i sia di tradimento. Ogni loro orooostai. 01r1ù loro parola, è un aggu-ato teso al proletariato. è una difesa del padroni dei ouali sou , sc-rvl umilissimi. Vedete cosa succede pel grandioso sciopero dei muratori della Svizi-1ra, cht> s0110 In buona pe.rte italiani colà emiirnrl per guadagnare un tozzo di pane ? Ouei poveri compasmi da ten,po ba.ttaill:: no oer ottenere le 48 ore settimanali . .id Il losco attarismo de!!li imprenditor: t!ltti i mezzi ha cercato per far ;lie1rare 1a rervice a quei fieri lavoraJtorl. i .o scio;,~ro dura CONTINUA LO SCIOPERO EDlLE IN ISVIZERA Proletari italiani,non fate l crumiri! D111!:t prcsir\enzai della Froeraizioné ope. reia edile svizzera riceviamo questo tele- !tramma: LUCERNA, 29. QUI NELLA SVIZZERA NON SI 'RIPRENDE IL LAVORO; PROLETARI ITALIANI NON FATEVI PRENDERE NELLA TRAPPOLA! • * • e si estende Nonostante che tutto questo sia not:>rio, St-nttte cosa, scriveva, OTa è j11>-.lo'A, v- nonostante che della gigantesca lotta ne abvenire del Lavoratore di Zurigo: • bi!amopa.rlato tutti i giornali, il e Vercelle- « La ba~lia si allarga, s1 est~.1. de s'in- se», organo <lei « plpl » e scritto dai preti, tenslflca. Travolge llleJle sue spire .ittri pae. stampa, ad posto d'onore della cronaca, fin.. s~ altre centiDaia.di migliaia di -:>Pt mi. L'ur_ vito al crumiraggio: to è pjil violento dove la n,htra ortanizza_ L'UFFICIO DI COLLOCAMENTO DI VIA zmne è 1>lilrobusta, cioè nella Svi,zera te- LAVINY, 3, CERCA 40 BUONI OPERAI desca Berna, la capitale n:azionalè, na i MURATORI - O'ITIME CONDIZIONI - <,UJtieri completamente deserU; Zur,go !i ha PER LA SVIZZERA. L'UFFICIO SI INCAsemideserti al moment:> in cui scriviamo RICA DI PROVVEDERE A TUTTE QUELma probabilissimamente II avrà deserti dei LE PRATICHE NECESSARIE PER EMItutto Quando uscirà questo foglio. W1nter- GRARE ALL.ESTERO. tlnrr, San Gano, Herlsau, Gossau, RapperS- Anche la "'Sesia • J"ip0rta, il c.omunloa,to wH, Wadenswil. Horgen, Thalwil, Manne- dell'Ufficio clet pretL dorf, Staifa, Meilen, Aarau, Lenzburg, Olten, Ottime cond/zwni! Eh, lo crediamo! I pa. Interlaken, Bienne li hanno quasi co.mr>leta. droru sono sempre disposti a pagar bene mc,nte deserti. i Giud.ai ed i traditori! e Sciaffusa. Zugo e Lucema stanno p:ir I Preti « s'incaricano d1 rrovvedere alle scendere nell"a.gone. Nelle due prime Joc;i. pra,tiche necessM""ie•· Cer lo, ~rto. I preti 1llà sono gll operai che anelano aJla iotta. gongolano quando possono soava;e ·a iossa Due eccezioni formano Arbon e Basilea, du- delrodlo fra lavof.lltori e lavorato,, Qll-lllve il padrO'!l.atonon si è ancora mosso. NeL dv i'C•~sonoporre l'un i;ontro l'alt, d I p~')- la prima, località si continua a lavorare 48 letar:. E' dalla loro div>aone c-h~ il prete ore e nella seconda 47. I compagni di Ba- trarrà profitto! si!ea però scendono ugualmente in piazza Poi, Questa gente che oggi imt,nmo alla e protesiano in affollati comizi contro la gog-n'<I,ha il coraggio di dichiararsi scbieprepotenz,a della, Federazione dei capoma.. ra,ta a difesai dei diritti deJ poveri! Questi stri e manifestano la loro solidarietà col preti vengono a parlare di leghe bianche! compagni serrati. Impostori! Chiamatele leghe dei Giuda, e Ma, anche nella Svizzera francese e in dei uti.n~ leghe di malfattori che vorrel>t:equella it<lfli,anala battaglia ferve intensa. A ro col crumiraggio nìnunerato < a buone Cinevra, Neuchatcl, Le Locle i cantieri so- condizioni> accoltellare dei poveretti che da Il{) completamente deserti A La/ Chaux de settimane lottano pel lor diritto! • Fonds lo saranno pre\·edibilmente prim1 che --- questo foglio giunga ai nvstri lettori; per Da parrerwstra rinunciamo a4 ogni com. ona si laJvora soltanto 48 ore. mento. Ringraziamoi compagnidi VerceUi « A Lugano, Bellinzona e Giubiasco i mu- dell'aver smascherali i torllco/Ucompaesa. ratori si battono <la forti. In altre località ni. Per combatteregli adiposiminiStrl di dio ~ono pronti 0, scendere In lizza. A Chiasso bisogna parlar poco ed agire molto. E' u; e in qualche altra località si continua a la.. miratoremanieraper metterli al muro. vorare 48 ore. {(Av.) « Gli scalpellini di Blasca, Bodio, _lragn::,, ================= l.f.lvorgo, Lodrino, Casti-On.e, Cresciano, PolJegio, Personico, Osogn.a e rencro che fu_ rono aggrediti dalla medesima Federazione padronale che attacco i muratori e ! manova,li, resistono strenu-'.lmeme e combatt,,_ ro al f.ianco di questi ultuni. Da Bienne FINE DELLA SERRATA « T a ùattaglia straripa, e S<..e dalle .;om. e petizi.oic d1 categoria ed entra in quo!le di c~ssc. La borghesia tutta fiancheggia gli im1,ic.nditori; tutto il proletariato sostiene muratori serrati hanno ripreso il lavoro dopo una lotta durata per due mesi. [ capomastri credono di poter fare qui là un po' di reazione, ma sono vivaccmen,c rintuzzati dagli operai, che si tengono stretti intorno all'organizzazione. e aiuta i compagni in lotta. « Sulla linea del fuoco sta soltando una parte delle forze a.vversairie, mai il resto, che rimane n,elle retrovie, non rimane inattivo. e E' una battaglia di principio Impegnata tra la. borghesia e il proleta,riato. tra il vec. chio ed iniquo regime dello sfruttamento capitalistico e il nuovo diritto che ,;orge e 61 afferma, superano.o aspre e tu.numeri difficoltà. « A voi murat0ri e maJJ_Ovali l compito, l'onore delLai primai linea!; a voi il cmm>ito fiero dl respingere l'attacco della reazione; a voi ,di sbagliare l'avversario e aprire varco ai diritto del J,a,voro; a voi il clovcre di battervi fino alla vittoria o fino allo schianto. « Viva la lotta di classe! • E L'« Avanti! > del I.o giugno, nello stesso giorno che i 1>reti di Vercelli, a, mezzo del loro Ufficio.Trrapp0Ja, di Collocamento, La lotta t: semplicemente interrotta. Preghiamo i compagni della Svizzera di astcner~i dal venire a Bienne per ragioni di lavoro. - SEZIONE REDUCI Come già :>.!travolta comunicammo si costituì anche qui un forte gruppo di rerhtci proletari, ma esso non ha spiegato una grande attività. Coll'aiuto delle locali organizzazioni operaie esso ha ripreso in quE'sti giorni il lavoro di proselitismo e rii organiz:zazione. è\ cll'ultima seclut:l. dopo aver discusso attentamente la situazione locale fu deciso di com·ocarc per il quattr~ luglio un'Assemblea generale e conferenza per tutti i reduci, nella S:i.la della Cooperativa proletaria, alle ore 10 antimeridiane. Preghiamo gentilmente i reduci tutti ad in tervenirn. rore ». Utszar, vecchio presi<lente del Consiglio, si alzò e dichiarò di dover confessare, a rischio della sua vita, che i delitti compiuti dagli ufficiali unl!heresi lasciano nell'ombra QUELLI CONSUMATI DALL' INOUISIZIONE SPAGNUOLA. Rubineck, ministro a!J'agricoltura, constatò che la condotta degli ufficiali aveva unito in un odio comune ili ebrei ed i contadini. « Noi siamo alla vigilia di una rivoluzione di cow tadini ». Infine il ministro della guerra, Soos, interpellato, montò alla tribuna e tentò di difendere la guardia bianca, che aveva « protetto ronore dell' Ungheria». Ma la sua voce fu soffocata da una vera burrasca di fischi. E' con questo governo costretto a confessare i crimini più scellerati dei su.oi validi sostenitori, cioè degli ufficiali del generale Hortys, che l'Intesa à segnato la pac<>m, entre si è rifiutata e si rifiuta artatamente di segna~ re la pace con la Russia dei Consigli operai e contadini. Prova sinistramente chiara della solidarietà <le/la borKhesia intemazionaJe e della lotta di classe universale che si combatte tra i tiranni del capitalismo ed i lavoratori comunisti. Intelligenza!! Fennau,socialistaindlmmdentetedesco, a. vrebbe detto, secondo la Sentinelle di La Chaux de Fonds: « Bisogna anzitutto fare la rivoluzione a. g-raria, cioè a dire deporre i latifondisti. abolii e la nobiltà, distribuire le terre .ai contadini come nel 1789 io Francia e nel 1917 in Russia. Bisogna, a colpi di riforme energiche (senz,a violenza rivoluziona.ria, se oossibile, e mettendosi d'accordo coi, la borghesia) distruggere la società capi/ali. stica, stabilire la Repubblir,a rlei Consigr operai che è nostro scopo prlncipaìe, per iJ momento>. E q11estostesso Prenau, tacendo del!'iro. nia sul conio dei comunisti 4'"'Ìllll"c · « La ditta.tura del prolet;ria"t~, ,; ;i\olu- :i:ion~ mondiale a fini comunisti, la proclarrta'.lione della Repubblica universaJe dei Consigli operai: ecco. compagni, quello che occorre per essere felici. Viva Lenine ed Il suo sistema I • Noi non sapJJiamo chi dei due Il Fernar. o. il traduttore de La Sentinelle,' espone più ~mstamente al sorriso /Jietosodei cn/ti ed a~ risale del pubblicoper le sdocchczze conte11llte /11 quellebrevi righe, risaltantico. me rospi sii di un loglio bianclrissimo. Basta rilevare la perla di storia e di [.o_ gica _della « distruzione della societd capi. talisttca, mettendosi d'accordo con la bar. :!hesia~. E cosi sl istruisce e si educa il Proleta. riato! Fortl/Miam.ente,non tutti gli llOmint del partito indipendentetedesco sragionano alla maniera fernaaana! (rAv.) Leuu\e'atevvendireeLl avoratore " Biblioteca Gino Bianco Diffamatori ! Alcuni giornalucoli del Canton Ticino pubblicarono giorni fa delle calunniose affermazioni contro il compagno Ercole Bucco, segretario della Camera del Lavoro di Bologna e rappresentante del Partito socialista al Parlamento. Era detto con quelle affermazioni, che il compagno Bucco oltre allo stipendio spettanteglì come segretario organizzatore e propagandista, ricevesse un sussidio per caro viveri e si lasciasse pagare, per sovrappiù. ogni conferenza settantacinque lire. Queste affermazioni sono semplicemente calunniose, come può rilevarsi dalla dichiarazione inviataci dalla Camera del Lavoro di Bologna, e fanno parte dell'armamentario di diffamatrici insinuazioni, di menzognere esagerazioni di cui si serve la stampa borghese di tutti i paesi per mettere in cattiva luce, attraverso i suoi uomini, il partito socialista italiano, il quale, specialmente per i signori liberali e conservatori del Cantone Ticino, è un grosso pruno nell'occhio. La smentita precisa e circostanziata del Comitato esecutivo della Camera del La• voro di Bologna deve servire a mettere in guardia i lavoratori che leggessero ancora, sventuratamente, la PAPERASSE borghese, dalla campagna astiosa e bugiarda eh' essa fa velenosamente ogni giorno contro quel partito, che liquiderà, in un tempo non lontano, il sistema capitalistico italiano a cui sono legati a filo doppio tutti « i scior • del liberalissimo Canton Ticino. Ecco la dichiarazione della Camera del Lavoro dì Bologna: CAMERA CONFEDERALEDEL LAVORO DI BOLOGNAE PROVINCIA Contro i calunniatori DfCHIARAZIONE Noi sottoscritti componentila Commissione Esecutivadella Camera Confederaledel Lavoro, al fine di por termine a tutte le calunnie propalate ad arte dagli avversari. con accanimento degno dl miglior causa, contro il segretario generaleon. Bucco, di. chiariamo: Avere assegnato all'on. Bucco L. 900 mensili quale stipendiomassimo fissato dal,. la ConfederazioneGeneraledel Lavoro p~r i segretari generali SENV ALTRI ASSE. GNI AD PERSONAM DI NESSUN GENERE; Avere inoltre l'on. Bucco chiesto che gU si diminuisse lo stipendio di L. 400 In seguito atJ,'aumentodell'indemutànarlarnen.. tare; Che UJTal1imnoi n accettammo l'istanza fattaci dal compagno Bucco i11considerazione della numerosafamigliaa suo carico; Che l'on. Bucco per i numerosi sopra. luoghi in provinciaNON HA MAI RICHIESTO RJMBORSI DI DIARJE pagandosi le spese di vitto e alloggiocon Ctndennitdpar. lamentare, venendo cosi ad alleggerireno. tevolmente il bilanciodella Camera del Lavoro: Ed infl,,e l'automobile « Renault,. è dl proprietà esclusivo della Camera del La. voro e non del compagno Bucco o di altrl ed ha servito e dovrà servire non per ·t bisogni personali.ma per i lavori dl propa.. ganda e di organizzazioneoperala. i Commissari: (Firmati): BENTIVOGLI - BIGNAMI - FABBRI - FIORELU - GAIANI - GUIDI - PEDRETTI - PlZZIRAU - SACCHETTI SANGIORGL Bologna, 16 Giugno 192'1. == Prestito comunista Peril trionfodelsocialismo La direzione del partito, nel lanciare a~ _proletariato italiano questo prestito, s1 è presa una responsabilità di una importanza eccezionale . Alle manifestazioni, ed al lavoro di indole generale, che il Partito Socialista org~nizza quotidianamente per la preparazwne tecnica e spirituale delle masse, ha dovuto, per il suo sviluppo, chiamare a raccolta il proletariato per un primo grande e scrio sacrificio La Direzione dice chiaramente alle coscienze socialiste. oggi, occorre un esercito di propagandisti per le desolate terre meridionali, perchè quelle terre che oggi forniscono le guardie regie· al gov~rno, daranno alla causa nostra le guardie rosse e le più fedeli. Per compiere l'opera ardita di risveglio nel mezzogiorno occorrono mezzi ad~~ua~i; occorre sacrificare due o più mihom_ per rivoluzionare il mezzogiorno. .\Jon bisogna dimenticare: chi veramente si sac:ificherà, sarà la schiera di quei compagm che andrà laggiù a predicare il socialismo perchè si troverà di fronte alla maffia organizzata per la difesa del capitale. Ne abbiamo conosciuto più di uno, che ha lasciato la vita, laggiù, nelle terre sicule. Divulghiamo dunque la necessità del prestito per la buona riuscita e sottoscriviamo. La prova che oggi il Partito offre al proletariato socialista è una rassegna di coscienze; l'esito del prestito sarà una sta_tistica per noi e per la borghesia d'Italia! Il prestito conwnista (e perchè non della rivoluzione?) deve essere la P_iù fo:le manifestazione che il proletariato rivoluzionario italiano farà sul cam mino della sua emancipazione. !:'operaio, il contadino, che ha la percezione esatta del dis,astro economicofinanziario in cui si dibatte la borghesia capitalista in questo dopo guerra, e che vuol contribuire allo sfacelo dell'ordine costituito per l'instaurazione del comurusmo, si renderà indegno di sè e della c~- sa, se potendo dare 100, darà solamente 50, per quel Partito che ha per scopo la realizzazione dell'ideale proletario. In ogni sezione, in ogni sindacato, tra i compagni di lavoro, in ogni dove, ogni buon compagno socialista deve farsi propagandista, dimostrando che il Prestito Comunista è per se stesso una manifestazione antimilitarista e rivoluzionaria, e gli operai devono dare tutto il loro possibile per mettere insieme i mezzi di difesa e d'offesa nella lotta rivoluzionaria. Ricordo che nel 1917 per il Prestit~ della guerra, fatto dal governo, si pubblicarono i nomi dei patriotti che pur gridando: viva la guerra, tenevano ben stretti i cordoni della borsa, e in quell'occasione sentii compagni che spiegavano: « i capitalisti sono per la guerra quandG questa gli riempie la cassaforte, ma quando si deve dimostrare che anche con i sacrifici si è patriotti, allora ... è un altro affare! •· Ora, se avevamo noi il diritto ieri di criticare questi patriotti, dobbiamo dimostrare di non meritare anche noi uguale critica. Prestito vuol dire restituire: che cosa potrà restituire il Partito Socialista? Non restituirà nulla; o restituirà tutta dando la terra ai contadini, le fabbriche agli operai, le ferrovie ai ferrovieri; tutto al popolo che lavora! E nO'l'l è lontano, il giorno della riscossa! Operai, soldati, socialisti, date munizioni per il trionfo del Comunismo. Compagni Socialisti, in !svizzera, aiutiamo i compagni d'Italia ad abbattere la monarchia sabauda. Sottoscrivete al Prestito. E' il vostro dovere di Comunisti. SERENO. ; a sezione di Rrutti~ellen riUJ1ltasfr4ordinarlame11tpeer discutere nll prestito comunista lanciato dalla Direzione del Partito, decise a/l'unanimitàdl acquist:zre tré azioni, per il momento. Appena la Sezione si sard rimessa dalle sforzo fatto per la solidarietà al muratori e manovaU,ne acquisteràancora. I compagnidi Brultisellenst auguranoc~ il Partito in Italia sappia seriamente Prepa. rarsi ad un'azione liberatrice.da intrapreTL dere subito che le circostanze economlch6 e politichene offrissero roccasione 111vore. vole. Agli operai del Va!lese Mentre il nostro partito in !svizzera n prenden~o uno sviluppo promettente, nel Vallese e stato finora impossibile di organizzare seriamente fra l'elemento italiano operaio i nuclei dell'avanguardia socialista. Una delle ragioni per cui vi siete mantenuti fino ad oggi in una eccessiva riserva, è stata l'indifferenza e la disorganizzazione quasi completa del proletariato indigeno, rimorchiato dal clericalismo. Oggi però i lavoratori 1\'izzeri del Vallese vanno ridestandosi alle idee dell'organizzazione e del socia1ism• in un soffio di vita nuova. Perchè voi dovreste rimanere ancora disuniti? Voi possedete delle belle energie giovanili, atte alle più generose battaglie del socialismo. L'esempio di Moathey vi serva d'incoraggiamento ; a Moathey dove per la volontà e la disinteressata attività di pochi operai, lavora da tempo una delle più forti sezioni del DOstro partito. Noi non ci nascondiamo la difficoltà che s'infrappone all'organizzazione degli elementi italiani del Vallese, derivante dal fatto ch'essi vivono a piccoli gruppi hei più lontani villaggi e sulle alte montagne, rendendo più onerose e difficili le r7golari ri~nioni delle sezioni. A questa difficoltà s1 può rimediare organizzando in tutto il Vallese una sola Sezione socialista italiana del Vallese, alla quale potranno aderire i piccoli gruppi sparsi nella campagna. A Briga o a <;ìoppensteia dove sono più numerosi i compagni, ~ potrebbe formare un forte comitato, che provveda al funzionamento della Sezione, alla propaganda, all'organizzazione coadiuvato dal Comitato di propa~da di Losanna e - superfluo il dirlo - dalla Co~issione Esecutiva. Le assemblee. per il fatto della lontananza, invece di tenerle settimanalmente o quindicinalmente, possono essere convocate una volta al mese, salvo nei casi eccezionali e per ragioni di urgenza, e nel centro ferroviario della regione, dove risiederà i1 comitato. Noi abbiamo la ferma convinzione, che con un po' di buona volontà, si possa perfettamente riuscire ad organizzare cosi tutti gli elementi proletari e socialisti della più arretrata regione della Svizzera. I compagni che condividessero la ~os~ c?n'?~ione ce Io esprimano per tscntto, mdmzzando alla Redazione delt' e Avvenire ». Iruziare un vasto lavoro di cultura socialista, di organizzazione sindacale e politica, aiutare assiduamente i compagni d'Italia nei loro sforzi arditi per la rinnovazione delle basi sociali, per la vittoria del socialismo, questo dev'essere il nostro orgoglio, questo il nostro compito. Operai italiani del Vallese, compagni, ogni piccolo contributo che voi darete alla causa del proletariato organizzato e socialista, ogni piccolo sacrificio che voi farete per unire l'opera vostra a quella dei milioru di proletari rivoluzionari d'Italia, non andrà perduto. Compagni, al lavoro. Viva la sezione socialista del Vallese. La COMMISSIONE ESECUTIVA.

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