L'AVVENIRE DEL LAVORA'l'OR-E , Muratori, preparatevi alle lotte future! Lasuperbeasistenza lottadoltranazdaHerisau r.1,·io i:rn!,'.o impo~to dai ,iadroni non V\:l'- rit applicato per lutto l'anno, ma soltanto per circa 30 settimane all'an110 LD sciopero uinevra Sciopeoroostruzionismo? Iltongrssdssoliavoratossrisili d • • z • La piazza è boie ottata eJfflUratOfJ 3 UrJgO La lotta dei muratori e manovali conii1111saempre più d11ra,che mai. f compag11i sono risoluti e comvatti come al />rimogior. 110.Nessuna defezione. Ai colpi reazionari dei capimastri, ieri sera l'assemblea del Sindacato rispose cot boicottaggio della Piazza di Herisau. · La locale Camera del Lavoro, otto giorni fa, di sua i11iziativas,crisse una lettera ai padroni domandandoun abboccamentoe 11ell'i11tendtoi tentare wi accordo. f padro. ni, invece di risponderealla Cameradel La. voro, s'indirizzarono al Sindacalo, adducendo ch'essi 110,i riconoscono la Camera del l.,avoro;ma che, se noi vogliamoripren. dere il lavoro alle condizionidell'am10scor. scJ,essi sono disposti a riaprire i cantieri. Inoltre ci ammonivano a non molestare i crumiri, i11 qualsiasi modo, anche nelle Osterie, fuori e dentro dei cantieri. Il prol.etariato edile <ti Zurigo, accostumato alle lotte lunghe e dure, non cede ancora. Malgrado che la reazione poUziesca à fatto capolino sempre a fC!vore del padroni, per mostrare ad essi che è ognora la sua fedele ancella, pure i serrati non piegano ancora il capo. I comvagni arrestati sono completamente segregati e neanche all'avvocato è stato permesso di prendere visione delle accuse mosse. Ma noi non siamo spaventati. Noi continueremo ad aiutare con tutta la nostra solidarietà i colpiti della reazione e terremo compatta la nostra fronte dl resistenza. Vcrbote.n la propagandasul lavoro; verboteu ogni.tentativo di organizzare i disor - I crumiri sono rari, ciò che <limo- ganlzzali, e t<llùealtre storielle. stra che malgrado i gravi sacrificf Non ci volevano che il reazio,urrissimo delle nostre famiglie, la massa ove- ~gnor Mliller e soci a scrivere una lettera la d t l . . t . i quel genere. ra compren e tu ta impor anza Il Sindacato 1101r1ispose. Ieri sera l'aSdella lotta ed è disposta alle priva- sembleadeliberò w lotta ad oltranzadichia.. zioni ad andar raminga piuttosto randa di boicottare la piazza. h ' ett rsi alla mercè di' una oraa- Nessuno ~ recl!inella rocca !orte de~rAp_ C e m e . "' penzelJ.oc, he noi sapremo dlferiderc1 dal nlzzazione padronale che nura a colpi rea.zlo11ardi questi catoni capomastri. rrienf altro che al completo asservi- Vengano Pure con la rivoltella alla marw. mento della massa operaia. ma questa non ci fa pau.ra.Sempre avanti . e vinceremo. I muratori dl Zurigo lanciano an IL SINDACATO. vibrato a,JPello a tutti i compagni del- """!!!!!!!"""'""""'""""!!!!!!!""""!!!!!!!'''""!!!!!!!""""!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! la Svizzera, perchè li aiutino fraternamente tn questa dura e superba prova dl resistenza. La vittoria dei muratori di Zurigo sarebbe uno scacco matto per la federazione padronale, glà inorgoglita per le vittoritrcce ottenute nei centri meno forti. Compagni, operai tutti, fate vostra la causanostraed aiutateci. Da Lfnthal ..,_... BOICOTTAGGIO Questa piazza è sempre boicottata. I nostri compagni sapevano che di sussidi non potevano averne; ma in queste condizioni non potendo più andare avanti, fecero dei sacrifici e andarono in altre località in cerca di lavoro. Lavoratori, non recatevi in questa piazza. leconseguenze del grancdoenflitto nell'Industria edilizia In PlguaPdo della pPoduzione 1.nn~dì q corrente i lavoratori edili di una sene di località che avevano persistito nella lotta anche dopo che le istan~ centrali delle iederazioni avversari,• avevano accettata la proposta fatta a Berna il 27 Maggio. hanno ripreso il lavoro. Secondo nostre informazioni, attualmente restano in lotta soltanto i la110ratori di Zurigo, Ginc,-ra. Herisau. Rapperswil e Rorschach. La battaglia generale quindi può e deve venir considerata finita; restano però alcune battaglie locali che possono continuare ancora a lungo. J larnratori sono stati vinti; vinti per mancanza di e munizioni • e costretti a ri1)rcnderc il lavoro alle condizioni d'or;rio volute dni padroni. Questi ultimi hanno ,·into: ancora una volta la forza bruta del capitale ha sopraffatto il diritto del lavoro: l'orario lungo ha trionfato ancora una ·,olta (speriamo che sia l'ultima) e i muratori c manovali della Svizzera sono costretti a sgobbare (fino a quando?) più a lungo dei loro compagni di tutt'Europa. Gl' imprenditori cantano vittoria: ,però anch'essi e specialmente q11elli tra essi che non sono proprieta1; di case e non rossono quindi fare alcuna speculazione sulla scarsità delle abitazioni usciror.o dalla mischia parecchio malconci. Abbiamo fondata ragione di credere che i vincitori preghino tutti i loro dei e i santi loro patroni di salvaguardarli da un'altra simile ,·ittoria. l\[a questa è faccenda che rig-uarda loro soltanto; al pubblico può invece interessare di conoscere le conse- ~ucnze della lotta in rig-uardo alla pror!uzione. !a lotta continua tuttora cd è impossihitc prevedere fino a quando durerà. Poniamo che duri in media soltanto lino alla fine di giugno; questo prolungamento della lotta, iu alcune localitii, ~t>condo i nostri calcoli approssimati vi, compenserebbe· abl,ondantementc il periodo di tempo che va d1ll·interruzio111• della lotta in alcune località in una dal:t anteriore al 14 corr. e quest'ultima data: in modo che, per facilitare la computazione. noi possiamo calcolare che la lotta sia durata su tutta la tinca fino al r5-16 corrente. La battaglia dunque durò circa 11 settimane. Secondo le pubblicazioni della Federazione dei capomastri (liste nere e comunicati ai giornali) si può calcolare che la serrata abbia colpito circa 10.000 op.crai. Ora se questi operai avessero potuto lavorare 48 ore per settimana come volevano, avrebbero prodotto 48.000 ore di lavoro per settimana e 4.848.000 ore in JI settimane, cioè in tutta la durata della serrata. Queste ore di lavoro furono dunque effettivamente e, a nostro an·iso. definitivamente perdute; co11 esse andò perduta una ricchezza enorme per l'economia nazionale, centinaia di abitazioni che avrebbero potuto venir costruite \·enne- \ ro a mancare. Tutto ciò a cagione, giova ripeterlo, della serrala proclamata dalla F t>derazionc svizzera dei capomastri. E dire che i dirigenti della m>::dcsima affermavano e affermano di aver proclamata la serrata stessa per giovare alla produzione di case e all'economia nazio11ale'. Ma si osserverà che le ore di lavoro e quindi la ricchezza perduta si riguadagneranno presto praticando !"orario lungo imposto dai padroni. Complessivamente dunque si· lavore1à circa 900.000 ere a!l'an110 <li piu. :ù, conscgu<· che nella migliore delle ipotesi, il tempo perduto a cagione della serrata potrebbe Yenire riguadag11:1to appena entro !"autunno del 1925. Ora ,·'è qualcuno sollo l,t cappa dr.I ciclo l 1H. ,co il quale creda che i lavoratori edili subiscano supinamente un orario più lungo di quello vigent-: per i loro compa~ni di altri mestieri, e all'eHcro per gli stessi muratori e manovali. senza ribellarvisi; senza tentare di imporre la riduzione anche con lo sciopero e quindi con nuove e spesso rinnovantesi perdite di numerosissime ore di lavoro? Xoi escludiamo che quel qualcuno vi sia, 1P« dato dw vi fossc- si sbagierebbe grossolanam1:nte. Chi conosce da vicino i lavoratori cdiii dell:1. Svizzer'l può in co- .cicnz·•. :ifT,·r'IJa:·c· nel modo più formale e categorico che gli stessi non daranno trer.-n;,. fi•10 a t:11:to che non aYranno ottenuto l'orario di 48 ore. Essi furono vinti, ma 11011ciom,~ti; ora si raccolgono. riordin2.no le lo,o file e trat>ndo dall'e~perienza del passato gl'insegnamenti necessari. ~i preparano alla non lontana ri,·incita o comunque a una non lontana battaglia o battaglie. E però, ripetiamo, le ore di lavoro e la ricchezza perdute sono perdute definitiv:imente: non solo. ma è certissimo chr se ne perderà ancora molte se non ~i introdurrù presto l'orario di 48 ore. I lavoratori cdiii sanno di pretendere niente altro che il .riconoscimento di un toro sacrosanto diritto e per lo stesso sono risoluti a battersi doma11i, dopo domani. sempre. fino alla sua integrale rivendicazione. L'armistizio dei muratori a San Gallo (epe) Dopo 13 settimane di Jotta, trascurati dal proletariato (specialmente sanga11ese a maHncuore i muratori e manovali hanno dovuto cedere sulle 48 o.re ed accettare di lavorare (per quest'anno) 49 ½ a1la settimana con un aumento di IO cent. all'ora subito e diritto di chiedere al. tri aumenti in caso di 1riucaro deUa vita. La lotta è sospesa! Gli operai ritornano al lavoro con la fronte alta e si preparano per la prossima rivincita. Compatti abbiamo cominciata la lotta, compatti l'abbiamo sosµesa e compatti la riprenderemo. Come ta lotta sia fìnit.a a S. Gallo, è assol.utamente certo che i nostri blloni compagni possono andare or· gogliosi della tenace e ferrea resistenza opposta ai. padroni, i quali credernno di poterla spuntare facllmente. Noi vogliamo condivulere questo !,!i.usto orgoglio dei compagni di S. Gallo, perchè è sempre bell.o sentirsi fratelli, di lavoratori che sanno dar pro- •·a di nerezzae di coraggio nella vita di questa società fatta della più sor· dida violenza dei possessori delt esecrato capitale. Per ora, signifìca che i muratori di S. Gallo lavoreranno un quarto d'ora I padroni testardi e la resisten• :ta proldaria. Lotta meravigliosa! Si prosegue, si combatte per digllità,per un sentimento di amor proprio proletario che è bello. Vinceremo :• CIIC! imorl<J!Le casse del Sindacati, è i·o!ro, 1to11 potram10mai .on~ 1,attere comro qur:lfeJJadronali,ma é lo dir,niraFJrnletaria eh<: è mera,·igliosae che infiamma i cuori cii; che ci t10rregge. f padronici proposero l' 11 corr<'mcl/llCSle all'ora; ore 52 ½, J,./0 oltora Si voteva accettare: ? No! cou<lizionidraconiane: 55 ore, pa~a /,61 Il giornn 13 si è tenuta un'assembleave• 1!:sc·,t,:,rt 1.- dtclcle,e in merito alla rir,resa del i!1voroa 52 ½. O/J!IUYC resistere. Vota. zione a bollelliuose~reto Esito: per 1a ,L p:.;sa del llworo Ili. rer la rontinunio,u, della lolla !Orl. ~1 loflera ancora tra Cind/ffcre11zu rle: ,,,o[et(Jr/ato gùiew,110. Lo sappia1w I com. nagni t11!1in:oi 110na/Jbiamoavuto amto nè morale lll materiai<d>al proletariatolocai.:. 1111111 ~cli s: io/fa, con acca1dme11tSoe. cci. rlremc, 1;011 sard che per esaurimento. E' la terrea volontciche ci dei forza. M11r<1/0n di Gi11cpra, 1·oi siete ammirev1JJ: ,•i/e; e 11/COSCÌ<!II/(! chi /Wll vi aiutO'! SERENO. Agitazioni e scioperi a Losanna Anche ~ Losanna la classe operaia si S\'e. g-Lia.sente il bisosrno di a2:itarsi e anche di scioperare se sarà del caso. Gli operai dell'arte muraria continuano la loro 'l'ldtazione. Ouello ohe s! farà cliDC:i1dc dalla testardaggine padronale. Fino dal mese di febbraio si scllltllbiavano lettere e fino a DOco temPù fa i compagni dei sirtdacati sostene,ia:no le 48 ore settimanrt.li; ma essendo cimati i•n lotta tutti i sindacati flella Svizzera, ha1rno momentaneamente ab_ ba~1donato l'agitazione, 211che perchè vi er::i POCO o niente lavoro. Og~i che domandan•.) l'aumento di sal-ario, neanche qui i signori costruttori vogllooo acconsentire, e difatU hanno risp0sto ai sindacati in questi termini: Muratori I,50 all'ora. manovali 1..30; mentre gli oper.:?i sono pagati di più oggi sero,a tariffa. Hanno detto, che è tutto quello ohe potevano dare. Capite ? Visto che gl'impn:sari vog-li-0,10fm::ndcrc in giro gli operai, sabaoto u. s., in una assemblea ze:1erale. furono respinte le proposte padronali all'unanimità. mandando a.i padro1ù un ultimatum colla richiest~ di u.n salario di 1.70 per i muratori e di 1,60 per i manovaAi. Termine per risPOndere: s:iovodì 13 corrc1Lte. Se entro detto giorno non sarà accettata la proposta operaia. vi ~rà senz'.aHro lo sciopero. Calorosamente iu discussa la difiert·nz:i fra rnaaiovali e muratvri. Resti - si dis.c;edi dieci centoslmi e non di venti, come pro. PongoJLo i padroni. U manovale non paga meno del muratore il pane. la pasta. i vec;titi., le scarpe e tutto il 111ecessario. E' da prevedersi che quando !"e A ~venire • arriverà nelle mani della massa operaia. anche gli operai doll''<lrte muraria di Losa111~ sarai,:10 in isciopero. E' ncccssa-rro che nessun manovale e muratore , en~ a Losat.ina: al contr41rio è meglio che i compagni che sono sul luogo cerchino cli abbandonare la piazza. ••• Anche ti k>tta dei pittori e gessatoti 1.0Jttinuoai.Non sappiamo• esattamente qullll.isia. n.-, le loro domande, ma sappiamo ohe attche coi pittori e gessatori i ir.1.droni faru10 i cocciuti e non l'og-liono da-re quel!'aumento di p.1ga che domand'31!1.o. 11 Sinda<:at0 Pittori e Gcssatori è 1>r011to a scon\lerc in lotta,. Per la ·,iltori.a di queste due cat.el('orie di operai è necessario che nesscn mainovale n,uratore pittore o gessatore si rechi a Lo~ sanna a tradire la causa 9anta proletaria. La conferenza ciel compagni) Rainoni ai muratori di G1nnm. h:i int,.rcssato i compagni per !.: idei: c-~posH· in merito alla necessità <I: limitare alle sole occasioni chiaramente prop•zi<: l'uso dello sciopero economico sostituendolo coll'o6truzionismo, sabottaggio e boicottaggio. Senza dubbio. l'impicg-o di queste armi richiede una forte solidarietà morale tra gli operai ed un ·organizz:1.zione i cui componenti siario lcgati da sincera fraternità. Perciò, se f.)r:-na di tutto i muratori t>d i manuali non sapmnno crearsi un'organizzazion-: solida e \'era non sarà mai possibile- condurre i padroni a più miti consigli. 11 sistema dello sciopero s1 e dimostralo sempre più inefficace. r-solvendosi in una pro,·a di rcsi"tenza finanziaria. Fin quando i padroni dovevano sostenere solamente l'urto de~li operni. era più facile ch'essi si inducessero a cedere. specie se il lavoro era ur!!entc. 1·fa da quando anche i padroni h:rnno sentito maggiormente !a necessità cd il rnlor<' dell'organizzazione di classe, hanno conquistato anch'essi una coscienza sociale e si sono orgr.nizzati. il singolo datore di lavoro, sentendosi solidamente sostenuto <bile organizzazioni e stretto dai patti coi quali è ad esso legato, riuscirà sempre ad opporre una resistcm.a formidabile alla classe operaia, promulgando di molto le agitazioni a carattere di sciopero. I mezzi finanziari della classe padronale saranno sempre. con quanti sfor7i possano fare gli operai, superiori a qnelli dei sindacati nrolctari. E come se una f)iccola casa industriale ,·olesse mettersi a fare concorrenza ad un trust padronale. Perciò converrà trovare altri mezzi, che espongano mt>nl'l .,.Ji operai ai saciifici pecuniari, che dctcn11i::ano la sconfitta quando le ~ommc per i sussidi ,·cngono a difettare. Questi mezzi sono: una stretta ,1rmonia tra la lotrn <'"Onomica e la lotta politica di tnllo il proletariato. di modo che una maggiore v:iiorizzazionc politica delle forze operaie. abbia le sue ripercussioni nella lotta economica. Qut:sto in Enea generale. Per <Juanto si rifc1·isce alle lotte di categorie: sar,~ preferibile di usare il boicottaggio t'ostrnzioni<.1110 cd il sabotaggio. Essi sono i mezzi cne si po:.~ono. 11el campo della n• :stcnza. sostituire allo sciopero di cah,çor:'l, ma occorre certamente divulgarli. D<'r ,·,·1:ckrli pr:>clicamentc applicabili. Ciò che, s1•condo i '--'i. ;,.bb1~0;:!"n:1 i•t.:r mcttc·re in Jiratica que,' i tre mezzi della lotta di cla<sc net campo cconomi;:o, è una 11!:-~t.:,;oreoculatezza, sa~acia e co ... ra{('gio da part,· degli operai. '.\0:1 biso- ~na credere che ie tre armi possano ser1·irc: a dei fin:. che oltrepassino i semplici scopi di una competizione economica, rc:rchè. "i capisce. a scopo ri,·oluzionario, nel senso che ha volnto io sciopero gcnt>rale espropriatore. non al'rebbcro nessuna cfficacia. ~oi raccogliamo le idee Jet compagno, t"d i11\'itiamo tutti gli operai organiznti a discutere nelle assemblee dei sindacati la convenienza delruso dcll'ostruzioni- ~mo e <lei sabotaggio. li hoicottag-~io è già in certo q•1al modo 1pplic:uo. r quando è strl!ttament~ cscg-uito dà dei buoni frutti, se:1za tanti sacrifici fiiianziari. S,· i muratori pot~sse:0 organizzare con intdligcnza un'o- ~truzionismo s11 tutta la linea. i o;i.droni :>cvrcbbcro da pentirsi dell'ave, \•oiulo ohliligarli a lavoran· più delle otto ore. ap- •ilicate ormai in quasi tutta Europa. SERENO in più. ciò che non compromette in nessun modo il principio delle otto· 11 ore, quando li assiste la fenna volontà PartiSto cialisttaaliano • La rea1ionepadronale di continuare la lotta a momento plrì orJfJortzmo. pe:r 1 se:r.ratl Somma precedente fr. 2787,55 La dilla dci!a fabbrica VlscosI ha llc:!nziato il COrnJXl!?!IIO Parolini per il seml)llce motivo della su~ attività in pro della orga. 1ùzzazione operaia, prendendo -a, pretesto la w.stribuziotte da. lui iatta neHa fabbrii:a di manifesti iJ1,vi~11ti gli operai alla iestai del 30 dello scorso maggio pro serrall. Dun;nte le Pentecvste ebbe lao;ro a Ur. ~ano il con·ves:-no r.azionale dei lavoratori tessili. Sessantotto sezioni erano rappresen_ Late dl'.l. 146 delegati. La trattan:i,· princip·afo fu la revisione dello statuto s-Jdale. Il Comrtato Centrale avova elaboi-at'.) un pr~eL lo ii Quale v:wne app,ovato ctall'assemblea con alcune modiiicazioni insi,rr.if1canli. Cvsi pure l'aumento r!c'le Quote sociali resosi oramal necessario ncr varie c.ircosianzc e controb:t,1-,:;;,to da· radd,);>i);.,.nen,o dei SUSStJ1 l;na pn,r, ~ ta della sezione dr Daar pe1 1a fi:;~a?•one di un mu. ,-,mo dr due uar.ck' :;,:~ .,;, , e per socio ;,cr le <r;t li! strao:-dlnarie ·; n venne accettata. L'asseTT1l)lea era evident::.mente sotto l'impressione del 1J10 v!mcr,tc, edile. Mo:tc. simpatie mcontrarono le proposte d<' la •ezione di Zurigo che ,··Jleva che Si tracciasse nettamente l'indirizzo socialista ddla nostra Federazione, il che venne iatlo mserendo nella definizione dello scopo e del carattere le parole: « La Fedrazioue ha per /Jase la lotta di classe e fa reaUzzazione dd socialismo ,. oppure 'l'.en'agl('Ìunta al\lartlcarattcre le parole: ~ La Fedt!razio11e ha ;,e,- crallzzazionenelle fabbrichemediante la c... slituzlone di Consigli di fabbrica •· Speriamo di tutto C110Teche questi pro_ positi non rimangarno 'ettera morta. In questi tempi di aperta lotta di classe, gli a.ttegziamon ti neutralisti dei sindacati sono decisamente r.ocivi e l'affermazione che movimento econontieo e politico socialista devono essere tutto uno. deve fatrsi strada ovunque e specialmente in questi tempi di a!)CJ'- la reazh:r.ie padronale. I resoconti annuaii del 1918 e 1919 fu-rono approvati e tutti gli oratori ebbero parole di sincera riconoscenza per l'opera coscieru;i<>- sa del 'Il.Ostrocassiere federale Emilio Moser. Come presidente centrale veru1e confer - mato il compagno E. Marti e evme cassi1;re leder.al.e ,·erme rieletio il compag,r.o Emjl;o Moser. 11 Comitato Centrale venne formato da quattro membri anziani e tre nuo~i. Il Comitato C61rtrale p'enario si COmJ)Otle dunque cli undici membri compresi i quattro segretari centrali. I segretaTi centra.li e ·quelli tir-condariati vennero pur.e riconfermati nella loro carica. Per i ricamatori d:i San Gallo si dovette istituire un nuovo segrctaor1'ato circon.dariate e a tal ,posto venne c'.etto ll compag,w Gia1.. como Nef da Herisau. li 001wegno trovò il suo deg,10 0l)i!Ogo ..:t.111 una gita sul Lago dei Quattro Cantotù, ralleltra.ta òall'orohestra tessile di Windil;;clt. GIACOMINO WOLF Lostiopneerol filatoio e tnsltura di mt111 a Wettlngen ~-'rntrr scri\·iamo queste righe, lo sciopc:-o (:t>llc filatrici e tessitrici dura 'già de una sc,timana. ma cio nondimeno reg,u. ,1110 l>pirito eccellente tra le scioperantii. co1:1~ abbiamo potuto const~.tare venerdì 'tuando facevamo una breve visita colà. La colpa del conflitto cade unicamente sui padroni tt>stardi che non hanno ancora intu;to il mutamento dei tempi. La ditta ammerte\·a la costituzione di una commissione di fabbrica, ma Tolle che questa :osse composta da persone ligie ai voleri della direzione e negava agli ope,rai il diritto esclusivo della nomina di detta commissio11e. Gli operai naturalmente non riconoscevano assolutameutc la commissione di fabbrica imposta dai padroni e chiedevano lo scioglimento a mezzo del tribunale. .\ questo procedimento la ditta rispose con rappresaglie licenziando due persone di fiducia. cioè il presidente della sezione tessile di Wet- ~ingen e l'oper:,ia Rosa \\"asscr. Un rnpmorialc della maestranza chiedente u, aumemo di pag-a del .30% ebbe una ri~i,osta negativa. Lo sciopt>ro scoppiato in seguito a qu.:- sto contegno pro,·o.:antc della ditta procede calmo e dignitoso. Lc nostre com p:\gnc it:tliant· si cli~tinguono pcr la !ore, frrmeua nella lotta, per il loro spirito deciso t: g:iio. li loro contegno allegro ,. cor:lgg-:os0 infondc nelle compagne tedesche taciturn.t> e pensierose l'energia neccss:>ri:>.al ~ostenimcn:o della lotta. Com'è noto la Federazione svizzera dei capoiriastri proclamò la serrata in tutta la S1,izzcra per costringere gli operai a reintrodurre l'orraio di lavoro che vigeva l'anno scorso dal I luglio al I ottobre. Per chi non lo sapesse l'anno scorso si lavorava in 10 località tra le più grosse ore 48½-50 per settimana; nelle altre località della Svizzera nelle quali l'organizzazione operaia non aveva una certa influenza si lavorava ore 52-52 ½- Adagio. Intanto bisogna osservare che gli operai costretti a lavorare più a lungo dalla forza brutale del padronato lavoreranno malvolentieri, senza alcun cntu, siasmo e quindi è assai problematico se lavorando in media _:1; ore per settimana forzatamente produrranno di più di quanto anebbero prodotto se li avessero lasciati la,·orare 48 ore come vole\'ano. Organizzarsi sempre meglio, va- :diare serianumte la convenienza e la necessità di altri mezzi ner la pili felice continuazione della. lotta di r!ac;- se: ('1·c() rfrì r!w resta a fare ai cq1;r pf1grri di S. Gal!.o <> di tutta fa Sl'izllADEX: Tolol Carlo fr. 15; Perolini Carlo 15; Caverzaghi E. 5; Airoldi P. 1; Cappanni R. z; Alder Hans 1; Bortolo r : Catanio 050; Stefanio A. t; Ricci Giuseppe s; 1\faroni Primo l : Barizzi G. 1; Canonica .: figlio 1: Bianchi fabbro 2. Tomasi A. 2; Simonelli 2; P1;:- drazzini r; Rochi L. 3; N. '.\. 1; :--Jcrvo 1: Tarelli 2; Rossi Cose dell'altro mondo! Lo ~c !·:, e•ite C'ln i ,·s,a di non aver mai Noi facciamo appello ai compa1rni c a.!le \'isto tP,a folla di ~ciopcranti cosl entusiacompag-nc di codesta ditta a voler tener stici t·cl :rng-•.ira l<1ro una \'ittoria compiealto il morale dell'organizzazione, a.cl esse- t.\ e ,oddi,iacent,., Si può calcolare quindi che l'orario set- 11· possibilissimo invece che i lavoratimanale di lavoro l'anno scorso sia stato tori edili. vinti dai padroni che avc,·ano in media di 51 ore. Gli operai volevano posto loro il dilemma: ~ O lavorale lanJayorare dappertutto 48 ore ossia 3 ore te l' tante ore o vi facciamo crepar di per settimana rii meno di quanto prctcn- fame unitamente alle vostrt· famiglie, .. devano gl'imprenditori. si vendichino producendo. con l'orario Per questa licvC' differenza i padron: imposto dagl'impre11dito1i. meno di qua11licenziarono !?'li operai e li costrinsero al- 10 potrebbero produrre lavorando .j.8 ore. l'inerzia, alla disoccupazione. Quindi il tempo e la ricchezza perduti ,fo alcune località come a San Gallo. a cagione della serrata possono essert> Olton. nei paesi della sponda deslra del perduti definiti,·amentc e a_,;,;olutamente. lago cli Zurigo la serrata fu proclamata Comunque anche ammcltendo che i laalla metà di marzo: in alcune altre però \'Oratori edili cliano la stessa produzion.: appena ,·crs0 la metil di aprile; nel!;,. per ciascuna ora rii la,·oro tanto lavorangran parte della ::;vi7-zera fu proclamala do in media _:;r ore per settimana che al r di aprile. lavorandone 48. ci vorranno circa :; anni Tutto rnmmato d 111que si ntò calco- e mezzo per rig-u:.i.dagnare il tcmi)o perlare che ia ·serrata sia stata effettuata al duto Infatti. come vedemmo più sopra. r di aprile su tnlta la linea. la dificrenza tra 1·orario di la,·oro impon laYoro fu ripreso i11 un paio di loca- . to ,1a; padroni e quello voluto dai;:li opelità verso la fine di 111ag-g,ioi.n altre a~li ,·ai ~- di tre ore prr settimana l"'r ci;i8-9 <li giugno, e in altn. co1nc- dic,·mmr, ~,·un operai(,. us,ia complessi,amenl<' in principio. lun<'d, 14 c.-,:-·· IP : l0ca 1·•,. ,i; 3000 orc- Bi-,1~1rn notare però che l'oBiblioteca Gino Bianco zera. · ~- d. r. Unvaittordieagslitalp~alliLnal vorgo 1Walgrado gti sforzi dei sig,wri padroni, le foro vrepotenze e minacce, i compagni scalpellini non si sono dati per vinti e per sfuggire alle condizioni draconiane hanno costituito uJ1a cooperativa, che ha gid incominciato a funzionare molto bene.,Gli scalpellini vi lavorano otto ore. I pochi operai che non hanno voluto organizzarsi sono costretti a lavorare nove ore alle (/ipendenze dei padroni, che però devono vagarli con salari alti: fr. 2,50 all'ora. Gti operai inte{./igenti hanno compreso. che laddove esiste la organizzazio11(' è sempre possibile, in una maniera () nell'altra, di trovare il modo di combattere efficacemente ~"l'insaziati padroni. Operai, onwnizzatevi. E. 1 : G. G. 1 , Tornai :\. -1: che si compiaccioii.o di sJX1rlottare coi siVilclmi Pietro 6 76,50 gnori padroni. re solidali verso il compagno perseg11ita10 e a mettere all'ostnicismo due brutti cciii, ZURIGO: Faccio • 5,- 0ERLIKOK: Sezione Soc. ,, 20,- Bisogna tenerli ben d'occhio, questi due compari. Esssi sono: Hemmcrich Plat:ztmeistrr e Fogel, capo dei muratori. [mmembruck. giux110. ZURIGO: RiYolta Batt. ZURIGO. Taccioli, una giornata di lavoro \ .\J RTS\\'l L: Buffoni Vittorio 5; Dominiam 2 Wl'.\TERTHC'R: Pontoni ZURIGO: X >f. a mezzo Dczza 5: ,\lcuni clienti del Rest. Pieri a mezzo Dezza r Zlì RIGO: Ronca ti 5: Dezza E. 5 2.- c6.- Savevamo già della versecuzio11ceUa di ;.- 10.- cui il signor Viscosi <i voluto a/lamente O10,- 11orare il compagnoParolini,cosi bravo durante la lolla dei muratori. f /Jadronìsviz. zeri à11110 compreso /Jerfett.amenteche, se vogliono tener testa ai lavoratori orga11iz _ ,o.- zati e socialisri,devono aiutarsigli tini e gli :2.- ullri, e tlal punto di vista nadronale il slGIACOMINO WOLF. • Federazione falegnami stizzera Sezione di ZurigoG,ruppItoaliaIno Compagni Larnratori ! Siett> i•1Yit:tti lutti alla riunione d1~ avrà luogo Sabato r9 Giugno alle ore 4 pom. nel Ri,torantc Cooperativo. Militarst ras!';c. 36. Compagni Lavoratori I -'<oi speriamo cht voi accorrerete tutti indistintamente a detta riunione. In consc_g-l!l'nza dell'ora grave che attraversiamo è necessario. è dovere di intervenire per portare o~nuno il conlrihuto alla discussione ed ::illr deliberazioni che sa1.-'.RLE}B-;.\.CH: Tentori VF.VEY: Reduci proletari inneggiando al Socialismo 20,- gnor Viscosi à fatto solo ciò che poteva ar- ranno del caso. Con la speranza che nessuno manchi vi porgiamo i nostri fraterni saluti coi grido di \"iva la Solidarietà Operaia. Totale fr. 2966,05 ~ 8. 'ùl ~-. 22. iu pubblicato fr. 10 intestato a Parlamento Ottavio. Fu un errore. Erano <lati dalla 8ezio11e Sociali~ta di Vevey_ recar piacere ai signori capimastri. Se eg1i tulta.vws'11luddei avere • smorzato • il com_ paglio Parolinie. .. imf)ouritogli altri, si sbaglia rot<>1ul.ame1T1etme.po at tempo, cd ogni nodo viene a/ Pettine.A11cheper il si. ,mor Viscosi. ( '· d. R., IL COMITATO leggete ' A,venlre dellavoratore .. '
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