L'Avvvenire del Lavoratore - anno XXIII - n. 25 - 19 giugno 1920

l'\N-NO XXlll. A. P. ZURIGO, l9 GIUGNO 1920 ' SETTIMANALE DEL PARTITO sor:JALIST A /T ALIANO NELLA SVfZZEIM ===--==================--u------"= ........ ~~--=====--=-=-=========================7; T'"'n•n.... ABBONAMEi~PTEI RLASVIZZERA Il ?.EP· Z'ONE AMMlNISTRAZiONE: "'r~vuu 'C.'•t- F I Ge.ntGSim.l Hl l.fl lltll>!a conto Chèqu~ ., •J 1 '· 1 1 ; Atto Fr. 5 - seme!tre Fr.2,50 - .a:.a -•O r. N. urn -,,:.u:; 11· Il L' f. '!70(',nirQ A,,1 T,ayoratn 11 e o ~!l~\~1' + Commissione EsecutdivealP.S. I. - ~,u,·1,:!G~,a;!, 4475 Abbon:rn:ento P-()St~li: c.i:ot. 211 !n mt. .J~ '{liM.ERQ ARRETRATO C:...NT.ESlM'l .,........._,_ tilt.V 1} Uu " 111 Il "-U••f,I.' ======4h===============:-- =============:!::=====l=1_··=· ===========· =- -----=- -=-============== L41\ RUSSIA VERS0 LA VITT0Rl1\ Il cerveldloel mondo rincre·tinito cosA s DE FRANCIA La • • s1tuaz1one • ID Italia I giornali parigini tmbblicano, F: mai JJossil1ilee serio che la sarutta fa stampa della borghesia che un tlliO\'O celegramma perv<-mttn •:ntto il titolo: « La classe rnodia dei era unione iu Frcmctr, esista anco1a ,ocranzuola pubblicò sul wincipio di in mattina a Parigi non si era potuto fLrrovleri aderisce alla Con fodera- e .• l punto, che operai tecnici, i quali questa settimana una notizia a sen- clecHrare. zione del Lavoro». L'associazione si propongono di culerire alia Confesazione, a mo' di colpo di grazia a Ma l'istesso giorno, l'Agenzia Ste- t!ella classe media dei ferrovieri, che derazione Generale del Lavoro, tratutti i bolscevichi della terra e suo- fani, prendendo il coraggio a due oggi compre,u!e 13 mila tecnici e a- sformandosi in unione indacale, si,enante come annuncio di reazione. L:i. mani, dava una solenne e ben meri- genti delle diverse linee ferroviarie dano e trinchino ad un banchetfo prenotizia fu sparsa dagli agenti gioma- tata lezione alle consorelle francesi, della Francia e delle colonie, ha te- sieduto da quel ministro borghese Le listi sopraffini della Reuter, ed era: comunicando che « in Italia non era nuto ieri la sua assemblea generale Troquet, che cosi ostinatamente e LA CONTRORIVOLUZIONE IN giunta nessuna notizia, che confer- anmiale e ha dato il suo banchetto ~•ioleniemente combattette i ferrovieRUSSIA. _ Il giornale Asahi Shim- masse le voci di una controrivDluzio- :.otto la presidenza del signor Le ri scioperanti, facer1done arrestare il bum di Tokio apprende da Wladivo- ne in Russia. Ed in più l'ultimo radio· Troquet, ministro dei Lavori TJ/Tbbli-Comitato rentrm:e, rifìutmulosi di dist.ock, che in questa città è giunto un telegramma rice\ uto il tredici giugno ti. Nel corso deUa s1w C!Ssembleala scutere con i rappresentanti della radiotelegramma da Mosca, annt[!l· conteneva precisi dettag,li sul ,ricevi· associazione ha deciso di traslormar- Confederazione del Lavoro!? Ma ciante lo scoppio della controrivolu· ··•ento preparato a Pietrogrado :i.Ila si in Unione Sindacale di agenti e questa è, per noi, 1111a comm('{/ia f? zione. Trozsky sarebbe stato ucciso missione italiana"· Ordunque, a P,t, tecnici del!e linee ferro..-iarie della delle ptù idiote. e Lenin fuggito. Un nuovo ;;!overno rigi i radiotelegrammi russi dall'undi- Francia e delle colo11ie,e l'adesione Comprendiamo ci1e i! ministro Le sarebbe stato costituito sotto la dire- ci giugno diventano indecifrabili eu alla Confeder. Generale del Lavoro. -Troquet 110n fa una bella fi1wra neanzior,e di Brussiloff. inccmnrensibili. in Italia fultimo te- Il signor lmbert, ispettore della che lui, seduto là ~ra tecnici e ogenti Molti giornali conseTvatori e rea- legramma pervenuto il tredici giugno Società Parigi-Lione-Mediterraneo e ferroviari che clecidono di aderire alera chiaro come una pagina di silta· pres1 ·a·ente generale dell'Unione, e- la Confederazione, ch'eg!i ha tr,,.f_ato zionari, i di cui scribacchini annaspa- } li bario. Non vogliamo far tono al spose la si·tuazc·onemorale e finan- di sciogliere,· ma per un 111:r1istro vano già ne sangue e ne ~ carne uc- « cervello ciel mondo». ma questa _71 ·ar,·a r/el(Assocr·azione, constatando borghese la politica· delle d11efc:cce cisa dei comunisti ,russi, aggiungeva- « no di dare con riserva la buona no- volta, pur di far dispetto alla Russia. che il successo ha sorpassato le spe- ,·a r! pennello. velia, attendendo.« con impazienza,, i parigini d'alto loco si son dati :ille- mnze. Il numero degli aderenti è au- Che commedia! E colla decorata. conferma. g,ramente la patente d'imbecillì. mentato di circa IO mila in un anno. zione delle sp[;)line di un generale Intanto, da Parigi si gettava la pri- Senonchè l'istesso giorno i giornali Il banchetto dopo la riunione, e che del militarismo più imperialista che ma doccia fredda sulle bollenti SI>e- francesi dovevano pubblicare, sia PU- il ministro Le T,roQuer presiedeva, ,·i sia ogKi al mondo. ranzucce di tutti i reazionari del de- re nel ca.n.tuccJo11iservato::tllenotizie riuniva numerose personalità, fra le E poi dite e/te la vittoria del prolecrepito mondo, comunicando che trascurabili e spiacevoli. un comuni-· quali molti deputati dei settori bor- tariato è un fatto lonfan lontano o « nei circoli ufficiali de1la capitale cato deUo stato maggiore polacco, gh-esi della Camera, ll gene,rale Gas- addirittura impossibile! Diamine, con nessuna conferma era pervenuta del- annunciante che in Ukraina, " confor- couin e i direttori del!e linee ferrovia- sindacati di que!la sJ)ecie, che battol'annunciata controrivoluzione in Rus- memente all'ordine dato, le truppe rie». no alla porta della Confederazione sia>. Ma perchè il deslo non andasse 1>0!'.lcche s1 erano ritirate su nuoyc Abbiamo letto Questo comanicato sindacalista facendosi accomparmare perduto. si aggiimse che "da un'in· lince di difesa. avevano incominciata della stampa francese non senza una 1r:I ministro /,e Troquer! ... chiesta organizzata ctall' Agenzia Ha- l'evacuazione di Kiew, e il raggrup- mossa di sorpresa ed un sorrisaccio Cosas de.'... Francia! vas, nei circoli ufficiaJi, risultava: pamento (vi è stato dunque lo sfa- sulle labbra. dall'll giugno (ricordino i lettori: sciamento) conttnuava in un ordine=============================== dall'undici giugno) i posti francesi perfetto». della telegrnfia senza fili non avevano I bolscevichi del mondo, che non ricevuto che dei radiotelegrammi in- sono cosi sciocchi come potranno for- . decifrabili. Domenica sera ricevettero se credere gli scribacchini borghesi. ,m radioteleg,ramma russo INCOM- ànno compreso a sufficienza perchè PRENSIBILE. U 14 giugno l'Agenzia si voleva far morire, per la decima 1-Javas rafforza la mancanza dell'at- volta, la grande repuhhlica socialitesa e sospirata conferma, rioetendn sta! lavittodrieallRaussia Colla Tiw1u1ws1adi Kiew da varie dc'·< truppe rosse la guerra della Polo11iacontro la Russia. ultimo te:1/alivo reazio1mrio, è già deciw sfavorevolmentl' alle cricche di Pilsàusld. la Russia dei Con!>igli ovcrai e: w,aad:ni 11 11uo1·anu1llledimostrato come !>ia ciiffit:ile vincerla ed ha respinto nel breve temno di un mesi! I attacco vroditorio della Polonia borghese cattoUca, dietro la quale si 11ascon _ de la sete di vendetta dei suoi rifornitori di munizioni e di canno,'li. la battaglia non il veramente a11cora finita, ma {a riconquista di Kie1Ve le conseguenze derivate daUa e_ 1•acuazionedella parte dell'Ukraina occrlf]ata momentaneamentedalle truppe polacche, nwstra noveuame11tealla reazione europea che il proletariato rivoluzionario non si piega nè alla violenza della guerra nè all'affama_ mento a mezzo del blocco infame. Finalmente, vogliamo sperare. si mostrerà a/la borghesia la conve11ienzadi desistere da ogni opposizione violenta e di con. eludere col pro/Rtariato russo quella voce, ch'esso ha ripetutamente offerto. Poichè, dono la sconfitra di Denikin, di Kolciac, di J11denic,questa della Polonia è stata l'ultima carta. giocata dalla reazione capitalisti. ca euronea la quale dovrà ora, per lo me. ne durante lungo temno, sospendere ogni nuovo attacco. La débacle è stata completa ed irrenarablle. La via dei • compromesso » è ora ria. perla. La Russia, dono le guerre immani sostenute, per quanto siano finite colla sua vittoria più completa, ma che lasci(l,JlOlarghe ferite nella sua organizzazione r.conomlca. do1•rri cOJ1sacrarsi alla ricostruzione industriale s11basi nrettamente sociaUstP, cf,j c.'le la guerra ha reso imnossibile. Il processo dissolvente del sistema sociale ca mtalisiico sarà affrettato dallo sviluppo inll'fno delta Russia del Consigli, e la realizzazione dell'ideale comune a tutto il prole. tarlato diventerà sempre fJÌIÌ prossimo: il sorialismo. Ua se nuovi attacchi la reazione canita.. l1s11c<tlenterà contro il nroletariato russo, rinfor2<;to dalia pausa che la sconfitta della Paloma farà subentrare, esso notrà affroudire chi la deci.Sionefavorevole a/l'armata rossa i11 data dtzlla cavalleria guidata da B11dc-nn·:c. he lo rottura del{a fronte polacca. eia parecchi giorni tentata, è avvemtta presso Taratst!ca-Bie/aya.Zerkovy, riuscendo all'arm!l'ta rossa di accerchiare l'avversario fin nefle regioni di. Rerdifchew e di Schitomir. Nell'istesso tempo I<' truppe sovicttistiche ha11110incominciato 1111avittoriosa offensi. 1•a nelle regioni nordiche di Kiew, clore han.. no forzato la riva destra del Dnieper, occcr- ,,a11dola città di Tschernobyl. Ouesta mar - ~ia concentrica dei soldati comunisti mi11acci!mccJ<.ie1ve la regione retrostante, ha ottenu!o il te{ice iis11llato di obbligare te trup1Je polacche, come riferisce il comurricato ufficiale di Var.;avia, a rnfravre11de1e 1111 nuovo e raggruppamento in pieno ordL ne •, ciò che in lingua novera signific(JI indietreggiamento generale dalle posizioni conquistate e llh~•razionl' del('Ukraina. (M. A.) (Hofitti e t comunisti I giomali 11011 cz dicono ancorn se Gw. wmrci GioUtti. cugill() di re Vittorio. si9 r11;. scito a comporre il Ministero. Tutta la stamna borghese si è sbizzarrita a scrivere c.rticoli chilometrici per dir'! ,;he i signori lnierventistc sono ben disposti a dare una mano per rimettere il vecchio oc/iato nume sull'ollare della natria. Cli organi quotidiani e settimartali del Partito à111io dedicato articoli di fondo a1. l'avvenimento molto ordinario della vita pubblica italiana ed <inno riconfermata la opposizione irreducibile ad ogni governo borghese. sia Pur quella del redivivo Tiburzi. Noi abbiamo solo da constatare, che Giovanni Giolitti <i l'incarico specifico d'imbro. gliare le carte. Egli tenterà con qualche riforma economica e stringendo le vili del. l'ordine pubblico, urz vo' colla violenza, un po' colla cormzione, di ge11uflettere tutti dinnanzi al suo altare, dall'atto del quale vorrà sorridere all'Italia riappacificata. I lmoni socialisti rivoluzionari devono te - ner oggi gli occhi aperti niù che teri, clen.. tro e f11ori dc,l Partito, per evitare ill11sioni amare e nenose sorprese. tare con maggior energia e migliore orga.. --- nizzazione le forze avversarle. In merito alle operazioni militari che hanno condotto alla ricom1uista d. Kiew si 1>uò Al momento di andare in macchina, 11 lelegr0fo ci porta !a notizia che il Ministero Giolitti è definitiV'llmonte composto. Biblioteca Gino Bianco I socipaaf triotti e Duramte ~ seduta di venerdì 4 giugno, alla Camera dei deputati belga, Destrée, ex socialista., guerraiolo, ministro alle scienze ed alle arti, e Vandervelde. aiutore de ~ Il Collettivismo », rinnegato, àn fatto in me.. rito al diritto di sciopero dei funzi&narì dello Stato e particolarmente degli insegnanti, delle dichiarazioni commentate vivamente dalla stampa e negli ambienti socialisti. Alla domanda del deputato oattollco M. Ma•rk se il ministro ammettevai il diritto di sciopero agli insegnanti, Destrée r}spose: ~ Arrivato al ministero rican.obbi il di. ritto sindacale degli i'llseg!l'<lnti,anzi raccomandai loro di ,avvalersene. Questa libertà implica il diritto di sciopero per gl'inseirnan. ti? lo rispondo: No! « L'on. Cauwolardt, cattolico: - Awlicate voi l'istesso regime per tutti i dipen_ denti del'.o St:ato ? « Destrée: - O' detto quel che ò detto. Penso che n1~teresse dei nostri fanciulH deve prt111ere su tutti gli altri interessi •· ( Re11e,benissimo! su diversi bal!lchi). Dai parte sua, Emilio Vandervelde, sociaJpatriotta, mernbro della econda Internazionale, dichlara: « L'on. Ma.rk fa ll'ITvsforzo awarence _oer mettermi in contraddizione a proposito del diritto di sciopero. lo non ne sono affatto imbarazzato. Il sig,nor Destrée non ammette il diritto di sciopero per &'l'insegnanti. « Io dichiarai di ammettere il diritto cli sciopero ai ferrovieri a certe condizioni. Ora, non sussiste contraddizjane, chè bisogna distinguere tra lwizionarì investili dl una autorità e funzionari d'amministrazione. Per questi, considero il diritto di voto come assoluto. « L'on. Vogels: - E se fosse il oaso di un ca8}o-stazlone ? , Vaindervolde: - E' una materia molto delicata. lo non rndietreggierò dinnanzi a nessuna spiegazione. Ma permettetemi di limit>a,rmiper il momento a'la, distinzione tra li funzionario d'autorità e quello d'amministrazione. L'ultimo à gli stessi diritti d'o.. gni operaio di fabbrica. Ora, l'insegnante à la cfuezione dei fanciulli, che gli sono a,ffi_ dati, e, per questa ragione, non può com. portarsi come un funzionario d'amminic:trazione. « Ma ò detto e mantengo che in ne~sun caso, lo sciopero può essere considerato COme un delitto. E se noi consideriamo intangibi'e il diritto di sciopero dei postieri e dei ferrovieri, noi aggiugiamo eh' essi non possono ricorrere allo sciopero che dof}Q a. ver esaurito i mezzi di conciliazione. « E che cosa è questo conflitto ? E' lo stesso che tra industriali e operai. Lo Stato à il diritto di difendersi. Se esso è so- !>tf,mto dall'opinione pubblica, esso ha il di. ritto d.' prendere tutte le misure. che prcn. derrhbe un padrone, fino al liù'nztamento la reazione statale da; suoi servizi. !n queste condlzion:, io 'llOJJ credo che 1:! tesi da me svilupp.i!a poSsa costituire in aJc11.ncaso un indebolimen... to dell'autorità. « L'on. Cauwelaert: - Constato che voi avete risposto per il collega delle scienze e delle arti. « L'cm. Destrée: - lo sono completamente d'accordo co11Vandervelde. • L'on. Huysmans, segretario della Second.~ internazionale: - Voi avete cerca. to di creare la confusione». Il buon commento di Huysmans, amico d1 Vandervelde e Destrée in sociaJ-patriottismv, è già qualche cosa. Le dichrairaizioni dei due ministri sedicenti onefai insegnano ~ volt~. di più la semplice verità: i socialpatriotti della Seconda Intemazionalle spianano le vie alla reaziane statale. Difatti, nìente sciopero ai ma.estri; per i ferrovieri e i postelegraaici, nel caso di sciopero. il licenzi amento. Come in Fra'llcia. sotto i tacchi di Miller an<l. Gli opef9.i apprendano. Compagsnoit,toscrivete al prestito comunista le sottoscrizioni al prestito comunista incomi.ncianc ad affluire. I mezzi che noi sa. premo raccogliere ner le nostre buone hai taglie, dirannc con quanta serietd ed ardore i la.voratori ed i socialisti italiani nella Svizzera concepiscono le idee rivoluionarie. Molti operai e molti comvag11ihanno dato ne/la battaglia la vita, dono s11premo che uonw possa mai fare. Un soclAUsta che vor. rr.bbe lesinare nella sottoscri?ione al presti. to compirebbe volgare insulto al sacrificio fatto dai caduti sulle piazze d'Italia e suua fronte estesa della lotta di classe. I compagni, che 11011 notessero versare l'importo de/lt azioni in una sola volta vossono pagarlo ner libere quote da rimettere ai collettori, che ie Sezio11iavranno cura di nominare e fra i compagni più solerti. LA SEZIONE DI WAITWIL ha deliberato d acquistare momentaneament~ cinque azioni del nrestito, nroponendusl di acquistarne ancora appena sar<i Possibiie. Un compagno della Sezione si è pure obbligato a nrelevarne due, e a lui seguiranrio tutti i compagni ed i lavoratori organizzati di Wc.tt1Vil N. B. -- Ricordiamo a tutte le nostre Sezioni che l'imPorto delle azioni è calcolalo In lire e non in franchi, che l'importo deve essere 1ers,a.to alla COMMIS~IONE ESECUTIVA. che r:!as,cerà, appena rìcevutc. le cedcle del 1,1eslito. Un viaggio oltPe la frontiera Credo bl;JH! mettere ai correnti! i compagm. dd mio \·iaggio in Italia. Il pnmo maggio senza ostacoli alcuni ho avuto il permesso di recarmi in ItaEa; è da notare che il mio passaporto era già in ret'Ola dal 2~ marzo ed io quindi ero in pcrr'etla regoÌa con qualsiasi autorità. L'imboscato caY. Lan<lucci. vice-co11sole dì Coirn. come pure l'autorità cantonale S\ izzera mi posero. al passaporto il visto per andata e ritorno in Svizzera , alcYole sino al 30 maggw. Il giorno 2 maggio senza ostacoli di sorta •? quasi sc11za visite, potei entra1·c in Jt;,lia. Volli nsuhuire ciel mio viaggio per v1• sitare certe zone ove le lotte fra capitale e lavoro davano traccie di esse. :\fi recai a visitarL la pianura milanese è pavese. l'l:r la prima volta ,·idi le risai,·. grandi strati di terra in cui germoglia e cresce la ricchezza d'ltalia. fl treno filava veloce ec\ io osser\'avo quelle fertili terre. parte seminate e parte abbandonate. Perchi·. chiesi a dei viaggiatori, non v'è l'acqua dappertutto? I ,•iaggiatori mi risposero che quelle terre, quest'anno. rimanevano incolte, chè i grossi proprieta1; non avendo voluto concedere agli operai quanto essi chiedevano, gli operai ave- ,·ano a lungo scioperato e che ora era troppo tardi per poter seminare, e perciò per quest'anno là non si raccoglierà, a danno di tutti. s'intende. Sono centinaia di ettari di terreno abbandonati per la caparbietà di pochi; e pensare che l'Italia deve importare milioni di ettrilitri di g-rano all'anno. Fra P:\\·ia ,' );, dc ,, .\lcssandria. la lt•r• ra abbandonata ~ incredibile. Fu appunto là doYc l<>lotte più accanite si souo comhattt1te. fu là o,·e il sangue proletario ~corse in abbondante copia. fu là che padroni. carabinieri e guardie regie, sfogarono la loro bestiale ferocia. Proprio vicino a Mede due aguzzini, dalla porta col fucile in mano freddarono un nostro compagno scioperante, quella ca:sa però porta ancora oggi il segno della lotta. T nostri compagni seppero vendicare ,! loro morto; la cascina fu bruciata e a quanto mi fu detto, non si trovano operai che la ricostruiscano. essa deve rimanere là.; monumento d'infamia per i tiranni: trofeo di guerra per i prodi. Volli infor- ~are ad altro. studiando il mezzo cli vincere la lotta. Da Sondrio. O\·e mi ero recato. per potL- meglio essere in corrispondenza col1'2, vocato Silbcrroht di Davos. mi t giunto sni>ito J"ainto fraterno dei compa- ;::-ni.poichè la retrograda Valtellina è ora un vasto campo per le idee socialiste. Il prete sino ad ieri imperante ha cessato di esserlo per dare il posto ai propagandisti socialisti. Tanto nei centri come nei più piccoli e cli~persi paeselli di montagna. noi non siamo !-Olo ben ,isti: m;. c-ontinuamente ricercati. Uomini vec"ch1, g-ionmotti che !"infamia della guerra ha ro,·inati. donne stanche esauste dal lungo e faticoso lavoro. ven~ono a noi tro v:in<lo solo nel socialismo l'unico rimeero ai loro mali. L'inno dr Bandiera rossa risuona in ogni lato, è sulla bocca del \·ecchio contadino come dei giovane ra- '<azzo di ro anni_ Per urlo che oggi si rechi cohl. ha l'impressione di tro\·arsi in una zo1Ja già conquistata dal socialismo. Xei 15 giorni che fui costretto a rimanere colà. non una sera potei rimaner<' in ozio. da ogni parte giungevano compagni al nostro Ufficio chiedendo di in1·iare persone a tenere delle conferenze. I nostri pochi compagni che sono capa- ·i di parlare in pnbhlico sono sempre in ~iro. le piazzt· sono oramai conquistate cd i preti sono costretti a limitarsi a sfog-are la loro bile dal pergamo. fn moltissimi luoghi però anche là viene l0.:-.::1in tc-rdc-tto di parlare perchè la massa stanca. non rispetta più :iemmeno la chiesa. fl 26 mag-gio devo finalmente decidermi ad ahbanclon;:,n• la \·allellina pel rit<1rno essendo g-iunto il JA!,messo. Saluto .i compagni che non ,·ogliono risolversi 1. lasciarmi partire dando loro formale promessa di un oro~~imo arrivederci. ~e! lasciare la Valtellina ~ettai uno sguardo ~11I!afrontiera: e co,1 an~oscia nel cuore rivolsi ai compagni, in attesa del inio ritorno. ancora una stretta di mano dicendo loro: I confini scellerati cancelliamo dagli cruisfc,i · il tn·no si mise in moto cd eccomi nuovamente in quella che un ziorno fù: la terra della LIBER1' \· ma che ora ..... Davo,. platz Giug-no 1920. E. SOSIO marmi anche di chi fossero t:itte quelle ================= terre: esse sono di propr·età esclusiva di pochi ricchissimi possidenti. i quali per 11011 aver(' noie le hanno affittatc- a dei "t..JTJ:L~ Un giornale sindacaJe svizzero, che aediirrisorie_ g-rossi fittavoli. che le fanno lavorare a mnzadria oppure a giornata con paghe ca anche w1 naio di colonne per gli onerai ifa.iani, vubblicò ultimamente questa TU>fi_ zia molto. . . interessante, 11onchèutile a[la formazione della l,uona coscip11zavroleCerti fittavoli. specialmente in questi anni di guerra, dopo pochi anni che han- ,n in affitto le terre, vogliono comperarle avendo essi g-uadagnato tanto da ri scattarle. e ciò mentre· gli operai muoiono d'inedia. Lo scorso anno non si trova- •::\ ,iso e gli operai andavano dai fittavoli ad offrire tutto quanto a\·evano per ricc-- vere qualche chilo di riso. Ovunque si sentivano dire che il go1·erno aveva tutto requisito. Fu però in quei stessi locali che gli operai esasperati, trovarono e asoortarono più tardi cinquantine di quintali cli merce imbosc-.ata. Così si scoprirono gli affamatori del popolo, e dire che si ebbe il coraggio di gridare alla teppa. ~lentre sto per partire da Mede, godo i 1 primo spettacolo di solidarietà operaia. Il treno nOf\ parte. Sul treno hanno preso posto 15 sbirri. La gente vuole partire. ma gli impiegati non si muovono dalla piattaforma. bisogna che gli sbirri smontino. \ppena smontati fra gli applausi della e-rande maggioranza dei viaggiatori un ferroviere li avvicina e con tono risoluto le dice: Miserabili che Io scorso anno \·iagg-iavatc colle lussuose automobili assassinando gli operai, se volete andare a Pavia andate a cercarf" le stesse, altrimenti andate a piedi. una passeggiatina cli 30 cbilometri vi farà bene. Riparto per la Svizzera. Avendo però promesso ai forti e bravi compagni di Bianzone in Valtellina di fargli una visita; colgo l'occasione di un'ora di fermata a Pavia per spedire un telegramma che è poi giunto tre giorni dopo. Finalmente il giorno 12 maggio mi risolvo a r:•.-arcare la frontiera, ma ecco un uomo in divisa di gendarme svizzero, avvicinarmi e dirmi: Lei deve smontare e ritornare indietro, la Svizzera le chiude le porte: ordine del ~overno. ~on senza protestare, mi devo rasse- •~·nan, e· ritornare indi<>trr , senza pe,, taria: INVENTARIO FEDERALE DELLE PROVVISTE DI CALZATURE E DI CUOI « In data 5 magio il Dipartimento federaie dell'economia, pubblica ha emanato due disposizioni relative ai'l'inventario delle provviste di cuoi e di calzature, abbraccianti press'a poco tutte le sorti di pelli fresche, di cuoi crudi e di cuoi preparati, nonohè estendentisi a tutte le iabbriche, ai neyozi di cuoi, ai calzaturifici ed ai negozi di scarpe. La denunzia delle proVviste da farsi su di un modulo speciale da chiedersi alla,· ,;emone industria -del cuoio deve essere avanzaca entro il 31 maggio. Sono dispensati dall'obbligo della denunzia le scorte inferiori a 40 pa.ia di scarpe e quelle inferiori ai 100 Kg. di cuoio. La denunzia va fatta a mezzo di moduli app0siti. Chi è temilo alla denunzia e non ricevette fino al 20 mag~io nessun modulo, deve farne richiesta al!a sezione per l'industria del cuoio a Berna, indicando se ha da denunciare scarpe o cuoio. « Quest'inventario viene motivato dal timore che per il prossimo invemo si debba Probabilmente contare su una p,.·naria di cuoio, nonostautc che ora sem[,r:-. esistere nel 'inùustria calzat!trificP c'.cbra di pro-· dotti e di materiJ greg-~ia. \vuto ri~u;irdo alla situazioJJe mondiale del mercato lei cuo•o. una simile suppos:zior.e denora nn een forte Pessimismo ». Se dedicassero un po' meglio lo spazio de, giornali sindaca/i, i. 11os1r:tompagm svizzeri ?! A bbon 1:tf Avvisiamo i nostri abbonati che abbiamo inçominciato ad inviare i rimborsi a tutti gli arretrati del 1920_ Li preghiamo vivamente di riservarci buona accoglienza, e intanto porgiamo loro i nostri ringraziamenti vivissimi. L'AMMINISTRAZIONE.

L'AVVENIRE DEL LAVORA'l'OR-E , Muratori, preparatevi alle lotte future! Lasuperbeasistenza lottadoltranazdaHerisau r.1,·io i:rn!,'.o impo~to dai ,iadroni non V\:l'- rit applicato per lutto l'anno, ma soltanto per circa 30 settimane all'an110 LD sciopero uinevra Sciopeoroostruzionismo? Iltongrssdssoliavoratossrisili d • • z • La piazza è boie ottata eJfflUratOfJ 3 UrJgO La lotta dei muratori e manovali conii1111saempre più d11ra,che mai. f compag11i sono risoluti e comvatti come al />rimogior. 110.Nessuna defezione. Ai colpi reazionari dei capimastri, ieri sera l'assemblea del Sindacato rispose cot boicottaggio della Piazza di Herisau. · La locale Camera del Lavoro, otto giorni fa, di sua i11iziativas,crisse una lettera ai padroni domandandoun abboccamentoe 11ell'i11tendtoi tentare wi accordo. f padro. ni, invece di risponderealla Cameradel La. voro, s'indirizzarono al Sindacalo, adducendo ch'essi 110,i riconoscono la Camera del l.,avoro;ma che, se noi vogliamoripren. dere il lavoro alle condizionidell'am10scor. scJ,essi sono disposti a riaprire i cantieri. Inoltre ci ammonivano a non molestare i crumiri, i11 qualsiasi modo, anche nelle Osterie, fuori e dentro dei cantieri. Il prol.etariato edile <ti Zurigo, accostumato alle lotte lunghe e dure, non cede ancora. Malgrado che la reazione poUziesca à fatto capolino sempre a fC!vore del padroni, per mostrare ad essi che è ognora la sua fedele ancella, pure i serrati non piegano ancora il capo. I comvagni arrestati sono completamente segregati e neanche all'avvocato è stato permesso di prendere visione delle accuse mosse. Ma noi non siamo spaventati. Noi continueremo ad aiutare con tutta la nostra solidarietà i colpiti della reazione e terremo compatta la nostra fronte dl resistenza. Vcrbote.n la propagandasul lavoro; verboteu ogni.tentativo di organizzare i disor - I crumiri sono rari, ciò che <limo- ganlzzali, e t<llùealtre storielle. stra che malgrado i gravi sacrificf Non ci volevano che il reazio,urrissimo delle nostre famiglie, la massa ove- ~gnor Mliller e soci a scrivere una lettera la d t l . . t . i quel genere. ra compren e tu ta impor anza Il Sindacato 1101r1ispose. Ieri sera l'aSdella lotta ed è disposta alle priva- sembleadeliberò w lotta ad oltranzadichia.. zioni ad andar raminga piuttosto randa di boicottare la piazza. h ' ett rsi alla mercè di' una oraa- Nessuno ~ recl!inella rocca !orte de~rAp_ C e m e . "' penzelJ.oc, he noi sapremo dlferiderc1 dal nlzzazione padronale che nura a colpi rea.zlo11ardi questi catoni capomastri. rrienf altro che al completo asservi- Vengano Pure con la rivoltella alla marw. mento della massa operaia. ma questa non ci fa pau.ra.Sempre avanti . e vinceremo. I muratori dl Zurigo lanciano an IL SINDACATO. vibrato a,JPello a tutti i compagni del- """!!!!!!!"""'""""'""""!!!!!!!""""!!!!!!!'''""!!!!!!!""""!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! la Svizzera, perchè li aiutino fraternamente tn questa dura e superba prova dl resistenza. La vittoria dei muratori di Zurigo sarebbe uno scacco matto per la federazione padronale, glà inorgoglita per le vittoritrcce ottenute nei centri meno forti. Compagni, operai tutti, fate vostra la causanostraed aiutateci. Da Lfnthal ..,_... BOICOTTAGGIO Questa piazza è sempre boicottata. I nostri compagni sapevano che di sussidi non potevano averne; ma in queste condizioni non potendo più andare avanti, fecero dei sacrifici e andarono in altre località in cerca di lavoro. Lavoratori, non recatevi in questa piazza. leconseguenze del grancdoenflitto nell'Industria edilizia In PlguaPdo della pPoduzione 1.nn~dì q corrente i lavoratori edili di una sene di località che avevano persistito nella lotta anche dopo che le istan~ centrali delle iederazioni avversari,• avevano accettata la proposta fatta a Berna il 27 Maggio. hanno ripreso il lavoro. Secondo nostre informazioni, attualmente restano in lotta soltanto i la110ratori di Zurigo, Ginc,-ra. Herisau. Rapperswil e Rorschach. La battaglia generale quindi può e deve venir considerata finita; restano però alcune battaglie locali che possono continuare ancora a lungo. J larnratori sono stati vinti; vinti per mancanza di e munizioni • e costretti a ri1)rcnderc il lavoro alle condizioni d'or;rio volute dni padroni. Questi ultimi hanno ,·into: ancora una volta la forza bruta del capitale ha sopraffatto il diritto del lavoro: l'orario lungo ha trionfato ancora una ·,olta (speriamo che sia l'ultima) e i muratori c manovali della Svizzera sono costretti a sgobbare (fino a quando?) più a lungo dei loro compagni di tutt'Europa. Gl' imprenditori cantano vittoria: ,però anch'essi e specialmente q11elli tra essi che non sono proprieta1; di case e non rossono quindi fare alcuna speculazione sulla scarsità delle abitazioni usciror.o dalla mischia parecchio malconci. Abbiamo fondata ragione di credere che i vincitori preghino tutti i loro dei e i santi loro patroni di salvaguardarli da un'altra simile ,·ittoria. l\[a questa è faccenda che rig-uarda loro soltanto; al pubblico può invece interessare di conoscere le conse- ~ucnze della lotta in rig-uardo alla pror!uzione. !a lotta continua tuttora cd è impossihitc prevedere fino a quando durerà. Poniamo che duri in media soltanto lino alla fine di giugno; questo prolungamento della lotta, iu alcune localitii, ~t>condo i nostri calcoli approssimati vi, compenserebbe· abl,ondantementc il periodo di tempo che va d1ll·interruzio111• della lotta in alcune località in una dal:t anteriore al 14 corr. e quest'ultima data: in modo che, per facilitare la computazione. noi possiamo calcolare che la lotta sia durata su tutta la tinca fino al r5-16 corrente. La battaglia dunque durò circa 11 settimane. Secondo le pubblicazioni della Federazione dei capomastri (liste nere e comunicati ai giornali) si può calcolare che la serrata abbia colpito circa 10.000 op.crai. Ora se questi operai avessero potuto lavorare 48 ore per settimana come volevano, avrebbero prodotto 48.000 ore di lavoro per settimana e 4.848.000 ore in JI settimane, cioè in tutta la durata della serrata. Queste ore di lavoro furono dunque effettivamente e, a nostro an·iso. definitivamente perdute; co11 esse andò perduta una ricchezza enorme per l'economia nazionale, centinaia di abitazioni che avrebbero potuto venir costruite \·enne- \ ro a mancare. Tutto ciò a cagione, giova ripeterlo, della serrala proclamata dalla F t>derazionc svizzera dei capomastri. E dire che i dirigenti della m>::dcsima affermavano e affermano di aver proclamata la serrata stessa per giovare alla produzione di case e all'economia nazio11ale'. Ma si osserverà che le ore di lavoro e quindi la ricchezza perduta si riguadagneranno presto praticando !"orario lungo imposto dai padroni. Complessivamente dunque si· lavore1à circa 900.000 ere a!l'an110 <li piu. :ù, conscgu<· che nella migliore delle ipotesi, il tempo perduto a cagione della serrata potrebbe Yenire riguadag11:1to appena entro !"autunno del 1925. Ora ,·'è qualcuno sollo l,t cappa dr.I ciclo l 1H. ,co il quale creda che i lavoratori edili subiscano supinamente un orario più lungo di quello vigent-: per i loro compa~ni di altri mestieri, e all'eHcro per gli stessi muratori e manovali. senza ribellarvisi; senza tentare di imporre la riduzione anche con lo sciopero e quindi con nuove e spesso rinnovantesi perdite di numerosissime ore di lavoro? Xoi escludiamo che quel qualcuno vi sia, 1P« dato dw vi fossc- si sbagierebbe grossolanam1:nte. Chi conosce da vicino i lavoratori cdiii dell:1. Svizzer'l può in co- .cicnz·•. :ifT,·r'IJa:·c· nel modo più formale e categorico che gli stessi non daranno trer.-n;,. fi•10 a t:11:to che non aYranno ottenuto l'orario di 48 ore. Essi furono vinti, ma 11011ciom,~ti; ora si raccolgono. riordin2.no le lo,o file e trat>ndo dall'e~perienza del passato gl'insegnamenti necessari. ~i preparano alla non lontana ri,·incita o comunque a una non lontana battaglia o battaglie. E però, ripetiamo, le ore di lavoro e la ricchezza perdute sono perdute definitiv:imente: non solo. ma è certissimo chr se ne perderà ancora molte se non ~i introdurrù presto l'orario di 48 ore. I lavoratori cdiii sanno di pretendere niente altro che il .riconoscimento di un toro sacrosanto diritto e per lo stesso sono risoluti a battersi doma11i, dopo domani. sempre. fino alla sua integrale rivendicazione. L'armistizio dei muratori a San Gallo (epe) Dopo 13 settimane di Jotta, trascurati dal proletariato (specialmente sanga11ese a maHncuore i muratori e manovali hanno dovuto cedere sulle 48 o.re ed accettare di lavorare (per quest'anno) 49 ½ a1la settimana con un aumento di IO cent. all'ora subito e diritto di chiedere al. tri aumenti in caso di 1riucaro deUa vita. La lotta è sospesa! Gli operai ritornano al lavoro con la fronte alta e si preparano per la prossima rivincita. Compatti abbiamo cominciata la lotta, compatti l'abbiamo sosµesa e compatti la riprenderemo. Come ta lotta sia fìnit.a a S. Gallo, è assol.utamente certo che i nostri blloni compagni possono andare or· gogliosi della tenace e ferrea resistenza opposta ai. padroni, i quali credernno di poterla spuntare facllmente. Noi vogliamo condivulere questo !,!i.usto orgoglio dei compagni di S. Gallo, perchè è sempre bell.o sentirsi fratelli, di lavoratori che sanno dar pro- •·a di nerezzae di coraggio nella vita di questa società fatta della più sor· dida violenza dei possessori delt esecrato capitale. Per ora, signifìca che i muratori di S. Gallo lavoreranno un quarto d'ora I padroni testardi e la resisten• :ta proldaria. Lotta meravigliosa! Si prosegue, si combatte per digllità,per un sentimento di amor proprio proletario che è bello. Vinceremo :• CIIC! imorl<J!Le casse del Sindacati, è i·o!ro, 1to11 potram10mai .on~ 1,attere comro qur:lfeJJadronali,ma é lo dir,niraFJrnletaria eh<: è mera,·igliosae che infiamma i cuori cii; che ci t10rregge. f padronici proposero l' 11 corr<'mcl/llCSle all'ora; ore 52 ½, J,./0 oltora Si voteva accettare: ? No! cou<lizionidraconiane: 55 ore, pa~a /,61 Il giornn 13 si è tenuta un'assembleave• 1!:sc·,t,:,rt 1.- dtclcle,e in merito alla rir,resa del i!1voroa 52 ½. O/J!IUYC resistere. Vota. zione a bollelliuose~reto Esito: per 1a ,L p:.;sa del llworo Ili. rer la rontinunio,u, della lolla !Orl. ~1 loflera ancora tra Cind/ffcre11zu rle: ,,,o[et(Jr/ato gùiew,110. Lo sappia1w I com. nagni t11!1in:oi 110na/Jbiamoavuto amto nè morale lll materiai<d>al proletariatolocai.:. 1111111 ~cli s: io/fa, con acca1dme11tSoe. cci. rlremc, 1;011 sard che per esaurimento. E' la terrea volontciche ci dei forza. M11r<1/0n di Gi11cpra, 1·oi siete ammirev1JJ: ,•i/e; e 11/COSCÌ<!II/(! chi /Wll vi aiutO'! SERENO. Agitazioni e scioperi a Losanna Anche ~ Losanna la classe operaia si S\'e. g-Lia.sente il bisosrno di a2:itarsi e anche di scioperare se sarà del caso. Gli operai dell'arte muraria continuano la loro 'l'ldtazione. Ouello ohe s! farà cliDC:i1dc dalla testardaggine padronale. Fino dal mese di febbraio si scllltllbiavano lettere e fino a DOco temPù fa i compagni dei sirtdacati sostene,ia:no le 48 ore settimanrt.li; ma essendo cimati i•n lotta tutti i sindacati flella Svizzera, ha1rno momentaneamente ab_ ba~1donato l'agitazione, 211che perchè vi er::i POCO o niente lavoro. Og~i che domandan•.) l'aumento di sal-ario, neanche qui i signori costruttori vogllooo acconsentire, e difatU hanno risp0sto ai sindacati in questi termini: Muratori I,50 all'ora. manovali 1..30; mentre gli oper.:?i sono pagati di più oggi sero,a tariffa. Hanno detto, che è tutto quello ohe potevano dare. Capite ? Visto che gl'impn:sari vog-li-0,10fm::ndcrc in giro gli operai, sabaoto u. s., in una assemblea ze:1erale. furono respinte le proposte padronali all'unanimità. mandando a.i padro1ù un ultimatum colla richiest~ di u.n salario di 1.70 per i muratori e di 1,60 per i manovaAi. Termine per risPOndere: s:iovodì 13 corrc1Lte. Se entro detto giorno non sarà accettata la proposta operaia. vi ~rà senz'.aHro lo sciopero. Calorosamente iu discussa la difiert·nz:i fra rnaaiovali e muratvri. Resti - si dis.c;edi dieci centoslmi e non di venti, come pro. PongoJLo i padroni. U manovale non paga meno del muratore il pane. la pasta. i vec;titi., le scarpe e tutto il 111ecessario. E' da prevedersi che quando !"e A ~venire • arriverà nelle mani della massa operaia. anche gli operai doll''<lrte muraria di Losa111~ sarai,:10 in isciopero. E' ncccssa-rro che nessun manovale e muratore , en~ a Losat.ina: al contr41rio è meglio che i compagni che sono sul luogo cerchino cli abbandonare la piazza. ••• Anche ti k>tta dei pittori e gessatoti 1.0Jttinuoai.Non sappiamo• esattamente qullll.isia. n.-, le loro domande, ma sappiamo ohe attche coi pittori e gessatori i ir.1.droni faru10 i cocciuti e non l'og-liono da-re quel!'aumento di p.1ga che domand'31!1.o. 11 Sinda<:at0 Pittori e Gcssatori è 1>r011to a scon\lerc in lotta,. Per la ·,iltori.a di queste due cat.el('orie di operai è necessario che nesscn mainovale n,uratore pittore o gessatore si rechi a Lo~ sanna a tradire la causa 9anta proletaria. La conferenza ciel compagni) Rainoni ai muratori di G1nnm. h:i int,.rcssato i compagni per !.: idei: c-~posH· in merito alla necessità <I: limitare alle sole occasioni chiaramente prop•zi<: l'uso dello sciopero economico sostituendolo coll'o6truzionismo, sabottaggio e boicottaggio. Senza dubbio. l'impicg-o di queste armi richiede una forte solidarietà morale tra gli operai ed un ·organizz:1.zione i cui componenti siario lcgati da sincera fraternità. Perciò, se f.)r:-na di tutto i muratori t>d i manuali non sapmnno crearsi un'organizzazion-: solida e \'era non sarà mai possibile- condurre i padroni a più miti consigli. 11 sistema dello sciopero s1 e dimostralo sempre più inefficace. r-solvendosi in una pro,·a di rcsi"tenza finanziaria. Fin quando i padroni dovevano sostenere solamente l'urto de~li operni. era più facile ch'essi si inducessero a cedere. specie se il lavoro era ur!!entc. 1·fa da quando anche i padroni h:rnno sentito maggiormente !a necessità cd il rnlor<' dell'organizzazione di classe, hanno conquistato anch'essi una coscienza sociale e si sono orgr.nizzati. il singolo datore di lavoro, sentendosi solidamente sostenuto <bile organizzazioni e stretto dai patti coi quali è ad esso legato, riuscirà sempre ad opporre una resistcm.a formidabile alla classe operaia, promulgando di molto le agitazioni a carattere di sciopero. I mezzi finanziari della classe padronale saranno sempre. con quanti sfor7i possano fare gli operai, superiori a qnelli dei sindacati nrolctari. E come se una f)iccola casa industriale ,·olesse mettersi a fare concorrenza ad un trust padronale. Perciò converrà trovare altri mezzi, che espongano mt>nl'l .,.Ji operai ai saciifici pecuniari, che dctcn11i::ano la sconfitta quando le ~ommc per i sussidi ,·cngono a difettare. Questi mezzi sono: una stretta ,1rmonia tra la lotrn <'"Onomica e la lotta politica di tnllo il proletariato. di modo che una maggiore v:iiorizzazionc politica delle forze operaie. abbia le sue ripercussioni nella lotta economica. Qut:sto in Enea generale. Per <Juanto si rifc1·isce alle lotte di categorie: sar,~ preferibile di usare il boicottaggio t'ostrnzioni<.1110 cd il sabotaggio. Essi sono i mezzi cne si po:.~ono. 11el campo della n• :stcnza. sostituire allo sciopero di cah,çor:'l, ma occorre certamente divulgarli. D<'r ,·,·1:ckrli pr:>clicamentc applicabili. Ciò che, s1•condo i '--'i. ;,.bb1~0;:!"n:1 i•t.:r mcttc·re in Jiratica que,' i tre mezzi della lotta di cla<sc net campo cconomi;:o, è una 11!:-~t.:,;oreoculatezza, sa~acia e co ... ra{('gio da part,· degli operai. '.\0:1 biso- ~na credere che ie tre armi possano ser1·irc: a dei fin:. che oltrepassino i semplici scopi di una competizione economica, rc:rchè. "i capisce. a scopo ri,·oluzionario, nel senso che ha volnto io sciopero gcnt>rale espropriatore. non al'rebbcro nessuna cfficacia. ~oi raccogliamo le idee Jet compagno, t"d i11\'itiamo tutti gli operai organiznti a discutere nelle assemblee dei sindacati la convenienza delruso dcll'ostruzioni- ~mo e <lei sabotaggio. li hoicottag-~io è già in certo q•1al modo 1pplic:uo. r quando è strl!ttament~ cscg-uito dà dei buoni frutti, se:1za tanti sacrifici fiiianziari. S,· i muratori pot~sse:0 organizzare con intdligcnza un'o- ~truzionismo s11 tutta la linea. i o;i.droni :>cvrcbbcro da pentirsi dell'ave, \•oiulo ohliligarli a lavoran· più delle otto ore. ap- •ilicate ormai in quasi tutta Europa. SERENO in più. ciò che non compromette in nessun modo il principio delle otto· 11 ore, quando li assiste la fenna volontà PartiSto cialisttaaliano • La rea1ionepadronale di continuare la lotta a momento plrì orJfJortzmo. pe:r 1 se:r.ratl Somma precedente fr. 2787,55 La dilla dci!a fabbrica VlscosI ha llc:!nziato il COrnJXl!?!IIO Parolini per il seml)llce motivo della su~ attività in pro della orga. 1ùzzazione operaia, prendendo -a, pretesto la w.stribuziotte da. lui iatta neHa fabbrii:a di manifesti iJ1,vi~11ti gli operai alla iestai del 30 dello scorso maggio pro serrall. Dun;nte le Pentecvste ebbe lao;ro a Ur. ~ano il con·ves:-no r.azionale dei lavoratori tessili. Sessantotto sezioni erano rappresen_ Late dl'.l. 146 delegati. La trattan:i,· princip·afo fu la revisione dello statuto s-Jdale. Il Comrtato Centrale avova elaboi-at'.) un pr~eL lo ii Quale v:wne app,ovato ctall'assemblea con alcune modiiicazioni insi,rr.if1canli. Cvsi pure l'aumento r!c'le Quote sociali resosi oramal necessario ncr varie c.ircosianzc e controb:t,1-,:;;,to da· radd,);>i);.,.nen,o dei SUSStJ1 l;na pn,r, ~ ta della sezione dr Daar pe1 1a fi:;~a?•one di un mu. ,-,mo dr due uar.ck' :;,:~ .,;, , e per socio ;,cr le <r;t li! strao:-dlnarie ·; n venne accettata. L'asseTT1l)lea era evident::.mente sotto l'impressione del 1J10 v!mcr,tc, edile. Mo:tc. simpatie mcontrarono le proposte d<' la •ezione di Zurigo che ,··Jleva che Si tracciasse nettamente l'indirizzo socialista ddla nostra Federazione, il che venne iatlo mserendo nella definizione dello scopo e del carattere le parole: « La Fedrazioue ha per /Jase la lotta di classe e fa reaUzzazione dd socialismo ,. oppure 'l'.en'agl('Ìunta al\lartlcarattcre le parole: ~ La Fedt!razio11e ha ;,e,- crallzzazionenelle fabbrichemediante la c... slituzlone di Consigli di fabbrica •· Speriamo di tutto C110Teche questi pro_ positi non rimangarno 'ettera morta. In questi tempi di aperta lotta di classe, gli a.ttegziamon ti neutralisti dei sindacati sono decisamente r.ocivi e l'affermazione che movimento econontieo e politico socialista devono essere tutto uno. deve fatrsi strada ovunque e specialmente in questi tempi di a!)CJ'- la reazh:r.ie padronale. I resoconti annuaii del 1918 e 1919 fu-rono approvati e tutti gli oratori ebbero parole di sincera riconoscenza per l'opera coscieru;i<>- sa del 'Il.Ostrocassiere federale Emilio Moser. Come presidente centrale veru1e confer - mato il compagno E. Marti e evme cassi1;re leder.al.e ,·erme rieletio il compag,r.o Emjl;o Moser. 11 Comitato Centrale venne formato da quattro membri anziani e tre nuo~i. Il Comitato C61rtrale p'enario si COmJ)Otle dunque cli undici membri compresi i quattro segretari centrali. I segretaTi centra.li e ·quelli tir-condariati vennero pur.e riconfermati nella loro carica. Per i ricamatori d:i San Gallo si dovette istituire un nuovo segrctaor1'ato circon.dariate e a tal ,posto venne c'.etto ll compag,w Gia1.. como Nef da Herisau. li 001wegno trovò il suo deg,10 0l)i!Ogo ..:t.111 una gita sul Lago dei Quattro Cantotù, ralleltra.ta òall'orohestra tessile di Windil;;clt. GIACOMINO WOLF Lostiopneerol filatoio e tnsltura di mt111 a Wettlngen ~-'rntrr scri\·iamo queste righe, lo sciopc:-o (:t>llc filatrici e tessitrici dura 'già de una sc,timana. ma cio nondimeno reg,u. ,1110 l>pirito eccellente tra le scioperantii. co1:1~ abbiamo potuto const~.tare venerdì 'tuando facevamo una breve visita colà. La colpa del conflitto cade unicamente sui padroni tt>stardi che non hanno ancora intu;to il mutamento dei tempi. La ditta ammerte\·a la costituzione di una commissione di fabbrica, ma Tolle che questa :osse composta da persone ligie ai voleri della direzione e negava agli ope,rai il diritto esclusivo della nomina di detta commissio11e. Gli operai naturalmente non riconoscevano assolutameutc la commissione di fabbrica imposta dai padroni e chiedevano lo scioglimento a mezzo del tribunale. .\ questo procedimento la ditta rispose con rappresaglie licenziando due persone di fiducia. cioè il presidente della sezione tessile di Wet- ~ingen e l'oper:,ia Rosa \\"asscr. Un rnpmorialc della maestranza chiedente u, aumemo di pag-a del .30% ebbe una ri~i,osta negativa. Lo sciopt>ro scoppiato in seguito a qu.:- sto contegno pro,·o.:antc della ditta procede calmo e dignitoso. Lc nostre com p:\gnc it:tliant· si cli~tinguono pcr la !ore, frrmeua nella lotta, per il loro spirito deciso t: g:iio. li loro contegno allegro ,. cor:lgg-:os0 infondc nelle compagne tedesche taciturn.t> e pensierose l'energia neccss:>ri:>.al ~ostenimcn:o della lotta. Com'è noto la Federazione svizzera dei capoiriastri proclamò la serrata in tutta la S1,izzcra per costringere gli operai a reintrodurre l'orraio di lavoro che vigeva l'anno scorso dal I luglio al I ottobre. Per chi non lo sapesse l'anno scorso si lavorava in 10 località tra le più grosse ore 48½-50 per settimana; nelle altre località della Svizzera nelle quali l'organizzazione operaia non aveva una certa influenza si lavorava ore 52-52 ½- Adagio. Intanto bisogna osservare che gli operai costretti a lavorare più a lungo dalla forza brutale del padronato lavoreranno malvolentieri, senza alcun cntu, siasmo e quindi è assai problematico se lavorando in media _:1; ore per settimana forzatamente produrranno di più di quanto anebbero prodotto se li avessero lasciati la,·orare 48 ore come vole\'ano. Organizzarsi sempre meglio, va- :diare serianumte la convenienza e la necessità di altri mezzi ner la pili felice continuazione della. lotta di r!ac;- se: ('1·c() rfrì r!w resta a fare ai cq1;r pf1grri di S. Gal!.o <> di tutta fa Sl'izllADEX: Tolol Carlo fr. 15; Perolini Carlo 15; Caverzaghi E. 5; Airoldi P. 1; Cappanni R. z; Alder Hans 1; Bortolo r : Catanio 050; Stefanio A. t; Ricci Giuseppe s; 1\faroni Primo l : Barizzi G. 1; Canonica .: figlio 1: Bianchi fabbro 2. Tomasi A. 2; Simonelli 2; P1;:- drazzini r; Rochi L. 3; N. '.\. 1; :--Jcrvo 1: Tarelli 2; Rossi Cose dell'altro mondo! Lo ~c !·:, e•ite C'ln i ,·s,a di non aver mai Noi facciamo appello ai compa1rni c a.!le \'isto tP,a folla di ~ciopcranti cosl entusiacompag-nc di codesta ditta a voler tener stici t·cl :rng-•.ira l<1ro una \'ittoria compiealto il morale dell'organizzazione, a.cl esse- t.\ e ,oddi,iacent,., Si può calcolare quindi che l'orario set- 11· possibilissimo invece che i lavoratimanale di lavoro l'anno scorso sia stato tori edili. vinti dai padroni che avc,·ano in media di 51 ore. Gli operai volevano posto loro il dilemma: ~ O lavorale lanJayorare dappertutto 48 ore ossia 3 ore te l' tante ore o vi facciamo crepar di per settimana rii meno di quanto prctcn- fame unitamente alle vostrt· famiglie, .. devano gl'imprenditori. si vendichino producendo. con l'orario Per questa licvC' differenza i padron: imposto dagl'impre11dito1i. meno di qua11licenziarono !?'li operai e li costrinsero al- 10 potrebbero produrre lavorando .j.8 ore. l'inerzia, alla disoccupazione. Quindi il tempo e la ricchezza perduti ,fo alcune località come a San Gallo. a cagione della serrata possono essert> Olton. nei paesi della sponda deslra del perduti definiti,·amentc e a_,;,;olutamente. lago cli Zurigo la serrata fu proclamata Comunque anche ammcltendo che i laalla metà di marzo: in alcune altre però \'Oratori edili cliano la stessa produzion.: appena ,·crs0 la metil di aprile; nel!;,. per ciascuna ora rii la,·oro tanto lavorangran parte della ::;vi7-zera fu proclamala do in media _:;r ore per settimana che al r di aprile. lavorandone 48. ci vorranno circa :; anni Tutto rnmmato d 111que si ntò calco- e mezzo per rig-u:.i.dagnare il tcmi)o perlare che ia ·serrata sia stata effettuata al duto Infatti. come vedemmo più sopra. r di aprile su tnlta la linea. la dificrenza tra 1·orario di la,·oro impon laYoro fu ripreso i11 un paio di loca- . to ,1a; padroni e quello voluto dai;:li opelità verso la fine di 111ag-g,ioi.n altre a~li ,·ai ~- di tre ore prr settimana l"'r ci;i8-9 <li giugno, e in altn. co1nc- dic,·mmr, ~,·un operai(,. us,ia complessi,amenl<' in principio. lun<'d, 14 c.-,:-·· IP : l0ca 1·•,. ,i; 3000 orc- Bi-,1~1rn notare però che l'oBiblioteca Gino Bianco zera. · ~- d. r. Unvaittordieagslitalp~alliLnal vorgo 1Walgrado gti sforzi dei sig,wri padroni, le foro vrepotenze e minacce, i compagni scalpellini non si sono dati per vinti e per sfuggire alle condizioni draconiane hanno costituito uJ1a cooperativa, che ha gid incominciato a funzionare molto bene.,Gli scalpellini vi lavorano otto ore. I pochi operai che non hanno voluto organizzarsi sono costretti a lavorare nove ore alle (/ipendenze dei padroni, che però devono vagarli con salari alti: fr. 2,50 all'ora. Gti operai inte{./igenti hanno compreso. che laddove esiste la organizzazio11(' è sempre possibile, in una maniera () nell'altra, di trovare il modo di combattere efficacemente ~"l'insaziati padroni. Operai, onwnizzatevi. E. 1 : G. G. 1 , Tornai :\. -1: che si compiaccioii.o di sJX1rlottare coi siVilclmi Pietro 6 76,50 gnori padroni. re solidali verso il compagno perseg11ita10 e a mettere all'ostnicismo due brutti cciii, ZURIGO: Faccio • 5,- 0ERLIKOK: Sezione Soc. ,, 20,- Bisogna tenerli ben d'occhio, questi due compari. Esssi sono: Hemmcrich Plat:ztmeistrr e Fogel, capo dei muratori. [mmembruck. giux110. ZURIGO: RiYolta Batt. ZURIGO. Taccioli, una giornata di lavoro \ .\J RTS\\'l L: Buffoni Vittorio 5; Dominiam 2 Wl'.\TERTHC'R: Pontoni ZURIGO: X >f. a mezzo Dczza 5: ,\lcuni clienti del Rest. Pieri a mezzo Dezza r Zlì RIGO: Ronca ti 5: Dezza E. 5 2.- c6.- Savevamo già della versecuzio11ceUa di ;.- 10.- cui il signor Viscosi <i voluto a/lamente O10,- 11orare il compagnoParolini,cosi bravo durante la lolla dei muratori. f /Jadronìsviz. zeri à11110 compreso /Jerfett.amenteche, se vogliono tener testa ai lavoratori orga11iz _ ,o.- zati e socialisri,devono aiutarsigli tini e gli :2.- ullri, e tlal punto di vista nadronale il slGIACOMINO WOLF. • Federazione falegnami stizzera Sezione di ZurigoG,ruppItoaliaIno Compagni Larnratori ! Siett> i•1Yit:tti lutti alla riunione d1~ avrà luogo Sabato r9 Giugno alle ore 4 pom. nel Ri,torantc Cooperativo. Militarst ras!';c. 36. Compagni Lavoratori I -'<oi speriamo cht voi accorrerete tutti indistintamente a detta riunione. In consc_g-l!l'nza dell'ora grave che attraversiamo è necessario. è dovere di intervenire per portare o~nuno il conlrihuto alla discussione ed ::illr deliberazioni che sa1.-'.RLE}B-;.\.CH: Tentori VF.VEY: Reduci proletari inneggiando al Socialismo 20,- gnor Viscosi à fatto solo ciò che poteva ar- ranno del caso. Con la speranza che nessuno manchi vi porgiamo i nostri fraterni saluti coi grido di \"iva la Solidarietà Operaia. Totale fr. 2966,05 ~ 8. 'ùl ~-. 22. iu pubblicato fr. 10 intestato a Parlamento Ottavio. Fu un errore. Erano <lati dalla 8ezio11e Sociali~ta di Vevey_ recar piacere ai signori capimastri. Se eg1i tulta.vws'11luddei avere • smorzato • il com_ paglio Parolinie. .. imf)ouritogli altri, si sbaglia rot<>1ul.ame1T1etme.po at tempo, cd ogni nodo viene a/ Pettine.A11cheper il si. ,mor Viscosi. ( '· d. R., IL COMITATO leggete ' A,venlre dellavoratore .. '

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