L'Avvenire del Lavoratore - anno XXIII - n. 18 - 1 maggio 1920

L'AVVBNIRE DEL LAVORATORE RAMME.NTANDO (Primo Maiiio 1898). rhesia, ha un senso 111parai;onc al commercio schiavo, ai borKhcsi as.,i:, .iti del medio evo, ma non ,,e ha alcuno rispetto :lll'abolizione comunista del commercio, dei rapporti borghesi di orodu.:ionc e li Primo Maggio 1898 c una data che Quanti sacrifici ha. dovuto 1,ulJirc, o P'1- della borghesia stessa. iton si dimentica mai, perchè è rimasta scoL llO'o owresso. Dopo saoriiici vc.m1.>role Voi inorridik all'idea chi: ~-ogliamo allibai nei nostri cuori, come un'epigraic sul disillusioni. Il ~ialismo marxlstioo, che M bolirc la proprietà privata. , a ncll'at• l!fallilo. In Italia lo sviluwo meraviglioso non può essere eh<:uno solo, lo si vid:! fort&elle organizz,ruzioni e del Partito sodalista, gi'l-to in tutt.; le ionne: alla lotta del pro- Luale società questa proprietà :Jriv.ua è delle Cooperative di iavoro e di consumo' leiariato per l:l conquista doUa sua libertà abolita per no,·e decimi dei suoi membri. J.ffennaudosi in tutte le lotte poHtlcho eà subentrò un periodo di collaborazionis.,io anzi essa non esiste che in quanto è toleoonomichc con la schìeltu, lotta dl classe,' .-ilei Il Pairtito socia.lista lo volevano get!..1r ta a quei nove decimi. Voi ci rimprove- :Aveva pe.rmesso ai Laivoratori di iare i pri- via. oome un ramo secco. Carlo Marx fu re- rate di voler abolire una proprietà che ha ll1i passi sull.a. vla d.el'a rivolu1,ione. Ma U legato in ~!fitta 11.ù riformisti dcgcnèl"r.ti. per condiziom: necessaria la nullatenenpopolo italiano si trovò di fronte ud un Go. Fu il trionfo dcl.'opportu1lisrno più corrotto za della sterminata maggioranza soc.iale. verno foreaiolo e reaizionario, d;i Pelioux · del camaloontismo eretto a scuo'.Xl. Insomma, ci rimproverate di voler aa Crisl)i, WlÌtl a tutti i ladroni della Banca A $131lv'1Ji"lcSoct.1.!ismos'avanzò una ii.- bolin• la -rostra proprietà. Certo. lo voiomana. cricca assetata di oro e di san-\ la schiera di giovani Pie.ti di fede <: di ar- gliamo. l'Ue Proletario. . dorc, entrando a vele spk,'R9-tenelle file rl- Dall'istante m cui il lavoro non può lo ero 1-anciu'.lo,ma un ricora<> ml lima- vo:uzion-arle. più trasformarsi in capitale, 10 danaro, ae ancora. Erano le 3 pamericliaa1e. Alla Ca. Le vecchie bag:l!>c:icdemocratiche grida- in rendita fondiaria, insomma in una forsa del Popolo era convocato il romìzio; f. rono, strepitairono, ci chiamarono utopis:.i, za sociale monopolizzabile, dall'istante in !. Modigliani parla\101alla folla. riunita, con I ma ~ cont.i.nuò ad cs::,erc fenni, e k. masse cui la proprietà personale non può più la 6ua P'<!'l"Ocla lda, vi]Jra.nte e piena di le- ci seguirono con più entusiasmo. ti:asformarsi in proprietà borghese, voi H. Parlò forse LO, forse 20 minuti, sollc- Perci1~ sostenevamo, che alla viohmza d d dichiarale eh·,\ abolita la persona. v~ o a .Quei ~tti df vecc~i, t1i ld.ovam, 1 borihese, si doveva opporre la. violenza pro. Con ciò confessate che per persona d_i donn_e,. un gndo <I assentimento che si I Ietar;a, le .:i1limo in pena ci gridarono: rli)etè i>IÙ volte. esaltatori della guerra civile, sanguinari! w-oinon intendete altro che il borghese. Ma. ecco la ~ Una rromba squilla pe.r I Ma. è venuta !a i-ucrra o. staffilare con cru. Questa persona deve per fermo abolirsi. i.re volte fendendo t'lania e. i cuori com_c_una da e brutale realtà la laccia a tutti gli OP- Il comunismo non toglie ad alcuno la ~1!1•· Una vo~ _ra~~ gnd~: Il comwo d I portunìsti pu:;il1'animi LI.i guerra ha aperto facoltà di appropriarsi i prodotti sociali; sciolto! I carabi111en si lanciano sulL1 folla., gli occhi a,1 proletariato, .ed ora si avvia pili impedisce soitanto di valersene per as• Che arvveruie poi? Solo 1111 lontano ricor-1 iicuro verso la sua emancipazione, rico110- servire il lavoro altrui. 4o, offuscato dai 22 anni passa.ti, m1 rimane. scendo osso stesso che rarma migliore per Si ribatte che coll'abolizione della proMio padre mi stringe fra le m3J11l por difen. Il popol,o è l"au,ione organizzata e rivolu. prietà privata cesserebbe ogni .1llività e iermi; !a cavallcrta! insei:-ue la iolla, fui,rgen- &ion.arla. regnerebbe una inerzia generale. ie, sciabolando e calpestando ovunque; nrll Rammentan<l.o il passato in questo Pri-1 Se fosse così, la società borghese l>arebcli donne e di bambini e il rw: sardonico 1110 Maggio, i nostri cuori esutw.no di gioia be da tempo- andata in rovina, giacchè celi ricchi ~l;e appkludono. inc· allll) ~•• , I d d h" !birri alla strage... per 11:'1 a tra at'll memorabile,_ no_:i tro~P-OI in essa chi la,·ora non ,gua a~na_ e_ e 1 vecclua: 7 novembre 1917. Se ti Pruno guadagna non lavora. 1 utta I ob1~z1one Dopo la Casa del Popolo inva.'>d, l:l. Coo- Mazgio era 1en l'affermazione spirituale si riduce a q11esla tautologia: che non »eraitiva di Consumo sacco~Jg 11ta d2i d Il 1 e e n19sse, i 7 novembre 1917 ~ la rea- c'è lavoro salariato se non c'è ;apitale. eommissa'ri del goperno, la $·~t.i.. •:1c Soda- li l d ·· li ' z~ one e! ::,ocia ·smo. Le obbiezioni alla ttoria comuni,t'.I r lista sciolta. proibizioni di nun11>i.i.arrcsli <:andanne. _P~r noi soci~lis_ti rivoluzion.in, non c'e; appropriazione e creazione di pr~do_tti Così in tntta l'Italia. La reiazl-)u,• pltì fe- l~Ll~hor~odo di ,1vere questo Prnno Mag. naturali vengono estese all'approp~1az10rooe si soa.teaò dalle città <lii'! campagne,' cio che taceu d o conoscere al po!),>lo. cho ne e creazione di prodotti spirituali. Coeon mia furia accanita e spaventosa: g!1 ar. nol '."° nd0 si è iniziat~ la rìvo!t; 1 ~. pro- mc per il borghese cessa la produzione ,estati si contavano a migliaia, gh anni di ~ar~ tcoailtro 7 kl. vcccbhia b 19 °1 r 7 ~hcs'.;: ER co- cessando la proprietà di classe, così il talera a seco'i, i profughi a centinalct. Il do_ 11 ~ a ' . no~en~ re I ne..a ussia perdersi dell'educazione di classe è per J(JÌCiliocoatto per tutti i sovversivi, Il an- czans a :on il trioi O de :>OPO •>. avvi'ln- I · 1 t ·1 e ders· ii ogni ttsl per h via lun::nosa del c;:m1:iismo. u1 o s esso come • P r i . ciaggio generale dei rossi. M.a cl r'!si.a ancor molto a r•.·c La tolta coltura. La borghesia credette di av.:re soffùcato è tilani;:a 'ì ll(ll'!a l'Oriente ,t11 ca•ic 'par- ' L'educazione di cui egli teme ia perdila fiamma, che ardeva nei cuo;i ribelli. ma 13.CO per la ~ecomla vo'oa. ta è, per la gran maggioran✓.a, t1na edu• li proletarlaito, vinto ma non domo non obliò la fede, e ne'le riunioni SCR~ete, la Cc,mpa6111, preparatevi! Il L..iv1.,, .ttor,·. eh~ cazione di adattamento alla :11acchina. liamma divampò più forte. SI afiilarono le resta i.n disparte, che 1·on si w11s..c a;:, f.t-1 :'.\fa cessate dal pol:mizzare_ co~ _noi, armi per JI domani! tangi w..,;aliste, t'! dc-,:-no solo :li dis1>,ez. finchè 11011sapete .considerare I ahohz1one Poi la plebe scese di nuovo in piazza a zo. ~om~.tili, al ,·ostro posto, nell"ori:a1 della proprietà borghese che alla stre• rivendica.re n diritto dJ scropero e di org.t- nizzazlone di classe e in quo')a politica: gua <lei concetti borghesi di libertà, di 1izzazione, e vìnserro. Le e.o.mere del La- quelli sono i nostri fonilizì! ~ducazione, di diritto, ecc. Le v•Jstre idee .-oro sorsero ovunque accanto a.Ile ori:miz. Viva il comunismo! sono anch'esse un prodotto dei rapporti ...ul~ politiche. JL MAUTJ:,"LLU. borghesi di produzione e di proprietà, come il vostro diritto non è che l.1 \-O• lontà della vostra classe convertita in Proletari e comunisti legge, volontà che è cons<!gu•:m:a delle Tostrc condizioni materiali. Il concetto interessato che vi siete fatto dei vostri rapporti di produzione e di In che rapporti si trovauo i comunisti Ovvero si allude alla moderna proprie- proprietà, che cioè essi non siano già ,ei proletari in ~enerale? tà privata borghese? Può il pro! !tariato meri rapporti storici e trans<!tmti coll'e• I comunisti, rispetto agli altri partiti acquistare questa proprietà col salario, voluzionc della produzione, ma leggi eeperai, non sono un partito speciale. col la,·oro? Xo. Il lavare cr.:a il capitale, terne di natura e di ragione; lo ebbero Non hanno interessi separati da Q.ueUi crea la proprietà sfruttatrice dei salariali. al pari di voi tutte le classi dominanti èi tutto il proletariato. che non aumenta se non a con'li!iOn~ di che tramontarono. Ciò che rie~cile a ca• I comunisti non si distinguono da~li creare nuovi salariati per poterli nuova- pire per l'antica proprietà, ciò che capite a.Itri partiti proletari che su due vunti: mente sfruttare. per la proprietà feudale, •1on v<>'.et~ca- -. un lato, nelle varie lotte nazionali del La proprietà, qual'è oggi, nas..:~ d:11- pirlo più quando si tratta ddla proprie- ,.-oletariato pongono in rilievo gli inte- l'antagonismo fra capitale e lavoro sala-' tà borghese. res!li che sono comuni ai 'proletari indi- riato. _Considerian:io ,1uesto antaporusmo' Abo!i7;ione della famigiià J t'erfino i rapendenteruente dalla nazionalità; d'altro i;otto 11suo doppio aspetto. llicalissimi si scandalizzano di così osceeanto, nei vari stadi attraversati d:.lla Esser capitalista non vuol dire po~sc- na intenzione dei comunisti. lotta fra proletariato e borghesia, difen- dere soltanto una pos17.ione perso•1.1le; Su che si basa la famiglia ~dierna, la aono sempre l'interesse del movimento vuol dire te?erc t!na posiz1~ae sociale famiglia borghese? Sul capitale, sull'incenerale. nella produzione. 11 capitale ,: -.111orcclot- 1 dustria a. Nel suo pieno $viluppo Così, praticamente, 1 çomumstl sono to comune, risulta solo dall'attività coola schiera pii'.1risoluta e progressin dei perante di molti, e in ult:ma anali~i 1,00 ~arti ti operai d'ogni paese; teoricamente può essere impiegato <:he dall'aètivit:. cr-• eonoscono, meglio della restante massa mune di tutti i membri dell& società. àel proletariato, le condizioni, l'andainen- l Il capitale dunque non è una forz;; pe1 to e i risultati generali del moto prole- i aonale; è una forza sociale. tario. I Ma se esso diventa provric;.à socia[ Lo scopo immediato dei comunisti è appartenenti a tutti, 110n v·è trasforma, ~uello stesso degli altri partiti ;>rol~tari: I zione di una proprietà pe ·sonate in ~ocia• .rianìzza.zione del proletariato in patti-, le. Cambia solo il ~r:.H~ere sociale d,-1 t.e d.i classe, distruzione del dominio bor- proprietà. Essa perde il carattere di clas 1hese, conquista della forza politica per l 1e. ,arte del proletariato. Passiamo ai salari. I postulati teorici dei comunisti non ri- La media del salario e 11 1111111msaolalt()Sano niente affatto sopra idee o prin- rio po&sibile, ossia la somma dei mezzi d eipii, inventati o scoperti da qualche ri- esistenza necessari a ùlanten'!re III vita i Pormatore della società. lavoratore come tale. Il salariato coli Essi non sono che le espressioni generali dei rapporti effettivi di una lùtta di classe già esistente, di un moto storico 11pontaneo che si svolge sotto i nostri ocohi. L'abolizione dei rapporti di "roprieM finora esistiti non è cosa che distiniua propriamente il comunismo. Tutti i rapporti di proprietà i.ubirono un continuo mutamento. una .:ontinua 1rasformazione storica. La. rivoluzione francese. per esempio, abolì ·1a proprietà feudale a favore della .orghese. Ciò che distingue il comunismo non è l"abolizione della proprietà generale, bfnllÌ l'abolizione della proprietà borghese. lh la moderna proprietà borghese privata è l'ultima e più completa espressio- .e di quella produzione e di quella appropriazione dei prodotti, che han per .ase l'antagonismo delle classi e lo sfruttamento dell'uomo. In questo senso i comunisti possono riassumere la loro teoria in una frase: abolizione della proprietà privata. Si è rimproverato a noi comunisti di voler abolire la proprietà personalmente acquistata col lavoro; quella proprietà che è fondamento di ogni libertà perso- .aie, di ogni attività e dj ogni indipenaenza. La proprietà lavorata, guadagnata e meritata! Si allude forse alla proprietà ciel piccolo borghese e del piccolo agricoltore che precedette la proprietà borghese? Ma cotesta non abbiamo bisogno 4i abolirla; lo sviluppo dell'industda l'ha ~bolita e l'abolisce quotidianamente. e a 1.ua attività si appropria il puro necessario per campare la vita e riprodursi. No 11011vogliamo abolire in nessun mod questa appropriazione personale che s compie del prodotto del proprio lavor pel mantenimento della vita immediata appropriazione la quale non lascia rendite che diano modo di dominare ml la voro altrui. Koi non vogliamo che toglierle quel carattere di miseria per cu l'operaio non vive che per l'incrcmcnt del capitale e in quanto lo esige l'iotert"i.s d~lla classe dominatrice. Nella società borghese il lavoro viven te non è che un mezzo per accrescere i lavoro accumulato. Nella ~ocietà comunista il lavoro accumulato 11011 è iuvec che un mezzo per rendere più lunga ed agiata la vita del lavoratore . Così, nella, società borghese il passato domina il presente; nella società comunista è invece il presente che domina Il passato. Nella società borghese il capitale è indipendente e personale, l'individuo attivo è dipendente ed impersonale. L"abolizione di questi rapporti è chiamata dalla borghesia abolizione della personalità e della libertà! E non a torto. Si tratta infatti di abolire la personalità, l'indipendenza, la libertà borghese . Per libertà, negli attuali rapporti borghesi della produzione, s'intende la libertà del commercio. della compera e della vendita. Tolto il commercio, sparisce la libertà del commercio. L'espressione Ji libero commercio, come in genere tutte le altre ostentazioni liberalesche della nostra boro la CO J I 111a1nmo1110borghese e davvero la comunanza delle mogli. Tutt'al !>i.-1si potrebbe n1!1Jiro,·crare ai comunisti di voler ~ostituirc, alla comunanza <ii d-0nne ipocritamente celata, qutlla t•f1ic;ale e palese , ma si comprende anche che coli"abolizione degli attuali rapponi di produzione scompare la comunanza delle donne eh<: ne risulta, e quindi la prostiDa Bordiga a Graziadei tuzione, ufficiale o meno. '\ essuno può mettere in dubbio - 1191 pervenire al sicuro possesso del potere meno degli altri - che il compagno An- politico .. \ nchc quando 1111primo :;contro tonio Graziadei rappresenti la mente più riuscisse favorevole al proletariato, :a lot• chiara i: pratica della frazione massima- la di clas::.c guerreggiata durerà a !Jngo, lista. ia quale ha in mano i destini del se non altro per il fatto che la borghenostro partito. Poichè, mentre parecchi sia italiana potrà essere più facilmente d . 1 1 altri compagni, siano massimalisti o mi- aiutata dalle sue consorelle, ciò che non è Si rimprovera moltre ai co ~11.msll mmal:sti, brancicano nel IJuio, e vanno stato il ca!>Oòella borghesia -! della arin,lcr <lis1ruggerc la patria •· 1- na'?ior,a- da uno estremo all'altro _ dalla illusio-, stocrazia R~1ssa. lità ne riformistica ad un rivoluzionarismo R se k cose stannlil cosi, noi 11011vcdiaGli operai noa hanno patna. Kon si I titopisticò, fatto di tumulti e di sassaiuo- m•> a cer.;a sono utili le sottili distin~ioni puo toglier loro ciò che non hanno. I le _ Graziadei ha saputo suscitare l'im- del Graziaòci <: sulle quali pare abbia Quando il proletariato può concpistarsi pressione: e la convinzione ch'egli abbia molto insistito al com·cgno - fra forza e il dominio politico, elevarsi a da~se r.a- compreso perfettamente il problema in- violenza, che io avrei lasciato alla cure d1 zionalc. costituirsi in nazion:. ·rnch"esso I surrczionale e rivoluzionario italiano. 111cristi«no--socialc bcrga~asco m_ ~onc nazionale. benchè non lo s,:i. n,•I Sf'nso Ma, è però certo. che non meno chia- ".11 tu colla ~ua molle cosc1cn.ta religiosa borgi1ese. ro e 1,aldo appare l'intelletto del campa• pa non a\"l:r rifu;:gito, dopo la mcss'l, èal Le separaz10111 e gh antagonisrm dei gno Amedeo Bordiga, al quale bisogna .'u,,o delle bombe contro i padro:ii. Qua.npopoli ~compaiono già rapidamente collo riconoscere ,! merito di aver compreso do il panito soci:ili-,ta a, esse ; mAn1 ùclwiluppo rlella borghesia, colla libertà di ~ubito. eh<: 1 socialisti torinesi si erano lici. sul possesso di:i 'lll'.lli il Grazi,C:ei commercio. col mercato mondiale, coll'u• lasciati trascinare da una specie d' inna• fr. 1ra,lto bene a :n,;isten:. , rontr) :·atniformita della produzione industriale e I moramento dell'opera propria nella que- lualc- potere mettesse in :1~~0 quest:. tor1 rapporti corrispondenti. ' stionc dei comitati di fabbrica e dei con- z.i milirnre, userel>bc della vioitnl'-'l, la Il dominio del proletanato h farà ~i,di op<:rai ! E berr fece a dissipare la ,(itale sarebbe a pn• rag- 1e violenza scomparire ancor pm. L'unione delle ptri~olo~a illusio?c, che. si _potess: colla poiché_ il compagno Gn~' 1clci . :1011.può forze, almeno per i paesi civili, i: ,1113 del· i c?st11uz1one degh or~amsm1 ~reati èalla ~:,r_anr1r,:1,~he con ,'): n ✓Olll'l-10,:an sale prime condi:<ioni della liberazione del n,·oluz1one russa, nsQh-ere 111 qualche ra m un pnmo momento la ":a~giorar:za proletariato. :nodo il problema insurrezionale delle del popoio ital!ano, o no_nco~11tu1rcmo 111 . 1 1 • forze s<>ciah:;le italiane· ad opporre il vece f!U,·ll3-m111oranz 1.1telllg1:nte ·~d auIn misura chL ,·erra toto n slruttamcn I ' - · . , . • • • . . .. d I concdLO necessario della conqu1st'.I del dacc l hi: tentera colla v1olcnza d1 hberars1 to <11 1111 111d1v1uo sopra un a tro, scom- . . . . . . . • • 1 f d" iiaz·ione potere politico alla anticipata conquista da un stato d1 oppressione nolenta, m pnnra o s ru11:11nento I una . · · d 1· p ·ò · bb I delle fabbriche in regime statale borghe- cui ,·1vc a scco 1. crei c1 sare e mLsulle a tre. ,.. . . B 1. .. · · l h l' r · d · . _ . • , M'. :-enonche anche 11compagno ore 1ga '{l o p1ac1u o, e e on , ,raz1a ci :, , èSS<' ~olio sparire. dei contrasti ?elle cla_s~• Icoi quale noi combattemmo le prime bat· risparmiato a lui stc~so cd agli altri qura!I 1_nterno _span_scono del pan le ost1h- taglie della nostra giovinezza nel povero S<a rèmi:icscenza di riformismo umanitata mternaz:onah. e disorganiz 7ato mezzogiorno d'Italia, r'o. per quanto in pratica non pr..:5cnti L~ accuse ~allevate gcneraln~•!nl~ ~on_-I ammi:-andonc sempre la freschezza e la 1cun pericolo scrio non essendo le :n1~ lro 11 comumsmo sotto aspetti rchgios1, forza del s O ingegno. anche Bordiga se-- e "Uesta volta fortunatamente - ali fi . "cl 1 . . . • I li ' ... !oso c1 <: • co og1c1 non mentano mmuè caduto in un'altra non meno pericolo- bituate alle sottili distinzioni dei tt:orici. to esame. ~a illusione: quella di credere in certi Meno illusioni, dunque, meno distinz10Ci vuol forse molta persp1cac1a p,:r I effetti taumaturgici della scissione, e che ni. m1;no unilatcrali~mi e preparazione ~c:- capirc eh<., cambiando i rapporti di vita il comunismo possa e debba per il fatto ria. pratica della ::on iac1lc insurre'?iom: e le circostanze sociali, cioè la essenza stesso della scissione avanzare pit1 :-api- r,a quale -- senza dubbio - non la ~; fa della societ:i umana, anche gli uomini damente :\Ila sua realizzv.ione, in Tta- a scadenza fiss2. e quando circostanze o.g• cambiano i concetti, le considera✓.ioni. le lia. gravate dalla situ;izione economica e ponozioni, insomma la coscienza? Crediamo che ,I Bordiga non si sia re- litica non si presentano; ma non lo si fa Che cosa dimostra la storia delle idee, 60 sufficientemente conto, che tutto il piu, quando non la si vuol fare, o la ~i s~ non il plasmars! della p~oduzion~ spi1 disagio del nostro partito proviene dal riduce a tema di infinite e mortificanti dintuale sulla rnatenale? Le idee •fomman- fatto di non possedere o di non essere scussioni. I. r .. · ti di ogni epoca furono sempre quelle sicuro di poter avere i mezzi bellici in- ■ , • , a della classe dominante. dispensabili per colpire a morte le forze Si parla di idee che rivoluzionano tut- della reazione statale e rimanere quindi t:l una società-; ma con ciò si esprime padrone della situazione. Fin quando era soltanto questo fatto: che in seno alla I questione di fare la rivoluzione fra un Yecchia società si sono formati gli ele-1 cinquantennio o fra un secolo tutti pomenti di una società nuova; che, dissol-' tevano sbizzarrirsi su certi esclusivismi vendosi gli antichi rapporti. si dissoh·o• secessionisti, sulla facilità della rivoluzioao di pari passo le vecchie idee. :ie e sui suoi scontati trionfi. Ma quando Quando il mondo antico tramontava, ci si trova in una situazione come quella il cristianesimo vinse le antiche religioni. italiana, in cui volendo, con forte e tenaQuando le idee cristiane, nel XVIII se· cc volontà, avendo cd organizzando mezcolo, soggiacquero alla scienza, la socie-' zi bellici molto più limitati, che non satà feudale combatteva l'estrema lotta ri:bhc s:ato necessario prima della guercolla borghesia, allora rivoluzionaria. ra, si potrebbe in breve tempo - per lo La libertà di coscienza e di religione ~conqu~llSO della vita economica e pe: un I ca lpo del Sap certo d1sgrq,,aruento avvenuto nel s1ste• concorrenza ne 11 ere. , . S • h; · d" a·. _ le ·de ret·1,,·ose , ma borghese - affrontare la lotta deci- • enonc e s1 1r . 1 e .,1 , . . . . . 1 . fil fi h ol"t"cl e .,.;. n·,,·,che s1va, allor,1 la d1scuss1one s1 nduce alle mora 1, oso e e. p 1 1 1 , ,,. .1 Cl • • • • • • · d"fi O rta ne t. l ranle armi corte e d1v1ene mollo p1u semplice. ccc., s, mo I caron cc I n e < u . . l ' I · to · a ma la rei· <Tion~ la \anto da potersi porre m poche domande. evo uz1one s ne ; 1,,. ~, morale, la filosofia, la politica, il diritto I E' per il fatto della permanenza nel soprav,·issero a questi mutamenti. ! partito dei roformisti, o centristi riformi \T'hanno inoltre verità eterne, c.ome la l 5li, ch'esso non à tentato ancora di tralibertà. la giustizia ccc., comuni ad ogni I scinare il proletariato all'insurrezione liforma sociale. Ora il comunismo al,oli- quidatricc del potere borghese, o gli è scc le ,·erità eterne, abolisce la religione, pcrchè la frazione massimalista elettoralila morale in,·ece di riformarle, e contrad-1 li~tic~, e quella ma.ssi~alista astensionis~ ,!ice cuindi allo sviluppo storico finora , non anno o $anno d1 non poter avere 1 mezzi bellici per iniziare e condurre a buon fine l'insurrezione stessa? Ed è forse la presenza, nel partito. dei :-ifor misti. la quale impedirebbe ai rivoluzionri massimalisti -sul serio a provvedere ll'orgaaizzazione di questi mezzi bellici? l"n .petulante come Turati farebbe iù male alti. causa stessa dei massimatiti mettendolo fuori del partito, che teendolo sott'occhio nelle nostre file. Data non dargli importanza e non battere I tamburo intorno al suo nome, come anno tanti compagni, piccoli e grandi, opo avergli gridato il crucifige addosso. E se illusione è credere agli effetti tau 1aturgici delle scissioni, illusione è pure rederc ad un risultato positivo, in senso ·voi u.:iona rio, dell'anti-parlamentarisruo osi calorosamente sostenuto dal Bordi ga. Hgli do,·rebbe addurci almeno uu precedente della storia più fresca per poer convincere chi, animati da volontà sei;t di farla finita col sistema attuale, non i lascia irretire in pregiudiziali e prcgiuizi tatti ci di sorta. Visione (Primo Maggio 1920) Ecco u sole del primo di maggio, Sorze e sI,lc11desul nil-eo camlor De l'alte cime e dovunque un suo razzi• Per velli e m011ii darde.l!gia d'or. rutto u:ce. Ne l'aria lncantuta Non un rombo ri.S11011daai pia11, l' sospc:;a la l'ila cgltalu Da 1111 oet•àn a /'altro ocean! Tutto tace. No11pu/Sa li marre/lo, \ 011 va c,f solco adusato il vi/fan. Ila gettato il pittore il pe1meU0 1 Si riposa il ci:n·cl..o e la maJL. .Ve fo Piazze s'aduna la folla Non più umile, non più a rne11dlcu: MLI di wrra fin l'ultima zolla Ora \'IUJ/e a: borghese strappar. No11vuol es:,ere JJi.tì a lu11go1>1rutt«la Chi consuma e produrre non sa. Parassita di razza dar111ut<1, A la \'ila dirillo non ha. Vuol che il frutto d'eterna fatico, IL prodotto di tanto sudor .Von sia rollo, da mano I;cmica Non sia sparso I,-a i suoi sfruttato, Essa \'uole. lo folla clt' ammiro Non domanda. Piti chieder non vai Co,i la forza di tu/lo il suo spiro Strapperti la radice del mal' Su lo sciame, la rossa ba11dic:ra Fwmmeggianle alla luce del sol, Dei ribelli la r1.11 1ida schiera Par che spro,li, che infiammi le s111ol E la schiera s'avanza serrata ... (Niu11.aforza arginarla potrà), Qua/ torreme di larn infuocala. 'l privlleglo dìstrugger sapra. l;guaglianza, è U suo grido di fèdt:, Vuol· il popo/ la sua Ubertà. Se alcu11cade, la folla non rieàe. La bandiera più rossa sarà! Oh bandiera di /lilli i reietti S11Ue 1101 i sei apparsa nel mar Tu issala sarai sopra i tetti, Sulle torri, su troni ed alta.r. Noi t' am.ammo perchè Insanguinata Dal martirio pel grande ideali Ti seguimmo, o ba11diera i11cantata, Perché av\•lnci, o bandiera fatali L'anti-parlamentarismo di una partc ALBfiRTO RAD/Cl ci comunisti tcclcschi à dato pochissimi rutti in un paese già scosso - e ciò è I ! grande importanza - da una insurrc- I Risveogsloie ia I i staaCiora ione che travolse nel fango molte coroe e molti mantelli reali - e mettendo a Alcuni compagni di Colra ci seri. 10n allegro rischio il sistema capitalisti- \'0110 per darci la lieta notizia, che ·o stesso. Il partito socialista italiano, anche laggiù è in via di costituzione oi pensiamo - non à fatto ancora l'in- w Sezone Socialista aderente a! nourrezione non perchè fa -del parlamcn- stra partito. Malgrado le diffìco.tà arismo, ma vivacchia nel parlamentari- vroprie deU'ambiente dl Coira in cui mo o pcrchè non si è ancora posto se- domina ancora una certa indiffereniamcnte a preparare le armi per la bat- za volifica fra gli elementi itali.ani a.glia o perchè non crede nella possibi- mentre il Consof,espadroneggia solo tà di trovare i mezzi e nella probabilità e prepotente nella colonia, pur tuti riuscita di un movimento insurrezion.1- tavia in questi ultimi tempi va facen. generale. Il quale è più difficile di glia della classe operaia. Diversi couello che non creda il compagno Tonino dosi sempre più sensibile un risveraziadci, cadendo in un grosso errore mizi• sono stati tenuti in se:tirnana calcolo, quand_o sostiene, come à f~tto a.d iniziativa del più volenterosi, pe; convegno naz1onale. che la conqu1.Sta la difesa delle otto ore di lavoro nelI poter.: poti_tìco è più facile della com1 r arte edile. / muratori ed i manovali eta reahzzaz1one del programma c-omu- sono accorsi numerosi. sta sul terreno economico. Non bisogna Not vogliamo sperare che nelle re. ·mcnticarc che la guerra civile in Rus- gi.oni grtgionest vada man mano svia è durata. tre lunghi anni, ma in q'.1est~ luppandosi un serio movimento opempo relativamente breve e che giusti- raio e sociaUsta trincerato in salde herebbe in certo qual modo l'afferma- organizzazionl di ~lasse sia nel!atone dei Graziadei, non è affatto da spe- tività economica che tn' quello volirsi che il proletariato italiano possa tica.

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