. . AI3B.\SSO IL F.\SCTSNIO --------------------------------- ----------------------:------------ b1utlimento del con:inaio ;;,o\it·co. L-.. le~,ge di P. S. parla dell'obbligo del lavoro. I cor-ifinalj furon.o mandati tutti 11, isole dove è impossibile trovue ()Ccupazione: per quel poco lavoro che vi potrebbe essere vi offrono salar· di 4-6 lire al giorno per diileci dodici cm: i;iornaliere. Non si danno vestiti nè f,carpe metteni:lo così il confinato aid. un bivio: o i'l!dc:ssare vestibi luridi e stracciati o k casacohe col,o.r mattone del coa,lto comune. Già moltissimi, fra i qunli prof«.sioni~, hanno dovuto indossare !a divisa che li accomuna e li confonde coi d.elinquenti. f,j ccmdannano così ad un ozio forzato in quest'isola arida, permanantcemente battuta dal sole, oen1anaia di giovani iinte!Jigenti che ,potrebbero dare tesori dJi attività, di ingegno. Inoltre da un po' di tempo vengono assegnati tra i confinati politici vere e proprie figure di delinquenti: ladri, accattoni, sfruttatori clro donne, vagabondi, spie, agentit provocatori. Tutti costoro vengono incamerati fra noi dando loro una precisa classifica:mone di partito. Ovunque questi signori provocano, suscitano incidenti, sobillano per azio!ll inconsulte, riportano cose false, fanno combutta coi coatti mano,vrando fra e%i con perfidia, fra quelle 1 povere menti mala~e, ,i·.10 all'omicidio. Ogni tanto quaicuno è scc,perLo, isolato ma ne è sttbito sc•stih.cifo da altri. Godono di una certa mpunità anche nelle azioni delittuose: uno di costoro, per esempio, condannalo per lenocinio verso h propria mogi~ e mandato quì come politico, ser1c la ferl un nostro buoi\ compagno ma venne subilo liberato dopo un momentaneo arresto e non ~bì la minima pun:zione. Giuseppe Massarenli, il papà deLla colonia prima, di Palermo poi e dopo quattordici giorni processato e condannato. Il confino cLil Ustica non è che un vero carcere in grandi dimensioni con la sola differenza, che i nostri carcerieri sono i nostrU: peggiori nemici, che la nor.tra vita anz.ichè &-sere protetta è in continuo pericolo, che nessun organo legale, nessun istituto, nessuna autorità è in nostro difesa. Le circolar~ e le parole del Duce sono per noi una ben tragica beffa. Solo la fede, la grande fede che non crolla, che si corazza, che non muore, ma che vive e rivive di mille vite, che si ritempra ~er le mille battaglie, che si innalza su noi, più in alto di noi verso la grande giustizia del domani, infiamma le nostre vite, le rende forti e tenaci ad ogni ùngiustizia, ad ogr,i ventata di odio e di livore. Il Falconiere. IL FA.SCISMO 1Bffetuviamente andhe iii :n·ome ·di faSC]S'JTIO è un'ap,propniaziooe .indebita dei detentori dei J}~bb!Lci poteri i1n ltailia. In or»gh1e i,l fascismo ,c'llstltuiva lo assiame dei faisoi di combattimento ongau1~Z'absi nel d01po ,g,uel'ra con lo scQ))Oidefinit; <li <li.fei1dere i 'loro idiritti di .reduci dii -guerra e conÙY.i.ttenti ver,so lo Stato, jl quailie a:veva l'obbligo ru Di Jooere di man1 tenere te prom~ fatte ali combaitte:nti duramte l'.Ulltima 1 g1uerra, ed infatti, chi 11011 <11icsmdai le iairigihe ipromesse ichè vennero fattte• aij m~liti IC!alle ,sedi -mi,nistecia1i," dal P<l!l."launento, da1!1la staimpa, ooc.? Ma purtrctru)O, fìinita. la festa, si ~1pen,gono j iliumi, e così aiwenne a1el dQPo ·g;uenr,a, quain,do i :rediuct domai111davaJ110o•:m1to ldetlle •p,romcsse fattelg!èi, J,o Stato r1spcmdeva evas~vamen te, e ,gli indl.l.$brl'ali 1 ar,ri,cohibisi oon ,l,t ,guerra, mi1naocia·va1no le serrate. i.ani che esco110 ù:1. rq·nu, che vi sarà 10cm-fe.rmato! Questo stato di .:ose, :11.r iii bene della ,nostra razza e Jt:i 11~~bro paese 110n <leve durare a lu:1~"· Ognj jtahian::i deve ,pa-rteci·uar~ 1.:011 :utte le sue forre, nel 1limitc .::h~ con~entono ·le logigii dei paesi c-~1•· ;;i o~pi ta.no, al,la lotta per •la cadut·1 t!el fascismo, che ha gettato .1 vè,gogna ,_,:a ro,vi·na nel nostro p,::i,polo. Albbasso i,! fasc.:'~1r1,-;, v-. a la repubbli'Ca ita1!,ian:1! i.' b/.;6.'ilem.pon.e • Lettere dall'inferno d~ltalia Vin compagno d'Italia scrisse in questi giorni ali un <nostrocompagno una lettera nella quale è detto chiamrnente in qu,a/.einferno viivono i lavor.atori italiani sotto il regime che delizia ora I.e contrade d'Italia. Ecco qua la lette:·a: .... i0 seu :mb:-e 192i. MiusS1C1lin.i e pochi suoi acco•li1ri tcntairono d~ sfuiutta,re queste as.s:iicia.z10ni tper farisene uno &gaibeHo po•JHico, Ve'oc:hiio .sog•no• de•liJ'ambjzioso dema-1 goigio 1dii .PN:"da1ppio•, ma n::m vi ruus·c1, peridhlè qua!l1ldo mise la sua qi•ndidatura a ideputato i111tun CJ<ÌÌQs:;iodi Mi- I Cari-ssiimo cumpa~:zo, tan-o a nome de.i combattenti, racco,!- T1 scri:ssi ·e .spe,n ::.he i"avr~' rlcese ,un ,miseraibile rii&lilltato. I comrbat- vuta una mia un pa',) d: m~!:li fa. 1,eìtenti anzitutto a,vevan:> dti!Ohfarrate ,le la q,uale ti ,<1~... 01tav-:- quc.1.1to •era a loro aissocia7Jlonl a«J-0,Lltibhe, e saJ!)eiva- ·me ~ucoesso. f::1 (Juei g-iori~i a ru t[o tio IJ)ùrtrQPP'o ohe i'iin,ter.v'eJnti,smo d,i o_g_;ri,e cel'b :i.nch~ PE:r L1 :\C'.,·,i; e 10 MUISsOli!rti era istato 1paigato daMa non potrò più andare a ca~:a mia. perfrai111-::.ia,e mentre aveva eccitato gli chè J'a m:1 ..:a.,.l :.,:rie' ~!1e t)'.'.,L'rt: in altri a 0:)'!11 1 battere, lui· ,steisoo doipo fa ~rnn parte ct:.;,•·::t'.:1 e sa::chr~;(aia mossa olibiigruta. di •recarsi rln guerra, d1a1ifasoisti, ~ J)tti"(! Ji g:0:-:10 e noL:~~ si l]lT'C'diusse ,una igr<llfif.i,al!ura... come Vli"g"•i,latada!!a p,,'i·~i-1. ,:1 qu:1:~ sptra accaid:eva En ,Jsvizzera, CO'l1 ,i tleggeri t..!.e io un gii') ·•..,o l'altn te·?t: <.l: a:1iimnor.tluo•~ isull la~oro, :e se ne r•iitornò dare aiJ,Ja mia casa, e perciò cebbia di neUe tame idi ,via Canobbio .... a com- ca-scrure 11ielle lorn man:. battere sirl'La carta. Ti ho ,purre racoor:id,O ne,J.Ja m·;1 DoPo 1l,e rsud:clettc elezk>111i idei no- della terribi,Je nJ·:.~ ~11 I ugl,io passa~ 1 vembre 1919, e.._~lj, i:::alJ)l, che fi com 1 oot- 11"'.)11 tanto iper ITi-! ::hic! 11011'111 l?'OtVav' tenti aivevano caJPito, e rivo1J.se la in calSa, ma p~r tuni g;; abitanti cì,,1;.1 prua ~o i'! mar-::! tòtt1bildo. Egli rac- oa1sa ohe furon,1 tuN: :=;v•:.-th1ti tl:-1,ila cdl·se •i•111torno -a sè ·s:;li ex niNal,Uizìonari po1!1iz:ia,e de: l:-t m:;1 po•v~irJ ~.1sa ,li ;1 àrhb:izkJt&i oo i111;Soodi-sfauti. i maillOOtn- ha su,b+to un conn'::,'J -.a..:.::: j,.];(? tenti, i idelt'tlquenti, e IJ)airocdh'ie oiur- oo-de :po-ltiziesch'; e t°a.<;c:ste. glicni di pc•liz,ia con uni~i e!eilllc11ti ta o; ti. Dicevruno •1g-iornal,i che ques1,i IJ)atbug,li'J•11ti ,poliz,icsohi do1Vevaino servire a fa:r razzia dc,g,li svaligiatori, taidri e brig1,mbi àella strai<la ohe vi ono ~n di1scretio numen-o. J,nvecc .i11 pralica la cosa è lutto cl';vcr:,a, l ladri, svaiHgi,atc•i'i ecc., ccmtinuano ind•istuiibati il ·Imo• ,!aivoro 1semzat che la p::ìl 1 :z.i•a ,li molesti, montre 11te1qi uarricri operai gli rubita•nti scino obbligati a rib:irar i i1 n ca.sa pr,ima delle 10 di sera, •se- vogliono ovi,k'tlre tun iouro arresto e J)assare la notta fa nei1ic :puzz.olenti guardine della que-stura ml'!anesii. P,cnsa ohe ,o,g-ni sera sonio centi1~aia cLi i'lTdii1vtlduiche veng:}nO anestati a ca a:::cio, :Ja grande, maiggiciranza operni e dc11111eche mwb. ha1110 a che faire colfa polizia. 'Poche sere fa ham10 in ,un quairtiere Olperai-o arrestat01 ,ima intiiera fami•g~ia o::•mposta del paidre, del-la 011aidre e di rtire bambini, uno d•i l) anni, uno dri '5 cd uq10 n()fJ1an..,oira d1 i 2 arn1i. li moti1Vo fu 1pcrahè secondo i'I comandante del pa:t!Jug11io,nc, i'I pa1dre russc1m1i1g,liiaMa q1Ua.!Jou0n1 che fa 1POlizi1acercaiva. Mia tutta ia f.a1111izlia dwettc rpaissaire 'la notte \q1 1ma sccmoi,a guwdina <Clelilapclizia. A tLLHo ,oiò aig-giung,i ohe la di:so:ccupaz,rcme ccq1,~;'llua a se,mp:re a;umentan~. lo ore.do ohe soln e. Mi1!,a,no vi siano• oiirca 80 mila diisocc,upati. iOome vedd Ila itua!zi1:;11e è qui ,torribile. Io è da diue mcsii che mi mantengo q1rusc~to, ma c•::-adovrò ,pr.:-rc tentare di mettermi .ail sLcuro. Cc•sì non POiSSOIJ)iù :i.11da1re ,a an ti. T·u st.:1 g-u'c!Tdingo nello ·s:::r·ivcrl1ii, e::I in':Fr:zzo scm/J)re a~hl stesso ip::,, tD. A1pr,en3 r:~- sciirò nel mi;•o intento, ti da,rò n•i,'.?nuove 111o•tiizi-e. Mia nl di· opra d'osm1 cc,·a, r'n;::i,:ùlmo .sampre rforti J1,jl 11cistro su·bhmc ,ideale, e lmfain:o strenu.amcnte l])-~ria rica,nqrJista de!11.am 1 si>ra Jr.lbeTtà. Ora oh~1Ltidobacl1a11doti e sllr>ingeiudciti fo:rte ,la mano. T,11'.) xxx. L'esecuzione d SaccaoVanzeUI è un'onpta rl'Italiafascista . ~.:;Il core delle i:,roleste che da foLle le r 1rli de. m,:J_-:,d .l c1v:le .s,1elevarono contro 'l'esecUZ5cnc dei due martiri bbert.ari una voce ma:ncò: quella d<el gJverno del •• ..i paes-. ln que.;to l'Itaiia fascista fu cce-renle a st· sLessa. Ccan.e mai pcli2Va .il g.;,v0mo mufsi:Airc:'.llllo, e~Li che ha suLla cos-ci~nza Giacomo ,MableoHi, Di Vagno, Salvrudori, S,parhaco Laivag.n.ini, Pilali e lan'.li, tanti a'.llri, ~nterven,:re in fa.vore dei dt,~ anarchici? Il «dollarismo, americano 1@ avrebbe riiso .sui ,muso e lo atv:r~bb~ cerllaimemte invi,ta1o a pu,ng•airsi d~i ;propri peccati. Per una volta tanto il fascismo ha avuLo un po cfj pudore. Tri,sle senUJinen~o e unico esempio della propria ccilpevC'lezza. Troppi, Lrop,pi sc·no ,gli a...cssa:ssini.commessi 00in hrutaile iferocia e con .sanguinario sa,dismo ipe.r ,impedirne a·(,i aH<ri di commelleme a loro volta. Se il ,governo di Mussolini fosse intervenuto per sa1vare Sacco e Vanzetili l'i,ndignaz.:one nel mondo civiie non avrebbe conosciuto limiti. Il 1mar~-irJo del prcileiariato inon co1110sce froinbiere. In tuhli i -paesi capi1a•lis.lioi del mondo ~gli è vi btirrna ,deill'odiio e dello stnuLWJlllento borghese. ,A migli<ana e a m.i,g1iaia cade.no in Lut'.o il. mendo i &uoi ugLi migliori. Ess: fanno cOçca'l.l&lO della pro,prioa esi,stcnza 1per indicare ai loro f.r.a,teUi il cammi,no olre ess deivono s~·gwe. In un gicrna,Le bcrghes.e ,delh set.limana scc.rsa vi era la noLizia che il gc- \·:a-n-ode~i'U. iR. S. S. ha invi,bato le fauni.- ,i!ie de.i ,due anarch:ci a far tras-corlaa--e ~ ceneri ,dei loro Congiunti 1n ·Riusis:ia pe,r -roserz -::-:.pois!.n<e?l Krem!òno; in quello stesso Kremlino dove una volta regnaJVa, signc.r-<"a:rs.olulo e p~nl.e sanguin•aric, 1o Czaa- ,èJ rtt,LLele .R,11~s.ie deve qJ)gi aipc130,no i resti degli ero<i d€fi1a Rivoiuzif-.,m_eI.l po,po1o russo onc-r1ndo Sacco e V,a.p,z1?1biln,itende <m<:'I'are hùte le viHi,ir.::: d,21lla reazione iniernaziona le. Si')!r::,ficat.iva sfi-da al cap-iialismo mondi:1,le. PREOCCUPAZIONI • Le baionette se,·vono a tutto (1.wrchè a sedercisi sopra. Sedere, ecco n problema! me id!i 11a1gazzaig-Ha, che 111011aveva Tieni presente ohe g.:·.,n ]iartc de· fatta la:~uenra, ma che a:v•evan'O mo!- i:;li esponenti dei ifhJV!ille ItJ s1nJacato IJ}::•:0 vol·ontà <li 1I-a•vora·rc, e -mo·lta le iil.l'ronJ presi :! d?p1.>r:at; al d,111:itendenza al rvaigiaibcxndaggio, ,e can cit~io coatto, qu,~i.'1 pi!', fo,rr.w1:1ti h~.;1questa ottima comipaig:nia o:Jsitlituì ~o 110 ;potuto O r.as-co·.tli.:',·.~·. 0 p1..,..,~1r1.: i'.1 sfas-ciismo, cd i,n ,breve tempo· rlnco- qual.oJ1e modo la ir,~,·::.·~ra. i.. 1 r:-!~;=-- f • I d min,ciò a isfaJsdar~ il dis·grazfato 110- ne di tutto ciò V,l ric(·r::atd ;;('! c01:- s at1amo una eggen a s~ro •palese. Lia. drebo~ezza {: fa com- r•nuo com:parire r!. giona!i e ;r.ai1;iepfid,tà idei ,gove,r.nd -ahe succedettero stini no tri i qua:; spieg-iln() al .pc-polo · 1 1 nel! ipcriO!do del 1920 ai\ '22, penmse t tt I h . ,· ~ . 1n non pochi -aimb:,e,nti,speo.:i men.e eU' e e porc er!; (;: c:ina~,,.:.t.: ,·nL siranei al mc'Vi:r.?ruto prole~ri-:>, è aca queste 1 bande a deJ.i.nquere, ogini vél!l1no commettendo 1·fasc1·st1· ed .i1.. •n · d 1, ~ ereditata IJ'c.p.inio.ne che jl lascism:> s,a speai'e d•r vfolenza e j 1ua,rbarismo: ro _o·r,\·erno. La l-0·1·0 r~kbl 0 "' e' ct·111011 . . l . :. • · · ,-,v aiv « sarto per frenare !'a vens1one Tcvo u:,:,:ole /ba-sta.nate. i 1eri111emL!,J;li a sas~ 11:1, r:rù,scirc a potere saj)e:-c 1JJ dJv•' Y<·,1• 1· 1 · · · t "" v caria del proiet:ir,:alo j,t.a 1~n:> e ;,eir n~ ~li inocndi, e 't\S!propriazioni, 1 ur·ui iro1w •J dove ')i :-.tHin:J,i:1:.1ques,i gior· mettere ('Ilei senso !>orgh0se def.,Ja par~- ~~-, 1~~rrnriz~arn~o butt..~ rita_lla, e na1lij ed i manif·~·,•. ::1 ~~g-1ui1.~1 a ..:·i,· \i.) .in c,rdine gli ingnana,gg( de!l•:> .:>!:ifo ~1ttor1110 .da ~atv~aa. lJ)O~enJlO, dm,en- 1 le CO'lltinue dimO'~rrui01;i del µ,,puio ! ca'J"tahs~ico r.he. come co!l.S€Jguc11zaditioaind~ di ~iver g~uT~t::J m d e alfa Lll'r; CY!l_tro i mu,t' )!J·. ·:·u Mlf•:"él·i che ;!I'.'] I r$lla di tale w.1rcia, n~ ~rano l!z vittime ta cost1tUZ.lOll1a'le italta11Jia, la co•~ 5 eg-ll? mese soarso :1,,; \'t'!i,I;'.:'), !li .'5 com:111: I n€oossan:c e vc!Jntc, s; ~cnsa ,da molt: che a,) ipr~da1ppfose per fame sccmp::J e cli- ,la polp0ilaz.ione ha dato il'a 1ssalto alll: j Mu-ssc-lini abbia inwe:d,to ia ,r~voluzionc struuone. . • . sedi mm1,i,;::i'Palti-riuscendo ,a g-etta•rc in 1 (ignora,ndo così le v-eré cause della ma-nOra, fa ~ran~le Ofl)era dl s r~s~IJ- strada tutti i mobi,li e le carte da,11.J0- cala rivoluzicr.e, cause che sor>n ,dovute mento, lo sta ~I,S'ITì~. la ~a compie .•.10 vi poi il flloco. Subito do,p:J \·,i rttw110 , ad a~tri fal:or;) ,alv.indo ii p::.~Gc da ucon la ~1 ?rma!izz.azi,:me. . . . . •mo!,ti arresti, 1111a la coisa era o;·rnai I na immane lragexlia pc1:tJ::-a-e-:::>nrm'·ca- . Jmpngioi_~a~i. cd. a~sa,ssmat~. _es·tl~a- s~:ccc_ a .. La ra:(c:n~ di hutto ciò tu sc-ci1i!e. Nulla di più ;e.esatto. F. bwc 111zlti e _1 Pr?1S~rdi 1 _ 1m~ior, _uomim. P! 0 - la ~enos:::i, ed è la forte diso~cu,>,1- tere 1n rilevo il c•.,;:·:2·c~1tismo p:>liiico fe~'S':'01r~f1; ,pr~ti. _smdaoi. ,cfoputati e zihn2. ron-ormit1 delle ta_ e, e la a,;;- I del cap0 de'! {3:;::i~mo afEnò~ i !<lv.)- ~101~stn. 1 JtaiJ,a g-iace _sotto 1 1 ~ c<1ippa sQl]uta 11~a.nca,nza della minima lib•:!rtà .. nitc·r,i pos<>:ino {u,:;.icare come ~i ccm·izdd piombo, del ,serva,g,.g-110, co,11 acqu1v.:- .. . . M.. I . . . d" ,1 1· ·lt· · I t· d"'I y t''ral') A tll[tO c110 aigg:·u11g 11 che a 1ta110 1, ne .I •wo cm1sm :. la sua m:rr.;:a.nza 1 scenza~eo-ua 11pr0a1 " 01_ 1.. 1 1 · •· • h o· N , t' l~b t' ,d· a ·ola di· r·LLI- SO'llO fatte su \·a ta sca, a e perqu1- 1 c,.iratbre e !-.: sue v1Ston1 pazzes:: e. g.g1 on :p1u 't era 1 P q '. . . . 1· d . ·1· . ' . . I f . ! lt I . . ct· t ·, 1 · 0 · s1z·10111per.son a 1 e 011111c1ran, come I mc utt.a :- stampa a ·o:s a esa .1 e v:rru~nc ,e . 1 . s, amp_~• non IJ)II!, e f·tc ~ pure 1iil fenmo e ra,1-re to delle per- , tù anfbolsc~ 'lche d(J] fascif''10 !>cr ridei, ~~IJ!ICI 'POt~I ~·a1 '. 10 ;'US.~z\~. 'tu~~ sone. La carta di idé'nvità che era dc- l c:itiar~ al\' :nl~rn,. l'.:q:·p0 !!~:o d:?-1me~· 1 ma;g-is_ a u:a, pei • ~ ' cantata ~eme- il talismano che {i:}vc- , c:,lo che a poco a ·pc t. s1 s-·tlrnc a!la è aLnrn_e)dlta•ro·.t ·~n1· o rrcttatc \'.a tonere lontaino ogni mafanno, 110'11 ' su:... :,.1fluenza, s~nZ" ~ar'.·:\re, nalunhncne 1111u,s ,ne Il<2'•1a111ca1 ss i.-. • •r, . t l . d 11 f"J · 1 t • ,. , d . • 1 · · l SCITC a 11,u,Jila. 1u 1puo1 mos raire qua - .e. ·e a 1'(lucia co1r.r e a d~.ira J:iran e al ,c;,11) 1ta,k 1s,traITT1iero. ,a cn~1 e a ma11 1 1 . . 1 • . 11 . 1 , · t d · ·, · ct· , t • , ,, . ; ,ci" d. I _ <;iasi documento ·n:a a pc. 1z1a e 1c p01 br-rghesia, e a. c::.lero 2.rn o el cap1.aca:n7él 1 C~·POr 821 . 011 -• e ~U.'11 1 1 1 . a è frairnni1 ta di fasois1bi ti p~rqu,i isce lismo americano. è bene precisare quale v~~o -:::ost-n~e _sr_li 0pt{'ra11da•l.la 1:11,;- ccl i1! marro-ior dcli~ vJlte ti arrosta. fl' l'-'.l.ll',v'l,ì del fai,cism:> ai rnr,i i1izi e ,..cl a1ll a1n111 11illH'111') C ·I p1a1 •LO .....,. . s~na -n. 1~' ~ l d·• • ; ·, t' t s~ tu ,protc ti pcgg:ori di certo· la bua (!l'a·!-e•pr (rarrn:r~ d prcr,cneva d1 a!l-u::is 1rn-r'.".,1a C'J111 11~ ,ma, e l7.lOTil 111 LI - r~ Ctt"sto rer dimos'n:r., ai com"a6r.i . Q " ·1 f· . · r f)C'Si.Zi071e. '-• - ,,.. ' · - " ,., to 11:.1paese. !Uf'<.;t_o_n'-·. clS<:1 _mo.. - I 1 tru operai con quali mezzi \a bOTg_hzsia_s:i p,,""Cmo smc11t11. ti. t..o Q i.:sto _1 _fa T,lcni pure ,pre ente ...:ie i a qucs - k•ttare a1krquando si ,--<:de m.na:::1a~a ne; s1;ri privilegi ,di classe; con quali menzogne e con qua'llla ipcnr:<S:a conduce le sue ba!t.aigLie conbro i :lavo.ra!Lc,riallorqu1:::cio ,le C'l,ga.n:zzazicni di d.:,ss.e d.i°l pro lei aria lo di,nmrlano una seria minaccia •per la su.a es~s10P.za. Sono sicuro d1e ancHi larvcratCtri si slu- • p:,ehb-e!·o non 1p<:,cose, vincenido l'a nausea d1<>!aie ,k,tLura loro c1<userebbe, àeggesS<?1rola colllezione 1deWcrgano cen:l-ra1{' del partilo fascis'.a «Il PO'J)olo d'IHal:.:,, degli •an.ni 1919-1920, In que.sto p-eric,do il suddetto ,giornale faceva, se posso esprimermi cosl, la gara al tono ros- ••J•Ìu-:>co della sta111'pa sociallist.a d'a-llota. \Jel !>iennio 1919-1920 il fasoismo Jotlava: 1) per la prodm<tzione de1b. -reJ7Ub6lica; 2) per l'aboliz-ione del Senato; 3) per la confisca dei!lo ,grandi 'Proprietà; 4· per le otto ore di lavoro, 5) per un miglioramento generale delle ccn.dizioni economi-eh~ e mor~li del ,,rC:lela ria lo, 6) i;er un perfezionamento degli i,sLi1:li di raç:;prc cPlanz.1 popc.Jar~ (a benefi:::io delle c11 assi meno abbienti), r:cc. ecc. Mv non è tuHo. Il "Pcp"ÌO <l'ltali;.» ineggiò a non pochi scioperi proclama- . àa:la ConfodeNizion{: generale dr:! J.,a- .,., ro dichiarar.doH ne::'?ssari e ass~~•ulamente inevitabili. Dobbiamo aggiungere a:i~he che le ,sfare rd.ia-igentà lasciGte approvai,ono O'occupazion« delle fabbriche da parie deghi operai e deHe terre da parte dei contad.iru? Ecco un fa,llo. Nel mese <li ma:rzo 1919 gli operaii degli st.abiLime.nli me~llurgici di DaLmine oocupa,no le oili.cine. MusscJ,ini tiene ioro un <liscOTso in cui esa,lta / loro ,gesto e il •loro co-raggio, a•ssicu1,andoli inolllre ,del suo ~l'j:;pogtio. Questo n2l 1919. L'cx:cupaz:one delle fabbriche in I Laha per ord~ne ,deLlz o-rganizz.azion.1 d~ ci.acSSeavvenne nel 1920. ,Con questo 1=rc-gramma ,di f.a1 '.sa a.mioiz.',a per il proletariato, 111 fascismo cercava ,dti anet1e-re piede in m~z.o a.i lavora '.ori per traidirll.i an segw1to co-me infatti 'aMV0nne, es,e,guendo così ialla perfezione ,gli cdinli dall'alta f.ìm,an:i;a, ,dei (r.mdi laldondisti e ,degLi industTiali, insomma di folto H cap:tailismo ohe ha ox. ganizzalo e finanziato il fascismo assicurando alle .sue bel$JLiaHimprese• i"app:,gg,io inoondizional-J •dei1o s~1o che cO'lll,porbaiv,al'·assolufa impunità ,de.i misfatti compi,uti. Il f,a,scipmo è 'UJ!a lezicn.e l>rOJ)podu,ra ir,•f.LiHa.dalfia ,bor,ghesi.a ail proletarialt.o !J)erchè egli possa dimenticarne gli effetti, Ed è bene che noj ci -ricordiamo anohe dei mazzi .dhe usò 1pe:r ,distruggere ti nostr,i cnganismi. ~· una buona lezione per l'avvenire. SAtl.VATI LORENZO. Il cervedlloiMussolini Verz.im=le, d'a qua'.u.nqru.,eparle !Si ccmsidar.i, spec:alm€11lte negl,i ulbiani Lre ain,ni, la politica del Primo Ministro, - politica in,terna ahe coanprom~U.e ,ia m-0«1aTahia fooon<l1Y!a0.:pparire ma111ca111'lael giuramein.LoslaiLulam; ,poùti:tica.fma,nz'.arila che impegna gravemente ]°avvenire per mantenere al'.a li,ra un,a, quo;ruz-ilOneart.ihcio- ~a e d'airunoisa.;pc,J.iti,ca.estera dii piccole ma pericolose -p-ro,vocaz.iolili, senz-a un concetto direttivo, anzi contrario a quelli ohe ,dQfV,rebberoessere i conceilLi ,di,re,l.- liv.i td.ì un.a. IJ)Ol!it.rcaestera ,vea-amente ilLa1.:a,n,a- <Si direl>be che •all!:ét baise di essa sliia l\lJll. per.1ectl.oso lllea-vo.'51ilsmmodivadua~ le, ,dominato da preoccupa.zi.oo.i che J1JUlla ha,n.no)<liicomune coi veri ml~ress.ù del1' H:a,ba, e ohe queste peroccu:pruz.iioni persc111aili comincino a rivestire ,nelle loro nwmJle.sWi:zt'1mi /.\e lo:nme fcairc/rteris~1F'h<2 delle preoccupaziOITr,i di un cervello malato ... Qu.?s'.la ¼o.pressione si è aiggravart,a negl~ ul'tilUM~Jempi, e il~ ,d.i!sccus'Odel 26 maiggjo no!ll. è fa-tto per d:.ss:ipa'l11o. Per .l'a prima ,v,oilfu.Jorse, oltre 0.11la cc-nsueta sproporzione tra le parole e le cose, si notano in questo discorso ve.r-e e ,pro1prie tracce di sragiommumfo. . Inve-no, 1qurundo un fUOlffio idi goJVe.rno de<ta'.o di iun s:1mi,leà.rrequ.iclo t~ra~ mento parra, in 'U1ll ,disco.rso clte vcir.rebbe essere triiv,erltoal mom<lo r.•nllero, d·eg'ti e.reoplafn;i, itan11amiohe ,devcino oscuraTe il sdle ,in una guerra, <lii; cw precisa lia <la- ,t,a, se aiorn l'aivv,ersa.rio, ,si Te$lta perp]e-ssi m-a, si -può iJ)0ll$él,Teohe ,I',atb-itiwdi11d1efila enfasi! ,o ·del ,<les.iideni,o cfj iimpressi.onia;re abb:,a a'Vll'lo ialnccna 'll'll!a. JVo1ta xa'~111e di quella misura che gli uomini responsab~.i rdeUa ISOrle dei. IPOIPC/J,&do, VTebbero più <legli iailbr.ic1Sserv-a;r0.Quatndo, per dimoo1,raire -la ~ua ,gen.ero.si:à, quest'uomo •assilcut1a1ohe «sedo> 698 dtlladiiaù ifuliamtl SO!!LO sobailir:re'legaitiii111e1leliso1le, e altiri 2.300 e.i.rea ISO'ltt'Opclsl,ai l\lllO &peci al!e reg&ne id.i ,po,li.ziÌèiIJ)0rohè nOfll polssamo pair.laire o scri,vere conl:ro di U'Uli, si !PUÒ giud!il::lair,ledhe .qu~t'uomo: an'anchii ass.oi1u:a•memte del seinso mo,ra1],e o ohe la passic-ne d.i, jpMlle faccia veilo ald o~ wns;,dr.-:r;az.i,c,ne clii giustwiai e ,di ftlm'amHà Quando quesito mimils-tro di S . .M. .il Re - di'rnen·tioamdo clie .i1 idi.ri'lt!,o cLi graizii1a è 1i;a-ero,gati1V,adel .potere sov.ra1110- a~- fenma ohe lnOIIl ai, saramm-0 amniistie, si può a111cc.rae se<l,Uam.toIJ)e'llsaa-eche questo i1nared61b.rle,a1ffrornlo alr.1a1Oo:r,ona sia d,fdHlo delUai soaina ,prep<a:raiz,~one,gcroridic-a -CCJl OUJi quest'u00110 aHrOirulò ,lla villa i;ubblic:a. Quain•do, d4Jmenticam,do 111cmsfo che il re ,può ll"'~wooa1re ii suOfll 1111:l!l!lstri ma, che <:b1l•l vita ,umalna <la_.-wooeu, na Forza a ct,,i 'i"u-O'mo fi111c-ranon ha potuLo sottrarsi, questo signore si, dice ce1io di gov=naire a111::0Ta<l:ier,i,o q<tJcln,dE,acimm.i, si può <amoora ,pensa-re w.l uno ~misuralt.o peccz.lto d'ço·gog11i,o,<li quel'li ,con cui il d,wtino a.coie:oa igli ,uom,ì,nri giià ce111dam.- nait.i. Ma quaindo, dqpo .avere 1pos·Loa se ,stesso questo lcrm;ine di dieci o quirulici a,;1mi,q11esla sle..;sa persona a,~su6isce che i' ,suo -:;t:ccess:,re .ncn è ,aincora 111ato, diuenta legitJimo il .sospaJto di lrovarsi ài fronte a un cerve!Jo che non connette più in modo perfeNo; o il solsrpefto che, in una men fa i,r:torbid,it,a ohe 111.ocnonosce jpiù lrum.iJbi a,L suai sc,gr..i, si sila aiJJaicciiailo ili farrulasm:i di Ugc C:ipc~o - ,ìJ ,maeslro d,i pa lazze ohe sulllo -sfacelo ,c!i una d:.na1slia impotente rpr~prurava la coro'Ilia ,per 1suo fi.!f':.o, r~'J)ote di un occca~-:> ,d.i Paxi,l(t.i.. I sogr.,i de,i ,pazzi ,scmo ~i colosi: e veramente, dcpo 1.m s:·,m·ile d; co:rso, è leci-la la <lcma,r:·da e l'.:vv2n~re di ques'lo uomo, che ha aivuto ia1 I ta1!~1ai,111moane.n li e::c~zicmali. 1a più s.!rJ.oTdinai,:1 carriera, poHfc:l. c::1mpa:,:bii<'.c!on l'esiislenza di 11n potere monarclJico, non sia per essere ree/mente la Casa di Sahtte. on mancano µ,sichi'.l.lni che ha111no affaccia.lo ques!a fl:revisirne ... ARMA::--J'DO ZA:'IETTI. Il fascisminoternazio La fPesfa del laisd.:sm.o nc.n ha col?to solt.all!Lo 1' I~ilia. ì su-0~ germi. scm.o preterul,i jlll luliti glii Stati europei ocoi<lenta·lsi e in quelli <lell,e a!Hre !Parti dcl mc<n,do, 1,: a•L!ia,prima ocoa,s,io,ne fav0trev-0le <Sri rnao.ifostea-allllil.Ocon una cresoen.z,a ra,pi.d:issima. Siin cira, però, è isoltain'..o tiin I,1.atl<Ìla che ii1 loo-o svci.[uwo è sl'ailo cosi coonp1eto. ScùLamJbo fun Itlalliia Vllg'e, spi!n'La siino aiJe sue uh!flme cc111Seguenze, una forma ,.,ta'Òa/]eohe pr.iNa gl,i clpe.rali d ·o-gru dir,i,t,to e che ,pone o~ -po~ere neJ=le mani dell gra111 :api,taJe o del suo dillt-afore std- ~Lo. Sol,!aaito in I,ta'li.a Ub StaLo ha a•SSU111.:io una .forma. oompleita1me.nte coxrlispondenite eOle ana,gs.:imee più ano!Clerne es:1genze ,crei oaip,ilt:aiiilsimos,i ohe e,ssa; è dilvenl!atLai,l ,t,i,po iildeaile idtiJ rtlfbt,i, i ,pdli'ti.ci d~a viioilenza aJI serv6.z.i.o deU ca117.rt.allismo iir.1l01W'l&l!la1e. CL sooo m JVeriità ru11irtil &al!Jil ne.i. quaili lia oiraisise ciper.aiilaie =alle ,sooia•Lilsl:a notn è p-e,r,seguilt.arta, e -bca,rnen1a!ta in mi-surai mino.re. Nei paesiJ de1 Tenrore 1:>ialll.00, jal P,oLcinila, in ,Bul,ga.ria, iin Rumam.ia,dli D!Umeiro ~ maa'LÌa1iJ ic'h2 soffrOill-0per ~ dìbertà è f,on5e =che ma•~giou:e e i meit.oa.i di 1Petrse<:twic111e ISOilO !Per lo, meno rull:re!t:anito crudeli oc.me iim Italiia. Ma 6ìn. quesllii. paes:, ff'a •~seouzfone, lin 1n.ttia tJa wa. brn1t.aJillà sangwm.c,sa, è per cool .diire in ,m.-o stadi>o ideiiLaier.oci,a,,besiLia,le. Essa non è st.atai aaio<n<a, coane in Itall.ia, elevàt.a a awll"iIIla•le.gG.1S1lta!Liva, n,IC«l rv'!ienecon- &alO!'laltiada/1:Jio Sl!aw. I Wt.ii del Terrore bt.ainco so."'l.opiù o meno nega't.i. daigla. o,rgalni. S1lessi .ohe li CO!lltffieiL'bc,neo 111clnalVvein,gcnq, seccnf:lio ulll sistema d.:hid1p1],:ruut,o legisJat.iv.a1In=ite. Soilo :!l d'ais::.:•sar.ol,ll~1a sua uil:i.lm.a fase, 1:-,aedew,all,o la d..1Wi'l!lllracon 11,ulJti,ele sue -violenze a p,1ùnciti)io defilò Stla1!,obo,rgh~ ancr.ie:mo faoe.n<Lo sì 0:Al)W1J\,o, che I' 1i1aqmJ dw€l;lltasse i.I 1.,:ipo~ealle <lci g.rendri oa1pi::aL:1s'.Lilinteiraa,zion.ili. 1n Lut'lli, ,g!a, S-tiallab:::,rghei:tip. erò si ma- _,iif 1?'5ba,no d.:~?J-~:,n.i 'V'€'1I1SO qiu,'9'.•a llJUOva fo:rm1a di ig~o, pe!I'chè àm etssl ~ svcillge tl1 lllitl-ovo · "jnlrdcido de111losv.itlup,po del ca.pi.laikErno, CCl!l ,le sue orgelllùzzazioni gigam~che, a. suoi fn1,si1's eno.rrrui. Qua.llldo, n(J] 1918 .l'a.nn.istcizio pose fine aq la ,guerra ,imllie,nn,a,u.cmaae -dli concorrenza de.i. grain.&ica~:.alis,ti, ,la bomgliesi,a eur-cipoo.era in veriità esa,uri1,a a tal punto che sembrò in~ dd. conllenue 1 a~- sa1it.o dell ,prci1'c>t.aTj-aitt.,ormvnta1Jo. Ma i1 ,pro1ebaor'a'.,, lt: tr;;.p;:,:i .fob::>Je pt'r abbaillte.re la ,pO'len~:;. Jel capi~iale e dopo 10.prima soonfiLL'!, h borghe<;ia sir.repaa-6 a un nuovo aH'icco. Borghcs:a. Jeteorie p-o,liitiche èelia qua-le non eir:ino p,:ù demccra,zia e uman11 là, c0-mc que-~Je ,:fe.na precedente, s.y·tto i1 ()_n:::e eòbe :n:zi.i) :a sociial-demca-azia, TTl'l che bea11Siìpo.r~ava scni.lbtasulle sue b,,n.:!;cre ,h se.~ue111lerarola d"o.rcline: 10. pJlesrtza d~lll! c:rgan:zzaziani Oll)eTarie de-,e esse.re abhailuta con foi1!~ a. mezzi del!:.. 1,.io1en.za.. Che ii! profotar· .1 ? ti'tali:i•nJ dc:vesse- ,,...:llV<?-re ~e,r pnano e ::1 un:-t fr;rma 'CCS: piena 1,a, bragedfa di que~ ,? .~uov-0 assen-:imenlto,, è co/,a spi-.:~<h' i~e daite le c.atra tterisliclte <lC'l1losvi~appo ~e'll' L!•li.1. Ma ainahe ti cajp!rbaililstl.'indusiriali e bal!l,Co'l'Ì fod.esC'hi 1 , fral!lc0Si,, 11Il•tJles.i e svizzeri non la ipem.s,a,no d.iversiaaneme a quesito -.;.T-0ç-0silio. · Aaich'essi ha1111!1g.1oà dovunque al"lllal? !e .lo.ro orgaDli,z,zaz.jcfTtid,1 comb.aLtim<?r:-~o- !111 Geirmanaa.ih11111:!laoivor:i~:> env1n1emenle a qu.ef;l!ioscolpO. In Au;,,.~:a han•no ci,n:- zriia.Jl 1o1a ig.ralllde offen.»1•:a ,s.:l!lg11;nc~.-cC'n• tJI10 'le poswio,n.i cL...,,,Hsaocia•l-deimocruz:,a_ In I111.ghia1ettira h ,n,no fia.coa,~:>,le fone dei stJ11.daoa 1 li oo!Jl,afanne, !:i p•)Ìi1.1a e la -im;.,- pa e c,ra 'C'01'oalllo di a,nn.i.entarc :hgni loro pcGSili:11iità ,d,i lc1l'la co,n la Jegge s~ s;n- _ :.i daica·~~srtessi. In !svizzera vogliono far l'el:rocedere, 'P~;so ipar paisso, posi.z,ioo~ µeir ·pos.i'ziione, P.a clia5se c1p~1a. Ain.che i fai_"Cé,st,i ~izzer'i) <SO!llO ca,gaalfizzaJm, axma•Li, scm. ma'flll=u'li <lui] gram c2rpitaJe e de~·,d~r,a•~ ,dia! Govea-no, prolllU ai:l emt:-are ~n azbcme qua'kir,a gl,i 'OIJ)€lra1vi:·>les,;e. ro vwa,m>c!n1'.1d,cirfender~,j CC'.llll,1110,p:ztg:foram::irJlo defie !aro ccndizoomi di 'Vfi•'a. Se pure ail faisaismo 1110n1,~ è ainccr:t rv- '··•l" I'. . ,.~~••w., ~-•i,~7J3,re .:m ne:;$~ ~•~se ,nel!a f ,'11ll1aoh ègl.i ha a1:;:.s1.tn~mI:!It.a;\iio., s-~ ~ss:> &i rr:cmilk,sla (In ogni ipa~se c.:;cò!<1mlao [e;x.Y.l,:k1 delh sue pc\SS:<bilità e 111.eces~ti, O:,C'll,:1;1dr1memé,iJn, OC<lll,p'lerso, h t~denza 'Verso <li <elmo è pre.sen1tc 'OV1U.n.guMe. i;s- ·solcrnii è jij druce é.ide:i,!'ede'l:ia bcu:gihes:ia eurc,pea cicc~de:1!ia[e. ·I sueii '!mi-clllJ1i110a:ra1pprescrr!<a1110sçl'.lk1 1mlo u111aisvenlura ~r J'Il:l'.;ia, es,Ji. v.:•no tr',::-n,S ,di 1tultia. ,ha bcrghes:tt. E ;,a.n,o es.si con.seguiti .anch~ mediiam~e à ane'bcd~ più iiruumaati, la bc:rgh~ia i,nle.nnazèOllla,el li fes,t.e,gga: e cl es: :lera di po-1<:trhi. i :mi 1baire. !Le viM::rie dli Muss0 1l,i1J1i s:tgnid'iaa111,0a,nche ,pea- tum già ii!r.ipTendJtorj un iinci1hanneJ1toa1lu llciLla d.i classe più brutal'e. tE '..allliLo1più ,a J,unigo ciii 1,,uo reg.irrne p,o<hràmamitenc,r~, lan,to più ef,Jicace sarà l'effett.o ,di que:;h su,:i iprc,pa- !;a<"Jd1. Jll ~azc,;~n:0 è l'iv.lea crga-nizuillTice ècl::i hr,r~h€'~·:i dal d-::,p,:>guerra di iultii. i paesi. E' l'doa idcll,a viiclienza, con la qua,1e sd!ital!lto essa spera ,dii crelalI"eal ca- ;:-''al1·,smo - dopo ile scc/:se :ni•voLuzio- :nr=•~ d~l/li u'llt:m1ianno - una lllfUC'Va ,P0'5- ~il:,i.ilà di ec.:5ienza. Qt,alillO rr"t'l"la il fa-:;c=,mo·r111 ,Ita,!é-a S'.l.lrà abbattuto, lanlo i::-r:,nn verrà a mamcarfle que.sia 0,r,-20-:iza e la proos.ima, grande crisi del fat•ci~mo i!aliano sairà la viitito- ~·1. di ·11', i cr !eta,r:ato int~rnaizion:ile. -;cisti? ~ ! Bast~ :•1tcrrogare gh 1ta- r, d 1i ~i1,ila110 ha co l~tuito dei pattu- _:,:::,:~_:__:__:: _ __ _:_:___ -::.;:::,------~~-----'--------------7Tf:~;;;P~- 1LLiu~:,isa~nue;s;z-:-- ~S;";:i"l:::.,:::..;:i"!o-;:-e:,C,--.,-Lr::-,1:-;-g'.l.::'.n;;:o;;---------------------------------------------- co (Dal!a lettera cper/a al f'g!io di Sp:,::mbJ. Abbasso MussoJ<i.naI
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