- 57 - Semplicemente perchè le macchine non sono vostre, semplicemente perchè, essendo voi considerati e trattati come macchine e strumenti da lavoro , dovete subire la concorrenza della macchine vere, se pur volete lavorare e campare alla peggio. Se, invece di essere proprietà di qualcuno, le macchine fossero proprietà di tutti , trasforrnandosi da vostre concorrenti e nemiche in vostre compagne e aiutatrici , allora sì che progresso vorrebbe dire davvero ricchezza , e ogni nuovo ritrovato sarebbe da voi salutato con grida di gioia e con feste. Ma come ottenere la proprietà comune delle macchine e della terra che ad esse deve andare unita? Organizzandovi e difendendo solo ed esclusivamente i vostri interessi di lavorntori ; facendovi elettori per raffermare e assi:. 1mrare quei miglioramenti che - associandovi - a,rete ottenuto, e per potere , dai pubblici uffici che avrete' conquistati , dettare quelle leggi che vi rialzino e vi emancipino. MASSDlO SAMOG-G-IA. I NOSTRI FRATELLI DI LATTE Ohi ci pensa mai? Eppure si può dire che il contado è tutto popolato dai nostri fratelli di latte. Le po,ere donne dei campi sono assai prodighe del loro seno per i figli dei signori che stanno nelle città. Si offrono, spinte da un bisogno materno o forse più dalla cupidigia dei mariti : un medico le interroga, le visita, le palpa e le consegna alle famiglie con un certificato di buona salute ; ed eccole tornare agli abituri coi marmocchi che succhiano loro la giovinezza e la vita; o rimanere nei palazzi vestite i~ foggia ridicola e coperte di nastri svolazzanti per soddisfare la boria dei padroni e poter presentare con la cerimonia dovuta l'esile poppante alla signorile brigata. La poesia della seconda maternità è caduta assai basso, nel listino della domanda e dell'offerta, nelle contese sui prezzi del baliatico, nell' incuria dell'allattamento mercenario e nell' antipatia delle madri cittadine per le bestie ragionanti ai cui capezzoli appendono i loro bambini.
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