Almanacco socialista per l'anno 1896

- 26 - protetto i proletarì « contro i padroni che li obbligano a lavorare e a vivere in condizioni indegne dell'uomo ». Il suo ardore di neofita è così vivo, eh' egli dichiara ]a· questione operaia essere la questione sociale del secolo, e che verrà risoluta con la ragione o altrimenti, vale a dire mediante la forza rivoluzionaria. Alcuni abati e altri uomini in sottana , dietro consiglio del papa , si sono gettati nelle lotte politiche, disputando i seggi elettorali, redigendo giornali e perorando nelle riunioni pubbliche , ove li udiamo assicurare che la carità cristiana , esercitata con la liberalità ben nota ai poveri da quindici a diciotto secoli , è affatto impotente a sollevare le miserie da cui sono sopraffatti gli operaì. I socialisti, questi imbecilli, questi pazzi, questi anarchici, hanno dunque riportato una prima vittoria costringendo gli uomini superiori , onesti e ragionevoli a dividere in parte le loro idee, o almeno ad adottare il loro linguaggio per non parere ciechi di fronte agli avvenimenti sociali e spietati davanti alle sofferenze dei lavoratori. Ma questi socialisti di circostanza sono falsi socialisti , che mentono e sono decisi a non mantenere le loro promesse e a non realizzare le speranze eh' esse fecero nascere; non importa: sono propagatori del socialismo , che noi li abbiamo costretti a trangugiare. È che il socialismo non è sogno utopistico di gente fantasiosa, nè pensiero perverso di cervelli criminali, ma scienza affatto positiva , quanto la fisiologia e la chimica. Il socialismo è la scienza che studia la produzi9ne e la ripartizione delle ricchezze, e che insegna i mezzi di trasformare questa società anarchica , dove coloro

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