Almanacco socialista per l'anno 1896

- 17 - bora.tori dei restauri artificiosi, che la borghesia viene infelicemente tentando, delle sorpassate forme di proprietà e di coltura. Dove però apparve più raffinata e gesuitica l' arte posta in opera dal governo per disarmare il Partito , fu quando tentò sfruttare la pietà. e l'amore nostro pei nostri eroici condannati , facendo intendere che la amnistia piena ed intera si sarebbe accordata quando i socialisti avessero - abbandonato il campo della lotta. Ma dal fondo dei reclusorì potè giungerci una voce che disse : « avanti, compagni , senza badare a noi. :N"oinon vogliamo che le nostre persone sbanino la marcia dell' idea alla quale ci sacrarnmo vittime volontarie. L'unico modo, compagni, per dimostrarci l'affetto e la gratitudine Yostra è di combattere sempre , respingendo le insidiose profferte del nemico ». E il Partito attese a preparare la battaglia, risoluto e fidente. :Ma il governo temeva. Da tempo teneva chiuso il Parlamento non solo per far taci:n-ele fastidiose rivelazioni delle immoralità del Crispi, ma più ancora perchè la o.1ttatura è il regime politico che meglio si conviene alla guerra di clffi3se.Esitava a riaprirlo, nè si decideva a scioglierlo e riconvocar gli elettori. S' appigliò finalmente a questo partito: eliminare, per misura di prudenza , gli elettori presumibilmente avversi e preparare nel tempo stesso il terreno per la· continuazione all'infinito della dittatura. Fu allora che si pose mano a quella « epurazione delle liste» che spogliò '700 ,,m:la cittadini del diritto di voto; e fu anche allora che la \ stampa officiosa aperse una campagna contro il « parlamentarismo » denunziandolo come causa di ogni corrnzione e di ogni oppressione. A questa campagna 2

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