Almanacco socialista per l'anno 1880

IL COMUNISMO,ECC. 73 Essa però deve estendersi: deve avere la sua base, non in un fatto singolo, quale è la generazione, ma in un rapporto più generale , il lavoro. Bisogna che si costituiscano le famiglie lavoratrici. Questo è il gran passo che deve fare la ci viltà. La moralità nella famig·lia è un fatto sociale , originato dal vivere çomune: bisogna che si sviluppi allo stesso modo la moralità nei gruppi sociali, nella società tutta quanta. La moralità è relativa alla forma della società. In una società egoistica, come la nostra, si sviluppano i sentimenti umani in forma egoistica, o meglio nei limiti dell' individuo, ed, oggi, appena appena della famiglia. Così tutte le virtù che oggi sono in onore, in fondo in fondo sono l'esaltazione dell'individuo (dell' individualità estesa al postutto nel tempo, a mezzo dell'eredità, ma·non compiuta dalla fratellanza), la consacrazione degl' interessi individuali: tali sono il risparmio, la preveggenza, l'amor proprio, financo l'amor di patria, che non è sempre amor del loco natio. _Quando saranno spezz_ate le catene poste alle braccia di ogni individuo, acciocchè egli non dia ai suoi simili l'abbraccio fraterno, quando la cerchia della famiglia si sarà allargata fino a comprendere tutti quelli che su di un territorio, designato con limiti più o meno certi, si sono associati per lavorare e vivere, aiutandosi reciprocamente, il benessere sociale sarà aumentato considerevolmente a causa dell'unione delle forze, e la moralità ci avrà guadag·nato in estensione non solo, ma anche in intensità. E una volta messasi in questa via, la società progredirà, sviluppandosi i rapporti tra i varii gruppi o associazioni territoriali o B1bhoteca Girio Stanco

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