CENNI SUL SOCIALISMO IN ·ITALIA. 17 di quegl' i?tternazionalisti, che si chiamano con tanta disinvoltura maifattm·i. Dopo aver suggerito mezzi d'applicazione, il Poli con ragione dice : « La terra per diritto naturale è del comune e la rendita d'essa appartiene esclusivamente all'uomo che l'ha lavorata, e ogni uomo nascendo ha diritto a lavorare la terra. » In altri termini il D. Poli domanda la soppressione della rendita degli oziosi, questa sorgente di tutti i mali. I socialisti non dimandano diversamente. ** La questione della donna, sì spinosa in Italia, ove la tradizione conserva le vecchie prescrizioni da schiavi del Diritto Romano, ha trovato agitatori illuminati ed instancabili. Ecco, per esempio, che cosa dice il D. Pini nel suo libro sul ·matrimonio: « Il matrimonio, dovendo essere un libero contratto, suppone due esseri eguali in dignità e svolgimento, e giacchè la scienza si è oramai pronunciata nell' assoluta determinazione della donna, non vi ~ono più motivi perchè la società prosegua a considerare quest'essere poetico e gentile come un prodotto degenerato e inferiore a noi. Le religioni hanno attribuito all'unione del maschio colla femmina un'importanza grandissima dal lato dell'amore fisico, e non si sono occupate dell'amore morale , o per meglio dire , razionale. Infatti, è della loro natura l'ammettere nel matrimonio il solo scopodella generazione ; ma questo scopo costituisce un' immoralità assoluta , allorquando per conseg·uirlo viene a violare il principio fondamentale ùi ogni associazione umana, quello 2 B bi oteca Gino Bianco
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