Almanacco socialista per l'anno 1880

PERCHÈ SIAMO COLLETTIVISTI. 147 In Francia; malgrado la passione del contadino per -la terra nativa, e malgrado la divisione delle eredità , il numero dei piccoli proprietari rimane · stazionario. La riforma agraria dell' 89 ha lasciato intatto il principio antico della proprietà. E questo è il gran male. Nell' 89 vi furono confi:;che, passaggi di mano della proprietà, ma non vi fu un cangiamento fondamentale. Vi fu proclamazione del grande , del solo principio rivoluzionario, l'eguaglianza umana, ma non vi fu punto applicazione. Il principio della proprietà attuale, come della proprietà antica, è l'accumulazione e il privilegio, cioè il contrario dell'eguaglianza. La ricchezza, nel modo com'è oggi costituita, dà il diritto di non far nulla, mentre altri lavorano per voi; essa implica una forma della schiavitù. È oggi l'ultimo baluardo, lo strumento il più formidabile del dispotismo. Essa dà a pochi uomini il diritto di vita e di· morte sui loro simili. Rimette la direzione del ·mondo nelle mani -del caso, Essa è in una parola la negazione completa dei princip'ì proclamati come base delle istituzioni moderne. Il fondamento del diritto , in morale , in econo~ mia sociale, in politica, esser dovrebbe che tutto possa essere generalizzato. La proprietà attuale è dunque in opposizione col diritto , colla morale e con tutte le ·aspirazioni del mondo nuovo. Essa lo prova ogni g·iorno più. Nemica del progresso e dello sviluppo delle masse, essa ha ucciso le rivoìuzioni popolari le pii'.1pure, e sostenuto tutte le tirannie, ad eccezione di q_uelleche çalpe3tano il suo orgoglio. E col semplice sviluppo del suo principio, concentrandosi in un piccolo numerp di mani, va Bbi teca GtnoBianco

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