Almanacco socialista italiano - 1918

JA 320 grande j l numero· dei lavo1~atori (duecentomila) che trovarono la morte nel breve spazio di tempo della sua costru- .. zione1 , grande il fiume che la lambisce e la taglia, grandi le oase, le str~de, le piazze, la ric,chezza, la .mi&eria, la virtù, Io scandalo, le note degli albergatori. Tutto, insomma è bolsckoj. ç Dopo alcuni giorni, però, ci si abitua anche a queste vaste proporzioni, le quali sembrano le, cose più naturali. Voi leg-gete o sentite dire, per esempio, che la colonna Alessandro misura quasi 25 metri di altezza, o che la statua di Pietro il Grande è alta più di cinque, metri; voi vi informate delle fantastiche proporzioni-della basilica di Santo Isac,co; ma di fronte a questi monumenti non provate alcuna impressione del colossale, sia perchè tutto ciò che li circonda - case, piazze, strade1 - è anche esso colossale, sia p_erchè il vos,tro occhio orarnai è com.e se vedesse sempre attraverso un cannocchiale di ingrandimento. Ora, appunto la vastità della città e delle strade ·e de-i ponti non vi fa affatto ·pensare a tanta rassomiglianza -che c1è tra Pietrograd.o e Venezia. Se vi ·mettete sotto gli occhi la pianta della nostra città adriatica e, quella della , capitale della Russia restate vivamente sorp,resi della loro quasi identità. Tutte e due le città sono costruite su gran numero di isolette congiunte da ponti e sono tagliate, intersecate da una infinità di canali; tutte e due sono attraversate da una grande curva d'acqua che. per l'una è il Canal Grande per l'altra il ramo bolsckoi della Neva ; tutte e due sono circondate da secch:e, da lagune, da vie d'acqua segnate da palì attraverso queste lagune. Ma c.iò salta all'ocichio solo .... sulla carta. Perchè a viverci, a Pietrogrado, ad onta dei can·ali, delle lagune, delle isolette o delle palafitte, non avete- nemmeno la più lontana idea d~lla caratteristicissimia Venezia, anche perchè non si . conoep,isée una Venezia senza gondole. Qui la città ha dovuto organizzarsi div,ersamente e nella sua costruzione si è dovuto tener conto della impossibìlità di servirsi quasi esclusivamente della navigiaz.ione interna com.e. mezzo di comu- . ' ni.cazione. E .ciò a caus.a della solidificazione delle. acque nel lunghis·simo inverno. Per cui i tanti canali e· canaletti che intersecano là città· non scorrono lambendo le case, ma I Biblioteca Gino Bianco . r I

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